lunedì 6 ottobre 2014 INDICE RASSEGNA STAMPA lunedì 6 ottobre 2014 03/10/2014 Economia e imprese locali Lagazzettadilucca. It Assindustria e Fuorisede, in programma convegno sulla comunicazione 1 Luccaindiretta.It Convegno di Assindustria e Fuorisede aulla comunicazione di qualità 2 04/10/2014 Economia e imprese locali Nazione Lucca p. 20 Ondulati Giusti, produzione ferma. Operai e sindacati preoccupati 3 Nazione Lucca p. 14 Meno fondi a Opera delle Mura e Itinera 4 Tirreno Lucca p. XIII Alce, chiesto un altro anno di cassa Nazione Pistoia p. 11 Imprenditori volontari per i ragazzi del Dynamo Camp Nazione Lucca p. 3 Ex palestra Bacchettoni, destino incerto Tre progetti pronti, ma nessuno decolla Nazione Lucca p. 3 Piazza S.Michele, altro braccio di ferro con la Soprintendenza Tirreno Lucca p. IV Terminal bus Palatucci apre a dicembre 10 Tirreno Lucca p. IV Strada per il S. Luca, concorrono 25 ditte 11 Nazione Lucca p. 11 Assi viari. L'inchiesta pubblica sbarca ad Antraccoli Oggi alle ore 15 alla scuola Guidi 12 Nazione Lucca p. 14 «Raddoppio storico Lucca-Pistoia» 13 Nazione Lucca p. 23 Porcari. Campo santo, al via i lavori di somma urgenza per una vasta porzione del muro di recinzione 14 Nazione Viareggio p. 23 Pietasanta. Ex Edem, slittano a fine anno i lavori di messa in sicurezza 15 Tirreno Viareggio p. IX Capezzano. Una Sarzanese più sicura lavori al via in primavera Tirreno Viareggio p. XIII Stazzema. Frane: al via i primi lavori a San Rocco e alla Pollaccia Chiara Lammari 5 6 Edilizia & Territorio Laura Sartini 7 9 Alessandro Bracci 16 17 05/10/2014 Economia e imprese locali Tirreno Lucca p. V Mec Industries festeggia il primo anno di attività Nazione Lucca p. 15 Ondulati Giusti, un presidio di protesta Tirreno Lucca p. X Produzione ferma agli Ondulati Giusti: scatta l'allarme Nazione Lucca p. 15 Bio-carbone, cresce il fronte del no Tirreno Lucca p. IV Sciopero e presidio alla Kme di Fornaci 23 Nazione Lucca p. 17 Fontanini: «Il sindaco non si interessa degli operai Alce» Betti: «Accuse false » 24 Tirreno Lucca p. XIII Betti: «Alce, critiche immotivate» 25 Indice Rassegna Stampa 18 Massimo Stefanini 19 20 Massimo Stefanini, Barbara Di Cesare 21 Pagina I INDICE RASSEGNA STAMPA lunedì 6 ottobre 2014 Nazione Viareggio p. 7 «Darsena, in 400 a rischio licenziamento» Martina Del Chicca 26 Tirreno Viareggio p. I Lite tra i cantieri: a rischio trecento posti di lavoro Valentina Landucci 27 Tirreno Viareggio p. I Tutti in piazza per la "vertenza Darsena" Nazione Lucca p. 9 I bagni finalmente ci sono, ma aperti a metà Nazione Lucca p. 7 Passerella chiusa: disagi a non finire 32 Tirreno Lucca p. II Assi viari, 170 firme contro il progetto 33 Tirreno Lucca p. X Assi viari e rifiuti, i grillini pensano a fare un referendum Nicola Nucci 34 Nazione Lucca p. 17 Borgo a Mozzano. Nuovo spettacolare «svaso» della diga. Quattro giorni senza il letto del fiume Marco Nicoli 36 Nazione Lucca p. 16 Interventi di manutenzione su 30 corsi d'acqua in Garfagnana 37 Nazione Viareggio p. 5 Viareggio. Già 170 offerte per l'appalto dell'ittico 38 Nazione Viareggio p. 10 Camaiore. «Bonuccelli vuole solo difendere il project financing del pontile» Tirreno Viareggio p. IX Centro studi, la verità di Del Dotto 29 Edilizia & Territorio Fabrizio Vincenti Isabella Piaceri 30 40 41 06/10/2014 Economia e imprese locali Tirreno p. 9 E dalla lampada uscì la favola di Emiliana Nazione Lucca p. 2 «Mec Industries», un compleanno tutto da incorniciare Nazione Lucca p. 2 Nuovo impianto rifiuti: riunione sul delicato tema Tirreno Viareggio p. 11 Si discute al Tar il frazionamento di Polo Nautico Indice Rassegna Stampa Mario Lancisi 42 45 46 Donatella Francesconi 47 Pagina II Assindustria e Fuorisede, in programma convegno sulla comunicazione venerdì , 3 ottobre 2014, 16:55 Fuorisede, agenzia di comunicazione con sede a Lucca, organizza, in collaborazione con Assindustria Lucca, un convegno dal titolo: "Slow adv. A comunicare con qualità c'è più gusto. Un pomeriggio per conoscere più da vicino la filiera della comunicazione e scoprire gli strumenti per raccogliere i frutti di un investimento pubblicitario". Come nel mondo dell'agroalimentare, infatti, anche in comunicazione, la cura della filiera, ovvero l'attenzione ad ogni singola fase del processo, porta a una crescita e a un risultato di eccellenza. Obiettivo del convegno è quello di mettere a disposizione delle aziende del territorio degli strumenti per poter riconoscere la qualità di un progetto di comunicazione, poter valutare la qualità degli investimenti pubblicitari che vengono loro proposti, poter, quindi, sfruttare l'opportunità di trasformare un costo in un investimento utile ed efficace. Interverranno professionisti della comunicazione, docenti universitari, rappresentanti di aziende della filiera della comunicazione, ognuno dei quali racconterà il proprio concetto di qualità. Il convegno si terrà a Lucca, venerdì 11 ottobre dalle ore 17 . 00 alle 19. 30 presso la sede di Assindustria, in Piazza Bernardini. Economia e imprese locali Pagina 1 Convegno di Assindustria e Fuorisede sulla comunicazione di qualità Fuorisede, agenzia di comunicazione con sede a Lucca, organizza, in collaborazione con Assindustria Lucca, un convegno dal titolo Slow adv. A comunicare con quarta c'è piu gusto. Un pomeríggío per conoscere piu da vicino la filiera della comunicazione e scoprire qlì strumenti per raccogliere í frutti dì un ínvestímnento pubblicitario. Come nel mondo dell'agroalimentare, infatti, anche in comunicazione, la cura della filiera, ovvero l'attenzione ad ogni singola fase del processo, porta a una crescita e a un risultato di eccellenza. Obiettivo del convegno è quello di mettere a disposizione delle aziende del territorio degli strumenti per poter riconoscere la qualità di un progetto di comunicazione, poter valutare la qualità degli investimenti pubblicitari che vengono loro proposti, poter, quindi, sfruttare l'opportunità di trasformare un costo in un investimento utile ed efficace. Interverranno professionisti della comunicazione, docenti universitari, rappresentanti di aziende della filiera della comunicazione, ognuno dei quali racconterà il proprio concetto di qualità. II convegno si terrà a Lucca, venerdì 11 ottobre dalle 17 alle 19,30 presso la sede di Assindustria, in Piazza Bernardini. Per informazioni: www.fuorisedeoriline.it, [email protected] , [email protected] , 320.7224020 Economia e imprese locali Pagina 2 Ondulati Giusti, produzione ferma. Operai e sindacati preoccupati MACCHINARI fermi alla Ondulati Giusti di Altopascio, dove dal primo di ottobre si è fermata la produzione a causa di un'improvvisa mancanza di materia prima (bobine di carta), per effetto di un blocco delle forniture. «Nei due mesi precedenti - spiegano le segreterie di Fistel-Cisl e Slc-Cgil, insieme alla rappresentanza sindacale unitaria - sapevamo di una trattativa per la cessione di una rilevante quota del pacchetto azionario del gruppo. Poi abbiamo appreso che sarebbe stata la società Fiera Srl, costituzione appena l '8 settembre con un capitale sociale di 10mila euro , a rilevare la maggioranza del pacchetto azionario del valore complessivo di alcuni milioni di euro. Nonostante le ripetute rassicurazioni sul fatto questa società agisce per conto di un imprenditore che ha manifestato la volontà e l'impegno alla prosecuzione dell'attività a garanzia degli attuali livelli occupazionali, come sottoscritto nel verbale di incontro del 19 settembre, oggi gli stabilimenti sono fermi». SORPRESA e preoccupazione fra i dipendenti dell'azienda e i numerosi lavoratori dell'indotto, che si riuniranno in assemblea plenaria con le organizzazioni sindacali per decidere i percorsi da intraprendere al fine di indurre la controparte a illustrare quale sia la reale situazione del gruppo e quali le reali intenzioni di Fiera Srl. Cron:inri e hd! rl:uia err: Economia e imprese locali Pagina 3 'APPROVATA D ELI BERA CHE SAN CISCE ULTERIORI TAGLI AL BILANCIO IvIeno fondi a fiera delle Mura e Itmnera Prevista anche una riduzione delle spese, ecco VIA LIBERA della giunta Tambellini alla proposta di delibera sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio, che approderà in consiglio comunale martedì, dopo il parere favorevole già dato da parte del collegio dei revisori dei conti ed un nuovo passaggio dalla commissione consiliare competente in programma questo pomeriggio (3 ottobre). L'assessore Enrico Cecchetti aveva già annunciato una difficile manovra di riequilibrio, a causa del taglio di 625.000 curo sulle spese introdotto dal Decreto legislativo 66 e da altri provvedimenti del Governo intervenuti a bilancio sostanzial- mente approvato. «Nello specifico sottolinea il Comune in una nota -, le maggiori esigenze complessive di 817.954 euro del bilancio, derivate dal raffronto tra Entrate e Uscite della parte corrente, saranno coperte in quota parte dal Fondo di riserva (237.954 euro). I restanti 580.000 euro saranno recuperati da risparmi sulla spesa del personale (119.726 euro) e sui gettoni di presenza degli amministratori (21.700 euro), da una riduzione al trasferimento annuale destinato all'Opera delle Mura (24.000 euro), dalla riduzione dei compensi a Itinera (30.000 euro) e da una generale revisione della spesa corrente. Che a novra decisa quanto si legge nella delibera, è volta «ad individuare fra i capitoli non ancora impegnati, le disponibilità da destinare ad altre finalità senza compromettere la funzionalità Dopo la netta sforbiciata di 625 ila euro i mposta dal Governo, si è intervenuti dell'Ente o impedire il raggiungimento degli obbiettivi che sono stati programmati, 255.000 euro». Per recuperare 118.571 euro saranno invece rimodulati i contratti che riguardano la fornitura di beni e servizi, così come previsto dal Decreto che dà la facoltà agli Enti locali di ridurre l'importo di questa tipologia di contratti nella misura del 5%. Per quanto riguarda il capitolo dedicato agli Investimenti, «è necessario reperire ulteriori 371.450 euro: 85.000 euro servono come compartecipazione all'intervento previsto dal Consorzio di Bonifica sul Rio Isolella e 200.450 euro per l'investimento Sinergo che riguarda gli impianti termici di tutti gli edifici comunali». Queste somme saranno fornite per 247.058 euro dall'avanzo vincolato ancora disponibile, mentre 124.787 curo verranno prelevati dal Fondo di riserva. Wcek anG a I I a FACCOLTf.OéLLE h9ELE: GRA21E AP.91::1750 VOLTE G3AZIE! Economia e imprese locali Pagina 4 Alce, chiesto un altro anno di cassa La proprietà pronta a firmare un'intesa per il mantenimento del tannino «se il mercato darà segni di ripresa» di Chiara Lammari ® BAGNI DI LUCCA Proroga della cassa integrazione per altri 12 mesi; questa la richiesta maturata nel corso della riunione avvenuta in Provincia e riguardante il futuro dei lavoratori Alce. Presenti all'incontro le single sindacali e l'azienda rappresentata dall'amministratore delegato Maurizio Varraud che si è detto disponibile a firmare un protocollo d'intesa per il mantenimento della produzione del tannino. Un piano industriale sarebbe infatti necessario a garantire il proseguo dell'erogazione degli ammortizzatori sociali (in scadenza il prossimo 7 ottobre) ed il tannino rappresenterebbe al momento l'unica opzione sul tavolo. Da quanto emerge, Varraud avrebbe quindi confermato la volontà della ditta di riavviare il comparto se il mercato inizierà a dare segni di ripresa, due i possibili impieghi prospettati per il prodotto: l'uso in campo farmaceutico e nell'ambito dei mangimi animali. «L'intenzione di ripartire da parte di Alce c'è-ha spiegato il rappresentate Fistel-Cisl Federico Fontanini -. La ditta sarebbe inoltre disposta a concedere, per la concretizzazione di altre attività alternative, le aree del sito non interessate dalla produzione di tannino. Un'ipotesi potrebbe essere la creazione di una filiera del legno, come già prospettato in passato». Alce nel frattempo, a detta di Varraud, avrebbe anche eseguito una caratterizzazione dei terreni: «A seguito della richiesta del Comune di Bagni di Lucca - ha sostenuto ancora il rappresentante sindacale - l'azienda ha confermato di aver effettuato la caratterizzazione delle aree indicate, esclusa quella adibita all'attività del tannino (perché l'impianto ancora sussiste) e quella della cartiera che sarà finita di smontare a breve e su cui i sondaggi saranno effettuati entro la fine del 2014». viato nessuno: «L'assenza di Bagni di Lucca ci è sembrata sinonimo di poca coerenza ha affermato Fontanini -. Né il sindaco né un suo delegato hanno infatti partecipato alla riunione e ciò è stata una mancanza di rispetto nei confronti di un importante tavolo istituzionale necessario a tutelare i lavoratori; lavoratori che ad oggi vivono, giorno dopo giorno, nella speranza che sia trovato un percorso alternativo per il sito. «A causa dell'assenza degli interlocutori il protocollo d'intesa non è stato firmato. Ci sentiamo disgustati. È un impegno inderogabile, nonché istituzionale e morale del primo cittadino - ha concluso Fontanini - l'occuparsi di questa vicenda». CRI PRODUZIONE RISERVATA Assente all'incontro il Comune di Bagni di Lucca che, a differenza di Borgo a Mozzano (rappresentato in assemblea dal consigliere Armando Fancelli), non ha in- AIce, chie4n un altro anno di ca.ou Una protesta dei lavoratori dell'Alce Economia e imprese locali Pagina 5 PRESENTI LE SEZIONI SERVIZI D I CONFINDUSTRIA PISTOIA, PRATO, LUCCA E FIRENZE . i i fi i Imprend tor volonta per 1 ragazz «LAVORO sul campo» è quello che letteralmente hanno svolto oltre 50 imprenditori delle sezioni servizi innovativi e tecnologici di Confindustria Firenze e Confindustria Lucca Pistoia Prato, prestando opera di volontariato a Dynamo Camp, che accoglie in modo gratuito bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche per periodi di vacanza e svago. Con un progetto di lungo termine, come sottolinea Cristiana Pasquinelli, presidente della Sezione servizi innovativi di Pistoia, ovvero di «porre le basi per la costruzione di un dialogo nuovo tra impresa e mon- do del volontariato, tra noi e la Dynamo che merita tutto il nostro sostegno». «La particolarità di Dynamo - afferma Federica Landucci, presidente di Confindustria Pistoia, che era presente alla giornata - è la sua finalità ed il fatto che si sia saldamente ancorata, come struttura capace anche di dare lavoro e sviluppo in una parte fragile del nostro territorio, come la montagna pistoiese. Tutto questo ci rende particolarmente lieti di averla fra i nostri soci».. «A Dynamo abbiamo rimesso al centro alcuni temi cardine della vita associativa: la responsabilità sociale, l'innovazione e la crescita - sottolinea Matteo Grossi, presi- dente Sezione servizi di Firenze -. La collaborazione e l'integrazione delle attività con altri imprenditori diventa un passag- gio fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e delle nostre aziende». Una giornata speciale per Dynamo Camp sarà anche quella di domenica 5 ottobre 2014, quando per farsi conoscere il Camp apre le sue porte durante l'annuale festa aperta a tutti. Dalle 11 alle 18.30 tutti coloro che sono interessati potranno visitare Dynamo Camp, conoscere da vicino il progetto, visitare il luogo e i suoi spazi, partecipando alla festa che per tutta la giornata animerà la sede della Oplus. L'ingresso è libero. Cv..i/,1F2/ h2 l3UST RlA I presidenti della Sezione servizi innovativi di Pistoia , Prato e Firenze Economia e imprese locali Pagina 6 x palestra Bacchettoni, destino incerto progetti pronti, ma nessuno decolla A quello originario della Ego, si aggiungono le proposte di Liberías e Metro FALSE partenze a non finire per la vecchia-nuova palestra Bacchettoni. Il progetto di recupero si è incagliato da quattro anni, ma negli ultimi tempi, in sordina, si sono fatti avanti nuovi accreditati pretendenti dell'unico impianto sportivo pubblico all'interno delle mura urbane, fondamentale per le scuole di città, essenziale per le attività pomeridiane delle società sportive. Qualcosa si muove nel dietro le quinte, purtroppo non abbastanza da sottrarre la bella palestra cittadina a un ingiusto destino fatto di abbandono. A proporsi sono il centro provinciale sportivo Libertas e anche la Metro, proprietaria dell'immobile. Entrambi i soggetti avrebbero presentato dei progetti (con costi di realizzo decisamente diversi) e entrambi, sembra, avrebbero chance di essere realizzati. Ma niente e nessuno esclude il vecchio progetto per una struttura orientata al benessere che doveva essere gestita dalla società «Ego Wellness & Fitness», da anni specializzata nel settore. QUINDI tre candidati papabili. Ma davvero sono sulla stessa linea di partenza o qualcuno di loro è già oltre lo start? E soprattutto: quale sarà il futuro dell'unico impianto sportivo cittadino? Ci rivolgiamo a Renzo Marcinnò, presidente provinciale del centro Libertas. «Ci siamo attivati perchè francamente vorremmo che questa bella palestra fosse al più presto restituità alla città e allo sport Edilizia & Territorio QUALE FUTURO? Ecco l'esterno della famosa palestra Bacchettoni 1 1¡.' lazzo Orsetti non ha ancora deciso su quale prospettiva puntare lucchese - dice -. Un giovane architetto ha realizzato per noi un bellissimo progetto che tempo fa abbiamo presentato in Comune. Era semplice e razionale, avrebbe permesso alle varie società sportive di accedere all'impianto, e mi riferisco alla pallavolo, alla pallacanestro, lo squash e molte altre. In più era previsto un ristorante e un bar. Chi avrebbe poi gestito la palestra avrebbe trovato conveniente anche un sostanzioso contratto di affitto, che si sarebbe potuto ripagare con tutte queste attività che prevedevano il prestito degli spazi alle società sportive. Non solo: secondo il nostro progetto ripristinare in toto la palestra sarebbe costato non più di 800mila euro». Un'idea che pareva, almeno in apparenza, incontrare un certo interesse a Palazzo Orsetti. Ma successivamente anche la Metro ha fatto i propri pas- Pagina 7 si, con un proprio progetto che prevede una spesa di circa 1 milione e cinquecentomila euro . E' sorpasso? Il punto interrogativo resta. Come resta ancora il lizza il progetto originario della struttura che avrebbe dovuto gestire la Ego e che, nello spazio interno di 1.400 metri quadrati, prevedeva visto ampi spazi acqua : una grande piscina termale di 350 metri quadrati e una vasca più piccola di 20 metri di lunghezza con 4 corsie per nuoto e attività nell'acqua. In più il bagno turco, la sauna finlandese, zona fisioterapia e massaggi, sala polifunzionale per il fitness e sala meeting. ANCHE in questo caso ci sarebbe stato un ristorante per pranzi veloci, in più un terminal sportivo per gli atleti all'aria aperta - la vicinanza delle Mura è strategica in questo senso - con docce a pagamento e spogliatoi. La nuova palestra Bacchettoni (se fosse stata seguita da subito questa ipotesi progettuale) sarebbe stata pronta, sempre secondo gli annunci, nel 2012 e il costo sarebbe stato di 2 milioni e mezzo in due anni. Un progetto che fu valutato e accolto dalla circoscrizione del centro storico nel lontano dicembre del 2008, all'unanimità senza perplessità ne da destra ne da sinistra, apoprovato pure dalla Soprintendenza. Il cambio di amministrazione determinò il primo stop. Altro tempo è passato e la palestra è ancora lì, in attesa di conoscere il suo destino. Laura Sartini Edilizia & Territorio Pagina 8 IL RIFACIMENTO DELLA PAVIMENTAZIONE E' CONCLUSO, MA SONO STATI RICHIESTI DEGLI ALTRI SCAVI... COSTOSI ® Fiazza . Mìc LA STORIA infinita. Che pare avere trovato però la strada per scrivere l'ultima parola. Il rifacimento della pavimentazione di piazza San Michele, che va avanti dal maggio scorso e che si doveva concludere entro 90 giorni, continuano a fare discutere. Al centro della piazza, infatti, resta aperto un mini cantiere che in qualche modo finisce per svilire il resto dei lavori conclusi, uno spettacolo decisamente sgradevole agli occhi e che trasmette la sensazione di eterna provvisorietà. Ma, dalla prossima settimana, salvo contr'ordini, tutto dovrebbe sparire e dopo oltre quattro mesi e mezzo, i lucchesi i turisti potranno rivedere la , altro 1 piazza finalmente sgombra. Da più di un mese i lavori sono di fatto conclusi, ma il cantiere non è mai stato smontato, perché la Soprintendenza aveva richiesto ulteriori scavi in una porzione della parte sud-ovest della piazza. In un primo momento, gli scavi sono stati fatti slittare per non creare problemi durante il Settembre Lucchese, ma, arrivato ottobre, non è arrivato il via libera. Il motivo? Principalmente il costo: circa 30mila curo che la Soprintendenza richiedeva, ma che naturalmente dovevano essere pagati dal Comune e dalla Fondazione Cassa che hanno finanziato la risistemazione della piazza. Una cifra ritenuta spropo- 1 feffo con sitata, da destinare a ulteriori scavi a tre metri di profondità, mentre la città si dibatte nel cercare fondi per la ordinaria manutenzione di cui la stessa piazza San Michele continua a avere impellente bisogno. Un ulteriore motivo di contrasto tra Comune e Fondazione Cassa da una parte e Soprintendenza dall'altra? Tutto lo lascia presupporre. E anche la lungaggine con cui sta arrivando allo sgombero del cantiere depone in questo senso. Senza considerare le frizioni dei mesi scorsi per gli studi orto- fotografici al paramento delle Mura imposti, anche in questo caso, per migliaia di euro dalla Soprintendenza e che lasciarono perplesso lo tendetma stesso presidente della Fondazione Cassa Arturo Lattanzi, che sull'argomento esternò tutte le sue riserve. Ora, è la volta di piazza San Michele, dove tra Comune e Fondazione sono stati messi a disposizione circa 275mila curo. Possibilmente, però, non per il sottosuolo. L'assessore comunale alle Attività produttive Giovanni Lemucchi prova a spegnere ogni polemica. Per quanto di fatto confermi la divergenza. «Abbiamo deciso - spiega - come Comune e Fondazione che si procederà a chiudere il cantiere già dalla prossima settimana. Per gli scavi potremo comunque riparlarne in una nuova fase della sistemazione della piazza». A2 " z %_'/J¢" LÌ Le transenne al momento restano in una porzione della suggestiva piazza S.M ìchele Edilizia & Territorio Pagina 9 al bus Palatucci apre a dicembre L'opera è costata 60Omila giuro: ne servono altri 40mila per gli stalli di sosta. Controlli sui bus che non pagano il ticket / LUCCA Il tenninal bus al parcheggio Palatucci sarà inaugurato entro la fine dell'anno. L'opera, prevista nel Piuss e costata quasi 600mila giuro, servirà come area di sosta e riposo per gli autisti dei pullman turistici. Si compone di cinque servizi igienici e di una stanza e dovrà ospitare anche il personale di Itinera addetto all a riscossione dei ticket. Per ultimare l'intervento devono però essere realizzati i 38 stalli per i bus: un intervento da 40mila euro. «I lavori - spiega l'assessore all'urbanistica Serena Maminini - prenderanno il via a novembre e, condizioni meteo permettendo, saranno completati nello spazio di circa tre settimane. Quindi entro la fine dicembre ci sarà il taglio del nastro». Il Comune non è però del tutto soddisfatto. Spiega Mammini: «Affinché l'area di sosta, e parlo anche del parcheggio per gli automobilisti, sia perfettamente fruibile occorrerebbe aprire un ingresso da viale Carlo del Prete in maniera tale da evitare ai mezzi l'attuale percorso che passa davanti al cimitero urbano di S. Anna. Al momento tuttavia mancano le risorse economiche. Stiamo cercando i soldi». Argomento che sarà discusso la prossima settimana nella riunione della giunta. L'inaugurazione del terminal bus era in realtà stata annunciata per lo scorso mese di giugno. Ma a far ritardare i lavori di ulti mazione del complesso erano intervenute cause legate ad adempimenti burocratici, ovvero la presentazione del Dure (documento unico di regolarità Edilizia & Territorio contributiva) da parte delle due aziende con cui il consorzio Circo Menotti di Ravenna ha chiesto di sostituire in corso d'opera (nel mese di marzo 2014) la coop lucchese Artedile che doveva eseguirli. Superato questo scoglio, la strada appare finalmente in discesa. Anche se restano molti dubbi da parte dei cittadini sulla realizzazione del terminal, che certo bello non è. Intanto la polizia municipale sta eseguendo controlli sul pagamento del biglietto da parte dei pullman turistici in seguito alle ricorrenti segnalazioni di conducenti che fanno scendere i passeggeri e poi si "nascondono" in periferia. La tariffa giornaliera è di 66,11 euro, ridotta da 52,89 per comitive scolastiche, comitive con vaucher di ingresso ai musei, comitive che pernottano negli hotel oppure con prenotazioni per eventi e mostre o con prenotazione di guida turistica abilitata nell'ambito della provincia. I l terminal bus al parcheggio paiatucci (Vip) L, prevista una sanzione di 160 euro per chi non provvede al pagamento della tariffa. Le aree di sosta per carico e scarico dei turisti sono i parcheggio Palatucci, porta S. Pietro, porta S. Maria, porta Elisa. Il parcheggio (d.c.) è inviale Carducci. ®RI PRODUZIONERISERVATA Pagina 10 Strada per l S Luca concorrono 25 i . , 1 LUCCA Sono state 25 le ditte che hanno partecipato al bando di gara per l'appalto dei lavori di completamento della viabilità di accesso al nuovo ospedale. L'importo totale dell'appalto è di 1.670.000 euro (il finanziamento è della Regione Toscana), di cui 40.000 euro rappresentano la quota destinata alla sicurezza e dunque non è soggetta a ribasso. Per realizzare Edilizia & Territorio • l'opera il Comune ha scelto di privilegiare già nella fase di gara d'appalto la qualità dell'esecuzione rispetto al ribasso economico. L'aggiudicazione non sarà basata solo sul prezzo, ma verrà invece privilegiata la qualità progettuale offerta e le migliorie proposte dai concorrenti. L'appalto dovrebbe essere affidato entro dicembre e il can ti ere dovrebbe aprire ai primi del 2015. Necessari otto mesi di lavoro. Pagina 11 ASSI VIARE L'i n c h i esta pubblica s barca CC li Oggi alle o re 15 a lla scuo la Gu i d i L'INCHIESTA pubbica sul progetto degli assi viari della Piana, promossa dalla Provincia, è proseguita con l'appuntamento di ieri sera alle 20 al teatro parrocchiale di San Cassiano a Vico. Si tratta della terza udienza del percorso partecipativo. Durante l'incontro, oltre a una introduzione generale sul progetto del sistema tangenziale (viabilità est di Lucca comprendente i collegamenti tra Ponte a Moriano e i caselli dell'A-11 Frizzone e Lucca Est), sono stati presentati e discussi i temi generali legati agli aspetti del territorio, all'urbanistica e al tracciato del progetto ed è stato approfondito il tema «Geologia e Acque», presenti anche i responsabili della progettazione di Anas S.p.A.. Oggi alle 15 l'inchiesta pubblica si sposterà a Antraccoli, nella scuola primaria Guidi in via Paladini. In programma, dopo una illustrazione introduttiva generale del progetto del sistema tangenziale redatto da Anas, l'approfondimento dei temi di interesse ambientale quali atmosfera e clima, salute pubblica, agenti fisici (rumore, vibrazioni), geologia e acque. Edilizia & Territorio Pagina 12 E IL COMMENTO DEL GOVERNATORE ROSSI «Raddoppio storico Lucca-Pistoia» «IL RADDOPPIO della linea ferroviaria Lucca-Pistoia rappresenterà una svolta storica per la mobilità: avvicinerà Lucca a Firenze, creerà i presupposti per rendere la ferrovia autenticamente alternativa all'autostrada diminuendo l'utilizzo delle auto in quell'area, e contribuirà a realizzare una sorta di circolare su rotaia di quella grande arca metropolitana toscana che si estende dal Valdarno sino alle città della costa». Così il presidente della Regione Enrico Rossi ha sintetizzato il valore dell'infrastruttura di prossima realizzazione intervenendo al convegno sul raddoppio della Lucca-Pisto- ia organizzato a Villa Bottini nell'ambito della rassegna «Dire & fare». «Del raddoppio - dice - beneficeranno i pendolari e tutta l'economia toscana. Svolta storica: questa linea è così da oltre 150 anni». Il presidente ha voluto rimarcare anche l'impegno della Regione per il rinnovo del materiale rotabile. E conclude: «Vogliamo che Trenitalia ci presenti un programma di miglioramento della puntualità dei treni. Se ogni anno ci sarà un miglioramento, siamo disposti a introdurre un meccanismo di premialità. Al contrario, multe pesanti». Oggi «Dire & fare» sarà in piazza Grande. PENDOLARI Vantaggi per gli utenti abituali WCek anG a I I a FACCOLTf.OéLLE h9ELE: GRA21E AP.91::1750 VOLTE G3AZIE! Edilizia & Territorio Pagina 13 PARETE ERA CROLLATA POCHI GIORNI FA Campo santo , via i lavori di somma urgenza per una vasta po rzione mu ro d i VIA LIBERA ai lavori di somma urgenza per il ripristino di una vasta porzione del muro di recinzione, circa 20 metri, del cimitero di Porcari di via Sbarra, crollato nei giorni scorsi. Il sopralluogo dei tecnici ha evidenziato anche gravi lesioni e forte inclinazione rispetto alla verticale, con conseguente instabilità, della ulteriore parte di altri 10 metri adiacente a quella crollata . Considerato che il problema è stato probabilmente causato dalla spinta del terreno e dalle recenti intense precipitazioni che hanno aggravato la spinta stessa del terreno sul muro , il primo cittadino Alberto Baccini ha deciso di intervenire subito. Come? Per eliminare il potenziale pericolo, decisa la Parziale aspor- Edilizia & Territorio tazione di terra per ridurre la spinta e migliorare la stabilità del pendio; demolizione della parte crollata nella zona retrostante l'edificio per loculi definito «Pagoda» e del resto, realizzazione di una recinzione provvisoria con pannelli zincati e teli ombreggianti volta a ripristinare la continuità di delimitazione perimetrale dell'area del camposanti e ad impedire l'eventuale ingresso di animali per motivi igienico sanitari. E visto che non è possibile eseguire questi interventi in economia diretta con gli operai del Comune, in quanto sprovvisti di mezzi meccanici ed attrezzature idonee, è stata affidato a ditta locale (importo inferiore a 40 mila euro) l'incarico di intervenire. a,Ste. Pagina 14 STA PER PARTIRE î7/, 9 s o7., . . , ni( . ERA il classico intervento atteso da una vita, di quelli in grado di cambiare fisionomia alla frazione, oltre che annunciato per i primi di ottobre. Ma gli abitanti di Valdicastello dovranno ancora una volta armarsi di pazienza in quanto la messa in sicurezza delle ex miniere Edem e la realizzazione delle due cabine dell'Enel, ideate Lr I N' . .n... e _ .n... - Quando aprirà il cantiere saranno realizzate anche le cabine previste dall' nel in alternativa al contestatissimo progetto dell'elettrodotto, prima della fine dell'anno non compieranno neanche mezzo passo. Per quanto riguarda le Edem, gli uffici comunali stanno mettendo mano alla gara d'appalto. L'intervento, da 150mila euro, durerà 4-5 mesi e si snoderà lungo tre direttrici: conclusione dei lavori all'in- Edilizia & Territorio GARA D'APPALTO terno della palazzina (accoglierà il museo minerario), sistemazione dell'area esterna per ricavare 30-40 posti auto e rimozione dell'eternit nell'ala più vecchia. «Il solco è stato tracciato - spiega l'assessore ai lavori pubblici Rossano Forassiepi - e prima di Natale dovrebbero partire i lavori, davvero consistenti. Nella palazzina saranno rifatti gli impianti, l'illuminazione e varie rifiniture di natura edilizia, senza contare che l'officina verrà ristrutturata e ampliata». UNA volta partito il cantiere, l'Enel potrà quindi intervenire per collocare le due cabine decise come alternativa all'elettrodotto, il cui progetto com'è noto aveva suscitato la reazione del comitato «Le Piovane». Ma anche in questo caso i tempi sono slittati. «Spero che la convenzione con l'Enel possa essere siglata entro fine anno - dice l'assessore all'ambiente Italo Viti - dopodiché procederemo con le pratiche degli `r Le ex miniere Edem diventeranno un museo espropri grazie anche al via libera arrivato con l'approvazione del regolamentno urbanistico. Le due cabine sorgeranno in via Valdicastello e nell'area delle ex miniere Edem, ponendo fine a una diatriba con la popolazione locale, contraria fin da subito al progetto dell'elettrodotto. Credo che la messa in sicurezza delle miniere e la realizzazione delle due cabine, che daranno una positiva risposta in termini di servizio elettrico per tutta la zona, siano due interventi che porteranno degli innegabili benefici alla frazione carducciana». Già, ma quando? d.m. Pagina 15 Una Sarzanese più sicura lavori ai via in primavera li primo tratto va dalla rotatoria di via italica all'intersezione con via del Paduletto il costo dell'intervento e di 300mila euro, l'80% arriva da un bando regionale di Alessandro Bracci 1 CAPEZZANO Ci vorranno diversi mesi ma ormai è cosa certa: il tratto di via Sarzanese che insiste sul territorio camaiorese verrà completamente riqualificato e ottimizzato a livello di sicurezza. La notizia arriva dalle stanze del Comune di Campus Maior, dove negli scorsi giorni è stata approvata una variante al regolamento urbanistico, primo passo per i lavori di messa in sicurezza dell'importante arteria che attraversa Capezzano Pianere, troppo spesso teatro di gravi incidenti. I tempi di realizzazione non saranno comunque brevi: i primi interventi vedranno compimento tra il 2015 ed il 2016. Il progetto finale prevede interventi lungo tutta la via: nel giro di qualche anno quindi (a meno di grossi intoppi) avremo una Sarzanese più moderna e più sicura. In fase di progettazione, dopo un attento studio preliminare, la strada è stata suddivisa in vari lotti su cui l'amministrazione camaiorese interverrà, con le dovute tempistiche, nel corso dei prossimi anni. Il primo riguarda il tratto che va ad incrociare la rotatoria di via Italica fino all'intersezione con via del Paduletto: gran parte delle risorse economiche previste per l'opera (circa 1'80% dei 300mila euro previsti) arriveranno da un finanziamento regionale ottenuto dal Comune, relativo ad un bando sulla sicurezza stradale. L'opera principale di questo restyling urbano Edilizia & Territorio Via Sarzanese a Capezzano Pianore (archivio) cinque anni 125 feriti e 3 morti Centodieci incidenti tra il 2008 e il 2012 con 125 feriti e 3 morti. A confermare le preoccupazioni dei cittadini sui pericoli della Sarzanese, la strada che dalla Versilia arriva fino a Lucca, sono i numeri di un reportdi qualche anno fa. Nello studio si monitoravano anche i flussi di traffico: nell'82 % dei casi i mezzi viaggiavano a velocità superiori a 30 chilometri all'ora , e un 15% non rispettava il limite di 50. All'altezza dell ' incrocio con il Paduletto tra il 2009 eil 2012 si sono verificati 9 incidenti e altri tre sono avvenuti all'altezza di piazza degli Alpini. sarà una rotatoria all'intersezi one tra via Sarzanese e via del Paduletto, punto storicamente critico per la viabilità della frazione camaiorese. Inoltre sono previsti vari lavori di riqualifica dei marciapiedi e degli attraversamenti pedonali: l'inizio delle operazioni è previsto en- tro maggio-giugno 2015. Per quel che riguarda il secondo lotto, che comprende la zona che va dall'intersezione con via del Paduletto a quella con via Giacosa, nella riunione di giunta dello scorso 30 settembre è stato discusso un progetto preliminare per l'appro- vazione e la (ri) presentazione di un ' istanza di cofinanziamento in merito al bando sulla sicurezza stradale già vinto lo scorso anno e grazie al quale sarà possibile realizzare buona parte del primo lotto di lavori. «Siamo fiduciosi sulla possibilità di ottenere un altro finanziamento - afferma Simone Leo, assessore all'urbanistica del Comune di Camaiore- Anche nel secondo lotto realizzeremo migliorie sugli attraversamenti pedonali e sui marciapiedi: se tutto andrà come previsto partiremo entro i primi sei mesi del 2016. Successivamente interverremo anche sul resto della strada : ad esempio, è in progetto la realizzazione di un'altra rotatoria nel tratto che si interseca con via Acquarella e via XIIAgosto». CRIPRODLZIONE RISERVATA Pagina 16 ® 1 primi lavori* Frane : al via Polla Ma a San Ro cco / STAZZEMA Partiranno a fine ottobre i lavori sulla viabilità finanziati dalla Regione a Stazzema: lavori di sistemazione e difesa delle infrastrutture comunali volti alla mitigazione del rischio idrogeologico sulla viabilità. «Abbiamo presentato alla Regione un piano di opere - spiega l'assessore ai lavori pubblici Egidio Pelagatti - I progetti sono stati redatti dall'ufficio tecnico del Comune e dall'Unione dei Comuni e sono stati ammessi ai finanziamenti regionali. Gli interventi interesseranno i paesi di Teirinca, Retignano, Farnocchia e Pomezzana; inoltre abbiamo avan- zato una richiesta per lo studio della frana di Gallena». La Regione ha finanziato due opere che partiranno con la fine di ottobre ed interesseranno la frazione di San Rocco a Terrinca e la località Pollaccia a Retignano. Gli interventi sono rivolti alla sistemazione della viabilità comunale a seguito degli eventi calamitosi avvenuti a gennaio del 2014. Si tratta di opere che rappresentano un'importanza fondamentale per il territorio e per gli abitanti dal momento che in caso di frana, i paesi interessati dalla viabilità che sarà oggetto di intervento potrebbero rimanere isolati causando un grave danno per tutta la comunità. I,- I,- i indrï e viene 1- h, ,, Edilizia & Territorio Pagina 17 HA RILEVATO UN REPARTO DELLA PERINI Industríes festeggia Mec ® ' affività « no ® prn I dipendenti della Mec Industries durante il festeggiamento 1 LUCCA Primo anno di attività a Lucca per la Mec Industries, l'azienda che il primo ottobre del 2013 ha rilevato un reparto della Perini spa a Mugnan o diventando in pochissimo tempo leader della produzione di rulli in acciaio e in fibre di carbonio per le aziende del settore cartario. Un'intuizione felice dei fondatori della Mec, Umberto Celli e Giuseppe Perricone, che Economia e imprese locali hanno saputo rilanciare un reparto destinato a un futuro incerto rinforzando l'organico ereditato dalla Perini con sette nuove assunzioni sul territorio lucchese. Per questo l'azienda ha scelto di organizzare la Mec Open Week in occasione del Miac, la mostra internazionale dell'industria cartaria che si terrà a Lucca dal 15 al 17 ottobre. In quei giorni, e per l'intera settimana, le porte dello stabilimento saranno aperte. Pagina 18 SONO A RISCHIO QUASI 2ADDETTI. SINDACATI SUL PIEDE Di GUERRA Ondulati Giusti, un presid'Ilio di protesta. I DIPENDENTI della Ondulati Giusti di Altopascio in settimana si raduneranno in un presidio di fronte allo stabilimento ubicato a pochi metri dal casello autostradale del Tau della Firenze-Mare. Nelle prossime 48 ore infatti la produzione è ferma, in attesa che si sblocchi lo sdoganamento delle materie prime. I quasi 200 addetti della fabbrica della Lucchesia (molti dei quali del luogo) con i sindacati, faranno sentire la loro voce in difesa dei posti di lavoro: altri 70 sono quelli in ballo a Sesto Fiorentino per un totale di quasi 300 nei due insediamenti ma, complessivamente, sono in ansia 4 mila famiglie se consideriamo tutto l'indotto, costituito Economia e imprese locali da autisti e operai degli scatolifici di zona. Sono stati invitati anche il sindaco di Altopascio Maurizio Marchetti, il presidente della Provincia Stefano Baccelli e l'assessore regionale alle attività produtti- Sono invitati il sindaco, il presidente della P rovincia e l'assessore Si oncini ve, al credito ed al lavoro Gianfranco Simoncini. Come noto, recentemente ha avuto luogo il passaggio di quello che forse è rimasto l'unico complesso industriale altopascese, con l'acquisizione di una società di commercialisti di Prato che, a sua volta, sta conducendo la trattativa con un gruppo acquirente. L'impresa per volumi di affari e fatturato vanta ancora un notevole appeal: operai ed impiegati non hanno fatto mai cassa integrazione e sottolineano la puntualità nella riscossione degli emolumenti. Dove nascono le difficoltà? Probabilmente, da quello che trapela, dalla carenza di liquidità, comune denominatore per molte realtà. Le prospettive dovrebbero schiudere spiragli di ottimismo per il futuro con il nuovo compratore, che potrebbe subentrare con la formula dell'affitto del ramo d'azienda. Massimo Stefanini Pagina 19 Produzíone 1 ALTOPASCIO Gli Ondulati Giusti di Altopascio e il Cartonificio Fiorentino di Sesto Fiorentino hanno fermato la produzione nella giornata del primo ottobre a causa di una improvvisa mancanza di materia prima (bobine di carta), per effetto di un blocco delle forniture. Nei due mesi precedenti sindacati e Rsu di Firenze e Lucca erano stati messi al corrente di una trattativa per la cessione di una rilevante quota del pacchetto azionario del gruppo. «Successivamente - dicono i sindacati - abbiamo appreso che sarebbe stata "Fiera S.r.l." , società di nuova costituzione nata appena l'8 settembre con ® Ondulatí Custi: scafta l 'all un capitale sociale di 10000 giuro a rilevare la maggioranza del pacchetto azionario del valore complessivo di alcuni milioni di euro. «Nonostante te le ripetute rassicurazioni sul fatto "che la "Fiera S.r.l." agisce per conto di un imprenditore del settore che ha manifestato la volontà e l'impegno alla prosecuzione dell'attività a garanzia degli attuali livelli occupazionali"(così come sottoscritto nel verbale di incontro del 19 settembre) e sull'impegno ad un percorso relazionale durante tutto l'iter riguardante l'operazione, gli unici dati certi sono che oggi gli stabilimenti sono fermi e che siamo già in prossimità di ulteriori passaggi d'azien- da, a neppure un mese dall'acquisizione di "Fiera S.r.l."». Sorpresa e preoccupazione sono diffusi fra i circa 300 lavoratori dei due stabilimenti e i numerosi lavoratori dell'indotto.1 dipendenti di entrambi gli stabilimenti si ritroveranno in assemblee plenarie con le organizzazioni sindacali per decidere i percorsi da intraprendere con il fine di indurre la controparte a illustrare nel dettaglio quale sia la reale situazione del gruppo e quali le reali intenzioni di "Fiera" e dell' imprenditore interessato. La Ondulati Giusti è stata fondata nel 1968 dalla famiglia Giusti e ha iniziato la sua attivitá commerciale nel 1969. La lungimiranza del Giampiero Giusti ha portato a realizzare un'azienda con un occhio puntato al futuro. Lo stabilimento è adAltopascio e si estende per un' area di 210.000 metri quadrati dei quali 50.000 sono fabbricati. Nello stabilimento sono installate tre macchine ondulatrici di ultima generazione che garantiscono, grazie all'esperienza delle maestranze, qualità d'eccellenza. Ondulati Giusti è il primo produttore di cartone ondulato in fogli in Italia e in Europa con una produzione di circa 500.000.000 di metri quadrati l'anno. Nel 1982 la Ondulati Giusti acquisisce il Cartonificio Fiorentino di Sesto nFiorentino. Gli Ondulati Giusti ad Altopascio ,iti,! illii I.. ii.iii. i Economia e imprese locali Pagina 20 ï ocar ne c sce bo Salanetti, d f re d consuffivo ? Accuse di scarsa trasparenza UN REFERENDUM consultivo per l'impianto di biocarbonizzazione idro termale a Salanetti? E' quanto propongono i «grillini» capannoresi che cercheranno di lavorare a questa opportunità, calibrandosi con quanto dispone in materia lo Statuto del Comune di Capannori e il regolamento di partecipazione, per poi passare alla raccolta firme. La perplessità è basata sulla tipologia di rifiuto che verrà trattata, con l'ipotesi che la struttura potrebbe gestire anche i «fanghi» derivanti da acque reflue o dagli scarti di lavorazione industriale. Comunque la posizione dei 5 Stelle è nettamente orientata sulla contrarietà. A questo punto, in attesa del parere del Municipio capannorese che arriverà domani, si amplia il fronte del no. Sinora infatti per il diniego si erano espressi i comitati dei residenti e il Comune di Porcari. CON Baccini si allinea anche l'opposizione. «Il Comune di Porcari deve essere coinvolto nella procedura relativa alla richiesta di realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti a Salanetti: condividiamo la presa di posizione del Sindaco Baccini». Così si esprime il gruppo consiliare «Da sempre per Porcari» in merito alla vicenda della biocarbonizzazione. «Seppure tale presa di posizione giunga tardiva visto che il consigliere Marchetti, del nostro gruppo, aveva invitato il sindaco ad esprimersi già a settembre, ci sentiamo di condividerne la finalità. Il nostro territorio comu- nale sarebbe infatti il più interessato dagli eventuali effetti collaterali e per questo la nostra comunità ha tutto il sacrosanto diritto di essere informata». In vista un consiglio comunale ad hoc. «CAMBIANO i sindaci di centrosinistra ma non i metodi». Così Forza Italia Capannori va a sua volta all'attacco sulla realizzazione dell'impianto, accusando il Comune di mancanza di trasparenza nei riguardi dei cittadini. «L'amministrazione ancora una volta fa scelte personali - sottolinea Forza Italia non coinvolgendo la popolazione e nemmeno chi la rappresenta. Nessuno ha riferito in sede di commissione ambiente, né tantomeno in consiglio e, al di là degli spot elettorali nessuno ha coinvolto l'elettorato. Sarebbe certamente auspicabile un ripensamento e uno spostamento del sito nella zona meno abitata del Frizzone». Massimo Stefanini Barbara Di Cesare É1 Economia e imprese locali A1ZZAZ1 N Al centro l'impianto di trattamento rifiuti Pagina 21 II Comune vince il «Premio Mensa verde» IL COMUNE di Capannori ha vinto il premio «Mensa Verde 2014» indetto dal Forum Internazionale degli Acquisti Verdi, il più importante evento italiano dedicato agli acquisti verdi e sostenibili. Il Comune ha ricevuto il riconoscimento per il servizio di ristorazione scolastica essendo stato individuato tra le migliori organizzazioni pubbliche a livello nazionale nel favorire la diffusione di pratiche sostenibili nel settore, distinguendosi per l'attenzione agli aspetti ambientali e sociali e alla qualità del cibo. A ritirare il premio a Roma l'assessore all'ambiente Matteo Francesconi. Economia e imprese locali Pagina 22 VENERDÌ 10 Sciopero e presidio alla Kme di Fornaci 1 LUCCA Indetta un'intera giornata di sciopero per venerdì 10 ottobre e particolare importanza avrà il presidio davanti ai cancelli degli stabilimenti Kme di Fornaci di Barga. A organizzare la serrata è la Fiom-Cgil di Lucca. Il sindacato si pone come obiettivo quello di salvaguardare il lavoro, la sua dignità e i diritti dei lavoratori perché, come afferma, «vengono ancora lanciati attacchi ai diritti di chi lavora». Infatti, quello di venerdì sarà conseguente a quanto accaduto il 18 settembre scorso a Fornaci dove s'è registrata grande partecipazione. I punti programmatici che faranno scendere nuovamente in strada le tute blu in via della Reubblica, riguardano la richiesta del passaggio a un'Europa del lavoro, dotare il Paese di serie e concrete politiche industriali, finanziare gli investimenti attraverso il rientro di capitali dall'estero, una riforma degli ammortizzatori sociali e rilanciare la centralità del lavoro. Verranno perciò interessati tutti i turni lavorativi di Kine, ma l'iniziativa di protesta, come annunciato da Rossi di Fiom-Cgil Lucca, interesserà anche altre realtà provinciali come la Darsena di Viareggio dove sono esistenti gravi problematiche, la Piana e Valle del Serchio. Al presidio di Fornaci saranno anche presenti le istituzioni locali aderenti, la segreteria della Cgil e altre Rsu. Mauro Rossi , Cgil-Lucca, ha deciso di dare allo sciopero anche la caratteristica di rnomento dove parlare dell'attuale realtà nazionale: «Si sta notando assenza di politica industriale da parte di questo governo conce i precedenti -dice- pesando sui diritti dei lavoratori evitando anche nuovi investimenti ». Per Rossi serve una buona politica industriale nazionale. "I« prossimo anno lo stabilimento - dice Cecchini di Fiom-Cgil Kme Fornaci - festeggerà i suoi cento anni di storia, ma ci arriverà con problemi derivati dalla crisi di settore e assenza di nuovi investimenti: basterebbe seguire quanto avviene in Francia dove il sindacato s'è mosso arrivando fino alla politica e così, grazie all ' appoggio che dovrebbe giungere anche dai nostri rappresentanti locali a Roma, potremo discutere assieme dei veri problemi "» Cecchini e Rossi auspicano una nuo- va e maggiore partecipazione davanti ai cancelli del colosso del rame con sede a Fornaci. (f c.) -1 ()RII I o '2. outlet&store Economia e imprese locali Pagina 23 Vont'- i i: ((ii s442d non si interessa degli operai Alce)) » Betti: ALCE, richiesta un altro anno di cassa integrazione straordinaria per i lavoratori. La richiesta è scaturita dalla riunione istituzionale svoltasi a Palazzo Ducale e convocata dalla Provincia, che ha visto la partecipazione della dirigenza dell'azienda, con l'amministratore delegato Maurizio Varraud, le organizzazioni sindacali Slc-Cgil e Fistel-Cisl e il Comune di Borgo a Mozzano. Varraud ha ribadito di essere disponibile a firmare il protocollo d'intesa per il mantenimento nel sito di Fornoli della produzione del tannino al momento in cui il mercato darrà rassicurazioni di ripresa. La ditta si è dichiarata disponibile anche a mettere eventualmente a disposizione le aree non pertinenti al tannino per attività alternative. Su queste basi è stato proposto e trovato l'accordo per presentare la domanda del secondo anno di cassa straordinaria. Il segretario di Fistel-Cisl, Federico Fontanini, ha voluto stigmatizzare l'assenza dall'incontro dell'amministrazione comunale di Bagni di Lucca. «La mancata partecipazione del sindaco Betti - ha dichiarato - è grave, soprattutto pensando ai lavoratori dell'Alce che ad oggi, vivono nella speranza di trovare un percorso alternativo in quel sito. Un impegno impegno inderogabile e morale». IL SINDACO Betti replica a Fontanini: «La riunione era stata inizialmente fissata per il 25 settembre, ma all'ultimo momento era stata sospesa e rinviata. Poi mi venne comunicato il posticipo al 2 ottobre, ma per quel giorno non potevamo essere presenti. L'assessore Bambini mi tranquillizzò, asserendo che era un incontro interlocutorio fra sindacati e azienda e che la nostra mancanza sarebbe stata giustificata. Le accuse di Fontanini sono infondate e certamente teniamo nel debito conto la questione occupazionale dei lavoratori dell'Alce». Economia e imprese locali Pagina 24 Beffi: «Alce, critiche otivate» II sindaco aveva informatola Provincia di non poter partecipare all'incontro 1 BAGNI DI LUCCA «La Provincia sapeva che all'incontro relativo alla vicenda Alce l'Amministrazione di Bagni di Lucca era impossibilitata a partecipare, tant'è che avevamo chiesto di spostarla ad un'altra data». Risponde così il sindaco Massimo Betti alle accuse che i sindacati avevano mosso nei suoi confronti. Proprio ieri, infatti, Fontanini di Fistel-Cisl si era scagliato contro Betti sottolineando l'assenza del sindaco alla riunione avvenuta a Palazzo Ducale; riunione convocata per discutere l'eventuale proroga della cassa integrazione per i 70 dipendenti e sottoscrivere un protocollo d'intesa con l'azienda. «L'incontro tra Alce, sindacati, Provincia e Comuni interessati - spiega Betti - era iniziahnente in programma per giovedì 25 settembre. Quello stesso giorno il meeting fu però annullato e rinviato alt ottobre. Noi immediatamente facemmo presente, con comunicazione scritta, che eravamo impossibilitati a partecipare ma non ricevemmo alcuna risposta. Io stesso poi - prose- gue il sindaco - contattai l'assessore Bambini, gli ricordai della nostra informativa e chiesi di scegliere un'altra data. Mi fu risposto che l'incontro poteva avvenire ugualmente, anche senza Bagni di Lucca, e che saremmo stati informati su tutto ciò che fosse accaduto. La Provincia quindi era perfettamente a conoscenza della nostra posizione e, anche se avevamo chiesto di scegliere un'altra data, confermò quella del 2 ottobre. Trovo quindi stupefacenti ed immotivati gli attacchi che ci ha rivolto il sindacato». (c.l.) il sindaco Betti Economia e imprese locali Pagina 25 «varsena, in 400 a Denuncia choc de l sxí ati.° aziende che « COSA accadrà quando, il 30 novembre, per molte aziende della nautica scadranno i termini per lo stato di crisi? Quando anche l'ultimo ciclo di cassa integrazione in deroga si concluderà senza possibilità di rinnovo? Succederà, nella peggiore delle ipotesi «che 400 lavoratori verranno licenziati», è l'allarmante situazione che traccia il segretario della Fiom Cgil Lamberto Pocai. E chi spiegherà a questi 400 lavoratori, e alle loro famiglie, «che se c'era anche una sola possibilità di tamponare questa emorragia Comune e Autorità Portuale se ne sono lavati le mani dato che in 14 anni, dal fallimento della Sec e la fine dell'esperienza del mercantile nel porto di Viareggio, nessuno si è preoccupato di mettere in piedi una politica industriale sostenibile? Sono alcune delle domande a cui la politica, che per decenni si è stiracchiata sulle poltrone dei palazzi, dovrebbero rispondere con una certa urgenza». Perché dal 2008, mentre l'intero comporto collassava risucchiando nel buco nero della crisi qualcosa come 5mila posti di lavoro e dimezzando di fatto il portafoglio ordini dei cantieri, nonostante le pressanti richieste del sindacato non è mai stata costruito una No liceinüiamento» 2no le conimesse piano di politica industriale. «Adesso siamo ad un punto di non ritorno» risponde Pocai a precisa domanda. Mentre il collega Nicola Riva ripercorre quelle che furono le richieste (snobbatei) dei sindacati alle amministrazioni locali: «Da un piano che analizzasse le reali necessità infrastrutturali del porto, come l'imboccatura che taglia fuori tutte le grandi (oltre 100metri) signore del mare; a quel vecchio regolamento delle banchine che, così come concepito, rischia di far saltare un'occasione da 300 posti di lavoro». Sì, perché è di qualche settimana fa la notizia che sarebbe arrivata a Viareggio una grossa commessa (si vocifera di 6 yacht) per un cantiere della Polo Nautico, per «esaudire» la quale mancherebbero però gli spazi in banchina. E perciò parte della produzione, e dunque la ricaduta occupazionale, potrebbe migrare altrove. «Il cantiere San Lorenzo - spiega interpellato l'amministratore della Polo Nautico, Riccardo Cima - ha fatto richiesta per ottenere degli spazi, e la questione sarà discussa dall'assemblea dei soci di giovedì, ma non credo che ci saranno problemi in tal senso». Eppure i delegati sindacali e l'rsu dei cantiere raccontano un'altra verità, racconta- 1130 novembre per molte aziende nautiche scadono i termini massimi per lo stato di crisi sono senza spazí» no «di spazi demaniali usati da alcuni cantieri come parcheggi. Di cantieri viareggini controllati da imprenditori cinesi o finanziarie che, acquistato il brand, potrebbero portarsi via la produzione». E nel frattempo mentre Viareggio è impegnata con i giochi politici, fuori dai confini locali «il governo con la riforma dell'articolo 18 - conclude Pocai - sta ultimando la distruzione dei diritti fondamentali dei lavoratori». Per questa ragione la Darsena venerdì incrocerà le braccia, alle 9 sciopero e manifestazione di fronte al cantiere Benetti. Martina Del Chicca Un cantiere del Polo nautico costruirà 6 yacht, ma forse sarà costretto a lavorare altrove GU , La Cgit : «Ci sono aree demaniali usate dai cantieri sono come zone di parcheggio» Economia e imprese locali Giovedì con ritrovo davanti al cantiere navate Benetti , sciopero dei metalmeccanici Pagina 26 Lite tra i cantieri: a rischio trecento posti di lavoro Sono quelli che San Lorenzo riuscirebbe a garantire perla costruzione di 6 yacht da 50 metri in Polo Nautico dove però nessuno vuole cedere spazi di Valentina Landucci / VIAREGGIO Visto da qui lo scintillante riverbero dei poderosi scafi nei bacini di Cannes, Monaco e Genova, dove la nautica da diporto internazionale, quella viareggina in primis, si fa bella e sfila in cerca di milionari acquirenti, non riesce ad accecare. In questa Darsena, ormai quasi ex capitale mondiale dei grandi yacht, dove nel 2008 si contavano 7mila addetti e oggi appena 2000, il luccichio non nasconde la crisi. Semmai ne mette in evidenza le contraddizioni. E così all'indomani dei prestigiosi saloni internazionali si scopre che quando il lavoro c'è le imprese litigano tra loro e rischiano di farlo emigrare altrove e quando non c'è, a forza di ricorsi ad animortizzatori sociali, si finisce per mettere a casa definitivamente decine, anzi centinaia di persone. A raccontare la crisi a pochi giorni da una mobilitazione provinciale dell'intera categoria dei metalmeccanici (venerdì prossimo in via Coppino), è la Fiom Cgil. Il caso San Lorenzo. «Abbiamo saputo per ora in via infornale di un cantiere che ha 6 commesse per altrettanti yacht da 50 metri da consegnare nel prossimi 24 mesi - racconta Nicola Riva della segretaria provinciale Fiom commesse che potrebbero far lavorare fino a 300 persone ma questo cantiere non ha spazi a sufficienza e gli altri imprenditori non gliene vogliono cedere anche se hanno a disposizione spazi che non utilizzano per la produzione». Nel piccolo mondo della Darsena si fa presto a scoprire a chi si riferisce il sindacato. Le commesse sono di San Lorenzo che ha fatto un accordo con Fipa per utilizzare gli spazi disponibili in Polo Nautico. Ma quelli già concessi non bastano: servono altri capannoni. Le imprese concorrenti, però, non sarebbero disponibili a cederli «anche se in alcuni dei capannoni - continua Riva non si produce e non si fa nem- Economia e imprese locali meno refit ma solo del rimessaggio. L'assurdo è che di fronte alla possibilità di dare lavoro in un periodo nel quale ce n'è assoluto bisogno ci sono degli imprenditori che lo impediscono». La trattativa sui capannoni è ancora in corso «ma il tempo stringe - aggiunge il segretario provinciale della Fiom Lamberto Pocai - e se entro il 15 ottobre non si trovano gli spazi il cantiere andrà a fare quelle barche altrove». In 400 verso la disoccupazione. I tempi sono strettissimi non solo per le opportunità di lavoro che Viareggio rischia di perdere con la vicenda Sal Lorenzo - Polo Nautico. Ma anche per l'ormai prossima scadenza, il 30 novembre, della cassa integrazione in deroga utilizzata per circa 400 addetti del settore metalmeccanico. Ammortizzatori sociali non più prorogabili «perché ne è stato fatto pieno utilizzo da parte delle aziende - spiega ancora Pocai - e per i lavoratori coinvolti si prospetta il licenziamento». rio - affermano i rappresentanti della Fiom - ed una Autorità portuale che in un anno non ha ancora istituto l'organo consultivo per discutere di queste cose». Intanto il tempo passa e, come evidenzia Pocai, i problemi si aggravano: gli imprenditori della nautica viareggina invecchiano senza che ci sia un vero e proprio ricambio generazionale, il porto manifesta sempre più i suoi limiti strutturali impedendo di fatto la costruzione di yacht più grandi di 50 metri, mancano banchine e servizi per il refit e il turismo nautico. Quello che le imprese non riescono a fare a Viareggio decidono di farlo altrove: Livorno, La Spezia, per non dire Brasile e Turchia. Così il porto perde fatturati, lavoro e professionalità. E addio Viareggio capitale della nautica. Una crisi senza soluzione. Insom ma opportunità di lavoro che non vengono sfruttate da un alto e difficoltà aziendali senza soluzione dall'altro. Tanto da far dire al segretario provinciale della Fiom che la crisi della nautica viareggina «ha superato il punto di non ritorno». Non si intravedono cioè strategie per uscirne «anche se voglio credere - aggiunge subito dopo Pocai - che ci siano le possibilità di una ripresa richiamando ciascuno alle proprie responsabilità». Anzitutto quelle degli enti - Comune e AutoritàPortual e - chiamati a dettare le regole e fare le scelte per il futuro del porto e della cantieristica. Scelte tutte in salita «con un Comune in dissesto e un sindaco dimissiona- Pagina 27 Uno scorcio della Darsena viareggina : gli yacht ormeggiati in banchina e Cima (Polo Nautico): {runa soluzione entro pochi giorni» LAMBERTO POCHI (FIOM) II tempo stringe Se non si trova una soluzione entro la metà ottobre quelle barche verranno realizzare altrove NICOLA RIVA (FIOM) «San Lorenzo ha fatto un accordo con Fipa e tre delle sei barche da costruire sono già dentro i capannoni di Polo Nautico. Stiamo valutando di trovare altri spazi ». Riccardo Cima, amministratore unico di Polo Nautico, smorzai toni della vicenda raccontata da Fioco sul contenzioso perla disponibilità di spazi nell'area ex Sec in Darsena. «Ci siamo già attivati come Polo Nautico e spero che entro la settimana prossima si trovi una soluzione al problema - continuaCimaLa situazione è comunque sotto controllo. In Polo Nautico ë aperto confronto per trovare altri spazi per san Lorenzo». Cima conferma peraltro che capannoni non produttivi non mancano «in qualunque capannone della Darsena fino ad ora ha prevalso il rimessaggio alla produzioneconclude - tipico del momento a causa dei calo di nuovi ordini». Economia e imprese locali L'assurdo è che ci sono capannoni non produttivi e non utilizzati per il refit ma impiegati solamente per fare rimessaggio Pagina 28 Tutti in piazza per la "vertenza Darsena" Venerdì lo sciopero della Fiom provinciale. In primo piano anche la difesa dell'articolo 18 1 VIAREGGIO «Serve un piano industriale, per Viareggio e la nautica. E per l'intero Paese. Di fronte alle aziende che chiudono non c'è nulla, rispetto alle strategie e alle scelte da fare si è fino ad ora rimasti nel limbo». Alessandro Lenzoni della segreteria Fiom Cgil provinciale sintetizza così le ragioni della "vertenza Darsena" che il sindacato intende riportare in primo piano con la mobilitazione di venerdì prossimo, 10 ottobre, in porto. Uno sciopero che coinvolgerà gli operai metalmeccanici fin dal- la mattina con il presidio alle 7 in tutti i luoghi di lavoro e il concentramento dei manifestanti alle 9 di fronte ai cantieri Benetti in Darsena. E naturalmente una prima mobilitazione, in attesa dello sciopero nazionale del 25 ottobre, che guarda alle problematiche locali ma anche al tema nazionale della difesa dell'articolo 18 messo in discussione dal governo Renzi. «In Darsena è in atto una emorragia importante di posti di lavoro - afferma il segretario Lamberto Pocai - e ad oggi non ci sono le condizioni nè per fer- marla nè per creare un rilancio». Ad essersi concretizzate sono in particolare le preoccupazioni che i lavoratori avevano già 15 anni fa, quando Viareggio perse definitivamente il mercantile aprendo la strada al diporto nautico rimasto di fatto l'unica attività produttiva oggi drammaticamente in crisi. Una congiuntura negativa aggravata dal fatto che negli anni «non sono state dettate le linee guida per lo sviluppo della Darsena» dice il sindacato che venerdì sarà in piazza anche per denunciare le responsabilità della politica su questo fronte. Una manifestazione della Fiom in Darsena (foto d 'archivio) Economia e imprese locali Pagina 29 I SONO QUELLI che i nno riguardato l'ex cani le e La Casa del Boia e ;gal dalla Fondazio ne C;r, RISALE allo scorso ora occorre attende re .e nuove gestioni e dunque l'assegna zonne PER i.., e Boia si di un centro rr, ,3,,1Rirnediale dedicato @,,0, a .,,,Ïica Francigena ;2 ifl.z"'e OP AN N I sono state rea Hzzate le toilette, giu. rtroppo (per ora) apertura a singhiozzo I bagni finalmente ci sono, ma aperti a metà Ex canile sulle Mura: ftuffiffi solo se c'e un evento. A1 ERA CALDO. Come solo a luglio può farlo. E la città, nella migliore delle ipotesi, dovrà attendere nuovamente le temperature estive per vedere assegnate la casermetta del baluardo di San Salvatore come pure l'ex Casa del Boia, inaugurate entrambe nello scorso luglio dopo gli importanti, e costosi, lavori di restauro pagati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. IL PERCORSO per l'assegnazione, infatti, sarà lungo e abbastanza tortuoso. E si intreccia con la scelta di far divenire la struttura dell'ex casa del Boia un centro multimediale dedicato alla via Francigena, con tanto di finanziamento da 900mila euro targato Regione Toscana. Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti, visto che le potenzialità della Francigena, in una città delle dimensioni di Lucca, sono quantomeno dubbie. SITRATTA principalmente di un turismo pedestre e da cicloamatori, non certo semplice da Edilizia & Territorio nafino all'estate prossima praticare nelle strade che condu- del Boia, ci dovrebbe essere spacono alla città. Il dado, però, è zio per alcuni servizi a disposiziotratto e tra gli effetti a cascata c'è ne dell'attività sportiva, entramanche quello di vincolare l'asse- be verranno assegnate nella solita procedura che sarà diversa da - - .. .- ------ -quella che definiremo per gli al- Si dovrà attendere un anno per la gestione della struttura e della sa del Boia tri locali delle Mura - conclude il presidente dell'Opera, Biancalana - e in generale gestiti dall'Opera». gnazione di entrambi gli edifici a NEL FRATTEMPO, però, i baun bando europeo che non sarà gni resteranno chiusi. Salvo le pronto se non con il nuovo anno. aperture episodiche. E per un anE con tutte le incognite del caso no dalla chiusura dei lavori. Fabrizio Vincenti circa i tempi di assegnazione . Nel frattempo, perla Casa del Boia e per la casermetta, un tempo sede del canile, si dovrà procedere con iniziative singole. «ABBIAMO in cantiere varie iniziative - spiega il presidente dell'Opera delle Mura Alessandro Biancalana - alcune di livello, ma per l'assegnazione dovremo seguire l'iter previsto e penso si arriverà a una conclusione l'estate prossima. Nella casermetta sulle Mura, oltre che essere a supporto dell'attività della Casa Pagina 30 REQUA LIFI CATO L'ex canile sulle Mura quasi di fronte all 'ex Casa dei Boia: la struttura ospiterà eventi (Alcide) Edilizia & Territorio Pagina 31 asserella chiusa: disagi a non fi stre ' allungare i percorsi, problemi per chi LA DISTANZA fra il centro storico e San Concordio si è dilatata immensamente. La chiusura al passaggio pedonale della «passerella» obbliga, ormai da diversi giorni, i pedoni a scegliere percorsi alternativi, attraverso i sottopassi ferroviari che si trovano in viale San Concordio o alla Stazione. Un disagio enorme, anche per coloro che non sono residenti nel quartiere ma che hanno l'abitudine di lasciare le proprie auto in sosta a sud della ferrovia, per poi raggiungere il centro cittadino attraverso la stessa «passerella». D'ALTRA parte la vecchia struttura in ferro e legno era ormai ai limiti del cedimento. Già da una decina d'anni gli abituali utilizzatori segnalavano periodicamente al Comune il cedimento di parti Edilizia & Territorio della pavimentazione aerea, dei pannelli laterali o il pericolo di alcuni gradini. Piccoli interventi erano stati realizzati nel corso di questi ultimi anni, a cominciare proprio dalla sostituzione dei pannelli in lamiera sui lati del percorso sopraelevato o con il tamponamento di alcuni buchi nel pavimento. Ora si è arrivati alla chiusura e all'intervento di risanamento complessivo. Un cantiere che è stato affidato da Rete ferroviaria italiana e che, salvo imprevisti, do- abita 0 i Concordio vrebbe concludersi martedì 28 ottobre prossimo, in pratica alla vigilia di Lucca Comics & games. L'assalto dei visitatori alla celebre manifestazione sollevò vari dubbi già lo scorso anno proprio per la tenuta della «passerella». IL PASSAGGIO di migliaia di visitatori, in particolare in coincidenza con l'arrivo dei treni, costrinse addirittura le Forze dell'ordine e la Protezione civile a bloccare gli accessi sulla «passerella» in alcuni fasi della giornata. Timori che ovviamente non si potevano dimenticare e così prima di arrivare alla nuova edizione sono stati vari i lavori. Unico problema la mancanza di una comunicazione precisa e preventiva, tanto che la scoperta della «passerella» chiusa ha sorpreso molti degli abituali frequentatori. Pagina 32 L'INIZIATIVA DEL COMITATO 1 LUCCA Un'udienza pubblica partecipata e concreta quella che si è tenuta presso la sala parrocchiale di S.Cassiano a Vico sul tema del territorio e del tracciato della grande vibilità. Il comitato Assi Viari critica l'Anas e il fatto che invece di «inviare un responsabile della progettazione che sapesse fornire risposte concrete alle legitti me domande del pubblico, si è limitato ad inviare tecnici di competenza settoriale che ben poco hanno saputo chiarire rispetto agli importanti dubbi avanzati sul progetto». conto di cosa succederà all'intera Piana. «A fronte di tutti i disagi la stessa Anas ha giustificato il guadagno con una riduzione del tempo speso in rete del 2,1% nel 2018 ed il congestionamento dell'opera dopo soli 10 anni (nel 2028). Oltre 170 cittadini presenti hanno, inoltre, firmato un documento scritto con cui viene richiesto il ritiro del progetto preliminare e, quindi, anche del piano di stralcio ipotizzato da Anas consegnandolo agli atti dell'inchiesta pubblica». Durante la serata il Comitato ha presentato il progetto virtuale del tratto nord sud realizzato dall'architetto pianificatore lacopetti utilizzando le carte del progetto preliminare attualmente al vaglio della Provincia. Grande la preoccupazione dei cittadini che - dice il comitato - hanno potuto rendersi . Una parte del progetto Edilizia & Territorio Pagina 33 Assi vi e rifiuti, i pensano a fare referend Netta l'opposizione all'impianto a Salanetti e a nuove strade Sulle cartelle Ici il movimento assicura assistenza ai cittadini 1 CAPANNORI Si allarga il fronte del no contrario alla realizzazione dell'impianto di carbonizzazione a Salanetti. Anche il Movimento 5 Stelle di Capannori, dopo il forte dissenso espresso da Ambiente e Futuro e dal premio per l'ambiente Ercolini, dal comitato difesa Salanetti e dal Comune di Porcari, è pronto a dare battaglia valutando anche la possibilità di raccogliere le firme per indire un referendum consultivo, previsto dallo Statuto comunale, per chiamare la cittadinanza ad esprimersi sulla realizzazione di questa infrastruttura. Tra l'altro è atteso il parere tecnico del Comune di Capannori in merito alla procedura di valutazione di impatto ambientale. «Abbiamo esaminato attentamente la documentazione relativa al progetto: questo impianto non tratterà solo rifiuti organici, ma anche fanghi residui da acque reflue e da lavora- zioni industriali - dicono i 5 Stelle - I dati Arpat dicono chiaramente che Capannori ha già sforato 27 volte su 35 i livelli delle polveri sottili nell' aria». Netta la posizione politica dei pentastellati capannoresi che pensano ad un referendum consultivo anche sugli assi viari. «Un progetto faraonico, costoso e inutile che non porterà benefici. Tra l'altro si vuole partire dall'asse nord-sud realizzando un tronco monco che arriverà fino alla rotonda di Antraccoli. Auspichiamo che il consiglio comunale di Capannori dica no all'impianto di carbonizzazione e agli assi viari e su questi temi se necessario daremo la parola ai cittadini». Awisi Ici. Il Movimento 5 Stelle ha convocato una conferenza stampa per fare un bilancio dell'attività e in particolare puntare i riflettori sulla questione dell'annullamento degli avvisi di pagamento dell'Ici sulle pertinenze e la richiesta di rimborso degli avvisi Ici del 2008 già pagati. Presenti i consiglieri comunali Simone Lunardi e Renato Pini, la responsabile della comunicazione Laura Reale e il vice presidente della commissione difesa della Camera, MassiniArtini. «A supporto della validità della nostra tesile sentenze del 2012 e 2014 che hanno annullato l'avviso di accertamento inviato dall'amministrazione comunale - afferma il consigliere Lunardi - Le cifre richieste sono di importo modesto e non vorremmo pensare che proprio l'esiguità induca i cittadini a non fare ricorso. Al Comune abbiamo chiesto quante persone sono interessate e l'entità delle somme, ma senza avere risposta, ma hanno trovato il tempo per farci sapere che 300 cittadini hanno aderito alla proposta di mediazione pagando una multa. Un cittadino è arrivato fino alla Cassazione e si attende la sentenza: se sarà favorevole chiederemo al Comune i rimborsi per chi ha pagato e di accertare le responsabilità, senza contare i soldi sprecati in spese legali». I 5 Stelle hanno presentato una mozione per chiedere l' annullamento degli avvisi di accertamento che, dopo un rinvio nell'ultima seduta del consiglio comunale, sarà discussa martedì. «Dopo un rinvio richiesto dalla maggioranza per approfondimenti ci auguriamo che venga approvata. In un caso o nell'altro garanteremo assistenza gratuita ai cittadini sia per i rimborsi che per gli eventuali risarcimenti. Tutte le informazioni sul nostro sito (www.capannori5stelle.it)». Nicola Nucci .,, , ; ;, ;« , ,,,,,,, o r,R ,,, , Edilizia & Territorio Pagina 34 II Movimento 5 Stelle è contro assi viari e impianto di carbonizzazione Edilizia & Territorio Pagina 35 N ECESSARI O PER LAVORI D i CON SERVAZI ON E DELLA RETE EN EL DOPO quello avvenuto in settembre, da domani a a giovedì 9, l'Enel procederà nuovamente allo svaso della diga di Borgo a Mozzano per eseguire opere di manutenzione. Enel Green Power effettuerà la sostituzione di una ruota di scorrimento della paratoia sghiaiatrice, resasi necessaria dopo l'ispezione delle scorse settimane. Le operazioni, programmate in seguito all'ispezione degli organi di regolazione della diga, saranno rapide, dalle ore 08.00 del lunedì alle 12.00 del giovedìSi tratta di un normale intervento di manutenzione, che necessita dell'abbassamento del livello delle acque che Enel Green Power ha concordato con la Provincia e la Prefettura di Edilizia & Territorio Lucca, l'Autorità di Bacino del fiume Serchio e il Comune di Borgo a Mozzano nell'ambito di una collaborazione che nel corso del primo svaso ha visto l'Azienda elettrica asportare tronchi e ramaglie addossatesi alle pile del Ponte del Diavolo. A CONFERMA dell'impegno per la cura e sicurezza del territorio, Enel Green Power, su richiesta dell'Autorità di Bacino, ha effettuato anche un rilievo aerofotogrammetrico con drone per ricostruire il profilo del fiume, normalmente sommerso. Mediante ripresa aerea è già stato eseguito il rilievo, adesso è in corso l'elaborazione dei dati da cui si otterrà un modello digitale del terreno con nuvola di punti, sezioni trasversali del corso d'acqua da ciglio a ciglio e ortofoto con risoluzione pixel pari a 10 centimetri. Lo svaso si svolgerà nei tempi previsti secondo il processo di ottimizzazione tecnologica promosso da Enel che risponde a criteri ambientali e a principi di sicurezza e di efficienza dell'impianto. Enel Green Power ricorda altresì che, nell'attività ordinaria di gestione dello sbarramento, oltre a produrre energia rinnovabile svolge anche una funzione ecologica trattenendo alle griglie ramaglie e tronchi e rimuovendoli tramite ditte specializzate. Marco Nicoli Pagina 36 SARANNO REALIZZATI DAGLI OPERAI FORESTALI E DAI M EZZI DELL'UNIONE DEI COMUNI Mterventì dí manutenz ione su IL CONSORZIO di Bonifica 1 Toscana Nord, in collaborazione con le Unioni dei Comuni Media Valle del Serchio e Garfagnana, ha approvato diversi interventi di manuten- zione su oltre 30 corsi d 'acqua torrentizi situati nei comuni di Camporgiano, Careggine, Castelnuovo, Gallicano, Giuncugnano, Minucciano, Piazza al Serchio , Pieve Fosciana, San Romano , Sillano, Vergemoli e Villa Collemandina, per un investimento totale di 90mila euro. I lavori partiranno a giorni e si concluderanno prima della prossima primavera. Il Consorzio di Bo- corsi* d ' acqua nifica 1 Toscana Nord, presieduto da Ismaele Ridolfi , dopo le elezioni dello scorso 30 novembre, è infatti l'ente che si occupa della sicurezza idraulica dell'intera zona settentrionale della Regione, tra cui tutta la Valle del Serchio. Questo lotto di interventi sarà realizzato direttamente dagli operai forestali e dai mezzi dell'Unione dei Comuni Garfagnana, che più di chiunque altro conoscono il territorio su cui si troveranno a operare. La manutenzione riguarderà i torrenti Calcinaia, Materceta e Fornocchio (Camporgiano), Isola Santa (Careggine), 4 Garfagnana Fossa, Grignetola, Turrite Secca, Erchio e Fontana (Castiglione di Garfagnana), Triuli, Piocchio, Baria e Nipolaia (Giucugnano), Bottaccio (Minucciano), Fossi di Cogna, Gragnana e San Anastasio (Piazza al Serchio), Fossa (Pieve Fosciana), Cerreta, e Covezza di San Romano ( San Romano in Garfagnana), Rifreddola (Sillano). Il piano dei lavori prevede un'attenzione ancora maggiore per un'ulteriore serie di corsi d 'acqua, dove è previsto il taglio anche con la motosega di rami e arbusti. D.M. LAVORI Una ruspa in azione Edilizia & Territorio Pagina 37 I L'I NCI DENTE I FFp LLI MANDA I N TILT IL SETTORE Già 170 ó`-erte per l'appalto dell'ittico Maxí ga ra, ponte gírante e Passegg iata s ulle spalle di Mugnan i L'INCIDENTE stradale che ha messo ko l 'ingegner Riccardo Raffaella per qualche settimana cade in una fase critica dei lavori pubblici : che si ritrovano senza dirigente operativo nel bel mezzo della costruzione del nuovo ponte girante, a pochi giorni dalla gara per la conclusione dei lavori al mercato ittico , e con l'imminente asfaltatura della Passeggiata. no probabili maxi ribassi come quello che la Provincia ricevette, in passato, per Villa Argentina. Ma poi la ditta fallì e ci fu quasi un ritardo di un anno per l'attuale conclusivo appalto . Romanini, dopo 3 anni di ritardi del mercato del pesce, non vuole cadere in questa trappola . Ma senza il dirigente dei lavori pubblici ogni operazione diventa più difficoltosa. PUR dimissionario , l'assessore ai lavori pubblici Chiara Romanini è ancora operativo ed è ora preoccupatissimo per la forzata assenza di Raffaelli . Infatti il suo vice, l'architetto Giovanni Mugnani, è già oberato dalla direzione lavori e dalla sicurezza del cantiere del ponte girante, un intervento tecnicamente complesso. E l'8 ottobre scade il termine per la presentazione delle offerte per l'appalto di completamento del mercato ittico. E' un contratto non enorme, 1 SENZA contare che ancora non è stato sciolto dall'avvocatura comunale il nodo sulla successiva gara, quando il nuovo ittico sara stato completato, per l'affidamento della gestione del mercato e anche del ristorante sulla terrazza. Va fatta una gara sola, o le gare devono essere due e separate ? Infine il 13 ottobre dovranno essere stati liberati dalle verande i suoli della Passeggiata tra il Molo e piazza Mazzini per avviare la posa dell'asfalto architettonico da parte di Varia. Durante i lavori di scarificazione e riasfaltatura i pubblici esercizi potranno chiedere di spostare sedie e tavolini sulle aree già ricostruite con la quarzite norvegese, previo il nulla osta dell'architetto Mugnani per evitare che le strutture danneggino la pietra. Un'ulteriore impegno per il vice di Raffaelli, che non può essere uno e trino, mentre l'ingegnere è ricoverato al Versilia in attesa di un intervento ortopedico. Nulla di grave per la sua salute, ma comunque un impedimento che gli creerà problemi di deambulazione per diverse settimane. SCADil ti m ore di ribassi eccessivi che potrebbero far saltare l'opera milione e 400 mila euro, ma in questa fase di fame per le imprese edili sono già arrivate 170 offerte da tutta Italia, e altre ne sono attese. Per la commissione aggiudicatrice l'apertura delle buste e l'esame delle proposte sarà un lavoro enorme, e con molti problemi: so- Edilizia & Territorio Pagina 38 M ERCATO IT)`,C') La costruzione incompiuta e i pescatori che sono in conflitto con il Comune S i CU L Architetto responsabile del cantiere sul Burtamacca per un'intervento motto complesso Al vice dell' ingegnere compete anche seguire lo smantellamento o spostamento delle vecchie verande Edilizia & Territorio Pagina 39 II SI NDACO D I FENDE IL SEGRETARIO IL SINDACO ALESSANDRO Del Dotto bacchetta il capogruppo di minoranza Riccardo Bonuccelli sulla questione del Centro Studi Enti Locali: «Bonuccelli vuol solo difendere il project». Dopo che il consigliere del Gruppo Misto-Dc ha accusato un conflitto di interessi tra il segretario generale Michele Parenti e il Centro a cui la giunta ha dato un incarico per vagliare il project del pontile, il sindaco ha chiesto chiarimenti a Parenti. Questi ha riferito e chiarito che il rapporto con il Centro Studi Enti Locali si sarebbe limitato a una docenza occasionale peraltro offerta agli inizi degli anni 2000, più di dieci anni fa. Nessun altro contratto di collaborazione è in stato in essere fra le due parti fin da allora. «IL MIO DOVERE è acclarare i fatti, non tanto per la legittimità dell'at- to, deliberazione della Giunta e non determina del segretario, ma per una questione di opportunità - afferma Del Dotto - chiaro è il tentativo di Riccardo Bonuccelli di porsi alla testa del centrodestra per lanciare la delegittimazione della nostra Per il primo cittad ino le accuse dell'esponente c sono solo un diversivo al vero problema ne di trasparenza e di ripubblicizzazione dei parcheggi a pagamento'. In sostanza Bonuccelli vorrebbe difendere il project e i parcheggi a pagamento cercando di osteggiare la gestione pubblica. Il costo? Ne vale la pena, stando a Del Dotto, visto che l'operazione di ripresa in mano di parcheggi e pontile vale milioni di eu- RI LANC IA ro. «Voglio ricordare ai nostri cittadini il motivo di questo incarico - aggiunge il sindaco- nel 2008 un'interrogazione a firma Marco Mecchi e Simone Leo non trovò mai risposta. Si chiedeva trasparenza sui numeri e conti del project». Insomma siamo alla resa dei conti. Del Dotto snocciola poi gli `sprechi' dei predecessori: ad esempio 200mila euro per una strada alternativa irrealizzabile dieci volte più cara di questo studio del Centro Studi Enti Locali. Ecco, si è pagato dieci volte tanto per un progetto irrealizzabile. Dieci volte di più del costo di questo studio. «Il pontile si poteva fare con un mutuo - chiude Del Dotto - e noi tuteleremo il patrimonio del Comune e le tasche dei cittadini, senza per questo mancare di dialogare con gli imprenditori. Bonuccelli se ne faccia una ragione». Isabella Piaceri =ßn i, I li nmlcmin tliF, ulrie Zrojat ncouvre tkl Ix'n1'ix•, Edilizia & Territorio Pagina 40 Centro studi, la verità di Del D otto il sindaco : « I rapporti tra il segretario e l'azienda risalgono a più di dieci anni fa» / CAMAIORE Polemica sull'affidamento di un incarico da 20mila euro al Centro Studi enti locali , il sindaco Alessandro Del Dotto risponde alle questioni sollevate dal consigliere di opposizione Riccardo Bonuccelli, che con un'interrogazione invita l'amministrazione a spiegare i perché di un affidamento diretto all'azienda di San Miniato, sottolineando i rapporti tra il segretario generale del Comune Michele Parenti e il Centro Studi, per il quale Parenti ha collaborato come consulente e docente. «II sindaco - spiega una nota di palazzo civico - ha immediatamente chiesto chiarimenti al segretario generale, Michele Parenti, il quale ha riferito e chiarito che il rapporto con il Centro Studi Enti Locali si sarebbe limitato a una docenza occasionale peraltro offerta agli inizi degli anni 2000, più di dieci anni fa. Nessun altro contratto di collaborazione è in stato in essere fra le due parti fin da allora». «Il mio dovere - spiega il sinndaco - è acclarare i fatti, non tanto per la legittimità dell'atto, deliberazione della giunta e non determina del segretario, ma per una questione di opportunità». La risposta del Comune, in ogni caso , non fuga del tutto le perplessità sollevate da Bonuccelli. Occorre dire che nel curriculum del segretario, pubblicato sul sito alla sezione trasparenza, la collaborazione col Centro studi viene indicata come "in corso". Il nome di Parenti, inoltre, compare anche fra i docenti di un Master organizzato dal Centro studi nel 2011/12. La questione, dunque, risulta tutt'altro che chiarita. Del Dotto , comunque prosegue nel suo intervento: «Chiaris- simo è il tentativo di Bonuccelli di porsi alla testa del centrodestra per lanciare la delegittimazione della nostra operazione di trasparenza e di ripubblicizzazione dei parcheggi a pagamento. Voglio ricordare ai cittadini il motivo di questo incarico: nel 2008 un'interrogazione a firma Mecchi e Leo non trovò mai risposta. Si chiedeva trasparenza sui numeri e conti del project. Oggi vivisezionare una costruzione finanziaria, che nessuno dei vecchi amministratori ha mai saputo spiegarci davvero, è necessario in vista della risoluzione della convenzione». gmonneamanM .. .......... Edilizia & Territorio Pagina 41 E dall a lampada uscì la favola di Emiliana Dal negozio dei babbo alle creazioni per i Vip: ecco come nasce un marchio dei made in Italy di MARIO LANCISI a scena in tv è all'incirca questa: Elton John suona e canta al suo pianoforte illuminato da una lampada dalla luce soffusa e EmilianaMartinelli, architetto e designer lucchese, ascolta e si appassiona in compagnia delle amiche e dei familiari. Ad un certo punto esplode «Guardate, quella lampada sul pianoforte è mia». Si mia. La signora è presidente della Martinelli Luce, azienda lucchese che costruisce lampade conosciute in tutto il mondo, come sottoli nea Roberta Busnelli, direttrice editoriale della rivista dedicata all'architettura e al design. La Martinelli, 63 anni, nata a Lucca nel 1949 («in agosto il mio segno è il leone», tiene a precisare), non solo fabbrica lampade (costo da 200 a mille euro), ma le disegna, le inventa. Da signora e artista della luce. «La Martinelli è un'icona del made in Italy», sottolinea la Busnelli. Dai Savoia agli Agnelli. Eccoci qui, nella fabbrica, vicino all'uscita dell'autostrada Lucca est (lo show room invece è nel centro storico), tra lampade dalle forme più varie, eleganti, spesso a forma di animali (dal pipistrello al serpente, dall'aquila alla civetta) che la Martinelli ama e poi ridisegna. «Eh sì, Elton John ma sono tanti i clienti famosi: le mie lampade le ho viste pubblicate su diverse riviste in casa dei Savoia, della famiglia Agnelli, in molti films famosi e anche in televi- Economia e imprese locali sione», spiega con un orgoglio non esibito. E sarà forse per i suoi modi dimessi, quasi appartati che la Martinelli è forse più nota in Italia che a Lucca. «Emiliana ha l'animo di quella Toscana caparbia e coraggiosa, che alla mondanità esasperata preferisce l'impegno lavorativo, lo studio, la ricerca e le sperimentazioni. Un animo toscano aperto a un pensiero e a un'esperienza cosmopolita che fanno sì che le sue produzioni incontrino un consenso internazionale», racconta la Busnelli. «Sì è vero Emiliana in una città un po' chiusa come Lucca non hai riconoscimenti che merita. Lei in realtà è una donna cosmopolita. Ha una mente aperta. La conosco da anni ma ci vediamo di rado perché lei è sempre in giro per il mondo, però i nostri incontri sono sempre festosi perché Emiliana è un tipo estroso, pieno di energia, ironica, una vera artista. Designer ma anche brava pittrice», racconta l'amica Laura Innocenti, anche lei architetto. L'influenza del babbo. Tutto parte dal nonno Plinio, che nel centro di Lucca aveva un negozio di vendita di materiale elettrico e impiantistica. Il figlio Elio, babbo di Emiliana, passione per la scenografia, trasforma il negozio in un'impresa che non si limita a vendere le lampade ma le crea e si afferma anche nel design e nell'ar- redamento. Anche la mamma Anna partecipa al lavoro in azienda facendo paralumi in carta e in tessuto. La Martinelli luce cresce di anno in anno, e in breve tempo diventa un'impresa importante, con una cinquantina di dipendenti. E intanto Emiliana si divide tra università e fabbrica («l'influenza del babbo è stata fondamentale per la mia crescita artistica e personale», sottolinea). Si laurea in architettura, anno 1977. Anni terribili, i settanta: dilagano le proteste studentesche e nel paese incombe la cappa micidiale del terrorismo. «Ho vissuto quegli anni pensando molto allo studio anche se qualche volta ho detto la mia in qualche assemblea studentesca. Ma non mi sono mai fatto appassionare dalla politica», raccontala Mardnelli. zi e Obama. Il presidente degli Usa le piace perché finalmente, sostiene, l'America ha rotto «con i pregiudizi del passato e si è aperta alle novità». Di Renzi condivide le inten- zioni, i propositi, la voglia di cambiare il Paese, ma «ora aspettiamo che agli annunci seguano i fatti», ammonisce. Il premier le piace anche per la sua energia e tenacia. Ci ritrova il suo carattere. «Sono una donna combattiva, che mi piace anche guidare il trattore, abito sulle colline lucchesi, ho una vigna e diversi ulivi,vedo Tra Obama e Renzi. Già, la politica. Le uniche concessioni la signora della luce le fa per Ren- hdalla lampada usii la Invola di rmiliana Pagina 42 dall'alto la mia città. E quando sono sul mio trattore cingolato a tagliare l'erba, è una meraviglia una soddisfazione che libera la mente e contemporaneamente penso ancora di più perché non posso non pensare, la mia fantasia spazia ovunque specie in questi momenti di libertà», racconta. Futuro giovani . Ma forse in questa ammirazione sospesa per il premier c'è una ragione più intima e profonda: Renzi ha gli stessi anni del figlio Marco, ingegnere, nato nel 1975, cinque mesi dopo il premier fiorentino. E il discorso scivola inevitabilmente sui giovani. «A volte mi chiedono il segreto del successo e come il Paese potrà riprendersi. Io conosco solo una ricetta: il lavoro, l'impegno e la tenacia. E nel lavoro bisogna divertirsi. I giovani spesso sono stanchi, meno combattivi, ma non tutti», spiega la Martinelli. Che per i giovani ha una passione: «Mi piacciono, tanto che ho ultimamente messo in produzione delle lampade disegnate da loro. Sono entrati in azienda stagisti e giovani tecnici che disegnano al computer e portano avanti il progetto per la produzione sotto la mia direzione . Il lavoro alla fine rende.Lavorare e lavorare quindi con costanza e passione porta sicuramente a risultati, da nulla non viene niente». il segreto di una lampada. E con la passione per il lavoro anche la capacità o la fortuna di avere incontri importanti. Lei, la Martinelli, ha intrecciato amicizia con artisti e desi- gner di grande rilievo. A cominciare da Gae Aulenti. Per non dire della frequentazione con Daverio, tanto per fare alcuni nomi. E mentre parla, e snocciola i nomi che hanno arricchito la sua vita, guardiamo le sue lampade e ci viene di chiederle se abbia paura del buio: «No, anche se cerco di allontanare le paure». E il segreto di una lampada, le chiediamo? «Deve essere funzionale a quello che deve fare, a quel determinato contesto. Bella sia accesa che spenta», risponde sfuggendo ad ogni retorica. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Dì padre in filia, sem pre al top La Martinelli Luce nasce nel 1950 ad opera di Elio Martinelli , uno dei più importanti designer degli anni Sessanta e Settanta, morto nel 2004, che ha trasmesso alla figlia Emiliana la passione per il design. La Martinelli è una tipica azienda familiare, leader della migliore produzione italiana e toscana, come sottolinea Flavio Pannocchia, livornesi, scopritore di talenti artistici per l'Alessi, nota azienda di design per articoli perla casa. Economia e imprese locali Nel corso degli anni la Martinelli luce ha intrecciato rapporti con personaggi dell'arte, dell'architettura e del design come Philippe Daverio, Brian Sironi, Sergio Asti e soprattutto Gae Aulenti. L'azienda lucchese ha circa 22 dipendenti ( ma nel passato ne ha avuti anche 50), un fatturato che si aggira intorno ai 10 milioni di euro e i suoi prodotti sono per il 70 per cento esportati all'estero e solo il 30% finisce sul mercato italiano. Emiliana Martinelli qui sopra ritratta con lo storico dell'arte Philippe Daverio mentre a destra è in azienda assieme al figlio Marco, 39 anni, ingegnere (Foto Vi p) Pagina 43 D nell'incontro con Gae Aulenti Emiliana Martinelli è nata nel 1949 a Lucca da una famiglia titolare dell'omonima azienda di produzione di lampade. Diplomata in disegno industriale e laureata in architettura, Emilia unisce lo studio del design al lavoro in azienda. Nella sua carriera di imprenditricee di artista risulta cruciale l'incontro a 16 anni con Gae Aulenti , architettto e designer di fama mondiale, morta nel 2012: «L'ho conosciuta quando avevo circa 16 anni . Ero con mio padre quando nel 1965 vide per la prima volta i disegni della famosa lampada Pipistrello . Proprio per questo rapporto di lavoro ho poi incontrato Gae Aulenti diverse volte in tutti questi anni e ogni volta che dovevo andare a trovarla nel suo studio per farle vedere una variante, un nuovo colore sulla lampada Pipistrello ero sempre emozionata», racconta la Martinelli. Tra i clienti personaggi famosi, da Elton John agli Agnelli. I prodotti dell'azienda lucchese usati anche in molte scene di film e in arredamenti di grande lusso Per l'imprenditrice che ha simpatia per Obamae Renzi, il segreto per uscire dalla crisi è puntare sui giovani e il lavoro. «Occorrono costanza e grande passione» L'imprenditrice lucchese si è sposata giovane , ma dopo la morte dei primo marito non si è più risposata. Ha un figlio , marco, 39 anni, che lavora con lei in azienda. Emiliana Martinelli, imprenditrice e designer Economia e imprese locali Pagina 44 {{ j }>' UN ANNO fa, il 1 ottobre 2013, la «Mec» ha rilevato il reparto M.U. della Perini S.P.A. diventando in un solo anno leader nella produzione di rulli in acciaio e in fibre di carbonio, per le aziende del settore cartario. Un pensiero particolare va ai fondatori della MEC, Umberto Celli e Giuseppe Perricone, che con lungimiranza e impegno un compleanno tutto da í ncorn í c í are hanno rilanciato un reparto destinato ad un futuro incerto. La MEC in un anno ha rinforzato l'organico ereditato dalla Perini con 7 nuove assunzioni solo a Lucca, e non ha intenzione di fermarsi. Un'occasione da non perdere, dedicata agli addetti al settore e a chi fosse interessato, per conoscere più da vicino l'azienda, sarà rappresentata dalla «MEC Open Week», in concomitanza con il MIAC 2014, (la Mostra Internazionale dell'Industria Cartaria) che si terrà a Lucca dal 15 al 17 ottobre. In questo periodo, infatti, «Mec» sarà lieta di accogliere espositori e visitatori dell'importante Fiera all'interno dello stabilimento lucchese. Insomma, buon compleanno alla «Mec Industries» I FESTA Prima candelina perla «Mec» che ha rilevato con successo un reparto Perini Economia e imprese locali Pagina 45 Nuovo impianto rifiuti: riunione sul delicato tema E' IL TEMA del momento: l'ipotesi di un impianto per la biocarbonizzazione da realizzare nella zona di Salanetti. In proposito, sulla scia delle prese di posizione che si sono registrate in questi ultimi giorni e che si attestano quasi in toto sul fronte del «no», interviene anche «Ambiente e Futuro». E lo fa convocando una riunione aperta a tutti i cittadini interessati domani 7 ottobre alle 21 nella sala riunioni del comune di Capannori in piazzale Aldo Moro, accanto alla farmacia comunale. L'obiettivo è «stendere insieme tutte le osservazioni ed i rilievi critici sull'impianto di carbonizzazione idrotermale che la ditta Gielle vorrebbe realizzare a Salanetti». Economia e imprese locali Pagina 46 Si di scute al Tar il frazionamento di Polo Nauti co Udienza fissata per il 9 dicembre davanti ai giudici di Firenze Ma una sentenza del Tar Lombardia spaventa i concessionari di Donatella Francesconi 1 VIAREGGIO Conto alla rovescia per l'udienza fissata al Tar toscano il 9 dicembre: si discute il ricorso presentato da Polo nautico che chiede, ormai da anni, il frazionamento delle concessione dell'esperienza consortile voluta da sindacato e amministrazione Marcucci come soluzione al fallimento della Sec. Ultimo atto del passaggio, per la Darsena viareggina, dal mercantile alle nautica mondiale da diporto. La società - che si è affidata all'avvocato Roberto Righi - non si aspettava un'udienza fissata in tempi così rapidi. Ma così è stato e siamo ad un passo dalla parola conclusiva sulla controversa vicenda del frazionamento. Vicenda che è da tempo all'ordine del giorno anche dell'Autorità portuale regionale, il cui segretario Fabrizio Morelli spiega: «Il parere che avevamo chiesto all'Avvocatura regionale ha confermato quello che l'Authori ty da detto nell'ottobre dello scorso anno: tecnicamente il frazionamento è possibile». Politicamente un po' meno, tanto per dirla chiara: soprattutto perché l'amministrazione Betti ha già cambiato due assessori al porto, uno dei quali - Giovanni Giannerini - aveva avviato contatti con sindacati (ma non la Fiom) e impresa che non hanno avuto esito. Oggi Giannerini non è più in Giunta e la politica, costretta a dichiarare il dissesto dei conti pubblici, ha ben altri pensieri. «La questione Polo nautico ricorda Morelli - può essere portata all'ordine del giorno del Comitato portuale quando sarà ritenuto opportuno». Da qui alla fine dell'anno, Economia e imprese locali dunque, si vanno ad incrociare l'udienza al Tar, il Comitato portuale che dovrà pur stabilire cosa fare della patata bollente, e - colpo di scena - la sentenza del Tar della Lombardia che rimette alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea la questione pregiudiziale indicata nella motivazione del ricorso presentato da Promoimpresa Srl contro il Consorzio dei Comuni della Sponda bresciana del Lago di Garda e del Lago di Idro. Questione pregiudiziale così riassunta: i principi della libertà di stabilimento, di non discriminazione e di tutela della concorrenza fissati dall'Europa con la direttiva Bolkestein e «il canone di ragionevolezza in essi racchiuso» ostano ad una normativa nazionale che, per effetto di successivi interventi legislativi, prevede proroghe per le concessioni di beni del demanio marittimo, lacuale e fluviale di rilevanza economica (incremento di legge per almeno undici anni) « con conseguente preclusione per gli operato- ri economici interessati di ogni possibilità di ottenere l'assegnazione del bene all'esito di procedure ad evidenza pubblica?». Insomma, la domanda delle domande... Ma il Tar lombardo non fa certo il passacarte e argomenta: «La giurisprudenza comunitaria e nazionale ha evidenziato come il principio di trasparenza, strettamente legato a quello di non discriminazione esige che le amministrazioni concedenti rendano pubblica, con appropriati mezzi di pubblicità, la loro intenzione di assegnare una concessione demaniale». Tradotto: anche il frazionamento di Polo nautico ha buone possibilità di dover essere sottoposto a procedura pubblica di comparazione... Pagina 47 La proroga al 2020 viola i principi europei La proroga delle concessioni demaniali non convince il Tar Lombardia. Che scrive di «dubitare che l'articolo 1, comma 18, del Decreto legge 194 del 30 dicembre 2009 e modifiche, nella parte i n cui dispone la proroga del termine di durata delle concessioni sino al 31 dicembre 2020 sia compatibile con i principi comunitari di tutela della concorrenzae parità di trattamento tra operatori, rispetto alla possibilità di conseguire la titolarità di una concessione demaniale, nonché con quelli di proporzionalità e ragionevolezza». II piazzale di Polo nautico (foto d 'archivio) Economia e imprese locali Pagina 48
© Copyright 2024 Paperzz