APRILE 2014.qxd - Intro Sa Idda

APRILE 2014 - ANNO XI - NUMERO 4 - euro 1,00 - distribuzione gratuita
Pignorare le bollette di Abbanoa!
Lo chiede il Comune di Ossi al Tribunale di Sassari per i crediti dei consumi idrici
Abbanoa S.p.A. deve al Comune di Ossi
oltre un milione di euro, somme che dal
2006 ad oggi il Comune avrebbe potuto
utilizzare al servizio dei cittadini e delle
numerose esigenze del nostro paese e
che invece è stato costretto ad anticipare
per causa di Abbanoa. Si tratta delle rate
di cinque mutui che, non gestendo più
l’acquedotto, non devono più essere
pagate dal Comune e di altre somme
anticipate nel 2006-2007. Falliti i vari tentativi bonari di ottenere indietro questi
soldi il Comune ha portato in Tribunale
Abbanoa che è stata condannata con
sentenza definitiva a pagare 300 mila
euro. La società, tuttavia, è ancora inadempiente ed allora è scattato il pignoramento delle bollette. (segue pag.3)
E’ nato “Ossi Tg News”
PIBERE & PIBERONE
Il primo telegiornale con notizie del paese di Ossi
Ossi Tg news è il primo telegiornale
interamente dedicato al paese di Ossi.
Edito dall’’associazione “Ossi web Tv” è
andato in onda su internet per la prima
volta lo scorso mese di marzo con un’edizione sperimentale, un “numero zero”
come si chiama in
gergo giornalistico.
La conduttrice Ilaria
Tucconi, laureata in
scienze della comunicazione coordina
un gruppo di ragazzi e ragazze che si
occupano di tutte le fasi della realizzazione di un Tg: la raccolta delle notizie e
la preparazione dei testi, poi vi è la registrazione dell’audio in apposite sale
insonorizzate, quindi i cameraman che
preparano le immagini e curano il montaggio audio video, le interviste, ecc.
infine la registrazione del Tg nello studio
che è stato progettato e realizzato dal
poliedrico artista ossese Ivan Pes che è
anche autore della sigla con musiche
originali di Nico Sechi. Fanno inoltre
parte della redazione l’artista e fotografa Monica “Murdok”,
gli addetti all’informatica e montaggio
Luca
Deriu
e
Fabrizio Cocco, le
redattrici Debora
Pinna e Diletta
Serra studentesse,
l’esperto di riprese Cristian Martinez, il
musicista e fonico Nico Sechi e la conduttrice, nonchè presidente dell’associazione “Ossi webTv - HelixTv” Ilaria
Tucconi. In questa fase iniziale il Tg
avrà due edizioni mensili, che potrebbero diventare quattro con l’apporto di
altri giovani collaboratori. Potete vedere
i Tg al sito: www.ossitv.it
LA FRASE
“L’assenza di limitazioni a un arricchimento iniquo tende a creare una
classe ristretta di uomini enormemente ricchi e potenti, il cui obbiettivo primario è conservare e incrementare il potere”
Theodore Roosevelt, 1910
VIA DELEDDA
VIA LITTERAI
VIA ROMA
NUOVA
APERTURA !
VIA TISSI - ORARIO CONTINUATO h.8/20,30
2
Le bollette dell’acqua le incasserà il Comune
Il pignoramento presso terzi consentirà al Comune di recuperare quanto spettante
Il fatto che il Tribunale di Sassari abbia
condannato Abbanoa al pagamento di
300 mila euro nei confronti del Comune
di Ossi, con una sentenza definitiva
passata in giudicato, a cui la società nel
2012 non ha nemmeno fatto ricorso, è
già di per sè emblematico della situazione. E siccome il debito ammonta a
oltre un milione di euro, tra poco fioccheranno le condanne anche per gli
altri 750 mila euro dovuti al Comune.
Questi crediti, come abbiamo avuto
modo di spiegare in altre edizioni di
IntrosaIdda, sono dovute essenzialmente a cinque mutui, per un’ammontare di 86 mila euro annui dal 2006 ad
oggi (debito che cesserà solo con l’estinzione dei mutui) e a due anni (20062007) in cui Abbanoa non era in grado
di gestire l’acquedotto ed il Comune,
per non lasciare i cittadini senz’acqua,
si accollava tutte le spese. I termini
della questione sono chiari, non potendo più incassare le bollette dal 1 gennaio 2006 il Comune non è tenuto ad
avere spese per la gestione dell’acquedotto. Se delle spese ci sono state perchè il Comune non poteva esimersi,
allora Abbanoa deve rimborsare al
Comune quelle somme. Alla data del
31 dicembre 2013 il debito ammontava
a 953 mila euro, cui si sommeranno
ulteriori 86 mila euro per il 2014 superando abbondantemente il milione di
euro. Il Comune ha provato in tutti i
modi a risolvere la questione bonariamente, ma la Società non ha mai risposto alle proposte di accordo, ora dopo
aver vinto la causa in Tribunale il
Comune ha un titolo esecutivo, e la
Società non solo non paga, ma ha tutti
i conti correnti “in rosso” in modo da non
rendere possibile un pignoramento dei
suoi conti correnti. A questo punto il
Comune ha deciso di procedere a un
pignoramento “presso terzi”, cioè a
chiedere al Giudice di autorizzare a prelevare presso terze persone crediti che
loro hanno nei confronti di Abbanoa. Si
tratta di una pratica molto diffusa tra le
aziende che ora per la prima volta viene
applicata alle bollette dell’acqua.
Abbanoa, infatti, ha come creditori non
solo i grandi consorzi, ma anche i singoli utenti dell’acquedotto che ogni mattina aprendo il rubinetto dell’acqua
maturano un credito verso Abbanoa
che si sana col pagamento delle bollette. Il Comune di Ossi, ha deciso di chiedere al Giudice il pignoramento delle
bollette dell’acqua in modo da incamerarle sul proprio conto fino al concorrere del debito di cui alla sentenza passata in giudicato. I cittadini di Ossi che
hanno intestato un contatore dell’acqua, pertanto, riceveranno a metà mag-
gio un avviso col quale viene chiesto di
dichiarare se devono somme ad
Abbanoa. Ogni utente potrà decidere
se presentarsi in tribunale, oppure, consegnare all’avvocato incaricato dal
Comune di Ossi, un modello prestampato da compilare, nel quale dichiarare
a quanto ammonta la rimanenza di
pagamenti nei confronti di Abbanoa.
Una volta effettuato questo passaggio il
Tribunale autorizzerà il Comune all’incasso ed i cittadini anzichè pagare le
bollette ad Abbanoa potranno pagarle
al Comune consentendo di recuperare
le somme anticipate nel corso degli
anni. Si tratta di un milione di euro che
è stato sottratto al Comune indebitamente, si tratta di somme che sarebbero servite per riparare le strade e per
mille altre manutenzioni. Insomma, gli
ossesi hanno la possibilità di riprendersi i soldi che Abbanoa gli ha sottratto.
Italcementi vende la cava
La società prende tempo dopo l’opposizione comunale
Il 3 settembre 2013 è scaduta la concessione di 12 anni che la Italcementi
aveva sulla cava di Su Padru. In base
alla legge regionale il Comune ha chiesto di dichiarare cessata l’attività, visto
che nessun operaio lavora nello stabilimento ormai chiuso, ed avviare le procedure per il ripristino ambientale. Dal
canto suo la Italcementi ha chiesto alla
Regione un rinnovo della concessione
in quanto rispetto alle quantità previste
nel 2004, pari ad 1,4 milioni di mc, ne
sarebbero stati cavati circa 800 mila mc
e ne rimarrebbero ancora circa 600 mila
mc. In un primo momento la Regione
pareva orientata a considerare la proproga come una mera modifca del cro-
noprogramma del piano di coltivazione,
ma a seguito della ferma opposizione
del Consiglio Comunale lo scorso 19
dicembre, ha rivisto questa scelta ritenendo necessaria una nuova VIA (valutazione di impatto ambientale). Il 4
marzo scorso la Società Italcementi ha
scritto alla Regione e per conoscenza al
Comune affermando che “sono in corso
contatti con soggetti terzi al fine di verificare la fattibilità della cessione dei terreni su cui insiste l’attività estrattiva”
chiedendo una proroga per l’invio dei
documenti al 30 aprile 2014, anche se
pare poco probabile che i 180 ettari di
terreni e lo stabilimento possano interessare per la produzione del cemento.
Responsabile redazione:
Massimo Pintus
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3
Fundone: 100 mila euro di premio al Comune
La RAS come premio consente l’utilizzo del ribasso di gara per ulteriori lavori
La spesa dei fondi europei in Italia è
purtroppo una delle pagine più vergognose per il sistema istituzionale e
amministrativo. Ogni anno ingenti
risorse, messe a disposizione per
investimenti, sviluppo e per le più
disparate iniziative, ritornano inesorabilmente indietro senza essere
state utilizzate. L'Unione Europea
su questo è giustamente inflessibile, ritiene che sei anni siano un
tempo sufficiente, e scaduto tale termine non concede più le risorse, e
le dirotta verso quei paesi che le
spendono. In Italia da un lato per
scarsa capacità di programmazione, dall'altro per una burocrazia
soffocante, sei anni passano molto
velocemente e di soldi se ne perdono tanti. I progetti del bando "Civis"
2007-2013, tra i quali è inserito il parco
urbano di Fundone, sono realizzati con
fondi dell'Unione Europea. Nell'ottica di
una efficiente spesa delle risorse l'assessorato regionale agli Enti Locali e
Urbanistica ha emanato un avviso con
in quale concederà una "premialità" a
tutti quei comuni che alla data del 30
giugno 2014 avranno realizzato almeno
il 50% dei lavori ed il 40% di rendicontazione della spesa. Il Comune di Ossi
è al 62% di realizzazione dei lavori per
una spesa certificata al 19 marzo di
337.125,41. Alla data del 30 giugno
2014 non solo avrà diritto ad utilizzare le
risorse aggiuntive, messe a disposizione dalla Regione, ma con molta probabilità avrà anche ultimato del tutto i lavori. La Giunta Comunale sta approvando il progetto per la realizzazione
di un "Centro polifunzionale di educazione ambientale" da realizzare
dentro il parco, una struttura di circa
80 mq immersa nel verde, che sarà
a disposizione degli utenti del parco,
delle scuole, ecc. A Ossi c’è molta
attesa per la realizzazione di questo
parco che è uno dei punti qualificanti della Giunta Lubinu, il parco urbano di Fundone, infatti, è unico nel
suo genere in quanto si trova proprio
nel centro storico! In ogni angolo
della Sardegna ci sono parchi, ma
sono nelle periferie, o fuori dei centri
abitati, Fundone invece, è proprio
nel cuore del paese, basterà aprire un
cancello e si passerà dalla zona più
antica dell’abitato ad una zona che ha
mantenuto l’originaria bellezza, il tutto
finanziato con fondi europei spesi per
davvero e non ritornati indietro.
Consiglieri comunali schierati col privato
Perchè non difendere le ragioni della pubblica utilità di un’opera così importante?
Le cose che si vedono ad Ossi (e che si
sentono in Consiglio Comunale) lasciano davvero allibiti. Il Comune ottiene un
finanziamento con fondi europei, realizza un’opera da 1,3 milioni di euro,
acquisisce 13 ettari, trova un accordo
con 82 ditte catastali su 83 e tutto il
dibattito dell’opposizione sulla stampa a
cosa si riduce? A parlare di un unico
contenzioso legale intentato da alcuni
privati? Ma quando si era mai visto?
Quando è stato realizzato il PdZ 167, lo
stadio “W. Frau”, i serbatoi dell’acqua,
le strade comunali, il Pip, sono stati fatti
gli espropri, di certo i proprietari dei terreni non stavano festeggiando, eppure
a nessun consigliere comunale è mai
passato per la testa di fare interrogazioni, mozioni, comunicati stampa, schierandosi anzichè con il Comune di cui
loro sono rappresentanti, con il privato
che difende i suoi legittimi interessi, che
sono però in contrasto con i superiori
interessi pubblici della comunità. E
invece si arriva al ridicolo di un ex vicesindaco che come componente della
giunta nel 2009 e nel 2012 approva il
progetto definitivo ed esecutivo del
parco di Fundone stabilendo quindi la
pubblica utilità dell’opera, e poi nel 2013
presenta un’interrogazione per chiedere se davvero l’opera è di pubblica utilità! Incredibile! Lui, col suo voto, ha
dichiarato la pubblica utilità, e poi lo
chiede al Sindaco con un’interrogazione! In altri paesi un tale comportamento
sarebbe stato oggetto di un carro di carnevale, invece qui a Ossi sembra una
notizia seria, occupa pagine intere.
Oppure cosa dire del capogruppo della
minoranza che a fronte di tre cause
vinte su quattro, continua ad essere
convinto che il Comune le cause non le
ha vinte, anche se in presenza dell’as-
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segno incamerato dal Comune ricevuto
dagli intentatori della causa civile condannati al pagamento delle spese legali al Comune di Ossi. Insomma, ormai è
chiaro che ci sono dei consiglieri comunali della minoranza (con il rinforzo di
eletti nella maggioranza), che non
avendo su questa vicenda argomenti
politici, per andare contro, in quanto il
parco di Fundone è un’opera bellissima
che nasce da una giusta intuizione, e
sarà una delle cose più belle presenti
ad Ossi, possono solo accodarsi ai
legittimi interessi di un privato che difende la sua proprietà dall’esproprio, sperando che la spunti, per poi dire che il
Comune di Ossi ha sbagliato tutto. E
invece la loro strategia finirà in un binario morto. Il bignamino dell’apprendista
amministrativista non darà dignità politica a una strategia inconfessabilmente
misera, senza idee e senza futuro.
4
Pegaso si propone per gestire il “W. Frau”
Un’ATI con capofila la cooperativa sociale “Pegaso” in pole position la gestione
La gara d’appalto per la gestione dello
Stadio comunale “Walter Frau” è quasi
conclusa e dovrebbe aggiudicarsela la
cooperativa sociale “Pegaso” di Ossi. Il
fatto che ci sia stato un solo partecipante la dice lunga su quanta gente a Ossi
critichi e parli male degli altri al solo
scopo di far passare l’aria fra i denti, ma
poi quando si tratta di fare, anzichè di
parlare, scoprono d’essere una massa
di incapaci. Polemiche a parte il progetto di gestione avanzato da Pegaso
comprende un’ampia serie di attività a
cominciare dal calcio e dalle società
sportive operanti in paese (Ossese e
Ossi 2001). Volley, Basket e Tennis
saranno praticati nella mezzaluna che
si forma tra la porta di calcio e la pista
da corsa, sul lato Santa Vittoria, dove
verrà realizzato un campo polivalente in
cui si faranno sia tornei (prevalentemente estivi) che corsi specifici di volley
e basket, con la possibilità di ampliare
le attività da svolgere nel medesimo
campo, come ad esempio pallamano
ecc. Un ulteriore campo di calcio a 5
verrà appositamente realizzato nell’altra mezza luna opposta a quella precedentemente descritta. Verrà creata una
Scuola di calcio a 5 in collaborazione
con la società Futsal - San Bartolomeo,
militante nel campionato nazionale
FIGC di Calcio a 5 di Serie B, ed una
scuola calcio (a5) rivolta alle categorie
micro mini e pulcini delle società Ossi
2001 e Ossese. Per consentire a tutti
l’utilizzo dell’impianto sarà possibile
un’affiliazione per l'utilizzo delle strutture, sarà cioè aperta una campagna di
tesseramento che dietro il pagamento
di un canone mensile, garantirà l’assicurazione contro infortuni consentendo
l’utilizzo degli spogliatoi (diversi rispetto
a quelli messi a disposizione per le
società di calcio) per farsi una doccia.
Le attività che gli affiliati potranno svolgere nell'impianto sono: Passeggiate,
Percorsi Vita, Corsa, Bicicletta -
Pattinaggio. Il gestore si occuperà inolttre di organizzazione di campi estivi per
bambini, con la possibilità di usufruire
delle piscine mobili che verranno installate durante i mesi estivi. Centro massaggi e riabilitazioni da trauma.
Organizzazione di feste ed eventi: (di
compleanno, diploma, laurea) sarà realizzato un club house che aprirà appositamente per queste occasioni.
Organizzazione di convegni e seminari
su temi legati allo sport e all'importanza
di una vita salubre. Organizzazione di
tornei internazionali di giovani in diverse
attività sportive attraverso il programma
europeo Erasmus +, azione sport. Il
gestore curerà tutte le manutenzioni
ordinarie ed assumerà tutti gli oneri
gestionali (luce, acqua, gas, ecc.), inoltre investirà 57 mila euro per il miglioramento delle dotazioni sportive dell’impianto. La gestione è affidata per 9 anni
e porterà finalmente il paese di Ossi ad
avere un impianto nuovo e ben tenuto.
Nelle tribune la storia calcistica di Ossi
Bianconere con la scritta “Ossese 1962” per celebrare 50 anni di storia del calcio
Il 7 aprile c’è stato il sopraluogo della
Lega calcio per il collaudo del campo
sintetico mentre proseguono i lavori di
sistemazione dello Stadio Comunale
“Walter Frau”. Il sindaco ha lanciato una
consultazione su facebook per chiedere
agli ossesi di scegliere tra cinque diverse proposte di sistemazione delle tribune: due di colore rosso e blu, di cui una
con la scritta blu su sfondo rosso, tre di
colore bianco e nero, di cui una con la
scritta grigia ed una con la scritta bianconera a colori alternati. Sono stati
espressi 128 voti di preferenza ed il
risultato è stato il seguente: 105 voti per
la scelta del colore bianconero con scritta alternata, 12 voti per il colore rossoblu
con scritta rossa sul blu, 6 voti per il
colore bianconero con scritta grigia su
nero, 4 voti per il colore rossoblu senza
scritta, un voto per il bianconero senza
scritta. In effetti ogni realtà locale cerca
di valorizzare la sua storia e la storia
dalla Polisportiva Ossese ha avuto certamente i suoi momenti di gloria.
Quando si entra nello Stadio Comunale
di Sassari, ad esempio, e si legge
“Torres 1903”, pur non essendo lo stadio di proprietà della società calcistica,
fa piacere vedere un pezzo di storia
ricordato a tutti gli spettatori, allo stesso
modo, oggi, la scritta “Ossese 1962”
vuole ricordare questa storia, che
comunque accomuna tutto il paese di
Ossi, a prescindere dalla realtà sportiva
dei giorni nostri che vede più società
presenti in paese e che comunque tutti
auspicano un giorno di poter vedere
nuovamente unite in un’unica associazione sportiva con tutti gli atleti di Ossi
ed i ragazzi che amano il calcio.
5
Un piano di recupero in zona “Su Padru”
Il Comune di Ossi pone rimedio ad un’ingiustizia che risale al condono del 1984
L’Italia è un paese dove spesso il
rispetto delle regole viene meno. Certe
volte è talmente forte e diffuso questo
atteggiamento che viene fatta una
regola che consente il non rispetto
delle regole. Non si tratta di un indovinello ma di una pratica tipicamente italiana: il condono edilizio. Da una parte
ci sono i cittadini che rispettano le leggi
urbanistiche, che non commettono
abusi, dall’altra ci sono cittadini che
invece, gli abusi li commettono, (per
necessità o per convenienza, poco
importa) e il Giudice condanna a
demolire l’abuso edilizio. C’è però una
legge dello stato che capovolge la giustizia e consente a chi non è in regola
di diventarlo: si tratta del condono edilizio. Con il condono, tutti coloro che
hanno costruito abusivamente, pagando una multa e le tasse relative, vedono
diventare la propria casa regolare ed il
Comune non solo non può obbiettare
nulla, ma deve costruire fognature, strade marciapiedi, illuminazione pubblica,
ecc. cioè deve fare le urbanizzazioni. I
due condoni edilizi approvati in Italia
risalgono al 1984 e al 1994. Anche ad
Ossi ci sono state le pratiche di “sanatoria” e le relative urbanizzazioni ma c’è
una situazione in particolare che è sotto
gli occhi di tutti e che manifesta l’ingiustizia del condono. A Su Padru, nel prolungamento di Via Litterai c’è una situazione per cui a un certo punto le case si
interrompono, finisce il paese, ma continuando più su è come se ci fosse un
altro pezzo di paese staccato dal primo.
Chi a suo tempo non ha costruito perchè non poteva si trova oggi con un
prato verde, chi ha costruito abusivamente ed ha sanato col condono, abita
regolarmente nella sua casa. I cittadini
che si trovano in mezzo tra queste due
situazioni, da un lato il centro abitato,
dall’altro le case condonate, sono un
esempio da manuale di come il rispetto
delle leggi in Italia sia messo a dura
prova proprio da chi fa le leggi stesse.
Nel corso degli ultimi trent’anni sono
ben tre i sindaci che hanno provato a
“risarcire” di questa ingiustizia. Cosa
fare per chi si è trovato in mezzo con da
un lato una zona B costruita regolarmente, dall’altro una zona CRU (recupero urbano) costruita abusivamente
ma sanata, ed in mezzo una zona C da
lottizzare seppur in presenza di strada,
marciapiedi, illuminazione pubblica,
fognature, acquedotto, linea telefonica,
ecc? In tre distinti tentativi dal 1994 al
2011 il Consiglio Comunale ha provato
a creare una zona B ma la risposta
della Regione è sempre stata negativa.
Non essendoci il 10% della cubatura
possibile a seguito di nuova zonizzazione già realizzata, non è possibile creare
una zona B. Nulla da fare quindi fino a
qualche mese fa quando, a seguito
della richiesta di numerosi cittadini di
vedere riclassificati come zona agricola
(zona E) i propri terreni si è venuta a
creare una nuova situazione. I terreni
della zona C compresi tra il centro abitato e la zona CRU si trovano ora ad
essere delimitati da un lato dalle campagne e dall’altro dalla strada comunale, per una superficie di circa 9 mila mq,
ciò significa quindi che non è più necessaria la mega lottizzazione da oltre due
ettari, con costosissime strade, muri di
sostegno per le scarpate, ecc. ma sarà
possibile, con uno studio urbanistico di
massima per ogni singolo proprietario
convenzionarsi anche singolarmente.
Tale possibilità è data dal fatto che tutti
i lotti sono già divisi perpendicolarmente alla strada ed hanno le urbanizzazioni davanti al lotto stesso, quindi ceden-
do gli standards al Comune nella parte
anteriore del lotto rispetto alla campagna, si potranno ricavare i parcheggi, il
verde pubblico (e quello privato) ed i
marciapiedi. Ogni proprietario si curerà
solo di realizzare la propria parte. Onde
evitare che succeda come in Via Tissi,
dove le distanze dalla strada sono cambiate nel corso degli anni a seconda
dell’umore dei tecnici, sarà il Consiglio
Comunale ad approvare le linee guida
e le distanze che poi i progettisti della
lottizzazione dovranno seguire. Non si
tratta di una zona B, tuttavia, il Comune
pone rimedio ad un’ingiustizia storica
nei confronti di questi cittadini che a suo
tempo hanno rispettato le leggi.
Cabina Telefonica addio
Il primo sportello di telefonia pubblica fu
aperto dal Comune nel 1952 in Via
Marconi. Tutta la
cittadinanza vi si
recava per chiamare parenti lontani, emigrati, ecc.
In ogni Comune
doveva esserci
almeno una cabina
telefonica.
Oggi con l’avvento
della
telefonia
mobile non è più
necessario garantire il servizio ed il
prossimo 3 maggio verrà portata via.
6
La Consulta Giovanile si rinnova
Eletto il nuovo Direttivo per il 2014-2016, il portavoce sarà Vito Deidda,
Il 21 marzo si è tenuta presso il centro
sociale di via Sardegna l’elezione del
nuovo direttivo della consulta giovanile
di Ossi. Il mandato della portavoce
Fabiola Todaro, durato due anni, si è
concluso con
un discorso
di incoraggiamento verso i
nuovi membri
e con la speranza
che
questa associazione
rimanga viva
e che sia un
punto di riferimento per molti giovani
Ossesi che hanno voglia di mettersi in
gioco. Il nuovo direttivo è composto da
ragazzi già noti nel panorama della consulta ma anche da molti altri che non
hanno mai partecipato, i quali, già dal
primo momento, hanno dimostrato un
forte entusiasmo. In seguito alla votazione sono state assegnate le nuove
cariche: il ruolo di portavoce è stato
assegnato a Vito Deidda, il vice portavoce sarà Alessio Sotgiu, il tesoriere
Fabiola Todaro con la collaborazione di Matteo
Bianco e la nuova segretaria Denise Serra, con la
collaborazione di Debora
Pinna e Diletta Serra. Il
resto del direttivo è composto da un rappresentante di ogni compagnia di
amici di Ossi. Il mandato
durerà fino al 2016 con la
speranza che si riesca a raggruppare
più giovani possibile per conoscersi e
confrontarsi, scambiare idee, opinioni e
proprie esperienze su qualsiasi argomento, organizzare i rinomati eventi,
già collaudati in questi anni di vita della
consulta giovanile e crearne sempre di
Educare alla legalità
Un processo simulato per far capire la giustizia
Si è svolto lo scorso undici aprile al
Centro di aggregazione sociale di Sos
Pianos un incontro con gli studenti
organizzato dall’Assessorato alle politiche Sociali e Pubblica Istruzione, in collaborazione con la Scuola di Ossi,
sull’Educazione alla
Legalità, con il contributo fondamentale del Presidente
della
Corte
d’Appello di Sassari
dott.
Mariano
Brianda, del Giudice
del Tribunale dei
Minori dott. Antonio
Minisola e del
Gruppo Giuridico “Norberto Bobbio”.
L’educazione alla legalità si fonda sulla
partecipazione attiva e diretta degli
alunni; educare i ragazzi al raggiungimento della consapevolezza dei propri
diritti e dei propri doveri è uno degli
obiettivi fondamentali della scuola e
della famiglia che hanno il compito di
coordinare gli interventi educativi e di
creare per i bambini un ambiente ricco
di valori. E’ questa la linea del convegno
svoltosi in due giornate, la prima seminariale, con la partecipazione dei genitori e degli alunni al
dibattito magistralmente condotto dai
relatori che hanno
coinvolto i ragazzi
in un dibattito volto
alla conoscenza e
comprensione della
realtà circostante,
elemento indispensabile per una giusta scelta dei valori da proiettare nel
futuro. La seconda giornata ha visto gli
studenti della Scuola Media protagonisti, presso il Tribunale per Minorenni di
Sassari – Sezione Penale - di un processo simulato sul reato di stalking e
atti di bullismo.
nuovi. Colgo l’occasione per ricordare
che le porte della CGO sono sempre
aperte e che ognuno è ben accetto,
quindi chiunque avesse dai 14 ai 30
anni e volesse iscriversi ci può contattare nel nostro profilo facebook.
Denise Serra
La saggezza degli anziani di Ossi
di William Simula e Fabrizio Cocco
Oggi più che mai, nel nostro tempo
assai difficile, c’è tanto bisogno dell’esperienza e della saggezza degli
anziani per i quali, purtroppo, non tutti i
giovani, presi dal vortice del consumismo, prestano la necessaria e doverosa attenzione. Per ovviare un poco al
male di questo problema, e approfittando costruttivamente della presenza
di Ossi Web Tv, io ed il mio amico
Fabrizio Cocco, nelle settimane scorse, abbiamo curato alcune interviste
alle persone più anziane e più lucide
del nostro paese, fra le quali Vittoria
Usai, Vittoria Mura (che con i suoi 103
anni è la persona più longeva di Ossi),
Nicolosa Spanu, Caterina Solinas,
Giovanni Andrea Masia. Tutte queste
belle interviste costituiscono una sorta
di viaggio affascinante nel passato
fatto di sacrifici, di duro lavoro in campagna, di ritmi lenti, di momenti lieti, di
sobrietà della genuina condivisione
comunitaria contadina che purtroppo,
negli ultimi decenni, si è persa nell’incubo orrendo della moderna civiltà
industriale, caratterizzata di cose fittizie
ed inutili per l’umanità. Insomma, chi
volesse saperne di più dei nostri vari filmati storici può seguirli su Ossi Web Tv
… Buona visione a tutti e grazie per
l’attenzione.
William Simula
7
I lampioni si sono accesi: sia lodato Manitù
Non tutti capiscono cosa fa la differenza tra una notizia e una sciocchezza
“Chie no ada atteru itte faghere s’attu in
culu pettenada” dice un detto popolare.
La saggezza popolare, un pò brusca,
ma efficace, bolla così sarcasticamente
chi si intrattiene nel fare
cose
totalmente prive di
senso come
pettinare un
gatto
nel
didietro.
Soggetti siffatti ce ne sono
tanti, ad esempio, quel gruppo di ragazzi che passa in Via Rosselli nei pressi
della cabina elettrica e rompe la fotocellula. All’imbrunire in quel rione si rimane
al buio, arriva l’elettricista e ripara il
guasto. Passano 2-3 settimane e di
nuovo la fotocellula rotta, il rione al buio,
l’elettricista che ripara il guasto, spostando la fotocellula più in alto. Quella
fotocellula che è li da trenta anni, non
dava fastidio a nessuno, ma tant’è, nessuno vede nulla, nessuno sa chi è stato.
Passano due mesi e ancora una volta il
rione è al buio. Questa volta, non potendo arrivare alla fotocellula hanno tagliato di netto il cavo con le forbici. Sarà che
l’oscurità serve a qualcuno per commettere dei furti? Per incendiare delle
automobili? Non si capisce. E intanto
l’elettricista arriva e ripara il guasto.
Però, stufandosi della cosa disattiva la
fotocellula e installa un timer, di quelli da
spendere poco. Ogni giorno il sole
PIBERE & PIBERONE
sorge qualche minuto prima e tramonta
qualche minuto dopo e quindi succede
che nell’arco di una settimana ci siano
anche 15-20 minuti di ritardo nell’accensione e nello spegnimento. Se poi
Idea per risparmiare l’acqua
Una lavatrice per ogni famiglia, cioè 2.200 lavatrici
Quasi tutte le famiglie hanno una lavatrice. Ogni settimana viene messa in
funzione una o più volte a
seconda del numero di
componenti e dei panni da
lavare. Al termine del
lavaggio si scarica nella
fognatura una certa quantità di acqua non potabile.
Nella vaschetta del WC,
invece, solitamente viene
messa acqua della rete,
cioè acqua clorata e potabile e, ogni volta che si
aziona lo sciacquone,
viene buttata nella fogna
acqua potabile. Se tutte le famiglie riuscissero ad accumulare l’acqua di scarico della lavatrice in una
vaschetta da cui prelevare
l’acqua per pulire i servizi
igienici (ovviamente non è
necessario che la lavatrice
sia proprio sopra il WC
come nella foto) avremmo
immediatamente enormi
benefici: 1) meno consumo d’acqua, 2) risparmio
sulla bolletta, 3) risparmio
sulla potabilizzazione, 4)
meno
inquinamento.
Prima o poi ci arriveremo.
l’elettricista viene il mercoledì e si
dimentica che il sabato cambia l’ora da
solare a legale, succede che l’orologio
resta programmato con un’ora di differenza. Mentre accadeva tutto questo,
atti di vandalismo, danneggiamenti,
ecc. e un lavoratore con un appalto striminzito doveva stare appresso a questi
delinquenti, un grande maestro del
giornalismo, tra una pettinatura e l’altra
del culo del gatto, non conoscendo tutti
i retroscena che ci sono stati, prende la
macchina fotografica e pubblica foto dei
lampioni accesi mentre è già giorno,
oppure spenti mentre è già buio, facendo capire che tale situazione sia causa
di una sbagliata manutenzione o di una
cattiva gestione e non di ripetuti danneggiamenti
all’impianto
regolarmente
denunciati ai
carabinieri. Ci
sono accorgimenti tecnologici per evitare
che
accada? Ci
sono sistemi migliori? In Danimarca
non succedee? Va tutto bene, però la
notizia, che dovrebbe essere, “qualcuno manomette l’impianto di illuminazione pubblica” (commettendo un reato),
diventa una critica a chi incolpevolmente deve rimediare a questi atti di vandalismo. A poco a poco la responsabilità
diventa dell’elettricista inefficiente anzichè del vandalo? Allora se c’è mondezza per le strade la colpa non è di chi l’ha
buttata ma dello spazzino che non pulisce? Se qualcuno esce di casa e butta
50 bottiglie di plastica in lungo e in largo
per il paese, domattina sarà colpa dello
spazzino? Se si vuole scherzare ci sta
tutto, e non è un problema, (anche se
non tutti capiscono gli scherzi) se invece si vuole fare informazione in questo
modo si fa un complimento a chi invece
di rompere le fotocellule dovrebbe pettinare il gatto, e chi invece di pettinare il
gatto pensa di fare gionalismo.
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