Akrea assorbe Akros posti di lavoro a rischio

P L U R I S E T T I M A N A L E
€ 1,20 ANNO XXXIV N. 150
MARTEDÌ 31 DICEMBRE 2013
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UN GIORNO DA STADIO CON LA DIGOS
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TORRETTA DI CRUCOLI
Tra rabbia e gioia della Curva
la sicurezza prima di tutto
Inaugurato a Melissa
il museo della cultura
Era stato istituito
dalla Regione nel 1979
DE LORENZO ALLE PAGINE 4 E 5
SERVIZIO A PAGINA 26
ESPOSITO A PAGINA 19
Presepe vivente e panchine
nel mirino dei vandali
Akrea assorbe Akros
posti di lavoro a rischio
Sul 2013 che muore
Le direttive
della legge
di stabilità
SARCHIAPONE
Si va verso la fusione di
Akros ed Akrea, le due società addette rispettivamente allo smaltimento
della raccolta differenziata e dei rifiuti solidi urbani. Lo ha comunicato lunedì mattina il sindaco ai
capigruppo di maggioranza ed opposizione. La legge di stabilità esclude le
società miste come Akros
dalla gestione dei servizi
pubblici e lascia spazio
solo a quelle interamente
partecipate da enti pubblici.
PEDACE a pagina 2
L’anno nuovo
dalla A alla Z
Alle pagine 6 e 7
Vendite natalizie in calo del 15-20%
Commercio sempre più in crisi, si spera in un recupero con i saldi
In occasione della festività di Capodanno
il nostro giornale non sarà in edicola giovedì 2 gennaio 2014 e dà appuntamento a
sabato 4. Ai lettori ed agli inserzionisti gli
auguri di buon anno da parte della nostra
redazione.
A pochi giorni dal via ufficiale ai saldi invernali, da sabato
4 gennaio, anche se molti negozi li hanno anticipati con le
vendite promozionali, Confcommercio traccia un bilancio
delle vendite natalizie: confermata una forte riduzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Servizio a pagina 15
Pietoso velo
di crustuli
e tardiddri
L’Anno che muore non consegna significativi sussulti
alla cronaca, piatta e sonnecchiosa sia su grandi che
su piccoli temi. Figuriamoci
alla Storia. La guerra alle
Province sta per provocare
l’ennesimo, definitivo, default occupazionale al territorio, ma “crustuli e tardiddri”, doviziosamente innaffiati, pare abbiano la meglio
su questa preoccupazione,
forse avvertita lontana e irraggiungibile. Il Comune,
che, a sentire in giro e a
guardare da vicino, non presenta aspetti né sommessamente né clamorosamente positivi, viene consegnato alla stampa dal caro Peppino come un miracolo
scandinavo sia sul già fatto
che sull’avvenire. La qual
cosa interpella oggettivamente le nostre facoltà primarie di percezione della
realtà: ci stessimo sbagliando noi ed invece tutto funziona a meraviglia? Dei partiti non parlo: sono morti ancor prima dell’anno, né pare
abbiano lasciato eredi, ma
solo vedove inconsolabili
che, molto prosaicamente,
brigano per la reversibilità di
pensioni elettorali. Un moto
di sofferenza dell’anima,
confesso, me l’ha procurata
solo la lettera da Siano di Pino Mercurio, impegnato in
una battaglia (...)
Continua a pagina 2