Azione Settimanale della Cooperativa Migros Ticino¶8 settembre 2014¶N. 37 42 Idee e acquisti per la settimana A N G NI s 14 SE RA INO gro 20 AS T C i re R OS TI li M mb N EL ia te D fil set lle 2 ne al 2 o fin Il Formaggio Alpe Prato DOP Attualità Una prelibatezza leventinese di latte vaccino e caprino Guerino Celio, presidente della Corporazione Boggesi Alpe di Prato. (Giovanni Barberis) La pioggia, ma soprattutto il freddo di quest’anomala estate, hanno rallentato i ritmi della natura. Ma gli alpigiani sono abituati a seguire queste cadenze, come ci conferma Guerino Celio, agricoltore di Varenzo: «Tutto dipende sempre dai ritmi della natura». Guerino Celio è pure il presidente della Corporazione Boggesi Alpe di Prato di Ambrì che, come consuetudine, anche quest’anno ha caricato l’omonima alpe leventinese. Verso metà giugno, e presumibilmente fino a metà settembre, mandrie e alpigiani hanno potuto trasferirsi in montagna. I pascoli dell’alpe di Prato si sviluppano in tre corti diverse (Prato, Garzonera e Corte di Lago), tra i 1700 e i 2300 metri di altitudine, dove le circa 75 mucche brucano il prezioso foraggio. Il latte munto confluisce nella caldaia del casaro, nel caseificio di Prato, dove ogni giorno viene lavorato il prezioso liquido. Il formaggio Alpe di Prato è composto da latte vaccino (90%) e latte caprino (10%), prodotto nelle rinnovate strutture, dove avviene pure la stagionatura. Trascorsi i primi 60 giorni dall’inizio dell’alpeggio e superati i controlli della commissione, il formaggio può essere immesso sul mercato con il marchio DOP. Ognuno dei sei Boggesi (con Guerino Celio anche Aldo Celio, Daniele Mona, Franco Celio, Florio Celio e Germano Juri), a fine stagione può ritirare la sua parte di formaggio, in base a quanto prodotto dal proprio bestiame. Le forme arrivano quindi al consumatore che, anche presso i banchi formaggio Migros, Il gustoso formaggio Alpe di Prato DOP, 100 g Fr. 3.25. può trovare il gustoso Alpe di Prato. Un formaggio che, anche grazie alla sua percentuale di latte di capra, sa distinguersi nella ricca e variegata offerta alpestre. Ma che tipo di formaggio dobbiamo aspettarci? Lo abbiamo chiesto a Renato Bontognali, ispettore DOP ed esperto assaggiatore: «Il controllo DOP definitivo viene effettuato solo nel corso della prima quindicina di settembre, ma riferendomi alle passate stagioni posso dire che si tratta di un formaggio semiduro grasso, con una crosta artigianale tipica di colore marrone grigiastro. La pasta è elastica di colore giallo paglierino, mentre il sapore e l’aroma sono sia lattici di panna e burro, sia vegetali di erba fresca e fiori con sfumature di sottobosco, questo grazie alla ricca biodiversità dei pascoli della zona. Quando è più stagionato, il formaggio Alpe Prato scopre anche degli aromi di frutta secca come nocciola». Non ci resta che gustarlo. / Elia Stampanoni L’Alpe di Prato. Dopo 50 anni di continui miglioramenti qualitativi, il formaggio d’alpe ticinese è ormai riconosciuto come una vera specialità. Nel 2002 gli è stata conferita la prestigiosa DOP (Denominazione di Origine Protetta). Essa garantisce che il formaggio sia prodotto sull’alpe con latte crudo munto il loco nel rispetto di specifiche direttive igieniche e tecniche. La DOP inoltre garantisce la rintracciabilità del prodotto ed un invecchiamento di almeno 60 giorni nella cantina dell’alpe. A partire dai dieci mesi di affinamento, il formaggio d’alpe ticinese DOP viene contrassegnato con la specifica fascia argentata portante la dicitura «stagionato». Ulteriori informazioni: www.stea.ch.
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