Sistemi di Telecomunicazione Caratterizzazione di doppi bipoli rumorosi Universita’ Politecnica delle Marche A.A. 2014-2015 A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 1/13 Temperatura equivalente di rumore di una sorgente I Una generica sorgente avente una certa resistenza interna R generera’ una certa quantita’ di rumore di tipo termico I Dal punto di vista sistemistico si puo’ definire una temperatura Pdisp.suB equivalente di rumore Teq come: Teq = KB Piu’ precisamente, se si ha dipendenza dalla frequenza: I Teq (f ) = I A.A. 2014-2015 2Gd (f ) K (1) Notiamo che: I T eq e’ la temperatura fisica della resistenza SE la sorgente e’ costituita da sole resistenze adattate I In generale, per una sorgente generica puo’ NON essere la temperatura ambiente (spesso e’ superiore se la sorgente contiene dispositivi attivi, ma puo’ essere inferiore nel caso in cui la sorgente sia un’antenna) Sistemi di Telecomunicazione 2/13 Doppi bipoli rumorosi I I I I A.A. 2014-2015 Consideriamo ora i doppi bipoli lineari; in questa categoria rientrano amplificatori e attenuatori Un doppio bipolo si caratterizza con i seguenti parametri: I Guadagno di potenza disponibile, ovvero il guadagno di potenza del Gout (f ) segnale supponendo di avere tutto adattato: Ad (f ) = Gin (f ) I Rumore Nel caso dei doppi bipoli, la condizione di adattamento si realizza quando la resistenza di ingresso del doppio bipolo e’ uguale alla resistenza della sorgente E la resistenza di uscita del doppio bipolo e’ uguale alla resistenza di carico Per la definizione di guadagno disponibile non si considera l’effetto del rumore Sistemi di Telecomunicazione 3/13 Cifra di rumore di un doppio bipolo - I I I Per quantificare il rumore introdotto da un doppio bipolo, si confrontano le potenze di rumore all’uscita del doppio bipolo ideale (che non introduce rumore e da’ solo un guadagno Ad ) e il doppio bipolo reale (che introduce rumore) Si definisce la cifra di rumore: reale Gout (f ) F (f ) = ideale = Gout (f ) I I A.A. 2014-2015 KT0 Ad (f ) + Ginterna (f ) 2 KT0 Ad (f ) 2 (2) La cifra di rumore deve essere definita con il sistema adattato e con la resistenza di ingresso a T0 = 290 K Spesso si suppone che la cifra di rumore sia indipendente dalla frequenza e si indica solo con F Sistemi di Telecomunicazione 4/13 Cifra di rumore di un doppio bipolo - II I F (f ) essendo un rapporto di potenze e’ un numero puro (adimensionale) I reale Gout (f ) e’ la somma della densita’ spettrale di rumore introdotta dal doppio bipolo (Ginterna (f )) e della densita’ spettrale di rumore in uscita, KT0 dovuta alla resistenza R che alimenta il doppio bipolo ( Ad (f )). 2 Possiamo sommare i due termini perche’ i contributi di rumore sono statisticamente indipendenti I Essendo Ginterna (f ) ≥ 0, F (f ) > 1 I Un doppio bipolo e’ tanto migliore dal punto di vista del rumore quanto piu’ la sua cifra di rumore si avvicina a 1 K reale Dalla definizione di F (f ) otteniamo che: Gout (f ) = Ad (f ) T0 F (f ) 2 I A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 5/13 Temperatura equivalente di rumore di un doppio bipolo I I Un’altra definizione per quantificare il rumore introdotto dai doppi bipoli fa riferimento alla temperatura equivalente di rumore: K reale Gout (f ) = Ad (f ) (T0 + Teq (f )) 2 Teq (f ) e’ detta temperatura equivalente di rumore e si misura in K . E’ pari all’aumento ideale di temperatura che si deve dare al resistore rumoroso in ingresso per avere la corretta quantita’ di rumore in uscita, quando si consideri il doppio bipolo ideale I Usando la temperatura equivalente, tutte le sorgenti di rumore vengono trasferite all’ingresso del sistema I Si suppone spesso che Teq (f ) sia indipendente da f ; la si indica in tal caso con Teq che e’ > 0 K I Usando le espressioni fin qui trovate riusciamo a determinare una formula K reale di conversione tra F e Teq : Gout (f ) = Ad (f ) T0 F 2 K reale Gout (f ) = Ad (f ) (T0 + Teq ) da cui: T0 + Teq = T0 F 2 Teq Quindi le formule di conversione tra F e Teq sono: F = 1 + , T0 Teq = T0 (F − 1) I A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 6/13 Interpretazione fisica della cifra di rumore I I I I I A.A. 2014-2015 Supponiamo di avere un doppio bipolo con all’ingresso anche una potenza utile PS su una banda B Il rapporto segnale-rumore in ingresso al doppio bipolo e’ dato da: PS (3) SNRin = KTB Il rapporto segnale-rumore in uscita e’ dato da: PS Ad PS SNRout = = (4) KTBAd F KTBF SNRin Ne risulta che: F = SNRout Quindi la cifra di rumore e’ il rapporto tra il rapporto segnale-rumore in ingresso e in uscita dal doppio bipolo. Poiche’ F > 1, il rapporto segnale-rumore in ingresso e’ sempre maggiore del rapporto segnale-rumore in uscita Sistemi di Telecomunicazione 7/13 Cascate di doppi bipoli - I I Una cascata di doppi bipoli alimentati da un resistore rumoroso e’ un ottimo modello di un ricevitore per telecomunicazioni, o di un sistema di trasmissione via cavo I Calcoliamo la cifra di rumore e temperatura equivalente dei due stadi mostrati in figura, supponendo che tutto sia indipendente dalla frequenza. Per fare cio’, calcoliamo le densita’ spettrali di potenza di rumore nelle varie sezioni della cascata di doppi bipoli I Indicando con Teq la temperatura equivalente del primo doppio bipolo, si trova che la densita’ spettrale di rumore alla sua uscita vale: K (1) (1) Gout (f ) = Ad1 (T0 + Teq ) 2 A.A. 2014-2015 (1) Sistemi di Telecomunicazione 8/13 Cascate di doppi bipoli - II I I I I A.A. 2014-2015 Dal punto di vista del secondo bipolo, e’ come se questo fosse alimentato (1) da un resistore rumoroso a temperatura Ad1 (T0 + Teq ). Pertanto, la densita’ spettrale di rumore all’uscita del secondo stadio vale: (2) Teq K K (2) (1) (2) (1) Gout (f ) = Ad2 [Ad1 (T0 + Teq ) + Teq ] = Ad1 Ad2 [(T0 + Teq + )] 2 2 Ad1 Confrontando quella trovata con l’espressione classica della densita’ spettrale di potenza all’uscita di un generico doppio bipolo si ottiene: (2) Teq (1) TOT e Ad,TOT = Ad1 · Ad2 Teq = Teq + Ad1 Procedendo in modo analogo, per N bipoli rumorosi in cascata si trova: (2) (3) (N) Teq Teq Teq (1) TOT Teq = Teq + + + ... + Ad1 Ad1 · Ad2 Ad1 · Ad2 ...Ad(N−1) Ad,TOT = Ad1 · Ad2 ...AdN Sistemi di Telecomunicazione 9/13 Cascate di doppi bipoli - III I La temperatura equivalente di rumore dello stadio i-esimo e’ divisa per i guadagni degli stadi precedenti I In presenza di guadagni positivi (in dB), risultano dunque maggiormente critici per il rumore i primi stadi. Per avere una temperatura equivalente di rumore bassa in un ricevitore per telecomunicazioni, i primi stadi devono essere progettati con estrema cura, per avere bassa cifra di rumore magari a scapito del guadagno I Gli ultimi stadi invece sono progettati per avere alte amplificazioni anche se questo porta ad avere alte cifre di rumore I In generale e’ sempre meglio prima amplificare e poi attenuare, non viceversa I In modo analogo si trova una relazione per la cifra di rumore (legge di F3 − 1 FN − 1 F2 − 1 + + ... + Friis): FTOT = F1 + Ad1 Ad1 Ad2 Ad1 Ad2 ...Ad(N−1) A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 10/13 Esempio 1: calcolo della cifra di rumore di un attenuatore I Consideriamo un attenuatore passivo con attenuazione L (costituito tipicamente I I I I da una linea di trasmissione tipo cavo coassiale), alimentato da una resistenza 1 rumorosa. Il guadagno disponibile e’ dato da: Ad = . Supponiamo che il L sistema sia adattato e lavori a temperatura T0 Se tutto e’ adattato, dall’uscita vedo un sistema completamente passivo alla temperatura T0 , di conseguenza la densita’ spettrale dovra’ essere la stessa che K si ha all’uscita di una resistenza alla stessa temperatura, cioe’: Gout (f ) = T0 2 Dalla definizione di temperatura equivalente di rumore, abbiamo: K K (T0 + Teq ) Gout (f ) = Ad (T0 + Teq ) = 2 2 L T0 + Teq Uguagliando le due espressioni si trova: T0 = , ovvero Teq = T0 (L − 1) L Sfruttando la relazione che lega cifra di rumore e temperatura equivalente di T T (L−1) rumore, troviamo che: F = 1 + Teq = 1 + 0 T =L 0 0 I Quindi la cifra di rumore di un attenuatore e’ pari alla sua attenuazione A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 11/13 Esempio 2: cifra di rumore in sistemi singola tratta I In un sistema di TLC, per coprire lunghe distanze si spezza spesso un collegamento in varie tratte. Una tratta e’ definita come segue: I I e’ la cascata di un cavo seguito da un amplificatore che ne compensa esattamente le perdite. L’amplificatore ha guadagno A e cifra di rumore Fa ; il cavo ha attenuazione L = A e cifra di rumore L il guadagno di potenza di una tratta e’ dunque unitario per definizione I Possiamo calcolare la cifra di rumore di una tratta: Ftratta = F1 + F2 −1 A1 =L+ Fa −1 1/L = Fa L I Tale espressione, in dB diventa: Ftratta,dB = Fa,dB + αdB/km + Dkm , ricordando che L = α · D ovvero LdB = αdB/km + Dkm I Quindi la cifra di rumore di una tratta, in dB, e’ linearmente proporzionale alla lunghezza del cavo; in unita’ lineari cio’ vuol dire che essa cresce esponenzialmente con la lunghezza del cavo A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 12/13 Esempio 3: cifra di rumore in sistemi multitratta I Solitamente nella pratica i collegamenti a lunga distanza sono divisi in sotto-tratte di lunghezza piu’ piccola. I Consideriamo la cascata di N tratte identiche. Ogni tratta viene considerata come un doppio bipolo con guadagno unitario e cifra di rumore Fa L. Con queste ipotesi, possiamo applicare la legge di Friis per trovare la cifra di rumore complessiva di una cascata di N tratte: F (N) = Fa L + (Fa L − 1) + ... + (Fa L − 1) = Fa L + (N − 1)(Fa L − 1) = NLFa − (N − 1) {z } | (N−1)termini A.A. 2014-2015 Sistemi di Telecomunicazione 13/13
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