IT SCA magazine SHAPE 3 2014 Volvo Ocean Race issue

3.2014 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS
SE IL BAGNO
FA PAURA
AI BAMBINI
Le app
da non
perdere
Consigli per i genitori
AL VIA
LA REGATA
Tut to sul Team SCA
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In quale tappa della Volvo Ocean Race
vorresti venire a trovarci?
Emma Hanqvist
Shape è la rivista trimestrale di SCA
ed è rivolta principalmente ai clienti,
agli azionisti e agli analisti, ma anche ai
giornalisti, agli opinion leader e a tutti
coloro che sono interessati alle attività
e allo sviluppo di SCA. La pubblicazione del prossimo numero è prevista per
gennaio 2015.
Publisher
Joséphine Edwall-Björklund
Direttore responsabile
Marita Sander
Redazione
Anna Gullers,
Ylva Carlsson, Inger Finell
Appelberg
Ideazione
Markus Ljungblom, Pär Ek
Appelberg
Stampa
Sörmlands Grafiska AB.
Katrineholm
Indirizzo
SCA, Corporate Communications, Box
200, SE-101 23 Stoccolma,
Svezia.
Telefono +46 8 7885100
Fax +46 8 6788130
SCA Shape è pubblicata in svedese, inglese,
spagnolo, tedesco, francese, olandese e
italiano, ed è stampata su carta GraphoSilk
90 g/m² prodotta da SCA. Ne è ammessa la
riproduzione solo previa autorizzazione di SCA
Corporate Communications. Il contenuto della
rivista esprime il punto di vista degli autori
degli articoli e delle persone intervistate e
non riflette necessariamente le opinioni della
redazione o di SCA. SCA Shape è disponibile in
abbonamento o può essere letta in formato pdf
su www.sca.com.
Cambiamenti di indirizzo vanno segnalati a
www.sca.com/subscribe o
[email protected]
3.2014 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS
SE IL BAGNO
FA PAURA
AI BAMBINI
Le app
da non
perdere
Consigli per i genitori
AL VIA
A
V
LA REGATA
Tut to sul Team SCA
Immagine in copertina:
Rick Tomlinson
Illustratrice, ha disegnato le mappe di pagina 24 e 25
Mi piacerebbe visitarle
tutte. Più lontano è, meglio
è. Ovunque sono stata,
osservando le differenze
culturali ho imparato molto
su me stessa, sulla natura
e sugli esseri umani. È
facile dimenticare quanto
sia piccola la Svezia se
confrontata con il resto del
mondo. Se si vuole allargare la propria prospettiva
penso si debba viaggiare
per il mondo e poi tornare.
Lars Porne
Si diverte scrivendo di vela. Vedi pagina 24-25 e 29
Anche se sarebbe bello tornare in posti come Alicante,
Newport e Auckland, la
mia curiosità mi dirige
verso posti che non ho
ancora visto. Il mio lavoro
di redattore di yachting
per Svenska Dagbladet, un
quotidiano nazionale svedese, mi ha portato in molti
posti lontani nel mondo, ma
mai in Brasile. Ho quindi
scelto la città portuale
brasiliana di Itajai, anche
se non ci sarà il carnevale
in quel momento.
Il contributo
I SITI DI SCA SUI SOCIAL NETWORK
Youtube.com/
SCAeveryday mostra spot
e video tratti dalle conferenze stampa
di SCA, nonché da presentazioni e interviste con top manager e dipendenti
dell’azienda.
Facebook.com/SCA si
propone di attirare nuovi
talenti, di coinvolgere gli utenti e di fornire informazioni complementari a quelle
già presenti su sca.com.
Twitter.com/SCAeveryday
offre una sintesi efficace
di tutte le ultime novità su sca.com e
sulle pagine SCA dei social network a
beneficio dei vari utenti, dei giornalisti
e dei blogger.
Slideshare.com/SCAeveryday
è uno spazio dedicato agli investitori e
agli analisti, dove possono scaricare le
presentazioni relative ai rapporti trimestrali e alle assemblee generali annuali.
Scribd.com/SCAeveryday
rende disponibili online una cinquantina
di pubblicazioni, tra cui il rapporto sulla
sostenibilità di SCA, il rapporto “Hygiene Matters” e la rivista Shape.
Instagram/
SCAeveryday
Foto di SCA dal mondo.
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SOMMARIO
06. Missione foreste
Hans Djurberg ci illustra come la certificazione forestale
può fare la differenza per le persone e la natura.
10. Perché pulito è meglio
I bambini in età scolare preferiscono “trattenerla”
piuttosto che andare in un bagno sporco.
14. Trucchi del mestiere
Shape ha dato un’occhiata ad alcuni gadget pensati
per rendere meno stressante il mestiere di genitore.
19. SEZIONE DA STRAPPARE:
SCA alla Volvo Ocean Race
È tutto pronto per la partenza da Alicante. Ecco quello
che dovete sapere sull’equipaggio, le tappe, la
preparazione e tanto altro ancora.
34. Salviamole tutte
Nessuna specie animale o vegetale deve rischiare
l’estinzione nelle foreste: l’impegno di SCA.
E IINOLTRE…
NOLTR E …
12 O
ORE
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SHAPE UP pag. 4–5, 39
NEWS DA SCA pag. 44–47
SAPETE…
… quanto può pesare il nido
nid
do di un’aquila reale?
re
Scopritelo a pag. 37.
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SHAPE UP
Scopri cosa succede
fuori da SCA
Abbraccio
vitale
Ai koala, si sa, piace abbracciare gli
alberi. Grazie a uno studio condotto
in Australia e negli Usa, ora si è capito
anche perché: i tronchi sono rinfrescanti.
Pare che siano in grado di ridurre del
50% la perdita di liquidi giornaliera nel
corpo dell’animale. Ecco perché più la
temperatura sale, più i koala si stringono
con forza agli alberi.
Se il clima sbianca gli insetti
l’aumento della temperatura, probabilmente a causa del fatto che
gli insetti, come i rettili, assorbono
energia dal sole per raggiungere
una temperatura corporea ottimale. Quanto più scuro è il corpo, tanto maggiore è la quantità di
energia solare assorbita.
Percorsi tortuosi
Trylletromler è un padiglione a forma di labirinto.
L’elaborata scultura in legno, lunga 308 metri, sorge accanto al giardino del castello rinascimentale
di Rosenborg, in Danimarca. È stata realizzata con
circa 3.000 listelli non trattati di abete rosso, spessi
38 mm e larghi 68.
ISTOCKPHOTO E WALTER HERFST
A causa dei cambiamenti climatici
gli insetti in Europa stanno cambiando colore. Ricercatori tedeschi e danesi hanno esaminato
quello di circa 500 specie di farfalle e libellule e ne hanno comparato la distribuzione: le specie dal
colore chiaro sopportano meglio
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Bici fai-da-te
Chi vuole può costruirsi
una bici da sé con il kit Sandwichbike, che contiene 50
pezzi di compensato per il
telaio, la forcella anteriore e
quella posteriore. Il kit è stato sviluppato dall’omonima
azienda olandese.
www.sandwichbikes.com
LA CURA
DELLA TOILETTE
748
ISTOCKPHOTO E WALTER HERFST
milioni di persone nel
mondo senza accesso all’acqua potabile,
cioè quasi una su 10.
Fonte: UNICEF
Basta strette
di mano?
Saluti e strette di mano contribuiscono a trasmettere infezioni e malattie negli ospedali. Molti medici
e infermieri negli Usa evitano perciò di stringere la
mano ad altre persone mentre lavorano. Talvolta,
però, questo atteggiamento viene ritenuto offensivo. Una soluzione per proteggere la salute di tutti
senza il rischio di offendere nessuno? Esporre dei
cartelli con la scritta “In questa area sono vietate le
strette di mano”.
Ecco nei Paesi Nordici come si
preferisce suddividere la spesa
per il proprio bagno:
1. Piastrelle, mobili e accessori
accattivanti (54%)
2. Impianto audio/radio/musica
in bagno (36%)
3. WC antiodore (35%)
4. Sensori automatici, magari
per il WC o per le luci (28%)
5. WC con bidet incorporato o
funzione doccia (15%)
www.geberit.com
SAPEVATE CHE…
La domanda annuale di legno
nel mondo triplicherà entro il
2050 arrivando a 10 miliardi di
metri cubi, l’equivalente di
quattro milioni di piscine olimpioniche?
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10 DOMANDE
Difendo le foreste
del mondo
In gran parte del globo sono
minacciate dalla crescente
domanda di terra per vari utilizzi.
Per questo Hans Djurberg ha una
missione: conservarle per le
generazioni di oggi e di domani.
testo SUSANNA LINDGREN foto TOMAS BERGMAN
C IRCA UN TERZO delle terre
emerse del pianeta è coperto da
alberi: 4 miliardi di ettari dove
vivono e trovano sostentamento
un miliardo di persone. Oltre
a costituire una grande fonte di materie
prime rinnovabili, le foreste rivestono
un’importanza cruciale per gli ecosistemi: aiutano a mantenere la biodiversità e
l’acqua pulita, catturano e immagazzinano
CO2 .
La certificazione forestale è uno strumento importante per la loro conservazione. Ed è per questo che Hans Djurberg,
sustainable director di SCA e membro
del Consiglio di Amministrazione di
FSC International, ha fatto del Forest
Stewardship Council (FSC®) la sua missione. Hans è convinto che la certificazione
FSC possa, infatti, aiutare sia i gestori
forestali che i consumatori a compiere
scelte decisive e consapevoli.
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Per Hans Djurberg la
certificazione è un ottimo
strumento per promuovere
una gestione responsabile
delle foreste.
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10 DOMANDE
1
Qual è la principale minaccia per le nostre
foreste?
La minaccia principale è l’uso intensivo della terra: per il cibo, il combustibile, la fibra di legno.
Le conseguenze sono la deforestazione e la trasformazione delle foreste in terre coltivate, spesso con
pratiche agricole non sostenibili, specie nei tropici.
Anche le piantagioni di palme e di soia sostituiscono sempre più le foreste tropicali naturali. La
seconda minaccia è la mancanza di incentivi per
una silvicoltura sostenibile. A ciò si aggiungono la
corruzione e il taglio illegale del legname: due problematiche legate al fatto che i funzionari di alcuni
Paesi pensano solo a ottenere un profitto personale
immediato anziché a operare in un’ottica di gestione forestale a lungo termine. Inoltre, gli agricoltori
spesso non hanno alcun incentivo a non bruciare la
foresta per ricavarne terreno coltivabile.
“Io voglio
dimostrare
che la FSC
può fare la
differenza
per le foreste
e le persone”.
6
2
Perché è utile la certificazione forestale?
La certificazione è un eccellente strumento
per promuovere una gestione responsabile
delle foreste. Ne garantisce una buona gestione
e l’accesso ai mercati. E ai consumatori garantisce che la fibra di legno provenga da una fonte
responsabile.
3
Che differenza può fare la certificazione FSC?
Permette ai consumatori di scegliere prodotti ottenuti da foreste certificate. Esistono
altri sistemi di certificazione, ma l’FSC è il solo
a rappresentare una piattaforma di dialogo, sia
nazionale che internazionale, e a favorire direttamente il cambiamento sul terreno. In altre parole,
un gruppo eterogeneo di stakeholder (portatori
d’interesse) di FSC definisce gli standard applicabili e ne garantisce l’applicazione attraverso la
verifica di terzi in loco.
4
Qual è la sua più grande motivazione o
missione?
Voglio semplificare la normativa per
migliorare l’efficacia del sistema e dimostrare che
l’FSC può fare davvero la differenza per le foreste e
le persone. In pratica, voglio trovare i compromessi necessari tra gli aspetti ambientali, sociali ed
economici dello sviluppo.
5
In quale percentuale sono certificate le foreste
del mondo?
Il 10% è certificato, cioè circa 400 milioni
di ettari, di cui metà FSC. La maggior parte si trova in Nord America, Russia ed Europa. Nei tropici
purtroppo si procede molto più a rilento: del resto,
il motivo principale per cui l’FSC è stato creato
20 anni fa è proprio quello della gestione forestale nelle regioni tropicali. Ci sono però vaste aree
certificate in Sud America, Asia e Africa e il loro
numero è in aumento.
Hans Djurberg
Qualifica: sustainable director di SCA e
membro del CdA di FSC
International
Famiglia: moglie
Daphne e due figli, Ella
ed Erik
Vive a: Luleå, Svezia
Svago preferito: una
lunga corsa o un’intera
giornata all’aperto
Albero preferito: un pino
silvestre di 300 anni
Attività preferita nella
natura: campeggio con
gli sci nelle montagne
nel Nord della Svezia a
maggio
Esperienza all’aperto
per tutti: andare in un
bosco per passeggiare,
fare un picnic e respirare aria pura
Prodotto certificato
FSC: una chitarra
Martin.
La Swedish Society for Nature Conservation,
in particolare, ha accusato l’FSC di non saper
gestire le aziende forestali che violano le regole. Cosa risponde?
A volte non siamo riusciti a far rispettare qualche regola in Svezia, ma abbiamo fatto molto per
migliorare la conformità alla normativa FSC. Probabilmente non ci sarà mai un consenso totale tra
le Ong dedite alla salvaguardia della natura e chi
gestisce le foreste. Mentre i proprietari delle foreste certificate FSC devono bilanciare vari aspetti
ambientali, economici e sociali, la maggior parte
degli stakeholder è portata a considerare solo un
aspetto.
7
La certificazione è affidabile?
Le aziende che volontariamente si uniformano a uno standard più elevato operano
chiaramente meglio di quelle che non lo fanno.
Inoltre, la certificazione offre agli stakeholder un
parametro a cui riferirsi nel dialogo con le aziende,
rappresenta una componente rilevante nelle relazioni B2B e offre una garanzia ai consumatori.
L’uso e l’importanza del logo dipenderanno dal
tipo di prodotto: quanto più questo è trasformato
(pensate ai pannolini), tanto meno sarà importante il logo FSC. Chi acquista pannolini per bambini, infatti, non guarda certo al contenuto di fibra,
se si parla di mobili da giardino la provenienza
del legno è sicuramente una delle considerazioni
principali.
Sì, penso che questa certificazione sia affidabile,
perché si basa sull’implementazione di una serie di
standard concordati e sottoposti a verifica di terzi
con la massima trasparenza per gli stakeholder.
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La chitarra di Hans
Djurberg, una Martin, è
certificata FSC.
8
Qual è la sfida principale per l’FSC?
Sicuramente far capire al consumatore
il perché della certificazione e mantenere
la credibilità del logo e del programma. Questo
significa definire standard corretti e garantire
un’implementazione corretta e una verifica
credibile sul campo.
9
Lei è membro del Consiglio di Amministrazione di FSC International dal 2013 ed è il
responsabile della sostenibilità di SCA. Non
c’è conflitto di interessi?
SCA è il più grande proprietario forestale
europeo e l’FSC è importante per la nostra attività e per il dialogo con clienti e stakeholder.
Sono fiero di far parte dell’FSC: un’organizzazione fortemente motivata, che si batte per un
uso più responsabile delle foreste mondiali.
Il punto di vista di SCA è importante, perché
rappresentiamo una catena di fornitura integrata – dalle foreste fino alla produzione – per
andare incontro al cliente attraverso marchi
globali di prodotti di consumo. A volte, come
rappresentante di un’azienda del settore, mi
ritrovo a “sedere su due sedie”, ma il mio compito è far sì che l’FSC sia un ente verificatore
credibile e indipendente. Ed essendo l’FSC
un’organizzazione democratica divisa in tre
camere (ambientale, sociale, economica) con
uguale potere di voto, non potrei influenzare
le votazioni per spingere gli interessi della mia
azienda.
10
L’incarico nell’FSC ha cambiato il suo
modo di pensare o lavorare in SCA?
L’FSC può essere credibile a livello
globale solo se fa sentire la sua azione a livello locale. Spesso gli stakeholder paragonano
la situazione in Svezia a quella in Russia, in
Germania o ai tropici. Ma questi paragoni non
hanno senso: il confronto va fatto sull’efficacia dell’azione dell’FSC in ogni singolo Paese.
Questo mi porta a considerare il nostro ruolo
e il nostro contributo in un’ottica diversa e a
vedere la gestione forestale di SCA in una prospettiva globale.
MOLTE
CERTIFICAZIONI
Le foreste di SCA sono
conformi all’FSC dal 1999
e al Programme for the
Endorsement of Forest
Certification (PEFC™) dal
2011. Tutte le unità produttive di SCA utilizzano legno
o polpa di legno provenienti da foreste certificate
FSC o conformi agli standard FSC per il legno controllato. SCA è quindi uno
dei principali fornitori mondiali di prodotti forestali
certificati FSC. Dei suoi 50
stabilimenti per il tissue, 33
sono certificati FSC Chain
of Custody.
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Ai piccoli
piacciono
puliti
Meglio trattenerla piuttosto che usare una
toilette sporca, dicono i bambini. Ma questa abitudine può causare danni alla vescica
e ridurre la concentrazione. Ecco perché i
bagni puliti rendono le scuole posti migliori.
testo SUSANNA LINDGREN foto GALLERYSTOCK
16%
ha evitato perfino di urinare
nei bagni della scuola.*
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MERCATO
63%
ha dichiarato che
non defecherebbe mai
nei bagni della scuola.*
72%
ha trovato che i bagni erano
sporchi, sempre o a volte
* Dal sondaggio “Vado in bagno o è meglio aspettare?
– Perché i bambini vanno o non vanno in bagno a scuola”.
Q
uando Barbro Lundblad
ha chiesto a 400 tra bambini e ragazzi in età
scolare (6–16 anni) della zona di Göteborg,
in Svezia, cosa ne pensassero dei bagni della
scuola, le risposte sono state scoraggianti.
“Molti di loro hanno trovato le toilette
così sporche che preferivano soffrire invece
di usarle”, dice la Lundblad, infermiera specializzata con un dottorato di ricerca in Filosofia all’università di Göteborg.
Sedili dei water sporchi, mancanza di
carta igienica e di asciugamani di carta, dispenser di sapone vuoti, cattivi odori:
sono queste le ragioni citate dal 16% di coloro che si astenevano dall’andare in bagno a
scuola anche solo per urinare. Il 63%, invece, ha dichiarato che non avrebbe mai usato
i servizi della scuola per defecare.
“Il problema era più grave per chi soffriva
di disturbi alla vescica e aveva assolutamente bisogno di andare in bagno regolarmente,
spesso più volte al giorno. Trattenere l’urina
può aggravare questi problemi e impedire
un’adeguata concentrazione a scuola”.
Pulizia e aerazione sono importantissime
per i bagni delle scuole.
“LA PULIZIA la giudichiamo con l’olfatto”,
continua la Lundblad. “Un cattivo odore o
un buon profumo possono fare un’enorme
differenza. Molti dei bagni presi in considerazione dal sondaggio avevano un’aerazione
pessima o inesistente”.
Sondaggi analoghi condotti nel Regno
Unito dimostrano che il problema è ancora
molto diffuso. E questo nonostante il tema
della pulizia dei bagni nelle scuole si stia
gradualmente facendo strada nell’agenda
politica e sociale, grazie alla consapevolezza che l’igiene è un aspetto educativo importante quanto l’alimentazione e la didattica.
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58%
ha dichiarato che i bagni
puzzavano, sempre o a volte.*
In Francia, il Ministero dell’Istruzione ha chiesto al personale scolastico di ogni ordine e grado
di prestare più attenzione all’igiene dei bagni per
scongiurare ripercussioni sulla salute e sul benessere.
IN UN SONDAGGIO condotto nel Regno Unito
durante il 2010, nel 60% delle scuole gli studenti si
sono lamentati dello stato delle toilette e il 34% di
tutti i bagni presi in considerazione emanavano un
cattivo odore.
“Odori sgradevoli o cestini traboccanti di rifiuti, non sono di per sé un rischio di contagio batterico, quanto meno non nelle zone del mondo dove
i sondaggi sono stati condotti. Anche se un bagno
pubblico sembra sporco, nel Nord Europa gli standard di igiene sono generalmente buoni”, dice Bertil Kaijser, primario di batteriologia clinica presso
la Clinica Universitaria Sahlgrenska di Göteborg.
“Di contro, quel che sembra pulito può in realtà nascondere batteri patogeni fecali. E il rischio
è tanto più alto quanto più ci si spinge a sud, perché il caldo favorisce la proliferazione di infezioni
da Campylobacter, Salmonella e altre specie batteriche”.
Per prevenire la trasmissione di virus e batteri è bene lavarsi bene le mani ogni volta che si va in
bagno, ovunque ci si trovi.
Recentemente è stato chiesto a un gruppo di
bambini svedesi in età prescolare cosa ne pensassero dei bagni delle scuole materne. “Rispetto alla convinzione del perché i bagni siano sporchi
- osserva la Lundblad - è emersa un’interessante differenza tra i bambini di 5–6 anni e quelli più
grandi”.
MENTRE I PIÙ GRANDI DANNO la colpa all’am-
ministrazione scolastica, i più piccoli tendono a
incolpare chi ha usato il bagno prima di loro. Se il
pavimento è bagnato, dicono questi ultimi, è perché qualcuno ha rovesciato dell’acqua tra il lavabo
e il dispenser del sapone, mentre quando il water
è sporco vuol dire che qualcuno non ha tirato lo
sciacquone.
“Se si pone l’accento sulla responsabilità del
singolo per la situazione complessiva dei bagni –
sostiene la Lundblad - la prossima generazione
potrebbe diventare più consapevole dell’importanza di lasciare il bagno pulito”.
39%
ha dichiarato che non
aveva la necessaria tranquillità
quando andava in bagno.*
“Molti dei
bagni presi
in considerazione nel
sondaggio
avevano
un’aerazione
pessima.”
Barbro Lundblad,
in fermiera specializzata
15%
ha sempre cercato di evitare
di andare in bagno a scuola.*
* Dal sondaggio “Vado in bagno o è meglio aspettare?
– Perché i bambini vanno o non vanno in bagno a scuola”.
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MERCATO
MARKETT
C’È UN SENSORE
NEL BAGNO
PUBBLICO
SCA HA LANCIATO due nuovi sistemi per
rendere più puliti i bagni. Il trucco? Dei piccoli sensori che inviano dati in tempo reale
sull’uso dei water, sul traboccamento dei
cestini dei rifiuti e sulla necessità di sostituire la carta igienica o riempire i dispenser del sapone. Risultato: le squadre di
pulizia sanno immediatamente quando e
dove intervenire.
TORK EASYCUBE è il nome di una serie
di dispenser intelligenti che permettono di passare da una tempistica di pulizia fissa a una pulizia a richiesta. Tork
Easycube è quindi ideale per le strutture frequentate da molti visitatori, dove le
toilette vengono utilizzate diverse centinaia di volte al giorno. Sapere istantaneamente quali dispenser vanno riempiti
permette agli addetti di dedicare tempo
ed energia solo dove serve.
Il sistema è stato testato dal gruppo Coor
Service Management, una delle principali
imprese scandinave di pulizia industriale.
“Nel periodo di prova di sei mesi non
sono stati riportati dispenser vuoti tranne che in un caso”, precisa Kati Barklund,
innovation manager di Coor. “Questo
significa che possiamo definire meglio le
priorità e regolarci a seconda dei bisogni”.
BLOE integra la funzione di Tork Easycube, fornendo alle squadre di pulizia dati
in tempo reale sull’utilizzo dei water e
degli orinatoi collegati al sistema. Grazie alle sue caratteristiche innovative, il
sistema consente inoltre di automatizzare la pulizia, ridurre il consumo di acqua
e controllare l’odore con oli aromatici
che diffondono un fresco profumo in tutta la toilette.
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FACILITARE
(un po’) la vita dei
GENITORI
Oggi la tecnologia influenza ogni aspetto della nostra
giornata, compresa la cura dei neonati.
Shape ha dato un’occhiata ad alcuni gadget
pensati per rendere meno stressante il
mestiere di mamma e papà.
testo NANCY PICK foto GETTY IMAGES
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TECNOLOGIE
T
ra app e gadget, sono
sempre di
più i genitori che usano
l’elettronica
per accudire i loro amati fagottini. Si
va dai monitor hi-tech, quelli che inviano immagini del bebè ad ogni ora del giorno e
della notte, fino ai baby monitor indossabili, pensati per far sapere a mamma
e papà a che ora il bebè si è addormentato, quante volte si è svegliato o persino quante volte si è rigirato nel lettino.
I gadget elettronici possono anche
aiutare il genitore a far addormentare il bambino o a tenerlo sveglio. Non
solo. Con uno smartphone, ad esempio,
è possibile:
VIDEO NOTTURNI
I genitori appassionati di YouTube potrebbero non accontentarsi del pianto che indica il risveglio del bebè. Ecco
allora i nuovi monitor dotati di telecamere a infrarossi per la
visione notturna. Anziché avere uno schermo proprio, alcuni utilizzano il wi-fi per inviare le immagini direttamente a
uno smartphone o a un tablet.
riprodurre ninnenanne in quasi
asi tutte
wahili;
le lingue, dallo svedese allo swahili;
visualizzare giochi di luci con
n vortici
di stelle o un caleidoscopio di colori;
trasformare lo smartphone in
n un
ni rilasdispositivo che crea vibrazioni
la culla.
santi sotto il materassino della
miti.
Anche la tecnologia ha i suoi limiti.
tQuando un bambino non riesce a smet
smetbber
ero
tere di piangere, i genitori vorrebbero
figlio
disperatamente capire ciò che il fi
sta cercando di comunicargli. Oggi
osul mercato esistono app che proo,
mettono di interpretare il pianto,
ioma la loro fama non è delle miglioise.
is
ri: si dice siano piuttosto imprecise.
PURE LE APP PENSATE per distrarstrarn tenere facilmente i bimbi (che, già in
emere
rissima età, sono in grado di premere
overda soli un pulsante) sono controverse. Alcuni medici sconsigliano l’uso
ter: cerdegli smartphone come babysitter:
elligento, dicono i dottori, i telefoni intelligenti sono capaci di intrattenere il bebè, ma
n valore
non possono trasmettergli alcun
emotivo o educativo. Insomma,, nessuna app può sostituire ciò di cui ill bambino ha più bisogno: una persona che lo
coccoli, parli con lui, gli legga una storia,
lo incoraggi ad esplorare il mondo.
TUTINA ELETTRONICA
A
La tutina in cotone Mimo Kimono
no h
ha
a incorporato
inco
corp
rpo
po
ora
ato
to
o un
n sensore
sensor che
ch
tiene sotto controllo la respirazione
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ell bambino.
ba
b
am
mb
bin
b
in
no
o. Sviluppata
Svi
S
viluppata
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u ata
a dal
da l
Massachusetts Institute of Technology
no
olo
og
gyy Mimo
Mim
mo
o si collega
ollega a un’ap
un’app
un’
Technology,
dello smartphone capace di utilizzare gli algoritmi respiratori per
indicare quando il bebè si addormenta o si sveglia e quanto profondo è il suo sonno. Ideale per i bambini cardiopatici e per infondere
sicurezza nei genitori che temono la morte improvvisa in culla.
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NINNANANNA HI-TECH
Stanchi di cullare il bebè per farlo addormentare?
Ci pensano i moduli vibranti Lullybye. Si applicano
ai piedi della culla e simulano il dondolio in una
barca, nell’auto o nell’utero materno.
P
PANNOLINO
COMANDA
C
C
COLOR
TRADUTTORE
DEL PIANTO
Fame? Cambio di pannolino?
Dolore? Sonno o noia? L’app
Cry Translator dovrebbe
essere in grado di capire cosa
vuole il bebè analizzando il
suo pianto. È sufficiente tenere l’iPhone a 50–60 cm dal
bambino e attendere qualche
secondo. Attenzione, però:
questa app di Biloop Technologic ha ricevuto alcune critiche negative da parte dei
clienti, che hanno giudicato
le sue “traduzioni” arbitrarie e
imprecise.
TERMOMETRO INTELLIGENTE
I genitori “tecnologici” apprezzeranno sicuramente il nuovo termometro Kinsa, collegabime
men
direttamente al jack per le cuffie dello
le d
dire
dir
sm
smart
smartphone.
martt
In grado di misurare le
febbre sotto la lingua, nel retto o sotto
febbre
l’ascella,
l’as
l’ascell
sce l in attesa della lettura Kinsa riproanimazioni per rendere la misuraduce
ce
e delle
de l e a
zione
zion
e meno
meno stressante. Inoltre la app permette
ai genitori
genit
genito
torri di
d archiviare i dati. Obiettivo: monisituazione
nell’arco della giornata e
torare
e la
a situ
situ
tenere trac
ttracc
traccia
acc
cc della diffusione di una malattia
nel vicinato.
vi
vicinato
vicina
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OCCUPARSI DI un neoO
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richiede spesso
u impegno superioun
r alle proprie forze.
re
I pannolini “Change
I
Indicator”
di SCA, svil
luppati
dopo lunghi
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possono essere di
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grande
aiuto. Merito di
u striscia che camuna
b progressivamente
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colore
(blu) quanto più
ili pannolino è bagnato.
“Questi pannolini
s
sono
pensati per prot
teggere
la pelle del
b
bebè”,
spiega Fayza
R
Rhaimi,
global brand
i
innovation
di SCA.
“
“Vogliamo
aiutare i
n
neogenitori
a capire
q
quand’è
ora di cambiare il pannolino prima
che il bambino si metta
a piangere”.
SCA sta lanciando il
prodotto in tre misure
nella gamma Libero:
prematuri, 1 e 2. I pannolini saranno inizialmente sul disponibili in
Scandinavia e in Russia, ma si prevede di
estenderne la vendita
in tutta Europa e oltre.
16 SCA SHAPE 3 2014
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Da strappare e conservare
Sui
SET TE
MARI
Finalmente ci siamo. Dopo un’intensa
preparazione, le ragaz ze del Team SCA sono
pronte per affrontare l’incredibile sfida.
Segui il loro viaggio su ww w.team
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sca.com
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SCA salpa con un team
DI SOLE DONNE
Il Gruppo parteciperà alla Volvo
Ocean Race con un equipaggio tutto al femminile. Ecco
perché.
“A
bbiamo scelto un equipaggio
femminile perché l’80% dei
consumatori di SCA sono
donne e vogliamo permettere alle donne di competere in un ambito normalmente
riservato agli uomini”, esordisce
Joséphine Edwall-Björklund,
Senior VP, group communications.
Insomma, una scelta in linea con i
valori e gli obiettivi della società.
“SCA si batte perché in tutto il mondo
le donne abbiano le stesse opportunità
degli uomini, dal punto di vista sociale, educativo e professionale. In alcune
nazioni, infatti, l’accesso ai prodotti per
l’igiene determina la frequenza scolastica
delle bambine e la possibilità di lavorare
delle donne. Noi cerchiamo di educare
le ragazze di questi Paesi sui tempi della
mestruazione e, più in generale, della pubertà. Le donne, ancor più che gli
uomini, hanno problemi di perdite. Un
problema che, unito alla mancanza di
prodotti per l’igiene, non permette loro di
condurre una vita attiva”.
La VOR è la regata più impegnativa del
mondo e suscita un grande interesse. Non
a caso l’edizione 2011-2012 è stata seguita
da oltre 1,5 miliardi di telespettatori.
“Come piattaforma di marketing”, spiega Joséphine EdwallBjörklund, “la VOR è perfetta
per noi, perché è un evento mondiale che dura a lungo e fa sosta
nei nostri mercati chiave”.
Da una ricerca di mercato preliminare effettuata su scala mondiale è emerso che molti dei nostri clienti conoscono
i marchi dell’azienda, ma non sanno che
dietro c’è SCA.
“Per i consumatori di oggi è sempre
più importante sapere che i prodotti che
acquistano provengono da aziende affidabili, che hanno a cuore la sostenibilità e la
responsabilità sociale. Il nostro obiettivo
è perciò quello di raggiungere il maggior
numero possibile di persone e fare in modo
che associno rapidamente SCA a marchi come TENA, Tork, Libero, Libresse,
Lotus, Nosotras, Saba, Tempo e Vinda”.
Joséphine si definisce impressionata
dal percorso compiuto dall’equipaggio
tutto femminile negli ultimi 18 mesi.
“Per ottenere un buon risultato in un
evento come la VOR”, dice, “non basta
essere bravi velisti. Bisogna anche avere
spirito di squadra, saper gestire le complessità della navigazione, adattarsi a
mangiare solo cibi liofilizzati e a dormire
poco. Per non parlare dell’igiene personale: salviette inumidite, guanti inumiditi
e prodotti detergenti TENA e Tork sono
considerati un lusso”, aggiunge Joséphine, e conclude: “Abbiamo costruito un
team di veliste molto forti individualmente, ma che sanno anche creare un’ottima atmosfera a bordo. Abbiamo grande
rispetto per questa competizione e per i
nostri concorrenti, ma ci auguriamo che
alla fine della regata il Team SCA risulti il
miglior equipaggio femminile di sempre,
e che con il suo esempio ispiri altre donne
a battersi per realizzare i propri sogni”.
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Una madrina
d’eccezione
SUA ALTEZZA REALE, la Principessa Vittoria di Svezia, ha
accettato di fare da madrina all’equipaggio e all’imbarcazione del Team SCA. A fine agosto, la Principessa ha incontrato
personalmente il team per parlare delle sfide e delle opportunità con cui si deve confrontare un equipaggio tutto femminile. Ha anche donato alle ragazze un portafortuna.
Un solo effetto personale
Ana Lima, brasiliana, è una delle prime quattro
vincitrici. Il suo scatto ritrae una sarta delle Ande
intenta a vendere abiti fatti a mano.
OGNI VELISTA PUÒ portare a bordo un solo oggetto personale, e non
deve essere né troppo ingombrante
né troppo pesante. La maggior parte
porterà un lettore mp3 o qualcosa
su cui scrivere. Alcune sceglieranno
un prodotto idratante per il
viso o per le labbra, visto
che la pelle sarà aggredita ogni giorno dal vento e
dall’acqua salata.
UN CONTEST
FOTOGRAFICO
AL FEMMINILE
La casa itinerante
Una competizione fotografica organizzata da Team SCA insieme ad una delle
maggiori agenzie su scala internazionale, la Getty Images. Obiettivo: sostenere le
fotografe nel mondo. Dieci professioniste
avranno la possibilità di seguire con
i loro obiettivi la partecipazione di SCA
alla VOR.
an Race, il padiglione SCA sarà un
punto focale per l’azienda, ma anche
per l’equipaggio e il pubblico.
Due strutture identiche (circa 600 m2
ciascuno) viaggeranno a turno in tutto il
mondo alternandosi nelle tappe. Sono
state costruite in Germania: realizzate con robuste assi di legno provenien-
NELLE VARIE TAPPE dalla Volvo Oce-
ti dagli alberi delle foreste svedesi di
SCA e lavorate da una delle sue segherie, la Bollsta di Sundsvall, che ha usato i raggi X per selezionare il legno
più adatto. Ogni padiglione è accompagnato da container pieni di equipaggiamenti extra, apparecchiature,
attrezzature e vele che il team userà ad
ogni tappa.
COS’È LA VOLVO OCEAN RACE?
Prima edizione nel 1973
(quando si chiamava
Whitbread Round the
World Race).
È la regata offshore più
impegnativa del mondo,
giunta oggi alla sua 12a
edizione.
38.739 miglia nautiche
(equivalenti a 71.745 km)
in sette oceani.
Partenza il 4 ottobre 2014 da
Alicante, in Spagna, e arrivo
il 27 giugno 2015 a Göteborg,
in Svezia, per una durata
complessiva di nove mesi.
Tappe in 11 città di 11 paesi:
Spagna, Sudafrica, Emirati
Arabi Uniti, Cina, Nuova
Zelanda, Brasile, Usa,
Portogallo, Francia, Paesi
Bassi, Svezia.
Per saperne di più:
volvooceanrace.com
SCA ALLA VOLVO OCEAN RACE
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VI PRESENTO L
Diverse per estrazione, nazionalità e temperamento. O
del Team SCA devono essere capaci di imparare in fretta, a
forma fisica e una fortissima motivazione. Ecco chi s
testo ANNIKA WIHLBORG foto RICK TOMLINSON
SALLY BARKOW
Americana
Attiva a fasi alterne
nel circuito olimpico
da 10 anni, ha preso
parte a diverse altre
regate offshore.
“Sally viene dalla
vela olimpica
e ha un’ottima
tecnica, oltre ad
aver ottenuto
brillanti risultati
in gara”.
CAROLIJN
BROUWER
Olandese
Velista esperta di
multiscafi, ha partecipato alle Olimpiadi
di Sydney, Atene e
Pechino. È stata
l’unica skipper donna
a gareggiare nella
categoria multiscafo
Tornado a Pechino.
“La grande esperienza olimpica
di Carolijn è
molto preziosa
per il team”.
I commenti dell’allenatore
BRAD JACKSON,
neozelandese, una leggenda della Volvo Ocean
Race grazie alle quattro
gare completate e
alle tre vittorie.
I TRE ALLENATORI:
DEE CAFFARI
SOPHIE CISZEK
Inglese
Unica donna ad aver
navigato in solitaria
intorno al mondo in
entrambe le direzioni.
Detiene inoltre il
record femminile di
velocità della Round
Britain and Ireland
Race in monoscafo.
“Dee è una velista
di grande esperienza, sia in
solitaria che in
team”.
Australo-americana
Fino al 2012 ha fatto parte a tempo pieno dell’equipaggio
dell’Open 60 Hugo
Boss. Con alle spalle oltre 60.000 miglia
di navigazione, prevalentemente come
prodiere, vanta diverse esperienze su
alcune delle barche
da regata più famose del mondo (Maxis
Wildthing, Brindabella, Shockwave).
“Sophie è una
delle più giovani
del nostro equipaggio, ma a
dispetto dell’età
ha una lunga
esperienza
come velista su
grandi imbarcazioni da regata”.
JOCA SIGNORINI
Brasiliano
Membro del team olimpico brasiliano fino al 2000,
ha gareggiato in tre Volvo
Ocean Race.
SAM DAVIES
Inglese
È un’esperta velista in solitaria. Ha
partecipato a due
Vendée Globe e da
10 anni gareggia
nell’impegnativa
categoria Open 60.
“Sam ha un’ottima esperienza
di regate intorno
al mondo: la sua
presenza sarà
dunque preziosissima in diversi ruoli a bordo”.
ABBY EHLER
Inglese
Ha fatto parte di Amer
Sports Too, l’ultimo
equipaggio tutto femminile ad aver partecipato alla VOR .
Insomma, conosce
bene questa regata.
“Abby ha già partecipato alla
VOR. Sa lavorare con grande impegno e
ottimo spirito
di squadra: due
qualità preziose
a bordo”.
AKSEL MAGDAHL
Norvegese
Ha completato due Volvo
Ocean Race. Esperto di strategia della navigazione, calcolo dei
percorsi, gestione e analisi dei
software di bordo.
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ell’equipa
membri d
. Oltre a saper navigare, i 14* membri
a, avere grande spirito di squadra, un’ottima
hi sono, presentate dal coach Brad Jackson:
LIBBY
GREENHALGH
Inglese
Negli ultimi sette anni
ha lavorato come
meteorologa per i team
velici britannici juniores
e olimpico. Quest’anno
si è aggiudicata la Warsash Spring Series nella
propria classe.
“Anche se non
ha esperienza di
VOR o di regate
offshore, Libby
è preziosa per il
nostro team in virtù delle sue eccellenti competenze
nel campo della
meteorologia. È
con noi solo da
marzo ma ha già
totalizzato molte
ore di navigazione
offshore”.
SARA
HASTREITER
Americana
Nonostante le oltre
40.000 miglia di navigazione offshore alle
spalle (Caribbean
600, Newport Bermuda Race, IRC Nationals, New York Yacht
Club Race Week),
questa è la sua prima
volta alla VOR.
“Sara è relativamente una new
entry nel Team
SCA. Non ha una
grandissima
esperienza di
regate intorno
al mondo, ma
possiede ottime
qualità fisiche
e una forte
motivazione”.
STACEY
JACKSON
Australiana
Ha alle spalle più di
15 anni di esperienza
in regate, sia inshore
che offshore, tra cui la
Sydney Hobart (nove
volte), la TP52, una
Fastnet e la Mumm 30
World Championship.
“Stacey ha una
grandissima
esperienza nelle
regate come
la VOR. È una
velista estremamente versatile,
con ottime competenze in vari
ambiti e una solida preparazione
tecnica”.
ANNIE LUSH
Inglese
Attiva a tempo pieno nel circuito olimpico dal 2002,
gareggia anche nel
World Match Race
Tour. Come matchracer, ha partecipato alle Olimpiadi di
Londra nella categoria Elliott 6 m e ha vinto tre volte la Match
Race femminile.
“Annie ha un’esperienza
olimpica, che
rappresenta un
grande vantaggio nella VOR.
Lavora con
impegno e sa
trasmettere una
grande energia
positiva al resto
del team”.
ELODIE METTRAUX
Svizzera
Sorella di Justine, è la
quarta velista under
30 di Team SCA.
Veleggerà al fianco
della sorella.
“Elodie ha fatto
molti progressi e
ha già al suo attivo molte miglia
offshore sulla
nostra barca. È
una velista nata,
molto duttile
negli aspetti pratici della navigazione, assai
determinata e
collaborativa”.
JUSTINE METTRAUX
Svizzera
Questa sarà la prima
VOR per Justine, che
ha però già partecipato alla Mini-Transat (una attraversata
oceanica su yacht in
solitaria) diventando
la velista donna che
ha raggiunto il miglior
risultato nella storia
della gara.
“Justine è tra
le veliste più
giovani di Team
SCA, ma ha già
ottenuto ottimi
risultati in altre
regate. Compensa la mancanza
di esperienza
con tanta determinazione”.
LIZ WARDLEY
Australiana
È famosa per i numerosi titoli conquistati nel campionato Hobie Cat 16 e per le sue doti
nelle regate oceaniche. A 19
anni è stata skipper nella Rolex
Sydney Hobart Race. Ha gareggiato anche nella VOR 2001–
2002.
“Liz sa restare perfettamente concentrata
sui suoi obiettivi. La sua
esperienza in solitaria è
una garanzia per il team”.
* Ci sono 13 donne nel team
e 11 saranno scelte per
navigare affiancate da un
cronista (vedi pagina 30).
SCA ALLA VOLVO OCEAN RACE
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TEMPESTE,
CORRENTI
E ICEBERG
Il coach del Team SCA Aksel
Magdahl, che ha partecipato
a due edizioni della VOR, ci anticipa
le principali difficoltà della regata.
testo LARS PORNE illustrazioni EMMA HANQUIST
1
ALICANTE
–CITTÀ DEL CAPO
Partenza: 11 ottobre 2014. /BWJHBSFTPUUPDPTUBOFM
Mediterraneo è
JNQFHOBUJWP#JTPHOBVTDJSFJMQJáJO
GSFUUBQPTTJCJMFEBJ
%PMESVNTEFMM"Ulantico. Venti forti
prima di raggiungere l’Africa.
2
CITTÀ DEL
CAPO–ABU DHABI
Inizio della tappa:
19 novembre. Venti
freddi nella prima
TFUUJNBOB"CCPOEBOUFQSFTFO[BEJ
QFTDIFSFDDJFSFUJ
EBQFTDBDPOJM
SJTDIJPQFSHMJTDBm
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Meno pirati di un
UFNQPmOPSBOFTTVOBCBSDBÒTUBUB
BTTBMJUB
3
ABU DHABI
– SANYA
Inizio della tappa: 3
gennaio 2015. Venti
EJQSVBUFNQFTUF
USBGmDPTPTUFOVUP
correnti forti, reti
EBQFTDBQFTDIFSFDDJTQSPWWJTUJEJ
MVDJEJOBWJHB[JPOF
POEBUFDPTÖWJPMFOUFEBTQF[[BSFMB
CBSDBµJORVFTUP
tratto di mare che
OFM&SJDTTPO
IBBWVUPQSPCMFNJ
di delaminazione.
SCA NEL MONDO:
STATI UNITI
tProdotti per l’incontinenza: TENA
t5JTTVF5PSL
SPAGNA
tProdotti per l’incontinenza: TENA
t5JTTVF5PSL$PMIPHBS
t4 BMWJFUUFTUSVDDBOUJ
%FNBLVQ
EMIRATI ARABI UNITI
tProdotti per l’incontinenza: TENA
t1SPEPUUJQFSMJHJFOF
femminile: Nana
t5JTTVF5PSL
BRASILE
t1SPEPUUJQFSMJOGBO[JB
BabyFral, DryBaby
tProdotti per l’incontinenza: TENA, Biofral
t4BMWJFUUFNJEJmDBUF
Labyfree
PORTOGALLO
tProdotti per l’incontinenza: TENA
t5 JTTVF5PSL
Colhogar.
t4 BMWJFUUFTUSVDDBOUJ%FNBLVQ
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4
SANYA
– AUCKLAND
Inizio della tappa: 8
febbraio 2015
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OFM.BS$JOFTF.FSJEJPOBMFB
OPSEEFMMF'JMJQQJOFNBTTJNBWJPMFO[BEFJNBSPTJ
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5
AUCKLAND
– ITAJA
Inizio della tappa:
15 marzo. /FMM0DFBOP"VTUSBMFMFCBSDIFEFWPOPUFOFSTJ
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7FOUJGPSUJFNBSF
BHJUBUPB$BQP
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6
ITAJAI
– NEWPORT
Inizio della tappa:
19 aprile.
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SBQJEBNFOUFQPTTJCJMF"OEBUVSBTQFTTPMBTDB
5BQQBQJáGSFEEB
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7
NEWPORT
–LISBONA
Inizio della tappa:
17 maggio. 4JNJMF
BMM0DFBOP"VTUSBMF-FCBSDIFEFWPOPTQJOHFSTJJMQJá
QPTTJCJMFBOPSE
TGSVUUBOEPMB$PSSFOUFEFM(PMGP
"UUFO[JPOFBHMJJDFCFSH
8
LISBONA
– LORIENT
Inizio della tappa: 7
giugno. 'PSUJWFOUJEJQPQQBEBOPSE
4VM(PMGPEJ#JTDBHMJBQVÛBDDBEFSFEJ
UVUUP-FDPOEJ[JPOJQPTTPOPEJWFOUBSFQSPJCJUJWFDPOJM
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9
LORIENT–L’AIA
Inizio della tappa:
17 giugno. 2VFTUBUBQQBWFMPDF
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EJTUBO[BSBWWJDJOBUBEFJUJGPTJ
10 TL’AIA
– GÖTEBORG
Termine dell’ultima tappa: fine giugno 2015. 5BQQB
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OBWJHB[JPOFTFO[BEPSNJSF5SBGmDPTPTUFOVUPFGPSUJ
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… alla massim
a velocità,
condurre la VO
65 è come
guidare una sp
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un’autolavaggi
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a 65 km/h?
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SCA ALLA VOLVO OCEAN RACE
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I SEGRETI DELLA
FORMA PERFETTA
In una tranquilla località delle Canarie, le ragazze del Team SCA si sono sottoposte a un durissimo regime di esercizio fisico, allenamento velico
e concentrazione, per prepararsi alla regata.
testo ANNA GULLERS foto RICK TOMLINSON
Dopo i duri esercizi a terra, il coach
mette alla prova la squadra in acqua.
Tutti giorni.
26 SCA SHAPE 3 2014
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FEATURE
Un’ultima spinta verso
l’Oceano del Sud
CINQUE
ESERCIZI
ESSENZIALI
alla sbarra nel1 Trazioni
le diverse varianti
o qualsiasi altro
2 Squat
esercizio che comporti il piegamento delle
3
4
A
lle Canarie, si sa, ci si va di solito per ammirare la natura o godersi la vita notturna. Le
veliste di Team SCA, invece, avevano un
motivo completamente diverso: allenarsi.
Ogni mattina si presentavano in palestra alle 7
in punto. Santi Casanova, fisioterapista e preparatore atletico del team, è stato inflessibile. Se una
di loro tardava un solo minuto, tutto il team doveva fare 20 “burpee” (combinazione di squat, pushup e salto).
“Alle 6:45 del mattino non è certo lui la prima
persona che vorresti incontrare”, dice Dee Caffari,
che si è unita al gruppo solo in marzo.
“Arrivare nel team per ultima non è stato semplice: ho dovuto recuperare non solo a livello di
pratica in barca, ma anche la preparazione fisica in
palestra. Sapevo di dover lavorare sodo, perché se
le altre vedono che ti impegni sempre al massimo,
apprezzano i tuoi sforzi e la tua voglia di integrarti nel gruppo”.
Il molo della tranquilla località di Puerto Calero,
sulla costa orientale dell’arida isola di Lanzarote,
è stata la base dell’allenamento del Team SCA, il
primo equipaggio tutto femminile ad aver ottenuto accesso alla VOR in oltre 10 anni. Ai cancelli del
porto un grande striscione rosa accoglie i visitatori: “Benvenuti da Team SCA”.
Quando la regata partirà in ottobre, alcune veliste avranno trascorso qui 15 mesi, altre solo sei.
5
SOPHIE CISZEK, una delle prime a essere scelta
per far parte del team, dice che fisicamente si sente
già in forma perfetta.
“Prima di questo progetto mi allenavo soprattutto facendo surf, corsa e yoga. Con i pesi, invece, ho
incrementato rapidamente la mia massa muscolare e ora devo solo fare in modo di a mantenerla”.
Non esiste una formula universale per prepararsi a una sfida di questa portata. Ogni velista fa
storia a sé: ciò su cui deve lavorare dipende dall’atteggiamento mentale, dalla corporatura, dall’età.
“Ogni giorno è diverso e la preparazione atletica
è quanto più varia possibile”, spiega Casanova. Per
prepararsi all’impresa, il team dovrà potenziare
gambe a 90° scendendo con i glutei verso terra
Allenamento intervallato: brevi esercizi ad alta
intensità inframmezzati
da pause di riposo
Esercizi in coppia: per
allenare vicendevolmente la stabilità e la
resistenza fisica con un
partner di corporatura
analoga
Sfide e competizioni a
squadre: piccoli gruppi che lavorano insieme
con un unico obiettivo.
SAPEVATE
CHE…
...ogni velista arriva a
bruciare in media 6.0008.000 calorie per ogni
giorno di gara, a seconda
delle condizioni (il dispendio calorico è maggiore
quando il vento e le onde
sono più forti)?
...in un mese di allenamento, il team consuma
45 kg di pasta, 120 kg di
pesce fresco, 200 kg di
arance, 170 kg di angurie e 1.560 panini?
SCA ALLA VOLVO OCEAN RACE
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FEATURE
TRAINING
CONTINUO
Non imbrogliare: le tue
compagne ti guardano
vari gruppi muscolari e perfezionare la forma fisica. Quando Shape è andato recentemente a curiosare in palestra, gli esercizi del giorno erano le
trazioni.
“Il gruppo si allena in cicli di quattro settimane,
cinque o sei giorni la settimana in palestra o all’aperto. A questo si aggiunge la navigazione offshore
diurna e notturna, molto impegnativa fisicamente
e psicologicamente, che viene effettuata secondo
una tempistica prestabilita”.
Oltre a Casanova, del team fanno parte un dietista, due medici, quattro istruttori, un secondo
fisioterapista e preparatore atletico e un gruppo
di supporto a terra di sette persone. Tutto è pensato per esaltare al meglio le potenzialità delle
veliste, ma è difficile prevedere che cosa le attende. Per questo la preparazione psicologica è fondamentale.
“A volte il trattamento ricevuto ci ha messo
a dura prova sia mentalmente che fisicamente,
ma questo è servito a farci crescere”, dice Sophie
Ciszek. Aggiunge Dee Caffari: “Le persone che
ci stanno intorno hanno una tale esperienza che
a volte è perfino difficile fare domande. I loro racconti sono per noi motivo di ispirazione e servono a
darci un quadro realistico di quel che ci attende”.
Queste ragazze sono autentiche “macchine da
vela”, ma ogni tanto anche a loro piace godersi l’isola di Lanzarote.
“Dopo un intenso periodo di allenamento, mi fa
bene uscire una volta alla sera con le mie amiche”,
afferma Sophie: “Svagarsi di tanto in tanto aiuta a mantenersi serene e positive. E l’equilibrio è
importante per riuscire in questa impresa”.
7:00 La giornata inizia
in palestra a Puerto del
Calero.
8:30 Colazione in foresteria, dove i cuochi
Hanna Björkman e
Nicolas Angulo preparano
tutti i pasti.
9:30 Ritrovo al porto
turistico. L’equipaggio
prepara la barca. Le
ragazze del Team SCA
devono sapere tutto il
necessario sui materiali e
sugli equipaggiamenti.
10:00 Incontro con
i quatto istruttori per
discutere l’allenamento
della giornata; potrebbe
trattarsi di imparare
una manovra specifica
che richiede particolare
attenzione, o di esercitarsi ad ammainare più in
fretta le vele.
10:30 Gli istruttori e
l’equipaggio salpano per
iniziare le sei ore di allenamento in mare.
16:30 Rientro in porto.
19:00 Cena in foresteria. Rapporti con i
giornalisti, conferenze via
Skype e altro.
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Vita a bordo:
CIBI PRONTI
E SALVIETTE
Immaginate di dover dormire, mangiare e mantenere
un minimo di igiene personale stando su un ottovolante. Abby Ehler, membro del Team SCA, ci parla delle
improbabili sfide della vita quotidiana in mare aperto.
ALIMENTAZIONE
Tutto il cibo a bordo è liofilizzato: si arriva fino a 800 calorie a porzione per fornire alle
veliste l’energia di cui hanno
bisogno.
L’equipaggio ha provato diverse marche di alimenti
pronti e alcune sono accettabili. ”Peccato che sembri
cibo per neonati”, dice Abby.
“Però abbiamo anche snack,
barrette energetiche, frutta
secca e noci”.
Per evitare pesi inutili, le cinque veliste mangiano
a turno e utilizzano la stessa ciotola.
Lo stomaco deve abituarsi
al cibo liofilizzato. Visto che
assorbe tanta acqua, è indispensabile bere molto.
SONNO
La navigazione transoceanica su un VO65 è scomodissima. Si dorme in cuccette di
fibra di carbonio e per evitare
di cadere bisogna legarsi con
una cintura di sicurezza.
Racconta Abby: “Il rumore
delle onde che si infrangono
sullo scafo quando si naviga a
20 nodi è simile a quello di un
fuoco d’artificio che ti esplode accanto dopo averti sfiorato la testa, e sempre con
un’inclinazione di 40 gradi. In
poche parole, dormire nelle
cuccette è un’impresa”.
Si dorme sempre sopravento. Quando la barca vira,
bisogna saltare giù dalla cuccetta e lanciarsi verso un’altra cuccetta sul lato opposto,
senza dimenticare di portarsi dietro tutta l’attrezzatura.
Insomma, quando si naviga
sopravento con molte virate
non si riesce quasi a chiudere occhio.
Ci sono due turni di guardia, entrambi di quattro ore,
seguiti da quattro ore di riposo per mangiare e dormire.
“Dormiamo poco: da tre
ore a tre ore e mezzo per
Intimo e confortevole?
notte se va bene, ma col tempo ci si abitua”.
IGIENE
L’igiene è un lusso. C’è una
sola toilette, niente acqua
calda e nessuna possibilità di lavarsi o di lavare la propria biancheria. “Per l’igiene
personale usiamo prodotti SCA, come le salviette umidificate TENA e Libresse”,
dice Abby. A bordo, per lavarsi, vanno molto i guanti TENA
e lo shampoo.
basso e poi, calando gradatamente di velocità, si risale a cavallo
dell’onda successiva”.
Il mal di mare è soggettivo “e dopo
un po’ ci si abitua anche a questo”.
testo LARS PORNE
foto RICK TOMLINSON
Sì, questa è
una toilette.
MAL DI MARE
Appetitoso?
Abby sa cosa significa navigare nell’Oceano Australe
tra burrasche di vento e onde
gigantesche.
“Se dicessi che non ho
paura mentirei. È come essere su un ottovolante: si precipita velocemente verso il
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Ed è già record
TAGLIANDO IL TRAGUARDO della Sevenstar
Round Britain and Ireland Race, lo scorso
16 agosto, il Team SCA ha battuto il record
mondiale femminile delle regate per monoscafi. Il record deve ancora essere omologato, ma migliora il precedente primato di 1
giorno, 14 ore, 30 minuti e 14 secondi. L’imbarcazione del Team SCA è giunta quinta tra
i monotipi Volvo Ocean 65.
IMMAGINATE DI ESSERE in mare e dover decidere di
cambiare di 2 gradi la rotta per un’ora. Un’inezia? Non
proprio, visto che potrebbe fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Già, perché come in tutti gli sport ad
altissimo livello, sono i piccoli dettagli che permettono di
fare meglio degli avversari.
La VOR è la gara con la durata più
lunga nel panorama sportivo mondiale, il livello massimo nella vela offshore.
L’equipaggio tutto femminile del Team
SCA dovrà battersi contro alcuni dei
migliori velisti del mondo.
“È come essere una donna che scala
Richard Brisius
l’Everest per la prima volta senza ossigeno, che per di più deve cercare di raggiungere la vetta
prima dei rivali uomini, nonché migliori alpinisti al mondo
visto che hanno già scalato in passato la montagna. Portare a termine una regata intorno al globo è un’impresa
enorme, proprio come scalare l’Everest. E farlo cercando di battere gli avversari è una sfida ancora più grande”,
spiega Richard Brisius, Managing Director di Team SCA,
con due VOR alle spalle.
“Ci vuole insomma una resistenza mentale sovrumana per competere con successo contro i migliori atleti del
mondo in una sfida in mare aperto che dura intere settimane”, riassume Brisius: “Di certo sono le piccole decisioni e i dettagli minimi a determinare chi arriverà primo al
traguardo.”
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Team SCA in TV
ALL’INDOMANI DELL’ANNUNCIO della partecipazione
di SCA alla VOR, la società di produzione televisiva Strix
ha iniziato a seguire il reclutamento e la preparazione del
Team SCA. Il risultato, come spiega Christoph Michalski,
Presidente della divisione SCA Global Hygiene, “è No
Ordinary Women, una serie TV di quattro episodi, che
ha per protagoniste un gruppo di donne straordinarie il
cui sogno è partecipare a una delle regate oceaniche più
impegnative del mondo”.
La serie ha debuttato a luglio in Australia e in
Finlandia. Andrà in onda per tutto il 2014 e parte del
2015 sui principali network di una trentina di Paesi in
tutto il mondo. Racconta cosa spinge queste ragazze
a partecipare alla VOR con un equipaggio tutto femminile, cosa che non si vedeva da 12 anni. Ogni episodio
è dedicato alle storie personali delle protagoniste: la
troupe le ha seguite nelle loro case, condividendo le
scelte che le hanno portate a partecipare a questa sfida
estrema.
Da strappare e conservare
È il dettaglio
che conta
La cronista a bordo
CORINNA HALLORAN è la reporter che se-
guirà il Team SCA a bordo dell’imbarcazione.
Sarà “in prima linea” a fare da trait-d’union
tra la vita in mare e il mondo rimasto a
terra. Giornalmente, Corinna si occuperà
di aggiornare il sito internet e postare immagini e video clip.
Segui il viaggio su ww w.teamsca
.com
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Un aiuto per
gli assistenti
familiari
La vita media si è allungata. Le conseguenze?
È cresciuto anche l’onere per chi deve
assistere gli anziani che restano in famiglia.
testo SUSANNA LINDGREN foto GETTY IMAGES
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UN’APP PER
CHI ASSISTE I
PROPRI CARI
FINALMENTE È stata creata un’app per
chi assiste un parente anziano o malato. Merito di SCA e
Swedish Care International (SCI), azienda dedicata allo
sviluppo di programmi per l’assistenza
di pazienti geriatrici o con demenza,
ricoverati a domicilio o in casa di cura.
TENA, il marchio
di SCA per la cura
dell’incontinenza,
ha fornito i contenuti
per le sezioni “Cos’è
un tabù” e “Incontinenza”. Con questa
app, chi fa assistenza può trovare risorse utili per gestire le
problematiche più
comuni: per esempio come facilitare la
vita degli anziani e di
chi li assiste, oppure
saperne di più sulle
varie patologie legate all’età.
L’app può essere scaricata gratuitamente dall’App
Store o da Google
Play (chiave di ricerca: “Elderly Care
SCI”) in oltre 60 paesi, compresi Svezia, Usa, Brasile e
Regno Unito.
Per gli anziani è sempre più frequente
farsi assistere a casa propria piuttosto che in casa
di cura.
Questo però signi fica più partecipazione
da parte
dei familiari.
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tutta
Europa
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quella di farsi assistere a casa propria”,
osserva Frank Goodwin, ex assistente sociale
irlandese che da circa 30 anni è impegnato a
migliorare le condizioni dei suoi ex colleghi e
dei loro assistiti. “I tagli che incidono sempre
più sugli assistenti familiari, a tutti i livelli,
complicano e appesantiscono il loro lavoro”, dice
Goodwin.
Negli ultimi anni lui ha dedicato molto tempo all’organizzazione europea Eurocarers, che si
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psi
sico
si
c co
termini
economici
psicofisici (stress che incide sulla salute).
“LA SITUAZIONE IN EUROPA varia enormemente
da un paese all’altro”, spiega Goodwin. “Nell’est e
nel sud, in genere, l’assistenza è delegata alle famiglie o ad altri privati. Tuttavia anche qui nel nord,
dove lo stato è più presente, l’onere assistenziale sta iniziando a gravare sempre più sui parenti
dell’assistito”.
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MERCATO
40 MILIONI
DI PERSONE
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ffi-cienti sono le cure ospedaliere, tanto più breve è
la degenza. Le terapie in regime di ricovero e le
dimissioni hanno tempi più rapidi per poter curare un maggior numero di persone. Ma per gli assistenti familiari una dimissione rapida significa
una convalescenza più lunga a casa, e per molti di
loro il carico di lavoro aumenta sia in termini di
tempo che di fatica”.
me 2012 di Eurocarers, sono oltre
40 milioni le persone che nella UE si prendono
cura di un familiare o di un parente. Di queste, oltre
10 milioni lo fanno a tempo pieno,
il che significa oltre
35 ore di assistenza alla settimana.
Non esistono cifre
assolute, visto
che le statistiche
variano da Paese a
Paese.
Analizzando i
dati demografici e utilizzando un
modello di prevalenza, SCA ha
stimato che per
esempio in Spagna, ma anche in
Francia e in Germania, ci sono più
di un milione di
assistenti familiari. Il dato ufficiale per la Svezia è di
1,3 milioni di persone che trascorrono parecchie ore
a settimana per
curare membri della propria famiglia.
La campagna SCA vuole farci vedere con occhi diversi la
persona assistita. Lo spot è visibile su youtube (chiave di
ricerca “Seeing Beauty SCA”).
Assistenza
per gli
assistenti
SC ha lanciato recentemente la
SCA
S
campagna globale “Seeing Beauty”.
ca
Obiettivo? Riconoscere l’impegno e la
O
dedizione con cui gli assistenti familiari
de
si prendono cura dei loro cari. E mostrare come TENA possa fare la differenza
per entrambi.
p
““SAPPIAMO CHE L’INCONTINENZA è uno degli
aspetti più complessi dell’ausilio domiciliare”,
a
osserva Oscar Ayala, global marketing director
o
di SCA.
d
L’idea è riconoscere le sfide con cui gli assisstenti familiari devono confrontarsi e fornire
iinformazioni che possano semplificare loro la
v
vita.
“Attraverso prodotti appositamente studiati,
noi vogliamo facilitare l’impegno quotidiano
degli assistenti e migliorare la qualità del tempo
che trascorrono con i loro assistiti”.
La campagna è stata lanciata recentemente
nell’Europa dell’Est e in Sud America, due mercati emergenti e in via di sviluppo, dove per convenzione sociale sono generalmente le famiglie
a prendersi cura dei parenti anziani o malati,
senza alcun aiuto (o molto poco) da parte delle
strutture pubbliche.
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Foreste dove
ognuno
conta
Silvicoltura sostenibile e mantenimento della biodiversità
sono valori prioritari per SCA. Oltre a piantare nuovi alberi
in sostituzione di quelli abbattuti, il Gruppo cerca di
favorire gli habitat di una grande varietà di piante
e animali. Perché nessuna specie animale o
vegetale delle foreste deve rischiare
l’estinzione.
testo ULF WIMAN foto JOHNÉR, FOLIO
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PROSPETTIVE
Per un’esperienza
gratificante nella natura
è necessario un impegno
ambientale mirato.
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PROSPETTIVE
I BOSCHI
DI SCA
TERRITORIO
FORESTALE:
2,6
MILIONI DI ETTARI
Principale proprietà forestale privata in
Europa: 2,6 milioni di
ettari nel nord della
Svezia, di cui 2 milioni
utilizzati per la produzione di legname.
LEGNAME
RACCOLTO:
4,7
MILIONI DI
METRI CUBI
PRODUZIONE
VIVAISTICA
FORESTALE:
101
MILIONI
di cui il 40% piantati su terreni SCA
e il resto venduto a
proprietari forestali
privati.
SEQUESTRO NETTO
ANNUO DI CO2:
2,6
MILIONI DI
TONNELLATE
Visto che la crescita
delle foreste di SCA
è maggiore dell’abbattimento, ogni
anno viene catturata
una notevole quantità di CO2.
L’aquila realee nidifica
nid
nni
idific
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ififi a in
ifica
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alberi sufficientemente
ienntem
ementte
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robusti da reggerne
il peso.
“S
pendete 200 milioni di SEK (circa 22
milioni di euro, ndr) all’anno per salvare degli insetti?”. È la domanda che
un cliente ha posto una volta a Björn
Lyngfelt, vice president communications di SCA.
“Quella persona - spiega Lyngfelt - non riusciva
a credere che saremmo arrivati a tanto per proteggere piante e animali. Invece sì, lo facciamo davvero. E il motivo è semplice: insieme alla silvicoltura
sostenibile, consideriamo il mantenimento della
biodiversità delle nostre foreste un impegno morale nei confronti delle generazioni future, al di là del
guadagno a breve termine”.
Circa il 60% della Svezia è coperto da boschi,
per lo più di pini e abeti rossi. SCA possiede da
sola un territorio forestale grande quasi quanto il
Belgio. “I boschi svedesi non si attraversano in 15
minuti”, racconta Lyngfelt, “a volte chi ci entra si
perde”.
LE FORESTE SONO profondamente radicate nella
cultura e nella mitologia svedese. Per migliaia di
anni, infatti, sono state sinonimo di sopravvivenza, fonte di cibo e di materiale da costruzione. Oggi
è diverso: lo svedese medio le usa principalmente
per fare escursioni o raccogliere funghi e mirtilli
rossi o neri; d’altronde la cucina scandinava punta
molto sui tesori del bosco, compresi muschi e
licheni commestibili.
L’industria forestale è stata ed è tuttora determinante per rendere la Svezia un paese ricco. Ulf
Larsson, president di SCA Forest Products, lo spiega
attraverso i numeri: “Con esportazioni nette di 120
miliardi di SEK, (circa 13 miliardi di euro), le foreste
restano il pilastro dell’economia nazionale”.
L’industria del settore e il movimento ambientalista si sono ritrovate spesso ai ferri corti, ma
Larsson è fiducioso. “Non è questione di ambiente
o produzione industriale”, spiega, “ma di ambiente
e produzione industriale. E quando dico ambiente
intendo sia la biodiversità che il clima”.
LA SOSTENIBILITÀ della silvicoltura e della
gestione forestale non può che essere vista in una
prospettiva di lungo periodo. Nella Svezia settentrionale, infatti, il ciclo che va dalla semina all’abbattimento commerciale richiede circa 100 anni.
Verso la metà del Novecento, dopo un secolo di
intense attività di sfruttamento selettivo del legname che hanno distrutto le foreste vergini, SCA
ha dedicato cospicue risorse alla riforestazione.
Risultato: dalla fine della seconda guerra mondiale all’inizio del terzo millennio, il volume degli
alberi nelle foreste di SCA è aumentato del 50%,
con una crescita più che raddoppiata.
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AQUILA REALE
L’aquila reale (Aquila chrysaetos) spesso nidifica
in pini vecchi e alti. Perché? Perché devono essere
sufficientemente grandi da reggere il suo peso. I nidi possono
infatti arrivare a pesare fino a una tonnellata, visto che
il rapace torna ogni anno per ampliare la sua casa. L’età media
di questi pini è di 270 anni. Ecco perché SCA evita
di abbattere gli alberi centenari nel taglio di sgombero.
Al prossimo taglio questi alberi avranno 200 anni e
costituiranno un habitat ideale per le aquile reali prima
del terzo taglio definitivo, quasi 300 anni dopo
la rigenerazione della foresta primaria.
PIOPPO TREMOLO
“I boschi
svedesi
non si
attraversano in 15
minuti. A
volte chi
ci entra si
perde”.
Silvicoltura sostenibile, però, non significa
u
uelli
solo piantare nuovi alberi in sostituzione di quelli
odiabbattuti: vuol dire anche dare priorità alla biodiversità, impedendo l’estinzione di qualsiasi specie
animale o vegetale che vive negli habitat forestali.
Per questo SCA ha studiato a fondo tutti i componenti naturali delle sue foreste e ha introdotto la
pianificazione ecologica del paesaggio, che comprende anche la conservazione e la ricostituzione
degli habitat delle specie sensibili. Insomma, il
Gruppo ha scelto di impegnarsi per sviluppare
standard oggi comuni a tutto il settore. “Abbiamo
anche modificato i nostri criteri di abbattimento
commerciale”, aggiunge Lyngfelt. Più del 10%
dell’area boschiva viene infatti conservata allo stato naturale. Ciò significa che più di un albero su 10
non viene abbattuto e diventa così parte del ciclo
naturale, cioè si trasforma in nutrimento per insetti, picchi e funghi.
L’impegno ambientale di SCA risale ormai a una
ventina di anni fa e, benché sia troppo presto per
dirlo con certezza, secondo Lyngfelt “siamo sulla
strada giusta”.
Una strada che, si spera, possa garantire il mantenimento della biodiversità senza per questo
rinunciare a una silvicoltura redditizia. E che,
afferma Lyngfelt, “permetta anche alla gente di
vivere un’esperienza gratificante con la natura”.
Il pioppo tremolo (Populus tremula) è un lati
latifoglia
fog
a che svolge un ruolo ecologico
llog
gi cruciale: assicura un
habitat
ha
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favorevole per molti insetti
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che a loro volta forniscono
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cibo ad altri animali.
Inoltre,
Inoltrre i vecchi fori scavati dal
picchio
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chio nel suo tronco servono
da
a ri
riparo
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ad altri animali. SCA
prre
p
preserva
la biodiversità foressta
stale evitando di abbattere
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il taglio d
di ssgombero. Prima di questa
operazione,
oper
op
eraz
azio
ione
ne,, gli esperti in pianificazione ecologica si recano nel bosco per marcare gli ambienti sensibili. Anche gli operatori di
macchina ricevono una formazione in tutela
ambientale.
GERANIO DI BOEMIA
Il geranio di Boemia
(Geranium bohemicum) dai fiori viola-blu
è sempre più raro nei
boschi svedesi. Non
a caso è considerato
“quasi a rischio di estinzione”. La pianta è chiamata pirofila: significa che per riprodursi ha bisogno che
i suoi semi si riscaldino a 50–100 °C. In passato nella Svezia settentrionale il fuoco rinnovava l’80% della foresta vergine almeno una
volta ogni 100 anni, ma ora la lotta agli incendi boschivi è più efficace di un tempo e SCA
deve quindi bruciare parte delle sue foreste
per riprodurre un habitat adatto ad animali e
piante. Compreso il geranio di Boemia.
SCA SHAPE 3 2014 37
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SHAPE UP
Scopri cosa succede
fuori da SCA
Incendi boschivi?
Utili, talvolta
GLI INCENDI BOSCHIVI sono sempre stati uno
strumento naturale di rigenerazione forestale. Esistono persino specie la cui sopravvivenza dipende dagli incendi boschivi. Ma, è bene ricordare, ci
vogliono 100 anni perché una foresta ricresca.
SUBITO DOPO IL ROGO
Durante un incendio boschivo la combustione rilascia
delle sostanze nutrienti. Il
legno bruciato, che resta sul
terreno insieme ad alcuni pini
più vecchi scampati alle fiamme, attira gli insetti, che a
loro volta attirano gli uccelli. Il
calore sviluppato e la presenza dei nutrienti favoriscono la
crescita di alcune piante.
PIÙ CARBONIO
NEL TERRENO DEL
NORD DEL MONDO
2–20 ANNI
80–100 ANNI
Il terreno viene ricoperto da
erba, cespugli (in particolare
mirtilli, la cui crescita è molto
rapida) e latifoglie, un habitat
ideale per l’alce.
Gli abeti rossi a crescita lenta hanno il sopravvento sulle caducifoglie. Si crea così
un ambiente favorevole per
insetti, animali e muschi.
Foresta tatuata
LE FORESTE CUPE e misteriose, quelle popolate da
muschi e fate, sono oggi molto in voga tra i motivi ritratti dai
tatuatori. Eccone alcuni esempi.
Il saluto sicuro
ISTOCKPHOTO
SECONDO UNO STUDIO dell’u-
niversità gallese di Aberystwyth,
salutando con il pugno chiuso
o con il “cinque” si riduce notevolmente il rischio di prendere il
raffreddore.
SECONDO UNO studio
americano, nelle regioni
settentrionali il terreno
trattiene molto più carbonio rispetto a quanto
avviene nelle regioni
tropicali. Motivo: un
fungo che nel Nord vive
in simbiosi con le radici
di molte piante, soprattutto abeti rossi, pini,
betulle e mirtilli. Questa
associazione simbiotica, chiamata micorriza,
forma un terreno che
nella materia organica può contenere una
quantità di carbonio 10
volte superiore rispetto
ai terreni delle latitudini
meridionali, dove prevale invece un altro tipo
di micorriza.
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FEATURE
12 ORE
con Alberto Rossi
Che corra tra i corridoi della sede di SCA a Legnano
o tra le montagne vicino a casa sua non fa differenza:
Alberto Rossi è sempre in movimento.
testo CLAUDIA FLISI foto MAURIZIO CAMAGNA
Follow an SCA employee during a day at work
A casa di Alberto, a Sumirago, suona la sveglia. Si
prepara per andare al lavoro
e dà da mangiare ai due
gatti, mentre lui, come sempre, non ha tempo per fare
colazione.
7:00
Esce di casa per andare
in ufficio sulla sua Ducati
Monster. Di solito va in auto
con Laura, ma se uno dei due
ha un appuntamento dopo il
lavoro, lei prende l’auto e lui
va in moto. Foto 1
Primo caffè della giornata
alla macchinetta, che sta
proprio accanto al suo
ufficio. Nel giro di qualche
minuto arrivano ben tre
colleghi che hanno bisogno
di lui per le chiavi dell’auto,
alcuni documenti e varie
informazioni.
Consegna una nuova macchina aziendale a Davide
Castelli, responsabile del
Servizio Clienti di SCA.
8:15
9:00
9:30
Trova una lampadina fluorescente fulminata e la
sostituisce. Con le vecchie
generazioni di lampadine,
questa rappresentava una
parte importante del suo
lavoro, ma ora capita solo
una volta al mese. Foto 2
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12 ORE
A
LBERTO È IN MOTO PERPETUO. Addet-
to ai servizi generali di SCA Hygiene Products, questo 48enne dal fisico
asciutto si occupa del leasing delle auto
aziendali e sovrintende alla manutenzione degli impianti. Non solo. Esegue anche diverse commissioni per i vari reparti e,
quando serve, acquista attrezzature da ufficio.
Nel tempo libero gioca a calcio in una squadra
locale, corre sulla distanza dei 10 km ogni settimana e va in moto sulla sua Ducati.
“Non riesco a stare fermo”, ammette. Al lavoro non si riposa mai un momento: va a prendere
le chiavi per un’auto che deve consegnare, sposta
Arrivano i rappresentanti di
un’agenzia immobiliare interessata all’acquisto di parti
dell’edificio non in locazione
a SCA. “Sono un po’ come
un amministratore di condominio”, commenta Alberto.
Foto 3
11:00
“Essere
tra i sette
vincitori
in tutto il
mondo è
davvero
un onore”.
Tra le incombenze giornaliere c’è la consegna
della corrispondenza all’ufficio postale. A
volte Alberto fa anche la spola tra la Camera
di Commercio e il Tribunale locale per la consegna e il ritiro di documenti o capitolati.
12:30
una scala per cambiare una lampadina, raccoglie
la posta che dovrà poi consegnare giornalmente
all’ufficio postale.
Visto che è in contatto con quasi tutti i 150 membri del personale della sede di Legnano, a nordovest di Milano, Alberto non si è meravigliato più
di tanto quando, nel marzo 2014, ha scoperto di
essere candidato al premio Inspiring Employee
Award.
“Stando al regolamento del premio, bisognava dire pubblicamente per chi si votava, quindi io
sapevo che c’erano un po’ di persone che votavano
per me. Eppure non mi aspettavo di vincere. Essere tra i sette vincitori in un’azienda che ha 44.000
Pranzo con Laura in SCA. Il
cibo se lo portano da casa:
oggi torta salata al radicchio
(rigorosamente vegetariana),
preparata da Laura la sera
prima. Foto 4
Pomeriggio = pratiche amministrative. Oggi
Alberto deve occuparsi di nove auto: è compito
suo gestire le schede carburante e i telepass.
Lo attende insomma una bella quantità di
lavoro al computer. E deve anche controllare
36 fatture.
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HOURS
H
OURS
dipendenti in tutto il mondo è davvero un onore”.
È entrato in SCA nel luglio 1986, quando in tutta Italia l’azienda aveva solo 12 dipendenti e due
automobili (oggi sono rispettivamente 800 e 113).
“Sono sempre stato un tuttofare, ma adesso le
mansioni sono un po’ diverse”.
Prima Alberto accompagnava i top manager
all’aeroporto, si occupava della sicurezza, comperava i fiori e cambiava le lampadine. Ora non più.
Domani arriva in sede un medico: deve fare
una serie di controlli annuali, obbligatori per
tutti i dipendenti. Alberto prepara i documenti
che serviranno per le visite.
17:30
Anche se, aggiunge ridendo, “ogni tanto qualche
lampadina la cambio ancora”.
Nel tempo è mutato anche il suo rapporto con la
collega Laura Liguori. Si sono conosciuti in SCA
quasi 25 anni fa e convivono dal 1999. Entrambi
sono animalisti convinti, iscritti a sette associazioni in difesa degli animali. Da qualche anno Alberto è diventato vegetariano: non per motivi religiosi
o di salute, dice, ma “per convinzione personale”.
La coppia spera un giorno di avere un cane, anche
se non subito. “Non sarebbe giusto nei confronti
del cane, perché sto molto tempo fuori casa”, spiega lui. Di certo, dovrà essere un cane amante della corsa...
Alberto è incaricato degli acquisti delle attrezzature da ufficio, fino a un valore di 500 euro.
Oggi deve comprare una piccola stampante e
alcune cartucce. A volte il reparto marketing
gli chiede di acquistare anche i prodotti della
concorrenza.
È ora di tornare a casa. Stasera niente partita di calcio,
ma 10 km di corsa prima di
cena. Foto 5
18:30
19:30
ALBERTO
ROSSI
Età: 48
Qualifica: addetto ai
servizi generali di SCA
Legnano (MI)
Vive a: Sumirago (VA)
Famiglia: la
compagna Laura
Liguori, che come
lui lavora in SCA a
Legnano
Hobby: calcio, corsa,
moto, montagna
Piatto preferito:
spaghetti cacio e pepe
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SCA INSIDE
Notizie da SCA
Energia per 56.000 case
COMPRENDE 37 GENERATORI per la
produzione di circa 280 GWh di energia all’anno, pari al fabbisogno di circa
56.000 residenze private, cioè 140.000
appartamenti. La centrale Mörttjärnberget, inserita in uno dei più grandi progetti svedesi di investimento nell’eolico, è
stata inaugurata a maggio. È gestita da
Statkraft SCA Vind AB (SSVAB), azienda
di proprietà di Statkraft (al 60%) e di SCA
(al 40%).
Tovaglioli con stile
ANCHE I DISPENSER di tovaglioli possono essere eleganti. Lo dimo-
stra il nuovo sistema Tork Xpressnap Image, premiato con il Red Dot
Award: Product Design 2014. I materiali utilizzati per il nuovo dispenser, fatti in vero alluminio e legno, sono la prova che anche il minimo
dettaglio conta.
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Una corsa contro
un tabù chiamato
incontinenza
A CITTÀ DEL MESSICO si è svolta l’ottava edizione della 5 km di corsa (o 3 km di marcia)
TENA, una delle più importanti manifestazioni
organizzate nel Paese per sconfiggere il tabù
dell’incontinenza.
Lo scopo è duplice: aumentare la sensibilizzazione del pubblico e delle famiglie sul tema
dell’incontinenza; incoraggiare coloro che ne
soffrono a vivere una vita sana e gratificante, facendo attività fisica e divertendosi con
parenti e amici.
In Messico la corsa TENA è diventata una
delle manifestazioni più popolari: quest’anno gli iscritti erano 7.500, circa 2.500 in più
rispetto alle edizioni precedenti.
“Giornata della Svezia” in Cina
A GIUGNO SCA ha partecipato a una
“Giornata della Svezia”. Organizzata
nel campus di una delle più prestigiose università cinesi, la Shanghai Jiao
Tong, la manifestazione aveva lo scopo di presentare agli studenti le aziende svedesi che operano in Cina.
I team SCA hanno organizzato un
programma interattivo, mirato a invogliare gli studenti cinesi a saperne di più
sul Gruppo, sui suoi marchi e sulla sua
partecipazione alla Volvo Ocean Race
con un equipaggio tutto femminile.
“La SJTU è una delle università
scelte da SCA per il suo programma
di employer branding, che sarà presto
lanciato in tutta la Cina. Questa ‘Giornata della Svezia’ è stata quindi per
noi un ottimo test: ci ha permesso di
iniziare a far conoscere SCA agli studenti”, dice Gao Lihua, vice president
human resources.
Tavola rotonda di alto livello
IL VICEMINISTRO CINESE della
Salute, Liu Qian, si è recato in visita in
Svezia a giugno per studiare il sistema sanitario svedese. SCA è stata
invitata a partecipare ad una tavola
rotonda per la sua esperienza in tema
di incontinenza, assistenza geriatrica
e controllo delle infezioni.
“La Cina vuole rendere più efficiente il suo sistema sanitario ed è
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interessata a collaborare con noi per
la formazione del personale infermieristico”, spiega Anna Brodowsky,
VP Public Affairs. “La professione di
infermiere è poco considerata in Cina.
Addestrando gli infermieri a svolgere
compiti più specialistici si sottrae
meno tempo al personale medico,
aumentando così l’efficienza delle
risorse per l’assistenza sanitaria”.
… e la Costa Rica
segue a ruota
UN PAIO DI SETTIMANE dopo il Messico,
SCA Costa Rica ha organizzato la sua prima
edizione della corsa TENA. C’erano oltre 1.000
partecipanti, tra cui otto VIP locali. Contestualmente è stata organizzata una cerimonia per
la donazione di prodotti a due case di cura per
pazienti anziani e terminali.
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SCA INSIDE
Sempre più forti
in Medio Oriente
SCA RAFFORZA LA SUA PRESENZA in Medio
Oriente attraverso l’acquisizione del restante 50%
della joint-venture Fine Sancella dal Gruppo Nuqul.
È un’operazione da circa 165 milioni di SEK (circa
18 milioni di euro), realizzata senza indebitamento.
Fine Sancella, che nel 2013 ha registrato un fatturato di circa 200 milioni di SEK (circa 22 milioni
di euro), è leader di mercato in alcune regioni del
Medio Oriente con i prodotti per l’igiene femminile a
marchio Nana e Cinderella.
Con il controllo del 100% di Fine Sancella (SCA
ne aveva già acquisito il 50% nel 2007), si rafforza
la nostra presenza in Medio Oriente, un mercato
emergente di importanza strategica.
Carta da stampa
certificata WWF
UNO STRUMENTO che aiuta
gli acquirenti di carta a trovare
i prodotti con il minor impatto
ambientale. È questa la funzione
di “Check Your Paper”, il database del WWF in cui è presente con
un’ottima valutazione anche la
carta da stampa SCA.
“Check Your Paper” valuta la
qualità ambientale del processo
di produzione di un determinato
prodotto cartaceo. Tiene conto
di fattori come l’impatto sulle
foreste, l’utilizzo di fibre riciclate,
le emissioni di CO2, la gestione
dei rifiuti e delle acque reflue. I
risultati pubblicati sul sito web
devono essere sottoposti a verifica di ispettori terzi accreditati.
“Oltre ad essere da tempo
attenta allo sviluppo di carta da
stampa con elevate prestazioni
ambientali, SCA è coinvolta nella
certificazione FSC, nell’utilizzo
razionale delle risorse e nella
riduzione dell’impronta di carbonio”, dice Björn Lyngfelt, vice president communications di SCA.
“SCA è attivamente coinvolta nello
sviluppo di carta da stampa con
elevate prestazioni ambientali.”
Un libro è per sempre
NEGLI ULTIMI sei anni i
dipendenti SCA di Filadelfia hanno dedicato
un’ora di pausa pranzo
ogni settimana. Obiettivo: assistere gli studenti
di prima elementare della Bache Martin School
nell’apprendimento
della lettura. Quest’anno
gli alunni si recavano
presso la sede SCA,
nel Cira Center, dove i
dipendenti SCA aderenti
al programma “Philadelphia Reads” si prestavano come tutor per
rafforzare le capacità
linguistiche e di lettura
dei piccoli e stimolare
in loro un eterno amore
per i libri.
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FEATURE
Aiuti alle vittime delle
inondazioni dei Balcanii
A MAGGIO I BALCANI sono sta-
ti devastati da catastrofiche inondazioni che hanno colpito oltre un
milione di abitanti, molti dei quali sono stati costretti a lasciare le
loro case. I soccorsi sono stati
ostacolati dalle frane e dal ritrovamento di vecchie mine. Per aiutare la Croce Rossa, SCA ha donato
prodotti per l’incontinenza e per
l’igiene, oltre che pannolini per
bambini.
Si quota la jointjoint
venture australiana
SCA HA QUOTATO sulla Borsa
australiana (ASX) la joint-venture
Asaleo Care, attiva nei mercati di
Australia, Nuova Zelanda e Fiji.
SCA detiene tuttora una partecipazione del 32,5% in Asaleo Care.
Insieme per gestire
meglio i team
TRA MARZO E APRILE SCA e
Dr. P diventa
più simile a TENA
LA NUOVA GAMMA base Dr. P di SCA
in Cina ha ora un packaging rinnovato,
più simile all’immagine del marchio
globale TENA. Lo scopo è raggiungere un pubblico più vasto di consumatori e rafforzare la posizione di SCA nel
mercato cinese dell’incontinenza.
Team SCA (che partecipa alla Volvo Ocean Race) hanno organizzato degli “Sharing days”. Gli eventi,
tenutisi a La Rochelle e ad Agen,
in Francia, avevano lo scopo di
aumentare la sensibilizzazione
sull’incontinenza e posizionare
TENA come partner per la gestione dell’incontinenza nei pazienti
istituzionalizzati.
All’evento ha partecipato come
relatore ospite Catherine Chabaud, velista di fama internazionale e prima donna a portare a
termine, negli anni ‘90, la Vendée
Globe, una regata offshore condotta in solitaria, intorno al mondo,
senza tappe intermedie.
TENA e i team per la gestione
dei pazienti istituzionalizzati hanno
dapprima ascoltato il racconto
dell’esperienza di Catherine negli
equipaggi velici di cui ha fatto
parte nella sua carriera. Poi, tutti
insieme, hanno condiviso le loro
esperienze di gestione dei team,
sottolineando il forte parallelismo
che lega chi guida una barca a chi
guida un team in una RSA.
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