documento finale classe 5F

ISTITUTO TECNICO AGRARIO STATALE - “G. PASTORI” BRESCIA
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE QUINTA Sez. F
INDIRIZZO: SPERIMENTALE “CERERE UNITARIO”
Modulo: Produzione e Trasformazione
Elaborato nella seduta del 13 maggio 2014
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
MATERIA
DOCENTE
Religione
Prof. Montefusco Sandro
CONTINUITÀ
x
x
x
Italiano
Prof. Zanoni Paolo
x
Storia
Prof. Piccioni Marzio
x
Lingua stran. (Ingl.)
Prof.ssa Scifo Paola
x
Matematica
Chimica Agraria
Prof.ssa Cotrupi Caterina
Prof. Pinelli Massimo
Biologia Applicata
Prof.ssa Botti Maria
Tecniche di Gestione
Prof.ssa Botti Maria
Tec. di Prod. Animali
x
INS. TECNICO-PRATICO
CONTINUITÀ
x
x
x
x
x
Prof.ssa Zaniboni Franca
x
Prof. Costa Pierangelo
x
x
Prof.ssa Zucchi Giulia
x
x
Prof. Fornari Paolo
x
Zooeconomia
Prof. Bertoli Ivano
Prof.ssa Botti Maria
x
Prof.ssa Zucchi Giulia
x
Area di Progetto
Prof. Panepinto Paolo
x
Prof. Zucchi Giulia
x
Strutture zootecniche
Prof. Sarta Giorgio
x
Prof. Costa Pierangelo
x
Educazione fisica
Prof.ssa Modica Ignazia
Sostegno
Prof.ssa Calabrese Rosanna
x
x
x
x
x
x
x
ALUNNI
01
Aderenti
Federico
10
Giordano
Riccardo
02
Bussi
Cristian
11
Massardi
Sara
03
Capello
Martina
12
Parisi
Martina
04
Caravaggi
Michele
13
Pietta
Paolo
05
Coffetti
Camilla
14
Rosellini
Silvia
06
Cottini
Giulia
15
Salvoni
Andrea
07
Faroni
Anna
16
Tanfoglio
Davide
08
Fusi
Deborah
17
Varesi
Andrea
09
Gardini
Rachele
18
Zaina
Michele
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PROFILO PROFESSIONALE
Premesso che nell'ambito dell'istruzione secondaria superiore si va delineando la
tendenza ad una formazione globale dell'allievo, demandando la specializzazione
professionale a corsi post-diploma, e tenuto conto del tirocinio biennale e dell'esame
di Stato che il diplomato dovrà superare per svolgere la professione di Perito Agrario,
l'Istituto individua tra le proprie finalità anche quella di fornire agli allievi le necessarie
competenze per essere in grado di:
1. gestire aziende agrarie e di trasformazione o collaborare alla loro conduzione;
2. assistere, sotto l'aspetto tecnico, economico-contabile e fitoiatrico (cura delle
piante) aziende agrarie ed organismi associativi nell'ambito della produzione,
conservazione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli;
3. gestire strutture di trasformazione del settore agro-alimentare o collaborare alla
loro gestione;
4. prestare assistenza nella realizzazione di opere di miglioramento e di trasformazione delle realtà territoriali;
5. conoscere le problematiche economiche ed estimative riguardanti i fondi rustici,
interpretare ed attuare progettazioni aziendali, anche in funzione dell'assetto territoriale dal punto di vista ecologico e della difesa dell'ambiente;
6. fornire adeguate indicazioni sugli indirizzi e sulle scelte relative alla zootecnia e
alla modalità di allevamento;
7. prestare attività di tecnico intermedio nelle organizzazioni di servizi sia privati sia
pubblici.
OBIETTIVI PREFISSATI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
1
2
3
4
5
6
Obiettivi culturali
Osservare, conoscere e analizzare, anche da più punti di vista, le diverse realtà in modo da poter formulare giudizi ed
operare scelte in modo autonomo, motivato e consapevole
Esprimersi in modo preciso ed efficace e
comprendere significati ed implicazioni dei
messaggi altrui
Adattarsi con flessibilità ai diversi contesti e a situazioni professionali nuove,
attuando processi di educazione permanente anche attraverso l'attitudine
all'autoapprendimento
Obiettivi trasversali
Esprimersi efficacemente in
forma sia scritta che orale, utilizzando anche appropriati linguaggi tecnici
Analizzare ed interpretare testi
e documenti di diversa natura
Effettuare scelte e prendere
decisioni ricercando ed assumendo le opportune informazioni
Organizzare il proprio sapere
in modo interdisciplinare applicandolo ai diversi contesti
Esprimere giudizi adeguatamente motivati
Obiettivi comportamentali
Graduale superamento della visione
egocentrica della realtà e acquisizione di un'ottica più vasta che tenga conto del punto di vista e dei diritti altrui e li rispetti
Disponibilità al dialogo e al riesame
delle proprie posizioni attraverso il
confronto
Autocontrollo fisico ed emozionale
Capacità di lavorare produttivamente sia in modo autonomo che in
gruppo
Acquisizione del senso di responsabilità anche attraverso la consapevolezza delle conseguenze del
proprio operato sia per sé che per la
collettività
Elaborare dati ed analizzare
situazioni ed esperienze in
modo efficace per favorire
processi decisionali
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CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO
Il Consiglio di classe, vista la normativa vigente sull'attribuzione del credito scolastico, stabilisce quanto segue:
PREMESSO CHE
ogni allievo avrà una valutazione del credito scolastico individualizzato,
STABILISCE CHE
1. all‘alunno promosso senza debiti formativi, che ha frequentato con regolarità ed ha dimostrato particolare interesse e partecipazione al dialogo educativo, viene assegnato il punteggio massimo della banda di oscillazione;
2. all‘alunno promosso con debito formativo non recuperato viene assegnato il punteggio minimo della banda di
oscillazione;
3. all‘alunno che ha avuto richiami disciplinari viene assegnato il punteggio minimo della banda di oscillazione.
CRITERI PER L'ASSEGNAZIONE DEL CREDITO FORMATIVO
Il Consiglio di classe, vista la normativa vigente sull'attribuzione del credito formativo,
PREMESSO CHE
1. Le attività da riconoscere ai fini dell’assegnazione del credito formativo devono comprendere attività di approfondimento dei programmi scolastici svolti con particolare attenzione alle materie professionali del corso di
studi o attività di volontariato sociale, ambientale, ecc., che implichino comunque una responsabilità nei confronti
degli altri o la gestione di un gruppo;
2. Tali attività devono essere debitamente documentate e la certificazione, che deve essere rilasciata da Enti,
Istituzioni oppure da Amministrazioni riconosciute, deve essere relativa ad un impegno non inferiore a 50 ore;
3. Le attività sportive vengono riconosciute solo se si tratta di impegni continuativi nel corso dell’anno e relativi
ad attività svolte almeno a livello provinciale.
STABILISCE CHE
1. all'alunno promosso con debito formativo non recuperato, anche se può vantare certificati attestanti meriti
formativi al di fuori della scuola, viene assegnato il punteggio minimo della banda di oscillazione;
2. all‘alunno che abbia frequentato corsi o partecipato ad attività di carattere culturale (nei campi letterario, artistico, linguistico, lavorativo) coerenti con l’indirizzo di studi, viene assegnato il punteggio massimo della banda di
oscillazione;
3. all‘alunno che si sia particolarmente distinto partecipando ad attività di carattere sportivo viene assegnato il
punteggio massimo della banda di oscillazione.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Al fine di consentire condizioni di omogeneità tra le diverse sezioni e pur nel rispetto dell'autonomia di ogni insegnante, il
Consiglio di classe, in base agli obiettivi prefissati, ha fatto proprie le indicazioni del Collegio dei docenti adottando i seguenti
criteri di valutazione e la corrispondenza tra i voti decimali e i livelli tassonomici:
Parametri
Voto
Parametri
Voto
Conoscenza di termini, contenuti, regole, principi:
Analisi:
nessuna:
1-2-3 non sa analizzare:
1-2-3
frammentaria e superficiale:
4-5 effettua analisi parziali o imprecise:
4-5
adeguata, ma limitata:
6
analizza le conoscenze, ma deve essere guidato
6
analizza in modo autonomo le procedure acquisicompleta:
7-10
7-10
te
Comprensione:
Sintesi:
nessuna:
1-2-3 non sa sintetizzare
1-2-3
limitata e/o imprecisa:
4-5 effettua sintesi parziali o imprecise:
4-5
sintetizza le conoscenze, ma deve essere guidacompleta ma non approfondita:
6
6
to
completa e approfondita:
7-10 sintetizza in modo autonomo:
7-10
Applicazione:
Valutazione (capacità di giudizio):
non sa applicare il metodo e/o le norme espresse:
1-2-3 non sa esprimere giudizi:
1-2-3
applica con incertezza il metodo e/o le norme espresesprime giudizi generici:
4-5
4-5
se:
applica con sufficiente sicurezza il metodo e/o le norsa esprimere giudizi solo se guidato:
6
6
me espresse:
applica in modo personale:
7-10 esprime giudizi autonomi e motivati:
7-10
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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe si compone di 18 allievi, 9 femmine e 9 maschi e tra questi è presente un allievo con certificazione legge 104/92 art.3 comma 3 seguito da un’insegnante di sostegno e
un’ assistente ad personam; il consiglio di classe preparerà prove differenziate per lo
studente.
Il gruppo classe si è formato per lo più in terza e si è consolidato in quarta con l’arrivo di
tre nuove alunne provenienti da altra sezione. Il percorso scolastico degli allievi si può
considerare nel complesso regolare, non essendosi verificato negli ultimi tre anni un forte
tasso di bocciatura.
La classe ha beneficiato di una stabilità del corpo docente solo in alcune discipline come
evidenziato nella tabella che riporta la composizione del Consiglio di Classe. Dal punto di
vista disciplinare non si sono mai evidenziate problematiche comportamentali; solo la
frequenza non è stata per alcuni regolare.
Gli alunni hanno raggiunto un discreto livello di socializzazione e di collaborazione e
hanno instaurato un rapporto sereno e corretto con tutti gli insegnanti della classe.
Qualche atteggiamento polemico, è ben presto rientrato senza lasciare strascichi .
Il gruppo classe nel corso degli anni si è dimostrato attitudinalmente non brillante, ma
sostanzialmente positivo per partecipazione. La classe si è complessivamente impegnata,
anche se non sempre in modo continuo, nello studio, a volte con un impegno finalizzato
alle verifiche ma con risultati generalmente sufficienti e discreti.
Per quanto riguarda gli obiettivi prefissati sono stati globalmente raggiunti da quegli allievi della classe che hanno lavorato per superare i propri limiti e le difficoltà in vista
dell’esame finale; un gruppo di allievi dimostra di aver raggiunto solo parzialmente gli
obiettivi incontrando difficoltà a collegare in modo organico le conoscenze, ad esprimerle
con sicurezza e peccano talvolta di superficialità.
La preparazione conseguita dalla classe è mediamente accettabile.
Nel corso dell’anno scolastico 2013-2014 la classe ha partecipato ad una visita
d’istruzione di quattro giorni a Londra, dimostrandosi molto interessata all’esperienza
vissuta.
Inoltre sono state effettuate alcune uscite didattiche:
- Teatro Gloria di Montichiari per una rappresentazione su Dorian Gray;
- Job Orienta a Verona per un incontro di orientamento universitario;
- Montichiari: fiera agricolo-zootecnica.
La classe ha svolto le seguenti attività di Orientamento:

Incontro con docenti dell’Università di Milano.

Visita a Orientando (Verona)
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AREA DI PROGETTO
Professori responsabili: Panepinto Paolo, Zucchi Giulia
Discipline coinvolte:
ALUNNO
PROGETTO
1
Aderenti Federico
Allevamento del Broiler
2
Bussi Cristian
Una specie ittica a rischio “il luccio”
3
Capello Martina
L’allevamento ovicaprino da latte
4
Caravaggi Michele
La razza Frisona e il suo benessere
5
Coffetti Camilla
Il benessere animale dei bovini
6
Cottini Giulia
Terapia assistita con gli animali
7
Faroni Anna
Il Bovaro del Bernese
8
Fusi Deborah
Il formaggio Bagòss
9
Gardini Rachele
Terapia assistita con gli animali
10 Giordano Riccardo
Allevamento del Broiler
11 Massardi Sara
Vivisezione: utile o inutile?
12 Parisi Martina
Il benessere animale dei bovini
14 Rosellini Silvia
Vivisezione: utile o inutile?
15 Salvoni Andrea
Automazione della sala di mungitura
16 Tanfoglio Davide
Una specie ittica a rischio “il luccio”
17 Varesi Andrea
L’azienda agrituristica
18 Zaina Michele
Allevamento cinofilo
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RELAZIONI DEI SINGOLI DOCENTI
INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
INSEGNANTE: Prof. Sandro Montefusco
La classe ha risposto con buon interesse sin da subito nei confronti delle tematiche affrontate. Questo ha permesso sul piano didattico e metodologico un continuo confronto
tra docente e alunni, ma soprattutto tra gli alunni stessi mediante dibattiti guidati.
Si denota, dall’inizio dell’anno a oggi, una maturazione, da parte dell'intero gruppo classe, nella consapevolezza di doversi costantemente confrontare su argomenti di carattere
antropologico-religioso, senza mete e prospettive di carattere definitivo.
Gli obiettivi minimi a oggi sono stati raggiunti da tutti e i contenuti sono stati svolti e affrontati con un buon profitto.
OBIETTIVI
In base al D.P.R. 176 del 20/08/2012, e quindi alle “Indicazioni per l’insegnamento della
Religione Cattolica nelle scuole secondarie superiori”, l'Irc, alla fine del quinquennio, si
pone come obiettivi generali di «sapersi interrogare sulla propria identità umana, religiosa e spirituale, in relazione con gli altri e col mondo, al fine di sviluppare un maturo
senso critico e un personale progetto di vita. Riconoscere la presenza e l’incidenza del cristianesimo nel corso della storia, nella valutazione e trasformazione della realtà e nella
comunicazione contemporanea, in dialogo con altre religioni e sistemi di significato. Confrontarsi con la visione cristiana del mondo, utilizzando le fonti autentiche della rivelazione ebraico-cristiana e interpretandone correttamente i contenuti, in modo da elaborare una posizione personale libera e responsabile, aperta alla ricerca della verità e alla
pratica della giustizia e della solidarietà».
Obiettivi conseguiti: alcuni alunni conoscono i contenuti essenziali del cattolicesimo, altri ne elaborano i contenuti e li organizzano in modo esaustivo e sanno stabilire in
modo proficuo opportuni punti di collegamento tra l'Irc e le altre discipline. Tutti gli alunni sono stati invitati a riflettere e a maturare i valori del rispetto, della tolleranza, del
dialogo, dell’impegno comune, della solidarietà.
CONTENUTI DISCIPLINARI
1. Conoscere le linee fondamentali del discorso etico cattolico relativo alla libertà
umana.
2. Saper individuare i termini della discussione sulla responsabilità dell'uomo nei
confronti di se stesso, degli altri, del mondo.
3. Essere in grado di fornire indicazioni di massima per una sintetica ma corretta
trattazione sulle tematiche a favore della vita; approfondire le loro implicazioni
antropologiche, sociali e quindi religiose.
4. Sapersi confrontare con se stessi, con le proprie emozioni in una comunicazione
interpersonale efficace e consapevole.
METODI E STRUMENTI
La metodologia, come da programma e piano di lavoro annuale del docente in relazione
alla classe V, ha previsto momenti di lezione frontale con discussioni e dibattiti; momenti
di laboratori e approfondimenti attraverso mediatori didattici di tipo multimediale e informatico.
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Strumenti per la valutazione
Il livello di apprendimento e il conseguimento degli obiettivi e delle competenze proprie
della disciplina, è stato valutato attraverso verifiche orali volte a cogliere quanti più elementi possibili di giudizio. Il livello di sufficienza è conseguito dall'alunno in seguito ad
un’esposizione corretta dei contenuti essenziali, tenuto conto che sempre si è sottolineata
l'importanza di esprimere opinioni personali con coerenza argomentativa. Un ulteriore
elemento di giudizio nella valutazione è la disponibilità al dialogo ed il riesame delle
proprie posizioni attraverso il continuo confronto.
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ITALIANO
INSEGNANTE: Prof. Paolo Zanoni
Il programma di Italiano verte su tre grandi unità didattiche:
Il Decadentismo con particolare riferimento a Baudelaire, Wilde, Huysmans, Pascoli,
D'Annunzio, Svevo e Pirandello.
- Il Verismo con particolare riferimento a Giovanni Verga.
- Il Romanticismo con particolare riferimento a Leopardi.
Si è preferito iniziare con il Novecento, sia per non sacrificare questo secolo negli
ultimi mesi (dalla minor resa didattica) sia perché, leggendo gli autori contemporanei, è
stato possibile anticipare tematiche già presenti nel XIX secolo, mostrandone l'evoluzione.
-
La necessità di tornare su molti argomenti e l’esiguità del tempo a disposizione non
hanno consentito di svolgere un programma più ampio. Grande uso è stato fatto
dell’insegnamento differenziato, per stimolare i più capaci e motivati e per aiutare i più
fragili.
Per attribuire la sufficienza si è tenuto conto non solo dell'aspetto contenutistico,
ma anche di una certa correttezza formale.
Due verifiche hanno richiesto l'analisi di una pagina de "La coscienza di Zeno" e de
"I Malavoglia", un’altra ha riguardato un dramma o un romanzo a scelta di Luigi Pirandello, un’altra verteva su una simulazione di prima prova, un’altra ancora su un testo del
Decadentismo europeo scelto dagli allievi tra: “À rebours” di Huysmans, “Il piacere” di
D’Annunzio e “Il ritratto di Dorian Gray” o “De profundis” di Wilde.
Non è stato possibile affrontare lo studio del "Paradiso" dantesco perché le premesse filosofiche, storiche e filologiche necessarie si sono rivelate troppo complesse per la
classe. A Dante, d’altra parte, è stato dedicato ampio spazio in terza e quarta.
Spesso sono stati fatti riferimenti alle arti figurative sia nel programma di Italiano,
sia nel programma di Storia. E’ stato adottato (per tutto il triennio) il testo di Paola Bersi e Carlo Ricci “Proposte di storia dell’arte”.
Una visita di istruzione al museo Guggenheim, effettuata due anni fa, ha permesso
di avvicinare gli allievi all’arte moderna e contemporanea.
Tutti gli studenti hanno partecipato con grande interesse alle lezioni.
Lo scritto presenta in pochi casi scorrettezze formali, scarso approfondimento e difficoltà logiche - Si è fatto largo uso di fotocopie ed appunti da affiancare ai libri di testo.
CONTENUTI
-
ITALO SVEVO
Lettura integrale de "La coscienza di Zeno" e cenni a Freud e alla Psicoanalisi.
La vita, gli altri due romanzi ( “ Una vita “, “ Senilità “ ) e il flusso di coscienza. Cenni
a James Joyce.
-
LUIGI PIRANDELLO
La poetica e la vita.
Cenni al saggio sull' "Umorismo" e ad alcune opere teatrali e non .
Lettura integrale di uno tra i seguenti drammi a scelta: “Così è (se vi pare)”, “Enrico
IV”, “Sei personaggi in cerca d’autore”, “Trovarsi”, “Il berretto a sonagli” oppure del
romanzo "Il fu Mattia Pascal".
Il teatro dell’assurdo.
-
IL DECADENTISMO
Indicazioni generali.
-
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-
-
Charles Baudelaire e lettura delle seguenti poesie tratte da "I fiori del male": “Al lettore”, "Spleen", "Albatros", "Il veleno", "Vampiro", “Elevazione”, “Corrispondenze”.
Lettura integrale di un testo a scelta del Decadentismo europeo: “Il ritratto di Dorian
Gray”, “A rebours”, “De profundis”.
GIOVANNI PASCOLI
Vita e poetica.
Lettura, analisi e commento di: "Assiuolo", "Novembre", "Arano", "Lavandare", “Il
gelsomino notturno”, "Temporale".
-
GABRIELE D' ANNUNZIO
Vita e poetica.
Il teatro di D'Annunzio: caratteristiche e genesi.
Lettura, analisi e commento di: "La pioggia nel pineto" (da "Alcyone") e di “ La quadriga imperiale “ ( da “ Maja “ ).
Il "Notturno".
Il mare in D’Annunzio, in Montale, in Verga.
-
POSITIVISMO VERISMO E NATURALISMO
Introduzione al Positivismo e al Verismo.
Differenze tra Verismo e Naturalismo.
-
GIOVANNI VERGA
La poetica, lo stile, la lingua, le opere minori e la conversione al Verismo.
Lettura integrale de "I Malavoglia" e della novella “Libertà”.
-
IL ROMANTICISMO e la QUERELLE CLASSICO – ROMANTICA
Introduzione al Romanticismo.
Il Preromanticismo e lo Sturm und Drang.
“La lettera semiseria di Grisostomo” di Giovanni Berchet.
“Dei Sepolcri” di Ugo Foscolo.
-
-
GIACOMO LEOPARDI
Vita, pensiero e poetica.
Lettura, analisi e commento di: "Il dialogo della Natura e di un Islandese", “Dialogo
di Tristano e di un amico”, “Dialogo di Plotino e di Porfirio”, ”Il cantico del gallo silvestre”, “Il dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggiere” da "Le operette
morali", "La ginestra” e “L’infinito”.
-
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STORIA
INSEGNANTE: Professor Marzio Piccioni
Libro di testo adottato: Clio magazine, vol.3, Il Novecento e l’inizio del XXI
Tomo A Il primo novecento.
Tomo B Dalla seconda guerra mondiale ai giorni nostri.
Mario Palazzo, Margherita Bergese Editrice La Scuola
OBIETTIVI DISCIPLINARI REALIZZATI (O PARZIALMENTE REALIZZATI)
1.
2.
3.
4.
Approfondire l’analisi degli aspetti economici e sociali di una società attraverso la Storia dell’industria e della tecnica, collegandoli al quadro politico e culturale
del periodo esaminato.
Cogliere i nessi di cause ed effetto tra fatti e fenomeni.
Comprendere e utilizzare il linguaggio specifico della disciplina.
Capacità di analisi, spiegazione dei fatti storici.
METODI DI INSEGNAMENTO UTILIZZATI
1.
Lezioni frontali
MEZZI E STRUMENTI DI LAVORO
1.
2.
3.
Lezioni frontali.
Documenti video e filmati.
Lezione da parte di esperti.
STRUMENTI DI VERIFICA UTILIZZATI
Interrogazioni
Recensioni di libri
Prove strutturate (risposte aperte, trattazione sintetica)
Elenco analitico indicatori valutati




Conoscenza argomenti richiesti.
Esposizione appropriata.
Capacità di operare confronti e collegamenti.
Capacità di collocare nel tempo e nello spazio.
EVENTUALI OSSERVAZIONI DEL DOCENTE
Nonostante il lavoro svolto in classe, anche mediante attività di recupero e ripasso permanente, permangono in alcuni alunni difficoltà e carenze dovute ad un impegno poco costante
sia durante le lezioni sia nell’attività domestica.
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CONTENUTI DISCIPLINARI STUDIATI
Modulo introduttivo (prerequisiti):


Valore e computo dei secoli.
Le epoche storiche.
L’Italia dal 1861 al 1914. Il decollo industriale.





I Savoia e l’Unità d’Italia.
La novella Libertà, lettura e analisi.
La Destra storica.
Politica della Sinistra.
L’Età Giolittiana.
1° Modulo: La grande Guerra e l’esperienza sovietica.







L’Europa sull’orlo della guerra.
Lo scoppio del conflitto, i fronti della guerra.
Lettura e analisi del romanzo di Erich Maria Remarque
Niente di nuovo sul fronte occidentale.
La fine del conflitto.
La Società delle Nazioni.
Il regime bolscevico e le due rivoluzioni.
La NEP, da Lenin a Stalin.
2° Modulo: Situazione nel Primo dopoguerra.















L’esperienza del Carnaro.
Il “Biennio rosso”.
La nascita del Partito popolare e del Partito comunista italiano.
La novità del fascismo.
La marcia su Roma.
Il delitto Matteotti e l’Aventino.
La costruzione di un regime.
L’accordo tra Stato e Chiesa: i Patti Lateranensi.
La guerra di Etiopia e l’avvicinamento alla Germania.
Le leggi antiebraiche.
Dagli “anni ruggenti” alla crisi del 1929, la grande depressione.
John Keynes, Franklin Delano Roosevelt e il New Deal.
La politica nipponica e la Manciuria.
Il Kuomintang di Chang Kai-Shek e la “lunga marcia” di Mao Zedong.
La conferenza di Stresa e la guerra civile i Spagna.
3° Modulo: La “nazificazione” della società tedesca.





La repubblica di Weimar.
Il “Putsch di Monaco” e il piano Dawes.
Il Nazionalsocialismo al potere in Germania.
Le leggi di Norimberga.
Eugenetica ed eutanasia. Il piano T4 e 14f13. La conferenza di Wannsee.
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


Visione dello spettacolo di Paola Bigatto e lettura integrale.
dell’opera di Hanna Arendt La banalità del male.
L’aggressività tedesca in politica estera.
L’asse Roma - Berlino.
4° Modulo: Il mondo in guerra.














Lo scoppio della guerra.
La linea Maginot e l’ingresso dell’Italia nel conflitto.
Operazione “Leone marino”.
Operazione “Barbarossa”.
Il violento espansionismo giapponese. Pearl Harbor.
La svolta, l’intervento degli Stati Uniti d’America.
Visione del film “La sottile linea rossa” diretto da Terrence Malick.
Gli ultimi mesi del 1942, l’inizio della fine per il Reich.
La svolta italiana e la Repubblica di Salò.
La Resistenza.
La Liberazione.
La capitolazione della Germania e del Giappone.
I Trattati di Pace.
Il processo di Norimberga.
5° Modulo: Il mondo tra due blocchi.




L’età della guerra fredda e il sistema dei due blocchi.
Il Mondo diviso:
La Germania divisa in due;
Il Patto Atlantico;
Il Patto di Varsavia.
La nascita della Repubblica Italiana.
La nascita di Israele.
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LINGUA INGLESE
INSEGNANTE: Prof.ssa Paola Scifo
OBIETTIVI
L’insegnamento della lingua inglese ha mirato al conseguimento dei seguenti obiettivi:
1) comprendere globalmente e/o analiticamente messaggi orali di comunicazione quotidiana e settoriale;
2) comprendere globalmente e/o analiticamente testi scritti di interesse generale e relativi all’ambito di specializzazione, anche risalendo al significato di parole nuove attraverso il contesto;
3) produrre messaggi orali e scritti di comunicazione quotidiana e relativi al modulo
tecnico, utilizzando le strutture morfosintattiche e il lessico settoriale;
4) acquisire una conoscenza di base e specifica del materiale linguistico proposto;
5) acquisire una competenza testuale e comunicativa sia nella lingua quotidiana che di
specializzazione.
Non tutta la classe ha raggiunto gli obiettivi prefissati. Alcuni studenti hanno incontrato difficoltà nell’assimilazione dei contenuti e nella produzione orale e scritta.
Hanno acquisito ,pertanto, solo conoscenze superficiali e sanno utilizzare le informazioni
a livello elementare.Pochi alunni emergono per una ottima competenza della lingua
straniera.
CONTENUTI
Lo studio della lingua inglese ha inteso soprattutto favorire l'acquisizione di una
conoscenza della L2 nel settore di specializzazione e dare competenze linguistiche e comunicative nell’ambito dello stesso, fermo restando l'indiscutibile legame di dipendenza
del linguaggio settoriale o “microlingua” dalla lingua nel suo complesso o “macrolingua”
che ha reso pertanto necessario l'approfondimento delle strutture morfosintattiche.
Nel corso dell’anno si è cercato, dove possibile, di svolgere un lavoro interdisciplinare, stimolando gli studenti al collegamento con i contenuti di altre discipline.
Gli argomenti svolti sono stati i seguenti:
Microlingua
-Agriculture
.What is organic farming ?
-Sustainable agriculture
-Soil composition and its management
-Soil profile
-Soil texture and structure
-Rotations
-Organic food
-Consumers ‘ concerns about food
-Genetic engineering
-Genetic modification and selective breeding “Animal Farm” Episodes 1-10.( BBC documentaries -Laboratorio linguistico)
-Olive oil: drops of gold
-Wine
-Organic Italian wines
- Vintage A History of wine (BBC Documentaries –Laboratorio linguistico) :
-The origin f wine
- Wine and religion
-Wine in Germany
-Wine in Burgundy
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-Wine in Champagne
-Porto wine
-Vinegar
-
Milk
Milk: the most complete food at any age
Food for all the family
Butter
Cheese
Cheese: the king of all cheeses: Parmiggiano Reggiano
Organic meat production
Livestock
Ruminants
Parasites of cattle
BSE or”mad cow disease”
Pigs
Poultry
Rabbits.
-
Letteratura
Decadentism
The rebel and the dandy
Art for Art’s sake
-
Oscar Wilde .” The Picture of Dorian Gray” Lettura in lingua originale dell’ inizio e
della conclusione del romanzo.Gli studenti hanno assistito alla versione teatrale in
lingua inglese del romanzo.
Visione del film”The Picture of Dorian Gray”
James Joyce :the interior monologue.
Ulysses “:Mr Bloom’s Train of Thoughts.”
Grammatica
Revisione ed introduzione alle principali aree morfosintattiche ( tempi verbali –
Simple Present – Present Progressive – Simple Past – Past Continuous – Present Perfect
– Future Tenses – Passive Form – If – Clauses).
METODI
La metodologia ha tenuto conto dell’approccio comunicativo ed ha mirato allo sviluppo delle capacità di autonomia d’uso della lingua straniera.
Le attività didattiche proposte nelle varie lezioni hanno tenuto conto dei seguenti
criteri: la centralità dell’alunno, la gradualità e organicità dei contenuti, l’acquisizione di
abilità e competenze, l’uso strumentale – operativo della lingua, il ruolo mutevole del docente (guida – osservatore – referente – ecc.).
Il momento didattico ha previsto sia lezioni frontali che interattive, esercitazioni
guidate e lavori di coppia e di gruppo atti a sviluppare la socializzazione e a dare
l’immediata opportunità di usare la lingua straniera.
Nell’ambito di ogni unità didattica uno spazio è stato riservato alla riflessione
grammaticale secondo il metodo induttivo.
Gli argomenti inerenti la lingua di specializzazione sono stati individuati tra quelli
già affrontati in altri ambiti disciplinari, in modo da conferire carattere di trasversalità
al curricolo.
MEZZI E STRUMENTI
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I principali mezzi utilizzati per lo svolgimento delle attività didattiche sono stati i
seguenti:
libro di testo: “New English Grammar” Ed. Burlington
libro di testo: “New Challenges in Agriculture” Ed. Calderini Edagricole;
fotocopie di brani relativi ad argomenti specifici dell’indirizzo tratti da fonti varie;
dizionario bilingue;
laboratorio linguistico.
VERIFICHE E VALUTAZIONI
La verifica dell’apprendimento si è avvalsa di procedure sistematiche, comprendenti prove di tipo oggettivo e soggettivo. Prove di verifica dei singoli elementi della competenza linguistica sono state integrate da altre più globali per verificare la competenza
comunicativa in riferimento alle abilità di comprensione e produzione orale e scritta. La
valutazione formativa ha inteso raccogliere informazioni sui processi di apprendimento e
il livello raggiunto. La valutazione sommativa si è avvalsa di verifiche orali e scritte e ha
accertato la maturità globale raggiunta.
Le interrogazioni, aperte e/o semistrutturate, hanno testato la comprensione in fase di ascolto e di lettura, la correttezza della pronuncia e la capacità di comunicare in
modo appropriato.
Le verifiche orali, due per quadrimestre, hanno valutato la correttezza linguistica,
la padronanza delle strutture e del lessico e l’efficacia della comunicazione.
Per quanto concerne l’accertamento della conoscenza della lingua straniera nella
terza prova scritta dell’Esame di Stato, nel corso dell’anno scolastico gli studenti hanno
sperimentato soprattutto la tipologia di verifica che prevede una domanda attinente alla
specificità dell’indirizzo intesa ad accertare la conoscenza dei contenuti e la capacità di
minima produzione scritta.
La scala dei voti utilizzati è quella deliberata dal Collegio Docenti e dal Consiglio di
Classe e va da 1 a 10. Il livello di sufficienza indica le conoscenze minime di base, non
supportate da capacità di analisi e di collegamento.
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MATEMATICA ED INFORMATICA
INSEGNANTE: Prof.ssa Caterina Cotrupi
Il programma di matematica nella classe 5° F è stato svolto quasi per intero e seguendo le indicazioni contenute nel Piano di lavoro preventivato all’inizio dell’anno scolastico. Pertanto sono stati affrontati gli argomenti relativi all’analisi infinitesimale (con
lo studio degli integrali, che conclude il programma di analisi svolto nella classe quarta)
alla statistica e alla probabilità. Per mancanza di tempo sono stati dati cenni riguardanti la distribuzione di probabilità.
CONTENUTI
Gli argomenti svolti durante l’intero anno scolastico sono:
per l’Analisi Infinitesimale:
L’integrale indefinito: primitive di una funzione, continuità ed integrabilità, integrali immediati,integrale di funzioni composte.
Integrali indefiniti immediati e di funzioni razionali intere e fratte.
L'integrale definito: definizione, proprietà, formula per il calcolo, calcolo di una regione finita di piano compresa tra più curve. Calcolo di volumi di solidi di rotazione
Statistica Descrittiva
Le fasi di un’ indagine statistica
Rappresentazione grafica di fenomeni statistici
Distribuzioni statistiche semplici: frequenza assoluta, frequenza relativa, frequenza
percentuale; istogramma delle frequenze
Gli indici di sintesi: medie algebriche e medie di posizione, proprietà e relazioni; calcolo delle medie per distribuzioni semplici, ponderate e per classi
Gli indici di variabilità: campo di variazione, scarto semplice medio, varianza, scarto
quadratico medio; formula pratica per il calcolo della varianza; coefficiente di variazione.
La concentrazione: equidistribuzione, concentrazione massima, concentrazione variabile; area di concentrazione e rapporto di concentrazione.
L’indipendenza statistica ,correlazione lineare ,interpolazione statistica: metodo dei
minimi quadrati e del baricentro per la determinazione della retta interpolante.La
regressione lineare per una distribuzione di variabili semplici.Coefficiente di correlazione lineare di Bravais – Pearson
Calcolo Combinatorio
Le permutazioni semplici
Le disposizioni semplici e con ripetizione
Le combinazioni semplici
Probabilità
Cenni storici, terminologia.
Approccio classico, statistico e soggettivo, semplici applicazioni.
Teoremi fondamentali della teoria della probabilità (cenni).
OBIETTIVI
Nel corso dell’anno si è lavorato per raggiungere i seguenti obiettivi:
calcolare semplici integrali indefiniti e definiti
calcolare l’area di regioni finite di piano comprese tra più curve mediante gli integrali
definiti
rappresentare la realtà mediante modelli statistici
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applicare modelli statistici a tabelle di dati
affrontare situazioni problematiche di natura statistica e avvalendosi di modelli matematici atti alla loro rappresentazione
utilizzare metodi e strumenti di natura probabilistica.
METODI
Dato l'esiguo numero di ore dedicato alla materia, il metodo didattico è stato adattato alla situazione. In particolare quindi si sono utilizzate lezioni frontali nelle quali gli
argomenti sono stati presentati attraverso esempi significativi, cercando di non puntare
sulla memorizzazione, ma sull'acquisizione di metodi risolutivi generali. Per ciascun argomento si è cercato poi di svolgere, in classe o a casa autonomamente, un certo numero
di esercizi finalizzati soprattutto all’assimilazione di procedure e formule. Per mancanza
di tempo, raramente si è potuto utilizzare l’elaboratore per affrontare e risolvere i problemi per via informatica. Il programma previsto non è stato del tutto concluso a causa
dei ritardi di una gran parte della classe e per la necessità di tornare su molti argomenti
degli anni precedenti.
MEZZI E STRUMENTI
Per gli argomenti di analisi si è utilizzato il testo della classe quarta: Dodero, Barboncini, Manfredi “Lineamenti di Matematica” vol. B, Ed. Ghisetti e Corvi.
Per gli argomenti di statistica e probabilità sono stati usati dispense ed esercizi
forniti dall’ insegnante. Il testo, solo consigliato, è stato il Bergamini Trifone “probabilità e statistica descrittiva” modulo alfa+beta Ed. Zanichelli
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Nel corso del primo quadrimestre sono state effettuate due prove scritte e due prove
orali, mentre nel secondo quadrimestre sono state effettuate tre prove scritte e due prove
orali. Nel secondo quadrimestre, sono stata programmate e svolte due simulazioni della
terza prova.
Per la valutazione delle verifiche si è tenuto conto essenzialmente dei seguenti aspetti:
conoscenza dei contenuti, delle procedure, delle regole
capacità di esporre i contenuti con un linguaggio corretto e preciso
capacità di applicare le regole e le procedure e organizzare le conoscenze
padronanza del calcolo
capacità di elaborare in modo critico i contenuti
Per attribuire la sufficienza si è tenuto conto non solo dell'aspetto contenutistico, ma anche di una certa correttezza formale.
La scala dei voti utilizzata è quella deliberata dal Collegio Docenti che va dall’1 al 10: in
particolare per attribuire la sufficienza si è tenuto conto non solo dell'aspetto contenutistico, ma anche di una certa correttezza formale.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La maggior parte degli obiettivi fissati all'inizio dell'anno scolastico, sono stati raggiunti dagli allievi. Nonostante l’esiguo numero di ore, gli allievi hanno avuto
l’opportunità di esercitazioni nelle prove orali. Nel complesso il livello raggiunto dalla
classe in matematica si può ritenere pienamente soddisfacente per alcuni allievi mentre
per altri i risultati raggiunti sono parzialmente sufficienti.
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CHIMICA AGRARIA E TECNOLOGIE AGROALIMENTARI
INSEGNANTE: Prof. Pinelli Massimo
Insegnante Tecnico Pratico: Prof.ssa Franca Zaniboni
OBIETTIVI PREFISSATI
Conoscenza del biochimismo e delle tecnologie relative alla trasformazione e conservazione dei prodotti;
Conoscenza delle anomalie, adulterazioni e sofisticazioni dei prodotti agroalimentari.
CONTENUTI
Il programma svolto, vista la realtà territoriale in cui è posto l'istituto, é stato strutturato sui programmi della chimica enologica, olearia e lattiero-casearia.
Enologia
Valutazione della qualità del prodotto di partenza (uva, indice di maturazione).
Mosto: caratteristiche chimico - fisiche.
Processi di vinificazione.
Fermentazione alcolica e fermentazioni secondarie.
Composizione e caratteristiche del prodotto finale (vino).
Trattamenti per la conservazione e stabilizzazione del prodotto.
Difetti e malattie.
Vini speciali: Tecnologia di spumantizzazione.
Oleificio
Lavorazione delle olive.
Classificazione e definizione degli oli d'oliva.
Metodi di estrazione dell' olio d'oliva.
Rettifica degli oli.
Chimica lattiero-casearia
Aspetti qualitativi del latte, composizione chimica e classificazione (in base al tenore in grasso ed ai trattamenti termici subiti).
Microrganismi del latte.
Risanamento del latte
Trattamenti termici del latte per uso alimentare (pastorizzazione, sterilizzazione).
Latte fermentato: yogurt.
Burro: composizione e definizione.
Processi di burrificazione.
Aspetti biochimici e tecnologici della trasformazione del latte nel processo di caseificazione; tecnologie di produzione: Grana Padano, Parmigiano Reggiano.
Esercitazioni di chimica agraria
1.
Analisi del mosto
Sono stati determinati i seguenti parametri:
Zuccheri: metodi fisici (densimetrico e rifrattometrico),
Metodo chimico (zuccheri riduttori)
Grado alcolico probabile, Acidità totale, Indice di maturazione,
Anidride solforosa totale.
2.
Analisi dei vini
Sono stati determinati i seguenti parametri:
Grado alcolico: metodo ebulliometrico per distillazione e densimetria (Gibertini)
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Zuccheri totali, Acidità totale, volatile e fissa, pH, Anidride solforosa totale e libera,
estratto secco totale, netto e ridotto, Ceneri, Alcalinità delle ceneri.
3.
Analisi dell’olio
Sono stati determinati i seguenti parametri: Densità, Grado rifrattometrico, Grado
termosolforico, Acidità, numero di iodio, Numero di saponificazione, Numero dei perossidi.
4.
Analisi del latte
Sono stati determinati i seguenti parametri: indice crioscopico, densità (latte e siero), Acidità titolabile, pH, Materia grassa, proteine totali (metodo Kjedahl e metodo
Steinegger), Lattosio, Residuo secco totale.
Per ogni analisi è stata effettuata l’interpretazione dei risultati ed una verifica
pratica individuale.
METODI, MEZZI E STRUMENTI
Oltre alla lezione frontale é stata data notevole rilevanza alle esercitazione tecnicolaboratoriali “ di analisi “, per dare rilevanza, sono stati utilizzati i metodi analitici di
controllo sulla qualità e sulle caratteristiche dei prodotti ( mosto, vino, olio e latte ). Con
le esercitazioni si é cercato di alimentare le capacità degli studenti di leggere ed interpretare i risultati e di intervenire con opportune correzioni qualora necessarie.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La classe ha complessivamente raggiunto gli obiettivi prefissati;nonostante ciò si sono
riscontrate nella maggior parte degli allievi delle difficoltà nell’applicazione delle procedure relative al biochimismo. Gli allievi hanno dimostrato buona autonomia nelle esercitazioni di laboratorio, rispettando le consegne e i termini prefissati.
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BIOLOGIA APPLICATA
Docente: Prof. Botti Maria
ITP: Prof. Costa Pierangelo
OBIETTIVI PREFISSATI
Le competenze e conoscenze, obiettivo della disciplina, coincidano con quelle indicate nel Pof e sono:
Conoscere le nozioni fondamentali di tutti i contenuti disciplinari;
collegare tra loro i contenuti specifici della disciplina anche a livello interdisciplinare;
Consolidare la capacità di esprimersi mediante l'uso di termini appropriati;
Conoscenza dei rapporti tra parassiti ed antagonisti allo scopo di definire con
criterio le epoche di intervento;
Capacità di individuare le diverse sintomatologie e competenza nell'effettuare
interventi fitoiatrici ecocompatibili
Capacità di riconoscere i parassiti più comuni attraverso l'uso della guida
L'obiettivo minimo prefissato è stato quello della conoscenza mnemonica degli argomenti trattati, anche non supportati da collegamenti disciplinari ed interdisciplinari
CONTENUTI
Fitoiatria
 Mezzi e metodi di lotta: Interventi di tipo agronomico, Interventi con mezzi fisici e
meccanici,
Interventi legislativi, lotta biologica, entomofagi, lotta microbiologica, lotta biotecnologica, lotta integrata, lotta guidata.
 Interventi con mezzi chimici: generalità, principali tipi di prodotti fitosanitari, composizione di un prodotto fitosanitario, principali formulati (polveri secche e bagnabili,
liquidi solubili, flowable o paste, microincapsulati, granulari e fumiganti) e coformulanti (tensioattivi, disperdenti, adesivanti e antideriva);
 Caratteristiche dei prodotti fitosanitari: aspetti qualitativi di un fitofarmaco (tossicità intrinseca e disponibilità), aspetti quantitativi di un fitofarmaco (copertura, deposito e residuo), aspetti collaterali di un fitofarmaco (prontezza di azione, persistenza e
miscibilità, sistemia, citotropicità, translaminarità), tossicità di un fitofarmaco (acuta
e cronica), tempo di carenza e limite di tolleranza, classificazione dei prodotti fitosanitari ;
 Norme legislative e pratiche relative a: vendita, acquisto, trasporto e conservazione,
preparazione delle miscele, distruzione delle confezioni vuote e distribuzione dei prodotti fitosanitari;
 Resistenza dei parassiti ai prodotti fitosanitari;
 Caratteristiche generali; Macchine per la distribuzione dei fitofarmaci; Generalità,
classificazione e funzionalità delle macchine, tecniche di intervento.
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Parte speciale
Identificazione, sintomatologia, ciclo e lotta dei principali parassiti che si manifestano
sulle colture arboree della zona, e cioè:
Mais
Insetti : Diabrotica, Piralide
Vite
Funghi : Peronospora, Oidio, Botrite;
Fitoplasmi: Flavescenza dorata;
Insetti: Cicalina della Flavescenza dorata, Fillossera, Tignole.
Melo
Funghi: Ticchiolatura;
Insetti: Afide verde, lanigero, grigio e galligeno,
Cocciniglia di San
,Carpocapsa, Rodilegno rosso e giallo.
Pero
Insetti: Psilla.
Pesco
Funghi: Bolla, Monilia,
Insetti: Tignola orientale del pesco o Cidia.
Olivo
Funghi: Occhio di pavone.
Insetti: Cocciniglia m.g.p., Cocciniglia cotonosa, Mosca dell’olivo.
Castagno
Cinipide.
Ciliegio
Mosca del ciliegio.
Josè
INOLTRE: Processionaria del pino, Tarlo asiatico, parassiti delle derrate alimentari.
Esercitazioni
Prelievo di campioni (parti vegetali) in azienda o portate dagli alunni.
Attività di riconoscimento con vari metodi (visita in azienda con campionamento/prelevamento) guida, internet.
METODI
Le lezioni, di tipo dialogato, hanno cercato sempre di sviluppare le capacità logiche e di
collegamento degli alunni, la spiegazione dei vari parassiti/patogeni è iniziata sempre
con un ripasso delle caratteristiche della coltura con particolare riferimento alle fasi fenologiche, in modo da collegarli al ciclo di sviluppo del parassita/patogeno.
Gli approfondimenti e/o le foto dei parassiti/patogeni sono state estrapolate da ricerche
su internet .
Ciascun alunno ha prodotto una presentazione in PP di un patogeno assegnato dal docente.
MEZZI E STRUMENTI
Libro di testo : Ferrari, Menta, Marcon “Fitopatologia, entomologia e biologia applicata”Edagricole;
Internet, strumentazioni di laboratorio. Sono state presentate le “Linee guida” per un
uso sostenibile dei prodotti fitosanitari in coerenza con quanto previsto dalla Direttiva n.
128/09.
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MEZZI E STRUMENTI
Libro di testo : Ferrari, Menta, Marcon “Fitopatologia, entomologia e biologia applicata”Edagricole
Internet, strumentazioni di laboratorio.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti in modo completo e soddisfacente dalla classe
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TECNICHE DI GESTIONE E VALUTAZIONE CON ELEMENTI DI
LEGISLAZIONE
INSEGNANTE: Prof. Maria Botti
Insegnante Tecnico Pratico: Prof.ssa Giulia Zucchi
OBIETTIVI DIDATTICI
Lo studio della disciplina inizia dalla Classe 3ª, tuttavia il programma della classe
5ª risulta abbastanza autonomo e comprende lo studio dell’estimo e del diritto agrario.
In particolare gli obiettivi possono essere articolati come segue:
Conoscenze. La conoscenza dell’estimo si poggia sull’apprendimento di tematiche in
apparenza non pienamente correlate tra loro, quali la matematica finanziaria, la
gestione dell’azienda agraria, il bilancio economico dell’azienda, la legislazione
vigente relativa ad alcune problematiche del diritto civile. Esse hanno lo scopo di
fornire le basi cui il Perito deve attingere per affrontare correttamente e
razionalmente un eventuale quesito estimativo, che per sua natura può assumere
forme particolari ed impreviste.
Capacità. Consistono nell’acquisire capacità di analizzare un quesito estimativo, di
coglierne gli aspetti essenziali e quindi di elaborare una risposta pertinente ed
equilibrata. La difficoltà maggiore nell’ampia variabilità dei percorsi possibili che
rendono la risposta al quesito ogni volta unica.
VERIFICHE
Il raggiungimento degli obiettivi indicati è stato misurato attraverso un congruo
numero di prove di verifica.
Attraverso le interrogazioni orali si è cercato di verificare la conoscenza teorica delle nozioni di base della disciplina ed i relativi richiami legislativi.
Attraverso le verifiche scritte si è cercato di controllare il livello di capacità e di abilità acquisito nell’interpretare i quesiti e di organizzare una risposta che fosse logica, coerente e contenesse opportune scelte individuali.
VALUTAZIONE
In ogni caso si è cercato di utilizzare una gamma di valutazioni compresa tra 1 e 10,
con voti interi senza frazioni.
In linea generale si è tenuto conto, ad un livello minimo delle conoscenze acquisite e
della capacità di riferire in modo chiaro e linguisticamente corretto i contenuti appresi.
Ad un livello superiore si è posta la capacità di analisi e di sviluppo autonomo delle
problematiche.
CONTENUTI E PROGRAMMA
Estimo generale
Estimo Agrario
Stima analitica; determinazione del Bf di una azienda agricola condotta in economia
diretta; ricerca del saggio di capitalizzazione; aggiunte e detrazioni al valore capitale;
determinazione del Bf in base al canone d'affitto.
Stima delle scorte aziendali
Stima dei frutti pendenti e delle anticipazioni colturali.
Stima delle colture arboree
Giudizi di convenienza dei miglioramenti. Stima dell'indennità spettante a chi che
esegue miglioramenti su fondi altrui.
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I Consorzi di bonifica ed i riparti delle spese per opere consortili.
Stima dei danni.
Estimo legale.
Stime inerenti l'usufrutto
Stime inerenti le espropriazioni per cause di pubblica utilità
Stima delle servitù prediali coattive
Stime per successione ereditarie
Estimo Catastale
Il Catasto Terreni
Cenni al Catasto Fabbricati
Testo adottato: S. Amicabile,
zione - Ed. HOEPLI – Milano
Corso di Economia, Estimo, Marketing e legisla-
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ZOOECONOMIA
INSEGNANTE: Prof. Maria Botti
Insegnante Tecnico Pratico: Prof.ssa Giulia Zucchi
OBIETTIVI DIDATTICI
La disciplina viene affrontata solo durante la Classe 5ª e comprende lo studio dei
mercati agricoli, nazionali e comunitari, delle strategie di marketing e delle principali
problematiche economiche inerenti la produzione e la commercializzazione dei prodotti
zootecnici.
In particolare gli obiettivi possono essere articolati come segue:
Conoscenze. La conoscenza dei fondamentali principi economici e del lessico
appropriato.
Capacità. Consistono nel saper cogliere e interpretare i problemi che emergono dal
diversi comparti zootecnici ed agroalimentari.
VERIFICHE
Il raggiungimento degli obiettivi indicati è stato misurato attraverso un congruo
numero di prove di verifica, e lavori di ricerca affidati agli studenti.
VALUTAZIONE
In ogni caso si è cercato di utilizzare una gamma di valutazioni compresa tra 1 e 10,
con voti interi senza frazioni.
In linea generale si è tenuto conto, ad un livello minimo delle conoscenze acquisite e
della capacità di riferire in modo chiaro e linguisticamente corretto i contenuti appresi.
Ad un livello superiore si è posta la capacità di analisi e di sviluppo autonomo delle
problematiche.
CONTENUTI E PROGRAMMA
Il mercato
Forme organizzative ed associative
Il Marketing
Il commercio dei prodotti agricoli
La qualificazione dei prodotti
L’Unione Europea
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TECNICHE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
INSEGNANTE: Prof. Ivano Bertoli
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Paolo Fornari
1) OBIETTIVI DISCIPLINARI PREFISSATI
Conoscenza dei principi alimentari contenuti negli alimenti e la loro digeribilità.
Conoscere i meccanismi di utilizzazione dell’energia, delle proteine e della fibra grezza contenuta negli alimenti da parte degli animali domestici sia poligastrici e che
monogastrici.
Conoscere e calcolare i fabbisogni di principi nutritivi delle principali categorie e specie di animali domestici (poligastrici e monogastrici).
Conoscere le tecniche di gestione di un allevamento bovino con particolare riguardo
per le bovine BLAP.
Conoscere le tecniche di gestione di un allevamento suinicolo.
Conoscere il patrimonio bovino italiano, le sue prospettive nonché le principali razze
estere importate in Italia.
Essere in grado di capire e di muoversi all’interno della norma del benessere animale.
2) PROGRAMMA SVOLTO
MOD 1 GLI ALIMENTI
I foraggi, raccolta e conservazione.
I principali cereali di interesse zootecnico, raccolta e conservazione.
Le principali leguminose di interesse zootecnico, raccolta e conservazione.
I sottoprodotti di interesse zootecnico dell’industria agroalimentare.
Mangimi e concentrati.
MOD 2 ALIMENTAZIONE
Il rumine: anatomia e fisiologia.
L’apparato digerente dei monogastrici.
I glucudi: cosa sono, a cosa servono, in quali alimenti li troviamo, come si determinano analiticamente, la loro degradazione ruminale e il destino degli AGV.
Le proteine: cosa sono, a cosa servono, in quali alimenti li troviamo, come si determinano analiticamente e la loro degradazione all’interno dell’apparato digerente.
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I lipidi: cosa sono, a cosa servono, in quali alimenti li troviamo, come si determinano
analiticamente e la loro degradazione all’interno dell’apparato digerente.
Le vitamine: cosa sono, a cosa servono e modalità di integrazione nella razione.
I minerali: a cosa servono, come si determinano analiticamente e modalità di integrazione nella razione.
Energia degli alimenti: EG, ED, EM, EN.
Unità di misura dell’energia: UFL e UFC.
I Fabbisogni della vacca da latte.
La capacità di ingestione delle vacche BLAPP.
Il razionamento dei bovini BLAPP.
La modalità di somministrazione degli alimenti.
Esempi di razionamento su vacche a diverso potenziale produttivo.
La razione nel bovino da carne.
La razione nel vitello a carne bianca.
La razione nel suino da ingrasso.
MOD 3 LE PRINCIPALI RAZZE DI INTERESSE ZOOTECNICO ALLEVATE IN ITALIA
Bovini: la Frisona, la Bruna, la Piemontese e la Chianina.
Le razze suine autoctone: Mora Romagnola, Mora Siciliana, Casertana e la Cinta Senese.
Le principali razze di suini allevate in Italia: Large White, Landrace, Duroc.
MOD 4 TECNICHE DI ALLEVAMENTO E GESTIONE DEGI ANIMALI DI INTERESSE ZOOTECNICO
La vacca da latte.
Il bovino da carne.
Il vitello a carne bianca.
Il suino: riproduzione e ingrasso.
MOD 5 IL BENESSERE ANIMALE NEI BOVINI E NEI SUINI
3) METODO E STRUMENTI DI INSEGNAMENTO UTILIZZATI
Materiale di laboratorio di zootecnia.
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Stalla per l’osservazione di animali.
Audiovisivi proiettati in laboratorio di zootecnia.
Riviste specializzate.
Siti web delle associazioni nazionali degli allevatori di bestiame.
Testi di zootecnia.
Per l’alunno diversamente abile si è privilegiato il canale visivo: schede di esercitazione, schede, didattiche, immagini, disegni, schemi e mappe concettuali.
4) OBIETTIVI RAGGUNTI
Gli alunni sanno:
leggere ed interpretare i cartellini degli alimenti destinati agli animali.
calcolare la concentrazione energetica e proteica della razione a partire dai fabbisogni
degli animali.
scegliere la razza più idonea a seconda del luogo, dell’allevamento e delle sue finalità.
dimostrare capacità di usare quanto appreso in situazioni concrete, aderenti alla regola
del saper fare.
in casi concreti di allevamento, in particolare del bovino da latte, essere in grado di rilevare i punti critici proponendo eventuali soluzioni.
essere in grado di riconoscere gli elementi e di trovare la relativa soluzione, anche in
situazioni mai incontrate, non aderenti alla regola appresa.
Gli obiettivi sopra riportati non sono stati raggiunti completamente in tutta la classe.
Alcuni alunni presentano grosse difficoltà ad applicare alla realtà pratica quanto studiato.
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Strutture Zootecniche
Insegnante: Prof. Sarta Giorgio
Insegnante Tecnico Pratico: Prof. Costa Pierangelo
OBIETTIVI
Conoscenza delle norme per l’edificazione dei ricoveri per animali.
Conoscenza degli elementi strutturali degli edifici zootecnici.
Conoscenza e capacità di dimensionare stalle per vacche da latte compresa la sala
di mungitura.
Conoscenza e capacità di dimensionare stalle per suini;
Conoscenza e capacità di dimensionare ricoveri per avicoli.
Conoscenza delle forze che agiscono sulle costruzioni e capacità di eseguire
l’analisi dei carichi e la verifica a flessione per un elemento strutturale di un solaio in legno.
Capacità di eseguire un computo metrico estimativo.
Conoscenza dei pericoli relativi al lavoro nel comparto agricolo e capacità di mettere in atto misure di prevenzione.
Conoscenza della struttura e dei materiali per la realizzazione delle serre.
CONTENUTI
Il Piano Regolatore Generale ed il P.G.T.; le zone territoriali omogenee; il rapporto di copertura e l’indice di edificabilità; le distanze dai confini; il permesso di costruire, la D.I.A. e la S.C.I.A.
Elementi strutturali per edifici: fondazioni, murature, pilastri, travi e solai; la
prefabbricazione; il calcestruzzo armato; le strutture in acciaio.
Progettazione architettonica di una stalla per vacche da latte a stabulazione libera, compresa la sala di mungitura ed i locali annessi. La pulizia della stalla: il ricircolo dei liquami; lo stoccaggio ed il trattamento delle deiezioni.
Le stalle per suini: il reparto di fecondazione, il reparto di gestazione, la sala parto suddivisa in box, il reparto di svezzamento ed il reparto ingrasso.
I ricoveri per gli avicoli: gli allevamenti di galline ovaiole in batterie di gabbie e
quelli “a terra”; gli allevamenti per polli da carne (broilers).
Le azioni sulle costruzioni: pesi propri, pesi portati, sovraccarichi accidentali;
calcolo di verifica di un travicello per un solaio in legno di edificio per civile abitazione.
Il computo metrico estimativo per la determinazione del costo di costruzione:
le grandezze geometriche e le loro unità di misura per le varie categorie di lavoro;
i prezzi unitari e le quantità; il conteggio delle quantità “vuoto per pieno” e quello
“con detrazione dei vuoti”.
La sicurezza sul lavoro: la normativa (D.lgs 81/2008); i soggetti interessati; i rischi e la prevenzione; i D.P.I.; i rischi in agricoltura e le corrispondenti misure di
prevenzione.
Le serre: “a tunnel” e “a portali”; la struttura ed i materiali per le pareti e la copertura; i teli ombreggianti e gli schermi termici; il controllo della temperatura.
METODI DI INSEGNAMENTO
Lezione frontale, esercitazioni numeriche, disegno “classico” e al computer di edifici per
la zootecnia, visita agli edifici dell’azienda d’Istituto.
MEZZI E STRUMENTI
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Libro di testo: “Costruzioni rurali” di Roberto Chiumenti – ed. Edagricole. Si tratta del testo utilizzato pure in 4^ classe per l’esame della statica, dei materiali edili e delle stalle per vacche da latte.
Computers dell’Istituto, per la redazione dei progetti di edifici zootecnici.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
Sono state effettuate verifiche scritte e orali in ciascun quadrimestre nonchè una simulazione di terza prova scritta nel mese di marzo. La griglia di valutazione è quella utilizzata in Istituto.
.
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EDUCAZIONE. FISICA
DOCENTE: Prof.ssa Ignazia Modica
Lezioni svolte n° 60 ore
Ho svolto le lezioni in questa classe solo al 5° anno. Inizialmente ho curato maggiormente la parte relazionale e socializzante, per migliorare il rapporto fra gli stessi alunni e
con l’insegnante; per far ciò ho ritenuto di utilizzare i giochi di squadra. Ho poi gradualmente trasmesso tutte quelle conoscenze che consentissero agli alunni di raggiungere le
competenze ed abilità programmate.
Ho riscontrato come risultato due livelli di apprendimento: un gruppo di alunni ha raggiunto competenze di base ed alcune abilità. Altri, dotati di buon bagaglio motorio, hanno raggiunto un livello discreto di competenze ed abilità. L’impegno non è stato continuo
per tutti, l’interesse è stato maggiore per i giochi di squadra; tutti nel complesso hanno
maturato e sperimentato le conoscenze programmate.
1. OBIETTIVI, RAGGIUNTI IN TERMINI DI CONOSCENZE, COMPETENZE E
CAPACITÀ SPECIFICHE.
Potenziamento fisiologico, inteso come ricerca razionale e progressiva volta al miglioramento della resistenza muscolare organica; alla velocità; come risposta a stimoli
acustici, visivi e tattili; all’elasticità articolare in funzione dell’ampiezza, velocità e
potenza; alle grandi funzioni organiche a livello cardiaco, circolatorio e respiratorio in
vista di un buon funzionamento fisiologico e quindi legata alla salute dell’individuo.
Rielaborazione degli schemi motori, acquisiti verificando i rapporti del corpo
nell’ambiente, nello spazio, nel tempo e con se stessi in funzione dell’evoluzione quantitativa e qualitativa degli schemi per l’arricchimento del patrimonio motorio.
Consolidamento del carattere: sviluppo della socialità e del senso civico per esercitare ed incrementare l’autocontrollo tendente a fare scelte autonome, alla responsabilità e coraggio, alla disponibilità ed altruismo, alla compartecipazione ed
all’adattamento. Tutte queste facoltà personali devono servire al miglioramento della
società.
Informazioni fondamentali sulla tutela della salute e sulla prevenzione degli infortuni, non soltanto a scuola, ma nel lavoro e nel tempo libero. Informazioni
di igiene alimentare, personale.
Conoscenze e pratica delle attività sportive, finalizzate alla difesa della salute,
all’espressione della propria personalità, intese come strumento di socializzazione. In
tale ambito si è verificato che l’educazione fisica migliora e potenzia tre ambiti della
personalità dell’individuo, quello morfologico-funzionale, psico-sociologico e cognitivo.
Obiettivi trasversali comuni: cognitivi (sviluppare attraverso il movimento la capacità di osservare e riconoscere gli elementi di difficoltà; saper verbalizzare le proprie esperienze); socio-comportamentali ( saper stabilire rapporti interpersonali positivi, acquisire comportamenti civilmente e socialmente responsabili, saper partecipare al lavoro comune con un contributo personale ed attivo).
2. CONTENUTI
Corsa di resistenza.
Mezzi: - corsa lunga e lenta continua, corsa lenta con brevi sprint, incremento della
velocità di corsa.
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Metodo: individualizzato, basato sulla quantità ed intensità.
Capacità coordinative: coordinazione oculo-manuale e oculo-podalica; acquisizione
e miglioramento dell’equilibrio statico, dinamico e instabile.
Mezzi: giochi sportivi, piccoli e grandi attrezzi, preacrobatica.
Metodo: globale.
Capacità di forza, intesa come potenziamento muscolare.
Mezzi: esercizi a carico naturale o con sovraccarico del compagno.
Metodo: della durata, circuit training.
Capacità di velocità: velocità di reazione, rapidità del singolo movimento,
frequenza del
singolo movimento.
Mezzi: corsa, giochi sportivi, prove di velocità, prove sul ritmo,
progressivi, prove con
variazione di velocità.
Metodo: della durata tempi di recupero – numero delle ripetizioni.
Ginnastica artistica (preacrobatica)
Corpo libero: capovolte in avanti, indietro, con tuffo, verticale ritta, ruote.
Trampolino elastico: pennello, capovolta tuffata.
Mezzi: esercizi in circuito, esercizi di tenuta.
Metodo: individualizzato globale.
Atletica leggera: salto in alto (Fosbury), salto in lungo, corsa veloce 60-100 m.p.,
partenza dai blocchi, getto del peso; ostacoli: tecnica di passaggio, azione 1° e 2° gamba.
Mezzi: esercizi preparatori, propedeutici, specifici.
Metodo: globale analitico, globale arricchito.
Pallavolo: fondamentali con palla e senza palla, tecnica di gioco e tattica,
schemi di gioco, regolamento.
Mezzi: campo di pallavolo, palloni.
Metodo: globale, lavoro di gruppo, esercizi guidati,
esercizi autogestiti con compiti di arbitraggio.
Pallacanestro: fondamentali con palla e senza palla, tecnica di gioco e tattica,
schemi di gioco, regolamento
Mezzi: campo di pallacanestro, palloni.
Metodo: globale, esercitazioni guidate
Pallamano : fondamentali e regole di gioco,
Mezzi: campo di pallamano, palloni.
Metodo: globale, esercitazioni guidate
Calcetto: fondamentali e metodo di gioco
Mezzi: campo, palloni
Metodo: globale.
Contenuti teorici
Potenziamento fisiologico; cenni sull’apparato cardiocircolatorio; il sistema nervoso, il sistema muscolare: conoscenza dei principali distretti muscolari, meccanica della contrazione; la qualità motorie di base; tecnica delle specialità atletiche; concetto di allenamento; lo strecting; basket, pallavolo: il gioco le regole i fondamentali; gli effetti del movimento sull’organismo; prevenzione nello sport e lotta al doping; nozioni di pronto soccorso; tecnica di assistenza agli esercizi di pre-acrobatica ed attrezzistica; cenni
sull’alimentazione.
3. METODI DIDATTICI
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Lezione frontale
Discussione guidata
Allenamento in circuito
Lavori di gruppo
Metodo individualizzato
Metodo globale
Metodo globale arricchito
4. STRUMENTI E MEZZI
Dispense, appunti, piccoli e grandi attrezzi, palestra, spazi all’aperto, campo di pallavolo,
pallacanestro, tappeti ed altri attrezzi occasionali.
5. STRUMENTI DI VERIFICA (formativa e sommativa)
Trattazione sintetica di argomenti teorici
Testi attitudinali
Osservazioni sistematiche
Prove pratiche individuali
6. CRITERI DI VALUTAZIONE
Non sa eseguire il lavoro richiesto e non prova a superare le difficoltà
Gravemente insufficiente, non porta il materiale
Non segue le attività proposten e non si impegna
Sufficiente nell’impegno e nella partecipazione
Discreto nell’impegno e nella partecipazione
Buono nell’impegno e nella partecipazione con lo sviluppo di buone capacità fisiche
Ottimo nell’impegno e nei risultati ottenuti nelle varie attività motorie
Eccellente nell’impegno e nella partecipazione con ottimi obbiettivi raggiunti ed
acquisizione di uno stile personale.
1 -2
3-4
5
6
7
8
9
10
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AREA DI PROGETTO
Insegnante: Prof. Paolo Panepinto
Insegnante Tecnico Pratico: Prof.ssa Giulia Zucchi
Obiettivi trasversali comuni a tutte le discipline:
Rispetto di se e degli altri, dell’ambiente, delle regole della struttura
Capacità di socializzare e di condividere la cultura.
Capacità di affrontare, gestire e programmare impegni collettivi, confrontandosi
con il gruppo e mostrando senso di responsabilità e partecipazione.
Capacità di interventi corretti e pertinenti, utilizzando linguaggi specifici di
settore.
Potenziamento delle abilità di rielaborazione personale
Sviluppo delle capacità critiche ed autocritiche, abilità di analisi e di sintesi, di
valutazione ed autovalutazione
Sviluppo della capacità di operare collegamenti interdisciplinari.
Obiettivi specifici della disciplina:
Stimolare la crescita personale e professionale degli studenti mediante il lavoro in
gruppi.
Abituare al rispetto delle consegne assegnate ed alla scrupolosa osservanza dei
compiti come già stabiliti all’interno del gruppo.
Saper sviluppare un tema progettuale, argomentando intendimenti e finalità,
definendo tempi e metodi, pianificando step progettuali, analizzando risultati ed
eventuali criticità emerse.
Utilizzare e stimolare le attività di supervisione degli insegnanti, valutando
criticamente eventuali apporti di idee e di metodi.
Imparare ad utilizzare mezzi tecnologici informatici, tanto nella fase preliminare
di raccolta di informazioni, quanto nella stesura degli elaborati progettuali.
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I SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO
QUESITI TIPOLOGIA B
STRUTTURE ZOOTECNICHE:
1) A quale scopo si prevede la pavimentazione fessurata in una stalla per vacche da latte
a stabulazione libera e come viene completata questa parte della stalla?
2) Da cosa è composto il “box parto” in un allevamento suinicolo?
STORIA
Approfondisca i seguenti argomenti, indicando cause ed effetti e facendo attenzione a
non superare lo spazio a disposizione.
1) Crisi del ’29 negli Stati Uniti e politica economica keynesiana
2) 10 giugno 1940: ingresso dell’Italia nel conflitto.
MATEMATICA
1) Cosa rappresenta geometricamente l’integrale definito?
2) Calcolare il volume del solido ottenuto facendo ruotare attorno all’asse x il trapezoide
di base [-3;4] relativo alla funzione y= x-2
BIOLOGIA APPLICATA
1) Le principali malattie della vite: patogeni e sintomi
2) Illustra brevemente alcune tecniche di lotta agronomica
II SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAMI DI STATO
QUESITI TIPOLOGIA B
INGLESE
1) Describe the characteristics of organic farming in no more than ten lines
2) Analyze the advantages and disadvantages of rotation in no more than ten lines.
CHIMICA AGRARIA:
1) Gli acidi del mosto
2) Le fermentazioni del mosto
MATEMATICA
1) A cosa serve l’indice quadratico relativo I?
2) Quali indicazioni ci dà il coefficiente di Brarais-Pearson e qual è la sua formula?
TECNICHE DI PRODUZIONE ANIMALE
1) Spiega l'importanza dell'integrazione lipidica nelle blap
2) Descrivi gli alimenti utilizzati nella razione del vitello a carne bianca
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INDICATORI PER LA CORREZIONE
DELLA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
DELL’ESAME DI STATO
Comprensione del quesito. Punteggio da 1 a 3
PUNTI
1
2
3
SIGNIFICATO
Scarsa comprensione della richiesta
Comprensione limitata e parziale
Comprensione adeguata
ATTRIBUZIONE
Conoscenza dell’argomento proposto. Punteggio da 1 a 6
PUNTI
1
2
3
4
5
6
SIGNIFICATO
Argomentazione solo accennata
Argomentazione limitata e parziale
Argomentazione non adeguata
Argomentazione accettabile
Argomentazione soddisfacente
Argomentazione completa
ATTRIBUZIONE
Correttezza espositiva. Punteggio da 1 a 3
PUNTI
1
2
3
SIGNIFICATO
Espressione poco chiara
Espressione sufficientemente chiara
Espressione chiara e appropriata
ATTRIBUZIONE
Utilizzo del linguaggio tecnico o della simbologia tecnica. Punteggio da 1 a 3
PUNTI
1
2
3
SIGNIFICATO
Errori gravi nell’utilizzo di vocaboli o simboli
Utilizzo sufficientemente corretto di vocaboli o simboli
Utilizzo appropriato e sicuro di vocaboli o simboli
ATTRIBUZIONE
Punteggio totale
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SIMULAZIONE PRIMA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO
E' stata somministrata la prova assegnata nel corso dell'Esame di Stato dell'anno scolastico 2012-2013
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA PROVA
INDICATORI
PUNTI
A.
ORTOGRAFIA E
MORFOSINTASSI
1
2
3
Punti 5
4
5
B.
CONTENUTO
Punti 5
C.
ORGANIZZAZIONE
DEL TESTO
DESCRITTORI
Presenza di numerosi errori ortografici e morfosintattici
Presenza di errori ortografici e morfosintattici
Presenza di qualche errore ortografico e morfosintattico e di qualche improprietà lessicale
Errori sporadici e non pregiudizievoli, lessico corretto
Correttezza generale e buona competenza lessicale
1
2
3
4
5
Contenuto non attinente alla traccia
Traccia sviluppata parzialmente
Contenuto adeguato alla traccia
Contenuto adeguato ed esaustivo
Contenuto approfondito, con riferimenti interdisciplinari
ed elementi di creatività e originalità
1
2
3
4
5
Elaborato privo di organicità, contradditorio
Elaborato semplice, superficiale
Elaborato coerente, coeso , ma lineare
Elaborato coerente, coeso e logicamente organizzato
Elaborato coerente, coeso, ampio e ben organizzato
Punti 5
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SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA ESAMI DI STATO
E' stata somministrata la prova assegnata nel corso dell'Esame di Stato dell'anno scolastico 1991-1992:
Sessione ordinaria - Indirizzo generale - Corso di ordinamento
Una frana, staccatasi da un terreno appartenente al demanio comunale, si abbatte su
un'azienda agricola limitrofa causando i seguenti danni:
- distruzione di un centinaio di piante di pesco;
- distruzione di un pozzo e di parte dell'impianto irriguo.
L'azienda, estesa 4.50.00 ha, attiva un ordinamento ortofrutticolo con 3.00.00 ha di pescheto di 6 anni a palmetta e 1.20.00 ha di colture ortive primaverili-estive. Il candidato,
ipotizzando tutti i dati necessari alla valutazione del danno, proceda alla stima dell'indennizzo spettante al proprietario conduttore, sapendo che l'evento si è verificato a metà
aprile
Griglia di valutazione
Tipo di verifica
Prova scritta
Giudizio/voto
Indicatori di valutazione apprendimenEspresso in
to studente
decimi
1. Comprensione dei quesito estimativo.
1-2
0-3
2. Conoscenza ed applicazione degli argomenti e dei paradigmi disciplinari.
3. Coerenza e padronanza delle proce0-3
dure, degli strumenti di calcolo e del
lessico specifico.
4. Saper utilizzare in maniera critica le
0-2
fonti di informazione e giustificare
ogni scelta economico tecnica operata.
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MATERIA
DOCENTE
FIRMA
Religione
Prof.
Sandro
MONTEFUSCO
Italiano
Prof.
Paolo
ZANONI
Storia
Prof.
Marzio
PICCIONI
Matematica
Prof.ssa Caterina
COTRUPI
Lingua stran.
Prof.ssa Paola
SCIFO
Prof.ssa Maria
BOTTI
Prof. Pierangelo
COSTA
Prof. Massimo
PINELLI
Prof.ssa Franca
ZANIBONI
Prof.
Maria
BOTTI
Prof.
Giulia
ZUCCHI
Prof.
Ivan
BERTOLI
Prof.
Paolo
FORNARI
Prof.
Maria
BOTTI
Prof.
Giulia
ZUCCHI
Prof.
Giorgio
SARTA
Prof. Pierangelo
COSTA
Prof.
Paolo
PANEPINTO
Prof.
Giulia
ZUCCHI
Biologia applicata
Chimica agraria
Tecniche di gestione
Tecn. produzione
animale .
Zooeconomia
Strutture zootecniche
Area progetto
Educazione Fisica
Prof.ssa Ignazia
MODICA
Sostegno
Prof.ssa Rosanna
CALABRESE
Brescia, 13 maggio 2014
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(prof. Belluzzo Augusto)
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