Rassegna Stampa 6 ottobre 2014

lunedì 6 ottobre 2014
INDICE RASSEGNA STAMPA
lunedì 6 ottobre 2014
03/10/2014
Economia e imprese locali
Lagazzettadilucca.
It
Assindustria e Fuorisede, in programma convegno sulla comunicazione
1
Luccaindiretta.It
Convegno di Assindustria e Fuorisede aulla comunicazione di qualità
2
04/10/2014
Economia e imprese locali
Nazione Lucca
p. 20
Ondulati Giusti, produzione ferma. Operai e sindacati preoccupati
3
Nazione Lucca
p. 14
Meno fondi a Opera delle Mura e Itinera
4
Tirreno Lucca
p. XIII
Alce, chiesto un altro anno di cassa
Nazione Pistoia
p. 11
Imprenditori volontari per i ragazzi del Dynamo Camp
Nazione Lucca
p. 3
Ex palestra Bacchettoni, destino incerto Tre progetti pronti, ma nessuno
decolla
Nazione Lucca
p. 3
Piazza S.Michele, altro braccio di ferro con la Soprintendenza
Tirreno Lucca
p. IV
Terminal bus Palatucci apre a dicembre
10
Tirreno Lucca
p. IV
Strada per il S. Luca, concorrono 25 ditte
11
Nazione Lucca
p. 11
Assi viari. L'inchiesta pubblica sbarca ad Antraccoli Oggi alle ore 15 alla
scuola Guidi
12
Nazione Lucca
p. 14
«Raddoppio storico Lucca-Pistoia»
13
Nazione Lucca
p. 23
Porcari. Campo santo, al via i lavori di somma urgenza per una vasta
porzione del muro di recinzione
14
Nazione Viareggio
p. 23
Pietasanta. Ex Edem, slittano a fine anno i lavori di messa in sicurezza
15
Tirreno Viareggio
p. IX
Capezzano. Una Sarzanese più sicura lavori al via in primavera
Tirreno Viareggio
p. XIII
Stazzema. Frane: al via i primi lavori a San Rocco e alla Pollaccia
Chiara Lammari
5
6
Edilizia & Territorio
Laura Sartini
7
9
Alessandro
Bracci
16
17
05/10/2014
Economia e imprese locali
Tirreno Lucca
p. V
Mec Industries festeggia il primo anno di attività
Nazione Lucca
p. 15
Ondulati Giusti, un presidio di protesta
Tirreno Lucca
p. X
Produzione ferma agli Ondulati Giusti: scatta l'allarme
Nazione Lucca
p. 15
Bio-carbone, cresce il fronte del no
Tirreno Lucca
p. IV
Sciopero e presidio alla Kme di Fornaci
23
Nazione Lucca
p. 17
Fontanini: «Il sindaco non si interessa degli operai Alce» Betti: «Accuse false
»
24
Tirreno Lucca
p. XIII
Betti: «Alce, critiche immotivate»
25
Indice Rassegna Stampa
18
Massimo
Stefanini
19
20
Massimo
Stefanini,
Barbara Di
Cesare
21
Pagina I
INDICE RASSEGNA STAMPA
lunedì 6 ottobre 2014
Nazione Viareggio
p. 7
«Darsena, in 400 a rischio licenziamento»
Martina Del
Chicca
26
Tirreno Viareggio
p. I
Lite tra i cantieri: a rischio trecento posti di lavoro
Valentina
Landucci
27
Tirreno Viareggio
p. I
Tutti in piazza per la "vertenza Darsena"
Nazione Lucca
p. 9
I bagni finalmente ci sono, ma aperti a metà
Nazione Lucca
p. 7
Passerella chiusa: disagi a non finire
32
Tirreno Lucca
p. II
Assi viari, 170 firme contro il progetto
33
Tirreno Lucca
p. X
Assi viari e rifiuti, i grillini pensano a fare un referendum
Nicola Nucci
34
Nazione Lucca
p. 17
Borgo a Mozzano. Nuovo spettacolare «svaso» della diga. Quattro giorni
senza il letto del fiume
Marco Nicoli
36
Nazione Lucca
p. 16
Interventi di manutenzione su 30 corsi d'acqua in Garfagnana
37
Nazione Viareggio
p. 5
Viareggio. Già 170 offerte per l'appalto dell'ittico
38
Nazione Viareggio
p. 10
Camaiore. «Bonuccelli vuole solo difendere il project financing del pontile»
Tirreno Viareggio
p. IX
Centro studi, la verità di Del Dotto
29
Edilizia & Territorio
Fabrizio Vincenti
Isabella Piaceri
30
40
41
06/10/2014
Economia e imprese locali
Tirreno
p. 9
E dalla lampada uscì la favola di Emiliana
Nazione Lucca
p. 2
«Mec Industries», un compleanno tutto da incorniciare
Nazione Lucca
p. 2
Nuovo impianto rifiuti: riunione sul delicato tema
Tirreno Viareggio
p. 11
Si discute al Tar il frazionamento di Polo Nautico
Indice Rassegna Stampa
Mario Lancisi
42
45
46
Donatella
Francesconi
47
Pagina II
Assindustria e Fuorisede, in programma
convegno sulla comunicazione
venerdì , 3 ottobre 2014, 16:55
Fuorisede, agenzia di comunicazione con sede
a Lucca, organizza, in collaborazione con
Assindustria Lucca, un convegno dal titolo:
"Slow adv. A comunicare con qualità c'è più
gusto. Un pomeriggio per conoscere più da
vicino la filiera della comunicazione e scoprire
gli strumenti per raccogliere i frutti di un
investimento pubblicitario".
Come nel mondo dell'agroalimentare, infatti, anche in comunicazione, la cura della filiera,
ovvero l'attenzione ad ogni singola fase del processo, porta a una crescita e a un risultato
di eccellenza.
Obiettivo del convegno è quello di mettere a disposizione delle aziende del territorio degli
strumenti per poter riconoscere la qualità di un progetto di comunicazione, poter valutare
la qualità degli investimenti pubblicitari che vengono loro proposti, poter, quindi, sfruttare
l'opportunità di trasformare un costo in un investimento utile ed efficace.
Interverranno professionisti della comunicazione, docenti universitari, rappresentanti di
aziende della filiera della comunicazione, ognuno dei quali racconterà il proprio concetto
di qualità.
Il convegno si terrà a Lucca, venerdì 11 ottobre dalle ore 17 . 00 alle 19. 30 presso la
sede di Assindustria, in Piazza Bernardini.
Economia e imprese locali
Pagina 1
Convegno di Assindustria e Fuorisede sulla comunicazione di qualità
Fuorisede, agenzia di comunicazione con sede a Lucca, organizza, in collaborazione con Assindustria Lucca, un
convegno dal titolo Slow adv. A comunicare con quarta c'è piu gusto. Un pomeríggío per conoscere piu da vicino
la filiera della comunicazione e scoprire qlì strumenti per raccogliere í frutti dì un ínvestímnento pubblicitario. Come
nel mondo dell'agroalimentare, infatti, anche in comunicazione, la cura della filiera, ovvero l'attenzione ad ogni
singola fase del processo, porta a una crescita e a un risultato di eccellenza. Obiettivo del convegno è quello di
mettere a disposizione delle aziende del territorio degli strumenti per poter riconoscere la qualità di un progetto di
comunicazione, poter valutare la qualità degli investimenti pubblicitari che vengono loro proposti, poter, quindi, sfruttare
l'opportunità di trasformare un costo in un investimento utile ed efficace. Interverranno professionisti della comunicazione,
docenti universitari, rappresentanti di aziende della filiera della comunicazione, ognuno dei quali racconterà il proprio
concetto di qualità. II convegno si terrà a Lucca, venerdì 11 ottobre dalle 17 alle 19,30 presso la sede di Assindustria, in
Piazza Bernardini. Per informazioni: www.fuorisedeoriline.it, [email protected] , [email protected] ,
320.7224020
Economia e imprese locali
Pagina 2
Ondulati Giusti, produzione ferma. Operai e sindacati preoccupati
MACCHINARI fermi alla Ondulati Giusti di
Altopascio, dove dal primo di ottobre si è fermata la produzione a causa di un'improvvisa
mancanza di materia prima (bobine di carta),
per effetto di un blocco delle forniture. «Nei
due mesi precedenti - spiegano le segreterie
di Fistel-Cisl e Slc-Cgil, insieme alla rappresentanza sindacale unitaria - sapevamo di
una trattativa per la cessione di una rilevante
quota del pacchetto azionario del gruppo. Poi
abbiamo appreso che sarebbe stata la società
Fiera Srl, costituzione appena l '8 settembre
con un capitale sociale di 10mila euro , a rilevare la maggioranza del pacchetto azionario del
valore complessivo di alcuni milioni di euro.
Nonostante le ripetute rassicurazioni sul fatto
questa società agisce per conto di un imprenditore che ha manifestato la volontà e l'impegno
alla prosecuzione dell'attività a garanzia degli
attuali livelli occupazionali, come sottoscritto
nel verbale di incontro del 19 settembre, oggi
gli stabilimenti sono fermi».
SORPRESA e preoccupazione fra i dipendenti dell'azienda e i numerosi lavoratori dell'indotto, che si riuniranno in assemblea plenaria
con le organizzazioni sindacali per decidere i
percorsi da intraprendere al fine di indurre la
controparte a illustrare quale sia la reale situazione del gruppo e quali le reali intenzioni di
Fiera Srl.
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Economia e imprese locali
Pagina 3
'APPROVATA
D ELI BERA CHE SAN CISCE ULTERIORI TAGLI AL BILANCIO
IvIeno fondi a fiera delle Mura e Itmnera
Prevista anche una riduzione delle spese, ecco
VIA LIBERA della giunta Tambellini alla proposta di delibera sulla
salvaguardia degli equilibri di bilancio, che approderà in consiglio
comunale martedì, dopo il parere
favorevole già dato da parte del collegio dei revisori dei conti ed un
nuovo passaggio dalla commissione consiliare competente in programma questo pomeriggio (3 ottobre). L'assessore Enrico Cecchetti
aveva già annunciato una difficile
manovra di riequilibrio, a causa del
taglio di 625.000 curo sulle spese introdotto dal Decreto legislativo 66
e da altri provvedimenti del Governo intervenuti a bilancio sostanzial-
mente approvato. «Nello specifico sottolinea il Comune in una nota -,
le maggiori esigenze complessive
di 817.954 euro del bilancio, derivate dal raffronto tra Entrate e Uscite
della parte corrente, saranno coperte in quota parte dal Fondo di riserva (237.954 euro). I restanti
580.000 euro saranno recuperati da
risparmi sulla spesa del personale
(119.726 euro) e sui gettoni di presenza degli amministratori (21.700
euro), da una riduzione al trasferimento annuale destinato all'Opera
delle Mura (24.000 euro), dalla riduzione dei compensi a Itinera
(30.000 euro) e da una generale revisione della spesa corrente. Che a
novra decisa
quanto si legge nella delibera, è volta «ad individuare fra i capitoli non
ancora impegnati, le disponibilità
da destinare ad altre finalità senza
compromettere la funzionalità
Dopo la netta sforbiciata
di 625 ila euro i mposta
dal Governo, si è intervenuti
dell'Ente o impedire il raggiungimento degli obbiettivi che sono stati programmati, 255.000 euro». Per
recuperare 118.571 euro saranno invece rimodulati i contratti che riguardano la fornitura di beni e servizi, così come previsto dal Decreto che dà la facoltà agli Enti locali
di ridurre l'importo di questa tipologia di contratti nella misura del
5%. Per quanto riguarda il capitolo
dedicato agli Investimenti, «è necessario reperire ulteriori 371.450
euro: 85.000 euro servono come
compartecipazione all'intervento
previsto dal Consorzio di Bonifica
sul Rio Isolella e 200.450 euro per
l'investimento Sinergo che riguarda gli impianti termici di tutti gli
edifici comunali». Queste somme
saranno fornite per 247.058 euro
dall'avanzo vincolato ancora disponibile, mentre 124.787 curo verranno prelevati dal Fondo di riserva.
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Economia e imprese locali
Pagina 4
Alce, chiesto un altro anno di cassa
La proprietà pronta a firmare un'intesa per il mantenimento del tannino «se il mercato darà segni di ripresa»
di Chiara Lammari
® BAGNI DI LUCCA
Proroga della cassa integrazione per altri 12 mesi; questa la richiesta maturata nel
corso della riunione avvenuta in Provincia e riguardante
il futuro dei lavoratori Alce.
Presenti all'incontro le single sindacali e l'azienda rappresentata dall'amministratore delegato Maurizio Varraud che si è detto disponibile a firmare un protocollo
d'intesa per il mantenimento della produzione del tannino.
Un piano industriale sarebbe infatti necessario a garantire il proseguo dell'erogazione degli ammortizzatori
sociali (in scadenza il prossimo 7 ottobre) ed il tannino
rappresenterebbe al momento l'unica opzione sul tavolo.
Da quanto emerge, Varraud avrebbe quindi confermato la volontà della ditta di
riavviare il comparto se il
mercato inizierà a dare segni
di ripresa, due i possibili impieghi prospettati per il prodotto: l'uso in campo farmaceutico e nell'ambito dei
mangimi animali.
«L'intenzione di ripartire
da parte di Alce c'è-ha spiegato il rappresentate Fistel-Cisl Federico Fontanini
-. La ditta sarebbe inoltre disposta a concedere, per la
concretizzazione di altre attività alternative, le aree del sito non interessate dalla produzione di tannino. Un'ipotesi potrebbe essere la creazione di una filiera del legno,
come già prospettato in passato».
Alce nel frattempo, a detta
di Varraud, avrebbe anche
eseguito una caratterizzazione dei terreni: «A seguito della richiesta del Comune di
Bagni di Lucca - ha sostenuto ancora il rappresentante
sindacale - l'azienda ha confermato di aver effettuato la
caratterizzazione delle aree
indicate, esclusa quella adibita all'attività del tannino
(perché l'impianto ancora
sussiste) e quella della cartiera che sarà finita di smontare
a breve e su cui i sondaggi saranno effettuati entro la fine
del 2014».
viato nessuno: «L'assenza di
Bagni di Lucca ci è sembrata
sinonimo di poca coerenza ha affermato Fontanini -. Né
il sindaco né un suo delegato
hanno infatti partecipato alla riunione e ciò è stata una
mancanza di rispetto nei
confronti di un importante
tavolo istituzionale necessario a tutelare i lavoratori; lavoratori che ad oggi vivono,
giorno dopo giorno, nella
speranza che sia trovato un
percorso alternativo per il sito.
«A causa dell'assenza degli
interlocutori il protocollo
d'intesa non è stato firmato.
Ci sentiamo disgustati. È un
impegno inderogabile, nonché istituzionale e morale
del primo cittadino - ha concluso Fontanini - l'occuparsi
di questa vicenda».
CRI PRODUZIONE RISERVATA
Assente all'incontro il Comune di Bagni di Lucca che,
a differenza di Borgo a Mozzano (rappresentato in assemblea dal consigliere Armando Fancelli), non ha in-
AIce, chie4n un altro anno di ca.ou
Una protesta dei lavoratori dell'Alce
Economia e imprese locali
Pagina 5
PRESENTI LE SEZIONI SERVIZI D I CONFINDUSTRIA PISTOIA, PRATO, LUCCA E FIRENZE
.
i
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Imprend tor volonta per 1 ragazz
«LAVORO sul campo» è quello che letteralmente hanno svolto oltre 50 imprenditori delle sezioni servizi innovativi e tecnologici di Confindustria Firenze e Confindustria Lucca Pistoia Prato, prestando opera
di volontariato a Dynamo Camp, che accoglie in modo gratuito bambini e ragazzi affetti da patologie gravi e croniche per periodi di vacanza e svago.
Con un progetto di lungo termine, come
sottolinea Cristiana Pasquinelli, presidente della Sezione servizi innovativi di Pistoia, ovvero di «porre le basi per la costruzione di un dialogo nuovo tra impresa e mon-
do del volontariato, tra noi e la Dynamo
che merita tutto il nostro sostegno».
«La particolarità di Dynamo - afferma Federica Landucci, presidente di Confindustria Pistoia, che era presente alla giornata
- è la sua finalità ed il fatto che si sia saldamente ancorata, come struttura capace anche di dare lavoro e sviluppo in una parte
fragile del nostro territorio, come la montagna pistoiese. Tutto questo ci rende particolarmente lieti di averla fra i nostri soci»..
«A Dynamo abbiamo rimesso al centro alcuni temi cardine della vita associativa: la
responsabilità sociale, l'innovazione e la
crescita - sottolinea Matteo Grossi, presi-
dente Sezione servizi di Firenze -. La collaborazione e l'integrazione delle attività
con altri imprenditori diventa un passag-
gio fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e delle nostre aziende».
Una giornata speciale per Dynamo Camp
sarà anche quella di domenica 5 ottobre
2014, quando per farsi conoscere il Camp
apre le sue porte durante l'annuale festa
aperta a tutti. Dalle 11 alle 18.30 tutti coloro che sono interessati potranno visitare
Dynamo Camp, conoscere da vicino il progetto, visitare il luogo e i suoi spazi, partecipando alla festa che per tutta la giornata
animerà la sede della Oplus. L'ingresso è
libero.
Cv..i/,1F2/ h2 l3UST RlA I presidenti della Sezione
servizi innovativi di Pistoia , Prato e Firenze
Economia e imprese locali
Pagina 6
x palestra Bacchettoni, destino incerto
progetti pronti, ma nessuno decolla
A quello originario della Ego, si aggiungono le proposte di Liberías e Metro
FALSE partenze a non finire per
la vecchia-nuova palestra Bacchettoni. Il progetto di recupero si è
incagliato da quattro anni, ma negli ultimi tempi, in sordina, si sono fatti avanti nuovi accreditati
pretendenti dell'unico impianto
sportivo pubblico all'interno delle mura urbane, fondamentale
per le scuole di città, essenziale
per le attività pomeridiane delle
società sportive. Qualcosa si muove nel dietro le quinte, purtroppo
non abbastanza da sottrarre la bella palestra cittadina a un ingiusto
destino fatto di abbandono. A proporsi sono il centro provinciale
sportivo Libertas e anche la Metro, proprietaria dell'immobile.
Entrambi i soggetti avrebbero
presentato dei progetti (con costi
di realizzo decisamente diversi) e
entrambi, sembra, avrebbero
chance di essere realizzati. Ma
niente e nessuno esclude il vecchio progetto per una struttura
orientata al benessere che doveva
essere gestita dalla società «Ego
Wellness & Fitness», da anni specializzata nel settore.
QUINDI tre candidati papabili.
Ma davvero sono sulla stessa linea di partenza o qualcuno di loro è già oltre lo start? E soprattutto: quale sarà il futuro dell'unico
impianto sportivo cittadino? Ci rivolgiamo a Renzo Marcinnò, presidente provinciale del centro Libertas. «Ci siamo attivati perchè
francamente vorremmo che questa bella palestra fosse al più presto restituità alla città e allo sport
Edilizia & Territorio
QUALE FUTURO? Ecco l'esterno della famosa palestra Bacchettoni
1 1¡.'
lazzo Orsetti non ha
ancora deciso su quale
prospettiva puntare
lucchese - dice -. Un giovane architetto ha realizzato per noi un
bellissimo progetto che tempo fa
abbiamo presentato in Comune.
Era semplice e razionale, avrebbe
permesso alle varie società sportive di accedere all'impianto, e mi
riferisco alla pallavolo, alla pallacanestro, lo squash e molte altre.
In più era previsto un ristorante e
un bar. Chi avrebbe poi gestito la
palestra avrebbe trovato conveniente anche un sostanzioso contratto di affitto, che si sarebbe potuto ripagare con tutte queste attività che prevedevano il prestito
degli spazi alle società sportive.
Non solo: secondo il nostro progetto ripristinare in toto la palestra sarebbe costato non più di
800mila euro». Un'idea che pareva, almeno in apparenza, incontrare un certo interesse a Palazzo
Orsetti. Ma successivamente anche la Metro ha fatto i propri pas-
Pagina 7
si, con un proprio progetto che
prevede una spesa di circa 1 milione e cinquecentomila euro . E' sorpasso? Il punto interrogativo resta. Come resta ancora il lizza il
progetto originario della struttura che avrebbe dovuto gestire la
Ego e che, nello spazio interno di
1.400 metri quadrati, prevedeva
visto ampi spazi acqua : una grande piscina termale di 350 metri
quadrati e una vasca più piccola
di 20 metri di lunghezza con 4 corsie per nuoto e attività nell'acqua.
In più il bagno turco, la sauna finlandese, zona fisioterapia e massaggi, sala polifunzionale per il fitness e sala meeting.
ANCHE in questo caso ci sarebbe stato un ristorante per pranzi
veloci, in più un terminal sportivo per gli atleti all'aria aperta - la
vicinanza delle Mura è strategica
in questo senso - con docce a pagamento e spogliatoi. La nuova
palestra Bacchettoni (se fosse stata seguita da subito questa ipotesi
progettuale) sarebbe stata pronta,
sempre secondo gli annunci, nel
2012 e il costo sarebbe stato di 2
milioni e mezzo in due anni. Un
progetto che fu valutato e accolto
dalla circoscrizione del centro storico nel lontano dicembre del
2008, all'unanimità senza perplessità ne da destra ne da sinistra,
apoprovato pure dalla Soprintendenza. Il cambio di amministrazione determinò il primo stop. Altro tempo è passato e la palestra è
ancora lì, in attesa di conoscere il
suo destino.
Laura Sartini
Edilizia & Territorio
Pagina 8
IL RIFACIMENTO DELLA PAVIMENTAZIONE E' CONCLUSO, MA SONO STATI RICHIESTI DEGLI ALTRI SCAVI... COSTOSI
®
Fiazza
. Mìc
LA STORIA infinita. Che
pare avere trovato però la
strada per scrivere l'ultima
parola. Il rifacimento della
pavimentazione di piazza
San Michele, che va avanti
dal maggio scorso e che si doveva concludere entro 90
giorni, continuano a fare discutere. Al centro della piazza, infatti, resta aperto un mini cantiere che in qualche
modo finisce per svilire il resto dei lavori conclusi, uno
spettacolo decisamente sgradevole agli occhi e che trasmette la sensazione di eterna provvisorietà. Ma, dalla
prossima settimana, salvo
contr'ordini, tutto dovrebbe
sparire e dopo oltre quattro
mesi e mezzo, i lucchesi i turisti potranno rivedere la
,
altro
1
piazza finalmente sgombra.
Da più di un mese i lavori sono di fatto conclusi, ma il
cantiere non è mai stato
smontato, perché la Soprintendenza aveva richiesto ulteriori scavi in una porzione
della parte sud-ovest della
piazza. In un primo momento, gli scavi sono stati fatti
slittare per non creare problemi durante il Settembre
Lucchese, ma, arrivato ottobre, non è arrivato il via libera. Il motivo? Principalmente il costo: circa 30mila curo
che la Soprintendenza richiedeva, ma che naturalmente
dovevano essere pagati dal
Comune e dalla Fondazione
Cassa che hanno finanziato
la risistemazione della piazza. Una cifra ritenuta spropo-
1
feffo con
sitata, da destinare a ulteriori scavi a tre metri di profondità, mentre la città si dibatte nel cercare fondi per la ordinaria manutenzione di cui
la stessa piazza San Michele
continua a avere impellente
bisogno. Un ulteriore motivo di contrasto tra Comune
e Fondazione Cassa da una
parte
e
Soprintendenza
dall'altra? Tutto lo lascia presupporre. E anche la lungaggine con cui sta arrivando allo sgombero del cantiere depone in questo senso. Senza
considerare le frizioni dei
mesi scorsi per gli studi orto-
fotografici al paramento delle Mura imposti, anche in
questo caso, per migliaia di
euro dalla Soprintendenza e
che lasciarono perplesso lo
tendetma
stesso presidente della Fondazione Cassa Arturo Lattanzi,
che
sull'argomento
esternò tutte le sue riserve.
Ora, è la volta di piazza San
Michele, dove tra Comune e
Fondazione sono stati messi
a disposizione circa 275mila
curo. Possibilmente, però,
non per il sottosuolo. L'assessore comunale alle Attività produttive Giovanni Lemucchi prova a spegnere
ogni polemica. Per quanto
di fatto confermi la divergenza. «Abbiamo deciso - spiega - come Comune e Fondazione che si procederà a chiudere il cantiere già dalla prossima settimana. Per gli scavi
potremo comunque riparlarne in una nuova fase della sistemazione della piazza».
A2 " z %_'/J¢" LÌ Le transenne al momento restano
in una porzione della suggestiva piazza S.M ìchele
Edilizia & Territorio
Pagina 9
al bus Palatucci apre a dicembre
L'opera è costata 60Omila giuro: ne servono altri 40mila per gli stalli di sosta. Controlli sui bus che non pagano il ticket
/ LUCCA
Il tenninal bus al parcheggio Palatucci sarà inaugurato entro la
fine dell'anno. L'opera, prevista
nel Piuss e costata quasi 600mila giuro, servirà come area di sosta e riposo per gli autisti dei
pullman turistici. Si compone
di cinque servizi igienici e di
una stanza e dovrà ospitare anche il personale di Itinera addetto all a riscossione dei ticket.
Per ultimare l'intervento devono però essere realizzati i 38
stalli per i bus: un intervento da
40mila euro.
«I lavori - spiega l'assessore
all'urbanistica Serena Maminini - prenderanno il via a novembre e, condizioni meteo permettendo, saranno completati nello spazio di circa tre settimane.
Quindi entro la fine dicembre ci
sarà il taglio del nastro».
Il Comune non è però del tutto soddisfatto. Spiega Mammini: «Affinché l'area di sosta, e
parlo anche del parcheggio per
gli automobilisti, sia perfettamente fruibile occorrerebbe
aprire un ingresso da viale Carlo del Prete in maniera tale da
evitare ai mezzi l'attuale percorso che passa davanti al cimitero
urbano di S. Anna. Al momento
tuttavia mancano le risorse economiche. Stiamo cercando i soldi».
Argomento che sarà discusso
la prossima settimana nella riunione della giunta.
L'inaugurazione del terminal
bus era in realtà stata annunciata per lo scorso mese di giugno.
Ma a far ritardare i lavori di ulti mazione del complesso erano
intervenute cause legate ad
adempimenti burocratici, ovvero la presentazione del Dure
(documento unico di regolarità
Edilizia & Territorio
contributiva) da parte delle due
aziende con cui il consorzio Circo Menotti di Ravenna ha chiesto di sostituire in corso d'opera (nel mese di marzo 2014) la
coop lucchese Artedile che doveva eseguirli.
Superato questo scoglio, la
strada appare finalmente in discesa. Anche se restano molti
dubbi da parte dei cittadini sulla realizzazione del terminal,
che certo bello non è.
Intanto la polizia municipale
sta eseguendo controlli sul pagamento del biglietto da parte
dei pullman turistici in seguito
alle ricorrenti segnalazioni di
conducenti che fanno scendere
i passeggeri
e
poi
si
"nascondono" in periferia.
La tariffa giornaliera è di
66,11 euro, ridotta da 52,89 per
comitive scolastiche, comitive
con vaucher di ingresso ai musei, comitive che pernottano negli hotel oppure con prenotazioni per eventi e mostre o con prenotazione di guida turistica abilitata nell'ambito della provincia.
I l terminal bus al parcheggio paiatucci (Vip)
L, prevista una sanzione di
160 euro per chi non provvede
al pagamento della tariffa. Le
aree di sosta per carico e scarico
dei turisti sono i parcheggio Palatucci, porta S. Pietro, porta S.
Maria, porta Elisa. Il parcheggio
(d.c.)
è inviale Carducci.
®RI PRODUZIONERISERVATA
Pagina 10
Strada per l S Luca concorrono 25
i
.
,
1 LUCCA
Sono state 25 le ditte che hanno partecipato al bando di gara per l'appalto dei lavori di
completamento della viabilità
di accesso al nuovo ospedale.
L'importo totale dell'appalto è
di 1.670.000 euro (il finanziamento è della Regione Toscana), di cui 40.000 euro rappresentano la quota destinata alla
sicurezza e dunque non è soggetta a ribasso. Per realizzare
Edilizia & Territorio
•
l'opera il Comune ha scelto di
privilegiare già nella fase di gara d'appalto la qualità dell'esecuzione rispetto al ribasso economico. L'aggiudicazione non
sarà basata solo sul prezzo, ma
verrà invece privilegiata la qualità progettuale offerta e le migliorie proposte dai concorrenti. L'appalto dovrebbe essere
affidato entro dicembre e il
can ti ere dovrebbe aprire ai primi del 2015. Necessari otto mesi di lavoro.
Pagina 11
ASSI VIARE
L'i n c h i esta pubblica
s barca
CC li
Oggi alle o re 15
a lla scuo la Gu i d i
L'INCHIESTA pubbica
sul progetto degli assi viari
della Piana, promossa dalla
Provincia, è proseguita con
l'appuntamento di ieri sera
alle 20 al teatro parrocchiale
di San Cassiano a Vico.
Si tratta della terza udienza
del percorso partecipativo.
Durante l'incontro, oltre a
una introduzione generale
sul progetto del sistema
tangenziale (viabilità est di
Lucca comprendente i
collegamenti tra Ponte a
Moriano e i caselli dell'A-11
Frizzone e Lucca Est), sono
stati presentati e discussi i
temi generali legati agli
aspetti del territorio,
all'urbanistica e al tracciato
del progetto ed è stato
approfondito il tema
«Geologia e Acque»,
presenti anche i
responsabili della
progettazione di Anas
S.p.A.. Oggi alle 15
l'inchiesta pubblica si
sposterà a Antraccoli, nella
scuola primaria Guidi in via
Paladini. In programma,
dopo una illustrazione
introduttiva generale del
progetto del sistema
tangenziale redatto da Anas,
l'approfondimento dei temi
di interesse ambientale
quali atmosfera e clima,
salute pubblica, agenti fisici
(rumore, vibrazioni),
geologia e acque.
Edilizia & Territorio
Pagina 12
E IL COMMENTO DEL GOVERNATORE ROSSI
«Raddoppio storico Lucca-Pistoia»
«IL RADDOPPIO della linea ferroviaria
Lucca-Pistoia rappresenterà una svolta storica per la mobilità: avvicinerà Lucca a Firenze, creerà i presupposti per rendere la ferrovia autenticamente alternativa all'autostrada diminuendo l'utilizzo delle auto in
quell'area, e contribuirà a realizzare una sorta di circolare su rotaia di quella grande
arca metropolitana toscana che si estende
dal Valdarno sino alle città della costa». Così il presidente della Regione Enrico Rossi
ha sintetizzato il valore dell'infrastruttura
di prossima realizzazione intervenendo al
convegno sul raddoppio della Lucca-Pisto-
ia organizzato a Villa Bottini nell'ambito
della rassegna «Dire & fare». «Del raddoppio - dice - beneficeranno i pendolari e
tutta l'economia toscana. Svolta storica:
questa linea è così da oltre 150 anni». Il presidente ha voluto rimarcare anche l'impegno della Regione per il rinnovo del materiale rotabile. E conclude: «Vogliamo che
Trenitalia ci presenti un programma di miglioramento della puntualità dei treni. Se
ogni anno ci sarà un miglioramento, siamo
disposti a introdurre un meccanismo di
premialità. Al contrario, multe pesanti».
Oggi «Dire & fare» sarà in piazza Grande.
PENDOLARI Vantaggi per gli utenti abituali
WCek anG a I I a FACCOLTf.OéLLE h9ELE:
GRA21E AP.91::1750 VOLTE G3AZIE!
Edilizia & Territorio
Pagina 13
PARETE ERA CROLLATA POCHI GIORNI FA
Campo santo , via i lavori di somma urgenza
per una vasta po rzione
mu ro d i
VIA LIBERA ai lavori di somma
urgenza per il ripristino di una vasta porzione del muro di recinzione, circa 20 metri, del cimitero di
Porcari di via Sbarra, crollato nei
giorni scorsi. Il sopralluogo dei
tecnici ha evidenziato anche gravi lesioni e forte inclinazione rispetto alla verticale, con conseguente instabilità, della ulteriore
parte di altri 10 metri adiacente a
quella crollata . Considerato che il
problema è stato probabilmente
causato dalla spinta del terreno e
dalle recenti intense precipitazioni che hanno aggravato la spinta
stessa del terreno sul muro , il primo cittadino Alberto Baccini ha
deciso di intervenire subito. Come? Per eliminare il potenziale
pericolo, decisa la Parziale aspor-
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tazione di terra per ridurre la spinta e migliorare la stabilità del pendio; demolizione della parte crollata nella zona retrostante l'edificio per loculi definito «Pagoda» e
del resto, realizzazione di una recinzione provvisoria con pannelli
zincati e teli ombreggianti volta a
ripristinare la continuità di delimitazione perimetrale dell'area
del camposanti e ad impedire
l'eventuale ingresso di animali
per motivi igienico sanitari. E visto che non è possibile eseguire
questi interventi in economia diretta con gli operai del Comune,
in quanto sprovvisti di mezzi meccanici ed attrezzature idonee, è
stata affidato a ditta locale (importo inferiore a 40 mila euro) l'incarico di intervenire.
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Pagina 14
STA PER PARTIRE
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ERA il classico intervento atteso
da una vita, di quelli in grado di
cambiare fisionomia alla frazione,
oltre che annunciato per i primi
di ottobre. Ma gli abitanti di Valdicastello dovranno ancora una
volta armarsi di pazienza in quanto la messa in sicurezza delle ex
miniere Edem e la realizzazione
delle due cabine dell'Enel, ideate
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Quando aprirà il cantiere
saranno realizzate anche
le cabine previste dall' nel
in alternativa al contestatissimo
progetto dell'elettrodotto, prima
della fine dell'anno non compieranno neanche mezzo passo. Per
quanto riguarda le Edem, gli uffici comunali stanno mettendo mano alla gara d'appalto. L'intervento, da 150mila euro, durerà 4-5
mesi e si snoderà lungo tre direttrici: conclusione dei lavori all'in-
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GARA D'APPALTO
terno della palazzina (accoglierà
il museo minerario), sistemazione dell'area esterna per ricavare
30-40 posti auto e rimozione
dell'eternit nell'ala più vecchia.
«Il solco è stato tracciato - spiega l'assessore ai lavori pubblici
Rossano Forassiepi - e prima
di Natale dovrebbero partire i lavori, davvero consistenti. Nella
palazzina saranno rifatti gli impianti, l'illuminazione e varie rifiniture di natura edilizia, senza
contare che l'officina verrà ristrutturata e ampliata».
UNA volta partito il cantiere,
l'Enel potrà quindi intervenire
per collocare le due cabine decise
come alternativa all'elettrodotto,
il cui progetto com'è noto aveva
suscitato la reazione del comitato
«Le Piovane». Ma anche in questo caso i tempi sono slittati. «Spero che la convenzione con l'Enel
possa essere siglata entro fine anno - dice l'assessore all'ambiente Italo Viti - dopodiché procederemo con le pratiche degli
`r
Le ex miniere
Edem diventeranno un museo
espropri grazie anche al via libera
arrivato con l'approvazione del regolamentno urbanistico. Le due
cabine sorgeranno in via Valdicastello e nell'area delle ex miniere
Edem, ponendo fine a una diatriba con la popolazione locale, contraria fin da subito al progetto
dell'elettrodotto. Credo che la
messa in sicurezza delle miniere e
la realizzazione delle due cabine,
che daranno una positiva risposta
in termini di servizio elettrico per
tutta la zona, siano due interventi
che porteranno degli innegabili
benefici alla frazione carducciana». Già, ma quando?
d.m.
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Una Sarzanese più sicura
lavori ai via in primavera
li primo tratto va dalla rotatoria di via italica all'intersezione con via del Paduletto
il costo dell'intervento e di 300mila euro, l'80% arriva da un bando regionale
di Alessandro Bracci
1 CAPEZZANO
Ci vorranno diversi mesi ma ormai è cosa certa: il tratto di via
Sarzanese che insiste sul territorio camaiorese verrà completamente riqualificato e ottimizzato a livello di sicurezza. La
notizia arriva dalle stanze del
Comune di Campus Maior, dove negli scorsi giorni è stata approvata una variante al regolamento urbanistico, primo passo per i lavori di messa in sicurezza dell'importante arteria
che attraversa Capezzano Pianere, troppo spesso teatro di
gravi incidenti. I tempi di realizzazione non saranno comunque brevi: i primi interventi vedranno compimento tra il
2015 ed il 2016. Il progetto finale prevede interventi lungo tutta la via: nel giro di qualche anno quindi (a meno di grossi intoppi) avremo una Sarzanese
più moderna e più sicura.
In fase di progettazione, dopo un attento studio preliminare, la strada è stata suddivisa in
vari lotti su cui l'amministrazione camaiorese interverrà,
con le dovute tempistiche, nel
corso dei prossimi anni. Il primo riguarda il tratto che va ad
incrociare la rotatoria di via Italica fino all'intersezione con
via del Paduletto: gran parte
delle risorse economiche previste per l'opera (circa 1'80% dei
300mila euro previsti) arriveranno da un finanziamento regionale ottenuto dal Comune,
relativo ad un bando sulla sicurezza stradale. L'opera principale di questo restyling urbano
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Via Sarzanese a Capezzano Pianore (archivio)
cinque anni 125 feriti e 3 morti
Centodieci incidenti tra il 2008 e
il 2012 con 125 feriti e 3 morti. A
confermare le preoccupazioni dei
cittadini sui pericoli della
Sarzanese, la strada che dalla
Versilia arriva fino a Lucca, sono i
numeri di un reportdi qualche
anno fa. Nello studio si
monitoravano anche i flussi di
traffico: nell'82 % dei casi i mezzi
viaggiavano a velocità superiori a
30 chilometri all'ora , e un 15%
non rispettava il limite di 50.
All'altezza dell ' incrocio con il
Paduletto tra il 2009 eil 2012 si
sono verificati 9 incidenti e altri
tre sono avvenuti all'altezza di
piazza degli Alpini.
sarà una rotatoria all'intersezi one tra via Sarzanese e via del
Paduletto, punto storicamente
critico per la viabilità della frazione camaiorese. Inoltre sono
previsti vari lavori di riqualifica
dei marciapiedi e degli attraversamenti pedonali: l'inizio
delle operazioni è previsto en-
tro maggio-giugno 2015.
Per quel che riguarda il secondo lotto, che comprende la
zona che va dall'intersezione
con via del Paduletto a quella
con via Giacosa, nella riunione
di giunta dello scorso 30 settembre è stato discusso un progetto preliminare per l'appro-
vazione e la (ri) presentazione
di un ' istanza di cofinanziamento in merito al bando sulla
sicurezza stradale già vinto lo
scorso anno e grazie al quale
sarà possibile realizzare buona
parte del primo lotto di lavori.
«Siamo fiduciosi sulla possibilità di ottenere un altro finanziamento - afferma Simone Leo,
assessore all'urbanistica del
Comune di Camaiore- Anche
nel secondo lotto realizzeremo
migliorie sugli attraversamenti
pedonali e sui marciapiedi: se
tutto andrà come previsto partiremo entro i primi sei mesi
del 2016. Successivamente interverremo anche sul resto della strada : ad esempio, è in progetto la realizzazione di un'altra rotatoria nel tratto che si interseca con via Acquarella e via
XIIAgosto».
CRIPRODLZIONE RISERVATA
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® 1 primi lavori*
Frane : al via
Polla Ma
a San Ro cco
/ STAZZEMA
Partiranno a fine ottobre i lavori
sulla viabilità finanziati dalla Regione a Stazzema: lavori di sistemazione e difesa delle infrastrutture comunali volti alla mitigazione del rischio idrogeologico sulla viabilità. «Abbiamo
presentato alla Regione un piano di opere - spiega l'assessore
ai lavori pubblici Egidio Pelagatti - I progetti sono stati redatti
dall'ufficio tecnico del Comune
e dall'Unione dei Comuni e sono stati ammessi ai finanziamenti regionali. Gli interventi
interesseranno i paesi di Teirinca, Retignano, Farnocchia e Pomezzana; inoltre abbiamo avan-
zato una richiesta per lo studio
della frana di Gallena». La Regione ha finanziato due opere che
partiranno con la fine di ottobre
ed interesseranno la frazione di
San Rocco a Terrinca e la località Pollaccia a Retignano. Gli interventi sono rivolti alla sistemazione della viabilità comunale a
seguito degli eventi calamitosi
avvenuti a gennaio del 2014. Si
tratta di opere che rappresentano un'importanza fondamentale per il territorio e per gli abitanti dal momento che in caso
di frana, i paesi interessati dalla
viabilità che sarà oggetto di intervento potrebbero rimanere
isolati causando un grave danno per tutta la comunità.
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Edilizia & Territorio
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HA RILEVATO UN REPARTO DELLA PERINI
Industríes festeggia
Mec
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I dipendenti della Mec Industries durante il festeggiamento
1 LUCCA
Primo anno di attività a Lucca
per la Mec Industries, l'azienda che il primo ottobre del
2013 ha rilevato un reparto della Perini spa a Mugnan o diventando in pochissimo tempo
leader della produzione di rulli
in acciaio e in fibre di carbonio
per le aziende del settore cartario. Un'intuizione felice dei
fondatori della Mec, Umberto
Celli e Giuseppe Perricone, che
Economia e imprese locali
hanno saputo rilanciare un reparto destinato a un futuro incerto rinforzando l'organico
ereditato dalla Perini con sette
nuove assunzioni sul territorio
lucchese. Per questo l'azienda
ha scelto di organizzare la Mec
Open Week in occasione del
Miac, la mostra internazionale
dell'industria cartaria che si
terrà a Lucca dal 15 al 17 ottobre. In quei giorni, e per l'intera settimana, le porte dello stabilimento saranno aperte.
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SONO A RISCHIO QUASI 2ADDETTI. SINDACATI SUL PIEDE Di GUERRA
Ondulati Giusti, un presid'Ilio di protesta.
I DIPENDENTI della Ondulati
Giusti di Altopascio in settimana
si raduneranno in un presidio di
fronte allo stabilimento ubicato a
pochi metri dal casello autostradale del Tau della Firenze-Mare.
Nelle prossime 48 ore infatti la
produzione è ferma, in attesa che
si sblocchi lo sdoganamento delle
materie prime. I quasi 200 addetti
della fabbrica della Lucchesia
(molti dei quali del luogo) con i
sindacati, faranno sentire la loro
voce in difesa dei posti di lavoro:
altri 70 sono quelli in ballo a Sesto Fiorentino per un totale di
quasi 300 nei due insediamenti
ma, complessivamente, sono in
ansia 4 mila famiglie se consideriamo tutto l'indotto, costituito
Economia e imprese locali
da autisti e operai degli scatolifici
di zona. Sono stati invitati anche
il sindaco di Altopascio Maurizio
Marchetti, il presidente della Provincia Stefano Baccelli e l'assessore regionale alle attività produtti-
Sono invitati il sindaco, il
presidente della P rovincia
e l'assessore Si oncini
ve, al credito ed al lavoro Gianfranco Simoncini. Come noto, recentemente ha avuto luogo il passaggio di quello che forse è rimasto l'unico complesso industriale
altopascese, con l'acquisizione di
una società di commercialisti di
Prato che, a sua volta, sta conducendo la trattativa con un gruppo
acquirente. L'impresa per volumi
di affari e fatturato vanta ancora
un notevole appeal: operai ed impiegati non hanno fatto mai cassa
integrazione e sottolineano la
puntualità nella riscossione degli
emolumenti. Dove nascono le difficoltà? Probabilmente, da quello
che trapela, dalla carenza di liquidità, comune denominatore per
molte realtà. Le prospettive dovrebbero schiudere spiragli di ottimismo per il futuro con il nuovo compratore, che potrebbe subentrare con la formula dell'affitto del ramo d'azienda.
Massimo Stefanini
Pagina 19
Produzíone
1 ALTOPASCIO
Gli Ondulati Giusti di Altopascio e il Cartonificio Fiorentino di Sesto Fiorentino hanno
fermato la produzione nella
giornata del primo ottobre a
causa di una improvvisa mancanza di materia prima (bobine di carta), per effetto di un
blocco delle forniture.
Nei due mesi precedenti sindacati e Rsu di Firenze e Lucca
erano stati messi al corrente di
una trattativa per la cessione
di una rilevante quota del pacchetto azionario del gruppo.
«Successivamente - dicono i
sindacati - abbiamo appreso
che sarebbe stata "Fiera S.r.l." ,
società di nuova costituzione
nata appena l'8 settembre con
®
Ondulatí Custi: scafta l 'all
un capitale sociale di 10000 giuro a rilevare la maggioranza
del pacchetto azionario del valore complessivo di alcuni milioni di euro.
«Nonostante te le ripetute
rassicurazioni sul fatto "che la
"Fiera S.r.l." agisce per conto
di un imprenditore del settore
che ha manifestato la volontà
e l'impegno alla prosecuzione
dell'attività a garanzia degli attuali livelli occupazionali"(così come sottoscritto nel verbale di incontro del 19 settembre) e sull'impegno ad un percorso relazionale durante tutto l'iter riguardante l'operazione, gli unici dati certi sono che
oggi gli stabilimenti sono fermi e che siamo già in prossimità di ulteriori passaggi d'azien-
da, a neppure un mese dall'acquisizione di "Fiera S.r.l."».
Sorpresa e preoccupazione
sono diffusi fra i circa 300 lavoratori dei due stabilimenti e i
numerosi lavoratori dell'indotto.1 dipendenti di entrambi gli
stabilimenti si ritroveranno in
assemblee plenarie con le organizzazioni sindacali per decidere i percorsi da intraprendere con il fine di indurre la
controparte a illustrare nel dettaglio quale sia la reale situazione del gruppo e quali le reali intenzioni di "Fiera" e dell'
imprenditore interessato.
La Ondulati Giusti è stata
fondata nel 1968 dalla famiglia
Giusti e ha iniziato la sua attivitá commerciale nel 1969.
La
lungimiranza
del
Giampiero Giusti ha portato a
realizzare un'azienda con un
occhio puntato al futuro.
Lo stabilimento è adAltopascio e si estende per un' area di
210.000 metri quadrati dei
quali 50.000 sono fabbricati.
Nello stabilimento sono installate tre macchine ondulatrici
di ultima generazione che garantiscono, grazie all'esperienza delle maestranze, qualità
d'eccellenza.
Ondulati Giusti è il primo
produttore di cartone ondulato in fogli in Italia e in Europa
con una produzione di circa
500.000.000 di metri quadrati
l'anno. Nel 1982 la Ondulati
Giusti acquisisce il Cartonificio Fiorentino di Sesto nFiorentino.
Gli Ondulati Giusti ad Altopascio
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Economia e imprese locali
Pagina 20
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Salanetti,
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consuffivo ? Accuse di scarsa trasparenza
UN REFERENDUM consultivo
per l'impianto di biocarbonizzazione idro termale a Salanetti? E'
quanto propongono i «grillini» capannoresi che cercheranno di lavorare a questa opportunità, calibrandosi con quanto dispone in materia
lo Statuto del Comune di Capannori e il regolamento di partecipazione, per poi passare alla raccolta firme. La perplessità è basata sulla tipologia di rifiuto che verrà trattata,
con l'ipotesi che la struttura potrebbe gestire anche i «fanghi» derivanti da acque reflue o dagli scarti di
lavorazione industriale. Comunque la posizione dei 5 Stelle è nettamente orientata sulla contrarietà.
A questo punto, in attesa del parere
del Municipio capannorese che arriverà domani, si amplia il fronte
del no. Sinora infatti per il diniego
si erano espressi i comitati dei residenti e il Comune di Porcari.
CON Baccini si allinea anche l'opposizione. «Il Comune di Porcari
deve essere coinvolto nella procedura relativa alla richiesta di realizzazione di un impianto di trattamento rifiuti a Salanetti: condividiamo la presa di posizione del Sindaco Baccini». Così si esprime il
gruppo consiliare «Da sempre per
Porcari» in merito alla vicenda della biocarbonizzazione. «Seppure tale presa di posizione giunga tardiva
visto che il consigliere Marchetti,
del nostro gruppo, aveva invitato il
sindaco ad esprimersi già a settembre, ci sentiamo di condividerne la
finalità. Il nostro territorio comu-
nale sarebbe infatti il più interessato dagli eventuali effetti collaterali
e per questo la nostra comunità ha
tutto il sacrosanto diritto di essere
informata». In vista un consiglio comunale ad hoc.
«CAMBIANO i sindaci di centrosinistra ma non i metodi». Così Forza Italia Capannori va a sua volta
all'attacco
sulla
realizzazione
dell'impianto, accusando il Comune di mancanza di trasparenza nei
riguardi dei cittadini. «L'amministrazione ancora una volta fa scelte
personali - sottolinea Forza Italia non coinvolgendo la popolazione e
nemmeno chi la rappresenta. Nessuno ha riferito in sede di commissione ambiente, né tantomeno in
consiglio e, al di là degli spot elettorali nessuno ha coinvolto l'elettorato. Sarebbe certamente auspicabile
un ripensamento e uno spostamento del sito nella zona meno abitata
del Frizzone».
Massimo Stefanini
Barbara Di Cesare
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Economia e imprese locali
A1ZZAZ1
N Al centro l'impianto di trattamento rifiuti
Pagina 21
II Comune vince il «Premio Mensa verde»
IL COMUNE di Capannori ha vinto il premio «Mensa Verde 2014»
indetto dal Forum Internazionale degli Acquisti Verdi, il più importante evento italiano dedicato agli acquisti verdi e sostenibili. Il Comune ha ricevuto il riconoscimento per il servizio di ristorazione
scolastica essendo stato individuato tra le migliori organizzazioni
pubbliche a livello nazionale nel favorire la diffusione di pratiche
sostenibili nel settore, distinguendosi per l'attenzione agli aspetti
ambientali e sociali e alla qualità del cibo. A ritirare il premio a Roma l'assessore all'ambiente Matteo Francesconi.
Economia e imprese locali
Pagina 22
VENERDÌ 10
Sciopero e presidio
alla Kme di Fornaci
1 LUCCA
Indetta un'intera giornata di
sciopero per venerdì 10 ottobre e particolare importanza
avrà il presidio davanti ai cancelli degli stabilimenti Kme di
Fornaci di Barga. A organizzare la serrata è la Fiom-Cgil di
Lucca. Il sindacato si pone come obiettivo quello di salvaguardare il lavoro, la sua dignità e i diritti dei lavoratori perché, come afferma, «vengono
ancora lanciati attacchi ai diritti di chi lavora».
Infatti, quello di venerdì sarà conseguente a quanto accaduto il 18 settembre scorso a
Fornaci dove s'è registrata
grande partecipazione. I punti
programmatici che faranno
scendere nuovamente in strada le tute blu in via della Reubblica, riguardano la richiesta
del passaggio a un'Europa del
lavoro, dotare il Paese di serie
e concrete politiche industriali, finanziare gli investimenti
attraverso il rientro di capitali
dall'estero, una riforma degli
ammortizzatori sociali e rilanciare la centralità del lavoro.
Verranno perciò interessati
tutti i turni lavorativi di Kine,
ma l'iniziativa di protesta, come annunciato da Rossi di
Fiom-Cgil Lucca, interesserà
anche altre realtà provinciali
come la Darsena di Viareggio
dove sono esistenti gravi problematiche, la Piana e Valle
del Serchio.
Al presidio di Fornaci saranno anche presenti le istituzioni locali aderenti, la segreteria
della Cgil e altre Rsu.
Mauro Rossi , Cgil-Lucca, ha
deciso di dare allo sciopero anche la caratteristica di rnomento dove parlare dell'attuale realtà nazionale: «Si sta notando
assenza di politica industriale
da parte di questo governo conce i precedenti -dice- pesando sui diritti dei lavoratori evitando anche nuovi investimenti ». Per Rossi serve una
buona politica industriale nazionale. "I« prossimo anno lo
stabilimento - dice Cecchini di
Fiom-Cgil Kme Fornaci - festeggerà i suoi cento anni di
storia, ma ci arriverà con problemi derivati dalla crisi di settore e assenza di nuovi investimenti: basterebbe seguire
quanto avviene in Francia dove il sindacato s'è mosso arrivando fino alla politica e così,
grazie all ' appoggio che dovrebbe giungere anche dai nostri rappresentanti locali a Roma, potremo discutere assieme dei veri problemi "» Cecchini e Rossi auspicano una nuo-
va e maggiore partecipazione
davanti ai cancelli del colosso
del rame con sede a Fornaci.
(f c.)
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Economia e imprese locali
Pagina 23
Vont'- i i: ((ii s442d
non si interessa
degli operai Alce))
»
Betti:
ALCE, richiesta un altro anno di
cassa integrazione straordinaria
per i lavoratori. La richiesta è scaturita dalla riunione istituzionale
svoltasi a Palazzo Ducale e convocata dalla Provincia, che ha visto la
partecipazione
della
dirigenza
dell'azienda, con l'amministratore
delegato Maurizio Varraud, le organizzazioni sindacali Slc-Cgil e Fistel-Cisl e il Comune di Borgo a
Mozzano. Varraud ha ribadito di
essere disponibile a firmare il protocollo d'intesa per il mantenimento
nel sito di Fornoli della produzione del tannino al momento in cui il
mercato darrà rassicurazioni di ripresa. La ditta si è dichiarata disponibile anche a mettere eventualmente a disposizione le aree non
pertinenti al tannino per attività alternative. Su queste basi è stato proposto e trovato l'accordo per presentare la domanda del secondo anno di cassa straordinaria. Il segretario di Fistel-Cisl, Federico Fontanini, ha voluto stigmatizzare l'assenza dall'incontro dell'amministrazione comunale di Bagni di Lucca.
«La mancata partecipazione del sindaco Betti - ha dichiarato - è grave,
soprattutto pensando ai lavoratori
dell'Alce che ad oggi, vivono nella
speranza di trovare un percorso alternativo in quel sito. Un impegno
impegno inderogabile e morale».
IL SINDACO Betti replica a Fontanini: «La riunione era stata inizialmente fissata per il 25 settembre, ma all'ultimo momento era stata sospesa e rinviata. Poi mi venne
comunicato il posticipo al 2 ottobre, ma per quel giorno non potevamo essere presenti. L'assessore
Bambini mi tranquillizzò, asserendo che era un incontro interlocutorio fra sindacati e azienda e che la
nostra mancanza sarebbe stata giustificata. Le accuse di Fontanini sono infondate e certamente teniamo
nel debito conto la questione occupazionale dei lavoratori dell'Alce».
Economia e imprese locali
Pagina 24
Beffi: «Alce, critiche
otivate»
II sindaco aveva informatola Provincia di non poter partecipare all'incontro
1 BAGNI DI LUCCA
«La Provincia sapeva che all'incontro relativo alla vicenda Alce l'Amministrazione di Bagni
di Lucca era impossibilitata a
partecipare, tant'è che avevamo chiesto di spostarla ad
un'altra data».
Risponde così il sindaco
Massimo Betti alle accuse che
i sindacati avevano mosso nei
suoi confronti. Proprio ieri, infatti, Fontanini di Fistel-Cisl si
era scagliato contro Betti sottolineando l'assenza del sindaco
alla riunione avvenuta a Palazzo Ducale; riunione convocata
per discutere l'eventuale proroga della cassa integrazione
per i 70 dipendenti e sottoscrivere un protocollo d'intesa
con l'azienda.
«L'incontro tra Alce, sindacati, Provincia e Comuni interessati - spiega Betti - era iniziahnente in programma per
giovedì 25 settembre. Quello
stesso giorno il meeting fu però annullato e rinviato alt ottobre. Noi immediatamente facemmo presente, con comunicazione scritta, che eravamo
impossibilitati a partecipare
ma non ricevemmo alcuna risposta. Io stesso poi - prose-
gue il sindaco - contattai l'assessore Bambini, gli ricordai
della nostra informativa e chiesi di scegliere un'altra data. Mi
fu risposto che l'incontro poteva avvenire ugualmente, anche senza Bagni di Lucca, e
che saremmo stati informati
su tutto ciò che fosse accaduto. La Provincia quindi era perfettamente a conoscenza della
nostra posizione e, anche se
avevamo chiesto di scegliere
un'altra data, confermò quella
del 2 ottobre. Trovo quindi stupefacenti ed immotivati gli attacchi che ci ha rivolto il sindacato».
(c.l.)
il sindaco Betti
Economia e imprese locali
Pagina 25
«varsena, in 400 a
Denuncia choc de l sxí
ati.°
aziende che
«
COSA accadrà quando, il 30 novembre, per molte aziende della
nautica scadranno i termini per lo
stato di crisi? Quando anche l'ultimo ciclo di cassa integrazione in
deroga si concluderà senza possibilità di rinnovo? Succederà, nella peggiore delle ipotesi «che 400
lavoratori verranno licenziati», è
l'allarmante situazione che traccia il segretario della Fiom Cgil
Lamberto Pocai. E chi spiegherà
a questi 400 lavoratori, e alle loro
famiglie, «che se c'era anche una
sola possibilità di tamponare questa emorragia Comune e Autorità
Portuale se ne sono lavati le mani
dato che in 14 anni, dal fallimento della Sec e la fine dell'esperienza del mercantile nel porto di Viareggio, nessuno si è preoccupato
di mettere in piedi una politica industriale sostenibile? Sono alcune delle domande a cui la politica,
che per decenni si è stiracchiata
sulle poltrone dei palazzi, dovrebbero rispondere con una certa urgenza». Perché dal 2008, mentre
l'intero comporto collassava risucchiando nel buco nero della crisi
qualcosa come 5mila posti di lavoro e dimezzando di fatto il portafoglio ordini dei cantieri, nonostante le pressanti richieste del sindacato non è mai stata costruito una
No liceinüiamento»
2no le conimesse
piano di politica industriale.
«Adesso siamo ad un punto di
non ritorno» risponde Pocai a precisa domanda. Mentre il collega
Nicola Riva ripercorre quelle che
furono le richieste (snobbatei) dei
sindacati alle amministrazioni locali: «Da un piano che analizzasse
le reali necessità infrastrutturali
del porto, come l'imboccatura
che taglia fuori tutte le grandi (oltre 100metri) signore del mare; a
quel vecchio regolamento delle
banchine che, così come concepito, rischia di far saltare un'occasione da 300 posti di lavoro». Sì, perché è di qualche settimana fa la
notizia che sarebbe arrivata a Viareggio una grossa commessa (si
vocifera di 6 yacht) per un cantiere della Polo Nautico, per «esaudire» la quale mancherebbero però
gli spazi in banchina. E perciò parte della produzione, e dunque la
ricaduta occupazionale, potrebbe
migrare altrove. «Il cantiere San
Lorenzo - spiega interpellato
l'amministratore della Polo Nautico, Riccardo Cima - ha fatto richiesta per ottenere degli spazi, e
la questione sarà discussa dall'assemblea dei soci di giovedì, ma
non credo che ci saranno problemi in tal senso». Eppure i delegati
sindacali e l'rsu dei cantiere raccontano un'altra verità, racconta-
1130 novembre per molte
aziende nautiche scadono
i termini massimi per lo
stato di crisi
sono senza spazí»
no «di spazi demaniali usati da alcuni cantieri come parcheggi. Di
cantieri viareggini controllati da
imprenditori cinesi o finanziarie
che, acquistato il brand, potrebbero portarsi via la produzione». E
nel frattempo mentre Viareggio è
impegnata con i giochi politici,
fuori dai confini locali «il governo con la riforma dell'articolo 18
- conclude Pocai - sta ultimando la distruzione dei diritti fondamentali dei lavoratori». Per questa ragione la Darsena venerdì incrocerà le braccia, alle 9 sciopero
e manifestazione di fronte al cantiere Benetti.
Martina Del Chicca
Un cantiere del Polo
nautico costruirà 6 yacht,
ma forse sarà costretto a
lavorare altrove
GU ,
La Cgit : «Ci sono aree
demaniali usate dai
cantieri sono come zone
di parcheggio»
Economia e imprese locali
Giovedì con ritrovo
davanti al cantiere navate
Benetti , sciopero dei
metalmeccanici
Pagina 26
Lite tra i cantieri: a rischio
trecento posti di lavoro
Sono quelli che San Lorenzo riuscirebbe a garantire perla costruzione
di 6 yacht da 50 metri in Polo Nautico dove però nessuno vuole cedere spazi
di Valentina Landucci
/ VIAREGGIO
Visto da qui lo scintillante riverbero dei poderosi scafi nei bacini di Cannes, Monaco e Genova, dove la nautica da diporto internazionale, quella viareggina
in primis, si fa bella e sfila in cerca di milionari acquirenti, non
riesce ad accecare. In questa
Darsena, ormai quasi ex capitale mondiale dei grandi yacht,
dove nel 2008 si contavano 7mila addetti e oggi appena 2000, il
luccichio non nasconde la crisi.
Semmai ne mette in evidenza le
contraddizioni. E così all'indomani dei prestigiosi saloni internazionali si scopre che quando
il lavoro c'è le imprese litigano
tra loro e rischiano di farlo emigrare altrove e quando non c'è,
a forza di ricorsi ad animortizzatori sociali, si finisce per mettere a casa definitivamente decine, anzi centinaia di persone.
A raccontare la crisi a pochi
giorni da una mobilitazione provinciale dell'intera categoria dei
metalmeccanici (venerdì prossimo in via Coppino), è la Fiom
Cgil.
Il caso San Lorenzo. «Abbiamo saputo per ora in via infornale di
un cantiere che ha 6 commesse
per altrettanti yacht da 50 metri
da consegnare nel prossimi 24
mesi - racconta Nicola Riva della segretaria provinciale Fiom commesse che potrebbero far
lavorare fino a 300 persone ma
questo cantiere non ha spazi a
sufficienza e gli altri imprenditori non gliene vogliono cedere
anche se hanno a disposizione
spazi che non utilizzano per la
produzione». Nel piccolo mondo della Darsena si fa presto a
scoprire a chi si riferisce il sindacato. Le commesse sono di San
Lorenzo che ha fatto un accordo con Fipa per utilizzare gli
spazi disponibili in Polo Nautico. Ma quelli già concessi non
bastano: servono altri capannoni. Le imprese concorrenti, però, non sarebbero disponibili a
cederli «anche se in alcuni dei
capannoni - continua Riva non si produce e non si fa nem-
Economia e imprese locali
meno refit ma solo del rimessaggio. L'assurdo è che di fronte alla possibilità di dare lavoro in
un periodo nel quale ce n'è assoluto bisogno ci sono degli imprenditori che lo impediscono».
La trattativa sui capannoni è ancora in corso «ma il tempo stringe - aggiunge il segretario provinciale della Fiom Lamberto
Pocai - e se entro il 15 ottobre
non si trovano gli spazi il cantiere andrà a fare quelle barche altrove».
In 400 verso la disoccupazione. I
tempi sono strettissimi non solo
per le opportunità di lavoro che
Viareggio rischia di perdere con
la vicenda Sal Lorenzo - Polo
Nautico. Ma anche per l'ormai
prossima scadenza, il 30 novembre, della cassa integrazione in
deroga utilizzata per circa 400
addetti del settore metalmeccanico. Ammortizzatori sociali
non più prorogabili «perché ne
è stato fatto pieno utilizzo da
parte delle aziende - spiega ancora Pocai - e per i lavoratori
coinvolti si prospetta il licenziamento».
rio - affermano i rappresentanti
della Fiom - ed una Autorità portuale che in un anno non ha ancora istituto l'organo consultivo
per discutere di queste cose». Intanto il tempo passa e, come evidenzia Pocai, i problemi si aggravano: gli imprenditori della
nautica viareggina invecchiano
senza che ci sia un vero e proprio ricambio generazionale, il
porto manifesta sempre più i
suoi limiti strutturali impedendo di fatto la costruzione di
yacht più grandi di 50 metri,
mancano banchine e servizi per
il refit e il turismo nautico. Quello che le imprese non riescono a
fare a Viareggio decidono di farlo altrove: Livorno, La Spezia,
per non dire Brasile e Turchia.
Così il porto perde fatturati, lavoro e professionalità. E addio
Viareggio capitale della nautica.
Una crisi senza soluzione. Insom ma opportunità di lavoro che
non vengono sfruttate da un alto e difficoltà aziendali senza soluzione dall'altro. Tanto da far
dire al segretario provinciale
della Fiom che la crisi della nautica viareggina «ha superato il
punto di non ritorno». Non si intravedono cioè strategie per
uscirne «anche se voglio credere - aggiunge subito dopo Pocai
- che ci siano le possibilità di
una ripresa richiamando ciascuno alle proprie responsabilità».
Anzitutto quelle degli enti - Comune e AutoritàPortual e - chiamati a dettare le regole e fare le
scelte per il futuro del porto e
della cantieristica. Scelte tutte
in salita «con un Comune in dissesto e un sindaco dimissiona-
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Uno scorcio della Darsena viareggina : gli yacht ormeggiati in banchina e
Cima (Polo Nautico):
{runa soluzione
entro pochi giorni»
LAMBERTO
POCHI (FIOM)
II tempo stringe
Se non si trova
una soluzione entro
la metà ottobre
quelle barche verranno
realizzare altrove
NICOLA
RIVA (FIOM)
«San Lorenzo ha fatto un
accordo con Fipa e tre delle sei
barche da costruire sono già
dentro i capannoni di Polo
Nautico. Stiamo valutando di
trovare altri spazi ». Riccardo
Cima, amministratore unico di
Polo Nautico, smorzai toni
della vicenda raccontata da
Fioco sul contenzioso perla
disponibilità di spazi nell'area
ex Sec in Darsena. «Ci siamo già
attivati come Polo Nautico e
spero che entro la settimana
prossima si trovi una soluzione
al problema - continuaCimaLa situazione è comunque sotto
controllo. In Polo Nautico ë
aperto confronto per trovare
altri spazi per san Lorenzo».
Cima conferma peraltro che
capannoni non produttivi non
mancano «in qualunque
capannone della Darsena fino
ad ora ha prevalso il
rimessaggio alla produzioneconclude - tipico del momento a
causa dei calo di nuovi ordini».
Economia e imprese locali
L'assurdo
è che ci sono capannoni
non produttivi
e non utilizzati per il refit
ma impiegati solamente
per fare rimessaggio
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Tutti in piazza per la "vertenza Darsena"
Venerdì lo sciopero della Fiom provinciale. In primo piano anche la difesa dell'articolo 18
1 VIAREGGIO
«Serve un piano industriale,
per Viareggio e la nautica. E per
l'intero Paese. Di fronte alle
aziende che chiudono non c'è
nulla, rispetto alle strategie e alle scelte da fare si è fino ad ora
rimasti nel limbo». Alessandro
Lenzoni della segreteria Fiom
Cgil provinciale sintetizza così
le ragioni della "vertenza Darsena" che il sindacato intende riportare in primo piano con la
mobilitazione di venerdì prossimo, 10 ottobre, in porto. Uno
sciopero che coinvolgerà gli
operai metalmeccanici fin dal-
la mattina con il presidio alle 7
in tutti i luoghi di lavoro e il
concentramento dei manifestanti alle 9 di fronte ai cantieri
Benetti in Darsena. E naturalmente una prima mobilitazione, in attesa dello sciopero nazionale del 25 ottobre, che
guarda alle problematiche locali ma anche al tema nazionale
della difesa dell'articolo 18
messo in discussione dal governo Renzi.
«In Darsena è in atto una
emorragia importante di posti
di lavoro - afferma il segretario
Lamberto Pocai - e ad oggi non
ci sono le condizioni nè per fer-
marla nè per creare un rilancio». Ad essersi concretizzate
sono in particolare le preoccupazioni che i lavoratori avevano già 15 anni fa, quando Viareggio perse definitivamente il
mercantile aprendo la strada al
diporto nautico rimasto di fatto l'unica attività produttiva oggi drammaticamente in crisi.
Una congiuntura negativa aggravata dal fatto che negli anni
«non sono state dettate le linee
guida per lo sviluppo della Darsena» dice il sindacato che venerdì sarà in piazza anche per
denunciare le responsabilità
della politica su questo fronte.
Una manifestazione della Fiom in Darsena (foto d 'archivio)
Economia e imprese locali
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I
SONO QUELLI che i nno
riguardato l'ex cani le e La
Casa del Boia e ;gal
dalla Fondazio ne C;r,
RISALE allo scorso
ora occorre attende re .e
nuove gestioni e dunque
l'assegna zonne
PER i..,
e Boia si
di un centro
rr, ,3,,1Rirnediale dedicato
@,,0, a .,,,Ïica Francigena
;2 ifl.z"'e
OP AN N I sono state
rea Hzzate le toilette,
giu. rtroppo (per ora)
apertura a singhiozzo
I bagni finalmente ci sono, ma aperti a metà
Ex canile sulle Mura: ftuffiffi solo se c'e un evento. A1
ERA CALDO. Come solo a luglio può farlo. E la città, nella migliore delle ipotesi, dovrà attendere nuovamente le temperature
estive per vedere assegnate la casermetta del baluardo di San Salvatore come pure l'ex Casa del
Boia, inaugurate entrambe nello
scorso luglio dopo gli importanti, e costosi, lavori di restauro pagati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.
IL PERCORSO per l'assegnazione, infatti, sarà lungo e abbastanza tortuoso. E si intreccia con la
scelta di far divenire la struttura
dell'ex casa del Boia un centro
multimediale dedicato alla via
Francigena, con tanto di finanziamento da 900mila euro targato
Regione Toscana. Una scelta che
ha fatto storcere il naso a molti,
visto che le potenzialità della
Francigena, in una città delle dimensioni di Lucca, sono quantomeno dubbie.
SITRATTA principalmente di
un turismo pedestre e da cicloamatori, non certo semplice da
Edilizia & Territorio
nafino all'estate prossima
praticare nelle strade che condu- del Boia, ci dovrebbe essere spacono alla città. Il dado, però, è zio per alcuni servizi a disposiziotratto e tra gli effetti a cascata c'è ne dell'attività sportiva, entramanche quello di vincolare l'asse- be verranno assegnate nella solita procedura che sarà diversa da
- - .. .- ------ -quella che definiremo per gli al-
Si dovrà attendere un anno
per la gestione della struttura
e della sa del Boia
tri locali delle Mura - conclude il
presidente dell'Opera, Biancalana - e in generale gestiti dall'Opera».
gnazione di entrambi gli edifici a NEL FRATTEMPO, però, i baun bando europeo che non sarà gni resteranno chiusi. Salvo le
pronto se non con il nuovo anno. aperture episodiche. E per un anE con tutte le incognite del caso no dalla chiusura dei lavori.
Fabrizio Vincenti
circa i tempi di assegnazione .
Nel frattempo, perla Casa del Boia e per la casermetta, un tempo
sede del canile, si dovrà procedere con iniziative singole.
«ABBIAMO in cantiere varie
iniziative - spiega il presidente
dell'Opera delle Mura Alessandro Biancalana - alcune di livello, ma per l'assegnazione dovremo seguire l'iter previsto e penso
si arriverà a una conclusione
l'estate prossima. Nella casermetta sulle Mura, oltre che essere a
supporto dell'attività della Casa
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REQUA LIFI CATO L'ex canile sulle Mura quasi di fronte all 'ex Casa dei Boia: la struttura ospiterà eventi (Alcide)
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asserella chiusa: disagi a non fi
stre '
allungare i percorsi, problemi per chi
LA DISTANZA fra il centro storico e San Concordio si è dilatata
immensamente. La chiusura al
passaggio pedonale della «passerella» obbliga, ormai da diversi
giorni, i pedoni a scegliere percorsi alternativi, attraverso i sottopassi ferroviari che si trovano in viale San Concordio o alla Stazione.
Un disagio enorme, anche per coloro che non sono residenti nel
quartiere ma che hanno l'abitudine di lasciare le proprie auto in sosta a sud della ferrovia, per poi raggiungere il centro cittadino attraverso la stessa «passerella».
D'ALTRA parte la vecchia struttura in ferro e legno era ormai ai
limiti del cedimento. Già da una
decina d'anni gli abituali utilizzatori segnalavano periodicamente
al Comune il cedimento di parti
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della pavimentazione aerea, dei
pannelli laterali o il pericolo di alcuni gradini. Piccoli interventi
erano stati realizzati nel corso di
questi ultimi anni, a cominciare
proprio dalla sostituzione dei pannelli in lamiera sui lati del percorso sopraelevato o con il tamponamento di alcuni buchi nel pavimento. Ora si è arrivati alla chiusura e all'intervento di risanamento complessivo. Un cantiere che è
stato affidato da Rete ferroviaria
italiana e che, salvo imprevisti, do-
abita
0
i
Concordio
vrebbe concludersi martedì 28 ottobre prossimo, in pratica alla vigilia di Lucca Comics & games.
L'assalto dei visitatori alla celebre
manifestazione sollevò vari dubbi
già lo scorso anno proprio per la
tenuta della «passerella».
IL PASSAGGIO di migliaia di
visitatori, in particolare in coincidenza con l'arrivo dei treni, costrinse addirittura le Forze dell'ordine e la Protezione civile a bloccare gli accessi sulla «passerella»
in alcuni fasi della giornata. Timori che ovviamente non si potevano dimenticare e così prima di arrivare alla nuova edizione sono
stati vari i lavori. Unico problema
la mancanza di una comunicazione precisa e preventiva, tanto che
la scoperta della «passerella» chiusa ha sorpreso molti degli abituali
frequentatori.
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L'INIZIATIVA DEL COMITATO
1 LUCCA
Un'udienza pubblica partecipata e concreta quella che si è
tenuta presso la sala parrocchiale di S.Cassiano a Vico sul
tema del territorio e del tracciato della grande vibilità.
Il comitato Assi Viari critica
l'Anas e il fatto che invece di
«inviare un responsabile della
progettazione che sapesse fornire risposte concrete alle legitti me domande del pubblico, si
è limitato ad inviare tecnici di
competenza settoriale che ben
poco hanno saputo chiarire rispetto agli importanti dubbi
avanzati sul progetto».
conto di cosa succederà all'intera Piana.
«A fronte di tutti i disagi la
stessa Anas ha giustificato il
guadagno con una riduzione
del tempo speso in rete del 2,1% nel 2018 ed il congestionamento dell'opera dopo soli
10 anni (nel 2028). Oltre 170 cittadini presenti hanno, inoltre,
firmato un documento scritto
con cui viene richiesto il ritiro
del progetto preliminare e,
quindi, anche del piano di
stralcio ipotizzato da Anas consegnandolo agli atti dell'inchiesta pubblica».
Durante la serata il Comitato ha presentato il progetto virtuale del tratto nord sud realizzato dall'architetto pianificatore lacopetti utilizzando le carte
del progetto preliminare attualmente al vaglio della Provincia.
Grande la preoccupazione
dei cittadini che - dice il comitato - hanno potuto rendersi
.
Una parte del progetto
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Assi vi e rifiuti,
i
pensano
a fare referend
Netta l'opposizione all'impianto a Salanetti e a nuove strade
Sulle cartelle Ici il movimento assicura assistenza ai cittadini
1 CAPANNORI
Si allarga il fronte del no contrario alla realizzazione dell'impianto di carbonizzazione a Salanetti. Anche il Movimento 5
Stelle di Capannori, dopo il forte dissenso espresso da Ambiente e Futuro e dal premio
per l'ambiente Ercolini, dal comitato difesa Salanetti e dal Comune di Porcari, è pronto a dare battaglia valutando anche la
possibilità di raccogliere le firme per indire un referendum
consultivo, previsto dallo Statuto comunale, per chiamare la
cittadinanza ad esprimersi sulla realizzazione di questa infrastruttura. Tra l'altro è atteso il
parere tecnico del Comune di
Capannori in merito alla procedura di valutazione di impatto
ambientale.
«Abbiamo esaminato attentamente la documentazione relativa al progetto: questo impianto non tratterà solo rifiuti
organici, ma anche fanghi residui da acque reflue e da lavora-
zioni industriali - dicono i 5
Stelle - I dati Arpat dicono chiaramente che Capannori ha già
sforato 27 volte su 35 i livelli
delle polveri sottili nell' aria».
Netta la posizione politica
dei pentastellati capannoresi
che pensano ad un referendum
consultivo anche sugli assi viari. «Un progetto faraonico, costoso e inutile che non porterà
benefici. Tra l'altro si vuole partire dall'asse nord-sud realizzando un tronco monco che arriverà fino alla rotonda di Antraccoli. Auspichiamo che il
consiglio comunale di Capannori dica no all'impianto di carbonizzazione e agli assi viari e
su questi temi se necessario daremo la parola ai cittadini».
Awisi Ici. Il Movimento 5 Stelle
ha convocato una conferenza
stampa per fare un bilancio
dell'attività e in particolare
puntare i riflettori sulla questione dell'annullamento degli avvisi di pagamento dell'Ici sulle
pertinenze e la richiesta di rimborso degli avvisi Ici del 2008
già pagati. Presenti i consiglieri
comunali Simone Lunardi e Renato Pini, la responsabile della
comunicazione Laura Reale e il
vice presidente della commissione difesa della Camera, MassiniArtini.
«A supporto della validità
della nostra tesile sentenze del
2012 e 2014 che hanno annullato l'avviso di accertamento inviato dall'amministrazione comunale - afferma il consigliere
Lunardi - Le cifre richieste sono di importo modesto e non
vorremmo pensare che proprio l'esiguità induca i cittadini
a non fare ricorso. Al Comune
abbiamo chiesto quante persone sono interessate e l'entità
delle somme, ma senza avere risposta, ma hanno trovato il
tempo per farci sapere che 300
cittadini hanno aderito alla proposta di mediazione pagando
una multa. Un cittadino è arrivato fino alla Cassazione e si attende la sentenza: se sarà favorevole chiederemo al Comune i
rimborsi per chi ha pagato e di
accertare le responsabilità, senza contare i soldi sprecati in
spese legali».
I 5 Stelle hanno presentato
una mozione per chiedere l' annullamento degli avvisi di accertamento che, dopo un rinvio nell'ultima seduta del consiglio comunale, sarà discussa
martedì.
«Dopo un rinvio richiesto
dalla maggioranza per approfondimenti ci auguriamo che
venga approvata. In un caso o
nell'altro garanteremo assistenza gratuita ai cittadini sia per i
rimborsi che per gli eventuali risarcimenti. Tutte le informazioni sul nostro sito (www.capannori5stelle.it)».
Nicola Nucci
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Edilizia & Territorio
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II Movimento 5 Stelle è contro assi viari e impianto di carbonizzazione
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N ECESSARI O PER LAVORI D i CON SERVAZI ON E DELLA RETE EN EL
DOPO quello avvenuto in settembre, da domani a a giovedì 9,
l'Enel procederà nuovamente allo
svaso della diga di Borgo a Mozzano per eseguire opere di manutenzione. Enel Green Power effettuerà la sostituzione di una ruota di
scorrimento della paratoia sghiaiatrice, resasi necessaria dopo
l'ispezione delle scorse settimane.
Le operazioni, programmate in seguito all'ispezione degli organi di
regolazione della diga, saranno rapide, dalle ore 08.00 del lunedì alle 12.00 del giovedìSi tratta di un
normale intervento di manutenzione, che necessita dell'abbassamento del livello delle acque che
Enel Green Power ha concordato
con la Provincia e la Prefettura di
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Lucca, l'Autorità di Bacino del
fiume Serchio e il Comune di Borgo a Mozzano nell'ambito di una
collaborazione che nel corso del
primo svaso ha visto l'Azienda
elettrica asportare tronchi e ramaglie addossatesi alle pile del Ponte
del Diavolo.
A CONFERMA dell'impegno
per la cura e sicurezza del territorio, Enel Green Power, su richiesta dell'Autorità di Bacino, ha effettuato anche un rilievo aerofotogrammetrico con drone per ricostruire il profilo del fiume, normalmente sommerso. Mediante
ripresa aerea è già stato eseguito il
rilievo, adesso è in corso l'elaborazione dei dati da cui si otterrà un
modello digitale del terreno con
nuvola di punti, sezioni trasversali del corso d'acqua da ciglio a ciglio e ortofoto con risoluzione
pixel pari a 10 centimetri. Lo svaso si svolgerà nei tempi previsti secondo il processo di ottimizzazione tecnologica promosso da Enel
che risponde a criteri ambientali
e a principi di sicurezza e di efficienza dell'impianto. Enel Green
Power ricorda altresì che, nell'attività ordinaria di gestione dello
sbarramento, oltre a produrre
energia rinnovabile svolge anche
una funzione ecologica trattenendo alle griglie ramaglie e tronchi
e rimuovendoli tramite ditte specializzate.
Marco Nicoli
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SARANNO REALIZZATI DAGLI OPERAI FORESTALI E DAI M EZZI DELL'UNIONE DEI COMUNI
Mterventì dí manutenz ione su
IL CONSORZIO di Bonifica 1 Toscana Nord, in collaborazione con
le Unioni dei Comuni Media Valle
del Serchio e Garfagnana, ha approvato diversi interventi di manuten-
zione su oltre 30 corsi d 'acqua torrentizi situati nei comuni di Camporgiano, Careggine, Castelnuovo,
Gallicano, Giuncugnano, Minucciano, Piazza al Serchio , Pieve Fosciana, San Romano , Sillano, Vergemoli e Villa Collemandina, per
un investimento totale di 90mila
euro. I lavori partiranno a giorni e
si concluderanno prima della prossima primavera. Il Consorzio di Bo-
corsi* d ' acqua
nifica 1 Toscana Nord, presieduto
da Ismaele Ridolfi , dopo le elezioni
dello scorso 30 novembre, è infatti
l'ente che si occupa della sicurezza
idraulica dell'intera zona settentrionale della Regione, tra cui tutta la
Valle del Serchio. Questo lotto di
interventi sarà realizzato direttamente dagli operai forestali e dai
mezzi dell'Unione dei Comuni Garfagnana, che più di chiunque altro
conoscono il territorio su cui si troveranno a operare. La manutenzione riguarderà i torrenti Calcinaia,
Materceta e Fornocchio (Camporgiano), Isola Santa (Careggine),
4
Garfagnana
Fossa, Grignetola, Turrite Secca,
Erchio e Fontana (Castiglione di
Garfagnana), Triuli, Piocchio, Baria e Nipolaia (Giucugnano), Bottaccio (Minucciano), Fossi di Cogna, Gragnana e San Anastasio
(Piazza al Serchio), Fossa (Pieve
Fosciana), Cerreta, e Covezza di
San Romano ( San Romano in Garfagnana), Rifreddola (Sillano). Il
piano dei lavori prevede un'attenzione ancora maggiore per un'ulteriore serie di corsi d 'acqua, dove è
previsto il taglio anche con la motosega di rami e arbusti.
D.M.
LAVORI Una ruspa in azione
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I L'I NCI DENTE
I
FFp LLI MANDA I N TILT IL SETTORE
Già 170 ó`-erte per l'appalto dell'ittico
Maxí ga ra, ponte gírante e Passegg iata s ulle spalle di Mugnan i
L'INCIDENTE stradale che ha
messo ko l 'ingegner Riccardo Raffaella per qualche settimana cade
in una fase critica dei lavori pubblici : che si ritrovano senza dirigente operativo nel bel mezzo della costruzione del nuovo ponte girante, a pochi giorni dalla gara
per la conclusione dei lavori al
mercato ittico , e con l'imminente
asfaltatura della Passeggiata.
no probabili maxi ribassi come
quello che la Provincia ricevette,
in passato, per Villa Argentina.
Ma poi la ditta fallì e ci fu quasi
un ritardo di un anno per l'attuale
conclusivo appalto . Romanini, dopo 3 anni di ritardi del mercato
del pesce, non vuole cadere in questa trappola . Ma senza il dirigente
dei lavori pubblici ogni operazione diventa più difficoltosa.
PUR dimissionario , l'assessore ai
lavori pubblici Chiara Romanini
è ancora operativo ed è ora preoccupatissimo per la forzata assenza
di Raffaelli . Infatti il suo vice, l'architetto Giovanni Mugnani, è già
oberato dalla direzione lavori e
dalla sicurezza del cantiere del
ponte girante, un intervento tecnicamente complesso. E l'8 ottobre
scade il termine per la presentazione delle offerte per l'appalto di
completamento del mercato ittico. E' un contratto non enorme, 1
SENZA contare che ancora non è
stato sciolto dall'avvocatura comunale il nodo sulla successiva
gara, quando il nuovo ittico sara
stato completato, per l'affidamento della gestione del mercato e anche del ristorante sulla terrazza.
Va fatta una gara sola, o le gare devono essere due e separate ? Infine
il 13 ottobre dovranno essere stati
liberati dalle verande i suoli della
Passeggiata tra il Molo e piazza
Mazzini per avviare la posa
dell'asfalto architettonico da parte di Varia. Durante i lavori di scarificazione e riasfaltatura i pubblici esercizi potranno chiedere di
spostare sedie e tavolini sulle aree
già ricostruite con la quarzite norvegese, previo il nulla osta dell'architetto Mugnani per evitare che
le strutture danneggino la pietra.
Un'ulteriore impegno per il vice
di Raffaelli, che non può essere
uno e trino, mentre l'ingegnere è
ricoverato al Versilia in attesa di
un intervento ortopedico. Nulla
di grave per la sua salute, ma comunque un impedimento che gli
creerà problemi di deambulazione per diverse settimane.
SCADil ti m ore di ribassi
eccessivi che potrebbero
far saltare l'opera
milione e 400 mila euro, ma in
questa fase di fame per le imprese
edili sono già arrivate 170 offerte
da tutta Italia, e altre ne sono attese. Per la commissione aggiudicatrice l'apertura delle buste e l'esame delle proposte sarà un lavoro
enorme, e con molti problemi: so-
Edilizia & Territorio
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M ERCATO IT)`,C') La costruzione incompiuta e i pescatori che sono in conflitto con il Comune
S i CU L
Architetto responsabile
del cantiere sul
Burtamacca per
un'intervento motto
complesso
Al vice dell' ingegnere
compete anche seguire
lo smantellamento o
spostamento delle
vecchie verande
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II SI NDACO D I FENDE IL SEGRETARIO
IL SINDACO ALESSANDRO
Del Dotto bacchetta il capogruppo di
minoranza Riccardo Bonuccelli sulla
questione del Centro Studi Enti Locali: «Bonuccelli vuol solo difendere
il project». Dopo che il consigliere
del Gruppo Misto-Dc ha accusato un
conflitto di interessi tra il segretario
generale Michele Parenti e il Centro
a cui la giunta ha dato un incarico
per vagliare il project del pontile, il
sindaco ha chiesto chiarimenti a Parenti. Questi ha riferito e chiarito che
il rapporto con il Centro Studi Enti
Locali si sarebbe limitato a una docenza occasionale peraltro offerta
agli inizi degli anni 2000, più di dieci
anni fa. Nessun altro contratto di collaborazione è in stato in essere fra le
due parti fin da allora.
«IL MIO DOVERE è acclarare i fatti, non tanto per la legittimità dell'at-
to, deliberazione della Giunta e non
determina del segretario, ma per una
questione di opportunità - afferma
Del Dotto - chiaro è il tentativo di
Riccardo Bonuccelli di porsi alla testa del centrodestra per lanciare la delegittimazione della nostra
Per il primo cittad ino le accuse
dell'esponente c sono solo
un diversivo al vero problema
ne di trasparenza e di ripubblicizzazione dei parcheggi a pagamento'. In
sostanza Bonuccelli vorrebbe difendere il project e i parcheggi a pagamento cercando di osteggiare la gestione pubblica. Il costo? Ne vale la
pena, stando a Del Dotto, visto che
l'operazione di ripresa in mano di
parcheggi e pontile vale milioni di eu-
RI LANC IA
ro.
«Voglio ricordare ai nostri cittadini
il motivo di questo incarico - aggiunge il sindaco- nel 2008 un'interrogazione a firma Marco Mecchi e Simone Leo non trovò mai risposta. Si
chiedeva trasparenza sui numeri e
conti del project». Insomma siamo alla resa dei conti. Del Dotto snocciola
poi gli `sprechi' dei predecessori: ad
esempio 200mila euro per una strada
alternativa irrealizzabile dieci volte
più cara di questo studio del Centro
Studi Enti Locali. Ecco, si è pagato
dieci volte tanto per un progetto irrealizzabile. Dieci volte di più del costo
di questo studio. «Il pontile si poteva
fare con un mutuo - chiude Del
Dotto - e noi tuteleremo il patrimonio del Comune e le tasche dei cittadini, senza per questo mancare di dialogare con gli imprenditori. Bonuccelli se ne faccia una ragione».
Isabella Piaceri
=ßn i, I li nmlcmin tliF, ulrie
Zrojat ncouvre tkl Ix'n1'ix•,
Edilizia & Territorio
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Centro studi, la verità di Del D otto
il sindaco : « I rapporti tra il segretario e l'azienda risalgono a più di dieci anni fa»
/ CAMAIORE
Polemica sull'affidamento di un
incarico da 20mila euro al Centro Studi enti locali , il sindaco
Alessandro Del Dotto risponde
alle questioni sollevate dal consigliere di opposizione Riccardo
Bonuccelli, che con un'interrogazione invita l'amministrazione a spiegare i perché di un affidamento diretto all'azienda di
San Miniato, sottolineando i
rapporti tra il segretario generale del Comune Michele Parenti
e il Centro Studi, per il quale Parenti ha collaborato come consulente e docente. «II sindaco -
spiega una nota di palazzo civico - ha immediatamente chiesto chiarimenti al segretario generale, Michele Parenti, il quale
ha riferito e chiarito che il rapporto con il Centro Studi Enti
Locali si sarebbe limitato a una
docenza occasionale peraltro offerta agli inizi degli anni 2000,
più di dieci anni fa. Nessun altro
contratto di collaborazione è in
stato in essere fra le due parti fin
da allora».
«Il mio dovere - spiega il sinndaco - è acclarare i fatti, non
tanto per la legittimità dell'atto,
deliberazione della giunta e
non determina del segretario,
ma per una questione di opportunità».
La risposta del Comune, in
ogni caso , non fuga del tutto le
perplessità sollevate da Bonuccelli. Occorre dire che nel curriculum del segretario, pubblicato sul sito alla sezione trasparenza, la collaborazione col Centro
studi viene indicata come "in
corso". Il nome di Parenti, inoltre, compare anche fra i docenti
di un Master organizzato dal
Centro studi nel 2011/12. La
questione,
dunque,
risulta
tutt'altro che chiarita.
Del Dotto , comunque prosegue nel suo intervento: «Chiaris-
simo è il tentativo di Bonuccelli
di porsi alla testa del centrodestra per lanciare la delegittimazione della nostra operazione di
trasparenza e di ripubblicizzazione dei parcheggi a pagamento. Voglio ricordare ai cittadini il
motivo di questo incarico: nel
2008 un'interrogazione a firma
Mecchi e Leo non trovò mai risposta. Si chiedeva trasparenza
sui numeri e conti del project.
Oggi vivisezionare una costruzione finanziaria, che nessuno
dei vecchi amministratori ha
mai saputo spiegarci davvero, è
necessario in vista della risoluzione della convenzione».
gmonneamanM
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Edilizia & Territorio
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E dall a lampada
uscì la favola
di Emiliana
Dal negozio dei babbo alle creazioni per i Vip:
ecco come nasce un marchio dei made in Italy
di MARIO LANCISI
a scena in tv è all'incirca
questa: Elton John suona e canta al suo pianoforte illuminato da una lampada dalla luce soffusa e EmilianaMartinelli, architetto e designer lucchese, ascolta e si appassiona in compagnia delle
amiche e dei familiari. Ad un
certo punto esplode «Guardate, quella lampada sul pianoforte è mia». Si mia. La signora
è presidente della Martinelli
Luce, azienda lucchese che costruisce lampade conosciute
in tutto il mondo, come sottoli nea Roberta Busnelli, direttrice editoriale della rivista dedicata all'architettura e al design. La Martinelli, 63 anni, nata
a Lucca nel 1949 («in agosto il
mio segno è il leone», tiene a
precisare), non solo fabbrica
lampade (costo da 200 a mille
euro), ma le disegna, le inventa. Da signora e artista della luce. «La Martinelli è un'icona
del made in Italy», sottolinea
la Busnelli.
Dai Savoia agli Agnelli. Eccoci
qui, nella fabbrica, vicino
all'uscita dell'autostrada Lucca est (lo show room invece è
nel centro storico), tra lampade dalle forme più varie, eleganti, spesso a forma di animali (dal pipistrello al serpente,
dall'aquila alla civetta) che la
Martinelli ama e poi ridisegna.
«Eh sì, Elton John ma sono tanti i clienti famosi: le mie lampade le ho viste pubblicate su diverse riviste in casa dei Savoia,
della famiglia Agnelli, in molti
films famosi e anche in televi-
Economia e imprese locali
sione», spiega con un orgoglio
non esibito.
E sarà forse per i suoi modi
dimessi, quasi appartati che la
Martinelli è forse più nota in
Italia che a Lucca. «Emiliana
ha l'animo di quella Toscana
caparbia e coraggiosa, che alla
mondanità esasperata preferisce l'impegno lavorativo, lo
studio, la ricerca e le sperimentazioni. Un animo toscano
aperto a un pensiero e a
un'esperienza
cosmopolita
che fanno sì che le sue produzioni incontrino un consenso
internazionale», racconta la
Busnelli.
«Sì è vero Emiliana in una
città un po' chiusa come Lucca non hai riconoscimenti che
merita. Lei in realtà è una donna cosmopolita. Ha una mente aperta. La conosco da anni
ma ci vediamo di rado perché
lei è sempre in giro per il mondo, però i nostri incontri sono
sempre festosi perché Emiliana è un tipo estroso, pieno di
energia, ironica, una vera artista. Designer ma anche brava
pittrice», racconta l'amica Laura Innocenti, anche lei architetto.
L'influenza del babbo. Tutto
parte dal nonno Plinio, che nel
centro di Lucca aveva un negozio di vendita di materiale elettrico e impiantistica. Il figlio
Elio, babbo di Emiliana, passione per la scenografia, trasforma il negozio in un'impresa che non si limita a vendere
le lampade ma le crea e si afferma anche nel design e nell'ar-
redamento. Anche la mamma
Anna partecipa al lavoro in
azienda facendo paralumi in
carta e in tessuto. La Martinelli
luce cresce di anno in anno, e
in breve tempo diventa un'impresa importante, con una cinquantina di dipendenti.
E intanto Emiliana si divide
tra università e fabbrica («l'influenza del babbo è stata fondamentale per la mia crescita
artistica e personale», sottolinea). Si laurea in architettura,
anno 1977. Anni terribili, i settanta: dilagano le proteste studentesche e nel paese incombe la cappa micidiale del terrorismo. «Ho vissuto quegli anni
pensando molto allo studio anche se qualche volta ho detto
la mia in qualche assemblea
studentesca. Ma non mi sono
mai fatto appassionare dalla
politica», raccontala Mardnelli.
zi e Obama. Il presidente degli
Usa le piace perché finalmente, sostiene, l'America ha rotto
«con i pregiudizi del passato e
si è aperta alle novità».
Di Renzi condivide le inten-
zioni, i propositi, la voglia di
cambiare il Paese, ma «ora
aspettiamo che agli annunci
seguano i fatti», ammonisce.
Il premier le piace anche per
la sua energia e tenacia. Ci ritrova il suo carattere. «Sono
una donna combattiva, che mi
piace anche guidare il trattore,
abito sulle colline lucchesi, ho
una vigna e diversi ulivi,vedo
Tra Obama e Renzi. Già, la politica. Le uniche concessioni la
signora della luce le fa per Ren-
hdalla lampada
usii la Invola
di rmiliana
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dall'alto la mia città. E quando
sono sul mio trattore cingolato
a tagliare l'erba, è una meraviglia una soddisfazione che libera la mente e contemporaneamente penso ancora di più
perché non posso non pensare, la mia fantasia spazia ovunque specie in questi momenti
di libertà», racconta.
Futuro giovani . Ma forse in
questa ammirazione sospesa
per il premier c'è una ragione
più intima e profonda: Renzi
ha gli stessi anni del figlio Marco, ingegnere, nato nel 1975,
cinque mesi dopo il premier
fiorentino. E il discorso scivola
inevitabilmente sui giovani.
«A volte mi chiedono il segreto
del successo e come il Paese
potrà riprendersi. Io conosco
solo una ricetta: il lavoro, l'impegno e la tenacia. E nel lavoro
bisogna divertirsi. I giovani
spesso sono stanchi, meno
combattivi, ma non tutti»,
spiega la Martinelli. Che per i
giovani ha una passione: «Mi
piacciono, tanto che ho ultimamente messo in produzione delle lampade disegnate da
loro. Sono entrati in azienda
stagisti e giovani tecnici che disegnano al computer e portano avanti il progetto per la produzione sotto la mia direzione
. Il lavoro alla fine rende.Lavorare e lavorare quindi con costanza e passione porta sicuramente a risultati, da nulla non
viene niente».
il segreto di una lampada. E
con la passione per il lavoro
anche la capacità o la fortuna
di avere incontri importanti.
Lei, la Martinelli, ha intrecciato amicizia con artisti e desi-
gner di grande rilievo. A cominciare da Gae Aulenti. Per
non dire della frequentazione
con Daverio, tanto per fare alcuni nomi. E mentre parla, e
snocciola i nomi che hanno arricchito la sua vita, guardiamo
le sue lampade e ci viene di
chiederle se abbia paura del
buio: «No, anche se cerco di allontanare le paure».
E il segreto di una lampada,
le chiediamo? «Deve essere
funzionale a quello che deve
fare, a quel determinato contesto. Bella sia accesa che spenta», risponde sfuggendo ad
ogni retorica.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Dì padre in filia, sem pre al top
La Martinelli Luce nasce nel 1950
ad opera di Elio Martinelli , uno dei
più importanti designer degli anni
Sessanta e Settanta, morto nel
2004, che ha trasmesso alla figlia
Emiliana la passione per il design.
La Martinelli è una tipica azienda
familiare, leader della migliore
produzione italiana e toscana,
come sottolinea Flavio
Pannocchia, livornesi, scopritore
di talenti artistici per l'Alessi, nota
azienda di design per articoli perla
casa.
Economia e imprese locali
Nel corso degli anni la Martinelli
luce ha intrecciato rapporti con
personaggi dell'arte,
dell'architettura e del design come
Philippe Daverio, Brian Sironi,
Sergio Asti e soprattutto Gae
Aulenti.
L'azienda lucchese ha circa 22
dipendenti ( ma nel passato ne ha
avuti anche 50), un fatturato che si
aggira intorno ai 10 milioni di euro
e i suoi prodotti sono per il 70 per
cento esportati all'estero e solo il
30% finisce sul mercato italiano.
Emiliana
Martinelli
qui sopra
ritratta
con lo storico
dell'arte
Philippe
Daverio
mentre a destra
è in azienda
assieme
al figlio Marco,
39 anni,
ingegnere
(Foto Vi p)
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D
nell'incontro
con Gae Aulenti
Emiliana Martinelli è nata nel 1949
a Lucca da una famiglia titolare
dell'omonima azienda di
produzione di lampade.
Diplomata in disegno industriale e
laureata in architettura, Emilia
unisce lo studio del design al lavoro
in azienda. Nella sua carriera di
imprenditricee di artista risulta
cruciale l'incontro a 16 anni con
Gae Aulenti , architettto e designer
di fama mondiale, morta nel 2012:
«L'ho conosciuta quando avevo
circa 16 anni . Ero con mio padre
quando nel 1965 vide per la prima
volta i disegni della famosa
lampada Pipistrello . Proprio per
questo rapporto di lavoro ho poi
incontrato Gae Aulenti diverse
volte in tutti questi anni e ogni
volta che dovevo andare a trovarla
nel suo studio per farle vedere una
variante, un nuovo colore sulla
lampada Pipistrello ero sempre
emozionata», racconta la
Martinelli.
Tra i clienti
personaggi famosi,
da Elton John agli Agnelli.
I prodotti dell'azienda
lucchese usati anche
in molte scene
di film e in arredamenti
di grande lusso
Per l'imprenditrice
che ha simpatia
per Obamae Renzi,
il segreto per uscire
dalla crisi è puntare
sui giovani e il lavoro.
«Occorrono costanza
e grande passione»
L'imprenditrice lucchese si è
sposata giovane , ma dopo la morte
dei primo marito non si è più
risposata. Ha un figlio , marco, 39
anni, che lavora con lei in azienda.
Emiliana
Martinelli,
imprenditrice
e designer
Economia e imprese locali
Pagina 44
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UN ANNO fa, il 1 ottobre 2013, la
«Mec» ha rilevato il reparto M.U. della
Perini S.P.A. diventando in un solo anno leader nella produzione di rulli in
acciaio e in fibre di carbonio, per le
aziende del settore cartario. Un pensiero particolare va ai fondatori della
MEC, Umberto Celli e Giuseppe Perricone, che con lungimiranza e impegno
un compleanno tutto da í ncorn í c í are
hanno rilanciato un reparto destinato
ad un futuro incerto. La MEC in un anno ha rinforzato l'organico ereditato
dalla Perini con 7 nuove assunzioni solo a Lucca, e non ha intenzione di fermarsi. Un'occasione da non perdere,
dedicata agli addetti al settore e a chi
fosse interessato, per conoscere più da
vicino l'azienda, sarà rappresentata
dalla «MEC Open Week», in concomitanza con il MIAC 2014, (la Mostra Internazionale dell'Industria Cartaria)
che si terrà a Lucca dal 15 al 17 ottobre. In questo periodo, infatti, «Mec»
sarà lieta di accogliere espositori e visitatori dell'importante Fiera all'interno
dello stabilimento lucchese. Insomma, buon compleanno alla «Mec Industries»
I
FESTA Prima candelina perla «Mec» che
ha rilevato con successo un reparto Perini
Economia e imprese locali
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Nuovo impianto
rifiuti: riunione
sul delicato tema
E' IL TEMA del
momento: l'ipotesi
di
un
impianto per la
biocarbonizzazione da
realizzare nella zona di
Salanetti. In proposito,
sulla scia delle prese di
posizione che si sono
registrate in questi ultimi
giorni e che si attestano
quasi in toto sul fronte
del «no», interviene
anche «Ambiente e
Futuro». E lo fa
convocando una riunione
aperta a tutti i cittadini
interessati domani 7
ottobre alle 21 nella sala
riunioni del comune di
Capannori in piazzale
Aldo Moro, accanto alla
farmacia comunale.
L'obiettivo è «stendere
insieme tutte le
osservazioni ed i rilievi
critici sull'impianto di
carbonizzazione
idrotermale che la ditta
Gielle vorrebbe realizzare
a Salanetti».
Economia e imprese locali
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Si di scute al Tar
il frazionamento
di Polo Nauti co
Udienza fissata per il 9 dicembre davanti ai giudici di Firenze
Ma una sentenza del Tar Lombardia spaventa i concessionari
di Donatella Francesconi
1 VIAREGGIO
Conto alla rovescia per
l'udienza fissata al Tar toscano il 9 dicembre: si discute il ricorso presentato da Polo nautico che chiede, ormai da anni, il frazionamento delle concessione dell'esperienza consortile voluta da sindacato e
amministrazione Marcucci come soluzione al fallimento della Sec. Ultimo atto del passaggio, per la Darsena viareggina,
dal mercantile alle nautica
mondiale da diporto. La società - che si è affidata all'avvocato Roberto Righi - non si aspettava un'udienza fissata in tempi così rapidi. Ma così è stato e
siamo ad un passo dalla parola conclusiva sulla controversa vicenda del frazionamento.
Vicenda che è da tempo
all'ordine del giorno anche
dell'Autorità portuale regionale, il cui segretario Fabrizio
Morelli spiega: «Il parere che
avevamo chiesto all'Avvocatura regionale ha confermato
quello che l'Authori ty da detto
nell'ottobre dello scorso anno: tecnicamente il frazionamento è possibile». Politicamente un po' meno, tanto per
dirla chiara: soprattutto perché l'amministrazione Betti
ha già cambiato due assessori
al porto, uno dei quali - Giovanni Giannerini - aveva avviato contatti con sindacati
(ma non la Fiom) e impresa
che non hanno avuto esito.
Oggi Giannerini non è più in
Giunta e la politica, costretta a
dichiarare il dissesto dei conti
pubblici, ha ben altri pensieri.
«La questione Polo nautico ricorda Morelli - può essere
portata all'ordine del giorno
del Comitato portuale quando sarà ritenuto opportuno».
Da qui alla fine dell'anno,
Economia e imprese locali
dunque, si vanno ad incrociare l'udienza al Tar, il Comitato
portuale che dovrà pur stabilire cosa fare della patata bollente, e - colpo di scena - la
sentenza del Tar della Lombardia che rimette alla Corte
di Giustizia dell'Unione Europea la questione pregiudiziale
indicata nella motivazione del
ricorso presentato da Promoimpresa Srl contro il Consorzio dei Comuni della Sponda
bresciana del Lago di Garda e
del Lago di Idro. Questione
pregiudiziale così riassunta: i
principi della libertà di stabilimento, di non discriminazione e di tutela della concorrenza fissati dall'Europa con la direttiva Bolkestein e «il canone
di ragionevolezza in essi racchiuso» ostano ad una normativa nazionale che, per effetto
di successivi interventi legislativi, prevede proroghe per le
concessioni di beni del demanio marittimo, lacuale e fluviale di rilevanza economica (incremento di legge per almeno
undici anni) « con conseguente preclusione per gli operato-
ri economici interessati di
ogni possibilità di ottenere
l'assegnazione del bene all'esito di procedure ad evidenza
pubblica?». Insomma, la domanda delle domande...
Ma il Tar lombardo non fa
certo il passacarte e argomenta: «La giurisprudenza comunitaria e nazionale ha evidenziato come il principio di trasparenza, strettamente legato
a quello di non discriminazione esige che le amministrazioni concedenti rendano pubblica, con appropriati mezzi di
pubblicità, la loro intenzione
di assegnare una concessione
demaniale». Tradotto: anche
il frazionamento di Polo nautico ha buone possibilità di dover essere sottoposto a procedura pubblica di comparazione...
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La proroga al 2020 viola i principi europei
La proroga delle concessioni
demaniali non convince il Tar
Lombardia. Che scrive di
«dubitare che l'articolo 1, comma
18, del Decreto legge 194 del 30
dicembre 2009 e modifiche, nella
parte i n cui dispone la proroga
del termine di durata delle
concessioni sino al 31 dicembre
2020 sia compatibile con i
principi comunitari di tutela
della concorrenzae parità di
trattamento tra operatori,
rispetto alla possibilità di
conseguire la titolarità di una
concessione demaniale, nonché
con quelli di proporzionalità e
ragionevolezza».
II piazzale di Polo nautico (foto d 'archivio)
Economia e imprese locali
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