LA REGISTRAZIONE DEI DISPOSITIVI MEDICI PRESSO LE AUTORITA’ INDIANE Dott.ssa Simona Daidone– Regulatory Affairs Advisor Bologna, 24 Maggio 2014 Exposanità – Welcome Lounge 1 Contenuti • Informazioni generali • Gli aspetti normativi • L’attuale sistema regolatorio • Procedura di registrazione • Il prossimo sistema regolatorio • Sperimentazione clinica • Il Sistema Qualità • Dispositivi elettromedicali • Gli ausili per disabili 2 Informazioni generali Il mercato dei dispositivi medici in India risulta essere ad oggi uno dei più promettenti considerando l’aumento costante della classe media, una popolazione intorno ai 300 milioni e un aumento delle richieste di assistenza al Servizio Sanitario Nazionale. Il settore privato è attualmente quello più in crescita e contribuisce fin quasi all’80% alla crescita del mercato indiano. Il numero dei cittadini Indiani oltre i 60 anni raggiungerà i 200 milioni entro il 2025. Conseguentemente si sta sviluppando una classe media soggetta a patologie collegate allo stile di vita (come cardiopatie e diabete). 3 Informazioni generali Sebbene in India i fabbricanti di dispositivi medici siano in aumento, il paese importa comunque più della metà delle apparecchiature mediche necessarie, in particolare prodotti di alta tecnologia. Dati del 2012 indicavano, infatti, che le importazioni coprivano per circa il 75% il fabbisogno interno di dispositivi medici. Va sottolineato, infatti, che la maggior parte dei produttori locali è impegnata nella produzione di dispositivi di scarso valore tecnologico, poiché manca ancora un vero e proprio know-how interno per i dispositivi di alto valore tecnologico. 4 Premesse Il governo indiano (GOI) sta sviluppando un regime regolatorio dei DM al fine di assicurare la qualità, la sicurezza e le prestazioni dei dispositivi medici. Al momento la legislazione in ambito regolatorio è all’esame del Parlamento, del ministero della Salute (MoHFW) e del Drugs Controller General of India (DCGI). 5 Il sistema regolatorio Prima della Notifica GSR 627 (E), rilasciata nell’Ottobre 2005 dal Ministry of Health and Welfare (MoHFW), l’India non possedeva un sistema regolatorio per i dispositivi medici. In questa prima Notifica era contenuto un elenco di dieci categorie di prodotti (regolamentati altrove come dispositivi medici) che dovevano essere soggette a licenza come farmaci da parte del governo centrale (in base alle normative vigenti in materia di prodotti farmaceutici) prima che potessero essere prodotte, vendute o distribuite in India. La notifica è stata adottata nel marzo 2006 e applicata alle aziende indiane e straniere. 6 Il sistema regolatorio Negli anni successivi sono stati implementati altri regolamenti, che hanno portato all’attuale situazione di 22 categorie di dispositivi medici che necessitano di notifica, e quindi di registrazione presso il Central Drugs Standard Control Organization. L’elenco completo si può trovare sul sito web del CDSCO, e comprende: - siringhe monouso - aghi monouso - set di perfusione ipodermici monouso - stent cardiaci - cateteri - cannule - valvole cardiache - reagenti IVD per HIV, HBsAg e HAV - lenti intraoculari - cementi ossei - dispositivi intra-uterini 7 Struttura del sistema regolatorio La struttura a capo del sistema regolatorio del settore sanitario è piuttosto articolata, ma può essere così sintetizzata: Ministry of Health and Welfare (MoHFW) Drug Controller General of India (DCGI) Central Drugs Standard Control Organization (CDSCO) Medical Devices Division 8 Struttura del sistema regolatorio L’organo principale è il Ministry of Health and Welfare, ossia l’equivalente Indiano del Ministero della Salute. Accanto a questo Ministero operano diversi altri organismi, come il Drug Controller General of India che si occupa in particolare dell’approvazione di specifiche categorie di farmaci. L'autorità principalmente responsabile della regolazione di dispositivi medici è la Central Drugs Standard Control Organization, abbreviato in CDSCO. Pertanto i dispositivi medici soggetti a notifica devono essere registrati presso il CDSCO, mentre i dispositivi medici non regolamentati non richiedono la registrazione e possono essere importati in India conformemente alle norme doganali. 9 Procedura di registrazione Se il dispositivo necessita di notifica al CDSCO, sarà necessario presentare un dossier contenente alcuni documenti sia di carattere tecnico sia di carattere amministrativo, fra cui: - Form 10, o Licenza d’Importazione Certificato ISO 13485 Dichiarazione di conformità Dati tecnici del dispositivo Il dossier deve però essere presentato da un’entità con sede in India, debitamente nominato come India Authorized Agent. 10 Procedura di registrazione Il certificato di registrazione, conosciuto come Form 41, viene emesso dal CDSCO. Indicativamente sono necessari almeno 6 mesi dall’inoltro della documentazione necessaria per ottenere il documento ufficiale di registrazione, ma più probabile che l’iter per la registrazione subisca qualche ritardo o intoppo, portando così il tempo di emissione del certificato verso i 9 mesi. Una volta emesso il certificato di registrazione ha validità di 3 anni 11 Costi di registrazione Attualmente come tasse da pagare per la registrazione sono previste: -una tassa d'iscrizione di circa US $ 1500 per i locali dell’azienda fabbricante -una tassa d'iscrizione di $ US 1000 per ogni singolo dispositivo medico da registrare (possono essere incluse variazioni nelle dimensioni o nella forma senza alcun cambiamento nel materiale o modalità d'uso) 12 Sviluppi del sistema regolatorio Nell’aprile del 2008 e a testimoniare gli sforzi del governo indiano di sviluppare un sistema di regolamentazione per i dispositivi medici, il DCG(I) formò un piccolo "gruppo ristretto "di funzionari CDSCO e rappresentanti dell'industria per discutere le linee guida da concordare tra le parti interessate. Tali raccomandazioni non sono state ancora pubblicamente accettate, e anzi hanno subito modifiche negli anni successivi, ma comunque includono: 13 Sviluppi del sistema regolatorio Nell’aprile del 2008 e a testimoniare gli sforzi del governo indiano di sviluppare un sistema di regolamentazione per i dispositivi medici, il DCG(I) formò un piccolo "gruppo ristretto "di funzionari CDSCO e rappresentanti dell'industria per discutere le linee guida da concordare tra le parti interessate. Tali raccomandazioni non sono state ancora pubblicamente accettate, e anzi hanno subito modifiche negli anni successivi, ma comunque includono: **Definizione di Medical Device: l’India è orientata verso l'adozione della definizione fornita dalla Global Harmonization Task Force (GHTF) così come la classificazione è basata su regole. 14 Sviluppi del sistema regolatorio ** Classificazione di prodotto: in accordo con la linea guida GHTF e le direttive comunitarie, i dispositivi devono essere classificati come Classe A (i dispositivi a basso rischio), Classe B (rischio moderato), Classe C (da moderato ad alto rischio) e classe D (alto rischio). ** Organismi notificati: l’India prenderà in considerazione l’impiego di organismi privaƟ terzi per la valutazione della conformità (denominaƟ "organismi notificati" e simili agli organismi notificati presenti nell’Unione europea). I siti produttivi saranno da valutare sulla base della norma ISO 13485 presentandone i risultati alle autorità di regolamentazione per la concessione di una licenza di fabbricazione. Tale procedura si applicherebbe alle classi di dispositivi medici di Classe IIa, IIb e III. 15 Sviluppi del sistema regolatorio ** Standard: l’India è orientata all’utilizzo dello standard internazionali ISO 13485 Sistemi di gestione della qualità per i dispositivi medici, pubblicato a sua volta dal Bureau of Indian Standards (BIS), come standard indiano n. IS 15579: 2005. La conformità allo standard indiano tuttavia può essere reso obbligatorio. **Test sul prodotto: il DCG(I) ha identificato ad oggi due laboratori primari, finanziati dal governo, che sono dotati della strumentazione necessaria e in grado di testare dispositivi medici. Un laboratorio sarà usato per test fisici l’altro per test chimici e microbiologici. Il DCG(I) ritiene che ci dovrebbe essere una qualche forma di test per alcuni dispositivi medici in fase di controllo pre-immissione in commercio. 16 Influenze sullo sviluppo della struttura regolatoria Dunque l'India non ha modellato il proprio sistema normativo su quello degli Stati Uniti o dell’Unione Europea considerandoli troppo costosi da applicare in India e troppo rigidi e complessi per l'industria indiana. Attualmente il governo indiano si è rivelato più propenso verso un approccio regolatorio di tipo europeo. Per ragioni di costi e infrastrutture esistenti, l'India è attratta maggiormente dalla flessibilità della struttura dell'Unione Europea che decentra l’autorità verso enƟ privaƟ accreditaƟ per la valutazione della conformità. 17 Sperimentazioni cliniche e la valutazione clinica dei dispositivi medici Visto che la regolamentazione Indiana dei dispositivi medici si basa sui regolamenti in vigore per i farmaci, la fase di sperimentazione clinica è tecnicamente richiesta per tutti i dispositivi che necessitano di notifica. Non si può quindi presumere che se il dispositivo ha già ottenuto la Marcatura CE, o altra approvazione tipo FDA, la sperimentazione clinica in India non sia necessaria. 18 Sperimentazioni cliniche e la valutazione clinica dei dispositivi medici In particolare l’esigenza si ulteriori studi clinici condotti in India dipende dalla qualità dei dati clinici già esistenti. Se essi non vengono valutati sufficientemente esaustivi, verranno richieste sperimentazioni in loco. Anche la tipologia del dispositivo influisce; ad esempio è molto probabile che per combination product e dispositivi cardiovascolari vengano richiesti test clinici eseguiti in India. 19 Dispositivi elettromedicali Negli anni passati, le attrezzature elettromedicali ricadevano nel programma di Open General Licence (OGL) e potevano essere importate in condizioni di duty-free in presenza di determinate condizioni (dispositivi salva-vita, fornitura agli ospedali pubblici, agli istituti di ricerca pubblici, ecc.). Ad esempio, le importazioni di strumenti, attrezzature, ricambi per assistenza cardiaca rientrano nella categoria “open general” che non richiedono approvazione da parte del Governo. I fabbricanti esteri di apparecchiature elettromedicali devono comunque soddisfare determinati requisiti di sicurezza tecnica, che sono sotto la supervisione del Bureau of Indian Standards (BIS). 20 Gli ausili per disabili Attualmente non c’è una vera e propria regolamentazione per questi dispositivi in India. Come già chiarito, non esiste nemmeno una distinzione dei dispositivi medici per classi di rischio, ma i dispositivi medici si differenziano in “lifesaving medical equipment”(dispositivi che salvano la vita) riconosciuti soprattutto nei dispositivi impiantabili e in “non life-saving medical devices” (dispositivi che non salvano la vita). Con questa distinzione, gli ausili per al riabilitazione non necessitano di una regolamentazione, ma è necessario solo che l’importatore abbia la licenza d’importazione. 21 Gli ausili per disabili Dato che è in corso la definizione di un regime regolatorio in India, è probabile che in futuro vengano implementate regole più stringenti anche per questi dispositivi. In base alla classi di rischio future ipotizzate, i dispositivi medici di classe I avranno bisogno di un’autocertificazione o di certificazioni presso enti accreditati se di classi superiori alla prima. Il marchio CE o l’approvazione FDA saranno accettati senza che ulteriori conformità siano richieste 22 Case history Thema ha accompagnato un cliente nell’ottenimento delle autorizzazioni AERB, supervisionate dal Bureau of Indian Standards (BIS), per la commercializzazione di un dispositivo elettromedicale. L’interlocutore di riferimento è stato un dealer locale, che ha seguito l’inoltro della documentazione e l’esecuzione dei test in loco su una macchina campione. 23 GRAZIE PER L’ATTENZIONE 24
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