Il Cittadino - Villa Serena

20
genova e liguria
IC
IL CITTADINO
2 marzo 2014
Dottrina sociale:
Cirrosi epatica, malattia tutelare il valore
complessa da riconoscere umano del lavoro
A Villa Serena il 7 marzo il corso ECM dedicato alla sua diagnosi e terapia
utti ricordano che, anche i
T
semplici testi sui quali si
studiavano, nella scuola del-
l'obbligo, le scienze naturali, e
quindi il nostro corpo, indicavano sempre il fegato come il
laboratorio interno del nostro
corpo.
Ed infatti è in quest'organo
che hanno luogo la stragrande
maggioranza delle reazioni
chimiche ed enzimatiche dalle
quali dipende la nostra vita
Un organo quindi delicato e
importante, soggetto a molteplici attacchi da parte di diverse patologie, tra le quali un
ruolo di primo piano ha sempre avuto, e purtroppo ha sempre di più anche oggi, una grave malattia: la cirrosi epatica.
Su di essa è incentrato il nuovo evento di Educazione Contina in Medicina, il terzo del
2014, in programma a Villa
Serena venerdì 7 marzo p.v. affidato alla Responsabilità
scientifica del Prof. Paolo Michetti, già Direttore Medico
della Struttura complessa di
Gastroenterologia dell'E.O.
Ospedali Galliera.
Abbiamo quindi chiesto al
Prof. Michetti di illustrarci in
breve le caratteristiche e i metodi per contrastare questa grave malattia.
Prof. Michetti, cos'è esattamente la cirrosi epatica?
La cirrosi epatica è una grave
malattia del fegato, caratterizzata da un progressivo sovvertimento della sua struttura anatomica, con conseguente alterazione di molteplici attività
funzionali, indispensabili all'organismo.
Per la sua elevata diffusione,
per la lenta evoluzione, per le
possibili gravi complicanze
(ad esito spesso letale), la cirrosi è da considerare come un
problema socio-sanitario di
primaria importanza a livello
mondiale.
Quali sono le cause principali della malattia?
Le cause più comuni sono
l'alcol e le epatiti virali B e C,
capaci di esercitare nel tempo
un progressivo danno tossico
ed infiammatorio, che evolve
poi in una totale disorganizzazione architettonica della
ghiandola, che perde la sua capacità di provvedere alla sintesi proteica, ai fattori della coagulazione e al corretto funzio-
namento del circolo porto-cavale (malnutrizione, diatesi
emorragica, ipertensione portale).
Nel mondo occidentale la cirrosi epatica è principalmente
correlata all'abuso di alcol, seguito dalle virus-epatiti e da alcune patologie delle vie biliari;
più rare le forme legate all'emocromatosi e alla malattia di
Wilson; in un 10% di casi, non
essendo possibile riconoscere
una causa certa, si parla di
"cirrosi criptogenetica".
Dal punto di vista clinico,
come si presenta la malattia?
Considerata la lenta evoluzione della malattia, la fase iniziale può restare completamente asintomatica e si parla
quindi di cirrosi "compensata",
perché il danno anatomo-funzionale, anche se presente, non
ha ancora raggiunto un livello
critico; successivamente può
comparire riduzione dell'appetito, calo ponderale e perdita di
massa muscolare.
In fase avanzata, la cirrosi diventa "scompensata"; compaiono colorito itterico della
cute e delle sclere, aumento di
volume dell'addome per versamento liquido ascitico, edemi
declivi, prurito, ecchimosi diffuse.
Quali possono essere le
principali complicanze?
Oltre al versamento ascitico,
talora refrattario al trattamento, e alla sua possibile infezione (peritonite batterica spontanea), sono particolarmente
gravi le emorragie digestive
(rottura di varici esofago-gastriche per ipertensione portale), l'encefalopatia epatica di
origine neurotossica (possibile
coma epatico), la sindrome
epato-renale, l'insorgenza di
epatocarcinoma (HCC), la
trombosi portale.
In sintesi, quale può essere
il percorso diagnostico-terapeutico?
Dati di laboratorio (basali e
specifici), tecniche di imaging
(ecografia, TC, RMN, Fibroscan, esofagogastroduodenoscopia, eventuale biopsia epatica).
Per la terapia, è fondamentale agire sulle cause (abolizione
dell'alcol, terapie antivirali,
dieta equilibrata, farmaci diuretici, beta-bloccanti, antibiotici, albumina, trattamento en-
Il Prof. Paolo Michetti - Responsabile Scientifico del
Corso ECM
doscopico delle varici (anche
in urgenza), terapie ablative
per HCC, trapianto. E' inoltre
indispensabile una corretta assistenza, ospedaliera e/o domiciliare, da parte di un team infermieristico dedicato.
Tutte queste considerazioni
fanno capire l'importanza di
una impostazione multidisciplinare del Corso in oggetto,
allo scopo di dare un aggiornamento sintetico sugli aspetti
fondamentali della malattia.
E in effetti, come sottolineato
dal Prof. Michetti, che ringraziamo per il Suo contributo,
l'approccio multidisciplinare
risulta elemento essenziale per
giungere ad un efficace contrasto della malattia.
Nel corso dell'evento interverranno infatti specialisti che
curano ogni aspetto diagnostico e terapeutico della malattia.
La D.ssa Paola Romagnoli,
per gli aspetti più strettamente
attinenti alle funzioni gastriche
ed epatiche, il Prof. Giovanni
Cassola, per le implicazioni
della malattia sotto il profilo
infettivo, la Prof.ssa Paola
Ceppa, per le problematiche
diagnostiche anatomo patologiche, il Prof. Marco De Paolis, per gli accertamenti tramite
indagine ecografica, il Prof.
Renato Tricerri, per le questioni inerenti le indagini endoscopiche, il Prof. Marco Filauro
per gli aspetti chirurgici e l'Infermiera Professionale Maria
Ferretti per le indicazioni al
personale infermieristico in sede di diagnostica e terapia della malattia.
Come di consueto, nel corso
dell'esposizione didattica uno
specifico spazio sarà dedicato
al rischio clinico, al fine di ridurre al minimo le possibilità
di errori e/o sviluppi indesiderati nelle indagini diagnostiche
e nella terapia.
Un inserimento, fermamente
voluto dal Comitato scientifico
dei Corsi ECM di Villa Serena,
su specifico input della Casa di
Cura, sempre attenta alla creazione delle condizioni per contenere anche la non positiva
tendenza all'incremento del
contenzioso tra pazienti, medici e strutture sanitarie, spesso
basato su motivazioni del tutto
pretestuose e purtroppo anche
sostenuto da promozioni più
che criticabili sui media, come
giustamente sottolineato, di recente, anche dalle Associazioni di categoria dei Medici.
L'evento, accreditato per 50
partecipanti e che si svilupperà
sul consueto orario dalle 14.00
alle 20.00, concede un monte
di 6 crediti formativi.
Per ogni informazione e le
iscrizioni ci si può rivolgere alla Segreteria Organizzativa
ECM del Provider Villa Serena Sig.na Beatrice D'Andrea
tel. 010 312331 int. 341 e-mail
[email protected]
Sala Endoscopica di Villa Serena: il Prof. Michetti esegue
una colonscopia
Gaslini: incontro su famiglia e mondo della salute
S’
intitola “La famiglia nel mondo della salute” l’incontro che si terrà venerdì 7 marzo dalle 14.45 presso l’Aula Magna dell’Istituto
Gaslini.
Organizzato dalla Parrocchia Istituto Gaslini,
dall’Associazione Italiana Pastorale Sanitaria e
dal Cisef-Centro Internazionale di studi e formazione Germana Gaslini, il convegno sarà introdotto da Padre Aldo Campone, Parroco dell’Istituto; a seguire l’intervento di Mons.
Zygmunt Zimowski, presidente Pontificio Consiglio Operatori Sanitari sul tema “La famiglia
nella realtà della malattia del bambino”; quindi
il dottore Gianni Cervellera, presidente dell’Associazione Italiana Pastorale Sanitaria parlerà di
famiglia fragile, tra difficoltà e risorse. L’incontro sarà moderato da Paolo Petralia, direttore generale dell’ospedale pediatrico e prevede il riconoscimento di crediti ECM per tutte le professioni sanitarie.
Il tema della famiglia sta molto a cuore all’Istituto Gaslini, che infatti offre una serie di servizi dedicati proprio per venire incontro alle tan-
Carnevale
G
te e diverse esigenze che un nucleo familiare si
trova ad affrontare quando c’è un figlio o una figlia malati. Senza contare che, per un ospedale
come il Gaslini, è all’ordine del giorno avere a
che fare con pazienti e famiglie che arrivano anche da molto lontano e che, oltre alle preoccupazioni per la malattia, devono pensare anche a
tanti aspetti pratici come la ricerca di un alloggio. Molte delle informazioni si trovano su una
pagina
specifica
del
sito
internet
www.gaslini.org.
iovedì 27 febbraio nella parrocchia gentilizia
dell'Istituto Gaslini si svolge
la festa di Carnevale: alle
ore 14.30 con il trenino
"Pippo" in viaggio per il
Gaslini, sfilata di maschere
lungo i viali dell'Istituto con
l'animazione della Banda
della Marina Militare.
Partecipano i militari della
Guardia di Finanza di Genova con le unità cinofile, la
parrocchia di S. Maria Assunta di Bargagli, il gruppo
storico culturale Sextum in
costume d'epoca.
Conclusioni in Aula Magna.
È’
stato il Cap. VI del Compendio della Dottrina
Sociale della Chiesa l'oggetto
sul quale si è dibattuto lunedì
10 febbraio, presso la Sala
Consiliare del Comune di Recco, in un nuovo incontro organizzato dal Comune di Recco
con la collaborazione di Arcidiocesi di Genova, Centro Italiano Femminile, Iter Agentes,
Associazione Trinitari, Centro
di Aiuto alla Vita e Azione
Cattolica.
Di fronte al solito foltissimo
pubblico che ha gremito la Sala Consiliare, ha introdotto la
serata l'Assessore Gian Luca
Buccilli, che ha evidenziato
l'attuale situazione del lavoro,
in Italia e sul territorio locale,
offrendo spunti per un dibattito iniziato con l'intervento del
Preside dell'Istituto Superiore
di Scienze Religiose Don Stefano Olivastri che è partito appunto dall'insegnamento della
Dottrina Sociale Chiesa. Egli
ha sottolineato alcuni aspetti
del lavoro umano, a partire
dall'aspetto cristiano: con la
Rivelazione il lavoro appartiene alla condizione originaria
dell'uomo e precede la sua caduta; non è perciò né punizione né maledizione: il Figlio di
Dio divenuto simile a noi in
tutto, dedicò la maggior parte
degli anni della sua vita sulla
terra al lavoro manuale, presso
un banco di carpentiere, e Dio
stesso si è riposato il settimo
giorno. Ma occorre distinguere
tra il prodotto del lavoro e il
soggetto: trascurandone il soggetto, l'uomo che esprime se
stesso, troviamo la schiavitù.
Ed è su questo che insiste la
dottrina della Chiesa che stimola a ragionare sul lavoro affinché esso rimanga autenticamente umano.
Enrico Costa, del CEIS, si è
chiesto se trovando elementi
condivisi non si riesca a superare tante conflittualità riuscendo a creare un clima più
favorevole alle opportunità di
lavoro. E una di queste condivisioni potrebbe essere quella
compartecipazione, già presente ad esempio nelle imprese a carattere familiare o nelle
cooperative sociali dove persone che aiutano gli altri creano opportunità di lavoro. Un
altro esempio portato da Costa
è il modello tedesco con la partecipazione dei lavoratori alla
gestione attraverso quelli che
sono i consigli d'indirizzo e di
sorveglianza.
Andrea Sanguineti della
CISL ha cercato invece di cogliere tre aspetti positivi nell'attuale crisi che ha investito la
società occidentale. Una revisione dei modelli di consumo e
di vita, con un forte ritorno di
solidarietà e famiglia; la riscoperta di quella centralità del lavoro che già auspicava la Rerum Novarum; la consapevolezza che non si può vivere
senza industria.
Non c'è sviluppo senza lavoro e senza produzione e finalmente si è capito quale sia il
valore del lavoro manuale e artigiano verso il quale è necessario orientare i giovani.
Ha portato l'attenzione sulla
ricerca di risorse il Presidente
della Camera di Commercio
Paolo Odone. Le risorse vanno
trovate nella lotta alla corruzione che provoca danni materiali ma anche morali inculcando l'idea che non è furbo
chi non ruba; vanno trovate
nella lotta all'evasione fiscale,
nella riduzione dei costi dell'energia, nella semplificazione
di una burocrazia che sottrae
preziose ore al lavoro dell'uomo. Odone ha individuato altri
aspetti sui quali insistere, non
ultime la modernizzazione del
commercio, dopo la desertificazione dei centri storici di
piccoli e grandi paesi in un territorio sempre più povero di
piccoli esercizi commerciali, o
la politica attenta verso il turismo culturale e gastronomico,
vera risorsa per il nostro paese.
Per fare tutto ciò, richiamandosi a un recente intervento del
Card. Bagnasco, è ora di finirla al porre veti su qualunque
iniziativa. Non possiamo continuare a litigare senza creare
strutture, cultura, infrastrutture, non possiamo dire sempre
di no alla possibilità di creare
un posto di lavoro.
L'Assessore regionale alle
Risorse finanziarie, Pippo
Rossetti, ha evidenziato come
la mancanza di lavoro generi
nella persona un vuoto d'identità, di autonomia, di dignità.
Questo significa soprattutto
per un giovane la mancanza di
un futuro, mancanza che si riversa poi sulla comunità stessa. Come siamo arrivati nel
nostro paese a ciò? Pensavamo
di risolvere tutto con la delocalizzazione, abbiamo perso la
capacità di pensare a lungo periodo, non siamo riusciti a definire obbiettivi strategici e
priorità. Oggi arriviamo a teorizzare ed esaltare la "decrescita felice": ma dimentichiamo
che questo vale solo per chi è
cresciuto.
Rossetti ha suggerito idee rivolte alla conservazione del
territorio con lo sviluppo dell'accoglienza per la nostra regione, l'accorpamento delle
piccole realtà, imprese, Comuni e Regioni, augurandosi la
soppressione del patto di stabilità, deleterio per i Comuni, insistendo sull'inutilità di salvare
Enti pubblici per preservare
l'occupazione e sull'abolizione
del sistema dei finanziamenti a
pioggia.
Molte sono le piste su cui lavorare e solo così possiamo
immaginare uno sviluppo.
La serata è stata conclusa dall'intervento del Sindaco, Dario
Capurro, che ha ricordato l'art.
1 della Costituzione: se la nostra democrazia si fonda sul lavoro, mancando questo essa
perde qualcosa di fondamentale. È per questo che la politica
deve lavorare e rigenerarsi.
Portando il discorso a livello
locale, Capurro ha evidenziato
alcuni aspetti sui quali Stato e
Comune devono intervenire
per trovare le risorse necessarie: dal ricupero di un grande
patrimonio pubblico oggi dismesso, alla possibilità di utilizzare quelle risorse immobilizzate dallo sciagurato patto di
stabilità, a una pianificazione
del territorio con una visione
extra comunale relativamente
a tanti servizi che potrebbero
essere unificati.
Pier Luigi Gardella