Rassegna Stampa di Venerdì 12 settembre 2014

Rassegna Stampa di
Venerdì 12 settembre 2014
Scuola, Formazione, Università, Ricerca
il Sole 24 Ore
Libero Quotidiano
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Avvenire
Corriere della Sera - ed.
Milano
il Gazzettino
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12/09/2014
Il Secolo XIX
la Gazzetta del
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12/09/2014
SCUOLA, AL VIA PRIMO FONDO IMMOBILIARE
I MIRACOLI DI RENZI
"SU AL NORD" PER FARE I PROF E IN PUGLIA LE CATTEDRE VUOTE
UNA FORMULA PER LA GIUSTA DISTRIBUZIONE
HA VINTO IL CONCORSO IN SVIZZERA MA E' ITALIANO: "NIENTE
POSTO"
GLI INSEGNANTI PRECARI IN CODA A PREGARE "SAN" RENZI
I MINISTRI TORNANO NELLE LORO SCUOLE: OK ALL'INVITO DI
MATTEO
OVADA, 650 AL VIA ALLE SUPERIORI
VIA AL TRASPORTO ALUNNI DISABILI
BORSA DI STUDIO PER ASPIRANTI GIORNALISTI
LE OCCASIONI DELLA SETTIMANA
COSI' LE SOCIETA' CERCANO I NUOVI TALENTI
UNIVERSITA', RIAMMESSI 500 ESCLUSI DAI TEST
MEDICINA, IL TAR BOCCIA I TEST IN UNDICI UNIVERSITA'
UNA POLTRONA PER TE GLI AMICI DI RENZI SEMPRE AL POSTO
GIUSTO
Economia, Lavoro, Previdenza
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12/09/2014
"UE MANCANO LO SFORZO PER CRESCITA E LAVORO
CONTRATTI STABILI, TAGLIO IRAP FINO A 5 MLD
DIRIGENTI, IL 17% HA CAMBIATO LAVORO
FONDO UE CONTRO LA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE
LA TENTAZIONE DI RENZI SULL'ARTICOLO 18 USARE L'INDENNIZZO
INVECE DEL REINTEGRO
SENZA INVESTIMENTI NON BASTA LA FLESSIBILITA'
SPOIL SYSTEM? I DIRIGENTI PUBBLICI RESTANO TALI A VITA
CONTRATTI DI SOLIDARIETA' TRAINO DELLE ASSUNZIONI
ORA LA LEGGE DELRIO FA SUL SERIO
ETIHAD INCONTRA ALITALIA, SINDACATI E LUPI
SANITA', REGIONI ALL'ATTACCO SUI TAGLI IL GOVERNO:E' SOLO
LOTTA AGLI SPRECHI
LAVORO, SI POTRANNO REGALARE LE FERIE AI COLLEGHI IN
DIFFICOLTA'
PALAZZO CHIGI NON VUOLE TORNARE INDIETRO: SERVIZI SALVI,
COSTI STANDARD ANCORA INAPPLICATI
JOBS ACT, PIU' SOLIDARIETA' PER CREARE POSTI DI LAVORO
AUTO BLU, PALAZZO CHIGI TAGLIA GLI ALTRI MINISTERIANCORA NO
Quotidiano
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Foglio
1
Data
Schizofrenia scolastica
«Su al nord» per fare i prof
ein Puglia le cattedre vuote
I dati parlano chiaro.· 160 posti vacanti nella Regione perché idocenti non si
sono presentati. I sindacati.'fuga incessante se non cambiano le graduatorie
Sono stati 160 i docenti pugliesi tra i convocati dall'Ufficio scolastico regionale che non hanno accettato un contratto a tempo indeterminato, magari in una provincia diversa dalla propria, o non si
sono neanche presentati. Il dato
snocciolato da Franco Inglese, direttore dell'Ufficio scolastico regionale, in un colloquio con il Corriere
del Mezzogiorno, arriva a quasi un
mese dalla protesta dei docenti del
nord su tutte le furie per essersi ritrovati in graduatoria come "perdenti posto" proprio da quest'anno. Le varie sentenze del Tar hanno cancellato i prowedimenti della riforma Gelmini che arginavano
gli esodi da sud a nord degli insegnanti, l'effetto è che il 53% delle
nuove cattedre, circa 28 mila posti,
da Roma in su diventano preda facile per chi ora può scegliere una
provincia diversa dalla propria con
punteggi altissimi, maturati per anzianità. Come a Lucca, uno dei casi
più eclatanti, dove chi era al primo
posto si è ritrovato al 155esimo.
Eppure ricevere una cattedra in
Puglia non è cosa facile, visto anche il calo demografico che vede
ridursi ogni anno gli alunni iscritti
a scuola. Se poi si aggiunge un livello dei dati sulla dispersione scolastica al di sopra della media naziona-
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LE CATTEDRE
Il 53 per cento delle 28mila cattedre messe a disposizione dal ministero per le assunzioni di quest'anno andranno a scuole del Nord. Ma
il grosso sarà appannaggio di docenti meridionali. Nella lista della
Ritaglio
Scuola: testate nazionali
primaria di Firenze e provincia, per
fare un esempio, le prime 55 posizioni sono occupate da siciliani
(16), campani (33) e calabresi (2)
ogni riapertura di graduatorie tra
unaprovinciael'altradelnordltalia, dove i posti disponibili sono più
numerosi: «In occasione del concorso del '99 hanno dato l'idoneità
a tutti i vincitori e non assegnato le
cattedre in base ai posti disponibili,
come è stato fatto in quello del
2011 - aggiunge Sasso - questo ha
generato contenziosi e ricorsi, ma
soprattutto ha incentivato i tanti docenti meridionali ad andare al
nord». Le speranze per i docenti
del nord di scalare le graduatorie
nella propria provincia si fanno
sempre più flebili con l'enorme circolazione di informazioni che sindacati e internet sono in grado di
produrre. C'è ad esempio il sito voglioilruolo.itche ha semplificato la
vita dei prof alla ricerca della zona
d'Italia più favorevole.Nella versione gratuita ci si può fare un'idea di
massima sulle cifre che interessano ogni provincia. Bastano però
9,99 euro per conoscere l'andamento storico delle assunzioni, i
dettagli dei docenti presenti in determinate graduatorie e qual è la
provincia migliore. «La via d'uscita
- rilancia Sasso - è una graduatoria
nazionale legata ai posti disponibili». Finché le graduatorie saranno
su base provinciale, dal sud si continuerà a spulciare le zone più generose. Con buona pace per la continuità didattica e chi paga il prezzo
più alto sono gli studenti, da nord a
sud.
132 classi in meno. Calano anche
le cattedre: nel 2014/2015 in Puglia saranno 632 in meno
Il CASO PUGLIESE
Sono 160 su 1399 gli insegnanti
che in Puglia non hanno risposto
"presente". Quest'anno torneranno sui banchi 624 mila ragazzi,
6.776 in meno dello scorso anno e
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ad
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del
Codice abbonamento:
::: LA SCHEDA
le (20% in Puglia contro il 13% in
Italia), il quadro si fa sempre più
complicato. Quest'anno tomeranno sui banchi 624 mila ragazzi, ben
6. 776 in meno dello scorso anno e
di conseguenza 132 classi in meno.
A calare sono anche le cattedre che
nel 2014/2015 in Puglia saranno
632 in meno. Nella speranza che si
concretizzino le 150 mila assunzioni nella scuola promesse dal presidente del Consiglio Matteo Renzi,
inPugliasuccedecheipostiperinsegnanti con contratto a tempo indeterminato non trovino risposte
totali alla prima chiamata, lasciando spazio ai supplenti. C'è chi ha
rinunciato e chi non si è neanche
presentato alla convocazione dell'Ufficio scolastico, in tutto 160 docenti che hanno scelto altre sedi di
lavoro lontane da casa. Il dato ci ritroviamo a comunicarlo noi al segretario dell'Ugl scuola diBariRossano Sasso: «Per la maggior parte
sono docenti vincitori del concorso del 1999, pochi altri dalle graduatorie a esaurimento». Chi è per
esempio nella graduatoria pennanente regionale e viene assegnato
da Lecce a Foggia, tende a rinunciare anche al contratto indeterminato, scegliendo di rimanere nella
propria provincia da precario escegliendo ogni anno l'assegnazione
in una scuola diversa. Nel gruppo
c'è anche chi da 15 anni saltella ad
068391
:::GIOVANNIRUGGIERO
destinatario,
non
riproducibile.
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Quotidiano
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Una formula
per la giusta distribuzione
Roma. Si nasconde nella matematica la formula della
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"giusta" distribuzione delle scuole sul territorio italiano:
numero di abitanti e geografia determinano, in modo non
lineare, l'ottimizzazione degli istituti scolastici. A trovare la
chiave del rapporto scuola-territorio è stato un gruppo internazionale di ricercatori, tra cui Riccardo Di Clemente
dell'Istituto dei sistemi complessi del Consiglio nazionale
delle ricerche (Isc-Cm), in un lavoro pubblicato su Nature
Scientific Reports. Lo studio ha preso il via dall'analisi della grandezza degli edifici scolastici, la loro distribuzione sul
territorio e il numero degli alunni in relazione alla popolazione residente e alle caratteristiche delle diverse aree.
Scuola: testate nazionali
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Quotidiano
COBBIEBE DELLA SEBA
Miiaifo
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Un professore di musica varesino e la sua battaglia legale oltreconfine: «Possono farlo, però va precisato nel bando»
Ha vinto il concorso in Svizzera
ma è italiano: <<Niente posto»
Cattedra assegnata a una docente ticinese. Ricorso al Tar
VARESE - Ha vinto un concorso in
Svizzera, ma poi è stato scartato per
«discriminazione territoriale». Lorenzo Palumbo, 33 anni, è un professore di musica, ~.italiano e vive a Varese. Lo scorso anno ha letto un bando di concorso per una cattedra di insegnamento in Canton Ticino. Ha
compilato il modulo e si è presentato,
con tutti i requisiti, alla commissione
esaminatrice elvetica. C'era in ballo
un contratto in un liceo della Svizzera
italiana, dove i posti disponibili si
possono contare sulla dita di una mano. Alla fine della prova orale, nel
maggio 2013, i commissari gli hanno
fatto i complimenti. Lui ha creduto di
avercela fatta, ma il Dipartimento dell'educazione, cultura e sport ha scelto
un'altra concorrente, un'insegnante
nata e cresciuta in Svizzera
<<Ho fatto un ricorso con l'avvocato
perché volevo vedere i risultati della
graduatoria - spiega Palumbo -;
quando abbiamo avuto accesso agli
atti abbiamo notato che il voto più alto era il mio. L'insegnante che alla fine è stata prescelta invece era solo seconda, e aveva due voti in meno».
Quanto accaduto è legale, ma fa di-
scutere. La nomina viene proposta
dal Dipartimento cantonale, che non
è tenuto a rispettare il voto finale della commissione esaminatrice. Chi ha
deciso ha dato più peso a un criterio
localistico: la docente che ha avuto il
posto è svizzera, ha frequentato le
scuole in Canton Ticino, ha svolto in
due anni alcune supplenze nei licei
della zona e conosce due lingue. «Nella risposta al nostro ricorso - osserva
Palumbo - il Dipartimento ha scritto, in sostanza, che essere cresciuta in
Canton Ticino vale di più che aver su peratol'esameconilmassimodeivoti». La questione è sottile, il professor
Palumbo non contesta il fatto che gli
svizzeri vogliano assumere dei connazionali nella scuola pubblica, bensì
che non l'abbiano detto chiaramente
nel bando di concorso. È per questo
che il professore varesino ha ritenuto
di poter essere in competizione, senza barriere, con i colleghi elvetici. <<La
Svizzera, per quel che mi riguarda, ha
il diritto di escludere gli italiani dai
posti pubblici - conferma Palumbo
con un paradosso -, ma se lo fa, lo
deve dire fin dall'inizio. Io mi sono limitato a rispondere a un bando che
non indicava, come criterio di valutazione prioritario, quello di essere residente in Canton Ticino. La nostra
tesi, dunque, è che il Dipartimento
dell'educazione non abbia agito solo
con discrezionalità, ma che si sia
sconfinato nell'arbitrio».
Il ricorso al tribunale amministrativo ticinese è ancora sub judice. Entro due mesi il verdetto arriverà. La
storia del professore tuttavia è stata
rilanciata in questi giorni dalla tv
svizzera, e dai media locali. Il punto di
vista elvetico, in genere, è che i posti
pubblici andrebbero riservati ai residenti e dunque che sia stata giusta la
decisione del Dipartimento. La polemica contro i lavoratori frontalieri
italiani, d'altronde, è molto sentita e
la situazione politica è favorevole al
protezionismo. Ma Palumbo non
vuole essere accostato a un frontaliere: <<lo in realtà volevo trasferirmi in
Svizzera - conclude - ho due figli
piccoli e il luganese rappresenta per
me lestero più vicino all1talia Sarebbe un'occasione per dare anche più
opportunità ai miei figli>>.
Roberto Rotondo
© R1PRoouZ10NE RISERVATA
.
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preso il voto piit alto,
1nailluogo
, di nasdta è contato
più del merito
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COBBIEBE DELLA SEBA
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Foglio
2/2
Data
Miiaifo
I 1.avkalda
l'esito positivo
dalla Commissione
V
/··Lorenzo Palumbo
nel2013ha
partecipato a un
concorso per
insegnare musica in
un liceo del Canton
Ticino. Nonostante
l'esito positivo del
suo esame, il
Dipartimento
dell'educazione ha
scelto un'insegnante
svizzera
Esposto ai giudici
Sentenza fra 2 mesi
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Musicista Lorenzo Palumbo, 33 anni, di Varese, professore di musica (Newpress)
· 11 professore
contesta il fatto che
nel bando di
concorso non era
spiegato che sì dava
la precedenza a
docenti elvetici. Così
ha presentato
ricorso al tribunale
amministrativo
ticinese: il verdetto
entro due mesi
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Quotidiano
IL GAZZETTINO
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1
Data
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Foglio
«Sono precario e, come dice la
parola stessa, devo pregare».
Battute da insegnanti di lettere, come il centinaio di supplenti convocati ieri mattina
nella palestra dell'istituto Gritti di Mestre per la spartizione
dei posti liberi nei licei e negli
istituti della provincia. Alcune
sono intere cattedre (18 ore
settimanali), altri sono spezzoni, anche di poche ore, ai quali
gli insegnanti dovranno affiancare le altre supplenze racimolate attraverso le graduatorie
di istituto. I posti per le materie umanistiche sono in calo,
anche a causa della crisi che
stanno vivendo i licei classici.
Poco distante però, nell'Aula
Magna, ci sono gli insegnanti
di diritto ed economia, e anche
per loro l'incubo è lo stesso. E
qualcuno quindi prega Renzi,
nella speranza che mantenga
la promessa di assumere l'anno prossimo tutti gli iscritti
nelle graduatorie di inserimento. Qualcun altro invece si
limita a confidare nella fortuna, e controlla scuola per scuola nella speranza che la supplenza desiderata resti libera
fino al suo turno.
«Per me quest'anno sarà un
disastro - racconta Francesco
La Rosa-. Ho preso una supplenza a Portogruaro e al pomeriggio sarò a Padova per il
corso che mi darà l'abilitazione per fare l'insegnante di
sostegno, nella speranza di
essere immesso in ruolo il
prossimo anno». Per Francesco, che insegna disegno e
storia dell'arte, sta quindi per
iniziare un anno, forse l'ultimo
da precario, passato tra treni,
autobus. corse e coincidenze.
«lo avrei voluto un liceo, per
continuare a insegnare latino,
ma mi sono accontentata di
due spezzoni, uno in una scuola media e l'altro in un istituto
tecnico - aggiunge Grazia-. Il
problema è che una sede è in
centro storico e l'altra nella
periferia di Mestre». Carlo
Rizzo, invece, insegna economia e diritto dal 1987 ed è
ancora precario: «Fino al 2000
ero alle paritarie - racconta - e
ora continuo questa vita nella
scuola pubblica». Per lui uno
spezzone da 12 ore in una
scuola di Dolo e qualche giorno in attesa delle chiamate dei
presidi della zona per raccattarne un altro. «Però sono
abbastanza tranquillo - conclude-. E poi, se Renzi è sincero,
l'anno prossimo la situazione
si sbloccherà». (m.fus.)
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LA SPERANZA
Francesco La
Rosa, uno dei
tanti
insegnanti
precari che ieri
mattina si sono
presentati nella
palestra del
Gritti sperando
in un posto
libero in un
liceo o in un
istituto
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IL~MA.TTINO
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I ministri tornano nelle loro scuole: ok all'invito di Matteo
Renzi lo aveva chiesto ai
suoi ministri: lunedì per
l'avvio dell'anno
scolastico tornate a
scuola, magari in quella
che avete frequentato. E
mentre il premier sarà a
Palermo nella scuola
intitolata a don Pino
Puglisi i ministri hanno
raccolto l'invito del
premier. Maria Elena
Boschi potrebbe tornare
al liceo «Petrarca» di
Arezzo, o nell'istituto della
sua Laterina dove ha fatto
primarie e secondarie.
Stefania Giannini resterà a
Roma, in periferia, in un
istituto sperimentale che
alterna scuola e lavoro.
Ritorno al liceo di casa per
diversi ministri. Tra gli altri,
Giuliano Paletti a Imola
(«Scarabelli»), Roberta
Pinotti a Genova («Fermi»),
Maria Carmela Lanzetta a
Locri («Olivetti»), Gian
Luca Galletti a Bologna
(«Marconi»).
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IL SECOLO XIX
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LUNEDÌ SCATTA Il NUOVO ANNO SCOLASTICO CON LA NOVITÀ DEL CORSO IN VITICOLTURA ED ENOLOGIA
Ovada, 650 al via alle superiori
Bocciato il 12 per cento dei ragazzi agli esami di riparazione per il recupero dei debiti
BRUNO MATTANA
OVADA. Per più di 650 studenti de-
gli Istituti superiori statali (oltre a
quelli del "paritario" del Santa Caterina), lunedì 15 settembre ritornerà
a suonare la classica "campanella".
In attesa del nascente campus, l'anno scolastico ha avuto un prologo
con gli esami da parte degli studenti
che a giugno, pur non bocciati, non
avevano raggiunto la sufficienza in
una o più materie. Erano circa un
centinaio e il 12% non ce l'ha fatta a
superare questo scoglio settembrino per cui dovranno ripetere l'anno
scolastico. Questi i numeri degli
studenti con debito: Liceo Pascal
22, Istituto Finanza e Marketing (ex
Ragioneria) 41, Istituto Barletti,
Meccatronica e Scienze Applicate
36.
Questo il numero degli studenti e
delle classi nei tre Istituti superiori.
All'Itis "Barletti" (Meccatronica,
Scienze Applicate) 11 classi con 230
alunni; Itc "Vinci" Amministrazione Finanza e Marketing 10 classi 179
possano trovarne vantaggi nella loro formazione». Ad esempio la possibilità per chi ha già fatto la scelta
universitaria per Medicina, di acquisire una preparazione scientifica in ospedale. Non mancano i grandi progetti «Come quello storico
scientifico - chiarisce il vice preside,
Vittorio De Pra - del 2015 con il convegno finale sulla ricorrenza degli
80 anni dal tragico crollo della diga
di Molare (Sella dello Zerbino), con
distruzioni e oltre 100 vittime, che
sarà un momenti clou della nostra
attività extrascolastica». Che non
trascura comunque neppure iniziative di integrazione nelle attività
sportive come il golf (c'è nell' ovadese un impianto di valenza internazionale) oppure la prestigiosa attività velistica con la Lega Navale di
Varazze (mette a disposizione le
strutture necessarie) e la collaborazione di Palazzo Ducale di Genova.
Tutto questo in attesa del completamento del Campus scolastico che,
oggi come oggi, dipende solo dal un
finanziamento (a suo tempo deliberato) che la Regione deve sbloccare.
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alunni; Liceo scientifico "Pascal" 10
classi 228 alunni; nuovo corso di
Agraria con specializzazione in Viticoltura ed Enologia 25 alunni. «C'è
stato quest'anno - sottolinea il nuovo dirigente scolastico FeliceArlotta - un notevole incremento di studenti provenienti anche da altre zone, ma voglio precisare che la nostra
attività scolastica nei suoi sviluppi e
nei suoi progetti, guarda in modo
particolare al territorio, per noi un
punto di forza». In effetti lo dimostra il nuovo indirizzo agrario in un
territorio dove la vitivinicoltura è
un'eccellenza. Si parte con il nuovo
anno ad orario completo e con tutto
il personale in ruolo. C'è anche il
"sostegno" per gli studenti diversamente abili. Interessanti saranno,
nel corso dell'anno, anche i progetti
integrativi che verranno il via ad attività e costituiscono un fattore di
eccellenza, dove non mancano le
esperienze all'estero. «Li attueremo - spiega ancora il dirigente Arlotta - anche cercando sponsor erisorse esterne, oltre a quelle possibili
messe a disposizione dal Fis (fondo
istruzione scolastica), perché sono
studiati affinché i nostri studenti
Lunedì suonerà la prima campanella per 650 studenti defi~ superiori di Ovada
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AUrtiino
Borsa di studio
per aspiranti giornalisti
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E' pronta una borsa di studio per
pennettere a un aspirante reporter di
frequentare la Scuola di fonnazione per
giornalisti di Urbino. La borsa, intitolata al
giornalista Silvano Rizza, consiste in 14
mila euro e copre i costi dell'intero
biennio della scuola Il bando è riservato a
giovani laureati, disoccupati o inoccupati,
di età inferiore a 30 anni. Entro il 22
settembre le domande per partecipare alla
selezione. Sul sito ifg.uniurb.it bando,
modulo per iscriversi e tutte le
informazioni.
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Foglio
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le iniziative Fiere del lavoro, programmi specifici e canali universitari
Così le società cercano i nuovi talenti
Casoli, e che darà anche la possibilità di
capire come funziona un'impresa, è organizzata in collaborazione con Monster
(http ://offerte-lavoro. monster. it/NEOLAUREATI- IN-ECONO MIA-0-IN GEGNERIA-offerta-lavoro-Fabriano-ANMarche-Italia-137344009.aspx).
Un'altra iniziativa importante da segnalare è sicuramente quella di Unicredit, che ha intenzione di scegliere 24 profili, brillanti neolaureati con curriculum
internazionale ed esperienze di stage e lavoro, per seguire il Graduate program
impact, che fa parte del piano di assunzioni di 800 giovani definito nel prossimo
biennio. Il percorso prevede poi l'assun-
Giovani neolaureati ma anche con diploma cercansi. Anche in un periodo in
cui la disoccupazione giovanile è altissima, quasi il 44%, alcune realtà non riescono a trovare i profili che facciano al
caso loro. Come per esempio Elica, azienda marchigiana specializzata nella produzione di cappe da cucina, che il 25 settembre ha organizzato un recruiting day
a Roma da Eataly con lo scopo di reclutare una ventina di profili, con laurea in in gegneria ed economia, tra i ragazzi che si
presenteranno. Nel corso dell'evento verranno fatti colloqui con i responsabili
delle risorse umane. I candidati selezionati faranno uno stage di sei mesi all'inizio del 2015 presso l'headquarter di Fabriano(verrà dato loro l'alloggio), in seguito al quale verranno poi inseriti in
azienda. Non è escluso poi che il percorso
possa assumere un percorso più ampio
nelle diverse sedi estere. La giornata, alla
quale parteciperanno tutti i top manager
di Elica, incluso il presidente Francesco
I casi
Le strategie di Elica, Unicredit e
Qui Group per individuare i
giovani più promettenti
zione a tempo indeterminato, dopo 2 anni in cui si svolgono job rotation, ognuna
della durata di 8 mesi, in diversi settori
della banca. Fino al 21 settembre sarà
possibile mandare la propria candidatura
tramite la sezione dedicata del sito
www.unicreditgroup.eu/Impact, dove
sono consultabili contenuti specifici del
programma, requisiti, modalità di selezione e varie testimonianze.
Infine anche Qui Group, gruppo italiano attivo nel settore dei buoni pasto, programmi di fidelizzazione e sistemi di pagamento, attualmente ricerca attraverso
le università tre esperti informatici o in gegneri da indirizzare all'area ICT (a Genova), quattro ricercatori nell'ateneo di
Salerno per il Digita! Lab di Napoli e due
laureati in economia della Bocconi da impiegare nei servizi digitali e nel commerciale.
Irene Consigliere
I reConsigliere
RIPRODJl!ONE:. R:SERVATA
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(c)
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I
Università, ricorso
degli esclusi dai test
riammessi in 500
ROMA Cinquecento studenti
esclusi dai test di Medicina sono
stati riammessi. Dopo i casi di
Bari e Napoli (che avevano portato all'iscrizione in soprannumero di quasi duemila studenti
bocciati ai test dell'8 aprile) ieri
sono state depositate altre quindici ordinanze del Tar del Lazio,
relative a undici atenei, che hanno aperto le porte della facoltà
di medicina a Milano, Roma, Napoli, Salerno, Palermo, Catania,
Messina, Catanzaro e Bari. La
nuova ondata di ricorsi vinti riguarda, appunto, 500 aspiranti
medici.
Esposito a pag. 15
Università, riammessi 500 esclusi dai test
ili> Una nuova sentenza del Tar dà ragione agli studenti che
lll>Cancellato di fatto il numero chiuso nelle facoltà. La decisione
sono stati bocciati nelle selezioni per l'ingresso a Medicina riguarda le prove di undici atenei tra cui Sapienza e Tor Vergata
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NAPOLI La diga del numero chiuso
per gli ingressi a medicina va a pezzi. Dopo i primi due buchi che si
sono aperti a Bari e a Napoli - e che
avevano portato all'iscrizione in
soprannumero di quasi duemila
studenti bocciati ai test dell'8 aprile - ieri sono state depositate altre
quindici ordinanze del Tar del Lazio, relative a undici atenei, che
hanno aperto le porte dell'ambitissima facoltà di medicina a Milano,
Roma (sia Sapienza sia Tor Vergata), alla Seconda università di Napoli, a Salerno, Palermo, Catania,
Messina, Catanzaro e ancora, per
gruppi di ricorrenti diversi, alla Federico II e a Bari. La nuova ondata
di ricorsi vinti riguarda 500 aspiranti medici, dei quali il gruppo
più consistente (300 persone) punta a iscriversi alla Sun. Il Tar del
Lazio non è entrato nel merito del
ricorso d'urgenza ma, con le ordinanze, ha disposto in via cautelativa il diritto dei ricorrenti come «risarcimento in forma specifica» a
iscriversi anche se sono stati bocciati ai test e persino se non hanno
risposto neppure a una domanda,
perché «a un primo sommario esame» ciascun ricorso «presenta pro-
Codice abbonamento:
Il CASO
fili di fondatezza con riguardo al me e il codice. Ma le buste utilizzate dalle università, reperite all'ultimotivo che censura la violazione mo momento utile, non garantivadell'anonimato concorsuale», co- no la riservatezza perché erano
me si legge in una delle ordinanze leggibili in trasparenza. Una volta
depositate ieri. In pratica gli avvo- recuperati i moduli della persona
cati Michele Bonetti e Santi Delia - da aiutare era facilissimo corregil cui studio lavora per l'Udu, Unio- gere a penna le domande sbagliate
ne degli universitari - sono riusciti perché la possibilità di ripensare le
a dimostrare che nei test dell'8 risposte date era esplicitamente
aprilé scorso è venuto meno uno prevista.
Il ministero guidato da Stefania
dei principi cardine del concorso e
cioè l'anonimato. Il test si svolge Giannini finora ha assistito inerte
con ·una prova unica simultanea allo sgretolarsi della diga del nunazionale e porta a una graduato- mero chiuso, che ha già fatto salire
ria unica nazionale. È accaduto, gli aspiranti medici a quota 13mila
tuttavia, che la modulistica stam- contro i 10.500 previsti con la propata dal ministero dell'Istruzione grammazione. Lo Stato ha 60 giorè risultata facilmente decrittabile, ni di tempo per presentare ricorso
con la possibilità di accoppiare il al Consiglio di Stato e chiedere di
nome del ricorrente al codice per- annullare le decisioni del Tar. Tutsonale della prova. In particolare il tavia non essendosi mosso subito
codice numerico aveva una prima dopo le prime sconfitte al Tar, si è
parte uguale per tutti gli studenti consentito agli studenti di iscriverdella medesima aula e le ultime tre si. Il ricorso del Miur rischierebbe
cifre, facilmente memorizzabili, di intervenire su una situazione di
individuavano il posto ed erano fatto già avviata, con ragazzi che ai
sensi della legge italiana si sono
quindi abbinabili alla persona.
is.critti e hanno iniziato a frequentare i corsi. Peraltro il tema si riI RIMEDI DEL MINISTERO
È stato lo stesso ministero a ren- proporrebbe .il maggio, quando sodersi conto nei giorni precedenti il no attese le d~bsioni nel merito da
test del potenziale pasticcio e ha parte del Tar del Lazio e potrebbe
provato a suggerire delle soluzioni essere ribaltata la decisione iniziaagli atenei, come far imbustare se- le. Ma gli studenti che hanno otteparatamente il modulo con il no- nuto un buon risultato al test, senriproducibile.
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Quotidiano
za risultare tra i vincitori, e che
adesso si vedono scavalcare per
una ordinanza del Tar da chi magari non ha neppure ottenuto i 20
punti della sufficienza, cosa possono fare? I termini per il ricorso sono scaduti da tempo, tuttavia il
quadro normativo italiano sembra
fatto apposta per consentire spiragli in ogni situazione. «Sto preparando - anticipa Bonetti - un ricorso particolare, di tipo sperimentale, che si basa sulla sospensione
dei termini durante il periodo festi-
(IPumeri d.;l test___ _ _
1
Il
1111 Posti disponibili
I candidati che hanno affrontato il test
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2/2
Data
vo. Le decisioni del Tar stanno picconando il metodo seguito con i
test. E, a questo punto, nop si vede
perché non consentire" a tutti
l'iscrizione».
'
Marco Esposito
©RIPRaouz10Nrn1sERvArA
----1
MEDICINA
I
-10.302
69.055
VETERINARIA
I 830
-8.045
ARCHITETTURA
-
-8.787
Il MINISTERO RINUNCIA
AFARE RICORSO
MA AMAGGIO UN NUOVO
PRONUNCIAMENTO DEL
TRIBUNALE POTREBBE
CAMBIARE TUTTO
B Jflllcssaggcro lii
il
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IL~MA.TTINO
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1
Numero chiuso farsa: riammessi altri 500 studenti
Medicina, il Tar boccia
i test in undici università
e
Antonio Galdo
irisiamo.Conunanuovasentenza il Tar ha deciso di consentire
l'iscrizione a una decina di facoltà di
Medicina, in tutta Italia, a 500 studen ti che non avevano superato il test di
ammissione. È una sentenza che replica quella di qualche mese fa che
riguardò un primo gruppo di 2.000 ragazzi delle università di Napoli e Bari.
>Segueapag.51.Servizioapag.11
Medicina, il Tar boccia i test in undici università
Antonio Galdo
Adesso tocca a Milano, Roma e Palermo, e
continuando di questo passo saranno migliaia gli studenti ammessi pervia giudiziaria alle facoltà per le quali è obbligatorio il
test di ammissione.
A prescindere da quanto vedremo nelle
prossime settimane, già oggi le sentenze a
raffica del Tarsi traducono in tre scosse micidiali per l'intero sistema universitario ita liano. Innanzitutto i giudici amministrativi stanno mandando un messaggio chiaro
e forte alla classe politica ed all'establishment accademico: le prove dei test di ingresso a Medicina non sono regolari, e
dunque non hanno alcun valore. In secondo luogo così sta saltando completamente
il filtro di selezione all'ingresso che i sostenitori dei test considerano decisivo per il
buon funzionamento delle facoltà di Medicina. A forza di sentenze che ammettono
gli esclusi, quando si faranno i conti finali
si scoprirà che il numero chiuso non esiste
più ed è stato cancellato per via giudiziaria. Con la magistratura che, ancora una
volta, supplisce ai ritardi e alla debolezza
della politica. Il terzo effetto di queste decisioni è quello di stravolgere le vecchie, ed a
questo punto insignificanti, graduatorie.
In pratica uno studente che ha fatto una
pessima prova al test, ottenendo un punteggio molto basso, si trova scavalcare in
classifica tutti coloro che avevano ottenuto
un buon risultato. La selezione secondo il
merito si rovescia all'incontrario, con una
corsia preferenziale che si è aperta a favore
dei meno preparati o, peggio, degli autentici ciucci.
Le sentenze dei Tar dovrebbero fare riflettere il governo e il ministro Stefania
Giannini prima che sia troppo tardi. Il ministro, ricordiamolo, sembrava deciso a eliminare già da quest'anno i test d'ingresso
a Medicina, introducendo anche in Italia il
modello francese dove la selezione è molto rigorosa, ma parte dal secondo anno di
università. La cancellazione dei test era
prevista anche nella prima versione dei
provvedimenti per la scuola, ma alla fine il
ministro ha ceduto alle pressioni delle lobbyprofessionali e accademiche che non intendono modificare questo sciagurato
meccanismo solo per interessi di categoria. Così, in una comica e farsesca rappresentazione della selezione universitaria
all'italiana, si va avanti al buio, senza una
bussola e senza alcuna certezza sulle con dizioni con le quali inizierà l'anno accademico. L'unica sicurezza è la seguente: alle
facoltà di Medicina, grazie ai test e alle successive sentenze del Tar, rischiano di entrare i più furbi, mentre i più bravi resteranno
a casa, oppure andranno a studiare in qualche altro paese europeo dove poi troveran no lavoro. Bel risultato per un Paese che
promette di restituire un futuro ai suoi giovani.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
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UNA
PER TE
GLI AMICI DI RENZI
SEMPRE AL POSTO GIUSTO
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Non segue logiche
istituzionali, ma cerca
di premiare i più affidabili
Esi crea pasticci da solo
come il Tesoro che
è un governo parallelo
HA COMINCIATO CON LE PARTECIPATE DI STATO E NON SMETTE PIÙ
DOPO REGGI, L'AMICO "RITROVATO", E LEGNINI (SPINTO DA LOTTI)
VUOLE CONTROLLARE ANCH.E IL.POSTO CHE LA TODINI LASCERÀ IN RAI
M
LEGNINI IN SÉ non c'entra nulla, le
referenze si possono rendicontare,
è il metodo da conquistatore totale
che non è mai esistito, neanche con
il vorace Silvio Berlusconi. Legnini
è sottosegretario al Tesoro, stessa
carica di Roberto Reggi, che però
sta all'Istruzione. Reggi ha completato la riabilitazione es' è meritato il
trasloco al Demanio per vendere
un po' di immobili statali e gestire
la colossale riforma del catasto: l'ex
sindaco di Piacenza, coordinatore
di primarie contro Pier Luigi Bersani, non fu candidato in Parlamento (nel 2013) come capro
Ritaglio
Stefania Giannini
sidiare gli angoli del potere e il centro assieme, Renzi perde un interlocutore decisivo in via XX Settembre. Esemplare il caso di Reggi: la
scuola è il primo pensiero di Renzi,
no? Bene, all'Istruzione non c'è un
democratico: il ministro Stefania
Giannini è di Scelta Civica; i sottosegretari sono Gabriele Tocca·
fondi (Forza Italia) e Angela D'On·
ghia (Popolari per l'Italia). Anche il
destino di Carlo Cottarelli è deformato dalla tattica mi-prendo-tutto
di Renzi: prima l'ha commissariato
con i fidati Filippo Taddei e Yoram
Gutgeld, poi l'ha immolato in pubblico per giustificare i ritardi con la
spending review e ora lo spedirà al
Fondo Monetario Internazionale
come rappresentante del governo
italiano, subentrerà ad Andrea
Montanina.
COME PREMESSA a una riforma
vigilessa Antonella Manzione, reggente dell'ufficio legislativo, comanda la macchina burocratica. E
il bello (o il brutto) è che il non
renziano Garofoli muove le leve al
Tesoro. Renzi "ricicla" pure gli
amici di amici, il sindaco di Arezzo,
Giuseppe Fanfani, va al Csm in
quota Maria Elena Boschi.
Con l'ostinazione di chi deve pre-
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ad
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del
(per il momento) esclusivamente
declamata nelle conferenze stampa
o durante le interviste, Renzi vuole
il posto nel Cda Rai che sarà presto
vacante per l'uscita di Luisa Todini
(quota Forza Italia), da maggio
presidente di Poste. Al Pd non
spetta quella poltrona in viale Mazzini, ma i frequenti e trasversali
patti con Silvio Berlusconi, adiscapito di un'opposizione totalmente
ignorata (i Cinque Stelle e quel che
resta di Sel), possono consentire ai
democratici di raccattare un'altra
seggiola nel servizio pubblico sfruttando i numeri in Commissione di
Vigilanza. Renzi ha piazzato il suo
commercialista Marco Seracini in
Eni (come sindaco), il suo avvocato
Alberto Bianchi in Enel e il suo finanziatore Fabrizio Landi in Finmeccanica. A Palazzo Chigi ha importato fianche il fotografo compaesano. Ovvio, tutti toscani. Tutti
a ingrossare il Granducato di Mat-
destinatario,
non
068391
atteo Renzi non può
nominare se stesso,
così indica quelli che
incarnano il renzismo, lo diffondono, lo proteggono.
Non importa se la nomina deve
conservare
un
minimo di rigore
istituzionale, una
traccia di imparzialità: vidimando una pratica
istruita da Luca
Lotti, la scatola
nera del renzismo, al Csm ha
mandato l'ex bersaniano Giovanni
Legnini, che pure
Enrico Letta aveva arruolato a Palazzo Chigi. E non
sarà una poltrona-figurina, l'abruzzese Legnini sarà designato
Capo, erede di Michele Vietti, vice
soltanto di Giorgio N apolitano che
presiede l'organismo costituzionale.
espiatono per attacchi troppo ruvidi agli avversari del renzismo. Ha
recuperato.
Le promozioni di Renzi non seguono una logica,
perché poi producono dei pastrocchi. E lo spostamento di Legnini
è un pastrocchio
prevedibile. Il docente in aspettativa, che dovrà governare i magistrati, in questi
mesi s'è comportato da affidabile
referente di Palazzo Chigi al Tesoro, sempre in
stretto contatto con il fiorentino
Lotti (li accomuna la pesante delega al Cipe, dove si sbloccano progetti milionari). Adesso Legnini
doveva badare alla delicata legge di
Stabilità (l'ex Finanziaria) dentro
un ministero controllato dal tecnico (e dalemiano) Pier Carlo Padoan e da una coppia di ex collaboratori di Letta: Fabrizio Pagani,
capo di segreteria e Roberto Garo·
foli, capo di gabinetto. Con l'ex animatore di Vedrò, Garofoli stava a
palazzo Chigi, segretario generale,
rimosso per far spazio a Mauro Bonaretti, che Graziano Delrio s'è portato da Reggio Emilia. Risultato:
Bonaretti non tocca palla perché la
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di Stefano Feltri
e Carlo Tecce
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teo. Quando il serbatoio regionale è
vuoto, Renzi attinge altrove.
RAI
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················-··~~-~---····-····-··········
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···········································-.,
Spoil ~tem?. :(dirigenti
P"!ibblic(.r1t8tano tqli a vita
iJ
comporta risMCimento di
un danno, çbi avèva disposto
i1 JicenzjruÌiento rischia.di rispo~dere ~i tasca propp~. È
questo, d,et(;ò molto semphceemeritànO mente, ì.t vero motivo per cui
far dimenticare il to less oseiup).icementepen:lonoht:fi- Renzi (ma cotp,e lui, _chiUn.
paparazzato q
) ducia dei capi posso110 essere que altro oggi) devè tenersi
il ministro de1l~
"
sullo !\l;Omaco'\ma sfilza di
Stefania Giq;n ·
diretton genérali ministeII!odo, l'altro gig
,
Impossibile.
riali ostruzionisti, o p~rché
di puntualiZ'zàre
i
licenziarli
di diversmfedeltà poli*hè
contenuti dellll sùa .. .
.
p perc~a:tfeZ'ionati.all~loro
In urrmtervista!i:iubblli.la col
come nel privato
consuetuqipLA;ltrochespoil·
system.
direttore di funorama Giorgio Mulè, ha detto c:lle,fìnal··'';i' . . ·/i• ,; ;
~'1lìcèijziabilità dei_diri.. l!a~f· genti: almetio questa, ·nella
mente, nella~utazi,oriedel-' l~~tì, e<'f~
>(il ·ca5<J pubblica amministrazipne,
le ca,rriere,,degli insegnanti, giefuò ché CIO·
sarà intrQ<iottp un sist1:1ma di Monteze1110Io, pur ben edulco- oCcorrerel>beintrodurla, camvalutazione del merito, basa- rato nei toni e nella buonusci- piando lè regole,più oggi eh ·
to sui giudiaidei superiori ma ta, ne è la riprova), nel~ domani::'.AJ,t:l-imènti la tt!.eri·
anch.e su quelli dèi colleghi, pubblico ciò non accade: . . tocrazia resterà una finta. E
degli allievi e delle famiglie,
Intendiamoci: in pà;rttf è quanto alla scuola sarebbe
e eh~ tutti questi gi'l;l~i.~on-. questione di regole, in parte · giusto chiat:i:re che non ·sono
correrannp nella llì;i~uril dei di prassi. I dirigenti pruv:ati dirigenti solo i presidi, ma·
due terzi a formar~ l'entità licenziati possonò impugna- anche i pro{es$ori, nelle loto
del bonus stipe:p.diàle trien- re il licenziament&davanti al classi del tutto autonomi da
nale, un v:erG ept(JpÌ:'io scatto giudice e spessti lo fanno, ma qualunque potestà esterna.
di stipendio, che i profess'Qri nel Q9% dei c~si nQn vedono . La Costituzione tutela e gapotranno intascar$, se {(bra~ . accogliere la loro istanza. 'I·· rantisce l'eguaglianza tra i
vi». Bene.
·dirigenti statali rhnossi o Il·· cittadini, .si allarghi subito
Però c'è un punto sul quale cenziati si appellano al Tàf anche al pubblico impiego la
il tabù del dipendente statale e vincono s,oe-m~p-r-e. Con licenziabilità dei capi previipèrprotetto resta inscalfibile, l'aggravante che se il rein- _sta nel privato.
con buona paoo del Rottama- tegro nel ruolo o nel posto
-,.-©Riprodunoneriseroata"-1!
DI SElt(}IO LUCIANO
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Contratti di solidarietà ·
traino delle assunzioni
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Contratti di solidarietà «traino» per nuove assunzioni:
a fronte del taglio all'orario lavorativo e allo stipendio, scatterà un incremento di organico. E, per favorire
l'inserimento (o il reingresso) nel mercato, agiranno in
«trait d'union» persona disoecupat.a, Centri per l'impiego
e agenzie per il lavoro, mentre sarà pos&ibile cedere le
proprie ferie ai colleghi che devono prendersi cura di un
figlio malato. Sono le novità scaturite dalla seduta di ieri
dentxt commissione di palazzo Madatn81 ·ehe sta votando
gli emendamenti al disegno di legge delega che completa
il «Jobs Act» (1428), dopo· 11approvazione a maggio del
dep-eto34fl014(convertitonella.legge78J2014).«lmportante» per il gove:rno, firmat.ario.dellamodifìca, il potenZia:mento dei contratti·di solidarietà -Ohe, recit.a il testo
che ottiene il via libera dei senatori, va a «razionalizzare e
semplificare la disci~ di questo istituto», sia nella forma della «solidarietà difensiva»1sia in quella «espansiW>>,
che comporta la «riduzione stabile dell'orario di lavoro e
della retribuzione del personale in forza e il contestuale
aumento» di personale. E non è tutto, perché il restyling
dell'esecutivo, illustrato dal sottosegretario al Welfare
TeresaBellanova, amplia anche gli ambiti di applicazione,
estendendo lo strumento «alle imprese che oggi non vi
possono accedere», perché ad oggi l'utilizzo di tale modello «Coincide con l'ambito di applicazione della cassa integrazione straordinaria>>- Grazie a una correzione di Pietro
Ichino (Se), poi, il contratto di ricollocazione entra fra.
gli strumenti di politica attiva: si attribuisce alla persona
interessata la facoltà di scegliere l'agenzia specializzata
sul territorio, che sancirà l'intesa trilaterale con il Centro
per impiego, impegnandosi ad indirizzare il lavoratore
nel percorso di riqualificazione mirato a concreti sbocchi
occupazionali; l'agenzia sarà pagata mediante voucher
regionale, con saldo della quota principale a risultato
ottenuto, per assicurare, afferma il senatore, <<la qualità
del servizio», escludendo automaticamente gli operatori
«POCO capaci». E si accende il semaforo verde sulla proposta di Emanuela Munerato (Lega Nord) di donare giorni
di ferie ad un addetto della stessa azienda per accudire un
figlio minore malato (si vedaltaliaOggi del 5/09tl014).
Martedi la commissione esaminerà i capitoli che dividono
la maggioranza, dal contratto a tutele crescenti all'art. 18
dello Statuto dei lavoratori.
Simona D'Alessio
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In Unificata accordo sul passaggio di poteri. Lanzetta: non si perderanno posti di lavoro
Ora la legge Delrio fa sul serio
Province, ai raggi X le funzioni e le risorse da cedere
DI FRANCESCO CERISANO
il presidente della
Conferenza delle
regioni Sergio
Chiamparino;
«Se non ci sarà
uno stanziamento nuovo
di risorse nella
legge di stabilità~, avverte il
governatore
del Piemon- ,
te, «rischiamo di non riuscire
a mantenere le scuole aperte
perché non ci saranno fondi
sufficienti per pagare il riscaldamento o la pulizia delle
strade quando nevica, insomma, per mantenere le minime
funzionalità della viabilità
soprattutto nelle
zone impervie
e di montagna».
In attesa
di conoscere
l'ammontare
delle risorse
extra chieste dalle
regioni,
il dpcm accoglie le richieste
dei governatori sulla sterilizzazione degli effetti derivanti
dal passaggio di funzioni: non.
rileveranno ai fini del limite di
indebitamento. Mentre, come
previsto dalla legge Delrio, si
dispone che «al fine di tener
conto degli effetti anche finanziari derivanti dal trasferimento dell'esercizio delle funzioni»
il dpcm possa modificare gli
obiettivi del patto di stabilita'
interno delle province e degli
enti subentranti,..fertno restando l'obiettivo complessivo.
Per quanto riguarda il trasferimento delle risorse umane
il criterio principe sarà la «garanzia dei rapporti di lavoro a
tempo indeterminato, nonché
di quelli a tempo determinato in corso fino alla scadenza
prevista».
Un inciso che, secondo il ministro per gli affari regionali,
Maria Carmela Lanzetta,
dovrebbe bastare a tranquillizzare i sindacati sul mantenimento dei livelli occupazionali. «Posso garantire che non
si perderanno posti di lavoro»,
ha detto il ministro altaliaOggi. «Non bisogna avere paura
dei cambiamenti>>, ha aggiunto. «Oggi è stato raggiunto un
importantissimo accordo con il
voto unanime di tutti i soggetti
coinvolti: Anci, Upi e presidenti delle regioni. Unfotesa che
fa partire definitivamente la
legge Delrio, anche se siamo
consapevoli che è solo l'inizio
di un lavoro che continuerà
fino alla completa attuazione
della legge». «Intanto», ha concluso il ministro, «Si sono già
risparmiati 100 milioni per il
mancato svolgimento delle elezioni provinciali. Risorse che
saranno reinvestite in servizi
per i cittadini».
I sindacati però restano cauti e, in una nota congiunta di
Fp-Cgil,Cisl-Fp e Uil-Fpl, pur
apprezzando il metodo del
confronto avviato dal governo,
chiedono «interventi urgenti a
garanzia dell'occupazione e dei
servizi ai cittadini».
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068391
1 via il trasferimento
elle funzioni dele province previsto
à.lla legge Delrio. In
Conferenza Unificata è stato
raggiunto l'accordo tra l'esecutivo e i rappresentanti delle
autonomie sull'individuazione
delle funzioni non fondamentali che le nuove province _«light»
(trasformate in enti di secondo
livello dalla legge n. 56/2014)
potranno cedere ad altri livelli
di governo. Via libera anche al
dpcm che stabilisce i criteri per
individuare le risorse umane
e finanziarie necessarie da
trasferire agli enti che si sobbarcheranno le funzioni delle
vecchie province.
I tempi sono stretti. Entro 15
giorni dalla pubblicazione del
dpcm in Gazzetta Ufficiale, le
province (anche quelle destinate a trasformarsi in città metropolitane) dovranno procedere alla ricognizione dei beni
e delle risorse connesse alle
funzioni (fondamentali e non)
svolte. Il monitoraggio dovrà
essere comunicato alla regione
di appartenenza e all'Osservatorio regionale istituito ad hoc
a cui spetterà fare proposte per
la riallocazione delle funzioni
presso il livello di governo più
adeguato. Tale organo avrà 15
giorni di tempo per avallare
la ricognizione effettuata da
ciascuna provincia e kasmetterla all'Osservatorio centrale,
istituito presso palazzo Chigi e
presieduto dal ministro per gli
affari regionali.
Nella ricognizione delle ri:
sorse finanziarie, invece, si
terrà conto dei dati di bilancio
dell'ultimo triennio, dei dati
forniti dalle province sulla
spesa per ciascuna funzione
e della necessità che agli enti
subentranti siano attribuite
le risorse già spettanti alle
vecchie provincti. Nell'individuazione delle risorse, però,
si legge nel dpcm, peseranno
i tagli del dl 66/2014 (444,5
milioni di euro per il 2014 che
diventeranno 576, 7 milioni nel
2015 e 585,7 milioni per ciascuno degli anni 2016 e 2017),
ossia proprio i tagli che stanno
mettendo in grave difficoltà le
amministrazioni provinciali al
punto da rendere impossibile
la continuità nell'erogazione
dei servizi.
Sul tema, come anticipato da
ItaliaOggi il 9 settembre, è al
lavoro un tavolo presso il Met;
coordinato dal sottosegretario
all'economia Pier Paolo Baretta, che dovrebbe partorire
un'ipotesi di riduzione dei tagli da inserire nella prossima
legge di stabilità. Difficile, al
momento, che si possa intervenire prima.
_ Alla legge di stabilità guardano anche le regioni preoccupate di non avere abbastanza risorse per gestire
le funzioni provinciali. «Abbiamo bisogno di ragionevoli garanzie che da parte
del Mefvengano stanziati
questi fondi», ha chiesto
Lavoro e previdenza
Pag. 30