Ministero dell’Istruzione, dell’Università, e della Ricerca ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “A. MASERATI” Sede Centrale e Uffici: Via Mussini, 22 - 27058 VOGHERA (PV) Sezione Maserati - Via Mussini 22 - Tel: 0383/43644-219864 - Fax: 0383/62862 Istituto Tecnico settore Tecnologico: Elettronica ed Elettrotecnica - Informatica e Telecomunicazioni - Meccanica, Meccatronica ed Energia Liceo Scientifico: Opzione Scienze Applicate Sezione Baratta - Via don Milani 21 - Tel: 0383/43127-214259 - Fax: 0383/41760 Istituto Tecnico settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing - Turismo Istituto Tecnico settore Tecnologico: Costruzioni, Ambiente, Territorio E-mail: [email protected] codice fiscale: 86007250185 PEC: [email protected] Website: www.istitutomaserati.it codice meccanografico: PVIS00900Q CLASSE V MA DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE PROFILO PROFESSIONALE DELL'INDIRIZZO Meccanica Obiettivo del curricolo è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico , sia da quello dell'organizzazione del lavoro. Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti: - versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento; - ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e di adattamento alla evoluzione della professione; - capacità di cogliere la dimensione economica. Nel settore meccanico, l'obiettivo si specifica nella formazione di una accentuata attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali ed aggiornate conoscenze delle discipline di indirizzo, integrate da organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali. MAPPA COMPETENZE E REQUISITI Il Perito Industriale per la Meccanica, nell'ambito del proprio livello operativo, deve: a) conoscere i principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per una formazione di base nel settore meccanico ed in particolare: delle caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del controllo di qualità dei materiali; delle caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili; della organizzazione e gestione della produzione industriale; dei principi di funzionamento delle macchine a fluido; delle norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro. b) avere acquisito sufficienti capacità per affrontare situazioni problematiche in termini sistemici, scegliendo in modo flessibile la strategie di soluzione, in particolare deve avere capacità: linguistico-espressive e logico-matematiche; di lettura ed interpretazione di schemi funzionali e disegni di impianti industriali; di proporzionamento degli organi meccanici; di scelta delle macchine, degli impianti e delle attrezzature; di utilizzo degli strumenti informatici per la progettazione,la lavorazione, la movimentazione; di uso delle tecnologie informatiche per partecipare alla gestione ed al controllo del processo industriale. c) aver acquisito le competenze necessarie a svolgere mansioni relative a: fabbricazione e montaggio di componenti meccanici, con elaborazioni di cicli di lavorazione; programmazione, avanzamento e controllo della produzione nonché all'analisi ed alla valutazione dei costi; dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali; d) progetto di elementi e semplici gruppi meccanici; e) controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti; f) utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione; g) sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica; h) sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC; i) controllo e massa a punto di impianti, macchinari nonché dei relativi programmi e servizi di manutenzione; j) sicurezza del lavoro e tutela dell'ambiente. ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE V MA Il consiglio di classe Prof. Filippo Dezza Dirigente scolastico Prof. Maria Assunta Mottini Italiano-Storia Prof. Laura Costa Prof. Beatrice Tornari Lingua straniera (inglese) Economia e diritto Prof. Elisabetta Levada Matematica Prof. Paola Scarpa Prof. Attilio Carolillo Meccanica applicata e macchine a fluido Disegno ed organizz. industriale e sistemi ed automazione industriali Tecnologia meccanica Prof. Giampiero Troysi Educazione fisica Prof. Paolo Ghiacci Religione Prof. Claudio Pusterla I.T.P. Disegno ed organizzazione industriale I.T.P. Tecnologia meccanica I.T.P. Sistemi ed automazione industriale Prof. Nino Lumini Prof. Pierluigi Draghi Prof. Claudio Pusterla QUINDICI MAGGIO DUEMILAQUATTORDICI 1.PROFILO DELLA CLASSE 1.1 Situazione di partenza del triennio All’inizio del triennio ( a.s. 2011/2012), la classe si componeva di 27 alunni . Nello scrutinio del settembre 2013 , 2 alunni non furono ammessi alla classe quinta. 1.2 Composizione della classe per sesso con eventuale presenza di alunni inseriti all’ultimo anno La classe, giunta al termine del triennio si compone di 27 alunni, tutti regolarmente frequentanti . L’allievo Bernini si e inserito all’inizio della quarta dopo un percorso effettuato presso l’istituto tecnico Cardano di Pavia. 1.3 Stabilità del corpo docente La classe ha fruito di continuità didattica solo per l’insegnamento di Italiano e storia, Matematica,,Ed. fisica, Diritto, Disegno. Gli insegnamenti di Sistemi, Inglese, Tecnologia, Meccanica hanno evidenziato cambiamenti di docenti nell’arco del triennio. 1.4 Variabili che hanno influito sul lavoro della classe in positivo o in negativo ( partecipazione, impegno,rapporti con le famiglie, assenze docenti L’alternarsi di docenti diversi su materie professionalizzanti, quali Sistemi, Meccanica Tecnologia, ha in parte influito negativamente sulla preparazione degli alunni , ma soprattutto sono stati l’impegno saltuario e la partecipazione non sempre attiva di alcuni che non hanno permesso il raggiungimento di una preparazione globale pienamente adeguata .Tuttavia si sono evidenziate in tutti gli studenti, capacità professionalizzanti complessivamente accettabili. Purtroppo la preparazione in inglese, risulta inficiata dall’alternarsi dei docenti che sono ruotati sulla cattedra. 1.5 Tempi programmati / effettivi per singola disciplina ( al 15 maggio 2014) Disciplina Ore di lezione Ore di programmate lezione effettuate Religione Italiano Storia 33 99 66 27 80 50 Percentuale di ore svolte rispetto alla programmazione in % 86 80 76 Inglese Economia e diritto Matematica Meccanica Tecnologia meccanica Dis.Prog. e Org.Ind. Sistemi e Autom.Ind. Educazione fisica 66 66 99 165 198 165 132 66 50 50 82 142 170 146 108 54 76 76 83 86 86 88 82 82 1.6 ELENCO DEGLI STUDENTI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 AUTOLITANO MARCO BALLARIN CLAUDIO BELBA ELVI BERNINI MATTIA BISBOCCI SIMONE BONDIOLI DAVIDE BRUSA MANUEL CARLUCCI MATTEO CIVIDATI MATTEO CRESPI RICCARDO DAMASCHI LUCA DELBUE FABIO DINOIU VALERIAN DROGHETTI MARCO FORZA ELIZABETH TANGIE GAZZOTTI ANDREA GIGLIO LORENZO MARINO MARCO MASSO GIUSEPPE MEDHOUN AYOUB NECHITA VALENTIN IULIAN QUAGGIO SIMONE REBASCHIO MARCO STELLA DAVIDE TAFFURELLI CESARE TAGLIATTI MATTEO VERSACE CESARE 1.7 Elenco degli eventuali candidati esterni assegnati alla classe: 1)Sponton Andrea 2)Tedeschi Roberto 3)Visconti Giovanni 2. OBIETTIVI RAGGIUNTI 2.1 Obiettivi trasversali raggiunti Da tutti gli allievi Saper risalire alle cause che hanno generato un fenomeno Riconoscere in situazioni diverse la presenza di problemi comuni Identificare le diverse soluzioni date ai problemi individuali Saper intervenire in classe in modo pertinente, sia per chiedere spiegazioni che per comunicare le proprie idee Comprendere e usare in modo appropriato il linguaggio specifico delle discipline studiate Saper riorganizzare le informazioni rilevate e riconoscerne le implicazioni Avere cura dell’arredo della classe Sapersi assumere la responsabilità di esprimere le proprie idee Saper lavorare attivamente nel gruppo, senza sfruttare la fatica altrui Dalla maggioranza X Da alcuni allievi X X X X X X X 2.2 OBIETTIVI SPECIFICI DISCIPLINARI Si rinvia all’ALLEGATO 1 3. ATTIVITA’ DIDATTICHE 3.1 Strumenti di rilevazione diagnostica in ingresso : a) Test d’ingresso; b)Osservazione sistematica del gruppo classe 3.2 Contenuti disciplinari 3.2.1 Sintetici delle singole discipline ( vedi allegato 1 X 3.2.2 Tematiche pluridisciplinari Argomento Contenuti Strumenti utilizzati Obiettivi Tecnologia L’organizzazione Sistemi Inglese industriale Diritto Economia L’organizzazione Layout aziendale Centri di costo Costi Contabilità ind.le B.E.P. Bilanci economici Dispense, libri, materiale multimediale - Saper individuare i vari tipi d’azienda; -Saper fare un bilancio economico Libro di testo Esempi pratici Esercitazioni -conoscere come realizzare un processo mecc. ; - saper scegliere parametri più adatti Org. Ind. Tecnologia Meccanica I cicli di lavoro 3.3 Attività Cartellino La scheda di analisi Tempi e metodi integrative extracurricolari individuali : vedi allegato 2 3.4 Attività di recupero/ potenziamento : In itinere per tutte le discipline. E’ stato effettuato in breve corso integrativo per tecnologia ( pratico) a fine I quadrimestre 4 . METODOLOGIE DIDATTICHE E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE 4.1 METODOLOGIE DIDATTICHE ( 0 = mai; 1 = talvolta; 2 = spesso; 3 = sistematicamente) Lezioni frontali Lezioni interattive Gruppi di lavoro Discussioni Laboratori REL. ITAL STO DIR. MAT. MECC. TEC. DIS. SIST Ed.Fis. 2 . 3 INGL . 3 3 3 3 2 3 2 2 1 2 2 2 3 0 1 1 0 0 2 0 0 1 0 0 0 0 1 2 2 2 2 2 0 2 0 2 0 1 0 2 0 0 1 1 2 2 2 0 2 2 2 0 0 4.2 Strumenti didattici (0 = mai; 1 = talvolta; 2 = spesso; 3 = sistematicamente) Libro di testo Dispense Appunti Giornali riviste Documenti Videocassette CD Rom Internet Laboratorio PC REL 0 2 2 1 ITAL 3 2 2 3 STO 3 1 1 3 INGL 3 2 2 1 DIR 3 2 1 1 MAT 2 3 2 0 MECC 3 1 2 0 TEC 3 2 2 0 DIS 2 2 2 0 SIST 2 1 1 0 EdFis 1 0 1 0 2 2 0 0 0 1 0 0 1 0 2 0 0 0 0 0 0 0 2 0 1 0 0 0 0 0 0 0 1 2 0 0 0 2 2 0 0 0 1 2 0 0 0 2 2 0 0 0 2 2 0 0 0 0 0 4.3 Misurazione del grado di apprendimento: proposta corrispondenza fra voti e livelli di conoscenza: Si rinvia all’ALLEGATO 3 , costituito dalla griglia di valutazione approvata dal collegio docenti e inserita nel P.O.F. 4.4 Modalità di verifica ( indicare il numero di prove effettuate nell’anno) Materia interrogazion Interrogazione breve Produzione di testi Prove strutturate Risoluzione di problemi Lavori di gruppo Prove pratiche REL. ITAL. STORIA EC.DIR. INGL. MAT. MECC. DIS. TEC. SIST. ED.FIS. 4 5 5 4 4 4 4 2 4 4 0 0 0 0 0 1 0 0 1 0 0 0 0 5 5 0 4 7 5 9 4 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 5 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 2 0 0 0 0 0 0 0 0 0 2 2 4 6 4.5 Criteri di attribuzione del credito scolastico : vedi allegato 4 5 TIPOLOGIE DI TERZA PROVA effettuate nel corso dell’anno ( vedi allegato 5 ) TIPOLOGIA Trattazione sintetica Quesiti a risposta singola Quesiti a risposta multipla Quesiti misti Problemi a soluzione rapida Casi pratici Sviluppo progetti Test proposto NUMERO PROVE 2 ELENCO DEGLI ALLEGATI ALLEGATO 1: Programmazione didattica disciplinare ALLEGATO 2: Attività integrative ALLEGATO 3: Griglia di valutazione approvata dal Collegio docenti ed inserita nel P.O.F. ALLEGATO 4: Criteri di attribuzione del credito scolastico ALLEGATO 5: Testi di simulazione di terza prova ALLEGATO 6: Testi di simulazione di prima e seconda prova ALLEGATO 7: Griglie di valutazione delle prove scritte ALLEGATO 1 (PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE ) I.I.S. “ Maserati “ di Voghera Anno scolastico 2013/2014 CLASSE V MA - meccanica (ore settimanali 3) Programma di Italiano Testo in uso: Giorgio Barberi Squarotti, Giordano Genghini, Annalisa Pardini- Invito alla letteratura- voll.II e III a+b Docente - Prof. Maria Assunta Mottini Modulo 1 Il Romanticismo : caratteri fondanti G. Leopardi : la vita, la formazione, il pensiero filosofico dalle Operette morali : Dialogo della Natura e di un Islandese – Dialogo di Plotino e Porfirio I Canti: struttura e composizione degli “Idilli “: “ Infinito”, “ Alla luna”, “ Il sabato del villaggio “, “ A Silvia “, “ Canto notturno di un pastore errante dell ‘Asia”,“ La quiete dopo la tempesta” , “ La ginestra “ ( contenuto generale ). Modulo 2 Il Positivismo: caratteri generali La Scapigliatura milanese : poetiche ed autori E. Praga : da Penombre – “Preludio” Il Naturalismo e i suoi maggiori rappresentanti. Il Verismo italiano : caratteri specifici G.Verga : vita, poetica, opere giovanili, opere veriste da Vita dei campi:” la prefazione a –L’amante di Gramigna”, “ Fantasticheria “ “Rosso Malpelo” da Novelle rusticane : “La roba” I Malavoglia: il titolo, la genesi, la struttura e la trama – Lettura di alcuni passi in antologia Mastro Gesualdo : il titolo, la genesi,la struttura e la trama. Modulo 3 Il Decadentismo: caratteri generali, la crisi di fine Ottocento Il Simbolismo francese e i “ poeti maledetti “ C. Baudelaire da I fiori del male :” L’albatro”, “ Corrispondenze “ G.D’Annunzio: la vita, le opere, la poetica. Il romanzo “ Il Piacere “: “ Il ritratto di Andrea Sperelli” Da “ Alcyone “. “ La pioggia nel pineto”, “Pastori”, “La sabbia del tempo” Il simbolismo italiano: G. Pascoli : la vita, le opere ,la poetica da Myricae: “ Lavandare”, “ X Agosto “, “ Novembre “ ,”Temporale”, “ Il lampo “ da Canti di Castelvecchio : “ Il gelsomino notturno”, “Nebbia” Lettura di alcuni passi del saggio “ Il fanciullino” ( I,III,V) Modulo 4 Il Futurismo e le avanguardie F.T. Martinetti: “ Il manifesto del futurismo”, “ Il manifesto tecnico della letteratura A.Palazzeschi: da Poesie “ Chi sono ?” Il Crepuscolarismo : quadro generale, temi, la poetica S. Corazzini: da Piccolo libro inutile “ Desolazione di un povero poeta sentimentale” G: Gozzano: da I colloqui “ Toto’ Merùmeni” La prosa e il romanzo del Novecento L. Pirandello: la vita, la concezione poetica,le opere Trama dei romanzi: “ Il fu Mattia Pascal”, “ Quaderni di Serafino Gubbio Operatore”, “Uno, nessuno, centomila “; da Novelle per un anno: “La carriola”, La patente”, “ La giara” “ Ciaula scopre la luna” da L’Umorismo: “ Comicità e umorismo” Modulo 5 La nuova poesia G. Ungaretti: la vita, le esperienze culturali Da Allegria: “ In memoria “, “Veglia”, “ I fiumi”, “ Soldati”, “ San Martino del Carso” E. Montale: la vita e la poetica Da Ossi di seppia: “I limoni”, “ Meriggiare pallido e assorto”, “Non chiederci la parola” Da Le Occasioni: “ La casa dei doganieri” Durante tutto l’anno scolastico , gli allievi hanno partecipato al progetto curricolare “Il quotidiano in classe “. Voghera 15 maggio 2014 La docente I rappresentanti I.I.S. “ Maserati” di Voghera Anno scolastico 2013/ 2014 Classe V MA - meccanica (ore settimanali = 2) Docente: prof. Maria Assunta Mottini Programma di STORIA Testo in uso : A. Giardina, G. Sabatucci, V. Vidotto- Moduli di Storia ( voll. II e III) Ed. Laterza - L’ Unità d’ Italia - L’Europa delle grandi potenze ( 1850-1890 ) - La guerra di secessione e le sue conseguenze - La seconda rivoluzione industriale ( sintesi ) - Imperialismo e colonialismo ( sintesi ) - Stato e società nell’Italia unita - Verso la società di massa - L’Europa tra i due secoli - L’Italia giolittiana - La prima guerra mondiale - La Rivoluzione russa - L’eredità della grande Guerra - Il dopoguerra in Italia - L’avvento del fascismo - La grande crisi del ‘29 - L’età dei totalitarismi - La guerra di Spagna - L’Italia fascista - La seconda guerra mondiale - Le conseguenze della seconda guerra mondiale - La “ guerra fredda” e la divisione dell’Europa (cenni) - L’Italia dopo il fascismo (cenni) Voghera 15 maggio 2014 La docente Prof. Maria A. Mottini I rappresentanti - Programma svolto della disciplina Sistemi ed automazione industriale Classe 5MA as 2013/14 Insegnanti Lumini Nino, Pusterla Claudio Modulo 1: Elettropneumatica– contenuti Ripasso di semplici schemi elettropneumatici: - autoritenuta - comando di cilindri s.e. e d.e. mediante distributori monostabili o bistabili Modulo 2 : Sequenze – contenuti Le sequenze di moto: - sequenze senza segnali bloccanti - sequenze con segnali bloccanti - tecnica della cascata -differenze di risoluzione sequenze per distrib. Mono/bistabili Modulo 3 : IL PLC – contenuti Caratteristiche di base dei PLC: - ingressi, uscite, cpu, aree di memoria - principio di funzionamento - schemi a contatti -principi di programmazione -ambiente grafico step 7 -principali istruzioni: logiche, temporizzatori esercizi di programmazione: - Programma di avvio e fermata di un tornio - Risoluzione del ciclo A+/B+/A-/B- Programma comando di cancello automatico Modulo 4 : Sensori e loro applicazioni– contenuti -definizione di sensore -sensori di prossimità - sensori magnetici ad effetto Hall e Reed - sensori a induzione - sensori capacitivi - sensori fotoelettrici - sensori a ultrasuoni Modulo 5 : Trasduttori e loro applicazioni – contenuti -Definizione di trasduttore -Parametri principali -Tipi di trasduttore: analogici e digitali, attivi e passivi -encoder incrementale -potenziometro -estensimetro ( esperienza d’uso degli estensimetri per il calcolo del modulo di Yiung Modulo 6 : Macchine elettriche – contenuti -Trasformatore, monofase e trifase - dinamo -alternatore -motore asincrono trifase Modulo 7 : Sistemi di regolazione e controllo – contenuti Cenni Modulo 8 : Robot industriali – contenuti Cenni Voghera 10/05/2014 L’insegnante i rappresentanti di classe ……………………. ………………………….. ………………………….. Programma svolto della disciplina Disegno, progettazione ed organizzazione industriale Classe 5MA as 2013/14 Insegnanti Lumini Nino, Pusterla Claudio Modulo 1: Tecnologie di produzione– contenuti Macchine utensili: - scelta, parametri tecnologici - determinazione sforzo di taglio - determinazione potenza Modulo 2 : Attrezzature – contenuti Scopo delle attrezzature - posizionamento e bloccaggio - tipologie di attrezzature - elementi normalizzati per il riferimento e il bloccaggio Modulo 3 : Cicli di lavorazione – contenuti Definizione e significato di ciclo di lavorazione: - cartellino di lavorazione con suddivisione in fasi ed operazioni - foglio di analisi fase - scelta materiale grezzo di partenza Tempi e metodi nelle lavorazioni: - tempi attivi per le pricipali M.U. - tempi accessori - tempo preparazione macchina - tempo totale lavorazione Modulo 4 : Costi di produzione– contenuti Elementi del costo di produzione: - materia prima - ammortamenti - manodopera - spese generali - determinazione del costo totale di produzione Modulo 5 : Caratteristiche dei processi produttivi – contenuti -Innovazione e ciclo di vita di un sistema produttivo -Tipologia di automazione e criteri di scelta -Produzione in serie, a lotti e just in time -diagramma di Gantt -diagramma di saturazione macchine -lotto economico di produzione Modulo 6 : Organizzazione della Produzione – contenuti Qualita’: - concetto ed evoluzione - tipi di controllo - controllo statistico per attributi - controllo statistico per variabili - carte x-R Voghera 10/05/2014 L’insegnante i rappresentanti di classe ……………………. ………………………….. ………………………….. PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DI EDUCAZIONE FISICA Prof. Gianpiero Troysi PARTE PRATICA - - Avviamento motorio Esercizi a corpo libero di agilità coordinazione , destrezza, forza, di strectching, potenziamento muscolare, addominali con l’aiuto di quei pochi attrezzi di cui la palestra è scarsamente munitaAtletica leggera: corsa 100m ( velocità) lancio del peso salto in lungo Giochi di squadra: pallavolo, basket, calcio e calcetto. Sono stati conseguiti i seguenti obiettivi: Arricchimento delle conoscenze della propria corporeità Miglioramento delle qualità fisiche Acquisizione delle capacità operative e sportive Acquisizione delle conoscenze tecniche e teorico/pratiche degli sport praticati e relativa attività di arbitraggio La classe ha acquisito le seguenti conoscenze: Miglioramento della capacità di resistenza, di velocità, di coordinazione attraverso esercizi a corpo libero Acquisizione di conoscenze tecniche e teorico/sportive di vari regolamenti e relative attività di arbitraggio Alcuni allievi sono dotati di buone capacità attitudinali e dimostrano una certa predisposizione alle proposte disciplinari, altri, peraltro un’esigua minoranza, hanno solo sufficienti capacità La lezione è sempre stata frontale e si è cercato di impostare l’azione didattica basandosi soprattutto sugli interessi e le esperienze personali degli allievi. Gli strumenti di lavoro utilizzati sono: la palestra, la scarsa attrezzatura di piccoli e grandi attrezzi, i palloni. Le valutazioni sono state effettuate in itinere, alla fine di ogni modulo secondo parametri il più possibile oggettivi. Il docente I rappresentanti: - Programma di Lingua Inglese Obiettivi minimi di conoscenza Conoscenze: - conoscere gli elementi essenziali degli argomenti trattati durante l’anno scolastico Competenze: - comunicare con un linguaggio semplice ma comprensibile le informazioni primarie - ripetere un argomento trattato in modo pertinente anche se generico - rispondere coerentemente utilizzando un linguaggio abbastanza corretto, con lessico specifico abbastanza adeguato - comprendere globalmente il contenuto essenziale di testi tecnici relativi all’ambito professionale CONTENUTI MODULE 1 : THE AUTOMOBILE ENGINE The first mass producers of cars – The assembly line Parts of an engine Hybrid car The diesel cycle Electric vehicles Parts of the automobile Parts of an engine MODULE 2 : MACHINE TOOLS Turning machines Shapers Drilling machines Milling machines Grinders Presses Band saws Working safety rules MODULE 3 : AUTOMATION Automation history Types of automation The role of the computer in automation and its applications The human impact of automation MODULE 4 : THE MECHATRONIC FIELD What is Mechatronics? Mechatronics in industrial design: the CAD/CAM systems Automation in modern factories LIBRO DI TESTO: “NEW MECHANICAL TOPICS” di G. Bernardini, M.A. Vidori e G. DeBenedittis – Ed. Hoepli La docente: Laura COSTA I rappresentanti : I.I.S. ”Maserati” Voghera Anno Scolastico 2013/2014 Programma di Matematica Classe 5^ Ma Le funzioni e le loro proprietà . Definizione di funzione , definizione di dominio o campo di esistenza , segno di una funzione , zeri di una funzione , punti d’intersezione con l’asse y , definizione di funzione crescente , definizione di funzione decrescente , definizione di funzione pari , definizione di funzione dispari . I limiti . Esempi di calcolo dei limiti partendo da semplici esempi , Definizione di asintoto verticale , definizione di asintoto orizzontale . Le funzioni continue . Operazioni con i limiti e le forme indeterminate che ne derivano (solo spiegazione dettata ) , limite di una funzione polinomiale , la forma indeterminata / in una funzione razionale fratta la regola dei gradi , la forma indeterminata 0/ 0 risolta solo con il teorema di De L’Hospital , definizione di funzioni continua in un punto , definizione di funzione continua in un intervallo , punti di discontinuità di prima seconda e terza specie , procedimento per la ricerca degli asintoti obliqui . La derivata di una funzione e i teoremi del calcolo differenziale . Definizione di rapporto incrementale con il significato geometrico , definizione di derivata di una funzione con il significato geometrico , retta tangente al grafico di una funzione (formula ) , definizione di punti stazionari , continuità e derivabilità , le derivate fondamentali , derivata del prodotto di una costante per una funzione , derivata della somma di funzioni , derivata del prodotto di due funzioni , derivata del quoziente di due funzioni , derivata di una funzione composta solo attraverso semplici esempi ( non definizioni rigorose) , derivate di ordine superiore , il teorema di De L’ Hospital , Lo studio di funzioni . Legame tra funzioni crescenti o decrescenti e loro derivata prima , definizione di flessi (orizzontali, verticali, obliqui) , i punti stazionari di flesso orizzontale , procedimento per la ricerca dei massimi minimi o flessi a tangente orizzontale , la concavità e il segno della derivata seconda . Gli integrali . Definizione di primitiva di una funzione , definizione di integrale indefinito , le proprietà di linearità ,alcuni integrali indefiniti immediati , definizione semplificata di integrale definito con la formula risolutiva di Leibniz-Newton , Teorema della media e valor medio di una funzione . L'insegnante Elisabetta Levada I rappresentanti: PROGRAMMA DI RELIGIONE CATTOLICA DELLA CLASSE 5 ° MA Prof. Paolo Ghiacci Obiettivi Agli studenti è richiesto di sapersi orientare nel panorama religioso contemporaneo comprendendo l’evoluzione storico-teologica essenziale del 900- Le conoscenze del mondo cattolico soprattutto del periodo conciliare ( Vaticano II 1962-65) e postconciliare con le conseguenze evidenti in ambito ecclesiale e sociale. PROGRAMMI: a) – Cenni sui pontefici del 900 ( da Leone XIII a Francesco ) - Il Concilio Vaticano II – Il travaglio del postconcilio – L’ecomenismo – L’organizzazione centrale e periferica della S.Sede; – Religione cattolica e mondo giovanile b) – Aspetti di didattica ludica - Cruciverba su argomenti religiosi - personaggi ed eventi religiosi di attualità Il docente I rappresentanti di classe: - Programma svolto TECNOLOGIA MECCANICA ED ESERCITAZIONI CLASSE V MA A.S. 2013-2014 Docente: CAROLILLO ATTILIO GIUSEPPE I.t.p.: DRAGHI PIERLUIGI CONTENUTI Lavorazioni non convenzionali Confronto tra lavorazioni tra lavorazioni tradizionali e quelle innovative. Lavorazione dei materiali mediante vibrazioni ultrasoniche: schema della macchina ad ultrasuoni e principio di funzionamento; trasduttori impiegati per la produzione delle vibrazioni; tipi di utensili per applicazioni ultrasoniche; abrasivo; meccanismo di asportazione del materiale; materiali lavorabili; vantaggi del processo. Saldatura con ultrasuoni. Lavorazione dei materiali mediante l’elettroerosione: principio fisico di funzionamento; fluido dielettrico; elettroerosione a tuffo; elettroerosione a filo; fluido dielettrico; vantaggi del processo. Lavorazioni dei materiali mediante radiazione LASER: caratteristiche fisiche del LASER; generazione del fascio LASER; materiali lavorabili; laser CO 2-Nd:YAG gas di assistenza; applicazioni industriali; taglio LASER; foratura LASER; saldatura LASER. Lavorazioni dei materiali mediante fascio elettronico: Generalità. Lavorazione dei materiali mediante plasma: definizione e caratteristiche fisiche del plasma; tipi di plasma ad arco; limiti della tecnica; applicazioni industriali; plasma ad alta definizione. Taglio con getto d’acqua: processo di taglio; abrasivo; vantaggi/svantaggi del processo. Controlli non distruttivi Caratteristiche generali dei controlli non distruttivi; difetti di produzione e di esercizio. Liquidi penetranti: caratteristiche dei liquidi penetranti; fasi principali attraverso cui si svolge l’esame; applicazioni e limiti. Termografia: radiazione termica dei corpi; presenza di difetti e trasmissione del calore; misurazione della distribuzione di temperature; applicazioni. Rilevazione di fughe e prove di tenuta: prova a bolle in immersione; controlli per grandi serbatoi. Radiografia (RAGGIX): generazione dei raggi X; indicatore qualità immagine (IQI); individuazione del difetto. Metodo di controllo con ultrasuoni: caratteristiche degli ultrasuoni; schema dell’apparecchio ad ultrasuoni; tecniche di esame con gli ultrasuoni e rilevazione dei difetti; limiti. Macchine utensili a controllo numerico Struttura della macchina utensile a controllo numerico: confronto tra una macchina utensile tradizionale e una a CNC; struttura del CNC; assi della macchina; trasmissione del moto nelle macchine a CNC: (guide, vite a ricircolo di sfere); regolazione della velocità di rotazione dell’asse del mandrino; architettura del CNC (struttura del controllo, CPU, consolle); motori per l’azionamento degli assi; motori passo-passo; motori Brushless; motore lineare; l’elettromandrino. Magazzini e utensili: magazzini degli utensili; cambio dell’utensile; mandrini. Misure e servizi: rilevatori di posizione e sistemi di misura: encoder, inductosyn, resolver; trasduttori di velocità. Sistemi di controllo e asservimento: sistema di controllo ad anello aperto; sistema di controllo ad anello chiuso; misurazione del pezzo lavorato. Il controllo numerico: Differenza tra un CN e CNC; la macchina utensile a CNC e le sue funzioni; programmazione e funzioni; funzioni preparatorie; funzioni miscellanee; elementi di programmazione; unità di governo. Programmazione e lavorazioni: punti di riferimento; le coordinate assolute e incrementali; i diversi tipi di lavorazione con la macchina utensile a CNC; i cicli fissi; cicli di tornitura; piani di lavoro. Controlli statistici Metodi statistici: definizioni di: popolazione; elemento, caratteristica, campioni; distribuzione di frequenza; distribuzione gaussiana; stima dei parametri: media, moda, mediana, scarto e scarto tipo; organizzazione e rappresentazione dei dati; raggruppamento in classi dei dati; rappresentazione della distribuzione di frequenza in classi. Controlli statistici di processo: applicazione dei metodi statistici; obiettivo del controllo statistico del processo; prelevamento del campione; carte di controllo; carta di controllo (x,R). ATTIVITA’ DI LABORATORIO: Prova di trazione ed interfaccia C.N.C. NUM 720/PAC 110 VOGHERA 05/05/2014 Docente: CAROLILLO ATTILIO GIUSEPPE I RAPPRESENTANTI I.t.p.: DRAGHI PIERLUIGI ECONOMIA INDUSTRIALE ED ELEMENTI DI DIRITTO A.S. 2013-14 - CLASSI V EA/MA PROGRAMMA SVOLTO E RIPARTIZIONE QUADRIMESTRALE PRIMO QUADRIMESTRE MODULO 1: ECONOMIA POLITICA u.d. n.1: La Banca e il credito: la moneta, tipologie e funzioni; l’inflazione; la funzione creditizia; mercato monetario e finanziario; gli intermediari finanziari e gli strumenti finanziari; u.d. n.2: il commercio internazionale: le politiche commerciali e le principali teorie u.d.n.3: I pagamenti internazionali e i cambi; il sistema monetario internazionale ed europeo; la BCE e l’Euro MODULO 2: L’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE u.d. 1: il concetto di azienda: il sistema azienda e il sistema ambiente, la classificazione delle aziende (di produzione, di erogazione, pubbliche e private, individuali e collettive); definizione di imprenditore, il soggetto giuridico e il soggetto economico, i gruppi aziendali; u.d. n. 2: la struttura organizzativa aziendale: gli organi aziendali sotto il profilo gerarchico (volitivi, direttivi, esecutivi) e in base al potere decisionale (di line e di staff); la divisione orizzontale del lavoro secondo il criterio per funzione, per prodotto, per area geografica per clienti; u.d. n.3: la divisione del lavoro e le strutture organizzative: la divisione del lavoro e la struttura gerarchica: vantaggi e svantaggi; la divisione del lavoro e la struttura funzionale: vantaggi e svantaggi; la divisione del lavoro e la struttura gerarchico-funzionale: vantaggi e svantaggi; gli organigrammi, i mansionari e le norme procedurali; la tipologia delle aree funzionali d’impresa: aree caratteristiche, ausiliarie, di informazione e controllo u.d. n.4: i principali modelli macrostrutturali: la struttura plurifunzionale: vantaggi, svantaggi, funzioni della direzione marketing, della direzione produzione, della direzione del personale, della direzione amministrazione, della direzione finanza; la struttura multidivisionale: definizione, vantaggi e svantaggi; la struttura a matrice: definizione, vantaggi e svantaggi; u.d. n. 5: i meccanismi operativi: definizione e tipologie (il sistema di pianificazione e controllo, il sistema informativo, il sistema di coordinamento, il sistema di gestione del personale); lo stile di direzione: definizione; SECONDO QUADRIMESTRE MODULO 3: GESTIONE AZIENDALE, RILEVAZIONE E CONTROLLO u.d. n. 1: la gestione: definizione e tipologia di operazioni (finanziamenti, investimenti, trasformazione fisico-economica, disinvestimenti): il patrimonio aziendale: definizione, l’aspetto qualitativo (investimenti: immobilizzazioni e attivo circolante; finanziamenti: capitale proprio e capitale di debito) e l’aspetto quantitativo (definizione di attività, passività e patrimonio netto); u.d. n. 2: il risultato economico della gestione: gli aspetti della gestione (tecnico, economico, finanziario) e i cicli dell’attività aziendale; definizione di equilibrio reddituale e di equilibrio monetario della gestione aziendale; definizione di periodo amministrativo e di esercizio amministrativo; il reddito di esercizio: definizione di costi e ricavi di competenza del periodo; le aree della gestione: tipica, accessoria, finanziaria, straordinaria, fiscale); u.d. n. 3: l’economicità della gestione l’analisi dei costi: definizione di equilibrio economico dell’azienda, reddito minimo, costi figurativi, efficienza, efficacia e flessibilità; tipologie di costi: di acquisto, di impiego, di prodotto, preventivi, consuntivi, standard, fissi, variabili, comuni, speciali, diretti, indiretti; l’analisi del punto di pareggio attraverso il diagramma di redditività; u.d. n. 4: le rilevazioni aziendali e il bilancio di esercizio: definizione di rilevazione, di contabilità generale e di contabilità analitico-gestionale; definizione di conto; il bilancio di esercizio: definizione e finalità; lo stato patrimoniale: definizione e principali articolazioni (immobilizzazioni e circolante, patrimonio netto, fondi e debiti); il conto economico: definizione e schema legale; la nota integrativa: definizione; i principi generali di redazione del bilancio: elencazione; il valore aggiunto aziendale: definizione; u.d. n. 5: la contabilità analitico-gestionale: definizione, finalità, oggetti della contabilità analitico-gestionale (prodotti e centri di costo) MODULO 4: LA PIANIFICAZIONE STATEGICA E IL CONTROLLO DI GESTIONE u.d. n.1: la pianificazione aziendale: definizione e differenza tra pianificazione strategica e pianificazione operativa; definizione di budget d’esercizio; le fasi della pianificazione strategica; il controllo di gestione: definizione e fasi del processo di controllo della gestione; l’analisi degli scostamenti: definizione e tipologie di scostamenti (di efficienza, di prezzo, di volume). Libro di testo: “Diritto, economia e organizzazione aziendale”, a cura di P. Orabona, A. Pescaglini, ed: Simone per la Scuola Voghera, 15.5.2014 Prof. Beatrice Tornari I Rappresentanti di classe PROGRAMMA SVOLTO A. S. 2013/2014 Docente: Paola Scarpa Classe: V MA (Tecnico in Meccanica) Materia: meccanica applicata e macchine a fluido Modulo 1 - trasmissione del moto rotatorio con organi rigidi 2 – trasmissione del moto rotatorio con organi flessibili 3 – trasmissione del moto rotatorio in moto rettilineo e viceversa 4 – alberi e assi Contenuti o ruote di frizione ad alberi paralleli e concorrenti o ruote dentate a denti diritti, a denti elicoidali, coniche o ruota dentata a denti elicoidali-vite senza fine o rotismi o cinghie piatte, trapezoidali, dentate o sincrone o funi o catene o ruota dentata e cremagliera o eccentrico e punteria o biella e manovella o dimensionamento alberi o dimensionamento assi Ore effettivamente svolte o 135 Libro di testo o Anzalone G., Bassignana P., Brafa Musicoro G. – “Corso di meccanica” – Hoepli Editore DATA: 9 maggio 2014 Paola Scarpa …………………… ALLEGATO 2 Attività integrative curricolari ed extracurricolari Attività curricolari Attività destinazione Teatro : Teatro “ L’infinito Carcano” di Giacomo Milano Orientamento Pavia- Milano universitario Visite Viola Gomma – aziendali Voghera Italiana pelletsCorana Corso di tornitura – Sandwick di Milano a.s. 12-13 Corso di fresatura – Sandwick di Milano a.s. 12-13 Settimana bianca Giornata della memoria: Le cartelle della memoria per non dimenticare Progetto ANPI: “ Sui sentieri della memoria Orientamento in uscita I.T.I.S.“ Maserati “ ed extracurricolari collettive N° partecipanti 10(Carlucci,Cividati,Crespi,Forza,Gazzotti, Medhoun,Nechita,Rebaschio,Taffurelli) ricaduta positiva 3 positiva Tutti ( divisi in gruppi di interesse) positiva 11 positiva I.T.I.S.”Maserati 16 ” positiva Pejo 1 positiva Centro Adolescere Voghera Tutti positiva Voghera-Val di Nizza-Oramala. Varzi 7 (Belba,Bernini,Bisbocci,Carlucci,Medhoun, positiva Incontro con Adecco Ggroup Rappresentanti Confindustra Tutti (divisi per gruppi di interesse) Rebaschio Versace) positiva Viaggio di istruzione : Praga e Manaco di Baviera dal 31 marzo al 3 aprile= 16 partecipanti Attività integrative individuali Candidato Autolitano Belba Bisbocci Brusa Cividati Damaschi Forza Gazzotti Medhoun Stella Taffurelli Versace attività Stage-Maurizio Poggi- Voghera Stage-R.M. Castelletto Stage-DescaVoghera Stage-P.N.R.Voghera Stage- BrambatiVoghera Stage – GrazianoTortona StageStage-ValvitaliaRivanazzano Stage-ENISannazzaro Stage-GrazianoTortona Stage-ENISannazzaro Stage-Az.SpallaRivanazzano Periodo/durata 1 mese ricaduta positiva 1 mese positiva 1 mese positiva 6 setti. positiva 1 mese positiva 1 mese positiva 1 mesi 1 mese positiva positiva 1 mese positiva 1 mese positiva 3 sett. positiva 3 sett. positiva ALLEGATO 3 Griglia di valutazione approvata dal Collegio docenti ed inserita nel P.O.F. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Conoscenze Nessuna Gravissime lacune Molto frammentarie Competenze Nessuna Nessuna Applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con gravi errori. Si esprime in modo scorretto e improprio. Compie analisi errate Frammentarie Applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con errori Si esprime in modo scorretto e improprio. Compie analisi lacunose e con errori. Limitate e Se guidato applica le conoscenze con imperfezioni. superficiali Si esprime in modo impreciso. Compie analisi parziali. Sa utilizzare la strumentazione di laboratorio solo se guidato. Corrispondenti agli Se guidato applica le conoscenze senza commettere errori obiettivi minimi sostanziali. Si esprime in modo semplice e corretto. Sa compiere analisi sufficientemente corrette nella soluzione di problemi tipici. Sa utilizzare nelle prove pratiche proposte la strumentazione di base del laboratorio. Complete, se guidato Applica le conoscenze anche a problemi complessi, ma con sa approfondire. imperfezioni. Espone in modo corretto e linguisticamente appropriato. Utilizza la strumentazione di laboratorio, consulta i manuali tecnici per organizzare la verifica pratica richiesta. Complete, sa Applica correttamente le conoscenze anche a problemi approfondire complessi. Espone correttamente utilizzando linguaggi disciplinari specifici. Compie analisi corrette, cogliendo implicazioni e relazioni. Sa organizzare le verifiche pratiche autonomamente, consultando la documentazione tecnica. Complete, Applica le conoscenze in modo corretto e autonomo, anche a organiche, articolate problemi complessi. e con Espone in modo fluido e utilizza i linguaggi disciplinari approfondimenti specifici. autonomi. Compie analisi approfondite e individua correlazioni precise. Organizza le verifiche pratiche, consulta opportunamente la documentazione tecnica, sa relazionare sul lavoro svolto in modo logico e sintetico. Complete, Applica le conoscenze in modo corretto e autonomo, anche a organiche, problemi complessi e individua soluzioni originali e fondate. approfondite e Espone in modo fluido, utilizzando un lessico ricco ed ampliate in modo appropriato. personale Organizza le verifiche pratiche, consulta con competenza la documentazione tecnica, sa relazionare sul lavoro svolto in modo logico e sintetico, sa progettare dispositivi. Capacità/abilità Nessuna Nessuna Nessuna Nessuna Gestisce con difficoltà situazioni semplici. Rielabora sufficientemente le informazioni e gestisce nuove situazioni semplici solo se opportunamente guidato. Rielabora in modo corretto le informazioni e gestisce le nuove situazioni semplici in modo accettabile. Rielabora e gestisce correttamente nuove situazioni. Rielabora e gestisce autonomamente con prontezza nuove situazioni. Rielabora e gestisce in modo autonomo e critico nuove situazioni complesse anche pluridisciplinari. ALLEGATO 4 Criteri di attribuzione del credito scolastico Credito scolastico Durante lo scrutinio finale, nell’attribuzione del credito scolastico, i Consigli di classe utilizzeranno le tabelle allegate. Con i criteri di attribuzione del credito esplicitati nelle tabelle si intende Sottolineare l’importanza attribuita al profitto scolastico, ritenuto prioritario Consentire allo studente di scegliere liberamente le attività integrative, seguendo solo i propri interessi Evitare di selezionare tra le attività integrative, tutte valide, quelle utili per l’attribuzione del credito formativo. La tabella evidenzia che l’attribuzione del voto di condotta avviene in base alla frequenza, all’interesse e alla partecipazione al dialogo educativo, oltre che al comportamento educato e corretto con i compagni, gli insegnanti, il personale ATA e al rispetto verso gli spazi e i beni della scuola.. I singoli Consigli di classe potranno attribuire il “bonus” di punti 1, anche se la frazione di punti sarà <0,5 , in presenza di situazioni meritevoli di apprezzamento e con deliberazione adeguatamente motivata. Gli esami ECDL e di certificazione di lingua straniera sostenuti nel biennio potranno essere valutati per il credito scolastico delle classi 3^ e 4^ ,su presentazione della documentazione al Consiglio di classe (fotocopia della skills card per l’ECDL, fotocopia certificazione rilasciata per la lingua straniera). Gli esami ECDL e di certificazione di lingua straniera sostenuti nella classe 3^ ma non tutti utilizzati nell’anno scolastico in cui sono stati superati potranno essere valutati per il credito scolastico della classe 4^ ,su presentazione della documentazione al Consiglio di classe (fotocopia della skills card per l’ECDL, fotocopia certificazione rilasciata per la lingua straniera. Gli esami ECDL e di certificazione di lingua straniera sostenuti nella classe 4^ potranno essere valutati per il credito scolastico della sola classe 4^ , non potranno essere dichiarati per la classe 5^. La certificazione ECDL ottenuta durante la frequenza della scuola media inferiore potrà essere presentata per ottenere il credito scolastico (l’intero punto) solo per la classe 3 ^ Gli esami ECDL sostenuti durante la scuola media inferiore (se non sono stati completati per ottenere la certificazione finale) possono essere presentati solo per la classe 3^ : per ogni esame verrà attribuito un credito di 0,1 punto (fino a un massimo di 0,5 punti). Nell’assegnazione del punteggio relativo al credito scolastico a studenti che hanno una media dei voti superiore all’8 si parte con l’assegnazione di 7 punti, a cui può essere sommato 1 punto nelle classi 3^ e 4^ , possono essere sommati fino a 2 punti nella classe 5^ come credito formativo. Ai sensi dell’OM n.30/08 agli alunni che si avvalgono dell’IRC viene riconosciuto un punteggio variabile fra 0,05 e 0,25 punti in relazione all’interesse con il quale l’alunno ha seguito detto insegnamento (da inserire in corrispondenza della voce ‘Religione/attività alternativa’). Gli alunni che non si avvalgono dell’IRC possono decidere di presentare alla fine dell’anno scolastico la certificazione relativa all’attività svolta nell’ora alternativa che verrà valutata da 0,05 a 0,25 punti (sempre da inserire nella voce ‘Religione/attività alternativa’). Lo studente che non si avvale dell’IRC deve presentare al coordinatore del consiglio di classe il titolo dell’argomento che intende approfondire e la disponibilità di un insegnante del consiglio a valutare il lavoro svolto entro il 31 ottobre. Il lavoro deve essere presentato e discusso entro il 31 maggio. La valutazione di questa attività dovrà riguardare solo l’attribuzione del punto di credito e non rientrare nella valutazione delle discipline eventualmente interessate. ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO ALLE CLASSI 5a Allievo ______________________________________ ELEMENTI DI VALUTAZIONE classe ____________ a.s. 2013/2014 VALORE MEDIA DEI VOTI Valorizzazione della media dei voti VOTO DI CONDOTTA Frequenza Interesse Partecipazione PUNTI CORRISPONDENZA M=6 punti 4 6<M≤ 7 punti5 7<M≤ 8 punti 6 8<M≤ 9 punti 7 9<M≤ 10 punti 8 0,40 = 0,20 punti 0,80 = 0,40 punti 6 = - 0,20 punti 7 = - 0,10 punti 8 = 0 punti 9 = 0,20 punti 10 = 0,30 punti ATTIVITÀ SCOLASTICHE INTEGRATIVE discreto = 0,10 punti buono = 0,20 punti ottimo = 0,30 punti Attività curricolari di progetto o extracurricolari con valutazione Attività extracurricolari con valorizzazione ore Esami ECDL superati *** Certificazione linguistica *** Work Shadow Stage universitari Alternanza scuola – lavoro Religione/Attività alternativa buono = 0,05 punti distinto = 0,15 punti ottimo = 0,25 punti Partecipazione a concorsi ed a Olimpiadi 0,10 punti Partecipazione a concorsi, ad Olimpiadi, a Gare Sportive a livello provinciale con esiti positivi 0,30 punti Iniziative in rappresentanza dell’Istituto 0,10 punti Rappresentanza in Organi Scolastici 0,20 punti Attività di volontariato in Enti vari Attività sportive esterne non a scopo di lucro Attività di lavoro Varie _______________________ 0,10 punti ogni 10 ore 0,20 punti per esame 0,30 punti 0,40 punti 0,40 punti per 3 settimane = 0,60 punti ogni sett. Aggiuntiva = 0,10 punti CREDITO FORMATIVO 0,10 punti per attività ≥ 50 ore = 0,10 punti ≥ 90 ore = 0,20 punti 0,40 punti 0,10 punti per ogni attività riconosciuta dal C. di C. TOTALE Arrotondamento al punteggio superiore se la frazione è ≥ 0,5 Punteggio attribuito cl. 5a Punti credito classe 4a Punti credito classe 3a TOTALE CREDITO SCOLASTICO *** Gli esami ECDL e di certificazione di lingua straniera superati nel biennio e nelle classi 3^ e 4^ possono essere valutati in parte per il credito della classe 3^ e per la parte restante per il credito della classe 4^, ma non per quello della classe 5 ALLEGATO 5 Testi di simulazione di terza prova SISTEMI ( 1° simulazione) data 6.3.2014 1) Nello studio delle sequenze pneumatiche si hanno tipi di segnale così definiti: segnali continui non bloccanti, segnali continui bloccanti e segnali istantanei. Spiegare il significato 2) Il PLC 3) Il seguente programma viene caricato nel PLC. Descrivere le azioni svolte dal PLC una volta messo in RUN e vengano premuti:a) solo I0.0 b) solo I0.1 c) sia I0.0 che I0.1. i pulsanti sono del tipo NA I0.0 I0.1 Q0.0 |--------| |-------------|/|----------------( ) Simulazione di terza prova di Matematica Alunno Vedi versione cartacea del documento Classe 5MA data 6.03.2014 1. Dare la definizione di rapporto incrementale con anche il significato geometrico. Calcolare l’equazione della retta tangente nel punto X= --1 alla curva y= -----2. Dare la definizione di Asintoto verticale. Ricercare gli asintoti della seguente funzione: y= 3-2x 5x 3. Dare la definizione di integrale indefinito. Elencare le proprietà di linearità.Risolvere il seguente integrale: Simulazione terza prova data 6.3.2014 Economia industriale ed elementi di diritto Rispondi utilizzando un massimo di 10 righe per quesito: 1. Descrivi il patrimonio di funzionamento dell’azienda sotto l’aspetto qualitativa. 2. Illustra il significato della relazione A-P=N e le modifiche che essa subisce nel caso A< P. 3. Rappresenta graficamente, attraverso il diagramma di redditività e spiegandone il significato , il Punto di Pareggio. 1° SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013/14 Lingua Inglese - - 06-03- 2014 Candidato______________________________________ E’ ammesso l’uso del dizionario bilingue/monolingue Read the text and answer the questions. Most machines use some kind of rotary movement. A car engine for example changes the reciprocating motion of the piston into a rotary motion of the wheel. Internal combustion engines or electric motors are often used to provide a rotary input movement and force to a machine. The input speed is rarely the one needed for the output, so it is necessary to find a means to connect the input and output which also helps changing the speed. The most common systems are: pulley systems that use a belt to transmit motion and force from the driver shaft to the driven shaft (the continuous V-belt is the one most often used); chain and sprocket systems that use a chain to transmit rotary motion from the driver shaft to the driven shaft . Sprockets are the toothed wheels on which the chain runs. The advantage of this system over the previous one is that it will not slip; the disadvantage is that if it is not well oiled this system goes rusty. Bicycles and motorbikes use a chain and sprocket system 1. What do pulley systems use to transmit motion and force? ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ 2. What is the advantage of the chain and sprocket system over the pulley system? And the disadvantage? ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ 3. List the most important parts that make up an engine and define what are the functions of the connecting rod and of the crankshaft. ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ 2° SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO 2013/14 Lingua Inglese - Candidato______________________________________ E’ ammesso l’uso del dizionario bilingue/monolingue Read the text and answer the questions. Robot arm uses air muscles A robot R&D (Research and development) firm in North London, the Shadow Robot Company, has received £75,000 from lottery-funded NESTA (the National Endowment for Science Technology and the Arts) to develop a robot that can perform tasks for disabled people. Shadow aims eventually to produce a multifunctional robot that can be guided, trained and programmed to carry out a wide variety of useful tasks for the disabled. Shadow has already developed “air muscles” – tubes which shorten as air is pumped in – which have been used in a fully functional analogue of the human hand. “Systems based on the hand have the potential to make significant social contributions by enabling and empowering people through the creation of assistive devices” said Shadow. The device the firm intends to develop will have a hand and arm on a wheeled base, with remote control and camera systems, so a user can guide the robot through simple tasks. For example, the company envisions a user sending the robot to the bathroom to fetch a drink of water. Initially, the robot will be a bit stupid but over time, open-source software will be developed to perform more complex tasks automatically. Shadow Robot Company is a group of inventors working towards the long-term goal of producing a useful humanoid robot. (from Electronics World) 1. What can we mean by “air muscles”? ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ 2. What will the robot the company plan to create look like? ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ ____________________________________________________________________ 3. What is automation and who was the ancient inventor who first developed an automated system? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ SISTEMI ( 2° simulazione) data 5.5.2014 1) Qual è il principio di funzionamento dei sensori magnetici ad effetto Hall? 2) Descrivi la differenza fra trasduttore analogico e trasduttore digitale 3) Descrivi caratteristiche ed impiego degli estensimetri elettrici Simulazione di terza prova di MATEMATICA Vedi documento cartaceo (2 simulazione) Alunno Classe Data:5.5.2014 1)Dare la definizione di derivata con anche il significato geometrico. Calcolare la derivata della seguente funzione y= cos 2)Dare la definizione di punto di discontinuità di terza specie. Calcolare il valore del seguente limite: lim 3)Enunciare il teorema della media con anche il significato geometrico. Calcolare il valor medio della seguente funzione e anche il valore di z Y= 4-X in [1;3] Simulazione terza prova del 5.5.2014 (2 simulazione) Economia industriale ed elementi di diritto 1)In non più di 10 righe illustra quali sono i documenti che compongono il bilancio. 2) In non più di 10 righe illustra le fasi della pianificazione strategica 3)In non più di 10 righe illustra quali sono le fasi del controllo di gestione. ALLEGATO 6 Testi di simulazione di prima e seconda prova Ministero dell’Istruzione, dell’Università, e della Ricerca ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “A. MASERATI” Sede Centrale e Uffici: Via Mussini, 22 - 27058 VOGHERA (PV) Sezione Maserati - Via Mussini 22 - Tel: 0383/43644-219864 - Fax: 0383/62862 Istituto Tecnico settore Tecnologico: Elettronica ed Elettrotecnica - Informatica e Telecomunicazioni - Meccanica, Meccatronica ed Energia Liceo Scientifico: Opzione Scienze Applicate Sezione Baratta - Via don Milani 21 - Tel: 0383/43127-214259 - Fax: 0383/41760 Istituto Tecnico settore Economico: Amministrazione, Finanza e Marketing - Turismo Istituto Tecnico settore Tecnologico: Costruzioni, Ambiente, Territorio E-mail: [email protected] codice fiscale: 86007250185 PEC: [email protected] Website: www.istitutomaserati.it codice meccanografico: PVIS00900Q Allegato Simulazione di Prima Prova 16 maggio 2014 classi 5^EA, 5^MA ITI, 5^SA, 5S^B, 5^SC Liceo Scientifico Tecnologico (tempo concesso : 6 ore E’ permesso l’uso del dizionario di Italiano) TIPOLOGIA A : Analisi del testo David Grossman : Voglio parlare della pace Il testo che segue è una parte del discorso pronunciato dallo scrittore israeliano David Grossman il 10 ottobre 2010 alla Fiera del libro di Francoforte, in occasione del conferimento del “Premio della pace”dell’Associazione degli editori e dei librai tedeschi. David Grossman (1954) è autore di saggi e narrativa per ragazzi e adulti. Nell’agosto 2006, durante la seconda guerra di Israele contro il Libano, suo figlio Uri, di vent’anni, è stato ucciso insieme con tre compagni, proprio poche ore prima del cessate il fuoco tra i due paesi. […]Eccomi qui a parlarvi della pace. E’strano. Io che non ho mai conosciuto un solo istante di vera pace in vita mia vengo a parlarne a voi ? Eppure ritengo che proprio ciò che so della guerra mi dia il diritto di farlo. Già da molti anni la mia vita, i miei libri, si dipanano in questo miscuglio di guerra, di paura delle sue conseguenze, di ansia per Israele e per i miei cari che ci vivono, di lotta per il diritto ad avere una vita privata, intima, non eroica, in una situazione spesso monopolizzata dal conflitto, dalla tempesta, dalla candela. (1) E quanto più conosco profondamente la distruzione e la devastazione di una vita in uno stato di guerra, più sento il bisogno di scrivere, di creare, come se questo fosse il modo di rivendicare il mio diritto all’individualità, di dire “io”anziché “noi”. La guerra, per sua natura, annulla le sfumature che rendono unico un individuo e la meravigliosa peculiarità di ogni essere umano. E con la stessa violenza rinnega anche la somiglianza fra gli esseri umani,le cose che rendono uguali,il nostro comune destino. La letteratura, non solo scrivere libri, ma anche leggerli, è l’opposto di tutto ciò. E’ la totale dedizione all’individuo,al suo diritto di essere tale e al destino che condivide con l’intera umanità. La letteratura è la stupefazione per l’uomo, per la sua complessità, la sua ricchezza, le sue ombre. Quando scrivo cerco di redimere con tutte le mie forze ogni personaggio dalla morsa dell’estraneità, della banalità, degli stereotipi, dei cliché, dei pregiudizi. Quando scrivo lotto, talvolta per anni, per cercare di capire ogni aspetto di una figura umana, per essere lei. C’è un che di tenero, quasi materno, nel modo in cui uno scrittore cerca di percepire con tutti i suoi sensi i sentimenti e le emozioni del personaggio che crea. C’è un che di vulnerabile e di sprovveduto nella sua disponibilità a dedicarsi senza difese ai personaggi di cui scrive. E’ forse questo ciò che di grande può offrire la letteratura a chi vive in uno stato di guerra, di alienazione, di discriminazione, di povertà, di esilio, di sensazione che il suo”io” venga continuamente calpestato:la capacità di restituirci un volto umano.[…] (David Grossman, “ Voglio parlare della pace”in “ la Repubblica”, 11 ottobre 2010, trad.it.di Alessandra Shomroni) Nota1.dalla candela : all’inizio dell’articolo ( qui non riportato) Grossman aveva attuato un paragone: il tentativo di preservare i sentimenti di tenerezza,sensibilità e compassione nel pieno di una guerra è come “ camminare con una candela in mano durante una violenta tempesta”. Comprensione del testo Riassumete brevemente il testo Analisi del testo 1- Il testo è la trascrizione di un discorso pronunciato alla Fiera del libro di Francoforte. Quali elementi della scrittura manifestano la sua destinazione orale?Riferitevi al testo nella risposta. 2- Che cosa significa nel contesto il verbo “ si dipanano “? 3- Per quale scopo Grossman ha lottato negli anni della sua vita dominati dalla guerra? 4- Qual è per Grossman la principale conseguenza della guerra sugli esseri umani ? Giustificate la vostra risposta con riferimento al testo. 5- Che cosa significa nel contesto l’espressione “ meravigliosa peculiarità di ogni essere umano”? 6- Grossman sottolinea come sia un valore la somiglianza ma anche la differenza tra gli esseri umani: con quali argomenti ?In che cosa gli uomini sono simili? In che cosa diversi ? 7- Con quali argomenti Grossman sostiene che la letteratura è un antidoto alla distruzione della vita ad opera della guerra?Egli pensa soltanto a chi scrive o anche a chi legge?Si riferisce soltanto alla propria esperienza oppure a tutti gli uomini ? Rispondete con riferimento al testo. 8- Qual è lo sforzo principale dello scrittore quando crea un personaggio ?Che cosa ha a che fare questo sforzo con la sua resistenza alla guerra? A che cosa serve la letteratura in uno scenario di guerra? 9- Quale vi pare sia dunque per Grossman il rapporto tra la letteratura e la pace? Approfondimento Perché a vostro parere è particolarmente significativo che Grossman, ebreo israeliano, sia stato insignito del “ Premio della pace” alla Fiera del libro di Francoforte, in Germania?Quale vi pare sia il suo atteggiamento con i suoi interlocutori?Vi pare manifesti risentimenti nei confronti dei tedeschi , o avversione per gli arabi palestinesi in conflitto con Israele?Quale idea dell’uomo e dei rapporti tra i popoli vi pare sottesa al suo discorso ? Discutete il tema ricorrendo eventualmente a confronto con altri testi o autori a voi noti. TIPOLOGIA B : articolo di giornale / saggio breve CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1.AMBITO ARTISTICO-LETTERARIO ARGOMENTO: Il progresso ha cambiato la nostra vita Documenti FOLLETTO-Oh sei tu qua, figliolo di Sabazio? ( 1)Dove si va? GNOMO- Mio padre m’ha spedito a raccapezzare che diamine si vadano macchinando questi furfanti degli uomini; perché ne sta con gran sospetto, a causa che da un pezzo in qua non ci danno briga, e in tutto il suo regno non se ne vede uno. Dubita che non gli apparecchino qualche gran cosa contro, se però non fosse tornato in uso il vendere e comprare a pecore, non a oro e argento; o se i popoli civili non si contentassero di polizzine (2) per moneta, come hanno fatto più volte, o di paternostri di vetro, come fanno i barbari; o se pure non fossero state ravvalorate le leggi di Licurgo, che gli pare il meno credibile. FOLLETTO-Voi gli aspettate invan: son tutti morti, diceva la chiusa di una tragedia dove morivano tutti i personaggi. GNOMO-Che vuoi tu inferire? FOLLETTO- Voglio inferire che gli uomini sono tutti morti, e la razza è perduta.[…] GNOMO- Ma come sono andati a mancare quei monelli? FOLLETTO- Parte gareggiando tra loro, parte navigando, parte mangiandosi l’un l’altro, parte ammazzandosi non pochi di propria mano, parte infracidando nell’ozio, parte stillandosi il cervello sui libri, parte gozzovigliando, e disordinando in mille cose; in fine studiando tutte le vie di far contro la propria natura e di capitar male.[…] GNOMO- Sia come tu dici. Ben avrei caro che uno o due di quella ciurmaglia risuscitassero, e sapere quello che penserebbero vedendo che le altre cose,benché sia dileguato il genere umano, ancora durano e procedono come prima, dove essi credevano che tutto il mondo fosse fatto e mantenuto per loro soli. (1) Sabazio: divinità di origine traco-frigia assimilata dai Greci a Dioniso (2) Polizzine: biglietti, foglietti di carta (Giacomo Leopardi, Dialogo di un folletto e di uno gnomo, Operette Morali, 1824) Un bello e orribile mostro si sferra, corre gli oceani, corre la terra: corusco e fumido come i vulcani, i monti supera, divora i piani, sorvola i baratri; poi si nasconde per antri incogniti, per vie profonde; ed esce; e indomito di lido in lido come di turbine manda il suo grido, come di turbine l’alito spande: ei passa, o popoli, Satana il grande; passa benefico di loco in loco su l’infrenabile carro del foco. Salute, o Satana o ribellione, o forza vindice de la ragione! Sacri a te salgano Gl’incensi e i voti! Hai vinto il Geova De’ sacerdoti. (Giosue Carducci, Inno a Satana 1863,vv.169-200) L’uomo s’è messo al posto degli alberi e delle bestie ed ha inquinata l’aria, ha impedito il libero spazio. Può avvenire di peggio. Il triste e attivo animale potrebbe scoprire e mettere al proprio servizio delle altre forze. V’è una minaccia di questo genere in aria. Ne seguirà una grande ricchezza…nel numero degli uomini. Ogni metro quadrato sarà occupato da un uomo. Chi ci guarirà dalla mancanza di aria e di spazio?Solamente al pensarci soffoco!ma non è questo, non è questo soltanto. Qualunque sforzo di darci la salute è vano. Questa non può appartenere che alla bestia che conosce un solo progresso, quello del proprio organismo. Allorché la rondinella comprese che per essa non c’era altra possibile vita fuori dell’emigrazione,essa ingrossò il muscolo che muove le sue ali e divenne la parte più considerevole del suo organismo. La talpa s’interrò e tutto il suo corpo si conformò al suo bisogno. Il cavallo s’ingrandì e trasformò il suo piede. Di alcuni animali non sappiamo il progresso, ma ci sarà stato e non avrà mai leso la loro salute. Ma l’occhialuto uomo, invece, inventa gli ordigni fuori del suo corpo e se c’è stata salute e nobiltà in chi li inventò, quasi sempre manca in chi li usa. Gli ordigni si comperano, si vendono e si rubano e l’uomo diventa sempre più furbo e più debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione della sua debolezza. I primi suoi ordigni parevano prolungazioni del suo braccio e non potevano essere efficaci che per la forza dello stesso, ma, oramai,l’ordigno non ha più nessuna relazione con l’arto. Ed è l’ordigno che crea la malattia con l’abbandono della legge che fu su tutta la terra la creatrice. La legge del più forte sparì e perdemmo la selezione salutare. Altro che psicoanalisi ci vorrebbe: sotto la legge del possessore del maggior numero di ordigni prospereranno malattie e ammalati. Forse traverso una catastrofe inaudita prodotta dagli ordigni ritorneremo alla salute. Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile, in confronto al quale gli esplosivi attualmente esistenti saranno considerati quali innocui giocattoli. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po’ più ammalato,ruberà tale esplosivo e s’arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto ove il suo effetto potrà essere il massimo. Ci sarà un’esplosione enorme che nessuno udrà e la terra ritornata alla forma di nebulosa errerà nei cieli priva di parassiti e di malattie. ( I. Svevo, La coscienza di Zeno, Mondadori, Milano 1990) Umberto Boccioni, dinamismo di un ciclista, 1913 Compagni!Noi vi dichiariamo che il trionfante progresso delle scienze ha determinato nell’umanità mutamenti tanto profondi, da scavare un abisso fra i docili schiavi del passato e noi liberi, noi sicuri della radiosa magnificenza del futuro. ( dal Manifesto dei pittori futuristi, febbraio 1910) La paura della fine del mondo è un elemento ricorrente nella storia del genere umano. E’il Diluvio, è l’Apocalisse, è il Giudizio Universale.[…] Questa paura antica e ricorrente, nella nostra epoca si è riproposta con caratteri nuovi, che non la fanno più dipendere dalla collera degli Dei ma da pericoli reali creati dall’uomo. A partire dalla metà del secolo scorso, per trent’anni la fine del mondo ha assunto le forme della guerra nucleare tra le due “ superpotenze”nate dalla Seconda Guerra Mondiale, cioè tra gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica. Una letteratura imponente ha immaginato tutto ciò che poteva essere immaginato in proposito: i giorni che precedono il conflitto, il“ giorno dopo” (the day after), il pianeta reso inabitabile e le condizioni di vita dei superstiti, le razze mutanti e i mostri nati dall’olocausto nucleare. Quei temi, poi, si sono allontanati dalle nostre fantasie collettive, anche se il pericolo di una guerra combattuta con armi non convenzionali non è mai venuto meno, anzi è cresciuto nel mondo il numero delle bombe atomiche e dei Paesi che le possiedono. Gli scenari apocalittici sono rimasti, ma sono cambiate le cause che dovrebbero(potrebbero)produrli. Quelle cause,nel presente, sono il buco d’ozono e l’effetto serra; sono le calotte polari che si sciolgono e le variazioni del clima; sono l’intensificarsi e l’inasprirsi dei maremoti, dei tifoni e degli altri fenomeni atmosferici, in un pianeta dove l’intero ecosistema è stato modificato e danneggiato dall’opera dell’uomo; sono gli effetti di uno sfruttamento sempre più selvaggio delle risorse naturali,e innanzitutto del petrolio…da cinquant’anni, ormai, gli uomini si stanno abituando a conviver con l’idea di una loro possibile fine, non voluta da Dio ma da loro stessi. Questa idea,forse eccessiva ma per certi aspetti verosimile, è figlia del progresso iniziato più di due secoli fa, nel Settecento[…].Di quel progresso che ci ha dato un’infinità di cose utili e positive, e che però poi ha riempito il mondo di bombe atomiche, di malattie tumorali, di inquinamento e di catastrofi ambientali in atto o annunciate. Il progresso ha cambiato la nostra vita e ha cambiato anche il nostro rapporto con il futuro.[…]Ci ha fatto capire che il futuro non è ( o non è più) lo spazio sconfinato, il Far West dei nostri sogni collettivi e delle nostre scommesse; che è sempre più prevedibile, e che nella sua prevedibilità contiene il germe del nostro (possibile) declino e della nostra ( possibile) fine. Il germe della “fine del mondo”. (S. Vassalli, Fermate il mondo, ci hanno rubato il futuro, in “ Corriere della Sera, 16 marzo 2006) 2. AMBITO STORICO-POLITICO ARGOMENTO: Meritocrazia Documenti L’obiettivo è avere un Paese migliore. E per questo è giusto alzare l’asticella proseguendo sul doppio binario: da una parte promuovere l’equità, dall’altra valorizzare la capacità e l’impegno. Promuovere i più bravi aiuta la scuola nel suo complesso, se i bravi non sono bravi solo per se stessi ma anche per la società. Vogliamo un Paese trainato dai migliori. ( da un’intervista al ministro Francesco Profumo) Che cos’è la meritocrazia?licenziare i “ fannulloni” nel settore pubblico?Eliminare le raccomandazioni? Nulla di tutto ciò. Licenziare i “ fannulloni” è sacrosanto,ma cosa fare dei milioni che non sono fannulloni e che bisogna valorizzare? Negli USA, patria della meritocrazia, le “ recommendations” portano a riempire un posto di lavoro su due. Si tratta però di “ raccomandazioni” molto diverse dalle nostre. Chi segnala qualcuno particolarmente bravo e adatto per un posto di lavoro lo fa con grande cautela, perché mette in gioco la propria stessa reputazione e risponderà moralmente della performance della persona segnalata; da noi, invece, si raccomandano con leggerezza persone che non si conoscono (dal punto di vista delle capacità professionali) per posti di lavoro che non si conoscono. ( R. Abravanel, autore del libro Meritocrazia, Garzanti, Milano 2008) Quando dal merito si glissa progressivamente verso la nozione di eccellenza, di cui oggi tanti responsabili politici, economici e culturali si riempiono la bocca, allora cominciano ( o continuano) i veri problemi. Visto che l’eccellenza, a differenza del merito, rinvia non solo al valore individuale o collettivo dell’educazione e della ricerca, ma anche e soprattutto alla competizione,alla lotta,alla gerarchia, alla dominazione. E’ il modello dello sforzo e del sacrificio: fin dalla più tenera età si deve tendere alla perfezione. A qualunque costo. Poco importa le conseguenze. Perché prima o poi lo sforzo sarà ricompensato e poi, in questo mondo competitivo e senza pietà, solo i migliori possono sopravvivere. E’ in fondo il modello dell’homo homini lupus. Questo tentativo di spingere anche l’università e la ricerca verso la“ competitività e l’eccellenza”mostra bene che l’ideologia dominante resta quella manageriale e aziendale degli ultimi anni. L’ideologia della perfezione e della performance. Un’ideologia che, nonostante tutto, non è riuscita ad evitare la crisi profonda di cui oggi stiamo pagando le conseguenze. Anzi. Forse è solo uscendo da questa ossessione dell’eccellenza che si potranno poi ripensare le basi di un nuovo vivereinsieme. ( M. Marzano, Che cosa significa l’eccellenza a scuola, “ la Repubblica”, 8 giugno 2012) Chi ha ricevuto in dono un talento lo ha avuto per spenderlo a favore della sua comunità. Si può discutere se questa sia la sua tribù o l’umanità intera, o qualcosa di intermedio, ma il tema non cambia: chi ha doti non ha semplicemente una fortuna, ha anche un dovere sociale che gli pesa sulle spalle(e che, a volte, pesa moltissimo: ci sarebbe tutta una tradizione letteraria a testimoniare questa realtà…) Possibile che la scuola, che per di più vuole essere “ pubblica” , cioè al servizio della propria polis, non si ponga il dovere di educare a questa dimensione, che è essenziale per quello che una volta si sarebbe chiamato il progresso civile e morale di una nazione? ( P. Pombeni, Una scuola al servizio della polis,”il Sole 24 Ore Domenica, 17 giugno 2012) Il talento e il merito contano poco per avere un posto di lavoro in Italia: ecco semplicemente “perché i laureati italiani non vedono l’ora di emigrare”. L’Economia in edicola oggi si occupa della fuga dei cervelli dal Belpaese mettendo il dito nella piaga:l’accesso al lavoro dipende da legami familiari, clientele politiche e raccomandazioni. Un “ modo italiano di fare le cose” che genera “ frustrazione” tra i giovani più istruiti.[…] Gli italiani con un livello alto di istruzione che hanno scelto di lasciare il Paese sono 300mila, secondo statistiche Ocse del 2005. Nel 2002-ricorda un settimanale britannico- un esponente del governo Berlusconi diceva che il problema non esiste, sostenendo che solo 150-300 laureati all’anno lasciano il Paese; oggi un ministro riconosce in privato il fenomeno, ma dice che il solo motivo di preoccupazione è la partenza di ricercatori scientifici. Invece- si legge- uno studio del 2004 rivela che, tra gli emigrati italiani, la parte dei laureati è quadruplicata tra il 1990 e il 1998. Nel 1999, secondo un altro studio, 4mila laureati hanno cancellato la loro residenza in Italia. ( E. Fazzino, Parentopoli, clientele e raccomandazioni: solo così c’è lavoro e i giovani laureati fuggono dall’Italia, Il Sole 24 Ore, 7 gennaio 2011) 3. AMBITO SOCIO-ECONOMICO ARGOMENTO:Ripensare la città. Sostenibilità, riqualificazione, green economy e sfide hi-tech Documenti Una “ buona società, ovvero una società giusta o decente si realizza nella città e nel territorio. Come costruire questa “ città felice” o almeno “ decente” per il XXI° secolo: con quali idee, valori, strategie si può realizzare la città della giustizia, dei diritti umani, della pace, della bellezza e tutela ecologica? Di quali nuovi strumenti c’è bisogno in questa nostra epoca di globalizzazione e di urbanizzazione per esprimere la qualità umana della città? Per costruire scelte capaci di promuovere una vita più “ buona”?[…] Il mondo sta diventando sempre più un mondo di città. Esse sono il centro di ogni innovazione ed il luogo di eccellenza per la creazione della ricchezza. Ma questo mondo di città sta diventando più umano? Emarginazione,disoccupazione,povertà e violenza tendono oggi ad urbanizzarsi; lo stesso inquinamento ambientale si concentra proprio nelle aree urbane. Anche le diseguaglianze aumentano nelle città.[…]Occorre,invece,distribuire i benefici dello sviluppo globalizzato in modo equilibrato, facendoli condividere anche ai più poveri/marginali: questa è la posta in gioco dello sviluppo umano sostenibile. […] La divisione tra Nord e Sud passa all’interno della città stessa. Ogni città ha un suo Nord opulento in cui prevale l’economia immateriale, ed un Sud sempre più povero e degradato.[…]Pochi dati sono sufficienti per evidenziare l’intensità delle disuguaglianze a livello urbano tra città legale e città “ informale”. In molti paesi in via di sviluppo più della metà degli abitanti vive in abitazioni informali(slum,squatter,ecc.)che non sono riconosciute dai governi locali, ignorate nelle mappe ufficiali, né quindi servite da infrastrutture(acqua,luce,trasporti,raccolta rifiuti, ecc…) Il modello di sviluppo umano sostenibile, che rappresenta l’unica innovazione relativa al modo con il quale organizzare la vita sociale/economica e civile, riconosce la fine della idea di affluent society. Esprime,cioè,la fine dell’idea di stile di vita e di consumo “ senza limiti”, introducendo, più in generale, la cultura del limite. Riflette la ricerca di nuovi valori, che non siano solo quelli economico/strumentali, ma anche dei valori in sé.[…] Lo sviluppo umano sostenibile richiede, dunque, un cambiamento nella priorità tra valori, nel modo di fare le scelte. Richiede che i valori incorporati nella scelta non siano solo quelli dell’economia, ma anche quelli della giustizia, della reciprocità, della solidarietà, della ricerca dell’armonia, della bellezza. La città felice è, infatti, quella dove si riesce ad “essere di più” e non ad “ avere di più” in termini di consumo e ricchezza materiale […].Abbiamo bisogno di una visione che ci dica cos’è l’uomo e quale è il suo posto rispetto agli altri uomini e alla natura: un’idea di uomo solidale, capace cioè di vivere con gli altri e di prendersi cura anche degli altri e della natura stessa. (L.Fusco Girard, Introduzione a Città sostenibile e sviluppo umano oggi, a cura di L. Fusco Girard, B. Forte, ed. Franco Angeli, Milano 2000) Parole nuove e alla moda: favellizzazione, slumizzazione. La favela,lo slum che invade il tessuto della città come un attacco batterico, facendolo ammalare. Non solo nei paesi in via di sviluppo, ma anche in quelli avanzati. Così, almeno, si è abituati a pensare. A meno che dal batterio si possano trarre anticorpi, e avviare processi di guarigione. E che dai ghetti in degrado come dagli edifici abbandonati si possa imparare qualcosa di utile su quelle che la sociologia urbana(ma anche l’architettura più attenta alle interazioni sociali) chiama la città informale, o le comunità informali. Così la pensa uno degli intellettuali più autorevoli in materia,Mohsen Mostafavi, iraniano di formazione inglese, oggi preside della Harvard School of Design a Cambridge, Massachussets. Al recente Fest Arch di Perugia, dedicato alla“Città nella città”, Mostafavi ha affrontato la sua lezione come un antropologo culturale, mostrando vividi grafici su alcune città globali : le comunità formali coprono il 21 per cento dell’area di San Paolo, il 20 per cento di Rio de Janeiro, il 13 per cento di Tijuana. Ma ha ricordato che a Medellin, in Colombia, città identificata con il narcotraffico, programmi di riqualificazione hanno prodotto iniezioni di buona architettura e buoni servizi nelle aree più difficili. E’ a Medellin che , grazie al sindaco Sergio Fajardo, attraverso impianti sportivi, trasporti pubblici, scuole e biblioteche si sono riqualificate intere porzioni di città che parevano irrecuperabili.[…] Il fenomeno interessa da vicino l’Italia, il Paese, come ripete con sopraffina crudeltà l’architetto olandese Winy Maas, “ con i più bei centri storici e il peggior sprawl urbano(1)d’Europa”,che è l’espansione caotica. Soprattutto ora che si parla di “enclaves etniche” o di “ occupazioni temporanee”, dalla Little Wenzhou tessile di Prato alle officine occupate RSI di Roma ai creativi milanesi di Macao. ( E. Arosio, Ma che bella favela. Colloquio con Mohsen Mostafavi, in “L’Espresso”,2 agosto 2012 Nota 1.sprawl urbano: insediamenti esterni ai centri urbani, sovente realizzati su terreni di nuova urbanizzazione e caratterizzati da scarsa qualità dell’abitato. Architettonicamente affascinante. Verde e sostenibile. Dinamica e con un sistema di trasporti efficiente. Attrattiva per il business, senza essere classista né dispendiosa. Cosmopolita, ma nello stesso tempo a misura d’uomo. Accessibile e sicura. Con servizi sanitari che funzionano. Ricca di iniziative culturali, e anche di locali per divertirsi la sera, e con le scuole migliori, naturalmente. Senza tralasciare la moda e i negozi di ogni tipo. E’ così che si immagina la città a cui consegnare il trofeo con su scritto “ premio alla città ideale”. Scovarla è diventato lo sport preferito di istituti di ricerca, fondazioni e riviste di tutto il mondo.[…] Mettendo insieme i risultati degli undici parametri considerati - dall’occupazione alla salute, dall’istruzione all’ambiente, dalla sicurezza alla mobilitàcome si vive mediamente nelle città italiane? Le nostre città non brillano certo per vivibilità: la percezione dei residenti le inchioda ad un voto mediocre.[…] .Se la cavano meglio le città del Nord, soprattutto quelle del Nord-Est, tre delle quali occupano l’intero podio. Si tratta di due delle province autonome di Trento e Bolzano, e in terza posizione di Verona. Ne troviamo un’altra al sesto posto, Trieste. Le città del Sud sono fanalino di coda. ( Ti abito che è un piacere ( inchiesta), in” Altroconsumo”, n.261, luglio-agosto 2012 Tutto è cominciato con una sconfitta, quella delle Olimpiadi non ottenute nel 2004. L’idea era di trasformare questo distretto industriale abbandonato nel villaggio olimpico[…]Sfumata l’opportunità dei Giochi, hanno vinto la medaglia d’oro della sostenibilità[…]:a Stoccolma, dieci anni fa, avevano stabilito di ridurre le emissioni di CO2 da 5,3 tonnellate a testa a 3 tonnellate entro il 2015 e l’obiettivo è quasi già stato raggiunto; volevano raggiungere i 500 chilometri di ciclabili entro quest’anno e sono già a 760, mentre il 78 per cento dei trasferimenti avviene con i mezzi pubblici; la tripartizione cemento-acqua-verde(legge dello Stato) vede prevalere quest’ultimo con il 55 per cento ( l’Ecoparco cittadino occupa 26 chilometri quadrati di vera e propria foresta urbana) mentre da tre anni si può bere l’acqua direttamente dal canale anche davanti al Municipio. Quanto al cemento, neanche un metro quadrato in più previsto rispetto all’esistente[…]. Qui a Hammarby l’80 per cento dei residenti si sposta già senz’auto. Spiega il city manager Erik Freudenthal: “ l’acqua piovana viene raccolta e usata per le toilette. Ma non sprechiamo neanche quella corrente:mentre nel resto di Stoccolma il consumo medio è di 200 litri a persona al giorno,qui stiamo quasi a 100.” Con qualche astuzia, come l’aggiunta d’aria nei tubi in modo da“gonfiare”il getto[…]. Secondo Erik se il 75 per cento del successo è delle infrastrutture e degli architetti, il restante 25 per cento è merito dei residenti. Naturalmente con una raccolta differenziata che sfiora il cento per cento(dalle abitazioni un sistema pneumatico sotterraneo spara i rifiuti a 70 all’ora verso gli impianti di riciclo e di conversione energetica), ma anche con una sorta di statuto che impegna tutti all’uso del car sharing almeno venti volte l’anno e alla partecipazione alle attività di quartiere. Compreso il censimento annuale di oche e cigni. (M.G.Mian, Città ecosostenibili. Il futuro è a Stoccolma, in “ Io Donna”, 21 luglio 2012 C’è di che farsi girare la testa, a guardare i progetti hi-tech che gli architetti di tutto il mondo hanno sfornato negli ultimi mesi. L’ultima occasione è la Skyscraper competition, la sfida per il grattacielo più innovativo. Quest’anno l’idea vincente […] si chiama Himalaya Water Tower e viene dalla Cina: immagina la costruzione di edifici alti ottocento metri addirittura sull’Himalaya per raccogliere acqua durante la stagione delle piogge purificandola e surgelandola in modo da poterla ridistribuire a valle nei periodi di siccità […]. Tra i sogni più arditi del 2012 c’è anche Monument to Civilization, grattacielo-discarica in cui si potrebbero raccogliere tutti i rifiuti cittadini per produrre biogas tramite un impianto di digestione anaerobica riprocessando in più le acque reflue. Insomma,ce n’è per tutti i gusti e soprattutto per ogni uso possibile, partendo dalla questione cardine che ormai da anni anima i dibattiti sulla pianificazione urbanistica: com’è possibile sostenere il continuo inurbamento e l’aumento della popolazione mondiale senza costruire città mostruose, estese per centinaia di chilometri quadrati e di fatto impossibili da vivere? In molti scommettono sull’altezza: tutto andrà verticalizzato, creando più spazio per case, negozi e uffici e meno necessità di spostarsi freneticamente da una parte all’altra. E il concetto non appartiene solo ai grattacieli “dream” ma anche a quelli già in costruzione come The Shard, il nuovo lavoro di Renzo Piano per Londra: una sorta di piccola città nella città con uffici, abitazioni, hotel, ristoranti, persino un giardino e un punto panoramico per complessivi 72 piani che verranno abitati da circa 15 mila persone. […]” L’obiettivospiega Piano- è costruire più denso, costruire sul costruito, anziché realizzare nuove periferie aumentando le distanze e spingendo le persone a usare l’automobile. Una città dispersa è poco ecologica e poco saggia sul piano dei consumi. Invece avere tutto nello stesso edificio, dalla casa all’ufficio, dai negozi al ristorante, contribuisce a diminuire il ricorso al trasporto privato.”Gli elementi cardine dei progetti sfornati dagli studi di tutto il mondo sono proprio funzionalità e sostenibilità. Prendiamo per esempio l’ecoprogetto coreano a impatto zero Archipelago 21, pensato come sistema di “ isole” galleggianti nel verde che costituiranno il nuovo Yongsan Interational Business District( YIBD) di Seul. Nel maxiprogetto firmato da Daniel Libeskind le “ isole” sono rappresentate ognuna da un grattacielo e sono e orientate in base ai principi del feng – shui. Ogni grattacielo è un mondo a sé e porta la firma di uno dei big dell’architettura mondiale[…].Se Archipelago 21 appare un progetto ambizioso, che dire dei propositi di Nuova Delhi o dell’intento di Pechino di passare dagli attuali 75 grattacieli a 141 entro la fine del 2017? Forse il futuro sarà davvero sempre più verticale. ( A.Viola, il futuro sarà verticale, in “ L’Espresso”, 26 luglio 2012) 4.AMBITO TECNICO_SCIENTIFICO ARGOMENTO : Ordine e caso Documenti Negli ultimi anni del Settecento il fisico e matematico francese Pierre Simon Laplace fece omaggio all’imperatore di una copia del suo libro Esposition du système du monde,Napoleone osservò:”Cittadino, ho letto il vostro libro e ho notato che non vi avete dato nessun spazio all’opera del Creatore.” Al che Laplace ribattè:” Cittadino primo console, non ho avuto bisogno di questa ipotesi.” Vero o falso che sia, il racconto illustra bene la posizione della scienza. Per spiegare la realtà allora, e a maggior ragione oggi, non c’è bisogno di chiamare in causa Dio e la sua potenza. Ciò non significa ovviamente che il Creatore non esista: alla questione ognuno può rispondere come la sua mente e il suo cuore gli o le suggeriscono. (Edoardo Boncinelli , la scienza non ha bisogno di Dio , Rizzoli, Milano 2012, pag.7 ) 191. Sopra abbiamo dimostrato che Dio ha prodotto le cose nell’essere non per necessità di natura, ma per intelletto e volontà; ora chiunque agisce per intelletto e volontà agisce per un fine, dato che l’intelletto operativo ha come principio il fine : è dunque necessario che tutte le cose che sono state fatte da Dio siano state fatte per un fine. 192. Inoltre la produzione delle cose da parte di Dio fu fatta ottimamente: ora è meglio fare una cosa per un fine che farla senza l’intenzione di un fine: dal fine infatti si deduce la ragione di bene nelle cose che vengono fatte. Dunque le cose sono state fatte da Dio per un fine. 193. Se ne ha un segno anche nelle cose che vengono prodotte dalla natura, nelle quali niente è invano, ma ciascuna ha un proprio fine. Ora, non è conveniente dire che le realtà della natura sono più ordinate della stessa istituzione della natura da parte del primo agente, dal momento che da essa trae origine tutto l’ordine della natura. E’ dunque chiaro che tutte le cose sono prodotte da Dio per un fine. ( San Tommaso d’Aquino, Compendio di teologia e altri scritti, UTET, Torino 2010) In sostanza si prende atto della realtà dell’evoluzione, della trasformazione della specie per discendenza comune e del fatto che la terra, oltre a non essere piatta, probabilmente non ha nemmeno i 6000 anni previsti dai testi sacri. Ciò che si continua a non accettare è la spiegazione scientifica e naturalistica di questi fatti, cioè la teoria dell’evoluzione per selezione naturale, alla quale si contrappone l’ipotesi secondo cui la storia naturale sarebbe stata fin dall’inizio diretta da un “ disegno superiore”. Questo movimento di opinione viene chiamato “ neocreazionismo” e persegue, per il resto, la stessa battaglia giuridica ingaggiata dai suoi predecessori fondamentalisti: chiedere che nei corsi di scienze delle scuole americane sia insegnata per legge la dottrina del disegno intelligente a fianco della teoria darwiniana. ( Telmo Pievani, Creazione senza Dio, Einaudi, Torino 2006) Ma perché la connessione tra religione e argomenti scientifici risulta così efficace ? Per due motivi a mio avviso, il primo è la capacità pressoché immediata del termine“Dio“di far comprendere l’importanza della posta in gioco quando si tratta degli ambiti fondamentali della scienza come l’origine dell’universo, della materia e di quella particolare materia dotata di movimento e di intelligenza che è la vita. Parlando della particella responsabile della massa, o dell’unificazione tra relatività e meccanica quantistica perseguita dalla teoria delle stringhe, si toccano territori primordiali, di rilievo non solo fisico ma anche filosofico per l’importanza sul senso complessivo del nostro essere qui. E il termine Dio con solo tre lettere ha questa capacità evocativa. Il secondo motivo è il bisogno primordiale della nostra mente di conciliare scienza e sapienza. Noi avvertiamo infatti l’esigenza non solo di conoscere dati e ricevere informazioni, ma anche di valutare il loro significato per l’esistenza e per i criteri con cui pensiamo la giustizia, la bellezza, il bene e il male. Le civiltà del passato erano in grado di conciliare scienza e sapienza, si pensi al titolo posto da Newton al suo capolavoro, Elementi matematici di filosofia naturale, che indica il fatto che per Newton essere scienziato ed essere filosofo (ed essere biblista vista la sua passione per la Sacra Scrittura) erano la medesima cosa. Oggi però tale conciliazione è infranta e il risultato è l’attuale separazione tra discipline scientifiche e umanistiche, simbolo di una più complessa lacerazione interiore. Per questo, quando si prefigura la possibilità di ritornare all’antica visione unitaria, la mente umana si fa attenta e partecipe, si tratti di un’invisibile particella subatomica o di libri ben in vista in vetrina. (Vito Mancuso, La scienza e la sapienza, “ la Repubblica” 5 luglio 2012) TIPOLOGIA C: Tema storico Berlino fu la capitale del dopoguerra, mentre la Germania fu l’epicentro della guerra fredda. Illustrate le principali vicende della capitale e, più in generale,dell’intera regione tedesca concentrando la vostra attenzione sui nuovi confini, sugli spostamenti di popolazione, sugli eventi del 1945-1949, sulle ragioni che hanno portato alla costruzione del muro nel 1961. TIPOLOGIA D : Tema di ordine generale In che modo un giovane oggi può sentirsi “ cittadino e partigiano”, ossia partecipe attivo della vita sociale e politica ? Argomentate la vostra posizione, riflettendo sul brano di Antonio Gramsci che segue. “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti.[…]Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era attivo e chi era indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti.” ALLEGATO 7 Griglie di valutazione delle prove scritte e colloquio GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA INDICATORI Competenze linguistiche e comunicative Competenza morfo-sintattica Competenza lessicale DESCRITTORI Uso poco articolato e/o scorretto delle strutture sintattiche Uso corretto e sufficientemente articolato delle strutture sintattiche Lessico limitato e talvolta improprio Lessico appropriato e complessivamente adatto alla situazione comunicativa Punteggio parziale Conoscenze lacunose e frammentarie ; uso inadeguato delle informazioni e dei documenti forniti Pertinenza e correttezza dei contenuti Contenuti limitati e superficialmente acquisiti oppure presenza di lacune e/o errori rilevati in una documentazione sommaria Emergono i contenuti fondamentali Contenuti globalmente corretti, abbastanza approfonditi e consapevolmente acquisiti Acquisizione approfondita e critica dei contenuti Punteggio parziale Capacità logicocritiche ed interpretative Coerenza ed efficacia della trattazione Contestualizzazion e storico-tematica o capacità interpretativa o dettato stilistico Misurazione e valutazione 1 2 1 2 1 2 3 4 5 Struttura disorganica 1 Struttura non pienamente organica Struttura sufficientemente chiara e ordinata Struttura efficace e ben organizzata Presenza di almeno una delle voci indicate 2 3 4 1 Presenza di almeno due delle voci indicate o particolare rilievo di una di esse Punteggio parziale Punteggio totale 2 15/15 /15 Valutazione della prova scritta di MECCANICA Indicatori Conoscenze: Descrittori a)molto scarse 1)Contenutistiche b)lacunose 2) Procedurali c)frammentarie Punteggio Punteggio in in decimi quindicesimi 4 6 4,5 6 1,5 3 10 15 d)di base e)sostanzialmente corrette f)corrette e complete Competenze elaborative Riguardano: 1)la comprensione delle richieste a)molto scarse 2)l’impostazione della risoluzione del problema c)incerte e/o meccaniche b)inefficaci d)di base 3) l’efficacia della strategia risolutiva e)efficaci 4)lo sviluppo della risoluzione f)organizzate e sicure 5)il controllo dei risultati a)elaborato di difficile o Competenze comunicative faticosa interpretazione o carente sul piano formale 1)sequenzialità logica della e grafico stesura 2)precisione formale (algebrica e grafica) b)elaborato facilmente interpretabile 3)presenza di commenti significativi c)elaborato logicamente strutturato e formalmente accurato PUNTEGGIO TOTALE Valutazione della terza prova GRIGLIA PER LA TERZA PROVA INDICATORI a)Pertinenza alla traccia b)Padronanza dei contenuti c)Sequenzialità logica, chiarezza ed efficacia della trattazione d)Correttezza morfo-sintattica e) Padronanza del lessico specifico Punteggio totale PUNTI 1 3 3 PUNTI 2 4 4 1 2 10 2 3 15 Valutazione in quindicesimi con punteggio da 1 a 15, e sufficienza corrispondente al punteggio 10, ottenuta come somma dei punteggi assegnati in corrispondenza di ogni indicatore. Punteggio totale assegnato………………… Valutazione delle prove orali INDICATORI Pertinenza e strutturazione logica della risposta Padronanza dei contenuti Capacità di organizzare e sviluppare percorsi autonomi DESCRITTORI Risposta non pertinente Risposta parzialmente pertinente Comprensione superficiale Comprensione adeguata Piena comprensione PUNTI 1-2 3-4 5 6 7 Non sono presenti concetti inerenti alla domanda Conoscenza lacunosa e frammentaria Conoscenze limitate Conoscenze e concetti corretti Conoscenze approfondite e organiche 1-2 3-4 5 6 7 Limitata organizzazione del discorso in rapporto al contesto espositivo Adeguata trattazione sinteticointerpretativa Organizzazione autonoma e completa delle conoscenze acquisite 2,5 7 2,5 5 1,5 5 1.5 6 2 30/30 10/30 1-2 3-4 5 Competenze lessicali Uso limitato e/o improprio del lessico Uso parzialmente corretto del lessico Uso appropriato e coerente del lessico Correttezza morfosintattica Uso non del tutto corretto delle strutture 1-3 Uso poco articolato o parziale 4-5 Uso corretto e articolato 6 TOTALE 7 1-2 3-4 5
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