Rassegna settimanale Esterniamo Rassegna stampa settimanale Esterniamo 27-31 ottobre 2014 Rassegna settimanale Esterniamo Copia di 5fdd5a98e5b49079ef5c1edab50a6195 Cronaca DOMENICA 26 OTTOBRE 2014 GAZZETTA » Nell’onda rossa 3500 modenesi A ROMA ALLA MANIFESTAZIONE DELLA CGIL 17 19° Anniversario 26-10-1995 26-10-2014 Hanno sfilato con striscioni e cori. Tania Scacchetti sul palco e finale con i Modena City Ramblers Prof. RODOLFO GELMINI La moglie, la figlia e i parenti tutti lo ricordano con l’amore di sempre. Foto ricordo per un gruppo di manifestanti modenesi Uno degli striscioni che hanno caratterizzato il corteo di oltre 3mila 500 modenesi a Roma Il corteo sfila per le vie di Roma in primo piano la segretaria Scacchetti Nell’onda rossa che ha invaso Roma, per dire no al Jobs Act con cori, striscioni e sfottò anti-premier, c’era anche una nutrita delegazione modenese, partita all’alba per la capitale. Erano 3500 a sfilare nel corteo. Un gruppo ha indossato magliette rosse con la scritta “Non sono da solo contro la crisi” camminando a fianco di un gruppo di esodati. Dalla Bassa uno striscione: “Non ci ha distrutti il terremoto, non ci ha travolti l’alluvione, se ne faranno una ragione”. Da Carpi era presente anche un folto gruppo di pakistani. Inoltre studenti modenesi hanno affiancato lungo tutto il percorso Susanna Camusso. Terminato il corteo, la segretaria generale della Cgil ‘‘ NO AL JOBS ACT Sì AI DIRITTI Partiti all’alba per la capitale In corteo esodati, studenti e da Carpi anche un gruppo di lavoratori pakistani di Modena Tania Scacchetti è salita sul palco. E la conclusione della manifestazione è stata con “Bella ciao” suonata dai Modena City Ramblers. Per il sindacato - è stato ribadito - la vera emergenza del Paese è il lavoro “da difendere e da creare. Per fare tutto ciò è necessario un deciso cambio della politica economica, l'attuazione di interventi pubblici e privati, l'estensione dei diritti, meno forme contrattuali e più stabilità, allargando le tutele universali e estendendo i contratti di solidarietà”. Fra i commenti alla manifestazione romana, contrapposta alla Leopolda di Firenze, il sindaco Gian Carlo Muzzarelli ha voluto intervenire per lanciare un Sos: «Noi Sindaci siamo in trincea... i Comuni hanno tagliato, e tanto, anno dopo anno. E non sono tutti uguali. Nei Comuni virtuosi come Modena si rischia di andare a tagliare servizi sociali, scuola e investimenti. Perciò ci vuole una correzione seria della legge, per quantità e qualità». Lina e ANGELO, 60 ANNI INSIEME GIULIA VACCARI Nel mio cuore e nei miei occhi il ricordo di te. Tuo fratello RICCARDO Modena, 26 ottobre 2014 Onoranze Funebri FARRI MODENA Viale Moreali, 229- Rua del Muro, 32- Via Jacopo Da Porto Sud, 532 TEL. 059-236013 I suoi cari ricordano lei e la sua mamma DANIELA nella S. Messa di oggi Domenica 26 Ottobre alle ore 21.15 nella Chiesa Parrocchiale di S. Benedetto Abate (Piazzetta Don Dossetti). Modena, 26 ottobre 2014 Onoranze Funebri FARRI MODENA Viale Moreali, 229- Rua del Muro, 32- Via Jacopo Da Porto Sud, 532 TEL. 059/236013 Alcuni dei cartelli pubblicitari rivendicati dalle Ferrovie e che erano stati occupati da cartelli abusivi NUOVA PROVINCIA IL TAGLIANDO PER VOTARE Domani in consiglio Muzzarelli illustra la riorganizzazione Nozze di diamante per Lina Fiandri e Angelo Benedetti, festeggiati dalle figlie Vanna e Maura, dai nipoti Laura, Marco, Eleonora, Lorenzo, generi e amici. 20° Anniversario GIULIA VACCARI Cartelli pubblicitari abusivi Fs e Rfi corrono ai ripari dei binari per mettere le loro inserzioni senza pagare dazio. Ma cos’è successo in realtà? Perché mettere dei cartelli di diffida grandi come una casa? «In realtà - spiegano informalmente i vertici della società - il contratto d’appalto con la vecchia società era scaduto e nei tempi tecnici per assegnare gli spazi a quella nuova si sono infilati gestori che incassavano a nostra insaputa, lasciando a noi i costi. Ora basta». (s.c.) On. Fun. PERATI LUCIANO - Modena Tel. 059.335714 20° Anniversario ALLA SCADENZA DELL’APPALTO Nella patria degli abusi di tutti i tipi e generi poteva mancare l’occupazione abusiva dei cartelli pubblicitari. Modena, da questo punto di vista, può vantare uno dei primi casi in Italia e in Regione. Non è un caso che attorno alla linea ferroviaria, all’incrocio delle strade più importanti, Reti Ferroviarie Italiane (Rfi) abbia letteralmente messo un cartello in formato gigantesco per evitare che i furbetti usassero gli impianti a ridosso Modena, 26 ottobre 2014 Una comunicazione del presidente Gian Carlo Muzzarelli in merito alla riorganizzazione della Provincia sarà presentata al Consiglio provinciale che si riunisce domani alle 14,30 nella sede della Provincia. Fanno parte del Consiglio il presidente e 12 consiglieri che non percepiscono alcuna indennità, come peraltro il presidente. Il Consiglio, in base alla legge di riforma delle Province, resta in carica due anni ed è un organo di indirizzo e controllo: approva bilanci, regolamenti, piani e programmi e ogni altro atto sottoposto dal presidente. Da consegnare - in originale, non valgono le fotocopie - a mano in redazione o spedire a Gazzetta di Modena, via Emilia Est 985, 41122 Modena. Rassegna settimanale Esterniamo 14 VARESE MARTEDÌ 28 OTTOBRE 2014 INTERVENTI DOPO LO SVERSAMENTO Gasolio nella Roggia, si allungano i tempi di bonifica Continuano senza sosta le operazioni di bonifica nei pressi della Roggia Nuova (nella foto Blitz), il corso d’acqua inquinato settimana scorsa dallo sversamento di circa 200 litri di gasolio, fuoriusciti dalla cisterna di una vicina azienda agricola. Impegnate sul posto, in prima linea ormai da alcuni giorni, ci sono le Guardie ecologiche del Comune. Sono proprio gli esperti a spiegare che probabilmente la conclusione del delicato intervento richiederà tempi più lunghi del previsto: da un lato ci sono le operazioni di bonifica; dall’altro le attività di indagine per arrivare a definire con precisione la situazione. Intanto, a ridosso del punto “incriminato”, nel corso d’acqua – che sfocia poi nel lago di Varese – è stata creata una nuova “strozzatura” con materiale assorbente, per scongiurare l’eventualità che il gasolio ancora presente nel torrente possa spostarsi e andare verso il lago. Questa mattina dovrebbero proseguire anche le attività di raccolta dei fanghi rimasti ormai impregnati della sostanza inquinante. Insomma, la situazione continua a essere tenuta d’occhio con grande attenzione. E non potrebbe essere altrimenti, vista anche la gravità della situazione di pericolo che si era venu- ta a creare, con la Procura di Varese che ha anche aperto un fascicolo per appurare la vicenda ed eventuali responsabilità. Proprio per questo motivo le Gev stanno raccogliendo tutto il materiale necessario a delineare un quadro completo. Al momento per il proprietario dell’azienda agricola – che fin da subito si sarebbe comunque dato da fare insieme con i tecnici intervenuti – si prospetta una multa che potrebbe aggirarsi sui 1.200 euro, ma resta ancora da capire se il Comune avanzerà richieste di risarcimento danni o se verranno accertate responsabilità più gravi. M.C. Pubblicità sospetta Esposto in Procura Il Comune inondato di richieste dalla stessa ditta per nuovi cartelli Il sindaco Attilio Fontana e il seco servizio. Il presunto raggiro gretario generale del Comune di starebbe appunto nel fatto che Varese, Filippo Ciminelli, si soinondando di istanze un Comune no recati ieri in Procura per sottoe sapendo che le risposte devono porre agli inquirenti lo strano caarrivare in termini quasi perentoso delle centinaia di istanze, perri, si potrebbe pensare ad una cacvenute quasi in contemporanea e cia agli indennizzi più che ad una tutte dalla stessa impresa, relatiricerca di spazi per nuovi impianve all’installazione di nuovi imti pubblicitari. pianti pubblicitari. Palazzo EstenL’impresa richiedente, che come se, nei giorni scorsi, aveva già dedetto ha sede fuori dalla Lombarpositato in Tribunale un esposto dia, avrebbe fatto analoghe e co(firmato dall’avvocato Ciminelli) piose iniziative in altri città italiain cui venivano auspicati «accerne. Il Comune lo fa notare neltamenti» sulla sussistenza di l’esposto: «Risulta che moltissi«eventuali profili di rilevanza pemi Comuni, sparsi in tutta Italia, nale». Già perché la valanga di abbiano ricevuto, dalla società in domande - il numero è salito a questione, istanze in numero conquota 900 - è molto, molto sospetsiderevole». E anche questo conta e non ha precedenti. tribuirebbe ad alimentare i sospetPer quale motivo un’impresa, ti. non varesina e non lombarda, Nelle singole istanze inoltrate a chiede di piazzare nel capoluogo Palazzo Estense viene specificacosì tanti pannelli della pubblicito che i cartelli avrebbero dimentà? Sarebbero in media due o tre Il segretario comunale Filippo Ciminelli con il sindaco Attilio Fontana (foto Blitz) sioni di un metro in lunghezza e per ogni via della città. Un danno uno e mezzo in altezza. La stessa l’ha già creato: arrivando tramite lamento, si espone al rischio di in- tà, il segretario generale ha spie- impresa individua i luoghi, nelle Pec (posta elettronica certificata) dennizzi. L’impresa infatti po- gato ieri che gli uffici stanno lavo- vie, attraverso coordinate prese all’indirizzo della casella dedica- trebbe, a prescindere dall’effetti- rando a testa bassa per risponde- con Gps satellitare. Il Comune si ta alle comunicazioni vo danno subito, pre- re, entro due mesi, a è rivolto dunque alla tra l’ente locale e i pritendere 30 euro di ri- tutte le centinaia di doProcura affinché venvati, le istanze hanno sarcimento per ogni mande pervenute sul- Palazzo Estense ga accertata, diciamo Centinaia di bloccato l’attività. di ritardo e per la Pec. Questo per la buona fede. teme una truffa così, domande sulla giorno «Un forte rallentaogni istanza non anco- mettersi comunque al Ma non solo: è stata mento» si legge nelra evasa. Lo prevede riparo da richieste ri- e ipotizza anche inoltrata segnalazioPec: 60 giorni l’esposto. del fare". sarcitorie. ne anche all’Agenzia il reato di per rispondere ilMa"decreto Ora, a norma di legge dinanzi ad un mo- Nel frattempo però la delle entrate perché le funziona così: il Co- altrimenti scatta le impressionante, situazione è stata porcentinaia di domande interruzione di mune è tenuto a riuna mole record di tata all’attenzione delerano prive di bollo. l’indennizzo spondere a ogni singopratiche piombate in la Procura. Il sospetto pubblico servizio Della q u e s t i o n e la richiesta (accoglicontemporanea, an- è che dietro a questo (valanga anomala di mento o diniego) con motivazio- che un Comune ben attrezzato co- fenomeno si possa celare un tenta- istanze) è stato informato anche ne. Se non assolve a questo dove- me Varese si trova in grandi diffi- tivo di truffa oltre che un possibi- il prefetto di Varese. re entro 60 giorni, come da rego- coltà a rispettare i tempi. In real- le reato di interruzione di pubbliP.M. TRA LOZZA E VARESE Discarica abusiva, arrivano le Gev (m.c.) – L’inciviltà non conosce sosta. Ma al tempo stesso pure l’attività delle Guardie ecologiche del Comune non concede tregua. E così i “paladini del verde” di Palazzo Estense sono già sulle tracce del misterioso individuo che, probabilmente nella notte tra domenica e ieri, ha abbandonato in una piazzola di viale Borri, al confine tra i Comuni di Varese e Lozza, numerosi oggetti che sembrano provenire dalla ristrutturazione di un bagno: pezzi di lavandini, un termosifone e altro materiale di scarto proveniente da un cantiere. Le Gev guidate dal coordinatore Fausto Gambaro, ricevuta la segnalazione in merito alla piccola discarica abusiva, non hanno perso tempo, lanciandosi subito nelle indagini. Ora la speranza è che possano arrivare al più presto a identificare l’autore del gesto: per lui si prospetta una multa piuttosto salata. Del resto, soltanto poche settimane le stesse Guardie ecologiche erano riuscite a rintracciare il responsabile di un atto simile: a ridosso della pista ciclabile della Schiranna, in mezzo a un prato, erano stati trovati modem, telefoni e altri apparecchi che sembravano provenire da un ufficio. Grazie a pochi dettagli, le Gev avevano identificato il negozio da cui provenivano tutti quegli articoli, la cui titolare aveva affermato di non saperne nulla e di essersi affidata a un professionista per il corretto smaltimento. Come spesso è capitato in altri casi analoghi, l’addetto si era invece sbarazzato di tutto creando una piccola discarica nel verde. DENUNCIATO Ventenne ruba telefono Incastrato da una "app" Si era recato nell’agenzia interinale per trovare un lavoro ma, quando l’impiegata che ne seguiva la pratica si è assentata un attimo dalla scrivania, ha pensato bene di rubarle il prezioso iPhone lasciato sulla scrivania. Ma il giovane ladruncolo è stato rintracciato con uno stratagemma tecnologico ed è stato denunciato per furto. L’episodio è avvenuto l’altro giorno, in uno sportello del centro cittadino: il ventenne varesino si è presentato chiedendo un lavoro congeniale alle sue competenze e ha approfittato di un attimo di distrazione dell’addetta. Con rapidi movimenti ha arraffato il prezioso telefonino e l’ha infilato in tasca, per poi dileguarsi e far perdere le sue tracce. Accortasi del furto, la donna ha chiesto aiuto alla polizia di Stato, che ha attivato le ricerche contando su un “alleato” in più. Sì, perché nello smartphone era attiva l’applicazione - una sorta di programma, per intenderci - che consente di seguirne gli spostamenti attraverso un computer. E proprio grazie a questo tipo di localizzazione satellitare, gli agenti della Squadra Volante (nella foto Archivio) sono arrivati fino a una piazza piuttosto distante dal luogo del furto. Qui hanno rintracciato il ventenne, che però poco prima si era sbarazzato dell’iPhone: questione di istanti, e il ragazzo aveva barattato il prezioso cellulare con un altro di minor valore, a cui però nella trattativa erano stati aggiunti alcuni contanti. Il secondo “possessore” del cellulare, evidentemente più abile e accorto del primo, ha però subito disattivato l’applicazione antifurto. Ora proseguono le indagini per risalire all’identità dell’attuale utilizzatore. Nel frattempo il giovane varesino è stato denunciato in stato di libertà: ora, come detto, dovrà rispondere del reato di furto. M.C. Ladri al PalaWhirlpool: bar nel mirino (m.c.) – I gestori del bar all’interno del PalaWhirlpool hanno fatto l’amara scoperta all’indomani della partita di basket, quando sono rientrati nel locale. Dalla cassa erano spariti circa 30 euro, lasciati all’interno dopo il match di sabato tra Openjobmetis e Reggio Emilia. Una partita conclusa al terzo supplementare e che ha infiammato il palazzetto di Masnago, alla quale probabilmente hanno assistito anche i ladruncoli. Sì, perché tra le ipotesi più accreditate al vaglio dei poliziotti della Questura, che stanno seguendo la vicen- Il furto sarebbe avvenuto al termine della partita (foto Archivio) da, c’è quella di un furto compiuto da qualcuno che, al termine della partita, è riuscito a trovare un modo per rimanere all’interno della struttura, eludendo i consueti controlli a fine gara. Insomma, il malfattore – o i malfattori, resta ancora da capire in quanti possano aver agito – avrebbe atteso che il PalaWhirlpool tornasse vuoto e silenzioso, per poi raggiungere il bar dell’impianto, puntare la cassa e arraffarne il contenuto. Per la verità, considerato soprattutto il “rischio” che l’operazione ha comportato, il bottino è stato piuttosto esiguo: 30 euro in tutto. A far propendere gli inquirenti per questa ricostruzione è soprattutto il fatto che non è stato individuato alcun tipo di effrazione delle porte d’accesso all’impianto. XX TV ConeglianoVazzola Mercoledì 29 ottobre 2014 VAZZOLA Sindacati e lavoratori ieri in assemblea. Vertice con l’azienda tessile il 17 novembre Rassegna settimanale Esterniamo Gli operai della Timavo: «Serveilconcordato» Elisa Giraud POSTI A RISCHIO VAZZOLA Un infarto fatale mentre coltiva il suo orticello: muore a 85 anni CONEGLIANO - (el.gi) È stato colto da infarto mentre lavorava nel suo orto. Virgilio Soldan, 85 anni, pensionato, è stato trovato accasciato a terra in via Cavazza, senza vita, dai familiari. L'allarme è scattato all'ora di pranzo quando l'85enne non è rientrato in casa per mangiare. I parenti sono andati a vedere come mai l'uomo non era ancora rincasato. Lo hanno trovato riverso per terra, immobile, non dava segni di vita. Hanno immediatamente chiamato il 118 ma quando l'ambulanza è arrivata sul posto, per l'anziano non c'è stato più nulla da fare. Inutili i tentativi di rianimarlo, il cuore si era fermato. Il medico non ha potuto far altro che constatarne il decesso. Sul posto per gli accertamenti di rito è giunta anche una pattuglia dei carabinieri di Conegliano. Appurato che si è trattato di morte naturale, gli uomini dell'Arma non hanno potuto far altro che confortare i familiari tra cui la figlia Daniela, titolare della fioreria Gazebo di via Matteotti. Sembra che l'anziano in passato abbia sofferto di patologia cardiaca. Tuttavia nei giorni precedenti non aveva accusato malesseri particolari che facessero presagire quanto accaduto. Faceva una vita tranquilla, ma non ha mai rinunciato a coltivare il suo terreno che per lui era una passione. La data del funerale non è ancora stata fissata. © riproduzione riservata I SOCCORSI all’arrivo degli infermieri e del medico non è rimasto altro che constatare la morte Quasi cento i dipendenti col fiato sospeso Per la "Timavo&Tivene" di Vazzola il concordato rappresenta un'ancora di salvezza. I lavoratori sono preoccupati, tuttavia la richiesta di concordato in bianco non è un segno di resa anzi, è un modo per dare continuità all'azienda. Ieri i sindacati hanno incontrato i 97 dipendenti dell'azienda milanese che ha il cuore produttivo a Vazzola. Una tintoria altamente specializzata alla quale il lavoro non manca, piuttosto a mancare è la liquidità. Nei mesi scorsi la crisi del settore tessile si è fatta sentire. Molti gruppi hanno spostato la produzione all'estero a discapito del made in Italy. «Vogliamo vederla in positivo - afferma Andrea Misericordia di Femca Cisl -. Il concordato è stato chiesto per far sì che l'azienda possa continuare la sua attività». I vertici della Timavo & Tivene hanno scelto la strada del concordato per tutelare l'azienda ed i lavoratori. Vista la solvibilità non sempre immediata, c'era il rischio che qualche fornitore potesse avanzare istanze che avrebbero messo in difficoltà e sbarrato la strada al proseguimento dell'attività aziendale. Attualmente la Timavo&Tivene è nel pieno della stagione lavorativa. Gli operai sono regolarmente al lavoro per dare seguito alle commesse in essere. La produzione finora non si è fermata e non si fermerà. Azienda e sindacati dunque lavorano nella stessa direzione, quella del concordato che permetterebbe la continuità produttiva. La Timavo & Tivene spa è la più grande realtà di nobilitazio- ne tessile su maglia per conto terzi operante in Italia e negli ultimi anni ha fatto pure investimenti tecnologici importanti. Nel portfolio dei clienti più importanti ha nomi quali Calzedonia ed il gruppo Armani. Sindacati e proprietà si sono dati appuntamento al 17 novembre per un aggiornamento. Nel frattempo la società è aperta a vagliare eventuali proposte di nuovi soci o finanziatori. I dipendenti insomma, ce la metteranno tutta per salvare l’azienda. E’ questo il mandato dato anche alle rappresentanze sindacali di base. SAN PIETRO DI FEELTTO Polo scolastico più sicuro con 300 mila euro SAN PIETRO DI FELETTO - Approvati con una delibera i lavori di messa in sicurezza delle strutture del polo scolastico di Rua di Feletto. In particolare la scuola media, di costruzione più lontana nel tempo, beneficierà di interventi di ade- guamento e sistemazione, così come la palestra, al servizio anche del medesimo istituto. L'edificio necessita, inoltre, di interventi sulla copertura, con obiettivi di efficientamento energetico, in riferimento anche alla funzionalità dell'instal- L’AZIENDA tessile, quasi cento dipendenti rischiano di tornare a casa se la proprietà sceglierà la strada della liquidazione; ma si lavora per il concordato © riproduzione riservata lato impianto di produzione di energia di origine fotovoltaica. Gli interventi per l'edilizia scolastica che possono essere ammessi a contributo sono rivolti alla ristrutturazione, miglioramento, adeguamento sismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all'istruzione scolastica, per un prezzo complessivo dell'opera di 300.000 euro. LA SANZIONE Il negozio Clan ricorre contro la sentenza del giudice di Pace Pubblicità irregolare: stangata Giampiero Maset CONEGLIANO IL RICORSO Comune in giudizio Un'azienda per la vendita di prodotti di abbigliamento ha pagato una prima multa per alcuni cartelloni pubblicitari non autorizzati, ma non li ha rimossi ed è scattata un'altra sanzione molto più pesante, a cui si è opposta. A decidere saranno i giudici del Tribunale di Treviso, dopo che il giudice di Pace di Conegliano ne ha respinto il ricorso. Ma ecco la ricostruzione della particolare controversia, basata sulla documentazione ufficiale del Comune. Con un verbale del 16 marzo del 2012 del comandante della polizia locale, era stato contestato alla Clan srl (in città ha uno dei suoi centri di vendita di abbigliamento mare, costumi da bagno, polo e t-shirt, lungo la circonvallazione, ndr) di avere installato degli impianti pubblicitari in assenza della prescritta autorizzazione. La società non solo non si era opposta, ma ha pagato questa prima sanzione di appena qualche centinaio di euro. L'11 giugno dello stesso 2012, lo sportello unico ha però diffidato la società a rimuovere entro dieci giorni gli impianti pubblicitari contestati, che erano rimasti al loro posto. Non avendolo fatto, è stato emesso nei suoi confronti un verbale di violazione con l'applicazione di una seconda pesante sanzione di 4mila e 445euro. Con un ricorso la società ha impugnato presso il giudice di Pace di Conegliano la diffida e la successiva sanzione pecuniaria. Con una sentenza depositata il 24 agosto del 2013, il giudice di Pace ha respinto il ricorso, rilevando che la prima sanzione non solo non era stata opposta, ma altresì era stata pagata. Di conseguenza avrebbe dovuto essere pagata anche la seconda. La Clan srl ha deciso di citare il Comune di Conegliano presso il tribunale di Treviso, con un atto notificato il 20 giugno scorso, contro la sentenza del giudice di pace di Conegliano. Ritenendo corretto l'operato dell'amministrazione, il 23 ottobre scorso la giunta comunale ha deciso di costituirsi in giudizio, avvalendosi dell'avvocato Lara Costa dell'ufficio legale comunale. VittorioVenetoColleUmberto Giovedì 30 ottobre 2014 VITTORIO VENETO - (c.b.) I comuni del vittoriese, da Miane a Sarmede, insieme per la gestione dello Iat di Vittorio Veneto, l'ufficio informazioni e accoglienza turistica. Dopo il passaggio della competenza sugli uffici turistici dalla Provincia alla Regione, quest'ultima ha chiesto ai vari comuni una manifestazione di interesse per una gestione del servizio di informazione e accoglienza turistica. L'amministrazione vittoriese ha così pensato di coinvolgere in questo progetto 10 comuni dell'area (Cappella Maggiore, Cison di Valmarino, Colle Umberto, Cordignano, Follina, Fregona, Miane, Revine Lago, Sarmede e L’ACCORDO Ufficio turistico: un patto tra 11 sindaci per la gestione UNA VEDUTA di piazza Flaminio: l’ufficio turistico resta in città TV XXVII Tarzo) anche nell'ottica di un progetto turistico comune, valorizzando insieme il patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico che nel 2013 ha richiamato 95 mila turisti. «Il mantenimento dell'ufficio Iat in città è di fondamentale importanza per la veicolazione dell'ampia offerta turistica che il nostro territorio presenta - afferma il vice sindaco Alessandro Turchetto - Sono particolarmente contento che anche i comuni dell'area del vittoriese condividano pienamente questa opportunità e che tutti uniti ed assieme abbiamo deciso di fare squadra». La proposta di gestione è stata ora inviata alla regione. COLLE UMBERTO Centinaia di mail in municipio con richieste di affissione: maxi penale evitata per un soffio Rassegna settimanale Esterniamo Cartelloniconiltrucco: ilComunerischiagrosso Fulvio Fioretti COLLE UMBERTO Cartelloni con il trucco. Il Comune ha rischiato grosso. Per un soffio, infatti, ha evitato di dover pagare una maxi penale per la valanga di mail (almeno un centinaio) con le quali veniva chiesto di poter affiggere dei cartelloni pubblicitari lungo le strade comunali. Se il Municipio non avesse risposto nei tempi stabiliti avrebbe dovuto sborsare una somma non indifferente. Una stangata per il Comune di Colle, scongiurata all’ultimo momento, per una delle norme sulla sempli- ficazione burocratica emanate dal governo lo scorso aprile nel settore della cartellonistica pubblicitaria stradale. Presa alla lettera potrebbe provocare molti danni agli enti pubblici, e ne sanno qualcosa a Colle Umberto. «Vero che siamo alla vigilia dell'inaugurazione di un centro commerciale - denuncia il sindaco Edoardo Scarpis - e una nostra delibera vieta l'esposizione su strade comunali, ma la montagna di mail arrivate via posta elettronica certificata negli uffici da una agenzia con la richiesta di collocare cartelloni pubblicitari sul territorio comu- nale, ci ha insospettito. Mai successa una cosa del genere al punto che in un primo momento abbiamo deciso di non rispondere, pensavamo ad un errore». Non era così. In pratica l'agenzia richiedeva in ogni mail di poter SINDACO DISPERATO «Uffici al lavoro giorno e notte per rispondere in tempo» STANGATA evitata per un soffio: il Comune di Colle Umberto ha rischiato di dover pagare una penale installare un cartello su strade comunali. «Che non fosse una richiesta cumulativa, ma di singoli cartelloni, oltre un centinaio, mi ha spinto ad andare a fondo della questione - continua il sindaco - e soprattutto mi aveva colpito la richiesta di installazione di un cartello lungo una strada comunale bianca, inu- IL PROGETTO Cinque immigrati ospiti della Caritas danno una mano nelle serre e alle associazioni Profughi volontari: un aiuto alla Coop Fenderl Claudia Borsoi VITTORIO VENETO Profughi volontari con la Caritas di Vittorio Veneto. La legge non permette ai migranti, in attesa di uno status giuridico, di lavorare, ma di fare i volontari sì. E così l'ente, che in città oggi accoglie cinque migranti, due arrivano dal Bangladesh e tre dal Pakistan, ha deciso di mettere in piedi da qualche settimana un progetto che vede impegnati i profughi, ogni mattina, in attività. «Per rispettare la dignità di queste persone si è voluto organizzare una collaborazione con la cooperativa Fenderl e la Consulta dell'associazionismo culturale vittoriese. Al mattino questi ragazzi sono disponibili per OSPITI Al Ceis i migranti sono una novantina attività di volontariato: danno una mano all'area Fenderl o nelle serre della cooperativa - spiega Barbara Ceotto, assistente sociale della Caritas nel reportage realizzato da La Tenda TV in onda sul canale 110 e su www.lantendatv.it - Il ritorno è stato positivo: i ragazzi la vedono come un'occasione, come un'opportunità per inserirsi e mettersi alla prova e dalle persone con cui collaborano c'è un'apertura verso questi ragazzi. Il progetto partito da qualche settimana sta dando dunque un buon esito». Oltre a questi cinque profughi, in città altri novanta circa, provenienti dall'Africa, dal Medio Oriente e dall'Asia, sono ospitati dalla cooperativa Integra presso il Ceis di via Marconi. tilizzata, in aperta campagna. Qualcosa non quadrava come il fatto che le mail certificate richiedevano risposta entro 30 giorni». Sindaco e segretario comunale sono andati a verificare: l'agenzia non rispondeva e allora si è andati a vedere le nuove normative per la cartellonistica stradale. Altro che semplificazione: una delle norme dispone che se non si risponde entro i termini previsti si paga una penale da 30 e fino a 2000 euro per ogni richiesta inevasa. «Abbiamo rischiato il dissesto finanziario, gli uffici hanno lavorato giorno e notte per rispondere via posta elettronica, e abbiamo concluso proprio l'ultimo giorno utile - ammette Scarpis - È una sorta di sistema truffaldino, sia pure formalmente legale, ed è avvenuto anche in altri comuni. So che la magistratura sta indagando. Una cosa è la legge di semplificazione, altra la precisa volontà, giocando sui grandi numeri, di mandare in rosso i comuni con le richieste risarcitorie in caso di mancata risposta. È una norma da rivedere». CAPPELLA MAGGIORE Piano degli interventi: le novità in due incontri L’Amministrazione presenta il nuovo Piano degli interventi del territorio in due incontri che si terranno entrambi oggi, nella sala A del municipio. Il primo, alle 18, è rivolto ad associazioni di categoria, enti, amministrazioni locali; il secondo, alle 20.30, è pensato per tutti i cittadini. Diverse sono le novità introdotte per le zone già costruite e urbanizzate. Ad esempio, a fronte di dover cedere all’esterno dei lotti edificati un’area a parcheggio al comune, ora viene dato mandato ai privati di realizzare delle opere a interesse per tutta la comunità, come ad esempio un tratto di fognatura o un pezzo di marciapiede. Se da un lato sono stati confermati i lotti edificabili da 700/800 metri cubi previsti dai precedenti piani regolatori, dall’altro sono stati eliminati alcuni lotti in seguito alle richieste di cittadini che non sono più interessati a costruire. «Sono state previste – anticipa l’assessore Roberta Pozzobon – quattro o cinque aree di nuova edificazione. In cambio della nuova volumetria abbiamo pensato di richiedere delle opere idrauliche (pozzi perdenti, drenaggi) che risolvano il problema dell’acqua in alcune zone che spesso si allagano quando piove. Nell’ottica di incentivare il recupero degli edifici che già esistono, è stata introdotta la possibilità di “recuperare” ad uso abitativo i sottotetti e i piani seminterrati delle case costruite da una certa epoca in poi». Gerda De Nardi UNO SCORCIO del centro PROVINCIA AREZZO 21 VENERDÌ 31 OTTOBRE 2014 Rassegna settimanale Esterniamo VALDICHIANA CORTONA Premio nazionale a Mario Torelli È uno dei «padri» del Maec UN IMPORTANTE riconoscimento per uno dei più noti e stimati amici di Cortona che ha avuto un ruolo fondamentale anche nella nascita e nello sviluppo del Museo dell’Accademia Etrusca (Maec): il professor Mario Torelli, nato a Roma nel 1937 e docente presso l’Università di Perugia. Mario Torelli è infatti fra i vincitori del premio Balzan 2014. La Fondazione internazionale premio Balzan, fondata a Lugano nel 1956 in memoria di Eugenio Balzan, assegna annualmente quattro premi nelle categorie “lettere, scienze morali e arti, scienze fisiche, matematiche, naturali e medicina” I Premi Balzan annuali hanno un valore di 750 mila franchi svizzeri ognuno (circa 620 mila) e la metà di ciascun premio dovrà finanziare, su indicazione del premiato, progetti di ricerca svolti da giovani studiosi e ricercatori.I premi saranno consegnati il 20 novembre a Roma dal presidente della Repubblica. G.S. •• LA DIFESA L’ATTACCO «L’ESPOSTO DI BITTONI & C. ALLA SOPRINTENDENZA NON HA FONDAMENTO GIURIDICO» «LA CLASSE DIRIGENTE PD CI HA PORTATO AL DISSESTO ED È SOLO DEMAGOGICA» «L’esposto di Bittoni? Demagogia» L’assessore Milighetti risponde all’ex sindaco sui cartelli stradali — CASTIGLION FIORENTINO — L’ASSESSORE al Traffico Devis Milighetti rispedisce al mittente le bacchettate dei Democratici per Castiglioni sulla vicenda dei cartelli stradali e dei documenti non inviati alla Soprintendenza. «La richiesta del parere preventivo della Soprindentenza è necessaria solo in caso di cartelli o altri mezzi di pubblicità. Pertanto l’esposto di Bittoni & C. è privo di fondamento giuridico, visto che sia la segnaletica orizzontale che i dissuasori rientrano nei segnali stradali e pertanto l’installazione è di competenza del Comune», scrive in una nota Milighetti. Era stato il gruppo capitanato da Bittoni a segnalare le modifi- che alla segnaletica alla Soprintendenza che a sua volta aveva richiesto chiarimenti al Comune. Dopo pochi giorni il caso è stato chiarito: non si tratta di cartelli pubblicitari, ma di segnaletica stradale e quindi basta attenersi al codice della strada. Il caso non finisce qui e Milighetti va giù pesante con Bittoni e soci: «Abbiamo risposto in maniera esauriente alla Soprintendenza che si era solo limitata a chiederci chiarimenti sui lavori eseguiti, spiegando l’esattezza del nostro iter. Abbiamo operato quindi con tempestività nel rispetto delle regole e mi auguro che la stessa solerzia dimostrata in quest’occasione, il gruppo Democratici per Castiglioni la utilizzi per far venire alla luce le numerose questioni nebulose del nostro recente passato, che vedono attori alcuni componenti della loro parte politica e anche il loro capogruppo». L’occasione data dalla vicenda dei segnali stradali permette alla maggioranza di levarsi qualche sassolino dalle scarpe: «L’ennesima dimostrazione di come la classe dirigente Pd, che ha portato il nostro Comune al dissesto, continui a operare con approssimazione e demagogia; in questo caso è presente anche l’aggravante, visto che la questione parcheggi è opera proprio di Bittoni, il quale vorrebbe ora cancellare con la mano sinistra quello che aveva disegnato con la destra». Massimo Pucci FURIBONDO Devis Milighetti CORTONA IL CONSIGLIERE D’OPPOSIZIONE MEONI PARTE ALL’ATTACCO: «È CONCORRENZA SLEALE» «Commercio abusivo sulla Sr71: perché il Comune non fa nulla?» BANCHETTI Sulla strada 71 TROPPI commercianti ambulanti abusivi lungo le strade principali del territorio cortonese? E’ quello che afferma Luciano Meoni, del gruppo consigliare Uniti per Cortona. “Lungo la strada Sr71 e non solo — afferma l’esponente di opposizione — spesso si notano ambulanti ‘improvvisati’ stranieri che di fatto svolgono attività di commercio, occupando anche il suolo pubblico senza autorizzazioni. Questi pseudo commercianti rimangono per un intera giornata nel luogo dove installano il proprio banco di ven- dita, come accade spesso in zona Vallone e Tavarnelle, con un vero ‘accampamento’ di merce esposta, in barba ad ogni regolamento del commercio”. Meoni dichiara anche che “i commercianti che svolgono con passione e dedizione la propria attività, sobbarcati da tasse e balzelli, debbono stare ligi al proprio dovere, mentre per questi soggetti verrebbe applicata un’altra legge, visto il comportamento della polizia municipale”. Il capogruppo di Uniti per Cortona ha chiesto alla giunta comunale se la polizia muni- cipale abbia elevato sanzioni o obblighi di sgombro al soggetto ambulante che normalmente si colloca in località Vallone e in località Tavarnelle, sembrerebbe senza nessuna autorizzazione o concessione, se si le risultanze degli stessi controlli, ma anche di sapere i motivi per cui, le pattuglie della polizia municipale, che non possono non notare il soggetto, visto il deposito auto che si trova proprio in località il Vallone, non effettuino controlli, e la richiesta di sgombero. Giancarlo Sbardellati
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