Percorso Assistenziale per la persona con Sclerosi Laterale Amiotrofica: modello integrato di presa in carico Fabio Giannini AOU Senese – Università di Siena Addestramento alla NIV La ventilazione meccanica prevede sempre che ci sia una interazione fra : pompa respiratoria fisiologica (polmone) e pompa respiratoria artificiale (ventilatore) Addestramento alla NIV vuol dire fare sincronizzare la macchina al pattern del respiro del paziente Protocollo di addestramento Spiegare la tecnica al paziente 2. Scegliere l’interfaccia 3. Settaggio pressioni ( p.se PS:8 cmH2O) 4. Appoggiare la maschera con la mano 5. Cominciare il fissaggio “gentile” 6. Evitare di stringere troppo 7. Settare FiO2 8. Settare gli allarmi 9. Chiedere al paziente le sue sensazioni 10. Resettare le pressioni (PS=Vt exp >6ml/Kg) 1. 6 domande da fare al paziente 1. 2. 3. 4. 5. 6. Sta facendo un respiro abbastanza ampio? Il suo respiro dura abbastanza a lungo? I respiri sono troppo rapidi? Ha tempo sufficiente per respirare fuori l’aria? Ha tempo sufficiente tra un respiro e l’altro? Il numero dei respiri che fa è adeguato? Ogni step deve essere spiegato tranquillamente e con parole semplici Paziente seduto e in posizione eretta (45°-60°) Durata del primo periodo di addestramento: Dipende dal benessere e dalla tolleranza del paziente Spesso può essere utile interrompere dopo pochi minuti per non provocare una avversione nei riguardi della NIV Monitorare i progressi • • • • • Fallimento acuto : Settaggio sbagliato Poca tolleranza Scelta attrezzatura Selezione del paziente Condizioni cliniche critiche Fallimento secondario: • Progressione della malattia di base • Aggravamento acuto intercorrente NIV nella sclerosi laterale amiotrofica Adattamento fisico e psicologico più difficile Fallimento più alto che in altre MNM TOLLERANZA alla NIV: capacità di usarla durante il sonno per >4 ore di seguito) Sintomi bulbari medio-gravi più comuni o declino cognitivo –FTD in chi ha problemi di tolleranza (67% vs 33%), ma non preclusione assoluta Durata della sessione di addestramento ambulatoriale nel p. SLA: da 45’ a 90’ • Numero di sessioni di necessarie: da 1 a 5 (2/sett) Pazienti SLA (74) seguiti nel nostro centro negli anni 2013-2014 19 pz No NIV(32 pz) NIV (30 pz) 43% 41% IV (12 pz) 16% Addestramento ambulatoriale Ricovero secondario 5 pz 6 pz Ricovero primario La prevalenza di impegno bulbare grave e/o di FTD non è significativamente diversa tra i sottogruppi NIV Pazienti in fase molto avanzata di malattia (PEG, IV, confinati a letto) Servizio di Day-Hospital/Day-Service Medico Unificato Programma di Accesso Agevolato (integrazione Ospedale-Territorio per la continuità assistenziale) presso i locali della Discharge Room della AOU Senese Chirurgo/ Gastroenterologo Altri Specialisti Dietologo / Nutrizionista Medico di Base / Medico del centro SLA Case Manager (Infermiere) Neurologo Broncoscopista ORL Pneumologo Pazienti seguiti negli anni 2013-2014 Extraprovincia (Toscana) 3 Provincia di Siena 7 Extra-regione Altri comuni 2 Siena e comuni limitrofi 5 2 Totale: 12 pazienti (8 maschi, 4 femmine), tutti in IV e portatori di PEG, 8 utilizzatori di comunicatore a puntamento oculare N. accessi/paziente: 4-5 (range 1-10) Prestazioni erogate 60 Visita Neurologica 48 50 Cambio Cannula 40 34 Vista Pneumologica / Controllo Ventilatore 31 30 21 20 Broncoscopia 24 17 19 10 Cambio PEG Visita Nutrizionale 0 Altro* Prestazioni totali: 194 * Visite specialistiche (Dermatologia, Urologia, Cardiologia, Odontoiatria, Endocrinologia, Ginecologia, Oftalmologia, Otorinolaringoiatria), Esami strumentali (Rx torace, Endoscopia, Ecografia, ECG, Ecocardiogramma, Esami di laboratorio) COMUNICAZIONE Informazione (veriteria, completa, tracciabile e personalizzata) sulle caratteristiche della malattia nel rispetto del quadro psico-emotivo, del contesto socio-culturale e spirituale, del quadro familiare e delle relazioni conoscenza E’ necessario un tempo per la: elaborazione scelta Si realizza solo nella continuità della relazione , dalla diagnosi fino alla fase terminale (verificare costantemente la comprensione) Prendere decisioni è un percorso dinamico, soggetto a cambiamenti che devono essere accolti Collaborazione multidisciplinare per una comunicazione più efficace e un’ottimizzazione delle risorse LE SCELTE • La tecnologia prolunga la sopravvivenza • Ma, PEG o Ventilazione coinvolgono aspetti tecnico-scientifici e valutazioni sulla qualità di vita sostenibile (proporzionata alla condizione e non lesiva della dignità) • Dovere è informare e ottenere consenso o dissenso alle procedure – Diritto è decidere a quale trattamento sottoporsi e a quale no • La disponibilità dei mezzi (ausili, PEG, NIV, tracheostomia, trattamenti palliativi di fine vita) è il presupposto per la scelta e deve essere prospettata • Il malato può considerare mezzi prima accettati non più adeguati alla propria condizione e dovrebbe avere il tempo per ridiscutere ed eventualmente decidere di rinunciarvi • Rifiutare una procedura ha lo stesso valore etico che rinunciarvi dopo averla accettata nel momento in cui non è più considerata adeguata • La decisione di non intervenire o l’omissione di informazione (possibilità di posizionare o di sospendere), contraddice e impedisce beneficità- non maleficienza da parte del sanitario e autonomia decisionale del malato • Si deve evitare sia l’abbandono th sia i trattamenti senza consenso • Volontà espressa prima che la perdita assoluta dei movimenti volontari e/o il deterioramento cognitivo lo impediscano (specifiche dichiarazioni anticipate) • Discutere i mutamenti del quadro clinico con il malato e/o con le persone da lui indicate, sapendo che le decisioni potranno essere modificate in qualunque momento • Una dichiarazione anticipata di dissenso a manovre invasive o di pianificazione di cure non invasive permette un precoce coinvolgimento di sanitari dedicati alle cure palliative di fine vita LE DECISIONI IN EMERGENZA • Il medico, in presenza di informazioni dirette o indirette (familiari, medici di riferimento, documento scritto), agisce coerentemente a queste, trattando la sofferenza da insufficienza respiratoria con farmaci adeguati, anche che possano abolire o ridurre lo stato di coscienza • In caso di informazioni non disponibili si agisce in eccesso: per es. in carbonarcosi con intubazione per stabilizzare il malato e porlo in condizioni di esprimere una volontà • Se rifiuta la tracheostomia, dovrà essere estubata e assistita con la NIV, se accettata. Se insufficiente o intollerabile interventi per morte senza sofferenza (Il coinvolgimento dei familiari nella valutazione delle capacità decisionali del malato, dovrebbe essere facilitato. Se ciò non fosse possibile, può aiutare un rappresentante legale autorizzato dal tribunale)
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