I.S.I.S. Segato-Brustolon BELLUNO __________________________________________________ ESAME DI STATO Anno scolastico 2013/2014 Documento del Consiglio di Classe (DPR n° 323 del23.07.1998) Classe 5ª Indirizzo TERMOTECNICA Belluno, 15 maggio 2014 1 INDICE Obiettivi generali Presentazione della classe Simulazione delle prove d’esame Crediti scolastici e formativi Visite guidate Religione Lingua e lettere italiane Storia Lingua straniera (Inglese) Elementi di Diritto ed Economia Matematica Meccanica, macchine e termotecnica Impianti termotecnici Sistemi automatici Educazione fisica 3 4 4 5 5 6 8 10 12 15 18 21 24 26 30 2 OBIETTIVI GENERALI PER LA SPECIALIZZAZIONE TERMOTECNICA Il Perito Industriale per la Termotecnica cura l’esecuzione, la conduzione ed il collaudo di impianti termici e di macchine a fluido. Deve possedere pertanto una buone conoscenza del disegno di impianti termici ed idraulici, delle sollecitazioni meccaniche cui sono soggette in particolare le macchine a fluido, della resistenza dei materiali e delle apparecchiature elettrotecniche. Deve inoltre saper eseguire il progetto ed il calcolo di semplici dispositivi meccanici e dei loro organi elementari. Ha particolare competenza in tutto ciò che concerne i cicli di trasformazione termica, le macchine a fluido, gli impianti di riscaldamento, refrigerazione, condizionamento, le apparecchiature di misura, di regolazione e di controllo. Conosce i sistemi di automazione industriale e la robotica. Schematizzando potremo affermare che il Perito Industriale per la Termotecnica svolge mansioni relative alla progettazione, alla conduzione ed al collaudo di: • macchine a fluido; • impianti di riscaldamento, di refrigerazione e di condizionamento; • impianti di adduzione idrica e di scarico; • impianti di immagazzinamento e trasporto di liquidi e gas; • apparecchi di misura, controllo e regolazione; • celle frigorifere e banchi frigo. • Inoltre: • applica sistemi di regolazione e di controllo agli impianti; • conosce i requisiti richiesti dalle normative sulla prevenzione incendi e sulla sicurezza sul lavoro; • progetta elementi meccanici; • disegna e relaziona con l’aiuto dei computer; • confronta varie soluzioni impiantistiche per ottimizzare il suo progetto rispetto a funzionalità ed economicità. • Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti: • versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento; • competenze tecnologiche e tecnico operative integrate da una buona cultura generale; • ampio spettro di competenze per far fronte alle repentine evoluzioni della professione; • capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi. Nel settore termotecnico, gli obiettivi generali si concretizzano nella formazione di un’accentuata attitudine ad affrontare i problemi in modo sistemico, basata sulla conoscenza delle discipline di indirizzo ed integrata da una preparazione scientifico-tecnologica con particolare riferimento alle realtà aziendali radicate nel territorio. L’obiettivo fondamentale è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro che dal punto di vista tecnologico. Pertanto il Perito Termotecnico dovrà essere in grado di: • apprendere in maniera autonoma; • partecipare con personale e responsabile contributo al lavoro di gruppo; • avere una visione sistemica dei processi in cui opera; • affrontare positivamente il cambiamento; • comunicare efficacemente con linguaggi appropriati; • utilizzare le tecnologie informatiche e telematiche di base; • individuare e risolvere problemi; 3 • • • • concorrere all’attuazione operativa di progetti, partecipando alla progettazione di sistemi medio-piccoli, con analisi di fattibilità, disegno e calcolo; effettuare analisi e diagnosi tecniche; installare e collaudare prodotti; partecipare alla gestione di sistemi e di impianti. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe Quinta Termotecnica è composta da 19 allievi, un allievo già ritiratosi l' anno precedente si è ritirato in data 27 novembre 2013. La Classe deriva da una Classe Terza Termotecnica composta da 28 allievi, 8 allievi non sono stati ammessi alla Classe Quarta. Un allievo non è stato ammesso alla Classe Quinta. La Classe ha potuto godere della continuità didattica solo per le materie: Religione prof.ssa Plonka Jadwiga Sistemi automatici e Controllo prof.ssa De Biasi Silvia Scienze motorie e sportive prof. Mario Massimiliano. In assenza di continuità didattica per le altre materie gli allievi hanno dimostrato una discreta disponibilità al cambio di metodologia proposto dai docenti. Gli allievi insieme a una certa vivacità hanno evidenziato una buona partecipazione durante il percorso formativo. Dal punto di vista disciplinare il comportamento è sempre stato corretto. Per quanto riguarda il profitto si possono distinguere: alcuni allievi con risultati brillanti una fascia intermedia di livello discreto la rimanente parte con un profitto appena sufficiente. La partecipazione alle attività pratiche è sempre stata positiva. SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME Per quanto riguarda la Prima Prova Scritta sono già state effettuate due Simulazioni in data: 2 dicembre 2013 1 aprile 2014 Con riferimento alla Seconda Prova Scritta è stata effettuata una prima Simulazione in data: 15 maggio 2014 la seconda verrà effettuata nella seconda quindicina di maggio. Per quanto concerne la Terza Prova Scritta sono state effettuate due Simulazioni in data: 27 novembre 2013 12 marzo 2014 In entrambe le prove sono state proposte quattro discipline con tre domande a breve risposta aperta per ciascuna. La durata della prove è stata di 2 ore (120 minuti). Nella Prima Simulazione sono state proposte le seguenti materie: Inglese Diritto Matematica Sistemi nella Seconda Simulazione sono state proposte le seguenti materie: Inglese Matematica Macchine Sistemi 4 Per quanto riguarda le prove e le modalità di valutazione si rimanda agli Allegati. CREDITI SCOLASTICI E FORMATIVI CREDITI SCOLASTICI Per l’attribuzione del punteggio in riferimento al credito scolastico il Consiglio si atterrà ai criteri stabiliti dalla lettera D allegata all’art. 15, comma 3 del D.P.R. 23 luglio 1998 n° 323. In particolare terrà conto. - dei voti dell’anno scolastico in corso e dell’andamento dei due anni precedenti; - dell’assiduità della frequenza scolastica; - dell’interesse e dell’impegno nella partecipazione al dialogo educativo; - di eventuali crediti formativi. CREDITI FORMATIVI Per la valutazione dei crediti formativi ci si è attenuti a quanto previsto dall’art. 12 del D.P.R. 23 luglio 1998 n° 323 e dal D:M. n° 49/00 del 24 febbraio 2000. In particolare saranno valutati quelli relativi: • alle attività sportive, la cui valutazione è affidata all’insegnante di Educazione fisica; • esperienze lavorative, che devono essere inerenti al corso di studi seguito dall’allievo e devono essere documentate con una dichiarazione da parte della ditta presso cui è stata svolta l’attività, con l’indicazione dell’ente presso il quale sono stati versati i contributi assicurativi; • alle esperienze di volontariato, che saranno valutate caso per caso, documentate con dichiarazione della società di appartenenza, con l’indicazione dell’impegno, dei tempi, delle modalità di svolgimento, ecc… La documentazione relativa all’esperienza deve comprendere in ogni caso una attestazione proveniente da enti, associazioni, istituzioni, attività industriali/artigianali/professionali e deve contenere sintetica descrizione dell’esperienza acquisita. VISITE GUIDATE Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate le seguenti Visite di Istruzione: • Praga - Monaco (6 giorni) • Birreria di Pedavena (1 giorno) 5 RELIGIONE INSEGNANTE : JADWIGA PLONKA ORE SETTIMANALI: 1 Ore di lezione effettuate nell’a.s. 2013- 2014 alla data del 15.05.2014: La classe, formata da 11 alunni , ha dimostrato discreto interesse per la materia. Alcuni alunni partecipavano in modo continuo, con buoni risultati, altri partecipavano in modo alterno alla proposta didattica. Il comportamento è stato corretto. OBIETTIVI SPECIFICI DELLA DISCIPLINA - Acquisire una conoscenza oggettiva e sistematica dei contenuti essenziali del cattolicesimo. - Promuovere la conquista della libertà, intesa come possibilità della realizzazione di sé, valorizzando nei ragazzi le inclinazioni, le doti e le potenzialità spesso inespresse, tramite il confronto con il problema di Dio: la ricerca dell’uomo, la via delle religioni. - Acquisire la maturità personale e sviluppare una coscienza critica e sistematica della realtà. - Conoscere le molteplici forme del linguaggio religioso e specificamente di quello cattolico. Confrontare il cattolicesimo con le altre confessioni cristiane e le altre religioni. - Comprendere e rispettare le diverse posizioni che le persone assumono. METODOLOGIE UTILIZZATE Lezione frontale finalizzata alla trasmissione dei concetti fondamentali con frequente uso di videoproiettore. Lettura e commento di testi di approfondimento forniti dall’insegnante. Visione di documentari e approfondimento di alcuni temi Discussione guidata verso un confronto serio e argomentato delle varie posizioni antropologico etiche implicate negli argomenti trattati. MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI Libro di testo: Bocchini Sergio: Religione e Religioni. Triennio. Bologna : EDB, 2002 Mezzi scritti Schede Articoli: Spataro R.: Roba brutta l’inquisizione Zincone L’ombra del sacrilegio Lezioni in power point. Film: Sleepers, Million dollar baby. Documentari: Sopravvissuta all’aborto – Gianna Jessen, La prima meraviglia Audiovisivi VERIFICHE Come dichiarato nella programmazione e in corrispondenza con il particolare valore formativo ed educativo della disciplina, si valuteranno tutti gli interventi degli alunni, sia spontanei sia 6 strutturati dall’insegnante, la capacità di riflessione e d’osservazione, attraverso: interrogazione orale, riassunti e relazioni personali, partecipazione in classe. Per i processi cognitivi saranno valutati: le conoscenze acquisite, l’uso corretto del linguaggio religioso, la capacità di riferimento adeguato alle fonti e ai documenti. Per gli atteggiamenti si valuteranno: la partecipazione, l’ attenzione, le risposte agli stimoli, la disponibilità al dialogo ELENCO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI: QUALE ETICA? Cos’è l’etica? Inchiesta sull’etica. Le etiche contemporanee. Bioetica di inizio vita: fecondazione assistita e aborto. Le cellule staminali. Clonazione. Eutanasia diritto di morire? Chiesa e omosessualità. OGM Religioni a confronto su alcune problematiche etiche. LE DIECI PAROLE 1. La legge morale naturale. Le prime leggi scritte. 2. Il Decalogo ieri e oggi; 3. I Comandamenti sono ancora attuali?. PAGINE DIFFICILI • Le crociate e l’islam. • La santa inquisizione, inquisizione medioevale, spagnola, portoghese e romana. • Il caso Galilei. • Chiese cristiane e nazismo. La Chiesa cattolica e il fascismo. Antigiudaismo e antisemitismo. Pio XII e il silenzio della Chiesa. ATTUALITA’ - Il linguaggio del corpo. - Baby squillo. - Stop al femminicidio. - Lizzie Velasquez: Cosa ti definisce? - Visita alla mostra Il sacro era di casa. Per presa visione gli allievi L’ Insegnante Belluno, 15 maggio 2014 7 Lingua e lettere italiane Insegnante: De Pellegrini Daria Ore settimanali: 3 E´ una buona classe che, pur senza aver avuto nella materia continuità didattica, anzi mi verrebbe da dire forse proprio per questo (non c´era niente di scontato, tutti all´inizio della quinta hanno dovuto di nuovo mettersi alla prova), ha concluso positivamente il percorso di studio. In quest´ultimo anno gli alunni hanno partecipato attivamente al dialogo educativo, hanno risposto in maniera adeguata alle richieste dell´insegnante, pervenendo ad una preparazione complessivamente soddisfacente. In questo quadro positivo emergono alcuni alunni particolarmente brillanti e motivati, per altri permangono difficoltà allo scritto, compensate da discreti risultati all´orale, pochi sono i casi in cui la preparazione (per scarsità d´impegno o difficoltà di base) è appena sufficiente. Obiettivi specifici della disciplina Tenendo presenti i programmi ministeriali, sono stati individuati a livello di dipartimento gli obiettivi che lo studente deve raggiungere alla fine del triennio, in termini di conoscenze, competenze e capacità. In modo specifico gli si richiede di: - conoscere gli aspetti più significativi della letteratura italiana dall’unificazione nazionale all’epoca contemporanea; - saper leggere in modo autonomo qualsiasi tipo di testo; - saper esporre in modo corretto ed appropriato gli argomenti trattati; - saper analizzare le vicende letterarie italiane mettendole in rapporto con i fatti storico-culturali e riferendole a problematiche del mondo contemporaneo; - saper analizzare testi antologici proponendo valutazioni critiche intertestuali; - saper strutturare un testo secondo le nuove tipologie testuali previste dall’esame di stato, dimostrando una sufficiente competenza linguistico-espressiva; - saper prescindere dal proprio punto di vista nell’acquisizione dei concetti. Metodologie utilizzate Nell´affrontare gli argomenti ho adottato prevalentemente la lezione frontale, partendo sempre dalla lettura e dalla riflessione sui testi, privilegiando l´analisi dei contenuti rispetto agli aspetti formali e cercando di stimolare interventi ed osservazioni da parte degli alunni. Mezzi e strumenti utilizzati Descrittore Lezione frontale Discussione e confronto con gli studenti Utilizzo del libro di testo Proiezione film Verifiche Compiti scritti in classe Descrittore Tipologia A (analisi del testo) Tipologia B (articolo e saggio breve) Tipologia C (tema di storia) Tipologia D (tema di ordine generale) N.B. Sono state svolte due simulazioni della prima prova d´esame, in cui sono stati forniti agli alunni i materiali relativi a tutte le tipologie. Colloqui orali Elenco degli argomenti trattati Cenno al romanzo storico Alessandro Manzoni I Promessi Sposi. Sono stati richiamati gli elementi fondamentali a livello di - temi - strutture narrative - visione del mondo (il sugo della storia) Madame Bovary, lettura delle pagine riportate Il Realismo Cenno a Gustave Flaubert nell´antologia (le insofferenze di Madame Bovary e i Comizi agricoli) 8 Cenno a evoluzionismo e positivismo Naturalismo e Verismo: poetiche e contenuti Emile Zola : la poetica (il romanzo sperimentale) L´Assomoir, lettura dell´episodio riportato nell´antologia (la stireria). Giovanni Verga vicende biografiche e cenno alla produzione preverista. Il verismo di Verga, la poetica; un brano da Fantasticheria Rosso Malpelo I Malavoglia: la prefazione, i personaggi principali, le tecniche narrative e la visione del mondo. Lettura delle pagine riportate nell´antologia.. Mastro don Gesualdo: lettura delle pagine riportate nell´antologia Libertà Il Decadentismo La poesia simbolista: Baudelaire Corrispondenze, Spleen, L´albatro Verlaine: Languore L´estetismo: cenno a Controcorrente di Huysmans e al Ritratto di Dorian Gray di Wilde Gabriele D´ Annunzio vicende biografiche Il piacere, lettura delle pagine riportate nell´antologia. Dall´esteta al superuomo Da Poema paradisiaco: Consolazione Da Alcyone: La sera fiesolana, La pioggia nel pineto Giovanni Pascoli vicende biografiche La poetica del fanciullino Da Myricae: Lavandare, X agosto, Temporale, L´assiuolo, Novembre Dai Canti di Castelvecchio: Il gelsomino notturno, La mia sera Dai Poemetti: Digitale purpurea Il primo Novecento come momento di crisi e di fratture, cenno a Freud ed alla psicoanalisi Cenno a Kafka, lettura delle ultime pagine de Il processo Le avanguardie: il futurismo, lettura del Manifesto del futurismo di Marinetti. Luigi Pirandello vicende biografiche, la poetica dell´umorismo La carriola, La signora Frola e il signor Ponza suo genero Il fu Mattia Pascal: struttura dell´opera, vicende e personaggi, temi e visione del mondo. (lettura integrale dell´opera, o in alternativa de La coscienza di Zeno). Il teatro: I sei personaggi in cerca d´autore (lettura della parte iniziale del dramma), Enrico IV (lettura delle scene finali). Italo Svevo vicende biografiche Cenno a Una vita Senilità: personaggi e temi, lettura delle prime pagine. La coscienza di Zeno: struttura dell´opera, vicende e personaggi, l´uso dell´ironia, riflessioni sulla conclusione (lettura integrale del romanzo, o in alternativa de Il fu Mattia Pascal). Per la poesia del Novecento: Giuseppe Ungaretti vicende biografiche Da L´allegria: Pellegrinaggio, Allegria di naufragi, I fiumi, San Martino del Carso, Veglia, Soldati, Commiato, Fratelli, Italia Da Sentimento del tempo: La madre, L´isola Eugenio Montale vicende biografiche Da Ossi di seppia: I limoni, Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere, Forse un mattino Da Le occasioni: La casa dei doganieri, Dora Markus Da La bufera: Piccolo testamento Da Satura: Nel silenzio Gli anni del neorealismo Cenno a Pratolini e a Fenoglio, con lettura delle pagine da Metello e da La malora riportate nell´antologia La gallina di reparto di Calvino Un uomo sfortunato di Moravia Lettura integrale di una delle seguenti opere Italo Calvino Il sentiero dei nidi di ragno Primo Levi Se questo è un uomo Cesare Pavese La casa in collina Beppe Fenoglio Una questione privata Renata Viganò L´Agnese va a morire LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE 9 ARMELLINI COLOMBO Letteratura Letterature versione rossa volume 3.1 Il secondo Ottocento volume 3.2 Il Novecento Zanichelli editore N.B. Sulla base della decisione presa in sede di Dipartimento di Lettere lo studio della Divina Commedia era stato completato in quarta. Per presa visione gli allievi L´insegnante De Pellegrini Daria Belluno, 15 maggio 2014 STORIA Insegnante : De Pellegrini Daria Ore settimanali: 2 In un quadro complessivamente discreto, a livello sia di partecipazione sia di profitto, si confermano da un lato alcune eccellenze (alunni sostenuti oltre che da capacità ed impegno anche da un effettivo interesse per quanto attraverso lo studio della storia si può comprendere del mondo contemporaneo) e dall´altro alcune sufficienze raggiunte faticosamente. Obiettivi specifici della disciplina 1. Ricostruire la complessità del fatto storico attraverso l’individuazione di interconnessioni, di rapporti tra particolare e generale, tra soggetti e contesti. 2. Acquisire la consapevolezza che le conoscenze storiche sono elaborate sulla base di fonti di natura diversa che lo storico vaglia, seleziona, ordina e interpreta secondo modelli e riferimenti ideologici. 3. Consolidare l’attitudine a problematizzare, a formulare domande, a riferirsi a tempi e spazi diversi, a dilatare il campo delle prospettive, a inserire in scala diacronica le conoscenze acquisite in altre aree disciplinari. 4. Riconoscere e valutare gli usi sociali e politici della storia e della memoria collettiva. 5. Scoprire la dimensione storica del presente. 6. Affinare la “sensibilità” alle differenze. 7. Acquisire consapevolezza che la fiducia d’intervento nel presente è connessa alla capacità di problemizzare il passato. Metodologie utilizzate Di tali obiettivi, alti ed impegnativi, ho privilegiato quelli che riguardano la formazione umana e civile degli studenti, piuttosto che quelli inerenti il lavoro dello storico. Nella pratica didattica, pur utilizzando prevalentemente la lezione frontale, ho cercato di suscitare domande e incoraggiare riflessioni. Mezzi e strumenti utilizzati Descrittore Lezione frontale Discussione e confronto con gli studenti Utilizzo del libro di testo Verifiche Verifiche scritte Colloqui orali Descrittore Verifiche semistrutturate Quesiti a risposta breve Elenco degli argomenti trattati L´Italia nella seconda metà dell´Ottocento, cenno a - Destra e Sinistra storica - Crisi di fine secolo L’età giolittiana 10 - lo sviluppo industriale e le iniziative in campo sociale - la politica interna, l’allargamento del suffragio - la politica estera e la guerra di Libia La prima guerra mondiale - cause della guerra - dalla guerra di movimento alla guerra di posizione - neutralisti e interventisti in Italia - le vicende sul fronte italiano - fronte interno ed economia di guerra - caduta del fronte russo ed intervento statunitense - la fine della guerra e degli Imperi centrali La rivoluzione in Russia - la rivoluzione di febbraio, governo provvisorio e soviet - la rivoluzione d´ottobre - Lenin al potere: svolta autoritaria e fine della guerra Il primo dopoguerra - il nuovo assetto politico dell´Europa - gli Usa: dall’ isolazionismo agli aiuti all´Europa - la Repubblica di Weimar, democrazia politica e difficoltà economiche - la guerra civile in Russia, il comunismo di guerra, la NEP, l´ascesa di Stalin, collettivizzazione della terra e industrializzazione forzata - l’ Italia: la crisi politico-economica e sociale, il “biennio rosso” Il fascismo - origini e ascesa del fascismo - dalla marcia su Roma al discorso del 3 gennaio 1925 - le “ leggi fascistissime” e la costruzione del regime - il potere fascista tra propaganda e repressione - la politica economica - i rapporti con la Chiesa cattolica - la politica estera e le leggi razziali del 1938. Gli anni 30 - la crisi del `29: cause ed effetti - il New Deal e la politica economica degli USA I totalitarismi: - la Germania nazista: la conquista del potere da parte di Hitler, l´istaurazione della dittatura, terrore e propaganda, antisemitismo - l`Unione sovietica: economia pianificata, culto della personalità, le “grandi purghe” staliniane e i gulag. La seconda guerra mondiale - verso la guerra: la politica delle annessioni, la conferenza di Monaco, il Patto d´acciaio e patto Molotov-Ribbentrop - la guerra lampo e l’attacco all’Inghilterra - l’Italia nel conflitto - l´attacco all´Unione Sovietica - l’attacco giapponese e l’intervento USA - la svolta del 1943 (Stalingrado, Africa settentrionale, sbarco in Sicilia) - il crollo del fascismo, il governo Badoglio, la situazione politica e militare dell´Italia dopo l´otto settembre - la guerra dei civili e lo sterminio degli ebrei - la Resistenza e la liberazione dell´Italia - la conferenza di Yalta e la vittoria degli alleati Il secondo dopoguerra - Usa e Urss: da alleati ad antagonisti 11 - la guerra fredda e il sistema delle alleanze - la ricostruzione economica dell´Europa - 1953-1963: la coesistenza pacifica e le sue crisi L’ Italia dalla fine della guerra agli “anni Sessanta” - le forze politiche nell´Italia post-bellica - il referendum e la Costituzione repubblicana - la guerra fredda in Italia - dal centrismo al centro-sinistra - la ricostruzione e il “miracolo economico” - gli anni della contestazione: nuovi soggetti politici e sociali. LIBRO DI TESTO IN ADOZIONE BRANCATI PAGLIARANI Il nuovo dialogo con la storia, volume terzo, La Nuova Italia Per presa visione gli allievi L´insegnante De Pellegrini Daria Belluno, 15 maggio 2014 LINGUA E CIVILTA’ STRANIERA - INGLESE Insegnante: Ore settimanali: Luigina RICCHIO 2 PROFILO DELLA CLASSE Ho seguito la classe 5 Termotecnica nel corso dell'anno scolastico 2013/2014. In questo periodo il gruppo ha dimostrato nel complesso un alterno interesse per le attività e gli argomenti proposti e solo un esiguo numero di alunni ha partecipato attivamente e con continuità al dialogo educativo. Pur rilevando per qualche alunno una crescita positiva nel corso del triennio, va sottolineato che l’impegno costante è stato limitato a circa un terzo della classe. Nel corso del quinto anno la classe ha seguito un percorso formativo in cui sia la microlingua settoriale sia la civiltà non hanno avuto lo spazio previsto nel piano di lavoro iniziale, in quanto vi è stata una riduzione del numero (già esiguo) di ore di lezione, dovuta alle simulazioni delle prove d’esame, alla visita di istruzione e ad altre interruzioni del calendario scolastico. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi di apprendimento indicati nel programma ministeriale sono riferiti all'intero triennio, e sottolineano la necessità di favorire una graduale acquisizione di autonomia nella scelta e nell'organizzazione delle proprie attività e strategie di apprendimento. A tal fine è ovviamente indispensabile da parte dello studente seguire con continuità il percorso didattico dell'intero triennio, svolgendo attività ed esercizi in maniera 12 approfondita e conforme alle consegne assegnate. Gli alunni che nel corso di quest'ultimo anno hanno lavorato in modo alterno o esclusivamente in prossimità delle verifiche, hanno raggiunto questo obiettivo solo parzialmente. Conoscenze e competenze. Si è privilegiato il testo scritto come base di partenza per attività di comprensione e produzione orale e scritta. Nel piano di lavoro presentato ad ottobre ho indicato fra gli obiettivi fondamentali il potenziamento delle abilità di reading (ipotizzare il contenuto di un brano in base a titoli, sottotitoli, o altre informazioni non scritte, saper identificare i punti essenziali di un testo, saperne cogliere le informazioni implicite ed esplicite, formulare ipotesi sul significato di vocaboli sconosciuti in base al contesto) e di speaking, nonché l’acquisizione di strumenti linguistici e lessicali necessari per comprendere e riferire sui testi proposti. L'obiettivo di potenziare le abilità di comprensione globale e analitica è stato nel complesso raggiunto dall’intera classe. L’esposizione scritta ed orale degli argomenti svolti è di livello solo sufficiente o più che sufficiente per circa due terzi della classe; è di livello buono o discreto per il resto del gruppo. Capacità. Solo pochi alunni sono in grado di rielaborare in modo corretto e personale gli argomenti trattati, avvalendosi di un lessico ricco e di un corretto utilizzo di strutture, sinonimi e linkers. METODO DI INSEGNAMENTO - MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI La scelta dei contenuti è stata effettuata anche in base agli interessi espressi dai ragazzi. Per alcuni argomenti ci si è avvalsi di materiali elaborati da Internet o da altri testi. Le attività di lettura e comprensione di testi scritti ed orali sono stati impostati su base comunicativa attraverso esercizi a domande aperte, di trasformazione, spesso eseguiti a coppie ; i testi hanno successivamente offerto lo spunto per la discussione. Anche la produzione orale è stata talvolta consolidata mediante attività di coppia e e di confronto con l'insegnante, durante le quali gli studenti sono stati incoraggiati a cooperare, e ad arricchire gli argomenti proposti con le loro conoscenze ed opinioni. Il dizionario monolingue non è stato regolarmente per lo svolgimento delle verifiche scritte per spronarli ad una maggior autonomia. VERIFICHE E VALUTAZIONE Per la valutazione dell’abilità di comprensione e produzione scritta, ci si è avvalsi dell’impiego di reading comprehensions, e soprattutto di domande a risposta aperta. Le abilità orali sono state verificate, oltre che mediante la tradizionale interrogazione, durante lo svolgimento delle attività didattiche con l’intera classe, con l’obiettivo di valutare anche l’interesse e la partecipazione oltre all'abilità degli studenti di comprendere i quesiti proposti e di esprimersi con pronuncia adeguata ed in forma pertinente e corretta. La valutazione degli scritti è stata assegnata attribuendo ad ogni esercizio un punteggio, e stabilendo come voto massimo 9 o 10, a seconda della difficoltà della prova. Per la valutazione della produzione scritta si è tenuto conto dei seguenti indicatori: - comprensione dei quesiti posti e conoscenza dei contenuti; - correttezza grammaticale e spelling; - capacità di organizzazione espositiva e terminologia appropriata 13 PROGRAMMA SVOLTO Lingua e Civiltà Grammar Revision Linkers of addition, contrast, reason, consequence General Tense Revision / Review on grammar Civiltà Adriana Redaelli, Daniela Invernizzi, Eyewitness, Pearson Longman, 2011. HUMAN RIGHTS Human Rights and UN, All people are equal ( p.18-19) The right to grow up ( p.20-21) LIVING EUROPE Comenius project ( p.94) GREEN ECONOMY Green jobs (118-119) EUROPEAN UNION History (p.120-121) HUNGER CRISIS Water is a Human Right (p. 140-141) TOPICAL ISSUES European Member States (research) ECB , UNESCO (research) Famous people of th 21th Century : Nelson Mandela, Steve Jobs, Bill Gates, Mark Zuckerberg (research) THE WORLD OF WORK How to write a covering letter How to write a C.V. Europass and examples of CV (online activities) Microlingua settoriale Da G. Bernardini, T.A. Blundo, Thermal Exchange, HOEPLI, 2009. Unit 4 Alternative Sources of Energy Solar energy – Energy from wind and from earth - Other sources of energy Unit 7 Air conditioning Types of air conditioning - what's inside an air conditioner – materials Unit 8 Refrigeration A short history of refrigeration - Different types of refrigeration – Refrigerators Unit 9 Heating (p.101) What is central heating? 14 Unit 11 Water network How to bring water to houses or other places, filters, sewerage Unit 12 Smart consumptions (p.140-141) Our carbon footprints and how to save intelligently the Earth's resources Belluno, 15 maggio 2014 L’ Insegnante I rappresentanti degli allievi Classe 5 sez. TT MATERIA INSEGNANTE: ORE SETT.LI: Elementi di Diritto ed Economia PATRIZIA BURIGO 2 FINALITA’ DELL’INSEGNAMENTO: Fornire le conoscenze di base del diritto e dell’economia per poter interpretare il funzionamento del sistema economico industriale, far acquisire una visione organica delle principali dinamiche organizzativo-economiche dell’azienda . E’ opportuno precisare che: - Nel biennio la materia Discipline Giuridiche ed Economiche prevede due ore settimanali di lezione durante le quali vengono appresi gli elementi fondamentali del diritto costituzionale ed elementi di economia; - Negli ultimi anni nelle sezioni dei Termotecnici l’insegnamento del Diritto e dell’Economia (che precedentemente prevedeva 2 ore anche nella classe quarta) viene impartito solo nella classe quinta - Svolgere , almeno in buona parte, il vasto programma, comprendente gli istituti principali del diritto civile e commerciale obbliga a semplificarne parzialmente i contenuti e a cercare di trattare, seppur con un accettabile grado di approfondimento, i temi più rilevanti, quali la proprietà, le obbligazioni, il contratto, l’imprenditore, le società. - Per le ragioni suesposte, pur con tutto l’impegno di insegnante ed degli alunni, la trattazione degli argomenti risponde in modo stretto alle finalità già richiamate ( stabilite a livello ministeriale): ” fornire le conoscenze di base di economia e diritto, per l’interpretazione del sistema economico industriale”. 15 OBIETTIVI GENERALI: Al termine della classe quinta, l’alunno deve: 1. conoscere: - le situazioni giuridiche soggettive - i diritti sulle cose - il rapporto obbligatorio - l’ Illecito civile e responsabilità contrattuale ed extracontrattuale - la nozione giuridica di imprenditore - la figura dell’imprenditore commerciale e il suo Statuto, i segni distintivi, l’azienda, - la nozione di società, i concetti di autonomia patrimoniale perfetta e imperfetta, le principali differenze tra società di persone e società di capitali 2. essere in grado di: - esprimersi con un linguaggio tecnico appropriato - scegliere in una situazione problematica semplice (caso giuridico) i dati significativi per la sua soluzione - presentare un panorama aziendale sufficientemente articolato 3. acquisire la capacità: - di cogliere la dimensione economica e giuridica dei problemi - di interpretare il funzionamento dei principali istituti del diritto privato - di richiamare gli elementi di diritto a supporto della soluzione di semplici problemi inerenti ai rapporti giuridici presenti nella nostra società METODO DI INSEGNAMENTO: I vari argomenti sono stati proposti attraverso lezione frontale partecipata. Per quanto attiene al diritto commerciale, la lezione è stata sviluppata, attraverso l'iniziale presentazione dell’argomento e il successivo richiamo delle pre-conoscenze, assegnando poi, quale esercitazione pratica, semplici situazioni giuridiche di fatto da risolvere. Sono stati utilizzati i linguaggi specifici delle discipline per far acquisire codici linguistici appropriati TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE: Sono state effettuate verifiche, diversamente strutturate a seconda del programma affrontato. Oltre all’interrogazione di tipo colloquio orale, fondamentale per valutare l’acquisizione del linguaggio tecnico specifico, sono stati somministrati agli alunni brevi casi giuridici da risolvere. I criteri di valutazione adottati sono stati determinati in conformità a quanto stabilito nel P.O.F. di Istituto. STRUMENTI: Nella prima parte dell’anno è stato utilizzato il libro di testo e il Codice Civile per l’interpretazione degli articoli più significativi del diritto civile. LIBRI DI TESTO: CROCETTI-FINI: “ Diritto ed economia industriale” - Tramontana SITUAZIONE DELLA CLASSE E OBIETTIVI RAGGIUNTI: 16 La classe ha dimostrato ampia disponibilità al dialogo educativo e l’ interesse per la disciplina è stato costante . L’impegno nello studio è stato più che buono anche se con forme diverse di approfondimento. Una buona parte della classe ha comunque evidenziato continuità nell’applicazione riportando risultati mediamente discreti o buoni. La maggior parte della classe ha comunque raggiunto risultati discreti o buoni. Tutti gli alunni hanno raggiunto gli obiettivi minimi stabiliti. Il comportamento è sempre stato molto rispettoso e disponibile. CONOSCENZE: Quasi tutti gli alunni ha raggiunto discrete o più che discrete conoscenze dei contenuti disciplinari, con risultati adeguati. COMPETENZE: Buona parte degli alunni riesce ad utilizzare le conoscenze per risolvere semplici casi di diritto civile. CAPACITA’:Mediamente la classe evidenzia più che accettabili o discrete capacità di interpretazione delle norme giuridiche e dei fondamenti giuridici del sistema azienda. Programma 5 ° Termot. 2014 Situazioni giuridiche soggettive: -I soggetti: persone fisiche - Il sistema di protezione degli incapaci - Le organizzazioni collettive : autonomia patrimoniale - L’oggetto del diritto I diritti sulle cose: - I caratteri dei diritti reali - Il diritto di proprietà - I limiti al diritto di proprietà - I modi di acquisto della proprietà - La tutela della proprietà - I diritti reali su cosa altrui - I diritti reali di godimento - Le situazioni possessorie: detenzione, possesso; effetti (possesso vale titolo, usucapione)/tutela Il rapporto obbligatorio: -Il concetto e le fonti delle obbligazioni - Gli elementi del rapporto obbligatorio - La classificazione delle obbligazioni in base ai soggetti( obbligazioni solidali e parziarie) - Le obbligazioni pecuniarie - La prestazione: caratteri - Le obbligazioni di mezzo e di risultato 17 Illecito e responsabilità: - Cenni su illecito civile contrattuale e extracontrattuale - La mora del debitore e del creditore - la garanzia patrimoniale specifica: pegno, ipoteca, privilegio Contratto in generale - Il contratto: nozione , autonomia contrattuale, contratti atipici elementi essenziali Diritto commerciale - L’imprenditore: definizione dell’art. 2082 c.c., piccolo imprenditore, lo statuto del piccolo imprenditore, l’impresa familiare, lo statuto dell’imprenditore commerciale - Azienda, segni distintivi e loro tutela - Le società : impresa collettiva, il contratto di società, soggettività e personalità giuridica, capitale e patrimonio sociale, classificazione - Cenni generali sulle società di persone e di capitali: principali differenze. Attività integrativa Al fine di favorire la conoscenza della complessa realtà aziendale, del mondo del lavoro e l’apprendimento delle tecniche necessarie per la ricerca d’impiego, gli allievi hanno partecipato ad un corso di 4 ore in orario curriculare tenuto da un professionista, patrocinato dalla G. Group. Belluno 15 maggio 2014 L’ Insegnante I rappresentanti degli allievi Materia: MATEMATICA Insegnante: Mercorillo Giuseppa RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE Una buona parte della classe è costituita da alunni seri e motivati, che hanno conseguito risultati soddisfacenti, seppur con entità e gradi diversi, anche grazie all’impegno profuso e a un atteggiamento positivo e costruttivo nei confronti della disciplina. Un numero esiguo di studenti mostra difficoltà più marcate e una preparazione frammentaria, disorganica e non sempre completamente sufficiente, con dei segnali di miglioramento avvenuti nell’ultimo periodo per un maggior impegno profuso. 18 Anche se in modo diversificato, sono state acquisite conoscenze, competenze e capacità corrispondenti nel complesso alle aspettative didattiche. Obiettivi realizzati nel quinto anno Obiettivi generali dell’insegnamento della matematica: 1. Saper elaborare informazioni ed utilizzare consapevolmente metodi, strumenti e modelli matematici. 2. Acquisire conoscenze a più elevati gradi di astrazione. 3. Sviluppare l’attitudine a riesaminare criticamente le proprie conoscenze. Obiettivi specifici raggiunti nel V° anno 1. Calcolo di integrali di funzioni semplici e composte, calcolo dell’area di una superficie piana, calcolo del volume di un solido di rotazione. 2. Risoluzione di equazioni differenziali. Metodo di insegnamento La lezione frontale è stata utilizzata per il tempo necessario alla trattazione dei contenuti e si è preferito l’ampio uso di esercitazioni in classe con l’obiettivo di coinvolgere il più possibile personalmente gli alunni nella risoluzione degli esercizi. Attività di recupero così articolate: • a gennaio, settimana di recupero/approfondimento in orario curricolare; • recuperi in itinere. MEZZI E STRUMENTI UTILIZZATI - Libro di testo: Bergamini – Trifone - Barozzi Corso base verde di matematica Zanichelli Operando opportune sceltesui contenuti, ho organizzato le varie unità didattiche mantenendo un filo diretto e costante con il libro di testo, che è stato utilizzato dagli studenti come fondamentale strumento di lavoro. SPAZI E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO Spazi: aula. Tempi: 2 ore settimanali CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE USATI Verifiche - Orali di tipo formativo e sommativo; 19 - prove scritte tradizionali; - prove strutturate; - due prove di simulazione del terzo scritto, tipologia “B”, che ho valutato attribuendovi sia una votazione in quindicesimi che in decimi.. Valutazione Per quanto riguarda i criteri di valutazione si è fatto riferimento a quanto previsto dal P.O.F. Le prove scritte sono state valutate con una base a punteggio oggettivo stabilito per tipo e livello di difficoltà per esercizio. Nella valutazione finale periodica si è tenuto conto dei risultati delle varie prove svolte, della partecipazione al dialogo educativo, dell’impegno e dell’interesse dimostrato, dei progressi rispetto al livello di partenza. PROGRAMMA SVOLTO INTEGRALI INDEFINITI Primitiva di una funzione. Definizione di integrale indefinito e suo significato geometrico.Integrale generale e integrale particolare. Proprietà: integrale del prodotto di una costante per una funzione continua, integrale della somma di funzioni continue. Integrale di xα, , senx, cosx, ex, ax, funzioni la cui primitiva è una funzione composta(senf(x), cosf(x), ef(x), [f(x)]n, ln|f(x)|). Regole di integrazione: integrazione per parti con dimostrazione, integrazione di particolari funzioni razionali fratte( il numeratore è la derivata del denominatore, il denominatore è un monomio, il grado del numeratore è ≥ al grado del denominatore, il numeratore è di grado ≤ 1 e il denominatore è di secondo grado con ∆>0). INTEGRALI DEFINITI. Il trapezoide. Calcolo dell’area di un trapezoide. Integrale definito di una funzione positiva o nulla. Proprietà: additività, somma, prodotto di una costante per una funzione, integrale di una funzione costante e sua interpretazione grafica. Teorema della media e significato geometrico. Il valore medio di una funzione. Calcolo dell’integrale definito. Calcolo delle aree: funzione positiva o nulla, funzione negativa, funzione in parte positiva e in parte negativa, due funzioni delimitano una superficie chiusa. Volume di solidi di rotazione. Volume del cono, del cilindro, della sfera. EQUAZIONI DIFFERENZIALI. Definizione di equazione differenziale, integrale dell’equazione, curva integrale, integrale generale, ordine. Equazioni differenziali del 1° or dine: forma implicita e forma esplicita. Problema e teorema di Cauchy per un’equazione del primo ordine. Equazioni differenziali del tipo y’=f(x), a variabili separate e separabili. Equazioni differenziali del tipo y(n)=f(x). Equazioni differenziali del secondo ordine lineari omogenee a coefficienti costanti. Belluno, 15 maggio 2014 20 Per presa visione L'insegnante gli allievi MECCANICA MACCHINE E TERMOTECNICA Classe Quinta Termotecnica Ore settimanali 8 (4) Docenti anno scolastico 2013/14 otto con quattro di compresenza Durante Fausto Dalla Balla Giuseppe Programma svolto Meccanica applicata Alberi e assi Dimensionamento e verifica Perni portanti e di spinta Perni di estremità ed intermedi Cuscinetti a strisciamento Pressione media Riscaldamento Cuscinetti a rotolamento Tipologie Collegamenti albero-mozzo Chiavette linguette e profili scanalati Giunti Giunti rigidi Giunti elastici Giunti mobili e articolati (cenni) Trasmissioni con cinghie Classificazione Rapporto di trasmissione Dinamica dei corpi rigidi rotanti Angolo di sfasamento delle manovelle per motori a più cilindri Equilibratura statica e dinamica Il volano Tipologie Molle Classificazione Molle a elica cilindrica Caratteristica della molla Molle in serie e in parallelo Macchine a fluido Secondo principio della Termodinamica Cicli diretti e inversi Rendimento e coefficiente di prestazione Ciclo di Carnot Entropia e piano T-S Motori alternativi a combustione interna Classificazione generale Grandezze caratteristiche Motori a due tempi (cenni) Motori a quattro tempi a ciclo Otto e Diesel Ciclo ideale e ipotesi di base 21 Ciclo indicato Rendimenti e parametri motoristici Relazioni tra i parametri che determinano la potenza utile erogata da un motore Potenza Coppia Pressione media Sovralimentazione e interrefrigerazione Turbocompressore Combustione nel motore ad accensione comandata e per compressione Applicazione del motore all’autoveicolo Bilancio termico di un motore a combustione interna Cogenerazione per un impianto fisso Sistema aperto Primo principio della Termodinamica Entalpia Vapori Cambiamento di fase Trasformazione isotermobarica Titolo di una miscela liquido-vapore Tabelle Diagramma di Mollier Espansione isoentropica e reale in turbina Rendimento isoentropico Compressione isoentropica e reale nel compressore Rendimento isoentropico Impianti a vapore Cicli Rankine e Hirn Rendimento dell’impianto a vapore Aumento del rendimento del ciclo di Hirn Aumento della temperatura finale di surriscaldamento Aumento della pressione di vaporizzazione Abbassamento della pressione di condensazione Surriscaldamenti ripetuti Rigenerazione e spillamenti Impianti di cogenerazione Generatori di vapore Elementi Grandezze caratteristiche Economizzatore Evaporatore Surriscaldatore Preriscaldatore (cenni) Rendimento e perdite Turbine a vapore Classificazione Rendimenti e perdite Condensatori Obiettivi della condensazione Pressione al condensatore e grado di vuoto Condensatore a superficie Caratteristiche costruttive Potenza termica al condensatore e dell’ acqua di raffreddamento Equazione base dello scambiatore Cicli inversi Impianto di refrigerazione Pompa di calore Coefficienti di prestazione Piano pressione - entalpia Cicli frigorigeni a compressione di vapore Ciclo ideale e ciclo reale Fluidi frigoriferi Laboratorio Rilevazione dei dati Smontaggio Montaggio di: Elettropompe Elettroventilatori 22 Elettrocompressori Motori a combustione interna monocilindrico e quattro cilindri Taglio manuale con seghetto e taglia tubi di tubi zincati Filettatura manuale ½ pollice e 1 pollice Filettatura con filettatrice elettrica Supertronic Utilizzo di canapa e teflon Assemblaggio di curve e manicotti Taglio manuale su tubi in rame da 14mm a 22mm Sagomatura tramite curvatubi Blend Saldatura di tubi tramite saldatrice a pinza Rothemberg 2000 Saldatura a cannello Foratura su tubi in rame tramite svasatrice Rothemberg Allargatrice Rothemberg Realizzazione di un complessivo riguardante un collettore in rame con saldobrasatura e verifica della tenuta Saldatura ossiacetilenica di elementi cilindrici in acciaio Gruppo frigorifero e pompa di calore della ISI MEZZI Testi adottati: G. Anzalone P. Bassignana G. Brafa Musicoro Corso di Meccanica. Solidi. Volume 3 HOEPLI G. Cornetti F. Millo Macchine termiche volumi A e B Il capitello CD dell’ ENEL su Manutenzione Centrali Termoelettriche Energie Rinnovabili SPAZI Laboratorio di Termotecnica Aula IC Laboratorio Macchine a fluido Aula FE METODI E TEMPI Introduzione dell' argomento Trattazione teorica con frequente riferimento ai testi Applicazioni numeriche di complessità crescente La ripartizione delle ore è stata mediamente compatibilmente con il Laboratorio: Primo Quadrimestre: 4 ore di Meccanica 4 ore di Macchine Secondo Quadrimestre 8 ore di Macchine 23 VERIFICHE Prevalenti di tipo scritto: in preparazione alla Seconda Prova con utilizzo di Manuali Tabelle e Diagrammi in preparazione alla Terza Prova con domande in particolare riguardanti gli argomenti di Macchine, risposte da 8 a 12 righe e assegnazione di un tempo pari a 10 minuti in media per domanda. DISCIPLINA E PROFITTO Sono stato il Docente di questa Classe solo al Quinto Anno. Dal punto di vista disciplinare non ci sono mai stati problemi. Gli allievi nel corso dell' anno hanno dimostrato interesse e attiva partecipazione. Globalmente il profitto è discreto. La partecipazione alle attività di Laboratorio è sempre stata positiva. prof. Durante Fausto prof. Dalla Balla Giuseppe i rappresentanti degli allievi Foltran Alessio Mario Stefano IMPIANTI TERMOTECNICI Insegnante: Prof. Pietro CANTON Ore settimanali 6 OBIETTIVI Il corso si è proposto, principalmente, di far conoscere agli allievi i fondamenti teorici, le tecniche e le tipologie impiantistiche dei sistemi di condizionamento. Tali conoscenze permetteranno loro di comprendere i processi legati al trattamento dell’aria e sviluppare le scelte di progetto per semplici impianti di condizionamento. Obiettivi minimi: saper effettuare le scelte idonee per ottenere le condizioni di comfort; saper identificare e quantificare le diverse forme di calore sensibile e latente; saper operare sul diagramma psicrometrico e rappresentare graficamente le trasformazioni relative all’aria; essere in grado di elencare e descrivere i vari componenti di una unità di trattamento dell’aria (UTA); conoscere le diverse tipologie di impianti, sapendo proporre soluzioni impiantistiche adeguate in funzione dei vantaggi o degli svantaggi delle varie tipologie, nel rispetto delle norme vigenti; essere in grado di operare un dimensionamento di massima di una rete aeraulica; Conoscere le basi dell’acustica tecnica e saper effettuare calcoli della propagazione del suono in campo aperto e chiuso; conoscere i principi di funzionamento di un ciclo frigorifero e di una pompa di calore; valutare la convenienza di un impianto a pompa di calore in termini energetici ed economici; avere le competenze necessarie per rappresentare in modo appropriato schemi di impianti termotecnici. 24 METODO D’INSEGNAMENTO Ho adottato la lezione frontale classica. Talvolta gli argomenti sono stati sviluppati coinvolgendo gli allievi in discussioni su problemi specifici per poter approfondire le conoscenze acquisite in altre discipline. Gli argomenti sono stati trattati in modo semplificato rinunciando alle dimostrazioni rigorose. Più che gli aspetti teorici, sono stati messi in evidenza gli aspetti operativi. E’ stato utilizzato il libro di testo Impianti termotecnici di G. Golino e G.F. Liparoti - editore Hoepli. Per alcune parti del programma sono state fatte integrazioni con fotocopie tratte da norme UNI, testi di termotecnica, cataloghi dei costruttori, dal manuale del termotecnico a cura di Nicola Rossi. Inoltre numerosi file inerenti gli argomenti trattati sono stati resi disponibili sulla cartella condivisa sul server della scuola. VALUTAZIONI E VERIFICHE Gli allievi sono stati valutati per verificare il grado di acquisizione degli obiettivi operazionali. Le prove adottate sono: interrogazioni, test a risposta aperta, prove scritte di tipo tradizionale con sviluppo di calcoli e dimensionamenti e/o verifiche, prove grafiche (rappresentazioni di impianti e schemi). RISUTATI OTTENUTI Nel complesso il profitto è stato più che sufficiente. Qualche alunno si è distinto raggiungendo risultati buoni o ottimi. Altri sono arrivati stentatamente ai limiti della sufficienza dimostrando delle difficoltà nell’affrontare le parti più teoriche del programma. Per alcuni l'interesse è stato modesto e la partecipazione non è stata supportata da curiosità culturale o tecnica. Lo studio domestico, solo finalizzato alle verifiche, è stato saltuario. Per alcuni l’impegno nelle ore dedicate alle prove grafiche e stato modesto. Vanno però segnalati alcuni studenti che si sono distinti per interesse, capacità e risultati raggiunti. ELENCO DEGLI ARGOMENTI TRATTATI IMPIANTI DI CONDIZIONAMENTO I) Psicrometria Richiami di termodinamica: principi fondamentali, gas perfetti, vapore. Aria umida: definizioni, proprietà, grandezze fondamentali. Diagrammi psicrometrici (Carrier/ASHRAE). II) Interventi sull’aria umida Miscelazione. Calore sensibile, latente, totale; fattore di carico; potenza termica; interventi sulla temperatura: riscaldamento e raffreddamento sensibile; interventi sull’umidità: umidificazione; interventi sulla temperatura e sull’umidità: riscaldamento con umidificazione e raffreddamento con deumidificazione. Climatizzazione estiva a tutta aria esterna e con ricircolo. Condizionamento invernale. Calcoli e dimensionamento delle sezioni di trattamento dell’aria. III) Il benessere termoigronometrico Criteri di valutazione del benessere: cenni sulle relazioni di Fanger; condizioni termoigronometriche interne ed esterne di progetto. Stima dei carichi termici estivi con metodo Carrier IV) Unità di trattamento dell’arìa Principali componenti tecnici di un impianto di climatizzazione. Rappresentazioni schematiche di una centrale di condizionamento (UTA). Componenti: serrande motorizzate, batterie, filtri, umidificatori, ventilatori, recuperatori di calore, silenziatori. Elementi di acustica. Il rumore negli impianti di climatizzazione: cause; accorgimenti e dispositivi per l’attenuazione del rumore nelle canalizzazioni; barriere acustiche in campo aperto; rumore all’interno degli ambienti. Isolamento acustico tra ambienti. V) Tipologie di impianti Classificazione e caratteristiche principali. Impianti a sola aria a portata costante: a un canale monozona, con post-riscaldamento locale, multizone; a due canali. Impianti a sola aria VAV: monocondotto, a doppio canale. Impianti a sola acqua a 2 e 4 tubi: impianti con soli ventilconvettori. 25 Impianti misti: impianti con ventilconvettori e aria primaria. Impianti ad espansione diretta VRF. Applicazioni impiantistiche consigliate in funzione della tipologia degli edifici. VI) Rete aeraulica e canalizzazioni Moto dell’aria nei canali: principi della distribuzione; accorgimenti per le canalizzazioni; perdite di carico continue e localizzate. Cenni sul bilanciamento. Dimensionamento di massima di una rete di canali d’aria. Elementi terminali: diffusori, bocchette, griglie di ripresa. IMPIANTI A CICLO INVERSO Cicli frigoriferi e pompe di calore: componenti, rappresentazione, EER e COP; fluidi frigoriferi; diagramma ph; impianto con doppio compressore. Elementi costitutivi: compressore, evaporatore, condensatore, valvola di laminazione. LABORATORIO e DISEGNO Rappresentazione secondo norme UNI. Disegno di una UTA. Disegno di schemi idronici di impianti di condizionamento. Disegno di un impianto di trattamento aria ( UTA, canali, sistema di diffusione dell’aria). Rilievo parziale e restituzione grafica dell’impianto dell’’Istituto Segato. Belluno, 02 maggio 2014 Per presa visione gli allievi ___________________________ L’insegnante ______________________________ (prof. Pietro Canton) ___________________________ L'insegnante tecnico pratico ______________________________ (prof. Mauro Spada) MATERIA: SISTEMI AUTOMATICI INSEGNANTE: DE BIASI SILVIA DALLA BALLA GIUSEPPE ORE SETTIMANALI: 4 OBIETTIVI GENERALI Al termine del corso l'allievo dimostra di: • avere maturato la tendenza al progressivo arricchimento del bagaglio culturale di conoscenze personali; • saper interpretare la documentazione tecnica del settore; • essere in grado di scegliere le attrezzature e la componentistica in relazione alle esigenze dell'area professionale; • saper valutare le condizioni d'impiego dei vari componenti sotto l'aspetto della funzionalità e della sicurezza; 26 • • saper utilizzare consapevolmente metodi di calcolo e strumenti informatici; fornire la capacità di cogliere le interazioni del settore elettrico elettronico con quelle più specifiche del settore termotecnica. OBIETTIVI SPECIFICI Gli obiettivi del corso sono i seguenti: saper interpretare la documentazione tecnica del settore; essere in grado di scegliere le attrezzature e la componentistica in relazione alle esigenze professionali e saperne valutare sicurezza ed affidabilità; saper usare in modo consapevole metodi calcolo e strumenti informatici; aver acquisito conoscenze nei settori degli impianti (pneumatici, elettropneumatico, oleodinamico), dei sistemi programmabili (PLC), della componentistica elettrica ed elettronica; conoscere i sistemi di regolazione e controllo relativamente agli impianti termotecnica. METODO D’INSEGNAMENTO I metodi d'insegnamento utilizzati sono stati: la lezione frontale: utilizzata per la spiegazione degli argomenti teorici previsti, nel proporre esercitazioni esemplificative di completamento agli argomenti teorici trattati, nelle spiegazioni inerenti l'utilizzo del PLC e la stesura dei relativi programmi. La lezione frontale non è comunque stata intesa in senso stretto in quanto è stato stimolato l’intervento diretto ed attivo da parte degli allievi. Infatti gli allievi sono stati sollecitati a risolvere autonomamente, sulla base delle esercitazioni esemplificative svolte dall’insegnante, ulteriori esercizi, successivamente corretti dal docente. Inoltre gli allievi sono stati stimolati, in relazione a taluni argomenti, a ricercare ed ad approfondire i collegamenti con altre discipline quali la matematica (equazioni differenziali del primo e del secondo ordine, i regolatori), impianti (regolazione e controllo), macchine (regolazione impianti frigoriferi e pompe di calore). Le esercitazioni in laboratorio: ogni singolo allievo ha svolto singolarmente in laboratorio esercitazioni inerenti la realizzazione di circuiti elettropneumatici programmabili. Alle esercitazioni esplicative proposte e risolte dall’insegnante sono seguite esercitazioni proposte dall’insegnante ma svolte autonomamente da ogni singolo allievo, sia nella stesura del programma del circuito di comando che nel montaggio del circuito di potenza. Il processo d’insegnamento/apprendimento utilizzato è stato fondamentalmente quello del sapere/saper fare: infatti ogni esercitazione di laboratorio assegnata è stata prima risolta a tavolino e poi realizzata in laboratorio al fine di verificarne il corretto funzionamento. GLI SPAZI Gli spazi utilizzati sono stati: l’aula: utilizzata per lo svolgimento delle lezioni frontali; il laboratorio d’informatica: utilizzato nelle attività di laboratorio per la stesura dei programmi fuori linea dei circuiti di comando utilizzando il software V3.2 step 7; il laboratorio di sistemi ed automazione industriale: utilizzato nelle attività di laboratorio per il montaggio del circuito di potenza, per il trasferimento dei programmi dei circuiti di comando realizzati fuori linea e per la verifica del corretto funzionamento del circuito nel suo insieme. VERIFICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE Le verifiche sono state condotte con cadenza all’incirca mensile su argomenti di contenuto omogeneo. Per i criteri di valutazione si rimanda a quanto definito nel POF. 27 SITUAZIONE GENERALE DELLA CLASSE Gli allievi hanno dimostrato mediamente un sufficiente impegno ed interesse nei confronti delle attività svolte, anche se differenziato. Il comportamento è stato a volte vivace ma sostanzialmente corretto. Il profitto mediamente ottenuto può ritenersi accettabile anche se diversificato: infatti mentre alcuni allievi hanno ottenuto risultati brillanti, altri hanno ottenuto risultati discreti/buoni infine molti altri hanno ottenuto risultati appena sufficienti. PROGRAMMA Elettropneumatica programmabile Architettura del PLC (Programmable Logic Controller) Logica cablata e programmabile. Schema a blocchi. Alimentatore, CPU, memorie, moduli di ingresso e di uscita. Programmazione Programmazione del PLC Siemens 200. Realizzazione di circuiti combinatori e sequenziali con e senza segnali bloccanti. I temporizzatori. I contatori. Esercitazioni. Teoria dei sistemi di controllo Introduzione Definizione di sistema, classificazione dei sistemi, modello, simulazione, processo, ingressi ed uscite. Sistemi di controllo Definizione di sistemi di controllo, tipologie di sistemi di controllo( catena aperta e chiusa) e loro caratteristiche, esempi di sistemi di controllo a catena chiusa: sistema di controllo del livello di liquido in un serbatoio, sistema di controllo della temperatura in un forno a resistenza. Esempi di sistemi di controllo, retroazione positiva e negativa, il controllo digitale. Teoria dei sistemi: il modello matematico Sistemi di primo ordine: evoluzione libera, evoluzione forzata, risposta ad un ingresso a gradino. Sistemi di secondo ordine: evoluzione libera, evoluzione forzata, risposta ad un ingresso a gradino. Esercizi applicativi. Trasformata di Laplace, soluzione di equazioni differenziali e funzioni di trasferimento. Sistemi di controllo a catena chiusa e funzioni di trasferimento (catena aperta, chiusa, elemento di retroazione).Esercizi. Esempio: controllo proporzionale di posizione. Stabilità assoluta e stabilità relativa. Criteri di stabilità assoluta. Analisi delle radici del polinomio caratteristico e del denominatore della funzione di trasferimento della catena chiusa. Esercizi. Tipologie di sistemi di controllo e regolatori Tipologie di controlli: controllo on-off, controllo flottante, controllo proporzionale, controllo proporzionale integrato PI, controllo proporzionale derivato PD, controllo proporzionale integrato-derivato PID. I regolatori. Esercitazioni di laboratorio: impostazione dei parametri in un regolatore on-off per il controllo dio temperatura di un impianto. Valvole di regolazione Le valvole. Classificazione. Caratteristiche di una valvola: tipo otturatore, tipo fluido, tipo collegamenti con la tubazione, diametro nominale, numero di vie, curve caratteristiche, pressione nominale, pressione di esercizio, coefficiente di portata, portata minima regolabile, capacità di regolazione. Curva caratteristica teorica, reale e di funzionamento per valvole a due e tre vie. Autorità e rapporto di pressione. Scelta di una valvola di regolazione. 28 Attuatori elettrici Il motore asincrono trifase: struttura e principio di funzionamento. Schema azionamento. I raddrizzatori: monofase ad una e due semionde, trifase, diodi, diodi SCR e GTO. L’inverter: monofase, trifase e PWM. Regolazione e controllo negli impianti La compensazione: definizione, la compensazione invernale, estiva, all’irraggiamento, limite massimo e minimo. Norma UNI 9511: rappresentazione grafica di componenti d’impianti e di componenti per la regolazione automatica. Impianti di riscaldamento a radiatori: impianti a radiatore con una o più caldaie regolazione con termostato ambiente, compensazione climatica, compensazione all’irraggiamento, con valvole di zona, circuiti anticondensa, valvole termostatiche, sonde ambiente. Cenni sulla regolazione degli impianti radianti a pavimento e con termoventilatori centralizzati e di zona. Analisi di schede tecniche di un regolatore climatico, di un termostato, di una valvola miscelatrice. Impianto acqua calda per uso igienico sanitario: introduzione sulla produzione dell’acqua calda con sistemi istantanei e ad accumulo. Riscaldamento dell’acqua con boiler impiegante l’acqua del circuito con radiatori. Valvole miscelatrici. Impianti con collettori solari: regolazione di base dei collettori solari, il regolatore differenziale, esempi di schemi di impianti con collettori solari per produzione acqua calda sanitaria (con uno e piu’ accumuli e con integrazione della caldaia). Impianti di ventilazione e di condizionamento: introduzione, schema generale di una centrale di condizionamento, classificazione degli impianti. Regolazione della temperatura: in funzione della temperatura ambiente, della temperatura esterna, con limite di temperatura di mandata, termostato antigelo. Regolazione delle serrande: regolazione con minimo d’aria fisso di progetto, regolazione manuale a distanza, regolazione in funzione della temperatura esterna, regolazione in funzione della temperatura ambiente, regolazione in funzione delle temperature ambiente-esterna-ripresa. Regolazione dell’umidità: regolazione della temperatura di rugiada senza compensazione e con compensazione della temperatura esterna e della temperatura di rugiada. Regolazione diretta con umidostato ambiente. Umidificazione ad acqua ed a vapore. Regolazione con sonda ambiente d’umidità. Regolazione della pressione: controllo in sovrapressione ed in depressione. Impianti di condizionamento dell’aria con terminali: impianti con ventilconvettori ed induttori con una e due batteria ed impianti con due, tre e quattro tubi. Regolazione di macchine motrici Macchine motrici ed operatrici, curve caratteristiche, punto di lavoro, funzionamento stabile ed instabile, grado di insensibilità, statismo. Regolazione motore endotermicoalternatore. Regolazione turbina idraulica-alternatore, regolazione turbina a vaporealternatore. Trasduttori di velocità: encoder incrementale, ruota fonica, dinamo tachimetrica. Impianti frigoriferi e con pompa di calore: il ciclo frigorifero, i condensatori, gli evaporatori L’alimentazione automatica degli evaporatori: valvola manuale, il tubo capillare, valvola d’espansione automatica,. la valvola termostatica, le valvole a galleggiante. I regolatori di livello. La valvola barostatica. Il regolatore di capacità. Il regolatore termostatico. La valvola d’acqua automatica. I termostati. I pressostati. La produzione del freddo negli impianti di condizionamento: raffreddamento diretto ed indiretto con relative regolazioni. Cenni sulle pompe di calore e la relativa regolazione. Belluno 15 maggio 2014 29 Firma dei rappresentanti di classe ___________________________ ___________________________ Firma dei docenti _________________________ _________________________ ISIS G.Segato Belluno Classe 5a Termotecnici Anno scolastico 2013-14 Educazione Fisica Finalità In sintonia con il P.O.F. ed assieme alle altre discipline l’Educazione Fisica promuove lo sviluppo di una personalità autonoma facendo riferimento ad un modello di intelligenza multipla dove quella verbale e logico matematica (dominanti nell’attuale sistema scolastico) sono affiancate da quella motoria, spaziale, interpersonale. Obiettivi Conformemente ai programmi ministeriali si è mirato allo: • • • Sviluppo e consolidamento degli schemi motori di base (rotolare, strisciare, afferrare, lanciare, calciare, arrampicare, correre, saltare). L’utilizzo di tali moduli di base permette di trasferire in modo reversibile operazioni mentali dal controllo automatico al controllo volontario. Sviluppo della gestualità, che si innesta sui moduli di base, attraverso il miglioramento delle capacità condizionali e coordinative. Sviluppo delle abilità motorie e sportive in relazione alle discipline proposte come momento di espressione della personalità attraverso la motricità. Obbiettivi minimi Conoscenza Conoscere i principi fondamentali e la tecnica di base delle discipline praticate. Saper descrivere le regole principali delle attività individuali e degli sport di squadra proposti. Conoscere i concetti teorici inerenti alle tematiche delle attività svolte. Competenza Eseguire con sufficiente precisione le tecniche di base di attività e di almeno due sport di squadra. Controllare il proprio corpo in situazioni motorie e ambienti diversi. Saper eseguire (esprimere) abilità motorie e sportive in funzione di uno scopo richiesto. Capacità Saper adattare capacità e conoscenze acquisite a situazioni tecnico-tattiche diversificate. Valutare l’utilizzo della propria energia in funzione del carico esterno assegnato: (peso, gravità, avversario, durata) Mezzi Sono stati suddivisi in attività individuali e di gruppo. Attività individuali nelle quali il soggetto si trovi in situazioni mirate utilizzando moduli codificati e non codificati. Attività di gruppo come momento di apprendimento da parte del soggetto nell’acquisire e svolgere un ruolo individuale e personale di interazione fra più soggetti. 30 La prospettiva di lavoro verso l’obiettivo maturazione della personalità dell’individuo utilizza lo sviluppo di temi gestuali per stabilire delle associazioni tra famiglie di movimenti o di situazioni evidenziandone il transfert in ambito motorio. Mira infine alla collaborazione interdisciplinare, di verifica dei contenuti e degli ulteriori aspetti che la disciplina offre in campo fisiologico, fisico, espressivo e intellettivo oltre che tecnico di base. Ciò contribuisce a verificare la valenza estetica del gesto e del movimento, i cui valori di raffinazione sono i veri educatori dello spirito dei soggetti. Verifiche Prove strutturate e non, inerenti ai contenuti trattati in ciascuna unità didattica, hanno fornito indicazioni sui livelli di partenza sui singoli allievi e sul livello medio del gruppo classe. Le verifiche in itinere vengono effettuate attraverso prove pratiche. Una verifica costante si rende inoltre possibile attraverso un’attenta osservazione degli allievi durante le attività in quanto, nella nostra disciplina, gli allievi sono impegnati in un processo continuo di fasi applicative. Nella valutazione complessiva non si tiene conto solo della preparazione finale, ma anche del livello iniziale quindi dei miglioramenti conseguiti da ciascun allievo, dalle capacità motorie individuali, nonché dall’impegno e dalla volontà profusi. Programma svolto Mobilità articolare Potenziamento e allungamento muscolare Arrampicata sportiva Acrobatica Acrogym Atletica Leggera Calcio a 5 Pallavolo Pallacanestro Pallamano 31 Dirigente Scolastico Prof. Salvatore Russotto _______________________________________ Prof.ssa Plonka Jadwiga Religione (1 ora) __________________________________________ Prof.ssa De Pellegrini Daria Italiano e Storia (5 ore) __________________________________ Prof.ssa Ricchio Luigina Inglese (2 ore) ____________________________________________ Prof.ssa Burigo Patrizia Elementi di Diritto ed Economia (2 ore) ________________________ Prof.ssa Mercorillo Giuseppa Matematica (2 ore) ____________________________________ Prof. Durante Fausto Meccanica Macchine e Termotecnica (8 ore) _______________________ Prof. Canton Pietro Impianti Termotecnici (6 ore) ____________________________________ Prof.ssa De Biasi Silvia Sistemi automatici e Controllo (4 ore) __________________________ Prof. Dalla Balla Giuseppe Lab. Macchine e Lab. Sistemi (6ore) ________________________ Prof. Spada Mauro Lab. Impianti (4ore) ____________________________________________ Prof. Mario Scienze Motorie e Sportive (2ore) _______________________________________ Rappresentante degli allievi Fortran Alessio ________________________________________ Rappresentante degli allievi Mario Stefano ________________________________________ Belluno, 15 maggio 2014 32
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