Rassegna stampa 5 dicembre 2014

Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
Offerte di lavoro:
assunzioni last minute
a Perugia e Siena
Occasioni anche al Pam
Si respira aria di Natale, mercatini ovunque
Villaggi in tema che offrono di tutto: doni, golosità,
gastronomia, prodotti tipici. E poi ci sono le Cantine aperte
DA PAGINA 31 A PAGINA 41
PAGINE 52, 53
Anno XV numero 335
In Umbria in abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
Imu sui terreni agricoli,
rinvio a giugno e revisione
CINTI PAGINA 27
Perugia Valerio Menenti pensava al suicidio alla vigilia del delitto
Valerio e
Riccardo
Menenti
durante
un’udienza
per
l’omicidio
di Alessandro Polizzi
Omicidio Polizzi, colpo di scena
Spunta l’ombra della droga
Cronache
Sangue infetto:
«La mia vita
è stata rovinata»
PAGINA 3
Perugia: più
sicure anche
le frazioni
PAGINA 9
Smog, Terni
blocca le auto
più inquinanti
PAGINA 23
MAIORCA PAGINA 8
Ast, Tk sull’accordo:
«Risparmiamo subito
30 milioni di euro»
Lettera della multinazionale dopo la sigla dell’intesa, intanto
scure del 20% sui contratti dell’indotto per altri 9 mesi
CARDUCCI, GIULI PAGINE 20-21
PIPPI PAGINE 4-5
Vigili del fuoco Perugia
Trasimeno
Celebrata la festa,
Raccolta rifiuti porta
Santa Barbara
a porta: cambia tutto,
come modello di vita disagi e straordinari
Adesso l’acqua è
troppa: c’è il rischio
di esondazioni
STACCINI PAGINA 6
PAGINA 11
Tornatore
Il Premio Oscar: «I miei
film nascono in Umbria»
PIOPPI PAGINA 12
Strangolato con una fascetta
Emerge dai rilievi medico-legali sul corpo
del piccolo Loris, la madre non è indagata
BERNACCHIA PAGINA 50
L’OPINIONE
IL CENTRODESTRA UMBRO
SI APRA ALLE PRIMARIE
di CHIARA MORONI *
PAGINA 25
lcune forze del centrodestra
hanno proposto le primarie
nell’ambito di un’area che
intende essere inclusiva rispetto a
tutti coloro che vogliono proporre un
cambiamento in questa regione, governata da sempre dalla sinistra (...)
A
LO SCANDALO
Mafia Capitale
Giunta comunale a rischio scioglimento
Timori per la sicurezza del sindaco Marino
PAGINA 24
La madre sorretta dal marito
SEGUE A PAGINA 24
Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria
umbria
Obbligo di indicare
allergeni nei menù,
scoppia il caos
I ristoratori: «Non sappiamo come fare»
di LUCIA PIPPI
PERUGIA – Vita più semplice per
le persone che soffrono di allergie
alimentari. Adesso, andando al ristorante, in un bar o in una gastronomia, sarà molto facile scegliere i
prodotti che non contengono quello
a cui si è allergici o intolleranti. Dal
13 dicembre, infatti, diventa obbligatoria la nuova normativa europea, il Regolamento Ue 1169/2011,
che riguarda le etichette e che rende
obbligatorio introdurre, per bar, ristoranti, gelaterie, gastronomie,
l'indicazione della presenza di possibili allergeni.
Se, da un lato, sarà più facile per
le persone che soffrono di intolleranze riconoscere i piatti che non
possono assolutamente mangiare,
dall’altro per gli esercenti sarà molto più complicato. Al momento, infatti, non esiste una precisa indicazione su come dovrà essere indicata
la presenza di ingredienti che possono provocare allergie, se ci dovrà
essere una tabella vicino al gelato,
IL CORSIVO
sempre più complicata la vita per i commercianti. Questo anche
grazie ai continui cambiamenti di normativa che impongono obblighi sempre più serrati che dovrebbero servire, ovviamente, a
tutelare i consumatori. Eppure, anche chi si trova davanti un menù con
l’indicazione di ogni piccolo ingrediente contenuto nella black list degli allergeni non ha poche difficoltà. Tra l’alto, visto che non c’è ancora
un’indicazione precisa, ci si dovrà adattare di volta in volta per capire
come questi prodotti vengano inseriti, se ci sarà un allegato al menù
oppure un’indicazione specifica vicino ai piatti. Un nuovo passaggio
che, magari tra poco, verrà unito ad un’altra normativa che potrebbe
rendere i menù dei ristoranti dello spessore di “Guerra e Pace”.
È
ad esempio, oppure se ci sarà un allegato al menù che spiegherà singolarmente i vari tipi di pietanza con
l’indicazione precisa di quali sostanze allergeniche contengano.
Per cui, almeno per i primissimi
giorni, ci sarà un po’ di confusione
e, sicuramente, le indicazioni varieranno da esercizio ad esercizio.
«La cosa sicura – spiega Gianni
Rocchi di Confesercenti – è che
questa manovra non sarà indolore.
Stiamo attendendo dal ministero
una circolare chiara che ci indichi
come fare e che predisponga un
cartello tipo che dovrà essere uguale per tutta Italia. Al momento è, comunque, certo che dal 13 dicembre
gli esercenti dovranno essere preparati a presentare la lista degli ingredienti che possono provocare
allergie. Ma come sarà è difficile
capirlo e potrebbe essere completamente diversa da esercizio ad esercizio, almeno fino a quando non ci
arriveranno indicazioni uniformi
dal ministero».
Le possibili soluzioni
Ci sono anche molte soluzioni
che, nonostante vengano applicate
in alcune città italiane, da noi sono
CIBO E LOCALI LE NORME
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state bocciate dalle associazioni di
categoria. «In alcune regioni – aggiunge Giuliana Spaterna di Confcommercio – è stato deciso di usare l'avviso orale, indicare cioè a voce ai singoli consumatori cosa c'è
nel prodotto. Noi non siamo d'accordo perché va contro la tutela del
consumatore e dell’esercente. Per
questo abbiamo organizzato alcuni
incontri sul territorio con i nostri
associati per spiegare loro la normativa e per individuare il modo
migliore per introdurre questi in-
Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria
umbria
mento fa chiaramente riferimento
alla sostanza o al prodotto in questione, ad esempio per quei dolci
che riportano la dicitura “latte” nel
nome. Un additivo che deriva da un
allergene, inoltre, deve figurare in
etichetta con la sua origine se l’allergene non è già menzionato nella
lista.
Sparirà la dicitura “senza glutine”
«Si apre anche un altro fronte –
spiega Spaterna - che riguarda i famosi prodotti senza glutine e senza
Sparirà l’indicazione
“senza glutine”
dai prodotti specifici
per celiaci
gredienti».
Ci sono anche altre questioni che
potrebbero creare non pochi problemi. Il primo riguarda anche gli
alimenti da asporto. Chi ordina,
magari per telefono, un piatto in un
ristorante, al momento della consegna deve avere obbligatoriamente
di fronte la lista degli allergeni. Le
sostanze allergeniche, inoltre, devono essere sempre indicate, anche
per la vendita di prodotto preimballati. L’indicazione non è richiesta
quando la denominazione dell'ali-
Una coppia a
pranzo in un ristorante dove
dal 13 dicembre
entrerà in vigore
la nuova normativa europea sui
menu
lattosio. Con questa normativa, infatti, sparisce questa dicitura e si riserva soltanto ai locali che sono
classificati per celiaci». Un particolare che renderà più difficile la vita
per i consumatori che soffrono magari di allergia al glutine che devono cercare con cura il tipo di pasta
che, magari, possono mangiare tra
quelle indicate all’interno del menù
del ristorante.
Confusione sulle sanzioni
La situazione, quindi, è molto
confusa, soprattutto per le modalità
con le quali sarà applicata la normativa. A questo si aggiunge anche
un altro fattore: la mancanza di certezze per quanto concerne le sanzioni. «La normativa c’è e deve essere rispettata. Ma in caso di controlli, come sarà classificata l’infrazione? Come penale? Civile? Come frode alimentare? Non ci è
giunta alcuna comunicazione in
merito e non sappiamo ancora a
quanto potrebbero ammontare le
multe nel caso di mancato rispetto
della normativa. Non sappiamo ancora – aggiunge Spaterna – come
avverranno i controlli».
«Abbiamo chiesto – dice Gianni
Rocchi – di essere un po’ clementi
con i controlli i primi tempi, alme-
no. Essendoci incertezza per quanto riguarda le modalità in cui esporre gli ingredienti e la conseguente
disomogeneità delle liste non si può
pensare di avere controlli che pongano sanzioni sin da subito».
Informazione scarsa
Secondo Confcommercio, infine, è mancata una corretta comunicazione da parte delle istituzioni.
«Il ministero è in ritardo sulla tabella di marcia per quanto riguarda le
indicazioni vere e proprie circa la
corretta etichettatura degli allergeni. Da parte nostra – dice ancora
Spaterna – abbiamo cercato di contattare i nostri associati e di dar loro
un quadro completo della situazione. Molti di loro, però, non erano
affatto a conoscenza di quest’obbligo. È mancata una comunicazione più massiccia anche da parte degli organi di stampa». Tra l’altro,
Confcommercio ha deciso di replicare gli incontri sul territorio con
gli associati proprio per illustrare la
nuova normativa ed individuare,
magari in maniera unitaria, le possibili soluzioni al problema.
Di chi è la colpa non si sa. Quello
che è certo è che dal 13 dicembre
chi andrà al ristorante e ordinerà le
tagliatelle con il ragù dovrà essere
informato, tramite un allegato al
menù, tramite un’etichetta specifica eccetera, che la pasta contiene
Al momento non c’è
chiarezza anche
per quanto riguarda
le possibili sanzioni
uova e glutine e che nel sugo è stato
utilizzato il sedano. Così come chi
ordinerà una panna cotta deve sapere che contiene lattosio e colla di
pesce.
Un problema che i commercianti
stanno cercando di superare nel miglior modo possibile e che, comunque, per qualche giorno, potrebbe
creare non pochi problemi nella
compilazione dei menù.
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Quali
sostanze
specificare
La lista completa dei cibi
che provocano allergie
PERUGIA - Ecco tutti i prodotti che sono stati classificati come allergeni e che dovranno comparire,
dal 13 dicembre, nei menù o liste di ingredienti a
parte dei vari esercizi che si occupano di ristorazione.
Al primo posto ci sono i cereali contenenti glutine
(grano, orzo, segale, avena, farro, Kamut) e i loro
derivati ad esclusione degli sciroppi di glucosio a
base di grano, maltodestrine a base di grano, cereali
utilizzati per la fabbricazione di distillati alcolici
(incluso l’alcol etilico di origine agricola).
Seguono i crostacei, i molluschi e le uova (e i derivati). Figura anche il pesce nella lista sempre con
tutte le sostanze che lo contengono ad esclusione
della gelatina utilizzata come supporto preparati di
vitamine e carotenoidi e quella usata come chiarificante nella birra o nel vino. Ci sono anche le arachidi, la frutta a guscio (noci, mandorle, pistacchi e
nocciole), la soia e i derivati escluso l’olio raffinato.
Nel caso della frutta a guscio è esclusa la presenza
nella fabbricazione dei liquori.
Il latte e derivati vanno indicati per la presenza di
lattosio. Si può omettere nella lista il siero di latte
usato per la fabbricazione di distillati alcolici e il
lattiolo. Il sedano e i prodotti a base di sedano figurano tra gli allergeni così come la senape e il sesamo.
Va indicata anche la presenza di anidride solforosa e solfiti in concentrazioni superiori a 10 mg per
chilo o per litro.
Infine bisogna specificare anche la presenza di lupini nei piatti.
La lista è, quindi, molto lunga e questo creerà un
ulteriore difficoltà per gli esercenti che dovranno
indicarli in ogni piatto che viene servito nei ristoranti o, semplicemente, nei bar e nelle tavole calde.
Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria
11
E45, l’Umbria guarda l’inchiesta sulla manutenzione
perugia-torgiano-corciano
Indagati in 22 per lavori ritenuti non conformi. Le indagini potrebbero estendersi. Cirignoni (Up-Ncd): bene
PERUGIA - Non riguarda ancora l’Umbria,
ma non si esclude che gli sviluppi delle inchieste delle Procure di Forlì e Arezzo sui lavori di manutenzione della E45 per Anas
(che in alcuni casi ha bloccato le opere e denunciato i committenti) possano accendere
nuovi riflettori sugli interventi. Al momento,
gli indagati sono 22, a cui i magistrati toscani
e romagnoli, contestano di aver effettuato gli
interventi di manutenzione utilizzando materiali differenti da quelli previsti, più scadenti
e non conformi al contratto di fornitura. I
contratti contestati sono 23, per un investimento totale di oltre 15 milioni di euro.
A dare origine alle indagini - nei giorni
scorsi carabinieri dei Nuclei investigativi di
Forlì e Arezzo, insieme alla polizia stradale,
hanno effettuato dei sopralluoghi nei tratti interessati dai lavori (quelli contestati vanno
dal 2010 a ora), acquisendo campioni di materiale per sottoporli a ulteriori accertamenti.
Sulla qualità dei materiali utilizzati e su
una manutenzione ritenuta inadeguata, aveva presentato diversi esposti - anche alla Procura di Perugia - il consigliere regionale Gianluca Cirignoni (Umbria popolare-Ncd) che
auspica un allargamento dell’inchiesta anche
al territorio di competenza della magistratura
umbra «Auspico che dopo questa indagine il
futuro della E45 possa essere migliore, e che
la strada di vitale importanza per l’Umbria
diventi sicura e moderna, rimanendo pubblica e gratuita. E magari - conclude - affidata ad
un consorzio formato dalle Regioni».
Ponte della Pietra, bambino di sei anni investito
mentre torna da scuola: ricoverato in ospedale
PERUGIA - È stato investito da un’automobile mentre attraversava la strada. Secondo
quanto è stato possibile apprendere, il bambino di sei anni era appena sceso dall’autobus
che lo riportava da scuola, mentre il mezzo ripartiva, è avvenuto l’impatto.
Il piccolo è stato sbalzato a terra e subito soccorso dai presenti che hanno assistito impotenti alla scena. Dal pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia è rapidamente
arrivata un’ambulanza del 118 che ha soccorso il bambino per poi trasportarlo in ospedale.
L’incidente si è verificato in via Frenguelli, a Casenuove di Ponte della Pietra, intorno
alle 13.30 . Il bambino è stato ricoverato in codice giallo, cioè con ferite di media gravità,
ma con un quadro meno allarmante di quanto si era stimato in un primo momento.
Tra le ipotesi al vaglio della Municipale, la possibilità che il bimbo sia sbucato improvvisamente dalla sagoma del bus e che il conducente della vettura se lo sia trovato
davanti senza riuscire a frenare o evitarlo.
Raccolta “porta a porta”
ogni tre settimane,
disagi e straordinari
Dal 1° dicembre i nuovi calendari per i rifiuti, ma c’è
chi non l’ha ricevuto: Gesenu aumenta gli sforzi
PERUGIA - Carta, plastica, vetro,
metalli di scarto. Da dicembre i
perugini devono ternerla in casa
una settimana in più. Dal 1° dicembre, infatti, per i contenitori
della carta e dei rifiuti multimateriale la frequenza di raccolta quindicinale “porta a porta” è stata allungata a tre settimane. Resta inalterata, invece, la frequenza di
svuotamento dei contenitori del rifiuti secco residuo.
È il frutto della scelta compita da
Palazzo dei Priori, con la delibera
del consiglio comunale n. 17 del
22 settembre scorso.
In questo periodo iniziale di attivazione dei nuovi calendari, Gesenu si è attivata per eseguire comunque dei percorsi di raccolta
straordinari per ritirare carta e
multimateriale, al fine di limitare
disagi. I nuovi calendari, con tutti
gli appuntamenti di ritiro da parte
del gestore di igiene ambientale,
sono stati inviati da tempo a tutte
le utenze interessate a mezzo posta, ma in alcuni casi sono stati segnalati ritardi nella consegna in
particolari aree urbane.
I cittadini non ancora in posses-
so del materiale informativo possono verificare le nuove modalità
tramite il sitowww.gesenu.it, oppure scaricare l’applicazione Gesenu disponibile sia per smartphone Ios sia per Android, o contattare
l’ufficio clienti da telefono fisso al
numero verde 800.66.70.36; da
cellulare
al
numero
075.59.17.125.
Raccolta differenziata I bidoncini del “porta a porta”
E sempre in tema di rifiuti ed altri servizi gestiti localmente, il Comune da martedì prossimo aprirà
anche nelle ore pomeridiane lo
sportello tributi di via Oberdan per
il pagamento di Tasi e Tari, in vista
della scadenza del 16 dicembre per
versare la seconda rata a saldo o
conguaglio. Le aliquote rimangono invariate rispetto alla scadenza
A Ellera Primo confronto sul piano “Verso rifiuti zero”
E l’assessore Felici sprona i corcianesi:
previsti sgravi economici per chi ricicla
CORCIANO - Continua la strategia “Verso rifiuti zero” grazie
alla prima riunione dell’Osservatorio, l’organismo accessorio
istituito il 29 settembre scorso,
che ha costituito una tappa importante. «Lavoriamo per migliorare il servizio rendendolo
sempre più aderente ad un’ottica
ambientalmente sostenibile»,
sottolinea Giuseppe Felici, assessore all’ambiente ed intercultura del Comune di Corciano,
che ha avviato l’attività dell’Osservatorio “Verso rifiuti zero”.
A confrontarsi in seno a questo
strumento di controllo, oltre
all’assessorato all’Ambiente, la
Tsa, attuale gestore del servizio,
l’Osservatorio Borgo Giglione
ed il Comitato di Mantignana.
Le tematiche al centro dell’incontro tra soggetti istituzionali e
cittadini, che si è tenuto a Ellera,
la tariffazione puntuale o corrispettiva e i dati sull’effettivo re-
del 16 ottobre scorso ed il versamento va effettuato come in precedenza in autoliquidazione.
Lo sportello tributi è aperto tutti
i giorni, escluso il sabato, dalle
8,30 alle 12. Nei giorni di lunedì e
mercoledì anche dalle 15 alle 17.
Dal 9 al 16 dicembre tutti i pomeriggi dalle 15 alle 17,30. (info:
075577-4040-2559-4034).
cupero a fronte della raccolta
differenziata. L’assunto è che
più si differenzia, più si riduce
l’indifferenziato, e più si risparmia. La riduzione dei rifiuti a
monte, infatti, permette un risparmio netto sullo smaltimento
oltre ad assicurare benefici ambientali, sociali ed economici.
«Il sistema - sottolinea l’assessore Felici - è semplice: meno rifiuti, più differenziata, meno costi per il cittadino, con sgravi
mirati ed orientati a premiare
l’effettivo riciclaggio. Verrà stabilito un sistema di calcolo preciso che premierà le utenze più
virtuose».
SERVIZIO NECROLOGI
Domani a Torgiano concerto in memoria
del clarinettista Ciro Scarponi
TORGIANO - Eccezionale concerto per ricordare, a 8 anni dalla scomparsa, Ciro Scarponi, clarinettista torgianese noto in tutto il mondo. Autentico innovatore della tecnica clarinettistica, vanta numerose incisioni
discografiche e registrazioni radio e televisive per la Rai, Radio France e
BBC. Per onorare la sua carriera suoneranno domani alle 21 presso la sala
Sant’Antonio a Torgiano, Maria Chiara Fiorucci (arpa), Michele Fabrizi
(pianoforte), Andrea Biagini (flauto), Michele Bianchini (sax), Domenico Umbro e Guido Arbonelli (clarinetti) e Patrizio Scarponi (violino).
Organizzatori della serata, oltre al Comune, l’Associazione musicale Ciro Scarponi, presieduta dal dottor Leonardo Draghini che con tanto entusiasmo ha voluto questo evento. L’ingresso è libero a tutti.
075 395041
075 395043
E’ mancata all’affetto dei suoi cari
ZELIDE BALDELLI
LE NECROLOGIE
VED. BARTOLETTI
Ne danno il triste annuncio la figlia Rosalba, il genero
Dionisio, la nuora Anna Luisa, le nipoti Monica e Silvia,
le sorelle Noemia, Alide ed i parenti tutti.
Montelaguardia, 5 Dicembre 2014
I funerali avranno luogo oggi Venerdì alle ore 11,00
nella Chiesa Parrocchiale di Montelaguardia.
Dopo le esequie la cara salma sarà tumulata nel cimitero
di Perugia.
Si ringraziano anticipatamente tutti coloro che vorranno rendere
l’ultimo tributo di affetto alla cara estinta
SI RICEVONO
ENTRO
LE ORE 17.00
IN BREVE
Corciano
Agricoltore ferito
con un colpo di pistola
CORCIANO - È ricoverato in
condizioni disperate al Santa
Maria della Misericordia di Perugia un agricoltore di 76 anni
di Corciano, trovato ferito nel
terreno di sua proprietà, a Terrioli. Secondo quanto è stato
possibile apprendere, avrebbe
rivolto contro di sé la pistola utilizzata per uccidere i suini. Un
gesto volontario sul quale non
sembrano esserci dubbi.
Medicina
Medici radiologi
a convegno
PERUGIA - Nell’Aula 5 della
sede di Medicina a Sant’Andrea
delle Fratte si è tenuto il CXIII
Raduno annuale del Gruppo regionale della Sirm (Società italiana radiologia medica), dedicato alla “Sicurezza e Legislazione in tema di Rm ad alto
campo”. Con l’occasione è stata
ufficiliazzata a la donazione alla
Biblioteca universitaria di Medicina dei fondi storici delle famiglie dei professori Bruno Bellucci e Umberto Nuvoli.
Il convegno, presieduto dal dottor Pierfausto Ottaviano, ha affrontato il tema della risonanza
magnetica ad alto campo. Inoltre, si è tenuto un confronto tra
esperti del settore e sulle apparecchiature di risonanza magnetica a 3T istallate nelle
Aziende Ospedaliere di
Perugia e Terni.
Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria
18 spoleto
Redazione Tel. 0742 342764 Fax 0742 345105
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Freccia Bianca,
sale la protesta
della città
Ancora nessuna certezza per il ripristino
della fermata che era stato promesso
di FILIPPO PARTENZI
SPOLETO - Un silenzio assordante.
Sono passate settimane da quando
l’assessore regionale ai trasporti Silvano Rometti, rispondendo all’appello del sindaco Fabrizio Cardarelli, aveva dato la propria disponibilità
a valutare con Trenitalia il ripristino
della fermata a Spoleto del treno
Freccia Bianca. Una promessa che
al momento è rimasta sulla carta e
IL CORSIVO
a stazione di Spoleto è stata
via via depotenziata nel
corso degli ultimi anni. La
mancata fermata del Freccia
Bianca è l’ultimo degli episodi che
danneggiano un intero comprensorio. È ora di mettere uno stop.
L
che, anzi, potrebbe essere strettamente collegata alla proposta dello
stesso Rometti di avviare prima un
progetto sperimentale, per verificare quanti sono gli utenti che nel caso
utilizzerebbero il servizio. Cardarelli, che incontrerà il ministro Angelino Alfano a Roma il 10 dicembre per
discutere della questione, si è detto
«fiducioso» alla luce del sostegno ricevuto ma a preoccupare il comitato
viaggiatori spoletini, che per primo
aveva segnalato la criticità, è la
«mancanza di chiarezza» della Regione.
«Sembra quasi che il problema sia
marginale e quindi solo spoletino.
Da qualche anno - ha spiegato - si assiste, nella quasi totale indifferenza
dell’amministrazione regionale, ad
un progressivo smantellamento delle comunicazioni veloci con Roma.
L’isolamento dell’Umbria viene così sancito di fatto accettando passi-
Penalizzata La stazione ferroviaria di Spoleto
vamente le decisioni unilaterali di
Trenitalia. Ci chiediamo se sia questa la strada da seguire per rilanciare
il turismo e l'economia della nostra
regione». Insieme alle associazioni
di categoria e agli enti culturali della
città, il comitato attraverso una lettera ha chiesto al presidente della Regione Catiuscia Marini di intervenire assumendo ufficialmente una posizione chiara e trovare una soluzione che non penalizzi il territorio.
«Fino al 2000 - ha fatto notare nella nostra città fermavano dodici
Eurostar con percorrenza della tratta
Roma - Spoleto di un’ora e cinque
minuti mentre ora ci ritroviamo con
due soli intercity e una serie di regionali, con tempi che vanno da un'ora e
trenta fino a due ore. Basta questo
per mettere in luce il processo di regressione in atto davvero insostenibile per una città che vive di turismo
e di grandi manifestazioni culturali.
Avere a cuore le sorti di Spoleto che
comprende anche il vasto territorio
della Valnerina - ha concluso - significa difendere il Festival dei Due
Mondi, il teatro lirico sperimentale,
il centro studi sull'alto medioevo
nonché il nostro immenso patrimonio storico, artistico e culturale che
ha ricadute benefiche sull’intera
Umbria».
NORCIA
Un comitato
per rilanciare
gli sport invernali
nel comprensorio
Ase, la nomina di Musco fa ancora discutere
Contestata da “SpoletoSì”, è stata anche al centro di una richiesta di delucidazioni da parte del Pd
SPOLETO - Non è bastato l’intervento del segretario generale
del Comune Mario Ruggieri a
mettere la parola “fine” sulla vicenda della nomina di Angelo
Musco ad amministratore unico
dell’Ase. Contestata inizialmente
da “SpoletoSì”, nel corso dell’ultima seduta del massimo consesso cittadino anche il consigliere
comunale Massimiliano Capitani
(Pd) era intervenuto sull’argomento chiedendo se Musco, in
qualità di pensionato, avesse i requisiti di legge per ricoprire un incarico dirigenziale nell’azienda
partecipata. Come spiega l’articolo 6 del decreto legislativo 90
del 2014, infatti, «le pubbliche
amministrazioni non possono
conferire incarichi dirigenziali o
direttivi o cariche in organi di go-
verno di amministrazioni pubbliche, a soggetti già lavoratori pubblici e privati collocati in quiescenza».
A rispondere è stato il segretario generale Ruggieri, secondo il
quale la nomina è regolare. «Musco è stato nominato - ha scritto in
una lettera destinata a Capitani con deliberazione dell’assemblea
dell’Ase direttamente dalla socie-
LA QUESTIONE
Piscina comunale, futuro ancora incerto
Il Comune proroga per 15 giorni
la gestione del consorzio Abn
SPOLETO - Sono due le settimane di proroga del contratto per la gestione della piscina comunale che il Comune ha concesso al Consorzio Abn.
Un breve respiro di sollievo, che durerà fino a domenica 14 dicembre, per
la quarantina di lavoratori impegnati nell’impianto natatorio “F. Pallucchi” e per gli sportivi che la frequentano. Le incertezze sul futuro della
struttura, però, non mancano.
Dato che lo scorso mese non è pervenuta alcuna risposta al bando di gara per la modifica della gestione della piscina, il Municipio ha optato per
un periodo di transizione versando nelle casse della cooperativa Blu, facente parte dell’Abn, 6.664 euro per questi 15 giorni (la concessione è
scaduta ufficialmente il 30 novembre). La Giunta presieduta ha preso atto
della relazione presentata dalla direzione Icsss, ufficio sport e verdi attrezzati, in cui si sottolinea l’importanza di mantenere aperta la piscina
studiando proposte tecniche di affidamento che salvaguardino l’integrità
delle programmazioni relative all'anno sportivo 2014/2015, considerando anche tutti gli utenti che ne usufruiscono e il relativo pagamento
dell’abbonamento già effettuato da molti di loro. La direzione è stata
quindi incaricata di trovare una soluzione per l’appalto: la struttura, infatti, rappresenta una priorità per il Comune e rientra tra gli impegni principali che intende perseguire il consigliere con delega allo sport Roberto
Settimi. La gestione ponte dovrebbe servire ad arrivare al nuovo bando,
per l’assegnazione degli interventi relativi al miglioramento generale
dell’impianto, abbandonando quindi in parte gli obiettivi originali.
PAOLA CINTIO
Nominato Angelo Musco
è stato recentemente eletto
al vertice dell’Ase
tà che non rientra nelle categorie e
nelle tipologie di soggetti giuridici ai quali si applica il divieto previsto dal decreto legislativo».
L’Ase, non essendo configurabile
come una pubblica amministrazione, può quindi «liberamente
conferire incarichi anche a soggetti con contratti in quiescenza».
Il contenuto del documento è stato in seguito pubblicato sulla pagina Facebook della
società da Musco,
che integrerà con risorse proprie il
compenso lordo di
17.714,70
euro
(8.863,64 netti) a
cui ha diritto per arrivare ai 9 mila euro
necessari per finanziare le borse di studio destinate agli
studenti meritevoli.
Nonostante l’intervento chiarificatore di Ruggieri, è
arrivata la replica
del consigliere del
Pd Paolo Martellini.
«Nella
delibera
dell’Ase con cui è
stato nominato Musco - ha fatto notare
- è scritto che tale incarico è gratuito.
Per tali ragioni la
questione relativa al
fatto che non debba percepire alcun compenso è fin troppo chiara.
Chiedo che il segretario generale
si adegui al dettato normativo e
alla delibera, onde evitare danni
erariali che verranno sanzionati
dalla Corte dei Conti».
Castelluccio La piana innevata
NORCIA - Stimolare il rilancio
degli sport invernali nel comprensorio sciistico di Castelluccio e di Forca Canapine. È
l’obiettivo del comitato civico
recentemente costituitosi a Norcia dopo i disagi dello scorso anno. «Malgrado questa zona ospiti l’unica stazione sciistica
dell’Umbria e abbia le migliori
piste da sci da fondo dell'Italia
peninsulare - ha detto il portavoce Francesco Rotondi - non è
stato possibile portare avanti
l’attività, in quanto gli impianti
di risalita sono rimasti fermi e
non si è provveduto a battere le
piste da fondo. La nostra preoccupazione è che le istituzioni
umbre continuino a non prendere le dovute iniziative per far ripartire questi sport sul nostro
territorio. Avvisaglie in tal senso vengono dal comitato Fisi
umbro-marchigiano che non ha
previsto alcuna gara nel comprensorio, non avendo avuto
probabilmente garanzie sulla
funzionalità delle piste».
Il comitato ha quindi chiesto al
Municipio la disponibilità a sostenere l'attività sciistica. «Segnali positivi - ha detto Rotondi
- sono arrivati dall'assessore allo
sport Giuliano Boccanera, che si
è impegnato a contattare la Regione e il Parco nazionale dei
monti Sibillini per coinvolgerli
in questo progetto, che verrà
esteso anche ai Comuni di Castel Sant’Angelo sul Nera, Arquata del Tronto ed Accumoli».
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todi-deruta-marsciano
19
Colle “fragile”,
mancano i soldi
Servono decine di milioni di euro per il consolidamento,
Todi torna a pensare alla legge speciale con Orvieto
TODI - Servono altri milioni di euro
per il consolidamento del colle di
Todi: si torna a pensare alla legge
speciale. A intervenire sull’argomento è il consigliere regionale del
gruppo Socialisti e Riformisti per
l’Umbria, Massimo Buconi, che
sottolinea come sia «positiva e opportuna l’iniziativa del sindaco di
Todi per rimettere al centro la questione del mantenimento dei lavori
di consolidamento del colle di Todi
e dell’assoluta necessità del completamento degli stessi in quelle
aree dove non si è mai intervenuti».
Una tematica che, secondo il consigliere regionale, sarebbe tra l’altro
«da affrontare, come già positivamente fatto in passato, con la città di
Orvieto». «Le leggi speciali, che
hanno consentito di poter positivamente intervenire sui movimenti
franosi all’epoca più gravi - commenta Buconi -, hanno altresì permesso il recupero e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale
della città, hanno prodotto gli effetti
previsti con risultati molto positivi
che da alcuni anni sono sotto gli occhi di tutti. Ora è urgente una pro-
fonda revisione e verifica manutentiva degli interventi di consolidamento effettuati e parimenti urgente
è la realizzazione di analoghe opere
sui versanti e sui fossi già all’epoca
interessati in forma minore rispetto
ad altri, ma che oggi si sono pericolosamente aggravati. Dalle schede
tecniche di intervento predisposte fa sapere il consigliere regionale - si
evince con chiarezza la necessità dal
punto di vista finanziario, di qualche
decina di milioni di euro solo per
Todi, cifre che ovviamente non sono alla portata dei bilanci dell’amministrazione comunale. Per questo
ribadisco opportuna l’iniziativa del
sindaco del Comune di Todi tesa a
riprendere una forte collaborazione
con la città di Orvieto e con la Regione, e alla quale riterrei opportuno
che si debba dare un seguito organizzando una specifica giornata di
approfondimento, verifica e studio
tra la Regione, i Comuni, i rappresentanti del Parlamento e del Governo per riproporre la questione all’attenzione nazionale. A suo tempo gli
interventi previsti e realizzati, nonché le leggi speciali approvate sono
Voglia di legge
speciale Una
veduta del Colle di Todi, sotto
il consigliere
regionale del
Psi, Buconi
state un esempio unico e positivo nel
panorama nazionale ed europeo.
Non sfuggirà a nessuno - conclude
Buconi - che solo se si riconquisterà
quel tipo di palcoscenico, visti i
Scuole nel degrado,
l’aiuto dall’8 per mille
TODI
Anziano investito
a Cappuccini
TODI - Un anziano è stato
investito, nel tardo pomeriggio di ieri, in località Cappuccini. L’esatta dinamica
dell’incidente è ancora in fase di ricostruzione da parte
della polizia municipale di
Todi. Sembra tuttavia che
l’investito stesse attraversando la via Tiberina quando
è stato colpito da un’automobile che procedeva in direzione Collevalenza. Alla
guida una donna e a intervenire è stata appunto la municipale che ha effettuato tutti
gli opportuni rilievi. L’anziano è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso di
Pantalla con numerose lesioni.
tina accompagnano i propri figli a
scuola e si rendono conto dello stato
di conservazione degli edifici stessi». Soprattutto l’asilo nido comunale e la scuola dell'infanzia, mostrano infiltrazioni di umidità. Il nido ha il tetto in condizioni precarie
da tempo. Per mesi un telone in plastica è stato posizionato sopra la copertura ma le parti sigillanti del tetto
sono compromesse ed urge una sistemazione definitiva della struttura. Molti cittadini hanno espresso le
proprie lamentele sentendosi rispondere che in una situazione di
crisi come quella attuale, mancano i
fondi per aprire un cantiere che possa intervenire. Il Movimento 5 stelle
propone all’amministrazione comunale di prendere in considerazione la
possibilità di rivolgere una richiesta
allo Stato per ottenere i fondi necessari alla sistemazione degli edifici
ISABELLA ZAFFARAMI
Dall’8 per mllle
possono arrivare i fondi per i
lavori nelle
scuole
Deruta, la proposta del Movimento 5 Stelle
DERUTA - Fare richiesta di finanziamento dell’8 per 1000 dell’Irpef
devoluto dai cittadini allo Stato italiano per interventi in materia di edilizia scolastica. È quanto richiede il
Movimento 5 Stelle di Deruta con
una lettera aperta al’amministrazione. «Le condizioni precarie degli
edifici scolastici di Deruta - dicono i
grillini - sono note a tutti, soprattutto
ai genitori degli alunni che ogni mat-
tempi, potrà essere possibile dare
soluzioni alle problematiche esposte. Sono sicuro che la Regione
prenderà, in sintonia con le amministrazioni comunali, opportune iniziative per perseguire l'obiettivo».
Negli anni ’70 venne avanzata una
proposta di legge speciale che fu
votata dal Parlamento. La legge del
1978 consentì l’avvio di alcuni interventi essenziali grazie a un primo
finanziamento e fu poi rifinanziata
del 1987 «per il definitivo consolidamento della Rupe di Orvieto e del
Colle di Todi» e di nuovo nel 1997.
scolastici più danneggiati «Proprio
grazie ai Parlamentari del 5 stelle dicono quelli del Movimento nel documento che è stato inviato a tutti i
cittadini, al sindaco ed ai consiglieri
comunali - è stata approvata una modifica in materia di 8 per 1000». Il
presidente della Repubblica, con il
decreto 172 del 17 novembre 2014,
ha prodotto delle integrazioni sui
criteri e procedure di utilizzo dell’8
per 1000, stabilendo che la categoria
dell’edilizia scolastica vada ad aggiungersi alle 4 già esistenti. Le amministrazioni che vogliano quindi
far richiesta di contributi da devolvere all’edilizia scolastica possono
rivolgere la propria istanza allo Stato entro il 15 dicembre.
MAURO BRANDA
Todi Scade il 15 dicembre il termine per le domande per partecipare ai progetti del Comune e del Servizio civile
“Garanzia Giovani”, un’opportunità di lavoro per otto ragazzi
TODI - Scade il 15 dicembre il termine di presentazione
delle domande per la selezione dei volontari da impiegare nei 3 progetti di Servizio civile nazionale da svolgersi
a Todi nell’ambito del programma europeo per la lotta
alla disoccupazione giovanile “Garanzia Giovani”. I tre
progetti, elaborati dal Comune di Todi e approvati dal
dipartimento della Gioventù e del Servizio civile nazionale e dalla Regione, prevedono l’impiego di 8 volontari: 4 per il progetto “Ambiente e patrimonio”, 2 per “Biblioteca a porte aperte”, e 2 per il progetto “Giovani e solidarietà”. Ciascun progetto dura 12 mesi e al volontario
è riconosciuto un assegno mensile di 433,80 euro. Possono partecipare alla selezione i ragazzi e le ragazze italiane e i cittadini stranieri residenti in Italia che, alla data
di presentazione della domanda, abbiano compiuto il
18esimo anno di età e non superato il 28esimo. «L’obiettivo - commenta l’assessore alle Politiche sociali Catia
Massetti - è promuovere percorsi formativi sia dal punto
di vista professionale che personale. In questo momento
di grave crisi economica e lavorativa l’amministrazione
cerca di mettersi a disposizione attivando gli strumenti
utili per offrire opportunità ai giovani”.
IN BREVE
A Todi
“Amici del gemellaggio”,
torna il mercatino
TODI - Si terranno, domani e
dopodomani, nei locali dei portici comunali, gli ormai tradizionali mercatino e lotteria organizzati dall’associazione Amici
del gemellaggio di Todi. I fondi
raccolti nella due giorni serviranno in particolare a completare il liceo comunale di Koudougou, in Burkina Faso. Il mercatino è dunque ricco di oggetti di
artigiani locali, ma anche provenienti dalla città africana, oltre
che di manufatti realizzati dai
ragazzi della scuola media Cocchi.
A Marsciano
Nestor, Angeleri chiude
la trilogia letteraria
MARSCIANO - 100 anni + 10.
Sono questi gli anni della Nestor, squadra di calcio di Marsciano la cui storia è stata raccontata da Alvaro Angeleri nella trilogia “Un gioco lungo un
secolo”. I primi due volumi sono stati pubblicati nel 2004 e
2006, mentre il terzo e ultimo
volume “La Nestor dalla prima
categoria alla serie D” sarà presentato domani alle 16 al Teatro
Concordia. Il volume è edito
dalla casa editrice Pliniana con
la compartecipazione del Comune di Marsciano. All’appuntamento prenderanno parte, insieme all’autore, il sindaco Alfio Todini, il presidente della
Nestor Stefano Ercolani, il giornalista Rai Luca Cardinalini e
tanti protagonisti del calcio
marscianese di oggi e di ieri.
A Massa Martana
Due week end
con il mercato natalizio
MASSA MARTANA - Massa
Martana in fermento per la sesta
edizione del mercatino natalizio
che si presenta, quest’anno, con
una veste nuova e un programma ricco di attività e iniziative,
per grandi e piccini. Dal 6 all’8
e dal 13 al 14 dicembre le piazze e le vie del centro storico saranno il palcoscenico naturale di un circuito dedicato al Natale .
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Tk: Ast sarà competitiva, 30 milioni
già tagliati con l’intesa
Nota della multinazionale dopo la firma, la sfida di viale
Brin per rialzare la testa. Bilanci aziendali ai raggi x
ACCIAIERIA
I NODI
di ANDREA GIULI
TERNI - Nessun trionfalismo, nessun catastrofismo. Ma un sano realismo. E un costante monitoraggio.
In sintesi, è tutto qui il senso dell’ipotesi di accordo siglata al Mise il 3 dicembre scorso da tutti i protagonisti.
Chi ha vinto e chi ha perso è un dilemma senza senso. Si tratta, banalmente, di una mediazione, in cui qualcosa
si ottiene e qualcosa (forse di più) si
perde. Non ha molto senso neppure
chiedersi se la fabbrica resterà per
sempre o il giorno esatto di quando
sarà venduta (se sarà venduta). La
fabbrica esiste, ha un padrone e c’è
un accordo fino al 2018. Il resto, sono
variabili imprevedibili relative ai governi, ai mercati, alla finanza, ai consumi, alle regole.
Forse, per quanto possibile, è più interessante cercare di inquadrare il
presente “prossimo”, partendo dai
numeri e dall’accordo.
SI FA VIVA LA THYSSENKRUPP
L’Ast, da quanto si legge in una nota
in tedesco (tradotta) della multinazionale, con l’accordo di ieri ha già
risparmiato 30 milioni di euro (dei
100 annui che conferma, con tagli in
varie aree), molti dei quali sul costo
del lavoro.
BILANCI IN ROSSO, I NUMERI
Con gli esangui stipendi di novembre, l’azienda avrà risparmiato tra i 3
e i 4 milioni di euro, ma ne avrà anche
sborsati circa 24 di incentivi per
l’uscita volontaria di 296 persone, alle quali si aggiungeranno presto
un’altra quindicina. I conti di viale
Brin sono tutt’altro che rosei. Secondo il Centro ricerche di Mediobanca,
negli ultimi 5 anni Ast ha accumulato
perdite per 700 milioni di euro, 180
milioni solo l’anno scorso, con un calo di fatturato da 2,4 miliardi circa a
1,8 e delle vendite in Europa da 1,1
miliardi a 600 milioni. Il capitale netto dell’acciaieria ternana si è drammaticamente svalutato: 345 milioni
nel 2009, 56 milioni nel 2013. I debiti
totali, per ciascun esercizio contabile, sono tra gli 800 milioni e 1 miliardo, annichilendo così, di fatto, il rapporto fra debiti e capitale (è salito a
un pò meno di 15 volte nel 2013),
con i primi assai superiori al patrimonio. Nonostante questo, i bilanci di “mamma” ThyssenKrupp,
dopo almeno 3 anni di buio, cominciano a federe la luce con l’ultimo esercizio contabile 2013-14:
un utile netto di 195 milioni, un risultato prima delle imposte salito
da 586 milioni a 1,3 miliardi, gli
ordini sono cresciuti del 7%, le
vendite passano da 3,86 miliardi
a 4,13, l’indebitamento si riduce
da 5 a 3,5 miliardi. Per il 201415, le vendite sono attese in aumento, ma ci saranno ulteriori
risparmi complessivi per 850
milioni. La divisione “Materials” nella quale Ast è inserita
ha fatto registrare buone prestazioni: maggiori volumi,
vendite e ordini incrementate
del 17%. L’inclusione di Vdm
e Ast ha influenzato vendite e
700
i milioni di euro
persi
negli ultimi 5
anni
dall’acciaieria
56
milioni di capitale Ast nel 2013,
svalutato
dai 345 milioni
del 2009
ordini per un importo di 1,9 miliardi,
ma il risultato prima delle imposte è
stato in rosso di 24 milioni. Per il numero uno di Tk, Heisinger, comunque, «l’inversione di tendenza non è
ancora completa».
LA SCOMMESSA
In tale quadro - e prendendo per buoni questi numeri ufficiali - c’è da capire quale ruolo potrà svolgere Ast, a
partire da domani. La partita è complicata. Nel piano industriale e in altri
documenti la Tk parla di azione di rilancio e sviluppo dell’azienda. La
nota dei tedeschi, appena dopo la firma sull’accordo, recita di fare
dell’Ast «un player competitivo a
lungo termine nel mercato dell’ac-
Mapelli: «Se non si investe in ricerca e nuovi
prodotti fra un anno e mezzo sarà ancora
crisi, così Terni non è appetibile sul mercato»
TERNI - «Oggi si festeggia ma
all’accordo va data sostanza, perché se Ast non investe in innovazione e ricerca ampliando la sua gamma commerciale tra un anno e mezzo o due si riproporrà una situazione di crisi». È l’analisi che fa il professor Carlo Mapelli, docente di siderurgia al Politecnico di Milano ed
esperto del settore, delle prospettive industriali che potrebbero uscire
dall’accordo firmato tra Governo,
azienda e sindacati. Nel documento
si parla di 10 milioni di euro di investimenti per la ricerca e l’innovazione, cifra che ai più sembra insufficiente a rilanciare le produzioni
dello stabilimento ternano. «Gli in-
vestimenti in ricerca e sviluppo devono essere esplicitati e resi efficaci
- spiega Mapelli - e puntare su nuovi
prodotti che siano appetibili a livello commerciale, penso ad esempio
all’acciaio avanzato ad alto rendimento. A Terni ci sarebbe la dotazione impiantistica per riuscire a
puntare su questi prodotti che in Italia non si fanno». Perchè il rischio è
che nelle condizioni attuali del mercato dell’inox sia difficile giustificare il mantenimento di due forni,
come vaticinava il piano industriale
iniziale dell’Ast, e quindi «un forno
va dedicato ad altro», afferma
l’esperto. Perchè è stato corretto rivendicare nella trattativa, come
L’esperto Il professor Carlo
Mapelli
ciaio inossidabile». Certo, si tratta di
un piano dichiarato di riorganizzazione e ristrutturazione. Ma ciò non è
necessariamente negativo in automatico, a priori. Che i tedeschi vogliano
puntare parecchio sui prodotti a freddo, con più alto valore aggiunto e con
una revisione della strategia commerciale e di marketing, è dichiarato
anch’esso. Si tratterà allora di vendere queste produzioni. E pure di risparmiare - molto - sull’acquisto delle materie prime. La fabbrica - un pò
smagrita - potrebbe ripartire, recitare
un ruolo. Anche nel ridisegno che pare comporsi della mappa siderurgica
italiana. Una partita da giocare. Con
molti rischi e incertezze. Le garanzie
sul futuro sono un’astrazione.
hanno fatti i sindacati, il mantenimento dei volumi produttivi e
l’equilibrio tra l’area a caldo e quella a freddo dello stabilimento, «ma
se si fanno solo volumi produttivi
non serve se poi non c’è nessuno
che li compra», dice Mapelli. Per il
docente del Politecnico di Milano
bisognerà vedere «se sAst sia disposta a investire per trasferire
know how da Tk su nuove
produzioni che hanno già
sviluppato ad esempio a
Bochum, come in senso inverso era successo per il
Magnetico». E magari proprio l’acciaio magnetico,
quello dismesso a Terni
dieci anni fa, potrebbe essere una nuova carta da giocare. «In Italia non si produce
più magnetico - afferma
Mapelli - e si si potrebbe
tornare a farlo ma non nei volumi di
una volta, puntando sul magnetico a
grano orientato, il più pregiato».
Lavoratori
dell’Ast davanti
all’ingresso principale dell’acciaieria. A sinistra, Heinrich
Heisinger, numero uno della multinazionale Tk
Per l’esperto la necessità di investire su una gamma di nuove produzioni è la premessa affinchè Ast
possa tornare a raccogliere l’interesse di potenziali acquirenti poiché, nel medio lungo termine, Tk è
intenzionata a disfarsene. «Si vende
qualcosa che ha prodotti appetibili e
fa margini, e Terni oggi non è appetibile sul mercato», afferma Mapelli, scettico anche sull’intervento
dello Stato. «Avrebbe difficoltà dice - non può offrire soluzioni corrette dal punto di vista gestionale. I
vertici politici hanno altre priorità
rispetto a quelle di un’attività impredntioriale che deve fare margini
e produrre ricchezza da reinvestire.
E mi sembra che la storia ci dica che
lo Stato nel settore siderurgico non
ha colto grandi successi. Serve piuttosto un intervento sulle regole e
per rendere competitivo un territorio dal punto di vista delle infrastrutture e dell’energia.
VINCENZO CARDUCCI
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terni
«
Assemblee gremite e attente, ma con
criticità e sofferenze
Rosario Rappa, segretario nazionale Fiom-Cgil
»
21
Indotto, scure
sui contratti
per altri 9 mesi
Ast chiama le aziende: meno 20%
Assemblee tese in acciaieria
La lettera Nel documento evidenziate una serie di prescrizioni e motivazioni che inducono al giro di vite
Inquinamento, l’Arpa scrive alla Provincia: rivedere
l’autorizzazione ambientale al sito
TERNI - Acciaieria e inquinamento.
In una lettera indirizzata al
presidente della Provincia di
Terni, Di Girolamo e vergata
dai vertici dell’Arpa, la stessa
agenzia demanda, con dovizia
di particolari argomentativi,
all’autorità competente - e cioè
la Provincia - l’attivazione della procedura di revisione autorizzativa in capo all’Ast e all’Ilserv per quanto riguarda l’autorizazzione integrata ambientale
(Aia) concessa all’impianto siderurgico dalla Regione nel
2010.
Non è un passaggio di poco
momento, nè dai messaggi trascurabili.
La lettera, firmata da Adriano
Rossi e da Paolo Grigioni (rispettivamente direttore di di-
partimento e dirigente di settore) indica la necessità di una
nuova procedura sulla base di
una nutrita serie di motivazioni
e prescrizioni riscontrate attraverso visite ispettive, relazioni
e studi, misurazioni, indagini e
verifiche.
Si va dalle emissioni in atmosfera ai processi di sorveglianza e controllo; dalle acque meteoriche di ruscellamento
all’inquinamento acustico; dalla gestione dei rifiuti e scorie
alle acque di percolazione della
galleria del Tescino; dal sito di
bonifica di Papigno agli sversamenti nel Nera, fino alla contaminazione diffusa da polveri
sottili.
Per ognuna - o quasi - di queste voci, l’Arpa rileva e ricorda
lacune, criticità, incongruità ed
La discarica dell’Ast
emergenze di diverso tipo: strumentali, impiantistiche, ambientali, di comunicazione.
L’ennesimo sasso nello stagno
nella inquietante saga ambientale, legata alla “cittadella” di
viale Brin.
TERNI - Ogni giorno ha la sua pena.
E l’ultima, sembra proprio ricadere
sull’ampia platea delle ditte dell’indotto Ast.
Ieri, infatti - la conferma viene dalle organizzazioni datoriali - l’Ufficio acquisti di Ast ha telefonato (ma
anche scritto in qualche caso) ai titolari di molte ditte terze per comunicare loro la proroga, fino a settembre
2015, della scontistica media del
20% rispetto ai contratti per appalti e
servizi tuttora in essere con la stessa
acciaieria. Una risposta, a quanto
pare, è attesa per martedì prossimo.
E dire che, nelle settimane scorse,
sembrava acquisita una rinegoziazione caso per caso di questi tagli,
scongiurando così una falciata lineare. Se così stanno le cose - si tratterebbe di un duro colpo par tante di
queste aziende che, secondo la malevola interpretazione corrente, si
troverebbero a pagare di fatto il conto del recentissimo accordo su Ast.
Intanto, ieri si sono tenute le prima
assemblee proprio per illustrare ai
lavoratori i contenuti dell’ipotesi di
accordo siglata ieri al Mise. Un accordo difensivo, ma il migliore possibile nella situazione data. Così è
stato prevalentemente definito il testo, nel corso delle assemblee stesse
che continueranno fino a sabato. Assemblee gremite, attente, ma in cui
non sono mancate critiche, perplessità, lamentele, da parte di diversi lavoratori che, tra il 15 e il 17 dicembre, dovranno con un voto referendario ratificare o meno la validità
dell’accordo medesimo. Molti applausi, in assemblea, a quegli interventi che si sono rivelati pù “aggressivi”, non poche critiche al Governo.
«Sono state assemblee molto partecipate - ha detto il segretario nazionale della Fiom, Rappa - in cui i lavoratori hanno dimostrato grande
attenzione. C’è stata anche qualche
criticità». In particolare delle sofferenze sono state evidenziate dai lavoratori delle ditte di appalto
dell’Ast e pure sul salario integrativo si è sollevato qualche mal di pancia.
Anche il segretario nazionale della Uilm, Ghini, ha parlato di «un accordo che comporta dei sacrifici, ma
LE REAZIONI
Soddisfazione, moniti e polemiche nei commenti
TERNI - Mentre a Roma, Camera dei deputati, cittadini e operai ternani e un gruppo di
parlamentari di Scelta Civica presentano la
proposta di azionariato diffuso e pubblic company, continuano a fioccare i commenti
sull’accordo Ast.
Per il consigliere regionale di FI, De Sio, se
«l’intesa raggiunta va a bene e si è ottenuto
quanto possibile, gli unici soggetti a cui va dato il merito di ciò sono i lavoratori e il sindacato, più all’altezza delle istituzioni locali e
non». E giù, dunque, con la bastonate al governo Renzi e alla Commissione europea, evidenziando tute le incertezze dell’accordo.
La Cgil Umbria, lodando ovviamente il risultato da ascrivere alla mobilitazione operaia, parla di «ipotesi di accordo positiva che
riapre una prospettiva» e di un Governo che
deve «riattivare gli strumenti per far riconoscere al territorio ternano lo status di area di
crisi complessa».
Il consigliere comunale del Pd, Piermatti,
parla di «miglior accordo possibile, il futuro
di Ast è oggi più certo rispetto agli obiettivi
iniziali dell’azienda. È però sciocco e poco
credibile chi in queste ore si assume meriti
che vanno oltre il ruolo effettivamente svolto».
Soddisfazione, meriti anche al Governo,
speranza nel futuro della siderurgia nazionale
e l’invito ad un attento monitoraggio sono invece i concetti espressi dai parlamentari umbri del Pd, Rossi, Cardinali e Ginetti.
che traccia la strada per un rilancio e
una prospettiva». Per la leader
dell’Ugl Metalmeccanici, Vicaro,
«sono state assemblee vivaci e attente, i lavoratori erano già preparati sui
contenuti dell’accordo: ecco un ulteriore segnale della loro grande partecipazione e tenacia. Abbiamo posto le basi per la condivisione di un
testo importante per il futuro delle
acciaierie. Con il referendum saranno i lavoratori a decidere. In caso di
risposta affermativa si tratterà di
monitorare e verificare la corretta
gestione dell’accordo, tentando anche di ripristinare il clima di fiducia
perso in questi 4 mesi di lotta».
AN. GIU.
FONDAZIONE CARIT
Senza lavoro,
aiuto di 100 mila
euro alle famiglie
TERNI - Il cda della Fondazione
Carit ha deliberato, nella sua ultima riunione del 3 dicembre,
uno stanziamento di 100.000 euro per la creazione del “Fondo di
solidarietà per le famiglie in difficoltà a causa della perdita di lavoro”.
«L’idea dell’istituzione di
questo fondo - si legge in una nota - è nata dal presidente della
Fondazione Carit ed ha ricevuto
il sostegno del vescovo di Terni,
Piemontese. L’iniziativa intende venire incontro alla grave situazione lavorativa che sta attraversando la nostra Provincia, anche a seguito delle vicende che
hanno interessato le acciaierie.
Un atto di solidarietà a favore di
famiglie in difficoltà economica
a causa della perdita del lavoro o
del mancato pagamento della retribuzione per diversi mesi. Nel
rispetto della logica sussidiaria e
collaborativa, le richieste di accesso al fondo verranno raccolte
dalle realtà ecclesiali cittadine,
in particolare dalle parrocchie.
Sarà poi istituita una Commissione di solidarietà, presieduta
dal direttore della Caritas, Claudio Daminato e dal vicepresidente della Fondazione Carit,
Francesco Quadraccia. La commissione valuterà le richieste e la
loro ammissione al contributo.
Con lo stanziamento della Fondazione Carit si conta di erogare
fino ad un massimo di 500 euro a
famiglia in stato di bisogno».
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Dopo “Mafia Capitale”
giunta Marino a rischio
Il prefetto non esclude di azzerare l’esecutivo comunale
e il commissario anti-corruzione chiede pool sugli appalti
ROMA - La bufera scatenata
dall’inchiesta sulla Mafia Capitale
continua ad avere ripercussioni
sulla politica romana. Ieri mattina
il sindaco di Roma Ignazio Marino
ha incontrato il presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione
Raffaele Cantone e il neocommissario del Pd romano, Matteo Orfini. Il presidente Raffaele Cantone
ha annunciato la creazione di un
pool di esperti - individuati all’interno dell’anti-corruzione - per
analizzare possibili appalti sospetti. Ma il terremoto è soltanto
all’inizio. Fonti vicine all’inchiesta spiegano che ci sarà una nuova
ondata di arresti e di avvisi di garanzia. Intanto il presidente della
Regione Lazio ha sospeso le gare
in Regione e ha disposto un’indagine conoscitiva presso tutte le
principali centrali appaltanti della
Regione(Asl, Ater, Centrale Unica
e Dipartimenti). Giovanni De Carlo, per cui l’autorità giudiziaria
aveva chiesto la misura cautelare e
che era irreperibile dal 2 dicembre
scorso, è stato arrestato a Fiumicino.
«Insieme all’assessore al Bilancio Silvia Scozzese, abbiamo chiesto al presidente che un pool di
esperti dell’Autorità passi in rassegna tutti gli appalti che sono al momento in essere e su cui nutriamo
delle preoccupazioni - ha detto
Marino al termine dell’incontro
con Cantone - Questa lista, insieme
a quesiti specifici sugli aspetti giuridici di altre attività in corso di
Roma Capitale che sono già oggetto di indagine, costituiranno una
relazione che consegneremo al
presidente Cantone nelle prossime
ore».
Sulla stessa linea il presidente
della Regione Lazio Nicola Zingaretti: «Sulla base della lettura degli
sviluppi dell’inchiesta Mafia Capitale - ha spiegato il governatore ho disposto un’indagine conoscitiva presso tutte le principali centrali
appaltanti della Regione quali:
Asl, Ater, Centrale Unica e Dipartimenti per conoscere se società legate all’inchiesta abbiano partecipato a gare e a bandi pubblici ed il
loro esito».
Sul Campidoglio resta comun-
Il prefetto
teme
per l’incolumità
del sindaco
di Roma,
Ignazio Marino
que ancora la possibilità di scioglimento, chiesto a gran voce dal Movimento 5 Stelle. Il prefetto della
capitale Giuseppe Pecoraro non ha
escluso la possibilità di sciogliere
il Comune per mafia, anche se, ha
spiegato, al momento parlarne è
prematuro. «Roma non ha mai visto una situazione del genere. Stiamo leggendo le 1.200 pagine
dell’ordinanza in modo da valutare» la possibilità «e poi riferiremo
al ministro». Poi ha sottolineato
l’importanza di garantire la sicurezza del sindaco Marino che dovrebbe «rinunciare a girare con la
sua bicicletta, valutiamo la scorta». «Chiediamo lo scioglimento
del Comune, visto che Pd e Pdl ne
escono con le ossa rotte - ha ribadito il capogruppo del M5S in Campidoglio Marcello De Vito - Cosa
deve succedere di più in questa città perché avvenga qualcosa e si riesca a riformare questo sistema».
Sull’inchiesta è intervenuto anche il prefetto Alessandro Pansa,
capo della Polizia: «Ci sono delle
patologie e c’è un’azione giudiziaria: questo significa che il nostro
sistema è così forte da colpire anche patologie e devianze».
Crolla il Pil del Sud,
occupazione giù del 9,5%
I dati di Bankitalia fotografano un Paese spaccato
ROMA - Nel 2013 il Pil del Mezzogiorno risultava inferiore al livello del 2007 del 13,5 per cento,
quello del Centro Nord del 7,1.
L’occupazione è calata nel meridione del 9,5 per cento, a fronte del
-1,1 del Centro-Nord. È Banca
d’Italia, nel suo bollettino sulle
economie territoriali, a dare uno
spaccato della situazione che, sia
per la crescita che per il lavoro,
evidenzia l’ormai strutturale spaccatura tra il Nord e il Sud del Paese.
L’indebolimento del quadro
congiunturale osservato a partire
dall’estate, aggiunge, «ha interessato tutte le aree del Paese. La si-
>>>
tuazione congiunturale rimane comunque più favorevole nel Centro-Nord e, in particolare, in alcune regioni del Nord-Est, soprattutto per quanto riguarda fatturato industriale ed esportazioni».
Secondo il bollettino, «la maggiore dipendenza del Mezzogiorno dal settore pubblico l’ha esposto maggiormente agli effetti depressivi dell’azione di consolidamento dei conti pubblici operata
negli ultimi anni», si legge nel testo. Il forte calo degli investimenti
ha ridimensionato la capacità produttiva degli impianti industriali
del Mezzogiorno, il cui grado di
utilizzo rimane su valori estrema-
Roma Palazzo Koch, sede di Bankitalia
mente bassi (62,4 per cento contro
il 72,6 per cento nel 2013, rispettivamente nel Mezzogiorno e nel
Centro Nord).
Quanto alla situazione occupazionale, «l’aumento del tasso di
disoccupazione è stato particolarmente rilevante per i meno istrui-
ti». In più, «i trasferimenti di residenza dal Mezzogiorno verso il
Centro Nord - rileva Palazzo Koch
- sono sensibilmente cresciuti nel
2012, facendo registrare, rispetto
al passato, un aumento della quota
di migranti con elevati livelli di
istruzione».
Segue dalla prima
Il centrodestra umbro si apra alle primarie
(...) con effetti palesemente negativi sul territorio. Tutti d’accordo, ma fino ad un certo punto, perché dopo essersi lanciati oltre l’ostacolo
ideologico del verticismo romano, si dibattono
su nomi, nomine e candidature. A voler pensar
male potrebbe sembrare che in alcuni casi nel
centrodestra si manifestino maldestri tatticismi da poltronificio. Da cittadina che da anni
auspica un’inversione di rotta in una regione
sclerotizzata, voglio invece credere che in Umbria stia maturando una destra moderna, che
guardi al futuro con il massimo livello di democraticità, capace di leggere ed interpretare
le tendenze della società e i bisogni dei cittadini.
Le primarie, tecnicamente e simbolicamen-
te, servono a garantire ai cittadini la possibilità
di scegliere un candidato di area - in questo caso l’area del cambiamento - con alcune regole
di base necessarie a salvaguardare, non tanto i
politici concorrenti, quanto piuttosto i cittadini
partecipanti. Se primarie devono essere si faccia in modo che siano un segno di trasparenza e
di democraticità, anche e soprattutto a partire
dal contributo di coloro che vorranno parteciparvi. Chi vuole candidarsi a queste primarie lo
faccia nella consapevolezza di partecipare ad
una svolta storica per l’Umbria, e più in generale per l’Italia, lo faccia con grande senso di
responsabilità nei confronti degli umbri e del
loro futuro. I cittadini, piuttosto stanchi e con
non poche ragioni, sono ipercritici: per le forze
alternative alla sinistra questo è un momento
tanto importante quanto delicato, non si può
sbagliare, pena la definitiva perdita di credibilità. Sta al centrodestra proporre oggi il cambiamento, anche rispetto ad una sinistra, dalla
presunta vocazione riformista, che in Umbria
gioca una candidatura decisa nei palazzi e affatto condivisa. Più ampia sarà la partecipazione delle forze in campo per il cambiamento,
più alto sarà il livello di democraticità della
scelta del candidato alla Presidenza della Regione e, di conseguenza, più credibile risulterà
la relativa assunzione di responsabilità dei singoli e dei partiti o liste civiche che li appoggeranno.
*Docente universitario
M5S IN GUERRA
Venti di scissione,
Casaleggio:
«Chi vuole vada»
ROMA - Venti di guerra nel
M5S. Crescono i malumori dopo
l’espulsione di Massimo Artini e
Paola Pinna e la nomina di un
“direttorio” voluto da Grillo e
Casaleggio e approvato dalla Rete. Il guru del Movimento arriva
a Roma per una lunga riunione
con i 5, poi vede qualche parlamentare. I dissidenti non sanno
del suo arrivo ed evitano accuratamente di incrociarlo. Poco dopo si coordinano via sms: niente
assemblea congiunta, non andiamo. Una sorta di sabotaggio organizzato: «ormai si vive da separati in casa», si sfoga uno di loro. Alla fine vanno solo Marta
Grande, Roberto Cotti, Gessica
Rostellato e Tatiana Basilio.
Le voci di una scissione ormai
alle porte si fanno sempre più insistenti e rimbalzano tra i “falchi”. C’è chi parla di 20 senatori
e 27 deputati pronti a lasciare.
Numeri che fanno impallidire: il
gruppo del Senato ne uscirebbe
dimezzato. «Se vogliono andare
facciano pure, liberissimi...»,
avrebbe tagliato corto, a quanto
apprende l’Adnkronos, il guru
pentastellato con alcuni di loro.
LOTTO
Estrazione del 4-12-2014
Bari
Cagliari
Firenze
Genova
Milano
Napoli
Palermo
Roma
Torino
Venezia
Nazionale
81
55
53
30
73
17
17
54
69
15
8
4
3
25
54
30
16
61
19
23
41
81
60
36
9
45
26
8
41
6
11
68
46
71
85
17
56
64
6
37
22
79
20
86
33
14
44
29
1
58
67
77
38
50
17
SUPERENALOTTO
07-52-57-65-83-85
Jolly 84 SuperStar 16
10 e LOTTO
Ecco i 20 numeri vincenti
3 - 4 - 9 - 15 - 16 - 17 - 19 - 23 - 25 - 30
36 - 41 - 53 - 54 - 55 - 60 - 61 - 69 - 73 - 81
Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria
Un roadshow per l’internazionalizzazione
PERUGIA - Fa tappa a Perugia il
roadshow del ministero dello Sviluppo economico per promuovere
l’internazionalizzazione delle imprese. Il 18 dicembre alla Camera di
commercio di Perugia (foto), Istituzioni, organizzazioni delle imprese
e i principali player della finanza incontreranno le aziende nel corso
dell’evento organizzato dall’agenzia Ice, in collaborazione con Confcommercio, Cna, Confartigianato,
Confesercenti, Camera di commercio, Regione e Centro estero.
27
Imu agricola,
c’è il rinvio:
si pagherà a giugno
Il Governo pronto a rivedere l’impianto
della tassa e il meccanismo delle esenzioni
di CHRISTIAN CINTI
PERUGIA - Il tambureggiare di associazioni di categoria, Comuni ed
esponenti politici ha “scosso” il Governo: l’Imu sui terreni agricoli, in
scadenza il 16 dicembre, è stata posticipata. Si pagherà a giugno 2015,
anche se è possibile che la revisione
delle imposte sugli immobili (con
l’introduzione della “local tax”) modifichi l’impianto della tassa e il
meccanismo delle esenzioni.
A diffondere la notizia, che in tanti
aspettavano, è stato ieri il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo
Baretta (Pd) rispondendo a un’interrogazione in commissione Finanze
del Senato. Il deputato ha annunciato il rinvio del pagamento oltre ad
una possibile «revisione dei criteri
applicativi». «La soluzione tecnica
per rendere operativa la proroga sarà
predisposta a breve - ha aggiunto
Baretta - e verrà adottata dal Consiglio dei ministri».
La decisione arriva al termine di
giorni densi di polemiche rispetto ad
un decreto approvato in fretta e furia
e che andava a cancellare le esenzioni introdotte a vantaggio dei terreni
COSÌ IN UMBRIA
85
Comuni
I Municipi in cui si pagherà l’imposta
se non verrà ripristinato il limite
dei seicento metri di altitudine
Bagarre Il rinvio
dopo giorni
di polemiche
GARANZIA GIOVANI
Servizio civile, per le domande
c’è tempo fino al 15 dicembre
PERUGIA - C’è tempo fino al 15 dicembre per accedere al bando servizio civile
“Garanzia giovani”: 303 i posti disponibili, di cui 101 per Legacoop Umbria.
Sostenuto dalla Regione, grazie alle risorse del Fondo sociale europeo, “Garanzia giovani” è un programma per la lotta
alla disoccupazione giovanile che prevede
investimenti nelle politiche attive di orientamento, istruzione e formazione e inserimento al lavoro, a sostegno dei giovani
che non sono impegnati in un'attività lavorativa, né inseriti in un percorso scolastico
o formativo. Il servizio civile ha durata di
12 mesi e prevede un rimborso mensile di
433,8 euro. La domanda di partecipazione
va presentata e entro le 14 del 15 dicembre
a: Legacoop Umbria - Ufficio Servizio civile - strada Santa Lucia, 8 - 06125 Peru-
agricoli montani. Il decreto del ministero dell’Economia reintroduceva infatti l’obbligo del pagamento
dell’Imu per i terreni agricoli nei comuni con altitudine fino a 600 metri
a causa della necessità di rimettere
nelle casse dei municipi un gettito
prossimo a 350 milioni. Per l’Umbria, questa modifica avrebbe significato una stangata in 85 comuni su
92. Stangata visto come fumo negli
occhi non solo dalle associazioni di
categoria (Cia, Confagricoltura,
Coldiretti) ma anche dal mondo politico ed istituzionale. Tra l’altro,
Ragazzi impegnati nel servizio civile
gia, a mezzo raccomandata, consegna a
mano o tramite pec intestata al giovane. Il
bando, la domanda, i progetti e tutte le varie informazioni potranno essere consultate nel sito Internet www.coopserviziumbria.it.
l’imposta sarebbe stata introdotta in
barba allo “Statuto del contribuente” che vieta di prevedere adempimenti prima di 60 giorni dalla entrata in vigore di provvedimenti fiscali.
«La scadenza del prossimo 16 dicembre per il pagamento del tributo
- ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Fernanda Cecchini - avrebbe rappresentato una
palese violazione dei più elementari
diritti, riconosciuti ad ogni contribuente dal nostro ordinamento. La
sospensione - conclude l’assessore è una scelta giusta».
Unioncamere e Google, imprese nella rete
Arriva in Umbria il piano “Made in Italy: eccellenze in digitale”
Acquisti on-line
PERUGIA - L’agenda digitale può
e deve essere considerata come
un’occasione di trasformazione essenziale per perseguire obiettivi di
sviluppo, di occupazione, di migliore qualità della vita e di maggiore
partecipazione democratica per il
nostro Paese.
Nelle imprese però sono ancora
pochi i manager “e-leader” che possiedono le competenze, non tanto
per utilizzare ma per governare la
digitalizzazione. Soprattutto nei
settori del made in Italy, un utilizzo
più avanzato del web può portare
IL PROGETTO
“L’ora del Codice”, informatica a scuola
PERUGIA - Un’ora dedicata agli
studenti delle scuole primarie umbre per informarli e formarli sulle
competenze digitali. Questa l’iniziativa che la giunta regionale ha
approvato nell’ambito delle azioni
previste dall’Agenda digitale umbra. “L’ora del Codice” introdurrà
nelle scuole umbre i concetti di base dell’informatica.
notevoli vantaggi: lo sanno bene i si propone, con molta concretezza,
“giovani digitalizzatori” del proget- di leggere meglio i punti di debolezto “Made in Italy: eccellenze in di- za e di forza della digitalizzazione
gitale”, promosso da Google in col- in Italia e in Umbria, e di dare quallaborazione con Unioncamere, che che indicazione su cosa sarebbe beanche in Umbria stanno
ne fare. Se ne parlerà mersvolgendo attività di sencoledì 10 dicembre sibilizzazione e suppresso il centro servizi
porto alle imprese
camerali di Perugia,
per aiutarle a creare
in via Alessi - con
o sviluppare la proFabio
Fulvio,
L’Umbria
pria presenza onliesperto di markeè prima in Italia
ne. E la conferma
ting e responsabile
del legame tra comdel settore Politiche
per presenza
mercio in rete e cuore
per lo sviluppo di
di “grandi
verde d’Italia arriva
Confcommercio,
compratori”
dal mercato: secondo
Giorgio
Mencaroni,
un’indagine di Ipsos, infatpresidente della Camera di
ti, la leadership dei grandi clienti
commercio di Perugia, Fabio Padell’e-commerce in Italia se la ag- parelli, assessore regionale a Innogiudica l’Umbria (89,5% di «grandi vazione e sistemi informativi, Adcompratori», ossia coloro che han- mir Dace e Silvia Colangeli, borsisti
no effettuato più di quattro acquisti del progetto “Eccellenze in digitaon-line negli ultimi sei mesi, contro le”. IL forum sarà arricchito dalle
il 10,5% di «acquirenti occasiona- testimonianze dirette degli imprenli») seguita da Liguria e Toscana .
ditori. L'incontro sarà coordinato da
Il forum obiettivoimpresaweb.it Fecerico Fioravanti.
89,5%
IN BREVE
Coldiretti
Si celebra la Giornata
del ringraziamento
UMBERTIDE - Si svolgerà domenica a Niccone di Umbertide,
presso la chiesa di Maria Santissima Madonna del Carmine, la
Giornata regionale del ringraziamento di Coldiretti Umbria.
La santa messa, nel corso della
quale saranno benedetti i frutti
della terra portati dagli agricoltori, sarà celebrata alle 11 da
monsignor Domenico Cancian,
vescovo di Città di Castello, e
sarà seguita dalla tradizionale
benedizione degli imprenditori e
dei mezzi agricoli.
Confcommercio
«Pmi oppresse
dall’ingorgo fiscale»
PERUGIA - Un dicembre da incubo per le Pmi umbre, «oppresse» da decine e decine di
scadenze fiscali. «Alla faccia
della semplificazione promessa
dal Governo - denuncia il presidente di Confcommercio Umbria, Aldo Amoni - In questo
modo si dà il colpo definitivo alle imprese». Se nel mese passato i contribuenti (cittadini ed
imprese) hanno dovuto affrontare 221 scadenze fiscali, dicembre si presenta in modo non
meno pesante. Il 1° sono scaduti
gli anticipi delle imposte. I contribuenti dovranno poi versare il
saldo di Imu e Tasi e l’acconto
dell’Iva. In tutto, i titolari di
partita Iva si troveranno di fronte 119 scadenze, per le società di capitali ne sono
previste 100.
Venerdì 5 dicembre 2014 il Giornale dell’Umbria
28 economiaUMBRIA
Traffico e smog,
in Umbria un’auto
su dieci è “verde”
PERUGIA - Le auto ecologiche in Umbria sono il
10,2% del parco circolante totale. Questo dato
emerge da un’elaborazione dell’Osservatorio Federmetano su dati Aci. Su un totale di 611.930 auto
circolanti in Umbria, quelle elettriche, ibride, a metano e a gpl sono 62.369, mentre quelle a benzina e a
gasolio sono 549.561, l’89,8% del parco circolante.
Se si considerano i dati provinciali emerge che la
provincia umbra in cui vi è la percentuale maggiore
di auto ecologiche è Terni (10,9%), seguita da Perugia (9,9%). A livello nazionale, le auto ecologiche
circolanti nel nostro Paese sono solo il 7,5% del parco, mentre quelle a benzina e a gasolio rappresentano ben il 92,5% del parco circolante. Dall’elaborazione dell’Osservatorio Federmetano emerge con
estrema chiarezza che le auto alimentate a metano, a
gpl, ibride ed elettriche nel nostro Paese rappresentano ancora una quota marginale del parco circolante, ma in rapida crescita, soprattutto per merito della
crescente affermazione del metano. «L’uso di
un’auto a metano - sottolinea Dante Natali, a capo
dell’Osservatorio Federmetano - consente anche di
risparmiare nella spesa per il carburante. Il metano
infatti è il carburante più economico tra quelli più
diffusi. Il maggior investimento necessario per l’acquisto di un’auto a metano si ripaga in tempi brevi
grazie al risparmio che si ottiene ogni volta che si
riempie il serbatoio».
LA RIUNIONE
Alta velocità, primi passi per la realizzazione
della stazione ferroviaria medio etruria
PERUGIA - A grandi passi verso l’alta velocità Si insedia oggi a palazzo Donini a Perugia il tavolo tecnico incaricato di effettuare lo studio di fattibilità per la costruzione di
una stazione ferroviaria sulla linea direttissima Firenze-Roma. I componenti del tavolo sono stati nominati dalle due Regioni e da
Rfi-Rete ferroviaria italiana. Per l’Umbria,
sono stati individuati nelle strutture tecni-
Frane e alluvioni, il piano
Dossier a Roma, previsti interventi per oltre 360 milioni: l’elenco
PERUGIA - Un piano da 362 milioni contro il dissesto idrogeologico. Il dossier è stato presentato
ieri dall'assessore regionale all'Ambiente, Silvano Rometti (nella foto) alla Struttura di missione
contro il dissesto idrogeologico e
per lo sviluppo delle infrastrutture
idriche della presidenza del Con-
Nutrizione e salute, ecco il progetto “Pros.it”
Bando per 13 borse di studio: domande entro il 22 dicembre
PERUGIA - Integrare le eccellenze locali,
distrettuali e nazionali nel settore della nutrizione e della salute, al fine di sviluppare
che competenti in materia di infrastrutture e
trasporti, con l’integrazione di tre esperti
del mondo della ricerca e delle professioni.
Alla riunione di insediamento del tavolo,
prenderanno parte la presidente della Regione, Catiuscia Marini; l’assessore umbro
alle Infrastrutture e trasporti, Silvano Rometti, l’assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Toscana, Vincenzo Ceccarelli.
una serie di incontri ed elenca le
diverse situazioni da inserire nel
Piano nazionale contro il dissesto
idrogeologico 2014-2020, per il
quale il Governo Renzi ha previsto uno stanziamento di 7 miliardi.
«Fra gli interventi individuati ha spiegato Rometti - il completamento delle opere sull’asta del
Tevere da Città di Castello fino a
Corbara, che consentiranno la
messa in sicurezza anche di tutto il
territorio di Perugia, e la sistemazione idraulica del fiume Nera a
Terni e Narni, compresa l’area industriale di Maratta». Importanti
interventi sono previsti sul fiume
alimenti innovativi che promuovano il benessere e la salute e prevenire lo sviluppo di
malattie associate alla dieta.
siglio dei ministri. «Il programma
- ha detto l’assessore - prevede interventi complessivi sul territorio
regionale per circa 362 milioni di
euro, di cui circa 197 milioni finalizzati alla mitigazione del rischio
da alluvioni e oltre 164 milioni per
la mitigazione del rischio frana».
La presentazione fa seguito ad
È l’obiettivo di “Pros.it - Promozione della salute del consumatore: valorizzazione
nutrizionale dei prodotti agroalimentari della tradizione italiana”, progetto che affianca
industria e centri di ricerca tra i più prestigiosi nelle regioni italiane con alta vocazione agro-alimentare. Tra questi, oltre
Topino, a Foligno. E sul bacino
del fiume Paglia, nell’Orvietano.
In merito al rischio idrogeologico, sono previsti interventi a Perugia - sia nella parte pianeggiante
del territorio comunale, sia per la
stabilizzazione geologica del colle - sul Colle di Todi e in alcuni
versanti della Rupe di Orvieto.
all’Università di Perugia, partecipano alle
principali attività del progetto le Università
di Bologna e di Roma La Sapienza. Fiore
all’occhiello del progetto è il programma di
formazione per giovani ricercatori: il bando
prevede 13 borse di studio di 18 mesi, la scadenza è fissata per il 22 dicembre.
Seguici anche su
CITTA’ DI CASTELLO
ASSISI
Monica Bellucci
nel nuovo film di 007
A
Venerdì 5 dicembre 2014
Anno XXXII n. 336 - euro 1,20
www.corrieredellumbria.it
w.corrieredellumbria.it
UMBERTIDE
Grandi ospiti al Lyrick
per la Rosa dell’Umbria
A
a pagina 32
CITTA’ DELLA PIEVE
Capannone agricolo
distrutto dalle fiamme
A
a pagina 17
Aggressione dei rom
Il cerchio si stringe
A
a pagina 33
Ast Critiche nelle assemblee da parte dei lavoratori delle ditte terze e per i tagli all’integrativo
Accordo al vaglio delle tute blu
A TERNI
Assemblee molto partecipate,
molte le critiche all’accordo,
soprattutto da parte dei lavoratori delle ditte esterne che
da quell’accordo non si sentono tutelati. Critiche anche sui
tagli all’integrativo. Ma nel
contempo non c’è aria di contestazione aperta. Le assemblee dureranno fino a domani
sera; il referendum confermativo si svolgerà il 15, il 16 e il
17 dicembre. Voteranno sia i
lavoratori di Ast e controllate,
che quelli delle ditte esterne. I
sindacati hanno difeso il piano industriale uscito da quattro mesi di trattativa, molto diverso da quello iniziale del 17
luglio che prevedeva 537 esuberi, l’azzeramento dell’integrativo e lo spegnimento del
secondo forno dopo due anni. Intanto arriva un intervento di Arpa e direzione ambiente della Provincia.
A
alle pagine 6, 7 e 8
Giuseppe Magroni
Mafia capitale
Il sindaco Marino
sotto scorta
Abbinamento opzionale con: “Festeggiamo il Natale” Euro 7,80;
“Logge e Massoni in Umbria” Euro 8,80; + il prezzo del quotidiano
A
a pagina 4
!
Unità Questo il messaggio lanciato dai lavoratori
A
a pagina 14
UMBRIA FELIX
Le morti rosa
A
na Maria muore appesa ad una
corda della serranda di un bilocale di Madonna Alta. Almira decapitata
con un filo d'acciaio. Sonia è scomparsa
da Perugia...
[continua a pagina 9 ]
Sport
SERIE B Alle 20.30 i rossoverdi cercano il colpaccio esterno
La Ternana va in anticipo
a Frosinone per confermarsi
In attacco c’è Ceravolo
a pagina 48
SERIE B
Perugia, problema muscolare per Del Prete
A a pagina 47
Forte rischio forfait per l’esterno
BASKET
L’Italia rosa in carrozzina è arrivata a Foligno
Si allena e incontra le scolaresche A a pagina 55
A PERUGIA
Stava manovrando una gru
elettrica. Quando dal mezzo
si è improvvisamente staccata una componente in acciaio. Che lo ha preso in pieno.
Schiacciandolo. Aveva 27 anni, l’operaio morto nell’incidente sul lavoro. Da qui l’inchiesta giudiziaria che ha portato 4 persone a processo con
l’accusa di omicidio colposo.
A
a pagina 19
T
re immagini, con
il loro carico di
emozioni profonde, hanno segnato questa
settimana: tre vicende che
ci interrogano sulla direzione che potrebbe prendere la nostra evoluzione
di umani globalizzati. La
prima inquadratura viene
dagli Stati Uniti e ci commuove: il sergente di polizia bianco che abbraccia
a Portland, Oregon un
bambino di colore. Il piccolo piange mentre si
stringe a quel poliziotto
grande e grosso, lui con i
guanti di lana e un cappelluccio a falde, l'altro con il
casco in testa e l'attrezzatura da ordine pubblico alla cintura. “Abbracci liberi”, diceva ilcartello in mano al piccolo,...
[continua a pagina 3]
Schiacciato dalla gru, in 4 a processo
a pagina 5
A
Un bivio
davanti
al precipizio
A
Ex Merloni, fiaccole di speranza
A
L’Imu sui terreni
verrà rinviata
A
Grande partecipazione alla manifestazione di Colle di Nocera
di Giovanni Picuti
Imposte
FUORI DAL VIDEO
di Michele Cucuzza
Perugia Sono accusati di omicidio colposo. La vittima aveva appena 27 anni
ITALIA & MONDO
a pagina 25
VALORE AGGIUNTO
La classifica
delle province italiane
di Elena Stanghellini
A
Aiuti e contributi
a famiglie in difficoltà
A
alle pagine 31 e 34
L
e classifiche vanno guardate con
attenzione, altrimenti lasciano il
tempo che trovano. Lo abbiamo detto
per quelle degli Atenei, ricordando che
l’Università degli Studi di Perugia varia
di posizione a seconda degli aspetti considerati (ma ne esce comunque sempre
piuttosto bene), lo ripetiamo ora che “Il
Sole 24 Ore”...
[continua a pagina 13 ]
CORRIERE
6
DELL’UMBRIA
u
Venerdì 5
Dicembre 2014
UMBRIA
Via Pievaiola, 166 F-6
Tel. 075 91191
Fax 075 4659140
[email protected]
Fino a domani sera il sindacato spiegherà la trattativa
Il referendum confermativo si terrà il 15, 16 e 17 dicembre
Il futuro
delle Acciaierie
di Giuseppe Magroni
A TERNI - Assemblee molto partecipate, molte le critiche all’accordo, soprattutto
da parte dei lavoratori delle
ditte esterne che da quell’accordo non si sentono tutelati.
Critiche anche sui tagli all’integrativo. Ma nel contempo
non c’è aria di contestazione
aperta.
Le assemblee dureranno fino
a domani sera; il referendum
confermativo si svolgerà il 15,
il 16 e il 17 dicembre. Voteranno sia i lavoratori di Ast e controllate, che quelli delle ditte
esterne. Ma mentre per i primi il voto sarà vincolante sull’accordo, accetto, non accetto, il secondo sarà soprattutto politico. “C’è molta voglia
d’informazione, in parte delusione, comunque la stragrande maggioranza dei lavoratori accetta l’accordo. Il piano
industriale è per quattro anni,
ci dicono, ma se non ci sono
le commesse tra un anno si
sta da capo. Le tensioni maggiori si sono avute con i lavoratori delle ditte che non si
sentono tutelate dall’accordo”. Sintetizza così l’andamento delle assemblee il segretario territoriale della Fismic
Gioacchino Olimpieri. Gli altri dubbi sono che un milione
Ast, assemblee calde
Dagli operai critiche
a punti dell’accordo
di tonnellate di fuso annui
non sarebbero sostenibili per
entrambi i forni, non a caso
gli investimenti maggiori della parte a caldo sono sul primo forno; che straordinaria o
ordinaria, comunque adesso
ripartirà la cassa integrazione
per centinaia di lavoratori.
Che c’è l’impegno ad estendere la rete commerciale, ma la
direzione del commerciale resta in Germania.
Dubbi, tensioni, paure. Le critiche più forti dai lavoratori
delle ditte esterne, per loro nel-
l’accordo solo impegni generici, d’altronde non c’è una legge come negli appalti pubblici
che obbliga alla riassunzione.
La salvaguardia dei lavoratori delle ditte terze sarà rimandata alla contrattazione aziendale, e sarà un problema non
da poco.
I sindacalisti hanno difeso
l’accordo: nessun licenziamento collettivo, ma solo uscite volontarie (296 ndr).
L’integrativo è stato ridotto
ma non è stato cancellato come nell’ipotesi di piano del 17
luglio, mantenendo voci fondamentali come le maggiorazioni, la presenza domenicale
e il premio di luglio.
L’integrativo costerà comunque all’Ast 9 milioni all’anno
contro i 13 di quello disdettato a luglio dall’azienda e contro gli 11 chiesti dai sindacati.
Ci sono circa 140 milioni d’investimenti che ricomprendono sia la parte fusoria, soprattutto il primo forno, che la
parte a freddo, il trasferimen-
Il segretario territoriale della Fiom risponde alle polemiche sulla rete
L’analisi del vicepresidente dell’europarlamento Sassoli e del deputato Gasbarra
Cipolla si sfoga su Facebook
Un “vaffa” contro i “giudicatori”
“Ora si apre una nuova pagina
Dai lavoratori una grande lezione”
A TERNI
Claudio Cipolla, segretario
territoriale della Fiom, si affida a un lungo sfogo su Facebook per replicare ai contestatori, soprattutto quelli in
rete, dell’accordo.
“Sulla vicenda Ast - scrive Cipolla sul suo profilo Fb - è
finita l'era dei "consiglieri"
quelli che non hanno fatto altro che dare consigli su come
fare, cosa fare, quando fare
criticando tutto ed il contrario di tutto! Oggi è iniziata
l'era dei "giudicatori" quelli
che danno giudizi su quanto
fatto come fatto, quando fatto e spiegando tutto ed il contrario di tutto con, secondo
loro, la verità in tasca (facile
eh... parlare sempre a cose avvenute).
Tra qualche tempo arriveremo all'era dell' "io ve l'avevo
detto" quelliche faranno a gara a dirci che loro ce lo hanno
sempre detto che già avevano
capito ed intuito tutto da anni ma che noi, miopi venduti
del sindacato, non li abbiamo
A TERNI
“L’intesa raggiunta per la vertenza Ast rappresenta un passaggio fondamentale per il futuro
dell'industria. Una bella notizia che ci conforta nel segno del rilancio di un settore decisivo
come è quello siderurgico”. Lo afferma David
Sassoli, vicepresidente del parlamento europeo. “Da oggi - dice - saranno i lavoratori ad
aprire una nuova pagina per le acciaierie”.
“Con tenacia e tanti sacrifici - aggiunge l’euro-
parlamentare del Pd, Enrico Gasbarra - i dipendenti e le loro rappresentanze sindacali
hanno dato a tutti una lezione di grande dignità e d'amore per il proprio lavoro, la propria
professionalità e per la storia delle acciaierie.
Decisivo è stato il ruolo del governo Renzi che
con grande determinazione è riuscito a salvare l'occupazione e a rilanciare l'industria siderurgica svolgendo anche sul tavolo europeo
un lavoro determinante”.
B
I senatori democratici plaudono all’intesa. Disco verde anche dai socialisti
Cambio di passo tra governo e sindacati
A TERNI
Claudio Cipolla Segretario territoriale della Fiom
ascoltati!”. Per concludere
con uno sfogo: “Informo tutti che per me è iniziata l'era
dei vaffa...”.
Rosario Rappa, segretario
nazionale della Fiom, ieri a
viale Brin, parla invece di assemblee “molto partecipate
in cui i lavoratori dimostrano
grande attenzione e nelle quali sono emerse anche
"criticità", in particolare delle
"sofferenze" che sono state
evidenziate per i lavoratori
delle ditte esterne all'Ast e per
il contratto integrativo.
B
“L’accordo su Ast è un fatto importante e pieno di significato, perchè offre continuità produttiva e certezza
industriale a un asset strategico del nostro Paese, anche se siamo consci che in
esso sono contenuti sacrifici salariali e sociali, come la
revisione del contratto integrativo e le uscite volontarie. Ci auguriamo che l’accordo verrà validato dai la-
voratori con le forme e i modi
che i sindacati riterranno più
opportuni”. Così i senatori
umbri del Pd, Gianluca Rossi,
capogruppo in commissione
Finanze e Tesoro, Valeria Cardinali e Nadia Ginetti. I senatori democratici hanno quindi
voluto sottolineare che “abbiamo assistito a un vero e proprio cambio di passo nelle relazioni tra governo e sindacato”. Peril capogruppo regionale del Psi Massimo Buconi il
risultato raggiunto nella conclusione della vertenza “deve
rappresentare un nuovo inizio
per una più determinata azionedi politica industriale da partedel governoitaliano”. Soddisfazione viene espressa anche
dalla federazione provinciale
del Psi di Terni. Per il consigliere comunale del Pd, Sandro
Piermatti, “quello sottoscritto
al Mise è il miglior accordo
possibile, considerati i rapporti di forza in campo”.
B
to della linea 5 da Torino e
sua implementazione. Poi investimenti per sostenibilità
ambientale ed energetica, sicurezza operativa, miglioramento impiantistico, ricerca e
innovazione. Ast s’impegna
poi a valutare un investimento di altri 26 milioni di euro
per la interconnessione per il
recupero energetico, l’adesione a un consorzio guidato da
Enel che acquista energia in
Europa, ma per interconnettersi bisogna costruire reti
proprie.
Per Mario Bravi, segretario
generale della Cgil dell’Um-
CORRIERE
Confronto aperto sull’accordo
Al via le assemblee in fabbrica a cui farà seguito il referendum
tra i lavoratori in programma dal 15 al 17 dicembre
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Umbria
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La Fondazione Carit ha messo a disposizione uno stanziamento di 100.000 euro
Fischi dai lavoratori
delle ditte terze
che non si sentono
tutelati dal negoziato
Timori per la caduta
delle commesse
e per la sorte
dell’area a caldo
bria e Maria Rita Paggio, segretaria regionale Cgil e responsabile Industria, “si sono
poste, infatti, le condizioni
per la difesa di una realtà produttiva fondamentale per
l’Umbria e per il Paese”.
“Ora si riapre una prospettiva – proseguono Bravi e Paggio – e deve essere chiaro che
questo risultato va ascritto
pienamente al merito della
mobilitazione continua, costante e tenace dei lavoratori
dell’Ast, che ha modificato sostanzialmente le condizioni
iniziali sul tavolo. Ora, le istituzioni, a partire dal governo
nazionale, devono sostenere
questo percorso, a partire dall’attivazione degli strumenti
per rendere praticabile il riconoscimento del territorio ternano come area di crisi complessa”. Intanto è ripresa gradualmente la produzione,
non al cento per cento, dato
che si esce da due mesi di scioperi. Gradualmente si ricomincia, anche ricomponendo
le squadre sguarnite di 296 organici che hanno accettato il
bonus per l’esodo volontario.
In molti casi persone esperte
con professionalità particolari. Il calo di commesse c’è; si
vedrà nei prossimi da quanta
cassa integrazione sarà assorbito.
B
Nasce il fondo di solidarietà
per chi resta senza lavoro
A TERNI
Il Consiglio di amministrazione della Fondazione Carit ha deliberato, nel corso della sua
ultima riunione, uno stanziamento di
100.000 euro per la costituzione di un “Fondo di solidarietà per le famiglie in difficoltà a
causa della perdita del lavoro”. L’idea dell'istituzione di
questo fondo è nata dal presidente della Fondazione
Carit, Mario Fornaci (nella
foto), e ha ricevuto il sostegno del vescovo di Terni, padre Giuseppe Piemontese.
“L'iniziativa - fanno sapere
dalla Fondazione Carit - intende venire incontro alla
grave situazione lavorativa
che sta attaversando la nostra provincia anche a seguito delle recenti vicende che hanno
interessato le acciaierie. Si tratta di un atto di
solidarietà a favore di famiglie in difficoltà
economica a causa della perdita del lavoro o
del mancato pagamento della retribuzione
protrattosi per diversi mesi. Nel rispetto della logica sussidiaria e collaborativa, le richieste di accesso al fondo verranno raccolte dalle realtà ecclesiali cittadine, in particolare dalle parrocchie. Sarà poi istituita una “Commissione di solidarietà”, presieduta dal direttore della Caritas, Claudio
Daminato, e dal vicepresidente della Fondazione Carit, Francesco Quadraccia.
La commissione si occuperà della valutazione delle richiestee della loro ammissione al contributo”. Con lo
stanziamento messo a disposizione dalla Fondazione
Carit si conta di erogare fino
a un massimo di 500 euro
per ogni famiglia in stato di bisogno. Un aiuto, quello promosso dalla Fondazione, che
non sarà certamente risolutivo di tante situazioni di disagio, ma che intende portare un
messaggio di speranza e di vicinanza dell’istituzione alla comunità locale.
B
Dure critiche da De Sio (FdI). Per il consigliere Melasecche i trionfalismi sono fuori luogo
“Tanti buchi neri da tenere d’occhio
Ruolo notarile da palazzo Chigi”
A TERNI
Il consigliere regionale Alfredo De Sio (Fratelli d’Italia),
commentando l’accordo raggiunto per Ast, ha affermato
che “i motivi di soddisfazione
sono abbastanza tiepidi”, ma
che ci sono “tanti buchi neri
sui quali occorrerà lavorare in
modo strutturale”. Per De
Sio “i meriti vanno a lavorato-
ri e sindacati mentre il governo ha avuto un ruolo notarile,
lontano dagli operai, ma fin
troppo vicino alla Tk" perché
"la prospettiva espansiva di
Ast non ne esce rafforzata e
non è garantita l'integrità dei
siti produttivi".Per ilconsigliere comunale Enrico Melasecche (I love Terni) “poteva andare molto peggio. Ma ades-
so occorre stare attenti ai
trionfalismi pericolosi, come
quelli che seguirono la chiusuradel Magnetico”. InfineGiovanni Scordo, presidente della polisportiva Clt, esprime
soddisfazione per “i positivi risvolti che la vertenza riguardante lo stabilimento di proprietà della ThyssenKrupp
ha assunto in queste ore”. B
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CORRIERE
u
Umbria
Polveri, acque contaminate, discarica. Arpa e Provincia chiedono di riaprire il tavolo delle autorizzazioni al funzionamento
Si apre la partita ambientale
Azionariato diffuso per rilanciare il polo ternano
Il futuro
delle Acciaierie
di Giuseppe Magroni
A TERNI - “Spunta una lettera che, un mese fa, Arpa Umbria e direzione Ambiente della Provincia di Terni hanno indirizzato al neopresidente della Provincia di Terni, missiva
cui Leopoldo Di Girolamo
non ha risposto: secondo questi enti è urgente rivedere le autorizzazioni al funzionamento delle Acciaierie, giacché gli
standard ambientali non sono garantiti”.
A rivelare l’esistenza della lettera è Andrea Liberati, segretario cittadino di Italia Nostra, che la utilizza per tornare
a denunciare le criticità ambientali che la presenza dell’Ast comporta.
Conferma la lettera Adriano
Rossi, presidente provinciale
dell’Arpa: “Va rivista l’Autorizzazione integrata ambientale per l’Ast e per questo abbiamo invitato il presidente della
Provincia Di Girolamo ad avviare i procedimenti”. L’Aia è
rilasciata da Provincia, Comune, Arpa e Usl.
Le prescrizioni e le inottemperanze contenute nella lettera
sonomoltissime: “Le procedure per la raccolta e il conferimento in discarica dei materiali devono essere riviste e ottimizzate...”. “Prevedere misure
straordinarie di controllo del
tratto fluviale eventualmente
Discarica di Valle Al centro, secondo l’Arpa, dei problemi ambientali
interessato da sversamenti eccezionali, anche al fine di valutare l’eventuale danno ambientale e definire le strategie
di messa in sicurezza e ripristino”. E ancora “i monitoraggi
condotti da Arpa in ambito
cittadino hanno evidenziato
L’analisi dell’azienda del Sole 24 Ore
Bilanci in perdita, debiti
e scarsa redditività operativa
A TERNI
Il Sole24Ore descrive una realtà finanziaria di Ast
tutt’altro che sana. “Dal punto di vista dei ricavi, scrive - l’azienda ha sempre avuto una sua stabilità,
fatturando dal 2009 nei dodici mesi fra i 2,2 e i 2,4
miliardi di euro. Il problema è che la marginalità industriale è stata, da subito, negativa. Il Mol non è mai
risultato positivo. Il che dimostra come, sotto il profilo puramente manifatturiero, l’Ast faccia da tempo
acqua da tutte le parti. Neegli ultimi cinque anni le
perdite nette cumulate sono state pari a oltre 700 milioni di euro. Tanto che, dal 2009 al 2013, il capitale
netto è sceso da 344 a 56 milioni di euro. Sotto il
profilo finanziario la Ast versa in pessime condizioni:
i debiti totali, in ogni esercizio, variano tra gli 800
milioni e il miliardo abbondante di euro”.
A
negli ultimi anni una contaminazione diffusa da polveri sottili, che per le caratteristiche
chimico - fisiche sono in quota parte riconducibili ad attività siderurgica”. E ancora: “In
relazione agli approfondimenti tecnici disposti dal ministero dell’Ambiente e inerenti al
sito discarica di Valle sono stati prodotti due studi idrogeologici che hanno riguardato irinvenimento di acque di falda
contaminate”. Per Adriano
Rossi al centro dei problemi
c’è la vecchia discarica di Valle
e la richiesta di ampliamento
già in essere verso la Cascata.
“Sulla base delle vecchie prescrizioni Aia - dice il direttore
dell’Arpa - che prorogate scadono a marzo del 2015 bisognava provvedere al recupero
delle scorie ferrose. L’ok all’ampliamento è collegato a
un alleggerimento della pressione ambientale che esercita
la vecchia discarica. Il recupero delle scorie è possibile - dice
Rossi - c’è un gruppo di imprenditori ternani che insieme
all’università di Trieste ha creato un prototipo che funziona.
Si tratta di trasformarlo su base industriale”. Arpa e direzione ambiente della Provincia
chiedono a Di Girolamo che
apra l’iter per la nuova autorizzazione integrata ambientale
perl’Ast. Il braccio diferro sull’ambiente è cominciato. B
Presentato a Montecitorio
il progetto di public company
Adriana Galgano
La deputata umbra
di Scelta civica
è la promotrice
del progetto
di public company
A TERNI
“L’accordo è sicuramente un importante primo passo
ma affinché l’azienda riprenda il suo ruolo di primo
piano, bisogna mettere in campo strategie di lungo periodo, ed in questo senso l’attivazione di una public company ad azionariato diffuso, che sblocchi il fondo strategico italiano, diventa fondamentale”. Così la deputata
di Scelta civica Adriana Galgano. Il progetto è stato
presentato ieri mattina a Montecitorio. Accanto alla
Galgano anche il capogruppo di Scelta Civica alla Camera AndreaMazziotti, il deputato e collega di partito
Alberto Bombassei; insieme a loro i rappresentanti del
comitato cittadino Giovanni Ceccotti e Matteo Verticchio. Bombassei, imprenditore, ha difeso l’intervento
dello Stato, “che in America ha avuto successo, come
nel caso Chrysler, ma essendo contrario alla statalizzazione perché va evitata la gestione pubblica, considero
quella dell’azionariato diffuso un’ottima idea”. Il comitato ha chiesto un incontro al sottosegretario Delrio. B
CORRIERE
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Umbria
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Domani l’appuntamento con il lunario, che riporta ricette, notizie per orto e giardino, fasi della luna e tante indicazioni
Il calendario Barbanera 2015 in omaggio ai lettori
di Rita Boini
A PERUGIA - Domani i lettori
del “Corriere” acquistando il quotidiano riceveranno gratis il “Calendario lunario Barbanera”
2015. Un autentico dono perchè
il calendario Barbanera - che vanta antiche e prestigiose origini, la
prima edizione è del 1762, quest’anno siamo al numero 253 - è
un vero amico che può accompagnare la vita quotidiana di giorno
in giorno, con consigli, indicazio-
ni, curiosità, annotazioni. Dalle ricette di cucina che porteranno alla scoperta di un’Italia gastronomica ricca di sorprese alle buone
regole per la coltivazione dell’orto, del frutteto, del giardino e, perchè no, del terrazzo, ai proverbi
fino al santo del giorno. Senza dimenticare un campo in cui Barbanera è considerato da tantissime
persone, di campagna ma anche
di città, un punto di riferimento
importante: le fasi della luna. Calante, crescente, piena, nuova, a
parte le suggestioni romantiche,
la luna ha con i suoi flussi - non lo
nega anche parte della scienza un peso notevole sulle fasi della
semina e della coltivazione, dei lavori agricoli ma anche della semplice preparazione delle marmellate e dell’imbottigliamento del vino, nei lavori e nelle pulizie di casa
e nella cura della persona. Non
mancano nel Barbanera le previsioni metereologiche - è mistero
se frutto di magiche profezie o del
lavoro di qualificati scienziati -
punto di riferimento di tante persone e associazioni che devono in
anticipo stabilire appuntamenti
ed eventi. Tra gioco, “non ci credo ma lo leggo” e - spesso tenuto
segreto - punto di riferimento da
osservare con rigore, l’oroscopo.
Ogni giorno il calendario offre notizie, indicazioni e spunti per la riflessione, ma anche per uno stile
di vita improntato, è la filosofia di
fondo del Barbanera, ne sono
convinti tutti i sostenitori e i tanti
fan dello storico e mai passato di
moda calendario, “all’ottimismo
e all’armonia tra gli uomini e le
cose, uno stile di vita, per tutti un
irrinunciabile augurio di gioia e felicità”.
B
La Cia annuncia per mercoledì a Perugia una iniziativa dove invita sindaci e parlamentari Stimato un bilancio di 362 milioni
il programma
Imu sui terreni agricoli, dopo il rinvio Presentato
di interventi per la messa
soddisfazione ma la guardia resta alta in sicurezza del territorio
A PERUGIA
Il governo ha rinviato al 2015 il pagamento dell'Imu sui terreni agricoli. In
commissione Finanze, il sottosegretario
Baretta ha informato che "l’esecutivo
sta provvedendo ad una modifica delle
modalità relative all'applicazione del decreto legge 66/2014 relative all'Imu agricola, con l'obiettivo di rinviarne il pagamento stabilito per il 16 dicembre 2014,
anche al fine di rivedere i criteri applicativi. "Rinviando il pagamento dell'Imu
sui terreni agricoli, il governo ha dimostrato di saper ascoltare le richieste del
Partito democratico, dei Comuni e delle
associazioni di categoria - ha commentato l’onorevole Giampiero Giulietti - E'
stata fatta la cosa giusta perché si è scelto di non penalizzare ulteriormente gli
enti locali e i cittadini, costretti già a subire il peso della crisi”. Soddisfazione arriva dalla Cia secondo la quale “gli agricoltori non sono nelle condizioni di poter pagare un’ulteriore imposta. Le
aziende si devono confrontare con una
grave crisi anche a causa del maltempo
che ha minato le produzioni di molte
Imu Mobilitazione del mondo agricolo
aree del Paese così come in Umbria".
Così il presidente della Cia dell'Umbria
Domenico Brugnoni. “La proroga - tuttavia ha sottolineato Brugnoni - non rappresenta la soluzione al problema ma è
comunque un'apertura. Adesso si tratta
di lavorare subito per trovare soluzioni
alternative all'Imu agricola". Brugnoni
rinnova pertanto l'invito a parlamentari
e sindaci a partecipare mercoledì alla
Mentre Scelta Civica plaude Forza Italia
Prove di dialogo tra partiti e movimenti
in vista delle prossime primarie
A PERUGIA
Centrodestra in movimento
Sono ore di incontri per gettare le basi delle primarie dopo l’annuncio di lunedì scorso da parte di Forza Italia,
Fratelli d’Italia e Lega. Molto probabilmente a metà della prossima settimana ci dovrebbe essere l’incontro ufficiale al quale, secondo le indiscrezioni, dovrebbe partecipare anche il sindaco di Assisi Claudio Ricci il quale ieri
ha annunciato che “l’ora del
TRIBUNALE
DI ROMA
FALLIMENTO 763/2012
GD. dr. Fabio De Palo,
vende locale in Norcia
(PG), Via dei Priori snc,
Prezzo base 20.000,00,
Asta del 23 gennaio 2015,
ore 9.00. Ulteriori info sul
sito www.astegiudiziarie.it
cambiamento è arrivata”. Intanto attraverso una nota
Scelta Civica dell’Umbria
prende atto “con piacere che
i vertici nazionali di Forza
Italia abbiano autorizzato
gli aderenti umbri del loro
partito ad organizzare le primarie per la coalizione che
intendono formare per opporsi alla candidatura del
centrosinistra alle prossime
elezioni regionali”. Secondo
Michele Ricciardi “le primarie sono un mezzo democratico per incentivare la partecipazione consapevole dei simpatizzanti alle scelte dei partiti ed è una novità interessante vederle applicate da Forza
Italia. Infatti, anche se l’ onorevole Polidori ha confermato che non fanno parte del
dna del suo partito, è comunque un segnale incoraggiante e sappiamo che esistono
molti modi per modificare i
tratti genetici che impediscono agli organismi di adattarsi ai mutamenti del loro habitat”.
Camera di Commercio di Perugia alla
iniziativa promossa da Cia per avviare
per tempo con il mondo agricolo una
attenta disamina delle azioni da mettere
in campo. In mattina in attesa delle decisioni del governo si erano fatti sentire
anche altre associazioni di categoria, e
consiglieri regionali. La Coldiretti avevano notato che “l’’incoerenza del criterio
di calcolo genera tensioni sul territorio e
rischia di attenuare l'importanza della
positiva scelta di differenziare l'imposta
a favore degli agricoltori professionali,
coltivatori diretti e imprenditori agricoli
iscritti nella relativa gestione previdenziale, che continuano a godere, in zone
montane o di collina, della esenzione
Imu”. Raffele Nevi (FI) aveva comunicato che “con i colleghi Andrea Lignani
Marchesani (FdI), Manlio Mariotti e
Fausto Galanello (PD) abbiamo definito un testo condiviso che sarà posto in
discussione nella prossima seduta dell'
assemblea legislativa”. Anche il socialista Buconi, aveva notato come l’onore
andrebbe a gravare sul settore.
B
UMBRIA FELIX
Altro servizio a pagina 5
A PERUGIA
“Un insieme di interventi destinato a mettere in sicurezza tutto il territorio umbro da livelli elevati di rischio
idraulico ed idrogeologio". Spiega così l'assessore regionale all'ambiente, Silvano Rometti, il Programma per la
mitigazione del dissesto idrogeologico dell'Umbria presentato ieri a Roma a Palazzo Chigi. “Il Programma ha detto l’assessore - prevede interventi complessivi sul
territorio regionale per circa 362 milioni di euro, di cui
circa 197 milioni finalizzati alla mitigazione del rischio
da alluvioni e la rimanente quota, oltre 164 milioni, per
la mitigazione del rischio frana. La presentazione - ha
aggiunto -, fa seguito ad una serie di incontri avuti con la
Struttura e elenca le diverse situazioni su cui occorre
agire prioritariamente e da inserire nel Piano nazionale
contro il dissesto idrogeologico 2014-2020, per il quale il
governo Renzi ha previsto uno stanziamento di 7 miliardi di euro”. Entrando nel merito della proposta per
l’Umbria Rometti ha spiegato che “si tratta finalmente
di un programma organico di messa in sicurezza del
territorio regionale che non andrà solo a completare
interventi già avviati e finanziati, ma che ha anche una
funzione preventiva, allo scopo di anticipare possibili
danni in zone classificate a rischio elevato". Fra gli interventi individuati il completamento delle opere sull'asta
del fiume Tevere da Città di Castello fino a Corbara e la
sistemazione idraulica del fiume Nera a Terni e Narni.B
dalla prima pagina
Le morti rosa
... dopo un test di gravidanza. Barbara
è sparita da Amelia e Lucia, che è uscita di casa in pigiama, non via ha fatto
più ritorno. Il marito ammazza Ada
con una fucilata e anche Roberta muore così, perché non ha voluto abortire.
Il compagno di Rosa l'uccide a coltellate. Mirella muore dissanguata a Collestrada per mano di un cliente che fugge a bordo dell'Ape Piaggio. Il fidanzato di Najla le appicca il fuoco all'interno di un sotterraneo di viale Pellini, a
Perugia. Rosalba muore di un colpo di
rivoltella sparato dal marito dell'amica
alla quale ha offerto rifugio. Paola
muore di un'arma di ordinanza perché
la gente la guarda per strada. Maria
decide di chiudere una storia, ma finisce strangolata a Tuoro; poi lui la veste
da sposa: "L'ho ammazzata, così non
la perdo". Tania è stata fatta a pezzi e
poi bruciata. Concetta di Foligno paga con la vita un affitto non pagato.
Yolanda finisce in fondo a un pozzo
asciutto di Todi, e così via. Potremmo
contare fino a quarantasei donne morte, sfogliando le pagine del libro di Alvaro Fiorucci "Il Sangue delle Donne Cronache di femminicidi in Umbria"
che racconta di altrettanti delitti verificatisi nel corso di questi ultimi trent'an-
ni. L'analisi storica e fenomenologica
è stimolante e non pretende di stabilire
se le ragioni criminali prese in esame si
basino esclusivamente sul genere. L'argomento è spigoloso, in Umbria come
altrove, perché il neologismo "femminicidio" nella sua accezione comune è oggetto di infiammati dibattiti. La cronaca difficilmente è bugiarda, osserva
Fiorucci. Tuttavia di questi delitti noi
intravediamo solo la punta dell'iceberg. Persino gli investigatori, i magistrati, gli avvocati, i sociologi, i criminologi, i giornalisti di nera e giudiziaria
non sempre riescono a penetrare le ragioni vere poste alla base del dolo omicidiario. Nella migliore delle ipotesi si
soffermano - se non sul dna e sulle impronte digitali - su moventi più o meno incerti e quasi mai scoprono la vera
spinta psichica che matura in maniera
graduale, subdola e strisciante all'interno del progetto criminoso. Peccato,
perché si potrebbe perlomeno tentare
di fornire elementi validi alla prevenzione di molti comportamenti deviati.
Non è inutile il libro di Fiorucci che
accende i riflettori su questo scottante
problema. Serve una adeguata risposta istituzionale alla richiesta d'aiuto
delle possibili vittime delle violenze.
Anche in Umbria i casi sono in aumento. Le cause risiedono nella
conflittualità socio-relazionale, familiare, esacerbate dalle difficoltà economiche, dalla povertà, dalla problematica inclusione dei migranti, dalla mancanza di lavoro che si riverbera sulla
sfera affettiva dei singoli. Sarà bene
che le istituzioni compiano un viaggio
aritroso per individuare le aree culturali dove il crimine matura, soprattutto
in quelle aree oscure, quelle zone d'ombra, dove comportamenti politicamente corretti potrebbero, se non debellare, risolvere parzialmente il problema.
Girando per le nostre sfigurate città o
frequentando i social network, ci accorgiamo di essere circondati dalla volgarità diffusa, che è violenza essa stessa perché scaturisce da un rapporto circolare per cui parole, pensiero e azione
si rafforzano a vicenda. Tutto ciò che
finisce col sangue inizia dalle parole.
Inizia dal disagio, che una corretta politica sociale può contribuire a sconfiggere, piegando le fondamenta sulle
quali si erigono situazioni di disparita
e di prevaricazione nella vita quotidiana.
B
Giovanni Picuti
[email protected]
CORRIERE
DELL’UMBRIA
Umbria
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Oggi l’annuncio ufficiale di un nuovo volo. Il Comune di Perugia sottoscrive l’acquisto di azioni per 86mila euro
Al San Francesco cresce il network Ryanair
La plenaria converge sullo scorporo dei cofinanziamenti
Ue: ok sul parere Marini
per promuovere la qualità
della spesa pubblica
Comitato Il parere sulla qualità della spesa pubblica è stato illustrato
in aula mercoledì pomeriggio a Bruxelles dall’inglese Albert Bore
di Marina Rosati
A BRUXELLES - Approvato dal Comitato delle Regioni il parere sulla qualità della spesa pubblica presentato dalla presidente Catiuscia Marini ma illustrato in
aula mercoledì pomeriggio a Bruxelles dal collega inglese del Comitato Albert Bore vista l’impossibilità
della governatrice di partecipare alla plenaria a causa
del protrarsi della trattativa Ast.
Il parere che, come ha sottolineato Bore è “importante
perché è la prima volta che il Cdr si esprime in qualche
modo anche sul piano Junker”, è stato approvato con
l’accettazione di 15 emendamenti su 17 presentati.
Ringraziando la Marini e il suo staff, Bore ha sottolineato che il parere “rispecchia le richieste degli enti locali
e regionali rispetto a una tematica di grande attualità
politica ecomica e sociale europee. Sarà fondamentale
continuare a lavorare per far in modo che la posizione
degli enti regionali e locali e le istanze siano costantemente inserite e presenti nel dibattito istituzionale europeo soprattutto attraverso un efficace sinergia tra
Comitato delle Regioni,Parlamento e Commisione europea”. Alla base del parere, come aveva spiegato la
Marini nei giorni scorsi c’è “la necessità di
eliminare dal calcolo
del Patto di Stabilità e
di Crescita (PSC) i cofinanziamenti dei fondi strutturali a tutti i
livelli: nazionale,regionale, provinciale e comunale. In tale modo,
andremo a ‘sbloccare’
infatti i progetti infrastrutturali e di opere
pubbliche che vanno avanti molto lentamente. Inoltre,
si aumenterebbe l’assorbimento dei fondi strutturali
grazie all’incentivazione per le autorità pubbliche a sostenere tale tipo di investimenti”. Il parere - aveva sottolineato ancora la governatrice - accoglie con favore
l’annuncio del cosiddetto “pacchetto Juncker” che dovrebbe mobilitare un totale di risorse fino a 300 miliardi per investimenti in settori quali la banda larga, l’energia, le infrastrutture in aree industriali e delle comunicazioni. Tra gli altri aspetti del parere, messi in evidenza anche da Bore, c’è l’invito alla commissione europea a presentare un libro bianco che proponga una
“classificazione europea” del livello di qualità degli
investimenti pubblici nei conti della spesa pubblica definito sulla base gli effetti a lungo termine di tali investimenti. Ad assistere Bore erano presenti Liva Menichetti che ha lavorato alla redazione del parere insieme
al direttore dell’area programmazione Strategica della
Regione Lucio Caporizzi che, a margine della votazione, ha sottolineato “l’importanza dell’approvazione
nell’ottica già evidenziata dal governo Renzi di abbandonare la politica di austerità di questi anni e rilanciare gli investimenti per promuovere lo sviluppo e soprattutto l’occupazione”.
B
A PERUGIA
Se ne parla da mesi del nuovo volo in partenza dal San
Francesco per Lamezia o
per Brindisi. Questa mattina
arriva l’annuncio ufficiale
del collegamento che partirà
nel 2015 secondo gli accordi
di crescita, di uno scalo all’anno, del network Ryanair.
Attese anche risposte sulle
proposte avanzate dallo scalo umbro a compagnie aeree
di prestigio, la Vueling dopo
Barcellona sembra indirizzata ad aprire altre rotte verso
la Spagna; mentre permangono interrogativi sull’attivazione della rotta per Milano
in vista dell’Expo. A questa
direzione sembra interessata
Easyjet che pone sul tavolo
anche Parigi ed Amsterdam,
altre due mete molto ambite. Dalla comunità albanese
a grande richiesta il ripristino del volo per Tirana, interrotto un anno fa a causa del
fallimento della compagnia
albanese Belleair. I 20mila
Voli Oggi l’annuncio del collegamento Perugia-Brindisi o Perugia-Lamezia
passeggeri registrati sulla
tratta albanese sono, dunque, tutti da recuperare. E
nelle stime totali di fine anno
sembrano essere proprio la
causa di una registrata flessione di 5mila passeggeri rispetto al traguardo raggiunto nel 2013. Novità su Tirana potrebbero arrivare da
Blue Panorama o Alitalia, le
uniche compagnie italiane
presenti su quella tratta;
mentre in Albania attualmente non è presente alcuno
operatore potenziale. Allungando, poi, lo sguardo fino
al2016 c’è chi avanza, il collegamento con Oslo. Nel frattempo il presidente Fagotti è
in cercare di adesioni da raccogliere sul versante tosca-
no, in particolare da parte
dei sindaci disponibili a supportare gli sviluppi del San
Francesco per farlo funzionare a pieno ritmo e farlo diventare lo scalo di riferimento per attività di incoming turistico e promozione delle eccellenze. E se i sindaci toscani guardano al futuro dello
scalo umbro lungo la direttrice Perugia-Bettolle, palazzo
dei Priori non può farsi indietro. Il Comune di Perugia,
socio della compagine societaria Sase per il 5,7%, ha fatto nei giorni scorsi un passo
in avanti per supportare la ricapitalizzazione di quasi 1
milionee mezzo, resasi necessaria a seguito del “rosso” in
bilancio. E dopo i 500mila
euro messi sul piatto dalla
Camera di Commercio con
una quota del 34,5%, è stato
decisa in giunta la sottoscrizione di 1.934 azioni del valore nominale di 44,5 euro, per
un totale di 86mila euro. B
sabusvi
DELL’UMBRIA
CORRIERE
ECONOMIA
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Redazione: via Pievaiola, 166 F-6
PERUGIA
Tel. 075 91191
Fax 075 4659140
[email protected]
CHIMICA Su richiesta delle forze sociali
si torna a discutere del futuro del polo ternano
AREE BASELL
LA TRATTATIVA
RIPARTE AL MISE
z
ALIMENTARE
SANGEMINI FRUIT
ANCORA RISCHIO
MOBILITA’ PER 22
A TERNI
Con un progetto valido appoggiato da
Sangemini Acque si potrebbe riaprire il
discorso concernente la cassa integrazione straordinaria dei lavoratori della
Sangemini Fruit. Il 17 gennaio, senza
fatti nuovi, 22 lavoratori saranno posti
in mobilità, l’anticamera del licenziamento. Una situazione drammatica, denunciata più volte, ripetuta ieri mattina
a palazzo Gazzoli, sede della giunta regionale a Terni, presenti l’assessore allo
Sviluppo economico Riommi, i segretari di categoria Greco e Racanella della
Flai Cgil, Dezi della Fai Cisl, Cecchini
Uila Uil.
Nei giorni scorsi una delegazione dei lavoratori si era recata a palazzo Cesaroni, a Perugia, ricevuta dai capigruppo e
l’assemblea legislativa dell’Umbria aveva approvato all’unanimità un ordine
del giorno per trovare, per quanto di
competenza, soluzioni atte alla ripresa
produttiva dello stabilimento Sangemini Fruit, realizzato con l’intervento pubblico, però dopo poco tempo aveva cessato di produrre.
I rappresentanti sindacali dei 22 lavoratori avevano sottoscritto un accordo
con Massimo Pessina, del gruppo Norda, per evitare la paventata chiusura definitiva dell’azienda Sangemini, ma si sono ritrovati con il loro impianto chiuso.
Per il senso di responsabilità e la solidarietà era stato possibile dare il via alla
società Sangemini Acque ma, oggi il sacrificio non può e non deve finire nel
dimenticatoio. In più occasioni, da parte del nuovo gestore, si è affermata la
volontà di offrire prospettive solide a
questo ramo d’azienda, ma il tempo
scorre e sempre incerte sono le sorti delle maestranze che non fanno parte della
newco.
I lavoratori denunciano di sentirsi abbandonati, soprattutto dalle istituzioni.
“Abbiamo inseguito per lungo tempo la
Regione e la presidente Marini - sostengono i lavoratori e i sindacati - ma, anche vista l’emergenza Ast, la nostra vertenza è passata in secondo piano”. Flai
Cgil, Fai Cisl e Uila Cgil hanno chiesto
un incontro urgente a Pessina, che è fuori dall’Italia e dovrebbe rientrare in sede
il 9 dicembre.
B
C.F.
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di Carlo Ferrante
A TERNI - La grandeur del polo
chimico della Polymer si assottiglia sempre più. Negli anni Novanta del secolo scorso, tra diretti
e indiretti, prestavano opera alcune migliaia di lavoratori e la ricerca e sviluppo era il fiore all’occhiello del sito che aveva contribuito a rendere importante la chimica di piazzale Donegani. A paralizzare il processo di reindustrializzazione è la vertenza per la cessione delle aree della Basell, una
lunga trattativa finita in stand by.
Ieri pomeriggio, al ministero dello Sviluppo Economico si è aperto il tavolo, richiesto dalle forze
sociali, perdiscutere delle prospettive del polo chimico. Oltre al padrone di casa, il direttore del dicastero Castano, hanno partecipato l’assessore regionale Riommi,
il sindaco di Terni, Di Girolamo,
i rappresentanti delle aziende del
polo chimico e di Confindustria e
i segretari di Femca Cisl, Filctem
Cgil, Uiltec Uil Framarini, Cardinali e Di Lecce.
Basell ha ufficializzato che aveva
richiesto per cedere le aree dodici
milioni, ma al momento non ha
ricevuto risposte da parte della
cordata interessata. C’erano progetti e finanziamenti. Il cluster
della chimica verde, prevedeva
VALORE AGGIUNTO
quattro programmi di ricerca industriale per un valore di 48 milioni e vedeva coinvolte imprese con
sede operativa in Umbria, tra cui
Novamont, l’ex Meraklon, Treofan e Tarkett di Narni Scalo. L’obiettivo esplicito dei progetti era
di consentire la riconversione del
polo chimico con riferimento particolare all’utilizzo dei biopolimeri in applicazioni industriali d’interesse delle imprese esistenti e al
progetto di bioraffineria. La Regione sosteneva il programma di
attività del cluster con riferimento ad una serie di azioni connesse
con la realizzazione di un centro
di ricerca di rilevanza nazionale,
l’emanazione di bandi che riguardano temi specifici d’interesse del
cluster nazionale, iniziative specifiche di formazione e riqualificazione professionale. E’ tutto bloccato, ma dopo il summit al ministero dello Sviluppo Economico,
con il tavolo che resterà aperto, è
auspicabile che la trattativa per la
cessione delle aree vada a buon
fine. Intanto sembra che altre
aziende del territorio, che hanno
voglia di crescere e svilupparsi
per creare quella filiera che permetterebbe di sostenersi ed affrontare il mercato globale, siano
interessate ad occupare parte delle aree della multinazionale texana.
Confindustria si è assunta l’onere
di convocare un incontro con tutte le aziende disponibili con progetti ed idee per il rilancio del polo chimico della Polymer.
B
dalla prima pagina
La classifica delle province italiane
... ha ordinato le 107 province italiane sulla base della qualità della vita nel 2013. Il
dato di sintesi è che Perugia guadagna 23
posizioni rispetto all’anno precedente, ma
esattamente altrettante ne perde - purtroppo - Terni posizionandosi la prima al
27esimo posto e la seconda al 62esimo.
Ma questo non basta: vogliamo capire il
perché. E questa volta il quotidiano ci aiuta (abbastanza) a capirlo. E’ infatti disponibile, nel sito online del giornale, il dettaglio degli aspetti considerati, che sono sei
e vanno dal tenore di vita (colto attraverso
il valore aggiunto pro-capite, il valore medio delle pensioni, ecc.), ai servizi (disponibilità di asili nido, percentuale di popolazione che va fuori provincia per usufruire
dei servizi sanitari, ecc.) fino agli affari e il
lavoro (percentuale di export sul prodotto
interno lordo, numero di imprese ogni
100 abitanti, tasso di disoccupazione,
ecc.). Vi sono poi aspetti non strettamente
economici: tempo libero (numero di librerie ogni 100 abitanti, copertura a banda
ultra larga, ecc.), ordine pubblico (numero di scippi e borseggi ogni 100 abitanti,
truffe e frodi, ecc.) e dati demografici (densità abitativa, tassi di divorzio, ecc.). Non
è chiaro, almeno dalla pagina pubblicata,
come questi indicatori vengano poi riportati in una scala che va da 0, valore minimo, a 1000, valore massimo. Il valore sintetico è poi una semplice media aritmetica
degli indicatori considerati. Occorre tuttavia dire che il sito permette di agire in maniera interattiva. Per esempio: poniamo
che io sia un giovane che vuole iniziare
un’attività. Allora creo una classifica che
dà molto peso agli affari e lavoro, e poco
al resto. O al contrario, se io fossi un pensionato mi interesserà sapere dove passare al meglio il mio tempo libero e dove i
servizi sono migliori, e poco mi importerà
delle opportunità di lavoro. Nel primo ca-
so, darò massimo peso alla componente
“affari e lavoro” mentre nel secondo caso
porrò massimo peso alla componente
“tempo libero”. Che cosa cambia? Ebbene, nel primo caso, Perugia scivola al 64esimo posto e Terni al 65esimo, a conferma
della difficoltà economica in cui versa la
nostra regione. E nel secondo? In tal caso
le cose migliorano, con Perugia che sale
all’ottavo posto e Terni al 43esimo. Insomma: la classifica formulata dai tecnici de
“Il Sole 24 ore” dà lo stesso peso ad ognuno dei sei aspetti considerati. Variando i
pesi si ha un’idea più completa della situazione, e si capisce meglio il significato della sintesi offerta. Un po’ come se, anziché
guardare un oggetto da una sola angolazione, possiamo permetterci di girargli intorno e coglierne il profilo e le sfaccettature.
B
Elena Stanghellini
[email protected]
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Dicembre 2014
DELL’UMBRIA
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CORRIERE
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Economia
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MECCANICA Grande partecipazione
SOSTENIBILITA’
alla manifestazione di Colle di Nocera
UNA FIACCOLATA
DI SPERANZA
PER LA EX MERLONI
di Eirene Mirti
A NOCERA UMBRA -Riaccendere la speranza attraverso l'unità.
Questo il messaggio lanciato dai
lavoratori dell'Antonio Merloni e
della JP Industries con la fiaccolata di ieri pomeriggio a Colle. Parola d'ordine: "uniti si vince, come
l'Ast". A dirlo, insieme ai lavoratori, sono stati i sindaci, i sindacati e
anche il vescovo. La fiaccolata,
partita nel tardo pomeriggio dalla
fabbrica di Colle di Nocera Umbra per arrivare alla caserma dei
vigili del fuoco di Gaifana (dove si
celebrava santa Barbara), è stata
voluta unitariamente da Fiom,
Fim e Uilm, presenti attraverso
l'Rsu dell'azienda, Luciano Recchioni, Angelo Commodi e Rosa
di Ronza. Dallo stabilimento, il
corteo si è diretto verso la Flaminia, portando con sé anche due
simbolici elettrodomestici, fatti di
cartone, perno della vita di fabbrica di tutti gli operai. La fiaccolata
ha poi attraversato il paese, fermando per breve tempo i veicoli in
transito lungo la Flaminia vecchia
scortata dalle forze dell'ordine, ed
ha raggiunto la caserma, dove ha
acceso simbolicamente un fuoco
per "riaccendere" la fiducia nelle
sorti dell'azienda. Qui, sono intervenuti il sindaco di Gualdo Tadi-
Un territorio unito e compatto In difesa dei lavoratori della Ex Merloni
no, Massimiliano Presciutti, che
ha sottolineato la necessità di stare
uniti portando l'esempio positivo
dell'Ast, e di Nocera Umbra, Giovanni Bontempi, che ha ribadito
che "il sito umbro non si tocca".
Con loro, c'erano anche i colleghi
di Valtopina, Danilo Cosimetti, e
Valfabbrica, Ottavio Anastasi, il
consigliere regionale, Andrea
Smacchi, e le forze politiche locali.
A prendere la parola anche il sindacato: Paola Pietrantoni (Cisl),
che ha sottolineato la necessità di
non rassegnarsi, ma anzi "ripartire da oggi, tutti insieme, per riaccendere la speranza e mantenere
alta l'attenzione sulla crisi di questa azienda. Non vogliamo smettere di credere e sperare nel futuro di
questo territorio e nella dignità dei
nostri figli e di tante famiglie".
Con lei, anche Rita Paggio (Cgil),
che ha sottolineato la necessità di
battersi in difesa dei posti di lavoro, Filippo Ciavaglia (Cgil), Simone Pampanelli (Fiom), Alessandro Piergentili (Cgil), Augusto Paolucci (Flai), Leonelli e Santagata
del Partito democratico. Per gli
operai è intervenuta Rosa Di Ronza, che ha ricordato i tanti anni di
difficoltà, pur senza perdere la speranza. Nella stessa direzione ha incoraggiato i lavoratori anche il vescovo di Assisi, Nocera Umbra e
Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino. "La situazione è di rabbia
e frustrazione - ha detto il vescovo
- ma vedo ancora la capacità di
mettersi insieme. Per questo ho voluto essere qui, decidendo che sarei venuto anche prima di essere
chiamato. Ho pensato, faccio l'impossibile e vado, e lo stesso dovrebbero pensare anche tanti altri. Perché siamo tutti legati l'un l'altro ed
è necessario continuare ad andare
avanti tutti insieme, come oggi".
B
L’UMBRIA E I FONDI UE
FOCUS SULL’ENERGIA
A PERUGIA
La capacità umbra di intercettare i fondi
europei rimane indiscussa. Semmai l’Umbria, come altre Regioni d’Italia, potrebbe
utilizzare maggiormente quegli strumenti
di partecipazione offerti dal Trattato di Lisbona che oggi permettono più che in passato di farsi sentire quando le leggi europee hanno ricadute territoriali. Questa in
buona sostanza la riflessione del professor Fabio Raspadori, dell’Università degli Studi di Perugia, intervenuto alla due
giorni del convegno su “Regioni strumento di governance democratica”, frutto di
una collaborazione tra Università e Regione, iniziato ieri mattina al Sangallo palace
hotel. Questa mattina sono previsti interventi relativi a sviluppo territoriale ed efficienza energetica. Tema chiave per l’Umbria, quello dell’energia. Da un lato è stato registrato “un aumento di difficoltà a
raggiungere l’obiettivo del 13,7%” di produzione da fonti rinnovabili, assegnato
con scadenza 2020 da un decreto ministeriale. Dall’altro c’è il dato sulle fonti rinnovabili elettriche - ha spiegato Ernesta Maria Ranieri, coordinatrice inambito di ambiente ed energie per la Regione Umbria che con il raggiungimento negli ultimi anni del 55,3% evidenzia in Umbria la maggiore incidenza di energia rinnovabile sulla produzione totale di energia. Nei prossimi anni la programmazione regionale
punta anche al più specifico miglioramento della capacità termica degli edifici. Esiste già un disegno di legge che dovrebbe
disporre modalità, tempi e finanziamenti
di un intervento che ha anche come rilevante obiettivo l’efficientamento energetico di tutti gli edifici pubblici in Umbria. I
fondi in questione, ancora in attesa di approvazione, dovrebbero aggirarsi per la
programmazione 2104-2020 intorno ai 70
milioni di euro.
B
I.R.
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CORRIERE
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DELL’UMBRIA
Economia
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AGROALIMENTARE L’Orvieto day fra tradizione
e innovazione: calici umbri protagonisti nella capitale
ORVIETO CONQUISTA ROMA:
COLVINO ESPORTA
ANCHEILTERRITORIO
di Federico Sciurpa
A ROMA - Un vino, il suo territorio, la sua storia e le sue suggestioni
conquistano Roma. Il vino è l'Orvieto - calici del nettare degli Dei che
per primi hanno fatto conoscere
l'Umbria nel mondo - e l'insieme di
così tanti fattori si chiama, in una
parola, terroir.
Così l'"Orvieto Day" ha riempito
una giornata che è stata interamente dedicata alla scoperta dell'antico
territorio vinicolo della nostra regione attraverso le eccellenze enologiche, gastronomiche e artistiche della città.
Straordinaria e prestigiosa la location. Come sede ecco infatti che si
sono aperte le porte dell'Hotel Rome Cavalieri. Esperti del settore, futuri sommelier e appassionati hanno partecipato alla giornata. Molto
riuscita. L'evento è stato organizzato e promosso dal Consorzio Tutela
Vini di Orvieto, in collaborazione
con la Fondazione Italiana Sommelier e col contributo del Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale
e la Regione Umbria. Vino e cibo
hanno trovato un contorno importante tra ceramiche e artigianato tipico orvietano, una degustazione
su banchi d'assaggio dei vini prodotti da diciassette cantine di Orvieto
Anche un seminario sul terroir E’ stato Guido Barlozzetti con Enzo Barbi a raccontare Orvieto nel corso del seminario
abbinati a specialità gastronomiche
del territorio.
Particolarmente seguito il seminario "Il Terroir dell'Orvieto", approfondimento su storia e le caratteristi-
che del territorio vinicolo orvietano, introdotto dallo scrittore e giornalista Guido Barlozzetti, orvietano Doc, con degustazione di sette
Orvieto Doc Classico Superiore gui-
data dalla Fondazione Italiana
Sommelier grazie a Daniele Maestri.
Erano presenti il presidente del Consorzio Tutela vini di Orvieto Enzo
Barbi e il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani. Il primo cittadino si è
detto "orgoglioso della bellissima
iniziativa che promuove tutta la città e il suo territorio".
Guido Barlozzetti ha raccontato
Orvieto, il suo fascino, la storia e gli
uomini che vi sono passati (mai indifferenti al suo vino, anzi) da sapiente narratore.
Un percorso che parla di uomo e
vino fin dall'antichità in questa parte di Umbria "a metà strada fra il
Lazio e la Toscana, la Tuscia da
sempre legata alle tradizioni di queste due regioni".
Un gemellaggio enogastronomico
Orvieto-Roma, con i vini delle cantine aderenti accompagnati da un
piatto della tradizione culinaria capitolina, hanno concluso l'appuntamento.
Un binomio che ha rilanciato un vino che ha fatto conoscere la nostra
regione a livello internazionale e
che adesso si ripropone con coraggio in maniera sempre più innovativa senza però perdere le peculiarità
e le caratteristiche originarie.
Tra i partecipanti all'evento, oltre al
Comune di Orvieto, l'Associazione
TeMa e la Strada dei Vini Etrusco
Romana. E chi era presente, mai come questa volta ha avuto ragione
da vendere.
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CORRIERE
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DELL’UMBRIA
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Dicembre 2014
FOLIGNO
Exzuccherificio tra spiragli e carte bollate
Redazione: via del Campanile, 12
Tel. 0742 4541
Fax 0742 450769
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Il presidente di Coop, Raggi, lascia aperto uno spazio per trovare una soluzione. Ma intanto annuncia altre due cause contro il Comune
di Alfredo Doni
A FOLIGNO - Una soluzione che eviti le cause in tribunale e che faccia ripartire il recupero dell’area ex zuccherificio
è ancora possibile, ma dovrà
essere l’amministrazione comunale, con atti formali e passati attraverso gli organi preposti, a compiere il primo passo.
Il presidente di Coop Centro
Italia, Giorgio Raggi, ieri presente per l’audizione in commissione controllo e garanzia
coordinata da Stefania Filipponi, ha lasciato aperto uno
spiraglio. In verità piccolo,
molto piccolo. “La credibilità
el'affidabilità che questo sindaco e la giunta hanno dimostrato nella vicenda dell’ex zuccherificio - ha detto Raggi - sono
uguali a zero e per i prossimi
quattro anni, ovvero per la durata dell’attuale legislatura,
qui aFoligno non faremo niente. A meno che l’amministrazione non porti una proposta
concreta condivisa prima dagli organi preposti”. Ecco perché lo spiraglio di una soluzione è millimetrico. Il presidente
di Coop parlando dell’ex zuccherificio ha ripercorso la storia degli ultimi dieci anni: dal
2005, quando il Comune
avrebbe dovuto espropriare l’area Gabrielli, all’agosto del
2013, quando con una lettera
firmata Mismetti si garantiva
alla Coop che il consiglio comunale avrebbe dato una risposta entro ottobre (2013) sui
due progetti presentati, quello
con le torri e l’altro con i cosiddetti palazzoni. “In consiglio
comunale questa pratica non è
mai arrivata - ha spiegato Raggi - neppure a febbraio 2014,
quando in aula se ne parlò
sommariamente e in termini
assolutamente vaghi”. Il presidente di Coop Centro Italia
ha ricordato ai presenti, ieri, di
quando tra il 2010 e il 2011 il
sindaco, insieme ad altri assessori, gli chiese di rivedere il progetto che eragià stato approvato nel 2005: “Fecero pressioni
- ha raccontato Raggi - affinché avessimo formulato una
proposta nuova, dirompente,
che avesse lasciato il segno a
Foligno, e ci invitarono per
questo a contattare un archistar: tra i nomi papabili c’era
pure quello di Gae Aulenti e fu
lei che scegliemmo. Quando il
progetto fu pronto, sempre il
sindaco ci chiese di avviare un
iter partecipativo con la città:
noi non ci tirammo indietro e
lo illustrammo a tutte le associazioni, ai partiti, ai sindacati,
una cinquantina diincontri durante i quali non ricevemmo
che apprezzamenti. A quel
Audizione Giorgio Raggi accanto a Stefania Filipponi ieri nella sala Pio La Torre
punto decidemmo, sempre
con la giunta, di presentare il
progetto alla città ecosì arriviamo al marzo 2012, quando a
palazzo Trinci, alla presenza
di Gae Aulenti, venne portato
direttamente il plastico”. Raggi, prendendo un mano un foglietto, ha letto ieri di fronte alla commissione controllo e garanzia le dichiarazioni rilasciate in quell’occasione da Mismetti edall’allora assessore all’urbanistica Joseph Flagiello:
“Questo progetto dà speranza
al futuro”, dichiarò il primo;
“la città sta crescendo”, disse il
secondo. “Pensammo che era
fatta”, ha detto ieri Raggi, aggiungendo che fu in quella se-
de che Mismetti chiese pure
l'inserimento del Parco delle
scienze
e
delle
arti:
“un’opportunità che cogliemmo al volo pensando al valore
che poteva avere per la città e
che ci impegnò mesi di lavoro
e denaro”. E che, tra l’altro, se
le cose restano così non si farà
nell’exzuccherificio. “Ma mentre noi andavamo avanti - ha
ricordato Raggi - percepivamo chiaramente un certo imbarazzo, una freddezza daparte della giunta e così nel maggio del 2013, dopo che ci fu
spiegato che c’erano problemi
di ‘opinione pubblica’ e nei
partiti rispetto alle torri, presentammo l’opzione con i pa-
lazzi più bassi. Ci fu assicurata
una risposta rapida sulle due
soluzioni, risposta che però
non è mai arrivata”. Raggi,
poi, ha spiegato il motivo per
cui non sono cominciati i lavori di costruzione all’ex zuccherificio: “Ci si chiede di iniziare
un’operazione da 100 milioni
con il 65% delle licenze a costruire? mica siamo matti, e
del restante 35% che ne facciamo, lo lasciamo in sospeso?”.
Ma il contenzioso tra Coop e
Comune non si ferma alla parte “politica”, perchè Raggi ha
ricordato che è in piedi al Tar
una richiesta di risarcimento
datata agosto 2013, da parte
della proprietà, di 10 milioni
per non aver avviato l’iter di
esproprio di Gabrielli. Una
causa a cui se ne aggiungeranno altre due: la prima è relativa alla perdita economica dovuta alla mancanza di risposte
del Comune sulle due opzioni
(“il denaro stanziato è rimasto
fermo per colpa dell’amministrazione”); la seconda, che si
sta valutando in questi giorni,
è conseguente a una lettera
che la giunta ha inviato nel novembre scorso alla Coop: le si
chiedono 2 milioni e rotti come corrispettivo del valore del
terreno da espropriare a Gabrielli. “A parte il fatto che la
pratica di esproprio non è nep-
pure stata avviata e il Comune
da noi vuole già i soldi - ha
spiegato Raggi - ma quello che
è più grave è che la lettera è
stata inviata in copia anche alle nostre banche, provocandoci un grave danno di immagine: di questo chiederemo conto nelle sede opportuni al Comune, ma anche ai singoli che
hanno generato l’atto”. Di
causa contro il Comune, oltre
tutto, ce n’èpure un’altraintentata da Gabrielli che nel 2005
si oppose al piano attuativo. Il
rischio per il patrimonio pubblico è serio, a meno che il Comune le cause non le vinca tutte. Tornando all’audizione di
ieri, più volte i consiglieri presenti, da Falasca alla Matarazzi, da Gubbini alla stessa Filipponi, hanno chiesto a Raggi se
nonostantetutto si possa ancora trovare una soluzione. La risposta è stata chiara: “Premesso che i danni subiti dalla Coop non possono essere cancellati con un colpo di spugna,
siamo pronti a sederci al tavolo ea discutere, ma prima qualsiasi proposta dovrà essere stata visionata e approvata dagli
organi comunali: delle parole
e delle strette di mano non ci
fidiamo più”. Se così non sarà,
l’area dell’ex zuccherificio (che
è in vendita) resterà abbandonata per altri decenni.
B
Entro il 31 dicembre verrà presentata alla cittadinanza la stesura definitiva del progetto, ma resta da chiarire il luogo in cui verrà edificato
Parco delle scienze e delle arti, si riunisce il comitato scientifico
A FOLIGNO
Battute finali per il Parco delle scienze e delle arti, almeno
per ciò che riguarda l'adattamento del progetto scientifico e l'elaborazione delle parti museali e museografiche.
In questi giorni, infatti, il comitato scientifico è tornato a
riunirsi in città per definire
gli ultimi dettagli. Dopodichè si procederà alla stesura
definitiva del documento
che verrà presentato alle istituzioni ed alla cittadinanza.
Il termine fissato in calendario è quello del 31 dicembre
Direttore Pierluigi Mingarelli
(Laboratorio scienze sperimentali)
prossimo, entro il quale si
metterà nero su bianco tutto
ciò che andrà a caratterizzare una realtà che Pierluigi
Mingarelli, direttore del Laboratorio di scienze sperimentali, definisce "quanto
di più attuale esista negli ambiti scientifici toccati. In questi nove mesi - spiega - da
quando il Miur ha dato l'ok
consentendoci di conferire i
vari incarichi, si è lavorato
molto al progetto coinvolgendo tutta la città: dalle associazioni culturali a soggetti imprenditoriali, passando
per gli istituti scolastici e le
organizzazioni sindacali”.
In prima linea, quindi, il singolo cittadino ma anche i
più grandi luminari del mondo scientifico e filosofico e alcuni dei più importanti centri di ricerca nazionali, internazionali e mondiali. Certo
ci sarà da scoprire dove e come si realizzerà visto che proprio ieri il presidente di Coop Centro Italia, Raggi, ha
chiarito che il parco non sarà realizzato nell’ex zuccherificio e che il progetto dovrà
essere un altro, visto che
Il centro storico si tuffa in piena atmosfera natalizia, questo pomeriggio l’inaugurazione
quello noto appartiene al
committante, cioè Coop. Intanto è di questi giorni la notizia dell'imminente firma di
un protocollo d'intesa con
l'Università di Perugia, già
presente attraverso diversi
docenti che fanno a parte a
pieno titolo del comitato
scientifico. Un lavoro che
prende le parti anche da realtà già esistenti in Italia ed in
Europa. Esperienze analizzate, valutate e riportate nel
contesto folignate. “La grande novità - sottolinea Mingarelli - è che per la prima volta
si parte da quelli che sono i
contenuti per poi passare alla definizione di quello che
sarà, invece, il contenitore”.
Quattro, com'è noto, le aree
che verranno sviluppate:
l'uomo, l'ambiente, il micro e
il macrocosmo. Tutte legate
da quel fil rounge che è la
matematica. Insomma, in
cantiere un progetto articolato e complesso, la cui importanza è stata riconosciuta anche dal Miur, che lo ha finanziato stanziando 170mila euro.
B
Maria Tripepi
Taglio del nastro per i mercatini di Salisburgo
Tutto pronto Nel pomeriggio il taglio
del nastro dei mercatini di Salisburgo
A FOLIGNO
li. Sarà allestita anche uno spazio dedicato ad incontri, corsi di cucina tradizionale e appuntamenti di cucina
con i grandi chef, oltre che ai laboratori per ragazzi. Tutti i giorni i piu’ piccini potranno arrivare al villaggio per
spedire la letterina a Babbo Natale o
realizzare lavoretti per adornare l’albero. Un piccolo mercato si troverà
anche in piazza della Repubblica dove la presentazione di musei e cultura
accompagneranno i prodotti tipici
del territorio, degustazioni e animazione per bambini.
B
Profumo di dolci, cannella e vin
brulè. Addobbi per l’albero, statuine
per il presepe, strenne natalizie e tante
idee regalo. In centro storico arriva il
mercatino di Salisburgo che offrirà il
meglio delle prelibatezze culinarie e
della produzione artigianale austriaca,locale e internazionale. L’inaugurazionein programma per questopomeriggio, alle 18.30, in piazza Matteotti
alla presenza della presidente di Confesercenti territoriale Foligno Cristiana Mariani, dell’assessore allo Svilup-
po economico Giovanni Patriarchi e
del sindaco di Foligno Nando Mismetti. Le piazze saranno completamente illuminate di stelle e sui banchi
delle suggestive casette di legno si troveranno candele, figurine in pane, giocattoli in legno, articoli in vetro smerigliato e dipinto, berretti, guanti e scial-
-MSGR - 06 UMBRIA - 41 - 05/12/14-N:
Umbria
METEO
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
PERUGIA
Terni
Venerdì 5
Dicembre 2014
www.ilmessaggero.it
Perugia f Foligno f Spoleto f Piazza Italia, 4 (PG) T 075/5736141 F 075/5730282 f Terni Piazza della Repubblica T 0744/58041 (4 linee) F 0744/404126
Santa Barbara
Contro acqua
fuoco e crolli
Il super impegno
dei vigili del fuoco
Terni
Allarme smog
Il Comune decide
di fermare
le auto più vecchie
Perugia
Servizi alle pagg. 43 e 54
Servizio a pag. 54
Nucci a pag. 42
«Presidi e mercatino di Natale
così riprendiamo la stazione»
L’impegno dell’associazione Fontivegge Insieme:
«Ogni giorno turni di controllo per le strade»
Ast, l’accordo all’esame degli operai
`Prime assemblee
dopo la firma: realismo
e disillusione
Vanna Ugolini
TERNI Verrebbe da dire, l’inossidabile realismo degli operai dell’Ast. Escono da quella che sembra una cattedrale del lavoro con
le giacche blu addosso e prima di
salire in bicicletta sintetizzano
in poche parole quello che un politico direbbe in un discorso di
un’ora. «E’ il massimo che potevamo fare da soli».
Continua a pag. 53
Amori senza fine
Spoleto
Insieme
per tutta la vita
e dopo la vita
Il Tar riammette
uno studente
alla Maturità
SAN GEMINI Insieme per tutta
la vita, insieme anche dopo
la vita. Italo e Gisella se ne
sono andati così, a distanza
di poche ore l’uno dall’altra,
senza che lei sapesse che lui
non c’era più.
Continua a pag. 55
Remo Gasperini
SPOLETO Uno studente spoletino ha vinto il ricorso al
Tar e nei prossimi giorni
potrà sostenere l’esame di
maturità dal quale il
consiglio di classe lo aveva
escluso. Continua a pag. 51
TERNI Una delle assemblee dentro Ast
Bottiglietta condanna Menenti
Omicidio Polizzi, la scientifica trova il sangue di Alessandro su un contenitore di acqua ossigenata
sequestrato a Todi. In aula anche gli infermieri: «Valerio poteva camminare. E pensò al suicidio»
`
Egle Priolo
PERUGIA Se un’aula di giustizia fosse un biliardo, nel processo a Riccardo e Valerio Menenti ieri sarebbe stata la procura a infilare più
palle in buca. Un testimone per
ogni tiro e segnapunti a favore dell’accusa che vuole padre e figlio responsabili della morte di Alessandro Polizzi e del tentato omicidio
di Julia Tosti. Ma le difese aspettano il loro turno di “spaccata”,
quando tutto potrebbe ancora essere rimesso in discussione. Ribaltando quanto emerso ieri, per
esempio, con la scientifica che ribadisce la mancanza di forzatura
del portone di via Ricci, con gli infermieri che ricordano Valerio passeggiare in corridoio e capace di
uscire a fumare. Due stoccate per
chi è convinto che Riccardo non
avesse le chiavi del palazzo e che il
figlio non fosse in condizioni di andare nel negozio della commessa
che lo inchioda. In attesa degli assi
nella manica della difesa, ieri è venuto fuori un particolare inquietante: il sangue di Alex è arrivato
fino a Todi.
Continua a pag. 45
L’angolo del meteo
Il ponte piovoso
ma con clima mite
Gilberto Scalabrini
Il meteo resta instabile e il ponte
dell'Immacolata saluterà il tempo piovoso, mite e sciroccoso.
Avremo fenomeni e da martedì
la stagione fredda accelererà. Sarà così anche sotto Natale. Oggi,
cielo nuvoloso con possibili isolate piogge, anche a carattere di
rovescio al mattino, più probabili sull'Umbria centro meridionale. Stesso copione anche nel pomeriggio. In serata migliora. Domani, possibili isolate piogge alternate a schiarite. Lunedì notte
il peggioramento come freddo.
Cinema. Le riprese inizieranno lunedì prossimo in Inghilterra
Umbria
digitale,
una “company”
nata male
Franco Todini*
a fusione per incorporazione di Webred e di Centralcom, che ha sancito la nascita della nuova società
Umbria Digitale, è passata come atto di semplificazione, di
riorganizzazione della spesa e
– se proprio vogliamo esagerare – come una strategia di sviluppo per le nuove tecnologie
di comunicazione.
Ma cerchiamo di analizzare
meglio la situazione: Webred
è la società regionale in house
che si è occupata da sempre
dello sviluppo informatico
delle strutture e degli uffici regionali; Centralcom è la società che da anni si è occupata
della posa di una rete di fibra
ottica in Umbria, da Città di
Castello a Perugia, Foligno,
Orvieto, Terni.
Chiunque in Umbria abbia
conosciuto le vicissitudini e le
capacità professionali del vecchio Crued trasformatosi poi
in Webred, sa perfettamente
che questa società, pur avendo agito in regime di monopolio non è riuscita a fornire servizi all’altezza del mercato e –
L
MESSE INSIEME
DUE DEBOLEZZE
ADESSO DIVENTA
UN RISCHIO
PER I BILANCI
DEI COMUNI
Ultimissime da Umbria
2020. Il 12 dicembre
Marche 2020 presenta la sua
lista. Già pronto il simbolo.
Umbria 2020 dovrebbe seguire
a ruota. Intanto, in
preparazione nuovi sondaggi
per conoscere l’impatto che il
movimento potrebbe avere
sulle elezioni regionali.
Naomie Harris, Lea Seydoux, Daniel Craig, Monica Bellucci e Christoph Waltz
La Bellucci diventa Bond-woman
L’attrice umbra reciterà accanto a Daniel Craig nell’ultimo James Bond 007 intitolato “Spectre”
al contrario – ha prodotto costi nettamente superiori.
Centralcom, dopo anni di
cospicui finanziamenti, ha
partorito
un’infrastruttura
che collega una città come
Terni con un unico cavo in fibra della potenza di 100 mega.
La nuova società Umbria
Digitale nasce dunque dall’unione di queste due debolezze che, messe insieme, non
sono certo in grado di generare quell’elemento di forza necessario a far da volano all’economia legata all’ICT.
C’è poi da considerare che il
settore più redditizio di Webred, quello relativo alla sanità, è stato scorporato e affidato direttamente alle USL.
I limiti di partenza della
nuova società possono dunque essere così sintetizzati:
1. Utilizza un cavo in fibra
per una connettività di appena 100 Mega che può essere
sufficiente per la connessione
di alcuni apparati, ma che non
è assolutamente sufficiente
per un sistema di interconnessione a livello regionale e che
di per sé non giustifica gli investimenti fatti; per un realizzare un sistema adeguato occorre ragionare su Giga e non
su mega.
In definitiva si tratta di un
sistema già superato prima
ancora di nascere.
Continua a pag. 52
-MSGR - 06 UMBRIA - 52 - 05/12/14-N:
52
Umbria Regione
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
Venerdì 5 Dicembre 2014
www.ilmessaggero.it
Salvatore Denaro, cuciniere errante, conquista New York
IL MEGLIO DEI PRODOTTI
UMBRI, TALENTO E CULTURA
Chef e conoscitore di terra e stagioni
Da Montefalco alla Sicilia
IL PERSONAGGIO
MONTEFALCO Metti un giorno insieme a pranzo, in una cucina domestica di Piazza Armerina, Nancy
Harmon Jenkins, nota scrittrice
gastronomica newyorkese, e Salvatore Denaro, chef siciliano di
nascita e umbrissimo di adozione; fai in modo che fino a poco
prima abbiano insieme raccolto
le olive nel fondo rustico dei Cascino, e che con Salvatore ci sia la
signora Maria, a far esplodere fragranze di menta e cipolle rosse
che si combinano fastosamente a
quelle del sedano e del limone,
dell’aglio ambrato di rosso e dell’arancia, di capperi e basilico, di
pepe e origano asciugato, in una
festa di verdure sapientemente tagliate che, in simbiosi con l’olio,
sprigionano profumi celestialmente terrigni che vanno ai neuroni e al cuore, prima che al palato, in una sorta di sinestesia (o
contaminazione dei sensi) sensuale e mistica, che sarebbe piaciuta agli esperimenti sensoriali
di Des Esseintes, il famoso protagonista di “à rebours”: e avrai, nel
numero di ottobre della rivista
americana “Eating Well”, in un
servizio di nove pagine, il caldo
racconto di quella magica giornata. Con in più, dettagliatissime in
foto (di Penny De Los Santos), ingredienti e istruzioni, alcune delle ricette di Salvatore realizzate là
per là, che per noi umbri che in
Umbria le abbiamo assaggiate,
sono una piacevole conferma del
suo peculiarissimo stile di cucina, ormai “fusion” fra due regioni, accomunate dall’amore dell’olio, del vino e della cucina che
parla di terra madre e di prodotti
veri.
«È nato tutto così, all’insegna del
caso del caso e della spontaneità», racconta Salvatore, che di
Nancy Harmon Jenkins è un amico fin dai tempi in cui la giornalista americana fu conquistata dai
piatti e dalla passione enogastronomica che animava il “Bacco Felice”, la storica osteria di Salvatore Denaro, prima che la sorte lo
conducesse, chiuso il locale, ad
essere quello che è ora, maestro
di “cooking classes” e “visiting
chef”, ossia, per dirla con un bel
termine, “cuciniere errante” come il suo grande amico Carmelo
Chiaramonte, siciliano come lui e
come lui attento agli ingredienti
primi e alle scale dei sapori, prima che all’improbabile fissità delle ricette. «Si era quasi alla vigilia
del 4 ottobre, festa di san Francesco – dice Salvatore, e si sa che
per cogliere le olive bisogna farlo
prima di quella data, altrimenti
sono troppo piene d’olio: così ho
colto io l’occasione per invitare
Nancy Harmon Jenkins alla raccolta delle olive in Sicilia, anche
per rendersi conto personalmente di luoghi, odori e sapori, che costituiscono la radice, il luogo di
nascita della mia cucina».
Un invito, che la giornalista, nella
sua costante ricerca di cucina italiana “biodiversa” e salutare (non
per nulla, “Eating Well” ha come
sottotitolo “Where good taste meets good health”, dove il buongusto si armonizza con la buona salute) ha accettato con entusiasmo. «Il fatto è – dice Salvatore che l’interesse del mondo anglosassone, soprattutto negli Stati
Uniti, per la buona cucina italiana è enorme, ed è qui che sarebbe
importante insistere più che altrove».
A patto, ovviamente, che cucina e
prodotti siano all’altezza. A fronte di una onirica alluvione di programmi di cucina che, come notava John Lanchester sul “New
Yorker” del 3 novembre scorso,
non fanno che allontanarci, nelle
nostre vite reali, dal buon cibo e
dalla buona cucina, ciò di cui ha
nostalgia Nancy Harmon Jenkins
è la semplicità degli ingredienti e
delle combinazioni, e in questo
Salvatore Denaro è maestro. Come Smilla per la neve, Salvatore
ha il senso del sapore, ovvero
quella capacità di conoscere e
ri-conoscere gli ingredienti di base, e di saperli mettere insieme,
senza forzarli e stravolgerli, in
una semplicità grammaticale che
è quasi sempre strepitosa al gusto
perché guidata da istinto, tradizioni e giudizio sicuro fondato su
esperienza e studio. Soprattutto
studio. Perché s’ingannerebbe, e
di gran lunga, chi, incantato dalla
sua talvolta istrionica affabulazione, o dalla facilità con cui prepara là per là una fantastica parmigiana, assemblandone gli elementi in padella, lo pensasse improvvisatore ed empirico, ignorando così il duro magistero che
lo ha condotto, negli anni, a mettere in piedi una sorta di cospicua, densissima e preziosa biblioteca del gusto, fatta di molte centi-
naia di volumi - ricette certamente, ma soprattutto studio degli ingredienti e antropologia del cibo
e delle culture.
Da “visiting chef”, il “Cuciniere errante” siciliano che così profondamente ha assorbito la cucina
tradizionale umbra, tanto da proporne varianti sensazionali, cucina spesso per Marco Caprai, come ha fatto l’altra sera, offrendo
esempi semplici e buoni della sua
cucina “fusion”. Mentre Marco
Caprai illustrava progetti e tecnologie della sua “New Green Revolution”, gli ospiti potevano gustare tartare di chianina umbra e fagioli, saporiti maltagliati fatti in
casa, pollo contadino classico di
eccezionale croccantezza.
Il fatto è che, senza la cucina, i
prodotti eccellenti lo sono meno.
E viene allora in mente che cucinare buono, semplice e sano è, alla fine, una forma di “new green
revolution”.
Lucio Biagioni
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IMU AGRICOLA, PRIMO RISULTATO
Il sottosegretario
all’Economia Pier Paolo Baretta
ha annunciato che il governo
rinvierà il pagamento dell’Imu
agricola stabilito per il 16
dicembre prossimo. La
sollevazione generale contro
questo ennesimo balzello ha
prodotto un primo risultato.
Ora si tratta di chiarire a
Renzi che l'Imu sui terreni
agricoli così come è stata
prospettata è ingiusta, dannosa e
colpisce i soliti noti. Non va
posticipata, va tolta.
Consigliamo a Renzi e ai suoi
sostenitori in salsa umbra di
prendere visione dei dati
dell'ultimo rapporto dell’ufficio
studi di Bnl: il livello di ricchezza
sugli investimenti finanziari di
una minoranza della
popolazione italiana, circa il
10%, è cresciuta anche in questo
periodo di crisi durissima che
dura da più di sette anni. Ecco,
invece di colpire chi dopo una
vita di sacrifici si è comprato un
pezzo di terra, occorrerebbe una
patrimoniale sulle grandi
ricchezze.
Enrico Flamini
segretario regionale
Prc Umbria
TODI A CHILOMETRI ZERO
Salvatore Denaro con Marco Caprai, brindisi col Sagrantino
A partire da lunedì 22
dicembre Todi avrà un nuovo
mercato agricolo di filiera corta
per l’acquisto di specialità locali
a Km 0 provenienti direttamente
dai produttori agricoli del
territorio.
Il mercato è riservato
esclusivamente ai produttori
agricoli umbri, per favorire le
occasioni di contatto diretto tra
produttori e consumatori,
calmierare i prezzi dei prodotti
agricoli, garantire l’origine e la
qualità dei prodotti acquistati,
incentivare il consumo dei
prodotti di stagione e far
conoscere le aziende produttrici
agricole (biologiche e non) del
territorio regionale.
Il mercato si svolgerà una
volta alla settimana ogni lunedì
mattina dalle ore 8.00 alle ore
13.00 a Porta Fratta, Piazzale
Gian Fabrizio degli Atti
(parcheggio scuola Cocchi), a
partire dal 22 dicembre 2014. È
prevista l’assegnazione di 21
posteggi di varie dimensioni.
Le categorie merceologiche
per le quali è consentita la
vendita nel mercato sono:
prodotti agroalimentari freschi
o trasformati e/o confezionati
non deperibili quali: prodotti
tipici locali e regionali
conservati sotto
sale/olio/salamoia, prodotti
agricoli trasformati
(marmellate, conserve, vini, oli,
liquori etc.), prodotti caseari o di
origine animale, prodotti del
bosco o del sottobosco, miele e
prodotti derivati dell’apicoltura,
nonché prodotti ortofrutticoli,
prodotti vivaistici, erbe officinali
ed aromatiche, prodotti per la
cura della persona.
Le domande per
l’assegnazione dei posti vanno
presentate entro e non oltre le
ore 12.00 del 9 dicembre 2014.
Tutta la modulistica (bando,
disciplinare, planimetria
dell'area e domanda) è
consultabile e scaricabile dal
sito internet del Comune di Todi
all’indirizzo
http://www.comune.todi.pg.
it/2014/11/mercato-filiera-cortadi-todi-bando-assegnazione-posteggi/
Comune di Todi
San Francesco tra i due serafini per Pagine Sì
IL RECUPERO DI UN’IMMAGINE
Il nuovo elenco con Cimabue
L’INIZIATIVA
PERUGIA È che ne ingentilisce e
impreziosisce la copertina, a
caratterizzare le 160mila copie
di Elenco Si, edizione 2104/15,
che sarà distribuita a tutti i
cittadini di Perugia e provincia,
abbonati o no al telefono.
La sacra immagine oggi
custodita alla Porziuncola,
forse la più antica di quelle che
rappresentano il Poverello
insieme a quella di Subiaco, è
dipinta a tempera e oro su
tavola dal cosiddetto Maestro
Umbria digitale,
quella company
nata male
DUE DEBOLEZZE INSIEME
Rischiosa per i bilanci comunali
segue dalla prima pagina
2. Si tratta infatti di un sistema che collega solo le pubbliche
amministrazioni, mentre il tema attuale è quello della condivisione di dati tra tutti i soggetti
della società: cittadini, imprese,
associazioni, PA;
3. Si pone l’obiettivo di fare da
provider per l’intero sistema,
ma non ha le competenze per la
progettazione, la realizzazione e
l’assistenza di un sistema complesso e contraddittorio come
di San Francesco, ma qualcuno
la attribuisce a Cimabue.
«Il dipinto che la tradizione
indica realizzato sulla tavola
che il santo assisiate utilizzava
come giaciglio e sopra la quale
fu posto dopo la morte, viene
anche ritenuta una reliquia»,
ha detto ieri mattina nella sala
Notari dell'Hotel Brufani padre
francescano Francesco De
Lazzari in sede di
presentazione del nuovo elenco
telefonico di Perugia e
Provincia. E padre Francesco
convinto della collaborazione
iniziata lancia per l'edizione
2015/16 la copertina con la
Porziuncola in occasione del
suo ottavo secolo.
Insieme al francescano,
Maurizio Tascini, coordinatore
di Pagine Sì spa, Samuele
Fiorini della divisione vendite e
coordinatore progetto
Sì!Happy, Moreno Fantini della
divisione vendite Pagine Si spa.
Novità di questa edizione
l'inserimento di notizie relative
al territorio e a quanto vi
accade, per Perugia addirittura
la composizione della giunta
comunale con relativi recapiti
telefonici e tante informazioni
commerciali.
«Pagine Sì crede
profondamente nei valori civili
e nella necessità di
promuoverli, affinché si
affermino costentemente come
patrimonio dell'intera
comunità nazionale - hanno
detto i responsabili in sede di
presentazione - e su questa
etica che dopo le edizioni
dedicate alla Caritas nel
40esimo anniversario dalla
fondazione, alla Lilt, la Lega
Italiana per la lotta contro i
Tumori che ha portato una
campagna di informazione
sugli elenchi telefonici, all'Avis,
quest'anno la collaborazione è
stata con la Lega del Filo d'oro,
in occasione del 50˚
anniversario della sua
fondazione».
Novità assoluta Si!Happy un
servizio cartaceo e virtuale con
piattaforma innovativa unica
nel suo genere che consente ad
una qualsiasi attività
commerciale di divulgare
offerte o eventi.
Luigi Foglietti
quello della PA, soprattutto in
assenza di un vero piano di comunicazione da costruire in accordo e in condivisione tra tutte
le amministrazioni;
4. Aumenterebbe i costi per le
singole amministrazioni, collocandoli al di sopra dei prezzi di
mercato, dal momento che opererebbe sempre in regime di monopolio, attraverso il sistema in
house;
5. Drenerebbe gran parte delle risorse dei finanziamenti europei dell’Agenda Digitale, come d’altronde avviene oggi, per
mantenere in piedi strutture di
riferimento che hanno una connotazione certamente non di alta professionalità, sottraendole
alle aziende più vive, capaci di
creare nuova occupazione legata al merito e all’efficientamento
dei servizi;
6. Comporterebbe un allungamento dei tempi di ogni intervento, stante l’improvvisazione
di una governance che non ha
reali capacità d'incidenza.
Personalmente, nella seduta
del consiglio comunale di Terni
ho votato contro la delibera riguardante la fusione, soprattutto per le conseguenze dirompenti che il nuovo assetto produrrebbe sulla realtà ternana, già
messa a dura prova dalle vertenze in atto.
Noi abbiamo un’azienda comunale, l’Asm che è proprietaria di una rete di connessione, attraverso la rete elettrica, con tutte le famiglie, le aziende e gli uffici del territorio.
Si tratta di una specificità non
riscontrabile in altri territori e
città, sulla quale da qualche anno è stato impostato il progetto
di Smart City.
Un progetto che ancora non
ha trovato realizzazione, perché
per fare una città intelligente
non basta fare una rete che connetta in maniera condivisa famiglie, aziende e pubblica amministrazione, ma occorre una visio-
ne complessiva che definisca e
ed organizzi i flussi dei contenuti e dei servizi che devono circolare sulla rete.
Una città è smart solo se l’intelligenza di tutti è condivisa,
creando quel valore aggiunto
che può rappresentare un vero e
proprio volano di sviluppo.
Quindi l’intervento di fusione
delle società regionali e la creazione di Umbria Digitale, se non
se ne definiscono bene limiti e
confini, per noi ternani rischia
di rappresentare invece che
un’opportunità.
Un ulteriore impedimento, ovvero l’ennesimo atto di egoismo
da parte di una classe politica regionale, non attenta alle reali esigenze dei territori, ma preoccupata – per dirla con Guicciardini
– solo al proprio particolare.
Franco Todini
Consigliere comunale
Lista Civica Il Cammello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CASA, IL BONUS REGIONALE
La copertina di Paginesì dedicata a San Francesco
SI PUÒ CHIEDERE FINO AL 9
«C'è tempo fino a martedì
prossimo, 9 dicembre, per
presentare la domanda di
accesso ai contributi, a fondo
perduto, che la Regione Umbria
assegna alle giovani coppie per
l'acquisto della prima casa e che
ammontano fino a 40 mila euro
nel caso l'alloggio sia ubicato nel
centro storico di Perugia o di
Terni». Questo ricorda
l'assessore regionale alle
Politiche della casa, Stefano
Vinti, aggiungendo che il bando
è stato pubblicato lo scorso 8
ottoBre sul Bollettino Ufficiale
della Regione Umbria.
«Anche in questo bando, - ha
rilevato Vinti in una nota - è
stato elevato il bonus erogato
per l'acquisto della prima casa
nei centri storici, in particolare
dei due capoluoghi di provincia.
Per l'acquisto di un
appartamento nei centri storici
delle altre città, il contributo
sarà fino a un massimo di
35mila euro, negli altri casi fino
a 30mila euro.
La Giunta regionale ha
stanziato significative risorse,
circa 3 milioni e 600 mila di
euro, per garantire il diritto alla
prima casa da parte di alcune
tipologie familiari che più di
altre sono in difficoltà
economica.
Allo stesso tempo, vogliamo
favorire il reinsediamento di
giovani coppie e famiglie nei
centri storici, condizione
indispensabile per contrastarne
lo spopolamento e contribuire
alla ricostruzione di un tessuto
sociale e alla loro
rivitalizzazione».
ABCD
FONDATO NEL 1878
DIRETTORE RESPONSABILE:
Virman Cusenza
CAPOREDATTORE EDIZIONE UMBRIA:
Marco Brunacci
-MSGR - 06 UMBRIA - 53 - 05/12/14-N:
53
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
DAL 15 AL 17 DICEMBRE
SI TERRÀ IL REFERENDUM
PER VOTARE IL GRADIMENTO
SUL TESTO FIRMATO
DAI SINDACATI
AL MINISTERO
Terni
Venerdì 5 Dicembre 2014
www.ilmessaggero.it
Fax: 0744/404126
e-mail: [email protected]
Ast, fischi e consensi in assemblea
`L’accordo
non piace
a tutti ma prevale
il realismo dei più
Public
company
e area di crisi
complessa
segue dalla prima pagina
Quell’accordo strappato alla
ThyssenKrupp e ad un ad che aveva messo sul tavolo 570 licenziamenti lo sentono loro, plasmato
da 35 giorni di scioperi e dalle occupazioni, cesellato dai picchetti e
dal buon senso che non li ha fatti
esagerare nemmeno nelle occasioni più estreme. Forse è un giudizio
troppo sintetico, perchè è vero che
questo, come sottolinea Emilio
Trotti, Rsu, nella sua pagina facebook, «per il governo è stato un accordo a costo zero». E’ anche vero
che questa vertenza è scivolata
nelle mani di tre governi prima di
questo senza che nessuno fermasse la deriva a cui si era arrivati. E’
una questione di prospettive.
PROPOSTE
PROSPETTIVE
Se si guarda al piano presentato
della Morselli il 17 luglio, molti
passi in avanti sono stati fatti. Se si
guarda agli investimenti pubblici
fatti a Piombino, con il premier
Renzi che si è precipitato dagli algerini della Cevital, e alle premesse che ci sono per l’Ilva, allora si
ascolta la voce di un operaio che
dice all’uscita dell’assemblea: «Ci
hanno lasciati soli». E c’è chi guarda a Società delle Fucine, in pericolo, chi sostiene che, in realtà, il
commerciale è diventato poco più
di un ufficio che passa le carte. La
sintesi la trova Claudio Cipolla,(Fiom): «Chi pensa con l'accordo su Ast che la vertenza sia finita
sbaglia. La parte dura inizierà
adesso. Comunque partiamo da
un accordo dignitoso che dà continuità al sito produttivo, che prevede anche sacrifici ma che difende
la storia industriale di questa città. Se quanto ottenuto è stato possibile è solo frutto e merito di quello che i lavoratori hanno messo in
campo e si sono riusciti, anche
questa volta, a guadagnare». Che
poi, poche ore dopo, si sfoga con
«CHI PENSA
CHE LA VERTENZA
SIA FINITA SBAGLIA
LA PARTE PIÙ DURA
ARRIVERÀ DA
ADESSO IN POI»
AST In attesa dell’inizio delle assemblee (Dal profilo facebook di Marco Bentivogli)
un post ancora più duro, contro i
consiglieri e i giudicatori che, però, sono stati mani in mano fino
ad ora, per sottolineare le tensioni
che, comunque, ci sono state durante le assemblee. Per il gradimento sull’accordo dal 15 al 17 dicembre. Marco Bentivogli, (Fim
Cisl) quando esce dalle assemblee
dichiara: «Il testo è stato illustrato
come un accordo difensivo ma di
grande importanza per aver arginato la prepotenza della direzione
aziendale e rimesso in campo il futuro produttivo e occupazionale».
Così la Vicaro (Ugl): «Sono state
assemblee vivaci e attente, i lavoratori erano già preparati sui contenuti dell'accordo: ecco un ulteriore segnale della loro grande
partecipazione e tenacia». Già gli
operai da questa vertenza ne escono con la schiena dritta, il simbolo
di un’Italia che sembrava quasi
scomparsa. E con la consapevolezza di non dover cedere. «Ci sarà
molto da lavorare per realizzare
l’accordo». Ma lavorare è anche
quello che sanno fare meglio.
Vanna Ugolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riflessioni e sfoghi sui social
«Siamo i più bravi, lasciateci vincere»
La trattativa e la vertenza corrono sui social.
Luca Proietti Scorsoni:
«...Noi ternani saremo anche
brutti, sporchi e cattivi ma ciononostante in oltre un secolo di
storia siamo riusciti a creare un
sito industriale che dovrebbe essere un vanto della siderurgia
moderna. E tuttavia un acciaio
di eccellenza, un sistema di produzione integrato, un'impiantistica avanzata e innovativa e,
non ultimo, una capitale umano
che dalla dirigenza fino al semplice tecnico spicca per competenza, professionalità e preparazione, non sembrano sufficienti
per competere ad alti livelli in
un mercato (davvero) libero. Eh
già, infatti proprio questo è il
punto. Qui non si rischia di chiudere per incapacità nel concorrere contro indiani, cinesi o chi
per loro ma per l'insipienza di
burocrati europei e l'incapacità
di quelli nostrani nel non aver
mosso un dito in quel di Bruxelles. Qui la richiesta è una e una
sola: lasciateci competere, dateci la possibilità di lavorare, metteteci nelle condizioni di fare
quello che sappiamo fare. Ovvero vincere».
Lucia Rossi, Cgil. «...Una cosa
però è da valutare nel sindacato,
nella società cittadina e tra le
istituzioni. L'esodo volontario
«CHIEDIAMOCI
PERCHÈ
TANTA GENTE
ALLA FINE
HA DECISO
DI LASCIARE
IL LAVORO»
incentivato che ha scongiurato i
licenziamenti ha superato i numeri previsti. Cosa è accaduto e
quanto pesa l'incertezza rispetto al denaro? Perché tanti che
hanno lottato strenuamente
hanno scelto questa via? Non voglio dare giudizi nel modo più
assoluto ma resta un interrogativo che appartiene già alla discussione futura».
Luca Pisu. «.. Ci sono stati attimi di tensione tra colleghi, piccole incomprensioni e crisi di
nervi dettati dalla paura, ma ci
sono stati anche attimi di conviviali conoscenze, e quelli che
erano solo colleghi sono diventati anche amici. Ad oggi tutto ciò
ci ha portato ad arrivare ad una
bozza d'accordo, che ora sarà
messa al voto dei lavoratori. Ancora una speranza, perchè alla
fine la Lotta Paga»
Scelta civica controcorrente
sull'accordo governo - sindacatoazienda che evita la chiusura della
Ast di Terni. «L'intesa ha dei punti
deboli e va rinforzata con una public company». La proposta l'hanno illustrata alla Camera il capogruppo di Sc Andrea Mazziotti di
Celso, Adriana Galgano, Alberto
Bombassei e Matteo Verticchio,
un lavoratore dell'azienda ternana. «Occorre riconoscere al governo di averci messo impegno - ha
detto Galgano - Ma bisogna agire
subito per evitare che i punti deboli possano tradursi in un danno irreparabile per Ast». Secondo la deputata di Sc, gli anelli deboli sono
in primo luogo gli investimenti:
«Cento milioni sono decisamente
insufficienti per rilanciare l'azienda; poi la rete commerciale che rimane in Germania e, infine, va stabilito bene quali sono i mercati di
riferimento». Per queste ragioni,
ha concluso Galgano, «Scelta civica propone la costituzione di una
società ad azionariato diffuso». «È
evidente - ha dichiarato Matteo
Verticchio, operaio che lavora da
7 anni all'Ast - che con questo accordo si vuole portare la fabbrica
a una morte lenta. Un pezzetto alla volta l'acciaieria verrà chiusa. Il
progetto della public company è
serio e in qualche modo rivoluzionario per dare una prospettiva credibile all'Ast».
AREA DI CRISI COMPLESSA
Mario Bravi, segretario generale della Cgil dell’Umbria e Maria
Rita Paggio, segretaria regionale
Cgil e responsabile industria, invece, tornano a rilanciare un’altra
idea: quella relativa all’area di crisi complessa. Definiscono «importante e positiva l’ipotesi di accordo
sottoscritta» . Ora, però, «le istituzioni, a partire dal governo nazionale, devono sostenere questo percorso, a partire dall’attivazione degli strumenti per rendere praticabile il riconoscimento del territorio ternano come area di crisi
complessa».
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VENERDÌ 5 dicembre 2014
Sottoinchiestala«E45»dellebuche
L’asfalto maledetto della superstrada al centro dell’indagine del procuratore Sottani
Unica data in Italia
Lady Gaga
è la stella
di «Umbria
Jazz 2015»
SERVIZIO
·A pagina 16
Allarme-frane: i vigili del fuoco tracciano il bilancio di un anno in prima linea
L’assessore Rometti illustra il piano a Palazzo Chigi
·Alle pagine 2 e 3
Sul monte Ingino
S. COLETTI ·A pagina 9
Vertenza Ast
Dopo l’accordo
la parola passa
alle assemblee
STIAMO
STIAMO
FRANANDO
FRANANDO
CINAGLIA ·Nel QN
Il maxi-albero
sarà acceso
in diretta tv
BEDINI ·A pagina 15
OGGI su:
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Selfie con i grifoni
Manda la tua foto
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da casa di un amico
Il Dna di Polizzi trovato in casa Menenti
LEGGI L’ARTICOLO
«Delittaccio» di via Ettore Ricci: padre e figlio sono sotto processo
LEGGI L’ARTICOLO
PONTINI ·A pagina 4
L’incidente Il piccolo è stato ricoverato in Rianimazione
Ha sei anni, sfugge al nonno e viene investito
UN BAMBINO di sei anni, che stava tornando a casa da scuola accompagnato dal
nonno, è stato investito ieri intorno alle
13.30 in via Frenguelli, nella zona tra
Ponte della Pietra e Sant’Andrea delle
Fratte. Pare che il piccolo, figlio di una
coppia di immigrati nordafricani, sia sceso dall’autobus e sia stato colpito da
un’automobile dopo essere sfuggito per
un attimo al controllo del parente. E’ stato immediatamente soccorso e trasporta-
to in codice giallo al Pronto Soccorso
dell’ospedale Santa Maria della Misericordia, dove gli sono state riscontrare alcune contusioni e un trauma alla colonna vertebrale. Le sue condizioni non sono state giudicate gravi dai sanitari, che
per precauzione hanno comunque preferito ricoverare il bimbo nel reparto di
Rianimazione a causa di qualche problema respiratorio. La polizia municipale
sta invece ricostruendo le circostanze
dell’incidente.
Monica Bellucci
nuova «Bond girl»
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VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014
Perugia
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IL BILANCIO EFFETTUATE 10.771 OPERAZIONI DI SOCCORSO IN UN ANNO. MA CALANO GLI INCENDI
Incubo-frane, Umbria sempre più fragile
Il dossier dei vigili del fuoco: boom di interventi per dissesti, cedimenti e lesioni ad edifici
– PERUGIA –
GOCCIA dopo goccia, anche
l’Umbria si sgretola. Come accade
in altre regioni italiane, anche nel
«Cuore verde» si fanno i conti con
il maltempo e con i disagi causati
dalle piogge abbondanti. Quelle cadute nelle scorse settimane hanno
esposto sempre più il capoluogo e
il territorio circostante a rischio
frane, smottamenti e allagamenti.
La conferma arriva dal Comando
provinciale dei vigili del fuoco e
dai numeri diffusi ieri in occasione della ricorrenza della patrona
«Santa Barbara», celebrata nella sede centrale di Madonna Alta.
scando il pericolo di cedimenti e
esondazioni. «A preoccupare – riferisce Maurizio Fattorini del Comando di Perugia – sono soprattutto i piccoli torrenti, che rischiano
di uscire dagli argini per problemi
di manutenzione e di intensità della pioggia». Perché se il Tevere e il
Chiascio fanno paura, anche i piccoli corsi d’acqua possono diventare un pericolo quando piove senza
sosta. «Non ci sono zone più critiche di altre – aggiunge – perché il
fenomeno non è prevedibile e dipende non dalla quantità di pioggia, ma dalla sua intensità. La velocità, cioè, che una goccia impiega
per raggiungere il torrente».
IL BILANCIO per il 2014 è di
10.771 interventi effettuati nella
provincia di Perugia, di cui poco
più di mille per incendi. Quella
che due decenni fa costituiva l’attività prevalente dei pompieri, oggi
si ferma al 15% facendo spazio ad
altre operazioni di soccorso. Dalla
sintesi, illustrata dal comandante
provinciale Marco Frezza, risultano richieste al 115 per allagamenti
e danni d’acqua, ma anche per verifiche di stabilità-crolli, valanghe o
lesioni a edifici, salvataggi, recupero salme e ricerche di dispersi. Per
una media di circa trenta interventi al giorno. Mentre il fuoco si spegne, i millimetri di pioggia cadono
fino ad inzuppare il suolo, inne-
RISPETTO all’anno passato gli
interventi sono nella media perchè, precisa Fattorini, «la situazione della provincia è meno drammatica rispetto ad altre realtà».
Qui, infatti, le piogge sono localizzate e gli eventi non particolarmente violenti. Alla cerimonia in onore di Santa Barbara, aperta con la
deposizione di una corona di alloro sulla lapide dei Caduti e proseguita con la Santa Messa officiata
da monsignor Paolo Giulietti,
hanno partecipato le autorità civili
e militari del territorio al gran
completo. Tra i presenti il sindaco
di Perugia, Andrea Romizi, il prefetto, Antonella De Miro, e il questore Carmelo Gugliotta: seduti in
prima fila accanto al comandante
Frezza e al direttore regionale dei
vigili del fuoco Raffaele Ruggiero. Nel corso dell’omelia, il vescovo ausiliare ha ricordato il valore
degli uomini in divisa, attraverso
la contrapposizione tra città forte e
debole: «E’ la metafora della società e dei legami umani – ha detto –
perchè vale la pena aiutare gli altri. Se ognuno dovesse salvarsi da
solo, a che servirebbero i pompieri?».
Chiara Santilli
I NUMERI DELL’EMERGENZA
10.771
4.191
456
GLI INTERVENTI
RICHIESTE D’AIUTO
SERVIZI DI VIGILANZA
Sono gli interventi
dei vigili del fuoco
effettuati dal gennaio
2014 al 4 dicembre
Dal soccorso a persone
ai salvataggi: la media si
aggira intorno ai trenta
interventi al giorno
Sono stati effettuati
456 servizi nei locali
di pubblico spettacolo:
teatri, stadi e fiere
RISPETTO Il comandante provinciale, Marco Frezza, il direttore
regionale Raffaele Ruggiero e il prefetto Antonella De Miro durante
le celebrazioni nella sede del comando di Madonna Alta (Foto Crocchioni)
Lezioni a scuola con quattromila alunni
PER I SERVIZI di soccorso nel territorio della provincia, l’organizzazione dei
vigili del fuoco si basa sulle sedi operative di Madonna Alta e corso Cavour ma
anche su quelle periferiche: attivi 7 distaccamenti permanenti (Assisi, Città di
Castello, Foligno, Gaifana, Gubbio, Spoleto e Todi) e 3 volontari (Città della Pieve, Sellano e Norcia), oltre al distacca-
mento aeroportuale del «San Francesco
d’Assisi». Il personale è impegnato anche in attività ispettive, di prevenzione,
vigilanza e formazione per addetti antincendio. Non manca l’attività di informazione: nelle scuole del Perugino è stato
attivato il progetto «Ambiente sicuro infanzia» che ha già coinvolto oltre 4mila
bambini e insegnanti.
PRIMO PIANO PERUGIA
VENERDÌ 5 DICEMBRE 2014
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LA CERIMONIA ECCO I NOMI DEI PREMIATI. AL PICCOLO ELIA LA BORSA DI STUDIO
Una vita da «angelo custode», consegnati gli attestati
– PERUGIA –
LA CERIMONIA dedicata a Santa Barbara è stata l’occasione per assegnare gli
attestati al personale dei vigili del fuoco.
Al prefetto di Perugia, Antonella De Miro, è stata affidata la consegna del «Diploma di lodevole servizio» a Sauro Monacelli, Massimo Orsolini e Romeo Bonomi, recentemente collocati a riposo. Il
«Capoluogo
penalizzato»
E’ il vicesindaco Urbano
Barelli a manifestare
preoccupazione per la
ripartizione dei fondi da parte
del Governo sul rischio
idrogeoologico. Il riferimento
è al primo stralcio del Piano
nazionale 2014-2020 che ha
previsto lo stanziamento di
circa un miliardo di euro per
69 interventi a favore soltanto
delle Città metropolitane,
escludendo dal riparto dei
fondi le restanti città tra le
quali Perugia. «Il rischio, che
da tempo paventavamo e cioè
che le piccole regioni
potessero essere declassate
– spiega – comincia a
manifestarsi nel modo
peggiore. Il capoluogo si trova
ora penalizzato e senza
risorse proprio nel momento
in cui ne avrebbe maggiore
bisogno per affrontare
emergenze quali la frana di
Sant’Antonio che ha bloccato
una strada e una zona che
sono importanti per la città».
comandante provinciale, Marco Frezza,
ha consegnato le Croci di anzianità a:
Lolita Bracci; Annarita Santini; Michele Bardellini; Stefano Battaglini;
Fabio Gallinella; Ivano Sberna; Maurizio Fastelli; Silvano Passerini; Massimo Pedetta; Roberto Poggiani; Maurizio Pinzi. I Gradi per il personale promosso alla qualifica di capo reparto sono
stati assegnati dal direttore regionale
Raffaele Ruggiero a: Claudio Bonomi;
Antonio De Masi; Massimo Vescarelli; Marco Tomassoni; Sergio Santi;
Angelo Chianella; Claudio Cellini; Danilo Fiorucci; Primo Lupatelli. Alla
moglie di Sergio Gubbiotti, scomparso
nel 2012, è stata consegnata la borsa di
studio di mille euro per il figlio Elia.
ALLERTA L ASSESSORE: TERRITORIO AD ALTO RISCHIO IDRAULICO E IDROGEOLOGICO
«Qui servono 362 milioni di euro»
Rometti a Palazzo Chigi illustra il programma per la messa in sicurezza
L’ASSESSORE regionale all’Ambiente, Silvano Rometti (nella foto), ieri è
andato direttamente a Palazzo Chigi a
batter cassa. L’Umbria ha infatti bisogno di soldi per intervenire sulle frane e
sulla mitigazione del rischio-alluvioni.
Così Rometti è sbarcato a Roma dove ha
avuto un incontro con la Struttura di
missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture
idriche della presidenza del Consiglio
dei ministri. Bene l’assessore ha detto a
chiare note che il programma in Umbria
«prevede interventi complessivi per circa 362 milioni di euro, di cui circa 197
milioni finalizzati alla mitigazione del rischio da alluvioni e la rimanente quota,
oltre 164 milioni, per la mitigazione del
rischio frana».
– PERUGIA –
«SI TRATTA finalmente di un pro-
gramma organico di messa in sicurezza
del territorio regionale – ha aggiunto –
che non andrà solo a completare interventi già avviati e finanziati, ma che ha
anche una funzione preventiva». Per
quanto riguarda la mitigazione del rischio idraulico è prevista una serie di
opere che, se attuate, permetterebbero
di migliorare in maniera notevole le condizioni di sicurezza idraulica di tutto il
reticolo idrografico regionale. «Fra gli
interventi individuati – ha spiegato Rometti – il completamento delle opere
sull’asta del fiume Tevere da Città di Castello fino a Corbara, che consentiranno
la messa in sicurezza anche di tutto il territorio di Perugia».
IN MERITO al rischio idrogeologico
nella proposta della Regione al Governo
si è tenuto conto in particolare delle situazioni dei centri abitati, a partire dal
capoluogo, che non è inclusa tra le città
metropolitane oggetto di specifico programma.
«PER PERUGIA – ha concluso Rometti – sono previsti interventi sia nella parte pianeggiante del territorio
comunale, relativi al rischio
idraulico del Tevere e dei corsi d’acqua che lo attraversano, sia per la stabilizzazione
geologica del colle sui cui
sorge la città, a cominciare
dalla sistemazione delle
frane che hanno interessato
Sant’Antonio-Bulagaio e Santa
Margherita, su cui
stanno operando
i competenti
uffici regionali e comunali».