Richiami vivi Arriva lo stop del ministero

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L’ECO DI BERGAMO
MARTEDÌ 4 NOVEMBRE 2014
ARTI VENATORIE & SOCIETÀ
Passo, è l’ora delle cesene
e del Tordo sassello
Si chiude il mese di ottobre che sarà ricordato, dopo
le alterne vicende sulla migrazione post-nuziale, come un periodo dell’anno veramente positivo per quanto riguarda tutte le
specie dell’avifauna. È tempo,
quindi, dopo i primi rendiconti
mensili, più che mai positivi, di
cominciare a osservare gli arrivi
dei grandi passeriformi migratori che giungono dal Nord, di
cui alcuni individui si sono già
fatti notare in bassa collina e in
pianura: il Tordo sassello e la
Cesena. La prima specie ha già
iniziato bene il passo e diversi
individui sono giunti nel Centro
Italia, mentre la seconda sta arrivando proprio in questo periodo in bassa collina. A loro fanno
compagnia ancora il Tordo bottaccio, che compare costantemente, anche se in numero minore rispetto ai giorni scorsi,
avendo dimostrato, ancora una
volta e a parte la pausa dello
scorso anno, di essere una specie che, nonostante sia oggetto
di prelievo venatorio, è pur sempre numerosa, come il Fringuello, il Pettirosso e la Capinera.
Ancora ottima la presenza del
Frosone e del Regolo, mentre
Peppole e Lucherini, sebbene
siano stati osservati in modo
ancora sporadico, sono sempre
attesi con la speranza che la loro
presenza diventi, man mano che
la stagione invernale avanza,
sempre più numerosa. Questo
vale anche per i Beccaccini che,
dopo una buona comparsa nel
periodo di agosto-settembre, si
notano in modo ridotto in questo periodo. Non è così per la
Beccaccia, il Colombaccio e l’Allodola che, fortunatamente, si
osservano abbondantemente
nei siti a loro adatti. 1
Dal Nord
Europa stanno
arrivando i
grandi
passeriformi
migratori
Richiami vivi
Arriva lo stop
del ministero
Una diffida del ministro dell’Ambiente Galletti
impone alla Regione Lombardia di ritirare
il provvedimento sulle catture entro 15 giorni
allora, la Regione Lombardia ci
Doccia gelata sui ri- abbia chiesto di collaborare per
chiami vivi. Quando il proble- attivare una banca dati per cenma della deroga sulle catture sire e mappare i richiami vivi,
dei richiami vivi nei roccoli obbligandoci a tempi stretti e
sembrava ormai superato dalla alla sostituzione degli anellini.
sentenza del Tar di Milano, che Alla luce dei fatti - continua
aveva respinto il ricorso della Busana - tutto ciò si rivela inefLega Anti Caccia, ora tutto vie- ficace per il raggiungimento
ne annullato dal ministero del- dell’obiettivo posto, cioè quello
l’Ambiente.
di tener viva una tradizione
Su proposta del ministro del- plurisecolare. Ci chiediamo,
l’Ambiente, Gian Luca Galletti, inoltre, se vi sia dialogo tra Reinfatti, il ministro degli Affari gione, ministero dell’Ambiente
regionali Maria Carmela Lan- e Ispra. Qui a pagare le consezetta ha trasmesso ai presidenti guenze ancora una volta sono
delle regioni Lomi cacciatori. Giovedì
bardia ed Emilia Roci sarà una riunione
magna, una diffida in
Tutto il del Cupav Bergamo
cui si chiede di ancui affronteremo
lavoro fatto in
nullare entro 15 giorla questione e chieni le delibere delle
sulla banca deremo un confronto
due regioni che, rigoverno e con
dati rischia con
spettivamente, nel
l’Europa per spiegare
di risultare le nostre ragioni.
giugno e nel luglio
scorso, hanno autosi può cancellare
vano Non
rizzato l’attivazione
un patrimonio di tradegli impianti di catdizioni che nella Bertura di uccelli selvagamasca conta più di
tici da utilizzare co600 anni di storia».
me richiami vivi.
Una Ieri non è stato
Nella comunicaraggiungetradizione possibile
zione inviata a Lomre l’assessore regiobardia ed Emilia Rodi 600 anni nale all’Agricoltura e
magna il ministro
del setdi storia responsabile
stabilisce che qualotore Caccia, Gianni
volge Fava. Dalla Regione
ra le regioni non ritirino entro il termine
non è uscito un comal
tramonto
fissato le autorizzamento ufficiale sulla
zioni concesse per la
questione. Va ricorcattura di uccelli selvatici da dato però quanto Fava aveva
utilizzare come richiami vivi, commentato dopo che il Tar
sarà il Consiglio dei ministri ad aveva respinto il ricorso della
annullare direttamente quei Lac: «Il fatto che il Tar abbia
provvedimenti.
giudicato la delibera di Giunta
I cacciatori sono rimasti at- dello scorso 20 giugno - affertoniti dal provvedimento.
mava Fava - in linea con la nor«È un colpo mortale nei con- mativa vigente conferma l’assofronti delle cacce tradizionali luta correttezza del provvedi- afferma Fortunato Busana, mento. Mi auguro che per il
presidente provinciale Acl e settore della caccia si possa
membro del Cupav Bergamo -. inaugurare un periodo di civile
Di fronte a questa decisione equilibrio, nel rispetto delle recome cacciatori e responsabili gole e lontano da estremismi
delle associazioni venatorie ci ideologici che impegnano inuchiediamo per quale motivo, tilmente una già gravata giusti-
EZIO PELLEGRINI
zia amministrativa. La deroga
proposta da Regione Lombardia attraverso una specifica delibera di Giunta vuole sostenere la prosecuzione di un’attività
venatoria significativamente
diffusa e radicata nelle province. Impianti e metodi di cattura
sono infatti profondamente inseriti in usi secolari delle popolazioni lombarde e sono funzionali al mantenimento di una
caccia, consolidata nella tradizione della nostra regione».
Di fronte a queste affermazioni suona strano che una Regione subisca un richiamo dal
governo. Evidentemente dall’Europa la procedura di infrazione nei confronti delle autorità italiane ha fatto breccia.
La Commissione europea ricorda che la cattura degli uccelli selvatici a fini di richiamo è
una infrazione della Direttiva
Uccelli e afferma che i richiami
vivi non sono consentiti né necessari, persino in deroga (è il
caso della Lombardia), esistendo la possibilità di esercitare la
caccia senza richiami. La Commissione sostiene che la caccia
«potrebbe avvenire senza l’utilizzo di richiami o con l’utilizzo
di richiami a bocca (in pratica
con i fischietti). Nella maggior
parte delle regioni italiane e
degli altri Stati membri la caccia viene effettuata, con successo, senza utilizzare richiami vivi (e senza quindi l’uso di mezzi
vietati per la loro cattura)».
Va ricordato anche che una
delibera della Giunta regionale
ha posto come fine dell’attività
di cattura nei roccoli il 2017 per
poi avvalersi solamente dell’allevamento degli uccelli da richiamo, senza più catture di
esemplari in natura.
Questo tribolato mondo dei
roccolatori, che ha già visto ridursi sensibilmente il numero
delle possibili catture, vede ora
profilarsi un tramonto prematuro. 1
I roccoli diventeranno solo una bella storia da raccontare ai bambini?
Nelle gare di Pieve Santo Stefano
Italiani sul podio
ai Mondiali cani da ferma
I concorrenti italiani hanno aggiunto altri successi e medaglie pesanti
al palmares del campionato del
mondo per cani da ferma, disputatosi a Pieve Santo Stefano ad Arezzo.
Ad aggiudicarsi il titolo di campione
del mondo individuale categoria Inglesi è stato il francese Patrick Teuliers con il pointer Etoile du Gouyre.
Al secondo posto si è classificato
Franco Gerzinic, che correva per i
colori della Repubblica di San Marino con il setter irlandese Chim Ros
Furlan. Terzo posto per la ceca Dvorakova Vladimira, con il setter Bella
Aragaj.
La classifica individuale Continentali vede assegnare la medaglia
d’oro all’ucraino Cakic con il breton
Laf Od Pantica, seguito dall’argento
dello svedese Anders Due col
Squadra ferma Inglesi
drahthaar Seuch Seich Kragborg
Chivas. Ottimo bronzo per il nostro
Mauro Pezzulli, col breton Erer De
Keranlouan.
La classifica a squadre, sia negli Inglesi che nei Continentali, ha fatto
risuonare l’Inno di Mameli sul gradi-
no più alto del podio.
Negli Inglesi i nostri concorrenti erano Stefano Pianigiani; Marco Mori;
Paolo Pardini e Carlo Ghinassi, mentre per le razze Continentali eravamo rappresentati da Mauro Pezzulli;
Roberto Scarpecci, che ha corso con
due cani piazzandosi primo e secondo di batteria, e Luciano Cecchetto.
Negli Inglesi alle spalle della squadra italiana si sono piazzate San Marino a pari merito con la Repubblica
Ceca mentre nei Continentali titolo
di vicecampione del mondo per la
squadra svedese e terzo posto nuovamente per la Repubblica Ceca.
Il presidente nazionale di Federcaccia, Gian Luca Dall’Olio, alla fine della competizione, si è complimentato
con tutti i concorrenti per la partecipazione e la correttezza, al quale si
è unito il sindaco di Pieve Santo Stefano Albano Bragagni, ringraziando
anche per la presenza di un ambiente così ben gestito e ricco di selvatici
come quello di Collacchioni, a vanaggio di tutta la comunità locale.