UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELLA TUSCIA, VITERBO Corso di do#orato BIOTECNOLOGIA DEGLI ALIMENTI-‐ CICLO XXIV PRODUZIONE DI BIOETANOLO DI SECONDA GENERAZIONE DA SCARTI DI PROCESSAMENTO DELLE ARANCE Do#. Guglielmo San- Tutor Do/.ssa Silvia Crognale Tesi discussa il 29 marzo 2012 Cremona, 5 marzo 2014 Industria agro-‐alimentare ProdoHo complessivo nell’UE: …a cui corrispondono 175 milioni 620 milioni di tonnellate ogni di tonnellate di scarG (daG anno… Eurostat, ProdCom Database). Des-no degli scar- di processamento Smal0mento in discarica -‐ Perdite economiche; -‐ Inquinamento. Bioconversione e.g. molte componenG, struHurali e non (carboidraG, grassi...) degli scarG vegetali… …possono essere converGte in bioetanolo. Bioetanolo di prima generazione Bioetanolo di seconda generazione • Ampiamente prodoHo in USA • Si impiegano fibre e Brasile; lignocellulosiche; • Matrici zuccherine o • AbbondanG, economiche e amilacee: è semplice oHenere facilmente reperibili; zuccheri fermentabili; • RecalcitranG alla bioconversione. • CompeGzione tra impiego alimentare ed energeGco. emicellulosa PRETRATTAMENTO emicellulosa lignina cellulosa Pretra/amen-: Alte temperature e pressioni (e.g. Steam explosion: riscaldamento con vapore ad alta pressione, e rapida decompressione). lignina cellulosa In Carboidra- polimerici più accessibili alla depolimerizzazione Out Compos- tossici derivan- dalla degradazione degli zuccheri ad alte temperature ProdoV di degradazione della lignocelluosa Emicellulosa Cellulosa Lignina Acido aceGco ComposG fenolici Xilosio Mannosio GalaHosio Glucosio Furfurale Acido formico 5-‐idrossimeGl-‐ furfurale (HMF) Buon pretra#amento = 1. Massime rese; 2. Minimo consumo energe0co; 3. Facile t rasferimento di scala. Idrolisi enzima-ca della cellulosa Fermentazione Saccharomyces cerevisiae è il microrganismo maggiormente uGlizzato Scar- di arance • >50% del materiale di partenza; • Produzione annuale nel mondo: ≈ 25 milioni di tonnellate; • Impiego commerciale limitato: generalmente essiccate per produrre mangimi. Componente % di secco Glucosio libero 6.6±0.69 Fru/osio libero 6.8±0.36 Pec-na 16.9±0.90 Cellulosa 26.1±2.12 Emicellulosa 11.9±0.83 Lignina 1.9±0.71 Ipotesi di proge/o: Impiegare gli scar- di arance per produrre bioetanolo. Procedura sperimentale Ø PretraHamento di steam explosion in condizioni acide mediante un impianto protoGpo in scala di laboratorio; Ø Messa a punto di idrolisi enzimaGca e fermentazione in beuta; Ø Trasferimento in bioreaHore (STR-‐ s0rred tank reactor) e sGma finale della resa complessiva di processo. Schema di processo dell’impianto di steam explosion proge/ato dal Prof. Ing. Mauro Moresi. Abbreviazioni: cf – liquido di raffreddamento; CS-‐ ciclone separatore; E – camicia esterna per lo scambio di calore; EV – eleHrovalvola; FI -‐ filtro; M – motore eleHrico; MI – indicatore di massa; NI – indicatore di velocità; PI -‐ manometro; R – reaHore agitato meccanicamente; RD, disco di roHura; S – vapore ad alta pressione; SV – valvola di sicurezza; TIC – indicatore e controllore di temperatura; V – valvola manuale. Vista frontale di caldaia e rea/ore Vista d’insieme dell’impianto Table Cast-Iron Boiler PC using the software FactoryTalk® View Machine Edn Reactor Cyclone Separator FL 300 Recirculating Cooler/Chiller Pretra/amen-: condizioni opera-ve Dimensioni del materiale di partenza: 1.0 mm; Fase liquida: acqua e H2SO4 (0.5% v/v); Concentrazione di solido: 160 g l-‐1 (per una prova 120 g in 750 ml). Andamento della reazione di steam explosion: temperatura (TR: ¯), pressione (PR: ). Temperature e tempi di pretra/amento: 130 °C per 500 s; 160 °C per 240 s; 180 °C per 150 s; 200 °C per 90 s. Analisi della frazione liquida dopo il pretra/amento: inibitori % dm Steam explosion Auto 160 °C-‐240 s 130 °C-‐500 s 130 ° 200 °C-‐90 s 180 °C-‐150 s Fenoli 2.89±0.14d 2.4±0.01c 2.11±0.28b 1.73±0.02a 2.31± HMF 1.23±0.04d 0.73±0.01b 0.69±0.08a 0.63±0.04a 0.90± n.d. † n.d. † n.d. † n.d. † 0.35± Acido formico 1.45±0.21b 0.84±0.03a 0.77±0.04a 0.67±0.02a 0.74± Acido ace-co 0.88±0.09a 0.79±0.08a 0.77±0.07a 0.69±0.05a 0.78± Furfurale † non rilevato I valori sono più bassi di quelli trovaD in leEeratura dopo pretraEamenD simili Concentrazioni sempre al di soEo della soglia di tolleranza di S. cerevisiae Idrolisi enzima-ca in Fermentazione in beuta beuta agitata agitata • pH 5; • T 50 °C; • Agitazione orbitale 160 rpm; • Durata 72h. • Precoltura (24h) di S. cerevisiae F15 • T 30 °C; • Agitazione orbitale 90 rpm; Dagli scar- pretra/a- a 200 e 180 °C si oVene la massima resa in glucosio (circa il 60%) Dall’idrolizzato derivante da pretra/amento a 180 °C si oVene la massima resa in etanolo (49,8 g etOH/100 g zuccheri consuma-). Il teorico è 51.1. Scaling-‐up: pretra/amento a 180 °C per 150 s a triplo carico di solido Scaling-‐up: idrolisi enzima-ca in rea/ore STR da 7 L 100 glucose % released 80 solid solubilization 60 40 20 0 0 10 20 30 40 50 60 70 time (h) Resa glucosio (%) Beuta agitata biorea/ore 55.73±3.34a 67.16±0.51b Scaling-‐up: fermentazione in batch ripetuto in biorea/ore STR da 1-‐L 7 6 % CO2 CO 2 ethanol 12 5 4 8 3 CO2 (%) Ethanol (g/L) 16 2 4 1 0 0 0 5 10 15 20 25 30 35 40 Time (h) glucose microbial biomass fructose Resa Produtt. % (g L-‐1 h-‐1) 1 30.6±0.21a 0.7±0.04a 2 33.5±0.48b 1.6±0.11b 10 3 36.9±1.04c 2.1±0.09c 0 4 49.2±0.72d 5.5±0.07 d 5 48.1±1.65d 5.6±0.08 d 40 1st recycle g/l 30 20 0 5 10 15 20 time (h) 25 30 35 batch n. Conclusioni • ScarG di arance: un substrato adaHo alla produzione di etanolo grazie alle considerevoli percentuali di zuccheri liberi e cellulosa; • Impianto protoGpo: riscaldamento rapido, controllo preciso del tempo e della temperatura di reazione, limitata formazione di inibitori; • Solido pretraHato: efficientemente idrolizzabile da cellulasi commerciali; • Idrolizzato: efficientemente fermentato da S. cerevisiae con resa vicina a quella teorica. Da una tonnellata di scarG di arance 153 l etanolo. Possibilità di sviluppo • Incrementare la concentrazione di zuccheri nell’idrolizzato finale; • Migliorare il processo di batch ripetuto mediante riciclo con membrane; • EffeHuare valutazioni economiche ed energeGche (e.g. LCA). Grazie a: Do/.ssa Silvia Crognale Do/. Alessandro D’Annibale Prof. Maurizio Petruccioli Prof. Mauro Moresi IBAF – Istituto di Biologia AgroAmbientale e Forestale Dipartimento: Scienze della terra e tecnologie per l’ambiente IL NOSTRO GRUPPO Alberto Battistelli (primo ricercatore) Guglielmo Santi (Post-doc) Stefano Moscatello (ricercatore) Walter Stefanoni (dottorando) Simona Proietti (ricercatore) Francesca Brizi (tirocinante) Proge/o Premiale CNR “Energia da fon- rinnovabili” -‐ Valorizzazione dei digesta- derivan- dalla produzione di biogas Digestato da insilato di mais: conGene ancora molta cellulosa (35 % dm), emicellulosa (24 % dm) e lignina (27 % dm). Può essere valorizzato mediante bioraffinazione: colGvazione di funghi ligninoliGci. § Degradazione della lignina; § Produzione di funghi edibili; § OHenimento di prodoo d’interesse (chiGna) dai funghi. Villa Paolina, Porano (TR), XVII-‐XVIII sec. Sede centrale IBAF-‐CNR …grazie per la vostra aEenzione.
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