obiettivi operativi dei direttori generali delle aziende

OBIETTIVI OPERATIVI
OSPEDALIERE
DEI
DIRETTORI
GENERALI
DELLE
AZIENDE
GOVERNO DEI DATI, DELLE STRATEGIE E PIANI DEL SISTEMA SANITARIO
Attuazione della DGR 1185/2013 attraverso i seguenti obiettivi.
Obiettivi
Potenziamento della Rete Ematologica Lombarda – REL (in tutte le strutture che gestiscono la
specifica casistica):
 Corretta applicazione dei PDTA definiti dalla REL
Mielomi
o Esami citologici/istologici nei 3 mesi precedenti il primo ricovero per mieloma: 70%
dei casi (fonte: SDO e specialistica ambulatoriale).
o Esami strumentali (RX scheletro completo, RMN rachide, PET) nei 3 mesi
precedenti il primo ricovero per mieloma: 70% dei casi (fonte: SDO e specialistica
ambulatoriale).
Linfomi non Hodgkin
o biopsia linfonodale, biopsia osteomidollare, TAC / RMN total body con MC o PET
nei 3 mesi precedenti il primo ricovero per linfoma non Hodgkin: 70% dei casi
(fonte: SDO e specialistica ambulatoriale).
Potenziamento della Rete Nefrologica Lombarda – RENE (in tutte le strutture che gestiscono la
specifica casistica):
 Corretta applicazione dei PDTA definiti dalla RENE.
o Compilazione dell’Archivio RENE con i soggetti in dialisi: 100% dei casi (fonte:
Archivio RENE e specialistica ambulatoriale).
o Nuovi pazienti inseriti in dialisi nel corso dell’anno: incremento del 10% dei pazienti
in dialisi peritoneale rispetto all’anno precedente (fonte: specialistica ambulatoriale).
o Nuovi pazienti inseriti in dialisi nel corso dell’anno: incremento del 30% dei pazienti
trattati con biosimilari (eritropoietine) rispetto all’anno precedente, a parità di
prescrizioni complessive e in relazione ai dati di incidenza (fonte: specialistica
ambulatoriale, File F).
o Partecipazione dei Referenti per i trapianti delle nefrologie non Centro Trapianti al
percorso di formazione regionale: 100% di partecipazione.
o Pazienti iscritti nei programmi speciali (doppio rene, cuore fermo, rischio non
standard, etc) delle nefrologie Centro Trapianti: incremento del 10% rispetto al 2013
(fonte: Centro Regionale Trapianti).
o Programma di trapianto del rene da vivente: incremento per tutte le nefrologie del
10% delle proposte al Centro Regionale Trapianti rispetto al 2013 (fonte: Centro
Regionale Trapianti).
Potenziamento Rete Stroke (in tutte le strutture che gestiscono la specifica casistica):
 Pieno utilizzo dell’archivio regionale Stroke attraverso la compilazione del Registro con le
schede dei casi di ictus dimessi dall’Azienda nei mesi di gennaio-febbraio, maggio-giugno,
settembre-ottobre: l’80% dei casi (fonte: Archivio Stroke e SDO).
 Compilazione del Registro Stroke da parte di tutte le Aziende erogatrici con le schede dei
casi di ictus del 2014 che saranno opportunamente indicate, le schede si inseriscono in un
progetto regionale di valutazione di una campagna di comunicazione sull’ictus: 100% delle
schede;
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 Gestione dei casi di ictus presso la Stroke Unit aziendale o trasferiti in altra Stroke Unit
regionale: l’80% dei casi (fonte: SDO).
 Corretta applicazione dei PDTA:
o casi di ictus ischemico trattati con fibrinolisi: il 5% dei casi (fonte: SDO);
o casi di primo episodio di ictus che effettuano - entro 15 gg dalla data accettazione un ricovero in riabilitazione: il 25% dei casi (fonte: SDO);
o pazienti che entro 6 mesi dalla dimissione effettuano una rivalutazione (TAC, RNM,
o visita neurologica): il 80% dei casi (fonte: SDO e specialistica ambulatoriale);
Potenziamento Rete STEMI (in tutte le strutture che gestiscono la specifica casistica)
 Evidenza dell’adesione attiva del 100% delle cardiologie e UTIC al Registro STEMI
attraverso la compilazione del Registro con i casi di STEMI dimessi dall’Azienda nei mesi
di gennaio-febbraio, maggio-giugno, settembre-ottobre: 100% dei casi aziendali (fonte:
Archivio STEMI e SDO)
 Corretta applicazione dei PDTA.
o IMA: proporzione di trattati con PTCA entro 48 ore: 30% dei casi (fonte: Archivio
STEMI e SDO);
o Door to Balloon (DB): 90% dei casi entro 90 minuti (fonte: Archivio STEMI);
o % soggetti con Infarto Miocardico Acuto in doppia terapia antiaggregante con una
compliance terapeutica adeguata (80% della dose teorica) nei 6 mesi successivi alla
dimissione: 80% dei pazienti (fonte: SDO e farmaceutica territoriale).
Donazione e Trapianto (In tutte le strutture che gestiscono la specifica casistica)
 Mantenimento del numero di donatori segnalati l’anno precedente (fonte: Centro Regionale
Trapianti).
 Definizione dei percorsi intraziendali di gestione della donazione multitessuto a cuore fermo
ed effettuazione di un prelievo multitessuto (fonte: Centro Regionale Trapianti).
 Numero dei donatori di cornee superiore al 10% dei decessi in ospedale (fonte: Centro
Regionale Trapianti, SDO).
 Numero dei donatori di tessuti ossei da vivente superiore al 10% delle protesi impiantate in
elezione (fonte: Centro Regionale Trapianti, SDO).
 Rispetto 100% del debito informativo con uso del programma Donor Action/Donor
Manager (fonte: Centro Regionale Trapianti).
OBIETTIVI STRATEGICI DIRETTORI GENERALI DELLE A.O.
Razionalizzazione dell’offerta mediante l’adesione al PDTA per i tumori di mammella e colon.
Incremento % di pazienti affetti dalla patologia indice trattati secondo le previsioni del PDTA
(Ranking + confronto con il 2013).
Tumori invasivi della mammella
 tempo intercorso dalla mammografia all’intervento chirurgico: il 70 % dei casi entro 30 gg
(fonte: SDO, specialistica ambulatoriale);
 nuovi casi che effettuano una cito-istologia nei 3 mesi precedenti l'intervento chirurgico
(con l'esclusione dei casi con CHT neoadiuvante): 80% dei casi (fonte: SDO, specialistica
ambulatoriale, File F);
 casi che effettuano il linfonodo sentinella: 80% dei casi (fonte: SDO, specialistica
ambulatoriale);
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 casi sottoposti a tecnica chirurgica radicale al di sotto dei 70 anni che effettuano la
ricostruzione: 80% dei casi (fonte: SDO);
 nuovi casi non metastatici ab initio che avviano un trattamento medico o radioterapico
adiuvante entro 3 mesi dall’intervento chirurgico: 90% dei casi (fonte: SDO, specialistica
ambulatoriale, File F);
 nuovi casi che effettuano una mammografia nei 18 mesi successivi la chirurgia (con
l'esclusione dei casi metastatici): il 90% dei casi (fonte: SDO, specialistica ambulatoriale,
File F);
 nuovi casi che effettuano una scintigrafia ossea o PET/TC/RM o markers tumorali nell'anno
successivo il trattamento chirurgico (con l'esclusione dei casi metastatici): meno del 20% dei
casi (fonte: SDO, specialistica ambulatoriale, File F).
Carcinoma colon-retto
 casi con trattamento chirurgico per tumore del colon entro 60 gg dall’endoscopia: 80% dei
casi (fonte: SDO, specialistica ambulatoriale);
 casi con trattamento CHT/RT o chirurgico per tumore del retto/canale anale entro 60 gg
dall’endoscopia: 80% dei casi (fonte: SDO, specialistica ambulatoriale);
 nuovi casi che effettuano una endoscopia nei 18 mesi successivi alla chirurgia primaria:
80% dei casi (fonte: SDO, specialistica ambulatoriale);
 nuovi casi che effettuano una PET/RM nell'anno successivo il trattamento chirurgico (con
l'esclusione dei casi metastatici): meno del 20% dei casi (fonte: SDO, specialistica
ambulatoriale, File F).
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OBIETTIVI OPERATIVI DEI DIRETTORI GENERALI DELLE AZIENDE SANITARIE
LOCALI
GOVERNO DEI DATI, DELLE STRATEGIE E PIANI DEL SISTEMA SANITARIO
Interventi per il miglioramento di qualità ed appropriatezza nel sistema sanitario regionale
lombardo con particolare riferimento alle seguenti reti.
Rete Ematologica Lombarda – REL
Promozione
 Formalizzazione con atto aziendale di uno specifico tavolo di lavoro interaziendale con le
Strutture Erogatrici del territorio e rendicontazione di almeno 2 riunioni/anno per la
programmazione e il monitoraggio delle attività.
Monitoraggio degli erogatori del territorio
 Corretta applicazione dei PDTA definiti dalla REL
Mielomi
o Esami citologici/istologici nei 3 mesi precedenti il primo ricovero per mieloma: 70%
dei casi (fonte: SDO e specialistica ambulatoriale).
o Esami strumentali (RX scheletro completo, RMN rachide, PET) nei 3 mesi
precedenti il primo ricovero per mieloma: 70% dei casi (fonte: SDO e specialistica
ambulatoriale).
Linfomi non Hodgkin
o biopsia linfonodale, biopsia osteomidollare, TAC / RMN total body con MC o PET
nei 3 mesi precedenti il primo ricovero per linfoma non Hodgkin: 70% dei casi
(fonte: SDO e specialistica ambulatoriale).
Rete Nefrologica Lombarda – RENE (In tutte le strutture che gestiscono la specifica casistica:
Promozione
 Formalizzazione con atto aziendale di uno specifico tavolo di lavoro interaziendale con le
Strutture Erogatrici del territorio e rendicontazione di 2 riunioni/anno per la
programmazione e il monitoraggio delle attività.
Monitoraggio degli erogatori del territorio
 Corretta applicazione dei PDTA definiti dalla RENE.
o Compilazione dell’Archivio RENE con i soggetti in dialisi: 100% dei casi (fonte:
Archivio RENE e specialistica ambulatoriale).
o Nuovi pazienti inseriti in dialisi nel corso dell’anno: incremento del 10% dei pazienti
in dialisi peritoneale rispetto all’anno precedente (fonte: specialistica ambulatoriale).
o Nuovi pazienti inseriti in dialisi nel corso dell’anno: incremento del 30% dei pazienti
trattati con biosimilari (eritropoietine) rispetto all’anno precedente, a parità di
prescrizioni complessive e in relazione ai dati di incidenza (fonte: specialistica
ambulatoriale, File F).
o Partecipazione dei Referenti per i trapianti delle nefrologie non Centro Trapianti al
percorso di formazione regionale: 100% di partecipazione.
o Pazienti iscritti nei programmi speciali (doppio rene, cuore fermo, rischio non
standard, etc) delle nefrologie Centro Trapianti: incremento del 10% rispetto al 2013
(fonte: Centro Regionale Trapianti).
o Programma di trapianto del rene da vivente: incremento per tutte le nefrologie del
10% delle proposte al Centro Regionale Trapianti rispetto al 2013 (fonte: Centro
Regionale Trapianti).
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Rete Stroke
Promozione
 Formalizzazione con atto aziendale di uno specifico tavolo di lavoro interaziendale con le
Strutture Erogatrici del territorio e con AREU e rendicontazione di 2 riunioni/anno per la
programmazione e il monitoraggio delle attività.
Monitoraggio degli erogatori del territorio
 Pieno utilizzo dell’archivio regionale Stroke attraverso la compilazione del Registro con le
schede dei casi di ictus dimessi dall’Azienda nei mesi di gennaio-febbraio, maggio-giugno,
settembre-ottobre: l’80% dei casi (fonte: Archivio Stroke e SDO).
 Compilazione del Registro Stroke da parte di tutte le Aziende erogatrici con le schede dei
casi di ictus del 2014 che saranno opportunamente indicate, le schede si inseriscono in un
progetto regionale di valutazione di una campagna di comunicazione sull’ictus: 100% delle
schede;
 Gestione dei casi di ictus presso la Stroke Unit aziendale o trasferiti in altra Stroke Unit
regionale: l’80% dei casi (fonte: SDO).
 Corretta applicazione dei PDTA:
o casi di ictus ischemico trattati con fibrinolisi: il 5% dei casi (fonte: SDO);
o casi di primo episodio di ictus che effettuano - entro 15 gg dalla data accettazione un ricovero in riabilitazione: il 25% dei casi (fonte: SDO);
o pazienti che entro 6 mesi dalla dimissione effettuano una rivalutazione (TAC, RNM,
o visita neurologica): il 80% dei casi (fonte: SDO e specialistica ambulatoriale);
Rete STEMI
Promozione
 Formalizzazione con atto aziendale di uno specifico tavolo di lavoro interaziendale con le
Strutture Erogatrici del territorio e con AREU e rendicontazione di 2 riunioni/anno per la
programmazione e il monitoraggio delle attività.
Monitoraggio degli erogatori del territorio
 Evidenza dell’adesione attiva del 100% delle cardiologie e UTIC al Registro STEMI
attraverso la compilazione del Registro con i casi di STEMI dimessi dall’Azienda nei mesi
di gennaio-febbraio, maggio-giugno, settembre-ottobre: 100% dei casi aziendali (fonte:
Archivio STEMI e SDO)
 Corretta applicazione dei PDTA.
o IMA: proporzione di trattati con PTCA entro 48 ore: 30% dei casi (fonte: Archivio
STEMI e SDO);
o Door to Balloon (DB): 90% dei casi entro 90 minuti (fonte: Archivio STEMI);
o % soggetti con Infarto Miocardico Acuto in doppia terapia antiaggregante con una
compliance terapeutica adeguata (80% della dose teorica) nei 6 mesi successivi alla
dimissione: 80% dei pazienti (fonte: SDO e farmaceutica territoriale).
Donazione e Trapianto (In tutte le strutture che gestiscono la specifica casistica)
Promozione
 Formalizzazione con atto aziendale di uno specifico tavolo di lavoro interaziendale con le
Strutture Erogatrici del territorio e rendicontazione di
2 riunioni/anno per la
programmazione e il monitoraggio delle attività.
 Programma "DONARE GLI ORGANI: UNA SCELTA IN COMUNE”: partecipazione di
un referente per ogni Distretto alla formazione regionale.
Monitoraggio degli erogatori del territorio
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 Mantenimento del numero di donatori segnalati l’anno precedente (fonte: Centro Regionale
Trapianti).
 Definizione dei percorsi intraziendali di gestione della donazione multitessuto a cuore fermo
ed effettuazione di un prelievo multitessuto (fonte: Centro Regionale Trapianti).
 Numero dei donatori di cornee superiore al 10% dei decessi in ospedale (fonte: Centro
Regionale Trapianti, SDO).
 Numero dei donatori di tessuti ossei da vivente superiore al 10% delle protesi impiantate in
elezione (fonte: Centro Regionale Trapianti, SDO).
 Rispetto 100% del debito informativo con uso del programma Donor Action/Donor
Manager (fonte: Centro Regionale Trapianti).
OBIETTIVI STRATEGICI DIRETTORI GENERALI DELLE ASL
Area Governo clinico
Adesione al PDTA mammella e colon.
Incremento % di pazienti affetti dalla patologia indice trattati secondo le previsioni del PDTA
(ranking 2014 su ranking 2013) declinato nei seguenti punti.
Tumori invasivi della mammella
Promozione
 Partecipazione ad uno specifico tavolo di lavoro interaziendale interno al DIPO con le
Strutture del territorio e rendicontazione di 2 riunioni/anno per la programmazione e il
monitoraggio delle attività.
Monitoraggio degli erogatori del territorio
 tempo intercorso dalla mammografia all’intervento chirurgico: il 70 % dei casi entro 30 gg
(fonte: SDO, specialistica ambulatoriale);
 nuovi casi che effettuano una cito-istologia nei 3 mesi precedenti l'intervento chirurgico
(con l'esclusione dei casi con CHT neoadiuvante): 80% dei casi (fonte: SDO, specialistica
ambulatoriale, File F);
 casi che effettuano il linfonodo sentinella: 80% dei casi (fonte: SDO, specialistica
ambulatoriale);
 casi sottoposti a tecnica chirurgica radicale al di sotto dei 70 anni che effettuano la
ricostruzione: 80% dei casi (fonte: SDO);
 nuovi casi non metastatici ab initio che avviano un trattamento medico o radioterapico
adiuvante entro 3 mesi dall’intervento chirurgico: 90% dei casi (fonte: SDO, specialistica
ambulatoriale, File F);
 nuovi casi che effettuano una mammografia nei 18 mesi successivi la chirurgia (con
l'esclusione dei casi metastatici): il 90% dei casi (fonte: SDO, specialistica ambulatoriale,
File F);
 nuovi casi che effettuano una scintigrafia ossea o PET/TC/RM o markers tumorali nell'anno
successivo il trattamento chirurgico (con l'esclusione dei casi metastatici): meno del 20% dei
casi (fonte: SDO, specialistica ambulatoriale, File F).
Carcinoma colon-retto
Promozione
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 Partecipazione ad uno specifico tavolo di lavoro interaziendale interno al DIPO con le
Strutture del territorio e rendicontazione di 2 riunioni/anno per la programmazione e il
monitoraggio delle attività.
Monitoraggio degli erogatori del territorio
 casi con trattamento chirurgico per tumore del colon entro 60 gg dall’endoscopia: 80% dei
casi (fonte: SDO, specialistica ambulatoriale);
 casi con trattamento CHT/RT o chirurgico per tumore del retto/canale anale entro 60 gg
dall’endoscopia: 80% dei casi (fonte: SDO, specialistica ambulatoriale);
 nuovi casi che effettuano una endoscopia nei 18 mesi successivi alla chirurgia primaria:
80% dei casi (fonte: SDO, specialistica ambulatoriale);
 nuovi casi che effettuano una PET/RM nell'anno successivo il trattamento chirurgico (con
l'esclusione dei casi metastatici): meno del 20% dei casi (fonte: SDO, specialistica
ambulatoriale, File F).
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