224 - Parrocchia di Santa Croce

LA VOCE DI
MARZO
2014
n. 224
CELEBRIAMO LA QUARESIMA VIVENDO GLI INSEGNAMENTI
DI PAPA FRANCESCO
Il Papa all’Angelus: “Niente chiacchiere, le parole
possono uccidere. Riconciliamoci coi fratelli
Riconciliamoci “con i nostri fratelli” prima
di manifestare la “devozione al Signore nella
preghiera”.
È l’esortazione di Papa Francesco
all’Angelus in Piazza San Pietro.
Il Papa quindi si è soffermato sul quinto
comandamento del decalogo, 'Non uccidere':
“Gesù ci ricorda che anche le parole possono
uccidere! Quando si dice di una persona che
ha la lingua di serpente, cosa si vuol dire? Che
le sue parole uccidono! Pertanto, non solo non
bisogna attentare alla vita del prossimo, ma
neppure riversare su di lui il veleno dell’ira e
colpirlo con la calunnia.
La raccomandazione del Pontefice è stata
allora: “non sparlare, niente chiacchiere, perché anch’esse possono uccidere, uccidono la
fama delle persone. All’inizio, può sembrare
una cosa piacevole, anche divertente, come
una caramella. Ma alla fine ci riempie il cuore
di amarezza e avvelena anche noi. Ma, vi dico
la verità: sono convinto che se ognuno di noi
facesse il proposito di evitare le chiacchiere,
alla fine diventerà santo.
Gelosie, invidie e chiacchiere dividono la
comunità, distruggono la comunità. Sono le
armi del diavolo, per questo il cristiano deve
chiudere le porte a esse.
La gelosia nei nostri cuori è un’inquietudine
cattiva che non tollera che un fratello o una
sorella abbia qualcosa che io non ho.
La gelosia porta ad uccidere. L’invidia porta
ad uccidere. La gelosia e l’invidia aprono le
porte a tutte le cose cattive e chi le coltiva finisce per cucinare i suoi sentimenti nel brodo
dell’amarezza.
Se osserviamo infatti quanto succede a una
persona nel momento in cui viene colpita da
questi veleni, da queste malattie, che sono la
gelosia e l’invidia, ci accorgiamo che la persona cambia il suo modo di vedere il mondo,
diventa amara: non sa cantare, non sa lodare,
non sa cosa sia la gioia, sempre guarda che
cosa ha quello ed io non ne ho.
E questa amarezza è contagiosa tanto che,
si diffonde su tutta la comunità“.
IN QUARESIMA
- Mercoledi delle Ceneri e Venerdi Santo:
astinenza dalle carni e digiuno
- Ogni Venerdi: astinenza dalle carni e
Via Crucis ore 9,00 e 18,30
- Domenica o6 Aprile:
Ritiro Spirituale Parrocchiale
A don Gennaro Fusco, sacerdote inviato dal
Signore ai fedeli della Parrocchia di S. Maria
della Vittoria in Casagiove, la nostra famiglia
parrocchiale di Santa Croce dà il BENVENUTO
e gli augura un fecondo apostolato
Foglio Parrocchiale Comunità di S. CROCE- Casagiove (Ce) - Telefono 0823/469888 - 0823/467530
Alle radici cristiane d’Europa.
(13)
FEDERAZIONE RUSSA
Superficie: 17.075.400 kmq;
Popolazione: 142.835.555
(stima 2011);
Ortodossi: 54%;
Musulmani: 8,2%; Cattolici: 1%.
Protestanti: 0,9%; Altri cristiani 2,5%.
GIACOMO GAGLIONE
(12)
A pochi passi da Casagiove è vissuto per 76 anni
Giacomo Gaglione. Per 50 anni la sofferenza l’ha portato a vivere su una sedia a rotelle. E’ morto in concetto di santità.
UNA FONDAZIONE PER ELEVARE:
L’APOSTOLATO DELLA SOFFERENZA (2)
SAN MARINO
Superficie: 61,2; kmq;
Popolazione: 32,193 (stima al 2011);
Cattolici: 88,9%; Altri cristiani 11,1%.
PATRONO DELLA RUSSIA:
SANT’ANDREA
E’
lo storico Eusebio di Cesarea (circa 265-340)
a riportarci l’annuncio del Vangelo da parte di
sant’Andrea in Asia Minore e nella Russia meridionale. È il primo degli apostoli a seguire Gesù su invito del Battista il quale gli indica il Cristo come
l’“agnello di Dio” (Gv 1,35-40). È nell’orto degli
Ulivi: Andrea con Pietro, Giacomo e Giovanni interrogano Gesù in disparte: «Di’ a noi: quando accadranno queste cose e quale sarà il segno quando
tutte queste cose staranno per compiersi?» (Mc
18,3). Infine di lui si parla ancora negli Atti degli
Apostoli dopo l’Ascensione, mentre torna a
Gerusalemme con gli altri apostoli. I suoi resti, –
custoditi in San Pietro, dal 1460, quando i Turchi
invasero la Grecia, – furono restituiti alla Chiesa di
Patrasso su volere di Paolo VI nel 1964.
PATRONO DI SAN MARINO:
SAN MARINO
Dal diacono Marino prese il nome la Repubblica
di San Marino. Egli giunse a Rimini nel 257 con un
altro cristiano di nome Leone per fare gli scalpellini.
Qui dedicarono anche il loro tempo all’evangelizzazione della popolazione del luogo. Con una prima
comunità si rifugiò sul monte Titano per sfuggire
alle persecuzioni dell’imperatore Diocleziano e successivamente sul monte Montefeltro dove morì nel
301. Venne sepolto nella chiesa da lui costruita e
dedicata a San Pietro.
Poi ne parla al Vescovo, Mons. Mangino, per avere
un suo parere, e questi appena ne intravede l’altezza
spirituale, è entusiasta e commenta: “L’Apostolato
della Sofferenza? Qui c’è della mistica
dell’Apostolato”.
E ordina: “Preparami subito lo statuto!”.
Ma lo statuto non solo è già pronto, ma è già stato
offerto a Dio per le mani della Vergine; e non tarda ad
arrivare in Curia dove il Vescovo, il 21/03/48, lo
approva, assumendo lui stesso la carica di presidente e conferendo quella di segretario a Giacomino.
08/03/50. Per una diffusione più capillare e con
una presentazione più popolare dell’Apostolato della
Sofferenza pubblica un agile libretto: “Piccolo catechismo dell’Apostolato della Sofferenza” dove con
domande e risposte spiega il suo vero significato e il
suo grande valore.
E P. Pio, il 17/10/52, dettando la risposta a P.
Attanasio o.f.c. in risposta di una lettera di
Giacomino, si esprime così: “Di’ a Giacomino che ha
compiuto e sta compiendo un grande apostolato,
quello della Sofferenza.
Continui ad essere geloso delle gioie che dona lo
Sposo Celeste delle anime nostre.
Mandagli piena piena la mia benedizione per lui e
per le sue intenzioni e digli che gli sono vicino vicino”.
L’opera iniziata sotto l’episcopato di M
ons. Mangino, passando sotto la presidenza dei
Cardinali di Palermo Ruffini, Carpini e Pappalardo
ora è rientrata nella sede naturale di Caserta, e
viene retta dall’attuale Vescovo Raffaele Nogaro che
spera di vedere tra breve il laico Giacomino, figlio
della Chiesa
don Angelo Delli Paoli
Enrico M. Beraudo
2 » Spiritualità
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La spiritualità del Tempo di Quaresima
La Quaresima è tutta orientata alla festa di
Pasqua, la più grande delle solennità del popolo cristiano.
La Quaresima, è un tempo di riscoperta del
proprio battesimo e di conversione.
In questo lento cammino di cambiamento
viene in aiuto la stessa Parola di Dio, che in
questo tempo viene proclamata con più abbondanza e viene ascoltata con più attenzione nelle
assemblee liturgiche.
Il digiuno si accompagna all'ascolto della
Parola di Dio, perché non di solo pane vive
l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca
di Dio. Come forma di penitenza, poi, il digiuno
aiuta il credente a diventare più libero dalle
proprie passioni e dai propri istinti. Anche la
preghiera, vissuta come un incontro e un dialogo sincero con Dio, aiuta a trasfigurare la vita.
L'elemosina, che è una maestra di carità,
lo educherà a superare il proprio egoismo, a
vincere l'indifferenza, a solidarizzare con gli
altri e ad essere generoso con i più poveri.
La Quaresima, come tempo favorevole di
conversione e di misericordia, invita a cambiare rotta, suggerisce un cambio di mentalità e di
atteggiamenti esistenziali. Questo cambiamento è legato alla fede, come scelta radicale di vita.
Per qualcuno convertirsi significa orientare di
nuovo la propria vita a Cristo, perché si è smarrito e anche perso.
La celebrazione del sacramento della
confessione è un momento alto e necessario
del cammino quaresimale: ci fa gustare la dolcezza del perdono di Dio e ci fa sentire suoi figli
da sempre.
Per tutto questo, il tempo liturgico della
Quaresima è un tempo forte, ma anche un
tempo bello.
17 Marzo: SAN PATRIZIO
«Arrivato in Irlanda, ogni giorno portavo al
pascolo il bestiame, e pregavo spesso nella giornata; fu allora che l’amore e il timore di Dio invasero sempre più il mio cuore, la mia fede crebbe
e il mio spirito era portato a far circa cento preghiere al giorno e quasi altrettanto durante la
notte, perché allora il mio spirito era pieno di
ardore».
Patrizio nasce verso il 385 in Britannia da una
famiglia cristiana. Verso i 16 anni viene rapito e
condotto schiavo in Irlanda, dove rimane prigioniero per 6 anni durante i quali approfondisce la
sua vita di fede secondo il brano della
Confessione che abbiamo letto all’inizio. Fuggito
dalla schiavitù, ritorna in patria.
Trascorre qualche tempo con i genitori, poi si
prepara per diventare diacono e prete. In questi
anni raggiunge probabilmente il continente e fa
delle esperienze monastiche in Francia.
Ha ormai 40 anni e sente forse la nostalgia di
ritornare nell’isola verde. Qui c’è bisogno di evangelizzatori e qualcuno fa il suo nome come vescovo missionario. Egli si prepara, ma la famiglia è
restia a lasciarlo partire, mentre degli oppositori
gli rimproverano una scarsa preparazione.
Nel 432, tuttavia, egli è di nuovo sull’isola.
Accompagnato da una scorta, predica, battezza,
conferma, celebra l’Eucarestia, ordina presbiteri,
consacra monaci e vergini. Il successo missionario è grande, ma non mancano gli assalti di nemici e predoni, e neppure le malignità dei cristiani.
Patrizio scrive allora la Confessione per respingere le accuse e celebrare l’amore di Dio che l’ha
protetto e guidato nei suoi viaggi così pericolosi.
Muore verso il 461. È il patrono dell’Irlanda e
degli irlandesi nel mondo.
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3 « Liturgia
Mons. Pasquale D’Anna:
vero uomo e vero sacerdote
RICORDANDO
Cinquant’anni vissuti alla sua ombra in un intreccio di parole e di silenzi, di sguardi e di gesti sempre proiettati alla creazione di un futuro comune, mai lontano da quel senso profondo di ecclesialità che costituiva il
suo modus vivendi. Il suo approccio alle cose e alle persone era irrorato da
un alto spirito di rispetto e di giustizia, che, a primo impatto, dava
l’impressione di una serietà imperiosa, invece lentamente si scioglieva
nella dolcezza di un cuore che si apriva alle ansie e alle altrui richieste.
Non era una figura di altri tempi, distante dalla realtà così rumorosa ed
insieme affascinante,ma un uomo vero, impregnato di una grande umanità, chiamato ad essere dal Signore suo sacerdote per sempre. Un ministero svolto in maniera esemplare, tanto da costituire per la sua Parrocchia e
l’intera Arcidiocesi di Capua un punto di riferimento sia per le piccole che
per le grandi scelte.
Ora Mons. Pasquale D’Anna ha concluso il suo pellegrinaggio, che
veniva da Lui considerato solo una breve pausa prima di iniziare il grande
gioco dell’Eternità. Con Lui vola in alto un pezzo di storia locale e diocesana non per cadere nell’oblio, ma per ergersi ad esempio, sulla cui lunghezza ognuno, laico o sacerdote, possa progettare il suo domani nell’orizzonte di una feconda fraternità umana
e sacerdotale.
Grazie di tutti gli insegnamenti e mai dimenticheremo i suoi occhi di grazia e di rimprovero affettuoso.
Mons. Filippo Melone
Di Don Pasquale, come tutti
lo chiamavamo, che dire?
La sua oprea si dispiegò in
maniera infaticabile a favore
non solo della parrocchia a lui
affidata, ma di tutta la cittadinanza di Casagiove.
Ha lasciato un’impronta profonda nel tessuto sociale della
nostra cittadina.
Figura sacerdotale vivace,
talvolta briosa che ha amato i
suoi fedeli e i suoi concittadini.
Sacerdote di profonde caratteristiche umane, si è messo a
disposizione della sua comunità, ha saputo ascoltare il suo
popolo, ha spezzato il pane
dell’Eucarestia e della Parola.
Le opere parrocchiali, della
chiesa - solenne e sacrale all’oratorio, alla chiesa-congrega di San Vincenzo sono espressione di un amore sincero e disinteressato perchè opera del
Signore.
Il Signore lo ricompensi con
la vita eterna.
don Lorenzo
Preghiera dei fedeli elevata al Signore durante
la S. Messa in occasione del trigesimo
Ti ringraziamo, Signore, perchè hai donato alla Chiesa e alla nostra
comunità Don Pasquale: un sacerdote sereno e serio ricco di speranza ed
umanità, uomo di cultura e professionalità, capace di portare pace e
unità. Preghiamo
Ti ringraziamo, Signore, perchè il nostro parroco ha rivestito incarichi e
responsabilità importanti testimoniando sempre la rettitudine e l’onestà
senza ostentazione nè vanto, ma divenendo esempio nonsolo per noi cristiani ma per l’intera comunità civile. Preghiamo
Ti ringraziamo, Signore, perchè con la sua vita Don Pasquale ci ha insegnato l’amore disinteressato, la gioia del servizio, la sobrietà dei gesti e
delle parole, la condivisione discreta, la vicinanza e l’accompagnamento
paterno. Preghiamo
Ti ringraziamo, Signore, perchè Don Pasaquale ha fatto della nostra
comunità una casa accogliente, si è speso perchè essa diventasse luogo
di crescita nella fede, palestra di formazione laicale, laboratorio di educazione morale e spirituale nella consapevolezza che la diversità è pienezza, il confronto è ricchezza e il dialogo è vicinanza. Preghiamo
Ti ringraziamo, Signore, perchè hai aiutato il nostro parroco ad accogliere le tante prove della vita con la serenità e la fiducia che derivano dalla
fede e dalla certezza che il dolore e la morte non sono mai l’ultima parola. Preghiamo
Prof.ssa Annamaria Gammella
4 » Vita parrocchiale sito parrocchia: www.parrocchiadisantacroce.it - e-mail: info@ parrocchiadisantacroce.it
17 FEBBRAIO 2014 - S. ANTONIO ABATE
La statua di S. Antonio è stata portata processionalmente per alcune strade della parrocchia, segno benedicente per le nostre famiglie.
La degustazione dei panini ha attratto
piccoli e grandi, sia per il sapore
che per le dimensioni.
L’attrazione primaria dei bambini e adulti è stata
la visione del grande “FALCO”
17 FEBBRAIO 2014 - S. ANTONIO ABATE
.... i bambini aprono la processione
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5 « Conoscere
Brevissime riflessioni
di don Lorenzo per vivere
serenamente nella
famiglia parrocchiale
* Io parroco, per voi voglio essere dono, non
funzionario, non operatore sociale, non distributore del sacro.
* Io non voglio essere il sacerdote dell’insegnamento (dovere), ma del discepolato, del
servizio.
* In parrocchia non voglio collaborazione (dò
una mano, NO), ma desidero fortemente corresponsabilità (con me nella stessa barca,
corresponsabile per non affondare).
* La parrocchia non è una agenzia di pratiche,
non è una stazione di servizio, E’ MISSIONE.
* Innanzittutto siamo chiamati non a parlare di
Dio, ma a parlare a Dio.
* Pregare insieme. Pensare insieme.
Programmare insieme. Operare insieme.
* Ogni famiglia che si impegna è una perla
della mia comunità e di queste perle nel cantiere della parrocchia ce ne sono tante, ma
non c’è ancora la collana.
* Tra tante idee (ognuno di noi ne ha più di
una), nasce l’idea.
* Noi siamo chiesa se TUTTI superiamo ogni
personalismo. Il personalismo non costruisce
la Chiesa, ma la demolisce.
* Evangelizzare non è portare il Vangelo nelle
case, ma portare Gesù nel cuore delle persone.
* La maggiore virtù dei santi non è quella di
non aver difetti, bensi quella di volerli correggere ed eliminare.
6 » Ragazzi
La camicia della felicità
C’era una volta un re malato di malinconia:
diceva d’avere già i piedi nella fossa, scongiurava
di salvarlo, e prometteva metà del suo regno a
chi gli avesse portato sorrisi e felicità. I Saggi e i
cortigiani si riunirono per cercare il modo di ridare la salute al re. Non erano però capaci di trovare il rimedio. Fu chiamato anche il Vecchio della
montagna, un sapientone con tanto di barba
bianca, il quale dichiarò: – Bisogna trovare un
uomo felice, togliergli la camicia e farla indossare al re. Solo così il re può guarire -.
Il re ordinò di cercare in ogni parte del suo
regno un uomo felice, ma le sue guardie girarono a lungo per il vasto territorio senza poter trovare un uomo felice. Non esisteva uno solo che
fosse felice. Chi era ricco, stava male; chi era
sano viveva nella miseria; chi era ricco e in salute
aveva una cattiva moglie o non andava
d’accordo con i figli. Qualcosa amareggiava
sempre la vita di tutti.
Una sera però, il figlio del re si trovava a passare davanti ad una povera capanna e sentì una
voce che diceva: – Ti ringrazio, buon Dio! Ho
lavorato, ho sudato, ho mangiato di buon appetito, ed ora mi riposerò tranquillo su questo letto
di foglie. Sono proprio felice! -. I servi e il principe immediatamente entrarono nella capanna
per prendere la camicia di quell’uomo offrendo
monete, oro e titoli in cambio.
Il buon uomo si sbottonò la giubba di panni,
ma sotto la camicia non c’era. Quell’uomo era
così povero che non possedeva neanche una
camicia.
"Non le ricchezze,
ma la pace del cuore
è la vera gioia!"...
questa favola
di Lev Tolstoj ci ricorda
che la felicità vera è solo
nella coscienza
del dovere compiuto e
di conseguenza
si ha anche il piacere.
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IL NUOVO CONSIGLIO PARROCCHIALE DI AZIONE CATTOLICA
Presidente:
Parente Gianluca
Vice Presidenti:
De Angelis Tommaso, settore ACR
Di Lauro Vincenso, settore Giovani
Di Lillo Massimo, settore Adulti
Consiglieri:
Buanne Andrea, Costanzo Domenico
Mazzone Stefania, Perrotta Michela
Santoro Chiara
Aquaro Carla, Tesoriere
Casertano Antonio, Segretario
Animatori ACR:
6 / 8 (n. 31)
9 / 11 (n. 39)
12 / 14 (n. 36)
Educatori:
Giovanissimi
(n. 31)
Giovani
(n. 19)
Giovani Adulti
(n. 15)
Adulti (n. 36)
Campanile Miriana, Santorelli Anna,
Vitale Amalia
Aquaro Cristina, Costanzo Domenico,
Mazzone Stefania, Tedesco Maria G.
aiuto-animatore: Marciano Pasquale
Capasso Eleonora, Capasso Tommasina,
Costanzo Daniele, Egido Giuseppe
Marziale Daniela, Masiello Vincenzo,
Perrotta Michela
FARMACIE DI TURNO
MARZO 2014
SABATO
DOMENICA
SABATO
DOMENICA
SABATO
DOMENICA
SABATO
DOMENICA
SABATO
DOMENICA
01
02
08
09
15
16
22
23
29
30
NUMERI
MOTTOLA
MOTTOLA
S. MICHELE
S. MICHELE
MOLFINO
MOLFINO
MOTTOLA
MOTTOLA
S. MICHELE
S. MICHELE
UTILI
Soccorso
113
Emergenza sanitaria
118
Vigili del fuoco
115
Carabinieri Pronto Intervento
112
Carabinieri di Casagiove 0823/466382
Vigili Urbani
0823/466373
Guardia medica (nott. e fest.)
0823/466589 - 493195
Municipio
0823/252201
Sindaco
0823/252216
Assistenti sociali0823/252203 - 252209
Pronto soc. automb. (Croce rossa)
0823/321000
Elettricità (guasti)
800111925
Gas - segnal. guasti.
800-900999
Buanne Mariangela, Costanzo Domenico,
De Rosa Luigi, Pontillo Anna,
Zardo Pietro
Bencivenga Maria, Parente Gianluca,
Zardo Gianluca
Pacifici Andrea, Santoro Chiara,
Tebano Alessandro
Hanno scritto al parroco
Aquaro Carla, Di Lillo Massimo,
Senatore Carlo
Grati al Signore per le grazie ricevute,
A margine delle feste natalizie di Pina Monteforte
A Casagiove gli auguri di Natale in musica
con la corale della parrocchia di Santa Croce
desideriamo ringraziare chi, con la sua partecipe e fattiva collaborazione, ne è stato il
tramite. GRAZIE, padre don Lorenzo,
Mariangela e Luigi De Rosa
Dopo il successo della prima rassegna di canti natalizi del 2012, la parrocchia di Santa Croce di Casagiove e la
sua corale, nella serata di domenica 22 Dicembre, ha augurato ai fedeli un sereno Natale con i testi di Salvatore
Anicito, i violini di Vittorio Sbordone e Ludovica Ambroselli, il violoncello di Vincenzo Santangelo, l’arpa
di Gianlunca Rovinello, il flauto di Alessio Ianniello, l’organo di Giuseppe Galvan, la chitarra di Angela
Dello Stritto, e le voci soliste di Luciano Conte, Raffaella Maione e Donato Roviello. Atmosfera serena,
un proprio e vero “InCanto di Natale”, questo il nome dato alla seconda rassegna di canti natalizi nella parrocchia di don Lorenzo Maggetto, da anni guida spirituale della parrocchia di Santa Croce, sempre più aperta ad iniziative costruttive. La seconda rassegna è un evento culturale che ben sposa la sfera religiosa e la fede più profonda: “dovete cantare per il Signore non per esibirvi” sono state le parole di don Lorenzo, sempre vicino alla sua
comunità e da quest’ultima sempre più seguita. La corale di Santa Croce tra ‘Adeste fideles’, ‘Quann nascette
ninno’, ‘We wish you Merry Christmas’ e tanti altri canti ha dato il benvenuto alle feste natalizie, con la presenza
di molti cittadini di Casagiove, il sindaco Elpidio Russo, alcuni assessori e don Claudio della chiesa di Sant’Antonio
di Caserta e altri sacerdoti che, proprio come l’anno scorso, non si sono risparmiati di mostrare il loro più caro
affetto verso don Lorenzo e la loro vicinanza alla comunità di Santa Croce in Casagiove, con profondo apprezzamento per tutta la bella CORALE.
sito parrochia: www.parrocchiadisantacroce.it - e-mail: info@ parrocchiadisantacroce.it
In famiglia « 7
ORARIO SANTE MESSE:
Feriale : Parr. ore 9.00 - 18.30 - Prefestivo : Parr. ore 18.30
Festivo : Congrega ore 8.00
Suore: ore 10.00 - 11.30 - Parrocchia: 18.30 e 20.30
VENERDI 21 MARZO - Astinenza dalle carni
Ore 9.00 - 18.30 Eucarestia con VIA CRUCIS
In Parrocchia: Ore19.00/22.30 Esposizione e ADORAZIONE
SABATO 22 MARZO
Ore 9.00 Eucarestia - Ore 18.00 Rosario, Eucarestia e Meditazione
a lode e gloria a Gesù Misericordioso
ORARI E PROGRAMMI ANNO LITURGICO A
DOMENICA 23 MARZO - 3ª Domenica di Quaresima
MARZO Congrega: 8.00 - Suore: 10.00 - 11.30 - Parrocchia: 18.30 - 20.30
SABATO 01 MARZO con partenza alle ore 15,00
Ore 10,00 Benedizione e distribuzone del grano per l’altare della
SOLENNE PELLEGRINAGGIO PARROCCHIALE A POMPEI
reposizione.
E’ importante che la parrocchia partecipi a questo appuntamento di CARRELLO-SPESA DELLA SOLIDARIETA’
grazie.
LUNEDI 24 MARZO
DOMENICA 02 MARZO - 8ª Domenica del Tempo Ordinario
4° Lunedì del Mese defunti: “Fraternità Parrocchiale”
Congrega: 8.00 - Suore: 10.00 - 11.30 - Parrocchia: 18.30 - 20.30 Ore 9.00 - 18.30 Eucarestia
MARTEDI 04 MARZO - Carnevale
Ore 9.00 - 18.30 Eucarestia
Ore 15.30 Manifestazione ricreativa con i bambini
MARTEDI 25 MARZO - Annunciazione del Signore (solennità)
Ore 9.00 Eucarestia - Ore 18.00 Rosario, Santa Messa Adorazione e Meditazione del Messaggio di Medjugorje
MERCOLEDI 05 MARZO - Mercoledi delle Ceneri BENEDIZIONE E IMPOSIZIONE DELLE CENERI IN TUTTE LE CELEBRAZIONI
Ore 9.00 Eucarestia
Ore 16.30 Per i bambini (senza Messa)
Ore 18.30 - 20.30 Eucarestia
XXIX ANNIVERSARIO dela morte di don Nicolino Mastroianni
VENERDI 28 MARZO - Astinenza dalle carni
Ore 9.00 - 18.30 Eucarestia con VIA CRUCIS
In Parrocchia: Ore19.00/22.30 Esposizione e ADORAZIONE
INIZIA LA QUARESIMA
Oggi si osserva il digiuno e l’astinenza dalle carni
ATTENZIONE: STANOTTE VA IN VIGORE L’ORA LEGALE
Spostare le lancette dell’orologio un’ora in avanti
DOMENICA 30 MARZO - 4ª Domenica di Quaresima
Congrega: 8.00 - Suore: 10.00 - 11.30 - Parrocchia: 18.30 - 20.30
IL DUPLICE SIGNIFICATO DELL'USO DELLE CENERI.
APRILE
L'uso delle ceneri ha un duplice significato teologico: innanzitutto esse rappresentano il segno della debole e fragile condizione del- GIOVEDI 03 APRILE - 1° Giovedi del mese
l'uomo: Abramo rivolgendosi a Dio dice: "Vedi come ardisco parla- Ore 9.00 - 17.15 ADORAZIONE - 18.30 Eucarestia
re al mio Signore, io che sono polvere e cenere..." (Gen 18,27);
VENERDI 04 APRILE - 1° Venerdì del mese
Inoltre la cenere rappresenta anche il segno esterno di colui che Astinenza dalle carni
si pente del proprio agire malvagio e decide di compiere un cammi- Ore 9.00 Eucarestia con VIA CRUCIS
no verso Dio; particolarmente noto è il testo biblico della conversio- Ore 17.15 ADORAZIONE
ne degli abitanti di Ninive a motivo della predicazione di Giona: "I Ore 18.30 Eucarestia con VIA CRUCIS
cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vesti- In Parrocchia: Ore19.00/22.30 Esposizione e ADORAZIONE
rono il sacco, dal più grande al più piccolo. Giunta la notizia fino al
re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco DOMENICA 06 APRILE - 5ª Domenica di Quaresima
e si mise a sedere sulla cenere" (Gio 3,5-9).
Congrega: 8.00 - Suore: 10.00 - 11.30 - Parrocchia: 18.30 - 20.30
GIOVEDI 06 MARZO - 1° Giovedi del mese
Ore 9.00 - 17.15 ADORAZIONE - 18.30 Eucarestia
VENERDI 07 MARZO - 1° Venerdì del mese
Astinenza dalle carni
Ore 9.00 Eucarestia con VIA CRUCIS
Ore 17.15 ADORAZIONE
Ore 18.30 Eucarestia con VIA CRUCIS
In Parrocchia: Ore19.00/22.30 Esposizione e ADORAZIONE
SABATO 08 MARZO - Festa della donna
Ore 9.00 - 18.30 Eucarestia
DOMENICA 09 MARZO - 1ª Domenica di Quaresima
Congrega: 8.00 - Suore: 10.00 - 11.30 - Parrocchia: 18.30 - 20.30
LUNEDI 10 MARZO
2° Lunedì del Mese defunti: “Fraternità Parrocchiale”
Ore 9.00 - 18.30 Eucarestia
VENERDI 14 MARZO - Astinenza dalle carni
Ore 9.00 - 18.30 Eucarestia con VIA CRUCIS
In Parrocchia: Ore19.00/22.30 Esposizione e ADORAZIONE
DOMENICA 16 MARZO - 2ª Domenica di Quaresima
Congrega: 8.00 - Suore: 10.00 - 11.30 - Parrocchia: 18.30 - 20.30
MERCOLEDI 19 MARZO - S. Giuseppe sposo di Maria (solennità)
Festa del papà
Sante messe: ore 9.00 - 18.30 - 20.30
8 » Orari e Programmi
RITIRO SPIRITUALE PARROCCHIALE
CON PARTENZA ALLE ORE 8,30 E RIENTRO PER LE ORE 20,00.
PELLEGRINAGGI 2014
- Sabato 01 Marzo POMPEI (in pulman - mezza giornata.)
- Da Venerdi 04 a Martedi 08 Luglio “MEDJUGORJE”
- Da Venerdi 11 a Martedi 15 Luglio “MEDJUGORJE”
- Da Martedi 29 Luglio a Venerdi 01 Agosto “MEDJUGORJE”
(in Aereo - 4 gg.)
- Dal 07 al 25 Agosto “MEDJUGORJE” (in PULMAN via terra.)
(data da stabilire per 4 gg.)
- Da Lunedi 01 a Venerdi 05 Settembre “LOURDES”
(in Aereo - 5 gg.)
- Da Venerdi 05 a Lunedi 08 Settembre “LOURDES”
(in Aereo - 4 gg.)
- Sabato 27 e Domenica 28 Settembre (in pulman - 2 gg.)
“S. FRANCESCO D’ASSISI E S. RITA DA CASCIA”
- Sabato 11 Ottobre (in pulman - 1 g.)
“PADRE PIO - S: GIOVANNI ROTONDO”
- Mercoledi 12 Novembre “CENTOMESSE” (in pulman - 1 g.)
Per informazioni, programmi dettagliati e prenotazioni rivolgersi:
Parrocchia 0823/469888 (ore 10.00/11.45 - 17.30/20.30)
Anna 3332695682 - Annalisa 3395251529
sito parrocchia: www.parrocchiadisantacroce.it - e-mail: info@ parrocchiadisantacroce.it