GAZZETTA DEL SUD Agenzia ANSA Giornale di Sicilia Milano Finanze LA SICILIA Agenzia ITALIA LA REPUBBLICA Agenzia ITALPRESS Italia Oggi Agenzia ADNKRONOS RASSEGNA STAMPA 4-12-2014 II Giornale CENTONO VE Quotidiano di Sicilia IL SOLE 24 ORE II Messaggero CORRIERE DELLA SERA RAITV RAlSSicilia MEDIASET A cura di Sandro Cuzari Motore di ricerca Eco della Stampa Articoli ad uso esclusivo del CAS non riproducibili Quotidiano Gazzetta del Sud Data Pagina Foglio 04-12-2014 30 1 Delusione ad Ali ferine, Nizza e Fiumedinisi S incoio autostradale sull'Ai8 la sua realizzazione si allontana Di milioni ce ne vorrebbero almeno una trentina: dove prenderli? Umberto Gaberscek AUTGRME Due notizie entrambe negative sullo svincolo autostradale. Una riguarda il costo reale del progetto, di proporzioni talmente elevate che continuare a parlarne si rischia la farsa. Ma andiamo conordine. Erano partiti fiduciosi lunedì mattina alla volta di Palermo, tre rappresentanti delle amministrazioni interessate alla realizzazione dell'operasulfiumeNisi-Manelcapoluogo, dove avrebbero dovuto incontrare l'assessore regionale alle Infrastnitture, Giovanni Pizzo, non ci sono mai arrivati. Laloro trasferta, infatti, è finita alle porte dì Messina, a Tremestieri, mentre stavano per immettersi in autostradaNessun guasto meccanico all'auto del comune di Ali Terrae sulla quale si erano "imbarcati", ma un contrordine della segreteria di Pizzo che informava il sindaco Alessandro Rasconà di Fiumedinisi, il vicesindaco di Ali Tenne Pietro Caminiti e l'assessore Salvatore Bruno di Nizza Sicilia, che il politico regionale non era in sede. Ad evitare l'inutile viaggio, una "telefonata di Caminiti a Palermo per avere ulteriore conferma dell'appuntamento. Nessuna delusione, invece, per il sindaco di Ali, Pietro Fiumara, perché, come per altre occasioni, preferisce rimanere a "guardia" del suo Municìpio. Pare che Pizzo si sia scusato ma questo probabilmente non avrà addolcito la pillolaamara die sì sono dovuti inghiottire Rasconà, Caminiti e Bruno. Con l'assessore dovevano parlare dello svincolo tra Ali Terme e Nizza dì Sicilia della cui costruzione si parla da oltre 15 anni. Dicono un po' tutti che i 15 milioni disponibili, ma che nessuno ha mai visto, non sono sufficienti. Di milioni ne servirebbero, pare, altri 10-12. Non si è comunque capito ancora bene. Due milioni in più o in meno sarà verosimilmente la somma semplificata del pallottoliere. In questi ultimi anni, inoltre, è seguita una campagna politica, soprattutto a livello paesano, infarcita di populismo per dare risposte agli interrogativi delle quattro comunità più direttamente interessate all'opera. Come dice- vamo, costo complessivo del progetto 25 milioni, sì continua adire. Qualcuno in più? Roba di poco conto, tanto 1 a politica non si pone limiti- E a Palermo Rasconà, Bruno e Caroinìti, all'assessore Pizzo avrebbero chiesto di trovare da qualche parte i 10 milioni mancanti. Lo faranno allaprossima occasione utile. - Nei frattempo in molti, anche di parte politica, si sono convintichesi tratta di un'opera sovradimensionata alle esigenze del territorio, anche perché a distanza di 6 chilometri da Ali Terme e Nizza c'è lo svincolo di Roccalumera. E che la sfiducia possa adesso lasciare spazio allarealrà, c'èlanotizia, da noi peraltro controllata, che il costo reale del progetto dell'opera sul fiume Nisi è di 33 milioni. Una enormità. « I primi cittadini dei Comuni interessati intendono chiedere un nuovo incontro a Palermo Retroscena Vertice saltato » Vertice saltato per essenza dell'assessore regionale, li sindaco Alessandro Rasconà di Fiumedinisi, il vicesindaco di Ali Tenne Pietro Caminiti e l'assessore Salvatore Bruno di Nizza erano partiti fiduciosi lunedì mattina alla volta di Palermo. Ma nel capoluogo, dove avrebbero dovuto incontrare l'assessore regionale alle Infrastnitture, Giovanni Pizzo, non ed sono mai arrivati. La loro trasferta, infatti, è finita alle porte di Messina» a TremesHeij, méntre stavano per immetterai in autostrada. Ritaglio stampa uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. O Data RAGUSAOGGUT (WEB) Pagina Foglio ràgusa 1 >^^0*^^LJMPaRMAZltlNEtrHl.meVKLfj^F'nNTUAtfc^fiaaS.A ^-fcj*^ GIORNATA INTERNAZIONALE DEL VOLONTARIATO ~ *J *J *J ON. NINO M1NARDO: 500 MILA EURO PER IL COMUNE DI POZZALLQ A TITO conomia i Cultura 04/12/2014- 10:09 15 senatori del Pd hanno presentato a tre ministri del governo Renzi LA COSTRUZIONE DEL VIADOTTO SALVIA IN TERRITORIO DI ISPICA AL CENTRO DI UNA INTERROGAZIONE LA SENATRICE PADUA: "OCCORRE INTERVENIRE PER SCONGIURARE RICADUTE NEGATIVE IN AMBITO TURISTICO E OCCUPAZIONALE" I grossi disagi creati dalla costruzione del viadotto Salvia, necessario per il completamento dell'autostrada Siracusa-Ragusa-Gela, nel tratto tra Rosolìni e Modica, al centro di una interrogazione, con prima firmataria la senatrice del Pd Venera Padua, assieme ad altri quattordici colleghi, presentata ai ministri delle Infrastrutture e dei trasporti, del Lavoro e delle politiche sociali nonché delle Politiche agricole alimentari e forestali. "Con la costruzione del futuro viadotto "Salvia", nel territorio di Ispica - è scritto nell'interrogazione - la società agricola "Natura Iblea" Sri e l'azienda agricola "La Moresca" srl, 2 realtà leader nazionali nella produzione di ortofrutta biologica e ospitalità alberghiera, con più di 100 dipendenti e circa 5 milioni di euro annui di fatturato, si vedrebbero espropriate, da parte del Consorzio per le autostrade siciliane, del sito ove ha luogo in via principale la propria attività; le 2 aziende sono, tra l'altro, associate alla struttura alberghiera relais Torre Marabino. In data 14 ottobre 2014, la ditta appaltante ha iniziato i lavori di demolizione delle strutture produttive. L'opera infrastrutturale prevede un viadotto che taglia in due la principale area produttiva di ortaggi biologici e sarà situato a soli 180 metri dalla centrale di confezionamento e a 300 metri dal relais Torre Marabino. Nonostante fosse intervenuto nella vicenda anche il Tar di Catania che, con propria sentenza, aveva fermato i lavori e gli espropri, il Consorzio per le autostrade siciliane ha proceduto con una nuova procedura di esproprio, tramite un decreto d'urgenza di immissione in possesso per pubblica utilità; da ciò che sì apprende da numerose fonti giornalistiche sembra che l'offerta di risarcimento del Consorzio alle aziende sia del tutto inadeguata e irrisoria; anche la Camera di Commercio di Ràgusa, con lettera firmata da! presidente Giuseppe Gìannone in data 6 novembre 2014, ha espresso la propria preoccupazione sulla vicenda, dando la propria disponibilità ad ospitare eventuali incontri tra le parti volti a trovare un accordo soddisfacente. Appare indispensabile trovare una soluzione alla questione che sia 'equilibrata' e che sappia conciliare la duplice finalità di portare a termine nei tempi previsti un'opera pubblica di fondamentale importanza per il territorio, come l'autostrada Siracusa-Gela, con l'esigenza di assicurare la salvaguardia, in termini economici e di lavoro, di aziende locali che rappresentano un vero e proprio fiore all'occhiello per l'intera comunità". Per questo motivo, la senatrice Padua chiede "quali interventi i ministri in indirizzo, per le proprie competenze, intendano porre in atto al fine di scongiurare possibili ripercussioni negative sui settori occupazionale, turistico e ortofrutticolo ibleo, nonché per la salvaguardia dei livelli economici e se non intendano farsi promotori della costituzione di un tavolo tra i soggetti coinvolti per la risoluzione delle controversie e la ricerca di soluzioni bilanciate e concilianti tra il rispetto dei tempi per la costruzione dell'infrastruttura autostradale e l'adeguata tutela delle aziende ispicesi". Brevi 03/12 Insediamento com 03/12 IL CENTRO DIURN 03/12 Pagamento saldo I 02/12 SARANNO CONO. 02/12 Domani i Forconi a 01/12 Invito a partecipar! 01/12 QUESTIONE TASI I 01/12 Domani l'intitolazio: 0 1 / 1 2 GUASTOALLABIL 01/12 UFFICI DELLA POL Le più lette delta s< QUANDO LA MANO S! AC SUL RINVENIMENTO DEL MANCAVANO GLI SLIP E IL PICCOLO LORIS E1 ST£ RITROVATO MORTO LOF FIACCOLATA A SANTA CI RÀGUSA: MULTE FANTA di V.P. IL GIALLO DELL'UCCISO SANTA CROCE CAMERiN Quotidiano Gazzetta del Sud Data 04-12-2014 Pagina |j Foglio 1 Stamane la premiazione di Riccardo Pollicino al Consorzio autostrade Stamane alle ore 10:00 a Messina, Contrada Scoppo, nella sede del Consorzio delle Autostrade Siciliane, si svolgerà la cerimonia di premiazione di Riccardo Pollicino allievo della II B della secondaria primo grado "FalconeBorsellino" di Rometta Marea che fa parte dell'Istituto comprensivo dì Saponara. All'iniziativa, voluta del presidente del Consorzio, Rosario Paraci, dopo avere letto la poesia "L'autostrada" di Riccardo Pollicino pubblicata nel "Club dei poeti" di "Noi Magazine", saranno presenti i compagni dì classe di Riccardo e le insegnanti Rosa Cannistrà, referente del progetto "Noi Magazìne", e Annunciata Finocchiaro. Il dottor Paraci consegnerà a Riccardo Pollicino il libro "Autostrade Siciliane" pubblicato in occasione del completamento della tratta autostradale Messina-Palermo. La cerimonia si concluderà con la visita al "Centro Radio" del Consorzio} cuore pulsante dell'intera rete autostradale e prima voce amica che l'utente ascolta in caso di chiamata. Dalla postazione, attiva 24 ore su 24 e collegata a: Polizia stradale, Vigili del fuoco, ospedali e a tutte le altre istituzioni operative nei territorio, gli operatori fanno fronte a tutte le problematiche ed agli eventi che si verificano sulle tratte autostradali di competenza: informazioni sui servizi, gestione della viabilità, soccorso, assistenza. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. FILODIRETTONEWS.INFO Attenzione: Javascripts non è abilitato! Filo Diretto^e s Cerca notizie... e Società Ambiente Socàa&e Eventi Quartieri Dacci la Tua! V (prendersi il futuro «» giovedì 4 dicembre 2014 - Premiato il "giovane poeta" Riccardo Pollicino «» giovedì 4 dicembre 2014 - Rapporti Prima Pagina > Notìzie > Messina > Premiato il "giovane poeta" Riccardo Pollicino giovedì 4 dicembre 2014 AUTOSTRADE SICILIANE di Redazione II presidente, doti. Rosario Faracì, giovedì 4 dicembre alle ore 10,00, consegnerà il libro sulle "Autostrade Siciliane" allo studente Riccardo Pollicino, studente della classe li sez. B della Scuola Media "Falcone Borsellino", di Rometta Marea, facente capo al Comprensoriale di Saponara/Rometta, per la Poesia dallo stesso composta titolata L'Autostrada, pubblicata sul Settimanale "Noi Magazine", lo scorso 16 ottobre. Alla festosa Iniziativa saranno pure presenti i compagni di classe con i professori. Per l'occasione, i ragazzi avranno modo di visitare il Centro Radio del Consorzio, cuore pulsante dell'intera rete autostradale e prima "voce amica" che l'utente "ascolta" in caso di chiamata. Infatti, da tale postazione - in attività h24 ed in collegamento con Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, Ospedali e con tutte le altre istituzioni operative del territorio - i qualificati operatori preposti fanno fronte a tutte le questioni ed accadimenti che si verificano lungo le tratte autostradali, dalia informazione sui servizi alla gestione della viabilità, dal soccorso a qualsiasi tipo di assistenza all'utente. Altre Notizie su Notizie > flessosi a CORRIERE DELLA SERÀTl mercoledì 3 dicembre 2014 Sicilia, stipendi d'oro alle autostrade I dipendenti dovranno restituire tutto Da tre lustri agli oltre 400 dipenderai regionali vengono applicati i contratti del settore privato con .stipendi mediamente più alti dì circa 8 mila euro all'anno Duemila e 300 euro netti al mese di stipendio invece di mille e 600. Il Consorzio autostrade siciliane, inseguito sino alle casse dei caselli da centinaia di creditori e al centro di un'inchiesta della Dia di Messina su appalti truccati e consulenze milionarie, già sfociata negli arresti di due dirigenti e di alcuni imprenditori, non riesce a garantire la sicurezza sui 300 chilometri di autostrade dell'isola. Tuttavia, con i 400 lavoratori (erano 520 sino al 2010) l'ente della regione Sicilia non si risparmia in generosità, applicando da tre lustri ai propri dipendenti il contratto del settore privato che vale 8 mila euro l'anno in più. «Trattamento illegale» Ora, però, 4 anni dopo che il Consiglio di giustizia amministrativa lo bollasse come illegale, lo speciale trattamento è giunto al capolinea. E per i 300 casellanti e i 100 amministrativi (una volta e mezza di quelli previsti dagli standard nazionali) non si tratta soltanto di avere in futuro uno stipendio più leggero. Dovranno, infatti, restituire quanto hanno percepito in più sin dal 2000: un salasso per ciascuno di loro. Non che la loro retribuzione si fermasse al lavoro ordinario. Nell'ente che ha sede a Messina sino al 2012 lo straordinario ha raggiunto livelli da record nonostante l'organico fosse rimpinguato con 350 trimestrali. Mille e seicento ore in un anno, 150 ore al mese, 5 al giorno, festivi compresi. Record di straordinari II primatista dello straordinario è stato Placido Regina, addetto alla sorveglianza promosso autista, ma altri 200 colleghi, in prevalenza iscritti alla Cgil e ai Democratici di sinistra partito che al Consorzio aveva una sezione politica con tanto di tessera e un dirigente politico responsabile dei turni di servizio, per anni hanno raddoppiato e triplicato lo stipendio totalizzando in tutto 60mila ore di lavoro oltre quello ordinario ogni 365 giorni. Il Consorzio l'ha retribuito e si è pure beccato una multa di 8 milioni di euro dall'Ispettorato del lavoro: "L'eccesso di straordinario ha messo a repentaglio la salute". Che il traguardo sia a portata di mano è, però, tutt'altro scontato. Non appena il presidente Rosario Paraci, uomo fidato del Governatore Crocetta, con il fiato sul collo della Corte dei conti ha deciso di procedere, il mondo politico si è rimesso in azione per rimandare il fatidico giorno. Filippo Panarello, ex segretario regionale della Cgil e deputato del Pd, ha presentato una risoluzione all'Ars: "L'assessore chieda un nuovo parere al Cga". Ricorso al Tar Un gruppo di 75 lavoratori, invece, si è rivolto ai giudici del Tar per chiedere venga riconosciuto che il Cas è un "ente pubblico economico", equiparato quindi alle imprese private. Eppure, dopo aver ricevuto a settembre del 2010 il parere del Cga, l'allora assessore alle Infrastnitture Pier Carmelo Russo scrisse una nota secca ai vertici del Cas: "Si applichi il contratto dei regionali, si recuperi quanto è stato indebitamente corrisposto negli ultimi 10 anni". In 4 anni non si è fatto né l'uno né l'altro. Nella busta paga è soltanto comparsa una postilla tesa a impedire la prescrizione. Ci provò l'Ars qualche mese dopo a togliere tutti dall'imbarazzo approvando una leggina sanatoria. Il Commissario dello Stato, di recente eliminato da una sentenza della Corte costituzionale, mandò all'aria il piano: "E' un modo per far conseguire l'irresponsabilità contabile agli amministratori e ai politici", tuonò Carmelo Aronica. Segreteria del sindaco E già, perché se non si riuscisse a recuperare i soldi da chi l'ha intascati la responsabilità ricadrebbe sui vari membri della Giunta regionale che ogni due anni stabilivano che ai casellanti di Sicilia si applicasse la parte economica del Ceni del settore privato. Ai dirigenti, invece, lo stipendio dei manager privati non basta e così si aggiunge la parte variabile degli emolumenti dei funzionari pubblici. Non a caso, quindi, lavorare al Gas è il sogno nel cassetto di molti. Nel 2008, 19 funzionari di vari enti pubblici vi giunsero in sordina per mobilità volontaria. Il loro titolo più importante era il pedigree genetico o politico: come quello del fratello del segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava; dell'ex vertice della Funzione pubblica dello stesso sindacato; della segretaria dell'ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca e di uno dei burocrati a questi più vicino, Lelio Frisone. Quando la notizia trapelò, in una settimana arrivarono al Gas 100 domande e scoppiò il putiferio. Un ispettore regionale stabilì che la mobilità era senza evidenza pubblica e violava il blocco delle assunzioni; giudice del Lavoro e lar si rimpallarono la competenza; l'inchiesta della Procura è finita nel nulla. Risultato? 119 sono ancora al loro posto; tranne, da martedì 18 novembre, Frisone, agli arresti domiciliari per aver intascato mazzette. Effetto retroattivo I sindacati di passare al Contratto di lavoro regionale non ne vogliono sapere: "I dipendenti del Gas - sottolinea Filippo Sutera della Cub, autore della denuncia sullo straordinario - fanno le stesse cose di quelli delle imprese private concessionarie di autostrade". Facendo leva su questa tesi i 350 trimestrali si sono rivolti al giudice del Lavoro per chiedere l'assunzione con effetto retroattivo e SOOmila euro in media di retribuzioni arretrate. Il Gas si è difeso sostenendo che la normativa lo qualifica "ente pubblico non economico" e non è un datore di lavoro privato: i giudici gli hanno dato retta. Se passasse, invece, l'opposta opinione, il Gas si ritroverebbe d'un colpo con il doppio del personale e con 100 milioni di euro da pagare. "Il problema non è il personale ma la disorganizzazione e il denaro sprecato in appalti lievitati a e per contenziosi inventati a tavolino" attacca il sindacalista della Cub. Secondo il consuntivo 2012 l'ente, che incassa 80 milioni di .euro di pedaggi l'anno (25 vanno in stipendi), ha 250 milioni di euro di debiti certi e un contenzioso con lavoratori e fornitori di eguale importo. Tuttavia, regala ogni anno 8 milioni di euro alle multinazionali dei carburanti che per le 11 stazioni di servizio pagano canoni degli anni novanta, quando furono fatte le ultime gare. Fondi europei E continua a perdere milioni di euro di fondi europei perché ha affidato negli anni settanta senza gara tutta l'attività di progettazione e direzione lavori alla Technital Spa: nel 2010 un giurista ha stabilito che la convenzione è illegale e va sciolta, ma nessuno c'è ancora riuscito. Per le condizione di insicurezza di gallerie e carreggiate il 5 luglio del 2010 il ministro delle Infrastnitture ha ordinato la decadenza dalla concessione, riacciuffata poi al Tar. Da allora, però, lo nulla è cambiato: "II pedaggio è quello nazionale, le strade da terzo mondo e il rischio di rimetterci la vita altissimo", denuncia il Codacons. E così, non a caso, a ogni incidente mortale i dirigenti del Gas finiscono sul registro degli indagati per concorso in omicidio colposo. Viste le relazioni sul tavolo del ministro Maurizio Lupi, la seconda revoca della concessione è qualcosa di più di un'ipotesi. La sorte del personale? Se 'l'ente è "non economico" verrebbe assorbito nei ranghi della regione Sicilia; se è "economico" come sostengono i sindacati il posto di lavoro non sarebbe più garantito. * "^" II presidente del Gas Faraci e il governatore siciliano Crocetta CORRIERE DELLA 3 dicembre 2QU | 11:50 ©RIPRODUZIONE RISERVATA SEBfffi Data 03-12-2014 Pagina Foglio 2/ 2 Consorzio Autostrade Siciliane: i dipendenti costretti a restituire parte degli stipendi Ai dipendenti del Consorzio Autostrade Siciliane viene applicato da anni il contrailo del settore privato. Dovranno restituire tutti i soldi guadagnati in più. BLOGO Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda relativa ai contratti lavorativi sottoscritti dal Consorzio Autostrade Siciliane, inseguito sino alle casse dei caselli da centinaia di creditori secondo la ricostruzione de II Corriere delia Sera ~ ma decisamente generoso verso i fortunatissimi dipendenti: a questi viene applicato da anni il contratto del settore privato, che vale 8.000 euro l'anno in più. Sembra infatti che i 300 casellanti e i 100 amministrativi (una volta e mezza di quelli previsti dagli standard nazionali) guadagnino 2.300 euro netti al mese, quando in realtà ne dovrebbero percepire solamente 1.600. Il Consiglio di giustizia amministrativa ha ritenuto illegale questa pratica. Tale pronunciamento risale al 2010, ma nulla è cambiato. Fino agli scorsi giorni: i dipendenti non solo verranno pagati secondo le tariffe idonee, ma dovranno restituire tutto il surplus percepito dal 2000 ad oggi. Alcuni dipendenti sono poi costretti a restituire la cifra maturata dopo gli interminabili straordinarì, che avrebbe permesso loro di raddoppiare e addirittura triplicare lo stipendio mensile. Il quotidiano di vìa Solferino cita l'esempio di una persona costretta a lavorare 1.600 ore in più l'anno, ovvero 5 ore al giorno. Festivi compresi. Per tal motivo il Consorzio si è visto elevare una multa (8 milioni di euro) dall'Ispettorato del lavoro, secondo cui '/eccesso di straordinario ha messo a repentaglio la salute1 dei lavoratori. Un gruppo di 75 dipendenti ha presentato ricorso al TAR, nonostante quattro anni fa l'ailora assessore alle Infrastrutture inviò una dura missiva ai vertici del CAS: a suo dire è necessario vedere applicato 'il contratto dei regionali. Si recuperi quanto è stato indebitamente corrisposto negli ultimi 10 annf. La situazione non è ovviamente diversa per i dirigenti: non solo percepivano lo stipendio dei manager privati, ma allo stesso tempo ottenevano anche la parte variabile degli emolumenti dei funzionar! pubblici. Questo nonostante - scrive ancora 11 Corriere - non sia garantita la sicurezza sui 300 chilometri di autostrade dell'isola. CDÀCOWS mercoledì, 3 dicembre 2014 i, stipendi d'oro alle autostrade I dipendenti dovranno restituire tutto Da Ire lustri agli oltre 400 dipendenti regionali vengono applicati i contratti del settore privato con stipendi mediamente più alti di circa 8 mila euro all'anno Duemila e 300 euro netti al mese di stipendio invece di mille e 600. Il Consorzio autostrade siciliane, inseguito sino alle casse dei caselli da centinaia di creditori e al centro di un'inchiesta della Dia di Messina su appalti truccati e consulenze milionarie, già sfociata negli arresti di due dirigenti e di alcuni imprenditori, non riesce a garantire la sicurezza sui 300 chilometri di autostrade dell'isola. Tuttavia, con i 400 lavoratori (erano 520 sino al 2010) l'ente della regione Sicilia non si risparmia in generosità, applicando da tre lustri ai propri dipendenti il contratto del settore privato che vale 8 mila euro Tanno in più. «Trattamento illegale» Ora, però, 4 anni dopo che il Consiglio di giustizia amministrativa lo bollasse come illegale, lo speciale trattamento è giunto al capolinea. E per i 300 casellanti e i 100 amministrativi (una volta e mezza di quelli previsti dagli standard nazionali) non si tratta soltanto di avere in futuro uno stipendio più leggero. Dovranno, infatti, restituire quanto hanno percepito in più sin dal 2000; un salasso per ciascuno di loro. Non che la loro retribuzione si fermasse al lavoro ordinario. Nell'ente che ha sede a Messina sino al 2012 lo straordinario ha raggiunto livelli da record nonostante l'organico fosse rimpinguato con 350 trimestrali. Mille e seicento ore in un anno, 150 ore al mese, 5 al giorno, festivi compresi. Record di straordinari 11 primatista dello straordinario è stato Placido Regina, addetto alla sorveglianza promosso autista, ma altri 200 colleglli, in prevalenza iscritti alla Cgil e ai Democratici di sinistra partito che al Consorzio aveva una sezione politica con tanto di tessera e un dirigente politico responsabile dei turni di servìzio, per anni hanno raddoppiato e triplicato lo stipendio totalizzando in tutto 60mila ore di lavoro oltre quello ordinario ogni 365 giorni. Il Consorzio l'ha retribuito e si è pure beccato una multa di 8 milioni di euro dall'Ispettorato del lavoro: "L'eccesso di straordinario ha messo a repentaglio la salute". Che il traguardo sia a portata di mano è, però, tutt'altro scontato. Non appena il presidente Rosario Paraci, uomo fidato del Governatore Crocetta, con il fiato sul collo della Corte dei conti ha deciso di procedere, il mondo politico si è rimesso in azione per rimandare il fatidico giorno. Filippo Panarello, ex segretario regionale della Cgil e deputato del Pd, ha presentato una risoluzione ali'Ars: "L'assessore chieda un nuovo parere al Cga". Ricorso al Tar Un gruppo di 75 lavoratori, invece, si è rivolto ai giudici del Tar per chiedere venga riconosciuto che il Gas è un "ente pubblico economico", equiparato quindi alle imprese private. Eppure, dopo aver ricevuto a settembre del 2010 il parere del Cga, l'allora assessore alle Infrastnitture Pier Carmelo Russo scrisse una nota secca ai vertici del Cas: "Si applichi il contratto dei regionali, si recuperi quanto è stato indebitamente corrisposto negli ultimi 10 anni". In 4 anni non si è fatto né l'uno né l'altro. Nella busta paga è soltanto comparsa una postilla tesa a impedire la prescrizione. Ci provò l'Ars qualche mese dopo a togliere tutti dall'imbarazzo approvando una leggina sanatoria. Il Commissario dello Stato, dì recente eliminato da una sentenza della Corte costituzionale, mandò all'aria il piano: "E' un modo per far conseguire l'irresponsabilità contabile agli amministratori e ai politici", tuonò Carmelo Aronica. CODACONS.IT 3-12-2014 Segreteria del sindaco E già, perché se non si riuscisse a recuperare i soldi da chi l'ha intascati la responsabilità ricadrebbe sui vari membri della Giunta regionale che ogni due anni stabilivano che ai casellanti dì Sicilia si applicasse la parte economica del Ceni del settore privato. Ai dirigenti, invece, lo stipendio dei manager privati non basta e così si aggiunge la parte variabile degli emolumenti dei funzionari pubblici. Non a caso, quindi, lavorare al Gas è il sogno nel cassetto di molti. Nel 2008, 19 funzionari di vari enti pubblici vi giunsero in sordina per mobilità volontaria. Il loro titolo più importante era il pedigree genetico o politico: come quello del fratello del segretario regionale della Cisl, Maurizio Bernava; dell'ex vertice della Funzione pubblica dello stesso sindacato; della segretaria dell'ex sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca e di uno dei burocrati a questi più vicino, Lelio Frisone. Quando la notizia trapelò, in una settimana arrivarono al Gas 100 domande e scoppiò il putiferio. Un ispettore regionale stabilì che la mobilità era senza evidenza pubblica e violava il blocco delle assunzioni; giudice del Lavoro e Tar sì rimpallarono la competenza; l'inchiesta della Procura è finita nel nulla. Risultato? 119 sono ancora al loro posto; tranne, da martedì 18 novembre, Frisone, agli arresti domiciliari per aver intascato mazzette. Effetto retroattivo I sindacati di passare al Contratto di lavoro regionale non ne vogliono sapere: "I dipendenti del Gas - sottolinea Filippo Sutera della Cub, autore della denuncia sullo straordinario - fanno le stesse cose di quelli delle imprese private concessionarie di autostrade". Facendo leva su questa tesi i 350 trimestrali si sono rivolti al giudice del Lavoro per chiedere l'assunzione con effetto retroattivo e 300mila euro in media di retribuzioni arretrate. Il Gas si è difeso sostenendo che la normativa lo qualifica "ente pubblico non economico" e non è un datore di lavoro privato: i giudici gli hanno dato retta. Se passasse, invece, l'opposta opinione, il Gas si ritroverebbe d'un colpo con il doppio del personale e con 100 milioni di euro da pagare. "Il problema non è il personale ma la disorganizzazione e il denaro sprecato in appalti lievitati a e per contenziosi inventati a tavolino" attacca il sindacalista della Cub. Secondo il consuntivo 2012 l'ente, che incassa 80 milioni di euro di pedaggi l'anno (25 vanno in stipendi), ha 250 milioni di euro di debiti certi e un contenzioso con lavoratori e fornitori dì eguale importo. Tuttavia, regala ogni anno 8 milioni dì euro alle multinazionali dei carburanti che per le 11 stazioni di servizio pagano canoni degli anni novanta, quando furono fatte le ultime gare. Fondi europei E continua a perdere milioni di euro di fondi europei perché ha affidato negli anni settanta senza gara tutta l'attività di progettazione e direzione lavori alla Technital Spa: nel 2010 un giurista ha stabilito che la convenzione è illegale e va sciolta, ma nessuno c'è ancora riuscito. Per le condizione di insicurezza di gallerie e carreggiate il 5 luglio del 2010 il ministro delle Infrastnitture ha ordinato la decadenza dalla concessione, riacciuffata poi al Tar. Da allora, però, lo nulla è cambiato: "II pedaggio è quello nazionale, le strade da terzo mondo e il rischio di rimetterci la vita altissimo", denuncia il Codacons. E così, non a caso, a ogni incidente mortale i dirigenti del Gas finiscono sul registro degli indagati per concorso in omicidio colposo. Viste le relazioni sul tavolo del ministro Maurizio Lupi, la seconda revoca della concessione è qualcosa di più di un'ipotesi. La sorte del personale? Se l'ente è "non economico" verrebbe assorbito nei ranghi della regione Sicilia; se è "economico" come sostengono i sindacati il posto di lavoro non sarebbe più garantito. CODACONS.IT 3-12-2014 MARKUSAUTO.COM (WEB2) Data Pagina Foglio CONSORZIO AUTOSTRADE SICILIANE: I DIPENDENTI COSTRETTI A RESTITUIRE PARTE DEGLI STIPENDI Si arricchisce di un nuovo capitolo la vicenda relativa ai contratti lavorativi sottoscrìtti dal Consorzio Autostrade Siciliane, inseguito sino alle casse dei caselli da centinaia di creditori - secondo la ricostruzione de II Corriere della Sera - ma decisamente generoso verso i fortunatissimi dipendenti: a questi viene applicato da anni il contratto del settore privato, che vale 8.000 euro l'anno in più. Sembra infatti che i 300 casellanti e i 100 amministrativi (una volta e mezza di quelli previsti dagli standard nazionali) guadagnino 2.300 euro netti al mese, quando in realtà ne dovrebbero percepire solamente 1,600. Il Consiglio di giustizia amministrativa ha ritenuto illegale questa pratica. Tale pronunciamento risale al 2010, ma nulla è cambiato. Fino agli scorsi giorni: i dipendenti non solo verranno pagati secondo le tariffe idonee, ma dovranno restituire tutto il surplus percepito dal 2000 ad oggi. Alcuni dipendenti sono poi costretti a restituire la cifra maturata dopo gli interminabili straordinarì, che avrebbe permesso loro di raddoppiare e addirittura triplicare lo stipendio mensile. Il quotidiano di via Solferino cita l'esempio di una persona costretta a lavorare 1.600 ore in più l'anno, ovvero 5 ore al giorno. Festivi compresi. Per tal motivo il Consorzio si è visto elevare una multa (8 milioni dì euro) dall'Ispettorato del lavoro, secondo cui 'l'eccesso di straordinario ha messo a repentaglio la salute' dei lavoratori. Un gruppo di 75 dipendenti ha presentato ricorso al TAR, nonostante quattro anni fa ('allora assessore alle Infrastrutture inviò una dura missiva ai vertici del CAS: a suo dire è necessario vedere applicato 'il contratto dei regionali. Si recuperi quanto è stato indebitamente corrisposto negli ultimi 10 anni'. La situazione non è ovviamente diversa per i dirigenti: non solo percepivano lo stipendio dei manager privati, ma allo stesso tempo ottenevano anche la parte variabile degli emolumenti dei funzionar) pubblici. Questo nonostante - scrive ancora II Corriere - non sia garantita la sicurezza sui 300 chilometri di autostrade dell'isola. Consorzio Autostrade Siciliane: i dipendenti costretti a restituire parte degli stipendi è stato pubblicato su Autoblog.tt alle 15:45 di mercoledì 03 dicembre 2014. Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. MESSINAORA.IT (WEB2) Data Pagina 03-12-2014 Foglio 1/ 2 MESSINAORA.# IL PRIMO NETWORK MULTIMEDIALE INDIPENDENTE A MESSINA tou Mcr, 3 die 2014 ore 11:19 HOME CRONACA POLITICA ATTUAI ITA' SPORT» CULTURA E SPETTACOLO UNIVERSITÀ' PROVINCIA TENDENZF SCA1T! MERCATINO MESSINAORA.IT (WEB2) dipendenti; blocco ingiustificato delle ferie al personale Ate; improvvido licenziamento di 24 dipendenti part-time". E' quanto II segretario provinciale Cub Trasporti, Francesco Urdì, contesta al presidente del Consorzio Autostrade Siciliane, Rosario Paraci, in una nota di ieri, 2 dicembre, trasmessa anche ai presidenti di Regione e Ars - e delle rispettive commissioni Lavoro o Bilancio - e ai prefetti di Messina, Catania a Palermo- II dirigente sindacale invoca un'urgente convocazione e avverte che "ove ciò non dovesse avvenire, saranno esperite attività in sede giudiziaria". Autostrade, dipendenti Gas senza stipendi né ferie. Cub pronta a rivolgersi alla magistratura "Nei denunciare l'ingiustificato ritardo dei pagamenti degli stipendi (a tutt'ora non avvenuto) al personale dipendente", la Cub diffida i vertici del Gas "ad adempiere immediatamente al pagamento". H sindacato fa rilevare che "questo tipo di inadempienza non accade per la prima volta durante l'amministrazione del presidente Rosario Paraci" e sollecita l'Assemblea regionale siciliana "ad attivare un'ispezione tendente a mettere in luce i motivi di tali manchevolezze che h a n n o messo in gravi difficoltà economìchc i lavoratori, ed hanno determinato grave danno d'immagine alle autostrade siciliane". rii'ituk"Ji. "i ditaiiiljvi! 2Ul-'j j Nessun Commento i'i,!,!,liciti. 1:1- Evidenza Urdì approfitta dell'occasione per "sottolineare che il recente blocco delle ferie al personale Ate è stato adottato dal dirigente generale, Maurizio Trainiti, in violazione delle norme legali e contrattuali, e comunque priva dell'arretrato del monte ferie il personale che ancora deve fruirne". Infine, l'esponente della Cub Trasporti afferma ctie "la grave, recente, unilaterale iniziativa di procedere improvvidamente al licenziamento di 24 Ate part-time dopo circa un decennio dall'assunzione è stata adottata anche questa volta in violazione di norme e nonostante il sottodimensionamento detta pianta organica, tanto da determinare danno economico per i lavoratori licenziati e per le stesse attività delln concessionaria Cas". (@FabioBonasera) "Ritardo ingiustificato nel pagamento degli stipendi ai Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile.
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