Quotidiano indipendente della Svizzera italiana Mercoledì 26 marzo 2014 www.corriere.ch ›Una collaborazione supsi Conservatorio della Svizzera italiana Scuola Teatro Dimitri Dipartimento ambiente costruzioni e design ----------------------------------------------------------------------------- Kraanerg_di_Iannis_Xenakis [ Kraanerg_di_Iannis_Xenakis_/ spettacolo multimediale_// Palazzo dei Congressi Lugano_/ giovedÌ giovedì 3 Aprile 2014_/_ore 2014 ore 20.30 ] ›direzione artistica ----------------------------------------------------------------------------- Direttore d’orchestra [Arturo Tamayo] Direttore assistente [Francesco Bossaglia] Regia [Daniel Bausch] coreografia [Andrea Herdeg] Scenografia e animazioni virtuali [Franco Cavani] ›produzione [ Ingresso 15.– CHF_// CHF Amici_del_Conservatorio_/ Club_di_Rete_Due_/ Lugano_Card_5.– CHF_// 5.– CHF Entrata gratuita per studenti e ragazzi fino a 18 anni ] --------------------------------------------------------------------- Ensemble 900 del Conservatorio della Svizzera italiana Studenti Bachelor of Arts in Theater della Scuola Teatro Dimitri Studenti Bachelor of Arts in Comunicazione visiva ›produzione televisiva rsi radiotelevisione svizzera 2 mercoledì 26 marzo 2014 SPECIALE SUPSI SUPSI e arte L’interdisciplinarietà nella formazione universitaria The rape of Lucretia (2013) Con oltre 500 studenti, le arti e il design costituiscono un’importante realtà all’interno della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Grazie al prestigio e alla reputazione sviluppata negli ultimi decenni, la Scuola universitaria di musica del Conservatorio della Svizzera italiana, la Scuola Teatro Dimitri e le attività di design del Dipartimento ambiente costruzioni e design permettono alla SUPSI di profilarsi oggi sul piano nazionale e internazionale, grazie al coinvolgimento di docenti, ricercatori e studenti provenienti da tutto il mondo. Il progetto multidisciplinare artistico sviluppato negli ultimi 10 anni costituisce un’esperienza unica sul piano nazionale in cui differenti dimensioni e culture artistiche si incontrano per dare vita ad un momento magico, che genera da sempre forti emozioni nel pubblico e, ne sono certo, negli studenti e nei docenti coinvolti per mesi nella preparazione dell’evento. Il mio auspicio è che in futuro gli stimoli e i valori positivi di questa preziosa compo- nente della nostra università professionale possano da un lato influenzare sempre di più gli sviluppi della SUPSI nei suoi molteplici ambiti disciplinari, e dall’altro contribuire sempre maggiormente allo sviluppo culturale del nostro Cantone. Franco Gervasoni direttore SUPSI Lo spettacolo “Kraanerg” di Iannis Xenakis è un esempio dell’interdisciplinarietà che caratterizza la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e le sue attività di formazione. Sviluppare una pluralità di competenze e di approcci attraverso l’aggregazione di differenti discipline e coniugare saperi di ambiti diversi, in modo da permettere la realizzazione di progetti fondati su conoscenze e competenze multidisciplinari: questo è infatti uno degli aspetti che la SUPSI, grazie alla sua eterogeneità di proposte formative, vuole incoraggiare e sviluppare in tutte le occasioni possibili. Economia e sanità, insegnamento e nuove tecnologie, sanità e lavoro sociale, costruzioni e design, economia e processi innovativi, sono solo alcune delle più frequenti interazioni che la SUPSI promuove in ambito formativo, ma anche a livello di ricerca applicata e di servizi al territorio. Un discorso, quello della trasversalità, che vale in particolare per la formazione nell’ambito delle arti, dove un approccio interdisciplinare rivolto a studenti con percorsi diversi (musicisti, designer, attori di teatro), vuole permettere uno sviluppo ad ampio raggio delle competenze degli studenti, puntando sulle relazioni esistenti tra le diverse forme d’arte. mercoledì 26 marzo 2014 SPECIALE SUPSI tre partecipanti del progetto 2013 “The Rape of Lucretia” Opera lirica di Benjamin Britten Antonio Giorgio Pesce Costa INTERVISTE visual designer Chi sei? Mi chiamo Antonio Giorgio Pesce Costa, sono di Napoli e ho 22 anni. Ho terminato nel 2013 il Bachelor of Arts in Comunicazione visiva alla SUPSI. Cosa ti ha lasciato l’esperienza dello scorso anno? È stata un’esperienza coinvolgente che mi ha concesso di lavorare pazientemente a più riprese ad un singolo progetto permettendo di esprimermi al massimo, maturando ogni singola scelta, rivedendola e perfezionandola col tempo nei minimi particolari. Come hai vissuto l’interdisciplinarità di questo progetto? L’interdisciplinarità del progetto mi ha permesso di confrontarmi continuamente con gli studenti degli altri settori. Ciò ha stimolato la creatività ed ha offerto ulteriori spunti per poter affrontare il progetto nella maniera più esaustiva possibile. Il confronto con gli altri ragazzi è stato determinante per avere ogni giorno uno sguardo nuovo, per rimettersi in discussione e rielaborare la proposta. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Attualmente lavoro come graphic designer presso lo studio di comunicazione Jannuzzi Smith (sede Londra-Lugano). È un ottimo ambiente al quale aspiravo e nel quale per i prossimi anni vorrei continuare a lavorare. In futuro mi piacerebbe fare esperienze lavorative a Zurigo, in Olanda e negli USA, luoghi di grande attrazione per il design contemporaneo. Chi sei? Sono Alice Rossi, ho 22 anni, sono di Gemonio (VA) ma vivo a Lugano; frequento il secondo anno del Bachelor of Arts in Music presso il Conservatorio della Svizzera italiana con Luisa Castellani. Cosa ti ha lasciato l’esperienza dello scorso anno? È stata una delle esperienze più belle della mia vita e dire che mi ha lasciato tanto sarebbe riduttivo! Basti pensare che tuttora collaboro con la Scuola Teatro Dimitri per la mia tesi sulla gestualità nella musica da camera e con alcuni ballerini conosciuti lo scorso anno per progetti personali. In particolare, mi ha affascinato il modo in cui i ballerini riuscivano a comunicare con il corpo quello che noi comunicavamo attraverso la musica; è come se il regista avesse dato ad ogni cantante/musicista un alter ego fisico che, attraverso i movimenti, riproduceva ciò che veniva cantato o suonato. Come hai vissuto l’interdisciplinarità di questo progetto? Questa esperienza mi ha aperto molto la mente; poter uscire dal contesto del Conservatorio mi ha permesso di allargare la mia conoscenza in qualità di artista; vedere come altri artisti progettano, realizzano ed arrivano ad un risultato è stato molto formativo. L’obiettivo era lo stesso, lo spettacolo, ma il modo di arrivarci molto diverso. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Sto compilando in questi giorni la domanda per il Master of Arts in Specialized Music Performance; mi piacerebbe continuare a studiare qui al Conservatorio della Svizzera italiana e collaborare il più possibile con altri istituti seguendo progetti diversi. Penso sia molto importante per qualsiasi artista avere una visione completa delle potenzialità di tutte le forme d’arte. Avere la mente ed il cuore aperti è fondamentale e mi piacerebbe riuscire a trasmettere alle persone questo messaggio. Per il resto… mi lascio sorprendere dal futuro! Alice Rossi soprano 3 Arno Ferrera attore-danzatore Chi sei? Sono Arno Ferrera, nato in Ticino, vivo a Bruxelles e ho 22 anni. Mi sono diplomato lo scorso settembre alla Scuola Teatro Dimitri. Cosa ti ha lasciato l’esperienza dello scorso anno? L’esperienza dello scorso anno è stata di grande arricchimento perché ho avuto la possibilità di lavorare con persone che hanno avuto una formazione diversa dalla mia. Con alcuni cantanti con cui ho collaborato sono rimasto in buoni rapporti e ci siamo promessi in futuro di lavorare ancora insieme su un nuovo progetto. Come hai vissuto l’interdisciplinarità di questo progetto? La mia formazione ed il mio lavoro hanno una base di per sé interdisciplinare; sono quindi convinto che l’interdisciplinarità sia un grande punto di forza per qualsiasi tipo di progetto, senza dimenticare che ognuno possiede dei lati più forti o delle caratteristiche peculiari. Personalmente mi ha fatto piacere partecipare a questo evento ed inoltre, avendo studiato flauto basso barocco al Conservatorio prima di frequentare la Scuola Teatro Dimitri, ho avuto l’occasione di rivedere persone che già conoscevo. Tutt’ora la musica ha uno spazio importante nel mio lavoro. Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Per il prossimo futuro, partecipo qui a Bruxelles come danzatore in uno spettacolo del coreografo e regista Martin Schick, che successivamente presenteremo anche a Basilea. Collaboro poi in una creazione con altri due danzatori/acrobati per un festival a Parigi, porto avanti una pièce di teatro fisico con Pauline RigotMüller, coreografa e pittrice francese, e continuo il mio lavoro di costruttore di maschere alternandolo ad una ricerca sonora e musicale con il danzatore e compositore di musica elettronica Sofian Korzylecka. Il mio obiettivo per il futuro è quello di non avere rimpianti. 4 mercoledì 26 marzo 2014 SPECIALE SUPSI Xenakis uomo SUPSI Suono giallo (2011) Gesti vocali (2010) All’inizio fu “Les Mariés de la Tour Eiffel” balletto su un soggetto di Jean Cocteau. Era il 2004 ed il compianto fondatore della Stagione 900presente, Giorgio Bernasconi, ed il regista della Scuola Teatro Dimitri Jean-Martin Roy diedero vita al primo vero e indimenticato progetto interdisciplinare tra scuole artistiche del Cantone. Da allora molte altre produzioni si sono susseguite inglobando anche il prezioso lavoro del Corso di Laurea in Comunicazione visiva del Dipartimento ambiente costruzioni e design della SUPSI. Tra i recenti titoli proposti «The rape of Lucretia» di B. Britten (2013), «Le Dit des Jeux du Monde» di A. Honegger (2012), «Der Gelbe Klang» di V. Kandinskij (2011), «Gesti vocali» con musiche di L. Berio e D. Schnebel (2010), «Dadamusica» con musiche di G. Antheil ed E. Satie (2009). In questi dieci anni molti docenti, studenti e collaboratori che si sono avvicendati nelle produzioni hanno affinato le competenze, consolidato i rapporti, contaminato i pensieri ed allargato gli orizzonti delle rispettive competenze artistiche. Probabilmente un osservatore esterno non percepisce i mesi di lavoro che stanno dietro a questi spettacoli, ed è giusto che sia così; si tratta infatti di un lavoro d’équipe complesso e per nulla scontato, di grande arricchimento ed indispensabile se nel nostro territorio vogliamo produrre e non solo importare attività culturali di alta qualità. Quest’anno abbiamo scelto di votarci ad un autore che sarebbe stato un vero uomo SUPSI, Iannis Xenakis, simbolo della poliedrica capacità multidisciplinare, in grado di abbattere i compartimenti stagni delle varie arti e che ha saputo coniugare gli ambiti scientifici della matematica, ingegneria ed architettura con la musica, il design e le arti in genere senza mai dimenticare l’importanza di trasferire profonde riflessioni teoretiche e filosofiche a produzioni e realizzazioni di carattere pratico, ancora oggi ammirate e moderne. Roberto Valtàncoli produttore 900presente e coordinatore del progetto Conservatorio della Svizzera italiana mercoledì 26 marzo 2014 SPECIALE SUPSI 5 La figura di Iannis Xenakis Kraan - erg “Kraanerg”, dal greco “kraan” (realizzazione perfetta) ed “erg” (energia celebrale), è la composizione per nastro magnetico ed orchestra commissionata a Iannis Xenakis dal Balletto Nazionale del Canada per l’inaugurazione del National Art Centre di questa città. La particolarità del brano sta nella partitura: in essa si alternano momenti di solo nastro, di sola orchestra, altri in cui i due elementi suonano insieme e momenti di assoluto silenzio; un silenzio che non rappresenta pause tra gli eventi, ma piuttosto un continuo fluire del percorso. Alla peculiarità della partitura si aggiunge il fatto che “Kraanerg” è stata concepita come musica da balletto, ma con una struttura coreografica vuota, che richiede dunque di essere colmata attraverso espressioni, immagini, movimenti, etc... Nell’immaginario di Xenakis, il titolo stesso e la struttura del brano rievocavano la forza dei movimenti giovanili del 1968, espressione di grandi cambiamenti nella storia moderna. Ricordo che un giorno, passeggiando per Oslo dopo un concerto, lo stesso Xenakis condivise con me alcune riflessioni, nonostante il suo essere introverso; mi disse “[…] il mondo ha bisogno delle guerre. Non fraintendermi anch’io sono contro la guerra, è un’assurdità brutale ed ingiustificabile, ma ho visto che la gente dopo una tale catastrofe ha una pulsione irrefrenabile verso il nuovo, per dimenticare quanto successo… Si tratta di una forma di espressione, è il bisogno di una katharsis”. Egli, a mio avviso, è l’unico compositore della seconda metà del XX sec. capace di esprimere attraverso la sua musica un cataclisma, sperando di generare negli ascoltatori un sentimento di liberazione, di sfogo, una catarsi appunto. Arturo Tamayo direttore musicale. Conservatorio della Svizzera italiana Figura controversa del secolo scorso, Iannis Xenakis nasce in Romania nel 1922, ma presto si trasferisce ad Atene con la famiglia, dove inizia gli studi in architettura ed ingegneria. Con l’inizio della Seconda guerra mondiale, abbandona gli studi e prende parte alla Resistenza, concludendo il percorso accademico solo nel 1946; in seguito alle sue attività politiche durante la guerra, si trova costretto ad emigrare in Francia. Qui inizia a lavorare per lo studio di architettura di Le Corbusier ed allo stesso tempo comincia gli studi in composizione al Conservatorio Superiore di Parigi. La particolarità dello stile di Xenakis sta nell’applicare al materiale musicale concetti e strutture matematiche ed architettoniche; in questo modo Xenakis sviluppa quella che per lui era la naturale relazione tra musica ed architettura. Presto acquista una notorietà internazionale grazie all’esecuzione del suo primo brano Metastaseis al Festival di Donaueschingen; da pioniere dell’uso del computer, fonda nel 1966 il CEMAMu (Centre d’Études de Mathématique et Automatique Musicales), un istituto dedicato allo studio dell’applicazione dell’informatica alla musica. Colpito dalla malattia di Alzheimer, Iannis Xenakis si spegne a Parigi nel 2001. is k a n e X g di r e n a olo a c a Kr t t e Sp le a i d e m i mult -1969) (1968 0:30 2 014, ore gano 2 e l i r 3 ap di Lu Giovedì ei Congressi ta 15.- chf od Entra Due Palazz di Rete lub Card, C 5.- chf Lugano atorio v r e s n bera del Co rata li t n e Amici e i t n h e stude torio.c 18 anni nserva o c @ i n Fino a o 6 23 2 tazi )91 960 manifes 0 ( : o 1 f 4 + n i . Tel Per 6 mercoledì 26 marzo 2014 SPECIALE SUPSI La rarefazione del dolore cosmico La musica di Iannis Xenakis propone dei mondi molto intensi, emozionali e nello stesso tempo razionali. Si incontrano momenti astratti e concreti. La musica è estremamente stimolante e crea un immaginario forte. L’idea di base per questa regia è di trasporre la chiarezza e l’esattezza della musica in movimento, cioè la musica sarà utilizzata come fonte di associazioni ed immagini da tradurre in coreografie teatrali, azioni fisiche e percorsi emozionali. L’intensità e il pulsare della musica di Xenakis saranno ulteriormente amplificati dal linguaggio teatrale dei tredici attori-danzatori presenti sul palco. Se la storia si costituirà attraverso l’elemento conduttore immaginario fornito dalla musica, il tema del corpo sarà il fil rouge che darà organicità al tutto. Durante lo spettacolo il corpo umano e le sue funzionalità saranno sperimentati in maniera molto precisa, come se fossero disegnati con uno scalpello. Si tratta di un incontro tra il mondo dell’essere umano e quello della tecnica che tende a distruggere tutto ciò che rappresenta i valori dell’essere umano devastando l’individualità delle persone. Rimane il vuoto dell’universo e la sobrietà, il dolore cosmico si scioglie. Dadamusica (2009) Daniel Bausch regista. Scuola Teatro Dimitri Il visual design nella sperimentazione informatica Per iniziare a comprendere come creare le scenografie virtuali per lo spettacolo “Kraanerg” di Iannis Xenakis è importante analizzare il suo concetto di “Polytope” che proponeva un’esperienza sensoriale totalizzante. Lo spettatore si trovava immerso in un ambiente dove sensazione uditiva e percezione visiva lo circondavano a 360 gradi immergendolo in una sequenza di suoni, luci, colori prodotti seguendo una successione ritmica tradotta in moduli matematici mutuati dalla sua particolare ed innovativa concezione architettonica. Difficile per noi e per i nostri studenti pensare di poter riprodurre nello spazio del Palazzo dei Congressi una simile esperienza. L’approccio alla rappresentazione virtuale parte dunque dalla valutazione di un altro importante tema di lettura. Xenakis, già negli anni ’70 ed ’80 del secolo scorso, spingeva la sua ricerca nel campo delle nuove tecnologie emergenti legate so- prattutto agli sviluppi dell’informatica. La sua curiosità di architetto, matematico, musicista lo portava a sperimentare nell’infinito campo di possibilità offerto dall’indagine delle opportunità che questa scienza, ancora agli inizi, poteva offrire. È quindi indagando su questo particolare aspetto che abbiamo potuto riscontrare tutte le affinità necessarie a definire la contemporaneità del progetto di Xenakis e, accettando come sfida questa nostra valutazione, abbiamo deciso di impegnarci in una soluzione tecnologica che sia in grado di evocare l’impegno della sua ricerca trasferendolo alla specificità del nostro linguaggio di visual design applicato all’attuale sperimentazione informatica. Franco Cavani responsabile scenografia e animazioni virtuali Docente del Corso di laurea in Comunicazione visiva mercoledì 26 marzo 2014 SPECIALE SUPSI La RSI per un’iniziativa culturale locale dal sapore internazionale Les Mariés de la Tour Eiffel (2004) Sposare la causa SUPSI e lanciarsi in una produzione basata sull’opera creativa di Iannis Xenakis, è per il settore musicale televisivo della RSI un’occasione importante per mettere in campo le proprie forze e le proprie competenze. Capita di rado, infatti, la possibilità di confrontarsi con le pagine musicali di un uomo geniale come Xenakis, che racchiudono e nel complesso richiedono una capacità di approccio multidisciplinare, aperto e disponibile ad accogliere le mille sfaccettature che la poliedrica personalità del maestro greco ha consegnato a ciascuna delle sue creazioni. La sua musica per balletto “Kraanerg” – un capolavoro di originalità – è interpretabile con parametri architettonici che ce la fanno apparire come un monumentale edificio. Il nostro interesse nasce dal fatto che è una delle opere più importanti ma meno conosciute del compositore ed in essa si scatena la forza di un messaggio esistenziale, che possiede un valore universale intatto oltre il tempo ed oltre lo spazio. Una sfida, per quanto concerne le riprese televisive, che dovrà coniugare il confronto tra artisti dal vivo (musica e danza), al nastro magnetico, la musica elettronica e le videoinstallazioni grafiche. Un’impresa non facile anche per chi salirà sul palco, i quali costituiscono un altro motivo di interesse per la RSI chiamata ad essere presente sul territorio. I protagonisti ed il valore del loro impegno hanno attirato il nostro interesse creando l’occasione ideale per essere presenti in un’iniziativa culturale locale dal sapore internazionale e, date le premesse, di grande qualità. Giovanni Conti produttore musicale televisivo RSI Le Dit des Jeux du Monde (2012) Speciale Supsi Supplemento del Corriere del Ticino Quotidiano indipendente della Svizzera Italiana Editore Società editrice del Corriere del Ticino SA, via Industria, 6933 Muzzano Amministratore delegato: Marcello Foa Direzione, Redazione centrale e Amministrazione, via Industria, 6933 Muzzano, tel. 091.960.31.31 Recapito postale c.p. 620, 6903 Lugano Direttore responsabile: Giancarlo Dillena Condirettore: Fabio Pontiggia Vicedirettore: Lino Terlizzi Stampa Centro Stampa Ticino SA, 6933 Muzzano, tel. 091.960.33.83 Direttore: Stefano Soldati 7 ›una collaborazione supsi ›dipartimento ambiente costruzioni e design comunicazione visiva Atelier di Grafica / Docente Felix Humm / Assistente Jessica Gallarate Studenti: Daria Bianco / Monica Caneva / Domenico De Marte / Lorenzo Gada / Michele Larghi / Sharon Scimé / Giulia Tassi Atelier di Animazione / Docente Franco Cavani / Assistente Micaela Groppelli Studenti: Ramona Banfi / Aris Dotti / Filippo Flury / Giada Frigerio / Giorgia Genova / Valentina Marafioti / Anna Masdea / Luca Menghini / Hamid Moosavi / Lisa Valcarenghi / Eleonora Zorzi Atelier di Video-backstage / Docente David Induni Studenti: Dimitri Rosi / Carlo Rusca / Dina Parini / Mara Mazzolini regia delle animazioni micaela groppelli ›scuola teatro dimitri coreografia / Docente Andrea Herdeg Studenti: Alessandra Ardito / Christa Barrett / Alfonso D`Angelo / Maud Giboudeau / Maëlla Jan / Fanny Krähe nbühl / Martha Kröger / Sidoine Leroy / Léonard Lesage / Rocco Schira / Maria Sautter / Selina Thüring / Raphae l Vuilleumier ----------------- Regia Daniel Bausch Coreografia luci Christoph Siegenthaler Supervisione Supervisione trucco Stephanie Metzne r ›conservatorio della svizzera italiana Ensemble Ensemble 900 del Conservatorio della Svizzera italiana Ottavino: Ekaterina Korsun / Oboe: Cecilia Mugnai / Clarinetto in Mib: Nikolett UrbÁn / ----------------- Corni: Stuart McAliste r / Karin Yamaguchi / Trombe : Gabriele Puglisi / Giorgio Baccifava Tromboni: francesco parini / Alessandro Benazzo / s u p s i 2 0 14 Clarinetto Contrabbasso: Oleksandr Sternat Controfagotto: Arseniy Shkaptsov / Violini: Enrico Filippo Maligno / Lyn Vladimir Mari / maria grazia corino / marco fusi Viole: Giulia Pozzi / Sara Martíne z Martíne z / Violoncelli: Yuram Ruiz / Giulio Cazzani / Contrabbassi: Kave h Daneshmand / Media partner ----------------- anna fahey regia del suono fabrizio rosso Regia Produttore Produttore della stagione “900presente” e coordinatore di progetto Roberto Valtàncoli Progetto grafico: ----------------- Lorenzo Gada Ekaterina Valiulina / Lina Marija Domarkaite
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