Maggio edizione completa - Centro Documentazione beni Culturali

DATA NEWS
NOTIZIARIO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI
CENTRO DOCUMENTAZIONE BENI CULTURALI -
on line
Organo di informazioni culturali del
Sezione Archivistica Luigi Ceci
Centro Studi Cistercensi - Centro Documentazione Fortificazioni
L’Aula Gotica del Monastero Agostiniano
Santi Quattro Coronati
News...dal MiBACT
Anno XXIII › Nuova serie
sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 Roma - Tel/fax 06 5084493
5
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2014
Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci
Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001
MAGGIO
www.centrodocumentazionebeniculturali.it
/centro documentazione beni culturali
News...dal MiBACT
N o t t e d e i m u s e i 2014, C ol osseo chi uso.
F r a n c e s c h i n i: “ N on ci sono custodi”
Secondo gli accordi sindacali per tenere aperte le
strutture di interesse culturale devono essere
presenti un terzo dei lavoratori fissi. Il ministro:
"Non ho gli strumenti per fare qualcosa, posso
solo lanciare l'appello"
1 3 m a g g i o 2014
L’ eve nt o eur opeo “ L a n o tte d e i M u s e i ”, p re v i s t a per
sabato 17 maggio, perde uno dei suoi protagonisti
pri nci pali. I l Colos s e o , u n o d e i mo n u me n ti p i ù cel ebri di Roma, infatti, resterà chiuso a causa della
mancanza di custodi. Il ministro dei Beni culturali,
Dari o Fr anc es c hini s p i e g a : “P u rtro p p o a o g g i i l C ol o sseo non s ar à ape rto e v o rre i s i s a p e s s e p erché
non lo sarà, ovvero perché, a meno che non cambi n o l e c os e nelle p ro s s i m e o re e m e l o a u g uro, i n
base alle r egole deg l i a c c o rd i s i n d a c a l i p e r a pri re i l
museo serve che un terzo dei lavoratori siano volontari interni e non si sono trovati cinque volontari per
tenere aper t o il Colo s s e o ”
per visitare il monumento durante la serata di sabato 17 maggio. Rischiava di rimanere chiuso per
carenza di organi co
16 maggi o 2014
Tremila prenotazioni raggiunte in poche ore, al ritmo
di 400 all'ora e 16 custodi tra cui tre d'eccezione, la
soprintendente archeologica Mariarosaria Barbera,
i l di rettore sci enti fi co del C ol osseo R ossel l a Rea e
quel l o tecni co B arbara N azzaro, l a stessa ch e f ece
da guida al presidente degli Stati Uniti Barack
Obama quando vi si tò l ' A nfi teatro Fl avi o un m ese e
mezzo fa. Il C ol osseo resta aperto sabato 17 m aggi o, quando si cel ebrerà l a N otte dei Musei .
Tutto è pronto per l ' accogl i enza del numero cont ingentato di visitatori, 3.000 appunto, un traguardo
raggiunto dopo l'incontro tra sindacati, soprintendenza e il ministro Franceschini, dopo che nei giorni
scorsi non si era trovato nessun custode del Colosseo di sponi bi l e a l avorare, concreti zzando i l r ischio
di un Colosseo chiuso nella serata di sabato: alla
base dei ri fi uti , l a carenza di organi co di cui soff r e
i l settore.
* * *
Interrogazione al ministro Franceschini
sulle risorse per gli archivi
Condivido la proposta di ARCH.I.M. Archivisti in Movimento,
tanto da farne oggetto di interrogazione al ministro competente.
Grazie per l’iniziativa che avete intrapreso, a difesa del patrimonio archivistico, della professione degli archivisti e della memoria delle comunità.
Il ministro, dunque, non ha a disposizione gli strumenti per rimediare al problema: “Posso solo fare
un appello aff inc hé l a q u e s ti o n e s i ri s o l v a . Mi stupi sce ch e dav ant i a u n e v e n to e u ro p e o n o n s i r i esca
a tro va r e una s oluz i o n e ”, h a a mme s s o .
An ch e il s indac o di R o ma Ig n a z i o Ma ri n o è i n tervenuto: “La questione è molto chiara: il ministro può
aprirlo soltanto se tra tutto il personale a disposizione ci sono almeno cinque persone che in maniera
volontaria accettano di lavorare, ovviamente venendo compensati per il loro lavoro“. Marino, comunque, spera che il problema possa essere risolto:
“D a rom ano e da s in d a c o s o n o c e rto c h e c i s a r anno
cinque persone, che di fronte al desiderio di tanti turisti e romani di visitare il Colosseo, vorranno sacrificare alcune ore del loro tempo per consentire
l ’ apertur a del Colos s e o “.
Anche Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente
del l ’ Anc i, ha lanc iat o i l s u o a p p e l l o : “Mi a u g u r o che
si trovi una soluzione, io sono convinto che le regol e si ndac ali debb a n o e s s e re c a l i b ra te s u l l a base
delle priorità. E in questo caso la priorità è garantire
l ’ apertur a“ .
L’ i n i zi a t iv a “ La not t e e u ro p e a d e i m u s e i ” h a p r eso i l
via nel 2005 e raccoglie numerose adesioni da parte
dei siti culturali e dal pubblico. Come annunciato dal
mi ni str o F r anc es c hi n i i n u n tw e e t, q u e s t’ a n n o tutti i
mu se i s t at ali e c omu n a l i re s te ra n n o a p e rti d a l l e 20
alle 24 e il costo del biglietto di ingresso sarà ridotto a un eur o. P ol e m i c h e a p a rte , s e s u l l ’ a p ertura
del C olos s eo s i hann o s e mp re me n o c e rte z z e , i l mi ni stro ha c onf er m at o c h e i l M u s e o d e g l i U ffi z i di Fi renze e gli scavi di Pompei prenderanno parte
al l ’ i ni z iat iv a.
*
N o t te d e i M us e i, t u t t o e s a u rit o al
Co l o s s e o e 1 6 c u s t o di a l lavo ro
Raggi u nt e in poc he o re l e 3 mi l a p re n o ta z i o n i total i
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE GHIZZONI, PICCOLI NARDELLI – Al Ministro dei Beni e delle attività
culturali e del turismo – Per sapere – Premesso che:
- gli istituti archivistici svolgono l’importante funzione di tutela,
conservazione e fruizione del patrimonio documentario; ad essi,
pertanto, è anche affidato un ruolo irrinunciabile nella valorizzazione e promozione della storia, della cultura e dell’identità
sia locale sia nazionale;
- a fronte di tale funzione dal rilievo costituzionale, dal mondo
archivistico – segnatamente da ARCH.I.M. Archivisti in Movimento – arriva l’appello urgente affinché adeguate risorse siano
assegnate ai fabbisogni di detti istituti dato che, ad oggi, i finanziamenti costringono a gestioni inadeguate da punto di vista culturale, scientifico, didattico o addirittura a chiusure (con grave
danno per la tutela del patrimonio), mentre in molti Comuni ed
altri enti pubblici, gli archivi, storici e correnti, versano in condizioni di degrado e senza personale, strutturato o a contratto,
adeguato a trattare documenti ai quali, oltre all’interesse ed al
valore storico-patrimoniale, è affidata la certezza dei diritti delle
comunità locali;
- gli ambiti di investimento negli archivi pubblici, che offrirebbero
significative opportunità di lavoro di medio-lungo periodo per
professionisti qualificati, dovrebbero riguardare: il recupero del
gap strutturale in termini di lavori specialistici (catalogazioni, ordinamenti e inventari di migliaia di archivi, redazione di altri strumenti di corredo, incremento delle attività di digitalizzazione e
pubblicazioni scientifiche); implementare le banche dati disponibili sui siti internet degli istituti; incrementare la dotazione strumentale ordinaria (attrezzature informatiche e strumenti per la
digitalizzazione, acquisto di software dedicati già tarati su standard descrittivi internazionali); ampliare il numero dei collegamenti al Sistema Archivistico Nazionale; restaurare e/o
consolidare le sedi storiche degli istituti di conservazione; ammodernare impianti, sale di consultazione e depositi di conservazione, nonché attivare coperture wireless; internazionalizzare
l’offerta culturale con una diffusa rete di servizi attivi direttamente attraverso la rete internet; promuovere l’attività di valorizzazione, didattica, espositiva;
- l’incremento dei servizi archivistici può concorrere significativamente ad innalzare l’attrattività turistico-culturale del Paese
e tradursi in un indotto economico per il territorio e introdurre,
in maniera sistematica, il concetto di turismo di studio che in
Paesi, come la Germania e l’Inghilterra, è una voce economica
importante;
- una concreta opportunità per dare seguito a quanto espresso
s e g u e a pa g.3 9
S o m m a r i o
N° 5 - maggio 2014
News dal MiBACT
- Notte dei musei 2014, Colosseo chiuso. Franceschini:
“Non ci sono custodi”
2
- Notte dei Musei, tutto esaurito al Colosseo e 16 custodi
al lavoro
2
- Interrogazione al ministro Franceschini sulle risorse
per gli archivi
2
- AI MUSEI GLI INCASSI CHE PRODUCONO 39
- ARTBONUS (Misure urgenti per favorire il mecenatismo culturale)
40
- CULTURASENZAOSTACOLI PROGETTO
"CULTURA SENZA OSTACOLI"
41
Notizie dalla Sezione Archivistica “Luigi Ceci”
- IL MAGGIO DEI LIBRI 2014
4
- Appello degli archivisti sui Fondi Strutturali Europei PON CULTURA 2014-2020
4
- ARCHIVIO DI STATO DI TORINO
5
- ARCHIVIO DI STATO DI VERBANIA
6
- ARCHIVIO DI STATO DI MILANO
7
- ARCHIVIO DI STATO DI MANTOVA
7
- ARCHIVIO DI STATO DI PAVIA
8
- SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA
PER IL VENETO
8
- ARCHIVIO DI STATO DI TREVISO
9
- ARCHIVIO DI STATO DI VERONA
10
- ARCHIVIO DI STATO DI BOLZANO
10
- ARCHIVIO DI STATO DI TRENTO
10
- ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE
11
- ARCHIVIO DI STATO DI BOLOGNA
11
- REGIONE EMILIA ROMAGNA
11
- ACCADEMIA NAZIONALE DI SCIENZE,
LETTERE E ARTI DI MODENA
12
- ARCHIVIO DI STATO DI PARMA
12
- ARCHIVIO DI STATO DI RIMINI
13
- SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA
TOSCANA
13
- SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA 14
- ARCHIVIO DI STATO DI SIENA
14
- BIBLIOTECA VENTURINA - CAMPIGLIA M.14
- BIBLIOTECA COMUNALE
“GAETANO BADII” - MASSA MARITTINA 14
- ARCHIVIO DI STATO DI ASCOLI PICENO 15
- SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA
PER L’UMBRIA
15
- DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 16
- ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO
- ROMA
16
- ARCHIVIO DI STATO DI ROMA
17
- ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI
- ROMA
18
- UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA TRE ROMA
19
- ARCHIVIO DI STATO DI RIETI
20
- ARCHIVIO DI STATO DI PESCARA
20
- BIBLIOTECA PROVINCIALE “M. DELFICO”
- TERAMO
21
- ARCHIVIO DI STATO DI AVELLINO
21
- ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI
22
- ARCHIVIO DI STATO DI SALERNO
22
Hanno collaborato a questo numero:
- ARCHIVIO DI STATO DI BENEVENTO
23
- ARCHIVIO DI STATO DI BARI
23
- ARCHIVIO DI STATO DI COSENZA
24
- ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO CALABRIA
Sezione di Locri
24
- ARCHIVIO DI STATO DI AGRIGENTO
25
- ARCHIVIO DI STATO DI CAGLIARI
25
Centro Documentazione Fortificazioni
- Arechi II e il ducato di Benevento
26
- Va giù la Masseria delle Cetrangole, citata nei documenti di Vanvitelli
26
Centro Studi Cistercensi
- L’Aula Gotica del Monastero Agostiniano Santi
Quattro Coronati è aperta al pubblico
27
- Angri - Certosa di San Giacomo, un bene storico da
salvaguardare
di Vincenzo Vaccaro
28
- Angri - Certosa, rubata la scala in piperno.
di Roberta Salzano
28
- Incêndio na Basílica da Natividade, em Belém, nesta
madrugada
29
* CECI Arch.
Mauro, Direttore
Centro
Documentazione Beni
Culturali - Roma
Restauri
- La didattica del restauro. Gli interventi a Venezia 29
- Villa del Principe, l’antico palazzo-reggia dei Doria e
poi dei Doria - Pamphilj a Genova
30
- ECCEZIONALE SCOPERTA NEL SUBURBIO
ROMANO
30
- Il restauro della decorazione della cupola di S. Andrea
al Quirinale
31
- La ricollocazione della Resurrezione
31
- La Chiesa di S. Maria di Farfa riapre al pubblico dopo
cinque anni grazie al sostegno dei Cavalieri del Lavoro
32
- L’Aquila, la Chiesa di S. Vito torna a brillare 32
- Inaugurazione della Cattedrale di Pozzuoli dedicata a
S. Procolo Martire
32
* CHIUMENTI
Arch. Luisa,
giornalista pubblicista e scrittrice, Roma
Mostre, Convegni & Musei
- COSMOGONIA | PHOTOFESTIVAL 2014
33
- Canossa (RE), località Ciano d’Enza.
Inaugurazione dell’area archeologica di Luceria 33
- Galleria Nazionale dell'Umbria e Castello Bufalini
aderiscono alla manifestazione internazionale
34
- Il Libro d'Arte "Viernes"del maestro Igor Borozan
alla Galleria Nazionale dell'Umbria
34
- I PAPI DELLA SPERANZA
35
- IL CASO DEL FORO DI AUGUSTO
35
- Lazio e Sabina. 11° incontro di studi
36
- I luoghi del sacro. Arte e ritualità nel Lazio segreto
36
- Pasquale Ninì Santoro. L’opera grafica
36
- I viaggi dell'Imperatore dom Pedro II.
37
- A Lanciano l’edizione 2014 di Ecotur.
di Luisa Chiumenti
37
- L’unità dei contrari
38
- Dal cunto orale alla narrazione letteraria
38
- La questione europea, oggi
39
- Con il tuo 5x1000 proteggi il passato, arricchisci
il futuro
42
* SERANGELI
Roberto,
Webmaster del CDBC,
Ministero per i Beni
Culturali, Roma
con CONTRIBUTI
di:
- Vincenzo
VACCARO;
- Roberta
SALZANO;
* * *
D A T A N E W S - Notiziario per i Beni Culturali e Ambientali
Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci
Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001
00128 Roma - Via Ettore Arena, 19 - Tel/fax 06 5084493
Il Notiziario è consultabile gratuitamente sul sito: www.centrodocumentazionebeniculturali.it
Notizie dal.......
4
DATA NEWS
on line
- Maggio 2014
Sezione Archivistica
Luigi Ceci
Dich iarazione di “N otevole Interesse Storico” del 25 febbraio 1995
D ire ttore : M auro C E C I
C ura tore : B r uno FOR A ST I E R I
Sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 ROMA
[email protected]
tel / fax 06 5084493 - e-mail:
IL MAGGIO DEI LIBRI 2014
Subito in campo la Creatività
Anche quest'anno torna la campagna nazionale di promozione della lettura organizzata dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con
l'Associazione Italiana Editori, sotto l'Alto Patronato del Presidente della
Repubblica e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per
l'Unesco.
Non solo librerie, biblioteche, scuole, spazi istituzionali ma anche locali
pubblici, cinema, negozi, autobus, palestre per promuovere iniziative,
aderendo alla campagna nella veste di organizzatori di eventi di promozione della lettura privilegiando il format della lettura condivisa e coinvolgendo ogni luogo della “quotidianità”. Alla campagna si può aderire
con progetti da realizzare tra il 23 aprile e la fine di maggio. In particolare, per la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore del 23 aprile,
vi invitiamo a immaginare un evento speciale e a segnalarlo nella banca
dati. Attraverso la newsletter e la bacheca del sito del Centro per il Libro
e la Lettura, www.ilmaggiodeilibri.it, è possibile consultare gli appuntamenti della giornata, con la collaborazione dei partner istituzionali e privati.
All’indirizzo http://risorse.cepell.it/ilmaggiodeilibri/ è disponibile la banca
dati degli eventi. Gli organizzatori che partecipano per la prima volta –
e che quindi non hanno mai ricevuto le credenziali di accesso alla banca
dati – dovranno richiederle prima di poter inserire le proprie iniziative.
Tutti gli altri potranno utilizzare quelle già attribuite negli anni precedenti.
Allo scopo di rendere più efficace la comunicazione, si invita, come sempre, a compilare il modulo di adesione fornendo tutti i dati necessari a
descrivere nel dettaglio il vostro progetto. Ma soprattutto si invita a mettere in campo tutta la vostra creatività e la vostra esperienza nelle attività
di promozione della lettura perché, come nel 2013, anche quest’anno,
dopo la conclusione della campagna, è previsto un premio alle iniziative
più originali e innovative. Presto saranno disponibili anche i materiali
grafici da scaricare e personalizzare per promuovere il proprio programma di eventi.
Per info e assistenza:
www.cepell.it e [email protected].
* * *
Appello degli archivisti sui
Fondi Strutturali Europei PON CULTURA 2014-2020
12 maggio 2014 alle ore 19.50
Appello urgente degli archivisti
Al Signor Presidente della Repubblica
Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri
Al Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati
All’on.le Presidente della Commissione Cultura del Senato
Al Signor Ministro del MiBACT,
Al Componenti del Consiglio Superiore dei Beni Culturali
Al Segretario Generale del MiBACT
Ai Direttori Regionali del MiBACT
Ai Rettori delle Università Italiane
Ai Presidi delle Facoltà Umanistiche delle Università Italiane
Ai docenti delle Facoltà Umanistiche delle Università italiane
A tutti gli operatori e professionisti dei Beni Culturali
Gli archivisti professionisti rivolgono una pressante richiesta affinché gli
Archivi siano espressamente individuati come Attrattori Culturali diffusi
sul territorio nazionale e, in quanto tali, anch'essi beneficiari di interventi
e risorse da programmare per il PON Cultura 2014-2020. Il perdurante
stato di incuria degli archivi di cui è ricchissimo il nostro paese, che si
riflette nella progressiva riduzione di risorse rispetto al fabbisogno, costringe a gestioni del tutto insufficienti o a chiusure che sembrano fatte
apposta per legittimare distruzione, dispersioni e facili trafugamenti. Ancora più grave è il fatto che in molti Comuni ed altri enti pubblici, gli Archivi, storici e correnti, versino spesso in condizioni di assoluto degrado
e senza personale, strutturato o a contratto, che si occupi della sorte di
documenti ai quali, oltre all’interesse ed al valore storico-patrimoniale,
è affidata la certezza dei diritti delle comunità locali. Tale condizione interessa anche antiche e prestigiose istituzioni culturali presenti sul territorio che, causa l’assenza di una politica culturale sia del governo
nazionale sia delle regioni, sono costrette a chiudere o, se sopravvivono, non possono esprimere una vera attività culturale, scientifica, formativa e didattica.
“La Cultura è una risorsa”, “con la cultura si mangia”: sono frasi molto
ricorrenti nella pubblicistica di questi ultimi tempi ed al centro dei discorsi
di molti politici ed amministratori, ma sono affermazioni che, oltre all’enfasi retorica e ai grandi proclami di principio, certamente non riguardano
mai gli archivi pubblici - come anche le biblioteche del resto - e soprattutto gli Archivi di Stato, che sembrano condannati ad un inarrestabile
declino ed alla chiusura certa se non si interviene con l’avvio di una politica di investimenti, dopo almeno tre lustri in cui i trasferimenti statali
dedicati sono stati letteralmente ridotti a briciole. Il Ministero, ormai,
spende più per gli affitti che per attività di tutela, promozione e valorizzazione. Una seria politica pubblica dovrebbe investire nell’universalità
dei beni culturali e sono solo su alcuni settori. Perché, dunque, non investire anche in misura rilevante sugli archivi? Perché non investire
anche in occupazionespecializzata e qualificata di medio-lungo periodo
per tanti archivisti e bibliotecari che non hanno avuto la possibilità di accedere al mondo del lavoro con regolari concorsi nella P.A.? Dovremo
forse aspettare che fra qualche anno si scopra, come d’incanto, che gli
archivi versano nella stessa situazione di pericolo di Pompei? Occorre
intervenire adesso, prima che si verifichi una simile crisi.
Una proposta: azioni del PON CULTURA 2014-2020 per gli Archivi
I fondi europei, in questo desolante panorama di tagli, possono:
a) colmare significativi gap strutturali in termini di lavori specialistici (catalogazioni, ordinamenti e inventari di migliaia di archivi, redazione di
altri strumenti di corredo, incremento delle attività di digitalizzazione e
pubblicazioni scientifiche);
b) consentire di svolgere attività di promozione e valorizzazione, attività
didattiche, mostre bibliografiche e documentarie, ecc.;
c) implementare le banche dati disponibili sui siti internet degli istituti;
d) incrementare potentemente la dotazione strumentale ordinaria (attrezzature informatiche e strumenti per la digitalizzazione, acquisto di
software dedicati già tarati su standard descrittivi internazionali);
e) ampliare il numero dei collegamenti al Sistema Archivistico Nazionale;
f) ammodernare impianti, sale di consultazione e depositi di conservazione, nonché attivare coperture wireless, acquistare beni e servizi di
ogni tipo;
g) restaurare e/o consolidare sedi storiche dei detti istituti di conservazione, ecc.;
h) avviare all’occupazione qualificata preziose risorse umane.
i) internazionalizzare l’offerta culturale con una diffusa rete di servizi attivi direttamente attraverso la rete internet.
È anche il caso di ricordare che infrastrutturare servizi in questi settori
significa attivare, in modo permanente, servizi veri per la collettività e forse la politica non lo sa - anche per il turismo culturale: storici e ricercatori, di area sia umanistica sia scientifica, amatori, curiosi, eruditi, cultori di storia locale, genealogisti, emigrati alla ricerca delle proprie radici,
studenti, ecc. trovano in questo settore motivi di interesse e di grande
attrattività, così come il grande pubblico potrebbe apprezzare anche le
DATA NEWS
on line
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- Maggio 2014
mostre documentarie tematiche se ci fossero più risorse per questi allestimenti e la relativa pubblicità. Anche in questo campo l’incremento
di servizi può concorrere significativamente ad innalzare l’attrattività turistico-culturale del paese. La frequentazione degli Archivi, per sua natura, richiede una presenza di lungo periodo degli studiosi che ne
fruiscono: questo necessariamente si traduce in un indotto economico
da non sottovalutarsi per il territorio. Una migliore gestione, sponsorizzazione e relativa organizzazione di servizi delle strutture archivistiche
contribuirebbe ad attrarre una più vasta fascia di visitatori, e questo si
tradurrebbe in una ulteriore fonte di introito per le strutture ricettive del
paese: si avrebbe l'occasione di introdurre in maniera sistematica il concetto di turismo di studio che in paesi, come la Germania e l'Inghilterra,
è una voce economica importante per molte realtà (si pensi alle loro
città universitarie). Si riscontra in questo contesto anche la necessità di
favorire l'aumento del numero di studiosi "virtuali" attraverso l'implementazione di strumenti on line atti ad illustrare un più esaustivo panorama
dell’immane ricchezza che i nostri archivi hanno da offrire all’avvio, completamento o perfezionamento dei loro studi, ottenendone un doppio
beneficio: offrire un servizio agli utenti che non ha possibilità di spostarsi
per la consultazione; attrarre utenti che, prima di arrivare fisicamente in
un archivio, vogliano sapere cosa trovare e dove trovarlo, esaminandone preventivamente almeno indici e cataloghi.
Una classe politica saggia che voglia fare una corretta programmazione
degli interventi culturali facendo cessare la fuga di preziose risorse professionali all’estero ha l’opportunità, con la programmazione di Fondi
UE 2014-2020, di agire in modo concreto utilizzando in misura rilevante
anche per gli archivi e le biblioteche le risorse previste.
Per questo urgente appello chiediamo la solidarietà di tutti affinché agli
archivi sia riconosciuta la dignità di Attrattori culturali, prevedendo nel
PON Cultura della imminente programmazione europea 2014-2020 risorse congrue per azioni specifiche rivolte a questo settore del patrimonio culturale pubblico.
ARCH.I.M., Archivisti in Movimento
* * *
ARCHIVIO DI STATO DI TORINO
GIOVANNI BOFFA
"Omaggio a Torino"
Archivio di Stato di Torino – Via Piave
17 e 18 maggio 2014
La mostra dal titolo “Omaggio a Torino” intende riproporre al pubblico
torinese un suo “figlio d'arte” che, in molti anni e percorrendo strade nazionali e internazionali, ha sempre riconosciuto alla sua terra natale la
gratitudine per quanto e come è riuscito ad interpretare la Natura attraverso le sue opere. Torino con i suoi monumenti, il suo cielo, le sue suggestive atmosfere saranno i protagonisti della mostra che si svolgerà il
prossimo maggio presso l’Archivio di Stato in Via Piave. Sarà nuovamente riportata a Torino la tela “Dal fuoco rinasce” esposta presso il
Teatro Regio nel 1973 in occasione della fine dei lavori di restauro dopo
il terribile incendio del 1936; una tela che rappresenta un chiaro segno
della devozione dell’artista a questo straordinario monumento torinese.
Tra i primi, negli anni Settanta, ad affrontare i grandi temi ecologici e
ambientali proponendo mostre di denuncia contro lo scempio che
l’uomo selvaggiamente stava perpetrando nei confronti della Natura,
forte delle anche delle sue esperienze professionali maturate al Museo
Regionale di Scienze Naturali di Torino, il maestro Giovanni Boffa non
ha mai spezzato questo legame fortissimo con la rappresentazione della
Natura nelle sue infinite forme e con svariate tecniche. E’ tale e tanta la
sete di cogliere tutto e sempre e con così grande energia che si rimane
ogni volta stupiti di tanta creatività e sensibilità artistica. Il suo ritorno a
Torino dopo vent’anni di assenza spesi a cogliere sempre la bellezza,
la maestosità, la superiorità della Natura sull’umana presunzione vuole
essere innanzitutto un ringraziamento a quell’humus culturale che gli ha
permesso di affinare la sua innata sensibilità. E’ un ritorno in cui si vuole
proporre al pubblico che lo ha conosciuto e al nuovo che può coglierne
l’unicità, un ventaglio di opere che rappresenta un suo nuovo interesse:
il settimo continente ovvero il cielo. Molta della sua produzione artistica
è stata ispirata dal mare che, come orgogliosamente ripete, lui ha “rappresentato da dentro” con i suoi fondali marini maestosi e i suoi guizzanti
pesci, ma per Torino ha rivolto lo sguardo al cielo, ai segni e alle speranze che ogni stella racchiude. Con le sue “Ipotesi spaziali” Giovanni
Boffa vuole trascendere la rappresentazione dell’infinito in una visione
cosmica atemporale in cui la tecnica trasforma il macigno dell’infinito in
una soave onda di dolcezza che si esalta in splendide aurore boreale.
L’omaggio a Torino è a tutto tondo perché non si dimentica la forza del
Museo Egizio con tutta la sua simbologia cosmica e filosofica. E’ un
omaggio per Torino tutto da scoprire.
L’Associazione Giovanni Boffa Arte costituita da poco meno di un anno
per la promozione e divulgazione del messaggio artistico del maestro
Boffa anticipa la realizzazione di un altro importante mostra presso Palazzo dei Mutilati in Piazza Bra’ a Verona per il prossimo ottobre.
La mostra è curata dall'Associazione Giovanni Boffa Arte con il Patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino. Si ringrazia per la gentile concessione il Ministero dei beni e attività culturali e
del turismo, Direzione Regionale dei beni culturali e paesaggistici del
Piemonte e l’Archivio di Stato di Torino.
Orari di apertura della mostra:
Sabato: dalle ore 15 alle ore 20.00 – Inaugurazione ore 16.00
Domenica: dalle ore 13 alle ore 19.00
Ingresso gratuito per tutti i giorni.
Per informazioni: [email protected]
www.giovanniboffa.com
CENNI BIOGRAFICI
Giovanni Boffa nasce a Torino nel gennaio del 1935. Allievo del professor Bacchetta e Piovano, segnalato per le sue capacità anche dal maestro Felice Casorati, dedica tutta la sua vita alla pittura come strumento
di esplorazione ed interpretazione della realtà. Sperimentatore abile
della materia lavora anche come scultore utilizzando diverse materie
dalla pietra al ferro, in opere concepite per spazi aperti, liberate agli
agenti atmosferici e al movimento. Fin da giovanissimo la sua ricerca
artistica coniuga uno spirito di osservazione quasi scientifico per la natura con una rappresentazione simbolica ed immaginifica della stessa
e dalle sue prime tele riferibili alla pittura “classica” l'immagine pittorica
arriva ad un realismo visionario nelle sue diverse declinazioni.
Riconosciuto come uno dei maestri contemporanei della pittura torinese,
viene inserito nella guida dei Musei di Torino: la Città e la Regione Piemonte gli dedicano diverse mostre personali e collettive. La vita nomade
lo porta a viaggiare moltissimo all'estero ed anche in Italia, senza stabilirsi per lungo tempo in uno stesso posto, con una frequentazione più
assidua tra Roma e Toscana. Tra i suoi estimatori il critico francese Josè
Pierre, conosciuto ad una personale a Parigi, diventa interprete esemplare della sua opera e curatore, insieme a Flaminio Gualdoni e Fulvio
Abbate, del catalogo più esaustivo delle sue opere edito nel 2001 che
ripropone anche temi oggetto della mostra personale tenutasi nel 1993
al Parlamento Europeo di Strasburgo e intitolata “Messaggio alla Ragione – Opere Ecologiche 1960-1990”. Qui l'ampia esposizione tematica
proponeva alcune delle più interessanti produzioni dell'artista, che ritroviamo ancora nella formulazione degli ultimi anni e nell'attuale percorso
espositivo. Tra i temi dominanti la natura in una lettura ecologica intesa
come risposta all'agire insensato della civiltà contemporanea e quello
dell'immaginario e della memoria come riflessione sul senso della vita
e della nostra cultura. Nel corso dell'attività Boffa ha diverse occasioni
per far conoscere la propria opera a Roma, in alcune delle gallerie d'arte
della città ed in Vaticano a seguito del ritratto eseguito per Papa Giovanni Paolo II.
Ma anche all'estero l'artista raccoglie notevoli consensi partecipando
sia a Parigi che a New York a mostre collettive,nel 2000 all'Artexpò di
New York e di recente ad una collettiva a Hangzhou in Cina proprio del
Maggio 2010 dal titolo “Trentapertrenta=novecento”. Resta però tra i ricordi più cari all'artista l'esposizione itinerante in Marocco, Spagna e
Portogallo del 1969 e del 1972 che come diceva egli stesso, ha rappresentato: “Il massimo per me. Pittura e Viaggio. Univo due illusioni proficue: la meta della destinazione sempre oltre, e la meta dei risultati
pittorici, anch'essi sempre da modificare”.
Tra le diverse attività di Boffa merita ricordare anche quella di illustratore; molte le copertine di libri di poesia e narrativa, come una ”Finestra
sul mare” di Enza Sanna o “Intrecci” di Gina di Francesco o “Il greco” di
Maurizio Persiani oppure le opere prodotte per il Museo Regionale di
Scienze Naturali di Torino: numerosissime e splendide illustrazioni naturalistiche e contributi grafici, alcuni di essi ancora inediti, raccolti in
circa 400 volumi, espressione di un grande amore per la natura e di una
grande capacità osservativa e conoscitiva. A questo sapiente talento
quasi da naturalista di altri tempi si congiunge la sua intensa vita da pittore che predilige nella sua poetica un'immersione nel mondo fantastico
ed illusorio di paesaggi immaginifici, nature audaci e sincretiche immortalate in un colore che è nota dominante ed evocativa.
Tra le tantissime mostre personali e collettive vale la pena ancora menzionare la personale del 1991 per il XXV anniversario della fondazione
del WWF di Rivarolo Canavese, quella del 1995 “Le ragioni del vivere”
alla Fondazione Pirelli di Induno Olona, mentre nel 2000 è la personale
a Parigi, alla Chambre de Commerce Italienne. Dal 2001 al 2009 si alternano ancora mostre personali e collettive. Tra le prime spiccano
quella al Museo d'Arte Moderna Gazoldo degli Ippoliti a Mantova (2001),
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- Maggio 2014
con la presentazione di Josè Pierre, Fulvio Abbate e Flaminio Gualdoni, e del relativo catalogo o, la personale al museo di Villa
Morazzana a Livorno (2001), quella al museo
Mulino Bottenero di Chiavenna (2003) e le sue
esposizioni svoltesi in periodi diversi all'Ecomuseo dell'alabastro a Castellina Marittima, Livorno, la prima del 2005 dal titolo “Ipotesi
Floreale” e l'altra “Evoluzione”, del 2009, in cui
l'immagine allusiva di rigenerazione e rinascita
diventa per l'artista nuovo spunto di meditazione sull'essenza della vita ed il suo eterno
confronto tra inizio e fine. Ultima in ordine di
tempo la mostra dal titolo “La forma e l'attesa”
curata da Elisabetta Olmeda e svoltasi a Roma
nella suggestiva cornice di un sito archeologico. Nel 2013 e 2014 Villa Godi Malinverni di
Lugo di Vicenza ha ospitato due importanti mostre del maestro in cui sono state presentate
opere sul tema marino e dei fossili dal titolo
“Linee oltre la forma” e “Fossilia”.
Associazione “Giovanni Boffa Arte”
Codice fiscale 93245940239 Partita Iva
04208930232
Via Valpantena n. 80/L 37142 Verona cell. 347
5558412 - 346 6753958
www.giovanniboffa.com e-mail: [email protected]
orari
sabato: dalle ore 15 alle ore 20; domenica:
dalle ore 13 alle ore 19
Archivio di Stato di Torino
Sezioni Riunite: via Piave, 21 - tel. 011
4604111
[email protected]
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ARCHIVIO DI STATO DI
VERBANIA
Giacomo Bove,
l'esploratore dimenticato e
il suo sentiero
La serata sarà l'occasione per riscoprire Giacomo Bove attraverso i suoi viaggi e i suoi
scritti. La proiezione di immagini del sentiero
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- Maggio 2014
che il CAI sezione Verbano gli ha dedicato, rinsalderà il legame tra
l'esploratore artico, il nostro territorio e la Val Grande. a cura di Pietro
Pisano
Redattore: DEBORA CHIARELLI
Informazioni Evento:
16 maggio 2014
Verbania, Archivio di Stato
Orario: 21:00
Telefono: 0323/501403 - Fax: 0323/507617
E-mail: [email protected]
Sito web: http://asverbania.beniculturali.it
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ARCHIVIO DI STATO DI MANTOVA
Antonio Maria Viani architetto
Presentazione del volume di Giulio Girondi
Tra gli architetti di corte al servizio dei Gonzaga, Antonio Maria Viani è
quello che ricopre il prestigioso incarico di prefetto alla fabbriche ducali
per più tempo, dal 1595 al 1630, anno della morte. In questo periodo
Viani realizza opere di architettura e pittura per gli ultimi duchi del ramo
primogenito di casa Gonzaga (Vincenzo I, Francesco IV, Ferdinando e
Vincenzo II) e, seppur brevemente, per Carlo I del ramo di Nevers.
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ARCHIVIO DI STATO DI MILANO
Piangere e gioire, la Settimana santa
nei conventi
Testimone del periodo più splendido della vita di corte mantovana, ma
anche del tragico epilogo della dinastia culminato nel sacco del 1630,
Viani lascia un segno indelebile nella reggia gonzaghesca, ma anche
nel territorio, realizzando ex novo (o più spesso ristrutturando) numerose residenze ducali ma anche architetture sacre e residenze private.
Redattore: SONIA GIALDI
Informazioni Evento:
08 maggio 2014
Mantova, Archivio di Stato - via Dottrina Cristiana, 4
Orario: 17,30
Telefono: 0376 324441 - Fax: 0376 222554
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.asmantova.beniculturali.it/
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"La Suave Melodia"
L'Archivio di Stato di Mantova ospita il concerto Altri suoni "La Suave
Melodia" con i musicisti Ubaldo Rosso (flauto)e Maurizio Pantelli
(liuto), voce recitante Elena Zegna, organizzato dalla Società della Musica nell'ambito della 16^ Stagione Concertistica - Aspettando EXPO
Milano, che si terrà presso la Sacrestia della SS. Trinità, via Dottrina
Cristiana 4, giovedì 15 maggio 2014, alle ore 20,45.
Per informazioni rivolgersi a Società della Musica, viale Risorgimento
98 - Mantova, tel.0376 355566 e-mail: [email protected]
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Presentazione del volume di Emanuele Pagano
“Questa turba infame a comun danno
unita”. Delinquenti, marginali,
magistrati nel Mantovano asburgico
(1750-1800)
Lunedì 19 maggio 2014, alle ore 17, presso la Sala Conferenze dell’Archivio di Stato di Milano, si tiene Piangere e gioire, la Settimana Santa
nei Conventi, conferenza e presentazione del nuovo CD, con audizioni
musicali, del gruppo musicale Cappella Artemisia, ensemble femminile
specializzatosi nella riscoperta e nell’esecuzione di questi affascinanti
e misconosciuti repertori.
Di Musiche per la Settimana santa e la domenica di Pasqua, composte
tra la fine del Cinquecento e il Seicento da monache di clausura o ad
esse dedicate, parlerà Candace Smith, fondatrice e direttrice di Cappella
Artemisia.
Saranno inoltre proposti l’ascolto di brani tratti dal nuovo CD, uscito nel
febbraio 2014 per l’etichetta olandese Brilliant Classics, e alcune esecuzioni dal vivo da parte di membri di Cappella Artemisia: Candace
Smith e Elena Biscuola, mezzosoprani, Maria Christina Cleary, arpa barocca.
L'ingresso è libero
Archivio di Stato di Milano
tel. 02 7742161
[email protected]
Per maggiori informazioni
[email protected]
[email protected]
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Nel secolo di Beccaria e dei Verri anche l’antico ducato di Mantova, divenuto provincia asburgica, visse importanti trasformazioni nel campo
della giustizia penale e della lotta alla criminalità. Nel 1784 la tortura e
la pena capitale furono abolite, mentre la condanna al remo veniva abbandonata e si sviluppava un moderno sistema di prigioni e di bagni penali, ove la detenzione prolungata e i lavori forzati sostituirono le antiche
ed efferate punizioni.
Il volume, frutto di un’ampia ricerca condotta in prevalenza su fonti inedite d’archivio, ricostruisce con metodi statistici e prosopografici i delitti
e le pene, le procedure giudiziarie e l’operato degli sbirri, le carriere dei
magistrati e i profili degli inquisiti. È una storia della società mantovana
settecentesca, o, quantomeno, delle sue crescenti patologie sullo scorcio dell’antico regime. Analoghi elementi di crisi, del resto, si ritrovano
in diversi contesti europei dell’epoca, che l’autore suggestivamente
mette a confronto con il caso lombardo.
Interverranno: Marzio Achille Romani (Università Bocconi, Milano); Simona Mori (Università degli Studi di Bergamo); Emanuele Pagano
(Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano).
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- Maggio 2014
Via Cardano, 45 - 27100 Pavia
0382 539078
[email protected]
http://www.archiviodistatopavia.beniculturali.it
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Il mio fiore, il mio giardino
Coordinerà l’incontro Daniela Ferrari, Direttrice dell’Archivio di Stato di
Mantova
Redattore: SONIA GIALDI
Informazioni Evento:
24 maggio 2014
Mantova, Archivio di Stato, Sacrestia della SS. Trinità
Orario: ore 11
Telefono: 0376 324441 - Fax: 0376 222554
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.asmantova.beniculturali.it/
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ARCHIVIO DI STATO DI PAVIA
450 anni fa nasceva a Pisa Galileo Galilei
L'Archivio di Stato celebra la ricorrenza con due conferenze
di Gianluca Introzzi, docente dell'Università di Pavia:
Dal 20 al 29 maggio, il chiostro dell'Archivio di Stato ospita la mostra
realizzata grazie alla collaborazione tra il Liceo Artistico Volta e la Scuola
Primaria Giovanni Pascoli di Pavia.
Un gruppo di insegnanti ha voluto sperimentare un incontro "artistico"
tra studenti bambini e studenti adulti dando vita ad un laboratorio legato
al progetto Scienza ed Arte 2013-2014. I lavori esposti, tutti realizzati a
quattro mani, sono il frutto della scoperta da parte dei piccoli artisti di
nuovi modi di approccio all'arte e da parte degli studenti adulti la riscoperta delle sensazioni e radici creative apparentemente dimenticate.
Quindi una crescita emotiva per tutti, per gli artisti, per gli insegnati che
li hanno seguiti e per noi che possiamo ammirare le loro creazioni.
Redattore: MARIA LAURA MASCIA
Informazioni Evento:
Dal 20 maggio 2014 al 29 maggio 2014
Pavia, Archivio di Stato - Via Cardano, 45
Orario: martedì/venerdì 15.30 - 19.39 sabato/domenica 17.00 - 20.00
Telefono: 0382 539078
E-mail: [email protected]
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SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA
PER IL VENETO
Copernico e Keplero
lunedì 12 maggio ore 21
Galileo Galilei
lunedì 19 maggio ore 21
L'ingresso, come sempre, è libero ma è gradita la prenotazione.
Laura Mascia - Referente Comunicazione e Servizi Educativi
Archivio di Stato
"IL PATRIMONIO DOCUMENTARIO DELLA
SCUOLA GRANDE DI SAN MARCO:
PROGETTI DI CONOSCENZA E
VALORIZZAZIONE"
Giovedì 22 maggio, a partire dalle 14,30, è prevista la conferenza
"IL PATRIMONIO DOCUMENTARIO DELLA SCUOLA GRANDE DI
SAN MARCO: PROGETTI DI CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE".
La Scuola Grande di San Marco, con il suo sfarzo di architetture e di
opere, si sta rivelando, a pochi mesi dalla sua apertura al pubblico,
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- Maggio 2014
un’autentica scoperta per molti visitatori. Nello stesso tempo, anche
forse molti esperti stanno prendendo pienamente conoscenza del valore
rappresentato dall’Archivio e dalla Biblioteca storico-medica e della rarità della collezione museale conservata nella Scuola.
Questa Conferenza si propone, pertanto, di portare l’attenzione sugli interventi di valorizzazione messi in essere, soprattutto quelli rivolti all’accessibilità e fruizione pubblica del patrimonio documentale, attraverso
un lavoro di fondamentale riordino, ma anche delle soluzioni rese possibili oggi dalle tecnologie digitali.
Azienda ULSS 12 Veneziana, Soprintendenza per i beni archivistici del
Veneto, Soprintendenza beni librari della Regione del Veneto hanno, a
tal fine, avviato un’intensa cooperazione in questi ultimi mesi, di cui sarà
data comunicazione dei primi risultati nel corso della Conferenza.
Il lavoro di riordino, inventariazione, digitalizzazione e metadatazione
dell’archivio storico sanitario conservato presso la Biblioteca San Marco
di Venezia.
17.00 Andrea Frascati | Coordinatore accessibilità online della SGSM
– progetto Smartest Srl
Soluzioni di conoscenza e fruizione pubblica del patrimonio documentario della SGSM.
17.20 Gianmario Guidarelli | Università IUAV di Venezia Ines Tolic |
Università di Bologna
L'Ospedale Civile di Venezia (1807-2014). Progetti realizzati ed irrealizzati.
17.40 Luca Panini | Direttore generale della Franco Cosimo Panini Editore
Un progetto editoriale globale per la Scuola Grande di San Marco.
18.00 Conclusioni
Erilde Terenzoni | Soprintendente Archivistico per il Veneto e per il
Trentino-Alto Adige
18.30 Visita alla Scuola Grande di San Marco e inaugurazione dell’accessibilità documentale digitale
Segreteria della Conferenza e modulo di partecipazione:
www.scuolagrandesanmarco.it
[email protected]
tel. 041.5294323
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ARCHIVIO DI STATO DI TREVISO
Arte, cuore d'Europa
PROGRAMMA
14.30 Saluti istituzionali
Giuseppe Dal Ben | Direttore Generale Ulss 12 Veneziana
Modera gli interventi della Conferenza
Erilde Terenzoni | Soprintendente Archivistico per il Veneto e per il
Trentino-Alto Adige
PARTE INTRODUTTIVA
15.00 Gherardo Ortalli | Storico
La Scuola Grande di San Marco, origine e fondamentali vicende storiche.
15.20 Micaela Procaccia | Direttore Servizio II, direzione generale per
gli archivi, Ministero beni e attività culturali
I patrimoni documentari ospedalieri nel sistema archivistico nazionale.
PARTE SPECIFICA
15.40 Lorena Dal Poz | Soprintendente beni librari, Regione del Veneto
La biblioteca della Scuola Grande di San Marco nel sistema bibliotecario
del Veneto.
16.00 Nelli-Elena Vanzan Marchini | Presidente CISO
La sanità veneziana attraverso il patrimonio documentario dell'Archivio
della Scuola Grande di San Marco.
16.20 Mario Po' | Direttore dipartimento pianificazione, sviluppo ed area
tecnica, Azienda Ulss 12 Veneziana
Riapertura della Biblioteca e dell'Archivio ed interventi per l'e-museum
SGSM.
16.40 Maria Volpato e Nadia Piazza | Soprintendenza archivistica per
il Veneto
Lo spazio semplice ed elegante del chiostro di Santa Margherita, sede
dell'Archivio di Stato di Treviso, accoglie artisti dell'Accademia Europea
delle Arti, con una esposizione di pittura e scultura a respiro intenzionale. Ancora una volta l'Istituto diventa un palcoscenico dove poter attingere e scoprire l'arte nelle diverse e personali interpretazioni dei pittori
e scultori. Con interesse ed entusiasmo hanno aderito ventisei artisti di
cui sette provenienti da vari paesi europei e tre dal Marocco. Una vetrina
importante per seguire l'arte moderna attraverso l'impegno e le nuove
proposte degli artisti. Non è una strada facile da percorrere, quella dall'arte. In questa mostra ci troviamo di fronte un gruppo di artisti che con
grande personalità presentano nuove idee con un linguaggio pittorico
originale. Sono i fantastici percorsi di colore a dare il tono a tutta la mostra. Quest'anno l'omaggio all'artista è stato dedicato al pittore-incisore
Giovanni Barbisan, trevigiano, nel centenario dalla sua nascita, noto per
la sua dedizione nel campo delle incisioni che ha prodotto con raffinata
semplicità fin dai primi anni del suo percorso artistico.
Redattore: MARIA BARZAN
Informazioni Evento:
Dal 03 maggio 2014 al 31 maggio 2014
Treviso, Archivio di Stato
Orario: lunedì-venerdì 10.00-18.00 sabato 10.00-13 domenica chiuso
Telefono: 0422545805 - Fax: 0422411019
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archiviodistatotreviso.beniculturali.it/
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ARCHIVIO DI STATO DI VERONA
Il Codice digitale degli archivi veronesi
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- Maggio 2014
direttore dell'Archivio di Stato di Bolzano, Harald Toniatti e dalla presentazione di Anna Guastalla, presidente ANAI, Sezione Trentino Alto
Adige / Südtirol.
L'incontro è gratuito e aperto ai soci ANAI e a tutti gli interessati.
ore 17.30 - 19.00
presso la sede dell'Archivio di Stato
via A. Diaz, 8 - Bolzano
- Saluto del direttore dell'Archivio di Stato di Bolzano: Harald Toniatti
- Breve presentazione dell'iniziativa: Anna Guastalla, presidente ANAI
- Relazione di Marcello Bonazza, storico, presidente della Società di
Studi Trentini di Scienze Storiche
Gli archivi di famiglia come fonte per lo studio del territorio, la loro sedimentazione secondo logiche diversificate, connesse alle inclinazioni e
all’attività dei singoli membri, ma entro le quali si riescono a riconoscere
forme documentarie tipizzate e ricorrenti, ove filoni costanti sono quelli
della documentazione dei titoli e dei privilegi della famiglia e dell’amministrazione delle proprietà; Il secondo Settecento come significativo momento di sistematizzazione.
L'incontro è gratuito e aperto ai soci ANAI e a tutti gli interessati
Marcello Bonazza si occupa di storia delle famiglie e dell’aristocrazia;
ha ordinato l’archivio della famiglia Rosmini e sta lavorando all’ordinamento della sezione Carteggi e Atti dell’archivio Thun di Castel Thun.
Ha pubblicato sull’argomento diversi contributi, tra i quali L’archivio di
casa Rosmini a Rovereto. Archivio privato e famigliare, archivio di concentrazione, fonte per la storia, Famiglia Rosmini e Casa rosminiana di
Rovereto. Inventario dell’archivio (1505-1952, con documenti dal XIII
secolo), I Wolkenstein di Trento (1578-1826). Clonazione e innesto di
un sistema famigliare aristocratico, Archivi femminili negli archivi di famiglia. Il caso dell’Archivio Thun di Castel Thun.
Maggiori informazioni alla pagina http://www.stmoderna.it/bonazza-marcello_a723
Verrà presentato venerdì 9 maggio, alle ore 17, nella sala Farinati della
Biblioteca civica di Verona, il Codice digitale degli archivi veronesi
‹http://cdavr.dtesis.univr.it/›.
Il Codice, curato da Andrea Brugnoli per le edizioni di Reti Medievali,
permette di consultare on line le schede e le riproduzioni della documentazione prodotta da persone o enti per il primo medioevo veronese.
L’edizione nasce da una collaborazione tra Reti Medievali, il Centro di
Documentazione per la Storia della Valpolicella, l’Archivio di Stato di Verona e il dipartimento TESIS dell’Università di Verona.
Il Codice mette a disposizione un’introduzione alle vicende archivistiche
e le schede identificative di tutta la documentazione compresa tra l’VIII
e il XII secolo (circa 3.500 atti notarili) e, per ora, le riproduzioni di tutti
i fondi conservati all’Archivio di Stato di Verona, per un totale di circa
2.000 pergamene con 5.000 immagini ad alta risoluzione.
Alla presentazione, realizzata in collaborazione con la Biblioteca civica
di Verona, sono previsti gli interventi di Micaela Procaccia, Direttore
del servizio di Tutela e conservazione del patrimonio archivistico della
Direzione generale per gli archivi del MIBACT, di Antonietta Folchi, Direttrice dell’Archivio di Stato di Verona, di Michele Ansani, Docente di
Paleografia e Diplomatica all’Università di Pavia, di Gian Maria Varanini, Docente di Storia medievale all’Università di Verona e del curatore
dell’edizione, Andrea Brugnoli, del Centro di Documentazione per la
Storia della Valpolicella.
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ARCHIVIO DI STATO DI BOLZANO
La casa, le carte, la famiglia
Giovedì 22 maggio 2014, alle ore 17.30, nell'Aula didattica dell'Archivio
di Stato di Bolzano (via A. Diaz, 8), nell'ambito delle “Iniziative primaverili
di formazione ANAI, Sezione Trentino Alto Adige / Südtirol per la valorizzazione della professione, degli archivi e del patrimonio culturale locale”, Marcello Bonazza tiene una conferenza dal titolo La casa, le carte,
la famiglia. Caratteri e problemi degli archivi famigliari.
L'iniziativa, promossa con la collaborazione dell'Archivio di Stato di Bolzano e dell'Archivio Provinciale di Bolzano, è introdotta dal saluto del
Archivio di Stato di Bolzano
tel. 0471 264295
[email protected]
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ARCHIVIO DI STATO DI TRENTO
33 T REN T IN I
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- Maggio 2014
"33 TRENTINI. Piccole storie dal passato. Conversazioni documentate"
che si articolerà in tre incontri che si terranno in Archivio di Stato nel salone principesco vescovile.
1. Giovedì 8 maggio 2014 ore 17.00
Undici storie del '300, '400, '500 con Franca Barbacovi e Franco Bianchini.
2. Martedì 13 maggio 2014 ore 17.00
Undici storie del '600 e '700 con Marco Stenico, Franca Barbacovi e
Paolo Giovannini
3. Giovedì 15 maggio 2014 0re17.00.
Undici storie dell' '800 e '900 con Isabella Salvador, Sara Decarli,
Franco Bianchini e Paolo Giovannini
REGIONE EMILIA ROMAGNA
Gli Archivi per la storia e nella storia: dieci
riflessioni a margine di un evento
Il 9 e 10 aprile, Londra ha ospitato una conferenza sulla nascita e l’affermazione degli archivi. A margine dell’evento, alcuni accademici invitati
hanno analizzato on line il loro contributo per lo sviluppo delle discipline
storiche, con cenni anche a come stanno cambiando nell’era digitale.
Redattore: LUCIANA CHINI
Informazioni Evento:
Dal 08 maggio 2014 al15 maggio 2014
Trento, Archivio di Stato, Via Maestri del Lavoro, 4
Orario: ore 17.00 - 19.00
Telefono: 0461 829008
E-mail: [email protected]
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ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE
Il fascicolo e la trasparenza
Atto notarile custodito presso l'Archivo Histórico Provincial de Cádiz (foto tratta
dal sito della Conferenza “Transforming Information: Record Keeping in the Early
Modern World”
Nell’ambito delle attività didattiche della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Trieste, martedì 13 maggio
2014, dalle ore 10 alle ore 12, Gianni Penzo Doria, direttore generale
dell'Università degli Studi dell'Insubria (Varese e Como), tiene, presso
la sede dell'Archivio (via La Marmora, 17), una lezione dal titolo Il fascicolo archivistico e la trasparenza nel D.Lgs. 33/2013.
La lezione ha come obiettivo la descrizione delle principali caratteristiche del fascicolo archivistico, delle sue tipologie, nonché dei rapporti tra
fascicolatura e scarto. Verranno esaminate, inoltre, le principali sentenze
in materia di fascicolo e di come il principio di ostensibilità garantisca la
trasparenza amministrativa, facendo assurgere l’archivio a “bene della
vita”. Infine, è prevista un’ampia panoramica del fascicolo nell’ordinamento giuridico italiano, dal DPR 445/2000 al CAD, per finire con le recentissime (e favorevoli) novità provenienti dal "Decreto Trasparenza",
con particolare riferimento agli artt. 23 e 35 del D.Lgs. 33/2013: il responsabile della trasparenza in un’amministrazione pubblica, infatti,
deve avere anche competenze archivistiche.
L'incontro è aperto a tutti gli interessati.
Richiesta l'iscrizione, tramite mail indirizzata a [email protected]
(eventuali non iscritti verranno ammessi fino all'esaurimento dei posti).
Archivio di Stato di Trieste
tel. 040 0647921
[email protected]
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ARCHIVIO DI STATO DI BOLOGNA
«Fatta di lettere - e non di mura»
Lunedì 9 giugno 2014, alle ore 17, nell'Aula didattica dell'Archivio di
Stato di Bologna (piazza Celestini, 4), nell'ambito delle "Conferenze
delle 4 Tempora / Estate", Monica Longobardi dell'Università di Ferrara
tiene una conferenza dal titolo «Fatta di lettere - e non di mura - è la letteratura». Fra ludolinguistica e filologia, movendosi da esercizi di stile e
città invisibili alle fanfaluche antidotate rabelaisiane e all’incantevole vaniloquio di Burchiello; da Bestiari e ricette per animali fantastici alle poesie del senso perso e alle poesie balbuzienti; da Manzoni farcito e
L’Inferno par ridar a manoscritti ritrovati e arcane lingue.
Archivio di Stato di Bologna
tel.051 223891; 051 239590
[email protected]
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La conferenza internazionale “Transforming Information: Record Keeping in the Early Modern World” si è svolta su iniziativa della Cambridge
University presso la Britsh Academy, per provare a favorire un confronto
traaccademici europei e statunitensi sull’età che ha visto la nascita e
l’affermazione delle istituzioni archivistiche, e di come e quanto esse
abbiano contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo e alla trasformazione delle discipline storiche. Il periodo al centro dell’attenzione è
stato quello corso tra il 1500 e il 1800, vale a dire la prima parte della
cosiddetta età moderna, epoca nella quale si è assistito ad una vera e
propria esplosione della letteratura, delle arti e del progresso tecnologico, così come alla graduale ascesa della nuova classe borghese, nonché alla parallela e intrinsecamente collegata (almeno agli occhi degli
organizzatori) crescita di importanza degli archivi, intesi come luoghi nei
quali tenere traccia e memoria di questi fenomeni. Nella progettazione
dell’evento è stata centrale l’idea degli archivi come fautori attivi di storia,
ovvero istituzioni nelle quali le scelte di cosa e come doveva essere conservato avevano a che fare anche con motivazioni di tipo politico, economico, sociale e culturale, con conseguenze di estrema importanza
sulla storia ufficiale che è poi stata tramandata e narrata fino ai giorni
nostri.
Considerando che con l’avvento del digitale si assiste a un rinnovato
fermento nel campo delle arti e della cultura, ma anche a profondi riassetti e ridisegni in campo istituzionale, politico ed economico, non sono
mancate infine riflessioni sulle analogie tra le due epoche e sulle trasformazioni che stanno interessando gli stessi archivi nel momento in
cui l’accesso e la conservazione vengono investiti dalla rivoluzione informatica. “Pur in presenza di notevoli differenze tra i due periodi storici
– si leggeva a riguardo in un testo che presentava la conferenza – ci
sono evidenti paralleli tra quello di intensa trasformazione che ha portato
alla nascita degli archivi, e la rivoluzione informatica che sta prendendo
piede oggi come diretta conseguenza della digitalizzazione”.
Tracce e spunti preziosi a riguardo, ma anche relativi ad altri argomenti
oggetto di confronto in occasione della due giorni, sono stati raccolti e
fissati nelloStorify dell’evento. Sempre on line inoltre, pochi giorni prima
del suo svolgimento, è stata pubblicata una interessante intervista multipla a dieci esperti ed accademici che vi hanno preso parte. Leggendola, è possibile farsi un’idea delle loro personali riflessioni su alcuni tra
i quesiti e temi centrali della conferenza, così come degli assunti di partenza che hanno portato alla sua organizzazione.
A tale proposito sono ad esempio estremamente eloquenti le parole di
Kate Peters, tra i tre Professori dell’Università di Cambridge che hanno
contribuito in prima persona alla progettazione dell’evento: “Il record
keeping – spiega in risposta a una domanda sul perché alcuni atti e documenti storici sono stati conservati e altri sono invece stati lasciati nell’oblio – era una attività profondamente politica: le decisioni su cosa
preservare e cosa distruggere possono dirci moltissimo sul modo in cui
sono cambiati i concetti di legittimità e partecipazione politica”. Concetto
ribadito da Alexandra Walsham, anch’essa tra i promotori dell’iniziativa,
che parla della “creazione, organizzazione, conservazione e distruzione
degli archivi come attività mai imparziali o neutrali, ma sempre specchio
delle ansie e priorità in seno alle società dell’epoca”; e con forza ancora
maggiore dalla concisa e brutale sintesi di Filippo de Vivo(University of
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DATA NEWS
London), secondo il quale “le collezioni archivistiche non sono mai neutrali ma sempre dei veri e propri strumenti di guerra”. Non è insomma
assolutamente un caso, fa notare Jesse Spohnholz (Washington State
University), se il passato che ci viene oggi restituito dalla consultazione
degli archivi parla quasi esclusivamente al maschile e di tematiche legate alle questioni politiche e religiose. Né ancora che la storia di re,
principi, magistrati e clero appaia decisamente più rilevante e prestigiosa rispetto a quella di coloro che hanno osteggiato, apertamente
combattuto, o semplicemente ignorato queste istituzioni.
Decisamente più oscura, ma tutt’altro che irrilevante, è invece la storia
dei segretari e degli altri professionisti che hanno lavorato nei secoli all’interno degli archivi. Persone che hanno “giocato un ruolo cruciale nella
costruzione della storia ufficiale”, fa notare Arnold Hunt (British Library).
“Tecnici invisibili avvolti nell’ombra – prosegue articolando il concetto –
la cui fondamentale opera di intermediazione può essere letta solo in
controluce nelle note a margine dei documenti e delle lettere che hanno
deciso di conservare, e che ora invece occorre assolutamente riportare
al centro dell’attenzione”. Anche perché – sembra quasi suggerire idealmente in aggiunta Jennifer Bishop (Cambridge University) – quegli atti
e documenti permettono spesso di risalire alla loro personalità: “non si
tratta di fonti che si limitano a documentare con rigore e distacco evidenze storiche e ufficiali, ma anche di testi creativi che parlano delle
preoccupazioni e delle abitudini degli impiegati che li hanno scritti”.
Quanto alla complessità dei cambiamenti cui si assiste con l’irruzione
sulla scena di Internet, specie per quanto riguarda l’accesso ai documenti storici, si rimanda infine alla risposta integrale di Valerie Johnson
dei National Archives:
“L’accesso agli archivi è una questione complessa. Agli albori della digitalizzazione, il pensiero più largamente diffuso è stato quello della “democratizzazione degli archivi”, ed è chiaro che se qualcosa viene
digitalizzato e reso disponibile on line, si amplificano incredibilmente le
possibilità di accesso per chi potrebbe vivere a centinaia o migliaia di
kilometri di distanza da quella fonte. Ma cosa accade se a essere digitalizzato è un documento scritto in latino medievale? In quel caso, digitalizzarlo non equivale automaticamente a renderlo disponibile per una
larga maggioranza di persone. Esse infatti non possono leggere il manoscritto, e anche se potessero gran parte di loro non potrebbe comprendere la lingua.
Questo per dire che alcune cose che si danno ormai per semplicemente
acquisite non sempre lo sono. E se ad esempio la digitalizzazione rappresenta un fondamentale passo in avanti per collezioni standard come
quelle relative ai censimenti, per altri materiali, la loro fornitura on line
potrebbe causare un distacco non positivo dal loro contesto d’origine.
Per quanto mi riguarda, la buona opera di catalogazione è estremamente importante quando offre agli altri la possibilità di scoprire i tesori
che altrimenti potrebbero rimanere sepolti in un archivio. E l’accesso fisico all’archivio rimane fondamentale, perché la maggior parte delle persone prova ancora oggi un grande brivido quando si trova il documento
storico originale tra le mani, e assapora la sensazione tattile (e talvolta
olfattiva) - tuttora e mai in futuro ineguagliabile - che si accompagna a
questa esperienza.
Ma si può accedere agli archivi solo se continuano ad esistere archivi
cui accedere. Per questo, il modo migliore di facilitare l’accesso è esaltare il valore degli archivisti e il senso del loro operato".
Il portale della
Regione Emilia-Romagna
05.05.2014
on line
- Maggio 2014
bito dell'evento "Quante storie nella storia: 13^ settimana della didattica
in archivio" promosso dalla Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna, IBC- Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna, Anai- Sezione Emilia Romagna, gruppo di
lavoro sulla didattica, l'Archivio di Stato di Modena in collaborazione con
Società Dante Alighieri- Comitato di Modena presenta venerdì 9 maggio
dalle ore 9 alle ore 12 i due laboratori didattici realizzati.
Il primo laboratorio didattico dal titolo "Adotta un duca o duchessa
d'Este" è giunto quest'anno al suo terzo anno ed è stato curato dalla
classe III R, dell'Istituto secondario di primo grado "P. Paoli- S. Carlo"
con i docenti V. Pellegrino e S. Codato.
Il secondo progetto didattico è "Andar per carte e per mari" a cura
delle classi V A, V B e I D del liceo classico S. Carlo con i docenti C.
Monari, G. Brugnacchi, A. Cantini.
L'illustrazione degli esiti dei due laboratorio è affidata ai protagonisti,
primi fra tutti gli studenti e i docenti.
Ingresso libero
Redattore: MARIA CARFI'
Informazioni Evento:
9 maggio 2014
Modena, Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti
corso Vittorio Emanuele, II, 59
Orario: 9,00- 12,00
Telefono: 059 230549
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.asmo.beniculturali.it
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ARCHIVIO DI STATO DI PARMA
Parer
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ACCADEMIA NAZIONALE DI
SCIENZE, LETTERE E ARTI DI
MODENA
Quante storie nella storia:
13^ settimana della didattica in archivio
*
L'Archivio di Stato di Parma rimarrà dov'è ora
Siglato il protocollo d'intesa tra Comune e
Direzione generale per gli archivi del Ministero.
I locali saranno ristrutturati.
Nell'am-
Il protocollo d’intesa tra Comune e la Direzione generale per gli archivi
del Ministero dei beni culturali e del turismo è stato presentato oggi alla
presenza del sindaco Federico Pizzarotti, dell’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi, del direttore dell’Archivio di Stato di Parma Graziano Tonelli e dei dirigenti comunali l’ingegner Dante Bertolini e
l’architetto Silvano Carcelli.
L’Archivio di Stato di Parma, situato nell’Ospedale Vecchio, rimarrà dove
è ora e gli spazi in cui è ospitato verranno ristrutturati. Il Comune, ha
sottolineato l’assessore Alinovi, ha stanziato circa 1.200.000 euro per
questo.
“Il protocollo delinea – come ha precisato dall’assessore ai lavori pub-
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- Maggio 2014
blici Michele Alinovi – un vero e proprio progetto di rigenerazione urbana. Si prospetta come un’operazione in cui l’Archivio di Stato è visto
come risorsa e dove l’Ospedale Vecchio riveste un ruolo di presidio culturale. L’Archivio di Stato attraverso l’apertura e l’esposizione dei fondi
in suo possesso si aprirà così alla città ponendosi in dialogo con essa”.
Si conferma, così, la volontà dell’Amministrazione comunale di voler
mantenere nella sua sede storica, l’Ospedale Vecchio, l’Archivio di
Stato, con alcune novità importanti rispetto al recupero degli spazi che
oggi ospitano la prestigiosa istituzione.
“Il protocollo rappresenta un ottimo lavoro – per il sindaco Federico Pizzarotti – un punto di partenza che traccia una nuova linea nei rapporti
tra Comune e Archivio di Stato, con un percorso improntato alla valorizzazione di un contenitore come l’Ospedale Vecchio, in un’ottica che
tiene conto della storia della città e del valore che l’Archivio Storico di
Parma rappresenta”.
“Si apre una nuova fase – ha spiegato il direttore dell’Archivio di Stato
di Parma, Graziano Tonelli - volta a ridare dignità ad una struttura oggi
molto compromessa. Grazie a questa intesa l’Archivio Storico di Parma
potrà tornare ad essere una sede prestigiosa con la possibilità di far
rientrare parte dei fondi, oggi non consultabili, depositati vicino a Novara”. L’Archivio di Stato di Parma, come ha spiegato lo stesso direttore,
contiene un patrimonio cartografico immenso che potrebbe essere utilizzato per creare un centro territoriale di eccellenza per la consultazione
di mappe e carte del territorio.
Il protocollo, quindi, rappresenta un importante punto di partenza per
parlare del futuro dell’Ospedale Vecchio dove si trova l’Archivio di Stato.
L’Ospedale Vecchio è e rimane un punto di riferimento a livello culturale
per la città e il Comune si impegna a restaurare gli spazi oggi occupati
dall’Archivio di Stato di Parma per metterli in sicurezza e renderli idonei
ad ospitare la documentazione in possesso dell’Archivio stesso.
Il protocollo costituisce, infatti, una revisione del vecchio accordo che
avrebbe comportato il trasferimento in toto dell’Archivio di Stato nella
cosiddetta “Cittadella degli Archivi” che avrebbe dovuto essere completata negli spazi degli ex magazzini comunali di via La Spezia, dove, per
altro è stato trasferito l’Archivio del Comune e dove si trova già una parte
del patrimonio dell’Archivio di Stato per un’estensione pari a 13 mila
metri lineari di documenti. Si tratta dell’edificio attiguo all’Archivio Comunale. Con il nuovo protocollo si esclude, quindi, l’ipotesi di trasferire
il restate materiale dell’Archivio di Stato negli edifici degli ex magazzini
comunali che avrebbero dovuto comunque essere ristrutturati.
Il presupposto consiste nell’assicurare un’idonea sistemazione all’Archivio di Stato dove si trova ora, contestualmente ad un progetto di riqualificazione del complesso dell’Ospedale Vecchio. Il Comune
concederà a titolo oneroso la porzione dell’Ospedale Vecchio per 40
anni all’Archivio di Stato di Parma quale sede principale e di rappresentanza e dove troverà posto una parte della documentazione in possesso
dell’Archivio stesso. Il protocollo prevede, altresì, la concessione, sempre a titolo oneroso, all’Archivio di Stato della parte dell’archivio robotizzato situato negli ex magazzini di via La Spezia. Il Comune si rende
disponibile alla concessione a titolo gratuito, per la durata di un anno,
degli spazi situati all’interno dei padiglioni ex fiera del Parco Ducale in
modo da consentire il riordino del materiale già esistente a Parma e
quello in deposito esterno dell’Archivio di Stato.
L’aspetto più significativo è legato ai lavori di riqualificazione strutturale
che il Comune si impegna ad eseguire, a propria cura e spese, per
quanto riguarda i locali attualmente utilizzati dall’Archivio di Stato all’interno dell’Ospedale Vecchio. Il Ministero, da parte sua, si impegna a trasferire nei locali adibiti ad archivio comunale in via La Spezia, negli spazi
dell’archivio robotizzato, a propria cura e spese, il materiale attualmente
e provvisoriamente affidato in deposito esterno, dopo le operazioni di
riordino. Entrambi gli enti rinunciano, poi, alle obbligazioni risarcitorie
legate al precedente accordo. La manutenzione ordinaria degli immobili
concessi sarà a carico del Ministero, quella straordinaria a carico del
Comune. L’Archivio di Stato verserà un canone di affitto annuo al Comune che verrà stabilito dall’Agenzia del
Demanio dell’Emilia Romagna.
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ARCHIVIO DI STATO DI RIMINI
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Il Cimitero di Pinti. Un camposanto nel
cuore della città
Conferenza, 15 maggio ore 15,30, Soprintendenza
Archivistica per la Toscana, via Ginori 7
L’ultimo incontro del ciclo di conferenze che ha affrontato i molteplici
aspetti del patrimonio storico della Misericordia di Firenze è dedicato al
Cimitero di Pinti, in via degli Artisti, a Firenze.
Costruito nel 1747 in piena campagna, fuori da Porta a Pinti, fu inizialmente dato in uso all’Ospedale di Santa Maria Nuova e solo successivamente, dal 1824 al 1898 divenne il cimitero dell’ Arciconfraternita. Tra
le personalità là sepolte ricordiamo Giovanni Baldasseroni, ministro del
Granducato di Toscana sotto Leopoldo II, Giuseppe Barellai, medico e
patriota risorgimentale, Emilio De Fabris, architetto e vincitore del concorso per la facciata di Santa Maria del Fiore.
Il Prof. Francesco Gurrieri ne illustrerà la storia, l’architettura e le opere
d’arte.
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DATA NEWS
Le archiviste Barbara Maria Affolter e Laura Rossi presenteranno i
documenti.
Soprintendenza archivistica per la Toscana
Via Ginori 7 - 50123 - Firenze
Telefono: 055 / 271111- Fax: 055 / 2711142
E-Mail: [email protected]
E-Mail Certificata: [email protected]
on line
- Maggio 2014
Telefono: 0577/247145 - Fax: 0577/44675
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archiviostato.si.it
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BIBLIOTECA VENTURINA CAMPIGLIA MARITTIMA
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SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI
PISA
Settis: «Per difendere i beni culturali, è il
momento d’andare sulle barricate»
L’ex direttore della Scuola Normale Superiore, che è intervenuto a un dibattito sulla tutela di biblioteche e archivi, ha parlato anche della legge elettorale: «Il Cavaliere e il sindaco di
Firenze preferiscono le liste bloccate»
«Per difendere i beni culturali oggi è il momento di andare sulle barricate». Lo ha detto oggi (8 febbraio) a Pisa Salvatore Settis intervenendo
a un dibattito sulla tutela delle biblioteche e degli archivi statali promosso
dall'associazione amici della biblioteca universitaria pisana chiusa dal
2012 per deficit strutturali.
«Dobbiamo ricordare - ha aggiunto l’ex direttore della Scuola Normale
Superiore - che la tutela della cultura, come bene comune, è inserita
nella Costituzione, quindi noi non stiamo chiedendo un favore a qualcuno, ma che si applichi la Costituzione. Anzi, potremmo dire che biblioteche, archivi e beni culturali sono organi costituzionali e chi non li
difende va contro la Costituzione e contro il fondamento stesso dello
Stato».
Del resto, ha proseguito Settis, il problema è che «in Italia c'è una distanza sempre maggiore tra la politica dei politici, che pensano alla loro
carriera personale, e la politica dei cittadini che, come stiamo facendo
qui oggi, si occupa di queste cose».
«Nel paese - ha concluso - ci sono milioni di persone impegnati nelle
associazioni che difendono il paesaggio, l'ambiente, i beni culturali, la
scuola e il diritto alla salute. Se si mettessero insieme, sarebbero forse
il partito più importante. Non dico di farne un altro, perché ce ne sono
già fin troppi, ma costituire una rete efficace significherebbe aumentare
anche la forza persuasiva nei confronti dell'opinione pubblica e dei politici. Anche perché quando i governanti dicono che non ci sono soldi
per queste cose mentono, visto che spendono 12 miliardi di euro per gli
F35».
«La distanza tra i politici e i cittadini - ha aggiunto Settis - non è solo
colpa di Berlusconi, ma anche di chi, come Renzi, flirta con lui. Né il Cavaliere, né il sindaco di Firenze vogliono le preferenze, ma preferiscono
le liste bloccate con le quali scegliere la classe dirigente».
«Infatti - ha concluso l’insigne studioso - anche con la nuova legge elettorale si preferisce privilegiare liste bloccate dove saranno i partiti a scegliere e non i cittadini. E poi, ad esempio sui beni culturali, l'impostazione
di fondo dei governi di centrodestra e centrosinistra in questi vent'anni
è stata pressoché identica: ossessionata dalla volontà di dare a tutto un
prezzo, senza mai soffermarsi sul fatto che la cultura è un bene della
collettività e non può essere monetizzato».
da IL
TIRRENO
ed. PISA
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ARCHIVIO DI STATO DI SIENA
RENZO E LUCIA ABITARONO ANCHE A SIENA
Renzo e Lucia abitarono anche a Siena, E. Jacona, Nuova Immagine
Editrice, 2014 - (Documenti di Storia 107).
Interverrà Giuliano Catoni, Università degli Studi di Siena.
Sarà presente l'autore.
Informazioni Evento:
28 maggio 2014
Siena, ARCHIVIO DI STATO
Orario: La presentazione avrà inizio alle ore 17.00
Presentazione dei lavori di inventariazione dell'Archivio Storico preunitario che si terrà sabato 17 maggio 2014 alle ore 11.00 presso i locali di
Palazzo Pretorio a Campiglia Marittima. Iniziativa a cura della La Biblioteca comunale di Venturina Terme.
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BIBLIOTECA COMUNALE
“GAETANO BADII” - MASSA MARITTINA
DATA NEWS
on line
- Maggio 2014
ARCHIVIO DI STATO DI ASCOLI
PICENO
La chiesa di Sant'Andrea Apostolo in
Ascoli Piceno. Studio storico ed ipotesi
di restauro
Venerdì 16 maggio 2014 alle ore 17,00, presso la sede dell'Archivio di
Stato di Ascoli Piceno in via San Serafino da Montegranaro 8/c, si terrà
la cerimonia di consegna del premio per tesi di laurea "Don Giuseppe
Fabiani" assegnato al neo architetto Stefano Carboni per la tesi dal titolo
La chiesa di Sant'Andrea Apostolo in Ascoli Piceno. Studio storico ed
ipotesi di restauro.
Nell'occasione verranno esposti i relativi disegni progettuali.
Redattore: MARIA RITA FIORI
Informazioni Evento:
16 maggio 2014
Ascoli Piceno, Archivio di Stato - via San Serafino da Montegranaro, 8/c
Orario: ore 17,00
Telefono: 0736 264514 - Fax: 0736264510
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archiviodistatoap.it
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SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA
PER L’UMBRIA
Umbria, 24 e 25 maggio 2014
Visite guidate alle dimore storiche
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Azienda Agraria Colle del Cardinale
Strada S. Antonio, Voc. Badia - Colle Umberto, 1 - 06070 - Perugia
Tel. e fax 075 605100
-Visita alla Badia (attuale sede della Azienda agraria Colle del Cardinale)
e all’archivio della Azienda agraria Colle del Cardinale appartenuta
anche a Ferdinando Cesaroni; a cura di Alessandro Bianchi, funzionario
della Soprintendenza archivistica per l’Umbria e Mario D’Arrigo archivista libero professionista.
EREMO DELLE GRAZIE ore 10,00 - 13,00
Proprietà Valeria Lalli - Loc. Monteluco n. 13 - Spoleto
-Visita all’ Eremo delle Grazie e alla biblioteca del Cardinale Cybo a cura
dei proprietari.
VILLA MONTESCA ore 10,30 - 12,30
Centro studi e formazione Villa Montesca
Via Montesca, n. 1
06012 Città di Castello Tel. 075 8522185;
-Visita della Villa già residenza del Barone Leopoldo Franchetti e di sua
moglie Alice Hallgarten e della mostra documentaria permanente dedicata ai Baroni Franchetti e alle Scuole di Montesca e di Rovigliano da
loro fondate.
Le visite saranno guidate da Cecilia Trenti del Centro studi Montesca e
Anna Angelica Fabiani e Francesca Tomassini della Soprintendenza archivistica per l’Umbria.
FATTORIA SPINOLA ore 10,00-13,00
Proprietà Marchesi Spinola
-Visita all’archivio del Cardinale Pietro Ugo Spinola, a cura dei proprietari.
VILLA SAN MARTINELLO ore 15,00 - 18,00
Strada Marscianese n. 32 - San Martino Delfico (PG)
Proprietà Caucci von Saucken
-Visita all’archivio e biblioteca del Conte Lodovico Silvestri Alfani, a cura
dei proprietari.
DOMENICA 25 MAGGIO
VILLA MONTICELLI ore 10,00 - 13,00 // 15,00 - 17,00
Via del Cammino, 16
06125 - Perugia
-Visita alla villa e presentazione dell’archivio privato di Ettore Salvatoti
a cura di Luca Pistelli, funzionario della Soprintendenza archivista per
l’Umbria.
CASA MUSEO DI PALAZZO SORBELLO ore 10,30 - 13,30
Fondazione Ranieri di Sorbello
Piazza Piccinino n. 9 - Perugia
-Visita guidata alla biblioteca della Casa Museo di Palazzo Sorbello.
L’Associazione Dimore storiche Italiane - Sezione Umbria, in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per l’Umbria, organizza visite
guidate presso alcune importanti dimore storiche della Regione aperte
eccezionalmente al pubblico sabato 24 e domenica 25 maggio. Le giornate in questione, oltre che ad aprire al pubblico luoghi unici e suggestivi, permetteranno di conoscere anche l'importante documentazione
archivistica in esse conservata.
PER INFORMAZIONI: Associazione Dimore storiche - Sezione Umbria
tel.: 075 38137
email: [email protected]
sito web: http://www.adsi.it/adsi-umbria
*
Storie di ragazzi marscianesi durante
la Grande Guerra
L’Associazione Dimore storiche Italiane - Sezione Umbria, in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per l’Umbria, organizza visite
guidate presso alcune importanti dimore storiche della Regione, aperte
eccezionalmente al pubblico sabato 24 e domenica 25 maggio.
In tale occasione sarà possibile anche conoscere l'importante documentazione archivistica in esse conservata.
Il programma delle visite guidate
Per informazioni
Associazione Dimore storiche - sezione Umbria
tel.: 075 38137
[email protected] - www.adsi.it/adsi-umbria
SABATO 24 MAGGIO 2014
COLLE DEL CARDINALE, ore 10,30 - 12,30
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DATA NEWS
Sabato 31 maggio 2014, alle ore 9.30, a Marsciano (PG), presso il
Museo Dinamico del Laterizio e delle terrecotte (Palazzo Pietromarchi),
si inaugura la mostra Brunone Moneta e gli altri. Storie di ragazzi
marscianesi durante la Grande Guerra
La mostra, alla cui realizzazione ha collaborato la Soprintendenza archivistica per l’Umbria, rimarrà aperta fino al 10 novembre 2014. Nell’ambito delle manifestazioni organizzate dal Comitato per le
celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, l’Istituto omnicomprensivo Salvatorelli-Moneta di Marsciano (PG) ha condiviso con
gli alunni e le loro famiglie un percorso di ricerca e conoscenza dei fatti
accaduti durante la Grande Guerra. Sono stati riportati alla luce preziosi
documenti inediti provenienti sia dall’Archivio storico comunale sia da
alcuni archivi privati di famiglia.
Soprintendenza Archivistica per l’Umbria
tel. 075 5055715
[email protected]
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DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI
Presentazione delle Linee Guida
sulla Prevenzione dei Rischi
e la Reazione alle Emergenze
negli Archivi
9 GIUGNO 2014
BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE VIALE CASTRO PRETORIO 105, ROMA
Programma della giornata
9:30
- REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI
10:00
- SALUTI
•
Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale MIBACT
•
Osvaldo Avallone, Direttore delle Biblioteca Nazionale Centrale
•
Rossana Rummo, Direttore Generale per le Biblioteche, gli
Istituti Culturali e il Diritto d’Autore
•
Mauro Tosti Croce, Dirigente Servizio III Studi e Ricerca
10:30 PRESENTAZIONE LINEE GUIDA
Introduce: Micaela Procaccia, Dirigente del Servizio II Tutela e Conservazione
•
Prevenire i rischi e prepararsi all’emergenza - Monica Calzolari, Direzione Generale per gli Archivi
•
Affrontare l’emergenza - Stefano Vitali, Soprintendente archivistico per l’Emilia Romagna
•
Linee guida in “pillole” - Francesca Frugoni, Soprintendenza
archivistica per la Lombardia
•
L’App della Direzione Generale per gli Archivi - Dimitri Affri
e Damiano Massarelli
11:30 PAUSA CAFFÈ
12:00 INTERVENTI
•
Il ruolo delle diverse professionalità nella gestione delle emergenze - Cecilia Prosperi, Associazione Italiana Conservatori e Restauratori Archivi e Biblioteche
•
Gestire il rischio di disastro per i beni culturali: l’esperienza
dell’ICCROM - AparnaTandon e Paul Arenson, ICCROM
12:30 TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA
Introduce e modera: Micaela Procaccia, Dirigente del Servizio II Tutela
e Conservazione
•
Gregorio Angelini, Direttore Regionale per i Beni Culturali e
Paesaggistici della Campania
•
Fabio Carapezza Guttuso, Presidente della Commissione
Speciale Permanente per la Sicurezza del Patrimonio Culturale Nazionale
•
Massimo Cruciotti, Associazione SOS Archivi e Biblioteche
•
Maurizio Savoja, Soprintendente archivistico per la Lombardia
on line
ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO
- ROMA
UN VIAGGIO NELL’ITALIA DEL SECONDO
NOVECENTO:
DAGLI ARCHIVI ALL’ARCHITETTURA
in occasione della IV Giornata nazionale degli Archivi di Architettura
venerdì 30 maggio 2013
ore 15.00 - 19.00
ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO
Roma, piazzale degli Archivi n.27
www.acs.beniculturali.it
La IV Giornata nazionale degli archivi di architettura conferma l’impegno
di AAA/Italia nella sensibilizzazione ai valori del patrimonio culturale del
Paese, a partire da quello più recente e più fragile.
Il "Viaggio nell’Italia del secondo Novecento" prosegue negli istituti che
aderiscono alla rete nazionale di AAA/Italia, dal Veneto alla Sicilia, passando da Bologna, Firenze e Roma.
I documenti tratti dagli archivi di architettura pubblici e privati ci guideranno alla scoperta di progetti e opere di qualità nella città e nel paesaggio contemporanei. Modelli e disegni, fotografie e filmati, ma anche
lettere e documenti tecnici saranno i testimoni di una stagione viva della
cultura del nostro Paese, qual è quella che ha avuto origine dalla ricostruzione nel secondo dopoguerra.
In tale ottica proponiamo che sarà affrontato il tema della giornata nazionale: la progettazione e costruzione dello spazio pubblico nella città
del Novecento.
L’incontro vuole costituire un valido aggiornamento degli itinerari del progetto di ‘Viaggio nell’Italia del secondo Novecento: dagli archivi all’architettura’ che è ora inserito nel Protocollo di intesa siglato con le
direzioni generali degli Archivi e dell’Architettura contemporanea.
A Roma sarà l’ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO ad ospitare
l’evento centrale della giornata, con una tavola rotonda chiamata ad arricchire la mappa delle qualità e delle emergenze e a discutere le strategie per avvicinare i cittadini ad un patrimonio poco amato e per questo
non tutelato.
PROGRAMMA del 30.05.2014
Ore 15 saluti
Agostino Attanasio Sovrintendente Archivio Centrale dello Stato
Apertura dei lavori
Antonello Alici Presidente AAA/Italia
Donato Tamblè Soprintendente archivistico per il Lazio
Ore 16.00 Tavola rotonda
Viaggio nell’Italia del secondo Novecento. Dagli archivi all’architettura
Introduce o coordina
Elisabetta Reale Direzione Generale per gli Archivi – Soprintendenza
archivistica per il Lazio, vice Presidente AAA/Italia
Intervengono
Flavia Lorello Archivio Centrale dello Stato
Dall’ideazione alla realizzazione: il racconto dello spazio pubblico attraverso la documentazione del Novecento
Nadia De Conciliis Archivio Centrale dello Stato
La progettazione dello spazio pubblico nella riqualificazione dei centri
storici
Margherita Guccione Fondazione MAXXI, MAXXI Architettura
Lo spazio pubblico negli archivi di architettura del MAXXI
Pietro Cefaly Casa dell’architettura di Latina
La rappresentazione dell'auctoritas. Il carattere dello spazio
Pubblico attraverso i progetti di O. Frezzotti per Littoria, non realizzati
Roberto Faraone Ordine degli architetti di Roma
Sergio Lenci e lo spazio pubblico, connessioni spaziali e percettive dall’edificio al paesaggio urbano
Sergio Zevi Archivio Luigi Piccinato, DATA La Sapienza
Una realtà urbana sostenibile: il quartiere di Bellavista di Luigi Piccinato
a Ivrea
Leonardo Rignanese, Francesca Calace Istituto Nazionale di Urbanistica
L’archivio dell’INU
Laura Bertolaccini Accademia Nazionale di San Luca
Mario Ridolfi: progetti per fontane. Roma, Terni, Bologna
Conclude
Antonello Alici Presidente AAA/Italia
AAA/Italia, Associazione nazionale Archivi di Architettura contemporanea è il network tematico di enti, istituzioni, università, privati e studiosi,
costituitosi a Venezia nel 1999 per promuovere la conservazione e la
valorizzazione del patrimonio archivistico nazionale relativo alla cultura
architettonica diffuso nel territorio. Ad oggi l’Associazione conta 36 istituzioni tra i suoi soci effettivi e 95 persone fisiche quali soci sostenitori.
AAA/Italia
[email protected] / www.aaa-italia.org
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- Maggio 2014
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DATA NEWS
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- Maggio 2014
ARCHIVIO DI STATO DI ROMA
L’archivio è aperto: la forza delle
memorie
II edizione
8 maggio 2014
Per il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, che quest’anno si celebrerà alla Camera dei deputati il 9 maggio, nella giornata
dell’8 maggio nella sede dell’Archivio di Stato di Roma a S. Ivo alla Sapienza si terrà la seconda edizione della manifestazione L’archivio è
aperto: la forza delle memorie.
I promotori dell’iniziativa sono il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la Direzione generale per gli archivi, l’Archivio di Stato
di Roma, il Centro documentazione Archivio Flamigni, la Rete degli Archivi per non dimenticare, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e
della Ricerca, la Regione Lazio. Partecipa il Comune di Roma.
Dopo il versamento anticipato del processo Moro e delle lettere scritte
da Moro durante il sequestro, presentate l’anno scorso, in questa edizione sarà proposta la documentazione recentemente versata dalla Procura della Repubblica di Roma sempre relativa al sequestro Moro: le
fotocopie originali del memoriale sequestrate a Milano nell’ottobre del
1990.
Oggetto di una trascrizione di Francesco Biscione del 1993 e di uno studio analitico di Miguel Gotor del 2011, il testo scritto da Moro in risposta
alle domande dei suoi sequestratori non è noto in originale, ma solo
nella versione delle fotocopie eseguite dai responsabili del sequestro e
dell’assassinio di Moro; è stato prevalentemente studiato finora su riproduzioni. Ora entra a far parte di quel grande patrimonio di fonti della
nostra storia costituito dalle carte giudiziarie relative agli anni delle stragi
e del terrorismo, in corso di versamento agli Archivi di Stato.
Nella sala Alessandrina sarà esposto un percorso documentario dal titolo Aldo Moro. Ritratti della Repubblica: dal dopoguerra al memoriale
costituito da foto dagli anni Cinquanta agli anni Settanta e poi dagli originali delle due polaroid del sequestro, da alcuni dei comunicati delle
Brigate rosse e da una selezione di fogli del memoriale di Moro.
Giancarlo Siani, ucciso nel 1985.
per informazioni: Antonella Parisi - Simonetta Ceglie
06.68190895- [email protected]
Archivio di Stato di Roma – Corso del Rinascimento, 40 – 00186 Roma
Tel. 06/68190866, Fax 06/68190871
e-mail [email protected] - sito web: http://www.archiviodistatoroma.beniculturali.it/
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“Territorio e patrimonio culturale:
beni comuni”
Alle ore 10.00 si inizierà nella Sala Alessandrina con gli interventi di Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo; Roberto Reggi, sottosegretario di
Stato del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca; Nicola
Zingaretti, presidente della Regione Lazio; Ignazio Marino, sindaco di
Roma Capitale; Eugenio Lo Sardo, direttore dell'Archivio di Stato di
Roma; Paola Carucci, soprintendente all'Archivio storico del Quirinale;
Mauro Tosti Croce, direttore del Servizio studi e ricerca - Direzione generale per gli archivi. Michele Di Sivo, dell’Archivio di Stato di Roma,
presenterà il percorso espositivo.
Si annuncerà la formazione di un gruppo di lavoro per l’edizione critica
del memoriale di Moro, formato da Sergio Flamigni, Miguel Gotor, Francesco Biscione, Michele Di Sivo, Ilaria Moroni, Stefano Twardzik.
Dalle ore 11.30 nel cortile di S. Ivo alla Sapienza sarà presentato il concorso Memorie in un flash sotto l'Alto Patronato della Presidenza della
Repubblica e bandito dalla Rete degli archivi per non dimenticare.
Con il coordinamento di Benedetta Tobagi interverranno Lidia Ravera,
assessore alla cultura e alle politiche giovanili della Regione Lazio; Cinzia Venturoli, responsabile della didattica per la Rete degli archivi per
non dimenticare; Ilaria Moroni, direttrice del Centro documentazione
Archivio Flamigni e saranno premiati i lavori scelti, tra i partecipanti al
concorso, dalla commissione formata da Emiliano De Maio (Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca); Letizia Cortini (Fondazione Aamod, Scuola di specializzazione in beni archivistici e librari “La
Sapienza”); Elvira Grantaliano (Archivio di Stato di Roma); Francesca
Mancini (Regione Lazio).
I vincitori di questa edizione sono:
Tra ricordo, memoria e partecipazione: la strage di piazza della Loggia
nel quarantennale dell’evento,
Scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri”
classe II E
Calcinato (Brescia) - referente prof.ssa Laura Butti
Chi era Emanuele Petri
Istituto Tecnico Economico Tecnologico “Aldo Capitini - Vittorio Emanuele II - Arnolfo di Cambio” classe IV B
Perugia - referente prof.ssa Maria Domenica Morini
2 agosto 1980
Istituto superiore d’arte “Venturi”
Classe V H
Modena - referente prof.ssa Maria Carolina Cappucci
Menzione speciale per
Memorie sul binario vivo
Centro Culturale Giovanile “Pianoro Factory”
Pianoro (Bologna) - referente Riccardo Lenzi.
Dopo la presentazione del volume Le storie e i volti. Le vittime del terrorismo e della violenza politica del Lazio, realizzato dalla Regione
Lazio, verrà conferito un riconoscimento al giornalista Maurizio Torrealta
per il suo lavoro d'inchiesta sull'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin
avvenuto in Somalia nel 1994 e a Paolo Siani, presidente della Fondazione Polis della Regione Campania, fratello del giornalista de Il Mattino,
Nell’ambito del programma culturale della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Roma, il giorno 28 maggio
alle ore 16.00 presso la Sala Alessandrina avrà luogo l’iniziativa Territorio e patrimonio culturale: beni comuni, dibattito sul tema del governo
del territorio, con particolare riguardo all’integrità del paesaggio, e della
tutela dei beni culturali.
Sono due questioni tra loro connesse e di fondamentale importanza non
solo per le ragioni della tutela sancite dall’articolo 9 della Carta Costituzionale. Le straordinarie qualità storiche e culturali del paesaggio e delle
città italiane, infatti, devono essere le risorse fondamentali per un’inversione di prospettiva economica e sociale.
Dopo gli anni della grande espansione edilizia che ha profondamente
alterato il paesaggio e l’assetto morfologico delle città, la crisi finanziaria
e ambientale in atto deve spingere verso una profondo ripensamento
del generale approccio culturale e degli strumenti di intervento nel
campo del governo del territorio e della tutela dei beni culturali.
Per avviare questa impegnativa sfida, due volumi editi di recente, Il territorio bene comune degli italiani di Paolo Maddalena (Donzelli editore, 2014) e Istruzioni per l'uso del futuro. Il patrimonio culturale e
la democrazia che verrà di Tomaso Montanari (editore Minimun Fax,
2014), rappresentano una preziosa occasione di discussione e di approfondimento su come custodire, preservare e ricostituire quello che
dovrebbe essere per ogni cittadino uno dei beni più preziosi: il mondo
in cui viviamo.
All’introduzione di Eugenio Lo Sardo, direttore dell’Archivio di Stato di
Roma, seguiranno gli interventi di Paolo Maddalena, vicepresidente
emerito della Corte Costituzionale, Tomaso Montanari, professore as-
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DATA NEWS
sociato di Storia dell'arte moderna presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”, Paolo Berdini, urbanista ed editorialista, Alberto Lucarelli, professore ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università
degli studi di Napoli “Federico II”.
Archivio di Stato di Roma – Corso del Rinascimento, 40 – 00186 Roma
Tel. 06/68190866, Fax 06/68190871
e-mail [email protected] - sito web: http://www.archiviodistatoroma.beniculturali.it/
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Per la celebrazione del 70° anniversario della liberazione di Roma dal
4 al 6 giugno 2014 presso l'Archivio di Stato di Roma si terrà l'evento
multimediale
"Ereditare la memoria. 4 giugno
1944: Roma libera!"
a cura di
Luigi Arbia, Monica Calzolari e Mariacristina Dioguardi.
L'Archivio di Stato di Roma, l'Istituto Comprensivo Statale "Piazza Forlanini", l'Istituto Statale d'Istruzione Superiore "Caravaggio" di Roma, il
Liceo Scientifico Statale "Lucio Anneo Seneca", il Liceo Scientifico Statale "Louis Pasteur" di Roma, il Liceo Classico e Liceo Musicale "Chris
Cappel College" di Anzio e l'Istituto d'Istruzione di Stato per i Servizi
Commerciali e Socio-Sanitari "Maffeo Pantaleoni" di Frascati presenteranno
le interpretazioni delle fonti storiche e documentarie realizzate
dagli studenti che hanno partecipato alle visite e ai laboratori
didattici organizzati dal Servizio educativo nell'a.s. 2013-2014.
on line
- Maggio 2014
dell'inclusione e dell'esclusione.
3. ESPOSIZIONE dei lavori artistici realizzati dagli studenti dell'I.S.I.S.
"Caravaggio" ex Liceo Artistico Roma 1 - Museo Artistico Industriale sul
tema "Segni e colori per ricordare la Resistenza".
Ore 12,00 - "Canti di Resistenza e Liberazione", Giovanna Marini (voce
e chitarra) e il Coro di Inni e Canti di Lotta
Ore 14,00 - "Roma città aperta" di Roberto Rossellini
Presentazione a cura di Franca Farina, archivista della Cineteca Nazionale
Proiezione del film nella versione restaurata
Ore 10,00-12,00 - Visite alla mostra multimediale "Ereditare la memoria.
4 giugno 1944: Roma libera!"
Ore 16,00 - "I lumi della follia". 100 anni del Santa Maria della Pietà:
rappresentazione teatrale tratta dalla documentazione storica dell'ex
manicomio di Roma. Ideata e diretta da Marco Belocchi, Alessandro Rubinetti, Paola Surace. Accompagnamento musicale di Flavio Malatesta
(violoncello)
6 giugno 2014
A partire dalle ore 9,30 fino alle ore 16,00, si snoderà un percorso della
memoria sul tema della liberazione di Roma dall'occupazione nazi-fascista, realizzato con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale e della Scuola Popolare di Musica
del Testaccio.
ore 9.30 - Saluti e introduzione
Monica Calzolari, Responsabile del Servizio educativo dell'Archivio di
Stato di Roma
Ore 9,45 - "Mi sento stringere l'anima". Lettere di un condannato a morte
della Resistenza, accompagnate dalle voci di Francesca Ferri, Mariella
Gaeta Pantusa, Patrizia Rotonda, Lucia Staccone, con canti d'improvvisazione e tradizione italiana
Ore 10,15 - Gli studenti raccontano…
"Pietre d'inciampo": presentazione storica realizzata dagli studenti della
classe V G del Liceo Scientifico Statale "Lucio Anneo Seneca" di Roma
"Qui vivono per sempre: la storia della banda Spunticcia": drammatizzazione tratta dai documenti originali conservati presso l'Archivio di
Stato di Roma, a cura di Beatrice Dell'Orefice, Federica Forte, Anita
Grieco, Giorgia Maccarini, Sara Maurici, Claudia Pittaccio, Alice Tulli,
studentesse dell'Istituto d'Istruzione di Stato per i Servizi Commerciali
e Socio-Sanitari "Maffeo Pantaleoni" di Frascati
Ore 11,00 - "Resistenza e Liberazione", Sara Modigliani (voce) e Gabriele Modigliani (chitarra)
Ore 14,00 - "Roma città aperta" di Roberto Rossellini: Proiezione
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Per informazioni:
Archivio di Stato di Roma. Servizio Educativo
tel. 06-68190830-75-76 - e-mail: [email protected]
http://www.archiviodistatoroma.beniculturali.it/
https://www.facebook.com/vivarchivio?ref=hl
http://archivivo.blogspot.it/
PROGRAMMA
A partire dalle ore 9,30 fino alle ore 16,00, si snoderà un percorso della
memoria sul tema della liberazione di Roma dall'occupazione nazi-fascista, realizzato con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale e della Scuola Popolare di Musica
del Testaccio.
ore 9.30 - Indirizzi di saluto
Eugenio Lo Sardo, direttore dell'Archivio di Stato di Roma
Gianfranca Rainone, responsabile del S'Ed - Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio
ore 10.00 - Interventi introduttivi
Luigi Arbia e Maria Cristina Dioguardi, Archivio di Stato di Roma
Federico Fruscella, Liceo Scientifico Statale "Louis Pasteur" di Roma
Marcello Mele, Istituto d'Istruzione Superiore Statale "Caravaggio" di
Roma
Ore 10,30 - Gli studenti raccontano…
"Pietre d'inciampo": presentazione storica realizzata dagli studenti della
classe V G del Liceo Scientifico Statale "Lucio Anneo Seneca" di Roma
"Qui vivono per sempre: la storia della banda Spunticcia": drammatizzazione tratta dai documenti originali conservati presso l'Archivio di
Stato di Roma, a cura di Beatrice Dell'Orefice, Federica Forte, Anita
Grieco, Giorgia Maccarini, Sara Maurici, Claudia Pittaccio, Alice Tulli,
studentesse dell'Istituto d'Istruzione di Stato per i Servizi Commerciali
e Socio-Sanitari "Maffeo Pantaleoni" di Frascati
ore 11,00 - Inaugurazione della mostra multimediale "Ereditare la memoria. 4 giugno 1944: Roma libera!"
Gli studenti guideranno il pubblico nella visita del percorso espositivo
articolato in tre sezioni:
1. MOSTRA DOCUMENTARIA dei documenti tratti dai fascicoli utilizzati
nel corso del laboratorio didattico.
2. INSTALLAZIONE MULTIMEDIALE E INTERATTIVA realizzata dagli
studenti del Laboratorio di storia del Liceo Scientifico Statale "Louis Pasteur" di Roma, contenente i risultati del progetto di ricerca storico-documentaria svolto nel corso degli ultimi anni sul tema del 'recinto',
Archivio di Stato di Roma - Servizio valorizzazione
Corso del Rinascimento 40 - 00186 Roma - Tel. 06/68190895-30-38,
Fax.06/68190871
e-mail [email protected] - sito web
http://www.archiviodistatoroma.beniculturali.it/
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ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI
- ROMA
L’ordine camaldolese dal Medioevo all’età contemporanea nelle fonti degli
Archivi di Stato italiani
Venerdì 30 Maggio 2014
Giornata di studio
Accademia Nazionale dei Lincei - Roma
Palazzo Corsini - via della lungara 10
DATA NEWS
on line
- Maggio 2014
Mattina Ore 9,30
Presiede e introduce
Giuseppe M. Croce, Archivio Segreto Vaticano
• Paolo Cozzo (Università di Torino)
I fondi camaldolesi negli archivi pubblici di Piemonte e Lombardia
• Massimo Scandola (Università di Siena)
Documenti e fonti per la storia camaldolese negli Archivi di Stato veneti
• Claudia Foschini (Biblioteca Classense di Ravenna)
Abbazia di S. Apollinare in Classe. Un archivio da ricomporre: il fondo
archivistico all’Archivio di Stato di Ravenna e i documenti conservati alla
Biblioteca Classense e all’Archivio Storico Comunale di Ravenna
• Enrico Angiolini (Archivio di Stato di Modena)
L’Abbazia della Vangadizza fra gli Archivi di Stato di Modena e Rovigo
e le carte camaldolesi nell’Archivio di Stato di Bologna
Pausa / Buffet
Saluti della presidenza dell’Accademia dei Lincei
Pomeriggio Ore 15,00
Presiede Diana Toccafondi
Sovrintendenza archivistica per la Toscana
• Andrea Cicerchia (Università di Urbino)
I fondi camaldolesi negli Archivi di Stato delle Marche. Analisi documentaria e percorsi di ricerca
• Marina Laguzzi - Benedetta Rivalta
(Archivio di Stato di Firenze)
I fondi camaldolesi negli Archivi di Stato toscani
• Paola Monacchia (Archivio di Stato di Perugia)
I fondi camaldolesi a Perugia e Gubbio
• Lucia Merolla (Istituto per il Catalogo Unico - Roma)
Carte camaldolesi all’Archivio di Stato di Roma
Conclusioni
Cosimo Damiano Fonseca
Accademia Nazionale dei Lincei
Informazioni:
p. Ugo Fossa - Monastero di Camaldoli
52014 Camaldoli (Arezzo) - tel. +39 0575 556012
[email protected]
Accademia Nazionale dei Lincei
via della Lungara, 10 - 00165 Roma
tel. +39 06 6868223
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Andrea Cantile - Istituto Geografico Militare
Introduzione ai lavori
Carla Masetti - CISGE; Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci”
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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI
ROMA TRE - ROMA
Ottavo seminario di studi storico-cartografici
Dalla mappa al GIS
Per un Atlante della Grande Guerra
Roma, 21-22 maggio 2014
Sala del Consiglio del Dipartimento di Studi Umanistici
Università degli Studi Roma Tre
Via Ostiense, 234/236 (metro B, fermata “Marconi
Tema conduttore dell’ottavo seminario di studi storico-cartografici “Dalla
mappa al GIS” è la ricorrenza del centenario della Prima Guerra Mondiale, da cui il sottotitolo Per un Atlante della Grande Guerra. È intenzione degli organizzatori non solo di proporre spunti e favorire riflessioni
sull’utilizzo dei laboratori geocartografici universitari come sostegno alla
didattica e alla ricerca, ma in particolare, riunendo studiosi provenienti
da più aree disciplinari, di ipotizzare alcune linee guida per una possibile
collaborazione a un progetto comune, finalizzato alla realizzazione di
un Atlante della Grande Guerra.
In considerazione del carattere interdisciplinare del Seminario, la definizione delle sessioni al suo interno è alquanto varia e privilegia tanto
ambiti di ricerca con stretto riferimento alle trasformazioni prodotte sul
territorio prima, durante e dopo lo svolgimento del conflitto, quanto tematiche relative al recupero, tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale della “memoria storica” della Prima Guerra Mondiale,
attraverso anche l’utilizzo delle più recenti tecnologie (allestimento di
siti web e di portali, ideazione di percorsi virtuali con i GIS, condivisione
di base dati on line, …).
L’incontro, come ogni anno, è articolato in una serie di interventi distribuiti in più sessioni; accanto ad esse è prevista anche una sessione poster, collegata all’argomento delle due giornate di studio e finalizzata
alla presentazione di ricerche in corso e di lavori con taglio più circoscritto.
Mercoledì 21 maggio 2014
Sala del Consiglio del Dipartimento di Studi Umanistici
9,30 - Saluti istituzionali
Francesca Cantù - Prorettore vicario
Mario De Nonno - Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici
Franco Farinelli - Associazione dei Geografi italiani
Giuseppe Scanu - Associazione Italiana di Cartografia
Gino De Vecchis - Associazione Italiana Insegnanti di Geografia
Sergio Conti - Società Geografica Italiana
Lidia Scarpelli - Società di Studi Geografici
10,30 - I SESSIONE
Coordina CLAUDIO CERRETI
Elena Dai Prà, Davide Allegri Università di Trento
L'occhio indiscreto del nemico. Spionaggio francese sulla frontiera tirolese alla vigilia della Grande Guerra
Matteo Proto Università di Bologna
Lo spartiacque alpino e il confine della Nazione: le basi geografiche e
cartografiche della Grande Guerra
Carlo A. Gemignani, Luisa Rossi, Valentina De Santi Università di
Parma; Università di Genova - EHESS, Paris
Intorno al 1914-1918. Le frontiere italiane viste dalla Francia
11,30 - coffee break
Laura Cassi Università di Firenze
La geografia fiorentina negli anni della Grande Guerra
Luciano Gallinari ISEM-CNR
L'immagine della Grande Guerra nella pubblicistica italo-argentina
Mariarosa Rossitto Sapienza, Università di Roma
«Il Piccolissimo» (1917-1919): educazione, assistenza civile e propaganda nelle pagine di un «giornalino di guerra»
Ottavo seminario di studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS
15,00 - II SESSIONE
Coordina ANNA GUARDUCCI
Monica Ronchini Fondazione Museo storico del Trentino
Dal Trentino a Pechino: itinerari e incontri forzati nelle pieghe di un conflitto davvero mondiale
Michele Castelnovi Centro Studi Martino Martini di Trento
Luoghi e tempi della Grande Guerra: una gamma di opportunità per gli
studi storico geografici
Simonetta Conti Seconda Università di Napoli
Cartografia, meteorologia e guerra
Simone Bozzato, Pierluigi Magistri, Patrizia Pampana, Michele Pigliucci Università di Roma Tor Vergata; Società Geografica Italiana
Gli itinerari della Grande Guerra
16,20 - coffee break
Roberto Reali, Alessandro Ricci CNR; Università di Roma Tor Vergata
Cartografi e matematici: le nuove modalità nell’uso dell’artiglieria nel
primo conflitto mondiale
Manlio Piva, Daniele Agostini Università di Padova
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“Geolocalizziamo la Grande Guerra”: una sperimentazione didattica nelle scuole
Pier Vittorio Buffa, Nicola Maranesi
Gruppo editoriale “L’Espresso”; Archivio Diaristico Nazionale
Un’iniziativa del Gruppo Espresso e dell’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano.
Viaggio in trincea con i diari dei soldati
Maura Medri Università Roma Tre
Archeologia della Grande Guerra: metodi e ricerche recenti
DATA NEWS
on line
- Maggio 2014
ARCHIVIO DI STATO DI RIETI
Giovedì 22 maggio 2014
Sala del Consiglio del Dipartimento di Studi
Umanistici
9,30 - III SESSIONE
Coordina PAOLA PRESSENDA
Massimo Rossi Fondazione Benetton Studi
Ricerche
Geografi e paesaggi geografici nell'Italia in
guerra
Leonardo Rombai Università di Firenze
La Grande Guerra e la geografia italiana coeva
Nicola Labanca Università di Siena
Le geografie degli storici. Rileggendo alcuni
classici
Luisa Carbone, Antonio Ciaschi IBAF-CNR;
Università della Tuscia
La Grande Guerra vista dall'alto
10,50 - coffee break
Paolo Plini, Anna Villari, Luigi Cailotto CNR;
Presidenza del Consiglio dei Ministri; Associazione Nazionale Alpini
Un GIS sui luoghi della Grande Guerra
Alessandro Cecili, Giancarlo Della Ventura
Università Roma Tre
Ripercorrere i sentieri della Grande Guerra in
modalità Street View. Le fortificazioni di Monte
Ragogna
Mauricio Nicolas Vergara Università di Padova
Geografia militare della Grande Guerra: alcuni
casi di studio sul fronte dolomitico
12,45-13,15 - presentazione poster
Davide Allegri, Stefano Sega – Università di
Trento
Salvatore Amaduzzi – Università di Udine
Aldino Bondesan, Nico Dalla Libera, Francesco Ferrarese – Università di Padova
Gustavo Corni, Alessandro Salvador, Alessandro Chebat – Università di Trento
Paolo Mazzeo – Università di Messina
Ottavo seminario di studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS
15,00 - IV SESSIONE
Coordina NICOLA LABANCA
Sergio Zilli Università di Trieste
Dal fronte Carso/Isonzo all'Est del Nordest: le
modifiche del paesaggio nell’odierno Friuli Venezia Giulia a seguito della Grande Guerra
Anna Guarducci Università di Siena
La cartografia della Grande Guerra nell'Archivio di Stato e nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze
Luisa Spagnoli, Nadia Fusco ISEM-CNR;
Università di Roma Tor Vergata
La rappresentazione geografica della Grande
Guerra: il caso dei Balcani
Edoardo Boria Sapienza, Università di Roma
La cartografia come strumento di comunicazione politica. 1914-1918: la guerra nelle carte
geografiche, la guerra con le carte geografiche
16,20 - coffee break
Astrid Pellicano Seconda Università di Napoli
La Prima Guerra Mondiale tra satira e caricatura nella cartografia 1870-1914
Lucia Morganti, Valentina White, Carla Masetti Restauratrici e storiche dell’Arte; Università Roma Tre
Storie e geografie della Grande Guerra. I dipinti murali di Oppo e Santagata alla Casa
Madre dei Mutilati e Invalidi di Guerra a Roma
Sandro Flaim, Valentina Barbacovi, Pietro
Dalprà Soprintendenza per i beni architettonici
ed archeologici - Provincia autonoma di Trento
Progetto Grande Guerra: recupero, catalogazione, censimento e valorizzazione dei beni
della Prima Guerra Mondiale
Franco Nicolis Ufficio Beni archeologici - Provincia autonoma di Trento
Archeologia della Grande Guerra in ambiente
glaciale tra ricerca scientifica e memoria collettiva. Il caso di Punta Linke
Contatti
[email protected] - [email protected] - 06 5733 8574
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ARCHIVIO DI STATO DI
PESCARA
Argentina, anni Trenta
L'Archivio di Stato di Pescara, in collaborazione con Italia Nostra - Onlus L. Gorgoni - Pescara, presenta la mostra Argentina, anni
Trenta. Viaggio fotografico dell'ing. Aldo d'Ormea tra Vecchio e Nuovo Mondo. A cura del nipote Aldo d'Ormea.
Inaugurazione della Mostra lunedì 19 maggio
2014, ore 11,30.
La mostra resterà aperta al pubblico fino al 19
settembre dal lunedì al giovedì dalle 8,30 alle
16,30 e venerdì dalle 8,30 alle 13,30.
Redattore: ANGELA MARIA APPIGNANI
Informazioni Evento:
19 settembre 2014
Pescara, Archivio di Stato, via De Titta, 1
Orario: dal lunedì al giovedì: 8,30 / 13,30; venerdì: 8,30 / 13,30
Telefono: 085 4549724 - Fax: 0854549724
E-mail: [email protected]
Sito web: http://archiviodistatopescara.beniculturali.it
*
Presentazione e inaugurazione conclusione progetto
di restauro dell'opera di
Julian Opie.
In collaborazione con AURUM e con l'Istituto
Bellisario Misticoni, l'Archivio di Stato di Pescara presenta al pubblico il restauro dell'opera
murale di Julian Opie
alle ore 11,30.
L'inaugurazione sarà preceduta da un incontro
che avrà luogo presso la sala F.P. Tosti
Redattore: ANGELA MARIA APPIGNANI
Informazioni Evento:
19 maggio 2014
DATA NEWS
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- Maggio 2014
Pescara, AURUM e Archivio di Stato, via de Titta, 1
Orario: 11.00
Telefono: 085 4549724 - Fax: 085 4549724
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archiviodistatopescara.beniculturali.it
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BIBLIOTECA PROVINCIALE
“M. DELFICO” - TERAMO
Ammalò di testa. Storie del manicomio di
Teramo (1880-1931)
creato da Ufficio di Staff al Segretario Generale - Direzione Generale B6 - Mediateca
Martedì 13 maggio, alle ore 17,00, presso la Corte Interna della Biblioteca "Dèlfico" verrà presentato il libro di Annacarla Valeriano, Ammalò
di testa. Storie del manicomio di Teramo (1880.1931), (Roma, Donzelli, 2014).
sonali e collettive. Basato su fonti inedite, dagli scritti censurati dei ricoverati alle cartelle cliniche e ai carteggi della direzione medica con soggetti istituzionali, questo studio conferisce spessore e profondità alle
vicende di una struttura che è entrata a far parte dell’identità culturale
del territorio, restituendo dignità a uomini e donne dimenticati dalla storia.
Annacarla Valeriano è assegnista di ricerca di Storia contemporanea
all’Università degli Studi di Teramo. Le sue attività di ricerca si concentrano sulla storia sociale, sulla storia della psichiatria e sull’impiego delle
fonti audiovisive nella storia. Nel 2004 ha contribuito a fondare l’Archivio
audiovisivo della memoria abruzzese dell’Università di Teramo.
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ARCHIVIO DI STATO DI AVELLINO
Presentazione del libro di Marisa Bellucci
“Maria de Cardona, contessa di
Avellino: una nobildonna italo spagnola nella Napoli del Cinquecento”.
Ne discuteranno
Guido Crainz, Università di Teramo
Filippo Maria Ferro, Università di Chieti
Francesco Saverio Moschetta, Medico-Psichiatra
Introdurrà Luigi Ponziani, Direttore della Biblioteca "M. Dèlfico"
Presiederà Luciano D'Amico, Magnifico Rettore dell'Università di Teramo
Sarà presente l' Autrice
Dalla quarta di copertina: Sul finire dell’Ottocento, in un contesto scandito dalla povertà, dal vagabondaggio e dalle trasgressioni dei costumi,
fu aperto a Teramo il manicomio Sant’Antonio Abate, destinato a diventare uno dei più importanti dell’Italia unita. In uno studio affascinante e
documentato, Annacarla Valeriano ripercorre le vicende di questo caso
esemplare, analizzando gli scambi reciproci fra l’istituzione medica e la
società e mostrando come il processo di medicalizzazione abbia portato
alla fondazione di uno «spazio» preposto al controllo, alla gestione e al
«recupero» delle fasce marginali. Ma il manicomio rappresentò anche,
per l’Abruzzo, una straordinaria opportunità economica, trasformandosi
nella più importante azienda del territorio. La «poliedricità» della struttura teramana emerge soprattutto quando ci si sofferma su ciò che si
staglia alle spalle degli internamenti: i traumi e i cambiamenti tumultuosi
che hanno percorso la società si traducono spesso in forme di alienazione mentale che il manicomio ha finito per amplificare. Centrale è il
ruolo svolto dall’istituzione nella costruzione storica del «malato»: in
questo processo, la scienza psichiatrica e le tradizioni popolari contribuiscono alla definizione del malato di mente come categoria sociale a
sé. In questo libro, le storie di vita sono il punto d i partenza di un racconto che investe l’intera storia nazionale: l’emigrazione, il consolidamento dello Stato unitario e la leva obbligatoria hanno inciso
profondamente sugli immaginari collettivi e individuali, così come l’esperienza della guerra. Il conflitto mondiale compare filtrato dalle menti stravolte e sconvolte dei soldati, accolti nel manicomio insieme ai civili e ai
profughi, rivestendo un ruolo cruciale nella definizione delle identità per-
Venerdì 9 maggio 2014 alle ore 17.30, presso la sede dell'Archivio di
Stato di Avellino - in via Verdi, n. 17 - dell'ex carcere Borbonico di Avellino, Carlo Guardascione, Francesco Barra, Generoso Picone presenteranno il volume di Marisa Bellucci , funzionario archivista, “Maria de
Cardona, contessa di Avellino ”, una nobildonna rinascimentale vissuta
nella Napoli del Cinquecento, edito da Il Terebinto edizioni.
Il lavoro, frutto di attenta ricerca archivistica e bibliografica ed eseguito
con scrupolosa cura, ricostruisce la vicenda biografica (1509/1563) di
una “donna al potere”, Maria de Cardona, contessa di Avellino, discendente da una nobilissima famiglia catalana, sposa di Francesco d’Este
nonché donna di vasta cultura e profonda fede, celebrata da scrittori ed
intellettuali dell’epoca e paragonata alle più famose figure femminili quali
Vittoria Colonna e Giulia Gonzaga.
Lo studio approfondisce non solo la storia personale e familiare, non
sempre felice, della de Cardona ma anche il suo operato nella gestione
dei feudi. La contessa dimostrò un’ attenzione costante al bene comune
ed alla crescita spirituale ed economica dei suoi “poveri vassalli”, non
da padrona o despota, ma come una intelligente e colta signora, avviando, durante i 50 anni circa del suo governo, trasformazioni urbanistico - economiche, che avrebbero conosciuto compimento sotto il lungo
principato dei Caracciolo.
La documentazione archivistica e libraria, relativa al secolo XVI sarà
presente in mostra e verterà sull’argomento oggetto dell’incontro.
Redattore: AMALIA DELLA SALA
Informazioni Evento:
09 maggio 2014
Avellino, Archivio di Stato, via Verdi, 15/17
Orario: 17.30
Telefono: 0825779111 - Fax: 0825779516
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.asavellino.beniculturali.it
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“BOCCACCIO incontra CHAUCER”.
Talk sull’eco delle manifestazioni per il
settecento boccacciano.
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DATA NEWS
L'Archivio di Stato di Avellino partecipa all’evento rievocativo del settimo
centenario della nascita di Giovanni Boccaccio con un’iniziativa che si
terrà venerdì 6 giugno dalle ore 17,30 alle ore 19.00, presso la sede
dell'Archivio di Stato di Avellino - in via Verdi, n. 17 - dell'ex carcere Borbonico di Avellino, proposta dall’Associazione Culturale Italo - Britannica
di Avellino.
La manifestazione dal titolo “BOCCACCIO incontra CHAUCER”. Talk
sull’eco delle manifestazioni per il settecento boccacciano sarà dedicata
alle relazioni tra Giovanni Boccaccio e Geoffrey Chaucer.
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- Maggio 2014
tane all’Esposizione di Parigi 1900 coordinamento scientifico Francesco
Di Vaio, coordinamento organizzativo Marina Azzinnari.
La Mostra del Patrimonio Culturale Storico-Artistico delle Scuole resterà
aperta dal 2 aprile all’8 maggio 2014 nel chiostro del Platano; la mostra
su Le scuole napoletane all’Esposizione di Parigi resterà aperta dal 2
aprile al 30 maggio 2014 nella Sala dei Catasti.
Scuole e gruppi possono visitare le mostre su prenotazione.
Redattore: GIULIANA RICCIARDI
Informazioni Evento:
Dal 02 aprile 2014 all’ 08 maggio 2014
Archivio di Stato, Piazzetta Grande Archivio, 5
Orario: lunedì, mercoledì e giovedì ore 9.30 e 11.30 con prenotazione
obbligatoria per scuole e associazioni
Telefono: 0815638301; 0815638330
E-mail: [email protected]
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Programma dell’incontro
Relatori:
• prof. Stefano MANFERLOTTI ( Università di Napoli Federico II)
• prof. Paolo SAGGESE ( Centro di Documentazione sulla Poesia del
Sud)
Interventi:
• dott.ssa Michelina SESSA (Archivio di Stato)
• prof.ssa Lina NIGRO (ACIB).
Redattore: AMALIA DELLA SALA
Informazioni Evento:
06 giugno 2014
Avellino, Archivio di Stato
Orario: 17,30 - 19,00
Telefono: 0825779111 - Fax: 08257799516
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.asavellino.beniculturali.it
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ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI
Mostra del Patrimonio Culturale StoricoArtistico delle Scuole e Le scuole
napoletane all’Esposizione di Parigi 1900
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ARCHIVIO DI STATO DI SALERNO
Mostra
I giornali locali 1914 - 1915
Mercoledì 2 aprile 2014 l’Archivio di Stato di Napoli e l’Associazione
delle Scuole Storiche Napoletane inaugurano le esposizioni Mostra del
Patrimonio Culturale Storico-Artistico delle Scuole e Le scuole napole-
Sabato 10 maggio 2014, alle ore 10, si inaugura, nel salone Bilotti dell'Archivio di Stato di Salerno (piazza Abate Conforti, 7), la mostra Lo
scoppio della guerra e la neutralità nel dibattito pubblico e nella stampa
salernitana. I giornali locali luglio 1914 - maggio 1915, che resterà
aperta fino a tutto il maggio 2015. Interviene il prof. Luigi Rossi dell'Università degli Studi di Salerno.
Allo scoppio della prima guerra mondiale, il 23 luglio 2014, seguì per
l'Italia quasi un intero anno di "neutralità", in cui l'intero paese restò sospeso e diviso fra pacifismo ed interventismo, fra timore e desiderio di
scendere in campo; addirittura, all'inizio, incerto sull'alleato da scegliere.
I nove mesi servirono all'Italia per chiarire la propria posizione rispetto
alle logiche del conflitto e ai rapporti con gli altri Stati in guerra. Attraverso questa esposizione di giornali locali si vuole mostrare il dibattito
pubblico sviluppatosi a Salerno e provincia intorno al grande tema dell'intervento armato.
DATA NEWS
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- Maggio 2014
ARCHIVIO DI STATO DI BARI
Le donne tra analfabetismo ed
emancipazione. Dalle carte di
Tommaso Fiore.
ARCHIVIO DI STATO DI BENEVENTO
La mostra è curata da Archivio di Stato di Salerno, Archivio Storico Comunale, Biblioteca Provinciale di Salerno e si inserisce nelle iniziative A
Cento anni dalla Grande Guerra, 1914 - 2014, che vede impegnati l'Archivio Storico del Comune di Salerno, l'Archivio di Stato di Salerno, l'Università di Salerno, la Società di Storia Patria, la Provincia di Salerno
Settore Musei e Biblioteche, l'Istituto Tecnico Industriale "B. Focaccia",
Il Liceo Scientifico "L. da Vinci" e la Scuola Media "T. Tasso".
Archivio di Stato di Salerno
tel. 089 225044; 089 225147
[email protected]
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La Mostra itinerante è stata presentata il 3 dicembre 2013 presso la Biblioteca Centrale “Guglielmo Marconi” del CNR di Roma. Dal 3 al 9
marzo 2014 presso SALA MURAT (Piazza del Ferrarese) - Bari e dal
13 marzo-al 4 maggio 2014 all’ABMC di Altamura.
La Mostra sarà inaugurata il 12 maggio alle ore 10,00
Redattore: FRANCESCA ANNA RITA ESPOSITO
Informazioni Evento:
Dal 12 maggio 2014 al 23 settembre 2014
Prenotazione: Facoltativa
Luogo: Bari, ARCHIVIO DI STATO
Orario: LUN.-VEN.: ORE 9,00-17,00-SABATO: SU PRENOTAZIONE
Telefono: 0802173446;0802173111;0802172450 - Fax: 0802173444
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.bibliotecanazionalebari.beniculturali.it
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DATA NEWS
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- Maggio 2014
ARCHIVIO DI STATO DI BENEVENTO
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ARCHIVIO DI STATO DI COSENZA
Il Santo della carità nella devozione
popolare
chiostro del complesso monumentale dell’ex Convento dei Minimi.
I documenti esposti si riferiscono a momenti del culto e della devozione
popolare verso il Santo della Calabria, nonché alla storia architettonica
del complesso, dal secolo XVI al XX.
La mostra resterà aperta da venerdì 30 maggio a domenica 1 giugno
2014, con i seguenti orari: 9.00-13.00/16.30-20.00.
E’ prevista inoltre l’apertura straordinaria della Sala Studio dell’Istituto
per venerdì 30 maggio dalle ore 16. 30 alle ore 19.30.
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ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO
CALABRIA
Sezione di Archivio di Stato di Locri
Si svolgerà la cerimonia di
intitolazione della Sala di Studio alla
memoria di Padre Stefano De Fiores
In occasione degli annuali festeggiamenti in onore di San Francesco di
Paola, Patrono della Calabria e della gente di mare d’Italia, organizzati
dai Padri Minimi di Cosenza, l’Istituto propone la mostra documentaria
dal titolo “Il Santo della carità nella devozione popolare”, allestita nel
Il giorno 8 maggio 2014 alle ore 11.00 presso la Sezione di Archivio di
Stato di Locri, si svolgerà la cerimonia di intitolazione della Sala di Studio alla memoria di Padre Stefano De Fiores mariologo di fama internazionale, spentosi da circa due anni.
Padre De Fiores ha profuso in passato tutto il suo impegno per far trasferire a Locri il Fondo archivistico relativo a Monsignor del Tufo, pro-
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- Maggio 2014
veniente dall’Archivio di Stato di Ascoli Piceno
dove Monsignor del Tufo era stato trasferito nel
1749, dopo una breve permanenza a Roma.
Nel corso dell’evento, che si aprirà con i saluti
della dott.ssa Mirella Marra, direttore dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria, interverranno il professore Enzo D’Agostino,
deputato di Storia Patria per la Calabria, che
ricorderà Padre Stefano nella sua veste di archivista e il professor Fortunato Nocera, Presidente del Centro Studi “ P. Stefano De
Fiores” di San Luca paese natale dell’illustre
mariologo.
Un bellissimo quadro con l’immagine di Padre
Stefano, generosamente donato alla Sezione
di Locri dal fratello Tito, andrà ad abbellire la
Sala di Studio che prenderà il suo nome.
Redattore: ANNA LAURENDI
Informazioni Evento:
08 maggio 2014
Locri, Sezione Archivio di Stato
Orario: 11,00
Telefono: 096422163
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archiviodistatoreggiocalabria.beniculturali.it
L'evento è stato organizzato in collaborazione
con la Società Agrigentina di Storia Patria nell'ambito dell'attività di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale del Territorio.
ARCHIVIO DI STATO DI
CAGLIARI
Oltre la pietra. Dalle fortificazioni ai rifugi antiaerei
L’Archivio di Stato di Cagliari, in occasione
della Manifestazione Monumenti Aperti 2014
(domenica 11 maggio dalle ore 9,00 alle ore
19,30), ha organizzato una mostra documentaria dal titolo “Oltre la pietra. Dalle fortificazioni ai rifugi antiaerei”, articolata in tre settori:
1 - Forme architettoniche in Sardegna (secc.
XIV- XIX).
2 - Fascismo, educazione fisica e sport.
3 - Evoluzione di una tragedia. Dagli anni
Trenta del Novecento al dopoguerra.
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ARCHIVIO DI STATO DI
AGRIGENTO
I Montes tipografi editori
Storia di una famiglia dal
1866 al 1932.
Giovedì 8 maggio 2014, presso la Sala di Studio dell'Archivio di Stato di Agrigento ha avuto
luogo la Mostra-Convegno I Montes tipografi
editori Storia di una famiglia dal 1866 al
1932.
Il convegno, arricchito dall'esposizione di preziose pubblicazioni provenienti da collezioni
private e di documenti dell’Archivio, ha trattato
la storia della famiglia Montes e le sue relazioni
con la società agrigentina del tempo, evidenziando come i Montes, attraverso il percorso di
vita - prima tipografi, poi editori - abbiano contraddistinto e segnato intensamente la vicenda
editoriale dell'epoca, apportandovi un notevole
contributo culturale.
Le relazioni presentate, infatti, hanno messo in
luce l'una gli aspetti sociali ed economici della
famiglia nel contesto della Girgenti di fine otto-
cento, l'altra i temi propri dell'editoria con le sue
specifiche tecniche e prerogative fino alle
stampe del primo novecento.
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Nel 1° settore, attraverso i documenti d’archivio, si offrono alcuni esempi di moduli costruttivi presenti nell’isola: dai castelli medievali, ai
fortilizi diffusi nel territorio; dalla costruzione
delle sedi rappresentative del potere (palazzo
di città), alle trasformazioni urbanistiche che
hanno interessato Cagliari nell’Ottocento.
Nel 2° settore vengono proposti otto pannelli,
frutto di un laboratorio didattico effettuato dagli
studenti del Liceo Michelangelo, che illustrano
attraverso fotografie, ritagli di giornali e documenti, le attività sportive e il ruolo educativo da
esse rivestito nella società del periodo fascista.
Nel 3° settore la mostra ripercorre, attraverso
le testimonianze documentarie, i difficili momenti che hanno preceduto lo scoppio della
Seconda Guerra Mondiale e i tragici bombardamenti che infierirono sulla Sardegna e su
Cagliari in particolare.
Parte importante della mostra è dedicata alla
ricostruzione della città e alle problematiche legate agli approvvigionamenti alimentari e al
successivo riassestamento politico e economico.
La mostra rimarrà aperta fino al 31 luglio 2014
e potrà essere visitata durante gli orari di apertura della Sala di Studio.
Redattore: ALDO PILLITU
Informazioni Evento:
Dall’11 maggio 2014 al 31 luglio 2014
Cagliari, Archivio di Stato, Via Gallura, 2
Orario: domenica 11/05/2014: ore 9,00- 19,30
Dal 12/05/2014 al 31/07/2014: lunedì, mercoledì,venerdì: ore 8,30- 13,45; martedì e giovedì: ore 8,30- 18,30; sabato: ore 8,30- 13,30.
Telefono: 070669450 - Fax: 070653401
E-mail: [email protected]
Sito web: http://www.archiviostatocagliari.it
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DATA NEWS
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- Maggio 2014
Notizie dal...
Centro Documentazione
Fortificazioni
Presidente: Conte Pietro Teofilatto
Direttore: Arch. Mauro Ceci
Sede sociale: Castello Teofilatto - 03010 TORRE CAJETANI (FR)
Sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 ROMA
e-mail [email protected]
Arechi II e il ducato
di Benevento
Convegno Internazionale di Studi
8 maggio 2014
Benevento, Museo del Sannio,
15-17 maggio 2014
PROGRAMMA
Giovedì 15 maggio 2014, ore 9,00
Saluto delle Autorità
POTERE E ISTITUZIONI – Presiede Francesco Sabatini
Ore 10,00
- I Longobardi meridionali: conquista e integrazione – Vera von Falkenhausen, Università di
Roma Tor Vergata
ore 10,30
- Arechi II e il ducato: politica, istituzioni, legislazione – Claudio Azzara, Università di Salerno
Coffee break
ore 11,20
- Il ducato longobardo di Benevento e le sue
circoscrizioni amministrative – Bruno Figliuolo, Università di Udine
ore 11,50
- Eredità longobarde nella legislazione normanno-sveva - Ortensio Zecchino, Presidente del Centro Europeo di Studi Normanni
Comunicazioni
ore 12,20
- La legislazione beneventana: problemi di ricerca – Gustavo Adolfo Nobile Mattei, Università di Roma Tre
ore 12,30
- Il territorio del Seprio tra Longobardi e Carolingi: un modello per lo studio dell’organizzazione del potere - Marina De Marchi,
Soprintendenza Archeologica della Lombardia
ore 12,40
Discussione
Giovedì 15 maggio 2014, ore 15,00
ARECHI II E BENEVENTO: SOCIETÀ, ECONOMIA, TERRITORIO – Presiede Ortensio
Zecchino
ore 15,00
- Arechi II e Benevento nell’opera di Paolo Diacono – Daniele Solvi, Seconda Università di
Napoli
ore 15,30
- Adelperga Pia: ritratto di una duchessa di Benevento – Michele Rinaldi, Università di Napoli Federico II
ore 16,00
- La caccia al volo nella Langobardia minor –
Errico Cuozzo, Università Suor Orsola Benincasa
Ore 16,30
- Arechi II e Benevento - Marcello Rotili, Seconda Università di Napoli
Coffee break
Comunicazioni
ore 17,20
- Mezzogiorno longobardo 750-790: la connessione beneventana – Alessandro Di Muro,
Università della Calabria
ore 17,30
- Organizzazione dello spazio in un settore di
frontiera: la Campania settentrionale in età arechiana - Nicola Busino, Seconda Università
di Napoli
ore 17,40
- Dinamiche insediative e tracce materiali di età
longobarda a Quintodecimo – Sandra Lo Pilato, Università di Salerno
ore 17,50
- L’età di Arechi II: forme di produzione artigianale nel ducato di Benevento dopo il 774 –
Rosa Fiorillo, Università di Salerno
ore 18,00
- Benevento, scavi nell’area dell’arco del Sacramento: la ceramica comune e da cucina di
VIII-IX secolo - Silvana Rapuano, Seconda
Università di Napoli
ore 18,10 Discussione
Venerdì 16 maggio 2014, ore 9,00
CITTÀ, ORGANIZZAZIONE ECCLESIASTICA, PRATICHE RELIGIOSE E FUNERARIE - Presiede Giovanni Vitolo
ore 9,00
- Arechi II e Salerno - Paolo Peduto, Università di Salerno
ore 9,30
- Insediamenti, città e luoghi di culto lungo il
limes longobardo nel Bruzio – Giuseppe
Roma, Università della Calabria
ore 10,00
- Istituzioni ecclesiastiche e aspetti della vita
religiosa – Mario Iadanza, Università Suor Orsola Benincasa
ore 10,30
- L’organizzazione diocesana nel ducato di Benevento – Giovanni Araldi, Benevento
Coffee break
ore 11,20
- Narrazioni agiografiche, culti e poteri nell’età
di Arechi II – Amalia Galdi, Università di Salerno
ore 11,50
- Testimonianze archeologiche della traslazione di reliquie prima e dopo Arechi II: esempi
di area longobarda e bizantina - Carlo Ebanista, Università del Molise
ore 12,20
- Companions in life and death: the role of horses and horsemen in the Langobard cemeteries of Campochiaro - Paolo de Vingo,
Università di Torino
Comunicazioni
ore 12,50
- Ritualità funeraria nell’area meridionale della
“Langobardia minor” – Adele Coscarella, Università della Calabria
ore 13,00 Discussione
Venerdì 16 maggio 2014, ore 15,00
IL DUCATO NELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI - Presiede Mario Ascheri
ore 15,00
- Carlo Magno e Benevento - Ghislayne Noyé,
École des Chartes, Paris
ore 15,30
- La Langobardia minor e Bisanzio – Ewald Kislinger, Universität Wien
ore 16,00
- I rapporti tra Arechi II e il Papato – Tommaso
Indelli, Università di Salerno
Coffee break
LA MONETAZIONE
ore 17,20
- Arechi II: verso la monetazione nazionale beneventana – Ermanno A. Arslan, Accademia
dei Lincei
ore 17,50 Discussione
ore 18,45
Visita di Santa Sofia
Sabato 17 maggio 2014, ore 9,00
LINGUA, FONTI SCRITTE, TESTIMONIANZE
ARTISTICHE - Presiede Alfio Cortonesi ore
9,00
- La lingua dei Longobardi di Benevento - Elda
Morlicchio, Università di Napoli L’Orientale
ore 9,30
- Tradizione documentaria, archivi, edizione di
fonti: il Chronicon di Santa Sofia – Jean-Marie
Martin, CNRS, Paris
ore 10,00
- Beneventan Script, cent’anni dopo – Marco
Palma, Università di Cassino
ore 10,30
- Arechi II, Paolo Diacono e la ‘fondazione’ longobarda di Salerno. Il contributo dell’epigrafia
– Chiara Lambert, Università di Salerno
Coffee break
Ore 11,20
- La scultura nella Langobardia minor tra ‘maniera beneventana’ e ‘maniera greca’ – Francesco Abbate, Università del Salento
Ore 11,50
- Pittura e miniatura a Benevento al tempo di
Arechi II: problemi critici e stato degli studi –
Alessandra Perriccioli Saggese, Seconda
Università di Napoli
Ore 12,20
- Testimonianze di pittura monumentale a Benevento tra VIII e IX secolo: riflessioni sulla ‘pittura beneventana’ - Andrea Improta, Seconda
Università di Napoli
Ore 12,30
- Conclusioni - Gabriele Archetti, Università
Cattolica del Sacro Cuore, Milano
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Va giù la Masseria delle
Cetrangole,
citata nei documenti di
Vanvitelli
La decisione dei
proprietari, nessuno
interviene a salvarla
CASERTA – Né la campagna di stampa avviata un paio d'anni fa, né il vincolo della soprintendenza
sull'annessa
cappella
seicentesca, sono bastati a salvare la Masseria delle Cetrangole: da qualche giorno, i proprietari ne hanno avviato la demolizione. A
lanciare l'allarme, l'architetto Ettore Ventrella autore con la figlia Roberta del pregevolissimo
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- Maggio 2014
studio sull'architettura rurale borbonica, “Reali delizie” – che da anni si
batte per la riscoperta e la salvaguardia del Tronco di San Benedetto
(l'acquedotto progettato da Luigi e Carlo Vanvitelli tra il 1772 e il 1774,
per riportare a Napoli l'acqua della cascata della Reggia), ridotto ormai
ad una vera e propria cloaca. L'importanza storica della Masseria delle
Cetrangole, ubicata lungo la via Appia, tra Maddaloni e San Nicola la
Strada, è testimoniata da documenti d'archivio che l'associano al nome
di Luigi Vanvitelli: «Il partitario (del Tronco di San Benedetto, ndr), in
cambio di un regalo di 500 ducati, si impegna a far porzione dell'acquedotto dai molini di San Benedetto per insino al luogo detto la Massaria
delle Cetrangole, per tutto il dì 30 di giugno di questo corrente anno».
Qualche anno fa è stata sventrata nella sua parte centrale, verosimilmente al fine di aprire un varco per il passaggio dei grossi automezzi
impiegati nella realizzazione di una nuova struttura all'interno.
Quando scoprì lo sfregio, Ventrella inviò una nota alla Soprintendenza,
per invocarne l'intervento a tutela dell'edificio. Ma il direttore regionale
ai beni culturali Gregorio Angelini negò il vincolo con questa motivazione: «Lo stato di notevole abbandono e degrado del complesso non
invita a decretarne l'interesse culturale, considerato che un eventuale
ricorso in giudizio da parte della proprietà vedrebbe l'amministrazione
presumibilmente soccombente». Salvo poi apporlo qualche mese dopo
sulla sola cappella di Santa Maria delle Grazie. Per Angelini, «l'eventuale recupero dell'immobile» avrebbe dovuto «essere contemplato
negli strumenti urbanistici locali, attraverso un progetto di rifunzionalizzazione che ne arresti quel degrado che un eventuale decreto di tutela
potrebbe non riuscire ad arginare».
Ma oggi il recupero è sfumato e la masseria viene demolita.
corrieredelmezzogiorno.corriere.it 19 maggio 2014
Notizie dal...
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Centro Studi Cistercensi
Istituito il 12 luglio 1994
Presidente: Dom Federico Farina
Direttore: Arch. Mauro Ceci
se d e: Abba zi a d i Ca s a ma ri (F R) - Tel / fax 0 7 7 5 - 2 8 3 4 3 0
em a i l : cen t ro s t u d i ci s t ercen s i @ g ma i l . co m
L’Aula Gotica del Monastero Agostiniano
Santi Quattro Coronati è aperta al
pubblico: finalmente accessibile ai
visitatori esterni l’eccezionale ciclo di
affreschi duecenteschi
Visite su prenotazione a partire dal mese di giugno:
Finalmente accessibile ai visitatori esterni
l’eccezionale ciclo di affreschi duecenteschi.
Martedì 20 maggio 2014, alle ore 10.30, presso la Basilica dei Santi
Quattro Coronati a Roma è stato presentato alla stampa un importantissimo recente intervento, finanziato dalla Società Arcus, che ha riguardato il complesso dei Quattro Santi Coronati, monumento che
rappresenta a Roma un unicum per la straordinaria conservazione delle
fasi medievali, tutte di rilevante interesse storico, e delle eccezionali pitture murali duecentesche scoperte nel 1996 nella cosiddetta Aula Gotica
ma che trovandosi all’interno di un monastero di clausura non sono state
finora accessibili ai visitatori esterni.
Grazie all’ultimo finanziamento di Arcus (per l’importo di 150.000 euro)
finalizzato al restauro delle parti più degradate del chiostro cosmatesco
e alla realizzazione di tutte le opere necessarie per rendere visitabile
l'Aula Gotica e le sue mirabili pitture murali, a partire dal mese di giugno
sarà per la prima volta possibile ai visitatori esterni accedere a questo
luogo straordinario per ammirare gli eccezionali affreschi duecenteschi
e i colori dei marmi appena restaurati del Chiostro del XIII secolo. Dato
che l’Aula Gotica contenente gli affreschi si trova all’interno di un monastero di clausura, per non alterare le regole della vita monastica le visite avverranno su prenotazione e saranno cadenzate secondo il
calendario pubblicato sul sito www.aulagoticasantiquattrocoronati.it.
Prime date utili: 17 e 18 giugno, 15 e 16 luglio.
Alla conferenza stampa sono intervenuti: l’Amministratore Unico di
Arcus Ludovico Ortona, il Segretario Generale MiBACT Antonia Pasqua Recchia, il prof. Giovanni Carbonara della Sapienza Università
di Roma e Andreina Draghi del Polo Museale di Roma - MiBACT.
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DATA NEWS
Dopo la conferenza stampa sono state organizzate una guidata al Chiostro del XIII secolo con la prof.ssa Lia Barelli e una visita all’Aula Gotica del Monastero con l’arch Giuseppina Filippi.
“Con il finanziamento di questo progetto – ha dichiarato l’amministratore
unico di Arcus Ludovico Ortona - Arcus ha voluto dare una concreta risposta alle necessità di tutela e valorizzazione di un luogo sacro di fondamentale importanza per la storia dell'arte e dell'architettura italiana,
affiancando non solo l'Ente proprietario, ma anche le Soprintendenze
competenti, nell'arduo compito di portare avanti l'analisi, lo studio e la
conservazione del monumento. In questo modo si rende visibile a studiosi, turisti e a semplici visitatori, uno straordinario ciclo di affreschi
della metà del ‘200, importante per la storia della pittura italiana delle
origini prima di Giotto".
Credits foto Aula Gotica:
Laboratorio fotografico della Soprintendenza Speciale per il patrimonio
storico artistico etnoantropologico e per il Polo museale della città di
Roma
Redattore: RENZO DE SIMONE
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Angri - Certosa di San Giacomo, un bene
storico da salvaguardare
Ha destato scalpore l’abbattimento di un palazzo storico ad Agrigento,
“u Casamentu” ovvero palazzo Montagna, costruito nel 1856, ma lasciato in stato di abbandono e in una situazione di degrado pericolosa.
Ma la sicurezza per i cittadini non va messa in secondo piano ed è per
questo che per i mancati interventi di restauro possono condannare a
morte molte opere d’arti. Ad Angri esiste un importantissimo bene storico, si tratta della "Certosa di San Giacomo", monumento sconosciuto
a molti.
Questa Certosa è stata costruita tra il1375-1381 da Giacomo Arcuccio,
signore di Capri e gran Camerario del Regno Angioino. Arcuccio alla
nascita del suo primo figlio, per ringraziamento, fece erigere tra gli anni
1371-1381, la certosa di "San Giacomo Apostolo" in una zona allora
chiamata Pizzauto, ove si svolse nell'ottobre 553 la Battaglia dei Monti
Lattari, l'ultimo scontro sul suolo italico tra il popolo dei goti guidati da
Teia e quello dei bizantini comandati da Narsete, oggi chiamata via
Pozzo dei Goti in prossimità dei confini tra Angri e Sant’Antonio Abate.
Tutto il feudo fu poi, donato ai monaci Certosini di Capri e fu trasformata
in una Grangia, ovvero una fattoria, gestita dai monaci stessi, per lo
sfruttamento dei terreni.
Con l'avvento napoleonico, 1806, fu promulgata una legge che aboliva
alcune istituzioni cattoliche, tra cui, l'ordine dei certosini. La Certosa di
"San Giacomo Apostolo" in Angri fu venduta prima al Cavaliere Andrea
Dini, che la utilizzò come magazzino, poi venduta ai principi di Cerenzia
Giannuzzi Savelli, i quali, da ultimo, lottizzarono i beni intorno agli anni
1950 e la stessa Certosa, cedendoli ai contadini del luogo. Con il sisma
degli anni '80, la sovrintendenza ai beni culturali di Salerno decise di
porre il vincolo storico sulla Certosa, ma nulla è stato fatto da allora. La
Certosa di "San Giacomo Apostolo" in Angri versa in un totale stato di
abbandono.
Nessun ente, statale, comunale o religioso, si è impegnato alla salvaguardia della Certosa di "San Giacomo". Oggi la Grangia si presenta in
una veste complessivamente settecentesca presentando pesanti deturpazioni dovute all'incuria, alle guerre, al sisma del 1980, all’assalto dei
cercatori di cimeli artistici che hanno ultimamente smontato una scala
di pietra di piperno posta all’esterno del fabbricato. Completamente fatiscente, rappresenta un vero e proprio pericolo soprattutto nella parte
posteriore, dove transitano molte persone, oltre a bambini, il pericolo di
un crollo non è da trascurare in quanto, privata del tetto è soggetta ad
infiltrazioni di acqua piovana.
Un’opera quella della Certosa che non va assolutamente dimenticata,
ma restaurata e restituita alla storia della città, perché se Angri si fregia
del titolo di città d’Arte ha il diritto e dovere di farsi sentire a qualsiasi livello per preservare la sua storia e le sue opere e la certosa in partico-
on line
- Maggio 2014
lare per la sua Chiesa con i suoi pregiati affreschi o il suo cortile con i
suoi eleganti stucchi, per le sue sale arricchite da fregi architettonici,
per il suo portale di ingresso senza comunque sminuire tutti gli altri ambienti pure ricchi di storia.
Vincenzo Vaccaro, aprile 27, 2014
*
QUANDO L’INFORMAZIONE SI DIMOSTRA DELETERIA PER
LA CONSERVAZIONE DI UN BENE CULTURALE: dopo tre
giorni dall’uscita del soprastante articolo, dove giustamente
veniva denunciato l’abbandono della Certosa, “qualcuno” ha
ritenuto opportuno rubare una scala in piperno nella più assoluta indifferenza e senza “disturbo alcuno”!!! (n.d.r.)
*
Angri - Certosa, rubata la scala in piperno.
Fondi per il restyling dirottati su scuole e
amianto
Rubata la scala di pietra di piperno della certosa di San Giacomo Apostolo in via dei Goti. L'ennesimo colpo messo a segno ai danni di un
bene storico del 1300. Attualmente l'abbazia versa in stato di abbandono, tra incuria e infiltrazioni di acqua, che rischiano di mettere a repentaglio la pubblica incolumità. Fallito il progetto di restyling, partito
dopo il sisma degli anni '80, per il quale sono stati stanziati 3milioni di
vecchie lire, utilizzando i fondi della legge 219. Risorse da ripartire tra i
proprietari della certosa e il Comune. I tecnici decisero che gli interventi
sarebbero cominciati dal tetto; la copertura superiore è stata rimossa
perché per gli addetti il vecchio sistema di impermeabilizzazione sarebbe resistito alle intemperie. Ma così non è stato.
Nel 2006 il sindaco Gianpaolo Mazzola ha proposto il recupero della
certosa, con l'intento di trasformarla in un polo culturale, attraverso il
project financing. Idea naufragata con la caduta dell'amministrazione.
Poi tre mesi fa si è tenuto un incontro alla casa del Cittadino in piazza
Doria, per fare il punto della situazione. Al summit hanno preso parte i
proprietari, i tecnici dell'ente e il sindaco Mauri. Proprio in quella sede
l'ente avrebbe appurato l'esistenza di 1,5 milioni di euro. Fondi residui
della legge post-terremoto, finora dimenticati, che saranno dirottati per
la messa in sicurezza degli impianti scolastici, la ristrutturazione e il ripristino degli infissi, dopo che la Regione ha bocciato il piano per l'efficientamento energetico, e la bonifica dei fondi dall'amianto.
DATA NEWS
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Cenni storici. La certosa è stata realizzata tra il 1375 e il 1381 da Giacomo Arcuccio, signore di Capri e gran camerario del regno angioino.
Arcuccio alla nascita del primogenito ha fatto costruire la certosa di San
Giacomo in Capri, donandola ai monaci certosini. Proprietario di un
feudo molto vasto, denominato di Cancelleria e di Paludicella, che si
estendeva tra Angri, Sant'Antonio Abate, Santa Maria la Carità e Scafati,
ha fatto erigere una nuova certosa dedicata all'apostolo Giacomo, chiamata Pizzauto. La fattoria è stata donata e gestita dai monaci fino al
1806 quando con l'avvento napoleonico è stata promulgata una legge,
che aboliva alcune istituzioni cattoliche, tra le quali proprio l'ordine dei
certosini. L'abbazia è stata quindi venduta al cavaliere Andrea Dini, che
l'ha utilizzata come magazzino, e poi ai principi di Cerenzia, GiannuzziSavelli, che hanno lottizzato i beni e il monastero, trasferendoli ai contadini della zona.
Dopo il terremoto, la Soprintendenza ai beni culturali di Salerno ha deciso di porre il vincolo storico sulla certosa, ma da allora la riqualificazione è ko. E non ce n'è traccia nemmeno nel piano triennale delle
opere pubbliche.
Roberta Salzano | 30/04/14
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Incêndio na Basílica da Natividade, em
Belém, nesta madrugada
Foi registrado nesta madrugada um incêndio na Gruta da Natividade,
segundo informou o site árabe Noursat. A polícia está neste momento
na basílica de Belém para investigar. O arcebispo local, Theofaketos,
informou que não houve danos graves.
Ainda não se sabem as causas do incidente
O incêndio aconteceu poucas horas depois de outro incêndio, na abadia
da Dormição, adjacente ao Cenáculo, pouco depois da Missa celebrada
ontem pelo Papa Francisco. Este segundo incêndio foi provocado por
um indivíduo contrário à visita do Papa.
27.05.2014
R E S T A U R I
Istituto Veneto per i Beni Culturali
La didattica del restauro
Gli interventi a Venezia
venerdì 6 giugno 2014
Scuola Grande San Giovanni Evangelista
San Polo 2454, Venezia
ore 15.00-18.00
La didattica del restauro. Gli interventi a Venezia è il primo volume di una piccola collana
che intende documentare le opere di restauro
realizzate attraverso i cantieri didattici, allestiti
dall’Istituto Veneto per i beni Culturali, in collaborazione con le Soprintendenze competenti e
col sostegno della Regione Veneto.
Durante il convegno saranno illustrati alcuni
dei più interessanti lavori eseguiti.
L’Istituto Veneto per i Beni Culturali si occupa
dal 1996 di formazione di tecnici del restauro
e opera nel settore della salvaguardia dei beni
storici e artistici, a livello sia nazionale sia internazionale.
INTRODUCONO
Renzo Ravagnan, direttore Istituto Veneto per
i Beni Culturali
Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, alla
Formazione e al Lavoro della Regione Veneto
Giovanna Damiani, soprintendente per il Pa-
trimonio storico, artistico ed etnoantropologico
e per il Polo Museale della città di Venezia e
comuni della Gronda lagunare
Emanuela Zucchetta, funzionaria della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
Gabriella Belli, direttore Fondazione Musei
Civici di Venezia
Camillo Tonini, responsabile di Palazzo Ducale, Fondazione Musei Civici di Venezia
RELAZIONI TECNICHE
Il restauro della Cappella e Anticappella di
Palazzo Ducale a Venezia
Daniela Andreozzi, architetto, responsabile
del servizio tecnico e manutenzione della Fondazione Musei Civici di Venezia
Arianna Abbate, architetto e conservatore
servizio tecnico e manutenzione della Fondazione Musei Civici di Venezia
Edvige Ancilotto, restauratrice e docente
presso l’Istituto Veneto per i Beni Culturali
Manutenzione e documentazione dei dipinti
su tela conservati presso il depositorio di
Palazzo Ducale a Venezia
Ornella Salvadori, direttore del laboratorio
scientifico della Soprintendenza Speciale per
il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale di Venezia e della
Gronda lagunare
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Roberta Gasperini, biologa e docente dell’Istituto Veneto per i Beni Culturali
Sara Grinzato, storica dell’arte e collaboratrice
dell’Istituto Veneto per i Beni Culturali
Il restauro della Cappella di Loreto nella
Chiesa di San Pantalon a Venezia
Donatella Amalia Basso, funzionaria della
Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna
Giovanna Pellizzari, restauratrice e docente
presso l’Istituto Veneto per i Beni Culturali
Europa restauro: percorsi di mobilità transnazionale e interregionale finanziati dalla
Regione Veneto
Simonetta Mantovani, responsabile Programmazione FSE ed Europrogettazione della Sezione Lavoro della Regione Veneto
Cristina Muradore, coordinatrice del progetto
“Europa Restauro”, Istituto Veneto per i Beni
Culturali
Giorgia Bonesso, conservatore per i Beni
Culturali, partecipante al progetto “Europa restauro”
COORDINA
Fabio Menin, responsabile Programmazione
FSE, Sezione Formazione della Regione Veneto
INFO
San Polo 2454/A - 30135 Venezia
Tel. 041 - 714.603
[email protected]
www.ivbc.it
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Villa del Principe, l’antico palazzoreggia dei Doria e poi dei Doria
Pamphilj a Genova
DATA NEWS
nel 1995, alla riapertura di buona parte della
Villa ed in particolare del Salone dei Giganti e
delle sale contigue. Poi nel 1997 era stata la
volta della riapertura della Galleria; due anni
dopo erano conclusi gli interventi maggiori sul
Giardino, ricondotto alle sue linee rinascimentali dalla sterpaglia spontanea che era diventato. Altri anni di lavoro e nel 2003 venivamo
restaurati gli affreschi di Perin del Vaga nella
Loggia degli Eroi. Ancora tre anni di lavoro e
anche gli affreschi dello stesso maestro nella
Sala di Aracne erano messi in sicurezza. Intanto un laboratorio specializzato si prendeva
cura dei preziosi arazzi fiamminghi con le storie di Alessandro Magno.
Più recentemente, nel 2010, venivano riallestite le Sale con preziosi velluti: il loro recupero
consentiva il rientro da Roma delle preziose
tappezzerie e suppellettili che le ornavano in
origine. Poi è stata la volta della Sala di Amore
e Psiche, anch’essa affrescata da Perin del
Vaga.
Infine l’intervento di recupero e ripristino degli
Appartamenti Settecenteschi ovvero dell’aggiunta alla Villa voluta da Giovanni Andrea
Doria. Gli Appartamenti Settecenteschi rappresentano una perfetta, armonica sintesi del livello dell’arte e delle arti applicate in ambito
genovese nei decenni che intercorrono tra la
fine del Seicento e i primi tre decennio del secolo successivo. Qui hanno operato i migliori
stuccatori, pittori, ebanisti, creando ambienti
perfettamente armonici, di grande eleganza,
appartamenti tutt’ora utilizzati dalla Famiglia in
occasione delle visite alla Villa ma, di norma,
aperti alla visita del pubblico.
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poi ampliata dal successore di Andrea, Giovanni Andrea I Doria, con il quale raggiunse il
suo massimo splendore.
Oggi Villa del Principe è un luogo monumentale pieno di tesori nascosti, cui venti anni di
cure hanno ridato la perduta dignità. Per rivivere i suoi fasti oggi basta percorrerne le
stanze, ammirare gli splendidi affreschi ed
arazzi o passeggiare tra le fontane del meraviglioso giardino cinquecentesco. Per condividere con la città la realizzazione di questo
progetto di recupero, la Villa verrà aperta gratuitamente in occasione dell’inaugurazione venerdì 30 maggio alle ore 19.00 .
Informazioni e prenotazioni: [email protected]
tel. 010.255509 www.dopart.it
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E CCE ZI O N A LE S CO P E R TA N E L
SUBURBIO ROMANO
2 2 M A U S O LE I A B B R A CCI A N O L A
P R E N E S T I N A A N T I CA
Diventerà un parco archeologico grazie ad un
accordo Soprintendenza/gruppo Cremonini
I profondi solchi provocati dal passaggio dei
carri romani sono le uniche rughe della Prenestina antica emersa all’altezza di via di Tor Tre
Teste. La sede stradale basolata, in ottimo
stato di conservazione, è lunga 50 metri, larga
4, fiancheggiata -su ciascun lato- da marciapiedi ampi 2 metri. Intensi traffici dovevano
svolgersi su questa via di comunicazione tra la
fine del II secolo avanti Cristo e la fine del II
dopo Cristo, fase alla quale fanno riferimento
le strutture rinvenute.
Corre vicino e parallelo alla moderna via Pre-
La rinascita di Villa del Principe, l’antico palazzo-reggia dei Doria e poi dei Doria Pamphilj
a Genova, è finalmente completa. Almeno per
quanto attiene a tutti gli spazi e arredi all’interno della antica dimora e al meraviglioso
giardino all’italiana. Resta ora da mettere
mano alla cinta esterna, per altro di minore interesse architettonico.
Per completare un’opera così ciclopica sono
stati necessari più di 20 anni di continui, rilevanti interventi che, sezione dopo sezione,
hanno perfettamente ridato vita a decine di
Gallerie, Saloni, Stanze, a centinaia di metri
quadri di affreschi (tra essi primeggiano quelli
di Perin del Vaga), a stucchi, preziosissimi parati, marmi e legni di pregio, oltre che a tutta la
parte tecnologica e impiantistica. Nelle sale restaurate sono tornati, anch’essi dopo restauro,
gli arredi originali che in parte erano stati messi
al sicuro nel Palazzo romano della famiglia.
Quadri, specchiere, mobili, parati ma anche
ceramiche, vetri, complementi sono tornati al
loro posto dopo essere stati, a loro volta, restaurati. L’investimento richiesto da questa
complessa e non facile impresa viene definito
dai Principi come “evidentemente notevole”,
anche se è loro scelta non indicare cifra alcuna.
La prima grande campagna di restauro e risanamento di tetti, muri e ambienti aveva portato,
Per festeggiare la conclusione di un lavoro
ventennale i Principi hanno voluto dar vita a
due interventi ad alto valore simbolico. Da un
lato arricchire le collezioni d’arte di Villa del
Principe con due capolavori delle raccolte romane di Famiglia. si tratta di due preziosissime
sculture: il Busto di Papa Innocenzo X di Alessandro Algardi e il Busto di Papa Gregorio XV
di Gian Lorenzo Bernini. Provengono dai palazzi romani dei Doria Pamphilj e sono ora
sono destinate, stabilmente, alla loro dimora
genovese.
Il secondo dei “gesti” è l’allestimento temporaneo (sino al 29 giugno) nel Giardini di Villa del
Principe di una mostra installazione di opere di
Ria Lussi in vetro. Si tratta di una serie di 12
Imperatori commissionata all’artista come
segno di continuità del gusto e dell’attenzione
per il collezionismo, anche nel settore dell’arte
contemporanea. Dopo l’esposizione a Genova,
gli ‘Imperatori di luce’ saranno trasferiti in Palazzo Doria Pamphilj a Roma dove saranno
collocati nel giardino.
Era il 1521 quando Andrea Doria, valente ammiraglio e uomo d’armi leggendario, diede il via
ai lavori che avrebbero portato alla costruzione
della meravigliosa villa affacciata sul mare di
Genova, che oggi si torna ad ammirare. Questo sarebbe divenuto il luogo di pace al rientro
dai suoi innumerevoli viaggi e la dimora prescelta per i suoi successori: la famiglia Doria
Pamphilj. In questa villa Andrea Doria diede
vita ad una grande corte rinascimentale, di cui
fecero parte artisti come il magnifico Perin del
Vaga, che si occupò della decorazione e degli
arredi di gran parte delle sale. La Villa venne
nestina l’antico tracciato stradale, a circa 2,5
metri di profondità dal moderno piano di calpestio. E’venuto alla luce nel corso di indagini archeologiche, svolte dalla Soprintendenza
speciale per i beni archeologici di Roma, propedeutiche alla realizzazione di alcuni edifici a
carattere commerciale della Road House Grill
Italia srl, gruppo Cremonini spa, proprietaria
dell’area.
"Su entrambe i lati, paralleli alla strada basolata, si presentano 22 mausolei monumentali,
11 su ciascun lato" - ha rivelato Stefano
Musco, archeologo responsabile dello scavo
condotto con Michele Vitale e Andrea Fanfoni.
"I mausolei, fatta eccezione per uno di forma
circolare, presentano una pianta quadrangolare ed il loro scavo ha evidenziato tracce di
parziali profanazioni avvenute già in antico".
Non sono state ritrovate pavimentazioni mentre l’architettura degli elevati è caratterizzata
sia da mura in opera reticolata, sia – nel caso
del mausoleo circolare - da grandi blocchi di
tufo verdino e di peperino. Fanno parte della
grande necropoli anche 105 tombe a fossa
(rappresentative del rito dell’inumazione) e diverse olle con resti di incinerazioni. Alcune di
queste presentano anche il puntale d’anfora
utilizzato come segnacolo.
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All’interno di uno di questi mausolei si è rinvenuto anche il bustum, ovvero la fossa appositamente destinata alla combustione del
cadavere. In altri due mausolei si sono rinvenuti circa 800 frammenti di osso e avorio riferibili a due letti funerari di differenti dimensioni,
ritualmente bruciati e deposti unitamente alle
ceneri dei defunti. Tra i frammenti, ancora in
corso di restauro e studio, alcuni (almeno cinque) presentano decorazioni con volti umani in
alcuni casi ornati da ghirlande composte da foglie di vite e grappoli d’uva.
Sempre in connessione ai mausolei sono state
rinvenute 4 epigrafi.
Le scoperte di eccezionale valore coprono
un’area di 5.000 metri quadrati e hanno destato grande interesse nell’opinione pubblica
locale, come testimoniato da un continuo pellegrinaggio di curiosi, che tutt’ora continuano
ad esprimere il desiderio che tale area venga
monumentalizzata. Stesso auspicio viene formulato da numerosi istituti scolastici e varie associazioni che operano sul territorio, quali,
Comitato cittadini Quarticciolo e dintorni,
Forum Terzo Settore, Assalto al Cielo, Ecomuseo Casilino, Associazione per la Via Franchigena del Sud, Sentiero per la pace. Tutti
soggetti fortemente motivati che vedono nell’area archeologica un arricchimento per il
quartiere.
A tal riguardo la Road House Grill Italia srl, proprietaria dell’area, si è dichiarata disponibile a
sostenere economicamente il progetto di conservazione e valorizzazione del complesso dei
reperti venuti alla luce.
“Il rapporto tra archeologia e imprenditoria –
secondo Mariarosaria Barbera, Soprintendente archeologo di Roma – può concretamente contribuire a riqualificare le periferie
della Capitale. I cittadini dei non-luoghi nati dal
sodalizio fra speculazione e abusivismo cercano un’identità che può emergere solo dal recupero del passato, della storia di ogni
territorio. Una speranza per tutte le periferie,
visto che la Roma Imperiale era assai più
estesa di quella attuale. A patto che altri vogliano imitare il gruppo Cremonini, del quale
voglio sottolineare la capacità di trasformare
l’archeologia in opportunità di crescita. Una lezione per coloro che si ostinano a vedere nelle
Soprintendenze un ostacolo per lo sviluppo”.
Roma 23 maggio 2014
Fonte: Soprintendenza speciale per i beni
archeologici di Roma
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Notizie dal Territorio
Il restauro della
decorazione della cupola
di S. Andrea al Quirinale
Presentazione alla stampa
Roma, 29 maggio 2014 ore 11.00
Saranno presenti:
Il Soprintendente Daniela Porro
L'Amministratore Unico di Arcus Ambasciatore
Ludovico Ortona
Il Direttore dei Lavori di restauro Paolo Castellani
il Vice Direttore Centrale del Fondo Edifici di
Culto Ugo Righini
Il Responsabile Unico del Procedimento
Adriana Capriotti
Il Rettore della chiesa padre Giovanni La
Manna
Giovedì 29 maggio, alle ore 11.00, a un anno
esatto dall'inizio dei lavori, ultimati per il Natale
2013, la Cupola di S. Andrea al Quirinale tornerà a rifulgere in tutto il suo splendore di ori e
stucchi. La Chiesa, di proprietà del Fondo Edifici di Culto, è uno dei capolavori di Gian Lorenzo Bernini, che affidò la realizzazione delle
decorazioni della cupola ad Antonio Raggi, il
suo allievo più prossimo, il quale realizzò i
gruppi scultorei tra 1662 e 1665, mentre la
parte relativa ai lacunari venne affidata a Pietro
Sassi e le dorature a Vincenzo Corallo.
Sono ritornate alla luce le dorature originali
delle decorazioni berniniane che si erano sorprendentemente conservate nel corso dei secoli in maniera più che soddisfacente.
Ciò è stato possibile grazie all'intervento di restauro finanziato da Arcus e curato dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio
Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il
Polo Museale della città di Roma, diretta da
Daniela Porro.
Il restauro è stato progettato e diretto da Paolo
Castellani, funzionario storico dell'arte della
Soprintendenza, mentre Adriana Capriotti ha
svolto le funzioni di Responsabile Unico del
procedimento; l'intervento è stato realizzato da
“Picalarga s.r.l.” con la supervisione dell'architetto Marco Picalarga e la direzione tecnica
della restauratrice Laura Basile. Il restauro è il
risultato di uno stretto e continuo lavoro di
équipe, cui hanno partecipato anche gli arch.
Alessandra Petretto e Marco Setti.
Gli interventi di consolidamento e di pulitura
hanno restituito luminosità alla decorazione
delle partiture architettoniche, dei lacunari e
dei gruppi scultorei raffiguranti pescatori e
gruppi di angeli che scandiscono la cupola. Le
superfici presentavano lesioni e piccoli distacchi sia di parti decorative che di alcuni elementi
dei gruppi scultorei (foglie, frammenti di cornice, dita delle figure), oltre a crepe che attraversavano longitudinalmente buona parte della
superficie di tutti gli “spicchi” che costituiscono
la calotta. E' stata eseguita una pulitura integrale di tutta la superficie, oltre al reintegro
delle parti lacunose dei gruppi scultorei e della
doratura. Ciò ha confermato quanto dichiarato
da più fonti, relativamente alle “correzioni” che
Bernini stesso operava sugli stucchi, rimodellando di sua mano, con ulteriori strati, i particolari plastici dei gruppi scultorei, come ad
esempio muscolature o drappeggi.
Nell'intervento di pulitura, inoltre, è stata rimossa la patina grigiastra sovramessa in occasione di un precedente intervento sulle
superfici dei gruppi scultorei (che presentavano un ulteriore strato di scialbo non originale
sottostante), non sottoposti preventivamente a
nessun intervento manutentivo. E' tornata alla
luce, difatti, una spettacolare finitura superficiale degli stucchi, realizzata a calce e polvere
di marmo, usata allo scopo di rendere più efficace l'assimilazione degli stucchi al travertino.
I risultati possono, quindi, essere considerati di
grande rilievo, anche considerando che l'ultimo
intervento di restauro così complesso risaliva
nientemeno che al sec XIX.
L'edificio, la cui costruzione come chiesa annessa al Noviziato dei Gesuiti venne approvata
da papa Alessandro VII nel 1658, era sostanzialmente compiuto per la parte strutturale e
per la copertura nel novembre del 1659, mentre ulteriori lavori realizzati all'inizio del decennio successivo riguardarono il lanternino e le
cappelle laterali. La decorazione interna della
cupola venne realizzata tra 1662 e 1665.
All'interno della chiesa sono conservate opere
pregevolissime di Giovan Battista Gaulli (tele
della cappella di S. Francesco Saverio (primo
decennio sec. XVIII), Giacinto Brandi (tele
della cappella della Passione, terzo quarto sec.
XVII) e all'altare maggiore la grande pala con
il Martirio di S. Andrea, opera del pittore borgognone di formazione cortonesca Guillaume
Courtois (detto in Italia Guglielmo Cortese),
suo capolavoro realizzato tra il 1668 e il 1671.
Info:
Ufficio Stampa della Soprintendenza SSPSAE
e per il Polo Museale della città di Roma
Anna Loreta Valerio responsabile
Davide Latella
tel .06 69994218 – 249
[email protected]
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La ricollocazione della
Resurrezione
Presentazione alla stampa
Roma, 5 giugno 2014 ore 11.00
Saranno presenti
Il Soprintendente Daniela Porro
Il Responsabile per l'Arte Sacra e i Beni Culturali Ecclesiastici del Vicariato di Roma
Mons. Liberio Andreatta
Il Direttore dei Lavori Adriana Capriot
Il Parroco Don Giuseppe Trappolini
Con estrema soddisfazione, la Soprintendenza
Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed
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Etnoantropologico e per il Polo Museale della
città di Roma, diretta da Daniela Porro, presenta al pubblico la ricollocazione della Resurrezione di Pomarancio nella sua cappella
d'origine all'interno della Chiesa di San Giacomo in Augusta.
Il dipinto, che costituisce una delle più ragguardevoli manifestazioni di Cristoforo Roncalli,
detto il Pomarancio dalla natìa località toscana
di Pomarance, torna sul proprio altare dopo
poco più di un secolo, essendo stato precedentemente spostato in un ambiente minore e
spesso non accesssibile della chiesa.
Il progetto, frutto della collaborazione tra Soprintendenza Speciale per il Polo Museale
della città di Roma, Vicariato di Roma e Parrocchia di San Giacomo in Augusta, rappresenta
un'operazione
di
ripristino
particolarmente necessaria, non soltanto dal
punto di vista storico, ma anche conservativo,
poiché l'opera aveva di fatto perduto la sua natura di pala d'altare, essendo stata inserita in
una nicchia e avendo, perciò, assunto un andamento concavo. L'iniziativa, curata da
Adriana Capriotti ha, di conseguenza, restituito
non soltanto le opportune condizioni sanitarie
all'opera, ma ha di fatto ripristinato la situazione dell'altare così come descritto in tutte le
più importanti guide secentesche, nelle quali la
Resurrezione dipinta da Pomarancio intorno al
1601 era citata come uno dei capolavori della
chiesa affacciata su Via del Corso.
Particolare attenzione è stata prestata alla fattibilità dell'operazione dal punto di vista concettuale, essendo stata la cappella nel
frattempo dedicata al culto del Crocifisso e
delle Anime del Purgatorio; di conseguenza,
unicamente dislocando un crocifisso in gesso
bronzato di inizio Novecento in una delle cappelle adiacenti, si è potuto far convivere in
modo coerente la clamorosa pala d'altare del
Roncalli con le decorazioni parietali dedicate
agli angeli e alle anime purganti, riservando
un'attenzione manutentiva anche alla decorazione della cappella stessa, che precedentemente
versava
in
condizioni
assai
problematiche. La restituzione oggi presentata
ha l'intento di proseguire, nella chiesa di San
Giacomo in Augusta, un progetto di riqualificazione e riordino portato avanti e da tempo dalla
Soprintendenza Speciale e dalla Parrocchia,
con il concorso di varie professionalità della
conservazione e del restauro di beni culturali.
Funzionario Storico dell'Arte Adriana Capriotti
Parroco Don Giuseppe Trappolini Responsabilità dell'intervento manutentivo e della ricollocazione Daniela Caporali Viggiani con Maria
Lia Carola; collaboratore Angela Varanelli Operazioni conservative sulle superfici decorate
novecentesche della Cappella sono state rese
possibili dalla collaborazione fornita dalla
Scuola Arti Ornamentali di Roma Capitale,
corso di restauro del dipinto - livello avanzato
e perfezionamento diretto da Gabriella Gaggi
fotografie Giuseppe Moncada
Info:
Ufficio Stampa della Soprintendenza SSPSAE
e per il Polo Museale della città di Roma
Anna Loreta Valerio responsabile
Davide Latella
tel .06 69994218 – 294
[email protected]
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La Chiesa di S. Maria di Farfa
riapre al pubblico dopo cinque
anni grazie al sostegno dei
Cavalieri del Lavoro
L’AQUILA, 10 maggio 2014 – La Chiesa di
Santa Maria di Farfa, un gioiello dell’architettura duecentesca nel centro storico dell’Aquila,
sarà riaperta domani alle ore 11.00 con una cerimonia di inaugurazione alla presenza di autorità ecclesiastiche, istituzioni locali e
Cavalieri del Lavoro.
La chiesa, a seguito dei danni subiti dal sisma
dell’aprile 2009, è stata interessata da un progetto di restauro reso possibile grazie all’impegno della Federazione Nazionale dei Cavalieri
del Lavoro.
DATA NEWS
Nei giorni immediatamente successivi al terremoto, infatti, la Federazione ha costituito un
fondo per raccogliere, tra i propri associati, i
contributi da destinarsi ad un intervento di ricostruzione che riguardasse un bene architettonico nel centro storico della città dell’Aquila.
“Il 6 aprile del 2009, giorno in cui nel territorio
della provincia dell’Aquila si è verificato un
evento sismico di portata eccezionale, è una
data che è rimasta nel cuore di tutti noi italiani
– ricorda il Past President della Federazione
Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Benito Benedini che ha promosso il fondo tra i Cavalieri
del Lavoro – Il dolore e la distruzione che abbiamo visto, le giovani vite spezzate, il terrore
negli occhi degli scampati al disastro, le macerie che sembravano infinite, tutto questo ci ha
spinto a metterci in gioco in prima persona, trovando tra i nostri Cavalieri del Lavoro le risorse
economiche per dare un fattivo contributo alla
rinascita della città dell’Aquila”.
Il progetto di restauro della Chiesa di Santa
Maria di Farfa, individuato dalla Federazione
tra una rosa di progetti relativi a monumenti di
rilievo storico ed architettonico, ha avuto inizio
nel giugno 2012 dopo la sottoscrizione di una
convenzione con la Direzione Regionale per i
Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo che
ha curato la realizzazione dell’intervento edilizio.
“La sinergica condivisione d’intenti tra la nostra
Amministrazione ed i Cavalieri del Lavoro ha
reso possibile, in tempi brevi, il restauro della
Chiesa di Santa Maria di Farfa, monumento su
cui è stata convogliata la generosa donazione
della Federazione – dichiara Fabrizio Magani,
Direttore Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo – E la scelta di questo
bene monumentale non è stata casuale, perché così si è restituito ai cittadini un luogo simbolico e d’incontro in uno dei quartieri del
centro storico che per primo si sta ripopolando
e si sta riappropriando della propria quotidianità”.
I lavori di restauro sono stati realizzati dalla Di
Vincenzo Dino & C. S.p.A. sulla base di un progetto realizzato dall’Arch. Gianlorenzo Conti
redatto nel rispetto degli elementi storico-artistici ed architettonici e della normativa antisismica.
I Cavalieri del Lavoro - con questo intervento
di restauro - hanno partecipato alla rinascita
della città dell’Aquila con un impegno finanziario pari a 160.000 euro, a cui si aggiungono le
donazioni di singoli Cavalieri del Lavoro a favore di iniziative altrettanto meritorie promosse
da altre istituzioni e associazioni.
Cerimonia di inaugurazione
Chiesa di Santa Maria di Farfa
L’Aquila, 10 maggio 2014
Ore 11.00
Ore 11,00 Saluti di apertura
S. Ecc. Rev.ma Monsignore Giuseppe Molinari
Arcivescovo emerito della Città dell’Aquila
Ore 11,10 Saluti
Benito Benedini
Presidente de Il Sole 24 Ore
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- Maggio 2014
Past President Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro
Massimo Cialente
Sindaco dell’Aquila
Antonio Del Corvo
Presidente della Provincia dell’Aquila
Fabrizio Magani
Direttore Regionale Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo
Dott. Gianni Letta
Ore 11,35 Rito di benedizione
S. Em.za Rev.ma Cardinale Angelo Sodano
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Ricostruzione, la Chiesa di
San Vito torna a brillare
Completata la prima fase di restauro della
Chiesa di San Vito alla Rivera dell'Aquila. Con
l'intervento sulla parte strutturale e sull'esterno
dell'edificio compresa la facciata, ieri è terminato lo smontaggio dei ponteggi, torna visibile
uno dei gioielli della città medievale che, insieme alla Fontana delle 99 Cannelle, caratterizza uno dei luoghi più belli e significativi per
la storia della città.
Gli interventi di consolidamento e restauro appena portati a termine sotto la supervisione
della Direzione Regionale per i Beni Culturali
e Paesaggistici dell'Abruzzo, con il supporto
dei tecnici della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Abruzzo, oltre
a restituire funzionalità all'edificio, hanno consentito un miglioramento sismico delle strutture
della chiesa ed hanno riguardato principalmente il consolidamento delle murature portanti, la risarcitura delle lesioni, la ricostruzione
della porzione sommitale di facciata e della
vela campanaria, il ripristino della copertura e
la posa di presidi antisismici aggiuntivi.
Il sisma del 2009 ha procurato importanti danni
alla Chiesa di San Vito comportandone l'inagibilità. Il più evidente è stato il crollo della porzione sommitale della facciata che aveva
subito anche una evidente deformazione plastica nel piano, con distacco tra massa muraria
e paramento lapideo esterno mentre la vela
campanaria presentava evidenti segni di dissesto e di instabilità. Anche le pareti laterali
presentavano danni importanti con lesioni su
tutta la superficie.
Il completamento dei lavori strutturali e dell'involucro esterno alla Chiesa di San Vito alla Rivera consente finalmente di restituire alla città
il nucleo più suggestivo di Borgo Rivera,
un'area tra le più visitate dai turisti per la presenza dell'antistante Fontana delle 99 Cannelle, il luogo da cui ha avuto origine la
fondazione dell'Aquila.
* * *
Inaugurazione della
Cattedrale di Pozzuoli
dedicata a S. Procolo Martire
Finalmente dopo cinquant’anni, venerdì 9
maggio alle ore 11.00 riapre a Pozzuoli la Cattedrale di San Procolo Martire restaurata su
progetto del prof. Marco Dezzi Bardeschi finan-
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- Maggio 2014
ziato dall’art. n. 4 della Legge 18.04.1984 n. 80
e dai fondi P.O.R. Campania 2000/06. Le attività di restauro, seguite all’incendio divampato
tra il 16 e il 17 maggio del 1964 che distrusse
l’edificio barocco, concepito tra il 1632 ed il
1649, su impulso del vescovo Martín de León
y Cárdenas, sulle rovine dell’antico tempio romano preesistente, iniziarono nel 1968. Nel
corso dei lavori gli scavi archeologici hanno determinato un mutamento delle condizioni previste nel progetto originario facendo
riemergere alla luce un preesistente insediamento di epoca romana che si estendeva su
uno o due livelli sotto la superficie stradale.
Il fenomeno del bradisismo che colpì Pozzuoli
nel 1970 e nel 1983, nonché il conseguente
abbandono dell’intera rocca del Rione Terra,
contribuì notevolmente a peggiorare la situazione seguita alla devastazione dell’incendio
del 1964 e alla incertezza dei lavori di restauro.
Finalmente la monumentale cattedrale episcopale, sfigurata dai vandali del ventesimo secolo, segno indelebile della continuità cristiana
della città, ha potuto essere ricostruita. Un intervento che, seguendo il principio delle carte
internazionali sul restauro del “minimo intervento”, ha consentito la salvaguardia del mo-
numento, assicurandone al contempo un corretto processo di conservazione che ha restituito alla chiesa la sua originaria funzione di
luogo di culto e ne ha consentito la precisa
comprensione nel tempo sia delle diverse fasi
storiche che delle loro stratificazioni.
Al momento mancano, per carenze di fondi, la
sistemazione della torre campanara il cui progetto, nel corso degli anni, è stato più volte modificato, e il museo delle opere del duomo, un
lapidario, previsto al livello inferiore della cattedrale nonché della casa canonica. Tuttavia
l’intervento è risultato parte integrante del percorso archeologico realizzato nella sottostante
città d’epoca romana. L’apertura del duomo e
del percorso archeologico rappresentano solo
una parte dell’acropoli puteolana, intervento
realizzato grazie ai fondi dello Stato e dell’Unione europea. Se c’è l’intenzione di intervenire con un progetto organico sull’intera
rocca, occorre nello stesso tempo valutare
l’ipotesi di successivi interventi con finanziamenti privati, sempre sotto il rigoroso controllo
pubblico.
Il progetto è stato realizzato ottenendo nel
corso degli anni le necessarie autorizzazioni
da parte della Direzione Regionale dei Beni
Culturali della Campania e delle due Soprintendenze competenti per la tutela dei beni archeologici e storico-architettonici. Quest’ultima,
inoltre, si è assunto l’onere di provvedere al re-
stauro delle tele con fondi Ministero dei Beni
culturali del 2009.
A breve l’uscita di un volume curato dalle due
Soprintendenze per meglio chiarire i motivi per
i quali solo oggi la cattedrale è ritornata ai suoi
antichi splendori e consegnata ai puteolani, avvalendosi dei documenti conservati presso
l’Archivio Storico della Diocesi di Pozzuoli e
della Soprintendenza BAPSAE di Napoli e Provincia.
Saranno presenti all’inaugurazione: il Vescovo
di Pozzuoli Gennaro Pascarella, il Presidente
della Regione Campania Stefano Caldoro, il
Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, il Soprintendente BAPSAE di Napoli e provincia
Giorgio Cozzolino, la Soprintendente per i
Beni Archeologici di Napoli e provincia, Teresa
E. Cinquantaquattro, il professor Marco
Dezzi Bardeschi.
Redattore: ROSA ROMANO
Informazioni Evento:
9 maggio 2014
Pozzuoli, Cattedrale di San Procolo Martire
Orario: 11.00
Telefono: 0815808328
E-mail: [email protected]
M O S T R E M U SEI & CON V EGN I
COSMOGONIA | PHOTOFESTIVAL 2014, Milano
Canossa (RE), località Ciano d’Enza.
Inaugurazione dell’area archeologica di Luceria
Stefania Di Filippo sarà lieta di presentare le sue opere inedite in occasione dell'apertura della sua mostra nella giornata di martedì 27 Maggio
2014 alle ore 18, presso la Sala Esposizioni di Palazzo Giureconsulti,
sito in Piazza Mercanti 2, a Milano.
'COSMOGONIA' fa parte del circuito dei 'Palazzi della Fotografia' nell'ambito del Photofestival, kermesse internazionale dedicata alla fotografia d'autore, e sarà visitabile fino al 12 di Giugno.
L'accesso alla mostra è gratuito.
Sabato 31 maggio apre finalmente al pubblico il sito archeologico di Luceria.
In programma un convegno di studi, attività didattiche e visite guidate
per fare il punto sulla grande storia di un piccolo abitato romano.
'Cosmogonia, termine di origine greca strettamente legato alla nascita
dell’Universo, è il punto di partenza dell’opera di Stefania Di Filippo:
mondi, bolle, sfere di colore racchiudono l’afflato vitale dell’atto creativo
e suggeriscono una visione totalizzante dell’origine del mondo...’
Per la prima volta, il sabato 31 maggio 2014 l'area archeologica di Luceria sarà aperta al grande pubblico. Il piccolo abitato (vicus) noto anche
con il nome di Nuceria è uno dei siti di maggiore interesse nella provincia di Reggio Emilia ed è rimasto in vita, senza soluzione di continuità,
per più di mezzo millennio, dal II-I sec. a.C. fino al V sec. d.C. circa.
L’importanza del sito di Luceria deriva sia dalla posizione occupata (corrispondente al punto in cui il fiume Enza raggiunge l'alta pianura, lungo
un asse di percorrenza strategico fin dall'età protostorica), sia dai risultati delle indagini archeologiche, che hanno restituito informazioni importanti soprattutto sulle dinamiche insediative del territorio.
Info: Stefania Di Filippo
Fotografia Fine Art
www.stefaniadifilippo.com
+39 340 411 33 01
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Scoperto in circostanze casuali alla fine del
XVIII secolo, quando i Farnese recuperarono i
primi reperti (oggi esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Parma), l'abitato fu poi indagato fra il 1860 e il 1866 da Don Gaetano
Chierici che riportò in luce tombe di età tardorepubblicana con corredi “ibridi”, che rivelavano chiare persistenze culturali di ambito
ligure.
Gli scavi più recenti hanno messo in luce i resti
di un'ampia area pubblica (m.30x90) e di
un'abitazione privata. È riemerso anche un
lungo tratto di strada, selciato e in parte porticato, identificato come l'asse principale che attraversava la città in senso nord-sud, correndo
parallelamente alla val d'Enza, e che collegava
la Via Emilia con le colonie romane di Lucca e
Luni. Queste indagini archeologiche sono state
condotte tra il 1983 e il 2008 dalla ditta AR/S
Archeosistemi sotto la direzione scientifica
degli archeologi Luigi Malnati, Enzo Lippolis e
Renata Curina della Soprintendenza per i Beni
Archeologici dell'Emilia-Romagna, in collaborazione con il Comune di Canossa, l'Associazione Amici di Luceria e con il supporto della
Fondazione Manodori.
L'inaugurazione dell'area archeologica di Luceria rappresenta un'importante occasione per
fare il punto sulle ricerche passate e recenti,
mettendole in relazione con le più recenti scoperte effettuate nel territorio e collocandole in
una cornice di più ampio respiro scientifico. Ma
è anche la sede più adatta per illustrare i passi
compiuti e i criteri seguiti nel fondamentale
passaggio “dallo scavo alla valorizzazione” del
sito di Luceria, nonché un'opportunità per interrogarsi sulle scelte da compiere, oggi e domani, per la gestione e promozione turistica
dell'area archeologica.
Per questo, l'inaugurazione è preceduta dal
convegno di studi “Luceria: il sito archeologico
dallo scavo alla valorizzazione” che si terrà
presso il Teatro Comunale di Ciano d'Enza
dalle 9 alle 13, cui parteciperanno illustri studiosi e gli archeologi che hanno condotto le
operazioni di scavo. Il convegno è introdotto
dal Sindaco di Canossa, Enzo Musi, dal Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Marco Edoardo Minoja e dal
Presidente della Fondazione Manodori, Gianni
Borghi.
Alle ore 16, si terrà l'inaugurazione vera e propria dell'area archeologica dell'antica Luceria
(Via Luceria a Ciano d’Enza, possibilità di parcheggio presso il centro commerciale in Via del
Conchello), con visita guidata a cura di Renata
Curina, funzionario archeologo della Soprintendenza, che ha diretto il progetto di restauro
e valorizzazione realizzato dalla ditta AR/S Arcehosistemi di Reggio Emilia. Per tutto il pomeriggio, ogni 30 minuti, saranno effettuate
altre visite guidate gratuite per bambini e ragazzi a cura degli archeologi del Gruppo Archeologico VEA.
Inoltre, a partire dalle 15, i rievocatori storici
della Legio I Italica animeranno il sito con suggestive attività didattiche per grandi e piccoli
DATA NEWS
(in caso di maltempo le attività si terranno nel
Teatro Comunale di Ciano d'Enza).
Grazie alla fondamentale collaborazione dei
gruppi di volontariato “Amici di Luceria” e “Vea”
l'area archeologica rimarrà aperta per alcune
ore durante i fine settimana del periodo primaverile, estivo e autunnale.
www.archeobologna.beniculturali.it
Sabato 31 maggio, ore 9-13
convegno "Luceria: il sito archeologico
dallo scavo alla valorizzazione"
Teatro Comunale di Ciano d'Enza, Piazza Matilde di Canossa 2
Programma
Ore 9.30 Apertura dei lavori
Marco Edoardo Minoja, Soprintendente per i
Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna
Enzo Musi, Sindaco di Canossa
Gianni Borghi, Presidente Fondazione Manodori di Reggio Emilia
Parte I – Antica Nuceria: archeologia in Val
d'Enza
Roberto Macellari, Musei Civici di Reggio
Emilia
Il progetto di scavi a Ciano di Gaetano Chierici.
Alle origini del Museo di Reggio Emilia
Daniela Locatelli, Archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna
Liguri ed Etruschi lungo la via dell'Enza
Luigi Malnati, Direttore Generale per le Antichità del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
Luceria tra Liguri e Romani alla luce degli scavi
degli anni Ottanta
Enzo Lippolis, Università La Sapienza di
Roma)
I Romani nella pianura padana e a Luceria: occupazioni, integrazioni e ibridismi culturali
Parte II – Tutela e valorizzazione a Luceria:
nuove prospettive e possibili modelli di
promozione culturale in ambito archeologico
Renata Curina, Archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Anna Losi, Archeologa Archeosistemi
Il progetto di sistemazione dell'area archeologica di Luceria
Francesco Garbasi, Filippo Fontana, Giacomo Galli
Progetti di didattica, ricerca e valorizzazione
nei Comuni di Canossa e San Polo d'Enza
Sara Cura, Archeologa del Museo d'Arte Preistorica di Mação
Prehistoric Art Museum of Mação (Central Portugal): an example of socio-economic development trough culture, education and science
Comunicato a cura di Carla Conti (OdG 83183)
Rapporti con i Media della Soprintendenza per
i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna
Via Belle Arti n. 52 - 40126 Bologna (Italy)
tel.051.223773 - 051.220675 - 051.224402 (interno 123) - fax 051.227170
website http://www.archeobologna.beniculturali.it/
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Anche quest'anno la Galleria
Nazionale dell'Umbria e
Castello Bufalini aderiscono
alla manifestazione
internazionale
SABATO 17 MAGGIO
con l'apertura straordinaria serale dalle ore 20
alle ore 24 al costo simbolico di 1€.
In Galleria Nazionale dell’Umbria, per questa
edizione, il tema scelto è quello dell'Eros e
delle sue rappresentazioni nell'arte moderna,
dalla musica alla pittura, della poesia alla scultura.
Alle ore 21 il concerto a cura del Conservatorio
di Perugia che vedrà esibirsi nella sala Podiani
I Cantori Moderni di Cinzia Alessandroni con
un programma jazz da Gershwin a Ellington
on line
- Maggio 2014
con la partecipazione straordinaria di Fulvio
Falleri al sax, Matteo Parretta alla chitarra, Pietro Cavallucci al contrabasso e Lorenzo Bisogno alla batteria.
MODULARIO
Beni A.A.A.S. - 3
MOD. 2
Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici
dell’Umbria - Perugia
& RPXQLFDWRVWDPSD
Anche quest'anno la Galleria Nazionale dell'Umbria e Castello Bufalini
aderiscono alla manifestazione internazionale:
SABATO 17 MAGGIO
con l'apertura straordinaria serale dalle ore 20 alle ore 24 al costo simbolico di 1€
In Galleria Nazionale dell’Umbria, per questa edizione, il tema
scelto è quello dell'Eros e delle sue rappresentazioni nell'arte
moderna, dalla musica alla pittura, della poesia alla scultura.
Alle ore 21 il concerto a cura del Conservatorio di Perugia che
vedrà esibirsi nella sala Podiani I Cantori Moderni di Cinzia
Alessandroni con un programma jazz da Gershwin a Ellington con
la partecipazione straordinaria di Fulvio Falleri al sax, Matteo
Parretta alla chitarra, Pietro Cavallucci al contrabasso e Lorenzo
Bisogno alla batteria.
Alle ore 22 una conferenza di Federica Zalabra, responsabile delle collezioni della Galleria
Nazionale dell'Umbria, dal tema A
Om
mnniiaa.. La rappresentazione dell'eros nell'arte
Am
moorr vviinncciitt O
dal Cinquecento all'Ottocento. Dai licenziosi Amori degli Dei di Giulio Romano, alla
sensualità dei Cantori di Caravaggio per arrivare alla passione dei marmi di Gian Lorenzo
Bernini e alla civettuola aria da boudoir che si respira nelle opere di Boucher, prima che
venga spazzata via dalla vita moderna di Courbet e Manet.
A Castello Bufalini “La notte dei Musei” sempre con apertura
dalle 20.00 alle 24.00 (con ultimo ingresso ore 23.00) prevedrà:
La Visita del Monumento con intrattenimento di danza a cura di
“Studio Danza” di Rita e Roberta Giubilei. Lungo il percorso
saranno esibiti alcuni abiti da sera realizzati dal Liceo Artistico
“Giovagnoli” di Sansepolcro con l’impiego di tessuti tinti con gli
originari metodi tradizionali utilizzando l’antica tintura del guado
(ysatis sativa).
Per un sabato diverso a spasso con la cultura e in orari in cui gli spazi di un museo
creano attorno all’arte un’atmosfera da sogno
Alle ore 22 una conferenza di Federica Zalabra, responsabile delle collezioni della Galleria
Nazionale dell'Umbria, dal tema Amor vincit
Omnia. La rappresentazione dell'eros nell'arte
dal Cinquecento all'Ottocento. Dai licenziosi
Amori degli Dei di Giulio Romano, alla sensualità dei Cantori di Caravaggio per arrivare alla
passione dei marmi di Gian Lorenzo Bernini e
alla civettuola aria da boudoir che si respira
nelle opere di Boucher, prima che venga spazzata via dalla vita moderna di Courbet e Manet.
A Castello Bufalini “La notte dei Musei” sempre con apertura dalle 20.00 alle 24.00 (con ultimo ingresso ore 23.00) prevedrà:
La Visita del Monumento con intrattenimento
di danza a cura di “Studio Danza” di Rita e Roberta Giubilei. Lungo il percorso saranno esibiti
alcuni abiti da sera realizzati dal Liceo Artistico
“Giovagnoli” di Sansepolcro con l’impiego di
tessuti tinti con gli originari metodi tradizionali
utilizzando l’antica tintura del guado (ysatis sativa).
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Il Libro d'Arte "Viernes"
del maestro Igor Borozan
alla Sala Conferenze della
Galleria Nazionale dell'Umbria
21 maggio 2014 ore 11.30
“Viernes” è l'enorme contenitore dove confluiscono i fermenti creativi di Borozan del 2013.
Un anno frenetico, denso di eventi e cambiamenti, non soltanto a livello personale, che
hanno segnato in maniera esponenziale il suo
"fare arte". Un libro d’arte nel libro stesso, si
chiama “Viernes”, tra sacro e profano, raccoglie e racconta gli ultimi percorsi del maestro
Igor Borozan, un intenso viaggio umano ed artistico.
Ne è un esempio l’opera senza alcun dubbio
più’ grandiosa catalogata all’interno del libro,
"Jan MMXIII", l’installazione del maestro per
celebrare le Giornate Europee del Patrimonio
2013 promosse dal MiBAC. Un saio gigante, il
più grande mai realizzato al mondo, per la cui
realizzazione sono stati utilizzati ben 550 metri
di stoffa grezza color avorio, ispirato ala figura
mistica di San Francesco, esposto prima al
Ponte delle Torri di Spoleto, successivamente
ad Assisi come un benvenuto per la visita di
Papa Francesco in Umbria. Tanti gli schizzi e i
disegni inediti per questo mastodontico progetto selezionati ed inseriti in Viernes. Dal
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sacro al profano appunto, con la camicia che
si tinge di nero ispirata a Gavrilo Princip, che
nel 1914 ha dato inizio alla Prima Guerra Mondiale, di cui il prossimo 2014 ne sara’ la triste
ricorrenza. Un'installazione ed un dipinto esposti a Palazzo Primavera di Terni per il Festival
Popoli e Religioni. Un omaggio particolarmente
sentito alla città di Sarajevo, teatro dell'evento
che ha segnato la storia contemporanea.
è stato presentato a gennaio presso la libreria
Feltrinelli di Terni, seconda tappa in febbraio
presso il Taller del Prado di Madrid, terza tappa
la Fortezza Spagnola di Porto S.Stefano nell'Argentario.
La prossima "stazione", una location di tutto
prestigio, la Galleria Nazionale dell'Umbria a
Perugia in Corso Vannucci, 19.
Con l'Autore saranno presenti:
Arch. Francesco Scoppola - Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Umbria
Dott. Fabio De Chirico - Soprintendente per i
beni storici, artistici ed etnoantropologici dell'Umbria
Dott. Giovanni Luca Delogu - Funzionario
Storico dell'arte della Soprintendenza per i beni
storici, artistici ed etnoantropologici dell'Umbria
INFO:
Galleria Nazionale dell'Umbria
Corso Pietro Vannucci,19 Perugia
Tf. 075 58668410
www.gallerianazionaleumbria.it
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da uno studio attento delle radici del cristianesimo, attraverso la ricerca delle fonti storiche,
dei materiali e delle testimonianze.
La seconda sezione, I GIUBILEI, vuole illustrare il forte interesse dei papi per l’evento del
Giubileo, e della particolare attenzione rivolta
al pellegrino. Saranno presi in considerazione
quattro giubilei: 1575, 1600, 1625 e 1650. Ad
esempio, per l’appuntamento del 1575, Gregorio XIII profuse il massimo impegno per trasformare Roma in una città santa ed esaltare la
Chiesa Trionfante. Innumerevoli furono gli interventi urbanistici, le committenze artistiche,
le celebrazioni, le processioni, le pubblicazioni,
finalizzate al suo principale obiettivo. Si diffondono l’immagine allegorica della Chiesa che
vince l’Eresia (di cui abbiamo due esempi emblematici nelle due statue che adornano la facciata della chiesa del Gesù), il culto della figura
di Cristo e il profondo sentimento del fedele per
il potere salvifico del Figlio di Dio, la venerazione dei martiri. Sculture, incisioni, volumi e
monete documenteranno i quattro avvenimenti, ponendo l’accento sull’aspetto più significativo di ogni Giubileo.
I PAPI DELLA SPERANZA
- ARTE E RELIGIOSITÀ
NELLA ROMA DEL ‘600
Il 2013 è sicuramente stato un anno di soddisfazioni, Borozan è infatti l'unico esponente italiano
selezionato
per
la
Settimana
dell'Educazione Artistica dell'Unesco svoltasi
nel mese di maggio per il progetto Enredadas
2013. Un evento di ampio respiro culturale organizzato dall'Università Autonoma di Madrid
sotto il coordinamento della dott.ssa Angeles
Saura, esperienza preziosa che ha permesso
un confronto critico-operativo tra 9 Paesi e ben
24 Università sul livello mondiale. Il progetto ha
coinvolto docenti artisti di Belle Arti in una
grande mostra virtuale, un programma internazionale che cerca la conoscenza da percorsi
formativi diversi, da artisti provenienti da tutto
il mondo. E proprio in questo contesto, per lo
Stato del Chile, è stato selezionato il suo primo
libro d'arte "A Bebe - il Duende" realizzato su
una particolare carta riciclata giapponese, che
Borozan ha illustrato metaforicamente con le
tecniche del pastello e del disegno colorato. Alcune delle immagini di questo suo primo Libro
d'Arte sono inserite in "Viernes", da qui il concetto di Libro nel Libro. "Viernes" contiene
anche l'opera creata per la ricorrenza dei duecento anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, un
grande quadro di forte impatto visivo in chiave
espressionista surreale. Per la ricorrenza del
primo bombardamento subito dalla citta’ di
Terni, partecipa poi, con ben dodici delle sue
camicie giganti, sospese sul palco, alla scenografia per lo spettacolo “Ascolta il nemico non
tace” dando un valore universale alla condanna verso ogni tipo di conflitto. Grazie al suo
"Abbozzo pittorico per Caravaggio", edito in
occasione della Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali, Borozan è invitato, come ospite d'onore,
per Bentornato Caravaggio, convention internazionale organizzata dall'associazione Decima Musa Caravaggio, una kermesse di
eventi culturali per rendere omaggio al grande
pittore Michelangelo Merisi. In Abbozzo Pittorico infatti Borozan cataloga i sui schizzi, i suoi
abbozzi che rievocano il modus operandi del
grande pittore. Il nome di Borozan viene così
inserito nell'Archivio storico del comune di Caravaggio. Il viaggio continua e, contaminato
dall'artista performativa madrilena Pilar Perez
Camarero, crea una serie di dipinti molto particolari ed intriganti ispirati a Cappuccetto
Rosso, con un messaggio esplicito riferito alla
denuncia verso la violenza sulle donne. Il Libro
Dal 16 maggio al 16 novembre 2014, a Roma,
a Castel Sant’Angelo sarà visitabile la trentatreesima edizione della Mostra Europea del
Turismo e delle Tradizioni Culturali, organizzata quest’anno per onorare il I° anniversario
dell’elezione di Papa Francesco quale segno
di devoto omaggio e gratitudine per il nuovo
Pontefice. La mostra, intitolata “I PAPI DELLA
SPERANZA – Arte e religiosità nella Roma
del '600” realizzata sotto l’Alto Patronato del
Presidente della Repubblica, è organizzata dal
Centro Europeo per il Turismo presieduto da
Giuseppe Lepore in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico-Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo
Museale della Città di Roma, diretta da Daniela
Porro, con la partecipazione dei Musei Vaticani, la Biblioteca Apostolica Vaticana, l’Archivio Segreto Vaticano e la Reverenda Fabbrica
di San Pietro
L’esposizione, che si avvale di un comitato
scientifico di grande prestigio, presieduto dall’Arcivescovo Agostino Marchetto Segretario
Emerito del Pontificio Consiglio per i Migranti
e gli Itineranti, è curata da Maria Grazia Bernardini e Mario Lolli Ghetti. La mostra, ospitata
nelle Sale di Clemente VII, di Clemente VIII, di
Apollo e della Giustizia, sarà organizzata in tre
sezioni tematiche:
La terza sezione, ARTE e DEVOZIONE si soffermerà sull’arte devozionale che tanta parte
ebbe nel corso del Seicento a Roma, ed è suddivisa in cinque sottosezioni dedicate al culto
delle reliquie, alla canonizzazione dei santi, a
San Filippo Neri e gli oratoriani, alle grandi figure dei Santi e agli apparati e cerimonie. Sui
vari aspetti dell’arte finalizzata alle diverse manifestazioni della devozione, saranno esposti
dipinti, ritratti di santi, pale d’altare, sculture,
bozzetti, incisioni, oreficerie che offrono una
sintetica panoramica delle complesse varietà
delle forme artistiche a servizio delle religione.
Nell’ambito della Mostra, come tradizione,
sono state invitate a partecipare per la sezione
recuperi di Opere d’Arte le Forze dell’Ordine.
Catalogo Gangemi Editore
Redattore: RENZO DE SIMONE
Informazioni Evento:
Dal 16 maggio 2014 al 15 novembre 2014
Roma, Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo
Orario: ore 9.00 - 19.00; chiuso lunedì
Telefono: 066819111
E-mail: [email protected]
Sito web: http://castelsantangelo.beniculturali.it
* * *
La prima sezione, ROMA SANCTA: RECUPERO DEL CRISTIANESIMO DELLE ORIGINI costituisce l’introduzione alla mostra e,
attraverso dipinti, incisioni, testi e reperti archeologici, illustra il nuovo clima culturale e
spirituale, caratterizzato dal fervore religioso e
LA VALORIZZAZIONE DEI
BENI CULTURALI
IL CASO DEL FORO DI
AUGUSTO
Venerdì 9 maggio 2014 appuntamento alla
Casa dell'architettura organizzato dal nuovo
Dipartimento dei Beni culturali dell'Ordine degli
Architetti di Roma e provincia. Il Dipartimento
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ospiterà la Sovrintendenza capitolina in una
conferenza divisa in due parti. La prima parte
sarà dedicata ai metodi ed ai progetti di valorizzazione della Sovrintendenza sul territorio
romano, con particolare attenzione alle aree
archeologiche. La seconda parte prevede la
presentazione dell'importante progetto multimediale e di anastilosi virtuale "Foro di Augusto. 2000 anni dopo", a cura di Zetema
Progetto Cultura . Gli autori del progetto esporranno l'iter percorso.
Montorio in Valle, grotta di S. Michele
Il programma prevede dalle ore 10,00, gli interventi di:
Livio Sacchi, presidente dell'Ordine degli Architetti di Roma e provincia
Biancaneve Codacci Pisanelli Gabinetto del
Ministro dei beni e attività culturali e del turismo
Flavia Barca, Assessore alle politiche culturali
di Roma Capitale
Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente ai
beni culturali di Roma Capitale
Maurizio Anastasi, Direttore tecnico territoriale
Lucreazia Ungaro Responsabile del servizio
valorizzazione del patrimonio dei musei archeologici
Roberto Meneghini, Responsabile Ufficio Fori
Imperiali di Roma Capitale
Alle ore 12,00 verrà illustrato il Progetto "Foro
di Augusto 2000 anni dopo" con gli interventi
di:
Virginia Rossini, presidente del Dipartimento
dei beni culturale dell'Ordine degli architetti di
Roma e provincia
Renata Sansone, responsabile area mostre di
Zètema Progetto Cultura
Paco Lanciano, fisico e divulgatore scientifico
Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa Ordine degli Architetti, Cecilia Mastrantonio, tel.
335 5654853
Roma 7 maggio 2014
* * *
Lazio e Sabina.
11° incontro di studi
Dal 4 al 6 giugno prossimo si svolgerà l’11° Incontro di studi “Lazio e Sabina”, organizzato
dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici
del Lazio e dedicato all’attività di ricerca, tutela
e valorizzazione svolta nel territorio di competenza.
I contributi, presentati da archeologi e architetti
della Soprintendenza, da collaboratori, da studiosi di università ed enti di ricerca, si articoleranno in tre giornate con una diversa
distribuzione rispetto alle precedenti edizioni:
4 giugno – Istituto Olandese - Scavi in concessione e presentazione della sessione poster
5 giugno – Complesso del Vittoriano - Ricerche
sulle ville del Latium
6 giugno – British School at Rome - Ricerche
e progetti sul territorio
Alle ore 17.30 del 4 giugno saranno presentati
gli Atti 2013 del 10° Incontro di Studi “Lazio e
la Sabina”.
La conferenza è la seconda per il 2014 del
ciclo di incontri ideato da Anna Imponente, per
riscoprire la regione con la promozione e la valorizzazione del territorio. Occasione di crescita
culturale per il pubblico, che segue da quattro
anni e apprezza i capolavori svelati del Lazio,
la serie di conferenze approfondisce varie tematiche sottese al recupero dei beni tutelati e
propone i recenti restauri condotti dall’Istituto.
Sette i nuovi appuntamenti del lunedì nella prestigiosa Sala della Crociera, in via del Collegio
Romano 27, gentilmente concessa da Maria
Concetta Petrollo Pagliarani direttrice della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte.
Il 5 giugno verrà presentato un filmato sulla
grotta di Tiberio a Sperlonga, mentre lungo il
corso dell’intera giornata sarà possibile visitare
la mostra “Sulle tracce di Caligola. Storie di
grandi recuperi della Guardia di Finanza”.
Redattore: ANNAMARIA STEFANI
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Soprintendenza per i beni storici, artistici ed
etnoantropologici del Lazio
OLTRE ROMA NEL LAZIO
I luoghi del sacro
Arte e ritualità nel Lazio
segreto
12 maggio ore 17
Sofia Boesch Gajano presenta il libro
Acque, pietre, fuochi, alberi. Rituali di
guarigione nei santuari e nei luoghi di
culto del Lazio
a cura di Elisabetta Silvestrini, Roma, Soprintendenza BSAE del Lazio, Di Virgilio Editore
Intervento di Anna Imponente e Luigi Maria
Lombardi Satriani
Saranno presenti gli autori
Il volume raccoglie i risultati di una ricerca sui
rituali di guarigione o di protezione, praticati nei
luoghi di culto del territorio del Lazio attraverso
elementi naturali - l’acqua, il fuoco, la pietra, gli
alberi -, o materie lavorate, come la pietra scolpita, ed i metalli. Così fonti di acque di guarigione o galattofore, fuochi destinati a
propiziare la salute, pietre taumaturgiche o “fecondatrici”, alberi dal potere risanatore, metalli
dal valore protettivo rappresentano siti ove si
sono addensate le richieste di benessere dei
devoti e dei pellegrini, luoghi da conoscere e
da tutelare, tracce e testimoni di riti antichi e di
antiche devozioni.
Antonella D'Ambrosio
Responsabile Ufficio Stampa, Cerimoniale e
sito Web
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed
Etnoantropologici del Lazio
Piazza San Marco, 49
00186 Roma
tel. +39 06 69674232 - fax. +39 06 69674210
cell. +39 334 6897410
email: [email protected]
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http://www.soprintendenzabsaelazio.it/
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L'opera grafica
1957-2014
Roma, Palazzo Poli,
via Poli 54 (Fontana di Trevi)
28 maggio - 13 luglio 2014
L'Istituto nazionale per la grafica presenta all'attenzione del pubblico e della critica l'ampia
produzione di Pasquale Santoro che dalla fine
degli anni Cinquanta si è dedicato costantemente alla ricerca artistica, attraverso il linguaggio dell'incisione e della scultura.
Grande sperimentatore nel campo della grafica, Santoro è considerato l'interprete italiano
più vicino a Stanley William Hayter e all'esperienza di Atelier 17, laboratorio frequentato a
Parigi alla fine degli anni Cinquanta. Maestro
del colore e del metodo di stampa con una sola
matrice, incisa ad acquaforte a più livelli di profondità, Santoro realizza anche incisioni in
bianco e nero caratterizzate da una densa
stratificazione di segni o da dinamiche linee
che richiamano le forme minimaliste delle sue
sculture, eleganti e sobrie allo stesso tempo.
La mostra propone una selezione di circa 50
opere grafiche e tre sculture che illustrano il
DATA NEWS
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- Maggio 2014
percorso artistico di Santoro: dai primi lavori
realizzati a Parigi nell'Atelier 17, alle xilografie
a colori stampate da profilati industriali nella
Stamperia di Renzo Romero negli anni Sessanta, al noto ciclo Cieli del Piranesi del 197778, un'audace reinterpretazione dei temi
dell'artista veneziano, realizzata presso la storica Stamperia della Calcografia in occasione
delle celebrazioni piranesiane indette da Carlo
Bertelli per il bicentenario della morte. E ancora i fogli dedicati a Čajkovskij ed Eliot fino
agli ultimi lavori xilografici, stampati nel 2014,
nuovamente nella Stamperia dell'Istituto e dedicati alle cattedrali ferite dal terremoto dell'Abruzzo nel 2009.
zio Calvesi, e Palma Bucarelli che inoltre gli
commissiona nel 1967 la scultura La foresta
pietrificata per la Galleria nazionale d'arte moderna. Nel 2011 riceve da Giorgio Napolitano
il Premio nazionale “Presidente della Repubblica” per le arti. Nel 2013 diviene Accademico
di San Luca.
Catalogo: www.exormaedizioni.com
dal 29 maggio al 13 luglio 2014
Roma, Palazzo Poli, via Poli, 54 (Fontana di
Trevi)
Orari di visita: dalle 10,00 alle 19,00 tutti i giorni
escluso il lunedì
INGRESSO LIBERO
INFO: Ufficio Stampa Istituto Nazionale per la
Grafica - Responsabile: Angelina Travaglini
con la collaborazione di Roberta Ricci
334 6842173
[email protected]
[email protected]
www.grafica.beniculturali.it
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I viaggi dell'Imperatore
dom Pedro II.
Una cronaca visiva
INCONTRO DI STUDIO
Giovedì 29 Maggio 2014, ore 17,00
Roma, Palazzo Poli, via Poli 54
(Fontana di Trevi)
La mostra e il catalogo, a cura di Ginevra Mariani e Antonella Renzitti, presentano le matrici
e le stampe che Santoro ha voluto donare all'Istituto nazionale per la grafica. Nel catalogo
inoltre è ricostruita per la prima volta l'intera
produzione grafica dell'artista a partire dal
1957. L’iniziativa è realizzata con il sostegno
della Direzione generale per il paesaggio, l'arte
e l'architettura contemporanee - Servizio V.
In catalogo testi di: Maria Antonella Fusco,
Carlo Bertelli, Stefano Gallo, Antonella Renzitti,
Giuseppe Appella, Ginevra Mariani.
Pasquale Ninì Santoro è nato a Ferrandina nel
1933; scultore, pittore, incisore e ceramista, è
uno dei protagonisti dell'astrattismo italiano.
Vive e lavora a Roma dagli anni '50 dove si trasferisce per studiare medicina, studi poi abbandonati per seguire il suo percorso di artista.
Vicino a Giulio Carlo Argan e a Giuseppe Ungaretti, alla fine degli anni '50 si trasferisce a
Parigi dove frequenta l'Atelier 17 di Stanley
William Hayter (Londra 1901 – Parigi 1988).
Esperienza che, in quegli anni e in quel laboratorio internazionale, ha lasciato un segno “incisivo” nella vita e nella carriera dell'artista.
Tornato a Roma, nel 1962 è fondatore, con
Biggi, Carrino, Frascà, Pace e Uncini, del
Gruppo Uno, che propone il superamento delle
correnti informali con ricerche aperte e sistematiche sulle componenti linguistiche del fare
arte. Sono anni di lavoro intenso che lo vedono
impegnato in una ricerca formale sempre supportata da istanze sociali e politiche. Gli anni
Settanta lo vedono a lavoro, a fianco di Carlo
Bertelli, presso l'Istituto nazionale per la grafica
istituito nel 1975. La sua ricerca evolve poi
negli ultimi decenni del Novecento verso
un'analisi che si arricchisce di note introspettive che riguardano le sue radici lucane e la
sua vita personale. Nell'ambito della sua lunga
carriera partecipa a numerose mostre internazionali: tra queste la Biennale di Venezia del
'62, la VII Biennale d'Arte moderna di San
Paolo del Brasile nel '63, l'International biennial
exhibition of prints di Tokyo nel '64, e nel 1967
alla V Biennale di Parigi. In Italia prende parte
a numerose esposizioni, tra queste sono significative quelle curate da Nello Ponente, Mauri-
Interverranno:
Maria Antonella Fusco, dirigente dell'Istituto
nazionale per la grafca
Maurício Vicente Ferreira Júnior, direttore
del Museu Imperial de Petrópolis
Aniello Angelo Avella, docente, Università di
Roma Tor Vergata / Universidade do Estado do
Rio de Janeiro
Luigi Tomassini, docente, Università di Bologna / presidente della SISF-Società Italiana
per lo Studio della Fotografa
Maria Francesca Bonetti, responsabile delle
Collezioni fotografche dell'Istituto nazionale per
la grafca
Ospite dell'Istituto nazionale per la grafca,
Maurício Vicente Ferreira Júnior, direttore del
Museu Imperial de Petrópolis, presenterà il
frutto delle più recenti ricerche sull'importante
archivio di manoscritti, fotografe, litografe, disegni e dipinti collezionati dall'Imperatore del
Brasile dom Pedro II (1825-1891) e dalla moglie Teresa Cristina Maria di Borbone (18221889), sorella del re delle Due Sicilie
Ferdinando II. All'interno dell'archivio particolare rilievo assume la cronaca visiva – testimoniata soprattutto dalla straordinaria ed
esclusiva raccolta fotografca – dei viaggi dell'Imperatore e di sua moglie.
Tale raccolta, custodita in parte presso la Bibliotheca Nacional do Rio de Janeiro e in parte
nello stesso Museu Imperial de Petrópolis – il
più frequentato museo pubblico brasiliano, collocato in quella che fu la residenza estiva degli
imperatori, nella città sorta per volere dello
L'Imperatore del Brasile dom Pedro II
stesso dom Pedro II in un'amena località di
montagna nei pressi di Rio de Janeiro – è attualmente iscritta (2013), per la sua squisita
natura archivistica, nel Registro Internazionale
del Programma UNESCO “Memoria del
Mondo”, creato nel 1992 per la tutela e la promozione del patrimonio documentario mondiale.
Per l'occasione, Maria Francesca Bonetti illustrerà l'album fotografco di Luigi Montabone,
Ricordi del Viaggio in Persia della Missione Italiana, 1862, conservato nella stessa collezione
imperiale, che costituisce uno dei rari esemplari della celebre serie realizzata dal fotografo
piemontese nel corso della prima missione del
Regno d'Italia, guidata dal ministro plenipotenziario Marcello Cerruti, che era stato incaricato
d'afari e console generale del Regno di Sardegna in Brasile e in altri paesi dell'America Latina dal 1852 al 1860.
Ospiti dell'Istituto nazionale per la grafca saranno inoltre Aniello Angelo Avella, autore della
prima biografa di Teresa Cristina di Borbone
(Una napoletana imperatrice ai tropici,
Exòrma, Roma 2012), che afancherà Maurício
Vicente Ferreira Júnior nella presentazione dei
viaggi dell'Imperatore, e Luigi Tomassini che,
con la sua autorevolezza di storico della fotografa, concluderà l'incontro.
Ufficio Stampa Istituto Nazionale per la Grafica
Responsabile: Angelina Travaglini con la collaborazione di Roberta Ricci 334 6842173
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A Lanciano l’edizione
2014 di Ecotur.
di Luisa Chiumenti
Lanciano è stata la cornice prestigiosa (in particolare nel suggestivo scenario dell'auditorium
Diocleziano del centro storico di Lanciano), in cui si è svolta la XXIV edizione dell'incontro annuale
di Ecotur, Borsa internazionale del Turismo Natura, che ha richiamato nella bella cittadina, un
numeroso gruppo di Tour Operator da molte nazioni europee (con un Wine Workshop con i
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buyers da Usa, Giappone e Germania), e numerosi giornalisti del settore.
Uno dei punti principali dell'incontro è stato
quello relativo alla presentazione dell'XI Rapporto redatto cogiuntamente da: Istat, Enit e
Università dell'Aquila. Da tale Rapporto si è potuto subito evincere come il turismo natura in
Italia abbia “sfondato” 101 milioni di presenze
e in particolare come il “biking” sia in gardo di
trainare il settore per il secondo anno consecutivo, anche perchè, per l'anno in corso, il
58% degli intervistati prevede un ulteriore
rialzo.E precisamente, questi sono stati i numeri: PRESENZE NATURA + 1,48%, FATTURATO +4,1%. In particolare secondo l'XI
Rapporto Ecotur le cifre del 2013 indicano un
incremento dell'1,48% delle presenze rispetto
al 2012, e del 4,1% del fatturato, rispetto ad un
turismo tradizionale che invece ha visto le voci
scendere rispettivamente del 3,5% e del 9,5%.
Le presenze generate dal turismo natura in Italia hanno infatti sfondato quota 101 milioni,
producendo un fatturato di 11,378 miliardi di
euro.
DATA NEWS
nieri ha raggiunto il 40,2% del totale nel turismo natura (era il 38% l'anno precedente), e
questo genera un incremento del giro d'affari,
in quanto un turista straniero spende mediamente 100 euro al giorno a fronte dei 65 di un
turista italiano». Il Rapporto, presentato dal
presidente di Ecotur Enzo Giammarino e dalla
dirigente dell'Istat Laura Leoni, ha anche analizzato la top ten dei parchi più richiesti dai tour
operator. Per il mercato italiano il parco più richiesto è il Parco nazionale d'Abruzzo (21%),
seguito da Gran Paradiso (17%), Dolomiti Bellunesi (11%), Cinque Terre (9%), Stelvio e Pollino (entrambi al 7%), Circeo e Foreste
Casentinesi (entrambi al 5%), Arcipelago Toscano (4%) e Gran Sasso (3%). Per il mercato
europeo invece la top ten è guidata dal Parco
nazionale delle Cinque Terre (25%), seguito da
Dolomiti Bellunesi (20%), Appennino ToscoEmiliano (9%), Arcipelago Toscano (7%), Vesuvio (7%), Gran Paradiso (6%), Cilento e
Valle di Diano (5%), Abruzzo, Lazio e Molise
(4%), Monti Sibillini (3%) e Stelvio (3%). A spingere un numero maggiore di turisti verso la natura sono prevalentemente la voglia di fare
attività sportive (47%) e il relax (20%), ma
anche l'enogastronomia (15%) e la riscoperta
delle tradizioni (10%), ma la vera regina del turismo natura si conferma per il secondo anno
consecutivo la bicicletta: il biking è infatti l'attività sportiva prediletta dai turisti natura con il
30% delle preferenze, seguita da escursionismo (21%) e trekking (18%). “Il dato che ci
rende particolarmente ottimisti”, ha concluso
Enzo Giammarino, presidente di Ecotur, “è la
previsione dei tour operator per il 2014: il 58%
prevede che il settore crescerà nel corso di
quest'anno, mentre solo il 6% prevede una diminuzione e il resto ritiene che il mercato resterà stabile”.
Il Rapporto ha analizzato anche il turismo nei
Borghi più belli d'Italia, censendo un fatturato
giunto a 1 miliardo 152 milioni di euro. Proprio
nell'ottica della sinergia con gli altri prodotti di
eccellenza, dopo il successo del workshop dedicato al turismo, con 60 tour operator provenienti dai principali mercati europei, Ecotur ha
ospitato il Wine Workshop, con i buyer in arrivo
da Usa, Giappone e Germania che hanno incontrato le cantine di Abruzzo, Marche, Campania, Basilicata e Calabria.
Particolarmente interessante la presentazione
dell'interessante “Manuale”, prima opera pubblicata su un tema di così elevato interesse per
tutti coloro che desiderano dare vita ad una
struttura nuova o comunque avere una assistenza specifica nel condurre una struttura già
operante.
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Mostra
L’unità dei contrari
Cosenza - Palazzo Arnone
Sabato 31 maggio 2014 – ore 17.30
Inaugurazione
“A migliorare la performance economica del
settore”, ha spiegato il coordinatore scientifico
del Rapporto, il docente universitario Tommaso
Paolini, “è stato l'incremento dell'internazionalizzazione di questo segmento di mercato. Per
la prima volta nel 2013 l'incidenza di turisti stra-
Sabato 31 maggio 2014, alle ore 17.30, a Cosenza, Palazzo Arnone, sarà inaugurata
L’unità dei contrari di Mimmo Legato.
La mostra rivisitando in chiave artistica quel
principio dell’unità dei contrari, individua gli elementi diversi sia strutturali che emozionali, sia
materici che luminosi, tendendo con i primi termini ad evidenziare la sostanza profonda delle
cose e con i secondi ad analizzare gli stimoli
dei moti interiori.
La mostra è curata da Rosanna Caputo, direttore della Galleria Nazionale di Cosenza e
da Luigi Tallarico, storico e critico d’arte.
Interverranno alla cerimonia di inaugurazione,
i curatori, l’artista, Casimiro Giannuzzi, presidente Rotary Club Rende e Gregorio Viglialoro, scrittore e critico d’arte. Modererà Valter
Leone, giornalista.
La mostra L’unità dei contrari rimarrà aperta al
pubblico fino al 12 giugno 2014 secondo i seguenti orari 10.00/18.00 (da martedì a domenica)
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Mostra
L’unità dei contrari
Cosenza - Palazzo Arnone
Inaugurazione
Sabato 31 maggio 2014 – ore 17.30
Curatori: Rosanna Caputo e Luigi Tallarico
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed
Etnoantropologici della Calabria
Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria: Francesco Prosperetti
Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone – Patrizia
Carravetta
Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246
[email protected]
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Dal cunto orale alla
narrazione letteraria
L’universo della narrazione è un reticolo complesso e sconfinato, che avvolge l’uomo e la
sua storia. Se è vero che viviamo sospesi tra
passato e futuro, in un presente inafferrabile,
che sfugge sempre di mano rendendoci continuamente “superati”,allora la storia, le innumerevoli storie che sedimentano alle nostre
spalle, diventano importantissime, la ragione
stessa del nostro vivere, perché in esse cerchiamo le tracce di una sapienza antica che
possa guidarci nella costruzione di un futuro,
destinato a diventare anch’esso storia.
Narratori e contastorie sono stati e sono tuttora
i veicoli di quella cultura orale, che è il motore
della necessità di raccontare insita nell’uomo.
Basta ascoltare un narratore che scandisce un
frammento di cronaca, un racconto basato sul
ritmo dell’emissione vocale, per essere risucchiati nella sfera delle emozioni ataviche. La
narrazione ci spinge a ricercare i sentieri che
continuamente si biforcano lungo il tortuoso
cammino che dal presente riconduce alle radici
più antiche, e rilancia le interrogazioni sulle nostre origini.
Cambiano le forme ma il principio e l’impulso
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che animano gli artisti del racconto rimangono
gli stessi.
Informazioni Evento:
Dal 27 maggio 2014 al 1 giugno 2014
Costo del biglietto: Per informazioni 091
323400
Prenotazione: Obbligatoria; Telefono prenotazioni: 091 323400; Url prenotazioni: www.figlidartecuticchio.com
Palermo, Ex Chiesa di San Mattia
Orario: 11,00 – 23,00
Telefono: 091 323400 - Fax: 091 335922
E-mail: [email protected]
MODICA - Palazzo S. Anna
DATA NEWS
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La questione europea, oggi
La rassegna, pensata per lo spazio dell’ex
Chiesa di San Mattia, vuole essere un contributo alla narrazione, a partire dal nucleo fondante del cunto, ma allargando la visione
anche al racconto scritto e alle storie narrate
con altri linguaggi: dal teatro di figura alla musica, dalle arti visive ai nuovi media.
Il racconto sarà declinato, dunque, in tutte le
sue forme, e sarà il fulcro di una rassegna che
racchiude anche incontri con autori per i quali
la scrittura è spesso testimonianza di un viaggio, simbolico, immaginario o reale.
Il desiderio di affrontare questo tema è dettato
dal fatto che, negli ultimi anni, molti giovani attori, ma anche molti scrittori, hanno indirizzato
il loro lavoro proprio sulla narrazione.
L'esperienza dell'Associazione "Figli d'arte Cutichio" in giro per il mondo ci conferma che si
può ancora pensare al teatro di parola, sia in
Oriente sia in Occidente, purché si tratti di teatro di narrazione. In un’epoca nella quale i
video, i computer, i social network condizionano pesantemente il quotidiano, le scelte di
vita e le relazioni interpersonali, il racconto può
ancora stimolare la fantasia e sviluppare l’immaginario.
Mimmo Cuticchio, Marco Baliani, Gaspare
Balsamo, Alessio Di Modica, Jusif Latif Jaralla, Valentina Vecchio, Paola Pace, Luì Angelini, Mario Barzaghi, Elena Guerrini
Scrittori/Narratori:
Giorgio Vasta, Franco La Cecla, Beatrice
Monroy, Giosuè Calaciura, Tiziana Lo
Porto.
Redattore: MARIA ANNA ROMANO
In previsione delle Consultazioni elettorali europee, si avverte l’opportunità di una riflessione
di carattere culturale-informativo circa
La questione europea, oggi
Pertanto, presso l’Aula Magna di questa Fondazione Culturale, Palazzo S. Anna, avrà
luogo
CORSO PLURIENNALE di STORIA
dell’ARTE
della SICILIA SUD ORIENTALE
Sabato 7 Giugno, Fuori programma: ore
16:00 - Modica, Lezione di Archeologia in sito
(Prof. V. G. Rizzone) - Lezione di Storia dell’Arte: visita alla Villa -Torre Napolino in c.da
Scrofani (Prof. P. Nifosì).
Domenica 15 Giugno, ore 16:00: Scicli,
Chiesa e Convento della S. Croce - Statuaria
in S. Maria La Nova.
Prof. Giorgio Colombo (Presidente)
* Il programma di primo anno proseguirà con
le lezioni della sessione autunnale.
* Gli orari indicati per le lezioni si riferiscono all’incontro dei Partecipanti per la partenza ai
vari siti.
* Poiché trattasi di un corso organico di studio
(e non di ‘visite guidate’), si richiede l’iscrizione.
Per informazioni e per le iscrizioni: Segreteria
dell’Ente, Tel. 0932/941740 (tutti i giorni, dalle
ore 10:30 alle ore 12:30, escluso il Lunedì e il
Sabato).
* A Luglio e Agosto si svolgerà, come negli anni
passati, il Corso estivo di Studi cinematografici.
Relatore: Prof. Paolo Nifosì, storico dell’Arte
Anno 2014
Fra Tardo-gotico e Rinascimento
Sessione primaverile
Domenica 25 Maggio, ore 16:30: Modica, Lezione nell’Aula Magna di Palazzo S. Anna.
Domenica 1 Giugno, ore 16:00: Modica,
Chiesa e Convento dell’Annunziata o del Carmine - Santuario di S. Giacomo fuori le mura.
Info:
ENTE MORALE AUTONOMO ‘LICEO CONVITTO’ - Fondazione Culturale (1872/75)
(Decreti regi 1872 e 1875; Decr. Ass. P.I. Reg.
Sicilia, 2003) Palazzo S. Anna, Via Liceo Convitto, 33 - 97015 MODICA
tel. e FAX 0932/941740 – E mail [email protected] – Sito: www.enteliceoconvitto.it
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Venerdì 23 Maggio 2014, alle ore 18:00 un
confronto fra gli Studiosi:
Prof. Francesco Raniolo, Ordinario di
Scienze politiche presso l’Università di Calabria
Avv. Giorgio Nobile, Dirigente Regionale Movimento Federalista Europeo – Membro del
Burò Internazionale M. F. E.
Prof. Salvatore Licitra, Dirigente A.E.D.E.A.
Internazionale Insegnanti Europei
Successivamente è in programma l’apertura
del
continua da pag. 2
News...dal MiBACT
in premessa potrebbe arrivare dall’imminente programmazione del PON Cultura
2014-2020;
- Se il ministro interrogato valuti, nell’ambito della programmazione del PON Cultura
2014-2020,
l’opportunità
di
riconoscere agli Archivi la dignità di Attrattori culturali e come tali indicarli tra i beneficiari dei Fondi UE e destinare così a
questo settore, riconosciuto come patrimonio culturale pubblico, risorse adeguate.
possibilità sono disponibili già 3,5 milioni
di euro di cui la prima tranche riguarda il
primo trimestre 2014, tale risorse sono ridistribuite con l’assegnazione ad ogni
museo o sito relativamente a quanto incassato da gennaio a marzo.
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AI MUSEI GLI INCASSI CHE
PRODUCONO
Le entrate dei musei e dei siti archeologici saranno riassegnate integralmente
alle strutture che le hanno prodotte. Così
si è espresso il ministro dei Beni Culturali,
Dario Franceschini, in una garbata lettera
inviata a tutti i direttori degli istituti dipendenti del MiBACT. Con questa nuova
Ciò è quello che contempla la legge Valore Cultura (112/2013), voluta dall’ex mi-
nistro Massimo Bray e ultimata dall’attuale Ministro Franceschini.
A differenza di quanto avveniva prima
che l’incasso dei biglietti d’ingresso e
delle royalties pagate dai gestori privati
dei servizi aggiuntivi finivano in un fondo
unico dell’Economia, che ne assegnava
una parte al Mibact, la quale, infine, veniva ridistribuita a tutti i musei, secondo
criteri piuttosto complessi.
Pertanto, le somme saranno trasferite
ogni tre mesi e dovranno essere impiegate per la valorizzazione, la conservazione e la sicurezza dei siti culturali, si
tratta infatti di riconoscere il valore economico direttamente generato dall'offerta
culturale dei siti museali, delle aree archeologiche, degli archivi e delle biblioteche mediante una gestione di tipo
manageriale che sia in grado di poter
consentire una maggiore disponibilità
economica per gli Istituti dipendenti e
dare migliori servizi ai cittadini.
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DATA NEWS
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- Maggio 2014
ARTBONUS (Misure urgenti per favorire il mecenatismo culturale)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato un
decreto legge per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e
il rilancio del turismo.
Il decreto è composto dalle seguenti
norme:
Misure per favorire il mecenatismo
culturale (ArtBonus)
Le erogazioni liberali per gli interventi di
manutenzione, protezione e restauro di
beni culturali pubblici, per il sostegno
degli istituti e dei luoghi della cultura
pubblici o per la realizzazione di nuove
strutture o il restauro e il potenziamento
delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei
teatri pubblici possono beneficiare di un
credito di imposta al 65% per gli anni
2014 e 2015 e al 50% per il 2016. Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. Il credito d’imposta
è riconosciuto alle persone fisiche e agli
enti senza scopo di lucro nei limiti del 15
per cento del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti
del 5 per mille dei ricavi annui. Per questi ultimi, il credito d’imposta è utilizzabile anche in compensazione e non
rileva ai fini delle imposte su i redditi e
sull’Irap.
Inoltre si prevedono interventi in materia
di:
• Trasparenza sulle donazioni: obbligo di
comunicare, anche sui siti web, l’ammontare ricevuto e il suo utilizzo.
• Crowdfunding e Fundraising: organizzazione in capo al Mibact (a costo zero)
di nuove apposite strutture per incentivare donazioni.
Semplificazioni delle procedure per il
Grande Progetto Pompei
Il Direttore Generale per il Grande Progetto Pompei (GPP) può avvalersi dei
poteri commissariali previsti per la velocizzazione delle procedure esecutive
degli investimenti. La soglia per il ricorso
alla procedura negoziata è elevata a 3,5
milioni di euro. Il direttore generale può
revocare in qualunque momento il responsabile unico del procedimento al
fine di garantire l’accelerazione degli interventi e superare difficoltà operative. Il
responsabile del procedimento può
sempre svolgere, per più interventi, nei
limiti delle proprie competenze professionali, anche le funzioni di progettista o
di direttore dei lavori; la verifica dei progetti è sostituita da un’attestazione del
responsabile unico del procedimento.
Semplificazione delle procedure di governance delle strutture del GPP e delle
procedure di approvazione del piano
strategico. Nuove assunzioni per accelerare la progettazione.
Tutela e la valorizzazione del complesso della Reggia di Caserta
Per restituire il complesso della Reggia
di Caserta (comprendente la Reggia, il
Parco Reale, il giardino ‘all’inglese’,
l’Oasi di San Silvestro e l’Acquedotto
Carolino) alla sua destinazione culturale,
educativa e museale, è avviato il progetto di riassegnazione degli spazi dell’intero complesso, da eseguire entro il
31 dicembre 2014. Per assicurarne la
realizzazione, entro trenta giorni dalla
data di entrata in vigore del decreto, verrà
nominato un commissario che sarà consegnatario unico dell’intero complesso.
Organizzazione e funzionamento delle
fondazioni lirico-sinfoniche
Il fondo di rotazione per la concessione di
finanziamenti trentennali alle fondazioni
che hanno presentato il piano di risanamento è incrementato di 50 milioni di euro
per l’anno 2014. Eventuale personale in
esubero delle fondazioni lirico-sinfoniche
che, in deroga alla riforma Fornero, rientri
nel quinquennio antecedente alla maturazione dell’anzianità massima contributiva di 40 anni potrà essere esonerato dal
servizio con retribuzione pari al 50% di
quella complessivamente goduta, elevabile al 70% se durante tale periodo si
svolge servizio esclusivo e continuativo
di volontariato documentabile. Il personale che risulti ancora eccedente è assunto dalla società Ales SpA. Le
fondazioni lirico-sinfoniche dovranno conformare, pena commissariamento, i propri statuti a quanto previsto dal dl Valore
Cultura entro il 31 dicembre 2014. Entro
il 31 ottobre 2014 il Ministro deve individuare, in base a criteri da emanare di
concerto con il MEF entro il 31 luglio
2014, le fondazioni lirico sinfoniche che
si dotano di forme organizzative speciali.
Tali fondazioni percepiscono a decorrere
dal 2015 un contributo del FUS determinato con una percentuale con valenza
triennale. E’ fissato un tetto al trattamento
economico onnicomprensivo di amministratori, dipendenti e consulenti delle fondazioni lirico-sinfoniche ai sensi della
spending review.
Per valorizzare e sostenere le attività
operistiche nella Capitale, la Fondazione
Teatro dell’Opera di Roma assume il
nome di Teatro dell’Opera di Roma Capitale.
Tax Credit per il Cinema
Al fine di attrarre investimenti esteri in Ita-
lia nel settore della produzione cinematografica, il limite massimo del credito
d’imposta per le imprese di produzione
esecutiva e le industrie tecniche che
realizzano in Italia, utilizzando mano
d’opera italiana, film o parti di film stranieri è innalzato da 5 a 10 milioni di
euro.
Lo stanziamento per le agevolazioni fiscali al cinema e agli audiovisivi è aumentato di 5 milioni di euro e passa da
110 a 115 milioni.
Piano strategico “Grandi Progetti
Beni Culturali” e misure per il finanziamento
Entro il 31 dicembre di ogni anno verrà
adottato un piano strategico per i grandi
progetti sui beni culturali, che individua
beni o siti di eccezionale interesse per i
quali sono necessari interventi di restauro e valorizzazione.
Inoltre sono previste le seguenti misure:
• Eliminazione del limite dei 100 milioni
per investimenti in favore dei beni culturali e ripristino del 3% delle risorse aggiuntive
previste
per
opere
infrastrutturali.
• di questo 3%, 3 milioni di euro annui
sono destinati, nel quadriennio 2013,
2014, 2015 e 2016, a finanziare progetti
di attività culturali promossi dagli Enti
Locali nelle periferie urbane.
• Rifinanziamento con 1,5 milioni di euro
per il 2015 e 1,5 milioni di euro per il
2016 del fondo per promuovere l’occupazione giovanile in ambito culturale.
Credito d’imposta per la digitalizzazione e ammodernamento degli esercizi ricettivi
Per sostenere la competitività del sistema turistico italiano, le imprese ricettive potranno beneficiare di crediti
d’imposta del 30% per la ristrutturazione
edilizia e l’ammodernamento delle strutture e del 30% per investimenti volti a favorire la digitalizzazione.
Nasce il Piano Mobilità Turistica
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con il Ministero dei beni
e delle attività culturali e del turismo e
sentita la Conferenza Stato-Regioni,
adotta, entro sei mesi il piano straordinario della mobilità turistica, che favorisce la raggiungibilità e fruibilità del
patrimonio storico e ambientale con particolare attenzione ai centri minori ed al
sud Italia. Per promuovere circuiti turistici di eccellenza il Mibact semplifica e
snellisce le proprie procedure burocratiche.
Requisiti per le guide turistiche
Previa intesa con le Regioni e le province autonome, entro il 31 ottobre 2014
verranno individuati i requisiti necessari
per ottenere le abilitazioni specifiche per
le guide turistiche nei siti di particolare
interesse storico, artistico o archeologico e il procedimento di rilascio.
Riproduzione fotografica dei beni culturali
Si introduce una parziale liberalizzazione del regime di autorizzazione della
DATA NEWS
on line
41
- Maggio 2014
riproduzione e della divulgazione delle immagini di beni culturali per finalità senza scopi di lucro quali studio, ricerca, libera
manifestazione del pensiero, espressione creativa e promozione della conoscenza del patrimonio culturale.
Per accedere alla consultazione on line vai al seguente
link www.valorizzazione.beniculturali.it
* * *
Consultazioni degli archivi
Facilità di accesso ai documenti e alla loro consultazione
presso gli archivi di Stato: consultazione dei documenti degli
organi giudiziari e amministrativi dopo trent’anni invece che
dei precedenti quaranta.
Semplificazioni per l’avvio di strutture turistiche
Per favorire la nascita di nuove iniziative turistiche vengono
semplificate le procedure amministrative di apertura delle attività ricettive.
Manager museale
Si da l’avvio alla possibilità di creare soprintendenze autonome, senza maggiori oneri per la finanza pubblica, per i beni
e i siti culturali di eccezionale valore. In questi ultimi e nei poli
museali è prevista la figura dell’amministratore unico, da affiancare al soprintendente, con specifiche competenze gestionali e amministrative in materia di valorizzazione del
patrimonio culturale.
Task force calamità naturali
A seguito di calamità naturali, il Mibact può, in via temporanea
per un periodo non superiore ai 5 anni, adattare le proprie
strutture per far fronte adeguatamente alle situazioni di emergenza e assicurare l’unitarietà e la migliore gestione degli interventi necessari per la tutela del patrimonio culturale ferito.
Trasformazione di Enit e liquidazione di Promuovi Italia
Per rilanciare la promozione nazionale del turismo e l’immagine dell’Italia e favorire risparmi di spesa è stata prevista la
trasformazione di ENIT da ente pubblico a ente pubblico economico e la liquidazione della società Promuovi Italia S.p.A.
Fonte: beniculturali.it
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CULTURASENZAOSTACOLI
PROGETTO
"CULTURA SENZA OSTACOLI"
Consultazione pubblica on line
La Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale dà l'avvio, dal 6 al 20 giugno 2014, alla
nuova consultazione pubblica on line del progetto "Cultura senza ostacoli".
L'iniziativa, ideata e condotta dalla Direzione Generale,
intende finanziare un luogo della cultura del patrimonio
statale individuato tra le eccellenze italiane, per la realizzazione di un percorso di accessibilità fisica e/o sensoriale, al fine di consentirne la piena fruizione da parte
di tutti i visitatori.
Il luogo che riceverà il maggior numero di preferenze
vedrà l'attuazione di un intervento volto ad ottenere l'
accessibilità ampliata del sito a spese della Direzione
Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale.
Per gli altri luoghi verranno individuate dalla Direzione
Generale ulteriori forme di finanziamento, al fine di provvedere alla realizzazione del maggior numero possibile
di percorsi di accessibilità multi-strutturata tra i siti inseriti nel progetto "Cultura senza ostacoli".
Con questa consultazione on line la Direzione Generale
per la valorizzazione del patrimonio culturale intende
proseguire nella sua missione istituzionale, attraverso
un processo democratico volto all'ascolto diretto dei cittadini, per migliorare l'offerta dei servizi rivolti al pubblico.
A cosa varrà il tuo voto
Attraverso la rete, gli utenti potranno conoscere
questi luoghi e scegliere quello che ritengono di loro
preferenza.
Per il sito che avrà ricevuto il maggior numero di
voti la Direzione Generale per la Valorizzazione del
Patrimonio Culturale finanzierà la realizzazione di
un progetto di accessibilità fisica e/o sensoriale, al
fine di renderlo un prototipo di accoglienza per tutti
ed un esempio italiano di qualità.
Ulteriori progetti nei rimanenti luoghi della cultura
verranno promossi dalla Direzione Generale per la
Valorizzazione del Patrimonio Culturale attraverso
altre forme di finanziamento.
Con questa consultazione pubblica la Direzione Generale intende promuovere un processo di coinvolgimento attivo dei fruitori del patrimonio culturale
italiano al fine dell’assunzione di una decisione condivisa e democratica, nel rispetto dei ruoli e delle
responsabilità decisionali.
Come si partecipa
La consultazione si svolge esclusivamente in modalità telematica. Per partecipare è necessario, nell’ordine:
1. cliccare sul banner “accedi alla consultazione” ;
2. scegliere il museo;
3. inserire tutte le informazioni richieste tra cui il
proprio indirizzo di posta elettronica;
4. sottoscrivere la normativa in materia di privacy
selezionando l’apposita casella;
5. cliccare sul tasto “invia”.
ACCEDI ALLA CONSULTAZIONE
Una firma per la cultura
Con il tuo 5x1000 proteggi il passato, arricchisci il futuro.
DIREZIONE GENERALE
PER LA VALORIZZAZIONE
DEL PATRIMONIO
CULTURALE
Dall’anno finanziario 2012, una disposizione normativa, consente ai contribuenti di destinare una
quota pari al 5 X 1000 dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, al finanziamento delle attività di
tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (art. 23, comma 46 del decreto
legge n. 98 del 06/07/2011, convertito con modificazioni, dalla legge n. 111 del 15/07/2011).
Il patrimonio culturale italiano rappresenta un capitale unico al mondo;
la sua valorizzazione e promozione possono costituire un volano strategico per la ripresa economica
del Paese e per creare nuove occasioni di sviluppo e lavoro.
Nel modulo per la dichiarazione dei redditi del 2013, relativo ai redditi 2012, è stato inserito un apposito riquadro che consente di destinare la quota del 5 X 1000 ai beni culturali, mediante una semplice
firma, senza la necessità di ulteriori specificazioni e senza nessun aggravio economico.
Aiuta l’arte, la cultura e il paesaggio, dona il 5 X 1000: proteggi il passato e arricchisci il futuro.
5 X 1000: ONLINE MODALITA’ PER ACCEDERE AL RIPARTO
Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale n. 129 del 5 giugno 2012, sono stabilite le modalità di richiesta d’inserimento nelle liste (apposito elenco tenuto dal Ministero) dei soggetti ammessi al riparto della quota del 5 X 1000 dell’Irpef.
I soggetti abilitati a richiedere l’inserimento nell’elenco devono essere:
1. Enti senza scopo di lucro, legalmente riconosciuti;
2. che realizzino, conformemente alle proprie finalità principali definite per legge o per statuto, attività di tutela, di promozione o di valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici;
3. che dimostrino di operare in tale campo da almeno 5 anni e che abbiano realizzato, nel suddetto periodo, attività di tutela, di promozione e valorizzazione dei beni culturali o paesaggistici appartenenti
a soggetti pubblici, ovvero aperti alla pubblica fruizione, di valore complessivamente almeno pari a
150.000,00 euro.
Ai fini del riparto della quota del 5XMILLE, i programmi delle attività e degli interventi che si intendono
realizzare sono suddivisi in tre fasce, in base al relativo valore finanziario.
Ai programmi di valore da euro 30.000 fino a euro 100.000 è assegnato il 30% delle risorse disponibili; ai programmi di valore maggiore di euro 100.000 e fino a euro 300.000 è assegnato il 30% delle risorse disponibili; ai programmi di valore maggiore di euro 300.000 è assegnato il 40% delle risorse
disponibili.
Il riparto delle somme tra i soggetti ammessi avviene a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, con decreto del Direttore Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale,
entro il 15 aprile dell’anno finanziario successivo a quello cui si riferisce la procedura.
Le domande dovranno essere compilate ed inviate per via telematica entro il 31 maggio 2014, accedendo ai link:
http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Ministero/UfficioStampa/News/visualizza_asset.html_390094180.html
http://www.valorizzazione.beniculturali.it/index.php?option=com_content&view=article&id=545:5permille&catid=34:notizie&Itemid=53&lang=it