HCM24 - QVNews pubbl. trimestrale registrazione 267/2004 tribunale Milano Poste Italiane Spa - Sped. A. P. -70% - LO/MI N.1/2011 - Anno X - N°69 - marzo- giugno 2014 QUANTA VILLAGE NEWS S P O R T • L 69 A V CAMP 2014 Marzo - Giugno 2014 Sei pronto per la festa? O R O • E V E N T I • P R O G E T T I Quanta FisioMed Poliambulatorio Visite specialistiche Trattamenti SPORTIVA NON AGONISTICA TECAR SPORTIVA AGONISTICA LASER ORTOPEDICA ULTRASUONI DIETOLOGICA IONOFORESI OSTEOPATICA ELETTROSTIMOLAZIONE CARDIOLOGICA MASSOTERAPIA FISIATRICA MASSAGGIO SPORTIVO ALLERGOLOGICA-IMMUNOLOGA MASSAGGIO DECONTRATTURANTE TEST ALLERGOLOGICI LINFODRENAGGIO TRATTAMENTO DI RIABILITAZIONE Trattamenti riabilitativi in acqua, su sabbia e in palestra. TRATTAMENTO OSTEOPATICO Via Assietta, 19 - Milano (MM Affori FN) • tel. 02 39565590 - 02 39565589 - fax. 02 83387812 • www.quantafisiomed.com - [email protected] IN QUESTO NUMERO P E N S I E R I . I N . L I B E R T À L ’ I N T E R V I S 6 EDITORIALE 5 K E 30 IN MUSICA DIVENTA AMICO DE LaVERDI 36 22 Grande successo per Valore ai Talenti CAMP ARRIVANO I CAMP 38 Tutto pronto per l’Open Day SPORT SALUTE 16 Y LAVORO IL TALENTO È D’ORO 10 Toni Cappellari si racconta MAL DI SCHIENA 26 VILLAGE PEOPLE 18 ERA ORA 20 HOCKEY CHE BELLI I GEMELLI FITNESS DAY PER TUTTI 40 Il 30 marzo al Quanta Village Come prevenirlo e curarlo Un 2013 da record PRIMA MATTINA UN MODESTO CONSIGLIO C Il Milano Quanta vince la sua terza Coppa Italia Intervista ad Alfredo Greco AMARCORD BILANCI UN ANNO DA RICORDARE O L’uomo chiamato Zanzara si racconta al QVN CON TUTTE LE NOSTRE ENERGIE 24 TRIBUNA STAMPA VIENI A “GIOCAVE” CON NOI H COPPA SÌ, COPPA NO CRUCIANI È finito l’esproprio proletario, non la burocrazia milanese Due centimetri di serietà A 13 E COME DISSE BARTALI... MILANO, ITALIA T WEB 28 GUARDA CHE SITO 42 32 AREA BIMBI EXPO 46 Un modesto consiglio al nuovo Ministro I due gemelli del Milano Quanta Impara l’inglese con le ricette internazionali EVENTI ARRIVA L’EXPO CLUB ANCHE IL CLUB VA IN RETE AGENDA I PROSSIMI APPUNTAMENTI 21 34 48 3 QVN e20da15anni la nostra esperienza al servizio della vostra azienda... CONVENTION Allestiamo in modo personalizzato le aree scelte in esclusiva per il vo- TORNEI AZIENDALI Ci occupiamo di tutte le fasi, dall’organizzazione del tabellone all’arbi- stro evento. Mettiamo a disposizione il miglior staff per accogliere e servire gli ospiti. Elaboriamo con voi l’offerta catering personalizzata in base alla tipologia dell’evento. Gli spazi convention: • 2 aule formazione da 30 e 40 posti, munite di videoproiettore traggio, alle premiazioni. Assicuriamo l’assistenza e la sicurezza necessari, sapendo fornire anche tutti i confort necessari. Ospitiamo tornei di calcio, basket, beach volley, nuoto, tennis, hockey, running e le olimpiadi aziendali. Nel dettaglio: • 16 campi da tennis di cui uno da 800 posti a sedere • 3 uffici per colloqui individuali • Sala convegni da 140 posti, oscurabile, dotata di videoproiettore e impianto audio di ultima generazione • Aula informatica dotata di videoproiettore • 5 campi da beach volley/beach tennis • 2 piscine • 2 campi da calcio a 7 • campo da calcio a 5 • campo da calcio a 3 • sale fitness OUTDOOR TRAINING Organizziamo giornate di formazione in un contesto rilassante. Mettiamo a disposizione della vostra azienda gli spazi e i servizi del Quanta Village, fornendovi un’assistenza completa. Varie soluzioni per il team building: cucina, hockey, football americano, beach volley, calcio, apnea e running sono alcune delle attività propo- • pista da roller • pista di running ste per rendere affiatato e complice lo staff. Disponiamo di spazi all’interno della struttura per promuovere la vostra azienda. I servizi di comunicazione e consulenza grafica completano la nostra offerta. CENE AZIENDALI Nell’ampia Pizzeria, nelle sale Ristorante, nei tanti spazi all’aperto possiamo ospitare pranzi e cene aziendali, incontri natalizi e di fine anno, anniversari, cene di gala e di rappresentanza. SOLUTIONS Il Quanta Village è il luogo ideale per set fotografici e temporary shop. FAMILY DAY Eventi “formato famiglia” nell’area riservata ai più piccoli (6000 mq), dove poter stare insieme e svolgere gare di sumo, tiro con l’arco, mini calcio, mini beach volley, cooking. Il contesto più idoneo per rafforzare Quanta Village via Assietta 19 20161 Milano (Mi) tel. 02 83387231 www.quantavillage.com i rapporti umani tra colleghi. [email protected] 15 anni EDITORIALE MILANO, ITALIA Milano, Italia. Viene presentato il libro fotografico dell’A NSA con le immagini più significative del 2013. Poiché tra gli eventi più straordinari dello scorso anno c’è la vicenda dei due papi, si decide di scegliere il Museo del Duomo come sede per la presentazione e di affidare al cardinale Scola la lectio magistralis sull’evento. Inizia il discorso e sotto le volte ad arco del salone anziché calare il silenzio prosegue indisturbato il chiacchiericcio dei capannelli di invitati che, ben lungi dal sedersi e dal rivolgere lo sguardo – almeno quello! – al padrone di casa, continuano imperturbabili il loro conversare da happy hour. Quando qualcuno tra quelli che avrebbero voluto ascoltare li invita almeno ad abbassare i toni, non viene nemmeno degnato di risposta. Eppure stava parlando il cardinale della diocesi più grande del mondo, quello che fino all’ultimo ha conteso al futuro papa Francesco il trono di Pietro. Milano, Italia. Milano, Italia. Alle Terme di Milano viene presentata una nuova iniziativa editoriale dedicata al mondo dell’outdoor, termine di moda con cui oggi si indicano tutte le attività che ormai fanno parte della vita di ogni famiglia, dalla passeggiata al parco con cane e bambini fino all’arrampicata sulle Dolomiti. Ci sono centinaia di invitati, tutto il (bel) mondo delle agenzie di pubblicità, degli uffici stampa, dei media, dello sport. Ci sono i discorsi dell’editore, ci sono le interviste ai numerosi campioni intervenuti, ci sono persino collegamenti telefonici con Himalaya e Patagonia dove alcune spedizioni italiane stanno preparando le loro imprese. Qualcuno ascolta? Macchè: l’importante è non perdere un ‘giro’ al buffet, l’importante è stare appresso al tavolo con le bevande, anche qui non degnando nemmeno di uno sguardo (l’attenzione sarebbe troppo) chi sta parlando, i padroni di casa. Ad una signora che si rivolge ad un capannello più rumoroso di altri chiedendo di fare silenzio, viene rivolto un cordiale: “Che c… vuole, vada più avanti se vuol sentire”. Milano, Italia. Milano, Italia. Giornata di pioggia, una delle tante fermate della ‘91’. Una giovane mamma avanza correndo lungo il marciapiedi spingendo il passeggino, in precario equilibrio con ombrello, borse della spesa. La ‘91’ è la salvezza, in quelle condizioni. Riesce finalmente a raggiungere le porte che nel frattempo si sono chiuse. Batte il pugno sui vetri, agita l’ombrello, impossibile non sentirla e vederla. Il tram è sempre fermo causa semaforo rosso ma non apre. Resta irrimediabilmente con le porte chiuse fino a quando non scatta il verde e riprende tronfio la sua strada lasciando mamma e bambino sotto il diluvio. Milano, Italia. Milano, Italia. Stadio Meazza, che qualcuno che evidentemente non si è mai spinto neppure allo stadio di Lugano continua irrimediabilmente a chiamare ‘ la Scala del calcio’. Da quando le due società milanesi hanno deciso che giornali e televisioni contano meno degli sky box per veline e velone, spostando i banchi di lavoro dei giornalisti nel bel mezzo dei tifosi sul secondo anello, gli inviati d’Italia e del mondo sono ‘a disposizione’ del tifo più becero, come non accade in nessun’altra parte del mondo. Succede così che in una partita di coppa un giornalista straniero si veda arrivare tra capo e collo un cartoncino di tetrapak lanciato da chissà dove. Si dirige sconsolato verso i bagni per ripulirsi ma trova il cartello ‘Chiuso. Fuori servizio’. Non ce ne sono altri per centinaia di metri, nella Scala del calcio. Milano, Italia. Dario Colombo 5 QVN PENSIERI IN LIBERTÀ E COME DISSE BARTALI... di UMBERTO QUINTAVALLE Presidente Quanta Comunicazione del Comune di Milano che annulla la disposizione che designava il Quanta Village come Struttura Pubblica. È FINITO L’ESPROPRIO PROLETARIO, NON LA BUROCRAZIA MILANESE A priamo questa rubrica, la prima del 2014, con una buona notizia il che – di questi tempi – è già una grande notizia. Soprattutto se la buona novella arriva dal Comune di Milano notoriamente poco propenso – almeno nei nostri confronti – ad elargire good news. In soldoni: con delibera del 20/12/2013 il Comune di Milano ha anticipato il giudizio del TAR al quale ci eravamo rivolti per opporci a quello che avevamo ritenuto un vero e proprio “esproprio proletario” del nostro terreno di Via Assietta, riportandone la piena proprietà in capo alla Quanta, con tutti i diritti (e doveri) privatistici connessi. Una gran buona notizia che porta però ad un’amara riflessione: è la quarta volta negli ultimi cinque anni che dobbiamo ricorrere o minacciare il ricorso all’Autorità Giudiziaria per vederci 6 QVN riconosciuti diritti apparentemente elementari ed indiscutibili come quello della proprietà e dell’ancor più semplice diritto ad esistere. I nostri lettori, a questo proposito, ben ricorderanno le nostra urla di dolore “Il Comune di Milano ha anticipato il giudizio del TAR” (eufemismo), i conseguenti mal di fegato ed i danni economici patiti per avere il Comune, circa tre anni fa, autorizzato la chiusura della viabilità in entrambi i sensi di Via Assietta, senza preavvisi e con la conseguenza (cosa ben più grave) di impedire l’arrivo al Village non solo dei nostri clienti ma anche del personale lavorante. Così come ricorderanno la nostra furibonda reazione durante il quinquennio Moratti nel vederci imporre dai Vigili Comunali l’arresto per quasi un mese (con che danni economici è facile immaginare) dei lavori alla nostra Palazzina uffici, con tutte le autorizzazioni in ordine e gli oneri di urbanizzazione pagati. Il motivo? Perché di colpo (ed anche qui senza alcun preavviso) il Comune pretendeva una dichiarazione scritta dell’Assessorato allo Sport che al Quanta Village si praticava sport! Follie di una burocrazia acefala; il cui risultato finale però, oltre ai già citati mal di fegato, sono state le montagne di denaro che tali idiozie sono stupidamente costate a noi ed al Comune di Milano ovvero ai cittadini milanesi. PENSIERI IN LIBERTÀ QUALCUNO PUÒ SPIEGARE ALLA NOSTRA ASSESSORA ALLO SPORT CHIARA BISCONTI… L eggiamo alla prima pagina dell’inserto Milano-Lombardia della Gazzetta dello Sport Milano del 13 febbraio un ampio servizio dal titolo “Chi vuole Porta Vittoria” in cui la nostra Assessora si lamenta perché una struttura sportiva di 24 mila mq in zona Mecenate dove il Comune è evidentemente disposto ad investire ad occhio una ventina di milioni di euro (ma non ci sono ben altre priorità visto i buchi di Bilancio che abbiamo?) non trova gestori privati. Ad abundantiam e rivelando uno spiccato senso del marketing cita testualmente “il periodo non aiuta” e “la gestione di un tale impianto assicura un ritorno economico solo dopo qualche anno” che tradotto in soldoni vuole dire (ovviamente) perdite importanti almeno per diversi anni. Sul dopo non è dato sapere, immaginare sì. Stupisce molto che sia l’Assessora a stupirsi (scusate il gioco di parole), come già avvenuto in altri casi da lei stessa citati, che non ci sia nessun privato così scemo da prendere, magari onerosamente, un’attività che per anni perderà denari (tanti) su un terreno ed un immobile per di più non di sua proprietà. Non cita in compenso un altro aspetto, assolutamente sostanziale, ma evidentemente per lei marginale e cioè che il principale concorrente di questo imprenditore scemo sarebbe proprio lei con la sua Milano Sport S.p.A. che come pomposamente dichiarato dal suo Presidente dottor Barletta, pratica per l’utilizzo delle strutture sportive comunali i prezzi più bassi d’Italia (facendo a nostro avviso dumping, che è un illecito) e quindi massacrando tutti i privati che devono competere con Milano Sport. Così come non cita con quali brillantissimi risultati il Comune di Milano ha dato in gestione qualche anno fa “ ...e la Chiara la si deve levà di torno e prestino anche” (Assessore Giovanni Terzi) il centro Iseo, che nessuno voleva e che alla fine è finito nelle mani di riciclatori della n’drangheta con tutto quel popò di incendi, furti, danneggiamenti, chiusure, riaperture e di nuovo chiusure che ne è derivato. È inutile poi ricordare per l’ennesima volta quali sono i risultati finali di questa sua scellerata politica per il Comune di Milano costretto a ripianare (con pubblico denaro) annualmente le perdite macroscopiche della sua controllata che in sovrappiù, stando a quanto leggiamo sui giornali, da anni offre servizi indegni di una città come Milano. Qualcuno può spiegare a lei ed al suo Direttore Generale di lungo percorso, dottor Moneta, che non è questa la strada prima per salvare lo sport a Milano e poi rilanciarlo? Qualcuno può ricordare alla nostra Assessora che da Milano non sono partiti per le Olimpiadi estive atleti da medaglia e che in quelle invernali non ha partecipato neppure un atleta di Milano? Più semplicemente qualcuno può mostrare alla nostra Assessora i nomi delle Società milanesi premiate come vincitrici di titoli nazionali nell’ultima stagione di qualunque livello nella Champions Night Awards del 17 Febbraio promossa dal CONI Lombardia in collaborazione con Regione Lombardia, Expo e Provincia e Comune di Milano? Glielo anticipo io: nell’ordine l’Hockey Club Milano Quanta per il triplete (ovvero la società che a buoni conti lei prende a ceffoni ad ogni occasione), i Rhinos di football americano per aver vinto la Coppa Italia e la under 16 dei Seamen per aver vinto il titolo di categoria sempre di football americano. Non sembra alla nostra Assessora un siffatto risultato equivalente ad un vero e proprio disastro agonistico su cui riflettere per cercare 77 QVN QVN PENSIERI IN LIBERTÀ qualche soluzione che non releghi stabilmente Milano e le sue tradizioni sportive agli ultimissimi posti del ranking nazionale? Non le sembra che a Milano la politica dello sport è allo sbando per le sbagliatissime scelte da lei fatte e che continua a fare come nel caso del tentativo di rilanciare il Vigorelli come struttura sportiva polifunzionale con investimenti folli finalizzati peraltro a far perdere in futuro montagne di ulteriore pubblico denaro, o come cercare di rivitalizzare il Pala Lido con programmi di ristrutturazione sbagliati non di mesi, ma di anni, di cui non si intravede tuttora né la finalizzazione, né il reale costo finale che supererà di qualche 100% il budget originale? Qualcuno può spiegare alla nostra Assessora che Milano, città pragmatica che guarda ad Expo 2015 ed al futuro, non può presentarsi al mondo senza neppure uno straccio di Palazzetto dello Sport? O banalmente che a Milano nell’ambito dello sport e delle sue strutture deve esistere la libera, sana concorrenza tra privati portatori di denari, tecnologie e progetti senza essere invece tutti quanti sistematicamente fagocitati da un Ente pubblico domi- nante come Milano Sport, da tempo espressione di una politica vetero comunista? Perché non si fa una cultura bilancistica analizzando conti economici e stati patrimoniali al 31 dicembre 2013 di tutte le società private sportive milanesi domandandosi alla fine il perché tutte o la stragrande maggioranza sono alla canna del gas? Bartali avrebbe detto “gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare” aggiungendo con ogni probabilità a proposito dell’Assessora Bisconti “e la Chiara la si deve levà di torno e prestino anche”. L’area espositiva EXPO, che dovrebbe essere riadattata a Cittadella dello Sport dopo la manifestazione. ANCORA A PROPOSITO DI PALAZZETTI E CITTADELLE DELLO SPORT Dopo le dichiarazioni tripartisan, populiste e senza alcuna logica finanziaria ed economica che volevano creare sul terreno di Expo 2015, una volta finito lo stesso, a suon di centinaia di milioni di Euro che il Comune non ha né avrà mai, una sorta di Quanta Village moltiplicata per dieci o venti, destinata a perdere le decine di milioni di Euro l’anno, forse invece ci si sta avvicinando ad una ipotesi furba, un progetto straordinario che potrebbe vedere i privati milanesi legati ai grandi sport come il calcio, il basket, l’hockey su ghiaccio ed inline, il volley ecc creare, come esiste già a Filadelfia, una grande 8 QVN area tra tanto verde dove costruire stadi, arene, palazzetti ad hoc con relative aree di parcheggio e servizi integrati, decentrati, ma ben serviti rispetto a Milano e baricentrici di capoluoghi lombardi importanti come appunto Milano, Varese, Como, Novara ecc. In questo contesto in cui i privati dovrebbero intervenire ed il Comune fare cassa con gli oneri di urbanizzazione e quant’altro potrebbe trovare spazio anche e finalmente un Palazzetto dello Sport ben integrato e totalmente sinergico con quanto si andrebbe a costruire lì intorno. Sarebbe un sogno straordinario, bellis- simo per Milano al quale potrebbero concorrere Inter e/o Milan per il calcio, l’Armani o chi altro per il basket, sicuramente noi per l’arena di hockey inline, sicuramente dei privati non difficilmente reperibili per il Palazzo del ghiaccio e quello dello Sport. Un sogno che se Milano avesse politiche serie per quel che riguarda lo sport potrebbe diventare una realtà, un’eccellenza europea: noi al progetto pazzesco ci staremmo a provarci sapendo tra l’altro già come realizzarlo e con quali risorse finanziarie. Ma qualcuno ci chiamerà mai? 9 QVN TRIBUNA STAMPA Due centimetri di serietà QUELLI CHE MANCANO ALLA PISCINA SAINI PER OSPITARE GARE UFFICIALI, SIMBOLO DI UNA MILANO DELLO SPORT CHE PROCURA SOLO IMBARAZZI di PAOLO CORIO* “P oi c’è la Saini, un bell’impianto, ma con quella vasca troppo corta per farci gare ufficiali”. Guardo stupito l’amico cronometrista che mi sta raccontando il poco lusinghiero stato dell’arte delle piscine dell’area milanese e replico: “In che senso, scusa? La Saini non è quella con la vasca olimpionica da 50 metri?” La risposta (certo nota agli appassionati, meno a chi come il sottoscritto non è un cultore del nuoto agonistico) risulta davvero sorprendente: vasca olimpionica sì, ma lunga esattamente 49 metri e 98 centimetri. Ne mancano due, insomma, perché vi possano essere omologati i tempi: una beffa, alla quale pare si voglia ora rimediare con opportuni lavori di adeguamento. Una beffa - penso - come tante altre nella storia dell’impiantistica sportiva milanese, con l’associazione di idee che porta dritto in zona San Siro, al Palazzo dello Sport inaugurato nel 1976. Il “Palazzone” era davvero una struttura futuribile, più in linea - fatte le debite proporzioni - con la moderna Dubai che con la Milano dell’epoca. E infatti, come tutti sanno, era stato 10 QVN realizzato senza tener conto della latitudine, con la copertura che cedette all’improvviso sotto il peso dell’eccezionale nevicata del 1985. Lasciato poi marcire per tre anni, venne quindi abbattuto e l’area su cui sorgeva si trasformò in un tanto curioso quanto desolato boschetto metropolitano, violato poi dalle ruspe per scavarvi una buca e riversarci i materiali di scavo provenienti dai cantieri della linea metropolitana M5. Altra beffarda associazione di idee: ecco comparire alla mente quella buca a lungo ammirata in piazzale Stuparich al posto del glorioso Palalido, raso al suolo sino alle fondamenta per essere ricostruito “più bello di prima” grazie anche e soprattutto all’impegno economico di Giorgio Armani, divenuto proprietario dell’altrettanto gloriosa Olimpia Milano di basket. Pare che il cantiere sia ora ripartito e c’è persino chi parla di inaugurazione il prossimo ottobre, anche se i due anni di ritardo già accumulati nei lavori tutto fanno fuorché invogliare all’ottimismo… Chiuso nel 2011 anche il PalaSharp dopo 26 anni di onorata attività (ancora un’altra beffa, visto che stiamo parlando di una tenso-struttura di fatto abusiva, autorizzata pochi mesi dopo il crollo del Palazzone solo per dare una casa di fortuna all’allora trionfante basket milanese), il “gioiello” dell’impiantistica sportiva di Milano rimane quindi il Forum di Assago. Che la metropolitana ha raggiunto proprio nel 2011, 21 anni dopo la sua inaugurazione e quando ormai le fogne hanno al contrario deciso di abbandonarlo, vista la fatiscenza e il conseguente puzzo dei bagni che lasciano allibito chiunque vi si avventuri (come accaduto anche a quelli dell’NBA, che non a caso continuano a puntare più su Barcellona, Madrid e Londra che sulla metropoli lombarda). Eccezion fatta per il recupero dell’Arena, a livello di strutture la fotografia della Milano sportiva continua dunque a essere più che ingiallita. Però non passa settimana senza che si senta parlare di nuovi stadi di proprietà e di futuristici impianti polifunzionali: ben vengano, ovviamente, a patto però di metterci quei due centimetri di buon senso in più. E quei vent’anni di ritardi in meno. *Panorama.it DA OLTRE 160 ANNI UNA STORIA FATTA DI SUCCESSI Qualità, tradizione e cultura sono la forza di Birra Menabrea. Una birra d´èlite basata sul concetto di “fatto a mano” e che da oltre 160 anni continua a raccogliere premi internazionali. Riconoscenze che sono rintracciabili nella qualità delle acque biellesi, nella scelta del luppolo, del ceppo di lieviti, del malto e sicuramente nell´amore che gli uomini, dal mastro birraio a chi si occupa degli altri processi di produzione, vi dedicano e vi hanno sempre dedicato. “MENABREA 150° ANNIVERSARIO” IN ONORE DELLA CELEBRAZIONE DEI 150 ANNI DELLA FONDAZIONE DELLA SOCIETÀ www.birramenabrea.com 12 QVN L’INTERVISTA CLUB UN UOMO CHIAMATO ZANZARA Il suo programma a Radio24 è il più temuto d’Italia, capace di far cadere ministri o mettere in crisi imperi come quello Barilla. Fedele al motto del suo conduttore Giuseppe Cruciani: Mai chiedere scusa. di DARIO COLOMBO 13 QVN L’INTERVISTA H a mandato all’aria la possibile nomina di Fabrizio Barca a ministro dell’economia nel governo Renzi con la telefonata di un finto Vendola che gli ha fatto confessare l’inconfessabile. Ha fatto perdere alla Barilla milioni di euro in tutto il mondo con una sola domanda al suo presidente. Occorre rassegnarsi (o almeno occorre che si rassegni la concorrenza): ogni volta che alle 18,30 sulle frequenze di Radio24 va in onda la sigla de “La zanzara” bisogna prepararsi a tutto. Anche che vada in onda una parolaccia del papa (è successo il 3 marzo). Perché tra finte telefonate, interviste provocatorie e ospiti impensabili la realtà è che “La zanzara” ha collezionato e colleziona decine di scoop grandi e piccoli, mettendo in crisi partiti, governi, aziende, tutto. Giornalismo di prim’ordine, dunque, che a volte passa in secondo piano o viene – come dire? – ridimensionato dall’esuberanza (lui la chiama ‘cazzonismo’) del suo ideatore, conduttore, difensore, papà: Giuseppe Cruciani. Che, sembra quasi incredibile a dirsi, inizia la sua carriera come giornalista ‘serio’ o ‘normale’, prima a Radio Radicale, poi all’Indipendente, al Tempo, al settimanale Liberal e al Foglio. Anche quando passa a Radio24 i primi anni sono del tutto in linea con la normalità 14 QVN – verrebbe da dire ‘la serietà’ – dell’emittente di Confindustria: conduce per due anni ‘Linea24’, un programma di attualità dal mondo, poi passa alla conduzione di ‘9 in punto’ e de ‘La sfida’ ma, insomma, tutte cose che non lasciano traccia, ascolti buoni sì ma niente di paragonabile con il delirio de ‘La zanzara’. Finché, appunto, arriva il terribile insetto. Come ci sei arrivato? “Bah, per istinto, come quasi tutte le cose che faccio. Fino a quel momento avevo sempre fatto il mio compitino, bellino, senza tanta voglia a volte, senza sapere bene quello che facevo e perché lo facevo. Finché non mi hanno proposto di costruire un programma nuovo dandomi carta bianca. E lì mi si è accesa la lampadina, finalmente potevo provare a sperimentare qualcosa di diverso sentendomi più sicuro e stimolato, per dirla con un paradosso stradale mi sono sentito meno semaforo e più vigile, potevo gestire il traffico come volevo io”. E David Parenzo come arriva? Perché ammetterai che una bella fetta del successo del programma la devi anche a lui… “Anche lì mi sono fidato del mio istinto e mi è andata bene. Il punto di partenza era che a differenza di quanto avviene in tutti i programmi radiofonici che in genere sono un ‘one man show’ io volevo una spalla, che fosse un po’ vassallo – è brutto, lo so… - ma allo stesso tempo protagonista, in grado di tenere la scena da solo. All’inizio avevo coinvolto Luca Telese ma aveva mille impegni, scriveva, non mi garantiva quella continuità, anche fisica, che invece volevo. Finché un bel giorno ad un programma televisivo non incrocio David e mentre parlava mi accorgevo che uno così era proprio quello che cercavo e alla fine gli ho chiesto: verresti alla ‘ Zanzara’? È venuto”. Qual è il segreto della vostra coppia? “Mah, forse che siamo talmente diversi… In realtà il rapporto con il tuo compagno di programma è più complicato di quello tra moglie e marito. Durante il giorno sento più lui delle mie donne, mogli o fidanzate che siano, e già questo la dice lunga. Poi io sono single e lui no, lui è conservatore io sono più libertino, lui sta a Roma io a Milano, io sono naturalmente portato al cazzonismo più esasperato, mi lascio trascinare dagli ospiti, dalle polemiche, lui è lì per ricordarmi che sono in radio e non al bar o in un salotto con gli amici”. Squadra che vince non si cambia? Mai pensato: fuori Parenzo entra…? L’INTERVISTA Nella pagina a fianco Cruciani e Parenzo durante una puntata de La zanzara. In questa pagina a sinistra in posa dopo la consegna dell’Ambrogino d’Oro e in compagnia di Selvaggia Lucarelli. “Nooo, anzi, mi piacerebbe aggiungere, avere un compagno in più, sarebbe senz’altro uno stimolo nuovo”. A proposito di ‘cazzonismo’ esasperato, mai avuto bacchettate dall’alto, intendo dire dall’editore… In fondo sei alla radio di Confindustria, magari un certo linguaggio colorito potrebbe non piacere a qualcuno dei salotti buoni… “Diciamo che in una galassia così articolata come quella di Confindustria ci può stare che non tutti vedano il programma allo stesso modo, ci mancherebbe. Però fino a quando ho la fiducia dell’editore vado avanti per la mia strada. Ma tutti devono essere consapevoli che più si alza l’asticella della provocazione, più si affrontano temi come la sessualità, il razzismo, l’omofobia più è chiaro che il linguaggio può diventare sgradevole, però vorrei anche ricordare che stiamo facendo un programma unico nel panorama radiofonico nazionale”. Talmente unico e di successo che mi risulta che in RAI ti volessero per fare di te il nuovo Santoro. O sbaglio? “No, è vero, ad un certo punto più o meno un anno fa c’erano stati colloqui con la RAI per fare quello che poi sta facendo adesso Nicola Porro, più un programma radiofonico. Ma sarebbe stato un errore clamoroso da parte di tutti e due. Ho accettato di parlare con i vertici RAI più per un errore di vanità che per reale interesse. Sapevo benissimo che se fossi andato là sarei rimasto imprigionato in logiche che non mi appartengono e sarei durato poco. Sto benissimo dove sono”. Dove non hai problemi a fare una finta telefonata a Barca e a fargli perdere il posto di ministro… “Ti confesso una cosa: quando mi hanno dato la rassegna stampa con la vagonata di articoli usciti su quella telefonata non l’ho nemmeno aperta. Non posso permettermi il lusso, andando in onda tutti i giorni, di fermarmi a guardare queste cose. Però quando qualcuno se le dimentica, allora glielo ricordo”. Beh, in effetti dimenticare uno scoop mondiale come quello che ha coinvolto il povero Barilla è un po’ difficile. “Appunto. Pensa che qualche giorno fa mentre stavo parlando con un giornalista canadese ad un certo punto mi ha detto: Ehi, ma tu sei quello che ha fatto scoppiare il casino di Barilla? Capito? Quando mai è capitato che un programma italiano avesse questi riscontri? Il fatto è che adesso tutti hanno paura a venire da noi, hanno sempre il timore dell’imboscata o comunque della domanda provocatoria. Ma chissenefrega: se venissero tutti senza problemi sarebbe preoccupante. Così almeno ci si aprono praterie enormi per dar sfogo alla nostra fantasia”. A proposito di fantasia: dai confessa, ce n’è voluta per darti l’Ambrogino d’Oro! “In effetti all’inizio ho pensato anch’io che fosse uno scherzo, un po’ come quelli che facciamo noi. Poi però ho capito com’era nata la cosa. Tutto era partito dall’idea di darlo a Barilla, quando lui ha rinunciato qualche amico nostro in consiglio comunale ha suggerito di darlo a noi, e così è stato. Ma voglio pensare che non sia stato dato tanto al programma quanto alla mia milanesità, in fondo sono a Milano da 15 anni”. Mai chiesto scusa? “Ma scherzi? Sarebbe come ammettere di non essere stato me stesso, di essermi messo una maschera. Io sono così nel programma come nella vita, con i miei tic, le mie perversioni, i miei odi e i miei amori. Chiedere scusa mai”. Ma una finta telefonata di Draghi che fa un cazziatone al tuo collega Barisoni la farai mai? “Mi hai dato un’idea”. 15 QVN AMARCORD Sei alto vieni a “giocave” con noi... TONI CAPPELLARI RACCONTA DELL’INCONTRO CHE HA DATO IL VIA ALLA SUA GRANDE PASSIONE di TONI CAPPELLARI Riccardo Sales 16 QVN D omenica 2 febbraio, autostrada Milano-Venezia. Ritornavo a Milano dopo la conquista della Coppa Italia di Hockey in line (ben 6 competizioni vinte con HCM) contro Monleale. Una vittoria sudata, dopo un week end di partite importanti, ed anche se era la sesta Coppa Italia della mia carriera, tra basket e hockey in line, ero ugualmente contento. A vincere non ci si abitua mai. che avevano messo per la prima volta i pattini sulla pista di via Assietta e allenamento dopo allenamento, sacrificio dopo sacrificio, erano arrivati in prima squadra e si godevano il primo trionfo. L’essenza vera dello sport, almeno di quel modo di vedere lo sport trasmesso dal presidente Quintavalle ai grandi campioni come ai ragazzini che varcano per la prima volta il cancello del Quanta Village. L’unica nota stonata veniva dal trovarmi solo: avrei preferito festeggiare davanti ad una bottiglia di grappa con Rigoni e con i suoi racconti inverosimili o con coach Varotto che nonostante non sia proprio di primo pelo ha sempre l’entusiasmo di un ragazzino. E proprio dai ragazzini veniva la nota più importante della Coppa appena conquistata, quella che mi riempiva maggiormente il cuore di gioia e di entusiasmo, come ai tempi in cui si vinceva con Peterson avendo in campo i Gallinari, i Boselli, gli Anchisi, ovvero i ragazzi cresciuti nel vivaio dell’Olimpia. Perché anche nella finale appena vinta contro Monleale in campo, a recitare da protagonisti, c’erano tanti ragazzi A tutto questo ripensavo, macinando i chilometri verso Milano, e a poco a poco alle immagini del Village si sostituivano quelle del Centro Schuster di Lambrate, una delle grandi fucine dello sport milanese che proprio quest’anno festeggia i 60 anni di vita. Fucina di sport ma soprattutto di valori, trasmessi – anche qui – da un personaggio inimitabile – padre Morell - che avrebbe visto crescere sui campi di quella che allora era periferia milanese tanti futuri protagonisti dello sport italiano. E mi ritornò alla mente un sabato di settembre di tantissimi anni fa, quando mi aggiravo sconsolato per i viali del Centro incapace di avviarmi verso la fermata della ‘F’ che avrebbe dovuto riportarmi a casa. Ero disperato: avevo fatto perdere la mia squadra di calcio subendo un gol ridicolo e non sapevo darmi pace, quando vengo avvicinato da un ragazzone alto 2 metri che mi chiede: “Di che anno sei? Visto che sei alto pevché non vieni a giocave nella nostrva squadva di basket? Mavtedì alle 18 c’è il pvimo allenamento”. Feci solo in tempo a chiedergli dove avrei dovuto trovarmi: in quel momento, pur di scontare la vergogna del gol subito, sarei stato disposto anche ad arruolarmi nella Legione Straniera. Iniziava una nuova vita. Il nome della figura misteriosa con erre moscia? Riccardo Sales, che sarebbe poi diventato uno dei più celebri allenatori del basket italiano, avrebbe allenato la nazionale assieme a Sandro Gamba, sarebbe entrato nella Hall of Fame. Fu lui, assieme ai fratelli Viganò, ad insegnarmi non solo il basket ma soprattutto a come comportarsi in campo e fuori, insomma i valori dello sport. Fu lui che mi spinse a scegliere lo sport come percorso di vita. Lo chiamavano il Barone. 17 QVN BILANCI UN ANNO DA RICORDARE Tempo di bilanci per il Gruppo Quanta, che ha chiuso anche il 2013 con una crescita significativa e con la prospettiva di un 2014 altrettanto positivo di ILLO QUINTAVALLE C on qualche giorno di anticipo rispetto al solito è stata ultimata la redazione dei bilanci delle sette società del Gruppo Quanta ed il relativo Bilancio Consolidato 2013 che chiude con un fatturato record di poco superiore ad € 156 milioni in vistosissima crescita del 34% rispetto al dato 2012. La crescita è stata del 32% in Italia che ci ha consentito di tornare, dopo diversi anni, tra le prime 10 società del settore per fatturati e del 48% all’estero, con risultati notevoli soprattutto in Romania. Record anche di EBITDA che nel consolidato ha superato seppur di poco gli €10 milioni. Gli investimenti in beni materiali, immateriali e nella ricerca hanno superato gli € 1,5 milioni, dato elevatissimo per una società di servizi. In particolare il dato degli investimenti relativo al Quanta Village, facilmente verificabile da chi lo frequenta, ha superato gli € 800 mila ed ha riguardato fondamen- 18 QVN talmente, ma non unicamente, la 2014: LE PREVISIONI SONO creazione di una nuova area Club, il rifacimento integrale dei relativi FAVOREVOLI spogliatoi femminili e maschili, la Fatti i dovuti scongiuri anche il 2014 costruzione di tre nuovi campi in dovrebbe essere un ottimo anno per terra rossa sintetica di nuova ge- il nostro Gruppo la cui crescita di nerazione con relativa copertura fatturato non dovrebbe essere inpressostatica, l’acquisto di tribu- feriore di un ulteriore 12-15% rinette per 500 posti a sedere nel- spetto al 2013, cosa che nel settore la struttura dove gioca la nostra mondiale lavoristico e delle risorse umane dovrebbe squadra di hockey permetterci di eninline (che per intrare nelle prime ciso si è confermata “Crescita del 34% 100 società, cosa per il secondo anno rispetto al 2012” non banale per una di seguito CampioFamily Company ne italiano assoluto) che si confronta e l’acquisto di una nuova copertura pressostatica per con numerose multinazionali quotate in borsa del calibro di Manpower, due campi da tennis contigui. Soddisfazioni non marginali anche Adecco, Randstad, ecc. negli aspetti finanziari con forti Gli investimenti saranno ancora nomiglioramenti nelle poste mag- tevoli e pesanti, largamente superiori giormente caratterizzanti ivi in- a quelli del 2013 e riguarderanno il cluso un forte abbattimento dell’e- rifacimento totale con forte interattività social dei nostri siti e il rinnosposizione bancaria. Anno straordinario il 2013 dunque vamento del nostro sistema ERP a per noi, considerando anche il mo- livello corporate, mentre al Quanta mento molto difficile del sistema Village sorgeranno una nuova bellissima pressostruttura invernale per la Italia. BILANCI Dicembre 2013, Convention di fine anno. Il Vicepresidente Illo Quintavalle premia i dipendenti che hanno compiuto 10 anni in Quanta nostra piscina, tre nuove coperture per i campi da tennis e l’avvio dei lavori di quello che è uno dei nostri tre grandi sogni ancora da realizzare. Nel prossimo numero, Comune di Milano permettendo per via di aspetti burocratici di rara complicazione, spero di potervi raccontare nel dettaglio il primo di questi tre sogni, bellissimo (se realizzato). GLI SCENARI GLOBALI L’espansione dell’attività economica globale prosegue, ma risente di una perdita di slancio delle economie emergenti. Le previsioni di crescita sono state riviste al ribasso dagli organismi internazionali, anche se negli ultimi mesi sembra essersi arrestato il rallentamento dell’economia cinese. Nell’area dell’euro il PIL è tornato a crescere nel secondo semestre di quest’anno, dopo anni di cali consecutivi. Gli indicatori congiunturali più recenti prefigurano una prosecuzione della ripresa, a ritmi moderati, nella prima parte del 2014. I segnali sono però ancora incerti. Negli ultimi mesi, anche in virtù del miglioramento del ciclo economico europeo, sono emersi per l’economia italiana alcuni segnali qualitativi positivi. Il giudizio delle imprese sulle condizioni per investire è migliorato, tornando su valori prossimi a quelli precedenti la crisi dell’estate del 2011, sia nell’industria sia nei servizi. Si profila la possibilità di un’inversione di tendenza dell’attività economica, con un PIL in crescita per il 2014 (seppur marginalmente) cui la ripresa degli investimenti fornirebbe un contributo significativo. La caduta dell’occupazione si è attenuata con la fine del 2013. Un tasso di disoccupazione superiore al 12% (ma in miglioramento rispetto al 2013) dovrebbe essere tutt’altro che utopistico per l’anno in corso. Il miglioramento di questo dato sarà fortemente influenzato dalle decisioni che il nuovo Governo saprà intraprendere. Se dovesse passare la proposta Ichino sulla flessibilità, appoggiata a parole da Renzi, vedremo un peggioramento dei dati occupa- zionali di breve ma miglioramenti nel lungo potenzialmente vistosi. La scelta del governo tra politiche di breve e lungo sarà determinante per una migliore valutazione delle politiche occupazionali. In definitiva è essenziale non disperdere le opportunità offerte dal miglioramento del quadro congiunturale dell’area dell’Euro e dai primi segnali di stabilizzazione in Italia. Le politiche di sostegno alla liquidità delle imprese stanno avendo effetti favorevoli, e anche al Village lo stiamo osservando con grande interesse. L’impegno a promuovere la crescita nell’ambito di un disegno riformatore coerente e sistematico e il rispetto scrupoloso degli obiettivi di bilancio rimangono elementi cruciali per sciogliere i nodi che soffocano la capacità competitiva dell’economia italiana. Osserviamo gli sviluppi con profondo interesse perché ben sappiamo che una crescita del nostro Gruppo per forza di cose si dovrà confrontare con scenari macroeconomici. 19 QVN PRIMA MATTINA Modesto consiglio per il nuovo Ministro del lavoro di ENZO MATTINA Giuliano Poletti, il nuovo Ministro del Lavoro I l progetto Valore ai Talenti promosso da Quanta nell’autunno scorso comincia a dare i suoi frutti: dei 65 giovani selezionati tra i neo diplomati degli ITI di Campania, Puglia, Lazio e Piemonte, impegnati in un primo breve corso di orientamento e determinati a proseguire il percorso di primo accesso al lavoro, 4 allievi campani tra i 19 e i 22 anni di età sono già occupati con contratti di somministrazione della durata di sei mesi, mentre 61 saranno avviati a corsi di qualificazione professionale di 180/200 ore, promossi da Quanta con risorse proprie a valere sul fondo bilaterale Formatemp, nei campi dei materiali compositi, della disegnazione tridimensionale, delle strutture e manutenzioni aeronautiche, delle macchine a controllo numerico. Ecco una buona pratica che dovrebbe essere presa ad esempio dal Ministero del lavoro nell’attuazione del programma comunitario Garanzia giovani. In altri Paesi è già partito, in Italia non si sa se e quando sarà attivato, perché tutto è stato delegato alle Regioni e ciascuna di esse, con la sola eccezione della Lombardia, sta inventando un suo modello attuativo, in cui il dato comune è rappresentato dal proposito di rianimare i Centri per l’impiego (CPI) con l’adozione di procedure burocratiche bizantine. Convengo che non è possibile rinunciare a strutture pubbliche territoriali dedicate al mercato del lavoro, ma i 20 QVN loro compiti debbono essere circoscritti a qualificati. La certificazione dello stato di disoccupazione/occupazione, la predisposizione di analisi sulla condizione dei disoccupati, il riconoscimento di sussidi, l’accertamento dell’impegno alla ricerca del lavoro, le rilevazioni sul lavoro autonomo oggi del tutto ignorato, l’informazione sui canali di accesso al lavoro ecc. sono tutte incombenze che potrebbero saturare degnamente i CPI. Sul versante dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro non si può, invece, che prendere atto della loro storica e irrecuperabile inadeguatezza, attestata, oltre tutto, dalla Corte di giustizia europea già nel lontano 1997. Confermata oggi da pochi dati inoppugnabili: nel 2013 i CPI hanno messo al lavoro 35.000 persone a fronte di 470.000 avviate dalle Agenzie per il lavoro (APL); il costo di questi uffici pubblici è di ben 464 milioni di Euro all’anno a copertura degli stipendi di 10.000 addetti. A conti fatti ogni operatore di CPI mette al lavoro 4 disoccupati, con un costo per l’erario di ben 13.000 euro ciascuno, mentre ogni operatore di APL ne mette ben 47 senza alcun costo per le casse pubbliche. Al cospetto di questi dati sembra chiaro che per realizzare il cambio di passo che il presidente Renzi auspica, basterebbe che il nuovo Ministro del lavoro, prima ancora di impegnarsi nella settima riforma del lavoro in 16 anni, focalizzasse la sua attenzione sulla Garanzia giovani, avocando a sé la materia, ripristinando l’art. 13 del DLGS 276/2003, abrogato dalla Fornero, che consente il sottinquadramento di due livelli per i neoassunti senza esperienze, e assicurando alle aziende o alle Agenzie per il lavoro, che documentino di aver erogato una buona formazione d’ingresso seguita da un’assunzione, un premio di valore crescente a partire da rapporti di sei mesi fino a quelli a tempo indeterminato. Prima che la Fornero facesse danni, la gestione dell’art. 13 era stata affidata a Italia Lavoro, Agenzia strumentale del Ministero del lavoro, che aveva predisposto procedure e format per governare agilmente la fase applicativa; nel giro di non più di un’ora quel sistema gestionale potrebbe essere riattivato, integrato con i sostegni premiali previsti dal programma comunitario e in non più di una decina di giorni ai giovani si offrirebbe una credibile opportunità di accesso al lavoro con contratti veri, tutelati legalmente e sindacalmente, anziché con i precarissimi stage e tirocini. Se non si assume una decisione del genere, i 1500 milioni di Euro della Garanzia giovani saranno sprecati in improbabili interventi per tenere in piedi uffici inefficienti e in pratiche di assistenzialismo clientelare”. EVENTI ARRIVA L’EXPO QUANTA SI PREPARA Novità alla Divisione Eventi del Village in vista della grande kermesse del 2015 Mi presento A rriva l’EXPO ed anche al Quanta Village – destinato a diventare uno dei punti di riferimento per tutti gli operatori che convergeranno su Milano nel 2015 – sono iniziate le grandi manovre per affrontare al meglio l’evento destinato a lasciare un segno nella storia di Milano e del nostro Paese. Primo segnale della strategia e dell’impegno che al Quanta intendono porre per garantire alla clientela dell’EXPO un’accoglienza di altissimo livello è stata la nomina di Silvia Ghisio, già responsabile della Divisione Eventi del Village a coordinatrice del Progetto EXPO, con l’evidente intento di mettere a frutto la sua lunga esperienza in quest’ambito anche in quello che sarà l’ambito dell’EXPO. In contemporanea al suo posto è arrivata Emanuela Carena, manager con esperienze in aziende di primissimo piano a livello internazionale, a cui è stata affidata la Divisione Eventi del Quanta Village. “Una prospettiva stimolante” ha dichiarato la nuova manager “soprattutto per gli innumerevoli strumenti che il Village può offrire e per la qualità delle strutture e dello staff a disposizione della clientela”. “Sono sicura” ha concluso Emanuela Carena “che con questi presupposti e lavorando a stretto contatto con Silvia Ghisio potremo costruire progetti e iniziative in grado di rendere ancor più appetibile l’offerta già straordinaria del Village”. Da qualche mese sono la Responsabile Commerciale Eventi del Quanta Village, porto con me una consolidata esperienza manageriale all’interno di contesti multinazionali. Dopo gli studi ed alcune esperienze lavorative, sono entrata in Canon Italia assumendo nel tempo posizioni di maggiore responsabilità. Ho infatti ricoperto il ruolo di Product Manager, per poi passare ad occuparmi di sviluppo commerciale come Market Development Manager ed infine Trade Marketing Manager. Nel ruolo di Trade Marketing Manager, oltre alla preparazione dei piani di sales&marketing ed altre mansioni, ho seguito la pianificazione e la gestione di tutti gli eventi trade B2B e B2C, fiere, seminari, incentive, congressi, roadshow in ambito nazionale ed internazionale. 21 QVN LAVORO IL TALENTO È D’ORO MA NON È TUTTO Grande successo del progetto ‘ Valore ai Talenti’ che sta coinvolgendo oltre 100 ragazzi di tutta Italia di GIACOMO BALDASSARI S i dice che il talento è d’oro ma specialmente in ambito lavorativo è importante ma non è tutto. Il talento puro, se non viene coltivato e sviluppato adeguatamente, non è di grande aiuto. Chi ha avuto l’onore e l’onere di affacciarsi al mondo del lavoro negli ultimi anni sa bene che il talento a poco serve se non viene attrezzato, accresciuto e indirizzato verso un obiettivo. Infatti i neo-diplomati o neo-laureati (anche i più meritevoli), oltre al famoso “pezzo di carta” non hanno in mano un granché. Per avviarsi al lavoro, fin dai tempi più antichi, i giovani hanno sempre avuto bisogno di un “anziano”, una figura esperta che trasmettesse quel patrimonio di conoscenze ed esperienze 22 QVN senza il quale non si possono aprire le porte del mondo del lavoro. Proprio per guidare le nuove leve dall’orientamento alla prima esperienza lavorativa, è nato lo scorso maggio l’innovativo progetto Valore ai Talenti, figlio di un’intuizione di Enzo Mattina (vicepresidente Quanta). Entrando nel dettaglio, con questo progetto il Gruppo Quanta si è impegnato ad “adottare” oltre 100 neodiplomati e diplomandi degli Istituti Tecnici Industriali italiani. La selezione dei ragazzi più idonei e meritevoli (appunto, dei talenti) è avvenuta attraverso seminari residenziali, organizzati in diverse regioni. I selezionati sono stati poi formati, consigliati e assistiti dai consulenti Quanta, che li hanno af- fiancati sino all’ingresso nel mondo del lavoro con regolari assunzioni, contratti di somministrazione temporanea all’inizio e ottime possibilità di rinnovo a tempo indeterminato. Partito non a caso nel Meridione, dove la disoccupazione giovanile fa registrare i livelli più preoccupanti (oltre il 51% nel semestre precedente, secondo dati ISTAT), Valore ai Talenti ha già coinvolto i giovani di Campania, Puglia, Lazio, Lombardia e Piemonte. Proprio il Sud ha regalato le prime soddisfazioni. Al momento 65 ragazzi, quasi tutti meridionali, stanno percorrendo gli step formativi previsti dal meccanismo di Valore ai Talenti (corsi di qualificazione professionali di 180-200 ore nei LAVORO dalla Puglia VINCENZO Obiettivo la laurea in ingegneria materiali compositi, disegno tridimensionale, strutture aeronautiche e macchine a controllo numerico). Nel frattempo, altri 4 giovani campani tra i 19 e i 22 anni hanno già ricevuto il “battesimo del fuoco” e lavorano da pochi giorni in prestigiose aziende del comparto aerospaziale e navale con contratti semestrali. “Per realizzare il cambio di passo che il presidente Renzi auspica” - spiega Mattina - “basterebbe che il nuovo Ministro del lavoro avocasse a sé la materia e ripristinasse l’art. 13 del DLGS 276/2003, abrogato dalla Fornero, che consente il sottinquadramento di due livelli per i neoassunti senza esperienze, e assicurasse alle aziende o alle Agenzie per il lavoro, che documentino di aver erogato una buona formazione d’ingresso seguita da un’assunzione”. Il nostro giornale ha seguito il cammino di Valore ai Talenti sin dall’inizio e adesso saranno gli stessi protagonisti del progetto a raccontare la loro esperienza. Di seguito due testimonianze dei ragazzi che hanno trovato lavoro alla fine del loro percorso formativo. Diciannove anni di San Vito dei Normanni (Puglia), diplomato presso l’ITIS Giorgi di Brindisi, è uno dei primi “talenti” valorizzati dall’impegno del Gruppo Quanta. Dopo aver frequentato un corso finanziato dalla società milanese, Vincenzo ha recentemente formalizzato una collaborazione con un noto produttore di componentistica per l’industria aerospaziale. All’interno dell’azienda, il giovane pugliese presta servizio come operaio metalmeccanico, imparando il mestiere da giovanissimo per crescere umanamente e professionalmente. Ritiene di essere un “risparmiatore” e assicura che le somme guadagnate gli serviranno per pagare gli studi universitari. Oltre all’impiego, infatti, il conseguimento della laurea in Ingegneria rientra fra i suoi obiettivi. dalla Campania ANDREA Imparare un mestiere vale più di ogni paga Uscito tra i primi dal percorso formativo di Valore ai Talenti, il 19enne di Monte di Procida (Campania), diplomato a pieni voti lo scorso luglio dall’ITIS Righi (Napoli), testimonia una realtà sociolavorativa toccante. Orfano di un genitore vittima del terrorismo, Andrea ha alternato, dall’età di 14 anni, gli studi con saltuari “lavoretti necessari per andare avanti”. La prima vera esperienza da lavoratore, iniziata da pochi giorni nel sito produttivo di una nota azienda del comparto aero-navale, è arrivata tramite il progetto giovanile del Gruppo Quanta. “Ringrazio i promotori di Valore ai Talenti” afferma Andrea “perché mi hanno consentito di diventare autonomo e di imparare al tempo stesso un mestiere che vale più di ogni paga. Al giorno d’oggi, finché c’è occupazione c’è speranza”. 2233 QVN Q VN LAVORO CON TUTTE LE NOSTRE ENERGIE Intervista ad Alfredo Greco, responsabile della Divisione Energie del Gruppo Quanta di GIACOMO BALDASSARI Nel riquadro Alfredo Greco, Responsabile Divisione Energie. N onostante la crisi, il settore dell’energia mantiene tutt’ora un’importante valenza strategica per la competitività della nostra economia. Abbiamo chiesto ad Alfredo Greco, Responsabile della Divisione “Quanta Energie” di spiegarci come il settore possa dare linfa vitale al mercato dell’occupazione. Dottor Greco, la crescita del settore energetico quali riflessi avrà sul mondo del lavoro? “Si tratta di un mercato molto ampio che comprende sia gli attori della catena produttiva, dall’estrazione della materia prima alla trasformazione, dalla trasmissione alla distribuzione del prodotto finito, sia gli operatori economici che agiscono in modo trasversale, basti pensare all’engineering o all’impiantistica industriale. Per questo il settore offre oggi interessanti prospettive occupazionali per un ampio ventaglio di figure, a cui è 24 QVN richiesta elevata specializzazione”. Come nasce l’interesse del Gruppo Quanta per questo settore? “L’interesse del Gruppo per il mercato energetico nasce dalle numerose esperienze che abbiamo maturato, negli anni, al fianco di gruppi industriali del settore e presso le principali raffinerie in Italia. Il nostro approccio specialistico, con cui interpretiamo i bisogni dei clienti un termini di skills e profili professionali, ci ha spinto a costituire una Divisione ad hoc, per ampliare l’offerta dei nostri servizi rivolti ai players dei settori oil&gas, biomasse, fotovoltaico ed eolico”. Servizi mirati per un settore che chiede competenze specifiche a tutti i livelli. “Certamente. La Divisione è dotata di un team di professionisti specializzati, in grado di interpretare le esigenze dei nostri clienti, assistendoli dalle fasi di ricerca e selezione del personale, alla delicata consulenza circa le tematiche giuslavoristiche sia in Italia che all’estero”. Quali sono i profili attualmente più richiesti dalla clientela? “Gli ingegneri vanno per la maggiore, anche perché possono essere impiegati sia nel settore oli&gas (meccanici ed elettrostrumentali) che nelle biomasse e nell’impiantistica operativa. Nel settore gas-petrolifero è anche richiesta la manodopera specializzata di capicantiere, tubisti e saldatori. Sui versanti delle biomasse e dell’impiantistica, invece, c’è rispettivamente grande domanda di Logistic-Energy manager e di elettricisti. Nel mondo dell’energia fotovoltaica è forte la ricerca di project manager, manutentori dei campi fotovoltaici e installatori dei pannelli” SALUTE IL MAL DI SCHIENA QUESTO CONOSCIUTO Come prevenire e curare uno dei più diffusi disturbi moderni, che arriva a colpire quasi l’80% della popolazione. di GIACOMO COLOMBARI* L a lombalgia, meglio conosciuta come “mal di schiena”, è un disturbo piuttosto comune. Si calcola che colpisca infatti circa il 40% della popolazione mondiale adulta (addirittura le stime arrivano all’80% nei Paesi sviluppati) e chi, ad esempio, svolge professioni che espongono le articolazioni del rachide lombare a maggior usura (come gli autisti). Può essere classificata a seconda della durata o della causa del dolore: si definisce infatti nel primo caso acuta se il dolore dura meno di 6 settimane, subcronica se dura dalle 6 alle 12 settimane o cronica se dura più di 12; nel secondo caso invece, si parla di lombalgia meccanica o non meccanica. Al di là di fattori aggravanti come l’obesità, la gravidanza o ernie, la lombalgia non è una malattia specifica, ma si ritiene essere il risultato di problemi muscolo-scheletrici non gravi, come distorsioni o stiramenti muscolari. Dal punto di vista fisiopatologico, il dolore che si avverte è il modo in cui il corpo segnala alla mente che qualcosa, in atto o potenzialmente, non va. Può sembrare assurdo, dato che avviene praticamente alla velocità della luce, ma il modo in cui si avverte il dolore si divide in due fasi: una detta “percettiva”, che è quella più prettamente fisica - ad esempio, raccogliamo qualcosa che ci è caduto in terra e nel rialzarci la nostra schiena si tende bruscamente 26 QVN - ed un’altra detta “esperienziale”, che è il come ci sentiamo a livello psichico quando la tensione nociva cui abbiamo sottoposto i nostri muscoli trasmette la sensazione di dolore al nostro cervello. Il dolore è un sintomo vitale, essenziale per la nostra sopravvivenza, perché in sostanza è il nostro sistema difensivo. Come diceva Christian Barnaard, medico sudafricano famoso per aver eseguito il primo trapianto cardiaco della storia, è il grido d’allarme della natura: non è utile solo a chi lo prova per capire che qualcosa non va, ma anche a chi deve studiare il problema per identificarlo, cioè il medico. una pregressa storia di cancro o di debolezza muscolare significativa, può far sospettare un grave problema di fondo e viene classificato come una lombalgia richiedente urgente attenzione. La diagnosi È proprio dal tipo di dolore provato, infatti, che parte l’analisi che porterà alla diagnosi. 1. Una lombalgia che comporta dolore diffuso che non cambia in risposta a particolari movimenti ed è localizzato nella parte bassa della schiena, senza che si irradi al di là dei glutei, è classificato come non specifico: la classificazione più comune. 2. Un dolore che si irradia lungo l’arto sotto il ginocchio, se è esclusivamente su di un lato è indice di ernia del disco, se invece è bilaterale e cambia di intensità in base a determinate posizioni può essere indicato come stenosi spinale. 3. Un dolore accompagnato dalla presenza di red flag come traumi, febbre, Cronica e sub-cronica – il trattamento elettivo è quello fisiokinesiterapico. Il trattamento Escludendo i punti 2 e 3, specifici e meno diffusi, una volta accertata la natura della lombalgia (acuta o cronica), si procederà nei seguenti modi: Acuta – il trattamento sarà soprattutto sintomatico: risposo e terapia medica (miorilassanti, antinfiammatori, antidolorifici) Il mal di schiena è un disturbo comunissimo, prima o poi tutti noi ci troviamo ad affrontarlo nel corso della vita. Un lavoro sedentario, una gravidanza, uno sforzo muscolare imprevisto o una seduta di attività fisica senza riscaldamento possono facilmente scatenare questo problema. Un buon modo di prevenire l’insorgere della lombalgia è praticare attività fisica - ovviamente preceduta da un adeguato riscaldamento e seguita da una sessione di stretching, che allunga la muscolatura - rinforzando specialmente i muscoli addominali (che aiutano a mantenere una postura corretta) e Appuntamento con il benessere Sabato 5 Aprile - Quanta Village SALUTE Sport e Alimentazione Convegno a cura di Quanta Fisiomed quelli dorso-lombari. Partendo dalle “basi” dunque, anche riabituare gradualmente il proprio corpo al mattino al momento della sveglia costituisce un buon modo per evitare il mal di schiena. Dobbiamo infatti ricordare che di notte i nostri muscoli si “raffreddano”, e rimetterli in moto bruscamente quando ci risvegliamo, sebbene banale, è una delle cause più comuni del mal di schiena. Importantissimo è anche mantenere un ideale peso corporeo, cioè evitare sovrappeso, obesità ma anche un peso inferiore a quello consigliato. Meno facile è ridurre lo stress, altra causa scatenante della lombalgia: quando ci troviamo sotto pressione, infatti, tendiamo ad irrigidirci e ad assumere posizioni scorrette; in questo ambito può aiutarci il primo consiglio che vi ho dato, cioè l’attività sportiva, che sollecita il rilascio di endorfine e quindi ha una doppia azione benefica di prevenzione. Una volta però che il mal di schiena ha fatto la sua comparsa, conviverci non è semplice. Dopo che la diagnosi è stata effettuata dal medico competente, potrà sorprendervi ma il trattamento di questo disturbo è molto simile, dal punto di vista fisico, a quello che vi ho consigliato per prevenirlo: difatti prevede esercizi di allungamento della colonna vertebrale, esercizi di rafforzamento della muscoli addominali e dei muscoli estensori della schiena per sostenere la postura, esercizi di mobilizzazione della colonna e del tratto lombare e così via. Dato che un vecchio adagio recita “prevenire è meglio che curare”... il mio ultimo consiglio non può che essere di cercare di seguire quelli elencati qui sopra, e addio mal di schiena. *Fisioterapista Fisiomed 27 QVN 28 QVN VILLAGE PEOPLE VILLAGE PEOPLE ERA ORA Chiara Marinovich, tra le primissime socie del nuovo Club Quanta, racconta del suo entusiasmo per la ‘scoperta’ del Village di DARIO COLOMBO E finalmente arrivò il Club Quanta. Potrebbe iniziare così il racconto di Chiara Marinovich, freschissima socia del club, dove è approdata agli inizi di quest’anno assieme al marito Andrea Greco Naccarato dopo una vita passata tra le mura del Tennis Club Milano. Potrebbe iniziare con ‘finalmente’ ma anche con ‘se ne sentiva il bisogno’ il che, detto da una sportiva appassionata che ha conosciuto i club di mezzo mondo, suona ancor meglio come attestato di merito per il progetto che sta già raccogliendo grande credito tra gli sportivi milanesi. “Dopo 35 anni come socia del Tennis Club Milano ai quali vanno aggiunti i 45 di mio marito” racconta Chiara Marinovich “eravamo ormai giunti alla conclusione che quello con il TCM fosse un amore ormai finito. Non c’era più lo stile, lo smalto, l’organizzazione di un tempo. Non c’erano le strutture che ci si aspetta da un club moderno né tantomeno l’intenzione di realizzarle”. “Come a volte succede nella vita” continua la signora Marinovich “accade che proprio in quei giorni Umberto Quintavalle, da tempo amico di famiglia, ci parla del progetto del nuovo club, delle iniziative che sta realizzando al Quanta Village, dei programmi futuri. La curiosità è tanta, l’entusiasmo che ci trasmette pure, e alla fine veniamo contagiati dal ‘morbo Quintavalle’ e scopriamo tra le mura del Village esattamente quello che cercavamo da tempo e che il TCM non offriva più”. Ovvero? “Attrezzature di primissimo livello, professionalità, cortesia, grande disponibilità. Insomma, quello che Umberto Quintavalle ci aveva promesso era esattamente quello che abbiamo trovato”. In concreto? “Diciamo che si può entrare alle 10 di mattina e uscire alle 10 di sera senza essersi mai annoiati. Che è esattamente quello che facciamo noi in certi week end, con la sensazione – una volta rientrati a casa – di aver passato una giornata in campagna, lontani anni luce da Milano. Non è poco, no?. “Se poi vogliamo entrare nei particolari” continua con fervore Chiara Marinovich “ci sono campi da tennis illuminati e riscaldati alla perfezione, un percorso vita fantastico, una piscina coperta, trainer disponibilissimi, due ristoranti, insomma tutto quello che può servire anche a chi non è un grande appassionato di tennis ma ha altri interessi”. E a proposito di ‘altri interessi’, la nuova socia del Club Quanta sottolinea come essere soci del Quanta significa anche – com’è successo a lei – poter partecipare a convegni nell’accogliente auditorium del Village, oppure usufruire dei servizi di Fisiomed (“un vero e proprio centro benessere”) o non avere quello che a Milano è sempre un insuperabile problema, quello dei parcheggi. E adesso i gemellaggi con altri club in giro per il mondo, primo fra tutti quello con il Toronto Lawn Tennis Club. “Fantastico! Lo dico con cognizione di causa avendo frequentato e girato i club di mezzo mondo. Perchè questi gemellaggi sono prima di tutto un fatto di cultura, e non solo nel caso di quelli come Toronto che hanno una storia lunga 130 anni. È cultura anche conoscere i club più giovani e moderni anzi, proprio da questi possono venire indicazioni e idee che possono aiutare a crescere”. Eppure qualcuno dice: per diventare un grande club occorrono i campioni… “Guardi: negare che avere una squadra con qualche campione serva, soprattutto sul piano promozionale, sarebbe una grossa bugia. Il Tennis Club Milano, il Parioli, l’Aniene sono cresciuti e prosperati nel tempo anche grazie ai Gardini, ai Panatta, insomma un ruolo ce l’hanno avuto. Ma non serve avere i grandi campioni se poi non hai le persone giuste per gestirli… Molto più importante avere i servizi che funzionano, proprio come al Quanta”. Sembra uno spot… “Macché, anzi no,sa cosa le dico? Ecco il vero spot: Quanta Village,da zero a 100 anni, l’ideale per tutti”. 29 QVN HOCKEY COPPA SÌ COPPA NO Il Milano Quanta conquista la seconda Coppa Italia consecutiva nelle Final Eight disputate a Padova. Salta invece la European Cup, uno dei grandi obiettivi della stagione rossoblu che ha costretto alla rinuncia di coach Varotto N el numero di dicembre del QVN, parlando di hockey avevamo titolato “Partenza da campioni”. Oggi a distanza di tre mesi dalla conquista di quel trofeo, siamo a raccontare di un’altra grande vittoria nella seconda competizione per importanza della stagione, la Coppa Italia. Rispetto all’anno precedente nel quale si era arrivati a giocare la finale dopo due fasi eliminatorie, quest’anno la formula prevista è stata quella delle Final Eight, format sicuramente spettacolare che se ben organizzato garantisce, oltre all’aspetto tecnico, anche una buona visibilità mediatica. In questo caso invece, la decisione è stata quella di giocare tutte le gare in soli due giorni obbligando le semifinaliste e poi le finaliste a giocare complessivamente tre partite nel giro 36 ore penalizzando così lo spettacolo dal punto di vista tecnico. Prova di ciò è il risultato della finale che, al di là della reale differenza tecnica tra le due finaliste, è stata sicuramente condizionata dalla tenuta fisica del Monleale che con pochi effettivi a disposizione rispetto alle tre linee complete del Milano ha ceduto di schianto già a metà del primo tempo. Ma passiamo alla cronaca di queste finali che hanno visto Milano esordire 30 QVN il sabato pomeriggio nei quarti contro il Novi, battuto agevolmente per 9 a 0 cercando tra l’altro di non utilizzare troppe energie che si sapeva sarebbero state molto importanti la domenica nella quale si sarebbe giocata la semi finale e poi l’eventuale finale. Nella partita contro il Novi, Milano ha potuto schierare tutti gli effettivi compresi i quattro giovani under 20 che, oltre ad avere giocato bene, si sono presi anche la soddisfazione di segnare tre goal con Luca Ronco, Simone Sironi e Emanuele Ferrari. La domenica mattina si è giocata la semifinale contro i padroni di casa del Padova in quella che molti vedevano come una sorta di finale anticipata. La posta in palio era alta per entrambe: Milano voleva confermare il successo dell’anno precedente; Padova tentare di fermare la corazzata milanese e vincere un trofeo che manca ai patavini dal 2006. La partita è da subito bella e spettacolare con entrambe le squadre determinate a non cedere nemmeno un centimetro di pista all’avversario. Milano sembra più aggressivo e si porta più spesso dalle parti di Antinori creando diverse occasioni che vengono in parte neutralizzate dal goalie dei Ghosts e in parte divorate letteralmente dagli avanti rosso blu. Anche Padova tenta qualche sortita offensiva senza però preoccupare più di tanto Mai. Poco dopo la metà del primo tempo si sblocca il risultato con Zagni che batte Antinori da distanza ravvicinata imitato dopo quattro minuti da Comencini che in inferiorità numerica si inventa un gran goal che permette a Milano di chiudere il primo tempo con il doppio vantaggio. Nel secondo tempo i rossoblu sembrano diversi da quelli del primo periodo e un segnale arriva quando dopo tre minuti di gioco concedono a Padova di accorciare le distanze su una distrazione difensiva che poteva essere evitata. La squadra si scuote e si ributta in avanti cercando di allungare ancora ma spreca molto sotto porta e come sempre accade, quando si sbagliano troppe occasioni si finisce con il pagarle. Infatti a due minuti dalla fine Padova trova il pareggio ancora una volta su una distrazione difensiva che manda le squadre all’over time. Minuti da cuori forti quelli giocati durante l’extra time; Milano ha una buona occasione ma trova Antinori pronto e negare il gol e sul ribaltamento di fronte l’occasione capita ai padroni di casa che a loro volta trovano un Mai in versione The Wall. Ma dopo poco meno di tre minuti, Mi- Foto Marco Carron (flickr.com/photos/marco68) Nel secondo tempo, Milano chiude la partita giocando i primi dieci minuti a buon ritmo e segnando altri tre gol, doppietta di Tomasello e secondo goal della serata anche per Zagni che portano a cinque i gol di vantaggio rosso blu. A poco serve il secondo goal di Bartheldy a due minuti dalla fine di una partita dominata dai Milanesi. Al suono della sirena di fine partita, può così iniziare la festa, prima in campo e poi proseguita negli spogliatoi per la conquista della seconda Coppa Italia consecutiva. Da segnalare che, oltre al trofeo, Milano ha portato a casa anche due personal award: quello per Tomasello quale migliore attaccante e quello per Rigoni come miglior difensore. Insomma, meglio di così non poteva andare. Non così buone invece le notizie su quello che poteva essere uno dei grandi obiettivi della stagione rossoblu, ovvero la European Cup che si sarebbe dovuta disputare dal 21 al 23 marzo a Valladolid. Sabato 22 febbraio, dunque ad un mese dall’evento, è arrivata la cattiva notizia che la manifestazione veniva cancellata in quanto non si era raggiunto il numero minimo di sei partecipanti per dare un senso ad una seria HOCKEY lano trova il golden gol con Rigoni che batte Antinori con un gran tiro regalando così la finale ai rossoblu. Poche ore per recuperare, alimentarsi e riposare un pochino che è subito ora di finalissima. Avversario è il Monleale che ha battuto in semi finale il Cittadella 2 a 0. Milano per la riconferma e Monleale per la storia: questi potrebbero essere gli obiettivi definibili di questa finale. Milano parte subito forte facendo capire agli avversari che non ha nessuna intenzione di “staccare” la coccarda tricolore dalle maglie e dopo soli quattro minuti passa in vantaggio con Rigoni in power play. Sempre in superiorità numerica, dopo due minuti, arriva il raddoppio a firma di Zagni. Sul doppio vantaggio si intuisce quale direzione potrebbe prendere la partita e la conferma arriva al nono minuto con il terzo goal siglato da Banchero. I piemontesi accusano il colpo e Milano vuole approfittarne premendo ancora sull’acceleratore e riuscendo a portare a quattro le reti al minuto quattordici con Belcastro. L’ampio vantaggio fa un po’ calare la tensione ai Milanesi che vengono puniti dal gol di Crivellari a meno di un minuto dalla fine del primo parziale fissando così lo score sul 4 a 1. competizione. Il rammarico è grande in quanto era un appuntamento molto atteso e nel quale Milano avrebbe potuto quanto meno ben figurare. Da segnalare la pessima gestione della vicenda da parte dell’organo preposto, la CERILH, e dei suoi componenti incapaci di fare dapprima scelte appropriate (leggasi sede delle finali assegnata ad una città senza collegamenti aerei diretti) e poi di tenere una costante e opportuna comunicazione con i partecipanti che avrebbe permesso quanto meno di prendere decisioni in tempi utili e non di aspettare gli ultimi venti giorni, con evidente e inevitabile pessima figura per tutto il movimento, sia a livello nazionale che internazionale. Una delle conseguenze di questo fatto, sicuramente la più significativa, è stata quella di rinunciare alla collaborazione con l’allenatore Roberto Varotto, cosa peraltro già definita ad inizio stagione, in quanto è venuto meno il motivo per il quale era stato ingaggiato. Varotto chiudeva così la sua parentesi al Quanta con una Coppa Italia, una Super Coppa e il primo posto imbattuto in regular season con quattro giornate di anticipo grazie a una striscia straordinaria di 18 vittorie e 1 pareggio. 31 QVN HOCKEY CHE BELLI I GEMELLI Faccia a faccia con i gemelli Sironi, una delle novità più belle dell’HC Milano Quanta 2014 che si raccontano a cuore aperto per i lettori di QVN di ANDREA CAPPELLARI I gemelli Sironi con la loro tifosa numero 1, mamma Carla. S anno resistere a domande di matematica e arte, ma non si sottraggono a quesiti su pressing e su come insaccare il disco in rete. Soprattutto, fanno ridere in maniera irresistibile, la loro simpatica aria scanzonata è travolgente. Simone e Cristian Sironi , classe 1995, gemelli del gol nelle giovanili dell’HC Milano Quanta e oramai approdati in pianta stabile in prima squadra da quando coach Varotto li ha fatti esordire il 25 gennaio scorso contro il Novi Ligure, sono il futuro più roseo che cresce sotto il sole del Quanta Village. E così li abbiamo messi di fronte, anzi uno accanto all’altro, per sottoporli al fuoco dell’intervista doppia. Tanti sorrisi, risposte sballate agli infidi quiz, ma una determinazione che li accomuna: continuare a migliorare in campo sperando un giorno di diventare titolari inamovibili del team più forte d’Italia. Benvenuti sulle nostre pagine ragazzi e grazie per aver accettato di rispondere alle nostre domande. Iniziamo subito con le domande. Allora provate a spiegarci come furono i vostri primi passi in questo sport? E chi vi avvicinò all’hockey in line? “È iniziato tutto per entrambi all’età di 10 anni quando il datore di lavoro di no- 32 QVN stra madre ci ha proposto di provare per una squadra di hockey in line della nostra zona” racconta Simone. “Praticavamo in contemporanea anche nuoto agonistico” continua Cristian “ma nonostante delle evidenti difficoltà iniziali poiché non sapevamo pattinare è nato un amore a prima vista per questo sport che è cresciuto pian piano fino a diventare l’attività ludica che ci occupa la maggior parte del nostro tempo.” Infatti i Sironi attualmente si alle- nano sia con la giovanile dove Simone è il capitano sia con la prima squadra dove hanno già ottenuto il loro primo trofeo in carriera vincendo la Coppa Italia a Padova. Cosa è per te l’hockey in line in tre parole? Cristian: “Sacrificio, libertà per il gioco e spirito di squadra”. Simone: “Passione, insegnamento per la vita e fatica” In che ruolo giochi? Cristian: “Gioco in difesa ma ho la mentalità di un attaccante”. Simone: “Difensore” Che obbiettivi vuoi raggiungere con l’Hockey Milano? Cristian: “Con la serie A stiamo giocando un campionato da record quindi mi auguro di allungare a tre la striscia di scudetti consecutivi mantenendo l’imbattibilità” Simone: “È l’ultimo anno di giovanili quindi prima di tutto mi piacerebbe vincere il campionato nazionale e poi diventare una presenza costante in prima squadra continuando ad avere nuove opportunità di scendere in campo” In che modo lo sport ti ha aiutato nella tua crescita personale? Cristian: “Sicuramente a non mollare mai, ho scoperto questo meraviglioso sport tardi rispetto ai miei compagni di squadra ma grazie alla mia tenacia e forza di volontà sono riuscito a raggiungere parecchi obiettivi che mi ero prefissato” Simone: “Giocando in uno sport di squadra sei sempre a contatto con altre persone quindi l’hockey mi ha insegnato il rispetto nei confronti di compagni ed avversari e di comportarsi sempre in maniera leale in campo” Quale fu il tuo idolo sportivo nell’in- Simone: “La potenza nel tiro” Cosa studi? Cristian: ”Istituto Tecnico” Simone: “Istituto Tecnico” Che mestiere ti piacerebbe fare? Cristian: “Aprire un bar” Simone: “Elettricista” Quali sport vi appassionano oltre al hockey in line? Cristian: “Calcio e football americano”. Simone: “Pallavolo”. C’è qualcosa che porti sempre con te o qualche gesto scaramantico prima di una gara? Cristian: “Metto sempre prima il pattino sinistro quando devo entrare in campo” Simone: “Sembrerò un po’ matto ma mi piace parlare con il mio bastone”. Chi è la donna dello spettacolo più bella e perché? Cristian: “Megan Fox” Simone: “Monica Bellucci” Citazione preferita? Cristian: “La vera forza non sta nel cadere ma nel rialzarsi” Simone: “Quello che fa male, fa cresce” Come ti piace trascorrere il tuo tempo libero? Cristian: “Frequentando i miei amici ed ascoltando musica rap” Simone: “Mi piace andare al cinema con gli amici e stare con la mia fidanzata” Film preferito: Cristian: “Glory Road” HOCKEY fanzia? Ed ora? Cristian e Simone hanno le stesse identiche su chi inspirarsi: “Scegliamo Alessandro Del Piero perché è un modello di professionista dentro e fuori campo”. Qual è la cosa che ti piace di più del hockey in line? Cristian: “L’atmosfera che si respira in spogliatoio è magica ed è sempre un momento di crescita dove si può apprendere e condividere qualcosa di nuovo”. Simone: “Sono un agonista quindi amo la competitività confrontarmi con gente più forte e più esperta di me per capire il mio livello e se mi sto migliorando” Cosa consigli ai bambini che iniziano a giocare ad hockey in line? Cristian: “L’hockey in line è uno sport complesso perché prima bisogna ad imparare sui pattini e successivamente devi relazionarti con il disco quindi il mio consiglio è non fermarsi di fronte alle prime difficoltà perché questo sport ti può dare tante soddisfazioni” Simone: “Se ti piace uno sport bisogna continuare a praticarlo perché ti regala la possibilità di conoscere persone nuove e nello stesso tempo di divertirti” Qual è il peggior difetto dell’altro? Cristian: “Come giocatore deve migliorare nella tecnica di tiro invece come persona non è sempre del tutto sincero in alcune situazioni” Simone: “È distratto, qualche volta non torna in difesa mentre fuori dal campo dovrebbe avere maggior fiducia in se stesso” Qual è la miglior virtù dell’altro? Cristian: “Nelle giovanili ricopre il ruolo di capitano quindi possiede un grande spirito di squadra fuori dal campo invece è una persona affidabile su cui puoi contare in ogni momento” Simone: “È un giocatore altruista che si sa sacrificare per i propri compagni mentre come persona è molto simpatica” In che cosa devi migliorare? Cristian: “Talvolta in fase difensiva mi dimentico dove è il mio marcatore” Simone: “Nell’impostazione del gioco” Cosa invidi all’altro? Cristian: “Possesso del disco” Simone: “Salvate il soldato Ryan” Serie preferita: Cristian: “Big Bang Theory” Simone: “Nessuna” Utilizzi tanto internet e i social network? Cristian: “Mi piace utilizzare Facebook” Simone: “Non sono un amante di internet” Viaggio ideale: Cristian: “Los Angeles” Simone: “Miami” Piatto preferito: Cristian: “Pizza con il salame” Simone: “Pasta con il ragù” Fidanzata o amici: Cristian: “Sono single quindi amici” Simone: “Sono fidanzato quindi scelgo la mia ragazza se no si arrabbia” Quali sono i tuoi piani futuri? Dove vuoi arrivare? Cristian: “Voglio ritagliarmi un posto fisso in Serie A e spero di farlo qui a Milano”. Simone: “Ora che sono riuscito ad esordire in Serie A mi piacerebbe rimanerci. Se non avessi la possibilità di giocare minuti importanti a Milano non disdegnerei un’esperienza in un’altra squadra per poi un giorno tentare di tornare a giocare per il Quanta”. Sogno nel cassetto? Cristian: “Andare a cena con Megan Fox”. Simone: “Girare il mondo” Che cosa rappresenta per te giocare nel HCM Quanta? Cristian: “È una grande opportunità giocare per questa gloriosa società che sta vincendo tanto in Italia e che ambisce a farlo anche in Europa quindi voglio cercare di dare sempre il massimo per far parte di questo progetto”. Simone: “Tra giovanili e prima squadra mi confronto sempre con compagni competitivi e che mi invogliano a migliorarmi e diventare ogni giorno che passa un giocatore più forte” Grazie ragazzi, ci avete fatto divertire e in bocca al lupo! Forza HC Milano Quanta! Fino alla fine! 33 QVN CLUB ANCHE IL CLUB VA IN RETE Siglato l’accordo di gemellaggio tra il neonato Club Quanta il Toronto Lawn Tennis Club ed il Pescariu Sports & Spa di Bucarest, primi di una serie di accordi che stanno per essere firmati in Italia e nel mondo In alto l’ingresso del Toronto Lawn Tennis Club. Qui sopra una foto di gruppo dei soci dello stesso Tennis Club. A segure due immagini del Pescariu Sports & Spa di Bucarest, nostri partners internazionali. L a cancellata verde dell’ingresso ricorda i più esclusivi club inglesi, a cominciare dal leggendario All England Lawn Tennis Club, altrimenti noto come Wimbledon. In realtà, con i suoi 130 anni di storia, il Toronto Lawn Tennis Club non ha proprio niente da invidiare ai cugini d’oltremanica, non solo per la scenografia dei suoi campi, delle palazzine e dei viali alberati, quanto per l’atmosfera british che si respira in ogni angolo del club. Situato nell’esclusivo quartiere di Rosedale, in piena down ton di Toronto, con i suoi 18 campi da tennis (4 in Clay), i campi da squash, la piscina ed il cen- 34 QVN tro benessere, è un vero e proprio centro d’eccellenza anche per gli standard sportivi della metropoli canadese. E dunque assume ancor più valore e significato l’accordo di gemellaggio siglato nelle scorse settimane con il Quanta Club, cui ha fatto seguito quello con l’esclusivo Pescariu Sport & Spa di Bucarest, primi di un serie di analoghe iniziative che i dirigenti del Quanta stanno finalizzando con altri 30 Club in Italia e nel mondo. Cosa significa? Significa che d’ora in poi i membri dei tre club potranno frequentare liberamente i rispettivi circoli utilizzando completamente o in parte tutte le strut- ture disponibili. Un grande vantaggio, soprattutto per coloro che per ragioni di lavoro si trovano a viaggiare spesso in ogni angolo del mondo e dunque a desiderare di poter frequentare una struttura che consenta loro di praticare lo sport preferito senza eccessive difficoltà. Soprattutto una grande opportunità, in vista di EXPO 2015, quando migliaia di operatori e visitatori da ogni angolo del mondo si ritroveranno a Milano e dunque potranno contare – come nel caso dei soci canadesi del Toronto Club e di quelli rumeni del Pescariu– sulle strutture del Village. CLUB In punta di penna... MILANO QUIZ il MISTER Finalmente buone notizie per l’occupazione. Pare che l’Assessorato allo Sport del Comune di L’OCCHIO SUL VILLAGE Milano stia provvedendo a nuo- È entrato in funzione il drone che permetterà di riprendere dall’alto tutti gli eventi sportivi e aziendali mai straripanti dalle bacheche A a lui, e della Supercoppa, riacci- bbiamo imparato a conoscerli dai film di fantascienza e dai reportage dei grandi inviati di guerra, ennesimi prodigi della tecnologia come nemmeno la fantasia di Jules Verne avrebbe saputo immaginare. Adesso sono diventati strumenti non proprio alla portata di tutti ma comunque in grado di entrare nella vita quotidiana con le applicazioni più disparate, dal meteo alla fotografia. E proprio pensando alla fotografia e alle riprese video anche il Quanta Village, da sempre attento alle novità tecnologiche, ha deciso di dotarsi di un AR Drone 2.0, apparecchio della famiglia dei droni leggeri che d’ora in avanti sarà in grado di fornire a tutti i frequentatori del Village immagini inedite e spettacolari di ogni evento sportivo o aziendale. Risultato? La possibilità di rivedere le proprie performance da una prospettiva assolutamente inedita e spettacolare, di condividere le riprese con i propri amici o colleghi e addirittura di metterle subito in rete tramite l’interfaccia di guida. “Essendo costantemente alla ricerca di novità e applicazioni che ci aiutino a migliorare i nostri servizi” ha dichiarato Riki Tessari, direttore del Quanta Village “non ci siamo lasciati scappare l’idea del drone anticipando un po’ tutti su questo fronte. Un servizio divertente e curioso che siamo certi non mancherà di piacere a tutti i frequentatori del Village”. ve assunzioni, settore contabilità trionfi cittadini. Sempre più difficile, infatti, stare dietro al conteggio di scudetti e coppe or- meneghine. Così, capita che, dopo essersi scordati dello scudetto dell’HC Milano Quanta, accidenti denti a lui, abbiano triplicato il buco con la recente Coppa Italia. C’è invece chi, anche nell’ultima occasione, ha elegantemente espresso puntuali e credibili felicitazioni. Quiz volante : felicitazioni chi? Assessorato allo Sport Regione Lombardia dell’olimpionico Antonio Rossi. Rossi chi? Uno di Lecco. Ti pareva. La classe non è acqua, neppure per un canoista. 35 QVN IN MUSICA DIVENTA AMICO DE LaVERDI U n nuovo modo di investire in cultura: come un’attività commerciale può finanziare un’attività culturale. Una ricetta tutt’altro che scontata, almeno in Italia, dove questa formula – a differenza dei Paesi anglosassoni – è stata sempre percepita con fastidio e perfino imbarazzo. Bene, l’italico tabù è stato di fatto e di diritto infranto e messo in soffitta – si spera definitivamente - grazie a una inedita iniziativa della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi – meglio conosciuta come laVerdi – chiamata Diventa Amico de laVerdi. Uno slogan pieno di contenuti, che si sintetizza nella possibilità di sottoscrivere le azioni dell’Immobiliare Rione San Gottardo Spa, proprietaria dell’Auditorium sito in largo Mahler, sui Navigli, dove ha sede l’orchestra milanese. L’Auditorium di Milano è stato realizzato su progetto de laVerdi senza contributi pubblici ed è di sua proprietà: caso unico in Italia. laVerdi ha infatti acquistato il 100% delle azioni della Immobiliare Rione San Gottardo Spa - 36 QVN Per la prima volta viene infranto il tabù per il quale in Italia un’attività commerciale non poteva sostenere la cultura proprietaria dell’immobile dalla costruzione nel 1937 - grazie al finanziamento di Intesa. laVerdi, con l’assistenza della Partners (prof. Angelo Provasoli e prof. Massimiliano Nova) e del prof. Piergaetano Marchetti, ha predisposto i documenti finalizzati a presentare alla Consob il progetto per la cessione al pubblico delle azioni. L’obiettivo, infatti, è che l’Auditorium di Milano diventi proprietà di tutti coloro per i quali il progetto artistico, culturale e sociale de laVerdi è importante, non solo a Milano, ma in tutta la Lombardia. La Consob, dopo uno studio approfondito sulla materia - del tutto inedita nel panorama culturale italiano - ha quindi definito le modalità per l’applicazione concreta del progetto, oggi diventato esecutivo. Con l’iniziativa Diventa Amico de laVerdi la Fondazione si rivolge a privati cittadini, aziende, enti pubblici; in sostanza a tutti coloro che ritengono che la cultura e la musica siano un valore e un bene indispensabile per la crescita civile e sociale della comunità e delle nuove generazioni. Il Certificato di Amico de laVerdi è un pacchetto che dà diritto innanzitutto al possesso di quote azionarie dell’Immobiliare Rione San Gottardo Spa (taglio minimo Euro 900,00, pari a 150 azioni del valore di 6 Euro ciascuna). Le azioni sono trasmissibili e cedibili a terzi secondo le norme statutarie, con la possibilità per il detentore di partecipare, in qualità di socio, alle assemblee della Società immobiliare. Inoltre, il detentore potrà immediatamente godere di una serie di benefit, a cominciare dalla disponibilità di biglietti omaggio ai concerti delle stagioni de laVerdi: una sorta di “dividendo” concreto, immediatamente riscontrabile. “Naturalmente, il 51% delle azioni dovrà restare di proprietà de laVerdi – spiega il direttore generale Luigi Corbani - in quanto Diventa Amico de laVerdi non è un’operazione commerciale a fini speculativi bensì un’iniziativa progettata e costruita per sostenere le attività culturali della Fondazione”. IN MUSICA GRAZIE MAESTRO Lo scorso 20 gennaio è scomparso a Bologna il Maestro Claudio Abbado. Milanese, classe 1933, è stato un punto di riferimento inestimabile per la musica e per la cultura della città e del mondo intero e grande sostenitore, oltre vent’anni fa, del progetto che ha portato alla nascita dell’Orchestra Verdi: un’orchestra di giovani e fatta per i giovani. laVerdi lo ha ricordato dedicandogli un concerto all’Auditorium di Milano, a fine gennaio, con l’esecuzione della seconda Sinfonia di Mahler, sotto la guida del Maestro americano John Axelrod. 37 QVN CAMP ARRIVANO I CAMP Tutto pronto per la grande festa dell’Open Day, dove si aprirà ufficialmente la stagione dei camp estivi 2014, sempre più all’insegna del family friendly di PIETRO GALEOTO 13 aprile 2014, segnate sul calendario questa data: è l’appuntamento che segna l’arrivo della bella stagione con una festa che apre le porte del Village a tutte le famiglie milanesi. Un giorno all’insegna dello sport e del divertimento. Si parte dalle 9,30 presso il building dove sarà allestito l’info point e la segreteria per le pre-iscrizioni ai camp estivi. Chi si iscrive in quella giornata riceverà uno sconto del 10% sulle quote di partecipazione ai camp. Lo sconto per i partecipanti all’Open Day non sarà l’unica agevolazione riservata alle famiglie. Infatti quest’anno 38 QVN il Quanta Village porterà avanti la sua politica family friendly e manterrà invariate le quote di partecipazione dello scorso anno per tutte le attività sportive. Sì, proprio così: stesse quote della stagione 2013 e agevolazioni per chi ha più di un bambino. Per celebrare il 15° anno di camp, il Quanta Village sceglie di stare dalla parte delle famiglie milanesi e offre agli iscritti un’offerta sempre più ricca. Il calendario dei camp di quest’anno si è arricchito di attività sempre più coinvolgenti. Infatti, al gemellaggio con la scuola calcio dell’Arsenal, si unirà da quest’anno il corso specialistico di basket tenuto dagli insegnati della storica GEAS. La pluripremiata squadra milanese porterà al Village tutta la sua esperienza organizzando delle settimane interamente dedicate al basket. Un’occasione imperdibile per chi vuole muovere i primi passi in questo sport o mantenersi in allenamento anche durante il periodo estivo. Ma torniamo alla festa. Dopo aver visitato il nostro info point ed essersi informati su tutte le attività estive, i piccoli campioni potranno cimentarsi nei tanti sport a disposizione per tutta la giornata. Nel dettaglio CAMP Tre proposte per un’estate unica… Nelle foto le immagine dell’edizione dell’Open day dello scorso anno Per non perdersi nei 62.000 mq del Village, presso il building saranno a disposizione di tutti il programma e la cartina con indicazione dei campi dedicati alle varie attività. E poi c’è solo l’imbarazzo della scelta: dal tiro con l’arco al tennis, dalle lezioni di calcio al pattinaggio… Nell’area bimbi all’ombra dei pini sarà messo a disposizione dei più piccoli materiale per disegnare e colorare. Di tanto in tanto spunteranno le sagome dei personaggi che allieteranno per tutta la stagione i piccoli campioni: la sirenetta con i suoi amici p pesciolini, custode della piscina per bambini; Nonna Agata e le sue ricette e tante altre sorprese tutte da scoprire. Ci saranno poi gli stand dove è possibile prenotare la propria festa di compleanno o la festa per la prima comunione e conoscere tutte le nostre proposte per le feste dei più piccoli. Non mancheranno giochi, quiz e indovinelli…e premi per tutti! Avete segnato tutto? Questo è quello che possiamo raccontarvi per ora. Il resto lo scoprirete il 13 aprile. I consigli dell’OMS Secondo le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, al fine di migliorare le condizioni cardiorespiratorie, scheletriche e muscolari dei bambini e ragazzi di età compresa tra i 5 e i 17 anni e i loro indicatori di salute metabolici e cardiovascolari: • Occorre accumulare almeno 60 minuti di attività fisica al giorno, di intensità da moderata a elevata. • Se si supera l’ora giornaliera di esercizio fisico, l’organismo ne trarrà vantaggi in termini di benessere e salute. • La maggior parte dell’esercizio fisico è bene sia di tipo aerobico (quello che aumenta cioè la richiesta di ossigeno da parte dell’organismo) e che attività di elevata intensità siano praticate almeno 3 volte a settimana, incluse quelle che rafforzano muscoli e ossa (che possono essere svolte nell’ambito di giochi come corsa e salto). Quantaland - Camp Multisport Lo sport si fa gioco in compagnia di amici “fantastici” che scandiranno il passare delle giornate. 62.000 mq di verde e spazi attrezzati per i più piccoli. Tennis, piscina, pattinaggio, calcio, beach volley, danza, tiro con l’arco, basket, uniho- ckey, rugby, baseball sono le principali attività con le quali i bambini prenderanno dimesti- chezza, seguiti dagli istruttori. Laboratori mirati allo sviluppo del coordinamento e della cre- atività, atti a favorire la socializ- zazione e lo spirito di gruppo. I bambini sono divisi in gruppi a seconda dell’età: Infant (2-3 anni); Baby (4-5 anni). Dai 6 ai 16 anni un’offerta più incentrata sullo sport con la suddivisione in 3 gruppi: Mini (6-7 anni); Little (8/10 anni); Junior (11/16 anni) Gli istruttori guideranno i bambini alla scoperta delle loro abilità, in tutta sicurezza, negli ampi spazi dedicati a loro. Danza e psicomotricità, giochi di socializzazione, pittura e cinema saranno le attività per gli Infant, mentre per i Baby sono previsti anche sport a rotazione: piscina, calcetto, tennis, rugby, beach volley, baseball e basket. Academy - Camp Specialistici Forti delle esperienze didattiche invernali, 6 percorsi intensivi specialistici. • Tennis (6-16 anni) • Beach Volley (8-16 anni) • Subacquea (dagli 8 anni) • Nuoto (6-14 anni) • Calcio (6-17 anni) • Basket (da 6 a 13 anni) I corsi prevedono un numero chiuso e un attestato di partecipazione finale. Tutti i camp Academy sono divisi per età e livello di preparazione. English Camp (Dai 4 ai 7 anni) Il programma English Camp nasce per offrire ai bambini un approccio divertente all’inglese nell’età in cui assorbono i primi suoni in maniera naturale come se si trattasse della loro prima lingua. Il nostro docente madrelingua accompagnerà i bambini durante tutto il corso delle attività ludiche e sportive, parlando loro esclusivamente in lingua inglese. Ogni settimana i giochi, le canzoni e le attività saranno strutturate su un tema diverso in modo da poter agevolare l’inserimento dei bambini nelle attività in qualsiasi settimana. 39 QVN SPORT FITNESS DAY PER TUTTI Dall’ Hatha Yoga al Pilates allo Zumba: appuntamento immancabile quello del 30 marzo al Village di MARCO CATTELAN I l prossimo 30 marzo il Quanta Village ospiterà la festa del fitness, occasione ideale per scoprire alcuni dei corsi fitness solitamente in programma e per divertirsi in compagnia. La ricca giornata di appuntamenti si aprirà alle 9 del mattino con gli accreditamenti e si aprirà ufficialmente alle 10 con i primi corsi. Prima di svelarvi le caratteristiche delle singole attività, però, è importante dirvi che le “tipologie” saranno principalmente quattro, suddivise per aree di attività: dolce, media, intensa e acquatica. Alla prima categoria appartengono l’Hatha Yoga e il Pilates, attività che si svolgeranno nella Sala 1. Praticato ogni mercoledì sera al Village, l’Hatha Yoga trova le sue origini in oriente. Propone un particolare percorso di esercizi durante i quali si apprendono gli asana (le posture del corpo con cui avvicinarsi alla giusta respirazione), il Pranayama (l’insieme delle tecniche di respirazione necessarie ad accumulare ed utilizzare la propria energia) e la Meditazione. Insieme a MariaElena D’Agostino sarà possibile provare il pilates, il sistema sviluppato all’inizio del 1900 da Joseph Pilates. Alla base di questi esercizi c’è la volontà di controllare l’azione dei 40 QVN muscoli durante l’attività. Focalizzato soprattutto sui muscoli posturali, il Pilates porta a rinforzare i muscoli del tronco e gli addominali, tonificano il corpo e portano ad una maggiore fluidità dei movimenti in generale. Dalle 10 alle 18 (con pausa dalle 13 alle 14) si alterneranno sulla Pista le attività legate alla tonificazione: Fluid Tone & Stretch (con l’istruttrice Paola Antoniotti), Un quarto di giro (seguendo le indicazioni di Ilenia Lattanzio), Zumba (con Alessandro Nesta), Fat Killer (con Alessia Garbujo), Piloxing (con l’istruttore Stefano Devetris) e Power Tone con Riccardo Azzini. Fluid Tone & Stretch si focalizza su esercizi legati allo stretching e al tono muscolare; Un quarto di giro richiama il movimento delle lancette, proponendo quattro tipologie di esercizi tonificanti da eseguire in modo alternato; Zumba, invece, ha come obiettivo di coinvolgere i partecipanti facendogli eseguire delle coreografie studiate per svolgere un’attività cardio-vascolare intensa, tonificando in particolar modo gambe e glutei. Fat Killer è un’attività aerobica “pensata” per lavorare sulla massa grassa del corpo; Piloxing mescola elementi del pilates, della boxe e della danza, mentre Power Tone propone esercizi pensati per tonificare il corpo in tutte le sue parti. In piscina sarà possibile seguire Acqua Swash Tour, Kombat water, Acqua Circuit e Acqua Dance, corsi che s’ispirano a quelli legati alla tonificazione ma che prevedono l’esecuzione in acqua. Si tratta di esercizi basati sull’acquagym, ma dall’attività più intensa. Questi gli istruttori che vi seguiranno in piscina: Letizia Lenci e Ilaria Lattanzio per Acqua Swash Tour, Paola Antoniotti per Kombat Water, Letizia Lenci per Acqua Circuit e Luca Bertant per l’ora di Acqua Dance. Per gli amanti del fitness, infine, non poteva mancare lo Spinning. Un’ora intensiva durante la quale pedalare seguendo il ritmo della musica e le indicazioni di Davide Piccolotto, il nostro istruttore che ogni lunedì e giovedì svolge il proprio corso dalle 19. Per partecipare è necessario iscriversi inviando una mail a [email protected], indicando i corsi scelti. Per i Soci del Quanta Village la quota di partecipazione alla festa è di 10 euro (per chi s’iscrive entro il 16 marzo) o 15 euro (per chi s’iscrive dal 17); per gli esterni la quota è di 15 euro (per chi acquista la prevendita entro il 16 marzo) o 20 euro. QUANTA CREW NEL SEGNO DELL’ HIP-HOP SPORT CAMPIONI D’INVERNO ...SULLA SABBIA Il Quanta Crew è formato da un gruppo di ragazzi che ballano Hip-Hop al Quanta Village, allenandosi per partecipare a concorsi e spettacoli, valorizzando il bagaglio tecnico ed espressivo legato a questo tipo di disciplina. Sotto la guida del coreografo Marco De Magnis, i ragazzi del Quanta Crew si muovono seguendo ritmi tribali e sudamericani, r&b, dubstep; s’ispirano allo stile Hip-Hop di Los Angeles con contaminazioni popping, locking e house cramping, creando coreografie originali di grande impatto e coinvolgimento. Il Quanta Village per il secondo anno consecutivo sede della finalissima maschile della Mikasa Winter Cup, il grande torneo di beach volley di MARCO CATTELAN S empre più Quanta Village per gli appassionati di beach volley, e non solo a livello cittadino. Per il secondo anno di fila, infatti, il Quanta Village è tra le sedi del Mikasa Winter Cup, torneo che sta riscuotendo sempre più successo grazie al numero crescente di regioni coinvolte che hanno reso questa manifestazione tra le più importanti a livello nazionale. Il Quanta Village ospiterà le ultime due tappe della seconda edizione e, per il secondo anno, anche la finalissima della categoria maschile. Gli appuntamenti sono per 23 marzo (ultima tappa maschile e finalissima) e per il 13 aprile, ultima tappa del girone femminile. Ma le novità non finiscono qui. Con l’obiettivo di rendere il torneo da “interregionale” a “nazionale”, il Village si appresta ad essere uno dei più importanti centri di beach volley in tutta Italia. I suoi cinque campi uti- lizzabili tutto l’anno con continuità, l’intensa attività agonistica a tutti i livelli ed i corsi per ragazzi e adulti ne fanno ormai il centro di riferimento per questa disciplina. Tutto questo trova conferma nella possibile candidatura del Village ad ospitare nel 2014 una tappa del Campionato Nazionale Handbook, il circuito giovanile della FIPAV (la Federazione Italiana Pallavolo) nonché, nel 2015, una tappa del Campionato Nazionale della massima serie. Tra le loro partecipazioni segnaliamo l’HipHop Don’t Stop, oltre a spettacoli in tutta la Lombardia. Nel 2014 hanno già vinto il concorso di Lodi nella categoria Hip Hop over, mentre nel 2013 hanno partecipato al concorso internazionale California Dance Academy. Nel 2012 si sono classificati al 1° posto al concorso Show one. Lo staff del Quanta Crew: Marco Cascella Simone Cristofalo Elena Mennunni Giuseppe Messina Yonas Moffa Marco Papagni Noemi Sannino Il tutto senza dimenticare la Scuola di Beach Volley che con oltre 100 iscritti e innumerevoli corsi di differente livello tecnico è uno dei principali motori di promozione del beach, grazie anche alla collaborazione con altri centri come il Marconi e il Pala1. Di tutto questo ne sono ulteriore prova gli ottimi piazzamenti dei ragazzi del Village durante gli ultimi tornei Under. 41 QVN WEB GUARDA CHE SITO Eccolo qui! Il nuovo sito del Quanta Village: più news, più social, più touch... di PIETRO GALEOTO Menù istituzionale Curiosità: lo sapevi che la “Storia” del Quanta Village è strettamente legata al “lavoro”? Come raggiungerci nel modo più veloce? L’area “Dove siamo” ti darà tutte le risposte. Quanti campi da tennis trovi nella struttura? Tutti i dettagli ne “La Struttura” Slideshow Le copertine animate che raccontano le nostre iniziative e le nostre promozioni, i tornei e tutti gli appuntamenti con il Village. Al Quanta Village puoi “organizzare il tuo evento, assistere al campionato di Hockey in line, diventare un campione”: tutte le testimonianze del nostro staff. Il Club In quest’area, la grande novità del 2014. Il nuovo Club per gli appassionati di tennis, tante opportunità e agevolazioni per tutti coloro che sottoscriveranno l’abbonamento Club Gold. Scopri tutti i dettagli con un clic! 42 QVN quantavillag Menù target Le tre anime del Village: WEB Social Dalla home è possibile collegarsi ai nostri Social e tutti i contenuti del sito sono condivisibili su decine di social... • Sport, dove troverai tutte le informazioni riguardanti la nostra offerta sportiva, i corsi e le squadre agonistiche. • Business, l’area riservata alle aziende. • Tempo libero, l’offerta del Village legata al divertimento e alla ristorazione... Menù rapido A portata di clic “Prenotazione campi”, iscrizione alla “Newsletter” e “Tutti i Corsi” del Village. NEWS Aggiornamenti quotidiani sulle nostre attività. QVN L’ultimo numero del nostro House Organ scaricabile e l’archivio dei precedenti. Quanta Fisiomed L’area riservata al nostro poliambulatorio di fisioterapia e medicina sportiva. e.com RESPONSIVE WEB DESIGN Il nuovo sito è studiato per essere fruito da qualsiasi dispositivo. Prova subito a connetterti dal tuo smartphone. Footer Statuto, regolamento, privacy, le nostre convenzioni e i partner che ci accompagnano in questa splendida avventura. 43 QVN 44 QVN DICONO DI NOI Alcuni ritagli dalla stampa nazionale riguardanti il Gruppo Quanta, un’intervista al nostro Vicepresidente Enzo Mattina, altri articoli sulle Divisioni Sistema Moda e Agricoltura. A destra due ritagli tratti dal Corriere della Sera e dal settimanale ViviMilano, si citano i corsi che si svolgono al Quanta Village e si parla del nostro Tennis Club. Alacuni dei tanti articoli apparsi sulla stampa riguardanti la Coppa Italia vinta da HC Milano Quanta lo scorso Febbraio. 45 QVN AREA BIMBI GIOCA CON L’EXPO E IMPARA L’INGLESE! Tante Nazioni e tante ricette, tutte in inglese! È la volta di Zoe, spagnola che ci insegnerà a cucinare il Gazpacho di GIULIA GORGOGLIONE Hi Children, I’m Zoe from beautiful Sevilla in Spain. There are many world famous recipes from Spain, like Paella or Tortillas…but I have a recipe for you that’s very healthy and will give you plenty of vitamin C! All you need to get started is a blender and some super-tasty, juicy tomatoes. It is traditionally served as a cold vegetable soup. ¡QUE APROVECHE! Ingredients 1 red onion, chopped 2 garlic cloves, finely chopped 1 red pepper, deseeded and chopped 4 ripe tomatoes, chopped 1 slice of white bread 500ml passata Olive oil Wine vinegar 1 tsp Tabasco 1 tsp sugar Basil leaves 46 QVN AREA BIMBI VOCABOLI Blender = frullatore Onion = Cipolla Chopped = a pezzetti Garlic = aglio Clove = spicchio Pepper = peperone Seed = semi Deseeded = senza semi Ripe = maturo Slice = fetta Basil = basilico 47 QVN M A R Z O A P R I L E M A G G I O G I U G N AGENDA I PROSSIMI APPUNTAMENTI TENNIS Aprile La domenica mattina iniziano le competizioni a squadre di serie C maschile e C femminile dove giocano i nostri migliori atleti. Iniziano anche le competizioni di serie D maschile e femminile, la domenica mattina, riservate ai nostri soci e la squadra di over 45 maschile. Inoltre si svolgeranno anche le gare a squadre giovanili infrasettimanali. 15 Aprile Trasferta al Country Club di Montecarlo per seguire il torneo Rolex Masters 18-25 Maggio: campionati regionali under 12 maschili e femminili validi per qualificazioni ai campionati italiani 7-27 Aprile TORNEO BNL pre-qualificazioni per la Lombardia dei campionati internazionali d’ Italia PISCINA 23 Marzo Bolle sotto l’acqua, per bambini e ragazzi, l’appuntamento per conoscere lo sport subacqueo e ottenere il primo brevetto 25 Marzo Gare di fine anno della Scuola Nuoto Giugno apertura estiva della piscina BEACH VOLLEY 23 marzo Ultima tappa maschile Mikasa Winter Cup e finalissima nel pomeriggio 13 aprile Ultima tappa femminile Mikasa Winter Cup 13 aprile CAMP in FESTA! Porte Aperte… vieni a conoscere i camp multisport Quantaland, gli specialistici Academy e gli English Camp! 48 QVN 5 aprile SPORT E ALIMENTAZIONE Convegno Quanta Fisiomed O M A R Z O A P R I L E M A G G I O G I U G N O AGENDA FESTA DEL FITNESS 30 MARZO Una grande festa per tutti gli appassionati del fitness. 4 differenti aree di attività, dalla ginnastica dolce fino a quella più tonificante. Lezioni di Zumba, Spinning, Piloxing, Yoga e tante attività per tenerti in forma! Dalle 9 alle 18 i nostri gli istruttori del Quanta Village ti aspettano... consulta il programma dal sito! VENERDÌ AL VILLAGE EY OCK H 28 Marzo, 4 Aprile GIROPASTA ato pion e Aprfiilnali del Cam fasi titolo io Magg per il di ia ssima finali one d’Ital i p m a c Pasta in tutte le salse, bibita o birra, acqua, caffé e limoncello € 15,00 11 Aprile, 2 Maggio SPANISH DINNER Ap e in p ritiv da ine i Giu ta g no CORSI AL BRITISH INSTITUTES British Institutes Sede di Milano-Affori (Quanta Village) Via Assietta, 19 -20161 Milano 02.54065454 [email protected] Paella valenciana, sangria, acqua e caffé € 18,00 9 Maggio, 23 Maggio BBQ DINNER Girocarne alla griglia e verdure, patatine, 1/4 vino della casa obirra o bibita, acqua e caffè € 25,00 LA LOCATION PER I TUOI EVENTI Per festeggiare la prima comunione, organizzare un elegante pranzo di Pasqua con parenti e amici o festeggiare il proprio compleanno sarà un piacere. Per te uno staff capace di rispondere a tutte le tue esigenze e una location davvero speciale: ampi spazi verdi, area bimbi, allestimenti personalizzabili, menù su misura... tutto per rendere unici i tuoi eventi! Contatta la nostra Responsabile scrivendo a [email protected] 49 QVN C O N T A T T TENNIS Manuela Zoni STUDIO MEDICO Enrico Pozzi 339 1147069 [email protected] tel. 02 39565590 02 39565589 fax. 0283387812 [email protected] CALCIO BEACH VOLLEY PATTINAGGIO HOCKEY Marco Uda 02 83387564 [email protected] [email protected] PISCINA CORSI DIVING AGONISMO NUOTO Marco Uda 02 6621611 [email protected] AREA FITNESS BALLO Marco Uda 02 6621611 [email protected] RUNNING Reception 02 6621611 [email protected] USCITE DIDATTICHE Marco Uda 02 83387564 [email protected] CAMP Reception 02 6621611 [email protected] PUBBLICITÀ E SPONSORIZZAZIONI Antonio Cappellari 02 83387427 [email protected] EVENTI AZIENDALI CONGRESSUALI E P R I VAT I Emanuela Carena 02 83387231 [email protected] RISTORANTE PIZZERIA APERTURA DA LUN A SAB 12,30 - 14,30 e 19,30 - 23,00 DOMENICA 12,30 - 14,30 02 66200285 [email protected] Q U A N TA A G E N Z I A PER IL LAVORO 09,00-18,00 02 8330191 [email protected] C O R S I Q U A N TA RISORSE UMANE 09,00-18,00 02 54065439 [email protected] CORSI BRITISH INSTITUTES 09,00-18,00 Giulia Gorgoglione 2012 I 69 marzo- giugno 2014 DIRETTORE RESPONSABILE Dario Colombo [email protected] ORARI DI APERTURA DEL CENTRO SEGRETERIA Monica Lagomanzini [email protected] DA LUNEDÌ A SABATO 08,00-24,00 DOMENICA 08,00-20,00 CHIUSURA NELLE GIORNATE DI FESTIVITÀ NAZIONALE H A N N O C O L L A B O R AT O Illo Quintavalle, Vincenzo Mattina, Riki Tessari,Toni Cappellari, Giacomo Baldassari, Andrea Cappellari, Pietro Galeoto Giulia Gorgoglione, Marco Cattelan. ORARI DI APERTURA RECEPTION PROGETTO GRAFICO DA LUNEDÌ A VENERDÌ 10,00-20,00 Creature Milano 19 Matteo Guerra SABATO 09,00-18,00 DOMENICA 10,00-13,00 02 6621611 [email protected] Prenotazioni dei Campi da Tennis, Calcetto, Beach Volley tramite servizio Quant@-commerce www.quantavillage.com ART DIRECTOR Pietro Galeoto CHIUSO IN REDAZIONE il 5 marzo 2014 LA TIRATURA DI QUESTO NUMERO 13.500 copie S TA M PA 02 54065438 [email protected] QVN - QUANTA VILLAGE NEWS EDITORE: HCM Via Assietta 19 - 20161 Milano 02 6621611 [email protected] Pubblicazione trimestrale registrata presso il Tribunale di Milano N° 267 del 13 Aprile 2004 50 QVN Quanta Sistema Moda nasce dalla pluriennale esperienza maturata nel mercato della moda e del design. Un’esperienza che ha già “collezionato” clienti di prestigio, marchi internazionali e che oggi si è strutturata per offrire al meglio tutte le proprie potenzialità. Sistema Moda fa parte del Gruppo Quanta, una delle realtà più vitali e competitive nel panorama dei servizi legati alle risorse umane, con sedi in Italia e all’estero. quanta.com
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