Info: CONSORZIO EXPORT ZAFFERANO Via Caduti di Russia, 9 - 35010 Pieve di Curtarolo (Pd) tel. +39 049 9620565 - fax +39 049 9620567 www.clubimigliori.it MIKROS BILANCE di CARRER & C sas Piazza De Gasperi, 8 - 30027 - San Dona' Di Piave, VE tel. 0421 44040 - mail: [email protected] DAVID ALBERGHIERA srl viale L. Ariosto, 2/R - 50124 Firenze - tel. 055 221788 F.M. DI FOTI MARCO Via dell’acciaiolo, 8 int - 50018 Scandicci (FI) - tel 055/7351199 fax 055/7351199 [email protected] RIZZOTTO TECNO SERVICE srl Zona Artigianale 3/D - 32030 - Vas, BL - tel 0439/789449 - mail: [email protected] INTERSOLUZIONI srl Via E. Toti 16/18 - 53043 Chiusi (Si) - Tel 0578/226268 - [email protected] SAFAC srl Viale Pietro Ceccato 27, Alte di Montecchio M.Re - VI - tel. 0444 696846 SENO & SENO srl Via L. Pasteur, 10 - 37135 Verona (Vr) - Tel. 045/8201788 Fax. 045/8279156 - [email protected] Sifa Gross - Società Italiana Forniture Alberghiere Via Copernico, 3 - 35028 Piove di sacco (PD) Tel. 049 5843822 - Fax 049 9702942 E-mail: [email protected] - www.sifagross.com Specializzata in forniture alberghiere, Sifa Gross propone un’ampia e diversificata gamma di prodotti delle migliori marche per soddisfare le più diverse e specifiche esigenze di un mercato in continua evoluzione. Dai complementi per la tavola al pentolame e alle attrezzature per la cottura, fino agli strumenti per la conservazione degli alimenti e per il lavaggio, Sifa Gross offre ai professionisti del settore tutto ciò che è indispensabile per garantire un servizio impeccabile e una ristorazione professionale d’alta qualità. FRIULI VENEZIA GIULIA ATIS srl - Via Pontebbana, 19 - 33098 - Valvasone, PN - tel. 0434 85360 - mail: [email protected] FRIGOMEC srl Via degli Artigiani Ovest, 5 33054 Lignano Sabbiadoro (UD Tel.043170018 - Fax 0431720926 - [email protected] - www.frigomec.it L’azienda opera da oltre 35 anni nel settore dei grandi impianti ed attrezzature alberghiere. Punti di forza dell’azienda sono la vastissima gamma di prodotti trattati dei marchi più prestigiosi, l’elevatissima competenza del nutrito staff tecnico, l’organizzazione moderna ed efficiente della vendita e post-vendita, soluzioni progettuali personalizzate e sviluppate da un team competente e creativo, il servizio di assistenza tecnica dà garanzia di intervento tutti i giorni e il vastissimo parco autovetture-officina mobili che garantisce interventi tecnici in tempo reale, un ampio magazzino di ricambi per soddisfare ogni esigenza del cliente. DE MARCHI BRUNO Via III^ Armata, 14 - 34070 Redipuglia, GO - tel. 0481 489566 EMILIA ROMAGNA GAB TAMAGNINI srl Via Disraelli, 17 Zona Pieve M. - 42100 Reggio Emilia - tel. 0522 383222 MAZZONE FRANCESCO Via Legnano, 34/A - 59100 Prato - tel. 0574 662920 NEW CHEF SERVICE srl Via Dell’artigianato 10 - 57010 Cecina, LI - tel. 0586 660520 INDAL 2000 S.r.l. Loc. Pratini 57028 Suvereto (LI) Tel. 0565-829894 Fax 0565 829911 - [email protected] - www.indal2000.it L’azienda fornisce alimentari e attrezzature in alberghi, ristoranti e pizzerie, panifici e pasticcerie. La Indal è una realtà in continuo sviluppo che offre prodotti sia freschi che secchi, bevande, semilavorati, macchinari, attrezzature, prodotti per l'igiene e l'abbigliamento. Opera in Toscana principalmente nelle province di Livorno, Pisa e Grosseto, comprese le isole dell’arcipelago toscano. Indal2000 è proprietaria del marchio “Meta degli Etruschi”, attraverso il quale distribuisce in tutto il mondo i prodotti tipici della Val di Cornia. Pieruccini & C. Sas Via del Commercio, 8/F - 55040 Capezzano P.LU - Tel. 0584969406 Fax 0584 969412 [email protected] www.pierucciniattrezzature.com Nella sede di Capezzano Pianore in provincia di Lucca, il sig. Mario Pieruccini insieme con il suo staff, offre alla propria clientela ed a tutti gli operatori della ristorazione, una zona mostra di oltre 300 mq dove espone molti dei prodotti che la Pieruccini Attrezzature Alberghiere tratta. L'azienda, in molti anni di attività, ha potuto affermarsi sul mercato grazie all'esperienza personale del Sig. Pieruccini e anche all'alta qualità dei prodotti che l'azienda ha selezionato per gli operatori. Presso l'esposizione non mancano mai le lavastoviglie e lavabicchieri Colged, le cucine, i frigoriferi Silko, le macchine per pasta La Monferrina, forni misti ed abbattitori di temperatura Lainox, accessori complementari per la cucina e il bar Sirman, oltre a tanti altri macchinari complementari per l'allestimento completo di un impianto di cucina, come per esempio gli impianti di aspirazione. PROMOTB SRL Via Leonardo Da Vinci, 3 - 52029 Castiglion Fibocchi AR - tel. 0575 47261 - fax 0575 431605 - [email protected] MARCHE Stacchiotti & Ricciardi srl Sambucheto 62019 - Recanati (MC)- Tel. 071 7575849 - Fax 071 7579015 mail: [email protected] - www. stacchiottiericciardi.com FORMAT srl Via E. Mattei, 24/F - 61032 Fano - tel. 0721 830139 SBRISCIA LUCIO Via G.Leopardi 207- 60019 Senigallia, AN - tel 071 7921889 - Fax 071 7921889 TECNOBAR srl Via Sandro Pertini, 60 - Tolentino TIRIBOCO srl Via Rovereto, 1A - 60019 Senigallia, AN - tel. 071 7930484 SCOZZOLI srl Via Del Lavoro, 30 - 48015 Montaletto Di Cervia - tel. 0544 965234 UMBRIA L.G. IMPIANTI srl Via I° Maggio, 13 - 40057 Quarto Inferiore, Granarolo dell’Emilia (BO) - tel. 051 767121 ENNEGI srl Loc. Madonna Di Lugo, 18 - 06049 Spoleto (Pg) - Tel 0743/225171 - Fax 0743/225179 - [email protected] MHF SERVICE srl Via C. Giardini Sud, 120 - 41026 Pavullo Nel Frignano (Mo) - Tel. 0536/325967 Fax. 0536/325967- [email protected] PIRO'S sas Via S. Allende, 21 - 47841 - Cattolica (RN) - tel. 0541 951667 SPADONI FABIO Via Zappaterra 16 - 44124 Ferrara - tel/fax. 0532.92856 SURF srl Via Allende 10 - 40026 Imola, BO - tel. 0542 643914 LIGURIA CATERTECH SERVICE snc Via Canepari, 11 - 17055 Toirano - tel. 0182 98701 GILA srl Via Fabio Filzi, 62 - 19100 La Spezia (Sp) - Tel 348/3830039 - [email protected] MARIANI CARLO Via Buonarotti , 22 - 18100 Imperia (Im) - Tel 0183/242086 - Fax 0183/242086- [email protected] MASOTTI GIULIANO Via Armea 186/E - 18038 Sanremo (Im) - Tel 0184/510420 - Fax 0184/513976- [email protected] TECNO CLINIC srl Loc. Pratogrande, 5 - 16026 Montoggio (Ge) - Tel 010/938703 - Fax 010/8591266 - [email protected] TOSCANA Antartide Frigo srl Via Trento, 50 - 56020 La Scala (PI) - Tel. 0571419586 Fax 0571403656 - [email protected] - www.antartidefrigo.it L’azienda ha sede a La Scala - S. Miniato (PI) ed è nata nel 1986 come realtà locale per la produzione e la trasformazione di impianti frigoriferi. Nel corso degli anni poi si è sempre più indirizzata nella realizzazione di arredamenti e nella commercializzazione di attrezzature per locali, bar, pasticcerie, panetteria, ristoranti, gelaterie. L’azienda vanta una serie di collaboratori che permettono di poter realizzare un lavoro che va dalla progettazione, alla costruzione, all’installazione e all’assistenza post-vendita di qualsiasi tipo di arredamento ed attrezzatura. L.R. FORNITURE srl Via A. Ponchielli, 40 - 06074 Ellera Umbra, PG Tel. 075 5171947 Fax. 075 5181487- [email protected] - www.lrforniture.com L.R. FORNITURE SRL opera da oltre venti anni in Umbria nel campo della Fornitura, assistenza ed installazione di attrezzature ed arredamenti per Bar, Ristoranti, Pizzerie, Gelaterie e Pasticcerie. La gamma delle proposte va dagli arredamenti, con progettazione ed assitenza tecnica, alle attrezzature e forniture del settore ho.re.ca di porcellanerie,cristalleriee pentolame. Ampia sala mostra per visualizzare tutti i prodotti e sala corsi dove periodicamente vengono effettuati corsi inerenti al settore. PALUELLO srl Via Degli Ulivi Bazzano Inferiore - 06049 Spoleto - tel. e fax 0743 277037 ABRUZZO CENTRO BILANCE snc Via Togliatti, 1- 65016 Montesilvano (PE) - Tel. 085/4683870 e fax 085/4680014 CIESSETA srl Via Nazionale Loc. Crognaleto - 65010 Villanova di Cepagatti, PE - tel. 085 9774140 F.LLI BETTI snc Via Amendola, 13 - 66046 Tornareccio CH - tel. 0872 868335 Peva Snc Contrada Case Bruciate - 65010 Collecorvino (PE) Tel. 085 8208284 - www. peva.it La “Peva” da oltre 30 anni realizza forni a legna e griglie a carbone con una vasta gamma di modelli anche su misura che identificano e risolvono le esigenze dei clienti. Questa produzione nasce come “arte del cucinare” sano e genuino rispettando i sapori semplici della terra… i sapori di un tempo, utilizzando combustibili naturali. La collaborazione con cuochi qualificati ed esperti nel settore delle cotture, l’impiego di materiali di prima scelta, la cura dei dettagli, conferiscono ai prodotti PEVA la garanzia di qualità e di durata nel tempo. QUARTIGLIA spa C.da S. Lucia, 6 - 64026 Roseto Degli Abruzzi, TE - tel. 085 809821 44 ROS sns Via Comelico 29 - 45010 Villadose, RO - tel. 0425 361283 - mail: [email protected] 49 CLUB DEI MIGLIORI / THE BEST LAZIO ANGELO DELLO CHEF SRL Via Giuseppe Allievo, 64 - 00135 Roma (Rm) Tel 06/35077406 - Fax 06/35073312 - [email protected] AG. STEFANO CONTI SRL Via Dello Scalo Di Settebagni, 37 - 00138 Roma - tel.06 8887407 mail: [email protected] Ar.eS. 2000 Viale dei Minatori 2/C - 00143 Cecchignola (Roma) Tel. 06 5004666 - Fax 06 5004609 [email protected] ARREDO SERVICE srl Via Monti Lepini Km 5,100 - 03100 Frosinone - tel. 0775 201646 BVB SERVICE ROMA srl Via Genova 18/C - 00043 Ciampino Roma - tel. 06 79350676 - fax 06 79350604 mail: [email protected] ENNE ARREDAMENTI DI NEGRI NANDO Via Grazia Deledda, 203 - 04100 Latina (Lt) Tel 0773/605229 - Fax 0773/605229 - [email protected] FRIGO CIMINA Contrada Madonna Di Loreto 101/A - 01038 Soriano nel Cimino - tel. 0761 745737 FORMASAL srl Via Luigi Lilio 109 - 00142 Roma (Rm) - Tel 0761/251349 - Fax 0761/352971 - [email protected] SICILIA Area System srl Zona Industriale III Fase – 97100 Ragusa Tel. 0932 668508 - Fax 0932 668247 E-mail: [email protected] [email protected] - www.areasystem.net L’azienda si costituisce nel 1980 col nome dei due soci fondatori Vitale e Lattuca e si specializza nella fornitura di servizi per la riparazione e assistenza nel campo della refrigerazione industriale e commerciale. Nel corso degli anni cresce e si specializza nella erogazione di servizi consulenziali per la realizzazione di Celle in Muratura, impianti per refrigerazione, fino ad arrivare alla fornitura di celle in pannelli prefabbricati. Dal 1989 diversifica l’attività inaugurando l’area relativa alla commercializzazione di banconi refrigerati, accessori per supermercati, salumerie, macellerie ecc… Dal 1993 l’azienda diversifica i servizi per soddisfare anche le esigenze del settore No Food (negozi, Tabacchi, Edicole). GROSSI & ARPI srl - S.S. 156 Monti Lepini Km 9.80 Snc - 03010 Patrica - Roma - tel. 06 93160016 S.A.T. DI BEVIVINO RAIMONDO & C. srl Via di Brava, 40 - 00163 - ROMA - tel. 06 7234863 - mail: [email protected] VALERIA DUE srl - Via Fiamme Gialle 35-41 - 00122 Ostia (Rm) - Tel 06/5682291 - Fax 06/5667429 [email protected] MOLISE LA FRIGOELETTROMECCANICA C.da Pesco Farese - 86100 Ripalimosani - tel. 0874 39824 CAMPANIA ELSA SYSTEM srl Via S. Antonio, 109 - 83047 - Lioni, AV - tel. 0827 24148 - mail:[email protected] MARINO ALESSANDRO NICOLA C.da Torrepalazzo ZI - 82030 Torrecuso, BN - tel. /fax 0824 876581 Sannino Brothers s.a.s. Via Bari, 6 interno 1 - Arzano - (NA) Tel. 081 5732219 - Fax 081 5736905 E-mail: [email protected] - www.sanninobrothers.it Importante punto di riferimento nel mercato della distribuzione, rivendita, assistenza tecnica e manutenzione di attrezzature destinate a negozi alimentari, supermercati e comunità. SCHETTINO srl via Medina, 5 - 80133 Napoli - tel. 081 5524466 TOP FRIGO srl via Nazionale Appia 131/133- 81022 Casagiove - CE - tel. 0823/491429 -fax 0823/493495 [email protected] PUGLIA IM.B.A.R. di SCARANGELLI G. & FIGLI snc 70100 Bari (BA) - str. st. 98, km. 80,600 - tel. 080 5352919 - fax 080 5323261 Matarrese Grandi Impianti srl c.da Popoleto, n.c. - 70011 Alberobello (Ba) -Tel. 080 4323431 - Fax 080 4322662 E-mail: [email protected] - www.matarrese.it Matarrese opera da oltre 20 anni con competenza ed affidabilità, proponendo soluzioni in grado di cogliere il giusto equilibrio fra design, funzionalità, qualità ed investimento: ingredienti che si fondono e che danno vita alle realizzazioni MATARRESE. Matarrese è partner professionale di coloro che desiderano ottimizzare il proprio SPAZIO di lavoro. L’azienda annovera le seguenti attività integrate: progettazione degli spazi di lavoro delle aree professionali; produzione di arredi su misura; installazione e forniture di arredi e complementi, attrezzature, hotellerie; impianti di climatizzazione, trattamento aria, refrigerazione industriale, assistenza tecnica. PUNTO ARREDO - Via Paradiso 10 - 70026 Modugno (Ba) - Tel 080/5365488 - Fax 080/5365488 [email protected] SESAM INFORMATICA Via Vittorio Veneto 153 - 70043 Monopoli - tel. 080 802444 BASILICATA OMNIA snc Zona Artigianale D/1, 75025 Policoro (MT) tel. 0835 980446 - 973175 45 CALABRIA ARREDITALIA SRL Via G. Gentile, SN - 87067 Rossano - tel. 0983 514377 MONIACI MARIO SRL Via Lombardi - 88100 Catanzaro - tel. 0961 773926 RITACCA ARREDO BAR SRL Z.I. Via Chini Eusebio Francesco, 1- 87036 Rende Cs - tel. 0984 404212 mail: [email protected] VADALÀ DUE srl Str. Statale 111, 68 - 89015 Gioia Tauro, RC - tel. 0966 51914 50 DISTEFANO SRL Via Grotte Bianche 119/121 - 95100 - Catania - tel.095/446081 - fax 095/446081 mail: [email protected] FIUMARA ARREDAMENTI Via Unita' D'italia 79 - 92100 Agrigento - tel. 0922/25323 - fax 0922/25323 mail: [email protected] GMC SRL Via Seggio, 168 - 91022 - Castelvetrano - tel.0924 902351 fax 0924 905252 mail: [email protected] NOVARREDO 3 SAS Via Nazionale 265 - 98040 Giammoro Pace Del Mela (ME) - tel.090 9384249 mail: [email protected] RIGGI ARREDAMENTI srl Via G.A. Valenti, 73 - 93100 Caltanissetta - tel. 0934 565714 VITAMIA SRL Viale Della Ressurrezione 11A - 90100 - Palermo - tel. 091/5072543 mail: [email protected] SARDEGNA Centro Arredo Negozi di Madeddu Efisio & C. Snc Via Giovanni XXIII, 77 - 09096 SANTA GIUSTA (OR) Tel. 0783 358618 - Fax 0783 377022 L’azienda opera nel settore dell’arredo commerciale da circa 20 anni, curando la realizzazione dell’arredo, dalla fase di progettazione, sino alla messa in opera con collaudo e all’assistenza tecnica. La nostra attività è prevalentemente orientata e specializzata nel settore food dei ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie, panetterie, market, macellerie, pescherie e pizzerie. Si realizzano lavori, sia con mobili ad elementi componibili, sia su misura, a seconda delle esigenze del cliente, cercando di sfruttare al meglio e in modo funzionale gli spazi a disposizione. Oltre all’arredo l’azienda è fornitrice di tutte le macchine e attrezzature complementari per ogni attività, garantendo su ognuna l’assistenza tecnica e le parti di ricambio. Commercial Tecnica s.r.l. V.le Italia, km. 2 - 08045 Lanusei (NU) Tel. 0782 42805-42898 Fax 0782 480387-8 - E-mail: [email protected] Fondata nel 1978 esercitando nel settore dell’ assistenza Tecnica e Arredi Ambienti Pubblici, cucine, negozi in genere. Nel 1990 nasce la prima fabbrica in Sardegna per la costruzione di celle frigorifere, realizzate con moduli di pannelli coibentati in sandwich di lamiera plastificata, acciaio inox e vetroresina, accatastabili con chiavi a serraggio rapido, di infinite dimensioni, impiegate per la conservazione, surgelazione, lavorazione dei prodotti con temperature da +20°c a -40°c. La costruzione di celle per banchi bar, tavoli freddi di svariate dimensioni. FLORIS & C. s.n.c. Via Oristano, 2 - 09039 Villacidro (CA) - Tel. /Fax 070 9314358 Grimaldi Srl LOC. BASA (Zona Iperstanda) 07026 OLBIA - SS Tel. 0789 51017 - Fax 0789 50473 e-mail: [email protected] - www.paginegialle.it/grimaldisrl-ss Forniture alberghiere, arredamenti, refrigerazione grandi impianti. Cucine professionali per comunità, macchine per la preparazione. Impianti con sistemi di aspirazione, depurazione e climatizzazione dell’aria. Preventivi, sopralluoghi, progettazione e direzione dei lavori. Strumenti di controllo, accessori, ricambi per tecnici della refrigerazione. Articoli accessori per macellerie, mattatoi e pescherie. Elementi di servizio e per la preparazione, arredi di complemento per interni e spazi aperti all’esterno. Vasta gamma di articoli per il catering. Pronta consegna porcellane, cristallerie, posaterie, tovagliati. Detergenti, articoli cortesia e consumo. Abbigliamento professionale per sala, cucine e laboratori. TRASPARENZE via della Resistenza sn - 08100 NUORO - tel. 0784 203303 A TUTTA BIRRA! / MAKE MINE A BEER! UN SOTTILE GIOCO DI EQUILIBRI Una specialità messicana per accompagnare un piatto equilibrato. Casta Triguera è una birra biondo oro, abbastanza equilibrata, con una leggera sfumatura sui cereali dal sapore dolce. Con i suoi 6° vol. alcoolici mantiene una corposità ideale per tutte le componenti di questo piatto che, ricordiamo, passa dalla presenza del tartufo nero alla purea di sedanorapa, quindi ingredienti morbidi, cremosi, semplici e, appunto, equilibrati, fino ad arrivare al petto d’anatra che potrebbe richiamare in abbinamento anche frutti come la ciliegia! Un piatto apparentemente complesso ma che, in realtà, dona un sapore equilibrato. Pertanto ecco una birra d’equilibrio con un po’ più di corposità e gradazione moderata come accompagnamento. La birra Casta Triguera va servita in bicchiere slanciato a temperatura di 4/6°C e conservata al riparo dalla luce e dalle fonti di calore. Uovo in camicia con tartufo nero, asparagi, sedanorapa e filetti d’anatra A SUBTLE GAME OF HARMONY A Mexican speciality beer to accompany a perfectly balanced dish. Casta Triguera is a golden blonde beer with a pleasant balance and a hint of cereal in its sweet flavour. With an alcohol content of 6% by volume, this beer has the ideal structure to offset the components of this dish, with black truffle and celeriac purée on the one hand – ingredients whose softness, creaminess and simplicity provide an element of harmony – and duck breast on the other, a meat often associated with aromatic pairings with fruits as sweet as cherry. While apparently complex, the overall result of this dish is perfect harmony on the palate. This is why it is paired here with an equally balanced beer, with a medium body and a moderate alcohol content. Casta Triguera should be served at 4 to 6°C in a tall and narrow tapered glass, and stored in a cool, dark place. di Michele Gilebbi cuoco e Alberto Assi esperto in analisi sensoriale Poached egg with black truffle, asparagus, celeriac and duck fillets Ingredienti per quattro persone: 4 uova freschissime; 40 g di tartufo nero; 500 g di asparagi verdi; 500 g di sedanorapa; 4 filetti di petto d’anatra; olio E.V.O q.b Cuocere al vapore il sedanorapa e ricavare una crema frullandolo con un po’ di olio E.V.O Sbollentare gli asparagi e nella stessa acqua cuocere le uova in camicia. Arrostire in padella i filettini d’anatra e successivamente scalopparli. Impiattare tutte le preparazioni ultimando il piatto con il tartufo nero grattugiato. Steam the celeriac then blend with a little extra virgin olive oil to obtain a purée. Blanche the asparagus and poach the eggs in the same water. Pan-fry the duck breast fillets, then cut in diagonal slices. Assemble the dish and finish with grated black truffle. 45 Ingredients (serves 4): 4 very fresh eggs; 40 g black truffle; 500 g green asparagus; 500 g celeriac; 4 duck breast fillets; extra virgin olive oil as needed. 51 RELAZIONI INTERNAZIONALI INTERNATIONAL RELATIONSHIP IL SISTEMA ALBERGHIERO IN RUSSIA 45 di Maurizio Forte Direttore Agenzia ICE Mosca 52 Il sistema alberghiero in Russia è forse uno dei settori che più ha subito dei cambiamenti nel corso degli ultimi anni, avendo dovuto superare ostacoli e restrizioni imposte nel passato. All’epoca della Perestroika per poter aprire un albergo era necessaria una società mista, ed è quello che è successo ad esempio a San Pietroburgo nel 1991, con la costituzione della prima joint venture nel settore degli hotel di lusso in Russia. Con un investimento svedese è stato riportato il Grand Hotel de l’Europe aperto nel 1824 ai fasti di un tempo, ed oggi è stato incluso nel prestigioso gruppo degli Orient Express Hotel. È stata quindi la San Pietroburgo degli Zar a vedere la nascita dei primi hotel di lusso in terra russa: il Grand Hotel Astoria, controllato da Rocco Forte hotels e che ha festeggiato nel 2012 il secolo di vita ed il Nevskij Palace, aperto nel 1963, ora con un nuovo nome ed inglobato nel gruppo maltese Corinthia Hotel Saint Petersburg. Come riportato dal Dipartimento dell’Agricoltura Americano (USDA), che ha analizzato i dati di Moscomstroyinvest (il dipartimento per lo sviluppo del governo di Mosca), a partire dalla fine del 2011 operavano a Mosca 328 con 97.850 camere, il 30% dei quali sono hotel 4/5 stelle, con una anzianità di esercizio media di 10 anni. Nel complesso quasi il 20% delle camere sono a Mosca, il 15% sono nella famosa Black Sea resort zone di Sochi ed il 12% a San Pietroburgo, le altre sparse in decine di città russe. Nonostante questi numeri la capitale regi- THE HOTELS SYSTEM IN RUSSIA In Russia, the hotels system is perhaps one of the sectors which has seen the most changes during recent years, having had to overcome obstacles and restrictions imposed in the past. At the time of Perestroika, only public-private partnerships could open hotels, as was the case in St. Petersburg where the first Russian joint venture in the luxury hotels sector was set up in 1991. With Swedish investment, the Grand Hotel de l’Europe, first opened in 1824, was restored to its former glory and is today part of the prestigious Orient Express Hotel group. So it was the St. Petersburg of the tsars which witnessed the birth of the first luxury hotels on Russian soil - the Grand Hotel Astoria controlled by Rocco Forte Hotels which celebrated a century of activity in 2012 and the Nevskij Palace, opened in 1963, now with a new name and part of the Maltese Corinthia Hotel Saint Petersburg group. As reported by the US Department of Agriculture (USDA) which analysed data from Moscomstroyinvest (the Moscow Government’s Department for Development), at the end of 2011, there were 328 hotels in Moscow offering 97,850 rooms. Of these, 30% were 4/5 star hotels which had been operating for an average of 10 years. Overall, almost 20% of the rooms are in Moscow, 15% in the famous Black Sea resort area of Sochi and 12% in St Petersburg. The others are distributed throughout dozens of Russian cities. Despite these figures, there is still a shortage of RELAZIONI INTERNAZIONALI INTERNATIONAL RELATIONSHIP stra ancora una carenza di recettività, considerato che nel primo trimestre 2012 (ultimi dati disponibili) i soli arrivi di turisti stranieri sono aumentati del 14%, raggiungendo la cifra di 5,5 milioni di visitatori. Secondo la società di ricerca britannica Hogg Robinson Group, nel periodo 20052008 Mosca aveva indubbiamente il primo posto come la città con il più alto costo degli alloggi del mondo. Ora è invece possibile trovare a Mosca hotel con prezzi più economici di Londra e Parigi. Del resto dal 1991 la Russia ha visto l’arrivo sempre più massiccio delle catene internazionali, che da un lato hanno favorito gli investimenti nel settore alberghiero migliorando molto il livello medio dell’offerta e dall’altro ha aumentato la concorrenza, consentono di avere prezzi stabili o in alcuni casi in diminuzione. Mentre il settore high-end è vicino alla saturazione, vi è una forte domanda di camere d’albergo di medio livello, soprattutto tre stelle, ed alberghi economici anche perchè le varie catene occidentali “budget” ancora non sono presenti in Russia. Sempre secondo l’analisi del Dipartimento dell’Agricoltura Americano (USDA), le regioni al di fuori di Mosca e San Pietroburgo raccolgono una percentuale limitata di turisti, anche se alcune aree come Sochi, Rostov-on-Don e Vladivostok stanno crescendo rapidamente. Yekaterinburg, Novosibrisk, Nizhny Novgorod, Krasnoyarsk, Kaliningrad, e Kazan sono altre regioni in cui il turismo è in crescita, in particolare il settore dei viaggi d’affari. Le principali catene alberghiere stanno aprendo strutture in tali regioni. The Rezidor Hotel Group (incluso il marchio Radisson) ha selezionato 35 città in Russia, con una popolazione di 500.000 abitanti, soprattutto con l’obiettivo di sviluppare ulteriormente il proprio portafoglio di hotel e marchi. L’Hilton Worldwide ha in programma di aprire 28 hotel nei prossimi tre anni. Altri operatori internazionali, fra cui Intercontinental Hotels Group, Hotel Kempinski, Marriott Internazionale ed Accor negli ultimi cinque anni hanno costruito 2-3 nuovi alberghi nelle varie città con una popolazione di oltre un milione di abitanti. Per i Giochi Olimpici Invernali Sochi XXII, che si terranno dal 7 al 23 febbraio 2014, il governo russo nel dicembre 2012 ha stabilito un costo massimo per camera per notte per il periodo dei giochi: in alberghi 5 stelle sarà 13.896 Rubli, in quelli 4 stelle sarà 13.048 Rubli, in quelli 3 stelle 9.003 Rubli, in quelli 2 stelle 5.741 Rubli. Di solito ci sono due ristoranti negli alberghi a quattro stelle e tre ristoranti negli hotel a cinque stelle. Secondo fonti del settore, i turisti spesso mangiano la prima colazione e la cena nel loro hotel, mentre pranzano fuori. Nel tentativo di attrarre un sempre maggior numero di clienti, gli alberghi stanno offrendo servizi di ristorazione speciali per eventi diversi. In Russia i pernottamenti generano il 70% dei ricavi, il settore F&B il 20% e i servizi vari il restante 10%. hotel beds in the capital, considering that during the first quarter of 2012 (the most recent figures available), the number of incoming foreign tourists alone increased by 14%, reaching 5.5 million visitors. According to the British research company, the Hogg Robinson Group, during the period 2005-2008, Moscow held the uncontested record for the most expensive accommodation in the world. Now in Moscow, you can find hotels costing less than those in London and Paris. Moreover, since 1991, Russia has experienced the ever more massive arrival of international chains. On one hand, these have boosted investment in the hotel sector, greatly improving the average level of the offer, on the other, they have increased competition, resulting in stable or even diminishing prices. While the high-end sector is reaching saturation, there is a strong demand for medium level hotel rooms and in particular, for three-star, and low-cost hotels, not least because the various Western “budget” chains are not yet present in Russia. Again according to the US Department of Agriculture (USDA) analysis, regions outside Moscow and St. Petersburg receive only a small percentage of tourists, although a few areas such as Sochi, Rostov-onDon and Vladivostok are in rapid expansion. Tourism is also growing in the Yekaterinburg, Novosibrisk, Nizhny Novgorod, Krasnoyarsk, Kaliningrad, and Kazan regions, particularly in the business travel sector. The principal hotel chains are opening structures in these regions. The Rezidor Hotel Group (including the Radisson brand) has chosen 35 Russian cities with a population of 500,000 inhabitants, with the main objective of further developing their portfolio of hotels and brands. Hilton Worldwide is planning to open 28 hotels during the next three years. During the last five years, other international operators, including the Intercontinental Hotels Group, Hotel Kempinski, Marriott International and Accor have built from two to three new hotels in various cities with a population of more than a million inhabitants. For the Sochi 22nd Winter Olympic Games to be held from 7-23 February 2014, in December 2012, the Russian government fixed the maximum price per room per night for the Olympic period: in 5-star hotels it will be 13,896 rubles, 13,048 rubles in 4-star hotels, 9,003 rubles in 3-star hotels and 5,741 rubles in 2-star hotels. There are usually two restaurants in 4-star hotels and three in 5-star hotels. According to sector sources, tourists often eat breakfast and dinner in their hotel and take lunch outside. In an attempt to attract an ever greater number of guests, hotels are offering special restaurant services for various events. In Russia, rooms generate 70% of income and the F&B sector 20%, while various services account for the remaining 10%. IN FIERA / AT THE FAIR FOOD & HOTEL MALAYSIA 45 di Lorenzo Destro Responsabile commerciale estero Sirman Spa 54 Lo scorso Settembre c’è stata la dodicesima edizione di Food & Hotel Malaysia, evento biennale di ottimo livello per il settore dell’ Hospitality e del Food, che quest’anno vedeva al via 650 espositori. La Malesia è un altro dei Paesi del Sud-est asiatico che negli ultimi anni ha visto la quantità e la qualità degli investimenti nel settore turistico crescere costantemente. L’obiettivo non è da poco: raggiungere nel 2020 i 36 milioni di turisti stranieri. Ovviamente il tutto deve passare attraverso una stretta sinergia tra investimenti pubblici per le infrastrutture e privati per quel che riguarda il settore alberghiero. Non è quindi un caso se un evento fieristico a carattere nazionale ha attirato espositori e visitatori da più di 60 diversi Paesi. Sirman è presente in Malaysia dal 1995, anno in cui inizò la collaborazione con la F & B, azienda nella quale due generazioni della famiglia sono ancora attive. Questo rapporto quasi ventennale è uno dei punti di riferimento di prestigio di Sirman nell’area, confortato inoltre da una crescita costante del fatturato negli ultimi anni. La F & B è un’azienda costantemente alla ricerca di nuove tecnologie e quindi riconosciuta un vero e proprio leader del settore. Va inoltre aggiunto che è una delle poche aziende malesi che investe moltissimo sullo stock, garantendo un “pronto consegna” per praticamente tutti gli articoli a catalogo. Ed è stato proprio con F&B che Sirman ha avuto una presenza significativa in occasione di FHM 2013, presentando la linea di affettatrici per lo shabu-shabu e i nuovi modelli di sottovuoto della linea W8. Ottimo riscontro ottenuto anche dal nostro Softcooker, a dimostrazione del fatto che la cucina sottovuoto a bassa temperatura sta avendo una diffusione mondiale. Difatti anche nei Paesi del Sud-Est asiatico sono sempre di più i titolari di hotels e resorts che, pochi mesi dopo avere acquistato il primo Softcooker, decidono di acquistarne un secondo per potere così sfruttare contemporaneamente la stessa tecnica di cottura a temperature diverse. FOOD & HOTEL MALAYSIA Last September the 12th edition of Food & Hotel Malaysia was held, the excellent two-yearly event for the Hospitality and Food Trade, which boasted 650 stands this year. Over recent years Malaysia is one of the southeast Asian countries that have registered constantly growing investments in the tourist sector both in number and prestige. The country has an important goal: in 2020 receive 36 million foreign tourists. However this can only be achieved through close synergy between state investments in the infrastructures and private investments in hospitality structures. There is nothing casual therefore if a basically national trade fair manages to attract exhibitors and visitors from 60 different countries. Sirman has been active in Malaysia since 1995, when its collaboration began with F & B, a family run company for two generations now. This more than 20 year old partnership is one of Sirman’s most prestigious landmarks in the area, consoled by the continuously growing sales over recent years. F & B is constantly researching new technology and is recognised as a true leader in its field. It should also be said that it is one of the few Malaysian companies that invests heavily in its stock to guarantee a prompt delivery of virtually every item in its catalogue. In fact, Sirman had a very important presentation with F & B at FHM 2013, when the line of slicers for shabu-shabu and the new W8 vacuum packers were presented. Our Softcooker also received great applause, demonstrating that low temperature vacuum cooking is gaining worldwide approval. In fact, in southeast Asian countries the owners of hotels and resorts increasingly decide to buy a second Softcooker just a few months after the first one, so they can exploit the same cooking technique at different temperatures as the same time CELIACHIA E ALIMENTAZIONE CELIACHIA: IMPARIAMO A CONOSCERLA Inauguriamo in questo numero una rubrica per approfondire la conoscenza della celiachia, un’intolleranza alimentare sempre più diffusa, e presentare le proposte alimentari più interessanti di chef ed esperti del settore, per coniugare salute e buon gusto. A cura di Elisa Canepa Comunicazione Gruppo AIC LA CELIACHIA La celiachia è un’intolleranza permanente al glutine presente negli alimenti. Il glutine è un complesso proteico presente in alcuni cereali (frumento, segale, orzo, farro, spelta, KAMUT®, triticale), responsabile dell’effetto tossico per il celiaco. LA DIAGNOSI La diagnosi di celiachia si effettua mediante analisi del sangue e biopsia intestinale. Per la diagnosi definitiva di celiachia è sempre necessaria la biopsia dell’intestino tenue con il prelievo di un frammento di tessuto, per determinare l’atrofia dei villi intestinali attraverso l’esame istologico. In presenza di sospetto di celiachia, si consiglia di rivolgersi sempre al proprio medico e ai centri diagnostici di riferimento. Mai iniziare una dieta priva di glutine senza essersi prima sottoposti a controlli medici che confermino la celiachia. È un errore che viene commesso con una certa frequenza e comporta l’impossibilità della vera diagnosi di celiachia, con ciò che da questo consegue: mancata conoscenza o certezza della propria patologia, impossibilità di accedere all’erogazione gratuita tramite Servizio Sanitario Nazionale (SSN). L’ASSOCIAZIONE ITALIANA CELIACHIA E LE SUE ATTIVITA’ alla propria dieta; indica infatti i soli prodotti il cui processo produttivo risponde a specifici criteri molto rigorosi ed è stato esaminato tramite visite ispettive di tutti gli stabilimenti produttivi. A breve partirà il Sistema Unico Europeo di concessione del marchio Spiga Barrata, che uniformerà le modalità di concessione delle Associazioni dei celiaci europee: tutti i prodotti licenziatari avranno le stesse garanzie di sicurezza, perché risponderanno agli stessi requisiti tecnici e saranno sottoposti alle stesse modalità di verifica. L’Alimentazione Fuori Casa (AFC) è un network di locali informati sulla celiachia e in grado di offrire un servizio idoneo alle esigenze alimentari dei celiaci. I locali, presenti in tutta la penisola, sono: ristoranti, pizzerie, hotel, bar, gelaterie, Bed&Breakfast, agriturismi, villaggi turistici, ma anche barche a vela e navi da crociera. L’AIC organizza un corso base sulla celiachia e sulla cucina senza glutine, cui tutti i locali devono partecipare, ha definito le regole che i locali devono rispettare per poter entrare (e rimanere) nel network e svolge controlli periodici di tutti i locali aderenti. Da poco il progetto è stato ampliato in via sperimentale in alcune regioni anche ai laboratori artigianali (panetterie, pasticcerie, pastifici). Per maggiori informazioni: www.celiachia.it www.aicveneto.it/ 45 L’Associazione Italiana Celiachia, con i suoi circa 60.000 associati, promuove l’assistenza ai celiaci, informa la classe medica sulle possibilità diagnostiche e terapeutiche, stimola la ricerca scientifica e la finanzia tramite la propria Fondazione Celiachia, sensibilizza le strutture politiche, amministrative e sanitarie. È presente su tutto il territorio nazionale, con le sue 20 Associazioni Regionali che offrono assistenza e sostegno ai celiaci e alle loro famiglie. Tra le sue principali attività: il Prontuario AIC degli Alimenti, una lista di alimenti idonei al celiaco, verificati da AIC, pubblicato con frequenza annuale; esistono anche una versione on line e un’applicazione per smartphone. Il Prontuario è uno strumento a disposizione del consumatore celiaco e non deve sostituire l’educazione alimentare, che permette al celiaco di avere una dieta varia e ricca di prodotti naturalmente privi di glutine. Il marchio Spiga Barrata, di proprietà dell’AIC, per l’Italia, e delle altre Associazioni europee dei celiaci, per il resto d’Europa, è costituito da una spiga di grano tagliata da un segmento ed è il simbolo universale di assenza di glutine. Il marchio Spiga Barrata, in Italia, rappresenta per il consumatore celiaco la massima garanzia di sicurezza e idoneità 55 LA PAGINA DEI FINGER FOOD / THE FINGER FOOD PAGE di Gianluca Tomasi Chef titolare gastronomia “Cucina Tomasi“ Creazzo (VI) 45 Cervino 5T, Sirman 56 Tortino di Biancone del Grappa e tartufo dei colli Berici Biancone del Grappa and Colli Berici truffle tartlet Ingredienti per n°8 finger food: For 8 finger food portions: 100 g biancone del Grappa; 80 g mousse di latte; 10 g tartufo nero dei colli Berici; 15 g sedano verde; gherigli di noci; cialda di mais. 100 g Biancone del Grappa (soft white cheese with a white mould rind); 80 g dairy mousse; 10 g black Colli Berici truffle; 15 g green celery; walnuts; maize wafer Foderate uno stampo circolare di 8 cm di diametro con pellicola alimentare. Rivestite il fondo con fettine di pane alla zucca di ½ cm di spessore. Amalgamate metà mousse di latte con il sedano tagliato in piccoli cubetti e ricoprite il pane. Adagiate poi il biancone del Grappa tagliato dello spessore di 1 cm. Amalgamate poi la rimanente mousse di latte con il tartufo tagliato a listarelle sottili e spalmatelo sopra il formaggio lisciando bene la superficie. Mettete in abbattitore in negativo per alcuni minuti. Sformate e tagliate in otto tranci. Guarnite sopra con un ciuffo di mousse, un gheriglio di noce ed una lamella di tartufo. Infine su ciascun bordo adagiate una cialda di mais con un ciuffo di mousse. Categoria finger food freddo 20 g. Line an 8 cm diameter circular mould with film. Place a ½ cm thick disc of pumpkin bread at the bottom. Mix half of the dairy mousse with the celery cut into small dice, and use to cover the pumpkin bread base. Place a 1 cm thWick slice of Biancone del Grappa cheese on top. Mix the remaining dairy mousse with the truffle, cut into fine matchsticks, then spread over the cheese, smoothing the top neatly. Place in the blastchiller for a few minutes at below freezing. Turn out from the mould and cut into 8 segments. Top each segment with a tuft of mousse, a walnut and a sliver of truffle. Fix a maize wafer on each side using a tuft of mousse. Type: cold finger food, 20 g. RIFLESSIONI Alle scorse Olimpiadi 2012 di Erfurt in Germania, ebbi modo di imbattermi nell’ amico “Berto” Tomasi in veste di concorrente per la categoria artistica. Nella cucina delle Nazioni, per il concorso caldo, vidi anche Gianluca e suo figlio Marco, entrambi con la giacca della NIC: praticamente erano presenti gli uomini dell’ intera famiglia Tomasi, tre generazioni di cuochi. La stessa cosa si ripropose in occasione degli Internazionali d’ Italia 2013 a Marina di Massa: il buon “Berto”, prima generazione, primo ad intraprendere il mestiere di cuoco e colui che lo ha “trasmesso” al figlio Gianluca, seconda generazione, ex Team Chef della NIC di Tacchella e padre del giovane Marco, terza generazione, promettente cultore dei “vizzi” di famiglia. E’ ammirevole in loro la dedizione e la passione per questo duro lavoro pieno di sacrifici e soprattutto il non aver osteggiato, sulla scia emotiva di giustificata protezione di genitore, le prospettive e le ambizioni lavorative dei rispettivi figli. In considerazione ai percorsi professionali dei Tomasi, penso a quanto è contradditoria e articolata la nostra “società”, facendomi rammentare un articolo letto del giornalista televisivo Toni Capuozzo. Questo citava la denuncia di intere categorie della carenza di giovani nell’avviamento della loro professione, dai panificatori ai falegnami, dagli idraulici ai muratori, ed altre ancora. Fin qui la notizia, che è tale, non fosse altro per il fatto che siamo in tempi di grandissima disoccupazione giovanile e che si attesta oltre il 40% nella fascia di età che va dai 14 ai 24 anni. C’è evidentemen- te una gioventù che ha altre aspettative, che fatica a considerare il lavoro pesante, e di sacrificio, come un percorso obbligato per approdare all’età adulta, sognando magari di fare la vita di certi calciatori strapagati o l’“inquilino televisivo” del Grande Fratello. Ci sono comunque anche, semplicemente, schiere di giovani che studiano, con legittime ambizioni per acquisire quel “pezzo di carta” che rappresenta sempre il sogno di tanti genitori, e che era per loro (un tempo passato) l’unico “ascensore” reale di mobilità sociale. Comunque, come è giusto che sia, il diritto allo studio più qualificato ed elevato (l’università) c’è e deve esserci per tutti, e non solo come non molti anni fa, per pochi eletti di famiglie benestanti. Purtroppo rimane il problema del distacco dalla realtà e dal lavoro manuale: ci siamo illusi forse che si potesse costruire un Paese di soli dottori, dimenticando che anche una società a tecnologia avanzata ha pur sempre bisogno di qualcuno che sappia usare le mani per andare avanti. Stiamo diventato una società strana, con più vecchi che giovani, con tanti laureati a carico delle famiglie e tanti lavori che nessuno più vuole fare. Il mestiere del cuoco è bello, ma dietro si nasconde tanto sacrificio, dedizione, rinunce personali, orari lavorativi abnormi, una vita mutilata di congrue affettività e normali rapporti con i propri cari. E’ lodevole e bello, quindi, per l’ intera categoria delle berrette bianche vedere tanti giovani intraprendere questo percorso lavorativo, come la famiglia Tomasi (tre generazioni), abbracciare la stessa professione, trasmettendosi passione e “coraggio” per affrontarla. di Stefano Pepe Sotto a sinistra: Scuola di pasticceria ENAIP - Tione (TN) Sotto: Allievi scuola alberghiera nella preparazione di una cena di gala 45 L’UTOPIA DI AVERE UNA SOCIETÀ DI SOLI DOTTORI 57 RISTORAZIONE COLLETTIVA / CATERING TARTUFO ILLUSIONISTA di Marco Sabatini Chef di cucina, esperto di ristorazione collettiva Diciamolo chiaramente. È improponibile l’impiego del tartufo nell’ambito della ristorazione collettiva che lavora costantemente con budget di spesa oltremodo limitati. Nonostante coloro che hanno il compito di elaborare i menù siano dei grandi fantasisti, neppure l’utilizzo alternativo di tartufo scorzone o prodotti gelo consentirebbe il contenimento dei costi, quindi è inutile raccontarsi barzellette. Potrei al massimo suggerire di usare dell’olio aromatizzato, ma onestamente, invece di ricorrere a un surrogato del genere, appurato che è un’illusione pensare di inserire il tartufo nel circuito dei grandi numeri, preferisco piuttosto regalarvi un’illusione al tartufo con una ricetta originale e genuina, questa sì adatta alla ristorazione collettiva. THE ILLUSIONIST TRUFFLE Let’s say it how it is – the idea of using truffle in catering, which always has to work within tight budget constraints, is pure fantasy. And in spite of the practically boundless inventiveness of the chef whose job it is to create menus, even using cheaper black summer truffle or frozen products wouldn’t bring costs down enough, so I won’t waste your time with a fairy tale. I could at a push suggest using truffle-flavoured oil, but to be honest, rather than using such a pale imitation, and having established the fact that using truffle as an ingredient when catering for large numbers is out of the question, I’d prefer to offer you an original and genuine recipe that gives the illusion of truffle, and which is ideal for use in catering. Tartufini Ingredienti: 300 g di burro;400 g di farina; 3 lt di latte; sale, noce moscata, parmigiano, taleggio q.b. Fare il roux di burro e farina. Aggiungere latte e noce moscata. Quando il composto diventa quasi compatto, amalgamare parmigiano e taleggio. Regolare di sale. Far raffreddare il tutto e poi formare delle crocchette irregolari simil tartufo. Preparare a parte del pane in cassetta con farina di cereali e nero di seppia. Una volta fatto essiccare, grattugiarlo, impanarvi le crocchette e friggerle. Tartufini Ingredients: 45 Eldorado, La Felsinea GF HP 4, La Felsinea 58 300 g butter; 400 g flour; 3 l milk; salt, nutmeg, Parmesan and Taleggio (a strongly flavoured runny cheese with rind) as required. Make a roux with the butter and flour. Add the milk and nutmeg. When the mixture is almost solid, add the Parmesan and Taleggio. Season to taste with salt. Leave to cool, then mould into irregularly shaped truffle-like croquets. Separately, make a loaf of bread with mixed cereal flour and cuttlefish ink. Once baked, dry, blend into crumbs, then use to coat the croquets before deep-frying. LA PAGINA DEL PACOJET / THE PACOJET PAGE Black summer truffle pesto Il pesto pacossato di scorzone estivo su tagliatelle da mattarello made in the Pacojet on traditionally rolled tagliatelle ai funghi di stagione with seasonal mushrooms Il Pacojet anche in questo caso ci permette di conservare in maniera ottimale un “frutto” così pregiato come il tartufo senza andare a “rovinare” le sue caratteristiche. La possibilità di avere sempre pronta una “conserva” come questa sicuramente è un grande vantaggio. This recipe shows how the Pacojet lets us preserve a seasonal and highly prized ingredient such as truffle perfectly without losing any of its delicate qualities. Having a ready-made preparation with truffle such as this on hand at all times is unquestionably a great advantage in the kitchen. Per il pesto di scorzone estivo: Per ogni kg di tartufo scorzone tagliato a pezzetti aggiungere 1 spicchio d’aglio, 1 rametto di timo e 300 g di olio extra vergine d’oliva delicato, pastorizzare a 80° circa per 20 minuti e poi abbattere a -18°C. Pacossare una prima volta l’intero bicchiere e riporre a - 18 °. For the black summer truffle pesto: Cut the black summer truffle into chunks and add 1 clove of garlic, 1 sprig of thyme and 300 g of delicate extra virgin olive oil for each Kg of truffle. Pasteurise at approximately 80°C for 20 minutes then blastchill at -18°C. Process the entire contents of the beaker once with the Pacojet and store in the freezer at -18°C. Per le tagliatelle: Fare una classica fontana con 1 kg di farina ideale per sfoglia con 10 uova intere e 2 tuorli. Tirare al mattarello come da tradizione. For the tagliatelle: Sieve out 1 Kg of suitable flour for making pasta into a mound shape, add 10 whole eggs and 2 yolks and knead to make a classic pasta dough. Roll into sheets the traditional way, using a fine rolling pin, and cut into tagliatelle. Composizione del piatto: Lessare le tagliatelle in acqua salata, padellare con i funghi di stagione, pacossare la quantità di pesto desiderata e passarlo qualche secondo in microonde per stemperarlo, dopo di che aggiungere un cucchiaio sulle tagliatelle. Pacojet 2, Sirman For the seasonal mushroom ragout: Clean the seasonal mushrooms, dust in flour and rinse under cold running water. Prepare garlic and a sprig of time in extra virgin olive oil in a pan, then sauté the mushrooms, adding dry white wine and vegetable stock to taste. Assembly: Boil the tagliatelle in salted water, toss with the seasonal mushrooms, process the desired quantity of truffle pesto in the Pacojet and warm for a few seconds in the microwave to thaw, then place a spoonful of the pesto on the tagliatelle. 45 Per il ragù di funghi di stagione: Una volta puliti i funghi di stagione, infarinarli e passarli sotto dell’acqua corrente fresca. In un fondo di olio extra vergine d’oliva con aglio e un rametto di timo, padellarli e bagnare con del vino bianco secco, brodo vegetale a piacere. di Matteo Ciarimboli Chef, consulente di tecnologie alimentari 59 TRADIZIONI GASTRONOMICHE L’IMBROGLIO DEL FALSO TARTUFO 45 di Alfredo Pelle giornalista e scrittore 60 Nella moda è da tempo diffuso questo modo di essere: si appare eleganti portando una borsetta che sembra Vuitton, sembra Prada, sembra Fendi, così per gli occhiali, così per i profumi, le magliette con la insopportabile scritta gigantesca “Dolce e Gabbana” o D&G e quant’altro….. Basta girare per la città e si troveranno su marciapiedi, sotto portici, nei viali, legioni di venditori “dell’apparire” e le stesse case di produzione, e ora anche la legge, hanno accettato questo mercato che permette di possedere e mostrare ciò che non è…Ed anche il mondo delle cassette pirata, audio o video, è in fondo un modo di apparire avendo qualcosa che proviene dall’originale ma non lo è. E in gastronomia questo avviene e se sì, in che misura? Più di quanto non si pensi: tutto il lardo di Colonnata che circola (e che Colonnata non sa neanche dov’è) è, in fondo, un apparire e della stessa natura è quel cacciucco surgelato che un bravo attore pubblicizzava non molto tempo fa, cucchiaio di legno in mano. È apparire quello dell’aceto balsamico che si trova ormai ovunque ed è ovunque usato, anche in modo “sgraziato”, perché fa tendenza! In realtà l’aceto, per essere balsamico, deve avere nella sua dicitura l’aggettivo tradizionale, altrimenti è, nel migliore dei casi, aceto di vino con aggiunta di caramello e non nasce da quel mosto cotto che ne è l’origine. Idem dicasi per l’uovo di lompo, succedaneo del caviale , derivante da un pesce che vive nelle fredde acque del Nord e non è presente nel Mediterraneo. Peggio ancora quando l’apparire cela procedimenti di produzione che nulla hanno a che vedere con quanto ci si attende: è utilizzata, ad esempio, per il salmone da “battaglia”, un’affumicatura non secondo tradizione, ma con un’immersione in un liquido che attribuisce questo sapore di affumicato ( fra l’altro, evitando l’asciugatura della carne con il vantaggio di fornire carne praticamente fresca e più pesante per maggior guadagno!). Il tartufo? Sarebbe come comprare un diamante e scoprire che è un vetro o un quadro e vedersi consegnare una copia in sordi- na – ha scritto l’accademico bolognese Giancarlo Roversi - si sta compiendo una speculazione veramente grande su questo fungo ipogeo di cui l’Italia è regina. Sta arrivando la stagione in cui la “trifula” sarà nei ristoranti e godremo di piatti con l’ineguagliabile profumo di una affettatina su due uova o su tagliatelle in bianco. Ma, tornando a noi, esiste, l’apparire del tartufo e non l’essere? Purtroppo sì: premesso che arrivano ogni anno in Italia oltre 40 tonnellate di “pseudotartufi” (il nome esatto è “tarfezie”), dalla ex Jugoslavia, dalla Cina, dal Marocco e dai Paesi della costa africana del Mediterraneo, tartufi che quasi nulla hanno a che vedere coi nostri, pregiati e dall’inconfondibile profumo, come si possono rendere appetibili e paragonabili ai nostri? La somiglianza, all’aspetto, con il vero tartufo è caratteristica comune (ci vorrebbe un occhio esperto per vederne la differenza nella carne) ciò che li differenzia è l’ineguagliabile sapore e profumo del tartufo autentico da queste copie commerciali praticamente inodori. Cosa si fa, bisogna, allora, sofisticare, insaporendo o gassificando gli pseudo-tartufi con una sostanza prodotta in laboratorio (il Bismetilthyometano), per avvicinarsi il più possibile a questa stupenda rarità autunnale. Dunque, un derivato degli idrocarburi, cioè del petrolio, avete ben compreso, prodotto da una ditta con un sistema brevettato. Da molti anni, viene utilizzato per creme, paste, salse, formaggi, tutti aromatizzati al “tartufo” e, soprattutto, per l’olio, oltre ad essere anche utilizzato per profumare il pseudotartufo “manchevole” di suo….È nocivo alla salute? È irritante? Onestamente le quantità usate sono limitatissime e non incidono negativamente sulla salute ma è, come dicevamo, un.. apparire, invece che essere. Insomma è un imbroglio…. TRADIZIONI GASTRONOMICHE di Renato Ganeo Studioso di economia e di scenari del mondo PRELIBATEZZA CON (FORSE) UN PO’ DI EROS La seconda notte di nozze, giugno 1971, Gianna ed io la trascorremmo a Chamonix e là gustammo la Fondue de fromage aux truffes, presentata come savoyarde, ma è uguale in Valle d’Aosta. Giordano Berti, esperto di tradizioni popolari, ha scritto che il tartufo “induce dopo il pasto i desideri d’amore”. Non so se i seguiti di quella cena vadano attribuiti al tartufo o al fatto che si trattava appunto della seconda notte di nozze. Sette anni dopo, al Festival di Sanremo, Rino Gaetano, artista fuori dagli schemi, cantò “Gianna aveva un fiuto eccezionale per il tartufo”. Il tartufo è un’icona del bel vivere, come le ostriche, il caviale, lo champagne, tutta roba che non costa poco e che può tentare anche i malintenzionati, dunque occorre attenzione nell’acquisto e diffidare delle imitazioni. Il Bianco d’Alba, il Nero di Norcia e del Perigord si dice siano il meglio, ma sono apprezzati anche quelli di San Miniato, di Acqualagna, di San Pietro Avellana e, vicino a noi, quelli dei Colli Berici. Per trovarli ci vogliono i cani, che possono appartenere alle razze più diverse, dunque cani da tartufi non si nasce ma lo si diventa. Sembra però che il “Lagotto romagnolo”, simpatico pelosone, sia particolarmente dotato. Che sia per questo che l’estremità del naso del cane si chiama “tartufo”? Pure il maiale è un buon cercatore, ma dal 1985 la legge lo proibisce per il suo scavare irruento che rovina i terreni e condiziona le produzioni. “Tartufo” è la commedia che Molière presentò nel 1664 ed è la storia di un personaggio impostore ed ipocrita. Il Re Sole prima la gradì poi la proibì, pare su pressione di alti prelati ai quali quel tartufo era forse risultato indigesto. SPERIMENTAZIONI / EXPERIMENTATIONS LECTIO MAGISTRALIS “TUBER MAGNATUM PICO” di Marco Valletta Chef, docente L’ignoranza nel nostro mondo si può vincere solo se si è “cuochi curiosi”. Mettiamo da parte la ricerca di un’arte culinaria sfrenata e tendente all’eccentricità, preferendo il rigore della “scienza gastronomica”, tanto per parafrasare il titolo del libro di Pellegrino Artusi “La scienza in cucina è l’arte per mangiare bene”. Molti di noi cuochi scrivono per Zafferano perché ritengono utile avere un magazine specialistico che parli al professionista di cucina nei diversi ambiti: quello della cultura alimentare, della tecnica e della scienza in cucina, ma anche ricco di ricette e curiosità. Ritengo che Zafferano sia uno strumento utile per opportunità di aggiornamento e di informazione a tutto campo, ma soprattutto mi piace pensare che qui, in queste pagine, si possano leggere informazioni utili al lavoro di ciascuno di noi. Con questo spirito ho voluto informarvi e trasferire a voi le mie conoscenze sul mondo del nobile tartufo. MASTER CLASS: “TUBER MAGNATUM PICO” Ignorance in our line of work can only be overcome if we are inquisitive enough to find out more. We must eschew today’s school of culinary thinking that goes to any extreme to be eccentric simply for the sake of it, preferring rather the rigour of gastronomy as a science. To coin a phrase inspired by the title of Pellegrino Artusi’s opus on cooking: “Science in the kitchen is the art of eating well”. Many of the chefs who write for Zafferano do so because we believe it is important to have a specialised magazine for the culinary professional, which addresses every aspect of cuisine – from the culture of food to the application of science in the kitchen, and with a wealth of recipes and fascinating facts to share. I believe that Zafferano is a valuable informative and instructive tool covering every aspect of our field, but above all, I like to think that each and every one of us can find something that will genuinely help us in our work within its pages. It is in this spirit that for this issue, I have to chosen to share with you what I have learned about the noble truffle. NOME / NAME CARATTERISTICHE / CHARACTERISTICS HABITAT / HABITAT IN CUCINA / IN COOKING “TUBER MAGNATUM PICO” Tartufo bianco detto di Alba o Acqualagna Scorza liscia, giallo chiaro o verdognolo, polpa nocciola tenue, talvolta sfumata di rosso vivo. Profumo intenso ma gradevole. Da ottobre a dicembre. Nei pressi di Farnia, Cerro, Roverella, Tiglio, Pioppo Nero, Salici, Carpino. “TUBER MAGNATUM PICO” White Alba or Acqualagna Truffle Smooth light yellow or greenish rind, pale hazel flesh, sometimes veined with vivid red. Intense but pleasant aroma. From October to December. Near: English Oak, Turkey Oak, Sliced raw on hot dishes, or used Downy Oak, Linden, Black carefully during cooking Poplar, Willow, Hornbeam. “TUBER MELANOSPORUM VITT” Scorza rugosa dalle minute verruche, polpa violaceo-nera, con percettibili striature bianche. Profumo delicato e gradevole Tartufo nero pregiato di Norcia ma riconoscibile. Da metà Novembre a metà Marzo. e Spoleto Nei pressi di Roverella, Leccio, Rovere, Carpino nero, Nocciolo. Affettato su alimenti caldi, con dovizia anche in cottura. Le striature bianche diventano nere in cottura, per questo non esporlo a troppo calore. 45 “TUBER MELANOSPORUM VITT” Wrinkled rind with very small knobbly protuberances, purplish- Near: Downy Oak, Holm The white veins turn black when black flesh with evident white veins. Delicate but distinctive and Oak, Sessile Oak, Black cooked, so this truffle must not Périgord truffle, or black truffle pleasant aroma. From mid November to mid March. Hornbeam, Common Hazel. be subjected to excessive heat. from Norcia and Spoleto 62 “TUBER BRUMALE VAR. MOSCHATUM DE FERRY” Tartufo moscato Non è mai più grande di un uovo, con scorza nera poco rugosa e le striature interne son piuttosto evidenti. Da Febbraio a Marzo. Nei pressi Pino nero, Cerro. Per il suo sapore piccante e forte profumo ottimo per carni al salto. “TUBER BRUMALE VAR. MOSCHATUM DE FERRY” Moscatum ferry truffle Never larger than an egg. Black rind with limited wrinkling, very evident internal veins. From February to March. Near: Austrian Pine, Turkey Oak. Its pungent flavour and strong aroma make it ideal for pan-fried meats. “TUBER AESTIVUM VITT” Tartufo d’estate o Scorzone Il tartufo del contrasto perché fuori è molto nero mentre dentro è bronzeo con venature chiare. Da Giugno a Novembre. Nei pressi Pino Nero, Roverella, Leccio, Tiglio. Emana un profumo debole per questo adatto sulle uova e alcune insalate. “TUBER AESTIVUM VITT” Summer truffle Recognisable by the marked contrast between the very dark black rind and the bronze coloured flesh with light veins. From June to November. Near: Austrian Pine, Downy Its very weak aroma makes it best Oak, Holm Oak, Linden. used on eggs and in certain salads. “TUBER UNCINATUM CHATIN” Tartufo uncinato o nero di Fragno. Verrucoso di colore nero, interno color cacao chiaro, con ramificazioni chiare. Da Settembre a Dicembre. Nei pressi Pino Nero, Leccio, Cerro, Nocciolo. “TUBER UNCINATUM CHATIN” Uncinatum truffle or Fragno black truffle Knobbly black rind and light cocoa flesh with ramified lighter veins. From September to December. Near: Austrian Pine, Holm Very pleasant aroma. Oak, Turkey Oak, Common Excellent with egg pasta. Hazel. Profumo molto gradevole, buono per paste all’uovo. SPERIMENTAZIONI / EXPERIMENTATIONS NOME / NAME CARATTERISTICHE / CHARACTERISTICS HABITAT / HABITAT IN CUCINA / IN COOKING “TUBER BRUMALE VITT.” Tartufo d’inverno o trifola nera Scorza rosso scuro che a maturazione diventa nera. La polpa Nei pressi di Farnia, Tiglio, Pioppo nero, Salici. è grigiastra un po’ violacea. Le venature bianche scompaiono durante la cottura diventando color cioccolato. Da Gennaio a Marzo. Poco profumato buono soprattutto in cottura. “TUBER BRUMALE VITT.” Winter truffle Dark red rind which turns black with age. Slightly purplish grey flesh. The white veins turn chocolate brown when cooked. From January to March. Near: English Oak, Linden, Black Poplar, Willow. Not very strong aroma and best used in cooking. “TUBER BORCHII VITT. O TUBER ALBIDUM PICO” Il noto Bianchetto o Marzuolo. Ha scorza liscia e il colore biancastro dalla polpa chiara. Potremmo chiamarlo anche “aglietto” per il suo aroma caratteristico. Da gennaio ad Aprile. Nei pressi di Pino marittimo, Pino nero, Leccio. Buono per alcuni intingoli o in guazzetto. “TUBER BORCHII VITT.” OR “TUBER ALBIDUM PICO” the renowned “marzuolo” white truffle. Smooth, whitish rind and pale coloured flash. Also known in Italian as “aglietto” for its distinctive aroma reminiscent of garlic (“aglio”). From January to April. Near: Stone Pine, Austrian Pine, Holm Oak. Good in certain sauces. “TUBER MACROSPORUM VITT”. Per nulla verrucoso, piuttosto liscio, il suo colore è bruno rossastro e la polpa ha venature larghe e chiare. Chiamato spesso tartufo liscio Da Agosto a Ottobre. nero Nei pressi di Rovella, Pino domestico, Persistente il suo aroma agliaceo adatto per molte carni anche scure. “TUBER MACROSPORUM VITT”. Rather smooth and not at all knobbly. Ruddy brown in colour and flesh with broad, light veins. From August to October. Also frequently called smooth black truffle Near: Downy Oak, Stone Pine Its persistent, garlicky aroma makes it ideal for many types of meat, including richer varieties. “TUBER MESENTECITUM VITT.” La scorza non è nero intenso, e la polpa è grigio-bruno. Il tartufo nero di bagnoli o nero Le venature labirintiformi chiare scompaiono in cottura. Da Settembre a Gennaio. ordinario. Nei pressi di Leccio, Pino. Profumo debole, poco incisivo, adatto per minestre e zuppe. “TUBER MESENTECITUM VITT.” Intense black rind and grey-brown flash. Light coloured Bagnoli black truffle or common labyrinthine veins disappear when cooked. From September to January. black truffle Near: Holm Oak, Pine. Weak, not very characteristic aroma. Suitable for minestrone and soups. AL PROFUMO DI TARTUFO Un sapore intrigante per celebrare gli ultimi frutti dell’estate. Per un abbinamento raffinato con formaggi o carni bianche. Ingredienti: 1 chilo di fichi maturi; 300 grammi di zucchero; 10 grammi di pectina; ½ bicchiere vino rosso; succo di un limone; una spolverata di tartufo Pulire i fichi con un panno umido, eliminare il peduncolo e tagliarli in quattro spicchi. Metterli in una pentola dal fondo spesso con il vino rosso, lo zucchero e la pectina. Far bollire per una decina di minuti a fuoco basso. Aggiungere una piccola spolverata di tartufo, dosandolo con attenzione perché nel tempo continuerà a rilascerà un aroma sempre più intenso. In alternativa si può utilizzare un cuc- chiaino da caffè scarso di farina aromatizzata al tartufo. Invasare in barattoli sterilizzati. Conservare in frigo e consumare entro poche settimane. (ricetta di Mariagrazia Dammicco) Crema al rosmarino e tartufo Una crema davvero insolita di difficoltà minima Ingredienti: Poche foglie di rosmarino; un bicchiere di latte; 30 g di zucchero; 1 tuorlo d’uovo; 2 cucchiai di farina; 1 grattugiata di tartufo Mettere le foglie di rosmarino nel latte caldo ma non in ebollizione per qualche minuto. Sbattere il tuorlo d’uovo con lo zucchero e la farina. Mettere il tutto in un pentolino con il latte aromatizzato e portare a bollore. Cuocere per 2 minuti. Sistemare in una pirofila di vetro trasparente. Grattugiare sopra il tartufo che darà il sapore finale alla crema. (ricetta di Marisa Saggiotto Massignan) di Mariagrazia Dammicco Giornalista e scrittrice, esperta di giardini veneziani e Marisa Saggiotto Massignan Presidente del Wigwam circolo di Campagna “Corte Moranda” 45 Confettura di fichi neri al profumo di tartufo N.B. È gustosa sia calda che fredda, si può servire come dessert 63 SPECIALITA’ IL TARTUFO BIANCO D’ISTRIA di Piera Genta Giornalista 45 Pensando al limpido mare dell’Istria ci sfugge il suo entroterra, un cuore verde di fertili colline dove prospera l’ulivo ed il vigneto, di montagne boscose di querce, noccioli e carpini dove troviamo i tartufi. Pochi sanno che è proprio dell’Istria il primato del tartufo bianco più grande del mondo, del peso di 1,3 chilogrammi trovato da Giancarlo Zigante nel novembre del 1999 nei pressi di Buie: fu chiamato Millennium ed è entrato nel Guinness dei primati, non è stato venduto, ma consumato in Istria come ha voluto lo stesso Giancarlo. La raccolta del tartufo venne introdotta in questa zona nel 1929 da due italiani che scoprirono i primi tuberi vicino a Pola anche se la raccolta su scala commerciale iniziò solo più tardi. La foresta di Montona o Bosco San Marco, antica riserva di legname per l’Arsenale della Serenissima, nella fertile Valle del fiume Quieto fino a Levade, diventata capitale del prezioso tubero, è l’area di eccellenza per la sua raccolta e ogni anno tra fine settembre ed inizio ottobre si tengono “Le giornate del tartufo”, manifestazione che richiama moltissimi visitatori. Nella zona sono concentrati anche i più rinomati ristoranti specializzati, come il Zigante, il più conosciuto marchio di tartufi dell’Istria, o Tony a Umago dove il tartufo viene abbinato al pesce fresco. Oltre 64 al più apprezzato Tuber Magnatum Pico (tartufo bianco) che cresce dalla metà di settembre fino alla fine di gennaio, si trovano i tartufi neri pregiati, raccolti durante il periodo invernale; lo scorzone reperibile durante tutto l’anno a parte una breve pausa primaverile e quello invernale che si trova in autunno fino all’inizio dell’inverno. Molti nella zona sono i tartufai, nel villaggio Paladini, frazione dell’antica Pinguente, oggi Buzet, in cima alla collina a nord del lago di Butoniga, risorsa di acqua potabile dell’Istria, troviamo la famiglia Karlic. Nelle vicinanze della loro casa su una superficie di circa 8.000 mq hanno piantato quasi 300 alberi di quercia per favorire l’espansione del habitat del tartufo nero. La famiglia Karlic oltre alla cerca dei tartufi si dedica alla vendita del prodotto fresco o congelato, alla sua lavorazione e posizionamento sul mercato nazionale ed estero. L’Ente del turismo istriano ha creato una rotta del tartufo bianco in cui viene proposta una scelta di konobe (trattorie tipiche) e ristoranti che portano il marchio di “tartufo vero”. Ecco, una ricetta tradizionale proposta dallo chef del Ristorante Zigante, Damir Modrušan. Zigante non è soltanto un ristorante, ma un brand di tartufi. Fusi istriani con tartufata Ingredienti: “Tartufata Zigante” 80 g, olio d’oliva “Zigante” al tartufo bianco, fusi istriani 320 g; burro 80 gr., Panna da cucina 200 ml., Sale, pepe, Parmigiano. Per la semplicità della preparazione e la sua squisitezza, questo piatto viene da molti apprezzato. Si fa dapprima sciogliere il burro in un tegame a fiamma moderata. Si aggiunge quindi la panna, sale e pepe facendo cuocere brevemente. Cotti i fusi istriani al dente e scolati, conditeli con la salsina. Aggiungere la Tartufata e un filo d’olio d’oliva aromatizzato al tartufo bianco. Servite cospargendo di parmigiano.
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