Microzonazione sismica e analisi della CLE a supporto della

Microzonazione sismica e analisi
della CLE a supporto della
gestione dell’emergenza
dell emergenza
Sergio
g Castenetto
DPC - Ufficio Rischio sismico e vulcanico
Variabilità spaziale
p
del danno
con la distanza in un sottosuolo ideale
SITO 1
Danni
importanti
SITO 2
Danni medi
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p
g
SITO 3
SITO 4
Danni
lievi
Nessun
danno
epicentro
ipocentro
ROCCIA
L. Martelli – Regione Emilia Romagna
Variabilità spaziale
p
del danno
con la distanza in un sottosuolo reale
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p
g
SITO 1
SITO 2
SITO 3
SITO 4
Danni
importanti
Danni medi
Danni
lievi
Danni
importanti
epicentro
TERRENO
ipocentro
ROCCIA
ROCCIA
L. Martelli – Regione Emilia Romagna
Variabilità spaziale
p
del danno
con la distanza in un sottosuolo reale
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p
g
Amplificazioni
p
stratigrafiche
g
e morfologiche
g
Effetti
topografici
Effetti
stratigrafici
Danni
importanti
Sito di
riferimento
Danni
lievi
Danni
medi
Effetti di
valle
Danni
importanti
L. Martelli – Regione Emilia Romagna
da MS conca aquilana,
macroarea 4
IMCS=VI-VII
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p
g
IMCS=VI
IMCS=VIII-IX
VIII IX
Castelnuovo
IMCS=IX-X
IMCS=V-VI
V VI
IMCS=IX-X
=IX X
IMCS=VI
Successione fluvio-lacustre
Miocene
Gi
Giurassico-Eocene
i E
L. Martelli – Regione Emilia Romagna
Scenari sismici ((terremoto debole))
Amplificazione della
risposta sismica
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p
g
Crolli di roccia
Effetti topografici
Amplificazione
A
lifi
i
d
della
ll
risposta sismica
Amplificazione della risposta
sismica
L. Martelli – Regione Emilia Romagna
Scenari sismici ((terremoto forte))
Instabilità dei pendii
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p
g
Crolli di roccia
Liquefazione
Effetti topografici
Scorrimenti
di faglia
Densificazione
Densifica
ione e
Subsidenza
Amplificazione della risposta
sismica
L. Martelli – Regione Emilia Romagna
COS’È LA MICROZONAZIONE SISMICA?
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p
g
• E’ la suddivisione dettagliata del territorio in zone a diverso
comportamento sismico in caso di terremoto (risposta sismica
locale): zone stabili, zone suscettibili di amplificazione, zone
instabili;
•All’interno
ll’
d ogni zona, ill comportamento del
di
d l terreno, rispetto all
terremoto, è ritenuto omogeneo;
• Alcuni
Al
i tipi
ti i di terreni
t
i e particolari
ti l i forme
f
d l paesaggio
del
i
possono
modificare il moto sismico aumentandone gli effetti e causando
fenomeni di instabilità (effetti cosismici permanenti);
EFFETTI COSISMICI
Abruzzo 2009
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p
g
Emilia 2012
1/28
Studi di microzonazione sismica
prima del 2008
•MS
MS solo dopo eventi sismici
•No standard per indagini e risultati
•No standard cartografici e di archiviazione
•No
No applicazioni urbanistiche
Tarcento (1976)
San Angelo dei L. (1980)
Gualdo T. (1997)
Studi di microzonazione sismica
prima del 2008
Molise 2002
Molise,
• San Giuliano di Puglia
LIVELLO 3
(DPC- Consulenti)
Pubblicata dopo 9 mesi
Utilizzata per la ricostruzione
• Altri Comuni zona epicentrale
LIVELLO 2 (simulazioni 1D)
(Consulenti della Regione)
Ultimi risultati pubblicati nel 2008
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p
g
San G
Sa
Giuliano
u a od
di P.
11 novembre 2008,, il Tavolo tecnico delle
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p
g
Regioni e delle Province Autonome approva gli Indirizzi e Criteri per la
microzonazione sismica
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p
g
6 April 2009
H. 3.32
Mw 6.3
Max IMCS IX
IX--X
Max PGA 0.66g
Progetto
g
microzonazione sismica
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p
g
Progetto
g
microzonazione sismica
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p
g
3 maggio
gg 2011,, conferenza stampa
p p
presso
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p
g
la Regione Abruzzo di presentazione del volume che raccoglie
i risultati dello studio di MS dell’area aquilana
Parte I
Geologia e pericolosità sismica
d ll’
dell’area
aquilana
il
Parte II
Gli studi
G
stud d
di microzonazione
c o o a o es
sismica
s ca
Parte III
La microzonazione sismica delle
macroaree
Parte IV
Microzonazione sismica e
pianificazione territoriale
DVD Rom
T
Tavole
l e Documenti
D
ti
L’utilizzo della carte di MS
• La carta di livello 1 è stata utilizzata in una prima
fase, per l’identificazione delle aree in cui sono sorti
gli edifici del progetto C.A.S.E., i villaggi provvisori
((M.A.P.)) e i moduli p
provvisori p
per uso scolastico
(M.U.S.P.)
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p
g
1/28
• Esempio
p di risultato utilizzato p
per
la pianificazione urbanistica post evento
Lettura previsioni di piano
Sovrapposizione piano - MS
zone suscettibili di
amplificazione (= AMP)
zone stabili
(= STA)
zone instabili
(= INS)
Decreto legge
gg n.39/2009
/
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p
g
(convertito nella Legge N.77 23 Giugno 2009)
Articolo11: Interventi per la prevenzione del rischio sismico
Nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze è stato istituito un
fondo per la prevenzione del rischio sismico. A tale scopo sono state autorizzate le
seguenti
g
spese:
p
•
•
•
•
•
M€ 44 (poi ridotto a 42,5)
M€ 145,1
M€ 195,6
195 6
M€ 145,1
M€ 44
per l’anno 2010
per l’anno 2011
per ciascuno degli anni 2012
2012, 2013 e 2014
per l’anno 2015
per l’anno 2016
Annual funds (M€)
Totale 965 M€ (963,5)
200
150
100
50
0
2010
2011
2012
2013
2014
2015
2016
19
MICROZONAZIONE SISMICA
Alcuni principi sono stati fissati allo scopo di dare
capacità operativa e concretezza al programma di
microzonazione finanziato :
•
Studi di microzonazione sismica recepiti nella
pianificazione urbanistica;
•
Metodi e standard omogenei a livello
nazionale;
•
Integrazione, in prospettiva,
Integrazione
prospettiva dei diversi
interventi (studi
MS, pianificazione, miglioramento strutturale)
per una più efficace gestione dell
dell’emergenza.
emergenza.
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p
g
I FONDI DELL’ART.11 PER LA MS
annualità 2012
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p
g
16
OCDPC 52
annualità 2011
10
OPCM 4007
annualità 2010
4
OPCM 3907
0
5
10
Milioni di euro
15
20
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p
g
Programmazione studi MS
Annualità 2010, 2011, 2012
406 studi OPCM 3907
619 studi OPCM 4007
585 studi OCDPC 52
1610 totali
comuni con ag ≥ 0.125g
LA CONDIZIONE LIMITE PER
L’EMERGENZA (CLE)
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p
g
Se arriva un terremoto…
qual è la condizione minima per
superare l’emergenza
•
•
•
•
Si interrompe la funzione residenziale
Si interrompono tutte le funzioni urbane
Si interrompono tutte le funzioni strategiche
Si conserva la funzione per la gestione
dell’emergenza
g
Se arriva un terremoto…
quall è la
l condizione
di i
minima
i i
per
superare l’emergenza
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p
g
Intensità
Condizione Limite per l’Emergenza
Si interrompono le funzioni
per la
l gestione
ti
dell’emergenza
d ll’
Si interrompono le funzioni
strategiche
Si interrompono tutte le funzioni
urbane
Si interrompe la funzione
residenziale
Danno
Cosa è la
C di i
Condizione
Limite
Li it per l’Emergenza
l’E
di un insediamento urbano
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p
g
Ordinanza PCM 4007/2012
A seguito del terremoto ll’insediamento
insediamento urbano
conserva
- l’operatività della maggior parte delle funzioni
strategiche per l’emergenza
- la connessione fra tali funzioni
- ll’accessibilità
accessibilità con il contesto territoriale
subisce
- danni fisici e funzionali
- interruzione di quasi tutte le funzioni urbane presenti
- compresa la residenza
L’analisi della CLE
come sii procede:
d identificazione
id tifi
i
del
d l
sistema di gestione dell’emergenza
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p
g
Edifici strategici
Solo quelli per
la gestione
dell’emergenza
L’analisi della CLE
come sii procede:
d identificazione
id tifi
i
del
d l
sistema di gestione dell’emergenza
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p
g
Edifici strategici
3
Solo quelli per
la gestione
dell’emergenza
2
1
A queste tre funzioni verranno
assegnati questi codici:
1 – coordinamento interventi
2 – soccorso sanitario
3 – intervento operativo
L’analisi della CLE
come sii procede:
d identificazione
id tifi
i
del
d l
sistema di gestione dell’emergenza
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p
g
Edifici strategici
Aree di
g
emergenza
(AMMASSAMENTO)
Aree di
emergenza
(RICOVERO)
Non servono le
Aree di attesa
L’analisi della CLE
come sii procede:
d identificazione
id tifi
i
del
d l
sistema di gestione dell’emergenza
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p
g
Edifici strategici
Aree di
g
emergenza
(AMMASSAMENTO)
Aree di
emergenza
(RICOVERO)
Infrastrutture di
Connessione
Infrastrutture di
Accessibilità
Anche
ridondanti
L’analisi della CLE
come sii procede:
d identificazione
id tifi
i
del
d l
sistema di gestione dell’emergenza
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p
g
Edifici Strategici
Aree di
g
Emergenza
(AMMASSAMENTO)
Aree di
Emergenza
(RICOVERO)
Infrastrutture di
Connessione
Infrastrutture di
Accessibilità
Aggregato
Strutturale
interferente
Unità Strutturali
L’analisi della CLE
come sii procede:
d identificazione
id tifi
i
del
d l
sistema di gestione dell’emergenza
AE 1
AE 4
AE 3
AE 6
AE 7
AE 8
ES 2
ES 1
ES 6
ES 8
ES 5
ES 7
ES 4
AE 2
ES
S3
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p
g
Edifici Strategici
Aree di
g
Emergenza
(AMMASSAMENTO)
Aree di
Emergenza
(RICOVERO)
Infrastrutture di
Connessione
Infrastrutture di
Accessibilità
Aggregato
Strutturale
interferente
Unità Strutturali
L’analisi della CLE
come sii procede:
d rilevamento
il
t attraverso
tt
5 tipi di schede
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p
g
Scheda US
Scheda AS
Scheda AC
Scheda AE
Scheda ES
Edifici Strategici
Aree di
g
Emergenza
(AMMASSAMENTO)
Aree di
Emergenza
(RICOVERO)
Infrastrutture di
Connessione
Infrastrutture di
Accessibilità
Aggregato
Strutturale
interferente
Unità Strutturali
LA MS NELLE SCHEDE DELLA CLE
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p
g
Nelle schede di analisi della CLE devono essere riportati alcuni
risultati, scaturiti dagli studi di MS, e altre informazioni geologiche.
Le informazioni richieste sono leggermente diverse se relative a:
 edifici strategici, aggregati o unità strutturali (ES, AS, US)
 aree di emergenza (AE)
 reti infrastrutturali (AC).
L’analisi della CLE
come sii procede:
d costruzione
t i
del
d l GIS
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p
g
MS E CLE A SUPPORTO
DELLA GESTIONE DELL’EMERGENZA
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p
g
 Microzonazione sismica e analisi della CLE vanno utilizzate in
modo integrato
 Forniscono informazioni sugli elementi fisici del piano di
protezione civile: edifici strategici, aree di emergenza, strutture
di connessione e accessibilità
 Forniscono informazioni utili per le prime valutazioni di danno
nell’immediato post-evento e per le verifiche di funzionalità
degli elementi strategici per la gestione dell’emergenza
 Forniscono, inoltre, informazioni sulle possibili aree da
destinare agli insediamenti provvisori e per indirizzare la
ricostruzione.
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p
g
FINE
Grazie