ROMA NORD - Settimanale Zona

Anno 7 | numero 225 | Venerdì 14 febbraio 2014 | www.settimanalezona.com
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ROMA NORD
roma nord sommersa
Allagamenti, traffico, frane, strade chiuse. E’ stato l’inferno
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EditorialE
di Nicoletta Liguori
La tempesta (im)perfetta
In questi ultimi quindici giorni abbiamo assistito allo sgretolamento del nostro territorio. Non c’è
strada che non abbia subito danni a causa delle forti piogge che si
sono abbattute su Roma e che
continueranno, pare, ancora. La
circolazione fra quartieri è molto
rallentata, congestionata perfino,
nelle ore di punta. La situazione
a Prima Porta poi è davvero difficile e ci vorranno mesi, credo, affinché tutto possa tornare ad una
relativa normalità. Desidero evidenziare l’opera dei volontari e di
tutti coloro che si sono messi a disposizione per “salvare il salvabile” in questo quartiere, che già
tanti problemi aveva, ora acuiti
dall’acqua e dal fango. Non credo
di aver mai pubblicato un numero
di Zona come questo, in cui ogni
articolo presenta un problema urgente. Altro che tempesta perfetta! Una bufera si è abbattuta su di
noi! Per alcune “urgenze” come la
frana a Cassia Antica e la Tangenziale dovremo forse arrivare
all’estate per vederle risolte e intanto muoversi con le auto o i
mezzi pubblici impegna le nostre
giornate, costringendoci a trascorrere tra le lamiere molto più
tempo. Mai come in questi giorni
quando il sole finalmente fa capolino fra le nuvole gli rivolgo un
rispettoso grazie per esserci ed
asciugarci non solo le cose, le case, le strade, ma soprattutto l’anima, straziata da quanto hanno
visto gli occhi. Coraggio!
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ROMA NORD
alluvione, e’ emergenza
Il Consiglio del XV Municipio effettua una riunione straordinaria. Tanti i cittadini intervenuti
A
dieci giorni di distanza
dalla violenta alluvione
che ha colpito il XV Municipio, l’11 febbraio si è tenuto
il Consiglio in seduta straordinaria, richiesto espressamente
dai consiglieri PDL e Gruppo
NCD. Un unico argomento
quello trattato relativo, ovviamente, agli interventi necessari
per risolvere le problematiche
create dai fenomeni alluvionali
che, il 31 gennaio 2014, hanno
investito la Capitale. Un Consiglio che è stato teatro dello sfogo di chi ha perso tutto.
Moltissimi, infatti, i cittadini
presenti ai quali è stato lasciato
un ampio spazio per dire la loro. Un iniziale ringraziamento
al Municipio da parte di coloro
che hanno ricevuto ospitalità
presso l’Hotel Flaminius, lascia
presto spazio alla rabbia. A parlare sono per lo più gli abitanti
di Prima Porta, una delle zone
Prima Porta
Via Flaminia - Consiglio Municipio XV
maggiormente colpite dall’ondata di piogge. C’è chi ha perso
la casa, chi la propria attività
commerciale o imprenditoriale,
chi richiede un imminente intervento per lo smaltimento delle auto ferme e danneggiate e
chi sottolinea l’esigenza di un
supporto economico e psicologico. La sede di via Flaminia
872, si è popolata di persone
esasperate e disperate. Un clima
di tensione che deriva dallo stato in cui versa chi non ha più
nulla, chi ha sacrificato una vita
di lavoro, chi lamenta aiuti inesistenti nei momenti di crisi.
Commercianti, ragazzi, affittuari che più di una volta hanno
sottolineato la mancanza di aiuti fisici ed economici da parte
delle istituzioni.
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ROMA NORD
Una drammaticità della situazione che è palpabile e che si traduce nella richiesta di un
accertamento delle responsabilità e di fondi per poter riacquistare la propria casa e tornare a
condurre una vita dignitosa.
L’ira degli abitanti di Prima Porta si scatena anche contro il primo cittadino che ha parlato di
“edilizia spontanea”. Quando la
parola passa ai Consiglieri si cerca di capire dunque di chi sono
le colpe e quali le soluzioni da
attuare nel prossimo futuro. Un
Consiglio straordinario per fare
dunque il punto della situazione
e ufficializzare delle richieste assolutamente necessarie per risa-
nare una periferia messa in ginocchio da un’ondata di maltempo devastante, che ha
provocato danni materiali e psicologici. Ancora molti i probleesistenti:
dal
mal
mi
funzionamento
del
sistema
idraulico di captazione delle acque di Prima Porta, alla disastrosa situazione di frane e strade.
(segue nella prossima pagina)In
particolar modo risultano ancora
in movimento i fenomeni franosi che interessano via Cassia
che, per una questione di sicurezza per chi vi abita e transita,
potrebbe essere nuovamente
aperta al traffico tra un paio di
mesi. Dopo più di cinque ore è
Valle Muricana
Prima Porta
stato quindi approvato l’ordine
del giorno proposto dalla maggioranza, con il quale si richiede
al Presidente della Regione Lazio
e al Sindaco di Roma Capitale,
di fornire nel più breve tempo
possibile informazioni relative
alla modulistica per un’eventuale richiesta di risarcimento
da parte dei cittadini e di velocizzare il più possibile le procedure per l’erogazione della
“Concessione di contributi urgenti a sostegno delle famiglie
che versano in condizioni di eccezionale disagio che gli eventi
alluvionali del 30 e 31 gennaio
2014 hanno determinato in alcune zone del territorio municipale”. Questi solo alcuni dei
punti approvati all’interno di un
Consiglio che è stato una sorta
di esame di coscienza, per capire
chi ha sbagliato, di chi sono le
responsabilità e per cercare di
dare risposte a tutti quei cittadini che, con l’alluvione, hanno
perso anche quelle.
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ROMA NORD
ilquartiere alluvionato
Reportage da Prima Porta dove l’acqua ha raggiunto il metro di altezza spazzando via tutto
E
’ ancora emergenza a Prima
Porta, duramente colpita dall’alluvione causata dalle violente piogge che si sono abbattute
su Roma nella notte tra Giovedì
30 e Venerdì 31 Gennaio scorso.
L’enorme quantità di acqua caduta in pochissimo tempo ha provocato lo straripamento di un canale
e il conseguente allagamento di
tutta la zona circostante, lungo
Via della Giustiniana e Via Frassineto, l’acqua si è ritirata e il suo
livello si è ristabilito alla normalità. I danni che questa ha provocato, però, restano e il loro bilancio
è in continua crescita.
I cittadini sono tutti d’accordo
sulle cause del disastro: “le marane non vengono mai pulite”, affermano, “e quando piove i
tronchi creano un tappo all’altezza del ponticello che si trova all’incrocio
tra
Via
della
Giustiniana e Via di Santa Cornelia, così il canale straripa”. La rabbia della popolazione si rivolge
contro chi sarebbe incaricato della manutenzione dei canali, ma si
parla anche delle idrovore che
avrebbero dovuto risucchiare l’acqua e che non hanno funzionato.
Neanche le fogne hanno retto: i
tombini sono esplosi aggiungendo altri liquami e detriti a quelli
portati dal fiume. E c’è chi dice
che ai problemi di manutenzione
si è aggiunta l’apertura ritardata
della diga che ha fatto gonfiare i
canali: “per salvare Roma hanno
sacrificato Prima Porta” si sente
dire in giro. Silvana, insieme a suo
marito, è la proprietaria dei nego-
zi che si trovano a ridosso dell’argine della Marana Grande, la zona in cui l’acqua è arrivata ad
essere più alta: “L’acqua è scesa
come un fiume in piena per Via
della Giustiniana, Venerdì mattina arrivava a 70 cm, ma ha continuato a salire. Eravamo nel nostro
negozio cercando di salvare il possibile, ma ad un certo punto ci siamo dovuti allontanare anche noi:
era pericoloso rimanere”. L’allagamento ha infatti raggiunto il metro e ottanta di altezza, i segni
sono ben visibili sui muri, e ha distrutto tutto quello che si trovava
al di sotto di quella soglia. Calosce verdi militare e guanti di plastica rossi, Silvana oggi è in strada
a cercare di lavare via il fango dalle merci e dai macchinari del suo
ferramenta. Il danno economico
che l’alluvione ha provocato, però,
è incalcolabile: “Non solo le merci che abbiamo buttato, ma i computer, l’impianto elettrico, per
non parlare del mancato guadagno dei giorni di chiusura. E chissà quanto si potrà riaprire. Non
abbiamo più nulla”.
Al portone accanto, sul marciapiede, sono accatastate sedie a rotelle, scope e bacinelle. Giovanna
lavora per il negozio di Sanitaria
“Paola”, anche questo sommerso
dall’inondazione. Su un tavolo allestito sul ciglio della strada, con
un tubo dell’acqua e un catino per
i panni, sta lavando le buste con
il marchio del negozio, cercando
di eliminare il fango: “Salviamo il
possibile, ma ci hanno lasciati soli. Non si è visto nessuno, né protezione civile né i vigili del fuoco,
nessuno ci aiutato a spalare il fan-
go. Solo il quartiere ha dimostrato
solidarietà, amici e parenti, ma
anche sconosciuti. Ma da soli non
possiamo farcela.”.
Dall’altra parte della strada il bar
ha riaperto i battenti dopo diversi
giorni di chiusura, qualcuno è seduto ai tavolini nella veranda
aspettando l’ora di pranzo. Proseguendo per Via di Prima Porta, tra
i cumuli di immondizia, le macchine piene di fango e qualche
pozzanghera che il terreno ancora non ha assorbito, ci si rende
conto che i danni peggiori, qui,
sono stati subiti dalle abitazioni.
Le case ai pian terreno, infatti, sono state sommerse improvvisamente, nella notte, dall’acqua.
Helen e sua madre, Benedetta,
erano sole in casa quando sono
state svegliate dal rumore dell’acqua che scorreva: “Pensavo fosse
rimasto aperto un rubinetto”, dice
la figlia, “ma quando ho messo i
piedi a terra ho sentito l’acqua fin
sopra le caviglie e ho cominciato a
capire cosa stava succedendo. Ho
visto il soggiorno pieno d’acqua,
ho preso mia madre e siamo scappate”. Ora non sanno che fare, sono state costrette a buttare tutto
ciò che avevano in casa, dagli oggetti ai vestiti, dagli elettrodomestici ai materassi e ai mobili. Il
poco che si è salvato è ammassato
nella veranda di fronte alla casa,
appeso al cancello, nella speranza
che si asciughi.
(segue nella pagina successiva)
5
ROMA NORD
A
nche Arno e Antonietta,
poco più avanti, sono nella
stessa situazione. La loro
casa è ancora piena di fango, non
hanno ancora avuto la forza di
cominciare a pulire. Ora vivono
nel loro camper dopo essere riusciti a sfuggire alla piena: “Mio
marito è rimasto incastrato sotto
al frigorifero crollato a causa della potenza dell’acqua”, racconta
Antonietta, “ per fortuna è riuscito a liberarsi e a raggiungermi all’esterno”. Non se la sentono,
però, di allontanarsi dalla propria
abitazione: “La prima notte ci siamo rifugiati da amici, ma hanno
saccheggiato il camper: ci hanno
portato via televisione e videoregistratore”. C’è molta amarezza: “
Qui non si è visto nessuno, siamo
abbandonati a noi stessi”.
Molte famiglie costrette ad allontanarsi dalle loro abitazioni si so-
no rifugiate nella Parrocchia di
Sant’Alfonso dei Liguori, dove
Don Dario e molti altri volontari
della Chiesa si sono organizzati
con brandine e pasti caldi per accogliere chi aveva bisogno. Oggi
la parrocchia di via della Giustiniana, che da poco aveva ricevuto
la visita di Papa Francesco, ha allestito un luogo di raccolta di abiti e beni di prima necessità da
distribuire ai bisognosi ed ha
aperto un sito internet, santalfonso.org, sul quale è indicato
l’IBAN a cui poter indirizzare anche donazioni in denaro (Parrocchia
Sant'Alfonso
per
l'alluvione; IBAN: IT22 W 05584
03255 0000 0000 0511; AGENZIA
1006 - BPM Banca Popolare di Milano).
Dal lunedì successivo queste stesse persone sono state accolte
all’Hotel Flaminius, dove ancora
risiedono in circa 65, di cui alme-
no 22 minori. Pasti caldi vengono
distribuiti dalla protezione civile,
ma adesso la preoccupazione dei
cittadini di Prima Porta è rivolta
al dopo. L’Assessore alle Politiche
Sociali del XV Municipio, Michela Ottavi (SEL), spiega come si stia
aspettando lo stanziamento di
fondi per la ricostruzione da parte del Comune. Intanto, la polemica sulla presenza di un gruppo
di Rom sgomberati da Roma est
all’Hotel Flaminius si conclude
con la richiesta delle dimissioni
dell’Assessore Ottavi, insieme a
quelle dell’Assessore Cutini e del
Sindaco Marino, da parte del portavoce di Fratelli d’Italia del XV
Municipio Giorgio Mori. “Se la
mandano via mi incateno al Campidoglio. Lei è sempre stata qui e
ci ha trovato il posto in albergo”,
sbotta Ornella, cinquantasette anni e madre di cinque figli, di cui
una insieme ai tre nipotini alloggia con lei all’Hotel Flaminius. La
loro casa a Via Monte Beccaria è
stata distrutta e resta inagibile.
L’Assessore Ottavi risponde alle
accuse affermando che il Municipio si è attivato sin dal primo momento e che,in collaborazione
con Don Dario e la Protezione Civile, ha partecipato all’allestimento del centro di primo
soccorso in Chiesa. “Già da Sabato era stato attivato il trasferimento delle famiglie Rom.”,
conclude, “Ci sono dei tempi tecnici considerando che anche
quelle erano famiglie con minori,
ma Lunedì, quando FdI ha svolto
la manifestazione protestando
contro la presenza dei Rom, il trasferimento era già stato attivato e
dalle 17.00 dello stesso giorno
l’Hotel è stato liberato.”L’acqua
ormai non c’è più, ma tutto rimane coperto di fango. Ora si aspettano le perizie della Protezione
Civile e dei Vigili del Fuoco per la
richiesta dei risarcimenti da parte
dei cittadini e per la formalizzazione dello stato di calamità naturale che permetterà di sbloccare
fondi per la ricostruzione.
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ROMA NORD
CASSIA ANTICA INTERROTTA
Dureranno almeno 3 mesi i lavori dopo la grossa frana. Problemi anche sulla Tangenziale
Q
uesta volta è proprio il caso di
dirlo: piove sempre sul bagnato! Non basta infatti che
il nostro Municipio sia uno dei più
problematici in materia di traffico,
ma a peggiorare la situazione ci si è
messo anche il nubifragio che si è abbattuto su Roma la scorsa settimana
e che ha colpito principalmente il
nostro territorio, arrecando danni
enormi alla circolazione. Nel quadrante Cassia- Tor di Quinto la situazione più complessa è rappresentata
dalle due frane che si sono verificate
sul tratto di Via Cassia Antica all’altezza di Piazza dei Giuochi Delfici e
sulla Tangenziale est in direzione del
Foro Italico. Le notizie sono assolutamente sconfortanti. Per quanto riguarda Via Cassia Vecchia la
tempistica dell’intervento che rimetterà in sicurezza la collina che costeggia la strada, dovrebbe durare due
o tre mesi circa, un’infinità per chi si
trova a dover percorrere questo tratto quotidianamente e che dovrà ripiegare su percorsi alternativi che,
purtroppo, sfociano tutti su via Corso di Francia, dove la situazione sta
diventando davvero insostenibile.
Oltre alla circolazione delle autovetture, il problema riguarda ovviamente anche i mezzi pubblici che
transitano su Via Cassia Antica e il
cui percorso è stato deviato sulle strade limitrofe. Il 301 ad esempio, ha
subito una deviazione all’altezza di
Piazza dei Giochi Delfici dove, invece di percorrere Via Cassia Antica, deve scendere su via di Vigna Stelluti in
direzione Corso Francia. Per ritornare su Via Cassia l’autobus si vede co-
stretto ad immettersi nella stradina
laterale che costeggia via Corso di
Francia ed effettuare un’inversione di
marcia. Diverse volte in questi giorni
è capitato che la stradina fosse occupata da macchine parcheggiate in divieto di sosta e l’autobus non
riuscisse così a percorrere la strada laterale, rimanendo bloccato e causando ulteriori disagi al traffico.
L’Assessore Elisa Paris dichiara: “Abbiamo chiesto la cantierizzazione per
lasciare aperta almeno una corsia su
Via Cassia Antica, ma a causa dei
mezzi pesanti e di grosse dimensioni
che dovranno lavorare su questo tratto non ci è stata assicurata questa
possibilità”. Per quanto riguarda in-
vece i tempi di previsione per la riapertura della Tangenziale est all’altezza del Foro Italico la situazione è
ancora più drammatica, ci vorranno
dai quattro ai sei mesi per rimettere
in sicurezza la collina dopo la terribile frana. Per il momento la situazione
rimane invariata, è consentito il doppio senso di marcia su una sola carreggiata e rimangono chiuse le due
rampe d’accesso alla Tangenziale in
Via Corso di Francia e in Viale Tor di
Quinto in direzione Foro Italico. In
questo caso l’intervento è più delicato perché la frana è ancora in atto, il
terreno continua a muoversi e sono
coinvolte tre palazzine che svettano
sopra alla collina. L’Assessore Paris
aggiunge: “L’intervento è molto
complesso e delicato a livello tecnico. Essendo la frana molto profonda,
i palazzi sovrastanti potrebbero subire dei danni. Gli equilibri sono sul filo del rasoio”. In entrambi in casi gli
interventi sono stati affidati al Dipartimento S.I.M.U. lavori pubblici del
Comune di Roma e si occuperanno
di una ridefinizione totale della scarpata e non solo della semplice messa
in sicurezza di essa. Purtroppo non ci
resta che constatare che se non si effettueranno interventi mirati a risolvere problemi ormai annosi, Roma,
la città più bella del mondo, resterà
per sempre un gigante, ma con i piedi d’argilla.
8
ROMA NORD
+ buche e + lampioni spenti
Il forte maltempo lascia in eredità buche (in parte riparate) e illuminazione assente diffusa
Zona Cerquetta
Via Trionfale - La Giustiniana
B
uche e voragini nel XV Municipio rappresentano ormai gli
ostacoli di una gimkana che
sta mettendo a rischio l’incolumità
di automobilisti e pedoni, ciclisti e
motociclisti. Il problema non è relativo solamente dalle buche: anche la messa in sicurezza delle
frane, che nel Municipio XV solo
ben dieci, è essenziale. Secondo
l’Aggiornamento del 7/02/14 sullo
stato del Municipio XV, per quanto
riguarda la viabilità, le modalità di
intervento per la frana sulla Cassia
Antica verranno stabilite dopo l’incontro con il privato proprietario
del costone; Via Salk e Via Macherio
invece sono ora perfettamente percorribili. Via Frassineto è aperta al
solo traffico locale; inoltre, si prevede l’ulteriore apertura del sottopasso de La Celsa e del relativo
parcheggio. Abbiamo chiesto all’Assessore ai Lavori Pubblici del XV
Municipio Elisa Paris in quale direzione ci si sta muovendo: “Il Municipio sta operando con due ditte di
manutenzione divise in Asse Cassia
e Asse Flaminia; gli interventi di
competenza del Municipio riguardano solo le strade a gestione municipale, e non quelle a gestione
comunale, regionale e provinciale”.
L’Assessore aggiunge che le zone
più calde riguardano la parte di Prima Porta-Labaro e i quartieri che
stanno intorno all’Asse Cassia, vale
a dire Tomba di Nerone, Grottaros-
ASSISTENZA
COMPUTER
MARCO CARLO
339-7605919
349-1206675
REALIZZAZIONE
SITI WEB
sa, Cerquetta, La Storta. Sull’Asse
Cassia è in corso la verifica delle caditoie ed è previsto il rappezzo definitivo per evitare che le buche si
riaprano. A Cesano, invece, sono
stati effettuati gli sfangamenti, per
procedere alla successiva riparazione
delle buche. In seguito all’allagamento, anche nella zona dell’Ex
Macelletto (Via Della Giustiniana
278) si è provveduto alla rimozione
del fango grazie all’intervento della
Protezione Civile. Sull’Asse Flaminia, intanto, è in atto la riparazione delle buche più rilevanti in
maniera definitiva.L’Hotel Falminius del Municipio Roma XV sta accogliendo ora tutte le famiglie
sfollate a seguito dell’alluvione, dove preziosa è la collaborazione della Croce Rossa e della Protezione
Civile. L’Assessore Elisa Paris spiega
che, cessata la pioggia, sono partiti
gli interventi di messa in sicurezza
delle frane e gli sfangamenti delle
aree alluvionate nelle zone come la
Giustiniana, Prima Porta-Labaro e
Cesano; sull’Asse Cassia che non ha
avuto problemi di alluvione, si è
passato subito alla chiusura delle
buche. L’Assessore infine chiarisce
il problema: “Non è solo una questione di tipologia e di qualità di
asfalto; le nostre strade molto spesso non hanno una raccolta delle acque piovane, sono state fatte male
negli anni passati quindi l’asfalto
salta più facilmente. Le ultime strade che abbiamo recentemente asfaltato sono rimaste intonse; prima di
queste situazioni emergenziali, ab-
biamo chiesto all’Ufficio Tecnico di
monitorare i lavori fatti dalle imprese che hanno gli appalti; con
questa operazione siamo riusciti ad
avere un miglioramento della qualità”. A peggiorare la situazione si
aggiunge l’assenza d’illuminazione
pubblica, adesso più che mai fondamentale, che ha colpito soprattutto la Via Cassia in direzione La
Storta, l’uscita del GRA, e il Raccordo Anulare stesso. L’ufficio Stampa
dell’Acea ci spiega che: “ci sono stati degli allagamenti alle cabine di
alimentazione degli impianti di illuminazione pubblica; le nostre
squadre stanno sul posto e stanno
intervenendo da quando è iniziata
l’emergenza. Le cabine di alimentazione sono state allagate; al loro interno è scattato l’interruttore di
sicurezza, che è come un salvavita
per evitare che l’impianto vada in
corto circuito. Le nostre squadre
stanno esaminando ininterrottamente impianto per impianto per
far riscattare gli interruttori, ma si
dovrà attendere la fine della pioggia per evitare un ulteriore scatto
degli impianti”. Per l’illuminazione
sul Raccordo Anulare, che è di competenza dell’Anas, la situazione è
differente: il problema non sono
stati gli allagamenti, ma i furti dei
cavi di rame, che già da tempo ormai vengono sradicati facendo saltare le centraline. L’Anas è più che
a conoscenza di questo problema, e
sta provvedendo ad appalatare i lavori e a reperire i finanziamenti per
risolvere questi danni ingenti.
9
ROMA NORD
via riano a senso unico
Una delle più importanti vie della zona torna a senso unico. Battaglia vinta dai commercianti
U
n ritorno alle origini, si
può definire così la svolta
della viabilità di uno dei
principali punti nevralgici del Municipio XV. La decisione di applicare il doppio senso di marcia a
Via Riano fu presa nell’ottobre
2010 dal Consiglio dell’allora XX
Municipio raccogliendo un’istanza della società PPM Srl, proprietaria del centro commerciale, oltre
che dalla Cooperativa Operatori
Mercato di Ponte Milvio. L’esperimento fu messo in atto nella convinzione che la rivitalizzazione
delle attività commerciali della
strada necessitasse di una modifica
della viabilità, per favorire la fruizione del centro commerciale, forte anche dell’apertura di Trony, ai
potenziali clienti di Roma Nord.
Così non è stato e, per la salvezza
del Mercato di Ponte Milvio urge
un dietrofront, ne hanno convenuto praticamente tutti, dai commercianti al Municipio ai comitati
di quartiere, passando per il comando dei vigili fino al Dipartimento Mobilità del Comune di
Roma. Come conferma l’Assessore
del Commercio del Municipio Simone Ariola, l’aspetto del Mercato
è allo stato attuale desolante ed il
ritorno al senso unico rappresenta
una svolta soprattutto perché porta con se anche il ritorno al parcheggio sulla via, ove attualmente
vige il divieto di sosta. I disagi
creati dalla totale assenza della
possibilità di parcheggiare comodamente e gratuitamente non
hanno certo favorito gli affari ne-
gli ultimi anni. Dopo un sopralluogo effettuato dallo stesso Ariola insieme al Presidente Torquati
sono seguiti degli incontri in cui
l’Assessore ed il Presidente hanno
ricevuto gli operatori del Mercato
sia in Municipio che, successivamente, all’Assessorato al Commercio del Comune di Roma con
l’Assessore alle Attività Produttive
Marta Leonori, giungendo alla
conclusione di chiedere ufficialmente all’Assessore della Viabilità
del Comune di Roma, Guido Improta, di assecondare le richieste
di Operatori e Comitati, già forti
anche dell’appoggio del Comandante dei Vigili del XV Municipio,
Donatella Scafati. Dopo ulteriori
sopralluoghi da parte del Dipartimento Viabilità del Comune si è
giunti alla decisione sul ritorno al
senso unico originale, da Via Flaminia Vecchia verso Viale di Tor di
Quinto, che con ogni probabilità
entrerà in vigore entro fine mese.
Ariola si è detto molto soddisfatto
per essere riuscito ad accontentare
questa richiesta per salvaguardare
un Mercato storico come quello di
Ponte Milvio. Una battaglia combattuta e vinta soprattutto dalla
presidentessa di Assocommercio
Roma Nord, Giovanna Marchese
Bellaroto, che già dal luglio 2013
aveva presentato la richiesta alla
nuova Giunta Municipale da poco
insediatasi. Il problema più grave,
che la presidentessa Marchese Bellaroto mette in evidenza, è che da
quando era stato istituito il doppio
senso si era automaticamente contravvenuta una norma che prevede la presenza di un certo numero
di parcheggi destinati alla clientela del Mercato. Di fatto in questo
modo il Mercato di Ponte Milvio è
divenuto l’unico a Roma senza
parcheggi, non solo per la clientela, ma anche per il carico e scarico
delle merci, decimando le attività
commerciali della via e del Mercato, in cui il numero di banchi si è
drasticamente ridotto da cento a
trentotto. I tempi tecnici hanno
fatto protrarre la pratica fino ad
ora perché, come ci ha spiegato
ancora Ariola, Via Riano rientra
nella “Grande Mobilità”, motivo
per cui il Municipio non ha potuto muoversi autonomamente se
non dopo il consenso da parte dei
Dipartimenti del Comune interessati.
10
isola farnese
Da dicembre l’ex lavatoio di Isola Farnese diventato recentemente un bellissimo Centro Anziani propone un
corso di recitazione. L’originale idea è di Carolina Patino
che laureata in Recitazione e in Regia Teatrale ha lavorato
anche in tv, cinema e teatro. Il corso nasce dalla volontà di
creare un gruppo dedito alla cultura e per questo motivo Carolina Patino porta fino in fondo e con grande dedizione il
suo ruolo di insegnante di recitazione all’interno del Centro. Il Corso di recitazione frequentato inizialmente da pochi
membri ha visto pian piano unire persone di tutte le età e di
tutti i ceti sociali. Infatti è stata data la possibilità di partecipare e di unirsi al gruppo non solo ai soci del Centro Anziani ma anche alle persone al di fuori di questa realtà con un
minimo contributo veramente simbolico. Per questo motivo l’insegnamento è frequentato da persone di tutte le età dai
35 anni fino ai 60 o poco più. rattandosi di persone che non
avevano mai fatto teatro l’insegnante racconta di aver cominciato le prime lezioni con giochi d’improvvisazione poi
dopo un vasto lavoro si è passato ad un lavoro più entusiasmante: le prove di un’opera teatrale di Federico Garcia Lorca “La calzolaia ammirevole”. Il corso si tiene ogni lunedì. Per
partecipare e per qualunque informazione ci si può rivolgere al numero 340 71 88 439. (articolo di Ilenia Menale)
roma nord
cesano
Ha subìto per anni le angherie
del suo compagno senza mai
sporgere denuncia, ma l’ultima aggressione è stata la goccia che ha fatto traboccare il
vaso. Così una cittadina romena di 36 anni, durante un’aggressione subìta per mano del
compagno, un connazionale
32enne, si è decisa di rivolgersi ai Carabinieri della Compagnia Roma Cassia. La donna ha
chiamato, disperata, il “112” dei
Carabinieri chiedendo loro aiuto. La violenta aggressione è
scattata al culmine dell’ennesimo litigio, per futili motivi,
scoppiato tra i due, ma stavolta,
a farne le spese, è stata anche la
loro figlia 13enne. La segnalazione ha consentito di intervenire
tempestivamente
per
bloccare l’esagitato in flagranza
di reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Le
vittime hanno riportato, fortunatamente, solo lievi lesioni oltre al grande spavento, mentre
il loro aggressore è stato portato
a Regina Coeli, dove rimarrà a
disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Si attenua l'ondata di maltempo che ha portato Roma nord in grosse difficoltà. Per quanto riguarda la
viaiblità è stata riaperta la Panoramica, su carreggiata unica a doppio senso di marcia. La Polizia Locale
di Roma Capitale consiglia comunque di usare ancora i tre assi viari alternativi messi a punto nei giorni
scorsi per limitare i disagi alla viabilità, dopo la frana che aveva reso impecorribile la strada insieme a
via Trionfale e a via Pareto. Questi i tre percorsi:
-Via della Camilluccia, per chi proviene dalle zone Trionfale e Monte Mario Alto e vuole raggiungere piazza dei
Giochi Delfici, via di Vigna Stelluti, corso Francia e Ponte Milvio.
-Viale delle Medaglie d'Oro, per chi proviene dalla Balduina, dal Trionfale, da via Stresa-via Fani e deve raggiungere
piazza degli Eroi, Prati o via Cipro.
-Via della Pineta Sacchetti, per chi proviene dai quartieri Torrevecchia, Ottavia e Palmarola e deve raggiungere la zona di Boccea-piazza Irnerio, piazza Pio XI e via Gregorio VII.
promo
12
ROMA NORD
da roma nord a est in tram
Il progetto partito dai comitati, piace al Comune. Un tram che collega con metro B e metro A
O
rmai da qualche anno è in
cantiere un progetto che potrebbe snellire di molto la
viabilità che collega due quadranti
importanti della Capitale quali Roma Est e Roma Nord. Stiamo parlando della costruzione di una linea
tramviaria leggera che partendo da
Saxa Rubra (Flaminia), arriverebbe in
pochi minuti alla Circonvallazione
Sub-Augusta, per capirci in prossimità della stazione della Metro A Tuscolana, effettuando 18 fermate. Il
Tram passerebbe per Fidene, Ponte
Mammolo dove vi è la fermata della
Metro B, il Nuovo Salario, il viadotto
dei Presidenti e viale Palmiro Togliatti in zona Prenestina. L’ambizioso progetto è stato finalmente
presentato ai membri della Commissione Trasporti del Comune, grazie
all’intervento di alcuni comitati di
quartiere che si sono interessati all’opera considerandola strategica per
i collegamenti interni alla Capitale.
L’assessore ai Trasporti di Roma Capitale, Guido Improta, è da tempo a
conoscenza del progetto a testimonianza del fatto che la possibilità di
realizzare un Tram che fondamentalmente unirà la zona di Roma
Nord con le linee della Metro A SubAugusta e B di Ponte Mammolo, è
considerata un’opera di grande importanza e di più semplice realizzazione rispetto ad altri lavori. La nota
dolente come spesso accade in questi casi è legata ai finanziamenti da
trovare per dare vita alla nuova linea.
La possibilità più concreta potrebbe
essere quella di ottenere dei fondi
provenienti dal programma europeo
Horizon all’interno della strategia
Europa 2020. In merito ai lavori e alle reali probabilità di realizzazione
del progetto sono intervenuti Maurizio Policastro e Anna Maria Proietti
Cesaretti
rispettivamente
presidente della Commissione Speciale Metro C e presidente della
Commissione Trasporti di Roma Capitale. “Per il Tram sulla Palmiro Togliatti esiste già un progetto
definitivo presentato da Roma Servizi al Dipartimento. Si tratta di un
tram con materiale innovativo che
collegherà la linea B stazione Ponte
Mammolo, la linea C stazione di
Centocelle e la linea A stazione Subaugusta. Il progetto prevede il tram
nello square centrale salvaguardando la pista ciclabile, la disponibilità
di sosta e restituendo lo spazio della
carreggiata per il traffico privato", ha
dichiarato
Policastro
a
RomaToday.it, mentre la presidente
Cesaretti ha spiegato: “ La volontà è
quella di portare avanti il progetto
che rientra nelle linee guida del Pgtu
(Piano Generale del Traffico Urbano,
ndr). La commissione porterà il progetto all'attenzione dell'Agenzia per
la mobilità e dell'assessorato. L'opera è molto importante e riteniamo
fondamentale avere un sistema di
trasporto pubblico non solo radiale
ma circolare". Ricordando che a favore della realizzazione del Tram si
sono schierati ben 40 Comitati di
quartiere, vi forniamo una lista delle
probabili stazioni di fermata della
nuova linea: Saxa Rubra, Fidene, Sabine, Serpentara, Vigne Nuove, Talenti, Montesacro, Kant, Aniene,
Ponte Mammolo, Colli Aniene,
Quarticciolo, Centocelle, Togliatti,
Romanisti, Don Bosco, Subagusta,
con l’ipotesi finale di un arrivo al
Laurentino.
13
ROMA NORD
A SCUOLA CON I RATTI...
Alla Amaldi si combatte con i topi. Intervengono l’assessore Cozza (Pd), Leli (Fi) e Casasanta (Fi)
U
n problema infinito quello
che si è verificato quest’anno
nella scuola “Edoardo Amaldi” a La Storta. La presenza di topi
nell’istituto scolastico che comprende materna, elementari e medie sta
facendo inferocire parecchi genitori
che si sono rivolti a Vincenzo Leli,
Presidente del Club Forza Italia del
XV Municipio di Roma per sollevare
la questione alle Istituzioni competenti. La vicenda infatti sembra andar avanti da qualche mese. Una
segnalazione importante viene infatti da un genitore e rappresentante di
classe dell’Istituto che ha voluto sottolineare il buon compito svolto dal
Preside della scuola che ha correttamente adempiuto alla prassi. Ha infatti proceduto con la derattizzazione
dell’edificio e il sopralluogo dell’Asl
che ha autorizzato l’apertura. La comunicazione è avvenuta lo scorso
venerdì 7 febbraio durante una riunione tra preside e rappresentanti
delle classi. Pur non essendo mai accaduta una situazione simile all’Amaldi adesso i genitori sono
seriamente preoccupati perché riferiscono che alcuni bambini avrebbero
addirittura visto con i loro occhi questi topi. Si chiedono quindi nervosi
quale sia il motivo per cui la scuola
non venga chiusa e derattizzata in
maniera più seria e profonda. I genitori non chiedono null’altro che tutelare la salute dai propri figli visto
che i topi sono portatori di malattie.
In soccorso alla questione è intervenuto Vincenzo Leli che lunedì 10
febbraio si è recato sul luogo assieme
alle mamme indignate per cercare di
risolvere il caso. Gran parte dei bam-
bini non era in classe: i genitori hanno preferito tenerli a casa per non far
rischiare loro la propria salute. Preoccupato anche Leli che dichiara:
“Su segnalazione dei genitori e in
quanto papà di Giulia che frequenta
l’Istituto Amaldi dopo essere stato
contattato dai rappresentanti di classe che mi hanno spiegato l’evoluzione degli interventi di derattizzazione
fino ad oggi avvenuti e su segnalazione dalle mamme preoccupatissime per la presenza dei ratti nella
scuola dei propri figli, ho dedotto che
non sono stati sufficienti gli interventi. Ho ritenuto quindi opportuno
l’immediato intervento delle Istituzioni. Per questo motivo ho contattato il Presidente del XV Municipio
Daniele Torquati e la Consigliera Municipale di Forza Italia Clarissa Casasanta dando loro appuntamento
nella scuola per poter rassicurare le
mamme non incitandole a lasciare i
propri figli a casa”. Lunedì 10 febbraio alle ore 8.00 Leli e Casasanta si sono recati sul luogo. A causa di
impegni istituzionali Torquati non
era presente ma al suo posto è venuto a cercare di risolvere la questione
garantendo l’entrata a scuola l’Assessore alla Scuola, Sport e Cultura Alessandro Cozza che si è subito
mobilitato per risolvere la questione.
Presente alla discussione c’era anche
Anna Anacleti, Referente di plesso
che ha spiegato ai presenti che la derattizzazione è implementata dalla
Sogea Srl che per la sesta volta venerdì scorso ha installato 12 trappole per
topi in cui al momento erano finiti 6
topolini di campagna. L’esigenza della chiusura della scuola per un intervento massiccio della società di
derattizzazione deriva anche dal fatto che nelle scuole frequentate dai
bambini non è consentito l’uso di
materiale chimico. Servirebbe quindi un intervento radicale che comporterebbe la chiusura dell’Istituto.
Per un intervento più profondo di
derattizzazione Leli propone di chiamare l’Ama, di cui è dipendente.
14
ROMA NORD
bambini ancora senza mensa
Assemblea tra genitori e Presidente del Municipio, ma alla scuola di via Quero non si mangia
P
oche settimane fa si è svolta
l’assemblea cittadina nel plesso scolastico di via Quero a
Osteria Nuova per chiarire la questione mensa, oggetto in questi ultimi
tempi
di
polemiche.
L’incontro si è svolto nell’auditorium della Scuola, e ha visto come
protagonista il Presidente del XV
Municipio, Daniele Torquati, e i genitori, docenti e dirigente scolastico
per discutere dove collocare la
mensa. Due sono state le ipotesi
formulate dal Municipio: la prima
è di sistemarla all’esterno della
scuola, nell’attuale casetta del plesso, con eventuale sottopassaggio; la
seconda possibilità è di posizionarla all’interno della scuola.Durante
l’assemblea cittadina il Presidente
ha dichiarato: «Sulla questione della mensa ho espresso la mia opinione di realizzarla all’interno del
plesso scolastico, ed è l’ipotesi b,
per dei motivi che ritengo plausibili. Ho il timore che come dopo due
mesi è arrivata in municipio
un’istanza che denuncia il disagio
dei bambini costretti a mangiare
panini all’interno delle classi, la
stessa cosa possa accadere fra un
mese, sei mesi o tra due anni e si
possa scrivere che i bambini percorrendo il sottopassaggio si raffreddino, si ammalino, stando
sotto alla pioggia e al freddo e mi
possano chiedere un sottopassaggio
pedonale riscaldato dalla scuola alla mensa. Ho deciso questo per un
semplice motivo. Credo infatti che
come i bambini di Osteria Nuova
abbiano il diritto ad un auditorium,
e ad uno spazio per fare lezione alternativa, allo stesso modo come
tutte le altre scuole, la mensa debba
avere una sua sicurezza, una sua
collocazione, per non lasciare nulla
in sospeso e nell’ambiguità». Dopo
la dichiarazione del Presidente del
Municipio, Daniele Torquati, il
quale ha spiegato le sue ragioni e le
proprie considerazioni sull’argomento, dalla parte dei genitori si è
diffuso un malcontento generale
sfociato in una serie di domande,
alcune delle quali molto critiche.
Motivo di tale scontento è riassunto in questa domanda: Quale sarà
la funzione della casetta al di fuori
del plesso scolastico? Ebbene proprio su tale questione, nei giorni
precedenti all’assemblea erano circolate voci attraverso la divulgazione di volantini nella zona di
Osteria Nuova, di voler collocare
nell’attuale casetta un centro anziani. I genitori appena appresa la
notizia sono insorti, poiché vorrebbero utilizzare la casetta come mensa o come spazio didattico per i
propri bambini. Dalla giunta municipale però viene smentito il tutto. In merito a ciò il Presidente del
Municipio XV dichiara:«non ho
ancora nessuna opinione rispetto
alla “casetta” al di fuori del plesso
scolastico, siamo qui per decidere
dove sarà collocata la mensa ed ho
l’obbligo di cercare una soluzione
che sia definitiva per non creare ulteriori problemi in futuro perché
non voglio avere tra due anni altri
problemi che non sono stati sanati
attualmente». Aggiunge Torquati:
«Abbiamo scoperto inoltre che sia
questa struttura sia la struttura nuova non sono passati al patrimonio
del Comune di Roma, ma la struttura è in sicurezza. Dobbiamo portare dunque
a termine l’iter
procedurale per l’acquisizione del-
la scuola da parte del Comune di
Roma». Dalla controparte arrivano
però ulteriori polemiche nei confronti della Giunta, come dichiara
Giuseppe Mocci, Capogruppo Nuovo Centro Destra, il quale dichiara:
«purtroppo questo lavoro è stato
un nulla di fatto, tutti gli incontri
che abbiamo fatto con il Dirigente
Scolastico, il Comitato Genitori e
Dipartimento Ambiente, per trovare adeguate soluzioni non sono serviti a molto. La Giunta Municipale
di Sinistra, che fino a Ottobre addirittura negava l’esistenza di tali fondi per la scuola di Osteria Nuova, a
seguito della conferma del Dipartimento Ambiente dell’inizio lavori
previsto per il 10 Dicembre
2013, ha deciso di modificare gli
interventi programmati, senza trovare adeguate soluzioni alle loro
proposte. L’unico risultato ottenuto,
ad esclusione della giusta demolizione dei container da noi voluta,
è che i bambini di Osteria Nuova
da più di un mese sono costretti a
mangiare un panino in aula.» L’assemblea è terminata con la volontà
da parte della giunta municipale di
risolvere la questione mensa, e di
promuovere nuovi interventi come
il passaggio dei bambini all’uscita
di scuola, oggetto anche di una
nuova viabilità di Osteria Nuova.
Ad oggi però, come viene confermato dai rappresentanti dei genitori i lavori sono fermi, e la situazione
è rimasta nell’incertezza poiché dopo l’assemblea sono state inviate
numerose lettere e richieste al Presidente Torquati di intervenire im-
15
ROMA NORD
“no a nuove edificazioni”
Lo chiede in una nota il Comitato Cittadini per scongiurare nuove costruzioni a Tomba di Nerone
“
La Giunta Capitolina, con
Deliberazione n. 237 del
22 maggio 2013, ha approvato il Programma urbanistico
preliminare
del
Programma Integrato (Print)
n. 2 e 2a “Tomba di Nerone”.
Il programma integrato è un
progetto urbanistico previsto
dal Piano Regolatore (ndr). Entro il 27 marzo potranno essere
consegnati
all'amministrazione capitolina
contributi partecipativi da parte di Associazioni, Comitati o
Enti, ed Amministrazioni Pubbliche aventi competenze e/o
formulate proposte d’intervento, da parte dei soggetti titolari del diritto di proprietà sugli
immobili oggetto della proposta d’intervento.
In relazione al print Tomba di
Nerone, il nostro Comitato, in
attesa di un incontro con i cittadini del quartiere su questo
argomento, ritiene che:
Nell’attuale situazione il quartiere Tomba di Nerone non
può sostenere alcun tipo di
nuova edificazione.
Mancano infatti le più elementari infrastrutture: fogne,
collegamenti viari, efficiente
sistema di trasporto pubblico,
collegamenti con le linee del
ferro, parcheggi, accessi e fruibilità degli spazi verdi,
Gli interventi edilizi debbono
essere rivolti solo alla indispensabile manutenzione di
edifici pubblici, in particolare
quelli scolastici, e alla ristrutturazione di edifici privati fatiscenti.
Non comprendiamo perché
dopo l’esame puntuale dei problemi e delle necessità del
quartiere si prospetti nel Print
questa soluzione:
“La soluzione progettuale, prevista nel Programma preliminare, prevede l’introduzione di
micro-centralità finalizzate a
conferire una nuova identità
architettonica e funzionale ai
luoghi, mediante l’organizzazione di un sistema di “presenze”
locali
riconoscibili,
comprensive di funzioni pubbliche e private riqualificanti
per il tessuto edilizio esistente.” Chi dovrebbe finanziare
queste micro-centralità individuate nel quartiere, in un momento in cui il Comune e lo
Stato non hanno neppure i
fondi necessari per impedire
che l’acqua piovana entri nelle
aule degli edifici scolastici?
Per quanto riguarda gli interventi affidati a privati, non dimentichiamo che le promesse
per la creazione di infrastrutture difficilmente vengono
mantenute, ( vedi ad, es, la
promessa di una struttura per
la sede del Municipio).
Riteniamo quindi che il Print
preliminare per Tomba di Nerone, vada riesaminato.
Sollecitiamo il Presidente Torquati e la Giunta a convocare
un’assemblea con
Comitati
Associazioni e cittadini per discutere del progetto. Non ci risulta che tale assemblea sia
mai stata indetta”.
COMITATO CITT. XV MUN.
16
parcheggi roma
A Roma per pagare il parcheggio bisognerà avere
un cellulare in tasca. Presto il parcheggio sulle
strisce blu si pagherà via
smartphone, via sms o telefonando da un qualsiasi cellulare. Arriva infatti il
nuovo servizio 'atac.sosta':
per attivare il pagamento
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minima 5 euro) con carta
di credito (CartaSi, Visa,
Master Card, PostePay, PagOnline UniCredit, Sisal.it). Il servizio si attiva con la conferma della ricarica e da quel momento si può iniziare ad utilizzarlo. Il cliente può utilizzare
la APP di myCicero (gratuita e attiva su IOS, Android e Windows phone) che consente di pagare la sosta anche senza bisogno di cercare il parcometro più vicino. In ogni caso, è
sempre possibile per il cliente prolungare la propria sosta
ovunque si trovi, senza bisogno di tornare al parcometro. In
alternativa, per attivare e disattivare la sosta è possibile utilizzare un normale cellulare con due modalità: telefonando
senza costi o inviando sms, al costo del proprio gestore telefonico. In ogni caso, il prezzo viene prelevato dal credito cumulato nel borsellino elettronico pre-pagato. Chiamando
l'assistente virtuale, inoltre, è possibile verificare soste attive
e saldo, ricaricare, o iniziare e terminare la sosta. In questo caso la telefonata è a carico del fruitore del servizio Gli ausiliari del traffico Atac potranno verificare l'avvenuto
pagamento del cliente inserendo il numero di targa della vettura in sosta, sul palmare in loro dotazione, riscontrando in
tempo reale la regolarità del versamento.
prima porta
Il Vice Brigadiere, Alessandro
Palmas, uno dei due Carabinieri che il 31 luglio del 2004,
al Circo Massimo, bloccò Luciano Liboni, soprannominato
il “Lupo”, pericoloso latitante
armato di pistola, sfuggito più
volte alla cattura e responsabile di efferati delitti, tra cui
l'omicidio di un carabiniere,
ieri sera, è stato protagonista
di un altro intervento a conferma del suo altissimo senso
del dovere. Nonostante si trovasse libero dal servizio, infatti,
il militare, decorato con medaglia d’argento al valor civile, ora
in servizio presso il Reparto Carabinieri Presidenza della Repubblica, verso le 20,00 di ieri,
in via della Giustiniana, non ha
esitato ad intervenire per bloccare uno scippatore in azione.
Un ragazzo romano di 25 anni,
già conosciuto alle forze dell’ordine, si era avvicinato ad una
donna di 41 e, con mossa fulminea, le aveva afferrato la borsa
strattonandola con violenza per
vincerne la resistenza. Lo scippatore non poteva sapere che a
pochi metri da lui stava passando il vice Brigadiere dei Carabinieri, libero dal servizio, che
non ha esitato ad intervenire.
Dopo averlo bloccato, il militare
ha chiesto ausilio al 112 che ha
inviato sul posto una pattuglia
di Carabinieri della Stazione Roma Prima Porta e un’ambulanza. La donna, infatti, a seguito
dell’aggressione, è stata portata
al pronto soccorso dell’ospedale
“San Pietro”, dove le hanno riscontrato lesioni giudicate guaribili in 7 giorni. Il 25enne,
invece, è stato portato in caserma in attesa del rito direttissimo, che si sta celebrando questa
mattina nelle aule di piazzale
Clodio.
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cm 200
cm 300
cm 400
cm 500
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650,00
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800,00
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900,00
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680,00
750,00
800,00
850,00
900,00
950,00
1050,00
650,00
750,00
850,00
900,00
1000,00
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1250,00
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gran teatro
Il FENOMENO MONDIALE
del momento arriva finalmente in ITALIA: PEPPA PIG
e la CACCIA AL TESORO.
Doppia data a Roma al Gran
Teatro di Saxa Rubra il 22
febbraio (ore 16:30) e il 23
febbraio (ore 11:00 – 15:30 –
18:00). L’organizzazione è a
cura di Dimensione Eventi e
Ventidieci. Tra scenografie super colorate, pupazzi simpaticissimi e un delizioso racconto, semplice e interattivo, Peppa Pig e la sua famiglia viaggeranno per monti,
boschi e abissi marini, alla scoperta di tanti animali, di tutti i mezzi di trasporto e soprattutto…a caccia di tesori!
Biglietti in vendita con il circuito ETES. Nel dettaglio:
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BRACCIANESE - TIBERINA
"L'amministrazione provinciale di Roma ha impegnato oltre
2 milioni di euro per predisporre interventi urgenti e
straordinari su alcune strade
statali, che in questo ultimo
periodo hanno subito, a causa
del maltempo, danni del manto stradale ed eventi franosi".
E' quanto comunicato in una
nota della Provincia di Roma.
"Per alcune di queste si è reso
necessario chiudere alla circolazione stradale e per superare la
fase di emergenza, sono stati
predisposti lavori sia sul manto
stradale, sia interventi per ripristinare eventi franosi, come
quelli effettuati sulla strada pro-
vinciale Tiberina e Rianese. Su
quest'ultima, in particolare, i lavori sono iniziati giovedì scorso
e si concluderanno entro la settimana, tempo permettendo,
con il ripristino della normale
circolazione stradale. Sulle altre
strade (Braccianese, Tiberina,
Variante San Martino, Albano
Torvaianica, Ardeatina e Laurentina), la Provincia di Roma
sta procedendo ai lavori di ripristino del manto stradale nei
tratti maggiormente danneggiati, continua la nota. Tutti i lavori
di
pavimentazione,
inizieranno nel corso di questa
settimana, non appena le condizioni metereologiche lo consentiranno. Oltre all'emergenza,
l'amministrazione provinciale
ha effettuato interventi diffusi
su tutte le strade, e si è proceduto a interventi di ripristino delle buche, rimozione di detriti,
taglio alberature pericolanti e liberare le condotte idriche dalle
ostruzioni, conclude la nota. Visto il perdurare delle condizioni
meteo sfavorevoli, la Provincia
di Roma sta continuando il monitoraggio sull'intera rete stradale al fine di fronteggiare ogni
necessità".
contatti reDazione:
Direttore responsabile:
nicoletta liguori
Direttore eDitoriale:
andrea nardini
grafica:
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casa eDitrice: editoriale
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iscrizione al tribunale di roma n°52/2008 del 14-2-2008
19
ROMA NORD
rischio impianto fognario
Continua la lotta del comitato Colli D’oro contro il nuovo stadio di pallavolo in costruzione
A
ffrontiamo una questione
che da qualche anno solleva
non poche polemiche: la
costruzione della Casa Lazio Bob
Lovati a Labaro. L’enorme impianto sportivo che occuperà più
di 22mila mq del Parco di Colli
d’Oro, secondo quanto rilevato da
Acea, non sarebbe a norma in
quanto il progetto, così concepito,
“danneggerebbe gravemente la rete fognaria”. La calamità naturale
che ha colpito soprattutto Roma
Nord negli ultimi giorni ha riportato all’attenzione di tutti un problema annoso che riguarda
proprio Labaro, quello di un sistema fognario che non funziona e
che nemmeno in condizioni di
“normalità” riesce a smaltire l’acqua piovana. Pensiamo alle condizioni di via Frassineto e di via
Dalmine. Ma analizziamo l’entità
dell’ulteriore danno che, secondo
i comitati, provocherebbe al territorio la costruzione del centro
sportivo. Una volta ottenuto il
permesso di edificare, la SS Lazio
Pallavolo stipula con Acea un accordo che prevede lo spostamento di due collettori fognari che
ostacolavano i lavori. A maggio
scorso, Acea rileva delle anomalie:
la Società Sportiva non avrebbe rispettato gli accordi, utilizzando
materiali diversi da quelli stabiliti
e procedendo con tracciati diversi
da quelli originari. Acea rileva
inoltre la presenza di tubazioni
schiacciate e in generale, dichiara
che le condizioni attuali comprometterebbero la funzionalità
idraulica delle fogne e danneggerebbero le strutture edilizie e viarie. Alla SS Lazio è stato chiesto un
progetto alternativo che ad oggi
ancora non è pervenuto. Inoltre, il
Dipartimento dello Sport lamenta
la mancata consegna, da parte della Società, del certificato antimafia, essenziale prima dell’inizio del
cantiere, un cantiere che oltretutto sarebbe fermo per mancanza di
risorse economiche. E questo dato
allarma ancor di più il Comitato
Colli d’Oro, protagonista attivo
della lotta contro la cementifica-
zione del Parco, che adesso teme
che tutti quegli ettari di verde siano stati sacrificati per nulla. In effetti il nuovo palazzetto dello
sport, che includerebbe un campo
di pallavolo, due piscine, la palestra, gli uffici e il pronto soccorso,
occupa una grandissima parte dell’area verde sopravvissuta e compromette l’utilizzo della minima
parte rimanente. Fino al 2003 il
Parco Colli d’Oro era un’area verde. Poi viene ribattezzata “area
verde sportiva” e nel 2006 inizia
una gara d’appalto per la costruzione di un nuovo impianto che
successivamente viene vinta dalla
SS Lazio. Nel 2012 inizia il cantiere all’insaputa dei cittadini. Qui
inizia la lotta del Comitato che denuncia la non trasparenza dei fatti e che fa ricorso al Tar, perché
contrario a sacrificare un’area verde per costruire l’ennesimo centro
sportivo in una zona che non ne è
affatto sprovvista. E la questione
diventa anche politica poiché gli
attivisti hanno chiesto l’attenzione e l’intervento del Comune, del
Municipio e della Regione. Ma il
ricorso al Tar viene bocciato e la
storia va avanti...