Glossario - CIB srl

Isolamenti termici per corpi di produzione e
accumulo di Liquidi caldi e refrigerati.
Termoformatura. Fustellatura.
Trasformazione e stampaggio materiali plastici espansi.
Trasformazione e stampaggio poliuretani tecnici.
GLOSSARIO POLIURETANI
Termine
Densità totale
Densità al cuore
Ritardante di fiamma
Carbonio primario o
secondario
Catalizzatore
CFC
Collasso
Descrizione
Peso totale dell’espanso/volume occupato
Si esprime normalmente in g/l o kg/m3.
Peso di un campione di espanso privato della pelle o
addensamento superficiale diviso per il suo volume.
Come per la densità totale si esprime in g/l o kg/m3.
Composto chimico che regola la reazione al fuoco
senza necessariamente entrare a far parte della
catena polimerica.
Primario è l’atomo di carbonio legato ad un solo
altro atomo di carbonio.
Secondario è l’atomo di carbonio legato ad altri due
atomi di carbonio.
Composto chimico che funge da promotore della
reazione di polimerizzazione e non necessariamente
entra a far parte della catena polimerica.
I CloroFluoroCarburi sono molecole composte
esclusivamente da atomi di Cloro, Fluoro e
Carbonio.
Elevati livelli di instabilità della struttura cellulare
possono causare rotture disordinate della parete
delle cellulari che non contrastando più la spinta del
gas di espansione ed il loro stesso peso si
contraggono facendo cadere l’intera struttura in
una massa più o meno informe.
Il collasso può essere totale o parziale a seconda che
coinvolga l’intero espanso o sue zone circoscritte.
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Segnalibro
totale
cuore
Cprimario
Csecondario
Catalizzatore
CFC
collasso
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Termoformatura. Fustellatura.
Trasformazione e stampaggio materiali plastici espansi.
Trasformazione e stampaggio poliuretani tecnici.
Conducibilità termica
Copolimerizzazione
Diffusione
Elastomero
Elastomero
microcellulare
Espansione chimica
Espansione fisica
In termologia la conduzione è il fenomeno di
trasmissione del calore misurabile con la
conducibilità termica espressa in Kcal/h.m.°C.
E’ ormai sempre più frequente trovare il suo valore
espresso in W o mW/m°K utilizzando il fattore di
conversione.
Kcal/m.h.°C x 1.162 = W/m°K
conducibilità
W/m°K x 0,86 = kcal/m.h.°C.
Viene indicata con la lettera “t” e con un pedice
numerico che riporta la temperatura media alla
quale è avvenuta la misura. In mancanza di pedice
espresso si intende che il test è stato effettuato
alla temperatura media di 23° fra i due piatti di
misura dell’apparecchiatura.
Polimero ottenuto dalla polimerizzazione di due o
Copolimerizzazione
più monomeri diversi.
Intesa come capacità di un gas cellulare a
oltrepassare la membrana cellulare e permettere
diffusione
uno scambio di gas con l’ambiente circostante.
Polimero che possiede un elevato grado di
elastomerici
proprietà elastiche.
Polimero espanso che possiede elevato grado di
proprietà elastiche e contemporaneamente una
microcellulare
struttura cellulare molto fine e regolare.
Espansione causata dalla formazione di gas per
reazione chimica nel corso della polimerizzazione.
Espchimica
Di conseguenza si usa chiamare l’espandente:
espandente fisico.
Espansione causata dalla formazione di gas per
trasformazione dello stato fisico o decomposizione
termica di un additivo.
Espfisica
Di conseguenza si usa chiamare l’espandente:
espandente chimico.
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Materiale che presenta una struttura cellulare
ovvero dove la fase solida, generalmente chiamata
matrice polimerica, costituisce le pareti di un
insieme più o meno ordinato di celle. Queste
ultime possono essere chiuse o aperte e
contengono una fase gassosa di varia
composizione.
Espanso
Formula bruta
Funzionalità
Gruppo uretanico
HCFC
HFC o HFA
Isocianati aromatici
Isocianato
Descrizione del tipo di atomi e del loro numero
presente nella molecola.
Numero di gruppi funzionali reattivi per molecola.
Nel caso di sostanza composta da molecole con
diversa funzionalità si intenderà come media dei
singoli valori.
Gruppo chiamato anche legame uretanico è
costituito da atomi di C, O, N e H legati tra loro
secondo la formula di struttura:
O

-- N – C -- O –
H
(H) idroFluoroCarburi, ovvero molecole composte
non solo da atomi di Cloro, Fluoro e Carbonio, ma
anche di Idrogeno.
Due abbreviazioni che stanno ad indicare
entrambe molecole composte solo da atomi di
Idrogeno (H) Fluoro (F) Carbonio (C).
O allo stesso modo appartenenti alla famiglia degli
idrocarburi della serie degli Alcani (A).
Isocianati che contengono nella loro molecola uno
o più anelli benzenici ai quali sono collegati i gruppi
NCO.
Composto chimico caratterizzato da gruppi
funzionali –NCO nella sua molecola.
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espanso
bruta
funzionalità
uretanici
HCFC
HFA
aromatici
isocianato
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Vengono chiamati isomeri composti diversi aventi
la stessa formula bruta. Essi contengono gli stessi
Isomero
atomi ed in ugual numero, ma legati gli uni agli altri
in modo diverso.
Parte non espansa del polimero che costituisce le
Matrice polimerica
pareti delle celle.
Miscela di 4,4’ difenilmetan diisocianato e suoi
MDI
isomeri in senso generico, in contrapposizione con
TDI.
Materia prima composta da miscela di 4,4’
difenilmetandiisocianato e suoi omologhi a peso
MDI crudo o polimerico
molecolare maggiore. Si usa anche definirlo MDI
polimerico o PMDI.
MDI puro o MMDI
4,4’ difenilmetandiisocianato.
Monomero
Molecola composta da una solo unità.
Percentuale in peso di gruppi NCO reattivi nella
n° o % di NCO
molecola.
Si esprime come mg equivalenti di KOH con il cui
n° OH = numero di
valore si può calcolare la % di OH secondo la
ossidrile
formula:
% di gruppi ossidrili OH =n°OH/33
Sta per Ozone Depletion Potential ed indica il
potere distruttivo nei confronti della fascia di
ozono.
ODP
Viene espresso con un numero che prende come
riferimento l’azione distruttiva del CFC11
ponendolo per definizione uguale ad 1.
Prendono il nome di primari o secondari a seconda
OH- primari e secondari che la natura dell’atomo di carbonio al quale sono
legati sia primario o secondario.
Molecola formata dall’unione con altre molecole
simili attraverso legami di natura chimica.
Oligomero
Solitamente il numero delle unità ripetitive è
limitato a qualche unità oltre le quali si ricade nella
definizione “polimero”.
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isomero
Matrice
MDI polimerico
MDIcrudo
MDIpuro
monomero
nNCO
nOH
ODP
OH primario
secondario
oligomero
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Omologo
PMDI
Poliaddizione
Policondensazione
Polimerizzazione
Polimero
Si chiama serie omologa una serie di composti
nella quale ogni termine differisce da quello
omologhi
successivo per una quantità costante: i termini di
questa serie si chiamano omologhi.
Vedi MDI crudo o polimerico.
PMDI
Le molecole del monomero si addizionano senza
dare origine ad eliminazione di composti semplici.
Le molecole del monomero reagiscono tra di loro
policondensazione
con perdita di un composto semplice.
I due tipi fondamentali di reazione che conducono
alla formazione di materie plastiche vanno sotto il
nome generico di “polimerizzazione” ovvero di
unione di molecole a basso peso molecolare in una
unica macromolecola (“polimero”), vengono
chiamati “policondensazione” e “poliaddizione” a
seconda del loro meccanismo.
Nella policondensazione reagiscono due o più
gruppi reattivi per dare origine, oltre al prodotto
finito (policondensato), a composti a basso peso
molecolare, quali acqua, formaldeide, acidi, ecc.;
La poliaddizione ha luogo per reazione tra gruppi
Polimero
attivi di molecole uguali o con affinità chimiche tali
da condurre alla formazione del polimero, senza
sviluppo contemporaneo di composti secondari.
In linea generale si può affermare che dalla
reazione di policondensazione derivano polimeri
termoindurenti e che dalla poliaddizione, a
seconda dei materiali di partenza, si ottengono
polimeri sia termoplastici che termoindurenti.
La natura termoplastica o termoindurente sarà in
funzione rispettivamente della linearità o della
reticolazione della struttura finale del polimero.
Catena di elevato numero di molecole, non
necessariamente uguali, legate tra loro con diversi
polimero
legami chimici in modo da formare una cosiddetta
macromolecola.
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Poliolo
Composto chimico caratterizzato dalla presenza
nella sua molecola di più gruppi funzionali –OH
detti “gruppi ossidrilici”.
Poliolo
Poliolo poliestere
Poliolo nella cui catena molecolare sono presenti
legami di natura “estere”: un atomo di C è legato a
due di 0. Esempio:
O

R-C-OR’
poliestere
Poliolo polietere
Poliolo polimero
Poliuretano
Prepolimero
PU
PUR
Radicali liberi
Poliolo nella cui catena molecolare sono presenti
legami di natura “etere”: un atomo di O è legato a
due atomi di C. Esempio:
R-C – O – C –R’
Definizione impropria che genericamente sta ad
indicare un poliolo in cui è disperso un solido.
Il poliuretano è un materiale plastico che contiene
nella sua catena polimerica unità ripetitive
costituite da gruppi chiamati “uretanici”.
Un prepolimero è macromolecola caratterizzata da
gruppi terminali NCO e contenete nella sua catena
segmenti derivanti dal tipo di composto ossidrilato
utilizzato nella sua sintesi.
Allo stesso modo di PUR abbreviazione per indicare
un materiale poliuretanico.
Abbreviazione in uso per indicare un materiale
poliuretanico.
Si tratta di atomi con un elettrone spaiato.
Sono molto reattivi e non potendo esistere a lungo
come tali cercano di ricombinarsi.
Interferiscono con altre reazioni a catena
radicaliche, come ad esempio la combustione,
modificandone il profilo.
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polietere
poliolopolimero
poliuretano
prepolimero
poliuretanici
PUR
radicalelib
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Reazione
acqua/isocianato
Reazione al fuoco
Reazione PIR
Reazione PUR
Resistenza al fuoco
2HOH + OCN—R’—NCO
H2N—R’—NH2 + CO2
acqua + diisocianato
=
diamina + anidride
carbonica.
Comportamento di un materiale sottoposto
all’azione della fiamma o di calore radiante.
Reazione di polimerizzazione tra molecole di
isocianato con formazione di un poliisocianurato.
Reazione fondamentale che avviene tra poliolo ed
isocianato per dare luogo al legame uretanico.
Misura del comportamento di una struttura
sottoposta all’azione di fuoco o calore radiante in
termini di resistenza meccanica al collasso,
trasmissione della temperatura e sviluppo fumi
tossici.
Viene espressa dalla sigla REI seguita dal numero di
minuti prima che la struttura collassi.
Sinonimo molto usato per indicare un espanso
poliuretanico.
Schiuma
Schiuma da blocco
Schiumatrice
Stampaggio a caldo
acquaiso
reazionefuoco
ReazionePIR
ReazionePUR
Resistenzafuoco
Schiuma
Dicasi schiuma da blocco l’espanso flessibile o
rigido che viene prodotto con impianti
generalmente in continuo sotto forma di grossi
parallelepipedi del volume di alcuni m3 l’uno. Detti
blocchi vengono poi tagliati in lastre o in forme già
pronte per l’uso nei diversi settori di impiego:
imbottiture per il blocco flessibile, isolamento per
il blocco rigido.
Sinonimo per indicare macchina dosatrice per
poliuretani espansi.
Nel processo di stampaggio a caldo la miscela
poliolo/isocianato viene colata in stampo e la
reazione di polimerizzazione (lentissima a causa
della bassa reattività dei polioli usati), viene
accelerata con apporto esterno di calore.
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blocco
schiumatrici
caldo
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Stampaggio a freddo
Starter
T65
T80
TDI
Tensioattivi siliconici
Nel processo di stampaggio a freddo la miscela
poliolo/isocianato viene colata in uno stampo
termoregolato e per reazione di polimerizzazione
senza necessità di apporto di calore esterno porta
al prodotto finito. Ha sostituito lo stampaggio a
caldo nel settore sedili auto e rappresenta l’unica
tecnologia in uso in tutto il settore arredamento
che fa uso di prodotti PUR stampati.
Materia prima di partenza per la produzione dei
polioli.
Miscela 65/35 di isomeri 2,4-TDI/2,6-TDI
Miscela 80/20 di isomeri 2,4-TDI/2,6-TDI
Toluendiisocianato
in
senso
generico,
comprendendo i due isomeri 2,4- e 2,6toluendiisocianato.
Copolimeri polimetilsilossanici/poliossialchenilici
CH3 CH3


(CH3)3Si(-OSi)x(-OSi)y-OSi(CH3)3


CH3 R
Freddo
starter
T65
T80
TDI
siliconi
Dove
R= -CH2CH2CH2(-C2H4O)m(-C3H6O)nOCH3
TPU
Poliuretani termoplastici.
TPU
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