2014 Semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea Sai cos’è il Semestre europeo e perché è stato creato? Dal 1 Luglio 2014 si è aperto il Semestre di Presidenza italiana dell’Unione Europea, Conosci il programma proposto dall’Italia per il semestre? Un logo, una moneta, un francobollo, sono stati realizzati dall’Italia per identificare e celebrare il Semestre Il Semestre Europeo Italiano ha anche un suo Ambasciatore, sai chi è? A queste ed altre domande rispondiamo con questo SPECIALE dedicato al SEMESTRE DI PRESIDENZA ITALIANA DELL’UNIONE EUROPEA 2014 N.2 - luglio 2014 NEWSLETTER DI INFORMAZIONE PERIODICA SULL’UNIONE EUROPEA a cura di Europe Direct Sviluppo Basilicata INDICE Team di Redazione Patrizia Orofino Responsabile del Centro Europe Direct Sviluppo Basilicata - Matera Annamaria Verrastro, Sviluppo Basilicata Segreteria Fabio Gruosso, Sviluppo Basilicata Coordinamento editoriale Annamaria Verrastro, Sviluppo Basilicata IL SEMESTRE EUROPEO: COS’È IL SEMESTRE EUROPEO? CHI FA COSA NEL SEMESTRE EUROPEO? COME FUNZIONA IL SEMESTRE EUROPEO? QUALI POLITICHE SONO OGGETTO DI COORDINAMENTO DURANTE IL SEMESTRE EUROPEO? PERCHÉ SI È CREATO IL SEMESTRE EUROPEO? QUALI CAMBIAMENTI HA INTRODOTTO IL SEMESTRE EUROPEO? QUALI SONO GLI ATTI PIU IMPORTANTI PUBBLICATI SUL SEMESTRE EUROPEO? Progetto grafico Pino Oliva - Matera IL SEMESTRE DI PRESIDENZA ITALIANA 2014: Copertina – Logo Semestre Italiano di Presidenza Europea IL PROGRAMMA DEL SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO UE formato web finito mese di luglio 2014 IL LOGO DEL SEMESTRE DI PRESIDENZA ITALIANA 2014 IL CALENDARIO DEL SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO UE LUCA PARMITANO ‘AMBASCIATORE’ DEL SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO UE Per informazioni [email protected] t +39 0971 506651 www.europedirectsviluppobasilicata.it Iniziativa realizzata nell’ambito della Convenzione Quadro di Partenariato n. 48/2014 COMM/ ROM/ED/2013-2017 tra l’Unione Europea rappresentata dalla Commissione Europea DG Comunicazione Rappresentanza in Italia e Sviluppo Basilicata SpA 2 UNA MONETA ED UN FRANCOBOLLO PER CELEBRARE IL SEMESTRE DI PRESIDENZA UNA NUOVA IDENTITÀ VISIVA PER LA “FAMIGLIA DEL CONSIGLIO EUROPEO” LA STORIA DELLE PRECEDENTI PRESIDENZE ITALIANE Nota editoriale La newsletter sull’Unione Europea realizzata dal Centro Europe Direct Sviluppo Basilicata è finalizzata alla trasmissione di notizie, aggiornamenti, approfondimenti su strategie, politiche, iniziative dell’Unione Europea che coinvolgono la vita dei cittadini europei e quindi anche della nostra comunità regionale di Basilicata. Un contributo alla costruzione di maggiore consapevolezza sul cosa significhi oggi essere cittadino europeo e quali sono le opportunità che ne derivano. In generale la struttura della newsletter prevede 5 sezioni: - Novità dall’Europa - Informazioni per i cittadini - Opportunità per giovani e studenti - Iniziative Ue per le imprese - Iniziative Ue in Basilicata. Questo numero speciale è dedicato al tema del semestre di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europrea del 2014. La newsletter ha cadenza periodica e giunge direttamente nelle caselle di posta elettronica i cui indirizzi sono acquisiti mediante iscrizione sul nostro sito www.europedirectsviluppobasilicata. it e o in occasione di contatti avuti nel nostro Centro e/o acquisiti presso banche dati pubbliche ed istituzionali. 3 IL SEMESTRE EUROPEO COS’È IL SEMESTRE EUROPEO? Il “semestre europeo” è un ciclo di coordinamento delle politiche economiche e di bilancio nell’ambito dell’UE.Si focalizza sul periodo di sei mesi dall’inizio di ogni anno, per questo si chiama “semestre”. Durante il semestre europeo gli Stati membri allineano le rispettive politiche economiche e di bilancio con gli obiettivi e le norme convenute a livello dell’UE. In tal modo, il semestre europeo mira a: garantire finanze pubbliche sane; promuovere la crescita economica; prevenire squilibri macroeconomici eccessivi nell’UE. CHI FA COSA NEL SEMESTRE EUROPEO? [INFOGRAPHIC] COME FUNZIONA IL SEMESTRE EUROPEO? Il semestre prevede un preciso calendario in base a cui gli Stati membri ricevono consulenza a livello dell’UE (“orientamenti”) e presentano successivamente i loro programmi (“programmi nazionali di riforma” e “programmi di stabilità o convergenza”) per una valutazione a livello dell’UE. Dopo tale valutazione, gli Stati membri ricevono raccomandazioni individuali (“raccomandazioni specifiche per paese”) riguardo alle loro politiche nazionali di bilancio e di riforma. Ove necessario, ricevono altresì raccomandazioni per la correzione di squilibri macroeconomici. L’obiettivo è che gli Stati membri tengano conto delle raccomandazioni in sede di definizione del bilancio dell’esercizio successivo. Fase preparatoria: analisi della situazione e follow-up dell’anno precedente Novembre e dicembre La preparazione del semestre europeo inizia quando la Commissione, già a novembre dell’anno precedente, pubblica la sua analisi annuale della crescita e la sua relazione sul meccanismo di allerta. L’analisi annuale della crescita espone il parere della Commissione sulle priorità delle politiche dell’UE per l’anno successivo. Gli Stati membri sono invitati a tenerne conto nell’ideazione delle loro politiche economiche per l’anno seguente. La relazione sul meccanismo di allerta passa in rassegna gli sviluppi macroeconomici nei singoli paesi dell’UE. Sulla base della relazione, la Commissione può decidere di condurre un esame approfondito della situa- 4 zione nei paesi in cui si ritiene che il rischio di possibili squilibri macroeconomici sia elevato. Tali esami contribuiscono ad individuare l’esistenza di eventuali squilibri macroeconomici e, se esistono, la loro esatta natura e portata. Oltre a ciò, essi consentono alla Commissione di proporre agli Stati membri raccomandazioni politiche. Prima fase: orientamenti politici a livello dell’UE Gennaio e febbraio Il Consiglio dell’Unione europea discute l’analisi annuale della crescita, formula orientamenti e adotta conclusioni. Poiché il semestre determina ripercussioni su una serie di politiche, l’analisi annuale della crescita è oggetto di discussione nelle varie formazioni del Consiglio dell’UE. Ad esempio, nell’ambito del Consiglio “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori”, del Consiglio “Economia e finanza”, ecc. Anche il Parlamento europeo discute l’analisi annuale della crescita e può pubblicare una relazione di iniziativa. Esso rende un parere sugli orientamenti in materia di occupazione. Partecipa inoltre al processo attraverso il dialogo economico. Il Parlamento europeo può invitare il presidente del Consiglio, la Commissione e, se del caso, il presidente del Consiglio Europeo o il presidente dell’Eurogruppo a discutere questioni relative al semestre europeo. L’opportunità di partecipare ad uno scambio di opinioni può essere offerta anche a singoli Stati membri. Marzo Sulla base dell’analisi annuale della crescita e delle analisi e conclusioni del Consiglio dell’UE, il Consiglio europeo (i capi di Stato e di governo) definisce gli orientamenti politici. Gli Stati membri sono invitati a tenere conto di tali orientamenti nella preparazione dei loro programmi nazionali di stabilità e convergenza e dei loro programmi nazionali di riforma , in cui si delineano le rispettive politiche di bilancio e di promozione della crescita e della competitività. La Commissione pubblica esami approfonditi degli squilibri macroeconomici, condotti negli Stati membri in cui il rischio di siffatti squilibri è stato considerato elevato. Sulla base di questi esami la Commissione può formulare raccomandazioni destinate ai paesi interessati e finalizzate alla correzione degli squilibri. Ciò può avvenire contestualmente alla pubblicazione dell’esame approfondito o in un fase successiva del processo, unitamente ad altre raccomandazioni specifiche per paese. Seconda fase: obiettivi, politiche e programmi specifici per paese Aprile Gli Stati membri presentano i rispettivi programmi preferibilmente entro il 15 aprile e non oltre la fine di aprile: 1. programmi di stabilità e di convergenza in cui delineano la loro strategia a medio termine in materia di bilancio; 2. programmi nazionali di riforma in cui delineano i loro programmi di riforme strutturali, con l’accento sulla crescita e l’occupazione. Maggio La Commissione europea valuta i programmi nazionali e presenta raccomandazioni specifiche per paese. Giugno Il Consiglio dell’UE discute il progetto di raccomandazioni specifiche per paese e adotta la loro versione definitiva che viene poi presentata al Parlamento europeo per l’approvazione. Luglio Il Consiglio dell’UE adotta le raccomandazioni specifiche per paese e gli Stati membri sono invitati ad attuarle. Terza fase: attuazione Luglio A partire da luglio gli Stati membri tengono conto delle raccomandazioni nel processo decisionale nazionale sul bilancio nazionale dell’esercizio 5 successivo che consentirà loro di svolgere le politiche da essi previste. Il ciclo ricomincia verso la fine dell’anno, quando la Commissione traccia un quadro della situazione economica nella sua analisi annuale della crescita per l’anno successivo. La Commissione inizia già a tener conto dei progressi compiuti dai singoli Stati membri nell’attuazione delle raccomandazioni. Gli Stati membri che beneficiano di assistenza finanziaria abbinata ad un programma di aggiustamento economico non sono tenuti a presentare programmi di stabilità e non sono soggetti ad un eventuale esame approfondito riguardo a squilibri macroeconomici. Il requisito per poter beneficiare dell’assistenza finanziaria è una diligente attuazione del programma di aggiustamento, che già contempla tutti questi settori d’intervento. QUALI POLITICHE SONO OGGETTO DI COORDINAMENTO DURANTE IL SEMESTRE EUROPEO? Il semestre europeo si articola intorno a tre nuclei di coordinamento della politica economica: riforme strutturali, con un accento sulla promozione della crescita e dell’occupazione in linea con la strategia Europa 2020; politiche di bilancio, con l’obiettivo di garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche in linea con il patto di stabilità e crescita; prevenzione degli squilibri macroeconomici eccessivi. Per maggiori informazioni: Patto di stabilità e crescita (portale della zona euro) Strategia Europa 2020 (sito web della Commissione) Sorveglianza macroeconomica (portale della zona euro) PERCHÉ SI È CREATO IL SEMESTRE EUROPEO? La recente crisi economica ha dimostrato la necessità di una più forte governance economica e di un migliore coordinamento delle politiche tra gli Stati membri In un’Unione di economie altamente integrate, 6 un coordinamento rafforzato delle politiche può aiutare a evitare discrepanze e contribuire a garantire convergenza e stabilità in tutta l’UE e nei suoi Stati membri. Le procedure di coordinamento delle politiche economiche esistenti fino al 2010 venivano svolte in autonomia una dall’altra. Gli Stati membri hanno avvertito la necessità di sincronizzare i calendari di queste procedure al fine di razionalizzare il processo e meglio allineare gli obiettivi delle politiche nazionali in materia di bilancio, crescita ed occupazione, tenendo al contempo conto degli obiettivi che si sono dati a livello nazionale e dell’Unione. Inoltre, si è imposta la necessità di estendere la sorveglianza e il coordinamento a politiche macroeconomiche più ampie. Per tali ragioni, e nel quadro di una più ampia riforma della governance economica dell’UE, gli Stati membri dell’UE hanno istituito il semestre europeo nel 2010. Il primo ciclo si è svolto nel 2011. QUALI CAMBIAMENTI HA INTRODOTTO IL SEMESTRE EUROPEO? Il semestre europeo ha introdotto due elementi di novità. Il primo è in relazione alla tempistica delle procedure di coordinamento delle politiche dell’UE, l’altro ha invece aggiunto un nuovo componente al coordinamento delle politiche. Due innovazioni riguardanti la tempistica Il semestre: 1) ha sincronizzato i calendari delle relazioni e delle valutazioni in materia di politica economica e di bilancio a livello dell’UE Gli Stati membri presentano i rispettivi programmi nazionali di riforma (che includono programmi di riforme strutturali) e i programmi di stabilità e convergenza (programmi di bilancio) contemporaneamente, ogni anno ad aprile. La Commissione li valuta altrettanto contemporaneamente. Parallelamente, si svolge una valutazione degli squilibri macroeconomici. In tal modo gli Stati membri dell’UE intendono raggiungere due traguardi: un migliore allineamento dei loro obiettivi in materia di riforme e di bilancio; un più efficace conseguimento dei loro obiettivi comuni a livello dell’UE 2) ha mutato il coordinamento delle politiche economiche nazionali passando da un’ottica ex post ad un’ottica ex ante Nell’ambito del semestre gli Stati membri presentano i loro programmi di bilancio e di riforme nelle prime fasi dei loro processi di bilancio nazionali. Il Consiglio formula raccomandazioni riguardanti i programmi degli Stati membri prima che i loro bilanci siano presentati ai parlamenti nazionali. In passato, essi coordinavano i loro programmi all’inizio dell’anno in questione, successivamente all’adozione dei bilanci nazionali. Con lo spostamento della tempistica del coordinamento delle politiche dell’UE, il semestre fornisce un tempestivo contributo agli Stati membri nelle prime fasi della loro programmazione delle politiche nazionali. Un nuovo componente nel coordinamento delle politiche - la sorveglianza degli squilibri macroeconomici degli Stati membri Il sistema noto come procedura per gli squilibri macroeconomici, è stato creato nel 2011 dal cosiddetto “six-pack” (sei atti legislativi dell’UE) che rafforza la governance economica nell’UE. Esso è inteso a: identificare tempestivamente i rischi di sviluppi macroeconomici insostenibili, contribuire ad evitarne l’emergenza, correggerli rapidamente nel momento in cui si verificano. Il semestre europeo si occupa della parte preventiva di questa procedura. Nell’ambito del semestre, la Commissione analizza la situazione macroeconomica degli Stati membri avvalendosi di un quadro di valutazione degli indicatori economici. Se i dati indicano gravi deviazioni dai margini convenuti, la Commissione può svolgere un esame approfondito della situazione macroeconomica in singoli paesi e successivamente fornire consulenza politica. Per maggiori informazioni: Procedura per gli squilibri macroeconomici (sito web della Commissione europea) Sorveglianza macroeconomica nella zona euro (portale della zona euro) QUALI SONO GLI ATTI PIU IMPORTANTI PUBBLICATI SUL SEMESTRE EUROPEO? A Giugno 2014 La Commissione pubblica le raccomandazioni specifiche per paese per il 2014-2015 Le raccomandazioni specifiche per paese della Commissione per il 2014 vertono soprattutto sulle azioni da intraprendere per stimolare la crescita e l’occupazione, mantenendo nel contempo solide finanze pubbliche in un’economia post-crisi. Analizzano i progressi conseguiti nel corso del 2013 e contengono orientamenti per l’attuazione delle politiche nazionali nel 2014-2015. Il Consiglio europeo e il Consiglio dell’UE discutono in giugno le raccomandazioni proposte in vista della loro approvazione. La versione finale delle raccomandazioni è adottata dal Consiglio “Economia e finanza” (Ecofin) nel luglio 2014. Le raccomandazioni per il 2014 sono rivolte a 26 paesi singolarmente (tutti i paesi dell’UE, ad eccezione di Grecia e Cipro, che stanno attuando programmi di aggiustamento economico) e alla zona euro nel suo insieme. Sono specifiche per ciascun paese e tengono conto dei programmi nazionali di riforma, dei programmi di stabilità o convergenza nonché dei programmi di bilancio a medio termine di ciascuno Stato membro, ma anche delle priorità dell’UE delineate nell’analisi annuale della crescita per il 2014. La Commissione ha concluso che la crescita economica è in graduale ripresa nell’UE, ma 7 che tale crescita resta diseguale e fragile. La Commissione incoraggia pertanto gli Stati membri a proseguire le riforme. Miglioramenti realizzati dal 2013: la crescita economica è in ripresa, le finanze pubbliche migliorano in tutta l’UE, le riforme attuate nei paesi maggiormente colpiti danno i loro frutti, i disavanzi di bilancio si riducono in vari paesi dando luogo ad una situazione macroeconomica più equilibrata in tutta l’UE e nel corso del prossimo anno si dovrebbe registrare un aumento del tasso di occupazione. La Commissione ha individuato le seguenti sfide principali per il 2014: lotta contro l’elevato tasso di disoccupazione, spostamento dell’imposizione dal lavoro verso i consumi e le imposte ambientali, promozione degli investimenti privati, aumento della competitività dell’economia attraverso l’attuazione di riforme strutturali, prosecuzione della riduzione del debito pubblico. IL SEMESTRE DI PRESIDENZA ITALIANA 2014 IL LOGO DEL SEMESTRE DI PRESIDENZA ITALIANA 2014 Una rondine stilizzata con i colori dell’Europa e dell’Italia è il logo vincitore del bando “La mia Europa è...” realizzato con le scuole italiane. Il concorso “La mia Europa è…” è stato bandito dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca in accordo con la Presidenza del Consiglio dei ministri e il Dipartimento per le Politiche europee per la realizzazione del logo che accompagnerà l’Italia durante il suo turno di Presidenza del Consiglio dell’Unione europea, #IT2014EU. La selezione si è conclusa con la pre8 La Commissione ha inoltre raccomandato che il Consiglio dell’UE abroghi la procedura per i disavanzi eccessivi (conformemente al patto di stabilità e crescita ) nei 6 paesi seguenti: Austria, Belgio, Repubblica ceca, Danimarca, Paesi Bassi e Slovacchia. Le raccomandazioni in questione saranno discusse e adottate dal Consiglio “Economia e finanza” del 20 luglio. > Comunicazione della Commissione sulle raccomandazioni specifiche per paese per il 2014 > Raccomandazioni specifiche per paese della Commissione per il 2014 > Maggiori informazioni sulle raccomandazioni specifiche per paese QUI TUTTI I DOCUMENTI ESSENZIALI SUL SEMESTRE sentazione ufficiale avvenuta il 20 maggio 2014 alla presenza del Sottosegretario alle Politiche europee Sandro Gozi, del Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini, dell’astronauta ESA e Maggiore dell’Aeronautica Militare, Luca Parmitano, in veste di “ambasciatore” del Semestre, dell’esperta di comunicazione e branding Susanna Bellandi. A questo concorso hanno partecipato oltre 600 scuole italiane di tutti gli ordinamenti, animate dalla comune volontà di rappresentare il sentirsi cittadini europei oltre che italiani. Il vincitore del bando è l’Istituto Tecnico Grafica e Comunicazione dell’ISIS-IPSIA “G. Meroni” Lissone (MB - Lombardia)” che ha proposto un’idea che identifica a pieno il legame del nostro Paese con l’Europa: una rondine che riporta i colori Il logo è il simbolo ufficiale della Presidenza Italiana, #IT2014EU, ed è utilizzato in tutte le occasioni formali e informali relative alla Presidenza, oltre che su tutti i supporti digitali e media. IL PROGRAMMA DEL SEMESTRE ITALIANO DI PRESIDENZA DEL CONSIGLIO UE Il Programma del Semestre italiano di Presidenza del Consiglio Ue Crescita e occupazione, spazio di libertà e sicurezza per un pieno esercizio dei diritti di cittadinanza e un ruolo più forte dell’Europa nel mondo saranno i capisaldi del nostro programma di Presidenza. del tricolore e il blu della bandiera dell’Unione stessa. Gli elementi caratteristici del logo sono: il becco, rivolto verso l’alto, a simboleggiare la volontà di puntare al massimo; le ali, che simboleggiano orientamento e protezione; la coda, che distingue la rondine dagli altri uccelli e rappresenta quindi la diversità espressa dal motto dell’Unione europea “Uniti nella diversità”. La rondine classicamente viene indicata inoltre come simbolo di un viaggio molto lungo, in quanto animale in grado di fare grandi traversate: è l’immagine perfetta per indicare le ambizioni del sogno europeo. Il senso che i ragazzi hanno voluto dare all’immagine della rondine è quella del viaggio, della speranza e della libertà che per loro rappresenta l’essere membri dell’Unione europea. Una sintesi perfetta di integrazione, di sentimento e di aspettative su cui porre le basi per un futuro comune. All’evento hanno inoltre partecipato le delegazioni delle cinque scuole finaliste provenienti da Lombardia, Marche, Piemonte e Puglia, insieme a una rappresentanza dell’Istituto Europeo di Design di Roma, che ha lavorato al progetto vincitore realizzandone le possibili declinazioni. Un’Europa per il lavoro e la crescita economica Dal miglioramento delle prospettive di crescita ed occupazione dipende gran parte del futuro del processo di integrazione europea. La Presidenza italiana si impegnerà a fare della crescita e dell’occupazione una costante delle politiche europee e a definire un quadro economico che incoraggi le riforme strutturali negli Stati membri. L’economia reale, “il rinascimento industriale”, con un particolare focus sulle PMI, e le politiche in materia di clima ed energia per il 2030 dovranno essere al centro delle iniziative per una maggiore crescita. La Presidenza italiana lavorerà per approfondire l’Unione Economica e Monetaria e colmare il grave “spread” sociale presente nelle società europee, finanziare la crescita per sostenere gli investimenti in settori chiave per il futuro dei nostri figli come la protezione ambientale, le infrastrutture e i servizi digitali. La Presidenza italiana presterà particolare attenzione ai temi dello sviluppo sostenibile anche attraverso la creazione di sinergie positive con EXPO Milano 2015, il cui tema centrale è “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita”. Un’Europa più vicina ai cittadini: uno spazio di democrazia, diritti e libertà Essere cittadini europei oggi vuole dire rimuove9 re ostacoli e procedure che svuotano il senso di una cittadinanza attiva e ingenerano frustrazione. Accountability, digitalizzazione, trasparenza e meno burocrazia: sono queste le risposte a chi chiede un’Europa più vicina alle esigenze dei cittadini. Resta cruciale assicurare il buon funzionamento e la leale cooperazione tra le Istituzioni europee per metterle in grado di agire in maniera rapida ed efficace. La Presidenza italiana promuoverà un ruolo più attivo dell’Unione nei settori in cui l’iniziativa europea crea valore aggiunto, come ad esempio nella tutela dei diritti fondamentali e nelle politiche di asilo e migratorie. In tale contesto, la Presidenza italiana intende lavorare per sviluppare un’autentica solidarietà a livello europeo e promuovere una politica migratoria europea. Cambiare marcia alla politica estera dell’Europa Le Primavere arabe e la crisi ucraina ci dicono che l’Europa non può disinteressarsi alle vicende storiche che avvengono ai propri confini. L’Italia sosterrà un’azione esterna dell’Unione che sia credibile, coerente e dotata degli strumenti necessari per affrontare le sfide globali e regionali. Il Mediterraneo è uno spazio vitale per l’Europa. L’emergenza migratoria impone all’Europa l’adozione di strumenti e di politiche comuni in grado di fronteggiare un fenomeno epocale. Guardando ai Paesi ai nostri confini, l’allargamento resta una priorità strategica per la Presidenza italiana. Sarà quindi incoraggiato il perseguimento dei negoziati di adesione con i Balcani Occidentali e si lavorerà per dare nuovo vigore ai negoziati con la Turchia. Per l’azione esterna dell’Unione, la Politica di Vicinato è uno strumento imprescindibile che occorre utilizzare con un approccio globale, coerente e coordinato con tutte le politiche UE da Sud a Est. Più in generale, la Presidenza sosterrà negoziati bilaterali commerciali e sugli investimenti con i partner strategici e le economie emergenti, come quelle asiatiche che saranno al centro del vertice ASEM del 16-17 ottobre. 10 Programma del Semestre italiano 2014 CLICCA QUI IL CALENDARIO DEL SEMESTRE ITALIANO Si può consultare il calendario aggiornato di tutti gli eventi istituzionali del Semestre europeo di Presidenza italiana cliccando sulle voci di interesse: Calendario Istituzionale completo Consiglio Europeo Consiglio UE Coreper e COPS Riunioni Informali Parlamento Europeo Altri eventi istituzionali LUCA PARMITANO ‘AMBASCIATORE’ DEL SEMESTRE DI PRESIDENZA ITALIANA DEL CONSIGLIO UE L’astronauta esempio del talento e della competenza italiani nel mondo È Luca Parmitano, astronauta dell’ESA (European Space Agency), l’ “ambasciatore” del Semestre ha selezionato nel 2009. Luca è un esempio del talento e della competenza italiani nel mondo e rappresenta i valori positivi dell’europeismo che la Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea intende promuovere e veicolare durante il Semestre. UNA MONETA ED UN FRANCOBOLLO PER CELEBRARE IL SEMESTRE DI PRESIDENZA In collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e le Poste Italiane. di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione europea 2014. Dopo aver accumulato più di 2000 ore di volo e aver volato su 40 tipi diversi di velivoli, il Maggiore dell’Aeronautica è stato assegnato nel febbraio 2011 come ingegnere di volo alla prima missione di lunga durata dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) sulla Stazione Spaziale Internazionale. Il 29 maggio 2013, dopo due anni di intenso addestramento e accurati preparativi, Parmitano è partito per lo spazio insieme al comandante russo Fyodor Yurchikhin e all’astronauta della NASA Karen Nyberg. Ha trascorso 166 giorni sulla navicella spaziale portando a termine oltre 20 esperimenti e prendendo parte a due attività extra veicolari e all’attracco di quattro navette. È stato l’unico astronauta italiano ad effettuare queste attività portando la bandiera tricolore all’esterno della Stazione Spaziale Internazionale.Da Paternò, suo paese natale in provincia di Catania, Luca Parmitano è riuscito a raggiungere le stelle grazie alla sua bravura e alla sua determinazione. Un sogno che non si sarebbe mai realizzato senza l’Europa, che tramite l’Esa (Agenzia Spaziale Europea) lo LA MONETA In occasione del turno di Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione europea viene coniata dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato una moneta celebrativa dal valore nominale di 5 euro e un francobollo tematico emesso da Poste Italiane a partire dal 1 luglio. Il materiale utilizzato per la moneta, realizzata da Annalisa Masini, è l’argento e le due facce rappresentano le iconografie mitologiche di Cerere e del “ratto” d’Europa. Sul fronte della moneta compare il volto di Cerere ripreso dalla raffigurazione realizzata su disegno di Raffaello nell’affresco Venere, Giunone e Cerere del 1518 e presente nella Loggia di Amore e Psiche di Villa Farnesina a Roma. Il mito romano di Cerere, dea delle messi e della Terra, è associato alla fecondità agricola e alla crescita. Il volto di Cerere ha il capo adornato dalla corona di spighe della natura fertile con cui classicamente si rappresenta 11 il suo mito. Sul rovescio della moneta è invece rappresentato il Ratto di Europa del Veronese, del 1580, esposto nella Pinacoteca Capitolina di Roma. Questa è l’immagine allegorica che si è voluta usare come simbolo del Consiglio dell’Unione europea visto in tutta la sua prosperità a corredo del quale, nel giro, sono state inserite le 12 stelle della bandiera europea. La moneta è acquistabile al costo di 40 euro. Ulteriori informazioni si possono reperire sul sito dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. IL FRANCOBOLLO emesso da Poste Italiane, del valore di 0,70 euro, ha come immagine il logo stesso del Semestre di Presidenza, ovvero la rondine con il tricolore e il blu della bandiera europea. Ulteriori informazioni si possono reperire sul sito di Poste italiane. UNA NUOVA IDENTITÀ VISIVA PER LA “FAMIGLIA DEL CONSIGLIO” Con la Presidenza Italiana si inaugura la nuova identità visiva del Consiglio Ue A partire dal 1 luglio 2014 il Consiglio europeo, il Consiglio dell’Ue, l’Eurogruppo e il Segretariato Generale del Consiglio (SGC) hanno un nuovo logo, scelto per la sua semplicità e il suo simbolismo. Esso associa la bandiera europea ad un disegno ispirato dal nuovo palazzo “Europa”, che ospiterà il Consiglio e il Consiglio europeo dal 2016, ed è in linea con gli approcci architetturali delle identità visive delle altre principali istituzioni dell’Unione. La nuova identità visiva riflette meglio la situazione istituzionale e comprende tutte le entità cui l’SGC presta assistenza. Essa consente inoltre di superare i crescenti problemi tecnici dell’attuale identità visiva dovuti al fatto che l’attuale carta grafica è antecedente a molte applicazioni digitali e il carattere tipografico utilizzato non esiste in tutte le lingue dell’Ue. La nuova identità visiva si applicherà all’intera “famiglia del Consiglio”, ossia al Consiglio europeo e al suo Presidente, al Consiglio dell’Ue e alla sua Presidenza (con disposizioni specifiche relative al co-branding, di concerto con la Presidenza di turno), all’Eurogruppo e al suo Presidente nonché all’SGC in qualità di amministrazione di sostegno. L’SGC ha lavorato in stretta collaborazione con le prossime Presidenze del Consiglio, a cominciare dalla Presidenza italiana che sarà la prima ad associare il proprio logo a quello del Consiglio. Questo approccio consentirà alle Presidenze di turno e al Consiglio nel suo insieme di beneficiare di un maggiore riconoscimento in quanto associati in modo sistematico. La nuova identità visiva sarà introdotta progressivamente a partire dal 1° luglio 2014. LA STORIA DELLE PRECEDENTI PRESIDENZE ITALIANE Il nuovo logo della “famiglia del Consiglio” 12 L’Italia ha guidato i lavori del Consiglio dei Ministri dell’Unione europea già undici volte, dal 1957, anno della firma dei Trattati di Roma. L’esordio del nostro Paese è nel luglio 1959, ra dei Paesi membri. Inoltre come conseguenza della seconda crisi energetica che colpisce l’Occidente, i Nove invitano al dialogo euro-arabo sui problemi energetici; quando a Palazzo Chigi siede Antonio Segni. Amintore Fanfani, nel 1962, Aldo Moro, nel 1965, sono i Capi di governo dei semestri italiani nel primo decennio della storia dell’Ue. Il 1 luglio 1968 il governo di Giovanni Leone assume la guida del Semestre di Presidenza, lo stesso giorno in cui per i sei Paesi fondatori (Germania, Francia, Lussemburgo, Belgio, Olanda e Italia) entra in vigore l’Unione doganale con la rimozione di tutti dazi nel commercio tra i sei Paesi fondatori e l’introduzione una tariffa doganale comune. Successivamente alcune tappe fondamentali nel processo di costruzione comunitaria hanno avuto un impulso particolarmente incisivo grazie alle alla Presidenza Italiana. Si segnala in particolare: - nel dicembre 1975 a Roma il Consiglio europeo, formato dai leader degli allora nove Paesi membri (dopo l’adesione nel 1973 di Regno Unito, Danimarca e Irlanda) decide per la primavera del 1978 l’elezione a suffragio universale del Parlamento europeo; - nel giugno 1980 a Venezia il Consiglio europeo presieduto dall’Italia approva alcune dichiarazioni politiche ed in particolare quella, più nota come dichiarazione di Venezia sul Medio Oriente, nella quale si riconosce, tra l’altro, ai palestinesi il diritto all’autodeterminazione e il diritto per tutti gli Stati della Regione, compreso Israele, all’esistenza e alla sicurezza, primo segno di una comune valutazione di politica este- - nel giugno 1985 a Milano il Consiglio europeo a dieci, dopo l’ingresso della Grecia nel 1981, decide di realizzare entro la fine del 1992 il mercato unico europeo e a tal fine approva la convocazione di una Conferenza intergovernativa che porterà all’Atto unico europeo (17 febbraio 1986), la prima riforma istituzionale Cee dopo il Trattato di Roma; - nell’ottobre 1990 a Roma il Consiglio straordinario europeo a dodici, con l’ingresso di Spagna e Portogallo nel 1986, si conclude con l’approvazione di due documenti, uno sull’Unione politica europea e l’altro sull’Unione monetaria europea. Il Consiglio esprime la volontà di trasformare gradualmente la Comunità in Unione e si decide la creazione di una cittadinanza europea da aggiungersi a quelle nazionali; - nel dicembre 1990 a Roma il vertice dei Capi di Stato e di governo dei Dodici dà il via alle due Conferenze intergovernative (Cig) sull’Unione politica e sull’Unione economica e monetaria. Le due Cig porteranno alla firma del Trattato di Maastricht (7 febbraio 1992) che segna la nascita dell’Unione europea. Tra gli artefici di Maastricht, Guido Carli, all’epoca ministro del Tesoro; - nel marzo 1996 a Torino un vertice straordinario dei Quindici (nel 1995 aderiscono all’Ue Austria, Finlandia e Svezia) inaugura la Conferenza intergovernativa per la revisione del Trattato di Maastricht. La Presidenza italiana sottopone al vaglio del vertice la formula della flessibilità: in pratica i Paesi che vorranno andare avanti più in fretta sulla strada dell’integrazione potranno farlo, ma in ambito comunitario e con l’impegno di aiutare gli altri a raggiungerli; - nel giugno 1996 a Firenze il Semestre di Pre13 sidenza italiano si chiude con l’unanime riconoscimento per la prima tappa dei lavori svolti dalla Cig, lavori che porteranno alla firma del Trattato di Amsterdam (2 ottobre 1997). Il Consiglio europeo raggiunge un accordo sulla crisi della “mucca pazza” e vara Europol, l’agenzia di polizia europea; - nell’ottobre 2003 a Roma si tiene la sessione inaugurale della Cig per la stesura e l’adozione della versione definitiva della prima Costituzione Europea, che costituì la base per il futuro trattato di Lisbona. Nell’ottobre 2004 a Roma i Capi di Stato e di Governo e i ministri degli Affari esteri di 25 Paesi membri e di due Paesi in via di adesione partecipano alla cerimonia della firma del Trattato e dell’Atto finale che stabiliscono una Costituzione per l’Europa. SEGUITE GLI AGGIORNAMENTI ANCHE SUI SOCIAL DEL SEMESTRE TWITTER HTTPS://TWITTER.COM/IT2014EU @IT2014EU FLICKR HTTPS://WWW.FLICKR.COM/PHOTOS/PALAZZOCHIGI/ GOOGLE+ HTTPS://PLUS.GOOGLE.COM/+ITALIA2014EU/ VIDEOS Lo speciale e’ stato realizzato utilizzando come fonti: IL SITO DELL’UNIONE EUROPEA HTTP://WWW.CONSILIUM.EUROPA.EU/SPECIAL-REPORTS/EUROPEAN-SEMESTER?LANG=IT IL SITO DELLA PRESIDENZA ITALIANA DEL SEMESTRE EUROPEO 2014 HTTP://ITALIA2014.EU/IT/ 14 SONDAGGIO Ti sei rivolto recentemente a un centro informazioni Europe Direct? Cosa ne pensi? Dove è ubicato il servizio al quale ti sei rivolto? Come valuti il servizio ricevuto? Partecipa al sondaggio voluto dall’UE DG COMM per poter valutare le attività dei centri Europe Direct in tutta l’Europa Clicca qui PROMUOVI E CONDIVIDI SU Il Centro Europe Direct Sviluppo Basilicata ha sede a Matera presso gli Uffici di Sviluppo Basilicata SpA nei Rioni Sassi in via Fiorentini Recinto I. E’ aperto al pubblico dal lunedi al giovedi dalle ore 11,00 alle ore 13,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17,00. Il venerdi dalle ore 9,30 alle ore 13,30. Al di fuori degli orari di apertura è possibile contattare il Servizio centrale Europe Direct telefonando al n. verde 00 800 6 7 8 9 10 11. Per contattarci [email protected] Tel. +39 0971 506651 Fax +39 0971 506655 Visitate anche i siti: www.europedirectsviluppobasilicata.it www.europa.eu http://ec.europa.eu/italy/index_it.htm ISCRIVITI Iscrivetevi alla nostra newsletter e seguiteci sui social network. 15 CHI SIAMO come punto locale di contatto offriamo informazioni per conoscere meglio le attività dell’Unione Europea, le sue priorità politiche, il suo funzionamento, la legislazione, i programmi, le opportunità di finanziamento. rappresentanza della Commissione Europea in Italia. La rete Europe Direct comprende inoltre, oltre i suddetti Centri di informazione, 400 Centri di documentazione presso le Università e i Centri di ricerca europei e 400 relatori esperti (Team Europe) in grado di guidare interventi, workshop o dibattiti in occasione di fiere e conferenze. L’obiettivo essenziale della rete è di promuovere la cittadinanza partecipativa sia mediante i vari strumenti di comunicazione, sia interagendo con gli Enti, i moltiplicatori e i media a livello locale e regionale, stimolando il dibattito soprattutto mediante conferenze ed eventi e canalizzando verso l’Ue i feedback dei cittadini. A CHI CI RIVOLGIAMO INFO da gennaio 2013 siamo un Centro pubblico locale di informazione e comunicazione europea con sede a Matera presso Sviluppo Basilicata SpA, società in house alla regione Basilicata selezionata dalla Commissione Europea per ospitare il centro. COSA OFFRIAMO ci rivolgiamo a cittadini, operatori economici e sociali, imprese, organismi per la ricerca e il volontariato, enti pubblici, organismi privati. In breve il centro è a disposizione del largo pubblico. IL NETWORK EUROPE DIRECT Europe Direct Sviluppo Basilicata fa parte di una rete di ca 500 Centri di Informazione sull’Ue presenti in ogni paese dell’Europa, gestita dalla Commissione Europea. In Italia sono attive ca 50 strutture coordinate dalla 16 Per contattare il Servizio centrale di informazioni Europe Direct in qualsiasi lingua dell’UE n. verde unico: 0080067891011 Per contattare la Rappresentanza dell’Unione Europea in Italia: Via IV Novembre 14 – 00187 Roma – t. +39 06 699991 Per contattare Europe Direct Sviluppo Basilicata: Recinto I Fiorentini 75100 Matera. t. +39 0971 506651
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