8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) L’uso di convenzioni in contese animali Gli animali impegnati in una lotta per qualche importante risorsa (ad es.: il partner per la riproduzione, il territorio o la posizione in un ordine gerarchico) non utilizzano sempre le armi a loro disposizione nel modo più efficace, come è stato illustrato nella presentazione n. 4. Al contrario, possono agire in base a certe convenzioni (servendosi di parate di minaccia, astenendosi dall'attaccare un contendente in una posizione vulnerabile e via dicendo), spesso perseguendo un tipo di contesa limitata, che eviti gravi danni. Per esempio, quando i granchi violinisti maschi combattono per il possesso di una galleria sotterranea, si servono come arma di una potente chela gigante. Benché questa sia sufficientemente robusta da fracassare I'addome dell'avversario, non si conosce finora un granchio che abbia leso un altro granchio in questo modo. 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) L'evoluzione di un combattimento convenzionale, come nel granchio violinista, veniva spiegata sostenendo che, se la lotta intraspecifica non fosse stata retta da convenzioni, una grande quantità di animali ne sarebbe uscita lesa. In altre parole, il comportamento convenzionale si è evoluto perché quello non convenzionale, come ha detto Julian Huxley «avrebbe militato contro la sopravvivenza della specie». Insomma, l’evoluzione procederebbe in favore del «bene per la specie». Questa argomentazione, però, non è convincente. È necessario, piuttosto, trovare un modo per spiegare come la selezione naturale operi sull'individuo per promuovere quelle caratteristiche, ovvero, la domanda a cui si dovrebbe rispondere è la seguente: in che modo il comportamento convenzionale fa aumentare I'idoneità riproduttiva dell'individuo che lo esibisce? Tuttavia, ad una prima analisi sembrerebbe che I'idoneità riproduttiva di un individuo non venga accresciuta dal combattimento convenzionale ma da quello non convenzionale! Cioè, se, in una contesa tra gli individui A e B, A obbedisce alle regole e B «colpisce a tradimento», ci si aspetta che B vinca la battaglia e, quindi, possa trasmettere i propri geni alla generazione successiva. Questo enigma rimase inspiegato fino al 1970, quando un lavoro non pubblicato di G.R. Price spinse il biologo J.M. Smith a riesaminarlo, e ad acquisire una certa comprensione del problema prendendo a prestito alcuni concetti della teoria matematica dei giochi. 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) La teoria dei giochi La teoria dei giochi è stata formulata da John von Neumann e da Oskar Morgenstern negli anni quaranta del secolo scorso, con lo scopo di analizzare i conflitti umani. Essa cerca, infatti, di determinare la strategia ottimale da seguire in situazioni conflittuali. J.M. Smith, applicandone una forma modificata, riuscì a costruire un modello matematico per le contese tra animali e a determinare così quali strategie sarebbero favorite, a livello dell'individuo, dalla selezione naturale. Non solo, le conclusioni derivate per via matematica hanno trovato sostegno da prove sperimentali e da diverse osservazioni. Le strategie cercate da J.M. Smith avevano poco a che fare con le strategie ottimali di cui si occupa la teoria dei giochi tradizionale. Comunque, per ogni modello di gioco, costruito per le contese tra animali, riuscì a determinare una strategia che fosse stabile dal punto di vista Evolutivo (ESS): una strategia con una proprietà tale che, se la maggior parte dei membri di una vasta popolazione la adotta, nessuna strategia mutante può penetrare nella popolazione. In altre parole, una strategia è stabile dal punto di vista evolutivo se non c'è una strategia mutante che dia agli individui che la adottano una maggiore idoneità riproduttiva in senso darwiniano. 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) Il modello di J.M.Smith Si consideri un modello semplice: una specie che in contese tra due individui ha solo due possibili tattiche, una tattica da «falco» e una tattica da «colomba». Un falco combatte senza riguardo per qualsiasi convenzione e procede in crescendo nella lotta fino a quando o vince (cioè fino a quando il suo contendente fugge o viene gravemente ferito) o subisce un danno molto serio. Alla fine di una contesa ogni contendente riceve un compenso. Quello atteso per I'individuo X in contesa con I'individuo Y si scrive E (X, Y). Esso è una misura del cambiamento che si verifica nell'idoneità riproduttiva di X come risultato della contesa ed è quindi determinato da tre fattori: • il vantaggio di vincere (+ 10), • lo svantaggio di essere gravemente leso (–20), e • lo svantaggio di perdere tempo e energia in una lunga contesa (–3). Per il gioco falco-colomba si supponga che I'effetto sull'idoneità riproduttiva individuale sia + 10 nel caso di vincita della contesa e –20 nel caso di grave lesione subita. Si supponga ancora che due colombe riescano, alla fine, a comporre la lotta, ma solo dopo molto tempo e con un costo di –3. (Gli esatti valori del compenso non influiscono sui risultati del modello fino a quando il valore assoluto, cioè espresso con un numero senza segno, del danno subìto è superiore a quello della vittoria). 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) Il modello di J.M.Smith Il gioco può essere analizzato come segue. • Se i due individui in una contesa adottano tutti e due la tattica della colomba, allora, poiché non vi è un crescendo nella lotta tra colombe, né I'una né I'altra subiranno un grave danno e la tenzone si prolungherà nel tempo. Ogni contendente ha una uguale probabilità di vittoria e così I'atteso compenso per una delle colombe C è uguale alla probabilità che questa colomba vinca il combattimento (la probabilità p è uguale a 1/2) moltiplicata per il valore della vittoria più il costo di una lunga lotta, cioè E (C, C) è uguale a (1/2)( + 10) + (–3) ossia + 2. Parimenti, un falco che combatte con un altro falco ha eguali probabilità di vincere o di essere danneggiato, ma in ogni caso la contesa si risolverà piuttosto rapidamente. Di conseguenza I'atteso compenso E(F, F) è uguale a (1/2)(+10)+(1/2)(–20), ossia –5. Una colomba che lotti con un falco si sottrarrà alla contesa quando il falco comincerà a impegnarsi sempre più nel combattimento per cui I'atteso compenso sarà per essa E (C, C) = 0 e per il falco vittorioso E(F, F) = + 10. • Si supponga ora che i membri di una popolazione, seguendo lo schema del gioco falcocolomba, si impegnino in contese a coppie, formatesi casualmente, e che in seguito ogni individuo riproduca il proprio tipo (dando origine a individui che adottano la stessa strategia) in rapporto al compenso che avrà accumulato. Se, per questo gioco, esiste una strategia stabile dal punto di vista evolutivo, la popolazione si evolverà verso di essa. L'interrogativo allora è: esiste per il gioco falco-colomba una strategia stabile dal punto di vista evolutivo? 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) Il modello di J.M.Smith E chiaro che comportarsi coerentemente da falco non è questo tipo di strategia: una popolazione di falchi non è infatti al riparo da tutte le strategie mutanti. Si ricordi che, in una popolazione di questo genere, I'atteso compenso per contesa per ogni falco è E (F, F) uguale a –5 mentre I'atteso compenso per una strategia mutante da colomba è E (C, F) uguale a 0. Pertanto i soggetti che esibiscono strategie mutanti da colomba si riprodurrebbero più frequentemente dei falchi. Un'analoga argomentazione mette in luce che il comportarsi coerentemente da colomba non costituisce una strategia stabile dal punto di vista evolutivo. 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) La definizione matematica di ESS I modelli della teoria dei giochi aiutano a spiegare I'uso di convenzioni nelle contese animali, un altro tipo di comportamento che non sembra promuovere la sopravvivenza degli individui che lo esibiscono. Per ogni modello si ricerca una strategia che sia stabile sotto l'aspetto evolutivo, cioè una strategia che conferisca la massima idoneità riproduttiva agli animali che la adottano. Questa figura mostra i requisiti matematici per una tale strategia. Più in generale, si può definire una strategia di questo tipo (ESS) quella che ha la proprietà per cui, se tutti i membri di una popolazione la adottano, non vi è alcuna strategia mutante che possa penetrare nella popolazione. Si ammette che i membri della popolazione modello si impegnino in contese tra coppie formatesi a caso e che, successivamente, ogni individuo si riproduca in proporzione al compenso che ha accumulato (variazione dell'idoneità darwiniana). Sembra, in effetti, che molti tipi di lotta convenzionale siano strategie stabili dal punto di vista evolutivo. Ovvero, una strategia I è una strategia di questo tipo se, per una qualsiasi strategia mutante J, o E (I, I), è maggiore di E(J, I) oppure E(I, I) è uguale a E (J, I) e E (I, J) è maggiore di E (J, J). 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) La strategia mista Nel gioco falco-colomba qui illustrato soltanto due tattiche possono essere usate nelle contese tra due individui: la tattica del «falco» e quella della «colomba». Un falco combatte senza riguardi per qualsiasi convenzione e si impegna a fondo nella lotta fintantoché vince o viene gravemente ferito. Una colomba segue, invece, delle convenzioni e non lotta mai in crescendo, se il suo contendente lo fa, fugge subito per evitare di essere ferita. Due colombe riescono a comporre una contesa! ma solo dopo un lungo periodo di tempo. Nella parte superiore sinistra della figura vengono indicati i cambiamenti che si verificano nell'idoneità riproduttiva darwiniana. (I valori esatti di questi fattori non influiscono sui risultati del modello fino a quando il valore numerico senza segno che corrisponde alla lesione è maggiore di quello che corrisponde alla vittoria). II calcolo dei compensi attesi per gli individui per diverse contese è illustrato invece nella parte superiore destra. I compensi sono indicati anche nella tabella in basso. Ciascun compenso si riferisce all'individuo che adotta la tattica indicata nella colonna di sinistra di quella stessa riga e la usa in una contesa con un individuo che impiega, invece, la tattica indicata in alto in quella colonna. Per esempio, +10 (in colore) è uguale a E(F,C), cioè al compenso atteso per un falco F in lotta con una colomba C, Nel gioco falco-colomba, nessuna delle strategie pure indicate come «comportarsi da falco» e «comportarsi da colomba» è stabile dal punto di vista evolutivo. continua 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) La strategia mista Benché nessuna delle strategie pure, che sono contrassegnate dalla sigla «comportarsi da falco» o «comportarsi da colomba», corrisponda a questi requisiti, esiste una strategia mista che lo fa. È questa una strategia che prescrive di seguire in un gioco differenti tattiche, in base a una distribuzione ben specificata delle probabilità. La strategia mista, stabile dal punto di vista evolutivo nel gioco falco-colomba, consiste nel comportarsi da falco con una probabilità di 8/13 e da colomba con una probabilità di 5/13. Non discuterò qui la derivazione di questa strategia, ma non è difficile vedere che questa corrisponde al secondo requisito, che è quello di essere stabile dal punto di vista evolutivo contro, per esempio, una strategia mutante da falco. Se la strategia mista viene chiamata M, basterà mostrare che E (M, M) è uguale a E (F, M) e che E (M, F) è più grande di E (F, F). Questo si può fare applicando la definizione della strategia M: il compenso E (M, M) è pari a (8/13) E (F, M )+(5/13) E (C, M) mentre E (F, M) è uguale a (8/13) E (F, F) +(5/13) E (F, C) e, E (C, M) è uguale a (8/13) E (C, F) +(5/13) E (C, C). I valori già calcolati per il gioco falco-colomba possono ora essere sostituiti in queste equazioni, e pertanto E (M, M) diventa uguale a (8/13) (10/13) +(5/13) (10/13) , ovvero 10/13. Dal calcolo precedente si ricava che E (F, M) è uguale a 10/13; E (M, M) o E (F, M) risultano quindi uguali. Inoltre il compenso E (M, F) è uguale a (8/13) E (F, F) +(5/13) E (C, F), ovvero – 4O/13; e siccome E (F, F) è uguale a – 5, allora E (M, F) è maggiore di E (F, F) . In altre parole, la strategia del falco non può penetrare in una popolazione che abbia adottato la strategia mista M. continua 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) La strategia mista Il modello falco-colomba prevede che le strategie miste saranno riconoscibili in contese animali reali o sotto forma di animali diversi che adottano tattiche diverse (come il falco e la colomba) o sotto forma di individui che variano nel corso del tempo la loro tattica. Il comportamento animale, in molte situazioni di contesa, è in effetti variabile, ma naturalmente questo non prova che sia in atto una strategia mista dal punto di vista evolutivo. Un caso di comportamento animale che si conforma piuttosto bene a questo modello si trova nelle ricerche sulla scatofaga stercoraria, effettuate da G.A. Parker dell'Università di Liverpool. Le femmine di questo dittero depongono le uova nello sterco delle mucche e pertanto i maschi si affollano su questo per cercare di accoppiarsi con le femmine che vi arrivano. Parker ha trovato che la velocità con cui le femmine giungono diminuisce con I'invecchiare dello sterco. In termini di gioco, il maschio si trova a dover scegliere tra due tattiche a mano a mano che lo sterco attorno a cui fa la ronda invecchia: può allontanarsi alla ricerca di sterco più fresco o può rimanere. Il successo della scelta dipende naturalmente dal comportamento degli altri maschi. Se la maggior parte di questi abbandona lo sterco non appena comincia a invecchiare, allora il primo maschio dovrebbe rimanere perché, pur essendo relativamente poche le femmine che arriveranno, non dovrà affrontare nessuna competizione o una competizione molto lieve per accoppiarsi con loro. Invece, se gli altri maschi rimarranno, egli si dovrebbe allontanare. In altre parole, I'unica strategia stabile dal punto di vista evolutivo è una strategia mista in cui alcuni maschi abbandonano precocemente il campo e altri restano. L'analisi della teoria dei giochi predice che, con questa strategia, quando il sistema raggiunge un equilibrio, i maschi che lasciano precocemente il campo e quelli che lo lasciano tardivamente hanno in media lo stesso successo nell'accoppiamento. I dati di Parker danno esattamente questo risultato. Tuttavia non è noto se la strategia mista della sarcofaga stercoraria, stabile dal punto di vista evolutivo, sia messa in atto da alcuni maschi (cioè gruppi) che compattamente abbandonano il campo presto e da altri che altrettanto compattamente lo abbandonano tardi, oppure da singoli maschi che variano la loro tattica. 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) Le contese asimmetriche È ovvio che gli animali, nella realtà, possono adottare strategie più complesse di quelle etichettate come: « impegnarsi sempre più nella lotta» o «esibirsi con una parata» oppure un misto delle due. Per esempio, alcuni animali compiono delle escalation di prova. Altri impiegano tattiche simboliche, mentre si butteranno nella lotta con un crescendo, per rappresaglia alla escalation del loro avversario. Esiste, tuttavia, un altro modo importante secondo cui molte contese animali, nella realtà, non si conformano al modello falco-colomba. La maggior parte delle contese che avvengono nella realtà sono infatti asimmetriche, nel senso che, diversamente dai falchi e dalle colombe, i contendenti differiscono I'uno dall'altro in qualche area che non è la strategia. Si incontrano tre tipi fondamentali di asimmetrie. Innanzitutto, esistono asimmetrie nella capacità di lottare (per le dimensioni, la forza o le armi a disposizione): differenze di questo tipo hanno la probabilità di influire sul risultato di un combattimento che ha subito una continua escalation. In secondo luogo, esistono asimmetrie nel valore che ha, per i contendenti, la risorsa per la quale si compete (come nella lotta per il cibo tra un individuo ben nutrito e uno affamato): differenze di questo tipo hanno la probabilità di influire sul compenso di una contesa. In terzo luogo, esistono asimmetrie dette «non correlate», perché non influiscono né sull'esito della escalation né sul compenso di una contesa. Per le finalità del nostro discorso, le simmetrie non correlate hanno un particolare interesse perché servono spesso a risolvere simbolicamente le contese. 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) La strategia borghese Forse il miglior esempio di asimmetria non correlata si trova in una contesa per una risorsa tra il proprietario della risorsa e un intruso. Definire questa una asimmetria non correlata, non vuol dire che la proprietà non alteri mai il risultato della escalation o il compenso della contesa; semplicemente vuol dire che servirà a comporre le contese anche quando non altera quei fattori. Per dimostrare I'effetto di una simile asimmetria non correlata, riconsideriamo il gioco falco-colomba e aggiungiamo a esso una terza strategia chiamata «borghese»: se I'individuo è il proprietario della risorsa in questione, adotterà la tattica da falco; altrimenti adotterà quella della colomba. Nel gioco falco-colomba-borghese, si ammette che ogni contesa avvenga tra un proprietario e un intruso, e che ogni individuo conosca quale ruolo sta svolgendo. I compensi per le contese che interessano falchi e colombe rimangono immutati dopo I'aggiunta della nuova strategia, ma si devono calcolare dei compensi supplementari per contese che comportino dei contendenti «borghesi». Per esempio, in una contesa tra un borghese e un falco vi è una uguale probabilità che il borghese sia il proprietario (e si comporti pertanto da falco) o che sia l'intruso (e si comporti così da colomba); pertanto E(B, F) è uguale a (1/2) E(F, F) +(1/2) E(C, F) ossia (1/2)(–5) +(1/2)(0), pari a –2,5. I rimanenti compensi vengono calcolati in un modo simile. Il punto principale, tuttavia, è che non può mai esservi una contesa in crescendo tra due contendenti che si comportino da borghesi, perché se uno è il proprietario e si comporta da falco, I'altro è I'intruso e si comporta da colomba. Pertanto il compenso E (B, B) è uguale a (1/2) E(F, C) +(1/2) E(C, F) ossia (1/2)(10) +(1/2)(0) pari a 5. Quando questa cifra viene confrontata con gli altri compensi non è difficile vedere che il comportarsi coerentemente da borghese è, per questo gioco, l'unica strategia stabile dal punto di vista evolutivo. Così la proprietà viene presa come stimolo convenzionale per risolvere le contese. continua 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) La strategia borghese Il gioco falco-colomba-borghese serve come modello a contese animali caratterizzate da asimmetrie non correlate, cioè da differenze tra i contendenti che non influiscono necessariamente sul risultato o sui compensi delle contese. Le asimmetrie di questo tipo servono spesso a risolvere contese reali ricorrendo a convenzioni. Una contesa per qualche risorsa tra il proprietario di questa e un intruso è un buon esempio di asimmetria non correlala ed è stata pertanto usata per definire una nuova tattica, la strategia «borghese», da aggiungersi alle tattiche del gioco falco-colomba. Se un contendente borghese è il proprietario della risorsa in questione, egli adotta la tattica da falco; altrimenti adotta quella da colomba. Si ammette che ogni contesa avvenga tra un proprietario e un intruso, che ogni individuo abbia pari probabilità di svolgere I'uno o I'altro ruolo e che ogni individuo conosca il ruolo che sta svolgendo. La strategia borghese pura è la sola strategia, per questo gioco, che sia stabile dal punto di vista evolutivo. Non può mai esservi una contesa in crescendo tra due contendenti che adottino questa strategia, dato che uno sarà il proprietario e si comporterà da falco e l'altro sarà I'intruso e si comporterà invece da colomba, Pertanto, la proprietà viene assunta nella popolazione modello come stimolo convenzionale per risolvere le contese. Molti esempi di questa strategia borghese sono stati riconosciuti in popolazioni animali reali. 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) La strategia borghese N. B. Davies dell'Università di Oxford ha scoperto un esempio di strategia borghese nella farfalla Pararge aegeria. I maschi della specie rivendicano e difendono delle zone illuminate dal sole sul suolo della foresta, dove possono corteggiare più femmine di quanto non possano fare nella volta forestale. Non ci sono mai abbastanza zone illuminate dal sole perché tutti i maschi le possano occupare in un qualsiasi momento e così vi sono sempre dei maschi che fanno la ronda anche a livello della volta. Talvolta un maschio intruso può giungere in volo su una zona illuminata dal sole e già occupata e viene sfidato dal proprietario. I due maschi compiono allora un breve volo a spirale verso la volta dopodiché uno va nella volta e I'altro torna a insediarsi nell'area illuminata dal sole. Marcando questi maschi, Davies è riuscito a dimostrare che è invariabilmente il proprietario originario che ritorna, dopo un volo a spirale, all'area soleggiata. Ancora una volta si hanno due spiegazioni plausibili per un simile comportamento. Può darsi che la proprietà venga accettata come stimolo e che il volo a spirale serva in qualche modo a informare I'intruso che I'area illuminata dal sole è occupata. Oppure può darsi che solo delle farfalle relativamente forti posseggano delle aree illuminate dal sole e che il volo a spirale serva appunto a dimostrare questa forza. Davies appoggia la prima spiegazione: cioè che Pararge aegeria operi in base al principio borghese. Egli ha due ragioni per dubitare che solo le farfalle robuste possiedano le zone illuminate dal sole. Tanto per cominciare, egli ha notato che la maggior parte dei maschi che aveva marcato, a livello della volta, alla fine li aveva ritrovati al suolo, nelle zone illuminate. Egli ha eseguito, inoltre, un esperimento in cui ha tolto un legittimo proprietario da una zona illuminata, ha atteso che un nuovo maschio discendesse dalla volta e I'occupasse e quindi ha fatto tornare in essa il vecchio proprietario. Sempre il nuovo ha vinto la disputa che ne è seguita e il primo proprietario ha dovuto battere in ritirata (insomma, chi gioca in casa, generalmente vince). continua 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) La strategia borghese L'ultimo esperimento illustrato fa pensare che un maschio di questa specie consideri di essere il proprietario della zona illuminata quando, posatosi su di essa per pochi secondi, vi è rimasto indisturbato. Che cosa succede, però, se due maschi si considerano ambedue proprietari della stessa zona? Davies ha studiato il problema introducendo in maniera surrettizia un secondo maschio nel territorio occupato. Presto o tardi uno dei due proprietari avrebbe dovuto accorgersi dell'altro e sfidarlo. In tutti i casi si è verificato come conseguenza un volo a spirale protratto, durato in media dieci volte di più di un volo normale. Sembra che una farfalla che percepisca di essere proprietaria si prepari a un crescendo di lotta. continua 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) La strategia borghese Un altro bell’esempio di strategia borghese è quello studiato da Hans Kummer dell'Università di Zurigo nell'amadriade (Papio hamadryas). In questa specie di scimmia un solo maschio forma un legame permanente con una o più femmine e, in genere, non viene sfidato da altri maschi. Kummer ha eseguito un esperimento con tre soggetti che non si conoscevano. Il maschio A e una femmina vennero posti in un recinto, mentre il maschio B venne sistemato in una gabbia da cui poteva vedere che cosa stava accadendo nel recinto senza tuttavia poter interferire. In un tempo relativamente breve (circa 20 minuti) tra il maschio A e la femmina si stabilì un legame. Il maschio B venne quindi fatto entrare nel recinto: non tentò di congiungersi alla femmina e, di fatto, evitava ogni tipo di confronto con A. Ci sono due possibili spiegazioni per il comportamento del maschio B. Può darsi che, come predice il modello, la proprietà venga presa come stimolo convenzionale per comporre la contesa. D'altra parte, il maschio B potrebbe aver percepito che il maschio A era più forte e avrebbe vinto probabilmente la contesa in un crescendo. Kummer è riuscito a togliere di mezzo questa seconda eventualità, ripetendo I'esperimento parecchie settimane dopo con gli stessi due maschi, ma con una femmina diversa. In questo caso, però, i ruoli dei due maschi furono invertiti e fu B a essere messo nel recinto con la femmina, mentre A veniva sistemato nella gabbia. Questa volta fu B a unirsi alla femmina senza essere mai sfidato da A. Il principio borghese era davvero in atto. (Si dovrebbe notare che la storia continua: dal tempo in cui questi esperimenti furono eseguiti, Kummer ha trovato che anche la preferenza della femmina svolge un ruolo. ) 8. La strategia evolutivamente stabile (ESS) Non tutte le contese asimmetriche sono così semplici come quelle descritte finora. Ed è chiaro che le asimmetrie nella proprietà e nella capacità di lottare sono importanti, ma non sarà un compito facile sviluppare e provare un modello della teoria dei giochi, che aiuti a spiegare la forma e la durata delle contese. Inoltre, esistono molti importanti fattori nelle contese tra animali che qui non sono stati discussi. Per esempio, in alcuni casi, la risorsa contestata è divisibile, per cui è preferibile ripartirsela piuttosto che combattere per essa. Alcuni animali forniscono delle informazioni false sulle loro dimensioni (per la presenza di un collare o di una criniera) o sulle loro intenzioni. I modelli della teoria dei giochi dovranno pertanto essere progettati in modo da tenere in considerazione queste caratteristiche. Esistono anche differenti tipi di comportamento animale per i quali i modelli della teoria dei giochi sono appropriati. Per esempio, le cure parentali non vengono normalmente considerate una contesa perché i genitori hanno un interesse comune nella sopravvivenza della prole. Tuttavia, questa attività ha aree di conflitto e aree di interesse comune e si ritiene che la teoria dei giochi sia illuminante in proposito nel cercare differenze e somiglianze tra I'uomo e gli altri animali; essa può essere utile, infine, per esaminare i « giochi» che vengono messi in atto.
© Copyright 2024 Paperzz