Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10 Offerte di lavoro: assunzioni last minute a Perugia e Siena Occasioni anche al Pam Si respira aria di Natale, mercatini ovunque Villaggi in tema che offrono di tutto: doni, golosità, gastronomia, prodotti tipici. E poi ci sono le Cantine aperte DA PAGINA 31 A PAGINA 41 PAGINE 52, 53 Anno XV numero 335 In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro Imu sui terreni agricoli, rinvio a giugno e revisione CINTI PAGINA 27 Perugia Valerio Menenti pensava al suicidio alla vigilia del delitto Valerio e Riccardo Menenti durante un’udienza per l’omicidio di Alessandro Polizzi Omicidio Polizzi, colpo di scena Spunta l’ombra della droga Cronache Sangue infetto: «La mia vita è stata rovinata» PAGINA 3 Perugia: più sicure anche le frazioni PAGINA 9 Smog, Terni blocca le auto più inquinanti PAGINA 23 MAIORCA PAGINA 8 Ast, Tk sull’accordo: «Risparmiamo subito 30 milioni di euro» Lettera della multinazionale dopo la sigla dell’intesa, intanto scure del 20% sui contratti dell’indotto per altri 9 mesi CARDUCCI, GIULI PAGINE 20-21 PIPPI PAGINE 4-5 Vigili del fuoco Perugia Trasimeno Celebrata la festa, Raccolta rifiuti porta Santa Barbara a porta: cambia tutto, come modello di vita disagi e straordinari Adesso l’acqua è troppa: c’è il rischio di esondazioni STACCINI PAGINA 6 PAGINA 11 Tornatore Il Premio Oscar: «I miei film nascono in Umbria» PIOPPI PAGINA 12 Strangolato con una fascetta Emerge dai rilievi medico-legali sul corpo del piccolo Loris, la madre non è indagata BERNACCHIA PAGINA 50 L’OPINIONE IL CENTRODESTRA UMBRO SI APRA ALLE PRIMARIE di CHIARA MORONI * PAGINA 25 lcune forze del centrodestra hanno proposto le primarie nell’ambito di un’area che intende essere inclusiva rispetto a tutti coloro che vogliono proporre un cambiamento in questa regione, governata da sempre dalla sinistra (...) A LO SCANDALO Mafia Capitale Giunta comunale a rischio scioglimento Timori per la sicurezza del sindaco Marino PAGINA 24 La madre sorretta dal marito SEGUE A PAGINA 24 Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria umbria Obbligo di indicare allergeni nei menù, scoppia il caos I ristoratori: «Non sappiamo come fare» di LUCIA PIPPI PERUGIA – Vita più semplice per le persone che soffrono di allergie alimentari. Adesso, andando al ristorante, in un bar o in una gastronomia, sarà molto facile scegliere i prodotti che non contengono quello a cui si è allergici o intolleranti. Dal 13 dicembre, infatti, diventa obbligatoria la nuova normativa europea, il Regolamento Ue 1169/2011, che riguarda le etichette e che rende obbligatorio introdurre, per bar, ristoranti, gelaterie, gastronomie, l'indicazione della presenza di possibili allergeni. Se, da un lato, sarà più facile per le persone che soffrono di intolleranze riconoscere i piatti che non possono assolutamente mangiare, dall’altro per gli esercenti sarà molto più complicato. Al momento, infatti, non esiste una precisa indicazione su come dovrà essere indicata la presenza di ingredienti che possono provocare allergie, se ci dovrà essere una tabella vicino al gelato, IL CORSIVO sempre più complicata la vita per i commercianti. Questo anche grazie ai continui cambiamenti di normativa che impongono obblighi sempre più serrati che dovrebbero servire, ovviamente, a tutelare i consumatori. Eppure, anche chi si trova davanti un menù con l’indicazione di ogni piccolo ingrediente contenuto nella black list degli allergeni non ha poche difficoltà. Tra l’alto, visto che non c’è ancora un’indicazione precisa, ci si dovrà adattare di volta in volta per capire come questi prodotti vengano inseriti, se ci sarà un allegato al menù oppure un’indicazione specifica vicino ai piatti. Un nuovo passaggio che, magari tra poco, verrà unito ad un’altra normativa che potrebbe rendere i menù dei ristoranti dello spessore di “Guerra e Pace”. È ad esempio, oppure se ci sarà un allegato al menù che spiegherà singolarmente i vari tipi di pietanza con l’indicazione precisa di quali sostanze allergeniche contengano. Per cui, almeno per i primissimi giorni, ci sarà un po’ di confusione e, sicuramente, le indicazioni varieranno da esercizio ad esercizio. «La cosa sicura – spiega Gianni Rocchi di Confesercenti – è che questa manovra non sarà indolore. Stiamo attendendo dal ministero una circolare chiara che ci indichi come fare e che predisponga un cartello tipo che dovrà essere uguale per tutta Italia. Al momento è, comunque, certo che dal 13 dicembre gli esercenti dovranno essere preparati a presentare la lista degli ingredienti che possono provocare allergie. Ma come sarà è difficile capirlo e potrebbe essere completamente diversa da esercizio ad esercizio, almeno fino a quando non ci arriveranno indicazioni uniformi dal ministero». Le possibili soluzioni Ci sono anche molte soluzioni che, nonostante vengano applicate in alcune città italiane, da noi sono CIBO E LOCALI LE NORME 4 state bocciate dalle associazioni di categoria. «In alcune regioni – aggiunge Giuliana Spaterna di Confcommercio – è stato deciso di usare l'avviso orale, indicare cioè a voce ai singoli consumatori cosa c'è nel prodotto. Noi non siamo d'accordo perché va contro la tutela del consumatore e dell’esercente. Per questo abbiamo organizzato alcuni incontri sul territorio con i nostri associati per spiegare loro la normativa e per individuare il modo migliore per introdurre questi in- Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria umbria mento fa chiaramente riferimento alla sostanza o al prodotto in questione, ad esempio per quei dolci che riportano la dicitura “latte” nel nome. Un additivo che deriva da un allergene, inoltre, deve figurare in etichetta con la sua origine se l’allergene non è già menzionato nella lista. Sparirà la dicitura “senza glutine” «Si apre anche un altro fronte – spiega Spaterna - che riguarda i famosi prodotti senza glutine e senza Sparirà l’indicazione “senza glutine” dai prodotti specifici per celiaci gredienti». Ci sono anche altre questioni che potrebbero creare non pochi problemi. Il primo riguarda anche gli alimenti da asporto. Chi ordina, magari per telefono, un piatto in un ristorante, al momento della consegna deve avere obbligatoriamente di fronte la lista degli allergeni. Le sostanze allergeniche, inoltre, devono essere sempre indicate, anche per la vendita di prodotto preimballati. L’indicazione non è richiesta quando la denominazione dell'ali- Una coppia a pranzo in un ristorante dove dal 13 dicembre entrerà in vigore la nuova normativa europea sui menu lattosio. Con questa normativa, infatti, sparisce questa dicitura e si riserva soltanto ai locali che sono classificati per celiaci». Un particolare che renderà più difficile la vita per i consumatori che soffrono magari di allergia al glutine che devono cercare con cura il tipo di pasta che, magari, possono mangiare tra quelle indicate all’interno del menù del ristorante. Confusione sulle sanzioni La situazione, quindi, è molto confusa, soprattutto per le modalità con le quali sarà applicata la normativa. A questo si aggiunge anche un altro fattore: la mancanza di certezze per quanto concerne le sanzioni. «La normativa c’è e deve essere rispettata. Ma in caso di controlli, come sarà classificata l’infrazione? Come penale? Civile? Come frode alimentare? Non ci è giunta alcuna comunicazione in merito e non sappiamo ancora a quanto potrebbero ammontare le multe nel caso di mancato rispetto della normativa. Non sappiamo ancora – aggiunge Spaterna – come avverranno i controlli». «Abbiamo chiesto – dice Gianni Rocchi – di essere un po’ clementi con i controlli i primi tempi, alme- no. Essendoci incertezza per quanto riguarda le modalità in cui esporre gli ingredienti e la conseguente disomogeneità delle liste non si può pensare di avere controlli che pongano sanzioni sin da subito». Informazione scarsa Secondo Confcommercio, infine, è mancata una corretta comunicazione da parte delle istituzioni. «Il ministero è in ritardo sulla tabella di marcia per quanto riguarda le indicazioni vere e proprie circa la corretta etichettatura degli allergeni. Da parte nostra – dice ancora Spaterna – abbiamo cercato di contattare i nostri associati e di dar loro un quadro completo della situazione. Molti di loro, però, non erano affatto a conoscenza di quest’obbligo. È mancata una comunicazione più massiccia anche da parte degli organi di stampa». Tra l’altro, Confcommercio ha deciso di replicare gli incontri sul territorio con gli associati proprio per illustrare la nuova normativa ed individuare, magari in maniera unitaria, le possibili soluzioni al problema. Di chi è la colpa non si sa. Quello che è certo è che dal 13 dicembre chi andrà al ristorante e ordinerà le tagliatelle con il ragù dovrà essere informato, tramite un allegato al menù, tramite un’etichetta specifica eccetera, che la pasta contiene Al momento non c’è chiarezza anche per quanto riguarda le possibili sanzioni uova e glutine e che nel sugo è stato utilizzato il sedano. Così come chi ordinerà una panna cotta deve sapere che contiene lattosio e colla di pesce. Un problema che i commercianti stanno cercando di superare nel miglior modo possibile e che, comunque, per qualche giorno, potrebbe creare non pochi problemi nella compilazione dei menù. 5 Quali sostanze specificare La lista completa dei cibi che provocano allergie PERUGIA - Ecco tutti i prodotti che sono stati classificati come allergeni e che dovranno comparire, dal 13 dicembre, nei menù o liste di ingredienti a parte dei vari esercizi che si occupano di ristorazione. Al primo posto ci sono i cereali contenenti glutine (grano, orzo, segale, avena, farro, Kamut) e i loro derivati ad esclusione degli sciroppi di glucosio a base di grano, maltodestrine a base di grano, cereali utilizzati per la fabbricazione di distillati alcolici (incluso l’alcol etilico di origine agricola). Seguono i crostacei, i molluschi e le uova (e i derivati). Figura anche il pesce nella lista sempre con tutte le sostanze che lo contengono ad esclusione della gelatina utilizzata come supporto preparati di vitamine e carotenoidi e quella usata come chiarificante nella birra o nel vino. Ci sono anche le arachidi, la frutta a guscio (noci, mandorle, pistacchi e nocciole), la soia e i derivati escluso l’olio raffinato. Nel caso della frutta a guscio è esclusa la presenza nella fabbricazione dei liquori. Il latte e derivati vanno indicati per la presenza di lattosio. Si può omettere nella lista il siero di latte usato per la fabbricazione di distillati alcolici e il lattiolo. Il sedano e i prodotti a base di sedano figurano tra gli allergeni così come la senape e il sesamo. Va indicata anche la presenza di anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg per chilo o per litro. Infine bisogna specificare anche la presenza di lupini nei piatti. La lista è, quindi, molto lunga e questo creerà un ulteriore difficoltà per gli esercenti che dovranno indicarli in ogni piatto che viene servito nei ristoranti o, semplicemente, nei bar e nelle tavole calde. Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria 11 E45, l’Umbria guarda l’inchiesta sulla manutenzione perugia-torgiano-corciano Indagati in 22 per lavori ritenuti non conformi. Le indagini potrebbero estendersi. Cirignoni (Up-Ncd): bene PERUGIA - Non riguarda ancora l’Umbria, ma non si esclude che gli sviluppi delle inchieste delle Procure di Forlì e Arezzo sui lavori di manutenzione della E45 per Anas (che in alcuni casi ha bloccato le opere e denunciato i committenti) possano accendere nuovi riflettori sugli interventi. Al momento, gli indagati sono 22, a cui i magistrati toscani e romagnoli, contestano di aver effettuato gli interventi di manutenzione utilizzando materiali differenti da quelli previsti, più scadenti e non conformi al contratto di fornitura. I contratti contestati sono 23, per un investimento totale di oltre 15 milioni di euro. A dare origine alle indagini - nei giorni scorsi carabinieri dei Nuclei investigativi di Forlì e Arezzo, insieme alla polizia stradale, hanno effettuato dei sopralluoghi nei tratti interessati dai lavori (quelli contestati vanno dal 2010 a ora), acquisendo campioni di materiale per sottoporli a ulteriori accertamenti. Sulla qualità dei materiali utilizzati e su una manutenzione ritenuta inadeguata, aveva presentato diversi esposti - anche alla Procura di Perugia - il consigliere regionale Gianluca Cirignoni (Umbria popolare-Ncd) che auspica un allargamento dell’inchiesta anche al territorio di competenza della magistratura umbra «Auspico che dopo questa indagine il futuro della E45 possa essere migliore, e che la strada di vitale importanza per l’Umbria diventi sicura e moderna, rimanendo pubblica e gratuita. E magari - conclude - affidata ad un consorzio formato dalle Regioni». Ponte della Pietra, bambino di sei anni investito mentre torna da scuola: ricoverato in ospedale PERUGIA - È stato investito da un’automobile mentre attraversava la strada. Secondo quanto è stato possibile apprendere, il bambino di sei anni era appena sceso dall’autobus che lo riportava da scuola, mentre il mezzo ripartiva, è avvenuto l’impatto. Il piccolo è stato sbalzato a terra e subito soccorso dai presenti che hanno assistito impotenti alla scena. Dal pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia è rapidamente arrivata un’ambulanza del 118 che ha soccorso il bambino per poi trasportarlo in ospedale. L’incidente si è verificato in via Frenguelli, a Casenuove di Ponte della Pietra, intorno alle 13.30 . Il bambino è stato ricoverato in codice giallo, cioè con ferite di media gravità, ma con un quadro meno allarmante di quanto si era stimato in un primo momento. Tra le ipotesi al vaglio della Municipale, la possibilità che il bimbo sia sbucato improvvisamente dalla sagoma del bus e che il conducente della vettura se lo sia trovato davanti senza riuscire a frenare o evitarlo. Raccolta “porta a porta” ogni tre settimane, disagi e straordinari Dal 1° dicembre i nuovi calendari per i rifiuti, ma c’è chi non l’ha ricevuto: Gesenu aumenta gli sforzi PERUGIA - Carta, plastica, vetro, metalli di scarto. Da dicembre i perugini devono ternerla in casa una settimana in più. Dal 1° dicembre, infatti, per i contenitori della carta e dei rifiuti multimateriale la frequenza di raccolta quindicinale “porta a porta” è stata allungata a tre settimane. Resta inalterata, invece, la frequenza di svuotamento dei contenitori del rifiuti secco residuo. È il frutto della scelta compita da Palazzo dei Priori, con la delibera del consiglio comunale n. 17 del 22 settembre scorso. In questo periodo iniziale di attivazione dei nuovi calendari, Gesenu si è attivata per eseguire comunque dei percorsi di raccolta straordinari per ritirare carta e multimateriale, al fine di limitare disagi. I nuovi calendari, con tutti gli appuntamenti di ritiro da parte del gestore di igiene ambientale, sono stati inviati da tempo a tutte le utenze interessate a mezzo posta, ma in alcuni casi sono stati segnalati ritardi nella consegna in particolari aree urbane. I cittadini non ancora in posses- so del materiale informativo possono verificare le nuove modalità tramite il sitowww.gesenu.it, oppure scaricare l’applicazione Gesenu disponibile sia per smartphone Ios sia per Android, o contattare l’ufficio clienti da telefono fisso al numero verde 800.66.70.36; da cellulare al numero 075.59.17.125. Raccolta differenziata I bidoncini del “porta a porta” E sempre in tema di rifiuti ed altri servizi gestiti localmente, il Comune da martedì prossimo aprirà anche nelle ore pomeridiane lo sportello tributi di via Oberdan per il pagamento di Tasi e Tari, in vista della scadenza del 16 dicembre per versare la seconda rata a saldo o conguaglio. Le aliquote rimangono invariate rispetto alla scadenza A Ellera Primo confronto sul piano “Verso rifiuti zero” E l’assessore Felici sprona i corcianesi: previsti sgravi economici per chi ricicla CORCIANO - Continua la strategia “Verso rifiuti zero” grazie alla prima riunione dell’Osservatorio, l’organismo accessorio istituito il 29 settembre scorso, che ha costituito una tappa importante. «Lavoriamo per migliorare il servizio rendendolo sempre più aderente ad un’ottica ambientalmente sostenibile», sottolinea Giuseppe Felici, assessore all’ambiente ed intercultura del Comune di Corciano, che ha avviato l’attività dell’Osservatorio “Verso rifiuti zero”. A confrontarsi in seno a questo strumento di controllo, oltre all’assessorato all’Ambiente, la Tsa, attuale gestore del servizio, l’Osservatorio Borgo Giglione ed il Comitato di Mantignana. Le tematiche al centro dell’incontro tra soggetti istituzionali e cittadini, che si è tenuto a Ellera, la tariffazione puntuale o corrispettiva e i dati sull’effettivo re- del 16 ottobre scorso ed il versamento va effettuato come in precedenza in autoliquidazione. Lo sportello tributi è aperto tutti i giorni, escluso il sabato, dalle 8,30 alle 12. Nei giorni di lunedì e mercoledì anche dalle 15 alle 17. Dal 9 al 16 dicembre tutti i pomeriggi dalle 15 alle 17,30. (info: 075577-4040-2559-4034). cupero a fronte della raccolta differenziata. L’assunto è che più si differenzia, più si riduce l’indifferenziato, e più si risparmia. La riduzione dei rifiuti a monte, infatti, permette un risparmio netto sullo smaltimento oltre ad assicurare benefici ambientali, sociali ed economici. «Il sistema - sottolinea l’assessore Felici - è semplice: meno rifiuti, più differenziata, meno costi per il cittadino, con sgravi mirati ed orientati a premiare l’effettivo riciclaggio. Verrà stabilito un sistema di calcolo preciso che premierà le utenze più virtuose». SERVIZIO NECROLOGI Domani a Torgiano concerto in memoria del clarinettista Ciro Scarponi TORGIANO - Eccezionale concerto per ricordare, a 8 anni dalla scomparsa, Ciro Scarponi, clarinettista torgianese noto in tutto il mondo. Autentico innovatore della tecnica clarinettistica, vanta numerose incisioni discografiche e registrazioni radio e televisive per la Rai, Radio France e BBC. Per onorare la sua carriera suoneranno domani alle 21 presso la sala Sant’Antonio a Torgiano, Maria Chiara Fiorucci (arpa), Michele Fabrizi (pianoforte), Andrea Biagini (flauto), Michele Bianchini (sax), Domenico Umbro e Guido Arbonelli (clarinetti) e Patrizio Scarponi (violino). Organizzatori della serata, oltre al Comune, l’Associazione musicale Ciro Scarponi, presieduta dal dottor Leonardo Draghini che con tanto entusiasmo ha voluto questo evento. L’ingresso è libero a tutti. 075 395041 075 395043 E’ mancata all’affetto dei suoi cari ZELIDE BALDELLI LE NECROLOGIE VED. BARTOLETTI Ne danno il triste annuncio la figlia Rosalba, il genero Dionisio, la nuora Anna Luisa, le nipoti Monica e Silvia, le sorelle Noemia, Alide ed i parenti tutti. Montelaguardia, 5 Dicembre 2014 I funerali avranno luogo oggi Venerdì alle ore 11,00 nella Chiesa Parrocchiale di Montelaguardia. Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel cimitero di Perugia. Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta SI RICEVONO ENTRO LE ORE 17.00 IN BREVE Corciano Agricoltore ferito con un colpo di pistola CORCIANO - È ricoverato in condizioni disperate al Santa Maria della Misericordia di Perugia un agricoltore di 76 anni di Corciano, trovato ferito nel terreno di sua proprietà, a Terrioli. Secondo quanto è stato possibile apprendere, avrebbe rivolto contro di sé la pistola utilizzata per uccidere i suini. Un gesto volontario sul quale non sembrano esserci dubbi. Medicina Medici radiologi a convegno PERUGIA - Nell’Aula 5 della sede di Medicina a Sant’Andrea delle Fratte si è tenuto il CXIII Raduno annuale del Gruppo regionale della Sirm (Società italiana radiologia medica), dedicato alla “Sicurezza e Legislazione in tema di Rm ad alto campo”. Con l’occasione è stata ufficiliazzata a la donazione alla Biblioteca universitaria di Medicina dei fondi storici delle famiglie dei professori Bruno Bellucci e Umberto Nuvoli. Il convegno, presieduto dal dottor Pierfausto Ottaviano, ha affrontato il tema della risonanza magnetica ad alto campo. Inoltre, si è tenuto un confronto tra esperti del settore e sulle apparecchiature di risonanza magnetica a 3T istallate nelle Aziende Ospedaliere di Perugia e Terni. Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria 18 spoleto Redazione Tel. 0742 342764 Fax 0742 345105 [email protected] www.giornaledellumbria.it Freccia Bianca, sale la protesta della città Ancora nessuna certezza per il ripristino della fermata che era stato promesso di FILIPPO PARTENZI SPOLETO - Un silenzio assordante. Sono passate settimane da quando l’assessore regionale ai trasporti Silvano Rometti, rispondendo all’appello del sindaco Fabrizio Cardarelli, aveva dato la propria disponibilità a valutare con Trenitalia il ripristino della fermata a Spoleto del treno Freccia Bianca. Una promessa che al momento è rimasta sulla carta e IL CORSIVO a stazione di Spoleto è stata via via depotenziata nel corso degli ultimi anni. La mancata fermata del Freccia Bianca è l’ultimo degli episodi che danneggiano un intero comprensorio. È ora di mettere uno stop. L che, anzi, potrebbe essere strettamente collegata alla proposta dello stesso Rometti di avviare prima un progetto sperimentale, per verificare quanti sono gli utenti che nel caso utilizzerebbero il servizio. Cardarelli, che incontrerà il ministro Angelino Alfano a Roma il 10 dicembre per discutere della questione, si è detto «fiducioso» alla luce del sostegno ricevuto ma a preoccupare il comitato viaggiatori spoletini, che per primo aveva segnalato la criticità, è la «mancanza di chiarezza» della Regione. «Sembra quasi che il problema sia marginale e quindi solo spoletino. Da qualche anno - ha spiegato - si assiste, nella quasi totale indifferenza dell’amministrazione regionale, ad un progressivo smantellamento delle comunicazioni veloci con Roma. L’isolamento dell’Umbria viene così sancito di fatto accettando passi- Penalizzata La stazione ferroviaria di Spoleto vamente le decisioni unilaterali di Trenitalia. Ci chiediamo se sia questa la strada da seguire per rilanciare il turismo e l'economia della nostra regione». Insieme alle associazioni di categoria e agli enti culturali della città, il comitato attraverso una lettera ha chiesto al presidente della Regione Catiuscia Marini di intervenire assumendo ufficialmente una posizione chiara e trovare una soluzione che non penalizzi il territorio. «Fino al 2000 - ha fatto notare nella nostra città fermavano dodici Eurostar con percorrenza della tratta Roma - Spoleto di un’ora e cinque minuti mentre ora ci ritroviamo con due soli intercity e una serie di regionali, con tempi che vanno da un'ora e trenta fino a due ore. Basta questo per mettere in luce il processo di regressione in atto davvero insostenibile per una città che vive di turismo e di grandi manifestazioni culturali. Avere a cuore le sorti di Spoleto che comprende anche il vasto territorio della Valnerina - ha concluso - significa difendere il Festival dei Due Mondi, il teatro lirico sperimentale, il centro studi sull'alto medioevo nonché il nostro immenso patrimonio storico, artistico e culturale che ha ricadute benefiche sull’intera Umbria». NORCIA Un comitato per rilanciare gli sport invernali nel comprensorio Ase, la nomina di Musco fa ancora discutere Contestata da “SpoletoSì”, è stata anche al centro di una richiesta di delucidazioni da parte del Pd SPOLETO - Non è bastato l’intervento del segretario generale del Comune Mario Ruggieri a mettere la parola “fine” sulla vicenda della nomina di Angelo Musco ad amministratore unico dell’Ase. Contestata inizialmente da “SpoletoSì”, nel corso dell’ultima seduta del massimo consesso cittadino anche il consigliere comunale Massimiliano Capitani (Pd) era intervenuto sull’argomento chiedendo se Musco, in qualità di pensionato, avesse i requisiti di legge per ricoprire un incarico dirigenziale nell’azienda partecipata. Come spiega l’articolo 6 del decreto legislativo 90 del 2014, infatti, «le pubbliche amministrazioni non possono conferire incarichi dirigenziali o direttivi o cariche in organi di go- verno di amministrazioni pubbliche, a soggetti già lavoratori pubblici e privati collocati in quiescenza». A rispondere è stato il segretario generale Ruggieri, secondo il quale la nomina è regolare. «Musco è stato nominato - ha scritto in una lettera destinata a Capitani con deliberazione dell’assemblea dell’Ase direttamente dalla socie- LA QUESTIONE Piscina comunale, futuro ancora incerto Il Comune proroga per 15 giorni la gestione del consorzio Abn SPOLETO - Sono due le settimane di proroga del contratto per la gestione della piscina comunale che il Comune ha concesso al Consorzio Abn. Un breve respiro di sollievo, che durerà fino a domenica 14 dicembre, per la quarantina di lavoratori impegnati nell’impianto natatorio “F. Pallucchi” e per gli sportivi che la frequentano. Le incertezze sul futuro della struttura, però, non mancano. Dato che lo scorso mese non è pervenuta alcuna risposta al bando di gara per la modifica della gestione della piscina, il Municipio ha optato per un periodo di transizione versando nelle casse della cooperativa Blu, facente parte dell’Abn, 6.664 euro per questi 15 giorni (la concessione è scaduta ufficialmente il 30 novembre). La Giunta presieduta ha preso atto della relazione presentata dalla direzione Icsss, ufficio sport e verdi attrezzati, in cui si sottolinea l’importanza di mantenere aperta la piscina studiando proposte tecniche di affidamento che salvaguardino l’integrità delle programmazioni relative all'anno sportivo 2014/2015, considerando anche tutti gli utenti che ne usufruiscono e il relativo pagamento dell’abbonamento già effettuato da molti di loro. La direzione è stata quindi incaricata di trovare una soluzione per l’appalto: la struttura, infatti, rappresenta una priorità per il Comune e rientra tra gli impegni principali che intende perseguire il consigliere con delega allo sport Roberto Settimi. La gestione ponte dovrebbe servire ad arrivare al nuovo bando, per l’assegnazione degli interventi relativi al miglioramento generale dell’impianto, abbandonando quindi in parte gli obiettivi originali. PAOLA CINTIO Nominato Angelo Musco è stato recentemente eletto al vertice dell’Ase tà che non rientra nelle categorie e nelle tipologie di soggetti giuridici ai quali si applica il divieto previsto dal decreto legislativo». L’Ase, non essendo configurabile come una pubblica amministrazione, può quindi «liberamente conferire incarichi anche a soggetti con contratti in quiescenza». Il contenuto del documento è stato in seguito pubblicato sulla pagina Facebook della società da Musco, che integrerà con risorse proprie il compenso lordo di 17.714,70 euro (8.863,64 netti) a cui ha diritto per arrivare ai 9 mila euro necessari per finanziare le borse di studio destinate agli studenti meritevoli. Nonostante l’intervento chiarificatore di Ruggieri, è arrivata la replica del consigliere del Pd Paolo Martellini. «Nella delibera dell’Ase con cui è stato nominato Musco - ha fatto notare - è scritto che tale incarico è gratuito. Per tali ragioni la questione relativa al fatto che non debba percepire alcun compenso è fin troppo chiara. Chiedo che il segretario generale si adegui al dettato normativo e alla delibera, onde evitare danni erariali che verranno sanzionati dalla Corte dei Conti». Castelluccio La piana innevata NORCIA - Stimolare il rilancio degli sport invernali nel comprensorio sciistico di Castelluccio e di Forca Canapine. È l’obiettivo del comitato civico recentemente costituitosi a Norcia dopo i disagi dello scorso anno. «Malgrado questa zona ospiti l’unica stazione sciistica dell’Umbria e abbia le migliori piste da sci da fondo dell'Italia peninsulare - ha detto il portavoce Francesco Rotondi - non è stato possibile portare avanti l’attività, in quanto gli impianti di risalita sono rimasti fermi e non si è provveduto a battere le piste da fondo. La nostra preoccupazione è che le istituzioni umbre continuino a non prendere le dovute iniziative per far ripartire questi sport sul nostro territorio. Avvisaglie in tal senso vengono dal comitato Fisi umbro-marchigiano che non ha previsto alcuna gara nel comprensorio, non avendo avuto probabilmente garanzie sulla funzionalità delle piste». Il comitato ha quindi chiesto al Municipio la disponibilità a sostenere l'attività sciistica. «Segnali positivi - ha detto Rotondi - sono arrivati dall'assessore allo sport Giuliano Boccanera, che si è impegnato a contattare la Regione e il Parco nazionale dei monti Sibillini per coinvolgerli in questo progetto, che verrà esteso anche ai Comuni di Castel Sant’Angelo sul Nera, Arquata del Tronto ed Accumoli». Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria Redazione Tel. 075 529111 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it todi-deruta-marsciano 19 Colle “fragile”, mancano i soldi Servono decine di milioni di euro per il consolidamento, Todi torna a pensare alla legge speciale con Orvieto TODI - Servono altri milioni di euro per il consolidamento del colle di Todi: si torna a pensare alla legge speciale. A intervenire sull’argomento è il consigliere regionale del gruppo Socialisti e Riformisti per l’Umbria, Massimo Buconi, che sottolinea come sia «positiva e opportuna l’iniziativa del sindaco di Todi per rimettere al centro la questione del mantenimento dei lavori di consolidamento del colle di Todi e dell’assoluta necessità del completamento degli stessi in quelle aree dove non si è mai intervenuti». Una tematica che, secondo il consigliere regionale, sarebbe tra l’altro «da affrontare, come già positivamente fatto in passato, con la città di Orvieto». «Le leggi speciali, che hanno consentito di poter positivamente intervenire sui movimenti franosi all’epoca più gravi - commenta Buconi -, hanno altresì permesso il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della città, hanno prodotto gli effetti previsti con risultati molto positivi che da alcuni anni sono sotto gli occhi di tutti. Ora è urgente una pro- fonda revisione e verifica manutentiva degli interventi di consolidamento effettuati e parimenti urgente è la realizzazione di analoghe opere sui versanti e sui fossi già all’epoca interessati in forma minore rispetto ad altri, ma che oggi si sono pericolosamente aggravati. Dalle schede tecniche di intervento predisposte fa sapere il consigliere regionale - si evince con chiarezza la necessità dal punto di vista finanziario, di qualche decina di milioni di euro solo per Todi, cifre che ovviamente non sono alla portata dei bilanci dell’amministrazione comunale. Per questo ribadisco opportuna l’iniziativa del sindaco del Comune di Todi tesa a riprendere una forte collaborazione con la città di Orvieto e con la Regione, e alla quale riterrei opportuno che si debba dare un seguito organizzando una specifica giornata di approfondimento, verifica e studio tra la Regione, i Comuni, i rappresentanti del Parlamento e del Governo per riproporre la questione all’attenzione nazionale. A suo tempo gli interventi previsti e realizzati, nonché le leggi speciali approvate sono Voglia di legge speciale Una veduta del Colle di Todi, sotto il consigliere regionale del Psi, Buconi state un esempio unico e positivo nel panorama nazionale ed europeo. Non sfuggirà a nessuno - conclude Buconi - che solo se si riconquisterà quel tipo di palcoscenico, visti i Scuole nel degrado, l’aiuto dall’8 per mille TODI Anziano investito a Cappuccini TODI - Un anziano è stato investito, nel tardo pomeriggio di ieri, in località Cappuccini. L’esatta dinamica dell’incidente è ancora in fase di ricostruzione da parte della polizia municipale di Todi. Sembra tuttavia che l’investito stesse attraversando la via Tiberina quando è stato colpito da un’automobile che procedeva in direzione Collevalenza. Alla guida una donna e a intervenire è stata appunto la municipale che ha effettuato tutti gli opportuni rilievi. L’anziano è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso di Pantalla con numerose lesioni. tina accompagnano i propri figli a scuola e si rendono conto dello stato di conservazione degli edifici stessi». Soprattutto l’asilo nido comunale e la scuola dell'infanzia, mostrano infiltrazioni di umidità. Il nido ha il tetto in condizioni precarie da tempo. Per mesi un telone in plastica è stato posizionato sopra la copertura ma le parti sigillanti del tetto sono compromesse ed urge una sistemazione definitiva della struttura. Molti cittadini hanno espresso le proprie lamentele sentendosi rispondere che in una situazione di crisi come quella attuale, mancano i fondi per aprire un cantiere che possa intervenire. Il Movimento 5 stelle propone all’amministrazione comunale di prendere in considerazione la possibilità di rivolgere una richiesta allo Stato per ottenere i fondi necessari alla sistemazione degli edifici ISABELLA ZAFFARAMI Dall’8 per mllle possono arrivare i fondi per i lavori nelle scuole Deruta, la proposta del Movimento 5 Stelle DERUTA - Fare richiesta di finanziamento dell’8 per 1000 dell’Irpef devoluto dai cittadini allo Stato italiano per interventi in materia di edilizia scolastica. È quanto richiede il Movimento 5 Stelle di Deruta con una lettera aperta al’amministrazione. «Le condizioni precarie degli edifici scolastici di Deruta - dicono i grillini - sono note a tutti, soprattutto ai genitori degli alunni che ogni mat- tempi, potrà essere possibile dare soluzioni alle problematiche esposte. Sono sicuro che la Regione prenderà, in sintonia con le amministrazioni comunali, opportune iniziative per perseguire l'obiettivo». Negli anni ’70 venne avanzata una proposta di legge speciale che fu votata dal Parlamento. La legge del 1978 consentì l’avvio di alcuni interventi essenziali grazie a un primo finanziamento e fu poi rifinanziata del 1987 «per il definitivo consolidamento della Rupe di Orvieto e del Colle di Todi» e di nuovo nel 1997. scolastici più danneggiati «Proprio grazie ai Parlamentari del 5 stelle dicono quelli del Movimento nel documento che è stato inviato a tutti i cittadini, al sindaco ed ai consiglieri comunali - è stata approvata una modifica in materia di 8 per 1000». Il presidente della Repubblica, con il decreto 172 del 17 novembre 2014, ha prodotto delle integrazioni sui criteri e procedure di utilizzo dell’8 per 1000, stabilendo che la categoria dell’edilizia scolastica vada ad aggiungersi alle 4 già esistenti. Le amministrazioni che vogliano quindi far richiesta di contributi da devolvere all’edilizia scolastica possono rivolgere la propria istanza allo Stato entro il 15 dicembre. MAURO BRANDA Todi Scade il 15 dicembre il termine per le domande per partecipare ai progetti del Comune e del Servizio civile “Garanzia Giovani”, un’opportunità di lavoro per otto ragazzi TODI - Scade il 15 dicembre il termine di presentazione delle domande per la selezione dei volontari da impiegare nei 3 progetti di Servizio civile nazionale da svolgersi a Todi nell’ambito del programma europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile “Garanzia Giovani”. I tre progetti, elaborati dal Comune di Todi e approvati dal dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale e dalla Regione, prevedono l’impiego di 8 volontari: 4 per il progetto “Ambiente e patrimonio”, 2 per “Biblioteca a porte aperte”, e 2 per il progetto “Giovani e solidarietà”. Ciascun progetto dura 12 mesi e al volontario è riconosciuto un assegno mensile di 433,80 euro. Possono partecipare alla selezione i ragazzi e le ragazze italiane e i cittadini stranieri residenti in Italia che, alla data di presentazione della domanda, abbiano compiuto il 18esimo anno di età e non superato il 28esimo. «L’obiettivo - commenta l’assessore alle Politiche sociali Catia Massetti - è promuovere percorsi formativi sia dal punto di vista professionale che personale. In questo momento di grave crisi economica e lavorativa l’amministrazione cerca di mettersi a disposizione attivando gli strumenti utili per offrire opportunità ai giovani”. IN BREVE A Todi “Amici del gemellaggio”, torna il mercatino TODI - Si terranno, domani e dopodomani, nei locali dei portici comunali, gli ormai tradizionali mercatino e lotteria organizzati dall’associazione Amici del gemellaggio di Todi. I fondi raccolti nella due giorni serviranno in particolare a completare il liceo comunale di Koudougou, in Burkina Faso. Il mercatino è dunque ricco di oggetti di artigiani locali, ma anche provenienti dalla città africana, oltre che di manufatti realizzati dai ragazzi della scuola media Cocchi. A Marsciano Nestor, Angeleri chiude la trilogia letteraria MARSCIANO - 100 anni + 10. Sono questi gli anni della Nestor, squadra di calcio di Marsciano la cui storia è stata raccontata da Alvaro Angeleri nella trilogia “Un gioco lungo un secolo”. I primi due volumi sono stati pubblicati nel 2004 e 2006, mentre il terzo e ultimo volume “La Nestor dalla prima categoria alla serie D” sarà presentato domani alle 16 al Teatro Concordia. Il volume è edito dalla casa editrice Pliniana con la compartecipazione del Comune di Marsciano. All’appuntamento prenderanno parte, insieme all’autore, il sindaco Alfio Todini, il presidente della Nestor Stefano Ercolani, il giornalista Rai Luca Cardinalini e tanti protagonisti del calcio marscianese di oggi e di ieri. A Massa Martana Due week end con il mercato natalizio MASSA MARTANA - Massa Martana in fermento per la sesta edizione del mercatino natalizio che si presenta, quest’anno, con una veste nuova e un programma ricco di attività e iniziative, per grandi e piccini. Dal 6 all’8 e dal 13 al 14 dicembre le piazze e le vie del centro storico saranno il palcoscenico naturale di un circuito dedicato al Natale . Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria 20 terni Redazione Tel. 0744 432991 Fax 0744 409032 [email protected] www.giornaledellumbria.it Tk: Ast sarà competitiva, 30 milioni già tagliati con l’intesa Nota della multinazionale dopo la firma, la sfida di viale Brin per rialzare la testa. Bilanci aziendali ai raggi x ACCIAIERIA I NODI di ANDREA GIULI TERNI - Nessun trionfalismo, nessun catastrofismo. Ma un sano realismo. E un costante monitoraggio. In sintesi, è tutto qui il senso dell’ipotesi di accordo siglata al Mise il 3 dicembre scorso da tutti i protagonisti. Chi ha vinto e chi ha perso è un dilemma senza senso. Si tratta, banalmente, di una mediazione, in cui qualcosa si ottiene e qualcosa (forse di più) si perde. Non ha molto senso neppure chiedersi se la fabbrica resterà per sempre o il giorno esatto di quando sarà venduta (se sarà venduta). La fabbrica esiste, ha un padrone e c’è un accordo fino al 2018. Il resto, sono variabili imprevedibili relative ai governi, ai mercati, alla finanza, ai consumi, alle regole. Forse, per quanto possibile, è più interessante cercare di inquadrare il presente “prossimo”, partendo dai numeri e dall’accordo. SI FA VIVA LA THYSSENKRUPP L’Ast, da quanto si legge in una nota in tedesco (tradotta) della multinazionale, con l’accordo di ieri ha già risparmiato 30 milioni di euro (dei 100 annui che conferma, con tagli in varie aree), molti dei quali sul costo del lavoro. BILANCI IN ROSSO, I NUMERI Con gli esangui stipendi di novembre, l’azienda avrà risparmiato tra i 3 e i 4 milioni di euro, ma ne avrà anche sborsati circa 24 di incentivi per l’uscita volontaria di 296 persone, alle quali si aggiungeranno presto un’altra quindicina. I conti di viale Brin sono tutt’altro che rosei. Secondo il Centro ricerche di Mediobanca, negli ultimi 5 anni Ast ha accumulato perdite per 700 milioni di euro, 180 milioni solo l’anno scorso, con un calo di fatturato da 2,4 miliardi circa a 1,8 e delle vendite in Europa da 1,1 miliardi a 600 milioni. Il capitale netto dell’acciaieria ternana si è drammaticamente svalutato: 345 milioni nel 2009, 56 milioni nel 2013. I debiti totali, per ciascun esercizio contabile, sono tra gli 800 milioni e 1 miliardo, annichilendo così, di fatto, il rapporto fra debiti e capitale (è salito a un pò meno di 15 volte nel 2013), con i primi assai superiori al patrimonio. Nonostante questo, i bilanci di “mamma” ThyssenKrupp, dopo almeno 3 anni di buio, cominciano a federe la luce con l’ultimo esercizio contabile 2013-14: un utile netto di 195 milioni, un risultato prima delle imposte salito da 586 milioni a 1,3 miliardi, gli ordini sono cresciuti del 7%, le vendite passano da 3,86 miliardi a 4,13, l’indebitamento si riduce da 5 a 3,5 miliardi. Per il 201415, le vendite sono attese in aumento, ma ci saranno ulteriori risparmi complessivi per 850 milioni. La divisione “Materials” nella quale Ast è inserita ha fatto registrare buone prestazioni: maggiori volumi, vendite e ordini incrementate del 17%. L’inclusione di Vdm e Ast ha influenzato vendite e 700 i milioni di euro persi negli ultimi 5 anni dall’acciaieria 56 milioni di capitale Ast nel 2013, svalutato dai 345 milioni del 2009 ordini per un importo di 1,9 miliardi, ma il risultato prima delle imposte è stato in rosso di 24 milioni. Per il numero uno di Tk, Heisinger, comunque, «l’inversione di tendenza non è ancora completa». LA SCOMMESSA In tale quadro - e prendendo per buoni questi numeri ufficiali - c’è da capire quale ruolo potrà svolgere Ast, a partire da domani. La partita è complicata. Nel piano industriale e in altri documenti la Tk parla di azione di rilancio e sviluppo dell’azienda. La nota dei tedeschi, appena dopo la firma sull’accordo, recita di fare dell’Ast «un player competitivo a lungo termine nel mercato dell’ac- Mapelli: «Se non si investe in ricerca e nuovi prodotti fra un anno e mezzo sarà ancora crisi, così Terni non è appetibile sul mercato» TERNI - «Oggi si festeggia ma all’accordo va data sostanza, perché se Ast non investe in innovazione e ricerca ampliando la sua gamma commerciale tra un anno e mezzo o due si riproporrà una situazione di crisi». È l’analisi che fa il professor Carlo Mapelli, docente di siderurgia al Politecnico di Milano ed esperto del settore, delle prospettive industriali che potrebbero uscire dall’accordo firmato tra Governo, azienda e sindacati. Nel documento si parla di 10 milioni di euro di investimenti per la ricerca e l’innovazione, cifra che ai più sembra insufficiente a rilanciare le produzioni dello stabilimento ternano. «Gli in- vestimenti in ricerca e sviluppo devono essere esplicitati e resi efficaci - spiega Mapelli - e puntare su nuovi prodotti che siano appetibili a livello commerciale, penso ad esempio all’acciaio avanzato ad alto rendimento. A Terni ci sarebbe la dotazione impiantistica per riuscire a puntare su questi prodotti che in Italia non si fanno». Perchè il rischio è che nelle condizioni attuali del mercato dell’inox sia difficile giustificare il mantenimento di due forni, come vaticinava il piano industriale iniziale dell’Ast, e quindi «un forno va dedicato ad altro», afferma l’esperto. Perchè è stato corretto rivendicare nella trattativa, come L’esperto Il professor Carlo Mapelli ciaio inossidabile». Certo, si tratta di un piano dichiarato di riorganizzazione e ristrutturazione. Ma ciò non è necessariamente negativo in automatico, a priori. Che i tedeschi vogliano puntare parecchio sui prodotti a freddo, con più alto valore aggiunto e con una revisione della strategia commerciale e di marketing, è dichiarato anch’esso. Si tratterà allora di vendere queste produzioni. E pure di risparmiare - molto - sull’acquisto delle materie prime. La fabbrica - un pò smagrita - potrebbe ripartire, recitare un ruolo. Anche nel ridisegno che pare comporsi della mappa siderurgica italiana. Una partita da giocare. Con molti rischi e incertezze. Le garanzie sul futuro sono un’astrazione. hanno fatti i sindacati, il mantenimento dei volumi produttivi e l’equilibrio tra l’area a caldo e quella a freddo dello stabilimento, «ma se si fanno solo volumi produttivi non serve se poi non c’è nessuno che li compra», dice Mapelli. Per il docente del Politecnico di Milano bisognerà vedere «se sAst sia disposta a investire per trasferire know how da Tk su nuove produzioni che hanno già sviluppato ad esempio a Bochum, come in senso inverso era successo per il Magnetico». E magari proprio l’acciaio magnetico, quello dismesso a Terni dieci anni fa, potrebbe essere una nuova carta da giocare. «In Italia non si produce più magnetico - afferma Mapelli - e si si potrebbe tornare a farlo ma non nei volumi di una volta, puntando sul magnetico a grano orientato, il più pregiato». Lavoratori dell’Ast davanti all’ingresso principale dell’acciaieria. A sinistra, Heinrich Heisinger, numero uno della multinazionale Tk Per l’esperto la necessità di investire su una gamma di nuove produzioni è la premessa affinchè Ast possa tornare a raccogliere l’interesse di potenziali acquirenti poiché, nel medio lungo termine, Tk è intenzionata a disfarsene. «Si vende qualcosa che ha prodotti appetibili e fa margini, e Terni oggi non è appetibile sul mercato», afferma Mapelli, scettico anche sull’intervento dello Stato. «Avrebbe difficoltà dice - non può offrire soluzioni corrette dal punto di vista gestionale. I vertici politici hanno altre priorità rispetto a quelle di un’attività impredntioriale che deve fare margini e produrre ricchezza da reinvestire. E mi sembra che la storia ci dica che lo Stato nel settore siderurgico non ha colto grandi successi. Serve piuttosto un intervento sulle regole e per rendere competitivo un territorio dal punto di vista delle infrastrutture e dell’energia. VINCENZO CARDUCCI Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria terni « Assemblee gremite e attente, ma con criticità e sofferenze Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom-Cgil » 21 Indotto, scure sui contratti per altri 9 mesi Ast chiama le aziende: meno 20% Assemblee tese in acciaieria La lettera Nel documento evidenziate una serie di prescrizioni e motivazioni che inducono al giro di vite Inquinamento, l’Arpa scrive alla Provincia: rivedere l’autorizzazione ambientale al sito TERNI - Acciaieria e inquinamento. In una lettera indirizzata al presidente della Provincia di Terni, Di Girolamo e vergata dai vertici dell’Arpa, la stessa agenzia demanda, con dovizia di particolari argomentativi, all’autorità competente - e cioè la Provincia - l’attivazione della procedura di revisione autorizzativa in capo all’Ast e all’Ilserv per quanto riguarda l’autorizazzione integrata ambientale (Aia) concessa all’impianto siderurgico dalla Regione nel 2010. Non è un passaggio di poco momento, nè dai messaggi trascurabili. La lettera, firmata da Adriano Rossi e da Paolo Grigioni (rispettivamente direttore di di- partimento e dirigente di settore) indica la necessità di una nuova procedura sulla base di una nutrita serie di motivazioni e prescrizioni riscontrate attraverso visite ispettive, relazioni e studi, misurazioni, indagini e verifiche. Si va dalle emissioni in atmosfera ai processi di sorveglianza e controllo; dalle acque meteoriche di ruscellamento all’inquinamento acustico; dalla gestione dei rifiuti e scorie alle acque di percolazione della galleria del Tescino; dal sito di bonifica di Papigno agli sversamenti nel Nera, fino alla contaminazione diffusa da polveri sottili. Per ognuna - o quasi - di queste voci, l’Arpa rileva e ricorda lacune, criticità, incongruità ed La discarica dell’Ast emergenze di diverso tipo: strumentali, impiantistiche, ambientali, di comunicazione. L’ennesimo sasso nello stagno nella inquietante saga ambientale, legata alla “cittadella” di viale Brin. TERNI - Ogni giorno ha la sua pena. E l’ultima, sembra proprio ricadere sull’ampia platea delle ditte dell’indotto Ast. Ieri, infatti - la conferma viene dalle organizzazioni datoriali - l’Ufficio acquisti di Ast ha telefonato (ma anche scritto in qualche caso) ai titolari di molte ditte terze per comunicare loro la proroga, fino a settembre 2015, della scontistica media del 20% rispetto ai contratti per appalti e servizi tuttora in essere con la stessa acciaieria. Una risposta, a quanto pare, è attesa per martedì prossimo. E dire che, nelle settimane scorse, sembrava acquisita una rinegoziazione caso per caso di questi tagli, scongiurando così una falciata lineare. Se così stanno le cose - si tratterebbe di un duro colpo par tante di queste aziende che, secondo la malevola interpretazione corrente, si troverebbero a pagare di fatto il conto del recentissimo accordo su Ast. Intanto, ieri si sono tenute le prima assemblee proprio per illustrare ai lavoratori i contenuti dell’ipotesi di accordo siglata ieri al Mise. Un accordo difensivo, ma il migliore possibile nella situazione data. Così è stato prevalentemente definito il testo, nel corso delle assemblee stesse che continueranno fino a sabato. Assemblee gremite, attente, ma in cui non sono mancate critiche, perplessità, lamentele, da parte di diversi lavoratori che, tra il 15 e il 17 dicembre, dovranno con un voto referendario ratificare o meno la validità dell’accordo medesimo. Molti applausi, in assemblea, a quegli interventi che si sono rivelati pù “aggressivi”, non poche critiche al Governo. «Sono state assemblee molto partecipate - ha detto il segretario nazionale della Fiom, Rappa - in cui i lavoratori hanno dimostrato grande attenzione. C’è stata anche qualche criticità». In particolare delle sofferenze sono state evidenziate dai lavoratori delle ditte di appalto dell’Ast e pure sul salario integrativo si è sollevato qualche mal di pancia. Anche il segretario nazionale della Uilm, Ghini, ha parlato di «un accordo che comporta dei sacrifici, ma LE REAZIONI Soddisfazione, moniti e polemiche nei commenti TERNI - Mentre a Roma, Camera dei deputati, cittadini e operai ternani e un gruppo di parlamentari di Scelta Civica presentano la proposta di azionariato diffuso e pubblic company, continuano a fioccare i commenti sull’accordo Ast. Per il consigliere regionale di FI, De Sio, se «l’intesa raggiunta va a bene e si è ottenuto quanto possibile, gli unici soggetti a cui va dato il merito di ciò sono i lavoratori e il sindacato, più all’altezza delle istituzioni locali e non». E giù, dunque, con la bastonate al governo Renzi e alla Commissione europea, evidenziando tute le incertezze dell’accordo. La Cgil Umbria, lodando ovviamente il risultato da ascrivere alla mobilitazione operaia, parla di «ipotesi di accordo positiva che riapre una prospettiva» e di un Governo che deve «riattivare gli strumenti per far riconoscere al territorio ternano lo status di area di crisi complessa». Il consigliere comunale del Pd, Piermatti, parla di «miglior accordo possibile, il futuro di Ast è oggi più certo rispetto agli obiettivi iniziali dell’azienda. È però sciocco e poco credibile chi in queste ore si assume meriti che vanno oltre il ruolo effettivamente svolto». Soddisfazione, meriti anche al Governo, speranza nel futuro della siderurgia nazionale e l’invito ad un attento monitoraggio sono invece i concetti espressi dai parlamentari umbri del Pd, Rossi, Cardinali e Ginetti. che traccia la strada per un rilancio e una prospettiva». Per la leader dell’Ugl Metalmeccanici, Vicaro, «sono state assemblee vivaci e attente, i lavoratori erano già preparati sui contenuti dell’accordo: ecco un ulteriore segnale della loro grande partecipazione e tenacia. Abbiamo posto le basi per la condivisione di un testo importante per il futuro delle acciaierie. Con il referendum saranno i lavoratori a decidere. In caso di risposta affermativa si tratterà di monitorare e verificare la corretta gestione dell’accordo, tentando anche di ripristinare il clima di fiducia perso in questi 4 mesi di lotta». AN. GIU. FONDAZIONE CARIT Senza lavoro, aiuto di 100 mila euro alle famiglie TERNI - Il cda della Fondazione Carit ha deliberato, nella sua ultima riunione del 3 dicembre, uno stanziamento di 100.000 euro per la creazione del “Fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà a causa della perdita di lavoro”. «L’idea dell’istituzione di questo fondo - si legge in una nota - è nata dal presidente della Fondazione Carit ed ha ricevuto il sostegno del vescovo di Terni, Piemontese. L’iniziativa intende venire incontro alla grave situazione lavorativa che sta attraversando la nostra Provincia, anche a seguito delle vicende che hanno interessato le acciaierie. Un atto di solidarietà a favore di famiglie in difficoltà economica a causa della perdita del lavoro o del mancato pagamento della retribuzione per diversi mesi. Nel rispetto della logica sussidiaria e collaborativa, le richieste di accesso al fondo verranno raccolte dalle realtà ecclesiali cittadine, in particolare dalle parrocchie. Sarà poi istituita una Commissione di solidarietà, presieduta dal direttore della Caritas, Claudio Daminato e dal vicepresidente della Fondazione Carit, Francesco Quadraccia. La commissione valuterà le richieste e la loro ammissione al contributo. Con lo stanziamento della Fondazione Carit si conta di erogare fino ad un massimo di 500 euro a famiglia in stato di bisogno». Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria 24 italia Redazione Tel. 075 529111 Fax 075 5295162 [email protected] www.giornaledellumbria.it Dopo “Mafia Capitale” giunta Marino a rischio Il prefetto non esclude di azzerare l’esecutivo comunale e il commissario anti-corruzione chiede pool sugli appalti ROMA - La bufera scatenata dall’inchiesta sulla Mafia Capitale continua ad avere ripercussioni sulla politica romana. Ieri mattina il sindaco di Roma Ignazio Marino ha incontrato il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone e il neocommissario del Pd romano, Matteo Orfini. Il presidente Raffaele Cantone ha annunciato la creazione di un pool di esperti - individuati all’interno dell’anti-corruzione - per analizzare possibili appalti sospetti. Ma il terremoto è soltanto all’inizio. Fonti vicine all’inchiesta spiegano che ci sarà una nuova ondata di arresti e di avvisi di garanzia. Intanto il presidente della Regione Lazio ha sospeso le gare in Regione e ha disposto un’indagine conoscitiva presso tutte le principali centrali appaltanti della Regione(Asl, Ater, Centrale Unica e Dipartimenti). Giovanni De Carlo, per cui l’autorità giudiziaria aveva chiesto la misura cautelare e che era irreperibile dal 2 dicembre scorso, è stato arrestato a Fiumicino. «Insieme all’assessore al Bilancio Silvia Scozzese, abbiamo chiesto al presidente che un pool di esperti dell’Autorità passi in rassegna tutti gli appalti che sono al momento in essere e su cui nutriamo delle preoccupazioni - ha detto Marino al termine dell’incontro con Cantone - Questa lista, insieme a quesiti specifici sugli aspetti giuridici di altre attività in corso di Roma Capitale che sono già oggetto di indagine, costituiranno una relazione che consegneremo al presidente Cantone nelle prossime ore». Sulla stessa linea il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti: «Sulla base della lettura degli sviluppi dell’inchiesta Mafia Capitale - ha spiegato il governatore ho disposto un’indagine conoscitiva presso tutte le principali centrali appaltanti della Regione quali: Asl, Ater, Centrale Unica e Dipartimenti per conoscere se società legate all’inchiesta abbiano partecipato a gare e a bandi pubblici ed il loro esito». Sul Campidoglio resta comun- Il prefetto teme per l’incolumità del sindaco di Roma, Ignazio Marino que ancora la possibilità di scioglimento, chiesto a gran voce dal Movimento 5 Stelle. Il prefetto della capitale Giuseppe Pecoraro non ha escluso la possibilità di sciogliere il Comune per mafia, anche se, ha spiegato, al momento parlarne è prematuro. «Roma non ha mai visto una situazione del genere. Stiamo leggendo le 1.200 pagine dell’ordinanza in modo da valutare» la possibilità «e poi riferiremo al ministro». Poi ha sottolineato l’importanza di garantire la sicurezza del sindaco Marino che dovrebbe «rinunciare a girare con la sua bicicletta, valutiamo la scorta». «Chiediamo lo scioglimento del Comune, visto che Pd e Pdl ne escono con le ossa rotte - ha ribadito il capogruppo del M5S in Campidoglio Marcello De Vito - Cosa deve succedere di più in questa città perché avvenga qualcosa e si riesca a riformare questo sistema». Sull’inchiesta è intervenuto anche il prefetto Alessandro Pansa, capo della Polizia: «Ci sono delle patologie e c’è un’azione giudiziaria: questo significa che il nostro sistema è così forte da colpire anche patologie e devianze». Crolla il Pil del Sud, occupazione giù del 9,5% I dati di Bankitalia fotografano un Paese spaccato ROMA - Nel 2013 il Pil del Mezzogiorno risultava inferiore al livello del 2007 del 13,5 per cento, quello del Centro Nord del 7,1. L’occupazione è calata nel meridione del 9,5 per cento, a fronte del -1,1 del Centro-Nord. È Banca d’Italia, nel suo bollettino sulle economie territoriali, a dare uno spaccato della situazione che, sia per la crescita che per il lavoro, evidenzia l’ormai strutturale spaccatura tra il Nord e il Sud del Paese. L’indebolimento del quadro congiunturale osservato a partire dall’estate, aggiunge, «ha interessato tutte le aree del Paese. La si- >>> tuazione congiunturale rimane comunque più favorevole nel Centro-Nord e, in particolare, in alcune regioni del Nord-Est, soprattutto per quanto riguarda fatturato industriale ed esportazioni». Secondo il bollettino, «la maggiore dipendenza del Mezzogiorno dal settore pubblico l’ha esposto maggiormente agli effetti depressivi dell’azione di consolidamento dei conti pubblici operata negli ultimi anni», si legge nel testo. Il forte calo degli investimenti ha ridimensionato la capacità produttiva degli impianti industriali del Mezzogiorno, il cui grado di utilizzo rimane su valori estrema- Roma Palazzo Koch, sede di Bankitalia mente bassi (62,4 per cento contro il 72,6 per cento nel 2013, rispettivamente nel Mezzogiorno e nel Centro Nord). Quanto alla situazione occupazionale, «l’aumento del tasso di disoccupazione è stato particolarmente rilevante per i meno istrui- ti». In più, «i trasferimenti di residenza dal Mezzogiorno verso il Centro Nord - rileva Palazzo Koch - sono sensibilmente cresciuti nel 2012, facendo registrare, rispetto al passato, un aumento della quota di migranti con elevati livelli di istruzione». Segue dalla prima Il centrodestra umbro si apra alle primarie (...) con effetti palesemente negativi sul territorio. Tutti d’accordo, ma fino ad un certo punto, perché dopo essersi lanciati oltre l’ostacolo ideologico del verticismo romano, si dibattono su nomi, nomine e candidature. A voler pensar male potrebbe sembrare che in alcuni casi nel centrodestra si manifestino maldestri tatticismi da poltronificio. Da cittadina che da anni auspica un’inversione di rotta in una regione sclerotizzata, voglio invece credere che in Umbria stia maturando una destra moderna, che guardi al futuro con il massimo livello di democraticità, capace di leggere ed interpretare le tendenze della società e i bisogni dei cittadini. Le primarie, tecnicamente e simbolicamen- te, servono a garantire ai cittadini la possibilità di scegliere un candidato di area - in questo caso l’area del cambiamento - con alcune regole di base necessarie a salvaguardare, non tanto i politici concorrenti, quanto piuttosto i cittadini partecipanti. Se primarie devono essere si faccia in modo che siano un segno di trasparenza e di democraticità, anche e soprattutto a partire dal contributo di coloro che vorranno parteciparvi. Chi vuole candidarsi a queste primarie lo faccia nella consapevolezza di partecipare ad una svolta storica per l’Umbria, e più in generale per l’Italia, lo faccia con grande senso di responsabilità nei confronti degli umbri e del loro futuro. I cittadini, piuttosto stanchi e con non poche ragioni, sono ipercritici: per le forze alternative alla sinistra questo è un momento tanto importante quanto delicato, non si può sbagliare, pena la definitiva perdita di credibilità. Sta al centrodestra proporre oggi il cambiamento, anche rispetto ad una sinistra, dalla presunta vocazione riformista, che in Umbria gioca una candidatura decisa nei palazzi e affatto condivisa. Più ampia sarà la partecipazione delle forze in campo per il cambiamento, più alto sarà il livello di democraticità della scelta del candidato alla Presidenza della Regione e, di conseguenza, più credibile risulterà la relativa assunzione di responsabilità dei singoli e dei partiti o liste civiche che li appoggeranno. *Docente universitario M5S IN GUERRA Venti di scissione, Casaleggio: «Chi vuole vada» ROMA - Venti di guerra nel M5S. Crescono i malumori dopo l’espulsione di Massimo Artini e Paola Pinna e la nomina di un “direttorio” voluto da Grillo e Casaleggio e approvato dalla Rete. Il guru del Movimento arriva a Roma per una lunga riunione con i 5, poi vede qualche parlamentare. I dissidenti non sanno del suo arrivo ed evitano accuratamente di incrociarlo. Poco dopo si coordinano via sms: niente assemblea congiunta, non andiamo. Una sorta di sabotaggio organizzato: «ormai si vive da separati in casa», si sfoga uno di loro. Alla fine vanno solo Marta Grande, Roberto Cotti, Gessica Rostellato e Tatiana Basilio. Le voci di una scissione ormai alle porte si fanno sempre più insistenti e rimbalzano tra i “falchi”. C’è chi parla di 20 senatori e 27 deputati pronti a lasciare. Numeri che fanno impallidire: il gruppo del Senato ne uscirebbe dimezzato. «Se vogliono andare facciano pure, liberissimi...», avrebbe tagliato corto, a quanto apprende l’Adnkronos, il guru pentastellato con alcuni di loro. LOTTO Estrazione del 4-12-2014 Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia Nazionale 81 55 53 30 73 17 17 54 69 15 8 4 3 25 54 30 16 61 19 23 41 81 60 36 9 45 26 8 41 6 11 68 46 71 85 17 56 64 6 37 22 79 20 86 33 14 44 29 1 58 67 77 38 50 17 SUPERENALOTTO 07-52-57-65-83-85 Jolly 84 SuperStar 16 10 e LOTTO Ecco i 20 numeri vincenti 3 - 4 - 9 - 15 - 16 - 17 - 19 - 23 - 25 - 30 36 - 41 - 53 - 54 - 55 - 60 - 61 - 69 - 73 - 81 Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria Un roadshow per l’internazionalizzazione PERUGIA - Fa tappa a Perugia il roadshow del ministero dello Sviluppo economico per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese. Il 18 dicembre alla Camera di commercio di Perugia (foto), Istituzioni, organizzazioni delle imprese e i principali player della finanza incontreranno le aziende nel corso dell’evento organizzato dall’agenzia Ice, in collaborazione con Confcommercio, Cna, Confartigianato, Confesercenti, Camera di commercio, Regione e Centro estero. 27 Imu agricola, c’è il rinvio: si pagherà a giugno Il Governo pronto a rivedere l’impianto della tassa e il meccanismo delle esenzioni di CHRISTIAN CINTI PERUGIA - Il tambureggiare di associazioni di categoria, Comuni ed esponenti politici ha “scosso” il Governo: l’Imu sui terreni agricoli, in scadenza il 16 dicembre, è stata posticipata. Si pagherà a giugno 2015, anche se è possibile che la revisione delle imposte sugli immobili (con l’introduzione della “local tax”) modifichi l’impianto della tassa e il meccanismo delle esenzioni. A diffondere la notizia, che in tanti aspettavano, è stato ieri il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta (Pd) rispondendo a un’interrogazione in commissione Finanze del Senato. Il deputato ha annunciato il rinvio del pagamento oltre ad una possibile «revisione dei criteri applicativi». «La soluzione tecnica per rendere operativa la proroga sarà predisposta a breve - ha aggiunto Baretta - e verrà adottata dal Consiglio dei ministri». La decisione arriva al termine di giorni densi di polemiche rispetto ad un decreto approvato in fretta e furia e che andava a cancellare le esenzioni introdotte a vantaggio dei terreni COSÌ IN UMBRIA 85 Comuni I Municipi in cui si pagherà l’imposta se non verrà ripristinato il limite dei seicento metri di altitudine Bagarre Il rinvio dopo giorni di polemiche GARANZIA GIOVANI Servizio civile, per le domande c’è tempo fino al 15 dicembre PERUGIA - C’è tempo fino al 15 dicembre per accedere al bando servizio civile “Garanzia giovani”: 303 i posti disponibili, di cui 101 per Legacoop Umbria. Sostenuto dalla Regione, grazie alle risorse del Fondo sociale europeo, “Garanzia giovani” è un programma per la lotta alla disoccupazione giovanile che prevede investimenti nelle politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani che non sono impegnati in un'attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico o formativo. Il servizio civile ha durata di 12 mesi e prevede un rimborso mensile di 433,8 euro. La domanda di partecipazione va presentata e entro le 14 del 15 dicembre a: Legacoop Umbria - Ufficio Servizio civile - strada Santa Lucia, 8 - 06125 Peru- agricoli montani. Il decreto del ministero dell’Economia reintroduceva infatti l’obbligo del pagamento dell’Imu per i terreni agricoli nei comuni con altitudine fino a 600 metri a causa della necessità di rimettere nelle casse dei municipi un gettito prossimo a 350 milioni. Per l’Umbria, questa modifica avrebbe significato una stangata in 85 comuni su 92. Stangata visto come fumo negli occhi non solo dalle associazioni di categoria (Cia, Confagricoltura, Coldiretti) ma anche dal mondo politico ed istituzionale. Tra l’altro, Ragazzi impegnati nel servizio civile gia, a mezzo raccomandata, consegna a mano o tramite pec intestata al giovane. Il bando, la domanda, i progetti e tutte le varie informazioni potranno essere consultate nel sito Internet www.coopserviziumbria.it. l’imposta sarebbe stata introdotta in barba allo “Statuto del contribuente” che vieta di prevedere adempimenti prima di 60 giorni dalla entrata in vigore di provvedimenti fiscali. «La scadenza del prossimo 16 dicembre per il pagamento del tributo - ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini - avrebbe rappresentato una palese violazione dei più elementari diritti, riconosciuti ad ogni contribuente dal nostro ordinamento. La sospensione - conclude l’assessore è una scelta giusta». Unioncamere e Google, imprese nella rete Arriva in Umbria il piano “Made in Italy: eccellenze in digitale” Acquisti on-line PERUGIA - L’agenda digitale può e deve essere considerata come un’occasione di trasformazione essenziale per perseguire obiettivi di sviluppo, di occupazione, di migliore qualità della vita e di maggiore partecipazione democratica per il nostro Paese. Nelle imprese però sono ancora pochi i manager “e-leader” che possiedono le competenze, non tanto per utilizzare ma per governare la digitalizzazione. Soprattutto nei settori del made in Italy, un utilizzo più avanzato del web può portare IL PROGETTO “L’ora del Codice”, informatica a scuola PERUGIA - Un’ora dedicata agli studenti delle scuole primarie umbre per informarli e formarli sulle competenze digitali. Questa l’iniziativa che la giunta regionale ha approvato nell’ambito delle azioni previste dall’Agenda digitale umbra. “L’ora del Codice” introdurrà nelle scuole umbre i concetti di base dell’informatica. notevoli vantaggi: lo sanno bene i si propone, con molta concretezza, “giovani digitalizzatori” del proget- di leggere meglio i punti di debolezto “Made in Italy: eccellenze in di- za e di forza della digitalizzazione gitale”, promosso da Google in col- in Italia e in Umbria, e di dare quallaborazione con Unioncamere, che che indicazione su cosa sarebbe beanche in Umbria stanno ne fare. Se ne parlerà mersvolgendo attività di sencoledì 10 dicembre sibilizzazione e suppresso il centro servizi porto alle imprese camerali di Perugia, per aiutarle a creare in via Alessi - con o sviluppare la proFabio Fulvio, L’Umbria pria presenza onliesperto di markeè prima in Italia ne. E la conferma ting e responsabile del legame tra comdel settore Politiche per presenza mercio in rete e cuore per lo sviluppo di di “grandi verde d’Italia arriva Confcommercio, compratori” dal mercato: secondo Giorgio Mencaroni, un’indagine di Ipsos, infatpresidente della Camera di ti, la leadership dei grandi clienti commercio di Perugia, Fabio Padell’e-commerce in Italia se la ag- parelli, assessore regionale a Innogiudica l’Umbria (89,5% di «grandi vazione e sistemi informativi, Adcompratori», ossia coloro che han- mir Dace e Silvia Colangeli, borsisti no effettuato più di quattro acquisti del progetto “Eccellenze in digitaon-line negli ultimi sei mesi, contro le”. IL forum sarà arricchito dalle il 10,5% di «acquirenti occasiona- testimonianze dirette degli imprenli») seguita da Liguria e Toscana . ditori. L'incontro sarà coordinato da Il forum obiettivoimpresaweb.it Fecerico Fioravanti. 89,5% IN BREVE Coldiretti Si celebra la Giornata del ringraziamento UMBERTIDE - Si svolgerà domenica a Niccone di Umbertide, presso la chiesa di Maria Santissima Madonna del Carmine, la Giornata regionale del ringraziamento di Coldiretti Umbria. La santa messa, nel corso della quale saranno benedetti i frutti della terra portati dagli agricoltori, sarà celebrata alle 11 da monsignor Domenico Cancian, vescovo di Città di Castello, e sarà seguita dalla tradizionale benedizione degli imprenditori e dei mezzi agricoli. Confcommercio «Pmi oppresse dall’ingorgo fiscale» PERUGIA - Un dicembre da incubo per le Pmi umbre, «oppresse» da decine e decine di scadenze fiscali. «Alla faccia della semplificazione promessa dal Governo - denuncia il presidente di Confcommercio Umbria, Aldo Amoni - In questo modo si dà il colpo definitivo alle imprese». Se nel mese passato i contribuenti (cittadini ed imprese) hanno dovuto affrontare 221 scadenze fiscali, dicembre si presenta in modo non meno pesante. Il 1° sono scaduti gli anticipi delle imposte. I contribuenti dovranno poi versare il saldo di Imu e Tasi e l’acconto dell’Iva. In tutto, i titolari di partita Iva si troveranno di fronte 119 scadenze, per le società di capitali ne sono previste 100. Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria 28 economiaUMBRIA Traffico e smog, in Umbria un’auto su dieci è “verde” PERUGIA - Le auto ecologiche in Umbria sono il 10,2% del parco circolante totale. Questo dato emerge da un’elaborazione dell’Osservatorio Federmetano su dati Aci. Su un totale di 611.930 auto circolanti in Umbria, quelle elettriche, ibride, a metano e a gpl sono 62.369, mentre quelle a benzina e a gasolio sono 549.561, l’89,8% del parco circolante. Se si considerano i dati provinciali emerge che la provincia umbra in cui vi è la percentuale maggiore di auto ecologiche è Terni (10,9%), seguita da Perugia (9,9%). A livello nazionale, le auto ecologiche circolanti nel nostro Paese sono solo il 7,5% del parco, mentre quelle a benzina e a gasolio rappresentano ben il 92,5% del parco circolante. Dall’elaborazione dell’Osservatorio Federmetano emerge con estrema chiarezza che le auto alimentate a metano, a gpl, ibride ed elettriche nel nostro Paese rappresentano ancora una quota marginale del parco circolante, ma in rapida crescita, soprattutto per merito della crescente affermazione del metano. «L’uso di un’auto a metano - sottolinea Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Federmetano - consente anche di risparmiare nella spesa per il carburante. Il metano infatti è il carburante più economico tra quelli più diffusi. Il maggior investimento necessario per l’acquisto di un’auto a metano si ripaga in tempi brevi grazie al risparmio che si ottiene ogni volta che si riempie il serbatoio». LA RIUNIONE Alta velocità, primi passi per la realizzazione della stazione ferroviaria medio etruria PERUGIA - A grandi passi verso l’alta velocità Si insedia oggi a palazzo Donini a Perugia il tavolo tecnico incaricato di effettuare lo studio di fattibilità per la costruzione di una stazione ferroviaria sulla linea direttissima Firenze-Roma. I componenti del tavolo sono stati nominati dalle due Regioni e da Rfi-Rete ferroviaria italiana. Per l’Umbria, sono stati individuati nelle strutture tecni- Frane e alluvioni, il piano Dossier a Roma, previsti interventi per oltre 360 milioni: l’elenco PERUGIA - Un piano da 362 milioni contro il dissesto idrogeologico. Il dossier è stato presentato ieri dall'assessore regionale all'Ambiente, Silvano Rometti (nella foto) alla Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche della presidenza del Con- Nutrizione e salute, ecco il progetto “Pros.it” Bando per 13 borse di studio: domande entro il 22 dicembre PERUGIA - Integrare le eccellenze locali, distrettuali e nazionali nel settore della nutrizione e della salute, al fine di sviluppare che competenti in materia di infrastrutture e trasporti, con l’integrazione di tre esperti del mondo della ricerca e delle professioni. Alla riunione di insediamento del tavolo, prenderanno parte la presidente della Regione, Catiuscia Marini; l’assessore umbro alle Infrastrutture e trasporti, Silvano Rometti, l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Toscana, Vincenzo Ceccarelli. una serie di incontri ed elenca le diverse situazioni da inserire nel Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico 2014-2020, per il quale il Governo Renzi ha previsto uno stanziamento di 7 miliardi. «Fra gli interventi individuati ha spiegato Rometti - il completamento delle opere sull’asta del Tevere da Città di Castello fino a Corbara, che consentiranno la messa in sicurezza anche di tutto il territorio di Perugia, e la sistemazione idraulica del fiume Nera a Terni e Narni, compresa l’area industriale di Maratta». Importanti interventi sono previsti sul fiume alimenti innovativi che promuovano il benessere e la salute e prevenire lo sviluppo di malattie associate alla dieta. siglio dei ministri. «Il programma - ha detto l’assessore - prevede interventi complessivi sul territorio regionale per circa 362 milioni di euro, di cui circa 197 milioni finalizzati alla mitigazione del rischio da alluvioni e oltre 164 milioni per la mitigazione del rischio frana». La presentazione fa seguito ad È l’obiettivo di “Pros.it - Promozione della salute del consumatore: valorizzazione nutrizionale dei prodotti agroalimentari della tradizione italiana”, progetto che affianca industria e centri di ricerca tra i più prestigiosi nelle regioni italiane con alta vocazione agro-alimentare. Tra questi, oltre Topino, a Foligno. E sul bacino del fiume Paglia, nell’Orvietano. In merito al rischio idrogeologico, sono previsti interventi a Perugia - sia nella parte pianeggiante del territorio comunale, sia per la stabilizzazione geologica del colle - sul Colle di Todi e in alcuni versanti della Rupe di Orvieto. all’Università di Perugia, partecipano alle principali attività del progetto le Università di Bologna e di Roma La Sapienza. Fiore all’occhiello del progetto è il programma di formazione per giovani ricercatori: il bando prevede 13 borse di studio di 18 mesi, la scadenza è fissata per il 22 dicembre. Seguici anche su CITTA’ DI CASTELLO ASSISI Monica Bellucci nel nuovo film di 007 A Venerdì 5 dicembre 2014 Anno XXXII n. 336 - euro 1,20 www.corrieredellumbria.it w.corrieredellumbria.it UMBERTIDE Grandi ospiti al Lyrick per la Rosa dell’Umbria A a pagina 32 CITTA’ DELLA PIEVE Capannone agricolo distrutto dalle fiamme A a pagina 17 Aggressione dei rom Il cerchio si stringe A a pagina 33 Ast Critiche nelle assemblee da parte dei lavoratori delle ditte terze e per i tagli all’integrativo Accordo al vaglio delle tute blu A TERNI Assemblee molto partecipate, molte le critiche all’accordo, soprattutto da parte dei lavoratori delle ditte esterne che da quell’accordo non si sentono tutelati. Critiche anche sui tagli all’integrativo. Ma nel contempo non c’è aria di contestazione aperta. Le assemblee dureranno fino a domani sera; il referendum confermativo si svolgerà il 15, il 16 e il 17 dicembre. Voteranno sia i lavoratori di Ast e controllate, che quelli delle ditte esterne. I sindacati hanno difeso il piano industriale uscito da quattro mesi di trattativa, molto diverso da quello iniziale del 17 luglio che prevedeva 537 esuberi, l’azzeramento dell’integrativo e lo spegnimento del secondo forno dopo due anni. Intanto arriva un intervento di Arpa e direzione ambiente della Provincia. A alle pagine 6, 7 e 8 Giuseppe Magroni Mafia capitale Il sindaco Marino sotto scorta Abbinamento opzionale con: “Festeggiamo il Natale” Euro 7,80; “Logge e Massoni in Umbria” Euro 8,80; + il prezzo del quotidiano A a pagina 4 ! Unità Questo il messaggio lanciato dai lavoratori A a pagina 14 UMBRIA FELIX Le morti rosa A na Maria muore appesa ad una corda della serranda di un bilocale di Madonna Alta. Almira decapitata con un filo d'acciaio. Sonia è scomparsa da Perugia... [continua a pagina 9 ] Sport SERIE B Alle 20.30 i rossoverdi cercano il colpaccio esterno La Ternana va in anticipo a Frosinone per confermarsi In attacco c’è Ceravolo a pagina 48 SERIE B Perugia, problema muscolare per Del Prete A a pagina 47 Forte rischio forfait per l’esterno BASKET L’Italia rosa in carrozzina è arrivata a Foligno Si allena e incontra le scolaresche A a pagina 55 A PERUGIA Stava manovrando una gru elettrica. Quando dal mezzo si è improvvisamente staccata una componente in acciaio. Che lo ha preso in pieno. Schiacciandolo. Aveva 27 anni, l’operaio morto nell’incidente sul lavoro. Da qui l’inchiesta giudiziaria che ha portato 4 persone a processo con l’accusa di omicidio colposo. A a pagina 19 T re immagini, con il loro carico di emozioni profonde, hanno segnato questa settimana: tre vicende che ci interrogano sulla direzione che potrebbe prendere la nostra evoluzione di umani globalizzati. La prima inquadratura viene dagli Stati Uniti e ci commuove: il sergente di polizia bianco che abbraccia a Portland, Oregon un bambino di colore. Il piccolo piange mentre si stringe a quel poliziotto grande e grosso, lui con i guanti di lana e un cappelluccio a falde, l'altro con il casco in testa e l'attrezzatura da ordine pubblico alla cintura. “Abbracci liberi”, diceva ilcartello in mano al piccolo,... [continua a pagina 3] Schiacciato dalla gru, in 4 a processo a pagina 5 A Un bivio davanti al precipizio A Ex Merloni, fiaccole di speranza A L’Imu sui terreni verrà rinviata A Grande partecipazione alla manifestazione di Colle di Nocera di Giovanni Picuti Imposte FUORI DAL VIDEO di Michele Cucuzza Perugia Sono accusati di omicidio colposo. La vittima aveva appena 27 anni ITALIA & MONDO a pagina 25 VALORE AGGIUNTO La classifica delle province italiane di Elena Stanghellini A Aiuti e contributi a famiglie in difficoltà A alle pagine 31 e 34 L e classifiche vanno guardate con attenzione, altrimenti lasciano il tempo che trovano. Lo abbiamo detto per quelle degli Atenei, ricordando che l’Università degli Studi di Perugia varia di posizione a seconda degli aspetti considerati (ma ne esce comunque sempre piuttosto bene), lo ripetiamo ora che “Il Sole 24 Ore”... [continua a pagina 13 ] CORRIERE 6 DELL’UMBRIA u Venerdì 5 Dicembre 2014 UMBRIA Via Pievaiola, 166 F-6 Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] Fino a domani sera il sindacato spiegherà la trattativa Il referendum confermativo si terrà il 15, 16 e 17 dicembre Il futuro delle Acciaierie di Giuseppe Magroni A TERNI - Assemblee molto partecipate, molte le critiche all’accordo, soprattutto da parte dei lavoratori delle ditte esterne che da quell’accordo non si sentono tutelati. Critiche anche sui tagli all’integrativo. Ma nel contempo non c’è aria di contestazione aperta. Le assemblee dureranno fino a domani sera; il referendum confermativo si svolgerà il 15, il 16 e il 17 dicembre. Voteranno sia i lavoratori di Ast e controllate, che quelli delle ditte esterne. Ma mentre per i primi il voto sarà vincolante sull’accordo, accetto, non accetto, il secondo sarà soprattutto politico. “C’è molta voglia d’informazione, in parte delusione, comunque la stragrande maggioranza dei lavoratori accetta l’accordo. Il piano industriale è per quattro anni, ci dicono, ma se non ci sono le commesse tra un anno si sta da capo. Le tensioni maggiori si sono avute con i lavoratori delle ditte che non si sentono tutelate dall’accordo”. Sintetizza così l’andamento delle assemblee il segretario territoriale della Fismic Gioacchino Olimpieri. Gli altri dubbi sono che un milione Ast, assemblee calde Dagli operai critiche a punti dell’accordo di tonnellate di fuso annui non sarebbero sostenibili per entrambi i forni, non a caso gli investimenti maggiori della parte a caldo sono sul primo forno; che straordinaria o ordinaria, comunque adesso ripartirà la cassa integrazione per centinaia di lavoratori. Che c’è l’impegno ad estendere la rete commerciale, ma la direzione del commerciale resta in Germania. Dubbi, tensioni, paure. Le critiche più forti dai lavoratori delle ditte esterne, per loro nel- l’accordo solo impegni generici, d’altronde non c’è una legge come negli appalti pubblici che obbliga alla riassunzione. La salvaguardia dei lavoratori delle ditte terze sarà rimandata alla contrattazione aziendale, e sarà un problema non da poco. I sindacalisti hanno difeso l’accordo: nessun licenziamento collettivo, ma solo uscite volontarie (296 ndr). L’integrativo è stato ridotto ma non è stato cancellato come nell’ipotesi di piano del 17 luglio, mantenendo voci fondamentali come le maggiorazioni, la presenza domenicale e il premio di luglio. L’integrativo costerà comunque all’Ast 9 milioni all’anno contro i 13 di quello disdettato a luglio dall’azienda e contro gli 11 chiesti dai sindacati. Ci sono circa 140 milioni d’investimenti che ricomprendono sia la parte fusoria, soprattutto il primo forno, che la parte a freddo, il trasferimen- Il segretario territoriale della Fiom risponde alle polemiche sulla rete L’analisi del vicepresidente dell’europarlamento Sassoli e del deputato Gasbarra Cipolla si sfoga su Facebook Un “vaffa” contro i “giudicatori” “Ora si apre una nuova pagina Dai lavoratori una grande lezione” A TERNI Claudio Cipolla, segretario territoriale della Fiom, si affida a un lungo sfogo su Facebook per replicare ai contestatori, soprattutto quelli in rete, dell’accordo. “Sulla vicenda Ast - scrive Cipolla sul suo profilo Fb - è finita l'era dei "consiglieri" quelli che non hanno fatto altro che dare consigli su come fare, cosa fare, quando fare criticando tutto ed il contrario di tutto! Oggi è iniziata l'era dei "giudicatori" quelli che danno giudizi su quanto fatto come fatto, quando fatto e spiegando tutto ed il contrario di tutto con, secondo loro, la verità in tasca (facile eh... parlare sempre a cose avvenute). Tra qualche tempo arriveremo all'era dell' "io ve l'avevo detto" quelliche faranno a gara a dirci che loro ce lo hanno sempre detto che già avevano capito ed intuito tutto da anni ma che noi, miopi venduti del sindacato, non li abbiamo A TERNI “L’intesa raggiunta per la vertenza Ast rappresenta un passaggio fondamentale per il futuro dell'industria. Una bella notizia che ci conforta nel segno del rilancio di un settore decisivo come è quello siderurgico”. Lo afferma David Sassoli, vicepresidente del parlamento europeo. “Da oggi - dice - saranno i lavoratori ad aprire una nuova pagina per le acciaierie”. “Con tenacia e tanti sacrifici - aggiunge l’euro- parlamentare del Pd, Enrico Gasbarra - i dipendenti e le loro rappresentanze sindacali hanno dato a tutti una lezione di grande dignità e d'amore per il proprio lavoro, la propria professionalità e per la storia delle acciaierie. Decisivo è stato il ruolo del governo Renzi che con grande determinazione è riuscito a salvare l'occupazione e a rilanciare l'industria siderurgica svolgendo anche sul tavolo europeo un lavoro determinante”. B I senatori democratici plaudono all’intesa. Disco verde anche dai socialisti Cambio di passo tra governo e sindacati A TERNI Claudio Cipolla Segretario territoriale della Fiom ascoltati!”. Per concludere con uno sfogo: “Informo tutti che per me è iniziata l'era dei vaffa...”. Rosario Rappa, segretario nazionale della Fiom, ieri a viale Brin, parla invece di assemblee “molto partecipate in cui i lavoratori dimostrano grande attenzione e nelle quali sono emerse anche "criticità", in particolare delle "sofferenze" che sono state evidenziate per i lavoratori delle ditte esterne all'Ast e per il contratto integrativo. B “L’accordo su Ast è un fatto importante e pieno di significato, perchè offre continuità produttiva e certezza industriale a un asset strategico del nostro Paese, anche se siamo consci che in esso sono contenuti sacrifici salariali e sociali, come la revisione del contratto integrativo e le uscite volontarie. Ci auguriamo che l’accordo verrà validato dai la- voratori con le forme e i modi che i sindacati riterranno più opportuni”. Così i senatori umbri del Pd, Gianluca Rossi, capogruppo in commissione Finanze e Tesoro, Valeria Cardinali e Nadia Ginetti. I senatori democratici hanno quindi voluto sottolineare che “abbiamo assistito a un vero e proprio cambio di passo nelle relazioni tra governo e sindacato”. Peril capogruppo regionale del Psi Massimo Buconi il risultato raggiunto nella conclusione della vertenza “deve rappresentare un nuovo inizio per una più determinata azionedi politica industriale da partedel governoitaliano”. Soddisfazione viene espressa anche dalla federazione provinciale del Psi di Terni. Per il consigliere comunale del Pd, Sandro Piermatti, “quello sottoscritto al Mise è il miglior accordo possibile, considerati i rapporti di forza in campo”. B to della linea 5 da Torino e sua implementazione. Poi investimenti per sostenibilità ambientale ed energetica, sicurezza operativa, miglioramento impiantistico, ricerca e innovazione. Ast s’impegna poi a valutare un investimento di altri 26 milioni di euro per la interconnessione per il recupero energetico, l’adesione a un consorzio guidato da Enel che acquista energia in Europa, ma per interconnettersi bisogna costruire reti proprie. Per Mario Bravi, segretario generale della Cgil dell’Um- CORRIERE Confronto aperto sull’accordo Al via le assemblee in fabbrica a cui farà seguito il referendum tra i lavoratori in programma dal 15 al 17 dicembre DELL’UMBRIA Umbria t Venerdì 5 Dicembre 2014 7 La Fondazione Carit ha messo a disposizione uno stanziamento di 100.000 euro Fischi dai lavoratori delle ditte terze che non si sentono tutelati dal negoziato Timori per la caduta delle commesse e per la sorte dell’area a caldo bria e Maria Rita Paggio, segretaria regionale Cgil e responsabile Industria, “si sono poste, infatti, le condizioni per la difesa di una realtà produttiva fondamentale per l’Umbria e per il Paese”. “Ora si riapre una prospettiva – proseguono Bravi e Paggio – e deve essere chiaro che questo risultato va ascritto pienamente al merito della mobilitazione continua, costante e tenace dei lavoratori dell’Ast, che ha modificato sostanzialmente le condizioni iniziali sul tavolo. Ora, le istituzioni, a partire dal governo nazionale, devono sostenere questo percorso, a partire dall’attivazione degli strumenti per rendere praticabile il riconoscimento del territorio ternano come area di crisi complessa”. Intanto è ripresa gradualmente la produzione, non al cento per cento, dato che si esce da due mesi di scioperi. Gradualmente si ricomincia, anche ricomponendo le squadre sguarnite di 296 organici che hanno accettato il bonus per l’esodo volontario. In molti casi persone esperte con professionalità particolari. Il calo di commesse c’è; si vedrà nei prossimi da quanta cassa integrazione sarà assorbito. B Nasce il fondo di solidarietà per chi resta senza lavoro A TERNI Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Carit ha deliberato, nel corso della sua ultima riunione, uno stanziamento di 100.000 euro per la costituzione di un “Fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà a causa della perdita del lavoro”. L’idea dell'istituzione di questo fondo è nata dal presidente della Fondazione Carit, Mario Fornaci (nella foto), e ha ricevuto il sostegno del vescovo di Terni, padre Giuseppe Piemontese. “L'iniziativa - fanno sapere dalla Fondazione Carit - intende venire incontro alla grave situazione lavorativa che sta attaversando la nostra provincia anche a seguito delle recenti vicende che hanno interessato le acciaierie. Si tratta di un atto di solidarietà a favore di famiglie in difficoltà economica a causa della perdita del lavoro o del mancato pagamento della retribuzione protrattosi per diversi mesi. Nel rispetto della logica sussidiaria e collaborativa, le richieste di accesso al fondo verranno raccolte dalle realtà ecclesiali cittadine, in particolare dalle parrocchie. Sarà poi istituita una “Commissione di solidarietà”, presieduta dal direttore della Caritas, Claudio Daminato, e dal vicepresidente della Fondazione Carit, Francesco Quadraccia. La commissione si occuperà della valutazione delle richiestee della loro ammissione al contributo”. Con lo stanziamento messo a disposizione dalla Fondazione Carit si conta di erogare fino a un massimo di 500 euro per ogni famiglia in stato di bisogno. Un aiuto, quello promosso dalla Fondazione, che non sarà certamente risolutivo di tante situazioni di disagio, ma che intende portare un messaggio di speranza e di vicinanza dell’istituzione alla comunità locale. B Dure critiche da De Sio (FdI). Per il consigliere Melasecche i trionfalismi sono fuori luogo “Tanti buchi neri da tenere d’occhio Ruolo notarile da palazzo Chigi” A TERNI Il consigliere regionale Alfredo De Sio (Fratelli d’Italia), commentando l’accordo raggiunto per Ast, ha affermato che “i motivi di soddisfazione sono abbastanza tiepidi”, ma che ci sono “tanti buchi neri sui quali occorrerà lavorare in modo strutturale”. Per De Sio “i meriti vanno a lavorato- ri e sindacati mentre il governo ha avuto un ruolo notarile, lontano dagli operai, ma fin troppo vicino alla Tk" perché "la prospettiva espansiva di Ast non ne esce rafforzata e non è garantita l'integrità dei siti produttivi".Per ilconsigliere comunale Enrico Melasecche (I love Terni) “poteva andare molto peggio. Ma ades- so occorre stare attenti ai trionfalismi pericolosi, come quelli che seguirono la chiusuradel Magnetico”. InfineGiovanni Scordo, presidente della polisportiva Clt, esprime soddisfazione per “i positivi risvolti che la vertenza riguardante lo stabilimento di proprietà della ThyssenKrupp ha assunto in queste ore”. B Venerdì 5 Dicembre 2014 DELL’UMBRIA 8 CORRIERE u Umbria Polveri, acque contaminate, discarica. Arpa e Provincia chiedono di riaprire il tavolo delle autorizzazioni al funzionamento Si apre la partita ambientale Azionariato diffuso per rilanciare il polo ternano Il futuro delle Acciaierie di Giuseppe Magroni A TERNI - “Spunta una lettera che, un mese fa, Arpa Umbria e direzione Ambiente della Provincia di Terni hanno indirizzato al neopresidente della Provincia di Terni, missiva cui Leopoldo Di Girolamo non ha risposto: secondo questi enti è urgente rivedere le autorizzazioni al funzionamento delle Acciaierie, giacché gli standard ambientali non sono garantiti”. A rivelare l’esistenza della lettera è Andrea Liberati, segretario cittadino di Italia Nostra, che la utilizza per tornare a denunciare le criticità ambientali che la presenza dell’Ast comporta. Conferma la lettera Adriano Rossi, presidente provinciale dell’Arpa: “Va rivista l’Autorizzazione integrata ambientale per l’Ast e per questo abbiamo invitato il presidente della Provincia Di Girolamo ad avviare i procedimenti”. L’Aia è rilasciata da Provincia, Comune, Arpa e Usl. Le prescrizioni e le inottemperanze contenute nella lettera sonomoltissime: “Le procedure per la raccolta e il conferimento in discarica dei materiali devono essere riviste e ottimizzate...”. “Prevedere misure straordinarie di controllo del tratto fluviale eventualmente Discarica di Valle Al centro, secondo l’Arpa, dei problemi ambientali interessato da sversamenti eccezionali, anche al fine di valutare l’eventuale danno ambientale e definire le strategie di messa in sicurezza e ripristino”. E ancora “i monitoraggi condotti da Arpa in ambito cittadino hanno evidenziato L’analisi dell’azienda del Sole 24 Ore Bilanci in perdita, debiti e scarsa redditività operativa A TERNI Il Sole24Ore descrive una realtà finanziaria di Ast tutt’altro che sana. “Dal punto di vista dei ricavi, scrive - l’azienda ha sempre avuto una sua stabilità, fatturando dal 2009 nei dodici mesi fra i 2,2 e i 2,4 miliardi di euro. Il problema è che la marginalità industriale è stata, da subito, negativa. Il Mol non è mai risultato positivo. Il che dimostra come, sotto il profilo puramente manifatturiero, l’Ast faccia da tempo acqua da tutte le parti. Neegli ultimi cinque anni le perdite nette cumulate sono state pari a oltre 700 milioni di euro. Tanto che, dal 2009 al 2013, il capitale netto è sceso da 344 a 56 milioni di euro. Sotto il profilo finanziario la Ast versa in pessime condizioni: i debiti totali, in ogni esercizio, variano tra gli 800 milioni e il miliardo abbondante di euro”. A negli ultimi anni una contaminazione diffusa da polveri sottili, che per le caratteristiche chimico - fisiche sono in quota parte riconducibili ad attività siderurgica”. E ancora: “In relazione agli approfondimenti tecnici disposti dal ministero dell’Ambiente e inerenti al sito discarica di Valle sono stati prodotti due studi idrogeologici che hanno riguardato irinvenimento di acque di falda contaminate”. Per Adriano Rossi al centro dei problemi c’è la vecchia discarica di Valle e la richiesta di ampliamento già in essere verso la Cascata. “Sulla base delle vecchie prescrizioni Aia - dice il direttore dell’Arpa - che prorogate scadono a marzo del 2015 bisognava provvedere al recupero delle scorie ferrose. L’ok all’ampliamento è collegato a un alleggerimento della pressione ambientale che esercita la vecchia discarica. Il recupero delle scorie è possibile - dice Rossi - c’è un gruppo di imprenditori ternani che insieme all’università di Trieste ha creato un prototipo che funziona. Si tratta di trasformarlo su base industriale”. Arpa e direzione ambiente della Provincia chiedono a Di Girolamo che apra l’iter per la nuova autorizzazione integrata ambientale perl’Ast. Il braccio diferro sull’ambiente è cominciato. B Presentato a Montecitorio il progetto di public company Adriana Galgano La deputata umbra di Scelta civica è la promotrice del progetto di public company A TERNI “L’accordo è sicuramente un importante primo passo ma affinché l’azienda riprenda il suo ruolo di primo piano, bisogna mettere in campo strategie di lungo periodo, ed in questo senso l’attivazione di una public company ad azionariato diffuso, che sblocchi il fondo strategico italiano, diventa fondamentale”. Così la deputata di Scelta civica Adriana Galgano. Il progetto è stato presentato ieri mattina a Montecitorio. Accanto alla Galgano anche il capogruppo di Scelta Civica alla Camera AndreaMazziotti, il deputato e collega di partito Alberto Bombassei; insieme a loro i rappresentanti del comitato cittadino Giovanni Ceccotti e Matteo Verticchio. Bombassei, imprenditore, ha difeso l’intervento dello Stato, “che in America ha avuto successo, come nel caso Chrysler, ma essendo contrario alla statalizzazione perché va evitata la gestione pubblica, considero quella dell’azionariato diffuso un’ottima idea”. Il comitato ha chiesto un incontro al sottosegretario Delrio. B CORRIERE DELL’UMBRIA Umbria t Venerdì 5 Dicembre 2014 9 Domani l’appuntamento con il lunario, che riporta ricette, notizie per orto e giardino, fasi della luna e tante indicazioni Il calendario Barbanera 2015 in omaggio ai lettori di Rita Boini A PERUGIA - Domani i lettori del “Corriere” acquistando il quotidiano riceveranno gratis il “Calendario lunario Barbanera” 2015. Un autentico dono perchè il calendario Barbanera - che vanta antiche e prestigiose origini, la prima edizione è del 1762, quest’anno siamo al numero 253 - è un vero amico che può accompagnare la vita quotidiana di giorno in giorno, con consigli, indicazio- ni, curiosità, annotazioni. Dalle ricette di cucina che porteranno alla scoperta di un’Italia gastronomica ricca di sorprese alle buone regole per la coltivazione dell’orto, del frutteto, del giardino e, perchè no, del terrazzo, ai proverbi fino al santo del giorno. Senza dimenticare un campo in cui Barbanera è considerato da tantissime persone, di campagna ma anche di città, un punto di riferimento importante: le fasi della luna. Calante, crescente, piena, nuova, a parte le suggestioni romantiche, la luna ha con i suoi flussi - non lo nega anche parte della scienza un peso notevole sulle fasi della semina e della coltivazione, dei lavori agricoli ma anche della semplice preparazione delle marmellate e dell’imbottigliamento del vino, nei lavori e nelle pulizie di casa e nella cura della persona. Non mancano nel Barbanera le previsioni metereologiche - è mistero se frutto di magiche profezie o del lavoro di qualificati scienziati - punto di riferimento di tante persone e associazioni che devono in anticipo stabilire appuntamenti ed eventi. Tra gioco, “non ci credo ma lo leggo” e - spesso tenuto segreto - punto di riferimento da osservare con rigore, l’oroscopo. Ogni giorno il calendario offre notizie, indicazioni e spunti per la riflessione, ma anche per uno stile di vita improntato, è la filosofia di fondo del Barbanera, ne sono convinti tutti i sostenitori e i tanti fan dello storico e mai passato di moda calendario, “all’ottimismo e all’armonia tra gli uomini e le cose, uno stile di vita, per tutti un irrinunciabile augurio di gioia e felicità”. B La Cia annuncia per mercoledì a Perugia una iniziativa dove invita sindaci e parlamentari Stimato un bilancio di 362 milioni il programma Imu sui terreni agricoli, dopo il rinvio Presentato di interventi per la messa soddisfazione ma la guardia resta alta in sicurezza del territorio A PERUGIA Il governo ha rinviato al 2015 il pagamento dell'Imu sui terreni agricoli. In commissione Finanze, il sottosegretario Baretta ha informato che "l’esecutivo sta provvedendo ad una modifica delle modalità relative all'applicazione del decreto legge 66/2014 relative all'Imu agricola, con l'obiettivo di rinviarne il pagamento stabilito per il 16 dicembre 2014, anche al fine di rivedere i criteri applicativi. "Rinviando il pagamento dell'Imu sui terreni agricoli, il governo ha dimostrato di saper ascoltare le richieste del Partito democratico, dei Comuni e delle associazioni di categoria - ha commentato l’onorevole Giampiero Giulietti - E' stata fatta la cosa giusta perché si è scelto di non penalizzare ulteriormente gli enti locali e i cittadini, costretti già a subire il peso della crisi”. Soddisfazione arriva dalla Cia secondo la quale “gli agricoltori non sono nelle condizioni di poter pagare un’ulteriore imposta. Le aziende si devono confrontare con una grave crisi anche a causa del maltempo che ha minato le produzioni di molte Imu Mobilitazione del mondo agricolo aree del Paese così come in Umbria". Così il presidente della Cia dell'Umbria Domenico Brugnoni. “La proroga - tuttavia ha sottolineato Brugnoni - non rappresenta la soluzione al problema ma è comunque un'apertura. Adesso si tratta di lavorare subito per trovare soluzioni alternative all'Imu agricola". Brugnoni rinnova pertanto l'invito a parlamentari e sindaci a partecipare mercoledì alla Mentre Scelta Civica plaude Forza Italia Prove di dialogo tra partiti e movimenti in vista delle prossime primarie A PERUGIA Centrodestra in movimento Sono ore di incontri per gettare le basi delle primarie dopo l’annuncio di lunedì scorso da parte di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Molto probabilmente a metà della prossima settimana ci dovrebbe essere l’incontro ufficiale al quale, secondo le indiscrezioni, dovrebbe partecipare anche il sindaco di Assisi Claudio Ricci il quale ieri ha annunciato che “l’ora del TRIBUNALE DI ROMA FALLIMENTO 763/2012 GD. dr. Fabio De Palo, vende locale in Norcia (PG), Via dei Priori snc, Prezzo base 20.000,00, Asta del 23 gennaio 2015, ore 9.00. Ulteriori info sul sito www.astegiudiziarie.it cambiamento è arrivata”. Intanto attraverso una nota Scelta Civica dell’Umbria prende atto “con piacere che i vertici nazionali di Forza Italia abbiano autorizzato gli aderenti umbri del loro partito ad organizzare le primarie per la coalizione che intendono formare per opporsi alla candidatura del centrosinistra alle prossime elezioni regionali”. Secondo Michele Ricciardi “le primarie sono un mezzo democratico per incentivare la partecipazione consapevole dei simpatizzanti alle scelte dei partiti ed è una novità interessante vederle applicate da Forza Italia. Infatti, anche se l’ onorevole Polidori ha confermato che non fanno parte del dna del suo partito, è comunque un segnale incoraggiante e sappiamo che esistono molti modi per modificare i tratti genetici che impediscono agli organismi di adattarsi ai mutamenti del loro habitat”. Camera di Commercio di Perugia alla iniziativa promossa da Cia per avviare per tempo con il mondo agricolo una attenta disamina delle azioni da mettere in campo. In mattina in attesa delle decisioni del governo si erano fatti sentire anche altre associazioni di categoria, e consiglieri regionali. La Coldiretti avevano notato che “l’’incoerenza del criterio di calcolo genera tensioni sul territorio e rischia di attenuare l'importanza della positiva scelta di differenziare l'imposta a favore degli agricoltori professionali, coltivatori diretti e imprenditori agricoli iscritti nella relativa gestione previdenziale, che continuano a godere, in zone montane o di collina, della esenzione Imu”. Raffele Nevi (FI) aveva comunicato che “con i colleghi Andrea Lignani Marchesani (FdI), Manlio Mariotti e Fausto Galanello (PD) abbiamo definito un testo condiviso che sarà posto in discussione nella prossima seduta dell' assemblea legislativa”. Anche il socialista Buconi, aveva notato come l’onore andrebbe a gravare sul settore. B UMBRIA FELIX Altro servizio a pagina 5 A PERUGIA “Un insieme di interventi destinato a mettere in sicurezza tutto il territorio umbro da livelli elevati di rischio idraulico ed idrogeologio". Spiega così l'assessore regionale all'ambiente, Silvano Rometti, il Programma per la mitigazione del dissesto idrogeologico dell'Umbria presentato ieri a Roma a Palazzo Chigi. “Il Programma ha detto l’assessore - prevede interventi complessivi sul territorio regionale per circa 362 milioni di euro, di cui circa 197 milioni finalizzati alla mitigazione del rischio da alluvioni e la rimanente quota, oltre 164 milioni, per la mitigazione del rischio frana. La presentazione - ha aggiunto -, fa seguito ad una serie di incontri avuti con la Struttura e elenca le diverse situazioni su cui occorre agire prioritariamente e da inserire nel Piano nazionale contro il dissesto idrogeologico 2014-2020, per il quale il governo Renzi ha previsto uno stanziamento di 7 miliardi di euro”. Entrando nel merito della proposta per l’Umbria Rometti ha spiegato che “si tratta finalmente di un programma organico di messa in sicurezza del territorio regionale che non andrà solo a completare interventi già avviati e finanziati, ma che ha anche una funzione preventiva, allo scopo di anticipare possibili danni in zone classificate a rischio elevato". Fra gli interventi individuati il completamento delle opere sull'asta del fiume Tevere da Città di Castello fino a Corbara e la sistemazione idraulica del fiume Nera a Terni e Narni.B dalla prima pagina Le morti rosa ... dopo un test di gravidanza. Barbara è sparita da Amelia e Lucia, che è uscita di casa in pigiama, non via ha fatto più ritorno. Il marito ammazza Ada con una fucilata e anche Roberta muore così, perché non ha voluto abortire. Il compagno di Rosa l'uccide a coltellate. Mirella muore dissanguata a Collestrada per mano di un cliente che fugge a bordo dell'Ape Piaggio. Il fidanzato di Najla le appicca il fuoco all'interno di un sotterraneo di viale Pellini, a Perugia. Rosalba muore di un colpo di rivoltella sparato dal marito dell'amica alla quale ha offerto rifugio. Paola muore di un'arma di ordinanza perché la gente la guarda per strada. Maria decide di chiudere una storia, ma finisce strangolata a Tuoro; poi lui la veste da sposa: "L'ho ammazzata, così non la perdo". Tania è stata fatta a pezzi e poi bruciata. Concetta di Foligno paga con la vita un affitto non pagato. Yolanda finisce in fondo a un pozzo asciutto di Todi, e così via. Potremmo contare fino a quarantasei donne morte, sfogliando le pagine del libro di Alvaro Fiorucci "Il Sangue delle Donne Cronache di femminicidi in Umbria" che racconta di altrettanti delitti verificatisi nel corso di questi ultimi trent'an- ni. L'analisi storica e fenomenologica è stimolante e non pretende di stabilire se le ragioni criminali prese in esame si basino esclusivamente sul genere. L'argomento è spigoloso, in Umbria come altrove, perché il neologismo "femminicidio" nella sua accezione comune è oggetto di infiammati dibattiti. La cronaca difficilmente è bugiarda, osserva Fiorucci. Tuttavia di questi delitti noi intravediamo solo la punta dell'iceberg. Persino gli investigatori, i magistrati, gli avvocati, i sociologi, i criminologi, i giornalisti di nera e giudiziaria non sempre riescono a penetrare le ragioni vere poste alla base del dolo omicidiario. Nella migliore delle ipotesi si soffermano - se non sul dna e sulle impronte digitali - su moventi più o meno incerti e quasi mai scoprono la vera spinta psichica che matura in maniera graduale, subdola e strisciante all'interno del progetto criminoso. Peccato, perché si potrebbe perlomeno tentare di fornire elementi validi alla prevenzione di molti comportamenti deviati. Non è inutile il libro di Fiorucci che accende i riflettori su questo scottante problema. Serve una adeguata risposta istituzionale alla richiesta d'aiuto delle possibili vittime delle violenze. Anche in Umbria i casi sono in aumento. Le cause risiedono nella conflittualità socio-relazionale, familiare, esacerbate dalle difficoltà economiche, dalla povertà, dalla problematica inclusione dei migranti, dalla mancanza di lavoro che si riverbera sulla sfera affettiva dei singoli. Sarà bene che le istituzioni compiano un viaggio aritroso per individuare le aree culturali dove il crimine matura, soprattutto in quelle aree oscure, quelle zone d'ombra, dove comportamenti politicamente corretti potrebbero, se non debellare, risolvere parzialmente il problema. Girando per le nostre sfigurate città o frequentando i social network, ci accorgiamo di essere circondati dalla volgarità diffusa, che è violenza essa stessa perché scaturisce da un rapporto circolare per cui parole, pensiero e azione si rafforzano a vicenda. Tutto ciò che finisce col sangue inizia dalle parole. Inizia dal disagio, che una corretta politica sociale può contribuire a sconfiggere, piegando le fondamenta sulle quali si erigono situazioni di disparita e di prevaricazione nella vita quotidiana. B Giovanni Picuti [email protected] CORRIERE DELL’UMBRIA Umbria t Venerdì 5 Dicembre 2014 11 Oggi l’annuncio ufficiale di un nuovo volo. Il Comune di Perugia sottoscrive l’acquisto di azioni per 86mila euro Al San Francesco cresce il network Ryanair La plenaria converge sullo scorporo dei cofinanziamenti Ue: ok sul parere Marini per promuovere la qualità della spesa pubblica Comitato Il parere sulla qualità della spesa pubblica è stato illustrato in aula mercoledì pomeriggio a Bruxelles dall’inglese Albert Bore di Marina Rosati A BRUXELLES - Approvato dal Comitato delle Regioni il parere sulla qualità della spesa pubblica presentato dalla presidente Catiuscia Marini ma illustrato in aula mercoledì pomeriggio a Bruxelles dal collega inglese del Comitato Albert Bore vista l’impossibilità della governatrice di partecipare alla plenaria a causa del protrarsi della trattativa Ast. Il parere che, come ha sottolineato Bore è “importante perché è la prima volta che il Cdr si esprime in qualche modo anche sul piano Junker”, è stato approvato con l’accettazione di 15 emendamenti su 17 presentati. Ringraziando la Marini e il suo staff, Bore ha sottolineato che il parere “rispecchia le richieste degli enti locali e regionali rispetto a una tematica di grande attualità politica ecomica e sociale europee. Sarà fondamentale continuare a lavorare per far in modo che la posizione degli enti regionali e locali e le istanze siano costantemente inserite e presenti nel dibattito istituzionale europeo soprattutto attraverso un efficace sinergia tra Comitato delle Regioni,Parlamento e Commisione europea”. Alla base del parere, come aveva spiegato la Marini nei giorni scorsi c’è “la necessità di eliminare dal calcolo del Patto di Stabilità e di Crescita (PSC) i cofinanziamenti dei fondi strutturali a tutti i livelli: nazionale,regionale, provinciale e comunale. In tale modo, andremo a ‘sbloccare’ infatti i progetti infrastrutturali e di opere pubbliche che vanno avanti molto lentamente. Inoltre, si aumenterebbe l’assorbimento dei fondi strutturali grazie all’incentivazione per le autorità pubbliche a sostenere tale tipo di investimenti”. Il parere - aveva sottolineato ancora la governatrice - accoglie con favore l’annuncio del cosiddetto “pacchetto Juncker” che dovrebbe mobilitare un totale di risorse fino a 300 miliardi per investimenti in settori quali la banda larga, l’energia, le infrastrutture in aree industriali e delle comunicazioni. Tra gli altri aspetti del parere, messi in evidenza anche da Bore, c’è l’invito alla commissione europea a presentare un libro bianco che proponga una “classificazione europea” del livello di qualità degli investimenti pubblici nei conti della spesa pubblica definito sulla base gli effetti a lungo termine di tali investimenti. Ad assistere Bore erano presenti Liva Menichetti che ha lavorato alla redazione del parere insieme al direttore dell’area programmazione Strategica della Regione Lucio Caporizzi che, a margine della votazione, ha sottolineato “l’importanza dell’approvazione nell’ottica già evidenziata dal governo Renzi di abbandonare la politica di austerità di questi anni e rilanciare gli investimenti per promuovere lo sviluppo e soprattutto l’occupazione”. B A PERUGIA Se ne parla da mesi del nuovo volo in partenza dal San Francesco per Lamezia o per Brindisi. Questa mattina arriva l’annuncio ufficiale del collegamento che partirà nel 2015 secondo gli accordi di crescita, di uno scalo all’anno, del network Ryanair. Attese anche risposte sulle proposte avanzate dallo scalo umbro a compagnie aeree di prestigio, la Vueling dopo Barcellona sembra indirizzata ad aprire altre rotte verso la Spagna; mentre permangono interrogativi sull’attivazione della rotta per Milano in vista dell’Expo. A questa direzione sembra interessata Easyjet che pone sul tavolo anche Parigi ed Amsterdam, altre due mete molto ambite. Dalla comunità albanese a grande richiesta il ripristino del volo per Tirana, interrotto un anno fa a causa del fallimento della compagnia albanese Belleair. I 20mila Voli Oggi l’annuncio del collegamento Perugia-Brindisi o Perugia-Lamezia passeggeri registrati sulla tratta albanese sono, dunque, tutti da recuperare. E nelle stime totali di fine anno sembrano essere proprio la causa di una registrata flessione di 5mila passeggeri rispetto al traguardo raggiunto nel 2013. Novità su Tirana potrebbero arrivare da Blue Panorama o Alitalia, le uniche compagnie italiane presenti su quella tratta; mentre in Albania attualmente non è presente alcuno operatore potenziale. Allungando, poi, lo sguardo fino al2016 c’è chi avanza, il collegamento con Oslo. Nel frattempo il presidente Fagotti è in cercare di adesioni da raccogliere sul versante tosca- no, in particolare da parte dei sindaci disponibili a supportare gli sviluppi del San Francesco per farlo funzionare a pieno ritmo e farlo diventare lo scalo di riferimento per attività di incoming turistico e promozione delle eccellenze. E se i sindaci toscani guardano al futuro dello scalo umbro lungo la direttrice Perugia-Bettolle, palazzo dei Priori non può farsi indietro. Il Comune di Perugia, socio della compagine societaria Sase per il 5,7%, ha fatto nei giorni scorsi un passo in avanti per supportare la ricapitalizzazione di quasi 1 milionee mezzo, resasi necessaria a seguito del “rosso” in bilancio. E dopo i 500mila euro messi sul piatto dalla Camera di Commercio con una quota del 34,5%, è stato decisa in giunta la sottoscrizione di 1.934 azioni del valore nominale di 44,5 euro, per un totale di 86mila euro. B sabusvi DELL’UMBRIA CORRIERE ECONOMIA P t Venerdì 5 Dicembre 2014 13 Redazione: via Pievaiola, 166 F-6 PERUGIA Tel. 075 91191 Fax 075 4659140 [email protected] CHIMICA Su richiesta delle forze sociali si torna a discutere del futuro del polo ternano AREE BASELL LA TRATTATIVA RIPARTE AL MISE z ALIMENTARE SANGEMINI FRUIT ANCORA RISCHIO MOBILITA’ PER 22 A TERNI Con un progetto valido appoggiato da Sangemini Acque si potrebbe riaprire il discorso concernente la cassa integrazione straordinaria dei lavoratori della Sangemini Fruit. Il 17 gennaio, senza fatti nuovi, 22 lavoratori saranno posti in mobilità, l’anticamera del licenziamento. Una situazione drammatica, denunciata più volte, ripetuta ieri mattina a palazzo Gazzoli, sede della giunta regionale a Terni, presenti l’assessore allo Sviluppo economico Riommi, i segretari di categoria Greco e Racanella della Flai Cgil, Dezi della Fai Cisl, Cecchini Uila Uil. Nei giorni scorsi una delegazione dei lavoratori si era recata a palazzo Cesaroni, a Perugia, ricevuta dai capigruppo e l’assemblea legislativa dell’Umbria aveva approvato all’unanimità un ordine del giorno per trovare, per quanto di competenza, soluzioni atte alla ripresa produttiva dello stabilimento Sangemini Fruit, realizzato con l’intervento pubblico, però dopo poco tempo aveva cessato di produrre. I rappresentanti sindacali dei 22 lavoratori avevano sottoscritto un accordo con Massimo Pessina, del gruppo Norda, per evitare la paventata chiusura definitiva dell’azienda Sangemini, ma si sono ritrovati con il loro impianto chiuso. Per il senso di responsabilità e la solidarietà era stato possibile dare il via alla società Sangemini Acque ma, oggi il sacrificio non può e non deve finire nel dimenticatoio. In più occasioni, da parte del nuovo gestore, si è affermata la volontà di offrire prospettive solide a questo ramo d’azienda, ma il tempo scorre e sempre incerte sono le sorti delle maestranze che non fanno parte della newco. I lavoratori denunciano di sentirsi abbandonati, soprattutto dalle istituzioni. “Abbiamo inseguito per lungo tempo la Regione e la presidente Marini - sostengono i lavoratori e i sindacati - ma, anche vista l’emergenza Ast, la nostra vertenza è passata in secondo piano”. Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Cgil hanno chiesto un incontro urgente a Pessina, che è fuori dall’Italia e dovrebbe rientrare in sede il 9 dicembre. B C.F. y di Carlo Ferrante A TERNI - La grandeur del polo chimico della Polymer si assottiglia sempre più. Negli anni Novanta del secolo scorso, tra diretti e indiretti, prestavano opera alcune migliaia di lavoratori e la ricerca e sviluppo era il fiore all’occhiello del sito che aveva contribuito a rendere importante la chimica di piazzale Donegani. A paralizzare il processo di reindustrializzazione è la vertenza per la cessione delle aree della Basell, una lunga trattativa finita in stand by. Ieri pomeriggio, al ministero dello Sviluppo Economico si è aperto il tavolo, richiesto dalle forze sociali, perdiscutere delle prospettive del polo chimico. Oltre al padrone di casa, il direttore del dicastero Castano, hanno partecipato l’assessore regionale Riommi, il sindaco di Terni, Di Girolamo, i rappresentanti delle aziende del polo chimico e di Confindustria e i segretari di Femca Cisl, Filctem Cgil, Uiltec Uil Framarini, Cardinali e Di Lecce. Basell ha ufficializzato che aveva richiesto per cedere le aree dodici milioni, ma al momento non ha ricevuto risposte da parte della cordata interessata. C’erano progetti e finanziamenti. Il cluster della chimica verde, prevedeva VALORE AGGIUNTO quattro programmi di ricerca industriale per un valore di 48 milioni e vedeva coinvolte imprese con sede operativa in Umbria, tra cui Novamont, l’ex Meraklon, Treofan e Tarkett di Narni Scalo. L’obiettivo esplicito dei progetti era di consentire la riconversione del polo chimico con riferimento particolare all’utilizzo dei biopolimeri in applicazioni industriali d’interesse delle imprese esistenti e al progetto di bioraffineria. La Regione sosteneva il programma di attività del cluster con riferimento ad una serie di azioni connesse con la realizzazione di un centro di ricerca di rilevanza nazionale, l’emanazione di bandi che riguardano temi specifici d’interesse del cluster nazionale, iniziative specifiche di formazione e riqualificazione professionale. E’ tutto bloccato, ma dopo il summit al ministero dello Sviluppo Economico, con il tavolo che resterà aperto, è auspicabile che la trattativa per la cessione delle aree vada a buon fine. Intanto sembra che altre aziende del territorio, che hanno voglia di crescere e svilupparsi per creare quella filiera che permetterebbe di sostenersi ed affrontare il mercato globale, siano interessate ad occupare parte delle aree della multinazionale texana. Confindustria si è assunta l’onere di convocare un incontro con tutte le aziende disponibili con progetti ed idee per il rilancio del polo chimico della Polymer. B dalla prima pagina La classifica delle province italiane ... ha ordinato le 107 province italiane sulla base della qualità della vita nel 2013. Il dato di sintesi è che Perugia guadagna 23 posizioni rispetto all’anno precedente, ma esattamente altrettante ne perde - purtroppo - Terni posizionandosi la prima al 27esimo posto e la seconda al 62esimo. Ma questo non basta: vogliamo capire il perché. E questa volta il quotidiano ci aiuta (abbastanza) a capirlo. E’ infatti disponibile, nel sito online del giornale, il dettaglio degli aspetti considerati, che sono sei e vanno dal tenore di vita (colto attraverso il valore aggiunto pro-capite, il valore medio delle pensioni, ecc.), ai servizi (disponibilità di asili nido, percentuale di popolazione che va fuori provincia per usufruire dei servizi sanitari, ecc.) fino agli affari e il lavoro (percentuale di export sul prodotto interno lordo, numero di imprese ogni 100 abitanti, tasso di disoccupazione, ecc.). Vi sono poi aspetti non strettamente economici: tempo libero (numero di librerie ogni 100 abitanti, copertura a banda ultra larga, ecc.), ordine pubblico (numero di scippi e borseggi ogni 100 abitanti, truffe e frodi, ecc.) e dati demografici (densità abitativa, tassi di divorzio, ecc.). Non è chiaro, almeno dalla pagina pubblicata, come questi indicatori vengano poi riportati in una scala che va da 0, valore minimo, a 1000, valore massimo. Il valore sintetico è poi una semplice media aritmetica degli indicatori considerati. Occorre tuttavia dire che il sito permette di agire in maniera interattiva. Per esempio: poniamo che io sia un giovane che vuole iniziare un’attività. Allora creo una classifica che dà molto peso agli affari e lavoro, e poco al resto. O al contrario, se io fossi un pensionato mi interesserà sapere dove passare al meglio il mio tempo libero e dove i servizi sono migliori, e poco mi importerà delle opportunità di lavoro. Nel primo ca- so, darò massimo peso alla componente “affari e lavoro” mentre nel secondo caso porrò massimo peso alla componente “tempo libero”. Che cosa cambia? Ebbene, nel primo caso, Perugia scivola al 64esimo posto e Terni al 65esimo, a conferma della difficoltà economica in cui versa la nostra regione. E nel secondo? In tal caso le cose migliorano, con Perugia che sale all’ottavo posto e Terni al 43esimo. Insomma: la classifica formulata dai tecnici de “Il Sole 24 ore” dà lo stesso peso ad ognuno dei sei aspetti considerati. Variando i pesi si ha un’idea più completa della situazione, e si capisce meglio il significato della sintesi offerta. Un po’ come se, anziché guardare un oggetto da una sola angolazione, possiamo permetterci di girargli intorno e coglierne il profilo e le sfaccettature. B Elena Stanghellini [email protected] Venerdì 5 Dicembre 2014 DELL’UMBRIA 14 CORRIERE u Economia P z MECCANICA Grande partecipazione SOSTENIBILITA’ alla manifestazione di Colle di Nocera UNA FIACCOLATA DI SPERANZA PER LA EX MERLONI di Eirene Mirti A NOCERA UMBRA -Riaccendere la speranza attraverso l'unità. Questo il messaggio lanciato dai lavoratori dell'Antonio Merloni e della JP Industries con la fiaccolata di ieri pomeriggio a Colle. Parola d'ordine: "uniti si vince, come l'Ast". A dirlo, insieme ai lavoratori, sono stati i sindaci, i sindacati e anche il vescovo. La fiaccolata, partita nel tardo pomeriggio dalla fabbrica di Colle di Nocera Umbra per arrivare alla caserma dei vigili del fuoco di Gaifana (dove si celebrava santa Barbara), è stata voluta unitariamente da Fiom, Fim e Uilm, presenti attraverso l'Rsu dell'azienda, Luciano Recchioni, Angelo Commodi e Rosa di Ronza. Dallo stabilimento, il corteo si è diretto verso la Flaminia, portando con sé anche due simbolici elettrodomestici, fatti di cartone, perno della vita di fabbrica di tutti gli operai. La fiaccolata ha poi attraversato il paese, fermando per breve tempo i veicoli in transito lungo la Flaminia vecchia scortata dalle forze dell'ordine, ed ha raggiunto la caserma, dove ha acceso simbolicamente un fuoco per "riaccendere" la fiducia nelle sorti dell'azienda. Qui, sono intervenuti il sindaco di Gualdo Tadi- Un territorio unito e compatto In difesa dei lavoratori della Ex Merloni no, Massimiliano Presciutti, che ha sottolineato la necessità di stare uniti portando l'esempio positivo dell'Ast, e di Nocera Umbra, Giovanni Bontempi, che ha ribadito che "il sito umbro non si tocca". Con loro, c'erano anche i colleghi di Valtopina, Danilo Cosimetti, e Valfabbrica, Ottavio Anastasi, il consigliere regionale, Andrea Smacchi, e le forze politiche locali. A prendere la parola anche il sindacato: Paola Pietrantoni (Cisl), che ha sottolineato la necessità di non rassegnarsi, ma anzi "ripartire da oggi, tutti insieme, per riaccendere la speranza e mantenere alta l'attenzione sulla crisi di questa azienda. Non vogliamo smettere di credere e sperare nel futuro di questo territorio e nella dignità dei nostri figli e di tante famiglie". Con lei, anche Rita Paggio (Cgil), che ha sottolineato la necessità di battersi in difesa dei posti di lavoro, Filippo Ciavaglia (Cgil), Simone Pampanelli (Fiom), Alessandro Piergentili (Cgil), Augusto Paolucci (Flai), Leonelli e Santagata del Partito democratico. Per gli operai è intervenuta Rosa Di Ronza, che ha ricordato i tanti anni di difficoltà, pur senza perdere la speranza. Nella stessa direzione ha incoraggiato i lavoratori anche il vescovo di Assisi, Nocera Umbra e Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino. "La situazione è di rabbia e frustrazione - ha detto il vescovo - ma vedo ancora la capacità di mettersi insieme. Per questo ho voluto essere qui, decidendo che sarei venuto anche prima di essere chiamato. Ho pensato, faccio l'impossibile e vado, e lo stesso dovrebbero pensare anche tanti altri. Perché siamo tutti legati l'un l'altro ed è necessario continuare ad andare avanti tutti insieme, come oggi". B L’UMBRIA E I FONDI UE FOCUS SULL’ENERGIA A PERUGIA La capacità umbra di intercettare i fondi europei rimane indiscussa. Semmai l’Umbria, come altre Regioni d’Italia, potrebbe utilizzare maggiormente quegli strumenti di partecipazione offerti dal Trattato di Lisbona che oggi permettono più che in passato di farsi sentire quando le leggi europee hanno ricadute territoriali. Questa in buona sostanza la riflessione del professor Fabio Raspadori, dell’Università degli Studi di Perugia, intervenuto alla due giorni del convegno su “Regioni strumento di governance democratica”, frutto di una collaborazione tra Università e Regione, iniziato ieri mattina al Sangallo palace hotel. Questa mattina sono previsti interventi relativi a sviluppo territoriale ed efficienza energetica. Tema chiave per l’Umbria, quello dell’energia. Da un lato è stato registrato “un aumento di difficoltà a raggiungere l’obiettivo del 13,7%” di produzione da fonti rinnovabili, assegnato con scadenza 2020 da un decreto ministeriale. Dall’altro c’è il dato sulle fonti rinnovabili elettriche - ha spiegato Ernesta Maria Ranieri, coordinatrice inambito di ambiente ed energie per la Regione Umbria che con il raggiungimento negli ultimi anni del 55,3% evidenzia in Umbria la maggiore incidenza di energia rinnovabile sulla produzione totale di energia. Nei prossimi anni la programmazione regionale punta anche al più specifico miglioramento della capacità termica degli edifici. Esiste già un disegno di legge che dovrebbe disporre modalità, tempi e finanziamenti di un intervento che ha anche come rilevante obiettivo l’efficientamento energetico di tutti gli edifici pubblici in Umbria. I fondi in questione, ancora in attesa di approvazione, dovrebbero aggirarsi per la programmazione 2104-2020 intorno ai 70 milioni di euro. B I.R. y CORRIERE P DELL’UMBRIA Economia t Venerdì 5 Dicembre 2014 15 AGROALIMENTARE L’Orvieto day fra tradizione e innovazione: calici umbri protagonisti nella capitale ORVIETO CONQUISTA ROMA: COLVINO ESPORTA ANCHEILTERRITORIO di Federico Sciurpa A ROMA - Un vino, il suo territorio, la sua storia e le sue suggestioni conquistano Roma. Il vino è l'Orvieto - calici del nettare degli Dei che per primi hanno fatto conoscere l'Umbria nel mondo - e l'insieme di così tanti fattori si chiama, in una parola, terroir. Così l'"Orvieto Day" ha riempito una giornata che è stata interamente dedicata alla scoperta dell'antico territorio vinicolo della nostra regione attraverso le eccellenze enologiche, gastronomiche e artistiche della città. Straordinaria e prestigiosa la location. Come sede ecco infatti che si sono aperte le porte dell'Hotel Rome Cavalieri. Esperti del settore, futuri sommelier e appassionati hanno partecipato alla giornata. Molto riuscita. L'evento è stato organizzato e promosso dal Consorzio Tutela Vini di Orvieto, in collaborazione con la Fondazione Italiana Sommelier e col contributo del Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale e la Regione Umbria. Vino e cibo hanno trovato un contorno importante tra ceramiche e artigianato tipico orvietano, una degustazione su banchi d'assaggio dei vini prodotti da diciassette cantine di Orvieto Anche un seminario sul terroir E’ stato Guido Barlozzetti con Enzo Barbi a raccontare Orvieto nel corso del seminario abbinati a specialità gastronomiche del territorio. Particolarmente seguito il seminario "Il Terroir dell'Orvieto", approfondimento su storia e le caratteristi- che del territorio vinicolo orvietano, introdotto dallo scrittore e giornalista Guido Barlozzetti, orvietano Doc, con degustazione di sette Orvieto Doc Classico Superiore gui- data dalla Fondazione Italiana Sommelier grazie a Daniele Maestri. Erano presenti il presidente del Consorzio Tutela vini di Orvieto Enzo Barbi e il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani. Il primo cittadino si è detto "orgoglioso della bellissima iniziativa che promuove tutta la città e il suo territorio". Guido Barlozzetti ha raccontato Orvieto, il suo fascino, la storia e gli uomini che vi sono passati (mai indifferenti al suo vino, anzi) da sapiente narratore. Un percorso che parla di uomo e vino fin dall'antichità in questa parte di Umbria "a metà strada fra il Lazio e la Toscana, la Tuscia da sempre legata alle tradizioni di queste due regioni". Un gemellaggio enogastronomico Orvieto-Roma, con i vini delle cantine aderenti accompagnati da un piatto della tradizione culinaria capitolina, hanno concluso l'appuntamento. Un binomio che ha rilanciato un vino che ha fatto conoscere la nostra regione a livello internazionale e che adesso si ripropone con coraggio in maniera sempre più innovativa senza però perdere le peculiarità e le caratteristiche originarie. Tra i partecipanti all'evento, oltre al Comune di Orvieto, l'Associazione TeMa e la Strada dei Vini Etrusco Romana. E chi era presente, mai come questa volta ha avuto ragione da vendere. B CORRIERE 36 DELL’UMBRIA u Venerdì 5 Dicembre 2014 FOLIGNO Exzuccherificio tra spiragli e carte bollate Redazione: via del Campanile, 12 Tel. 0742 4541 Fax 0742 450769 [email protected] Il presidente di Coop, Raggi, lascia aperto uno spazio per trovare una soluzione. Ma intanto annuncia altre due cause contro il Comune di Alfredo Doni A FOLIGNO - Una soluzione che eviti le cause in tribunale e che faccia ripartire il recupero dell’area ex zuccherificio è ancora possibile, ma dovrà essere l’amministrazione comunale, con atti formali e passati attraverso gli organi preposti, a compiere il primo passo. Il presidente di Coop Centro Italia, Giorgio Raggi, ieri presente per l’audizione in commissione controllo e garanzia coordinata da Stefania Filipponi, ha lasciato aperto uno spiraglio. In verità piccolo, molto piccolo. “La credibilità el'affidabilità che questo sindaco e la giunta hanno dimostrato nella vicenda dell’ex zuccherificio - ha detto Raggi - sono uguali a zero e per i prossimi quattro anni, ovvero per la durata dell’attuale legislatura, qui aFoligno non faremo niente. A meno che l’amministrazione non porti una proposta concreta condivisa prima dagli organi preposti”. Ecco perché lo spiraglio di una soluzione è millimetrico. Il presidente di Coop parlando dell’ex zuccherificio ha ripercorso la storia degli ultimi dieci anni: dal 2005, quando il Comune avrebbe dovuto espropriare l’area Gabrielli, all’agosto del 2013, quando con una lettera firmata Mismetti si garantiva alla Coop che il consiglio comunale avrebbe dato una risposta entro ottobre (2013) sui due progetti presentati, quello con le torri e l’altro con i cosiddetti palazzoni. “In consiglio comunale questa pratica non è mai arrivata - ha spiegato Raggi - neppure a febbraio 2014, quando in aula se ne parlò sommariamente e in termini assolutamente vaghi”. Il presidente di Coop Centro Italia ha ricordato ai presenti, ieri, di quando tra il 2010 e il 2011 il sindaco, insieme ad altri assessori, gli chiese di rivedere il progetto che eragià stato approvato nel 2005: “Fecero pressioni - ha raccontato Raggi - affinché avessimo formulato una proposta nuova, dirompente, che avesse lasciato il segno a Foligno, e ci invitarono per questo a contattare un archistar: tra i nomi papabili c’era pure quello di Gae Aulenti e fu lei che scegliemmo. Quando il progetto fu pronto, sempre il sindaco ci chiese di avviare un iter partecipativo con la città: noi non ci tirammo indietro e lo illustrammo a tutte le associazioni, ai partiti, ai sindacati, una cinquantina diincontri durante i quali non ricevemmo che apprezzamenti. A quel Audizione Giorgio Raggi accanto a Stefania Filipponi ieri nella sala Pio La Torre punto decidemmo, sempre con la giunta, di presentare il progetto alla città ecosì arriviamo al marzo 2012, quando a palazzo Trinci, alla presenza di Gae Aulenti, venne portato direttamente il plastico”. Raggi, prendendo un mano un foglietto, ha letto ieri di fronte alla commissione controllo e garanzia le dichiarazioni rilasciate in quell’occasione da Mismetti edall’allora assessore all’urbanistica Joseph Flagiello: “Questo progetto dà speranza al futuro”, dichiarò il primo; “la città sta crescendo”, disse il secondo. “Pensammo che era fatta”, ha detto ieri Raggi, aggiungendo che fu in quella se- de che Mismetti chiese pure l'inserimento del Parco delle scienze e delle arti: “un’opportunità che cogliemmo al volo pensando al valore che poteva avere per la città e che ci impegnò mesi di lavoro e denaro”. E che, tra l’altro, se le cose restano così non si farà nell’exzuccherificio. “Ma mentre noi andavamo avanti - ha ricordato Raggi - percepivamo chiaramente un certo imbarazzo, una freddezza daparte della giunta e così nel maggio del 2013, dopo che ci fu spiegato che c’erano problemi di ‘opinione pubblica’ e nei partiti rispetto alle torri, presentammo l’opzione con i pa- lazzi più bassi. Ci fu assicurata una risposta rapida sulle due soluzioni, risposta che però non è mai arrivata”. Raggi, poi, ha spiegato il motivo per cui non sono cominciati i lavori di costruzione all’ex zuccherificio: “Ci si chiede di iniziare un’operazione da 100 milioni con il 65% delle licenze a costruire? mica siamo matti, e del restante 35% che ne facciamo, lo lasciamo in sospeso?”. Ma il contenzioso tra Coop e Comune non si ferma alla parte “politica”, perchè Raggi ha ricordato che è in piedi al Tar una richiesta di risarcimento datata agosto 2013, da parte della proprietà, di 10 milioni per non aver avviato l’iter di esproprio di Gabrielli. Una causa a cui se ne aggiungeranno altre due: la prima è relativa alla perdita economica dovuta alla mancanza di risposte del Comune sulle due opzioni (“il denaro stanziato è rimasto fermo per colpa dell’amministrazione”); la seconda, che si sta valutando in questi giorni, è conseguente a una lettera che la giunta ha inviato nel novembre scorso alla Coop: le si chiedono 2 milioni e rotti come corrispettivo del valore del terreno da espropriare a Gabrielli. “A parte il fatto che la pratica di esproprio non è nep- pure stata avviata e il Comune da noi vuole già i soldi - ha spiegato Raggi - ma quello che è più grave è che la lettera è stata inviata in copia anche alle nostre banche, provocandoci un grave danno di immagine: di questo chiederemo conto nelle sede opportuni al Comune, ma anche ai singoli che hanno generato l’atto”. Di causa contro il Comune, oltre tutto, ce n’èpure un’altraintentata da Gabrielli che nel 2005 si oppose al piano attuativo. Il rischio per il patrimonio pubblico è serio, a meno che il Comune le cause non le vinca tutte. Tornando all’audizione di ieri, più volte i consiglieri presenti, da Falasca alla Matarazzi, da Gubbini alla stessa Filipponi, hanno chiesto a Raggi se nonostantetutto si possa ancora trovare una soluzione. La risposta è stata chiara: “Premesso che i danni subiti dalla Coop non possono essere cancellati con un colpo di spugna, siamo pronti a sederci al tavolo ea discutere, ma prima qualsiasi proposta dovrà essere stata visionata e approvata dagli organi comunali: delle parole e delle strette di mano non ci fidiamo più”. Se così non sarà, l’area dell’ex zuccherificio (che è in vendita) resterà abbandonata per altri decenni. B Entro il 31 dicembre verrà presentata alla cittadinanza la stesura definitiva del progetto, ma resta da chiarire il luogo in cui verrà edificato Parco delle scienze e delle arti, si riunisce il comitato scientifico A FOLIGNO Battute finali per il Parco delle scienze e delle arti, almeno per ciò che riguarda l'adattamento del progetto scientifico e l'elaborazione delle parti museali e museografiche. In questi giorni, infatti, il comitato scientifico è tornato a riunirsi in città per definire gli ultimi dettagli. Dopodichè si procederà alla stesura definitiva del documento che verrà presentato alle istituzioni ed alla cittadinanza. Il termine fissato in calendario è quello del 31 dicembre Direttore Pierluigi Mingarelli (Laboratorio scienze sperimentali) prossimo, entro il quale si metterà nero su bianco tutto ciò che andrà a caratterizzare una realtà che Pierluigi Mingarelli, direttore del Laboratorio di scienze sperimentali, definisce "quanto di più attuale esista negli ambiti scientifici toccati. In questi nove mesi - spiega - da quando il Miur ha dato l'ok consentendoci di conferire i vari incarichi, si è lavorato molto al progetto coinvolgendo tutta la città: dalle associazioni culturali a soggetti imprenditoriali, passando per gli istituti scolastici e le organizzazioni sindacali”. In prima linea, quindi, il singolo cittadino ma anche i più grandi luminari del mondo scientifico e filosofico e alcuni dei più importanti centri di ricerca nazionali, internazionali e mondiali. Certo ci sarà da scoprire dove e come si realizzerà visto che proprio ieri il presidente di Coop Centro Italia, Raggi, ha chiarito che il parco non sarà realizzato nell’ex zuccherificio e che il progetto dovrà essere un altro, visto che Il centro storico si tuffa in piena atmosfera natalizia, questo pomeriggio l’inaugurazione quello noto appartiene al committante, cioè Coop. Intanto è di questi giorni la notizia dell'imminente firma di un protocollo d'intesa con l'Università di Perugia, già presente attraverso diversi docenti che fanno a parte a pieno titolo del comitato scientifico. Un lavoro che prende le parti anche da realtà già esistenti in Italia ed in Europa. Esperienze analizzate, valutate e riportate nel contesto folignate. “La grande novità - sottolinea Mingarelli - è che per la prima volta si parte da quelli che sono i contenuti per poi passare alla definizione di quello che sarà, invece, il contenitore”. Quattro, com'è noto, le aree che verranno sviluppate: l'uomo, l'ambiente, il micro e il macrocosmo. Tutte legate da quel fil rounge che è la matematica. Insomma, in cantiere un progetto articolato e complesso, la cui importanza è stata riconosciuta anche dal Miur, che lo ha finanziato stanziando 170mila euro. B Maria Tripepi Taglio del nastro per i mercatini di Salisburgo Tutto pronto Nel pomeriggio il taglio del nastro dei mercatini di Salisburgo A FOLIGNO li. Sarà allestita anche uno spazio dedicato ad incontri, corsi di cucina tradizionale e appuntamenti di cucina con i grandi chef, oltre che ai laboratori per ragazzi. Tutti i giorni i piu’ piccini potranno arrivare al villaggio per spedire la letterina a Babbo Natale o realizzare lavoretti per adornare l’albero. Un piccolo mercato si troverà anche in piazza della Repubblica dove la presentazione di musei e cultura accompagneranno i prodotti tipici del territorio, degustazioni e animazione per bambini. B Profumo di dolci, cannella e vin brulè. Addobbi per l’albero, statuine per il presepe, strenne natalizie e tante idee regalo. In centro storico arriva il mercatino di Salisburgo che offrirà il meglio delle prelibatezze culinarie e della produzione artigianale austriaca,locale e internazionale. L’inaugurazionein programma per questopomeriggio, alle 18.30, in piazza Matteotti alla presenza della presidente di Confesercenti territoriale Foligno Cristiana Mariani, dell’assessore allo Svilup- po economico Giovanni Patriarchi e del sindaco di Foligno Nando Mismetti. Le piazze saranno completamente illuminate di stelle e sui banchi delle suggestive casette di legno si troveranno candele, figurine in pane, giocattoli in legno, articoli in vetro smerigliato e dipinto, berretti, guanti e scial- -MSGR - 06 UMBRIA - 41 - 05/12/14-N: Umbria METEO (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 PERUGIA Terni Venerdì 5 Dicembre 2014 www.ilmessaggero.it Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126 Santa Barbara Contro acqua fuoco e crolli Il super impegno dei vigili del fuoco Terni Allarme smog Il Comune decide di fermare le auto più vecchie Perugia Servizi alle pagg. 43 e 54 Servizio a pag. 54 Nucci a pag. 42 «Presidi e mercatino di Natale così riprendiamo la stazione» L’impegno dell’associazione Fontivegge Insieme: «Ogni giorno turni di controllo per le strade» Ast, l’accordo all’esame degli operai `Prime assemblee dopo la firma: realismo e disillusione Vanna Ugolini TERNI Verrebbe da dire, l’inossidabile realismo degli operai dell’Ast. Escono da quella che sembra una cattedrale del lavoro con le giacche blu addosso e prima di salire in bicicletta sintetizzano in poche parole quello che un politico direbbe in un discorso di un’ora. «E’ il massimo che potevamo fare da soli». Continua a pag. 53 Amori senza fine Spoleto Insieme per tutta la vita e dopo la vita Il Tar riammette uno studente alla Maturità SAN GEMINI Insieme per tutta la vita, insieme anche dopo la vita. Italo e Gisella se ne sono andati così, a distanza di poche ore l’uno dall’altra, senza che lei sapesse che lui non c’era più. Continua a pag. 55 Remo Gasperini SPOLETO Uno studente spoletino ha vinto il ricorso al Tar e nei prossimi giorni potrà sostenere l’esame di maturità dal quale il consiglio di classe lo aveva escluso. Continua a pag. 51 TERNI Una delle assemblee dentro Ast Bottiglietta condanna Menenti Omicidio Polizzi, la scientifica trova il sangue di Alessandro su un contenitore di acqua ossigenata sequestrato a Todi. In aula anche gli infermieri: «Valerio poteva camminare. E pensò al suicidio» ` Egle Priolo PERUGIA Se un’aula di giustizia fosse un biliardo, nel processo a Riccardo e Valerio Menenti ieri sarebbe stata la procura a infilare più palle in buca. Un testimone per ogni tiro e segnapunti a favore dell’accusa che vuole padre e figlio responsabili della morte di Alessandro Polizzi e del tentato omicidio di Julia Tosti. Ma le difese aspettano il loro turno di “spaccata”, quando tutto potrebbe ancora essere rimesso in discussione. Ribaltando quanto emerso ieri, per esempio, con la scientifica che ribadisce la mancanza di forzatura del portone di via Ricci, con gli infermieri che ricordano Valerio passeggiare in corridoio e capace di uscire a fumare. Due stoccate per chi è convinto che Riccardo non avesse le chiavi del palazzo e che il figlio non fosse in condizioni di andare nel negozio della commessa che lo inchioda. In attesa degli assi nella manica della difesa, ieri è venuto fuori un particolare inquietante: il sangue di Alex è arrivato fino a Todi. Continua a pag. 45 L’angolo del meteo Il ponte piovoso ma con clima mite Gilberto Scalabrini Il meteo resta instabile e il ponte dell'Immacolata saluterà il tempo piovoso, mite e sciroccoso. Avremo fenomeni e da martedì la stagione fredda accelererà. Sarà così anche sotto Natale. Oggi, cielo nuvoloso con possibili isolate piogge, anche a carattere di rovescio al mattino, più probabili sull'Umbria centro meridionale. Stesso copione anche nel pomeriggio. In serata migliora. Domani, possibili isolate piogge alternate a schiarite. Lunedì notte il peggioramento come freddo. Cinema. Le riprese inizieranno lunedì prossimo in Inghilterra Umbria digitale, una “company” nata male Franco Todini* a fusione per incorporazione di Webred e di Centralcom, che ha sancito la nascita della nuova società Umbria Digitale, è passata come atto di semplificazione, di riorganizzazione della spesa e – se proprio vogliamo esagerare – come una strategia di sviluppo per le nuove tecnologie di comunicazione. Ma cerchiamo di analizzare meglio la situazione: Webred è la società regionale in house che si è occupata da sempre dello sviluppo informatico delle strutture e degli uffici regionali; Centralcom è la società che da anni si è occupata della posa di una rete di fibra ottica in Umbria, da Città di Castello a Perugia, Foligno, Orvieto, Terni. Chiunque in Umbria abbia conosciuto le vicissitudini e le capacità professionali del vecchio Crued trasformatosi poi in Webred, sa perfettamente che questa società, pur avendo agito in regime di monopolio non è riuscita a fornire servizi all’altezza del mercato e – L MESSE INSIEME DUE DEBOLEZZE ADESSO DIVENTA UN RISCHIO PER I BILANCI DEI COMUNI Ultimissime da Umbria 2020. Il 12 dicembre Marche 2020 presenta la sua lista. Già pronto il simbolo. Umbria 2020 dovrebbe seguire a ruota. Intanto, in preparazione nuovi sondaggi per conoscere l’impatto che il movimento potrebbe avere sulle elezioni regionali. Naomie Harris, Lea Seydoux, Daniel Craig, Monica Bellucci e Christoph Waltz La Bellucci diventa Bond-woman L’attrice umbra reciterà accanto a Daniel Craig nell’ultimo James Bond 007 intitolato “Spectre” al contrario – ha prodotto costi nettamente superiori. Centralcom, dopo anni di cospicui finanziamenti, ha partorito un’infrastruttura che collega una città come Terni con un unico cavo in fibra della potenza di 100 mega. La nuova società Umbria Digitale nasce dunque dall’unione di queste due debolezze che, messe insieme, non sono certo in grado di generare quell’elemento di forza necessario a far da volano all’economia legata all’ICT. C’è poi da considerare che il settore più redditizio di Webred, quello relativo alla sanità, è stato scorporato e affidato direttamente alle USL. I limiti di partenza della nuova società possono dunque essere così sintetizzati: 1. Utilizza un cavo in fibra per una connettività di appena 100 Mega che può essere sufficiente per la connessione di alcuni apparati, ma che non è assolutamente sufficiente per un sistema di interconnessione a livello regionale e che di per sé non giustifica gli investimenti fatti; per un realizzare un sistema adeguato occorre ragionare su Giga e non su mega. In definitiva si tratta di un sistema già superato prima ancora di nascere. Continua a pag. 52 -MSGR - 06 UMBRIA - 52 - 05/12/14-N: 52 Umbria Regione (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 Venerdì 5 Dicembre 2014 www.ilmessaggero.it Salvatore Denaro, cuciniere errante, conquista New York IL MEGLIO DEI PRODOTTI UMBRI, TALENTO E CULTURA Chef e conoscitore di terra e stagioni Da Montefalco alla Sicilia IL PERSONAGGIO MONTEFALCO Metti un giorno insieme a pranzo, in una cucina domestica di Piazza Armerina, Nancy Harmon Jenkins, nota scrittrice gastronomica newyorkese, e Salvatore Denaro, chef siciliano di nascita e umbrissimo di adozione; fai in modo che fino a poco prima abbiano insieme raccolto le olive nel fondo rustico dei Cascino, e che con Salvatore ci sia la signora Maria, a far esplodere fragranze di menta e cipolle rosse che si combinano fastosamente a quelle del sedano e del limone, dell’aglio ambrato di rosso e dell’arancia, di capperi e basilico, di pepe e origano asciugato, in una festa di verdure sapientemente tagliate che, in simbiosi con l’olio, sprigionano profumi celestialmente terrigni che vanno ai neuroni e al cuore, prima che al palato, in una sorta di sinestesia (o contaminazione dei sensi) sensuale e mistica, che sarebbe piaciuta agli esperimenti sensoriali di Des Esseintes, il famoso protagonista di “à rebours”: e avrai, nel numero di ottobre della rivista americana “Eating Well”, in un servizio di nove pagine, il caldo racconto di quella magica giornata. Con in più, dettagliatissime in foto (di Penny De Los Santos), ingredienti e istruzioni, alcune delle ricette di Salvatore realizzate là per là, che per noi umbri che in Umbria le abbiamo assaggiate, sono una piacevole conferma del suo peculiarissimo stile di cucina, ormai “fusion” fra due regioni, accomunate dall’amore dell’olio, del vino e della cucina che parla di terra madre e di prodotti veri. «È nato tutto così, all’insegna del caso del caso e della spontaneità», racconta Salvatore, che di Nancy Harmon Jenkins è un amico fin dai tempi in cui la giornalista americana fu conquistata dai piatti e dalla passione enogastronomica che animava il “Bacco Felice”, la storica osteria di Salvatore Denaro, prima che la sorte lo conducesse, chiuso il locale, ad essere quello che è ora, maestro di “cooking classes” e “visiting chef”, ossia, per dirla con un bel termine, “cuciniere errante” come il suo grande amico Carmelo Chiaramonte, siciliano come lui e come lui attento agli ingredienti primi e alle scale dei sapori, prima che all’improbabile fissità delle ricette. «Si era quasi alla vigilia del 4 ottobre, festa di san Francesco – dice Salvatore, e si sa che per cogliere le olive bisogna farlo prima di quella data, altrimenti sono troppo piene d’olio: così ho colto io l’occasione per invitare Nancy Harmon Jenkins alla raccolta delle olive in Sicilia, anche per rendersi conto personalmente di luoghi, odori e sapori, che costituiscono la radice, il luogo di nascita della mia cucina». Un invito, che la giornalista, nella sua costante ricerca di cucina italiana “biodiversa” e salutare (non per nulla, “Eating Well” ha come sottotitolo “Where good taste meets good health”, dove il buongusto si armonizza con la buona salute) ha accettato con entusiasmo. «Il fatto è – dice Salvatore che l’interesse del mondo anglosassone, soprattutto negli Stati Uniti, per la buona cucina italiana è enorme, ed è qui che sarebbe importante insistere più che altrove». A patto, ovviamente, che cucina e prodotti siano all’altezza. A fronte di una onirica alluvione di programmi di cucina che, come notava John Lanchester sul “New Yorker” del 3 novembre scorso, non fanno che allontanarci, nelle nostre vite reali, dal buon cibo e dalla buona cucina, ciò di cui ha nostalgia Nancy Harmon Jenkins è la semplicità degli ingredienti e delle combinazioni, e in questo Salvatore Denaro è maestro. Come Smilla per la neve, Salvatore ha il senso del sapore, ovvero quella capacità di conoscere e ri-conoscere gli ingredienti di base, e di saperli mettere insieme, senza forzarli e stravolgerli, in una semplicità grammaticale che è quasi sempre strepitosa al gusto perché guidata da istinto, tradizioni e giudizio sicuro fondato su esperienza e studio. Soprattutto studio. Perché s’ingannerebbe, e di gran lunga, chi, incantato dalla sua talvolta istrionica affabulazione, o dalla facilità con cui prepara là per là una fantastica parmigiana, assemblandone gli elementi in padella, lo pensasse improvvisatore ed empirico, ignorando così il duro magistero che lo ha condotto, negli anni, a mettere in piedi una sorta di cospicua, densissima e preziosa biblioteca del gusto, fatta di molte centi- naia di volumi - ricette certamente, ma soprattutto studio degli ingredienti e antropologia del cibo e delle culture. Da “visiting chef”, il “Cuciniere errante” siciliano che così profondamente ha assorbito la cucina tradizionale umbra, tanto da proporne varianti sensazionali, cucina spesso per Marco Caprai, come ha fatto l’altra sera, offrendo esempi semplici e buoni della sua cucina “fusion”. Mentre Marco Caprai illustrava progetti e tecnologie della sua “New Green Revolution”, gli ospiti potevano gustare tartare di chianina umbra e fagioli, saporiti maltagliati fatti in casa, pollo contadino classico di eccezionale croccantezza. Il fatto è che, senza la cucina, i prodotti eccellenti lo sono meno. E viene allora in mente che cucinare buono, semplice e sano è, alla fine, una forma di “new green revolution”. Lucio Biagioni © RIPRODUZIONE RISERVATA Fax: Perugia 075 5730282 Terni 0744 404126 Foligno-Spoleto 0742 0355841 E-mail: [email protected] / [email protected] / [email protected] / [email protected] IMU AGRICOLA, PRIMO RISULTATO Il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta ha annunciato che il governo rinvierà il pagamento dell’Imu agricola stabilito per il 16 dicembre prossimo. La sollevazione generale contro questo ennesimo balzello ha prodotto un primo risultato. Ora si tratta di chiarire a Renzi che l'Imu sui terreni agricoli così come è stata prospettata è ingiusta, dannosa e colpisce i soliti noti. Non va posticipata, va tolta. Consigliamo a Renzi e ai suoi sostenitori in salsa umbra di prendere visione dei dati dell'ultimo rapporto dell’ufficio studi di Bnl: il livello di ricchezza sugli investimenti finanziari di una minoranza della popolazione italiana, circa il 10%, è cresciuta anche in questo periodo di crisi durissima che dura da più di sette anni. Ecco, invece di colpire chi dopo una vita di sacrifici si è comprato un pezzo di terra, occorrerebbe una patrimoniale sulle grandi ricchezze. Enrico Flamini segretario regionale Prc Umbria TODI A CHILOMETRI ZERO Salvatore Denaro con Marco Caprai, brindisi col Sagrantino A partire da lunedì 22 dicembre Todi avrà un nuovo mercato agricolo di filiera corta per l’acquisto di specialità locali a Km 0 provenienti direttamente dai produttori agricoli del territorio. Il mercato è riservato esclusivamente ai produttori agricoli umbri, per favorire le occasioni di contatto diretto tra produttori e consumatori, calmierare i prezzi dei prodotti agricoli, garantire l’origine e la qualità dei prodotti acquistati, incentivare il consumo dei prodotti di stagione e far conoscere le aziende produttrici agricole (biologiche e non) del territorio regionale. Il mercato si svolgerà una volta alla settimana ogni lunedì mattina dalle ore 8.00 alle ore 13.00 a Porta Fratta, Piazzale Gian Fabrizio degli Atti (parcheggio scuola Cocchi), a partire dal 22 dicembre 2014. È prevista l’assegnazione di 21 posteggi di varie dimensioni. Le categorie merceologiche per le quali è consentita la vendita nel mercato sono: prodotti agroalimentari freschi o trasformati e/o confezionati non deperibili quali: prodotti tipici locali e regionali conservati sotto sale/olio/salamoia, prodotti agricoli trasformati (marmellate, conserve, vini, oli, liquori etc.), prodotti caseari o di origine animale, prodotti del bosco o del sottobosco, miele e prodotti derivati dell’apicoltura, nonché prodotti ortofrutticoli, prodotti vivaistici, erbe officinali ed aromatiche, prodotti per la cura della persona. Le domande per l’assegnazione dei posti vanno presentate entro e non oltre le ore 12.00 del 9 dicembre 2014. Tutta la modulistica (bando, disciplinare, planimetria dell'area e domanda) è consultabile e scaricabile dal sito internet del Comune di Todi all’indirizzo http://www.comune.todi.pg. it/2014/11/mercato-filiera-cortadi-todi-bando-assegnazione-posteggi/ Comune di Todi San Francesco tra i due serafini per Pagine Sì IL RECUPERO DI UN’IMMAGINE Il nuovo elenco con Cimabue L’INIZIATIVA PERUGIA È che ne ingentilisce e impreziosisce la copertina, a caratterizzare le 160mila copie di Elenco Si, edizione 2104/15, che sarà distribuita a tutti i cittadini di Perugia e provincia, abbonati o no al telefono. La sacra immagine oggi custodita alla Porziuncola, forse la più antica di quelle che rappresentano il Poverello insieme a quella di Subiaco, è dipinta a tempera e oro su tavola dal cosiddetto Maestro Umbria digitale, quella company nata male DUE DEBOLEZZE INSIEME Rischiosa per i bilanci comunali segue dalla prima pagina 2. Si tratta infatti di un sistema che collega solo le pubbliche amministrazioni, mentre il tema attuale è quello della condivisione di dati tra tutti i soggetti della società: cittadini, imprese, associazioni, PA; 3. Si pone l’obiettivo di fare da provider per l’intero sistema, ma non ha le competenze per la progettazione, la realizzazione e l’assistenza di un sistema complesso e contraddittorio come di San Francesco, ma qualcuno la attribuisce a Cimabue. «Il dipinto che la tradizione indica realizzato sulla tavola che il santo assisiate utilizzava come giaciglio e sopra la quale fu posto dopo la morte, viene anche ritenuta una reliquia», ha detto ieri mattina nella sala Notari dell'Hotel Brufani padre francescano Francesco De Lazzari in sede di presentazione del nuovo elenco telefonico di Perugia e Provincia. E padre Francesco convinto della collaborazione iniziata lancia per l'edizione 2015/16 la copertina con la Porziuncola in occasione del suo ottavo secolo. Insieme al francescano, Maurizio Tascini, coordinatore di Pagine Sì spa, Samuele Fiorini della divisione vendite e coordinatore progetto Sì!Happy, Moreno Fantini della divisione vendite Pagine Si spa. Novità di questa edizione l'inserimento di notizie relative al territorio e a quanto vi accade, per Perugia addirittura la composizione della giunta comunale con relativi recapiti telefonici e tante informazioni commerciali. «Pagine Sì crede profondamente nei valori civili e nella necessità di promuoverli, affinché si affermino costentemente come patrimonio dell'intera comunità nazionale - hanno detto i responsabili in sede di presentazione - e su questa etica che dopo le edizioni dedicate alla Caritas nel 40esimo anniversario dalla fondazione, alla Lilt, la Lega Italiana per la lotta contro i Tumori che ha portato una campagna di informazione sugli elenchi telefonici, all'Avis, quest'anno la collaborazione è stata con la Lega del Filo d'oro, in occasione del 50˚ anniversario della sua fondazione». Novità assoluta Si!Happy un servizio cartaceo e virtuale con piattaforma innovativa unica nel suo genere che consente ad una qualsiasi attività commerciale di divulgare offerte o eventi. Luigi Foglietti quello della PA, soprattutto in assenza di un vero piano di comunicazione da costruire in accordo e in condivisione tra tutte le amministrazioni; 4. Aumenterebbe i costi per le singole amministrazioni, collocandoli al di sopra dei prezzi di mercato, dal momento che opererebbe sempre in regime di monopolio, attraverso il sistema in house; 5. Drenerebbe gran parte delle risorse dei finanziamenti europei dell’Agenda Digitale, come d’altronde avviene oggi, per mantenere in piedi strutture di riferimento che hanno una connotazione certamente non di alta professionalità, sottraendole alle aziende più vive, capaci di creare nuova occupazione legata al merito e all’efficientamento dei servizi; 6. Comporterebbe un allungamento dei tempi di ogni intervento, stante l’improvvisazione di una governance che non ha reali capacità d'incidenza. Personalmente, nella seduta del consiglio comunale di Terni ho votato contro la delibera riguardante la fusione, soprattutto per le conseguenze dirompenti che il nuovo assetto produrrebbe sulla realtà ternana, già messa a dura prova dalle vertenze in atto. Noi abbiamo un’azienda comunale, l’Asm che è proprietaria di una rete di connessione, attraverso la rete elettrica, con tutte le famiglie, le aziende e gli uffici del territorio. Si tratta di una specificità non riscontrabile in altri territori e città, sulla quale da qualche anno è stato impostato il progetto di Smart City. Un progetto che ancora non ha trovato realizzazione, perché per fare una città intelligente non basta fare una rete che connetta in maniera condivisa famiglie, aziende e pubblica amministrazione, ma occorre una visio- ne complessiva che definisca e ed organizzi i flussi dei contenuti e dei servizi che devono circolare sulla rete. Una città è smart solo se l’intelligenza di tutti è condivisa, creando quel valore aggiunto che può rappresentare un vero e proprio volano di sviluppo. Quindi l’intervento di fusione delle società regionali e la creazione di Umbria Digitale, se non se ne definiscono bene limiti e confini, per noi ternani rischia di rappresentare invece che un’opportunità. Un ulteriore impedimento, ovvero l’ennesimo atto di egoismo da parte di una classe politica regionale, non attenta alle reali esigenze dei territori, ma preoccupata – per dirla con Guicciardini – solo al proprio particolare. Franco Todini Consigliere comunale Lista Civica Il Cammello © RIPRODUZIONE RISERVATA CASA, IL BONUS REGIONALE La copertina di Paginesì dedicata a San Francesco SI PUÒ CHIEDERE FINO AL 9 «C'è tempo fino a martedì prossimo, 9 dicembre, per presentare la domanda di accesso ai contributi, a fondo perduto, che la Regione Umbria assegna alle giovani coppie per l'acquisto della prima casa e che ammontano fino a 40 mila euro nel caso l'alloggio sia ubicato nel centro storico di Perugia o di Terni». Questo ricorda l'assessore regionale alle Politiche della casa, Stefano Vinti, aggiungendo che il bando è stato pubblicato lo scorso 8 ottoBre sul Bollettino Ufficiale della Regione Umbria. «Anche in questo bando, - ha rilevato Vinti in una nota - è stato elevato il bonus erogato per l'acquisto della prima casa nei centri storici, in particolare dei due capoluoghi di provincia. Per l'acquisto di un appartamento nei centri storici delle altre città, il contributo sarà fino a un massimo di 35mila euro, negli altri casi fino a 30mila euro. La Giunta regionale ha stanziato significative risorse, circa 3 milioni e 600 mila di euro, per garantire il diritto alla prima casa da parte di alcune tipologie familiari che più di altre sono in difficoltà economica. Allo stesso tempo, vogliamo favorire il reinsediamento di giovani coppie e famiglie nei centri storici, condizione indispensabile per contrastarne lo spopolamento e contribuire alla ricostruzione di un tessuto sociale e alla loro rivitalizzazione». ABCD FONDATO NEL 1878 DIRETTORE RESPONSABILE: Virman Cusenza CAPOREDATTORE EDIZIONE UMBRIA: Marco Brunacci -MSGR - 06 UMBRIA - 53 - 05/12/14-N: 53 (C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133 DAL 15 AL 17 DICEMBRE SI TERRÀ IL REFERENDUM PER VOTARE IL GRADIMENTO SUL TESTO FIRMATO DAI SINDACATI AL MINISTERO Terni Venerdì 5 Dicembre 2014 www.ilmessaggero.it Fax: 0744/404126 e-mail: [email protected] Ast, fischi e consensi in assemblea `L’accordo non piace a tutti ma prevale il realismo dei più Public company e area di crisi complessa segue dalla prima pagina Quell’accordo strappato alla ThyssenKrupp e ad un ad che aveva messo sul tavolo 570 licenziamenti lo sentono loro, plasmato da 35 giorni di scioperi e dalle occupazioni, cesellato dai picchetti e dal buon senso che non li ha fatti esagerare nemmeno nelle occasioni più estreme. Forse è un giudizio troppo sintetico, perchè è vero che questo, come sottolinea Emilio Trotti, Rsu, nella sua pagina facebook, «per il governo è stato un accordo a costo zero». E’ anche vero che questa vertenza è scivolata nelle mani di tre governi prima di questo senza che nessuno fermasse la deriva a cui si era arrivati. E’ una questione di prospettive. PROPOSTE PROSPETTIVE Se si guarda al piano presentato della Morselli il 17 luglio, molti passi in avanti sono stati fatti. Se si guarda agli investimenti pubblici fatti a Piombino, con il premier Renzi che si è precipitato dagli algerini della Cevital, e alle premesse che ci sono per l’Ilva, allora si ascolta la voce di un operaio che dice all’uscita dell’assemblea: «Ci hanno lasciati soli». E c’è chi guarda a Società delle Fucine, in pericolo, chi sostiene che, in realtà, il commerciale è diventato poco più di un ufficio che passa le carte. La sintesi la trova Claudio Cipolla,(Fiom): «Chi pensa con l'accordo su Ast che la vertenza sia finita sbaglia. La parte dura inizierà adesso. Comunque partiamo da un accordo dignitoso che dà continuità al sito produttivo, che prevede anche sacrifici ma che difende la storia industriale di questa città. Se quanto ottenuto è stato possibile è solo frutto e merito di quello che i lavoratori hanno messo in campo e si sono riusciti, anche questa volta, a guadagnare». Che poi, poche ore dopo, si sfoga con «CHI PENSA CHE LA VERTENZA SIA FINITA SBAGLIA LA PARTE PIÙ DURA ARRIVERÀ DA ADESSO IN POI» AST In attesa dell’inizio delle assemblee (Dal profilo facebook di Marco Bentivogli) un post ancora più duro, contro i consiglieri e i giudicatori che, però, sono stati mani in mano fino ad ora, per sottolineare le tensioni che, comunque, ci sono state durante le assemblee. Per il gradimento sull’accordo dal 15 al 17 dicembre. Marco Bentivogli, (Fim Cisl) quando esce dalle assemblee dichiara: «Il testo è stato illustrato come un accordo difensivo ma di grande importanza per aver arginato la prepotenza della direzione aziendale e rimesso in campo il futuro produttivo e occupazionale». Così la Vicaro (Ugl): «Sono state assemblee vivaci e attente, i lavoratori erano già preparati sui contenuti dell'accordo: ecco un ulteriore segnale della loro grande partecipazione e tenacia». Già gli operai da questa vertenza ne escono con la schiena dritta, il simbolo di un’Italia che sembrava quasi scomparsa. E con la consapevolezza di non dover cedere. «Ci sarà molto da lavorare per realizzare l’accordo». Ma lavorare è anche quello che sanno fare meglio. Vanna Ugolini © RIPRODUZIONE RISERVATA Riflessioni e sfoghi sui social «Siamo i più bravi, lasciateci vincere» La trattativa e la vertenza corrono sui social. Luca Proietti Scorsoni: «...Noi ternani saremo anche brutti, sporchi e cattivi ma ciononostante in oltre un secolo di storia siamo riusciti a creare un sito industriale che dovrebbe essere un vanto della siderurgia moderna. E tuttavia un acciaio di eccellenza, un sistema di produzione integrato, un'impiantistica avanzata e innovativa e, non ultimo, una capitale umano che dalla dirigenza fino al semplice tecnico spicca per competenza, professionalità e preparazione, non sembrano sufficienti per competere ad alti livelli in un mercato (davvero) libero. Eh già, infatti proprio questo è il punto. Qui non si rischia di chiudere per incapacità nel concorrere contro indiani, cinesi o chi per loro ma per l'insipienza di burocrati europei e l'incapacità di quelli nostrani nel non aver mosso un dito in quel di Bruxelles. Qui la richiesta è una e una sola: lasciateci competere, dateci la possibilità di lavorare, metteteci nelle condizioni di fare quello che sappiamo fare. Ovvero vincere». Lucia Rossi, Cgil. «...Una cosa però è da valutare nel sindacato, nella società cittadina e tra le istituzioni. L'esodo volontario «CHIEDIAMOCI PERCHÈ TANTA GENTE ALLA FINE HA DECISO DI LASCIARE IL LAVORO» incentivato che ha scongiurato i licenziamenti ha superato i numeri previsti. Cosa è accaduto e quanto pesa l'incertezza rispetto al denaro? Perché tanti che hanno lottato strenuamente hanno scelto questa via? Non voglio dare giudizi nel modo più assoluto ma resta un interrogativo che appartiene già alla discussione futura». Luca Pisu. «.. Ci sono stati attimi di tensione tra colleghi, piccole incomprensioni e crisi di nervi dettati dalla paura, ma ci sono stati anche attimi di conviviali conoscenze, e quelli che erano solo colleghi sono diventati anche amici. Ad oggi tutto ciò ci ha portato ad arrivare ad una bozza d'accordo, che ora sarà messa al voto dei lavoratori. Ancora una speranza, perchè alla fine la Lotta Paga» Scelta civica controcorrente sull'accordo governo - sindacatoazienda che evita la chiusura della Ast di Terni. «L'intesa ha dei punti deboli e va rinforzata con una public company». La proposta l'hanno illustrata alla Camera il capogruppo di Sc Andrea Mazziotti di Celso, Adriana Galgano, Alberto Bombassei e Matteo Verticchio, un lavoratore dell'azienda ternana. «Occorre riconoscere al governo di averci messo impegno - ha detto Galgano - Ma bisogna agire subito per evitare che i punti deboli possano tradursi in un danno irreparabile per Ast». Secondo la deputata di Sc, gli anelli deboli sono in primo luogo gli investimenti: «Cento milioni sono decisamente insufficienti per rilanciare l'azienda; poi la rete commerciale che rimane in Germania e, infine, va stabilito bene quali sono i mercati di riferimento». Per queste ragioni, ha concluso Galgano, «Scelta civica propone la costituzione di una società ad azionariato diffuso». «È evidente - ha dichiarato Matteo Verticchio, operaio che lavora da 7 anni all'Ast - che con questo accordo si vuole portare la fabbrica a una morte lenta. Un pezzetto alla volta l'acciaieria verrà chiusa. Il progetto della public company è serio e in qualche modo rivoluzionario per dare una prospettiva credibile all'Ast». AREA DI CRISI COMPLESSA Mario Bravi, segretario generale della Cgil dell’Umbria e Maria Rita Paggio, segretaria regionale Cgil e responsabile industria, invece, tornano a rilanciare un’altra idea: quella relativa all’area di crisi complessa. Definiscono «importante e positiva l’ipotesi di accordo sottoscritta» . Ora, però, «le istituzioni, a partire dal governo nazionale, devono sostenere questo percorso, a partire dall’attivazione degli strumenti per rendere praticabile il riconoscimento del territorio ternano come area di crisi complessa». ALBERO DI NATALE Mobili Arredo Giardino Complementi € 6,90 Emozioni di Natale... anche il prezzo... è emozionante! DECORAZIONI NATALIZIE A PARTIRE DA € 0,50 VIENI A TROVARCI NEI NOSTRI PUNTI VENDITA, MOLTE IDEE REGALO TI ASPETTANO VITERBO PARCO COMMERCIALE “CITTÀ DEI PAPI” S.S. Cassia Nord km. 85,200 (Motorizzazione) VIGNANELLO (VT) Presso ORSOLINI Loc. Centignano Tel. 0761.756771 APERTO 7 GIORNI SU 7 DOMENICA APERTO DALLE 9.00 ALLE 13.00 - DALLE 15,00 ALLE 19,30 www.agorasrl.biz www.lanazione.it/umbria e-mail: [email protected] - [email protected] VENERDÌ 5 dicembre 2014 Sottoinchiestala«E45»dellebuche L’asfalto maledetto della superstrada al centro dell’indagine del procuratore Sottani Unica data in Italia Lady Gaga è la stella di «Umbria Jazz 2015» SERVIZIO ·A pagina 16 Allarme-frane: i vigili del fuoco tracciano il bilancio di un anno in prima linea L’assessore Rometti illustra il piano a Palazzo Chigi ·Alle pagine 2 e 3 Sul monte Ingino S. COLETTI ·A pagina 9 Vertenza Ast Dopo l’accordo la parola passa alle assemblee STIAMO STIAMO FRANANDO FRANANDO CINAGLIA ·Nel QN Il maxi-albero sarà acceso in diretta tv BEDINI ·A pagina 15 OGGI su: www.lanazione.it/umbria Selfie con i grifoni Manda la tua foto LA FOTOGALLERY Gestisce lo spaccio da casa di un amico Il Dna di Polizzi trovato in casa Menenti LEGGI L’ARTICOLO «Delittaccio» di via Ettore Ricci: padre e figlio sono sotto processo LEGGI L’ARTICOLO PONTINI ·A pagina 4 L’incidente Il piccolo è stato ricoverato in Rianimazione Ha sei anni, sfugge al nonno e viene investito UN BAMBINO di sei anni, che stava tornando a casa da scuola accompagnato dal nonno, è stato investito ieri intorno alle 13.30 in via Frenguelli, nella zona tra Ponte della Pietra e Sant’Andrea delle Fratte. Pare che il piccolo, figlio di una coppia di immigrati nordafricani, sia sceso dall’autobus e sia stato colpito da un’automobile dopo essere sfuggito per un attimo al controllo del parente. E’ stato immediatamente soccorso e trasporta- to in codice giallo al Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria della Misericordia, dove gli sono state riscontrare alcune contusioni e un trauma alla colonna vertebrale. Le sue condizioni non sono state giudicate gravi dai sanitari, che per precauzione hanno comunque preferito ricoverare il bimbo nel reparto di Rianimazione a causa di qualche problema respiratorio. La polizia municipale sta invece ricostruendo le circostanze dell’incidente. Monica Bellucci nuova «Bond girl» •• 2 VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 Perugia IL GRAVE DISSESTO SEGUICI ANCHE ON-LINE TUTTE LE NOTIZIE IN TEMPO REALE COLLEGATI SUL NOSTRO SITO INTERNET: www.lanazione.it/umbria IL BILANCIO EFFETTUATE 10.771 OPERAZIONI DI SOCCORSO IN UN ANNO. MA CALANO GLI INCENDI Incubo-frane, Umbria sempre più fragile Il dossier dei vigili del fuoco: boom di interventi per dissesti, cedimenti e lesioni ad edifici – PERUGIA – GOCCIA dopo goccia, anche l’Umbria si sgretola. Come accade in altre regioni italiane, anche nel «Cuore verde» si fanno i conti con il maltempo e con i disagi causati dalle piogge abbondanti. Quelle cadute nelle scorse settimane hanno esposto sempre più il capoluogo e il territorio circostante a rischio frane, smottamenti e allagamenti. La conferma arriva dal Comando provinciale dei vigili del fuoco e dai numeri diffusi ieri in occasione della ricorrenza della patrona «Santa Barbara», celebrata nella sede centrale di Madonna Alta. scando il pericolo di cedimenti e esondazioni. «A preoccupare – riferisce Maurizio Fattorini del Comando di Perugia – sono soprattutto i piccoli torrenti, che rischiano di uscire dagli argini per problemi di manutenzione e di intensità della pioggia». Perché se il Tevere e il Chiascio fanno paura, anche i piccoli corsi d’acqua possono diventare un pericolo quando piove senza sosta. «Non ci sono zone più critiche di altre – aggiunge – perché il fenomeno non è prevedibile e dipende non dalla quantità di pioggia, ma dalla sua intensità. La velocità, cioè, che una goccia impiega per raggiungere il torrente». IL BILANCIO per il 2014 è di 10.771 interventi effettuati nella provincia di Perugia, di cui poco più di mille per incendi. Quella che due decenni fa costituiva l’attività prevalente dei pompieri, oggi si ferma al 15% facendo spazio ad altre operazioni di soccorso. Dalla sintesi, illustrata dal comandante provinciale Marco Frezza, risultano richieste al 115 per allagamenti e danni d’acqua, ma anche per verifiche di stabilità-crolli, valanghe o lesioni a edifici, salvataggi, recupero salme e ricerche di dispersi. Per una media di circa trenta interventi al giorno. Mentre il fuoco si spegne, i millimetri di pioggia cadono fino ad inzuppare il suolo, inne- RISPETTO all’anno passato gli interventi sono nella media perchè, precisa Fattorini, «la situazione della provincia è meno drammatica rispetto ad altre realtà». Qui, infatti, le piogge sono localizzate e gli eventi non particolarmente violenti. Alla cerimonia in onore di Santa Barbara, aperta con la deposizione di una corona di alloro sulla lapide dei Caduti e proseguita con la Santa Messa officiata da monsignor Paolo Giulietti, hanno partecipato le autorità civili e militari del territorio al gran completo. Tra i presenti il sindaco di Perugia, Andrea Romizi, il prefetto, Antonella De Miro, e il questore Carmelo Gugliotta: seduti in prima fila accanto al comandante Frezza e al direttore regionale dei vigili del fuoco Raffaele Ruggiero. Nel corso dell’omelia, il vescovo ausiliare ha ricordato il valore degli uomini in divisa, attraverso la contrapposizione tra città forte e debole: «E’ la metafora della società e dei legami umani – ha detto – perchè vale la pena aiutare gli altri. Se ognuno dovesse salvarsi da solo, a che servirebbero i pompieri?». Chiara Santilli I NUMERI DELL’EMERGENZA 10.771 4.191 456 GLI INTERVENTI RICHIESTE D’AIUTO SERVIZI DI VIGILANZA Sono gli interventi dei vigili del fuoco effettuati dal gennaio 2014 al 4 dicembre Dal soccorso a persone ai salvataggi: la media si aggira intorno ai trenta interventi al giorno Sono stati effettuati 456 servizi nei locali di pubblico spettacolo: teatri, stadi e fiere RISPETTO Il comandante provinciale, Marco Frezza, il direttore regionale Raffaele Ruggiero e il prefetto Antonella De Miro durante le celebrazioni nella sede del comando di Madonna Alta (Foto Crocchioni) Lezioni a scuola con quattromila alunni PER I SERVIZI di soccorso nel territorio della provincia, l’organizzazione dei vigili del fuoco si basa sulle sedi operative di Madonna Alta e corso Cavour ma anche su quelle periferiche: attivi 7 distaccamenti permanenti (Assisi, Città di Castello, Foligno, Gaifana, Gubbio, Spoleto e Todi) e 3 volontari (Città della Pieve, Sellano e Norcia), oltre al distacca- mento aeroportuale del «San Francesco d’Assisi». Il personale è impegnato anche in attività ispettive, di prevenzione, vigilanza e formazione per addetti antincendio. Non manca l’attività di informazione: nelle scuole del Perugino è stato attivato il progetto «Ambiente sicuro infanzia» che ha già coinvolto oltre 4mila bambini e insegnanti. PRIMO PIANO PERUGIA VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014 3 •• LA CERIMONIA ECCO I NOMI DEI PREMIATI. AL PICCOLO ELIA LA BORSA DI STUDIO Una vita da «angelo custode», consegnati gli attestati – PERUGIA – LA CERIMONIA dedicata a Santa Barbara è stata l’occasione per assegnare gli attestati al personale dei vigili del fuoco. Al prefetto di Perugia, Antonella De Miro, è stata affidata la consegna del «Diploma di lodevole servizio» a Sauro Monacelli, Massimo Orsolini e Romeo Bonomi, recentemente collocati a riposo. Il «Capoluogo penalizzato» E’ il vicesindaco Urbano Barelli a manifestare preoccupazione per la ripartizione dei fondi da parte del Governo sul rischio idrogeoologico. Il riferimento è al primo stralcio del Piano nazionale 2014-2020 che ha previsto lo stanziamento di circa un miliardo di euro per 69 interventi a favore soltanto delle Città metropolitane, escludendo dal riparto dei fondi le restanti città tra le quali Perugia. «Il rischio, che da tempo paventavamo e cioè che le piccole regioni potessero essere declassate – spiega – comincia a manifestarsi nel modo peggiore. Il capoluogo si trova ora penalizzato e senza risorse proprio nel momento in cui ne avrebbe maggiore bisogno per affrontare emergenze quali la frana di Sant’Antonio che ha bloccato una strada e una zona che sono importanti per la città». comandante provinciale, Marco Frezza, ha consegnato le Croci di anzianità a: Lolita Bracci; Annarita Santini; Michele Bardellini; Stefano Battaglini; Fabio Gallinella; Ivano Sberna; Maurizio Fastelli; Silvano Passerini; Massimo Pedetta; Roberto Poggiani; Maurizio Pinzi. I Gradi per il personale promosso alla qualifica di capo reparto sono stati assegnati dal direttore regionale Raffaele Ruggiero a: Claudio Bonomi; Antonio De Masi; Massimo Vescarelli; Marco Tomassoni; Sergio Santi; Angelo Chianella; Claudio Cellini; Danilo Fiorucci; Primo Lupatelli. Alla moglie di Sergio Gubbiotti, scomparso nel 2012, è stata consegnata la borsa di studio di mille euro per il figlio Elia. ALLERTA L ASSESSORE: TERRITORIO AD ALTO RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO «Qui servono 362 milioni di euro» Rometti a Palazzo Chigi illustra il programma per la messa in sicurezza L’ASSESSORE regionale all’Ambiente, Silvano Rometti (nella foto), ieri è andato direttamente a Palazzo Chigi a batter cassa. L’Umbria ha infatti bisogno di soldi per intervenire sulle frane e sulla mitigazione del rischio-alluvioni. Così Rometti è sbarcato a Roma dove ha avuto un incontro con la Struttura di missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche della presidenza del Consiglio dei ministri. Bene l’assessore ha detto a chiare note che il programma in Umbria «prevede interventi complessivi per circa 362 milioni di euro, di cui circa 197 milioni finalizzati alla mitigazione del rischio da alluvioni e la rimanente quota, oltre 164 milioni, per la mitigazione del rischio frana». – PERUGIA – «SI TRATTA finalmente di un pro- gramma organico di messa in sicurezza del territorio regionale – ha aggiunto – che non andrà solo a completare interventi già avviati e finanziati, ma che ha anche una funzione preventiva». Per quanto riguarda la mitigazione del rischio idraulico è prevista una serie di opere che, se attuate, permetterebbero di migliorare in maniera notevole le condizioni di sicurezza idraulica di tutto il reticolo idrografico regionale. «Fra gli interventi individuati – ha spiegato Rometti – il completamento delle opere sull’asta del fiume Tevere da Città di Castello fino a Corbara, che consentiranno la messa in sicurezza anche di tutto il territorio di Perugia». IN MERITO al rischio idrogeologico nella proposta della Regione al Governo si è tenuto conto in particolare delle situazioni dei centri abitati, a partire dal capoluogo, che non è inclusa tra le città metropolitane oggetto di specifico programma. «PER PERUGIA – ha concluso Rometti – sono previsti interventi sia nella parte pianeggiante del territorio comunale, relativi al rischio idraulico del Tevere e dei corsi d’acqua che lo attraversano, sia per la stabilizzazione geologica del colle sui cui sorge la città, a cominciare dalla sistemazione delle frane che hanno interessato Sant’Antonio-Bulagaio e Santa Margherita, su cui stanno operando i competenti uffici regionali e comunali».
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