Corso base in Counseling Relazionale Struttura del Corso Il Corso base di Formazione in Counseling Relazionale ha durata minimo triennale ed è strutturato in Moduli per un totale complessivo di 675 o 700 ore (a seconda delle Sedi di svolgimento) così suddivise: • 450 ore Formazione teorico-esperienziale (di cui 72 ore di supervisione didattica) • 150 ore Tirocinio a cura dell’Istituto e supervisionato da Tutor. • 100 ore Formazione personale in gruppo oppure • 25 ore minimo Formazione personale individuale • 50 ore Formazione personale in gruppo E’ previsto, ma non obbligatorio un quarto anno di approfondimento e supervisione importante per l’avvio e il consolidamento della professione. Potranno essere riconosciuti dalla Direzione didattica dell’Istituto di Formazione Ulisse, a fronte di adeguata documentazione e previa verifica tramite bilancio di competenze, crediti formativi pregressi ottenuti in ambiti formativi attinenti al Counseling. Durante il Corso di base in Counseling Relazionale è proposta un’ampia varietà di materie e argomenti che saranno sviluppati in tempi diversi, sia teoricamente, sia con modalità esperienziali. La Formazione non è propedeutica, ma rappresentata da un processo di apprendimento che, Modulo dopo Modulo, riorganizza la mappa conoscitiva e le competenze relazionali del corsista. Pertanto le iscrizioni al Corso sono possibili durante l’anno accademico nei periodi stabiliti (vedi modalità di ammissione) Nel momento in cui il gruppo abbia raggiunto una sua stabilità, l’inserimento di nuove persone permette al futuro Counselor di allenare le capacità di accoglienza ed empatia. Imparando a espandersi, mantenendo intatta la propria identità, il gruppo evita di cristallizzarsi in dinamiche ripetitive. Dettagli logistici I Moduli sono costituiti da Incontri di Formazione che si svolgeranno in uno o più giorni nei fine settimana eventualmente completati con Incontri di Formazione in settimana, in orario pomeridiano o serale o con Incontri residenziali intensivi. Qualora la formula sia residenziale, la residenzialità è qualità intrinseca della Formazione. Pertanto, anche se possono essere prese in considerazione eventuali defezioni dovute a cause di forza maggiore, la residenzialità rimane condizione fondamentale ai fini formativi. Il corsista è tenuto a farsi carico della responsabilità di essere presente per tutto il tempo previsto dal modulo. Rimanendo invariati gli aspetti fondamentali della Formazione, sono diversi a seconda delle Sedi: la retta, la struttura dei Moduli, gli orari, alcuni argomenti, parte dei Formatori. (vedi Dettagli logistici Sedi) Percorso personale Il percorso di formazione personale previsto nel Corso potrà essere erogato nel triennio, a seconda delle sedi, con: modalità di formazione personale di gruppo o pari a 100 ore modalità mista, con 50 ore di formazione personale di gruppo e 25 ore rappresentate da incontri individuali con Professionisti indicati dall'Istituto. Detti incontri saranno tenuti da Counselor Trainer (accreditamento AssoCounseling) e sono previsti per elaborare i temi personali presentati dai corsisti utilizzando strumenti di Counseling Relazionale idonei. Criteri di ammissione Durante il colloquio conoscitivo e motivazionale e durante il primo incontro in gruppo sarà valutata l'attitudine dell'aspirante corsista a frequentare la Formazione, che richiede come presupposti fondamentali, il desiderio di mettersi in discussione e la capacità di reggere lo stress derivante dal conciliare il percorso di crescita personale con le esigenze formative. Se ritenuto idoneo, si provvederà all’iscrizione, fermo restando che il corsista possieda i seguenti requisiti: • abbia compiuto i ventitré anni di età; • sia in possesso di Diploma di Scuola Media Superiore o Titolo equipollente; • dimostri di possedere una buona fruizione del computer, in particolare nozioni base di internet, mail, Word. • Il Corso è aperto anche a persone che siano semplicemente interessate alla crescita personale. Modalità di ammissione L’iscrizione e l’inserimento nel Corso è possibile nei periodi stabiliti di Gennaio, Maggio e Settembre. Sono ammessi al massimo 14/16 corsisti per classe. Assenze Il buon esito della Formazione, la crescita personale e professionale è legata alla frequentazione degli Incontri programmati. Ai fini della ammissione all’esame per il rilascio del Diploma di Counselor Relazionale le assenze dovranno essere recuperate proseguendo il Corso fino al raggiungimento del monte ore previsto. E’ data facoltà al corsista (previa verifica della disponibilità di posti) di recuperare le assenze (senza costi aggiuntivi) frequentando gli Incontri di Formazione proposti presso l’Istituto gemellato Artemisia o in altre Sedi ove l’Istituto Ulisse abbia attivato il Corso base triennale in Counseling Relazionale. Materiale didattico Al fine di permettere al corsista l’inserimento in tempi diversi nel Corso sono disponibili sul sito www.counselingulisse.it, in area riservata, le dispense riassuntive dei modelli teorici di riferimento in modo che possano essere agevolmente consultate in qualunque momento della Formazione. Sono inoltre individuati testi bibliografici obbligatori e consigliati due o più testi di consultazione o lettura. Tirocinio Il Tirocinio consiste nell’avvio all’esperienza pratica del lavoro di Counselor ed è contemporaneamente finalizzato alla promozione del Counseling sul territorio. Si sviluppa durante l’intero percorso formativo, sia all’interno di iniziative ed eventi promossi dell’ Istituto stesso, e in buona parte in situazioni esterne che il corsista si farà carico di reperire sul proprio territorio. Il Tirocinio sarà sempre supervisionato da un Tutor facente parte del Collegio Docenti. In caso di Tirocinio svolto presso strutture esterne il Tutor si premurerà di mantenere uno stretto contatto con le figure di riferimento del corsista all’ interno della struttura designata. Sono considerate valide al fine del tirocinio le seguenti esperienze: • Costruzione e realizzazione di progetti di Counseling da realizzarsi sul territorio in situazioni istituzionali o private. • Partecipazione e collaborazione a laboratori di Counseling Relazionale o ad attività formative . • Partecipazione a Convegni e Seminari inerenti alla formazione in Counseling Relazionale. • Analisi di casi di relazione d’aiuto attuati con modalità e strumenti di Counseling nell’ambito della professione svolta. • Incontri di discussione per la spiegazione e la divulgazione del Counseling Relazionale. • Incontri di Counseling informali con persone in disagio previa autorizzazione del Tutor e successiva Super-visione (si richiede un ora di supervisione ogni due ore di colloquio). • Conduzione o co-conduzione di gruppi d’Incontro o gruppi A.M.A. • Attività di ricerca su temi che coinvolgano il Counseling Relazionale e le sue applicazioni con pubblicazione sul web-magazine dell’ Istituto Ulisse. • Recensione di testi inerenti il Counseling e presentazione dell’elaborato al gruppo. • Redazione della propria autobiografia ed elaborazione della medesima. • Altre modalità attraverso le quali il corsista possa sperimentarsi come Counselor Relazionale. Il corsista dovrà, prima di iniziare un attività di tirocinio stendere un breve progetto dello stesso per iscritto e sottoporlo al Tutor per l’approvazione. Il Tutor potrà, a sua discrezione, richiedere la stesura del progetto nelle modalità ritenute, di volta in volta, più idonee e più funzionali al percorso formativo di ogni singolo corsista. Esami Sono previste sessioni di bilancio di competenze durante tutto il percorso formativo al termine del quale, previo superamento dell’esame interno dell’Istituto Ulisse, costituito da un bilancio di competenze e dalla discussione della tesina auto-biografica inerente il percorso di sviluppo personale avvenuto nel triennio di Formazione, verrà rilasciato il Diploma di Counselor Relazionale. Nei casi in cui si ritenga necessario, per la crescita personale e per la stabilizzazione della situazione generale di vita del corsista, di aggiungere al percorso formativo previsto dal programma, un percorso individuale di Counseling, l’Istituto Ulisse si riserva di posticipare il rilascio del Diploma nei tempi e con le modalità che di volta in volta verranno concordate con il corsista stesso. Per ottenere il Certificato di Competenza Professionale in Counseling® (CCPC) rilasciato da AssoCounseling, Associazione professionale di Categoria ed Ente certificatore delle competenze professionali di Counseling, secondo gli standard formativi promossi dall’EAC (European Association for Counselling), sarà necessario sostenere, una volta ottenuto il diploma di Consuelor Relazionale, l'esame di valutazione professionale: (vedi modalità sito AssoCounseling). Il corsista fruirà dell’assistenza didattica e logistica dell’ Istituto Ulisse per accedere all’esame di valutazione professionale AssoCounseling. Tutti i professionisti in possesso del Certificato e iscritti all'Associazione verranno registrati all'interno del Registro Italiano dei Counselor di AssoCounseling® (RICA). Percorso di accreditamento per l’allievo Alla fine del percorso formativo, espletato tutto quanto richiesto, L’Istituto di Formazione Ulisse rilascerà al corsista: • Diploma di Counselor Relazionale. • Certificato contenente nel dettaglio le materie oggetto della Formazione il relativo monte ore. • Certificato contenente nel dettaglio le attività esperienziali svolte e il relativo monte ore. Retta La quota annuale d’iscrizione varia a seconda delle Sedi (vedi Dettagli logistici Sedi) Detta quota è rateizzabile in rate bimestrali. La retta, stabilita nel contratto d’iscrizione al Corso, prevede la copertura dalla data della firma del contratto fino al 31 dicembre dello stesso anno. Il contratto d’iscrizione sarà rinnovato di anno in anno. La retta è passibile di variazioni in conformità al piano di studi scelto dal Corsista, anche in base alle pregresse esperienze formative, o da scelte operate dalla Direzione. E’ prevista la partecipazione a singoli Incontri di Formazione. Il costo del singolo Incontro è da concordarsi con la Direzione. Sono esclusi dalla retta: • I costi degli incontri personali quando prescritti dal piano di Formazione (a tariffa calmierata) • I costi degli incontri personali eventualmente richiesti dal corsista (a tariffa calmierata) • I costi di soggiorno presso strutture esterne in caso di Incontri di Formazione intensivi e residenziali • I costi di iscrizione e di trasferta per Convegni • Il costo dell’esame AssoCounseling per il rilascio del Certificato di Competenza Professionale in Counseling® (CCPC) Diritto di recesso il corsista può recedere entro 10 giorni lavorativi dalla data del versamento della quota di iscrizione. Il recesso dovrà essere comunicato con lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Il corrispettivo della quota di iscrizione verrà restituito. Se il recesso viene comunicato oltre i 10 giorni previsti dal contratto di Iscrizione il Corsista è tenuto a versare il 30% dell’ammontare del Corso ancora da saldare, a titolo di penale. La Direzione si riserva di sospendere il corsista dalla partecipazione al Corso in qualsiasi momento, qualora ritenga vengano a mancare i requisiti richiesti. In tal caso il corsista dovrà pagare solamente la quota relativa al periodo di Formazione di cui ha usufruito. Qualora, per motivi contingenti, o situazioni di vita particolari, un corsista sia invitato dalla Direzione Didattica a sospendere per un periodo la Formazione dovrà accettare di buon grado questa decisione. I pagamenti della retta verranno sospesi fino al rientro del corsista nel percorso formativo. Caratteristiche della Formazione Il quadro di riferimento teorico si basa sui principi fondamentali che caratterizzano il Counseling Relazionale: Relazionale sta a indicare, infatti, che durante la formazione si fa costantemente esperienza di relazione e che le relazioni sono il focus del processo di apprendimento, di là dalle materie trattate. L’indirizzo è fenomenologico esistenziale e l’approccio è centrato sulla Persona, in modalità pragmatica: il percorso di Counseling affronta in cicli brevi le problematiche presentate dal Cliente, facendo leva sulle risorse intrinseche dell'individuo. Metodologia di Formazione Il sapere nasce dall'esperienza: si apprende, vedendo fare e facendo. Quando si impara, veramente? Quando si fa un'esperienza diretta. Si comprendono i benefici dell'ascolto, dell'accoglienza, della libertà quando, prima di tutto, ci si sente ascoltati, accolti, liberi. Per diventare Counselor è necessario un percorso profondamente esperienziale: gli strumenti teorici sono efficaci soltanto se interiorizzati, se vissuti in prima persona. Per questo la Formazione triennale prende spunto dai temi della vita reale: il punto di partenza è la messa a fuoco nel "qui e ora" del bisogno emergente del gruppo e dei suoi singoli componenti. Si sviluppano qui, in un luogo professionale, attento e sicuro, le competenze che permettono al corsista di diventare un Counselor, giorno dopo giorno. L'importanza del corpo. Il corpo comunica: conoscerlo e comprenderne i segnali significa entrare in contatto con noi stessi e con gli altri. Una parte importante del percorso formativo è focalizzata sul Metodo Ihbes (Integrative Holistic Body Emotional Sistem), finalizzato a sviluppare nel corsista la massima consapevolezza corporea riguardo al respiro, all'attenzione, al movimento, al suono. Si tratta di capacità di Counseling a Mediazione Corporea che permetteranno al futuro Counselor di restare centrato su se stesso e allo stesso tempo in contatto con il Cliente, in situazioni cariche di complessità emotive e relazionali. Coscienza di sé: entrare in relazione con noi stessi e con gli altri. Particolare attenzione è rivolta al consolidamento di buone capacità introspettive, allo sviluppo di valori quali la solidarietà e l'affettività, per permettere al corsista di abbandonare atteggiamenti individualistici che sono alla base di molti disagi relazionali. Ogni futuro Counselor deve imparare a guardarsi dentro, riconoscere i vincoli che lo legano, ampliare al coscienza di sé e sperimentare la libertà di essere se stesso, per poter sostenere in futuro il Cliente in modo efficace. Con i Counselor, per diventare un Counselor. Il corsista è tenuto a frequentare, oltre agli incontri previsti dalla formazione triennale, Laboratori di gruppo o incontri individuali, per elaborare in modo più approfondito le proprie tematiche personali. Metodi Per l’insegnamento teorico: didattica formale interattiva, letture, gruppi di studio e ricerca. Per la pratica esperienziale: condivisione, tecniche di ascolto, di rilassamento e meditazione, lavori in gruppo con movimento, lavoro sul corpo, tecniche di Counseling a mediazione corporea, condivisioni in cerchio, esemplificazioni, giochi di ruolo, triadi Cliente /Counselor/supervisore, workshops, ecc. Obiettivi Il primo obiettivo è che il corsista divenga più consapevole del suo “stare nel mondo” e possa quindi riscoprire le proprie risorse e riconoscere gli stili di vita inefficaci per migliorarli. Attraverso l’ascolto e l’accettazione non giudicante di se stessi e degli altri si tende a promuovere quel benessere interiore, a costruire quello spazio di silenzio dal quale possono emergere soluzioni creative. Riteniamo fondamentale che, durante il processo di formazione, l'individuo affini le sue capacità di risposta alle situazioni critiche che l'esistenza propone, elaborando i propri temi irrisolti. Nel Gruppo, riproducendosi le situazioni relazionali che di solito s’incontrano nella vita, sarà possibile vedere chiaramente le modalità di risposta messe in atto ed eventualmente sperimentarne di nuove e più efficaci in un ambiente protetto e in un clima relazionale sostenente. Gradualmente avviene così il passaggio dal vissuto personale a quello professionale con l’acquisizione di competenze, sensibilità e strumenti indispensabili alla professione del Counselor. Pertanto, sinteticamente, la formazione in Counseling Relazionale persegue i seguenti obiettivi: • crescita personale e lo sviluppo della coscienza e dei valori umani; • ampliamento e l’integrazione di competenze utilizzabili nella professione svolta; • acquisizione dei requisiti necessari alla realizzazione della professione autonoma di Counselor. Competenze - Abilità - Conoscenze Ogni competenza sviluppa un’abilità che richiede una conoscenza. Durante il percorso formativo saranno trasmesse al corsista le seguenti Competenze: • sviluppo della consapevolezza emotiva e corporea; • acquisizione di fiducia nel processo di sviluppo individuale e di gruppo; • acquisizione di un'espressione verbale sintetica, orientata a sviluppare una modalità relazionale adeguata alle varie situazioni; • acquisizione dei requisiti giuridici necessari alla realizzazione della professione autonoma di Counselor. Abilità: • abilità introspettive e messa in discussione di idee e pregiudizi; • capacità di trasformare ansie e frustrazioni in potenziali risorse; • competenza nella strutturazione del setting negli incontri individuali e della cornice nei lavori di gruppo; • capacità di gestire le emozioni che emergono nella relazione di Counseling, di stabilire e mantenere un contatto empatico/simpatico, fondato sull'ascolto, l'accettazione, la sospensione di giudizio; • capacità di instaurare una relazione d’aiuto, di negoziare e gestire i conflitti, di orientare e motivare; • capacità di accompagnare il cliente nel percorso di consapevolezza, di favorire l’emergere di soluzioni creative, di sostenere il processo di cambiamento; • capacità di cogliere e gestire le dinamiche di gruppo e sostenere varie tipologie di leadership; • capacità di creare una rete con altri professionisti; • capacità di analizzare le situazioni presentate dal Cliente e, quando le problematiche presentate lo rendano necessario, indirizzarlo verso professionisti idonei. Conoscenze • conoscenza della storia e dei principali indirizzi del Counseling; • conoscenza di tecniche e strumenti di Counseling Relazionale; • conoscenza di tecniche Olistiche e di meditazione, di esercizi di sensibilizzazione sensoriale; • conoscenza dei vari modelli comunicativi, del linguaggio verbale e non verbale, comprensione del linguaggio corporeo, attenzione al non-detto e al dato per scontato; • conoscenza dell'ambito istituzionale e giuridico della professione e della deontologia del Counselor, di vari approcci olistici al ben-essere, di elementi di Psicologia, Psicopatologia, Antropologia, Filosofia, farmacologia. Materie Trattate Materie aspecifiche Premessa Durante la Formazione in Counseling Relazionale non sono insegnate tecniche o forniti strumenti di specifica competenza di psicologi e psicoterapeuti. Conoscenze di Psicologia, Psicopatologia, Antropologia, Filosofia offrono al futuro Counselor Relazionale informazioni fondamentali dal punto di vista conoscitivo e culturale e aprono orizzonti passibili di un ulteriore approfondimento, a titolo personale, di queste materie. Lo studio delle materie aspecifiche è sviluppato in parte in lezioni dedicate, con gruppi di studio e in parte inserito nei contesti delle materie specifiche. Psicologia Generale • Le correnti del pensiero Psicologico da W. Wundt a oggi • Percezione, Apprendimento, Memoria – • Intelligenza e Pensiero Linguaggio e Comunicazione. • Motivazione ed Emozione Psicologia Sociale • Il Counseling nel disagio sociale • Il Counseling inter-culturale Psicologia dello sviluppo • Psicologia dell'età evolutiva • La prospettiva del Ciclo di Vita Psicologia Dinamica • S. Freud e l'evoluzione della Psicoanalisi Elementi di Psicologia dei Gruppi • Il Counselor nei Gruppi d’Incontro, Formazione e Lavoro • Dinamiche relazionali nei Gruppi • Varie tipologie di Leadership • Gestione conflitti nei Gruppi di Lavoro e Formazione Teoria e Tecniche della Comunicazione • Comunicazione verbale e non verbale • Fondamenti di PNL • Modello linguistico per superare i limiti della relazione Materie Specifiche Premessa Vi sono Incontri strettamente tematici e altri in cui il titolo rappresenta semplicemente il filo conduttore dell’Incontro di Formazione. Gli argomenti trattati saranno, in molti casi, costantemente ripresi e approfonditi durante tutto il percorso formativo, adattati alle dinamiche relazionali presenti nel gruppo, esaminato da prospettive diverse, per ottenere un processo armonico di sviluppo di competenze nelle aree del sapere, del saper essere e del saper fare. Counseling Relazionale Il Counseling Relazionale si origina dall’innata necessità degli esseri umani di confrontarsi e condividere pensieri, idee e sentimenti con i propri simili; pone le sue radici in vari orientamenti, dalle scienze umanistiche alla filosofia, dalla fenomenologia all’esistenzialismo e in numerose discipline olistiche. Si occupa del miglioramento delle relazioni dell’individuo con il suo ambiente e con se stesso. L’esistenza umana è scandita da momenti di passaggio, a volte obbligati, come l’adolescenza o la terza età, altre volte imprevedibili, come un lutto, un divorzio, una malattia, un conflitto in famiglia o sul lavoro, che possono tradursi in un’improvvisa perdita di equilibrio e serenità. Non sempre è possibile affrontare da soli queste situazioni: in questa dimensione opera il Counseling Relazionale con l’obiettivo di fornire alla Persona in difficoltà una diversa prospettiva della situazione vissuta, in modo che possa imparare ad attingere alle proprie risorse fisiche, emotive e psicologiche per affrontare e superare autonomamente la crisi. L’approccio è centrato sul Cliente, in una modalità pragmatica in cui il percorso di Counseling affronta in cicli brevi le problematiche presentate facendo leva sulle risorse intrinseche della Persona. Il Counseling Relazionale attinge da numerosi approcci elaborati e riuniti in un processo formativo che permette di acquisire competenze, abilità e conoscenze, di farne esperienza per elaborare infine una sensibilità e uno stile personale nel proporsi come Counselor. Teorie di riferimento cui il Counseling Relazionale trae spunto: • L’approccio fenomenologico nella Teoria della Gestalt di Fritz Perls • La Teoria Paradossale del Cambiamento di Arnold Beisser • La Teoria dell’Autoregolazione Organismica di Fritz Perls • La Teoria del sé di F. Perls, Goodman, Hefferline • La Teoria del Campo di Kurt Lewin • Il Teorema di Abraham Harold Maslow • La Teoria dell’Attaccamento di John Bowlby • La Teoria Analitica di Carl Gustav Jung • La teoria matematica dei grafi Argomenti trattati • Introduzione al Counseling Relazionale • L’Incontro di Counseling Relazionale • Strumenti di Counseling Relazionale • Presenza nel qui e ora: attenzione e osservazione • Autenticità nella relazione con se stessi e il mondo • Identificazione delle Caratteristiche e dei Talenti Personali • Consapevolezza, Responsabilità, Creatività • Mindfulness, la consapevolezza corporea, emozionale e mentale. • La Meditazione e il Counseling Relazionale • La Narrazione e la Scrittura come strumento del Counselor • l’Autobiografia come strumento del Counselor • La Comunicazione Educativa nel Counseling Relazionale • Sostenere il Cliente nella scelta • Costellazioni Familiari: Strumento di armonizzazione nel Counseling Relazionale • Il Counseling Relazionale nelle età di passaggio • Counseling alla coppia e alla famiglia • L’intervento di Counseling nelle Situazioni di Lutto • Counseling e Spiritualità • Il corpo ci parla: Elementi di Psicosomatica • Significato dei Sogni nel Counseling Relazionale • Elementi di alcune Discipline Olistiche sinergiche al Conseling Relazionale • Deontologia Professionale: Studio del Codice Deontologico di AssoCounseling Metodo IHBES Il Metodo IHBES (Integrative Holistic Body Emotional Sistem), ha come traguardo il raggiungimento del senso di ben-essere, continuità e integrità all’interno del corpo e promuove il processo di connessione dell’Io cognitivo e verbale con il più primitivo Io fisico ed emotivo. Attraverso una serie di tecniche di esperienza verbale e corporea il Metodo IHBES permette al Cliente di rivisitare la propria storia personale e le vicende del vissuto relazionale. Alla luce dei messaggi corporei presenti nel "qui e ora" la Persona può trovare soluzioni creative che permettano relazioni più soddisfacenti e una vita migliore. Il metodo IHBES sviluppato in anni di sperimentazione e ricerca, è una sintesi che sviluppa una metodologia molto utile per il lavoro del Counselor Relazionale. Le teorie di riferimento da cui il Metodo IHBES trae spunto sono: • Integrative Body Psychotherapy (IBP) del Dr.Jack Lee Rosenberg, ulteriormente sviluppata con Diana Asay, analista junghiana, e il Dr. Marjorie Rand. • il Body Counseling che prende spunto dalla Bioenergetica elaborata da Alexander Lowen, allievo di Wilhelm Reich, il padre storico delle terapie centrate sul corpo. IBP combina aspetti della psicoanalisi, della teoria delle relazioni oggettuali, della Gestalt, della terapia Reichiana, della Bioenergetica, dello Yoga e delle teorie orientali. L’approccio è olistico: corpo, mente e anima sono considerati aspetti inseparabili nell’essere umano. Interessante e di facile applicazione (soprattutto nel lavoro con le coppie) è la teoria degli strati della personalità che così sintetizziamo: "il nucleo”, vale a dire l’essenza della Persona, in seguito a frustrazioni, abbandoni e traumi è serrato da emozioni represse o ferite subite; il timore che queste ferite, più o meno guarite o cicatrizzate, possano essere riaperte fa sì che si generi un comportamento difensivo strutturato come "carattere" con caratteristiche diverse da Persona a Persona. Infine, si sovrappone ancora inconsapevolmente uno strato di gentilezza automatica, “agency”, per consentire relazioni che nella maggior parte dei casi si rilevano sicure, familiari, apparentemente invulnerabili ma sterili e poco autentiche. Permettere al Cliente di divenire consapevole di questi strati, gli consentirà di renderli permeabili e di accedere al proprio nucleo e, riconoscendolo, di espandere il proprio sé. Nella coppia agevolando la comunicazione tra nucleo e nucleo è possibile raggiungere una grande intimità e apertura. Il Body Counseling o Counseling a mediazione corporea E’ risaputo che la mente influenza il corpo, ma è anche vero che modificando gli atteggiamenti del corpo diviene possibile modificare gli schemi emotivi e mentali. Il Body Counseling o Counseling a mediazione corporea, opera attraverso il movimento, l’espressione corporea e la consapevolezza. I movimenti del corpo, siano essi liberi o ripetitivi, fluidi o rigidi, sono indicatori di come le persone vivono nella quotidianità. Con il Body Counseling si invita la Persona ad entrare in contatto con le emozioni, conosciute e non, promuovendo la trasformazione delle stesse e l’acquisizione di una maggiore consapevolezza della relazione tra la dimensione fisica e psichica. Utilizzando il movimento libero, il suono, il respiro, l’attenzione e la creatività, si sostiene la persona ad apprendere o riapprendere nuove e più funzionali modalità relazionali. La Bioenergetica, da cui il Body Counseling attinge, è stata elaborata da Alexander Lowen, allievo di Wilhelm Reich, il padre storico delle terapie centrate sul corpo. Wilhelm Reich individuò la corazza caratteriale: essa consiste in tutti quegli atteggiamenti sviluppati dall’individuo per bloccare le proprie emozioni e i propri desideri. Questa modalità difensiva viene messa in atto per bloccare le emozioni e le sensazioni conflittuali quali l’angoscia, la rabbia, l’eccitazione, creando a livello fisico rigidità corporee (la corazza muscolare) e a livello psicologico atteggiamenti caratteriali (sono fatto così...). Il Counseling a mediazione corporea si avvale di tecniche respiratorie, di esercizi fisici, di posizioni e contatti corporei finalizzati a consentire alla Persona di entrare in contatto con le proprie emozioni. L’integrazione tra corpo e mente permette alla Persona di sciogliere i blocchi energetici e i meccanismi difensivi, creatisi a livello fisico ed emotivo, che inibiscono il piacere e la gioia di vivere. Argomenti trattati • Teoria degli strati dell’Io del Dr.Jack Lee Rosenberg • Frammentazione e De-Frammentazione • Le Teorie dell’Analisi Bioenergetica di Alexander Lowen • Tecniche di Body Counseling • Tecniche ed esercizi metodo IHBES • Tecniche di Ascolto, di Rilassamento e Tecniche Immaginative • Tecniche di Consapevolezza Corporea ed Emotiva Il contributo di Fritz Perls al Counseling Relazionale Per citare Walter Kempler "La Gestalt, anche se formalmente si presenta come un tipo specifico di psicoterapia, si fonda in realtà su principi che possiamo considerare come una solida forma di vita. In altre parole è innanzitutto una filosofia, uno stile di vita". Principi fondamentali: La focalizzazione sul presente: il "qui e ora" permette la ricerca della verità soggettiva concentrandosi sull'esperienza immediata e astenendosi da dogmi o presupposti. Il punto di vista fenomenologico (il fenomeno è l’immediato oggetto della percezione) secondo cui la realtà non è veramente individuabile, ma è percepibile solo attraverso la propria visione soggettiva: è la mia realtà, è il mio vissuto soggettivo. Questo è il messaggio più rivoluzionario che ci ha trasmesso Edmund Husserl, padre della fenomenologia e probabilmente anche il vero padre della psicologia umanistica: in sostanza egli afferma che l'unica verità per la nostra coscienza è il nostro vissuto soggettivo. Il diritto alla soggettività per estensione comprende l’accettazione di come siamo, in quanto individui unici e irripetibili, ci rassicura sul fatto che abbiamo talvolta il diritto di essere angosciati, nauseati, confusi, con il senso del vuoto e del nulla. L’osservazione neutrale e la sospensione del giudizio: i “come”, ovvero la descrizione dell’evento, ci procurano più informazioni dei “perché”, delle spiegazioni e delle interpretazioni. La nozione di responsabilità personale: in molti casi abbiamo la possibilità di scegliere la strada che vogliamo percorrere, il diritto di vivere la vita che vogliamo vivere, così come di decidere del nostro destino. Possiamo non seguire passivamente valori proposti da altri, ma assumere un atteggiamento critico e decidere se farli nostri o rifiutarli. Inoltre se da una parte dobbiamo darci da fare per migliorare la nostra vita, dall'altra è necessario accettare ciò che ci accade, riconoscendo anche alla nostra esperienza di malessere una sua utilità e uno scopo evolutivo. Paradossalmente, accettare il proprio sintomo è una via per il suo superamento. Secondo F. Perls “l’unico cambiamento che va verso il ben-essere è imparare a essere esattamente come siamo.” Argomenti trattati: La Teoria paradossale del cambiamento di Arnold Beisser Le funzioni del sé Concetti di Campo, Organismo, Ambiente L’Autoregolazione Organismica Processo Figura-Sfondo Il Ciclo di Contatto e relative Interruzioni Il contributo di C.G. Jung al Counseling Relazionale L’individuazione è definita da C. G. Jung come il processo di differenziazione che ha come meta lo sviluppo della Personalità individuale: rappresenta l’espansione delle particolarità di un individuo, sulla base della sua disposizione naturale. Pur costituendo una “via individuale”, che può deviare rispetto a quella consueta, essa deve condurre a uno spontaneo riconoscimento delle norme collettive. L’individuazione rappresenta un processo di evoluzione che si sviluppa in tre direzioni, come ben simboleggia la crescita dell’albero, considerato appunto il simbolo di questo processo: verso l’alto: spirituale, verso l’ambiente circostante: relazionale, verso il profondo: inconscio. L’individuazione porta, infatti, a un “ampliamento della sfera della coscienza”. E’ il processo dell'incontro e della progressiva relazione dell'Io con il Sé (conscio\ inconscio). L'approccio Junghiano aiuta a comprendere la ricerca del senso della propria esistenza soprattutto durante le crisi inevitabili nella vita, definite da Jung come “le buie notti dell’anima”. Molti aspetti del lavoro di Jung sono utilizzabili nella formazione in Counseling Relazionale poiché mirano a ottenere nella Persona un riadattamento al principio di realtà, che sia però inclusivo dei bisogni e delle motivazioni più profonde del soggetto. “La mia vita è la storia di un’autorealizzazione dell’inconscio” C.G.Jung. Argomenti trattati: Il Processo d’Individuazione La Sincronicità degli Eventi La Persona e L’Ombra Super-visione didattica Argomenti trattati: • Approfondimento esperienziale e teorico di casi • Feedback e analisi di sessioni counselor - osservatore – cliente • Feedback e analisi delle dinamiche di Gruppo • Bilancio di competenze e stile personale del Counselor Bibliografia del Corso Psicologia Generale a) Luciano Mecacci - Manuale di Psicologia generale - Ed. Giunti Firenze. b) Luciano Mecacci - Storia della psicologia del Novecento. - Ed. Laterza c) Zorzi M - Girotto V. - Fondamenti di psicologia generale - Ed. Il Mulino Psicologia dello sviluppo a) Ada Fonzi. - Manuale di Psicologia dello sviluppo. Ed. Giunti Firenze. b) Castelli Cristina - Fabio Sbattella - Psicologia del ciclo della vita. Castelli - Ed. Franco Angeli c) Ignazio Senatore - Rodolfo de Bernart. - Cinema e terapia familiare. Ed. Franco Angeli Psicologia Sociale a) Z. Bauman. - Amore Liquido. - Ed. Laterza b) V. Ampolo - G. Zappatore. - Musica droga & transe.- Ed. Sensibili Alle Foglie c) Georges Lapassade. - Dallo sciamano al raver. - Ed. Urra d) Karl von Frisch - Il linguaggio delle api - Ed. Bollati Boringhieri Psicologia Dinamica a) Bartalucci Monti Mariarita - Corso breve di psicologia dinamica. S.Freud, K.G.Jung, A.Adler. La rivoluzione psicoanalitica e la sua attualità - Ed. Simple b) A.Adler -Il senso della vita. - Ed. Newton. c) J. Bowlby.- La teoria dell’attaccamento. - Ed. R. Cortina. Elementi di psicologia dei Gruppi a) D. Malagutti. - Fare squadra. Psicologia dei gruppi di lavoro. - Ed.Il Mulino. b) Sawyer Keith.- Psicologia di gruppo. - Ed. Giunti Editore c) Kaneklin Cesare. - Psicologia di gruppo. - Ed. Cortina Raffaello Teoria e Tecniche della Comunicazione a) A.A.V.V. - Programmazione neurolinguistica.- Ed. Astrolabio b) Bandler, Grinder. - La ristrutturazione. - Ed. Astrolabio c) Bandler - Usare il cervello per cambiare. - Ed. Astrolabio d) Jodorowsky. - Psicomagia. - Ed. Feltrinelli Counseling Relazionale a) La terapia centrata sul Cliente. C. Rogers. Ed. Martinelli. b) I gruppi d’incontro. C. Rogers. Ed. Astrolabio c) L’arte del Counseling. Rollo May. Ed. Astrolabio Metodo IHBES a) A. Lowen. - Amore sesso e cuore. - Ed. Astrolabio b) A. Lowen. - Il linguaggio del corpo. - Ed. Feltrinelli d) A. Lowen. Il tradimento del corpo. - Ed. Mediterranee Jack Lee Rosenberg e Marjorie Rand. - Body, Self,and Soul: Sustaining Integration. - Ed. Humanics Limited. Jack Lee Rosenberg e Marjorie Rand. - Le Corps Le Soi & L'ame - Ed. Humanics Limited Elmar e Michaela Zadra - Tantra per Due - Una guida per la felicità della coppia. - Ed Rizzoli Elmar e Michaela Zadra -Tantra e meditazione. - Ed Rizzoli Il contributo di Fritz Perls al Counseling Relazionale a) . S. Ginger. - La Gestalt, terapia del con-tatto emotivo. - Ed Mediterranee. b) F. Perls. - Qui e ora. - Ed. Sovera. c) F. Perls. - L’io, la fame, l’aggressività. - Ed. Franco Angeli. d) M. Mocchi. - La fenomenologia di Edmund Husserl - Ed. Sugarco. Il contributo di C.G. Jung al Counseling Relazionale a) C.G. Jung - Ricordi, sogni, riflessioni. - Ed Bur. b) R. Bly - Il piccolo libro dell’ombra. - Ed. Red c) J. Hillman. - Il codice dell’anima. - Ed. Adelphi. Letture consigliate. Ubaldo Nicola. - Atlante illustrato di Filosofia. - Ed. Giunti C. Naranjo. - La via del silenzio e la via delle parole. - Ed. Astrolabio. Osho. - Il libro Arancione. - Ed. Mediterranee. Gordon. - Metafore terapeutiche. - Ed. Astrolabio J. Hillman. - Il codice dell’anima. - Ed. Adelphi. A. Lowen. - Il Narcisismo. - Ed. Feltrinelli Krishnananda. - A tu per tu con la paura. - Ed. Feltrinelli. . V. Masini. - Dalle emozioni ai sentimenti. - Ed. Prepos Aldo Carotenuto. - La chiamata del daimon. - Ed. Bompiani. Silvia Montefoschi. - Un pensiero in divenire. - Ed. Garzanti C.G.Jung. - L’analisi dei sogni Gli archetipi dell’inconscio. La sincronicità. - Ed. Bollati Boringhieri Linda Schierse Leonard. - Testimone del fuoco. - Ed. Astrolabio Linda Schierse Leonard. - La via al matrimonio. - Ed. Astrolabio Esther Harding. - La strada della donna. - Ed. Astrolabio. Antoine de Saint-Exupéry. - Il Piccolo Principe. - Ed. Bompiani Lise Bourbeau. - Le cinque ferite. - Ed. Amrita B.Hellinger. - Gli Ordini dell’Aiuto. - Ed. Tecniche nuove Svagito Liebermeister. - Le radici dell'amore. - Ed. Urra
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