In pratica… la saldatura

Rivista Italiana della Saldatura | Editoriale 3 2014 |
In pratica… la saldatura
M
di
Giancarlo
Canale
olto tempo fa, durante un incontro con alcune imprese che desideravano affacciarsi
al mondo della qualità in saldatura, mi capitò di paragonare la specifica di procedura di
saldatura (Welding Procedure Specification,
universalmente nota con l’acronimo WPS) ad
una ricetta culinaria. In effetti la metafora può
reggere un paragone allargato a molti aspetti
collaterali alla WPS. La WPS è in sintesi la
ricetta che contiene il tipo di ingredienti da
utilizzare, le loro quantità, la sequenza delle
operazioni. Per ciascuna operazione la ricetta
descrive come disporre gli ingredienti, come
mescolarli, stabilisce i tempi da rispettare,
quelli di attesa e quelli di cottura. Indica le
temperature del forno e le modalità di guarnizione. Esattamente come una WPS che descrive come realizzare il piatto, cioè la saldatura. La ricetta rappresenta il know-how del
ristorante ed è la sintesi e punto di arrivo, al
tempo stesso, di sperimentazioni anche lunghe e di affinamenti successivi, esattamente
come la WPS rappresenta il know-how dell’azienda costruttrice che l’ha sviluppata ed applicata.
Ma il paragone regge anche per il cuoco - saldatore e per il ristorante - azienda costruttrice. Il cuoco deve conoscere la propria cucina,
i propri “ferri” del mestiere. La stessa ricetta
applicata in una diversa cucina non garantisce
sempre lo stesso risultato, anche se il cuoco
è molto bravo. Pentole e padelle differenti da
quelle con le quali la ricetta è stata sviluppata
e provata possono causare problemi inaspettati, qualche ingrediente può bruciare, il forno
può cuocere in modo diverso. In altre parole,
ogni ricetta scritta e dettagliata garantisce un
buon risultato solo nel ristorante in cui è stata
creata. Allo stesso modo, la WPS fornisce i risultati attesi se le attrezzature impiegate sono
quelle con le quali la stessa WPS è stata messa a punto: torce, pinze, saldatrici, sistemi di
accoppiamento, ecc.
Infine, spingendo il paragone su un terreno
ancora più ardito, si potrebbe immaginare
una commissione giudicante, esterna al ristorante, chiamata ad assistere alla realizzazione
del piatto realizzato secondo la ricetta-WPS e
ad assaggiarlo dando il giudizio finale. In caso
di esito positivo la ricetta può dirsi qualificata
o certificata.
Sebbene vi siano ancora molti spazi da colmare nella diffusione della cultura della saldatura, non si può negare che oggi, grazie anche
alla nostra attività formativa nel settore delle
figure professionali in saldatura non solo al
livello del saldatore ma anche dei Coordinatori ed Ispettori di saldatura, questo tipo di
cultura può considerarsi affermato in molte
imprese ed aziende. Esistono Ispettori e Coordinatori di saldatura che hanno conseguito
brillantemente il Diploma, dopo aver completato il percorso impegnativo della formazione, ed hanno avuto la possibilità di mettere in
pratica le conoscenze acquisite presso le proprie aziende, all’interno di reparti produttivi.
Tuttavia, per alcuni, questo tipo di esperienza
è più difficile da acquisire.
Molti addetti ai lavori hanno imparato a leggere una WPS, ad interpretarla, a volte a redigerla. Ma sono stati mai in cucina, per un
tempo sufficiente? Hanno mai avuto la possibilità di osservare il cuoco nel dettaglio della
propria pratica? Hanno mai visto i trucchetti
o gli accorgimenti che debbono essere adottati e che non possono essere tutti scritti nella
ricetta?
Ci sono domande a cui non tutti probabilmente sanno rispondere, anche fra gli addetti ai
lavori.
Come si controlla la correttezza della preparazione dei lembi?
Quali sono le tolleranze accettabili?
Come si esegue in pratica il preriscaldo, come
Rivista Italiana della Saldatura 3 Maggio - Giugno 2014
•
•
333
Rivista Italiana della Saldatura | Editoriale 3 2014 |
si muove la torcia o come si posizionano le
resistenze? E dove si misura la temperatura?
Dove si misura la temperatura di interpass? E
in quale istante?
Come si misura l’intensità di corrente di saldatura? E la velocità di avanzamento?
Come si posizionano le resistenze elettriche
per eseguire un trattamento termico? Quale
deve essere l’estensione della fascia coibentata, per assicurare al trattamento localizzato
una distribuzione di temperatura (gradiente)
adeguata?
Come si identifica un campione?
Come si appone una punzonatura?
Da quale punto si prelevano i campioni per le
prove meccaniche?
In quale modo si misura la tensione d’arco
lavorando con processo TIG? In quale punto
della torcia posso chiudere il circuito elettrico
del voltmetro?
Abbiamo pensato che molte figure professionali che operano nel mondo dei prodotti
saldati, pur trattando tutti i giorni questi argomenti con clienti, con fornitori, con Ispettori
o con le aziende ispezionate, con le autorità
di controllo, possono non aver avuto la possibilità di toccare con mano certe problematiche e - pur conoscendo la teoria - a volte
si potrebbero trovare in difficoltà nell’approccio pratico, sul pezzo. E non ci riferiamo ai
saldatori, o comunque non solo ai saldatori.
Parliamo degli Ispettori, dei project manager,
dei responsabili di commessa, dei tecnici che
si interfacciano costantemente con le problematiche della qualità in saldatura o con l’avanzamento delle commesse di lavoro, che
hanno rapporti con il cliente o con il fornitore
e per i quali, talvolta, buona parte del tempo è
magari assorbito da funzioni di carattere gestionale o amministrativo, per quanto siano
delegate loro effettivamente anche responsabilità di tipo tecnico.
Abbiamo così pensato di organizzare delle
giornate di carattere teorico-pratico per la
334
Rivista Italiana della Saldatura 3 Maggio - Giugno 2014
•
•
saldatura dei materiali. Giornate a tema, che
impegnino poco tempo, che siano dedicate
ad una singola famiglia di materiali e, soprattutto, che rispondano alla serie di quesiti che
abbiamo elencato! Mettendo a disposizione dei partecipanti, per un giorno, le nostre
strutture di formazione e di laboratorio.
“In pratica… la saldatura”: così abbiamo
chiamato queste giornate tematiche. Forse le
nostre strutture sono fra le poche in Italia in
cui si può impostare una giornata di questo
tipo, da trascorrere presso la nostra Sede,
poco in aula e molto nel reparto saldatura e
in Laboratorio prove meccaniche. Una giornata dedicata a un materiale, all’interno di un
gruppo non molto numeroso di persone, per
sfruttare al meglio l’opportunità.
Una breve panoramica che descriva la famiglia di materiali oggetto della giornata, il loro
campo tipico di impiego, le loro problematiche metallurgiche e tecnologiche di saldatura,
i processi adottati ed i controlli non distruttivi
applicabili.
E poi in saldatura: per vedere come si preparano i lembi, come si realizza l’assiemaggio
preliminare e come si controlla il cianfrino. Si
assiste a tutte le fasi di saldatura e di controllo dei parametri, al prelievo dei campioni, alla
realizzazione della radiografia e delle prove
meccaniche caratterizzanti.
Nelle prossime settimane il nostro Ufficio
stampa provvederà a fornire tutte le informazioni relative agli appuntamenti programmati,
alle modalità di iscrizione ed ai prezzi che si
troveranno anche sul nostro sito www.iis.it.
Un appuntamento diverso, una giornata dedicata a una ricetta… come un corso di cucina.
Dott. Ing. Giancarlo Canale
Promozione Brand & Marketing e
Coordinamento Commerciale IIS