2 NA Primo Piano Sabato 8 Marzo 2014 Corriere del Mezzogiorno » Focus L’elenco delle autorizzazioni del Csm Melillo e i magistrati prestati alle istituzioni Dove sono (e cosa fanno) i «fuori ruolo» Ministeri, authority, organismi internazionali: tutti gli incarichi ricoperti dalle toghe di GIANLUCA ABATE NAPOLI — Giovanni Melillo, procuratore aggiunto, lascia Napoli per andare a ricoprire l’incarico di capo di gabinetto del ministro della Giustizia Andrea Orlando. Una nomina prestigiosa per il magistrato e una certezza in più per il Guardasigilli, che potrà contare sull’esperienza di Melillo nella difficile impresa cui è chiamato. Ma anche un bel problema per la Procura, che perde un investigatore di straordinaria qualità nei giorni in cui va via anche un altro vice di Giovanni Colangelo, Francesco Greco, destinato a guidare i pm di Napoli Nord. Greco e Melillo erano i due capi del pool antimafia. Il primo resterà nei ranghi della magistratura, il secondo invece mercoledì sarà iscritto dal Csm nell’elenco dei «fuori ruolo», cioè di quei magistrati che nella loro carriera non sono stati destinati esclusivamente a funzioni giudiziarie, ma hanno messo la loro professionalità a disposizione di ministeri, uffici della pubblica amministrazione, organismi internazionali. Arricchendo le istituzioni cui sono stati prestati, sostengono (con buona dose di verità) i diretti interessati. Ma sottraendo risorse all’amministrazione della giustizia sul territorio, ribatte chi è invece contrario a questo «utilizzo» delle toghe. L’elenco dei «magistrati con almeno un colloca- In Campania Cascini è vicecapo del Dap, Frunzio direttore generale al ministero della Giustizia, Iannone invece è a Strasburgo mento fuori dal ruolo organico», pubblicato dal Csm il 27 gennaio 2014 (un esempio di trasparenza), elenca i nomi di 84 campani e 27 pugliesi. Ecco chi sono. E cosa fanno. La Campania Scorrendo in ordine alfabetico le delibere con cui Palazzo de’ Marescialli ha autorizzato i collocamenti fuori ruolo, il primo nome che viene fuori è quello di Alessandro Cananzi, giudice del tribunale di Napoli al quale il 9 ottobre 2013 è stato consentito di assumere un incarico presso l’ufficio legislativo del ministero della Giustizia. Il 17 luglio dell’anno scorso è stata invece rinnovata l’autorizzazione per Francesco Cascini, ex pm a Napoli e vicecapo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, fuori ruolo da sei anni. Maria Casola, ex giudice della sezione Lavoro, è invece all’ufficio studi del Csm, dove come magistrato segretario c’è anche Alessandro Cimmino, pm a Napoli fino all’aprile dell’anno scorso. Rosita D’Angiolella, giudice, nel 2010 è invece stata autorizzata a collaboratore con l’Ufficio per il contrasto alle discriminazioni. Un altro giudice, Ettore Favara, dal 2005 è «assistente di studio» alla Corte Costituzionale, dove c’è anche Maria Giulia Putaturo. Sono invece all’ispettorato generale del ministero della Giustizia gli ex pm di Napoli Paolo Fortuna e Paolo Itri e gli ex giudici Giuseppe Magliulo (Santa Maria Capua Vetere) e Andrea Nocera (Napoli). L’ex sostituto procuratore di Napoli Luigi Frunzio è il direttore generale della giustizia penale al Ministero, dove prestano servizio anche i giudici Adele Verde (Napoli), Francesco Ottaviano (Torre Annunziata) e Fulvio Troncone (Napoli). Un altro giudice, Sergio Gallo, dal 2011 è invece componente dell’Autorità di vigilanza sui Plenum Una seduta del Consiglio superiore della magistratura riunito a Palazzo de’ Marescialli: è il Csm che deve autorizzare con una delibera il collocamento fuori ruolo contratti pubblici, mentre Gianluca Grasso (giudice del lavoro a Santa Maria Capua Vetere) è magistrato segretario al Csm. Esperienza all’estero per Fernanda Iannone, giudice a Torre Annunziata e oggi legal advisor al Consiglio d’Europa a Strasburgo. Il Csm, poi, ha autorizzato l’aspettativa per Nicola Marrone, ex giudice a Torre Annunziata che nel 2013 è stato eletto sindaco della vicina Portici. Antonio Mungo, ex consigliere di corte d’appello a Napoli, dal 2011 è «distaccato» invece al ministero della Giustizia, dove oggi è direttore generale della gestione della manutenzione degli uffici giudiziari di Napoli. Fuori ruolo, poi, sono ovviamente anche i due componenti del Csm, i giudici Giuseppina Casella e Alessandro Pepe, così come Carlo Visconti, segretario generale del Consiglio superiore della magistratura. I distacchi più lunghi È invece tornato nel suo ruolo Luigi Bobbio, oggi giudice a Nocera Inferiore. È stato senatore, collaboratore della Camera, capo di gabinetto del ministero delle Politiche giovanili e sindaco di Castellammare. Ha trascorso, in totale, 12 anni e 1 mese senza esercitare le funzioni giudiziarie. Poco meno dei 12 anni e 10 mesi di Giuseppe Nicastro (ex pm a Napoli, oggi «assistente di studio» alla Corte Costituzionale), più del periodo trascorso lontana dalla toga dal- l’ex giudice di Nola Paola Lucarelli, che per 10 anni e 11 mesi è stata prima al ministero per le Pari opportunità e poi a quello dell’Ambiente. Arcibaldo Miller — sostituto pg a Roma — ha passato invece 9 anni e 9 mesi a via Arenula, dove è stato anche a capo degli 007 del ministero della Giustizia. Decisamente più breve la parentesi di Giuseppe Narducci, che dopo la turbolenta esperienza da assessore della giunta guidata da Luigi de Magistris è tornato a fare il giudice a Perugia. Il «distacco» più lungo è però quello di Guido Raimondi, ex giudice del tribunale di Napoli, uno dei giuristi più noti nel panorama internazionale: dall’85 è stato al ministero degli Affari esteri, Co-agente In Puglia Bianchi collabora con la presidenza del Consiglio dei ministri, Malagnino assiste il vicepresidente del Garante per la privacy Roma, però, ce n’è uno anche a Napoli. Ché, paradossalmente, proprio la professionalità e la capacità che tutti riconoscono a Melillo pongono un’altra questione: «La Procura di Napoli perde un ottimo magistrato, e in un periodo in cui da più parti viene lamentata la carenza di organico sarebbe opportuno che i magistrati aiutassero ad amministrare la giustizia, soprattutto in territori difficili come quelli meridionali». La Puglia È «collocato fuori ruolo» anche Pietro Baffa, ex consigliere di corte d’appello di Lecce che il 12 dicembre 2013 è stato autorizzato ad assumere un incarico al ministero della Giustizia. Achille Bianchi, prima giudice a Bari, collabora invece al Dipartimento affari giuridici della Presidenza del consiglio dei ministri, mentre un’altra ex giudice — Francesca Della Valle — è «assistente di studio» alla Corte Costituzionale. Mara Ferrara, magistrato di sorveglianza a Foggia, è stata «distaccata» al ministero degli Affari esteri, dove alla Direzione generale per la cooperazione e lo sviluppo da settembre c’è anche Chiara Morfini, che a Bari era invece consigliere di corte d’appello. Mario Malagnino, ex giudice del tribunale di Taranto, è assistente del vicepresidente del Garante per la protezione dati personali, mentre Olga Mignolo (già giudice a Bari) è al ministero della Giustizia, dove prestano servizio altri due giudici: Valeria Montaruli, prima a Bari, e Massimo Orlando (ex consigliere di corte d’appello a Lecce). Fuori ruolo anche i due consiglieri del Csm Francesco Cassano e Roberto Rossi, mentre sono in aspettativa due magistrati passati in politica: il sindaco di Bari Michele Emiliano e l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia Lorenzo Nicastro, entrambi ex pm a Bari. È tornato invece in corte d’appello a Roma Alfredo Mantovano, ex senatore e sottosegretario di Stato che è stato fuori ruolo per 19 anni e 3 mesi. E sono rientrati in servizio anche Lorenzo Bellanova, Massimo Brandimarte, Giuseppe Capoccia, Ennio Cillo, Annamaria Fasano, Francesco Giardino, Riccardo Greco, Laura Liguori, Antonio Maruccia, Alfonso Pappalardo, Antonio Ruffino, Vito Savino e Alfredo Viola. © RIPRODUZIONE RISERVATA @GianlucaAbateCM 84 27 3 i magistrati campani in servizio con almeno un collocamento fuori dal ruolo organico della magistratura e destinati a funzioni non giudiziarie i giudici pugliesi che alla data del 27 gennaio 2014 risultano essere stati collocati almeno una volta fuori ruolo o messi in aspettativa i magistrati in aspettativa per motivi politici: sono i sindaci di Bari (Michele Emiliano) e Portici (Nicola Marrone) e l’assessore regionale pugliese Lorenzo Nicastro Il deputato del Pd: «Giudici al ministero della Giustizia? È un conflitto di interessi» Giachetti: «Ma così gli uffici restano scoperti» Roberto Giachetti NAPOLI — Roberto Giachetti, vicepresidente della Camera, è il deputato del Pd che aveva provato a opporsi agli eccessi dei collocamenti fuori ruolo con un emendamento «asfaltato dall’allora ministro Paola Severino e dai magistrati senatori di tutti i partiti». E che oggi, al Corriere del Mezzogiorno, chiarisce così la sua contrarietà agli incarici tecnici per le toghe: «Sia chiaro, il discorso è generale e non riguarda solo Giovanni Melillo, persona di straordinaria qualità. Ma è evidente che — soprattutto nel caso di chi va a fare il capo di gabinetto o dell’ufficio legislativo al ministero della Giustizia — si pone il problema del conflitto di interessi». Cita un esempio, Giachetti. E spiega: «Se Andrea Orlando deve fare un provvedimento sulla responsabilità civile dei magistrati, chi lo scrive? Può farlo il suo capo di gabinetto, cioè un magistrato che sarebbe direttamente interessato dalla norma?». Se c’è un problema a del Governo a Strasburgo, consigliere dell’International labour office a Ginevra e giudice della Corte europea per i diritti uomo a Strasburgo: totale — stando alla scheda pubblicata dal Csm — 22 anni, 4 mesi e 22 giorni. Sono invece rientrati in servizio i magistrati che erano stati collocati fuori ruolo negli anni scorsi: Luigi Abete, Ernesto Aghina, Domenico Airoma, Paola Ambrosio, Fulvio Baldi, Alfonso Barbarano, Tommaso Basile, Giuseppe Borrelli, Marco Bottino, Martina Brizzi, Paolo Catallozzi, Raffaele Ceniccola, Giuseppe Cioffi, Antonio Corbo, Giovanni Corona, Armando D’Alterio, Antonio D’Amato, Luciano D’Angelo, Aldo De Chiara, Antonino Di Maio, Paolo Di Marzio, Gianfranco Donadio, Ettore Ferrara, Antonio Frasso, Antonio Gialanella, Elena Giordano, Barbara Grasso, Nicola Graziano, Francesco Iacone, Nicola Lettieri, Paolo Mancuso, Francesco Marinaro, Francesco Menditto, Guido Mercolino, Clemente Minisci, Nicola Miraglia Del Giudice, Paolo Mormile, Giancarlo Novelli, Sandro Pennasilico, Vincenzo Pezzella, Alberto Pioletti, Ugo Ricciardi, Luigi Riello, Maria Rosaria Rizzo, Giovanni Russo, Maria Maddalena Russo, Massimo Giovanni Russo, Luigi Salvato, Salvatore Sbrizzi, Silvia Sereni, Vittoria Stefanelli, Daniela Tornesi, Massimo Urbano e Fausto Zuccarelli. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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