COMUNE DI CIVITAVECCHIA PROVINCIA DI ROMA SERVIZIO LAVORI PUBBLICI Adeguamento e ristrutturazione Cimitero Monumentale di Via Aurelia Nord Ristrutturazione Interni Progetto Esecutivo Relazione Generale Civitavecchia li ……………………… I PROGETTISTI Arch. Ermanno Mencarelli Geom. Valter Petretto Il RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Arch. Ermanno Mencarelli INDICE INDICE .................................................................................................................................................. 1 PREMESSA ............................................................................................................................................ 2 Informazioni generali dell’opera................................................................................................... 2 Informazioni generali committenza .............................................................................................. 2 INQUADRAMENTO STORICO E TERRITORIALE ..................................................................................... 2 STATO ATTUALE DEGLI EDIFICI OGGETTO DELL’INTERVENTO............................................................. 3 Complesso camera mortuaria....................................................................................................... 3 Uffici e Servizi ................................................................................................................................ 4 DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO .......................................................................................... 4 Complesso camera mortuaria....................................................................................................... 5 Uffici e Servizi ................................................................................................................................ 7 RIFERIMENTI NORMATIVI .................................................................................................................. 10 1 1. PREMESSA A seguito dell’approvazione del progetto esecutivo da parte della Giunta Comunale di Civitavecchia, di cui alla Delibera n. 130 del 24 Aprile 2013, si dà corso alla fase di progettazione esecutiva, per la quale, con la presente relazione descrittiva, si intendono definire i criteri e le specifiche di realizzazione dell’intervento, ai sensi del d.lgs. n. 163 del 2006. 1.1 INFORMAZIONI GENERALI PER L’OPERA NATURA DELL’OPERA: Opera di tipo Edile OGGETTO DEI LAVORI: “Adeguamento e ristrutturazione Cimitero Monumentale Aurelia Nord” IDENTIFICAZIONE DEL CANTIERE: Via Tarquinia – 00053 Civitavecchia (RM) IMPORTO DEI LAVORI: 265.000,00 € esclusi oneri della sicurezza DATA PRESUNTA INIZIO LAVORI: 09 Settembre 2013 DATA PRESUNTA FINE LAVORI: 17 Febbraio 2014 DURATA DEL CANTIERE: 115 giorni lavorativi e consecutivi 1.2 INFORMAZIONI GENERALI COMMITTENZA RAGIONE SOCIALE: Comune di Civitavecchia – Servizio Lavori Pubblici - INDIRIZZO: Via Aurelia, 30 – 00053 Civitavecchia (RM) – DIRIGENTE: Dott. Arch. Ermanno Mencarelli PROGETTISTI: Dott. Arch. Ermanno Mencarelli Geom. Walter Petretto 2. INQUADRAMENTO STORICO E TERRITORIALE II Cimitero Aurelia è sito appena fuori il centro della città di Civitavecchia, lungo il km 65 della SS1 (Via Aurelia). La sua importanza storica deriva dalla sua costruzione avvenuta in epoca Ottocentesca, ed il portico con le cappelle delle famiglie nobili della città, unitamente al Tempietto di San Lorenzo posto al suo interno, ne fanno un Cimitero Monumentale. L’obiettivo degli interventi previsti si concentra sulla riqualificazione delle strutture esistenti all’interno del Cimitero. 2 3. STATO ATTUALE DEGLI EDIFICI OGGETTO DELL’INTERVENTO Gli edifici oggetto degli interventi di ristrutturazione sono: il fabbricato posto subito alla sinistra dell’ingresso principale del cimitero, che ospita i servizi obitoriali, le camere mortuarie e due magazzini, magazzi e l’edificio che si trova alla destra del cancello d’ingresso principale, dove sono situati gli uffici cimiteriali, diversi magazzini ed i locali di servizio. Esternamente i due fabbricati si presentano in buone condizioni, pertanto gli interventi intervent da realizzare si concentreranno all’interno dei locali ed in copertura. 3.1. .1. COMPLESSO CAMERA MORTUARIA Il fabbricato è composto di un solo piano fuori terra dove sono alloggiati gli ambienti atti alle operazioni di sosta dei feretri e alle attività cimiteriali ed obitoriali. Entrando nella struttura ci si affaccia sulla camera mortuaria adibita a sosta dei feretri; qui si nota subito una dissimmetria del rivestimento perimetrale in piastrelle ceramiche in quanto l’altezza di tale rivestimento sui muri lato Via Aurelia è pari a 2.10 m, mentre sui muri che si affacciano sul lato interno del cimitero è pari a 3.45 3 m. Gli intonaci e le tinteggiature sono visibilmente ammalorati, glili infissi risultano vecchi e pericolanti ed il pavimento, in marmittoni, è disconnesso ed in molte parti danneggiato. danneggiato. Nello stesso stato troviamo gli altri ambienti che completano un’atmosfera mosfera di decadimento poco degna ad un cimitero monumentale. 3 Rilievo fotografico dello stato attuale – Complesso camera mortuaria 3.2. UFFICI E SERVIZI L’edificio è composto di un solo piano fuori terra. Dall’entrata principale, che si trova sulla destra dell’ingresso del cimitero, si accede agli spazi dedicati agli uffici di gestione cimiteriale, mentre l’accesso ai servizi igienici e tecnici è posto internamente al cimitero. Il pavimento, così come i rivestimenti (H= 2.30 m) in piastrelle ceramiche, risulta rovinato con parziale distacco di diverse mattonelle. Gli intonaci e le tinteggiature sono ammalorati a causa delle infiltrazioni d’acqua dall’esterno e dell’umidità interna. L’impianto elettrico è costituito da diverse linee createsi nel tempo con il susseguirsi dei diversi ampliamenti, sino ad ottenere allo stato attuale un impianto vetusto e variegato non rispondente a quanto disposto dalla normativa vigente in materia di sicurezza. Rilievo fotografico dello stato attuale – Uffici e servizi 4. DESCRIZIONE DELLE OPERE IN PROGETTO Gli interventi previsti in progetto per la messa in sicurezza ed il ripristino degli ambienti consistono nelle opere di seguito elencate: 4 4.1. COMPLESSO CAMERA MORTUARIA Intonaci e tinteggiature Al fine di ripristinare tutto l’intonaco degradato, presente in più aree del complesso, è prevista la spicconatura dello stesso fino al raggiungimento della nuda muratura. Questa lavorazione, inizialmente prevista solo nei punti dove si presentavano evidenti stati di degrado, è stata ampliata, a livello definitivo, a tutte le pareti ed i soffitti in quanto l’intonaco è visibilmente prossimo al distacco nella maggior parte della superficie. A questa lavorazione consegue, successivamente, il ripristino dell’intonaco con un nuovo strato a base di calce idrata con relativa preparazione del fondo per l’applicazione della tinteggiatura lavabile a tempera di colore bianco, in modo tale da garantire una gradevole sensazione di luminosità e pulizia degli ambienti. Pavimenti e rivestimenti In tutti gli ambienti la pavimentazione esistente, in marmittoni, risulta essere disconnessa per il distacco parziale e totale di diverse piastrelle. Si provvederà, quindi, alla demolizione di tutta la pavimentazione e del relativo sottofondo fino alla profondità necessaria per il ripristino. Visto quanto predisposto dalle normative in materia di risparmio energetico - Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 e s.m.i. - si è scelto di inserire un pacchetto di sottofondo comprendente pannelli di polistirene espanso estruso per l’isolamento termico e un manto di guaina impermeabile per evitare la risalita capillare dell’acqua, principale causa di degrado delle pavimentazioni. Dal Regolamento della Polizia mortuaria - DPR 285/1990 - si evincono le caratteristiche che deve avere la nuova pavimentazione; in particolare essa deve essere costituita da materiale levigato, impermeabile, ben unito e lavabile. Per questi motivi si è scelto di posare, su idoneo sottofondo, una pavimentazione in linoleum con colore da decidere in fase esecutiva, mantenendo comunque invariato il prezzo indicato nell’allegato computo metrico. Le pareti presentano un rivestimento, disomogeneo in altezza, di piastrelle ceramiche. Anche qui si nota il distacco di diverse piastrelle ed il rigonfiamento, prossimo alla rottura, in diverse aree. Per dare attuazione alle normative vigenti si è optato per la rimozione totale del rivestimento esistente e la sua sostituzione con lastre di travertino bianco lucido fino ad un’altezza di 1.40 m. Strutture orizzontali Si rende necessaria la realizzazione di due solai misti di cemento armato e laterizio per la copertura della piccola corte interna che assolverà alla funzione di corridoio per il passaggio dalla camera mortuaria ai magazzini, e l’altro come copertura per la cappella votiva da realizzare. Opere murarie E’ previsto l’inserimento di tramezzi nella camera mortuaria (come da tavola di progetto) per dividere gli spazi destinati alla sosta dei feretri con la sala d’attesa, posta subito all’entrata del complesso della camera mortuaria. Laddove necessario si provvederà alle tamponature di nicchie e fori esistenti. Infissi Gli infissi in legno presenti in tutto il complesso della camera mortuaria sono deformati a tal punto da non garantire più la tenuta all'aria e all'acqua necessaria per un buon livello di comfort degli ambienti interni. In attuazione alla normativa sul risparmio energetico si provvederà, dunque, alla sostituzione dei vecchi infissi con nuovi serramenti a taglio termico che garantiscano un valore di trasmittanza entro i limiti previsti dalla normativa vigente ed una sensibile riduzione del rumore proveniente dall’esterno. Per aumentare il più possibile l’illuminazione naturale si provvederà all’inserimento di lucernari, anch’essi a taglio termico, nel solaio realizzato per la corte interna. Secondo quanto disposto dalla normativa antincendio è previsto l’inserimento di porte tagliafuoco REI 60 e relativi maniglioni antipanico per garantire la fuga in sicurezza in caso di incendio. 5 Impianto elettrico e di illuminazione L’impianto a servizio del complesso della camera mortuaria, si svilupperà a partire dal quadro elettrico generale (QEG1), posto all'interno del “blocco uffici”. Dal quadro generale “QEG1” viene distribuita l’energia ai tre quadri di zona denominati “QEM1”, “QEM2” e “QET3”, dai quali saranno alimentate tutte le utenze luce e prese. Ogni presa a spina deve avere il polo di terra collegato al nodo equipotenziale, direttamente o tramite un solo sub-nodo (collegamenti entra-esci su più di due prese non sono ammessi). Le connessioni devono essere disposte in modo che esse siano chiaramente identificabili ed accessibili e in grado di essere scollegate individualmente. La distribuzione all’interno del complesso avviene a mezzo di passerella metallica posta entro controsoffitto e le derivazioni ai punti di comando ed ai punti presa in tubo corrugato in PVC corrugato flessibile posato sottotraccia; i cavi utilizzati sono del tipo non propagante la fiamma FG7OR per le dorsali principali e di tipo N07V-K per le derivazioni. Per la distribuzione alle prese ed ai punti di comando all'interno dei locali tecnici, sarà realizzato in tubo rigido in PVC a vista con grado di protezione minimo IP54. In ogni locale deve essere presente almeno un apparecchio di illuminazione di sicurezza autoalimentato con autonomia minima di 1 ore conforme alla norma EN60598-2-22. La protezione dai contatti diretti è assicurata mediante isolamento delle parti attive (in generale per cavi), o protezione mediante involucri e barriere (in generale per apparecchiature di comando, protezione e manovra, morsettiere e apparecchi utilizzatori). La protezione contro i contatti indiretti, mediante interruzione automatica del circuito con riferimento alle prescrizione della norma CEI 64-8 (sistemi TT). Impiegando dispositivi a protezione differenziale; max 0,03A di tipo A e AC nei circuiti terminali alimentanti prese, max 0,3A di tipo AC nei circuiti luce. In generale nell’individuazione dei componenti è stata valutata la tipologia dell’ambiente e l’influenza dello stesso sul componente, dei materiali presenti, delle condizioni di esercizio, l’idoneità a soddisfare le prescrizioni in materia di sicurezza in base alle funzioni da svolgere. Nei singoli dimensionamenti si è tenuto conto di quanto sopra verificandone la rispondenza alla normativa applicabile sullo specifico componente. Per mantenere inalterata l’efficienza dell’impianto elettrico e la sua rispondenza alla regola d’arte è necessario effettuare una manutenzione programmata secondo quanto imposto dalle attuali leggi e di effettuare delle verifiche periodiche che consistono in : • misure per verificare il collegamento equipotenziale supplementare ogni 3 anni • prova funzionale dell’alimentazione dei servizi di sicurezza a batteria secondo le istruzioni del costruttore ogni 6 mesi • prova dell’intervento , con Idn, degli interruttori ogni anno nonché tutte le verifiche normalmente previste per gli impianti elettrici in ambienti ordinari. Si ricorda che devono essere registrate le date ed i risultati delle prove e delle misure di ciascuna verifica, la quale deve essere effettuata da un tecnico qualificato. L'impianto di illuminazione è stato dimensionato conforme alle le norme UNI EN 12464-2 con lo scopo di rispettare le esigenze di comfort visivo, di prestazione visiva e di sicurezza. Inoltre, al fine del risparmio energetico, sono stati previsti apparecchi illuminanti con tecnologia “DALI” per poter garantire una gestione “intelligente” delle accensioni, mediante sensori di presenza e di luminosità. Impianto di condizionamento e produzione acqua calda sanitaria. Nei due locali denominati “camera mortuaria” (per sosta feretri e servizi obitoriali), al fine di garantire adeguate condizioni termoigrometriche e di ricambio d'aria ai fini igienici, è prevista la realizzazione di un impianto di climatizzazione composto da una unità motocondensante a pompa di calore, controllata da inverter, ed installata nel “locale tecnico” posto in prossimità dell'attuale “sala autoptica” e da tre unità interne montate a parete. Quest'ultime saranno dotate di canali per la ripresa di una quota parte di aria esterna. Le tubazioni dorsali e terminali per il fluido frigorifero in rame preisolato, saranno posate entro controsoffitto, così come i giunti di distribuzione, e le tubazioni in PP per lo scarico 6 condensa. La gestione della termoregolazione è realizzata mediante pannelli di comando a filo posti uno per ogni locale. Inoltre, nei due locali suddetti, saranno installate a parete delle ventole per l'estrazione dell'aria. Nel “locale tecnico” di cui sopra, verrà installato anche un boiler a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria per le esigenze proprie della “camera mortuaria con funzioni obitoriali”. Impianto antintrusione I locali saranno dotati di contatti magnetici a doppio bilanciamento e di rivelatori volumetrici a doppia tecnologia che fanno capo ad una centrale di allarme collocata negli uffici. Localmente sarà installato anche un tastierino di controllo remoto. Impianto TVCC Nei locali saranno installate telecamere per la videosorveglianza a circuito chiuso, oltre ad altre telecamere poste all'esterno per il controllo degli accessi. Le stesse fanno capo ad una centrale di videoregistrazione digitale collocata negli uffici. Impermeabilizzazione copertura Da un sopralluogo effettuato in loco, il manto impermeabilizzante in copertura risulta usurato nella quasi totalità della sua estensione e non assolve alla sua funzione di evitare le infiltrazioni d’acqua all’interno degli ambienti sottostanti. Si è quindi optato per la totale rimozione del vecchio strato di impermeabilizzazione con relativo sottofondo e la sua sostituzione con un pacchetto atto ad isolare termicamente l’edificio, in rispondenza alle norme sul risparmio energetico, con l’applicazione di un doppio strato di guaina resino-bituminosa e relativa protezione. Cappella votiva Nello spazio interno alla camera di sosta dei feretri verrà ricavata una piccola cappella votiva (come da tavola di progetto) per dare un angolo di raccoglimento alle persone che vogliano pregare per i propri defunti. Per la realizzazione della cappella saranno previsti: - - Taglio della muratura, per consentire l’accesso alla cappella. Fodera in muratura di blocchi forati in calcestruzzo. Realizzazione solaio di copertura con le stesse caratteristiche del solaio della corte interna. Installazione di pavimento e rivestimenti con le stesse caratteristiche degli altri ambienti. Intonacatura e tinteggiatura con le stesse caratteristiche degli altri ambienti. 4.2. UFFICI E SERVIZI Intonaci e tinteggiature Al fine di ripristinare tutto l’intonaco degradato, presente in più aree del complesso, è prevista la spicconatura dello stesso fino al raggiungimento della nuda muratura. Questa lavorazione, inizialmente prevista solo nei punti dove si presentavano evidenti stati di degrado, è stata ampliata, a livello definitivo, a tutte le pareti ed i soffitti in quanto l’intonaco è visibilmente prossimo al distacco nella maggior parte della superficie. A questa lavorazione consegue, successivamente, il ripristino 7 dell’intonaco con un nuovo strato a base di calce idrata con relativa preparazione del fondo per l’applicazione della tinteggiatura lavabile a tempera di colore bianco, in modo tale da garantire una gradevole sensazione di luminosità e pulizia degli ambienti. Pavimenti In tutti gli ambienti la pavimentazione esistente, in gres porcellanato, risulta essere disconnessa per il distacco parziale di diverse piastrelle. Si provvederà, quindi, alla demolizione di tutta la pavimentazione e del relativo sottofondo fino alla profondità necessaria per il ripristino. Visto quanto predisposto dalle normative in materia di risparmio energetico - Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 e s.m.i. - si è scelto di inserire un pacchetto di sottofondo comprendente pannelli di polistirene espanso estruso per l’isolamento termico e un manto di guaina impermeabile per evitare la risalita capillare dell’acqua, principale causa di degrado delle pavimentazioni. Per mantenere le caratteristiche originali si è scelto di posare, su idoneo sottofondo composto da malta bastarda, una pavimentazione in piastrelle di gres porcellanato, con relativo zoccolino battiscopa dello stesso materiale. Opere murarie E’ prevista la trasformazione di un locale dismesso all'interno del “blocco uffici” e dell'attiguo bagno, per la creazione di nuovi servizi igienici, che rispettino i requisiti della normativa vigente dal punto di vista igienico-sanitario e di quello dell'abbattimento delle barriere architettoniche. È prevista l'apertura di un vano porta per accedere, anche dall'interno del cimitero, al locale posto in prossimità dei bagni pubblici, che presenta attualmente un unico ingresso posto lungo la Via Aurelia. Lo stesso locale verrà diviso in due mediante tramezzatura e verrà destinato all'uso di “nuovo locale tecnico”. Infissi Gli infissi presenti in tutto il complesso degli uffici e servizi annessi non garantiscono più la tenuta all'aria e all'acqua necessaria per un buon livello di comfort degli ambienti interni. In attuazione alla normativa sul risparmio energetico si provvederà, dunque, alla sostituzione dei vecchi infissi con nuovi serramenti a taglio termico che garantiscano un valore di trasmittanza entro i limiti previsti dalla normativa vigente ed una sensibile riduzione del rumore proveniente dall’esterno. Impianto elettrico e di illuminazione L’impianto a servizio degli uffici e dei servizi in oggetto, si svilupperà a partire da un nuovo e più adeguato punto di consegna che sarà concordato con l'ente erogatore, al fine di garantire a quest'ultimo, la massima accessibilità necessaria; dal punto di consegna sarà realizzata una nuova linea costituita da cavo tipo FG7OR 4x35 mmq posato in tubo corrugato serie pesante interrato di adeguata sezione, che alimenterà il quadro elettrico generale (QEG1), posto all'interno del “blocco uffici”. Dal quadro generale “QEG1” viene distribuita l’energia a tutti i sotto quadri ed a tutte le utenze luce e prese. L’installatore dovrà inoltre verificare il coordinamento con l’impianto di terra esistente. L'impianto di terra ed equipotenziale è composto da un dispersore esistente collegato al collettore principale di terra (CT), dal quale parte un conduttore di protezione principale montante (PE) che è a servizio di tutti i corpi di fabbrica (sarà cura dell’installatore verificarne la resistenza di terra e l’equipotenzialità). Quindi, si effettuerà una derivazione sul PE montante tramite un conduttore di protezione isolato giallo/verde che verrà portato fino al collettore principale di terra (CTP), posto all'interno del quadro generale “QEG1”, che sarà collegato a sua volta ai nodi equipotenziali presenti, tramite un conduttore isolato giallo/verde di sezione adeguata. Ai nodi, sono collegate tutte le masse estranee, per mezzo di conduttori di protezione di sezione pari al conduttore di fase. Ogni presa a spina deve avere il polo di terra collegato al nodo equipotenziale, direttamente o tramite un solo sub-nodo (collegamenti entra-esci su più di due prese non sono ammessi). Le connessioni devono essere disposte in modo che esse siano chiaramente identificabili ed accessibili e in grado di essere scollegate individualmente. 8 La distribuzione all’interno del fabbricato avviene a mezzo di passerella metallica posta entro controsoffitto e le derivazioni ai punti di comando ed ai punti presa in tubo corrugato in PVC corrugato flessibile posato sottotraccia; i cavi utilizzati sono del tipo non propagante la fiamma FG7OR per le dorsali principali e di tipo N07V-K per le derivazioni. Per la distribuzione alle prese ed ai punti di comando all'interno dei locali tecnici, sarà realizzato in tubo rigido in PVC a vista con grado di protezione minimo IP54. In ogni locale deve essere presente almeno un apparecchio di illuminazione di sicurezza autoalimentato con autonomia minima di 1 ore conforme alla norma EN60598-2-22. La protezione dai contatti diretti è assicurata mediante isolamento delle parti attive (in generale per cavi), o protezione mediante involucri e barriere (in generale per apparecchiature di comando, protezione e manovra, morsettiere e apparecchi utilizzatori). La protezione contro i contatti indiretti, mediante interruzione automatica del circuito con riferimento alle prescrizione della norma CEI 64-8 (sistemi TT). Impiegando dispositivi a protezione differenziale; max 0,03A di tipo A e AC nei circuiti terminali alimentanti prese, max 0,3A di tipo AC nei circuiti luce. In generale nell’individuazione dei componenti è stata valutata la tipologia dell’ambiente e l’influenza dello stesso sul componente, dei materiali presenti, delle condizioni di esercizio, l’idoneità a soddisfare le prescrizioni in materia di sicurezza in base alle funzioni da svolgere. Dell’importanza che tali elementi rivestono in relazione ad un eventualità di perdita di vite umane, economiche, interruzioni dell’attività. Nei singoli dimensionamenti si è tenuto conto di quanto sopra verificandone la rispondenza alla normativa applicabile sullo specifico componente. Per mantenere inalterata l’efficienza dell’impianto elettrico e la sua rispondenza alla regola d’arte è necessario, effettuare una manutenzione programmata secondo quanto imposto dalle attuali leggi e di effettuare delle verifiche periodiche che consistono in : • misure per verificare il collegamento equipotenziale supplementare ogni 3 anni • prova funzionale dell’alimentazione dei servizi di sicurezza a batteria secondo le istruzioni del costruttore ogni 6 mesi • prova dell’intervento , con Idn, degli interruttori ogni anno nonché tutte le verifiche normalmente previste per gli impianti elettrici in ambienti ordinari. Si ricorda che devono essere registrate le date ed i risultati delle prove e delle misure di ciascuna verifica, la quale deve essere effettuata da un tecnico qualificato. L'impianto di illuminazione è stato dimensionato conforme alle le norme UNI EN 12464-2 con lo scopo di rispettare le esigenze di comfort visivo, di prestazione visiva e di sicurezza. Inoltre, al fine del risparmio energetico, sono stati previsti apparecchi illuminanti con tecnologia “DALI” per poter garantire una gestione “intelligente” delle accensioni, mediante sensori di presenza e di luminosità. Impianto di condizionamento Negli uffici e negli altri locali di servizio, ad esclusione dei soli “locali tecnici”, al fine di garantire adeguate condizioni termoigrometriche e di ricambio d'aria ai fini igienici, è prevista la realizzazione di un impianto di climatizzazione composto da una unità motocondensante a pompa di calore, controllata da inverter, e nove unità interne montate a parete. Quest'ultime saranno dotate di canali per la ripresa di una quota parte di aria esterna. Le tubazioni dorsali e terminali per il fluido frigorifero in rame preisolato, saranno posate entro controsoffitto, così come i giunti di distribuzione, e le tubazioni in PP per lo scarico condensa. La gestione della termoregolazione è realizzata mediante pannelli di comando a filo posti uno per ogni locale. Nel “nuovo locale tecnico”, verranno installati anche due boiler a pompa di calore per la produzione di acqua calda sanitaria, uno a servizio degli spogliatoi, e l'altro per i bagni pubblici ed i bagni degli uffici. Impianto antintrusione 9 I locali saranno dotati di contatti magnetici a doppio bilanciamento e di rivelatori volumetrici a doppia tecnologia che fanno capo ad una centrale di allarme collocata negli uffici. Localmente sarà installato anche un tastierino di controllo remoto ed una sirena esterna con lampeggiatore. Impianto TVCC Nei locali saranno installate telecamere per la videosorveglianza a circuito chiuso, oltre ad altre telecamere poste all'esterno, per il controllo degli accessi. Le stesse fanno capo ad una centrale di videoregistrazione digitale collocata negli uffici. Impermeabilizzazione copertura Da un sopralluogo effettuato in loco, il manto impermeabilizzante in copertura risulta usurato nella quasi totalità della sua estensione e non assolve alla sua funzione di evitare le infiltrazioni d’acqua all’interno degli ambienti sottostanti. Si è quindi optato per la totale rimozione del vecchio strato di impermeabilizzazione con relativo sottofondo e la sua sostituzione con un pacchetto atto ad isolare termicamente l’edificio, in rispondenza alle norme sul risparmio energetico, con l’applicazione di un doppio strato di guaina resino-bituminosa e relativa protezione. 5. RIFERIMENTI NORMATIVI Per la realizzazione del presente progetto si è fatto riferimento alla seguente normativa: Regio Decreto 27 luglio 1934, n. 1265 - "Testo unico delle leggi sanitarie" Decreto ministeriale Sanità del 5 luglio 1975 e s.m. - "Modificazioni alle istruzioni ministeriali 20 giugno 1896, relativamente ali 'altezza minima ed ai requisiti igienico-sanitari principali dei locali di abitazione" D.M.LL.PP. n. 236 del 14.06.1989 - "Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche" Legge n. 13 del 09.01,1989 - "Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati" Decreto del Presidente della Repubblica del 10 settembre 1990, n. 285 - “Regolamento di polizia mortuaria” Legge n. 46 del 05.03.1990 - "Norme per la sicurezza degli impianti" Legge n. 10 del 09.01.1991 - "Norme per l'attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso nazionale dell'energia di risparmio energetico e di sviluppo di fonti rinnovabili di energia" D.P.R. n. 447 del 06.12.1991 - "Regolamento di attuazione legge n. 46 del 1990, in materia di sicurezza degli impianti" D.P.R. n. 412 del 26.08.1993 - "Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la manutenzione degli impianti termici ai fini del contenimento dei consumi di energia” 10 D.P.R. n. 503 del 24.07.1996 - "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici" Decreto Legislativo 29 ottobre 1999, n. 490 - "Testo unico delle disposizioni legislative in materia di beni culturali e ambientali, a norma dell'articolo 1 della legge 8 ottobre, n. 352" D.P.R. n. 554 del 21.12.1999- “Regolamento di attuazione della Legge quadro in materia di lavori pubblici, ai sensi dell’articolo 3 della legge 11 febbraio 1994 e s.m.” D.MM.LL.PP. 19 aprile 2000, n. 145 - "Regolamento recante il capitolato generale d'appalto dei lavori pubblici, ai sensi dell'ari, 3, comma 5, della legge n. 109/94 e s.m.i." D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 - “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia” Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 192 - “Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia” Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 e s.m.i. - “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE” D.Lgs. n.311 del 29 dicembre 2006 – “Disposizioni correttive ed integrative al Decreto Legislativo 19 Agosto 2005, n.192” D.Lgs. n. 81 del 2008 - “Attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” D.P.R. n. 207 del 2010 - “Regolamento di attuazione del D.p.r. 163/06” D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151 - “Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi” Piano regolatore Generale e Regolamento Edilizio del Comune di Civitavecchia con relative Norme Tecniche di Attuazione I PROGETTISTI Arch. Ermanno Mencarelli Geom. Valter Petretto Il RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO Arch. Ermanno Mencarelli 11
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