scrittura - Università degli studi di Bergamo

05/12/2014
DETTATO E
SCRITTURA SPONTANEA
Anna M. Re
Cristiana Bosio
Università degli Studi di Padova
Elementi implicati nella scrittura
Calligrafia: aspetti grafo-motori
(DISGRAFIA).
 Aspetti ortografici (DISORTOGRAFIA).
 Aspetti contenutistici.

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Aspetti osservabili della disgrafia
Difficoltà a consolidare e controllare l’uso
corretto delle convenzioni grafiche

disturbo: DISGRAFIA

disordine delle componenti periferiche, cioè esecutivo-motorie, prescinde
dalle variabili linguistiche come il lessico o l'ortografia; la scrittura appare
faticosa solo sul piano motorio (deformata, irregolare per forma e grandezza,
tremolante, lenta)





a causa di un disturbo che colpisce la coordinazione
delle abilità fini o la coordinazione visuo-motoria.


Velocità di scrittura
Pressione esercitata sul foglio
Tendenza alla macro o micro calligrafia
Discontinuità del gesto (presenza di interruzioni)
Ritoccature del segno già tracciato
Direzionalità
Orientamento spaziale del tracciato (scrittura in
senso orario invece che antiorario
Inesatta legatura dei segni
Distanza tra le parole
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Alla base di una brutta grafia
possiamo trovare…
Difficoltà visuo-spaziali
 Difficoltà nella costituzione di schemi
visuo-motori
 Difficoltà di automatizzazione e di
efficienza motoria
 Apprendimento di strategie inappropriate
 Stile personale e vizi posturali

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Prove di velocità di scrittura
Le prove, nel loro complesso, misurano il
grado di automatismo degli atti motori
necessari per la scrittura dei grafemi,
denominati anche “prassie per la
scrittura”.
 La prova può fornire anche informazioni
sulla leggibilità della grafia e, in parte,
anche della competenza ortografica
(prova di numeri in parola, 4 c)

4c
4b
4a
Scoring



Il punteggio finale viene calcolato contando il numero
di grafemi prodotti.
Per la prova 4 a non si contano i grafemi che non
rispettano la sequenza. Ad esempio, in una sequenza
“leleele”, vengono contati come corretti solo 6 grafemi.
Per le prove 4 b e 4 c si conta il numero di grafemi
prodotti senza dare importanza alla qualità della forma
del grafema. Inoltre, devono essere contati tutti i
grafemi dei numeri scritti anche se tali vocaboli
contengono errori, omissioni o sono incompleti
(ovviamente non si considera il grafema mancante)
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Un modello neuropsicologico
(1990)
Difficoltà a consolidare e controllare l’uso
corretto delle convenzioni ortografiche
Parola udita
Parola nota
(via lessicale semantica)
disturbo: DISORTOGRAFIA disordine di
codifica del testo scritto che viene fatto risalire ad un deficit di
funzionamento delle componenti centrali del processo di scrittura
responsabili della transcodifica del linguaggio orale nel linguaggio
scritto
Analisi della parola udita
Lessico grafemico
Parola sconosciuta
(via fonologica)
Buffer fonemico
Buffer grafemico
Pattern grafomotorio
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Il modello evolutivo
di U. Frith (1985)
lettura
scrittura
Stadio logografico
Stadio logografico
Stadio alfabetico
Stadio alfabetico
Stadio ortografico
Stadio ortografico
Stadio lessicale
Stadio lessicale
Esecuzione scritta
Classificazione degli errori ortografici
Errori fonologici : tutti gli errori in cui non è rispettato il
rapporto tra fonemi e grafemi.
 scambio di grafemi (es. “brina” per “prima” oppure “folpe”
per “volpe”)
 omissione e aggiunta di lettere o sillabe (es. “taolo” per
“tavolo”, “tavolovo” per “tavolo” oppure “san” per “sanno” apocope-)
 inversione (es. “li” per “il” oppure “bamlabo” per “bambola”)
 grafema inesatto (es. “pese” per “pesce” oppure “agi” per
“aghi”)
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Classificazione errori ortografici
Errori non fonologici: sono gli errori nella rappresentazione




ortografica (visiva) delle parole, senza errori nel rapporto
tra fonemi e grafemi.
separazione illegale (es. “par lo” per “parlo”, “in sieme” per
“insieme” oppure “l’avato” per “lavato”);
fusione illegale (ad es. “ilcane” per “il cane”); rientrano in
questa categoria gli errori su parole unite in modo
scorretto (es. “nonevero” per “non è vero”) e l’aggiunta o
l’omissione dell’apostrofo (“lacqua” per “l’acqua”);
scambio di grafema omofono (es. “squola” per “scuola”
oppure “qucina” per “cucina”);
omissione o aggiunta di “h” solo nel caso in cui il bambino
debba decidere se si tratta del verbo avere oppure di una
preposizione (es. “ha casa” per “a casa” oppure “lui non a”
per “lui non ha”).
Classificazione errori ortografici
Errori di accenti e doppie:
 a) omissione e aggiunta di consonante doppia
(es. “pala” per “palla” oppure “canne” per
“cane”)
 b)omissione e aggiunta di accenti (es. “perche”
per “perchè” oppure “mangiò” per “mangio”)
Valutazione della disortografia
Dettato di brano
 Dettato di parole
 Dettato di non – parole
 Dettato di frasi
 Dettato di parole omofone non omografe

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Strumenti standardizzati per la
valutazione dell’ortografia




Batteria per la valutazione della scrittura e della
competenza ortografica (Tressoldi, Cornoldi, Re, 2013)
Batteria per la valutazione della dislessia e della
disortografia evolutiva (Sartori, Job, Tressoldi, 2000)
Batteria per la valutazione della scrittura (Rossi e
Malaguti, 1998)
Test CEO - Classificazione degli errori ortografici.
(Maria Teresa Bozzo, Elia Pesenti, Simona Siri, Maria Carmen
Usai, Mirella Zanobini, 2003)

Test DDO - Diagnosi dei disturbi ortografici in età
evolutiva (Paola Angelelli , Alessandra Notarnicola , Daniela
Batteria per la valutazione della
dislessia e della disortografia evolutiva
(Sartori, Job, Tressoldi, 2000)
Batteria rivolta ai ragazzi della scuola
primaria e secondaria di primo grado
 Prove principali sulla scrittura:

◦ Dettato di Parole
◦ Dettato di non parole
◦ Dettato di frasi omofone non omografe
Costabile , Valeria Marinelli , Anna Judica , Pierluigi Zoccolotti , Claudio
Luzzatti, 2008)
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Dettato di brano
Dettato dalla 1° primaria alla 3°
secondaria di primo grado
 Fasce di prestazione
 Medie, deviazioni standard e percentili

Somministrazione
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




Scoring




Il punteggio fondamentale è rappresentato da
totale degli errori.
Per essere considerata valida le omissioni non
devono superare il 15%
Si conta 1 punto per ogni parola scritta
scorrettamente
Se una parola è sbagliata più volte si valuta solo
un errore e l’errore più grave
L’operatore dovrà dettare il brano a voce alta.
Per la somministrazione collettiva il criterio da seguire
durante la dettatura è quello di aspettare che quasi tutti i
bambini (i nove decimi) della classe abbia terminato di
scrivere.
Non si potranno dare spiegazioni anticipate, né tantomeno
durante la dettatura, su vocaboli o frasi che possono essere
di difficile comprensione.
La scansione con cui vanno lette le parti del testo è indicata
dalle separazioni contenute nei brani
L’operatore dovrà avvisare gli alunni di “saltare” le parole
quando perdono il ritmo del dettato.
E’ importante non fermare la dettatura una volta che questa
è stata avviata.
Sono però consentite pause (per un massimo di due)
qualora l’esaminatore ne osservi la particolare necessità
(per esempio ci sono bambini che si sono persi).
Altri errori (che non vanno sommati al
punteggio totale di errori)
Errori minori: fanno riferimento a tutti gli errori di punteggiatura
(lettere maiuscole o minuscole, modo di andare a capo)
 Parole inappropriate: fanno riferimento a tutte quelle parole che
lo studente scrive correttamente ma che non sono quelle dettate
e che risultano inappropriate rispetto al contesto di scrittura, dove
pertanto viene operato un cambiamento a livello soprattutto
semantico.
 Omissioni: questo indice rileva l’omessa scrittura di una o più
parole presenti nel dettato. Se le omissioni all’interno di un brano
sono tante (pari o superiore al 15% delle parole dettate), allora
bisogna considerare la prova non valida.

Il criterio di attribuzione del punteggio, ai suddetti indici, risulta il
seguente: si conta un punto per ogni errore descritto.
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