Messaggero Veneto.it

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20 maggio 2014
20 maggio 2014
ThermoKey, dalla crisi al boom
L’azienda di Teor dopo la ricapitalizzazione è in pieno rilancio. L’ad Visentini:
per me è una missione
di Domenico Pecile
TEOR. «E così siamo qui. Abbiamo lavorato assieme per rilanciare la Tk che stava
per morire di asfissia...». È il 13 dicembre
dello
scorso
anno.
Giorgio
Visentini,
pedigree da capitano d’industria impressionante, esordisce con queste parole di
fronte alle maestranze che fino a pochi
giorni prima hanno vissuto l’incubo del
licenziamento.
Una breve pausa, poi riprende: «Perché un anziano ingegnere dovrebbe investire in un’azienda in Italia, con l’oppressione fiscale, il costo del lavoro, le complicazioni delle regole»?
Già, perché? Visentini spiega che ci sono due risposte: una di pancia; l’altra di testaprima
suggerisce che è ora di finirla di piangersi addosso e assistere al declino e che, dunque, è
meglio il sogno del rilancio della ThermoKey. «Un sogno che ha il sapore della missione»,
spiega oggi. La risposta razionale è, invece, quella che «si può vincere se si decide di
competere nel giusto campo di battaglia, quello dell’eccellenza».
Era finita nelle secche del fine corsa la ThermoKey, una delle aziende leader del distretto
della termoelettromeccanica. E quando finisci nelle sabbie mobili o si mobilita l’esercito dei
benpensanti pronti soltanto a gioire delle altrui disgrazie, oppure trovi - come è accaduto per
l’azienda friulana - chi è pronto a scommettere sul rilancio, credendo che un patrimonio di
tale fatta non meriti l’azzeramento.
È nato così il progetto di rilancio firmato dalla società Uno, rappresentata proprio da Giorgio
Visentini, che ha investito 5 milioni di euro per ricapitalizzare direttamente ThermoKey spa,
diventandone azionista di maggioranza e assumendone la gestione diretta. Accanto alla
ricapitalizzazione c’è un piano industriale: un duplice progetto andato in porto - spiega
Visentini - grazie a una rapida rinegoziazione con banche e fornitori. Un progetto, insomma,
che ha evitato lo stralcio degli impegni societari mantenendo al contempo l’occupazione,
ThermoKey SpA
via dell'Industria, 1 - 33061
Rivarotta di Rivignano Teor (UD) Italy
T. + 39 0432 772300 - F. + 39 0432 779734
[email protected] - www.ThermoKey.it
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grazie anche all’ausilio degli ammortizzatori sociali (30 dipendenti su 160 sono in cassa
integrazione) che l’azienda auspica di superare presto.
«Il nostro piano di sviluppo - spiega ancora Visentini - punta ad aumentare proporzionalmente il fatturato, fino ad arrivare a 60 milioni di euro in 5 anni. Partiamo con un 2013 a 30 milioni
di euro. Possiamo contare, oltre che sulla casa madre, anche sulle consociate in Germania,
Turchia e Brasile. Attualmente quasi il 50% del nostro giro d’affari è costituito dal mercato
italiano; il restante è europeo. L’obiettivo è incrementare la quota export puntando ai Paesi
europei, in special modo la Germania, ma guardiamo anche all’Est e al Sudamerica».
E intanto ThermoKey, per bocca di Giuseppe Visentini, ingegnere, figlio del nuovo ad – fa
sapere che partecipa a Iter, progetto internazionale per la realizzazione di un reattore sperimentale a fusione nucleare in costruzione in Francia, a opera di Ue, Russia, Cina, Usa, India
e Corea del Sud. ThermoKey è stata scelta per la sua affidabilità e professionalità. Fornirà
8 DryCooler da 2 MW l’uno, per la gestione della temperatura di uno dei sistemi di immissione di energia nel Plasma (Neutral Beam System), che sarà testato a Padova nel 2015.
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