Qui - Europe Direct Sviluppo Basilicata

2014
Semestre di Presidenza Italiana
del Consiglio dell’Unione Europea
Sai cos’è il Semestre europeo e perché è stato creato?
Dal 1 Luglio 2014 si è aperto il Semestre di Presidenza italiana dell’Unione Europea,
Conosci il programma proposto dall’Italia per il semestre?
Un logo, una moneta, un francobollo, sono stati realizzati dall’Italia
per identificare e celebrare il Semestre
Il Semestre Europeo Italiano ha anche un suo Ambasciatore, sai chi è?
A queste ed altre domande rispondiamo
con questo SPECIALE dedicato
al SEMESTRE DI PRESIDENZA ITALIANA
DELL’UNIONE EUROPEA 2014
N.2 - luglio 2014
NEWSLETTER DI INFORMAZIONE PERIODICA
SULL’UNIONE EUROPEA
a cura di Europe Direct Sviluppo Basilicata
INDICE
Team di Redazione
Patrizia Orofino
Responsabile del Centro Europe Direct
Sviluppo Basilicata - Matera
Annamaria Verrastro, Sviluppo Basilicata
Segreteria
Fabio Gruosso, Sviluppo Basilicata
Coordinamento editoriale
Annamaria Verrastro, Sviluppo Basilicata
IL SEMESTRE EUROPEO:
COS’È IL SEMESTRE EUROPEO?
CHI FA COSA NEL SEMESTRE EUROPEO?
COME FUNZIONA IL SEMESTRE EUROPEO?
QUALI POLITICHE SONO OGGETTO DI COORDINAMENTO DURANTE IL SEMESTRE
EUROPEO?
PERCHÉ SI È CREATO IL SEMESTRE EUROPEO?
QUALI CAMBIAMENTI HA INTRODOTTO IL SEMESTRE EUROPEO?
QUALI SONO GLI ATTI PIU IMPORTANTI PUBBLICATI SUL SEMESTRE EUROPEO?
Progetto grafico
Pino Oliva - Matera
IL SEMESTRE DI PRESIDENZA ITALIANA 2014:
Copertina – Logo Semestre Italiano di
Presidenza Europea
IL PROGRAMMA DEL SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO UE
formato web finito mese di luglio 2014
IL LOGO DEL SEMESTRE DI PRESIDENZA ITALIANA 2014
IL CALENDARIO DEL SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO UE
LUCA PARMITANO ‘AMBASCIATORE’ DEL SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA DEL
CONSIGLIO UE
Per informazioni
[email protected]
t +39 0971 506651
www.europedirectsviluppobasilicata.it
Iniziativa realizzata nell’ambito
della Convenzione Quadro di
Partenariato n. 48/2014 COMM/
ROM/ED/2013-2017 tra l’Unione
Europea rappresentata dalla
Commissione Europea DG
Comunicazione Rappresentanza
in Italia e Sviluppo Basilicata SpA
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UNA MONETA ED UN FRANCOBOLLO PER CELEBRARE IL SEMESTRE DI PRESIDENZA
UNA NUOVA IDENTITÀ VISIVA PER LA “FAMIGLIA DEL CONSIGLIO EUROPEO”
LA STORIA DELLE PRECEDENTI PRESIDENZE ITALIANE
Nota editoriale
La newsletter sull’Unione Europea realizzata dal
Centro Europe Direct Sviluppo Basilicata è finalizzata alla trasmissione di notizie, aggiornamenti,
approfondimenti su strategie, politiche, iniziative dell’Unione Europea che coinvolgono la vita
dei cittadini europei e quindi anche della nostra
comunità regionale di Basilicata. Un contributo
alla costruzione di maggiore consapevolezza sul
cosa significhi oggi essere cittadino europeo e
quali sono le opportunità che ne derivano.
In generale la struttura della newsletter prevede
5 sezioni:
- Novità dall’Europa
- Informazioni per i cittadini
- Opportunità per giovani e studenti
- Iniziative Ue per le imprese
- Iniziative Ue in Basilicata.
Questo numero speciale è dedicato al tema del
semestre di Presidenza Italiana del Consiglio
dell’Unione Europrea del 2014.
La newsletter ha cadenza periodica e giunge direttamente nelle caselle di posta elettronica i
cui indirizzi sono acquisiti mediante iscrizione sul
nostro sito www.europedirectsviluppobasilicata.
it e o in occasione di contatti avuti nel nostro
Centro e/o acquisiti presso banche dati pubbliche ed istituzionali.
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IL SEMESTRE EUROPEO
COS’È IL SEMESTRE EUROPEO?
Il “semestre europeo” è un ciclo di coordinamento delle politiche economiche e di bilancio nell’ambito
dell’UE.Si focalizza sul periodo di sei mesi dall’inizio di ogni anno, per questo si chiama “semestre”.
Durante il semestre europeo gli Stati membri allineano le rispettive politiche economiche e di bilancio
con gli obiettivi e le norme convenute a livello dell’UE. In tal modo, il semestre europeo mira a: garantire finanze pubbliche sane;
promuovere la crescita economica;
prevenire squilibri macroeconomici eccessivi nell’UE.
CHI FA COSA NEL SEMESTRE EUROPEO?
[INFOGRAPHIC]
COME FUNZIONA IL SEMESTRE EUROPEO?
Il semestre prevede un preciso calendario in base
a cui gli Stati membri ricevono consulenza a livello dell’UE (“orientamenti”) e presentano successivamente i loro programmi (“programmi nazionali di
riforma” e “programmi di stabilità o convergenza”)
per una valutazione a livello dell’UE.
Dopo tale valutazione, gli Stati membri ricevono raccomandazioni individuali (“raccomandazioni specifiche per paese”) riguardo alle loro politiche nazionali
di bilancio e di riforma.
Ove necessario, ricevono altresì raccomandazioni per
la correzione di squilibri macroeconomici. L’obiettivo è che gli Stati membri tengano conto delle raccomandazioni in sede di definizione del bilancio
dell’esercizio successivo.
Fase preparatoria: analisi della situazione e
follow-up dell’anno precedente
Novembre e dicembre
La preparazione del semestre europeo inizia quando la Commissione, già a novembre dell’anno precedente, pubblica la sua analisi annuale della crescita e la sua relazione sul meccanismo di allerta.
L’analisi annuale della crescita espone il parere della Commissione sulle priorità delle politiche dell’UE
per l’anno successivo. Gli Stati membri sono invitati
a tenerne conto nell’ideazione delle loro politiche
economiche per l’anno seguente.
La relazione sul meccanismo di allerta passa in rassegna gli sviluppi macroeconomici nei singoli paesi
dell’UE.
Sulla base della relazione, la Commissione può decidere di condurre un esame approfondito della situa-
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zione nei paesi in cui si ritiene che il rischio di
possibili squilibri macroeconomici sia elevato.
Tali esami contribuiscono ad individuare l’esistenza di eventuali squilibri macroeconomici e,
se esistono, la loro esatta natura e portata. Oltre
a ciò, essi consentono alla Commissione di proporre agli Stati membri raccomandazioni politiche.
Prima fase: orientamenti politici a livello
dell’UE
Gennaio e febbraio
Il Consiglio dell’Unione europea discute l’analisi
annuale della crescita, formula orientamenti e
adotta conclusioni.
Poiché il semestre determina ripercussioni su una
serie di politiche, l’analisi annuale della crescita
è oggetto di discussione nelle varie formazioni
del Consiglio dell’UE. Ad esempio, nell’ambito
del Consiglio “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori”, del Consiglio “Economia e
finanza”, ecc.
Anche il Parlamento europeo discute l’analisi
annuale della crescita e può pubblicare una relazione di iniziativa. Esso rende un parere sugli
orientamenti in materia di occupazione.
Partecipa inoltre al processo attraverso il dialogo
economico. Il Parlamento europeo può invitare
il presidente del Consiglio, la Commissione e, se
del caso, il presidente del Consiglio Europeo o il
presidente dell’Eurogruppo a discutere questioni relative al semestre europeo. L’opportunità di
partecipare ad uno scambio di opinioni può essere offerta anche a singoli Stati membri.
Marzo
Sulla base dell’analisi annuale della crescita e
delle analisi e conclusioni del Consiglio dell’UE,
il Consiglio europeo (i capi di Stato e di governo)
definisce gli orientamenti politici.
Gli Stati membri sono invitati a tenere conto
di tali orientamenti nella preparazione dei loro
programmi nazionali di stabilità e convergenza e
dei loro programmi nazionali di riforma , in cui si
delineano le rispettive politiche di bilancio e di
promozione della crescita e della competitività.
La Commissione pubblica esami approfonditi degli squilibri macroeconomici, condotti negli Stati
membri in cui il rischio di siffatti squilibri è stato
considerato elevato.
Sulla base di questi esami la Commissione può
formulare raccomandazioni destinate ai paesi interessati e finalizzate alla correzione degli
squilibri. Ciò può avvenire contestualmente alla
pubblicazione dell’esame approfondito o in un
fase successiva del processo, unitamente ad altre
raccomandazioni specifiche per paese.
Seconda fase: obiettivi, politiche e programmi specifici per paese
Aprile
Gli Stati membri presentano i rispettivi programmi preferibilmente entro il 15 aprile e non oltre
la fine di aprile:
1. programmi di stabilità e di convergenza in
cui delineano la loro strategia a medio termine in
materia di bilancio;
2. programmi nazionali di riforma in cui delineano i loro programmi di riforme strutturali, con
l’accento sulla crescita e l’occupazione.
Maggio
La Commissione europea valuta i programmi nazionali e presenta raccomandazioni specifiche
per paese.
Giugno
Il Consiglio dell’UE discute il progetto di raccomandazioni specifiche per paese e adotta la loro
versione definitiva che viene poi presentata al
Parlamento europeo per l’approvazione.
Luglio
Il Consiglio dell’UE adotta le raccomandazioni
specifiche per paese e gli Stati membri sono invitati ad attuarle.
Terza fase: attuazione
Luglio
A partire da luglio gli Stati membri tengono conto
delle raccomandazioni nel processo decisionale
nazionale sul bilancio nazionale dell’esercizio
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successivo che consentirà loro di svolgere le politiche da essi previste.
Il ciclo ricomincia verso la fine dell’anno, quando la Commissione traccia un quadro della situazione economica nella sua analisi annuale della
crescita per l’anno successivo. La Commissione
inizia già a tener conto dei progressi compiuti dai
singoli Stati membri nell’attuazione delle raccomandazioni.
Gli Stati membri che beneficiano di assistenza finanziaria abbinata ad un programma di aggiustamento economico non sono tenuti a presentare
programmi di stabilità e non sono soggetti ad un
eventuale esame approfondito riguardo a squilibri macroeconomici. Il requisito per poter beneficiare dell’assistenza finanziaria è una diligente
attuazione del programma di aggiustamento, che
già contempla tutti questi settori d’intervento.
QUALI POLITICHE SONO OGGETTO DI COORDINAMENTO DURANTE IL SEMESTRE EUROPEO?
Il semestre europeo si articola intorno a tre nuclei di coordinamento della politica economica:
riforme strutturali, con un accento sulla promozione della crescita e dell’occupazione in linea
con la strategia Europa 2020;
politiche di bilancio, con l’obiettivo di garantire
la sostenibilità delle finanze pubbliche in linea
con il patto di stabilità e crescita;
prevenzione degli squilibri macroeconomici eccessivi.
Per maggiori informazioni:
Patto di stabilità e crescita (portale della zona
euro)
Strategia Europa 2020 (sito web della Commissione)
Sorveglianza macroeconomica (portale della
zona euro)
PERCHÉ SI È CREATO IL SEMESTRE EUROPEO?
La recente crisi economica ha dimostrato la necessità di una più forte governance economica e
di un migliore coordinamento delle politiche tra
gli Stati membri
In un’Unione di economie altamente integrate,
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un coordinamento rafforzato delle politiche può
aiutare a evitare discrepanze e contribuire a garantire convergenza e stabilità in tutta l’UE e
nei suoi Stati membri.
Le procedure di coordinamento delle politiche
economiche esistenti fino al 2010 venivano svolte in autonomia una dall’altra.
Gli Stati membri hanno avvertito la necessità
di sincronizzare i calendari di queste procedure al fine di razionalizzare il processo e meglio
allineare gli obiettivi delle politiche nazionali
in materia di bilancio, crescita ed occupazione,
tenendo al contempo conto degli obiettivi che si
sono dati a livello nazionale e dell’Unione.
Inoltre, si è imposta la necessità di estendere
la sorveglianza e il coordinamento a politiche
macroeconomiche più ampie.
Per tali ragioni, e nel quadro di una più ampia
riforma della governance economica dell’UE, gli
Stati membri dell’UE hanno istituito il semestre
europeo nel 2010. Il primo ciclo si è svolto nel
2011.
QUALI CAMBIAMENTI HA INTRODOTTO IL SEMESTRE EUROPEO?
Il semestre europeo ha introdotto due elementi
di novità. Il primo è in relazione alla tempistica
delle procedure di coordinamento delle politiche dell’UE, l’altro ha invece aggiunto un nuovo
componente al coordinamento delle politiche.
Due innovazioni riguardanti la tempistica
Il semestre:
1) ha sincronizzato i calendari delle relazioni e
delle valutazioni in materia di politica economica e di bilancio a livello dell’UE
Gli Stati membri presentano i rispettivi programmi nazionali di riforma (che includono programmi di riforme strutturali) e i programmi di
stabilità e convergenza (programmi di bilancio)
contemporaneamente, ogni anno ad aprile.
La Commissione li valuta altrettanto contemporaneamente. Parallelamente, si svolge una valutazione degli squilibri macroeconomici.
In tal modo gli Stati membri dell’UE intendono
raggiungere due traguardi:
un migliore allineamento dei loro obiettivi in
materia di riforme e di bilancio;
un più efficace conseguimento dei loro obiettivi
comuni a livello dell’UE
2) ha mutato il coordinamento delle politiche
economiche nazionali passando da un’ottica ex
post ad un’ottica ex ante
Nell’ambito del semestre gli Stati membri presentano i loro programmi di bilancio e di riforme
nelle prime fasi dei loro processi di bilancio nazionali. Il Consiglio formula raccomandazioni riguardanti i programmi degli Stati membri prima
che i loro bilanci siano presentati ai parlamenti
nazionali.
In passato, essi coordinavano i loro programmi
all’inizio dell’anno in questione, successivamente all’adozione dei bilanci nazionali.
Con lo spostamento della tempistica del coordinamento delle politiche dell’UE, il semestre fornisce un tempestivo contributo agli Stati membri nelle prime fasi della loro programmazione
delle politiche nazionali.
Un nuovo componente nel coordinamento delle politiche - la sorveglianza degli squilibri macroeconomici degli Stati membri
Il sistema noto come procedura per gli squilibri macroeconomici, è stato creato nel 2011
dal cosiddetto “six-pack” (sei atti legislativi
dell’UE) che rafforza la governance economica
nell’UE.
Esso è inteso a: identificare tempestivamente i rischi di sviluppi macroeconomici insostenibili,
contribuire ad evitarne l’emergenza,
correggerli rapidamente nel momento in cui si
verificano.
Il semestre europeo si occupa della parte preventiva di questa procedura.
Nell’ambito del semestre, la Commissione analizza la situazione macroeconomica degli Stati
membri avvalendosi di un quadro di valutazione degli indicatori economici. Se i dati indicano
gravi deviazioni dai margini convenuti, la Commissione può svolgere un esame approfondito
della situazione macroeconomica in singoli paesi
e successivamente fornire consulenza politica.
Per maggiori informazioni:
Procedura per gli squilibri macroeconomici
(sito web della Commissione europea)
Sorveglianza macroeconomica nella zona euro
(portale della zona euro)
QUALI SONO GLI ATTI PIU IMPORTANTI PUBBLICATI SUL SEMESTRE EUROPEO?
A Giugno 2014
La Commissione pubblica le raccomandazioni
specifiche per paese per il 2014-2015
Le raccomandazioni specifiche per paese della Commissione per il 2014 vertono soprattutto sulle azioni da intraprendere per stimolare
la crescita e l’occupazione, mantenendo nel
contempo solide finanze pubbliche in un’economia post-crisi. Analizzano i progressi conseguiti nel corso del 2013 e contengono orientamenti per l’attuazione delle politiche nazionali
nel 2014-2015.
Il Consiglio europeo e il Consiglio dell’UE discutono in giugno le raccomandazioni proposte in
vista della loro approvazione. La versione finale delle raccomandazioni è adottata dal Consiglio “Economia e finanza” (Ecofin) nel luglio
2014.
Le raccomandazioni per il 2014 sono rivolte a
26 paesi singolarmente (tutti i paesi dell’UE, ad
eccezione di Grecia e Cipro, che stanno attuando programmi di aggiustamento economico) e
alla zona euro nel suo insieme.
Sono specifiche per ciascun paese e tengono
conto dei programmi nazionali di riforma, dei
programmi di stabilità o convergenza nonché
dei programmi di bilancio a medio termine di
ciascuno Stato membro, ma anche delle priorità
dell’UE delineate nell’analisi annuale della crescita per il 2014.
La Commissione ha concluso che la crescita
economica è in graduale ripresa nell’UE, ma
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che tale crescita resta diseguale e fragile. La
Commissione incoraggia pertanto gli Stati membri a proseguire le riforme.
Miglioramenti realizzati dal 2013: la crescita
economica è in ripresa, le finanze pubbliche
migliorano in tutta l’UE, le riforme attuate nei
paesi maggiormente colpiti danno i loro frutti,
i disavanzi di bilancio si riducono in vari paesi
dando luogo ad una situazione macroeconomica
più equilibrata in tutta l’UE e nel corso del prossimo anno si dovrebbe registrare un aumento
del tasso di occupazione.
La Commissione ha individuato le seguenti sfide principali per il 2014: lotta contro l’elevato
tasso di disoccupazione, spostamento dell’imposizione dal lavoro verso i consumi e le imposte ambientali, promozione degli investimenti
privati, aumento della competitività dell’economia attraverso l’attuazione di riforme strutturali, prosecuzione della riduzione del debito
pubblico.
IL SEMESTRE DI PRESIDENZA
ITALIANA 2014
IL LOGO DEL SEMESTRE DI PRESIDENZA ITALIANA 2014
Una rondine stilizzata con i colori dell’Europa e
dell’Italia è il logo vincitore del bando “La mia
Europa è...” realizzato con le scuole italiane.
Il concorso “La mia Europa è…” è stato bandito dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e
della Ricerca in accordo con la Presidenza del
Consiglio dei ministri e il Dipartimento per le
Politiche europee per la realizzazione del logo
che accompagnerà l’Italia durante il suo turno
di Presidenza del Consiglio dell’Unione europea,
#IT2014EU. La selezione si è conclusa con la pre8
La Commissione ha inoltre raccomandato che
il Consiglio dell’UE abroghi la procedura per
i disavanzi eccessivi (conformemente al patto
di stabilità e crescita ) nei 6 paesi seguenti: Austria, Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Paesi
Bassi e Slovacchia. Le raccomandazioni in questione saranno discusse e adottate dal Consiglio
“Economia e finanza” del 20 luglio.
> Comunicazione della Commissione sulle raccomandazioni specifiche per paese per il 2014
> Raccomandazioni specifiche per paese della
Commissione per il 2014
> Maggiori informazioni sulle raccomandazioni
specifiche per paese
QUI TUTTI I DOCUMENTI ESSENZIALI SUL SEMESTRE
sentazione ufficiale avvenuta il 20 maggio 2014
alla presenza del Sottosegretario alle Politiche
europee Sandro Gozi, del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, dell’astronauta ESA e Maggiore dell’Aeronautica Militare, Luca Parmitano, in veste di
“ambasciatore” del Semestre, dell’esperta di
comunicazione e branding Susanna Bellandi.
A questo concorso hanno partecipato oltre 600
scuole italiane di tutti gli ordinamenti, animate
dalla comune volontà di rappresentare il sentirsi
cittadini europei oltre che italiani.
Il vincitore del bando è l’Istituto Tecnico Grafica
e Comunicazione dell’ISIS-IPSIA “G. Meroni” Lissone (MB - Lombardia)” che ha proposto un’idea
che identifica a pieno il legame del nostro Paese
con l’Europa: una rondine che riporta i colori
Il logo è il simbolo ufficiale della Presidenza
Italiana, #IT2014EU, ed è utilizzato in tutte le
occasioni formali e informali relative alla Presidenza, oltre che su tutti i supporti digitali e
media.
IL PROGRAMMA DEL SEMESTRE ITALIANO DI
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO UE
Il Programma del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio Ue
Crescita e occupazione, spazio di libertà e sicurezza per un pieno esercizio dei diritti di cittadinanza e un ruolo più forte dell’Europa nel
mondo saranno i capisaldi del nostro programma
di Presidenza.
del tricolore e il blu della bandiera dell’Unione
stessa.
Gli elementi caratteristici del logo sono: il becco, rivolto verso l’alto, a simboleggiare la volontà di puntare al massimo; le ali, che simboleggiano orientamento e protezione; la coda,
che distingue la rondine dagli altri uccelli e rappresenta quindi la diversità espressa dal motto dell’Unione europea “Uniti nella diversità”.
La rondine classicamente viene indicata inoltre
come simbolo di un viaggio molto lungo, in quanto animale in grado di fare grandi traversate: è
l’immagine perfetta per indicare le ambizioni
del sogno europeo.
Il senso che i ragazzi hanno voluto dare all’immagine della rondine è quella del viaggio,
della speranza e della libertà che per loro
rappresenta l’essere membri dell’Unione europea. Una sintesi perfetta di integrazione, di
sentimento e di aspettative su cui porre le basi
per un futuro comune.
All’evento hanno inoltre partecipato le delegazioni delle cinque scuole finaliste provenienti da
Lombardia, Marche, Piemonte e Puglia, insieme
a una rappresentanza dell’Istituto Europeo di
Design di Roma, che ha lavorato al progetto vincitore realizzandone le possibili declinazioni.
Un’Europa per il lavoro e la crescita economica
Dal miglioramento delle prospettive di crescita
ed occupazione dipende gran parte del futuro
del processo di integrazione europea. La Presidenza italiana si impegnerà a fare della crescita
e dell’occupazione una costante delle politiche europee e a definire un quadro economico
che incoraggi le riforme strutturali negli Stati
membri. L’economia reale, “il rinascimento industriale”, con un particolare focus sulle PMI, e
le politiche in materia di clima ed energia per il
2030 dovranno essere al centro delle iniziative
per una maggiore crescita. La Presidenza italiana
lavorerà per approfondire l’Unione Economica e
Monetaria e colmare il grave “spread” sociale
presente nelle società europee, finanziare la
crescita per sostenere gli investimenti in settori
chiave per il futuro dei nostri figli come la protezione ambientale, le infrastrutture e i servizi
digitali. La Presidenza italiana presterà particolare attenzione ai temi dello sviluppo sostenibile anche attraverso la creazione di sinergie positive con EXPO Milano 2015, il cui tema centrale
è “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”.
Un’Europa più vicina ai cittadini: uno spazio di
democrazia, diritti e libertà
Essere cittadini europei oggi vuole dire rimuove9
re ostacoli e procedure che svuotano il senso di
una cittadinanza attiva e ingenerano frustrazione. Accountability, digitalizzazione, trasparenza
e meno burocrazia: sono queste le risposte a chi
chiede un’Europa più vicina alle esigenze dei
cittadini. Resta cruciale assicurare il buon funzionamento e la leale cooperazione tra le Istituzioni europee per metterle in grado di agire in
maniera rapida ed efficace. La Presidenza italiana promuoverà un ruolo più attivo dell’Unione
nei settori in cui l’iniziativa europea crea valore
aggiunto, come ad esempio nella tutela dei diritti fondamentali e nelle politiche di asilo e migratorie. In tale contesto, la Presidenza italiana
intende lavorare per sviluppare un’autentica
solidarietà a livello europeo e promuovere una
politica migratoria europea.
Cambiare marcia alla politica estera dell’Europa
Le Primavere arabe e la crisi ucraina ci dicono che l’Europa non può disinteressarsi alle vicende storiche che avvengono ai propri confini.
L’Italia sosterrà un’azione esterna dell’Unione
che sia credibile, coerente e dotata degli strumenti necessari per affrontare le sfide globali
e regionali. Il Mediterraneo è uno spazio vitale
per l’Europa. L’emergenza migratoria impone
all’Europa l’adozione di strumenti e di politiche
comuni in grado di fronteggiare un fenomeno
epocale. Guardando ai Paesi ai nostri confini,
l’allargamento resta una priorità strategica per
la Presidenza italiana. Sarà quindi incoraggiato
il perseguimento dei negoziati di adesione con i
Balcani Occidentali e si lavorerà per dare nuovo
vigore ai negoziati con la Turchia.
Per l’azione esterna dell’Unione, la Politica di
Vicinato è uno strumento imprescindibile che
occorre utilizzare con un approccio globale, coerente e coordinato con tutte le politiche UE da
Sud a Est. Più in generale, la Presidenza sosterrà negoziati bilaterali commerciali e sugli investimenti con i partner strategici e le economie
emergenti, come quelle asiatiche che saranno al
centro del vertice ASEM del 16-17 ottobre.
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Programma del Semestre
italiano 2014 CLICCA QUI
IL CALENDARIO DEL SEMESTRE ITALIANO
Si può consultare il calendario aggiornato di tutti gli eventi istituzionali del Semestre europeo
di Presidenza italiana cliccando sulle voci di interesse:
Calendario Istituzionale completo
Consiglio Europeo
Consiglio UE
Coreper e COPS
Riunioni Informali
Parlamento Europeo
Altri eventi istituzionali
LUCA PARMITANO ‘AMBASCIATORE’ DEL SEMESTRE DI PRESIDENZA ITALIANA DEL CONSIGLIO
UE
L’astronauta esempio del talento e della competenza italiani nel mondo
È Luca Parmitano, astronauta dell’ESA (European
Space Agency), l’ “ambasciatore” del Semestre
ha selezionato nel 2009. Luca è un esempio del
talento e della competenza italiani nel mondo e
rappresenta i valori positivi dell’europeismo che
la Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione
Europea intende promuovere e veicolare durante il Semestre.
UNA MONETA ED UN FRANCOBOLLO PER CELEBRARE IL SEMESTRE DI PRESIDENZA
In collaborazione con l’Istituto Poligrafico e
Zecca dello Stato e le Poste Italiane.
di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione
europea 2014.
Dopo aver accumulato più di 2000 ore di volo e
aver volato su 40 tipi diversi di velivoli, il Maggiore dell’Aeronautica è stato assegnato nel
febbraio 2011 come ingegnere di volo alla prima missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) sulla Stazione Spaziale Internazionale. Il 29 maggio 2013, dopo due anni di
intenso addestramento e accurati preparativi,
Parmitano è partito per lo spazio insieme al comandante russo Fyodor Yurchikhin e all’astronauta della NASA Karen Nyberg. Ha trascorso
166 giorni sulla navicella spaziale portando a
termine oltre 20 esperimenti e prendendo parte a due attività extra veicolari e all’attracco
di quattro navette. È stato l’unico astronauta
italiano ad effettuare queste attività portando
la bandiera tricolore all’esterno della Stazione
Spaziale Internazionale.Da Paternò, suo paese
natale in provincia di Catania, Luca Parmitano
è riuscito a raggiungere le stelle grazie alla sua
bravura e alla sua determinazione. Un sogno che
non si sarebbe mai realizzato senza l’Europa,
che tramite l’Esa (Agenzia Spaziale Europea) lo
LA MONETA
In occasione del turno di Presidenza Italiana
del Consiglio dell’Unione europea viene coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato
una moneta celebrativa dal valore nominale di
5 euro e un francobollo tematico emesso da Poste Italiane a partire dal 1 luglio. Il materiale
utilizzato per la moneta, realizzata da Annalisa
Masini, è l’argento e le due facce rappresentano
le iconografie mitologiche di Cerere e del “ratto” d’Europa. Sul fronte della moneta compare il volto di Cerere ripreso dalla raffigurazione
realizzata su disegno di Raffaello nell’affresco
Venere, Giunone e Cerere del 1518 e presente
nella Loggia di Amore e Psiche di Villa Farnesina a Roma. Il mito romano di Cerere, dea delle
messi e della Terra, è associato alla fecondità
agricola e alla crescita. Il volto di Cerere ha il
capo adornato dalla corona di spighe della natura fertile con cui classicamente si rappresenta
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il suo mito.
Sul rovescio della moneta è invece rappresentato il Ratto di Europa del Veronese, del 1580,
esposto nella Pinacoteca Capitolina di Roma.
Questa è l’immagine allegorica che si è voluta
usare come simbolo del Consiglio dell’Unione
europea visto in tutta la sua prosperità a corredo del quale, nel giro, sono state inserite le 12
stelle della bandiera europea.
La moneta è acquistabile al costo di 40 euro. Ulteriori informazioni si possono reperire sul sito
dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.
IL FRANCOBOLLO
emesso da Poste Italiane, del valore di 0,70 euro,
ha come immagine il logo stesso del Semestre di
Presidenza, ovvero la rondine con il tricolore e
il blu della bandiera europea. Ulteriori informazioni si possono reperire sul sito
di Poste italiane. UNA NUOVA IDENTITÀ VISIVA PER LA “FAMIGLIA
DEL CONSIGLIO”
Con la Presidenza Italiana si inaugura la nuova
identità visiva del Consiglio Ue
A partire dal 1 luglio 2014 il Consiglio europeo,
il Consiglio dell’Ue, l’Eurogruppo e il Segretariato Generale del Consiglio (SGC) hanno un nuovo
logo, scelto per la sua semplicità e il suo simbolismo. Esso associa la bandiera europea ad un
disegno ispirato dal nuovo palazzo “Europa”,
che ospiterà il Consiglio e il Consiglio europeo
dal 2016, ed è in linea con gli approcci architetturali delle identità visive delle altre principali
istituzioni dell’Unione.
La nuova identità visiva riflette meglio la situazione istituzionale e comprende tutte le entità
cui l’SGC presta assistenza. Essa consente inoltre
di superare i crescenti problemi tecnici dell’attuale identità visiva dovuti al fatto che l’attuale
carta grafica è antecedente a molte applicazioni
digitali e il carattere tipografico utilizzato non
esiste in tutte le lingue dell’Ue.
La nuova identità visiva si applicherà all’intera
“famiglia del Consiglio”, ossia al Consiglio europeo e al suo Presidente, al Consiglio dell’Ue e
alla sua Presidenza (con disposizioni specifiche
relative al co-branding, di concerto con la Presidenza di turno), all’Eurogruppo e al suo Presidente nonché all’SGC in qualità di amministrazione di sostegno. L’SGC ha lavorato in stretta
collaborazione con le prossime Presidenze del
Consiglio, a cominciare dalla Presidenza italiana
che sarà la prima ad associare il proprio logo a
quello del Consiglio.
Questo approccio consentirà alle Presidenze di
turno e al Consiglio nel suo insieme di beneficiare di un maggiore riconoscimento in quanto
associati in modo sistematico. La nuova identità
visiva sarà introdotta progressivamente a partire dal 1° luglio 2014.
LA STORIA DELLE PRECEDENTI PRESIDENZE
ITALIANE
Il nuovo logo della “famiglia del Consiglio”
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L’Italia ha guidato i lavori del Consiglio dei Ministri dell’Unione europea già undici volte, dal
1957, anno della firma dei Trattati di Roma.
L’esordio del nostro Paese è nel luglio 1959,
ra dei Paesi membri. Inoltre come conseguenza
della seconda crisi energetica che colpisce l’Occidente, i Nove invitano al dialogo euro-arabo
sui problemi energetici;
quando a Palazzo Chigi siede Antonio Segni.
Amintore Fanfani, nel 1962, Aldo Moro, nel 1965,
sono i Capi di governo dei semestri italiani nel
primo decennio della storia dell’Ue. Il 1 luglio
1968 il governo di Giovanni Leone assume la guida del Semestre di Presidenza, lo stesso giorno
in cui per i sei Paesi fondatori (Germania, Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda e Italia) entra
in vigore l’Unione doganale con la rimozione di
tutti dazi nel commercio tra i sei Paesi fondatori
e l’introduzione una tariffa doganale comune. Successivamente alcune tappe fondamentali nel
processo di costruzione comunitaria hanno avuto un impulso particolarmente incisivo grazie
alle alla Presidenza Italiana. Si segnala in particolare:
- nel dicembre 1975 a Roma il Consiglio europeo, formato dai leader degli allora nove Paesi
membri (dopo l’adesione nel 1973 di Regno Unito, Danimarca e Irlanda) decide per la primavera del 1978 l’elezione a suffragio universale del
Parlamento europeo;
- nel giugno 1980 a Venezia il Consiglio europeo
presieduto dall’Italia approva alcune dichiarazioni politiche ed in particolare quella, più nota
come dichiarazione di Venezia sul Medio Oriente, nella quale si riconosce, tra l’altro, ai palestinesi il diritto all’autodeterminazione e il diritto per tutti gli Stati della Regione, compreso
Israele, all’esistenza e alla sicurezza, primo segno di una comune valutazione di politica este-
- nel giugno 1985 a Milano il Consiglio europeo a
dieci, dopo l’ingresso della Grecia nel 1981, decide di realizzare entro la fine del 1992 il mercato unico europeo e a tal fine approva la convocazione di una Conferenza intergovernativa
che porterà all’Atto unico europeo (17 febbraio
1986), la prima riforma istituzionale Cee dopo il
Trattato di Roma;
- nell’ottobre 1990 a Roma il Consiglio straordinario europeo a dodici, con l’ingresso di Spagna
e Portogallo nel 1986, si conclude con l’approvazione di due documenti, uno sull’Unione politica
europea e l’altro sull’Unione monetaria europea. Il Consiglio esprime la volontà di trasformare gradualmente la Comunità in Unione e si
decide la creazione di una cittadinanza europea
da aggiungersi a quelle nazionali;
- nel dicembre 1990 a Roma il vertice dei Capi
di Stato e di governo dei Dodici dà il via alle due
Conferenze intergovernative (Cig) sull’Unione
politica e sull’Unione economica e monetaria.
Le due Cig porteranno alla firma del Trattato
di Maastricht (7 febbraio 1992) che segna la
nascita dell’Unione europea. Tra gli artefici di
Maastricht, Guido Carli, all’epoca ministro del
Tesoro;
- nel marzo 1996 a Torino un vertice straordinario dei Quindici (nel 1995 aderiscono all’Ue Austria, Finlandia e Svezia) inaugura la Conferenza
intergovernativa per la revisione del Trattato di
Maastricht. La Presidenza italiana sottopone al
vaglio del vertice la formula della flessibilità: in
pratica i Paesi che vorranno andare avanti più
in fretta sulla strada dell’integrazione potranno
farlo, ma in ambito comunitario e con l’impegno
di aiutare gli altri a raggiungerli;
- nel giugno 1996 a Firenze il Semestre di Pre13
sidenza italiano si chiude con l’unanime riconoscimento per la prima tappa dei lavori svolti
dalla Cig, lavori che porteranno alla firma del
Trattato di Amsterdam (2 ottobre 1997). Il Consiglio europeo raggiunge un accordo sulla crisi
della “mucca pazza” e vara Europol, l’agenzia
di polizia europea;
- nell’ottobre 2003 a Roma si tiene la sessione
inaugurale della Cig per la stesura e l’adozione
della versione definitiva della prima Costituzione Europea, che costituì la base per il futuro
trattato di Lisbona. Nell’ottobre 2004 a Roma
i Capi di Stato e di Governo e i ministri degli
Affari esteri di 25 Paesi membri e di due Paesi in
via di adesione partecipano alla cerimonia della
firma del Trattato e dell’Atto finale che stabiliscono una Costituzione per l’Europa.
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in Italia. La rete Europe Direct comprende
inoltre, oltre i suddetti Centri di informazione, 400 Centri di documentazione presso
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di guidare interventi, workshop o dibattiti
in occasione di fiere e conferenze. L’obiettivo essenziale della rete è di promuovere
la cittadinanza partecipativa sia mediante i
vari strumenti di comunicazione, sia interagendo con gli Enti, i moltiplicatori e i media
a livello locale e regionale, stimolando il dibattito soprattutto mediante conferenze ed
eventi e canalizzando verso l’Ue i feedback
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