Consigli per il business

03/05/2014
Pag.45
Capital - N.410 - apr/mag 2014
(diffusione:85554, tiratura:133841)
C’è chi salvaguardia l’originalità. Chi si occupa di
e-commerce, food e shipping. Chi assiste la compravendita
di impianti e campioni dello sport. Gli studi legali stanno
ampliando sempre più l’offerta dei servizi, per seguire
i clienti nei loro settori di competenza | Lucia Gabriela Benenati
Consigli per il business
S
e l’m&a continua, e continuerà, a
rappresentare il fulcro dell’attività
degli avvocati d’affari e a costituire una fetta preponderante del loro
fatturato, per cercare di intercettare un
numero crescente di clienti tutti gli studi strutturati hanno iniziato a proporre
servizi di consulenza che spaziano negli ambiti più differenti, practice capaci
di assistere le aziende nei propri settori di competenza. «Assumiamo sempre
più spesso il ruolo di consulente per il
supporto e lo sviluppo del business: in
un’epoca in cui vige la razionalizzazione dei costi è strategico dotarsi di un
advisor legale per coprire tutte le aree
del diritto con la massima efficienza»,
afferma Paolo Montironi, senior partner di Nctm.
Da qualche anno, lo studio si è
strutturato per industry, partendo dal
food&drink per poi diversificarsi in attività come lo sport, dove si sfruttano
le competenze di differenti practice, labour e real estate in testa, fornendo assistenza lavoristica nella ristrutturazione
di alcuni club di serie A e assistito campioni come Martina Hingis e Roberto
Baggio. Ultima arrivata in casa Nctm è
l’attività luxury&fashion, dedicata a uno
dei settori più strategici del made in
Italy, dove un numero altissimo di maison del lusso è perennemente esposto al
rischio di contraffazione. Un fenomeno
che ha pesanti riverberi anche sul paese,
poiché comporta la perdita di centinaia di milioni di euro di gettito all’anno. Non a caso, una recente stima della
Camera di commercio internazionale
ha rivelato che il volume d’affari totale
della contraffazione a livello mondiale
Enrica Maria Ghia, managing partner dello
Studio legale Ghia. A destra, Angelo Bonissoni,
managing partner della law firm Cba.
è in crescita e nel 2015 raggiungerà i
1.700 miliardi di dollari, con l’Italia, ça
va sans dire, che fa la parte del leone in
questa poco invidiabile graduatoria. «È
necessario ricorrere a un ampio spettro di attività di natura giudiziale e stragiudiziale per contrastare ogni forma di
contraffazione, inclusa quella on-line»,
spiega Paolo Lazzarino, partner di
Nctm responsabile del dipartimento di
proprietà intellettuale.
«Il principale strumento di contrasto
alla contraffazione è il ricorso a procedimenti giudiziali d’urgenza per ottenere il sequestro dei fake e l’ordine di
cessare la condotta illecita.Azioni necessarie contro il contraffattore ma anche
contro i licenziatari infedeli che producono e commercializzano prodotti
senza rispettare le condizioni contrattuali della licenza». Sono avvocati à la
«La normativa
fiscale sul
commercio
elettronico
ha da
sempre delle
peculiarità.
Questo è un
settore che
ha visto negli
ultimi anni
una crescita
dei volumi
di business e
continua ad
avere ampi
margini di
crescita»
Angelo Bonissoni
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
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mode anche quelli dello studio internazionale Dla Piper. «Abbiamo dedicato particolare attenzione a questo settore e i risultati si sono già visti», assicura
Giangiacomo Olivi, responsabile del
dipartimento Ip&t. «Assistiamo con un
gruppo integrato a livello internazionale
i principali brand in tutte le fasi dell’internazionalizzazione, dall’apertura dei
negozi alle sfide dell’on-line, tutela del
brand e nuove iniziative promozionali».
nell’assistenza a banche, fondi di investimento, società di gestione del risparmio, intermediari finanziari e compagnie assicurative in tutti gli aspetti della
regolamentazione bancaria e finanziaria.
Leadership che si è ulteriormente consolidata con l’arrivo di Luigi Spada, nel
2012, da Consob. Sul non profit è, invece, storicamente attivo lo studio Cba. Il
comparto si avvale di esperti, civilisti e
fiscalisti, che operano da numerosi an-
Paolo Montironi, senior partner dello studio Nctm. A destra, Massimiliano
Mostardini, managing partner dello studio internazionale Bird & Bird.
L’alta moda è anche uno dei punti di
forza dello studio di matrice anglosassone Bird & Bird. «Seguiamo da anni alcune tra le più importanti maison italiane», rivela Massimiliano Mostardini,
managing partner italiano della law firm,
che tuttavia si distingue anche in altri
ambiti. «Con oltre 90 cause pendenti in
materia di brevetti, marchi, design e diritto d’autore, siamo riconosciuti come
punto di riferimento in Italia anche nei
settori farmaceutico, biotech e It», spiega. Inoltre, la practice banking & finance, guidata da Raimondo Maggiore,
è riconosciuta come leader di mercato
ni in stretta connessione per offrire una
consulenza integrata al Terzo settore. Ma
lo studio punta anche su sport, entertainment ed e-commerce. «La normativa
fiscale sul commercio elettronico ha da
sempre una serie di caratteristiche peculiari che hanno spinto lo studio a creare
una specifica competenza per rispondere alle esigenze dei clienti in questo
settore, che ha visto negli ultimi anni
una crescita esponenziale dei volumi
di business. E i margini di crescita sono
ancora ampi», puntualizza il managing
partner Angelo Bonissoni. In un paese che conta oltre 7mila chilometri
«Il principale strumento di contrasto alla
contraffazione è il ricorso ai procedimenti giudiziali
d’urgenza per ottenere il sequestro dei fake e l’ordine
Paolo Lazzarinoi
di cessazione della condotta illecita»
di coste, non poteva poi mancare uno
studio d’affari che si occupasse anche di
diritto della navigazione. «Nell’ambito
della navigazione marittima assistiamo
alcune tra le principali compagnie di
navigazione, concessionari e terminalisti portuali, cantieri navali, assicuratori,
società di leasing e banche. L’assistenza
si estende anche all’industria aeronautica, dove siamo i consulenti di primarie compagnie aeree, costruttori, prestatori di servizi e gestori aeroportuali»,
specifica Giuseppe Loffreda, partner
di Legance e responsabile del dipartimento shipping. La law firm italiana
ha anche un gruppo di lavoro dedicato
al food, composto da specialisti di legislazione alimentare, di Ip e di contrattualistica specifica.
Alcuni studi hanno poi cercato
di anticipare i tempi, specializzandosi
nell’evoluzione normativa e nelle nuove figure giuridiche. Così ha fatto, per
esempio, lo Studio legale Ghia, il cui
focus storico è nel diritto commerciale, societario e fallimentare. «Ci stiamo
occupando di un concordato di gruppo,
che riguarda cinque società in contemporanea, una holding e quattro società controllate. La figura dell’insolvenza
di gruppo non è nuova negli Usa, ma
gli strumenti che abbiamo noi non sono paragonabili ai loro», spiega Enrica
Maria Ghia, managing partner della
sede di Milano.Infine, quasi tutti gli studi hanno deciso di rafforzare gli organici
nel settore fiscale.
In vista, soprattutto, della possibile partenza della voluntary disclosure. «Abbiamo avviato una practice di
diritto amministrativo e ambientale
e stiamo lavorando a un progetto di
rafforzamento della nostra practice di
tax», afferma Giambenso Borgognoni Vimercati, managing partner
di Bvr&Partners. La partita è strategica a livello nazionale, poiché consentirebbe all’Italia di recuperare gettito:
il precedente governo Letta aveva stimato in 8 miliardi i possibili introiti
dall’emersione volontaira. Quanto recuperato potrebbe essere destinato, assieme all’incasso derivante dall’ondata
di privatizzazioni in arrivo, all’alleggerimento del cuneo fiscale e al rilancio
dell’economia nazionale.
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