DATA NEWS NOTIZIARIO DEI BENI CULTURALI E AMBIENTALI CENTRO DOCUMENTAZIONE BENI CULTURALI - on line Organo di informazioni culturali del Sezione Archivistica Luigi Ceci Centro Studi Cistercensi - Centro Documentazione Fortificazioni L’Aula Gotica del Monastero Agostiniano Santi Quattro Coronati News...dal MiBACT Anno XXIII › Nuova serie sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 Roma - Tel/fax 06 5084493 5 [email protected] - [email protected] [email protected] - [email protected] 2014 Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001 MAGGIO www.centrodocumentazionebeniculturali.it /centro documentazione beni culturali News...dal MiBACT N o t t e d e i m u s e i 2014, C ol osseo chi uso. F r a n c e s c h i n i: “ N on ci sono custodi” Secondo gli accordi sindacali per tenere aperte le strutture di interesse culturale devono essere presenti un terzo dei lavoratori fissi. Il ministro: "Non ho gli strumenti per fare qualcosa, posso solo lanciare l'appello" 1 3 m a g g i o 2014 L’ eve nt o eur opeo “ L a n o tte d e i M u s e i ”, p re v i s t a per sabato 17 maggio, perde uno dei suoi protagonisti pri nci pali. I l Colos s e o , u n o d e i mo n u me n ti p i ù cel ebri di Roma, infatti, resterà chiuso a causa della mancanza di custodi. Il ministro dei Beni culturali, Dari o Fr anc es c hini s p i e g a : “P u rtro p p o a o g g i i l C ol o sseo non s ar à ape rto e v o rre i s i s a p e s s e p erché non lo sarà, ovvero perché, a meno che non cambi n o l e c os e nelle p ro s s i m e o re e m e l o a u g uro, i n base alle r egole deg l i a c c o rd i s i n d a c a l i p e r a pri re i l museo serve che un terzo dei lavoratori siano volontari interni e non si sono trovati cinque volontari per tenere aper t o il Colo s s e o ” per visitare il monumento durante la serata di sabato 17 maggio. Rischiava di rimanere chiuso per carenza di organi co 16 maggi o 2014 Tremila prenotazioni raggiunte in poche ore, al ritmo di 400 all'ora e 16 custodi tra cui tre d'eccezione, la soprintendente archeologica Mariarosaria Barbera, i l di rettore sci enti fi co del C ol osseo R ossel l a Rea e quel l o tecni co B arbara N azzaro, l a stessa ch e f ece da guida al presidente degli Stati Uniti Barack Obama quando vi si tò l ' A nfi teatro Fl avi o un m ese e mezzo fa. Il C ol osseo resta aperto sabato 17 m aggi o, quando si cel ebrerà l a N otte dei Musei . Tutto è pronto per l ' accogl i enza del numero cont ingentato di visitatori, 3.000 appunto, un traguardo raggiunto dopo l'incontro tra sindacati, soprintendenza e il ministro Franceschini, dopo che nei giorni scorsi non si era trovato nessun custode del Colosseo di sponi bi l e a l avorare, concreti zzando i l r ischio di un Colosseo chiuso nella serata di sabato: alla base dei ri fi uti , l a carenza di organi co di cui soff r e i l settore. * * * Interrogazione al ministro Franceschini sulle risorse per gli archivi Condivido la proposta di ARCH.I.M. Archivisti in Movimento, tanto da farne oggetto di interrogazione al ministro competente. Grazie per l’iniziativa che avete intrapreso, a difesa del patrimonio archivistico, della professione degli archivisti e della memoria delle comunità. Il ministro, dunque, non ha a disposizione gli strumenti per rimediare al problema: “Posso solo fare un appello aff inc hé l a q u e s ti o n e s i ri s o l v a . Mi stupi sce ch e dav ant i a u n e v e n to e u ro p e o n o n s i r i esca a tro va r e una s oluz i o n e ”, h a a mme s s o . An ch e il s indac o di R o ma Ig n a z i o Ma ri n o è i n tervenuto: “La questione è molto chiara: il ministro può aprirlo soltanto se tra tutto il personale a disposizione ci sono almeno cinque persone che in maniera volontaria accettano di lavorare, ovviamente venendo compensati per il loro lavoro“. Marino, comunque, spera che il problema possa essere risolto: “D a rom ano e da s in d a c o s o n o c e rto c h e c i s a r anno cinque persone, che di fronte al desiderio di tanti turisti e romani di visitare il Colosseo, vorranno sacrificare alcune ore del loro tempo per consentire l ’ apertur a del Colos s e o “. Anche Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente del l ’ Anc i, ha lanc iat o i l s u o a p p e l l o : “Mi a u g u r o che si trovi una soluzione, io sono convinto che le regol e si ndac ali debb a n o e s s e re c a l i b ra te s u l l a base delle priorità. E in questo caso la priorità è garantire l ’ apertur a“ . L’ i n i zi a t iv a “ La not t e e u ro p e a d e i m u s e i ” h a p r eso i l via nel 2005 e raccoglie numerose adesioni da parte dei siti culturali e dal pubblico. Come annunciato dal mi ni str o F r anc es c hi n i i n u n tw e e t, q u e s t’ a n n o tutti i mu se i s t at ali e c omu n a l i re s te ra n n o a p e rti d a l l e 20 alle 24 e il costo del biglietto di ingresso sarà ridotto a un eur o. P ol e m i c h e a p a rte , s e s u l l ’ a p ertura del C olos s eo s i hann o s e mp re me n o c e rte z z e , i l mi ni stro ha c onf er m at o c h e i l M u s e o d e g l i U ffi z i di Fi renze e gli scavi di Pompei prenderanno parte al l ’ i ni z iat iv a. * N o t te d e i M us e i, t u t t o e s a u rit o al Co l o s s e o e 1 6 c u s t o di a l lavo ro Raggi u nt e in poc he o re l e 3 mi l a p re n o ta z i o n i total i INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE GHIZZONI, PICCOLI NARDELLI – Al Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo – Per sapere – Premesso che: - gli istituti archivistici svolgono l’importante funzione di tutela, conservazione e fruizione del patrimonio documentario; ad essi, pertanto, è anche affidato un ruolo irrinunciabile nella valorizzazione e promozione della storia, della cultura e dell’identità sia locale sia nazionale; - a fronte di tale funzione dal rilievo costituzionale, dal mondo archivistico – segnatamente da ARCH.I.M. Archivisti in Movimento – arriva l’appello urgente affinché adeguate risorse siano assegnate ai fabbisogni di detti istituti dato che, ad oggi, i finanziamenti costringono a gestioni inadeguate da punto di vista culturale, scientifico, didattico o addirittura a chiusure (con grave danno per la tutela del patrimonio), mentre in molti Comuni ed altri enti pubblici, gli archivi, storici e correnti, versano in condizioni di degrado e senza personale, strutturato o a contratto, adeguato a trattare documenti ai quali, oltre all’interesse ed al valore storico-patrimoniale, è affidata la certezza dei diritti delle comunità locali; - gli ambiti di investimento negli archivi pubblici, che offrirebbero significative opportunità di lavoro di medio-lungo periodo per professionisti qualificati, dovrebbero riguardare: il recupero del gap strutturale in termini di lavori specialistici (catalogazioni, ordinamenti e inventari di migliaia di archivi, redazione di altri strumenti di corredo, incremento delle attività di digitalizzazione e pubblicazioni scientifiche); implementare le banche dati disponibili sui siti internet degli istituti; incrementare la dotazione strumentale ordinaria (attrezzature informatiche e strumenti per la digitalizzazione, acquisto di software dedicati già tarati su standard descrittivi internazionali); ampliare il numero dei collegamenti al Sistema Archivistico Nazionale; restaurare e/o consolidare le sedi storiche degli istituti di conservazione; ammodernare impianti, sale di consultazione e depositi di conservazione, nonché attivare coperture wireless; internazionalizzare l’offerta culturale con una diffusa rete di servizi attivi direttamente attraverso la rete internet; promuovere l’attività di valorizzazione, didattica, espositiva; - l’incremento dei servizi archivistici può concorrere significativamente ad innalzare l’attrattività turistico-culturale del Paese e tradursi in un indotto economico per il territorio e introdurre, in maniera sistematica, il concetto di turismo di studio che in Paesi, come la Germania e l’Inghilterra, è una voce economica importante; - una concreta opportunità per dare seguito a quanto espresso s e g u e a pa g.3 9 S o m m a r i o N° 5 - maggio 2014 News dal MiBACT - Notte dei musei 2014, Colosseo chiuso. Franceschini: “Non ci sono custodi” 2 - Notte dei Musei, tutto esaurito al Colosseo e 16 custodi al lavoro 2 - Interrogazione al ministro Franceschini sulle risorse per gli archivi 2 - AI MUSEI GLI INCASSI CHE PRODUCONO 39 - ARTBONUS (Misure urgenti per favorire il mecenatismo culturale) 40 - CULTURASENZAOSTACOLI PROGETTO "CULTURA SENZA OSTACOLI" 41 Notizie dalla Sezione Archivistica “Luigi Ceci” - IL MAGGIO DEI LIBRI 2014 4 - Appello degli archivisti sui Fondi Strutturali Europei PON CULTURA 2014-2020 4 - ARCHIVIO DI STATO DI TORINO 5 - ARCHIVIO DI STATO DI VERBANIA 6 - ARCHIVIO DI STATO DI MILANO 7 - ARCHIVIO DI STATO DI MANTOVA 7 - ARCHIVIO DI STATO DI PAVIA 8 - SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER IL VENETO 8 - ARCHIVIO DI STATO DI TREVISO 9 - ARCHIVIO DI STATO DI VERONA 10 - ARCHIVIO DI STATO DI BOLZANO 10 - ARCHIVIO DI STATO DI TRENTO 10 - ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE 11 - ARCHIVIO DI STATO DI BOLOGNA 11 - REGIONE EMILIA ROMAGNA 11 - ACCADEMIA NAZIONALE DI SCIENZE, LETTERE E ARTI DI MODENA 12 - ARCHIVIO DI STATO DI PARMA 12 - ARCHIVIO DI STATO DI RIMINI 13 - SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER LA TOSCANA 13 - SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA 14 - ARCHIVIO DI STATO DI SIENA 14 - BIBLIOTECA VENTURINA - CAMPIGLIA M.14 - BIBLIOTECA COMUNALE “GAETANO BADII” - MASSA MARITTINA 14 - ARCHIVIO DI STATO DI ASCOLI PICENO 15 - SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L’UMBRIA 15 - DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI 16 - ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO - ROMA 16 - ARCHIVIO DI STATO DI ROMA 17 - ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI - ROMA 18 - UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA TRE ROMA 19 - ARCHIVIO DI STATO DI RIETI 20 - ARCHIVIO DI STATO DI PESCARA 20 - BIBLIOTECA PROVINCIALE “M. DELFICO” - TERAMO 21 - ARCHIVIO DI STATO DI AVELLINO 21 - ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI 22 - ARCHIVIO DI STATO DI SALERNO 22 Hanno collaborato a questo numero: - ARCHIVIO DI STATO DI BENEVENTO 23 - ARCHIVIO DI STATO DI BARI 23 - ARCHIVIO DI STATO DI COSENZA 24 - ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO CALABRIA Sezione di Locri 24 - ARCHIVIO DI STATO DI AGRIGENTO 25 - ARCHIVIO DI STATO DI CAGLIARI 25 Centro Documentazione Fortificazioni - Arechi II e il ducato di Benevento 26 - Va giù la Masseria delle Cetrangole, citata nei documenti di Vanvitelli 26 Centro Studi Cistercensi - L’Aula Gotica del Monastero Agostiniano Santi Quattro Coronati è aperta al pubblico 27 - Angri - Certosa di San Giacomo, un bene storico da salvaguardare di Vincenzo Vaccaro 28 - Angri - Certosa, rubata la scala in piperno. di Roberta Salzano 28 - Incêndio na Basílica da Natividade, em Belém, nesta madrugada 29 * CECI Arch. Mauro, Direttore Centro Documentazione Beni Culturali - Roma Restauri - La didattica del restauro. Gli interventi a Venezia 29 - Villa del Principe, l’antico palazzo-reggia dei Doria e poi dei Doria - Pamphilj a Genova 30 - ECCEZIONALE SCOPERTA NEL SUBURBIO ROMANO 30 - Il restauro della decorazione della cupola di S. Andrea al Quirinale 31 - La ricollocazione della Resurrezione 31 - La Chiesa di S. Maria di Farfa riapre al pubblico dopo cinque anni grazie al sostegno dei Cavalieri del Lavoro 32 - L’Aquila, la Chiesa di S. Vito torna a brillare 32 - Inaugurazione della Cattedrale di Pozzuoli dedicata a S. Procolo Martire 32 * CHIUMENTI Arch. Luisa, giornalista pubblicista e scrittrice, Roma Mostre, Convegni & Musei - COSMOGONIA | PHOTOFESTIVAL 2014 33 - Canossa (RE), località Ciano d’Enza. Inaugurazione dell’area archeologica di Luceria 33 - Galleria Nazionale dell'Umbria e Castello Bufalini aderiscono alla manifestazione internazionale 34 - Il Libro d'Arte "Viernes"del maestro Igor Borozan alla Galleria Nazionale dell'Umbria 34 - I PAPI DELLA SPERANZA 35 - IL CASO DEL FORO DI AUGUSTO 35 - Lazio e Sabina. 11° incontro di studi 36 - I luoghi del sacro. Arte e ritualità nel Lazio segreto 36 - Pasquale Ninì Santoro. L’opera grafica 36 - I viaggi dell'Imperatore dom Pedro II. 37 - A Lanciano l’edizione 2014 di Ecotur. di Luisa Chiumenti 37 - L’unità dei contrari 38 - Dal cunto orale alla narrazione letteraria 38 - La questione europea, oggi 39 - Con il tuo 5x1000 proteggi il passato, arricchisci il futuro 42 * SERANGELI Roberto, Webmaster del CDBC, Ministero per i Beni Culturali, Roma con CONTRIBUTI di: - Vincenzo VACCARO; - Roberta SALZANO; * * * D A T A N E W S - Notiziario per i Beni Culturali e Ambientali Direttore Responsabile: Luisa Chiumenti - Editore: Mauro Ceci Registrazione Tribunale di Roma n°53/2001 dell’8/2/2001 00128 Roma - Via Ettore Arena, 19 - Tel/fax 06 5084493 Il Notiziario è consultabile gratuitamente sul sito: www.centrodocumentazionebeniculturali.it Notizie dal....... 4 DATA NEWS on line - Maggio 2014 Sezione Archivistica Luigi Ceci Dich iarazione di “N otevole Interesse Storico” del 25 febbraio 1995 D ire ttore : M auro C E C I C ura tore : B r uno FOR A ST I E R I Sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 ROMA [email protected] tel / fax 06 5084493 - e-mail: IL MAGGIO DEI LIBRI 2014 Subito in campo la Creatività Anche quest'anno torna la campagna nazionale di promozione della lettura organizzata dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con l'Associazione Italiana Editori, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco. Non solo librerie, biblioteche, scuole, spazi istituzionali ma anche locali pubblici, cinema, negozi, autobus, palestre per promuovere iniziative, aderendo alla campagna nella veste di organizzatori di eventi di promozione della lettura privilegiando il format della lettura condivisa e coinvolgendo ogni luogo della “quotidianità”. Alla campagna si può aderire con progetti da realizzare tra il 23 aprile e la fine di maggio. In particolare, per la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore del 23 aprile, vi invitiamo a immaginare un evento speciale e a segnalarlo nella banca dati. Attraverso la newsletter e la bacheca del sito del Centro per il Libro e la Lettura, www.ilmaggiodeilibri.it, è possibile consultare gli appuntamenti della giornata, con la collaborazione dei partner istituzionali e privati. All’indirizzo http://risorse.cepell.it/ilmaggiodeilibri/ è disponibile la banca dati degli eventi. Gli organizzatori che partecipano per la prima volta – e che quindi non hanno mai ricevuto le credenziali di accesso alla banca dati – dovranno richiederle prima di poter inserire le proprie iniziative. Tutti gli altri potranno utilizzare quelle già attribuite negli anni precedenti. Allo scopo di rendere più efficace la comunicazione, si invita, come sempre, a compilare il modulo di adesione fornendo tutti i dati necessari a descrivere nel dettaglio il vostro progetto. Ma soprattutto si invita a mettere in campo tutta la vostra creatività e la vostra esperienza nelle attività di promozione della lettura perché, come nel 2013, anche quest’anno, dopo la conclusione della campagna, è previsto un premio alle iniziative più originali e innovative. Presto saranno disponibili anche i materiali grafici da scaricare e personalizzare per promuovere il proprio programma di eventi. Per info e assistenza: www.cepell.it e [email protected]. * * * Appello degli archivisti sui Fondi Strutturali Europei PON CULTURA 2014-2020 12 maggio 2014 alle ore 19.50 Appello urgente degli archivisti Al Signor Presidente della Repubblica Al Signor Presidente del Consiglio dei Ministri Al Presidente della Commissione Cultura della Camera dei Deputati All’on.le Presidente della Commissione Cultura del Senato Al Signor Ministro del MiBACT, Al Componenti del Consiglio Superiore dei Beni Culturali Al Segretario Generale del MiBACT Ai Direttori Regionali del MiBACT Ai Rettori delle Università Italiane Ai Presidi delle Facoltà Umanistiche delle Università Italiane Ai docenti delle Facoltà Umanistiche delle Università italiane A tutti gli operatori e professionisti dei Beni Culturali Gli archivisti professionisti rivolgono una pressante richiesta affinché gli Archivi siano espressamente individuati come Attrattori Culturali diffusi sul territorio nazionale e, in quanto tali, anch'essi beneficiari di interventi e risorse da programmare per il PON Cultura 2014-2020. Il perdurante stato di incuria degli archivi di cui è ricchissimo il nostro paese, che si riflette nella progressiva riduzione di risorse rispetto al fabbisogno, costringe a gestioni del tutto insufficienti o a chiusure che sembrano fatte apposta per legittimare distruzione, dispersioni e facili trafugamenti. Ancora più grave è il fatto che in molti Comuni ed altri enti pubblici, gli Archivi, storici e correnti, versino spesso in condizioni di assoluto degrado e senza personale, strutturato o a contratto, che si occupi della sorte di documenti ai quali, oltre all’interesse ed al valore storico-patrimoniale, è affidata la certezza dei diritti delle comunità locali. Tale condizione interessa anche antiche e prestigiose istituzioni culturali presenti sul territorio che, causa l’assenza di una politica culturale sia del governo nazionale sia delle regioni, sono costrette a chiudere o, se sopravvivono, non possono esprimere una vera attività culturale, scientifica, formativa e didattica. “La Cultura è una risorsa”, “con la cultura si mangia”: sono frasi molto ricorrenti nella pubblicistica di questi ultimi tempi ed al centro dei discorsi di molti politici ed amministratori, ma sono affermazioni che, oltre all’enfasi retorica e ai grandi proclami di principio, certamente non riguardano mai gli archivi pubblici - come anche le biblioteche del resto - e soprattutto gli Archivi di Stato, che sembrano condannati ad un inarrestabile declino ed alla chiusura certa se non si interviene con l’avvio di una politica di investimenti, dopo almeno tre lustri in cui i trasferimenti statali dedicati sono stati letteralmente ridotti a briciole. Il Ministero, ormai, spende più per gli affitti che per attività di tutela, promozione e valorizzazione. Una seria politica pubblica dovrebbe investire nell’universalità dei beni culturali e sono solo su alcuni settori. Perché, dunque, non investire anche in misura rilevante sugli archivi? Perché non investire anche in occupazionespecializzata e qualificata di medio-lungo periodo per tanti archivisti e bibliotecari che non hanno avuto la possibilità di accedere al mondo del lavoro con regolari concorsi nella P.A.? Dovremo forse aspettare che fra qualche anno si scopra, come d’incanto, che gli archivi versano nella stessa situazione di pericolo di Pompei? Occorre intervenire adesso, prima che si verifichi una simile crisi. Una proposta: azioni del PON CULTURA 2014-2020 per gli Archivi I fondi europei, in questo desolante panorama di tagli, possono: a) colmare significativi gap strutturali in termini di lavori specialistici (catalogazioni, ordinamenti e inventari di migliaia di archivi, redazione di altri strumenti di corredo, incremento delle attività di digitalizzazione e pubblicazioni scientifiche); b) consentire di svolgere attività di promozione e valorizzazione, attività didattiche, mostre bibliografiche e documentarie, ecc.; c) implementare le banche dati disponibili sui siti internet degli istituti; d) incrementare potentemente la dotazione strumentale ordinaria (attrezzature informatiche e strumenti per la digitalizzazione, acquisto di software dedicati già tarati su standard descrittivi internazionali); e) ampliare il numero dei collegamenti al Sistema Archivistico Nazionale; f) ammodernare impianti, sale di consultazione e depositi di conservazione, nonché attivare coperture wireless, acquistare beni e servizi di ogni tipo; g) restaurare e/o consolidare sedi storiche dei detti istituti di conservazione, ecc.; h) avviare all’occupazione qualificata preziose risorse umane. i) internazionalizzare l’offerta culturale con una diffusa rete di servizi attivi direttamente attraverso la rete internet. È anche il caso di ricordare che infrastrutturare servizi in questi settori significa attivare, in modo permanente, servizi veri per la collettività e forse la politica non lo sa - anche per il turismo culturale: storici e ricercatori, di area sia umanistica sia scientifica, amatori, curiosi, eruditi, cultori di storia locale, genealogisti, emigrati alla ricerca delle proprie radici, studenti, ecc. trovano in questo settore motivi di interesse e di grande attrattività, così come il grande pubblico potrebbe apprezzare anche le DATA NEWS on line 5 - Maggio 2014 mostre documentarie tematiche se ci fossero più risorse per questi allestimenti e la relativa pubblicità. Anche in questo campo l’incremento di servizi può concorrere significativamente ad innalzare l’attrattività turistico-culturale del paese. La frequentazione degli Archivi, per sua natura, richiede una presenza di lungo periodo degli studiosi che ne fruiscono: questo necessariamente si traduce in un indotto economico da non sottovalutarsi per il territorio. Una migliore gestione, sponsorizzazione e relativa organizzazione di servizi delle strutture archivistiche contribuirebbe ad attrarre una più vasta fascia di visitatori, e questo si tradurrebbe in una ulteriore fonte di introito per le strutture ricettive del paese: si avrebbe l'occasione di introdurre in maniera sistematica il concetto di turismo di studio che in paesi, come la Germania e l'Inghilterra, è una voce economica importante per molte realtà (si pensi alle loro città universitarie). Si riscontra in questo contesto anche la necessità di favorire l'aumento del numero di studiosi "virtuali" attraverso l'implementazione di strumenti on line atti ad illustrare un più esaustivo panorama dell’immane ricchezza che i nostri archivi hanno da offrire all’avvio, completamento o perfezionamento dei loro studi, ottenendone un doppio beneficio: offrire un servizio agli utenti che non ha possibilità di spostarsi per la consultazione; attrarre utenti che, prima di arrivare fisicamente in un archivio, vogliano sapere cosa trovare e dove trovarlo, esaminandone preventivamente almeno indici e cataloghi. Una classe politica saggia che voglia fare una corretta programmazione degli interventi culturali facendo cessare la fuga di preziose risorse professionali all’estero ha l’opportunità, con la programmazione di Fondi UE 2014-2020, di agire in modo concreto utilizzando in misura rilevante anche per gli archivi e le biblioteche le risorse previste. Per questo urgente appello chiediamo la solidarietà di tutti affinché agli archivi sia riconosciuta la dignità di Attrattori culturali, prevedendo nel PON Cultura della imminente programmazione europea 2014-2020 risorse congrue per azioni specifiche rivolte a questo settore del patrimonio culturale pubblico. ARCH.I.M., Archivisti in Movimento * * * ARCHIVIO DI STATO DI TORINO GIOVANNI BOFFA "Omaggio a Torino" Archivio di Stato di Torino – Via Piave 17 e 18 maggio 2014 La mostra dal titolo “Omaggio a Torino” intende riproporre al pubblico torinese un suo “figlio d'arte” che, in molti anni e percorrendo strade nazionali e internazionali, ha sempre riconosciuto alla sua terra natale la gratitudine per quanto e come è riuscito ad interpretare la Natura attraverso le sue opere. Torino con i suoi monumenti, il suo cielo, le sue suggestive atmosfere saranno i protagonisti della mostra che si svolgerà il prossimo maggio presso l’Archivio di Stato in Via Piave. Sarà nuovamente riportata a Torino la tela “Dal fuoco rinasce” esposta presso il Teatro Regio nel 1973 in occasione della fine dei lavori di restauro dopo il terribile incendio del 1936; una tela che rappresenta un chiaro segno della devozione dell’artista a questo straordinario monumento torinese. Tra i primi, negli anni Settanta, ad affrontare i grandi temi ecologici e ambientali proponendo mostre di denuncia contro lo scempio che l’uomo selvaggiamente stava perpetrando nei confronti della Natura, forte delle anche delle sue esperienze professionali maturate al Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, il maestro Giovanni Boffa non ha mai spezzato questo legame fortissimo con la rappresentazione della Natura nelle sue infinite forme e con svariate tecniche. E’ tale e tanta la sete di cogliere tutto e sempre e con così grande energia che si rimane ogni volta stupiti di tanta creatività e sensibilità artistica. Il suo ritorno a Torino dopo vent’anni di assenza spesi a cogliere sempre la bellezza, la maestosità, la superiorità della Natura sull’umana presunzione vuole essere innanzitutto un ringraziamento a quell’humus culturale che gli ha permesso di affinare la sua innata sensibilità. E’ un ritorno in cui si vuole proporre al pubblico che lo ha conosciuto e al nuovo che può coglierne l’unicità, un ventaglio di opere che rappresenta un suo nuovo interesse: il settimo continente ovvero il cielo. Molta della sua produzione artistica è stata ispirata dal mare che, come orgogliosamente ripete, lui ha “rappresentato da dentro” con i suoi fondali marini maestosi e i suoi guizzanti pesci, ma per Torino ha rivolto lo sguardo al cielo, ai segni e alle speranze che ogni stella racchiude. Con le sue “Ipotesi spaziali” Giovanni Boffa vuole trascendere la rappresentazione dell’infinito in una visione cosmica atemporale in cui la tecnica trasforma il macigno dell’infinito in una soave onda di dolcezza che si esalta in splendide aurore boreale. L’omaggio a Torino è a tutto tondo perché non si dimentica la forza del Museo Egizio con tutta la sua simbologia cosmica e filosofica. E’ un omaggio per Torino tutto da scoprire. L’Associazione Giovanni Boffa Arte costituita da poco meno di un anno per la promozione e divulgazione del messaggio artistico del maestro Boffa anticipa la realizzazione di un altro importante mostra presso Palazzo dei Mutilati in Piazza Bra’ a Verona per il prossimo ottobre. La mostra è curata dall'Associazione Giovanni Boffa Arte con il Patrocinio di Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Torino. Si ringrazia per la gentile concessione il Ministero dei beni e attività culturali e del turismo, Direzione Regionale dei beni culturali e paesaggistici del Piemonte e l’Archivio di Stato di Torino. Orari di apertura della mostra: Sabato: dalle ore 15 alle ore 20.00 – Inaugurazione ore 16.00 Domenica: dalle ore 13 alle ore 19.00 Ingresso gratuito per tutti i giorni. Per informazioni: [email protected] www.giovanniboffa.com CENNI BIOGRAFICI Giovanni Boffa nasce a Torino nel gennaio del 1935. Allievo del professor Bacchetta e Piovano, segnalato per le sue capacità anche dal maestro Felice Casorati, dedica tutta la sua vita alla pittura come strumento di esplorazione ed interpretazione della realtà. Sperimentatore abile della materia lavora anche come scultore utilizzando diverse materie dalla pietra al ferro, in opere concepite per spazi aperti, liberate agli agenti atmosferici e al movimento. Fin da giovanissimo la sua ricerca artistica coniuga uno spirito di osservazione quasi scientifico per la natura con una rappresentazione simbolica ed immaginifica della stessa e dalle sue prime tele riferibili alla pittura “classica” l'immagine pittorica arriva ad un realismo visionario nelle sue diverse declinazioni. Riconosciuto come uno dei maestri contemporanei della pittura torinese, viene inserito nella guida dei Musei di Torino: la Città e la Regione Piemonte gli dedicano diverse mostre personali e collettive. La vita nomade lo porta a viaggiare moltissimo all'estero ed anche in Italia, senza stabilirsi per lungo tempo in uno stesso posto, con una frequentazione più assidua tra Roma e Toscana. Tra i suoi estimatori il critico francese Josè Pierre, conosciuto ad una personale a Parigi, diventa interprete esemplare della sua opera e curatore, insieme a Flaminio Gualdoni e Fulvio Abbate, del catalogo più esaustivo delle sue opere edito nel 2001 che ripropone anche temi oggetto della mostra personale tenutasi nel 1993 al Parlamento Europeo di Strasburgo e intitolata “Messaggio alla Ragione – Opere Ecologiche 1960-1990”. Qui l'ampia esposizione tematica proponeva alcune delle più interessanti produzioni dell'artista, che ritroviamo ancora nella formulazione degli ultimi anni e nell'attuale percorso espositivo. Tra i temi dominanti la natura in una lettura ecologica intesa come risposta all'agire insensato della civiltà contemporanea e quello dell'immaginario e della memoria come riflessione sul senso della vita e della nostra cultura. Nel corso dell'attività Boffa ha diverse occasioni per far conoscere la propria opera a Roma, in alcune delle gallerie d'arte della città ed in Vaticano a seguito del ritratto eseguito per Papa Giovanni Paolo II. Ma anche all'estero l'artista raccoglie notevoli consensi partecipando sia a Parigi che a New York a mostre collettive,nel 2000 all'Artexpò di New York e di recente ad una collettiva a Hangzhou in Cina proprio del Maggio 2010 dal titolo “Trentapertrenta=novecento”. Resta però tra i ricordi più cari all'artista l'esposizione itinerante in Marocco, Spagna e Portogallo del 1969 e del 1972 che come diceva egli stesso, ha rappresentato: “Il massimo per me. Pittura e Viaggio. Univo due illusioni proficue: la meta della destinazione sempre oltre, e la meta dei risultati pittorici, anch'essi sempre da modificare”. Tra le diverse attività di Boffa merita ricordare anche quella di illustratore; molte le copertine di libri di poesia e narrativa, come una ”Finestra sul mare” di Enza Sanna o “Intrecci” di Gina di Francesco o “Il greco” di Maurizio Persiani oppure le opere prodotte per il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino: numerosissime e splendide illustrazioni naturalistiche e contributi grafici, alcuni di essi ancora inediti, raccolti in circa 400 volumi, espressione di un grande amore per la natura e di una grande capacità osservativa e conoscitiva. A questo sapiente talento quasi da naturalista di altri tempi si congiunge la sua intensa vita da pittore che predilige nella sua poetica un'immersione nel mondo fantastico ed illusorio di paesaggi immaginifici, nature audaci e sincretiche immortalate in un colore che è nota dominante ed evocativa. Tra le tantissime mostre personali e collettive vale la pena ancora menzionare la personale del 1991 per il XXV anniversario della fondazione del WWF di Rivarolo Canavese, quella del 1995 “Le ragioni del vivere” alla Fondazione Pirelli di Induno Olona, mentre nel 2000 è la personale a Parigi, alla Chambre de Commerce Italienne. Dal 2001 al 2009 si alternano ancora mostre personali e collettive. Tra le prime spiccano quella al Museo d'Arte Moderna Gazoldo degli Ippoliti a Mantova (2001), 6 DATA NEWS on line - Maggio 2014 con la presentazione di Josè Pierre, Fulvio Abbate e Flaminio Gualdoni, e del relativo catalogo o, la personale al museo di Villa Morazzana a Livorno (2001), quella al museo Mulino Bottenero di Chiavenna (2003) e le sue esposizioni svoltesi in periodi diversi all'Ecomuseo dell'alabastro a Castellina Marittima, Livorno, la prima del 2005 dal titolo “Ipotesi Floreale” e l'altra “Evoluzione”, del 2009, in cui l'immagine allusiva di rigenerazione e rinascita diventa per l'artista nuovo spunto di meditazione sull'essenza della vita ed il suo eterno confronto tra inizio e fine. Ultima in ordine di tempo la mostra dal titolo “La forma e l'attesa” curata da Elisabetta Olmeda e svoltasi a Roma nella suggestiva cornice di un sito archeologico. Nel 2013 e 2014 Villa Godi Malinverni di Lugo di Vicenza ha ospitato due importanti mostre del maestro in cui sono state presentate opere sul tema marino e dei fossili dal titolo “Linee oltre la forma” e “Fossilia”. Associazione “Giovanni Boffa Arte” Codice fiscale 93245940239 Partita Iva 04208930232 Via Valpantena n. 80/L 37142 Verona cell. 347 5558412 - 346 6753958 www.giovanniboffa.com e-mail: [email protected] orari sabato: dalle ore 15 alle ore 20; domenica: dalle ore 13 alle ore 19 Archivio di Stato di Torino Sezioni Riunite: via Piave, 21 - tel. 011 4604111 [email protected] * * * * ARCHIVIO DI STATO DI VERBANIA Giacomo Bove, l'esploratore dimenticato e il suo sentiero La serata sarà l'occasione per riscoprire Giacomo Bove attraverso i suoi viaggi e i suoi scritti. La proiezione di immagini del sentiero DATA NEWS on line - Maggio 2014 che il CAI sezione Verbano gli ha dedicato, rinsalderà il legame tra l'esploratore artico, il nostro territorio e la Val Grande. a cura di Pietro Pisano Redattore: DEBORA CHIARELLI Informazioni Evento: 16 maggio 2014 Verbania, Archivio di Stato Orario: 21:00 Telefono: 0323/501403 - Fax: 0323/507617 E-mail: [email protected] Sito web: http://asverbania.beniculturali.it 7 ARCHIVIO DI STATO DI MANTOVA Antonio Maria Viani architetto Presentazione del volume di Giulio Girondi Tra gli architetti di corte al servizio dei Gonzaga, Antonio Maria Viani è quello che ricopre il prestigioso incarico di prefetto alla fabbriche ducali per più tempo, dal 1595 al 1630, anno della morte. In questo periodo Viani realizza opere di architettura e pittura per gli ultimi duchi del ramo primogenito di casa Gonzaga (Vincenzo I, Francesco IV, Ferdinando e Vincenzo II) e, seppur brevemente, per Carlo I del ramo di Nevers. * * * ARCHIVIO DI STATO DI MILANO Piangere e gioire, la Settimana santa nei conventi Testimone del periodo più splendido della vita di corte mantovana, ma anche del tragico epilogo della dinastia culminato nel sacco del 1630, Viani lascia un segno indelebile nella reggia gonzaghesca, ma anche nel territorio, realizzando ex novo (o più spesso ristrutturando) numerose residenze ducali ma anche architetture sacre e residenze private. Redattore: SONIA GIALDI Informazioni Evento: 08 maggio 2014 Mantova, Archivio di Stato - via Dottrina Cristiana, 4 Orario: 17,30 Telefono: 0376 324441 - Fax: 0376 222554 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.asmantova.beniculturali.it/ * "La Suave Melodia" L'Archivio di Stato di Mantova ospita il concerto Altri suoni "La Suave Melodia" con i musicisti Ubaldo Rosso (flauto)e Maurizio Pantelli (liuto), voce recitante Elena Zegna, organizzato dalla Società della Musica nell'ambito della 16^ Stagione Concertistica - Aspettando EXPO Milano, che si terrà presso la Sacrestia della SS. Trinità, via Dottrina Cristiana 4, giovedì 15 maggio 2014, alle ore 20,45. Per informazioni rivolgersi a Società della Musica, viale Risorgimento 98 - Mantova, tel.0376 355566 e-mail: [email protected] * Presentazione del volume di Emanuele Pagano “Questa turba infame a comun danno unita”. Delinquenti, marginali, magistrati nel Mantovano asburgico (1750-1800) Lunedì 19 maggio 2014, alle ore 17, presso la Sala Conferenze dell’Archivio di Stato di Milano, si tiene Piangere e gioire, la Settimana Santa nei Conventi, conferenza e presentazione del nuovo CD, con audizioni musicali, del gruppo musicale Cappella Artemisia, ensemble femminile specializzatosi nella riscoperta e nell’esecuzione di questi affascinanti e misconosciuti repertori. Di Musiche per la Settimana santa e la domenica di Pasqua, composte tra la fine del Cinquecento e il Seicento da monache di clausura o ad esse dedicate, parlerà Candace Smith, fondatrice e direttrice di Cappella Artemisia. Saranno inoltre proposti l’ascolto di brani tratti dal nuovo CD, uscito nel febbraio 2014 per l’etichetta olandese Brilliant Classics, e alcune esecuzioni dal vivo da parte di membri di Cappella Artemisia: Candace Smith e Elena Biscuola, mezzosoprani, Maria Christina Cleary, arpa barocca. L'ingresso è libero Archivio di Stato di Milano tel. 02 7742161 [email protected] Per maggiori informazioni [email protected] [email protected] * * * 8 DATA NEWS Nel secolo di Beccaria e dei Verri anche l’antico ducato di Mantova, divenuto provincia asburgica, visse importanti trasformazioni nel campo della giustizia penale e della lotta alla criminalità. Nel 1784 la tortura e la pena capitale furono abolite, mentre la condanna al remo veniva abbandonata e si sviluppava un moderno sistema di prigioni e di bagni penali, ove la detenzione prolungata e i lavori forzati sostituirono le antiche ed efferate punizioni. Il volume, frutto di un’ampia ricerca condotta in prevalenza su fonti inedite d’archivio, ricostruisce con metodi statistici e prosopografici i delitti e le pene, le procedure giudiziarie e l’operato degli sbirri, le carriere dei magistrati e i profili degli inquisiti. È una storia della società mantovana settecentesca, o, quantomeno, delle sue crescenti patologie sullo scorcio dell’antico regime. Analoghi elementi di crisi, del resto, si ritrovano in diversi contesti europei dell’epoca, che l’autore suggestivamente mette a confronto con il caso lombardo. Interverranno: Marzio Achille Romani (Università Bocconi, Milano); Simona Mori (Università degli Studi di Bergamo); Emanuele Pagano (Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano). on line - Maggio 2014 Via Cardano, 45 - 27100 Pavia 0382 539078 [email protected] http://www.archiviodistatopavia.beniculturali.it * Il mio fiore, il mio giardino Coordinerà l’incontro Daniela Ferrari, Direttrice dell’Archivio di Stato di Mantova Redattore: SONIA GIALDI Informazioni Evento: 24 maggio 2014 Mantova, Archivio di Stato, Sacrestia della SS. Trinità Orario: ore 11 Telefono: 0376 324441 - Fax: 0376 222554 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.asmantova.beniculturali.it/ * * * ARCHIVIO DI STATO DI PAVIA 450 anni fa nasceva a Pisa Galileo Galilei L'Archivio di Stato celebra la ricorrenza con due conferenze di Gianluca Introzzi, docente dell'Università di Pavia: Dal 20 al 29 maggio, il chiostro dell'Archivio di Stato ospita la mostra realizzata grazie alla collaborazione tra il Liceo Artistico Volta e la Scuola Primaria Giovanni Pascoli di Pavia. Un gruppo di insegnanti ha voluto sperimentare un incontro "artistico" tra studenti bambini e studenti adulti dando vita ad un laboratorio legato al progetto Scienza ed Arte 2013-2014. I lavori esposti, tutti realizzati a quattro mani, sono il frutto della scoperta da parte dei piccoli artisti di nuovi modi di approccio all'arte e da parte degli studenti adulti la riscoperta delle sensazioni e radici creative apparentemente dimenticate. Quindi una crescita emotiva per tutti, per gli artisti, per gli insegnati che li hanno seguiti e per noi che possiamo ammirare le loro creazioni. Redattore: MARIA LAURA MASCIA Informazioni Evento: Dal 20 maggio 2014 al 29 maggio 2014 Pavia, Archivio di Stato - Via Cardano, 45 Orario: martedì/venerdì 15.30 - 19.39 sabato/domenica 17.00 - 20.00 Telefono: 0382 539078 E-mail: [email protected] * * * SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER IL VENETO Copernico e Keplero lunedì 12 maggio ore 21 Galileo Galilei lunedì 19 maggio ore 21 L'ingresso, come sempre, è libero ma è gradita la prenotazione. Laura Mascia - Referente Comunicazione e Servizi Educativi Archivio di Stato "IL PATRIMONIO DOCUMENTARIO DELLA SCUOLA GRANDE DI SAN MARCO: PROGETTI DI CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE" Giovedì 22 maggio, a partire dalle 14,30, è prevista la conferenza "IL PATRIMONIO DOCUMENTARIO DELLA SCUOLA GRANDE DI SAN MARCO: PROGETTI DI CONOSCENZA E VALORIZZAZIONE". La Scuola Grande di San Marco, con il suo sfarzo di architetture e di opere, si sta rivelando, a pochi mesi dalla sua apertura al pubblico, DATA NEWS on line 9 - Maggio 2014 un’autentica scoperta per molti visitatori. Nello stesso tempo, anche forse molti esperti stanno prendendo pienamente conoscenza del valore rappresentato dall’Archivio e dalla Biblioteca storico-medica e della rarità della collezione museale conservata nella Scuola. Questa Conferenza si propone, pertanto, di portare l’attenzione sugli interventi di valorizzazione messi in essere, soprattutto quelli rivolti all’accessibilità e fruizione pubblica del patrimonio documentale, attraverso un lavoro di fondamentale riordino, ma anche delle soluzioni rese possibili oggi dalle tecnologie digitali. Azienda ULSS 12 Veneziana, Soprintendenza per i beni archivistici del Veneto, Soprintendenza beni librari della Regione del Veneto hanno, a tal fine, avviato un’intensa cooperazione in questi ultimi mesi, di cui sarà data comunicazione dei primi risultati nel corso della Conferenza. Il lavoro di riordino, inventariazione, digitalizzazione e metadatazione dell’archivio storico sanitario conservato presso la Biblioteca San Marco di Venezia. 17.00 Andrea Frascati | Coordinatore accessibilità online della SGSM – progetto Smartest Srl Soluzioni di conoscenza e fruizione pubblica del patrimonio documentario della SGSM. 17.20 Gianmario Guidarelli | Università IUAV di Venezia Ines Tolic | Università di Bologna L'Ospedale Civile di Venezia (1807-2014). Progetti realizzati ed irrealizzati. 17.40 Luca Panini | Direttore generale della Franco Cosimo Panini Editore Un progetto editoriale globale per la Scuola Grande di San Marco. 18.00 Conclusioni Erilde Terenzoni | Soprintendente Archivistico per il Veneto e per il Trentino-Alto Adige 18.30 Visita alla Scuola Grande di San Marco e inaugurazione dell’accessibilità documentale digitale Segreteria della Conferenza e modulo di partecipazione: www.scuolagrandesanmarco.it [email protected] tel. 041.5294323 * * * ARCHIVIO DI STATO DI TREVISO Arte, cuore d'Europa PROGRAMMA 14.30 Saluti istituzionali Giuseppe Dal Ben | Direttore Generale Ulss 12 Veneziana Modera gli interventi della Conferenza Erilde Terenzoni | Soprintendente Archivistico per il Veneto e per il Trentino-Alto Adige PARTE INTRODUTTIVA 15.00 Gherardo Ortalli | Storico La Scuola Grande di San Marco, origine e fondamentali vicende storiche. 15.20 Micaela Procaccia | Direttore Servizio II, direzione generale per gli archivi, Ministero beni e attività culturali I patrimoni documentari ospedalieri nel sistema archivistico nazionale. PARTE SPECIFICA 15.40 Lorena Dal Poz | Soprintendente beni librari, Regione del Veneto La biblioteca della Scuola Grande di San Marco nel sistema bibliotecario del Veneto. 16.00 Nelli-Elena Vanzan Marchini | Presidente CISO La sanità veneziana attraverso il patrimonio documentario dell'Archivio della Scuola Grande di San Marco. 16.20 Mario Po' | Direttore dipartimento pianificazione, sviluppo ed area tecnica, Azienda Ulss 12 Veneziana Riapertura della Biblioteca e dell'Archivio ed interventi per l'e-museum SGSM. 16.40 Maria Volpato e Nadia Piazza | Soprintendenza archivistica per il Veneto Lo spazio semplice ed elegante del chiostro di Santa Margherita, sede dell'Archivio di Stato di Treviso, accoglie artisti dell'Accademia Europea delle Arti, con una esposizione di pittura e scultura a respiro intenzionale. Ancora una volta l'Istituto diventa un palcoscenico dove poter attingere e scoprire l'arte nelle diverse e personali interpretazioni dei pittori e scultori. Con interesse ed entusiasmo hanno aderito ventisei artisti di cui sette provenienti da vari paesi europei e tre dal Marocco. Una vetrina importante per seguire l'arte moderna attraverso l'impegno e le nuove proposte degli artisti. Non è una strada facile da percorrere, quella dall'arte. In questa mostra ci troviamo di fronte un gruppo di artisti che con grande personalità presentano nuove idee con un linguaggio pittorico originale. Sono i fantastici percorsi di colore a dare il tono a tutta la mostra. Quest'anno l'omaggio all'artista è stato dedicato al pittore-incisore Giovanni Barbisan, trevigiano, nel centenario dalla sua nascita, noto per la sua dedizione nel campo delle incisioni che ha prodotto con raffinata semplicità fin dai primi anni del suo percorso artistico. Redattore: MARIA BARZAN Informazioni Evento: Dal 03 maggio 2014 al 31 maggio 2014 Treviso, Archivio di Stato Orario: lunedì-venerdì 10.00-18.00 sabato 10.00-13 domenica chiuso Telefono: 0422545805 - Fax: 0422411019 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archiviodistatotreviso.beniculturali.it/ * * * 10 DATA NEWS ARCHIVIO DI STATO DI VERONA Il Codice digitale degli archivi veronesi on line - Maggio 2014 direttore dell'Archivio di Stato di Bolzano, Harald Toniatti e dalla presentazione di Anna Guastalla, presidente ANAI, Sezione Trentino Alto Adige / Südtirol. L'incontro è gratuito e aperto ai soci ANAI e a tutti gli interessati. ore 17.30 - 19.00 presso la sede dell'Archivio di Stato via A. Diaz, 8 - Bolzano - Saluto del direttore dell'Archivio di Stato di Bolzano: Harald Toniatti - Breve presentazione dell'iniziativa: Anna Guastalla, presidente ANAI - Relazione di Marcello Bonazza, storico, presidente della Società di Studi Trentini di Scienze Storiche Gli archivi di famiglia come fonte per lo studio del territorio, la loro sedimentazione secondo logiche diversificate, connesse alle inclinazioni e all’attività dei singoli membri, ma entro le quali si riescono a riconoscere forme documentarie tipizzate e ricorrenti, ove filoni costanti sono quelli della documentazione dei titoli e dei privilegi della famiglia e dell’amministrazione delle proprietà; Il secondo Settecento come significativo momento di sistematizzazione. L'incontro è gratuito e aperto ai soci ANAI e a tutti gli interessati Marcello Bonazza si occupa di storia delle famiglie e dell’aristocrazia; ha ordinato l’archivio della famiglia Rosmini e sta lavorando all’ordinamento della sezione Carteggi e Atti dell’archivio Thun di Castel Thun. Ha pubblicato sull’argomento diversi contributi, tra i quali L’archivio di casa Rosmini a Rovereto. Archivio privato e famigliare, archivio di concentrazione, fonte per la storia, Famiglia Rosmini e Casa rosminiana di Rovereto. Inventario dell’archivio (1505-1952, con documenti dal XIII secolo), I Wolkenstein di Trento (1578-1826). Clonazione e innesto di un sistema famigliare aristocratico, Archivi femminili negli archivi di famiglia. Il caso dell’Archivio Thun di Castel Thun. Maggiori informazioni alla pagina http://www.stmoderna.it/bonazza-marcello_a723 Verrà presentato venerdì 9 maggio, alle ore 17, nella sala Farinati della Biblioteca civica di Verona, il Codice digitale degli archivi veronesi ‹http://cdavr.dtesis.univr.it/›. Il Codice, curato da Andrea Brugnoli per le edizioni di Reti Medievali, permette di consultare on line le schede e le riproduzioni della documentazione prodotta da persone o enti per il primo medioevo veronese. L’edizione nasce da una collaborazione tra Reti Medievali, il Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella, l’Archivio di Stato di Verona e il dipartimento TESIS dell’Università di Verona. Il Codice mette a disposizione un’introduzione alle vicende archivistiche e le schede identificative di tutta la documentazione compresa tra l’VIII e il XII secolo (circa 3.500 atti notarili) e, per ora, le riproduzioni di tutti i fondi conservati all’Archivio di Stato di Verona, per un totale di circa 2.000 pergamene con 5.000 immagini ad alta risoluzione. Alla presentazione, realizzata in collaborazione con la Biblioteca civica di Verona, sono previsti gli interventi di Micaela Procaccia, Direttore del servizio di Tutela e conservazione del patrimonio archivistico della Direzione generale per gli archivi del MIBACT, di Antonietta Folchi, Direttrice dell’Archivio di Stato di Verona, di Michele Ansani, Docente di Paleografia e Diplomatica all’Università di Pavia, di Gian Maria Varanini, Docente di Storia medievale all’Università di Verona e del curatore dell’edizione, Andrea Brugnoli, del Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella. * * * ARCHIVIO DI STATO DI BOLZANO La casa, le carte, la famiglia Giovedì 22 maggio 2014, alle ore 17.30, nell'Aula didattica dell'Archivio di Stato di Bolzano (via A. Diaz, 8), nell'ambito delle “Iniziative primaverili di formazione ANAI, Sezione Trentino Alto Adige / Südtirol per la valorizzazione della professione, degli archivi e del patrimonio culturale locale”, Marcello Bonazza tiene una conferenza dal titolo La casa, le carte, la famiglia. Caratteri e problemi degli archivi famigliari. L'iniziativa, promossa con la collaborazione dell'Archivio di Stato di Bolzano e dell'Archivio Provinciale di Bolzano, è introdotta dal saluto del Archivio di Stato di Bolzano tel. 0471 264295 [email protected] * * * ARCHIVIO DI STATO DI TRENTO 33 T REN T IN I DATA NEWS on line 11 - Maggio 2014 "33 TRENTINI. Piccole storie dal passato. Conversazioni documentate" che si articolerà in tre incontri che si terranno in Archivio di Stato nel salone principesco vescovile. 1. Giovedì 8 maggio 2014 ore 17.00 Undici storie del '300, '400, '500 con Franca Barbacovi e Franco Bianchini. 2. Martedì 13 maggio 2014 ore 17.00 Undici storie del '600 e '700 con Marco Stenico, Franca Barbacovi e Paolo Giovannini 3. Giovedì 15 maggio 2014 0re17.00. Undici storie dell' '800 e '900 con Isabella Salvador, Sara Decarli, Franco Bianchini e Paolo Giovannini REGIONE EMILIA ROMAGNA Gli Archivi per la storia e nella storia: dieci riflessioni a margine di un evento Il 9 e 10 aprile, Londra ha ospitato una conferenza sulla nascita e l’affermazione degli archivi. A margine dell’evento, alcuni accademici invitati hanno analizzato on line il loro contributo per lo sviluppo delle discipline storiche, con cenni anche a come stanno cambiando nell’era digitale. Redattore: LUCIANA CHINI Informazioni Evento: Dal 08 maggio 2014 al15 maggio 2014 Trento, Archivio di Stato, Via Maestri del Lavoro, 4 Orario: ore 17.00 - 19.00 Telefono: 0461 829008 E-mail: [email protected] * * * ARCHIVIO DI STATO DI TRIESTE Il fascicolo e la trasparenza Atto notarile custodito presso l'Archivo Histórico Provincial de Cádiz (foto tratta dal sito della Conferenza “Transforming Information: Record Keeping in the Early Modern World” Nell’ambito delle attività didattiche della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Trieste, martedì 13 maggio 2014, dalle ore 10 alle ore 12, Gianni Penzo Doria, direttore generale dell'Università degli Studi dell'Insubria (Varese e Como), tiene, presso la sede dell'Archivio (via La Marmora, 17), una lezione dal titolo Il fascicolo archivistico e la trasparenza nel D.Lgs. 33/2013. La lezione ha come obiettivo la descrizione delle principali caratteristiche del fascicolo archivistico, delle sue tipologie, nonché dei rapporti tra fascicolatura e scarto. Verranno esaminate, inoltre, le principali sentenze in materia di fascicolo e di come il principio di ostensibilità garantisca la trasparenza amministrativa, facendo assurgere l’archivio a “bene della vita”. Infine, è prevista un’ampia panoramica del fascicolo nell’ordinamento giuridico italiano, dal DPR 445/2000 al CAD, per finire con le recentissime (e favorevoli) novità provenienti dal "Decreto Trasparenza", con particolare riferimento agli artt. 23 e 35 del D.Lgs. 33/2013: il responsabile della trasparenza in un’amministrazione pubblica, infatti, deve avere anche competenze archivistiche. L'incontro è aperto a tutti gli interessati. Richiesta l'iscrizione, tramite mail indirizzata a [email protected] (eventuali non iscritti verranno ammessi fino all'esaurimento dei posti). Archivio di Stato di Trieste tel. 040 0647921 [email protected] * * * ARCHIVIO DI STATO DI BOLOGNA «Fatta di lettere - e non di mura» Lunedì 9 giugno 2014, alle ore 17, nell'Aula didattica dell'Archivio di Stato di Bologna (piazza Celestini, 4), nell'ambito delle "Conferenze delle 4 Tempora / Estate", Monica Longobardi dell'Università di Ferrara tiene una conferenza dal titolo «Fatta di lettere - e non di mura - è la letteratura». Fra ludolinguistica e filologia, movendosi da esercizi di stile e città invisibili alle fanfaluche antidotate rabelaisiane e all’incantevole vaniloquio di Burchiello; da Bestiari e ricette per animali fantastici alle poesie del senso perso e alle poesie balbuzienti; da Manzoni farcito e L’Inferno par ridar a manoscritti ritrovati e arcane lingue. Archivio di Stato di Bologna tel.051 223891; 051 239590 [email protected] * * * La conferenza internazionale “Transforming Information: Record Keeping in the Early Modern World” si è svolta su iniziativa della Cambridge University presso la Britsh Academy, per provare a favorire un confronto traaccademici europei e statunitensi sull’età che ha visto la nascita e l’affermazione delle istituzioni archivistiche, e di come e quanto esse abbiano contribuito in maniera fondamentale allo sviluppo e alla trasformazione delle discipline storiche. Il periodo al centro dell’attenzione è stato quello corso tra il 1500 e il 1800, vale a dire la prima parte della cosiddetta età moderna, epoca nella quale si è assistito ad una vera e propria esplosione della letteratura, delle arti e del progresso tecnologico, così come alla graduale ascesa della nuova classe borghese, nonché alla parallela e intrinsecamente collegata (almeno agli occhi degli organizzatori) crescita di importanza degli archivi, intesi come luoghi nei quali tenere traccia e memoria di questi fenomeni. Nella progettazione dell’evento è stata centrale l’idea degli archivi come fautori attivi di storia, ovvero istituzioni nelle quali le scelte di cosa e come doveva essere conservato avevano a che fare anche con motivazioni di tipo politico, economico, sociale e culturale, con conseguenze di estrema importanza sulla storia ufficiale che è poi stata tramandata e narrata fino ai giorni nostri. Considerando che con l’avvento del digitale si assiste a un rinnovato fermento nel campo delle arti e della cultura, ma anche a profondi riassetti e ridisegni in campo istituzionale, politico ed economico, non sono mancate infine riflessioni sulle analogie tra le due epoche e sulle trasformazioni che stanno interessando gli stessi archivi nel momento in cui l’accesso e la conservazione vengono investiti dalla rivoluzione informatica. “Pur in presenza di notevoli differenze tra i due periodi storici – si leggeva a riguardo in un testo che presentava la conferenza – ci sono evidenti paralleli tra quello di intensa trasformazione che ha portato alla nascita degli archivi, e la rivoluzione informatica che sta prendendo piede oggi come diretta conseguenza della digitalizzazione”. Tracce e spunti preziosi a riguardo, ma anche relativi ad altri argomenti oggetto di confronto in occasione della due giorni, sono stati raccolti e fissati nelloStorify dell’evento. Sempre on line inoltre, pochi giorni prima del suo svolgimento, è stata pubblicata una interessante intervista multipla a dieci esperti ed accademici che vi hanno preso parte. Leggendola, è possibile farsi un’idea delle loro personali riflessioni su alcuni tra i quesiti e temi centrali della conferenza, così come degli assunti di partenza che hanno portato alla sua organizzazione. A tale proposito sono ad esempio estremamente eloquenti le parole di Kate Peters, tra i tre Professori dell’Università di Cambridge che hanno contribuito in prima persona alla progettazione dell’evento: “Il record keeping – spiega in risposta a una domanda sul perché alcuni atti e documenti storici sono stati conservati e altri sono invece stati lasciati nell’oblio – era una attività profondamente politica: le decisioni su cosa preservare e cosa distruggere possono dirci moltissimo sul modo in cui sono cambiati i concetti di legittimità e partecipazione politica”. Concetto ribadito da Alexandra Walsham, anch’essa tra i promotori dell’iniziativa, che parla della “creazione, organizzazione, conservazione e distruzione degli archivi come attività mai imparziali o neutrali, ma sempre specchio delle ansie e priorità in seno alle società dell’epoca”; e con forza ancora maggiore dalla concisa e brutale sintesi di Filippo de Vivo(University of 12 DATA NEWS London), secondo il quale “le collezioni archivistiche non sono mai neutrali ma sempre dei veri e propri strumenti di guerra”. Non è insomma assolutamente un caso, fa notare Jesse Spohnholz (Washington State University), se il passato che ci viene oggi restituito dalla consultazione degli archivi parla quasi esclusivamente al maschile e di tematiche legate alle questioni politiche e religiose. Né ancora che la storia di re, principi, magistrati e clero appaia decisamente più rilevante e prestigiosa rispetto a quella di coloro che hanno osteggiato, apertamente combattuto, o semplicemente ignorato queste istituzioni. Decisamente più oscura, ma tutt’altro che irrilevante, è invece la storia dei segretari e degli altri professionisti che hanno lavorato nei secoli all’interno degli archivi. Persone che hanno “giocato un ruolo cruciale nella costruzione della storia ufficiale”, fa notare Arnold Hunt (British Library). “Tecnici invisibili avvolti nell’ombra – prosegue articolando il concetto – la cui fondamentale opera di intermediazione può essere letta solo in controluce nelle note a margine dei documenti e delle lettere che hanno deciso di conservare, e che ora invece occorre assolutamente riportare al centro dell’attenzione”. Anche perché – sembra quasi suggerire idealmente in aggiunta Jennifer Bishop (Cambridge University) – quegli atti e documenti permettono spesso di risalire alla loro personalità: “non si tratta di fonti che si limitano a documentare con rigore e distacco evidenze storiche e ufficiali, ma anche di testi creativi che parlano delle preoccupazioni e delle abitudini degli impiegati che li hanno scritti”. Quanto alla complessità dei cambiamenti cui si assiste con l’irruzione sulla scena di Internet, specie per quanto riguarda l’accesso ai documenti storici, si rimanda infine alla risposta integrale di Valerie Johnson dei National Archives: “L’accesso agli archivi è una questione complessa. Agli albori della digitalizzazione, il pensiero più largamente diffuso è stato quello della “democratizzazione degli archivi”, ed è chiaro che se qualcosa viene digitalizzato e reso disponibile on line, si amplificano incredibilmente le possibilità di accesso per chi potrebbe vivere a centinaia o migliaia di kilometri di distanza da quella fonte. Ma cosa accade se a essere digitalizzato è un documento scritto in latino medievale? In quel caso, digitalizzarlo non equivale automaticamente a renderlo disponibile per una larga maggioranza di persone. Esse infatti non possono leggere il manoscritto, e anche se potessero gran parte di loro non potrebbe comprendere la lingua. Questo per dire che alcune cose che si danno ormai per semplicemente acquisite non sempre lo sono. E se ad esempio la digitalizzazione rappresenta un fondamentale passo in avanti per collezioni standard come quelle relative ai censimenti, per altri materiali, la loro fornitura on line potrebbe causare un distacco non positivo dal loro contesto d’origine. Per quanto mi riguarda, la buona opera di catalogazione è estremamente importante quando offre agli altri la possibilità di scoprire i tesori che altrimenti potrebbero rimanere sepolti in un archivio. E l’accesso fisico all’archivio rimane fondamentale, perché la maggior parte delle persone prova ancora oggi un grande brivido quando si trova il documento storico originale tra le mani, e assapora la sensazione tattile (e talvolta olfattiva) - tuttora e mai in futuro ineguagliabile - che si accompagna a questa esperienza. Ma si può accedere agli archivi solo se continuano ad esistere archivi cui accedere. Per questo, il modo migliore di facilitare l’accesso è esaltare il valore degli archivisti e il senso del loro operato". Il portale della Regione Emilia-Romagna 05.05.2014 on line - Maggio 2014 bito dell'evento "Quante storie nella storia: 13^ settimana della didattica in archivio" promosso dalla Soprintendenza archivistica per l'Emilia Romagna, IBC- Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna, Anai- Sezione Emilia Romagna, gruppo di lavoro sulla didattica, l'Archivio di Stato di Modena in collaborazione con Società Dante Alighieri- Comitato di Modena presenta venerdì 9 maggio dalle ore 9 alle ore 12 i due laboratori didattici realizzati. Il primo laboratorio didattico dal titolo "Adotta un duca o duchessa d'Este" è giunto quest'anno al suo terzo anno ed è stato curato dalla classe III R, dell'Istituto secondario di primo grado "P. Paoli- S. Carlo" con i docenti V. Pellegrino e S. Codato. Il secondo progetto didattico è "Andar per carte e per mari" a cura delle classi V A, V B e I D del liceo classico S. Carlo con i docenti C. Monari, G. Brugnacchi, A. Cantini. L'illustrazione degli esiti dei due laboratorio è affidata ai protagonisti, primi fra tutti gli studenti e i docenti. Ingresso libero Redattore: MARIA CARFI' Informazioni Evento: 9 maggio 2014 Modena, Accademia Nazionale di Scienze, Lettere e Arti corso Vittorio Emanuele, II, 59 Orario: 9,00- 12,00 Telefono: 059 230549 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.asmo.beniculturali.it * * * ARCHIVIO DI STATO DI PARMA Parer * * * ACCADEMIA NAZIONALE DI SCIENZE, LETTERE E ARTI DI MODENA Quante storie nella storia: 13^ settimana della didattica in archivio * L'Archivio di Stato di Parma rimarrà dov'è ora Siglato il protocollo d'intesa tra Comune e Direzione generale per gli archivi del Ministero. I locali saranno ristrutturati. Nell'am- Il protocollo d’intesa tra Comune e la Direzione generale per gli archivi del Ministero dei beni culturali e del turismo è stato presentato oggi alla presenza del sindaco Federico Pizzarotti, dell’assessore ai lavori pubblici Michele Alinovi, del direttore dell’Archivio di Stato di Parma Graziano Tonelli e dei dirigenti comunali l’ingegner Dante Bertolini e l’architetto Silvano Carcelli. L’Archivio di Stato di Parma, situato nell’Ospedale Vecchio, rimarrà dove è ora e gli spazi in cui è ospitato verranno ristrutturati. Il Comune, ha sottolineato l’assessore Alinovi, ha stanziato circa 1.200.000 euro per questo. “Il protocollo delinea – come ha precisato dall’assessore ai lavori pub- DATA NEWS on line 13 - Maggio 2014 blici Michele Alinovi – un vero e proprio progetto di rigenerazione urbana. Si prospetta come un’operazione in cui l’Archivio di Stato è visto come risorsa e dove l’Ospedale Vecchio riveste un ruolo di presidio culturale. L’Archivio di Stato attraverso l’apertura e l’esposizione dei fondi in suo possesso si aprirà così alla città ponendosi in dialogo con essa”. Si conferma, così, la volontà dell’Amministrazione comunale di voler mantenere nella sua sede storica, l’Ospedale Vecchio, l’Archivio di Stato, con alcune novità importanti rispetto al recupero degli spazi che oggi ospitano la prestigiosa istituzione. “Il protocollo rappresenta un ottimo lavoro – per il sindaco Federico Pizzarotti – un punto di partenza che traccia una nuova linea nei rapporti tra Comune e Archivio di Stato, con un percorso improntato alla valorizzazione di un contenitore come l’Ospedale Vecchio, in un’ottica che tiene conto della storia della città e del valore che l’Archivio Storico di Parma rappresenta”. “Si apre una nuova fase – ha spiegato il direttore dell’Archivio di Stato di Parma, Graziano Tonelli - volta a ridare dignità ad una struttura oggi molto compromessa. Grazie a questa intesa l’Archivio Storico di Parma potrà tornare ad essere una sede prestigiosa con la possibilità di far rientrare parte dei fondi, oggi non consultabili, depositati vicino a Novara”. L’Archivio di Stato di Parma, come ha spiegato lo stesso direttore, contiene un patrimonio cartografico immenso che potrebbe essere utilizzato per creare un centro territoriale di eccellenza per la consultazione di mappe e carte del territorio. Il protocollo, quindi, rappresenta un importante punto di partenza per parlare del futuro dell’Ospedale Vecchio dove si trova l’Archivio di Stato. L’Ospedale Vecchio è e rimane un punto di riferimento a livello culturale per la città e il Comune si impegna a restaurare gli spazi oggi occupati dall’Archivio di Stato di Parma per metterli in sicurezza e renderli idonei ad ospitare la documentazione in possesso dell’Archivio stesso. Il protocollo costituisce, infatti, una revisione del vecchio accordo che avrebbe comportato il trasferimento in toto dell’Archivio di Stato nella cosiddetta “Cittadella degli Archivi” che avrebbe dovuto essere completata negli spazi degli ex magazzini comunali di via La Spezia, dove, per altro è stato trasferito l’Archivio del Comune e dove si trova già una parte del patrimonio dell’Archivio di Stato per un’estensione pari a 13 mila metri lineari di documenti. Si tratta dell’edificio attiguo all’Archivio Comunale. Con il nuovo protocollo si esclude, quindi, l’ipotesi di trasferire il restate materiale dell’Archivio di Stato negli edifici degli ex magazzini comunali che avrebbero dovuto comunque essere ristrutturati. Il presupposto consiste nell’assicurare un’idonea sistemazione all’Archivio di Stato dove si trova ora, contestualmente ad un progetto di riqualificazione del complesso dell’Ospedale Vecchio. Il Comune concederà a titolo oneroso la porzione dell’Ospedale Vecchio per 40 anni all’Archivio di Stato di Parma quale sede principale e di rappresentanza e dove troverà posto una parte della documentazione in possesso dell’Archivio stesso. Il protocollo prevede, altresì, la concessione, sempre a titolo oneroso, all’Archivio di Stato della parte dell’archivio robotizzato situato negli ex magazzini di via La Spezia. Il Comune si rende disponibile alla concessione a titolo gratuito, per la durata di un anno, degli spazi situati all’interno dei padiglioni ex fiera del Parco Ducale in modo da consentire il riordino del materiale già esistente a Parma e quello in deposito esterno dell’Archivio di Stato. L’aspetto più significativo è legato ai lavori di riqualificazione strutturale che il Comune si impegna ad eseguire, a propria cura e spese, per quanto riguarda i locali attualmente utilizzati dall’Archivio di Stato all’interno dell’Ospedale Vecchio. Il Ministero, da parte sua, si impegna a trasferire nei locali adibiti ad archivio comunale in via La Spezia, negli spazi dell’archivio robotizzato, a propria cura e spese, il materiale attualmente e provvisoriamente affidato in deposito esterno, dopo le operazioni di riordino. Entrambi gli enti rinunciano, poi, alle obbligazioni risarcitorie legate al precedente accordo. La manutenzione ordinaria degli immobili concessi sarà a carico del Ministero, quella straordinaria a carico del Comune. L’Archivio di Stato verserà un canone di affitto annuo al Comune che verrà stabilito dall’Agenzia del Demanio dell’Emilia Romagna. * * * ARCHIVIO DI STATO DI RIMINI * * * Il Cimitero di Pinti. Un camposanto nel cuore della città Conferenza, 15 maggio ore 15,30, Soprintendenza Archivistica per la Toscana, via Ginori 7 L’ultimo incontro del ciclo di conferenze che ha affrontato i molteplici aspetti del patrimonio storico della Misericordia di Firenze è dedicato al Cimitero di Pinti, in via degli Artisti, a Firenze. Costruito nel 1747 in piena campagna, fuori da Porta a Pinti, fu inizialmente dato in uso all’Ospedale di Santa Maria Nuova e solo successivamente, dal 1824 al 1898 divenne il cimitero dell’ Arciconfraternita. Tra le personalità là sepolte ricordiamo Giovanni Baldasseroni, ministro del Granducato di Toscana sotto Leopoldo II, Giuseppe Barellai, medico e patriota risorgimentale, Emilio De Fabris, architetto e vincitore del concorso per la facciata di Santa Maria del Fiore. Il Prof. Francesco Gurrieri ne illustrerà la storia, l’architettura e le opere d’arte. 14 DATA NEWS Le archiviste Barbara Maria Affolter e Laura Rossi presenteranno i documenti. Soprintendenza archivistica per la Toscana Via Ginori 7 - 50123 - Firenze Telefono: 055 / 271111- Fax: 055 / 2711142 E-Mail: [email protected] E-Mail Certificata: [email protected] on line - Maggio 2014 Telefono: 0577/247145 - Fax: 0577/44675 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archiviostato.si.it * * * BIBLIOTECA VENTURINA CAMPIGLIA MARITTIMA * * * SCUOLA NORMALE SUPERIORE DI PISA Settis: «Per difendere i beni culturali, è il momento d’andare sulle barricate» L’ex direttore della Scuola Normale Superiore, che è intervenuto a un dibattito sulla tutela di biblioteche e archivi, ha parlato anche della legge elettorale: «Il Cavaliere e il sindaco di Firenze preferiscono le liste bloccate» «Per difendere i beni culturali oggi è il momento di andare sulle barricate». Lo ha detto oggi (8 febbraio) a Pisa Salvatore Settis intervenendo a un dibattito sulla tutela delle biblioteche e degli archivi statali promosso dall'associazione amici della biblioteca universitaria pisana chiusa dal 2012 per deficit strutturali. «Dobbiamo ricordare - ha aggiunto l’ex direttore della Scuola Normale Superiore - che la tutela della cultura, come bene comune, è inserita nella Costituzione, quindi noi non stiamo chiedendo un favore a qualcuno, ma che si applichi la Costituzione. Anzi, potremmo dire che biblioteche, archivi e beni culturali sono organi costituzionali e chi non li difende va contro la Costituzione e contro il fondamento stesso dello Stato». Del resto, ha proseguito Settis, il problema è che «in Italia c'è una distanza sempre maggiore tra la politica dei politici, che pensano alla loro carriera personale, e la politica dei cittadini che, come stiamo facendo qui oggi, si occupa di queste cose». «Nel paese - ha concluso - ci sono milioni di persone impegnati nelle associazioni che difendono il paesaggio, l'ambiente, i beni culturali, la scuola e il diritto alla salute. Se si mettessero insieme, sarebbero forse il partito più importante. Non dico di farne un altro, perché ce ne sono già fin troppi, ma costituire una rete efficace significherebbe aumentare anche la forza persuasiva nei confronti dell'opinione pubblica e dei politici. Anche perché quando i governanti dicono che non ci sono soldi per queste cose mentono, visto che spendono 12 miliardi di euro per gli F35». «La distanza tra i politici e i cittadini - ha aggiunto Settis - non è solo colpa di Berlusconi, ma anche di chi, come Renzi, flirta con lui. Né il Cavaliere, né il sindaco di Firenze vogliono le preferenze, ma preferiscono le liste bloccate con le quali scegliere la classe dirigente». «Infatti - ha concluso l’insigne studioso - anche con la nuova legge elettorale si preferisce privilegiare liste bloccate dove saranno i partiti a scegliere e non i cittadini. E poi, ad esempio sui beni culturali, l'impostazione di fondo dei governi di centrodestra e centrosinistra in questi vent'anni è stata pressoché identica: ossessionata dalla volontà di dare a tutto un prezzo, senza mai soffermarsi sul fatto che la cultura è un bene della collettività e non può essere monetizzato». da IL TIRRENO ed. PISA * * * ARCHIVIO DI STATO DI SIENA RENZO E LUCIA ABITARONO ANCHE A SIENA Renzo e Lucia abitarono anche a Siena, E. Jacona, Nuova Immagine Editrice, 2014 - (Documenti di Storia 107). Interverrà Giuliano Catoni, Università degli Studi di Siena. Sarà presente l'autore. Informazioni Evento: 28 maggio 2014 Siena, ARCHIVIO DI STATO Orario: La presentazione avrà inizio alle ore 17.00 Presentazione dei lavori di inventariazione dell'Archivio Storico preunitario che si terrà sabato 17 maggio 2014 alle ore 11.00 presso i locali di Palazzo Pretorio a Campiglia Marittima. Iniziativa a cura della La Biblioteca comunale di Venturina Terme. * * * BIBLIOTECA COMUNALE “GAETANO BADII” - MASSA MARITTINA DATA NEWS on line - Maggio 2014 ARCHIVIO DI STATO DI ASCOLI PICENO La chiesa di Sant'Andrea Apostolo in Ascoli Piceno. Studio storico ed ipotesi di restauro Venerdì 16 maggio 2014 alle ore 17,00, presso la sede dell'Archivio di Stato di Ascoli Piceno in via San Serafino da Montegranaro 8/c, si terrà la cerimonia di consegna del premio per tesi di laurea "Don Giuseppe Fabiani" assegnato al neo architetto Stefano Carboni per la tesi dal titolo La chiesa di Sant'Andrea Apostolo in Ascoli Piceno. Studio storico ed ipotesi di restauro. Nell'occasione verranno esposti i relativi disegni progettuali. Redattore: MARIA RITA FIORI Informazioni Evento: 16 maggio 2014 Ascoli Piceno, Archivio di Stato - via San Serafino da Montegranaro, 8/c Orario: ore 17,00 Telefono: 0736 264514 - Fax: 0736264510 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archiviodistatoap.it * * * SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA PER L’UMBRIA Umbria, 24 e 25 maggio 2014 Visite guidate alle dimore storiche 15 Azienda Agraria Colle del Cardinale Strada S. Antonio, Voc. Badia - Colle Umberto, 1 - 06070 - Perugia Tel. e fax 075 605100 -Visita alla Badia (attuale sede della Azienda agraria Colle del Cardinale) e all’archivio della Azienda agraria Colle del Cardinale appartenuta anche a Ferdinando Cesaroni; a cura di Alessandro Bianchi, funzionario della Soprintendenza archivistica per l’Umbria e Mario D’Arrigo archivista libero professionista. EREMO DELLE GRAZIE ore 10,00 - 13,00 Proprietà Valeria Lalli - Loc. Monteluco n. 13 - Spoleto -Visita all’ Eremo delle Grazie e alla biblioteca del Cardinale Cybo a cura dei proprietari. VILLA MONTESCA ore 10,30 - 12,30 Centro studi e formazione Villa Montesca Via Montesca, n. 1 06012 Città di Castello Tel. 075 8522185; -Visita della Villa già residenza del Barone Leopoldo Franchetti e di sua moglie Alice Hallgarten e della mostra documentaria permanente dedicata ai Baroni Franchetti e alle Scuole di Montesca e di Rovigliano da loro fondate. Le visite saranno guidate da Cecilia Trenti del Centro studi Montesca e Anna Angelica Fabiani e Francesca Tomassini della Soprintendenza archivistica per l’Umbria. FATTORIA SPINOLA ore 10,00-13,00 Proprietà Marchesi Spinola -Visita all’archivio del Cardinale Pietro Ugo Spinola, a cura dei proprietari. VILLA SAN MARTINELLO ore 15,00 - 18,00 Strada Marscianese n. 32 - San Martino Delfico (PG) Proprietà Caucci von Saucken -Visita all’archivio e biblioteca del Conte Lodovico Silvestri Alfani, a cura dei proprietari. DOMENICA 25 MAGGIO VILLA MONTICELLI ore 10,00 - 13,00 // 15,00 - 17,00 Via del Cammino, 16 06125 - Perugia -Visita alla villa e presentazione dell’archivio privato di Ettore Salvatoti a cura di Luca Pistelli, funzionario della Soprintendenza archivista per l’Umbria. CASA MUSEO DI PALAZZO SORBELLO ore 10,30 - 13,30 Fondazione Ranieri di Sorbello Piazza Piccinino n. 9 - Perugia -Visita guidata alla biblioteca della Casa Museo di Palazzo Sorbello. L’Associazione Dimore storiche Italiane - Sezione Umbria, in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per l’Umbria, organizza visite guidate presso alcune importanti dimore storiche della Regione aperte eccezionalmente al pubblico sabato 24 e domenica 25 maggio. Le giornate in questione, oltre che ad aprire al pubblico luoghi unici e suggestivi, permetteranno di conoscere anche l'importante documentazione archivistica in esse conservata. PER INFORMAZIONI: Associazione Dimore storiche - Sezione Umbria tel.: 075 38137 email: [email protected] sito web: http://www.adsi.it/adsi-umbria * Storie di ragazzi marscianesi durante la Grande Guerra L’Associazione Dimore storiche Italiane - Sezione Umbria, in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per l’Umbria, organizza visite guidate presso alcune importanti dimore storiche della Regione, aperte eccezionalmente al pubblico sabato 24 e domenica 25 maggio. In tale occasione sarà possibile anche conoscere l'importante documentazione archivistica in esse conservata. Il programma delle visite guidate Per informazioni Associazione Dimore storiche - sezione Umbria tel.: 075 38137 [email protected] - www.adsi.it/adsi-umbria SABATO 24 MAGGIO 2014 COLLE DEL CARDINALE, ore 10,30 - 12,30 16 DATA NEWS Sabato 31 maggio 2014, alle ore 9.30, a Marsciano (PG), presso il Museo Dinamico del Laterizio e delle terrecotte (Palazzo Pietromarchi), si inaugura la mostra Brunone Moneta e gli altri. Storie di ragazzi marscianesi durante la Grande Guerra La mostra, alla cui realizzazione ha collaborato la Soprintendenza archivistica per l’Umbria, rimarrà aperta fino al 10 novembre 2014. Nell’ambito delle manifestazioni organizzate dal Comitato per le celebrazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, l’Istituto omnicomprensivo Salvatorelli-Moneta di Marsciano (PG) ha condiviso con gli alunni e le loro famiglie un percorso di ricerca e conoscenza dei fatti accaduti durante la Grande Guerra. Sono stati riportati alla luce preziosi documenti inediti provenienti sia dall’Archivio storico comunale sia da alcuni archivi privati di famiglia. Soprintendenza Archivistica per l’Umbria tel. 075 5055715 [email protected] * * * DIREZIONE GENERALE PER GLI ARCHIVI Presentazione delle Linee Guida sulla Prevenzione dei Rischi e la Reazione alle Emergenze negli Archivi 9 GIUGNO 2014 BIBLIOTECA NAZIONALE CENTRALE VIALE CASTRO PRETORIO 105, ROMA Programma della giornata 9:30 - REGISTRAZIONE DEI PARTECIPANTI 10:00 - SALUTI • Antonia Pasqua Recchia, Segretario Generale MIBACT • Osvaldo Avallone, Direttore delle Biblioteca Nazionale Centrale • Rossana Rummo, Direttore Generale per le Biblioteche, gli Istituti Culturali e il Diritto d’Autore • Mauro Tosti Croce, Dirigente Servizio III Studi e Ricerca 10:30 PRESENTAZIONE LINEE GUIDA Introduce: Micaela Procaccia, Dirigente del Servizio II Tutela e Conservazione • Prevenire i rischi e prepararsi all’emergenza - Monica Calzolari, Direzione Generale per gli Archivi • Affrontare l’emergenza - Stefano Vitali, Soprintendente archivistico per l’Emilia Romagna • Linee guida in “pillole” - Francesca Frugoni, Soprintendenza archivistica per la Lombardia • L’App della Direzione Generale per gli Archivi - Dimitri Affri e Damiano Massarelli 11:30 PAUSA CAFFÈ 12:00 INTERVENTI • Il ruolo delle diverse professionalità nella gestione delle emergenze - Cecilia Prosperi, Associazione Italiana Conservatori e Restauratori Archivi e Biblioteche • Gestire il rischio di disastro per i beni culturali: l’esperienza dell’ICCROM - AparnaTandon e Paul Arenson, ICCROM 12:30 TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA Introduce e modera: Micaela Procaccia, Dirigente del Servizio II Tutela e Conservazione • Gregorio Angelini, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Campania • Fabio Carapezza Guttuso, Presidente della Commissione Speciale Permanente per la Sicurezza del Patrimonio Culturale Nazionale • Massimo Cruciotti, Associazione SOS Archivi e Biblioteche • Maurizio Savoja, Soprintendente archivistico per la Lombardia on line ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO - ROMA UN VIAGGIO NELL’ITALIA DEL SECONDO NOVECENTO: DAGLI ARCHIVI ALL’ARCHITETTURA in occasione della IV Giornata nazionale degli Archivi di Architettura venerdì 30 maggio 2013 ore 15.00 - 19.00 ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO Roma, piazzale degli Archivi n.27 www.acs.beniculturali.it La IV Giornata nazionale degli archivi di architettura conferma l’impegno di AAA/Italia nella sensibilizzazione ai valori del patrimonio culturale del Paese, a partire da quello più recente e più fragile. Il "Viaggio nell’Italia del secondo Novecento" prosegue negli istituti che aderiscono alla rete nazionale di AAA/Italia, dal Veneto alla Sicilia, passando da Bologna, Firenze e Roma. I documenti tratti dagli archivi di architettura pubblici e privati ci guideranno alla scoperta di progetti e opere di qualità nella città e nel paesaggio contemporanei. Modelli e disegni, fotografie e filmati, ma anche lettere e documenti tecnici saranno i testimoni di una stagione viva della cultura del nostro Paese, qual è quella che ha avuto origine dalla ricostruzione nel secondo dopoguerra. In tale ottica proponiamo che sarà affrontato il tema della giornata nazionale: la progettazione e costruzione dello spazio pubblico nella città del Novecento. L’incontro vuole costituire un valido aggiornamento degli itinerari del progetto di ‘Viaggio nell’Italia del secondo Novecento: dagli archivi all’architettura’ che è ora inserito nel Protocollo di intesa siglato con le direzioni generali degli Archivi e dell’Architettura contemporanea. A Roma sarà l’ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO ad ospitare l’evento centrale della giornata, con una tavola rotonda chiamata ad arricchire la mappa delle qualità e delle emergenze e a discutere le strategie per avvicinare i cittadini ad un patrimonio poco amato e per questo non tutelato. PROGRAMMA del 30.05.2014 Ore 15 saluti Agostino Attanasio Sovrintendente Archivio Centrale dello Stato Apertura dei lavori Antonello Alici Presidente AAA/Italia Donato Tamblè Soprintendente archivistico per il Lazio Ore 16.00 Tavola rotonda Viaggio nell’Italia del secondo Novecento. Dagli archivi all’architettura Introduce o coordina Elisabetta Reale Direzione Generale per gli Archivi – Soprintendenza archivistica per il Lazio, vice Presidente AAA/Italia Intervengono Flavia Lorello Archivio Centrale dello Stato Dall’ideazione alla realizzazione: il racconto dello spazio pubblico attraverso la documentazione del Novecento Nadia De Conciliis Archivio Centrale dello Stato La progettazione dello spazio pubblico nella riqualificazione dei centri storici Margherita Guccione Fondazione MAXXI, MAXXI Architettura Lo spazio pubblico negli archivi di architettura del MAXXI Pietro Cefaly Casa dell’architettura di Latina La rappresentazione dell'auctoritas. Il carattere dello spazio Pubblico attraverso i progetti di O. Frezzotti per Littoria, non realizzati Roberto Faraone Ordine degli architetti di Roma Sergio Lenci e lo spazio pubblico, connessioni spaziali e percettive dall’edificio al paesaggio urbano Sergio Zevi Archivio Luigi Piccinato, DATA La Sapienza Una realtà urbana sostenibile: il quartiere di Bellavista di Luigi Piccinato a Ivrea Leonardo Rignanese, Francesca Calace Istituto Nazionale di Urbanistica L’archivio dell’INU Laura Bertolaccini Accademia Nazionale di San Luca Mario Ridolfi: progetti per fontane. Roma, Terni, Bologna Conclude Antonello Alici Presidente AAA/Italia AAA/Italia, Associazione nazionale Archivi di Architettura contemporanea è il network tematico di enti, istituzioni, università, privati e studiosi, costituitosi a Venezia nel 1999 per promuovere la conservazione e la valorizzazione del patrimonio archivistico nazionale relativo alla cultura architettonica diffuso nel territorio. Ad oggi l’Associazione conta 36 istituzioni tra i suoi soci effettivi e 95 persone fisiche quali soci sostenitori. AAA/Italia [email protected] / www.aaa-italia.org * * * - Maggio 2014 * * * DATA NEWS on line 17 - Maggio 2014 ARCHIVIO DI STATO DI ROMA L’archivio è aperto: la forza delle memorie II edizione 8 maggio 2014 Per il Giorno della memoria dedicato alle vittime del terrorismo, che quest’anno si celebrerà alla Camera dei deputati il 9 maggio, nella giornata dell’8 maggio nella sede dell’Archivio di Stato di Roma a S. Ivo alla Sapienza si terrà la seconda edizione della manifestazione L’archivio è aperto: la forza delle memorie. I promotori dell’iniziativa sono il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, la Direzione generale per gli archivi, l’Archivio di Stato di Roma, il Centro documentazione Archivio Flamigni, la Rete degli Archivi per non dimenticare, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, la Regione Lazio. Partecipa il Comune di Roma. Dopo il versamento anticipato del processo Moro e delle lettere scritte da Moro durante il sequestro, presentate l’anno scorso, in questa edizione sarà proposta la documentazione recentemente versata dalla Procura della Repubblica di Roma sempre relativa al sequestro Moro: le fotocopie originali del memoriale sequestrate a Milano nell’ottobre del 1990. Oggetto di una trascrizione di Francesco Biscione del 1993 e di uno studio analitico di Miguel Gotor del 2011, il testo scritto da Moro in risposta alle domande dei suoi sequestratori non è noto in originale, ma solo nella versione delle fotocopie eseguite dai responsabili del sequestro e dell’assassinio di Moro; è stato prevalentemente studiato finora su riproduzioni. Ora entra a far parte di quel grande patrimonio di fonti della nostra storia costituito dalle carte giudiziarie relative agli anni delle stragi e del terrorismo, in corso di versamento agli Archivi di Stato. Nella sala Alessandrina sarà esposto un percorso documentario dal titolo Aldo Moro. Ritratti della Repubblica: dal dopoguerra al memoriale costituito da foto dagli anni Cinquanta agli anni Settanta e poi dagli originali delle due polaroid del sequestro, da alcuni dei comunicati delle Brigate rosse e da una selezione di fogli del memoriale di Moro. Giancarlo Siani, ucciso nel 1985. per informazioni: Antonella Parisi - Simonetta Ceglie 06.68190895- [email protected] Archivio di Stato di Roma – Corso del Rinascimento, 40 – 00186 Roma Tel. 06/68190866, Fax 06/68190871 e-mail [email protected] - sito web: http://www.archiviodistatoroma.beniculturali.it/ * “Territorio e patrimonio culturale: beni comuni” Alle ore 10.00 si inizierà nella Sala Alessandrina con gli interventi di Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; Roberto Reggi, sottosegretario di Stato del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca; Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio; Ignazio Marino, sindaco di Roma Capitale; Eugenio Lo Sardo, direttore dell'Archivio di Stato di Roma; Paola Carucci, soprintendente all'Archivio storico del Quirinale; Mauro Tosti Croce, direttore del Servizio studi e ricerca - Direzione generale per gli archivi. Michele Di Sivo, dell’Archivio di Stato di Roma, presenterà il percorso espositivo. Si annuncerà la formazione di un gruppo di lavoro per l’edizione critica del memoriale di Moro, formato da Sergio Flamigni, Miguel Gotor, Francesco Biscione, Michele Di Sivo, Ilaria Moroni, Stefano Twardzik. Dalle ore 11.30 nel cortile di S. Ivo alla Sapienza sarà presentato il concorso Memorie in un flash sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e bandito dalla Rete degli archivi per non dimenticare. Con il coordinamento di Benedetta Tobagi interverranno Lidia Ravera, assessore alla cultura e alle politiche giovanili della Regione Lazio; Cinzia Venturoli, responsabile della didattica per la Rete degli archivi per non dimenticare; Ilaria Moroni, direttrice del Centro documentazione Archivio Flamigni e saranno premiati i lavori scelti, tra i partecipanti al concorso, dalla commissione formata da Emiliano De Maio (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca); Letizia Cortini (Fondazione Aamod, Scuola di specializzazione in beni archivistici e librari “La Sapienza”); Elvira Grantaliano (Archivio di Stato di Roma); Francesca Mancini (Regione Lazio). I vincitori di questa edizione sono: Tra ricordo, memoria e partecipazione: la strage di piazza della Loggia nel quarantennale dell’evento, Scuola secondaria di primo grado “Dante Alighieri” classe II E Calcinato (Brescia) - referente prof.ssa Laura Butti Chi era Emanuele Petri Istituto Tecnico Economico Tecnologico “Aldo Capitini - Vittorio Emanuele II - Arnolfo di Cambio” classe IV B Perugia - referente prof.ssa Maria Domenica Morini 2 agosto 1980 Istituto superiore d’arte “Venturi” Classe V H Modena - referente prof.ssa Maria Carolina Cappucci Menzione speciale per Memorie sul binario vivo Centro Culturale Giovanile “Pianoro Factory” Pianoro (Bologna) - referente Riccardo Lenzi. Dopo la presentazione del volume Le storie e i volti. Le vittime del terrorismo e della violenza politica del Lazio, realizzato dalla Regione Lazio, verrà conferito un riconoscimento al giornalista Maurizio Torrealta per il suo lavoro d'inchiesta sull'omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin avvenuto in Somalia nel 1994 e a Paolo Siani, presidente della Fondazione Polis della Regione Campania, fratello del giornalista de Il Mattino, Nell’ambito del programma culturale della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Roma, il giorno 28 maggio alle ore 16.00 presso la Sala Alessandrina avrà luogo l’iniziativa Territorio e patrimonio culturale: beni comuni, dibattito sul tema del governo del territorio, con particolare riguardo all’integrità del paesaggio, e della tutela dei beni culturali. Sono due questioni tra loro connesse e di fondamentale importanza non solo per le ragioni della tutela sancite dall’articolo 9 della Carta Costituzionale. Le straordinarie qualità storiche e culturali del paesaggio e delle città italiane, infatti, devono essere le risorse fondamentali per un’inversione di prospettiva economica e sociale. Dopo gli anni della grande espansione edilizia che ha profondamente alterato il paesaggio e l’assetto morfologico delle città, la crisi finanziaria e ambientale in atto deve spingere verso una profondo ripensamento del generale approccio culturale e degli strumenti di intervento nel campo del governo del territorio e della tutela dei beni culturali. Per avviare questa impegnativa sfida, due volumi editi di recente, Il territorio bene comune degli italiani di Paolo Maddalena (Donzelli editore, 2014) e Istruzioni per l'uso del futuro. Il patrimonio culturale e la democrazia che verrà di Tomaso Montanari (editore Minimun Fax, 2014), rappresentano una preziosa occasione di discussione e di approfondimento su come custodire, preservare e ricostituire quello che dovrebbe essere per ogni cittadino uno dei beni più preziosi: il mondo in cui viviamo. All’introduzione di Eugenio Lo Sardo, direttore dell’Archivio di Stato di Roma, seguiranno gli interventi di Paolo Maddalena, vicepresidente emerito della Corte Costituzionale, Tomaso Montanari, professore as- 18 DATA NEWS sociato di Storia dell'arte moderna presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”, Paolo Berdini, urbanista ed editorialista, Alberto Lucarelli, professore ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli studi di Napoli “Federico II”. Archivio di Stato di Roma – Corso del Rinascimento, 40 – 00186 Roma Tel. 06/68190866, Fax 06/68190871 e-mail [email protected] - sito web: http://www.archiviodistatoroma.beniculturali.it/ * Per la celebrazione del 70° anniversario della liberazione di Roma dal 4 al 6 giugno 2014 presso l'Archivio di Stato di Roma si terrà l'evento multimediale "Ereditare la memoria. 4 giugno 1944: Roma libera!" a cura di Luigi Arbia, Monica Calzolari e Mariacristina Dioguardi. L'Archivio di Stato di Roma, l'Istituto Comprensivo Statale "Piazza Forlanini", l'Istituto Statale d'Istruzione Superiore "Caravaggio" di Roma, il Liceo Scientifico Statale "Lucio Anneo Seneca", il Liceo Scientifico Statale "Louis Pasteur" di Roma, il Liceo Classico e Liceo Musicale "Chris Cappel College" di Anzio e l'Istituto d'Istruzione di Stato per i Servizi Commerciali e Socio-Sanitari "Maffeo Pantaleoni" di Frascati presenteranno le interpretazioni delle fonti storiche e documentarie realizzate dagli studenti che hanno partecipato alle visite e ai laboratori didattici organizzati dal Servizio educativo nell'a.s. 2013-2014. on line - Maggio 2014 dell'inclusione e dell'esclusione. 3. ESPOSIZIONE dei lavori artistici realizzati dagli studenti dell'I.S.I.S. "Caravaggio" ex Liceo Artistico Roma 1 - Museo Artistico Industriale sul tema "Segni e colori per ricordare la Resistenza". Ore 12,00 - "Canti di Resistenza e Liberazione", Giovanna Marini (voce e chitarra) e il Coro di Inni e Canti di Lotta Ore 14,00 - "Roma città aperta" di Roberto Rossellini Presentazione a cura di Franca Farina, archivista della Cineteca Nazionale Proiezione del film nella versione restaurata Ore 10,00-12,00 - Visite alla mostra multimediale "Ereditare la memoria. 4 giugno 1944: Roma libera!" Ore 16,00 - "I lumi della follia". 100 anni del Santa Maria della Pietà: rappresentazione teatrale tratta dalla documentazione storica dell'ex manicomio di Roma. Ideata e diretta da Marco Belocchi, Alessandro Rubinetti, Paola Surace. Accompagnamento musicale di Flavio Malatesta (violoncello) 6 giugno 2014 A partire dalle ore 9,30 fino alle ore 16,00, si snoderà un percorso della memoria sul tema della liberazione di Roma dall'occupazione nazi-fascista, realizzato con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale e della Scuola Popolare di Musica del Testaccio. ore 9.30 - Saluti e introduzione Monica Calzolari, Responsabile del Servizio educativo dell'Archivio di Stato di Roma Ore 9,45 - "Mi sento stringere l'anima". Lettere di un condannato a morte della Resistenza, accompagnate dalle voci di Francesca Ferri, Mariella Gaeta Pantusa, Patrizia Rotonda, Lucia Staccone, con canti d'improvvisazione e tradizione italiana Ore 10,15 - Gli studenti raccontano… "Pietre d'inciampo": presentazione storica realizzata dagli studenti della classe V G del Liceo Scientifico Statale "Lucio Anneo Seneca" di Roma "Qui vivono per sempre: la storia della banda Spunticcia": drammatizzazione tratta dai documenti originali conservati presso l'Archivio di Stato di Roma, a cura di Beatrice Dell'Orefice, Federica Forte, Anita Grieco, Giorgia Maccarini, Sara Maurici, Claudia Pittaccio, Alice Tulli, studentesse dell'Istituto d'Istruzione di Stato per i Servizi Commerciali e Socio-Sanitari "Maffeo Pantaleoni" di Frascati Ore 11,00 - "Resistenza e Liberazione", Sara Modigliani (voce) e Gabriele Modigliani (chitarra) Ore 14,00 - "Roma città aperta" di Roberto Rossellini: Proiezione Ingresso libero fino a esaurimento posti Per informazioni: Archivio di Stato di Roma. Servizio Educativo tel. 06-68190830-75-76 - e-mail: [email protected] http://www.archiviodistatoroma.beniculturali.it/ https://www.facebook.com/vivarchivio?ref=hl http://archivivo.blogspot.it/ PROGRAMMA A partire dalle ore 9,30 fino alle ore 16,00, si snoderà un percorso della memoria sul tema della liberazione di Roma dall'occupazione nazi-fascista, realizzato con la collaborazione del Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale e della Scuola Popolare di Musica del Testaccio. ore 9.30 - Indirizzi di saluto Eugenio Lo Sardo, direttore dell'Archivio di Stato di Roma Gianfranca Rainone, responsabile del S'Ed - Centro per i Servizi Educativi del Museo e del Territorio ore 10.00 - Interventi introduttivi Luigi Arbia e Maria Cristina Dioguardi, Archivio di Stato di Roma Federico Fruscella, Liceo Scientifico Statale "Louis Pasteur" di Roma Marcello Mele, Istituto d'Istruzione Superiore Statale "Caravaggio" di Roma Ore 10,30 - Gli studenti raccontano… "Pietre d'inciampo": presentazione storica realizzata dagli studenti della classe V G del Liceo Scientifico Statale "Lucio Anneo Seneca" di Roma "Qui vivono per sempre: la storia della banda Spunticcia": drammatizzazione tratta dai documenti originali conservati presso l'Archivio di Stato di Roma, a cura di Beatrice Dell'Orefice, Federica Forte, Anita Grieco, Giorgia Maccarini, Sara Maurici, Claudia Pittaccio, Alice Tulli, studentesse dell'Istituto d'Istruzione di Stato per i Servizi Commerciali e Socio-Sanitari "Maffeo Pantaleoni" di Frascati ore 11,00 - Inaugurazione della mostra multimediale "Ereditare la memoria. 4 giugno 1944: Roma libera!" Gli studenti guideranno il pubblico nella visita del percorso espositivo articolato in tre sezioni: 1. MOSTRA DOCUMENTARIA dei documenti tratti dai fascicoli utilizzati nel corso del laboratorio didattico. 2. INSTALLAZIONE MULTIMEDIALE E INTERATTIVA realizzata dagli studenti del Laboratorio di storia del Liceo Scientifico Statale "Louis Pasteur" di Roma, contenente i risultati del progetto di ricerca storico-documentaria svolto nel corso degli ultimi anni sul tema del 'recinto', Archivio di Stato di Roma - Servizio valorizzazione Corso del Rinascimento 40 - 00186 Roma - Tel. 06/68190895-30-38, Fax.06/68190871 e-mail [email protected] - sito web http://www.archiviodistatoroma.beniculturali.it/ * * * ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI - ROMA L’ordine camaldolese dal Medioevo all’età contemporanea nelle fonti degli Archivi di Stato italiani Venerdì 30 Maggio 2014 Giornata di studio Accademia Nazionale dei Lincei - Roma Palazzo Corsini - via della lungara 10 DATA NEWS on line - Maggio 2014 Mattina Ore 9,30 Presiede e introduce Giuseppe M. Croce, Archivio Segreto Vaticano • Paolo Cozzo (Università di Torino) I fondi camaldolesi negli archivi pubblici di Piemonte e Lombardia • Massimo Scandola (Università di Siena) Documenti e fonti per la storia camaldolese negli Archivi di Stato veneti • Claudia Foschini (Biblioteca Classense di Ravenna) Abbazia di S. Apollinare in Classe. Un archivio da ricomporre: il fondo archivistico all’Archivio di Stato di Ravenna e i documenti conservati alla Biblioteca Classense e all’Archivio Storico Comunale di Ravenna • Enrico Angiolini (Archivio di Stato di Modena) L’Abbazia della Vangadizza fra gli Archivi di Stato di Modena e Rovigo e le carte camaldolesi nell’Archivio di Stato di Bologna Pausa / Buffet Saluti della presidenza dell’Accademia dei Lincei Pomeriggio Ore 15,00 Presiede Diana Toccafondi Sovrintendenza archivistica per la Toscana • Andrea Cicerchia (Università di Urbino) I fondi camaldolesi negli Archivi di Stato delle Marche. Analisi documentaria e percorsi di ricerca • Marina Laguzzi - Benedetta Rivalta (Archivio di Stato di Firenze) I fondi camaldolesi negli Archivi di Stato toscani • Paola Monacchia (Archivio di Stato di Perugia) I fondi camaldolesi a Perugia e Gubbio • Lucia Merolla (Istituto per il Catalogo Unico - Roma) Carte camaldolesi all’Archivio di Stato di Roma Conclusioni Cosimo Damiano Fonseca Accademia Nazionale dei Lincei Informazioni: p. Ugo Fossa - Monastero di Camaldoli 52014 Camaldoli (Arezzo) - tel. +39 0575 556012 [email protected] Accademia Nazionale dei Lincei via della Lungara, 10 - 00165 Roma tel. +39 06 6868223 19 Andrea Cantile - Istituto Geografico Militare Introduzione ai lavori Carla Masetti - CISGE; Laboratorio geocartografico “Giuseppe Caraci” * * * UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI ROMA TRE - ROMA Ottavo seminario di studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS Per un Atlante della Grande Guerra Roma, 21-22 maggio 2014 Sala del Consiglio del Dipartimento di Studi Umanistici Università degli Studi Roma Tre Via Ostiense, 234/236 (metro B, fermata “Marconi Tema conduttore dell’ottavo seminario di studi storico-cartografici “Dalla mappa al GIS” è la ricorrenza del centenario della Prima Guerra Mondiale, da cui il sottotitolo Per un Atlante della Grande Guerra. È intenzione degli organizzatori non solo di proporre spunti e favorire riflessioni sull’utilizzo dei laboratori geocartografici universitari come sostegno alla didattica e alla ricerca, ma in particolare, riunendo studiosi provenienti da più aree disciplinari, di ipotizzare alcune linee guida per una possibile collaborazione a un progetto comune, finalizzato alla realizzazione di un Atlante della Grande Guerra. In considerazione del carattere interdisciplinare del Seminario, la definizione delle sessioni al suo interno è alquanto varia e privilegia tanto ambiti di ricerca con stretto riferimento alle trasformazioni prodotte sul territorio prima, durante e dopo lo svolgimento del conflitto, quanto tematiche relative al recupero, tutela e valorizzazione del patrimonio storico-culturale della “memoria storica” della Prima Guerra Mondiale, attraverso anche l’utilizzo delle più recenti tecnologie (allestimento di siti web e di portali, ideazione di percorsi virtuali con i GIS, condivisione di base dati on line, …). L’incontro, come ogni anno, è articolato in una serie di interventi distribuiti in più sessioni; accanto ad esse è prevista anche una sessione poster, collegata all’argomento delle due giornate di studio e finalizzata alla presentazione di ricerche in corso e di lavori con taglio più circoscritto. Mercoledì 21 maggio 2014 Sala del Consiglio del Dipartimento di Studi Umanistici 9,30 - Saluti istituzionali Francesca Cantù - Prorettore vicario Mario De Nonno - Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici Franco Farinelli - Associazione dei Geografi italiani Giuseppe Scanu - Associazione Italiana di Cartografia Gino De Vecchis - Associazione Italiana Insegnanti di Geografia Sergio Conti - Società Geografica Italiana Lidia Scarpelli - Società di Studi Geografici 10,30 - I SESSIONE Coordina CLAUDIO CERRETI Elena Dai Prà, Davide Allegri Università di Trento L'occhio indiscreto del nemico. Spionaggio francese sulla frontiera tirolese alla vigilia della Grande Guerra Matteo Proto Università di Bologna Lo spartiacque alpino e il confine della Nazione: le basi geografiche e cartografiche della Grande Guerra Carlo A. Gemignani, Luisa Rossi, Valentina De Santi Università di Parma; Università di Genova - EHESS, Paris Intorno al 1914-1918. Le frontiere italiane viste dalla Francia 11,30 - coffee break Laura Cassi Università di Firenze La geografia fiorentina negli anni della Grande Guerra Luciano Gallinari ISEM-CNR L'immagine della Grande Guerra nella pubblicistica italo-argentina Mariarosa Rossitto Sapienza, Università di Roma «Il Piccolissimo» (1917-1919): educazione, assistenza civile e propaganda nelle pagine di un «giornalino di guerra» Ottavo seminario di studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS 15,00 - II SESSIONE Coordina ANNA GUARDUCCI Monica Ronchini Fondazione Museo storico del Trentino Dal Trentino a Pechino: itinerari e incontri forzati nelle pieghe di un conflitto davvero mondiale Michele Castelnovi Centro Studi Martino Martini di Trento Luoghi e tempi della Grande Guerra: una gamma di opportunità per gli studi storico geografici Simonetta Conti Seconda Università di Napoli Cartografia, meteorologia e guerra Simone Bozzato, Pierluigi Magistri, Patrizia Pampana, Michele Pigliucci Università di Roma Tor Vergata; Società Geografica Italiana Gli itinerari della Grande Guerra 16,20 - coffee break Roberto Reali, Alessandro Ricci CNR; Università di Roma Tor Vergata Cartografi e matematici: le nuove modalità nell’uso dell’artiglieria nel primo conflitto mondiale Manlio Piva, Daniele Agostini Università di Padova 20 “Geolocalizziamo la Grande Guerra”: una sperimentazione didattica nelle scuole Pier Vittorio Buffa, Nicola Maranesi Gruppo editoriale “L’Espresso”; Archivio Diaristico Nazionale Un’iniziativa del Gruppo Espresso e dell’Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano. Viaggio in trincea con i diari dei soldati Maura Medri Università Roma Tre Archeologia della Grande Guerra: metodi e ricerche recenti DATA NEWS on line - Maggio 2014 ARCHIVIO DI STATO DI RIETI Giovedì 22 maggio 2014 Sala del Consiglio del Dipartimento di Studi Umanistici 9,30 - III SESSIONE Coordina PAOLA PRESSENDA Massimo Rossi Fondazione Benetton Studi Ricerche Geografi e paesaggi geografici nell'Italia in guerra Leonardo Rombai Università di Firenze La Grande Guerra e la geografia italiana coeva Nicola Labanca Università di Siena Le geografie degli storici. Rileggendo alcuni classici Luisa Carbone, Antonio Ciaschi IBAF-CNR; Università della Tuscia La Grande Guerra vista dall'alto 10,50 - coffee break Paolo Plini, Anna Villari, Luigi Cailotto CNR; Presidenza del Consiglio dei Ministri; Associazione Nazionale Alpini Un GIS sui luoghi della Grande Guerra Alessandro Cecili, Giancarlo Della Ventura Università Roma Tre Ripercorrere i sentieri della Grande Guerra in modalità Street View. Le fortificazioni di Monte Ragogna Mauricio Nicolas Vergara Università di Padova Geografia militare della Grande Guerra: alcuni casi di studio sul fronte dolomitico 12,45-13,15 - presentazione poster Davide Allegri, Stefano Sega – Università di Trento Salvatore Amaduzzi – Università di Udine Aldino Bondesan, Nico Dalla Libera, Francesco Ferrarese – Università di Padova Gustavo Corni, Alessandro Salvador, Alessandro Chebat – Università di Trento Paolo Mazzeo – Università di Messina Ottavo seminario di studi storico-cartografici Dalla mappa al GIS 15,00 - IV SESSIONE Coordina NICOLA LABANCA Sergio Zilli Università di Trieste Dal fronte Carso/Isonzo all'Est del Nordest: le modifiche del paesaggio nell’odierno Friuli Venezia Giulia a seguito della Grande Guerra Anna Guarducci Università di Siena La cartografia della Grande Guerra nell'Archivio di Stato e nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Luisa Spagnoli, Nadia Fusco ISEM-CNR; Università di Roma Tor Vergata La rappresentazione geografica della Grande Guerra: il caso dei Balcani Edoardo Boria Sapienza, Università di Roma La cartografia come strumento di comunicazione politica. 1914-1918: la guerra nelle carte geografiche, la guerra con le carte geografiche 16,20 - coffee break Astrid Pellicano Seconda Università di Napoli La Prima Guerra Mondiale tra satira e caricatura nella cartografia 1870-1914 Lucia Morganti, Valentina White, Carla Masetti Restauratrici e storiche dell’Arte; Università Roma Tre Storie e geografie della Grande Guerra. I dipinti murali di Oppo e Santagata alla Casa Madre dei Mutilati e Invalidi di Guerra a Roma Sandro Flaim, Valentina Barbacovi, Pietro Dalprà Soprintendenza per i beni architettonici ed archeologici - Provincia autonoma di Trento Progetto Grande Guerra: recupero, catalogazione, censimento e valorizzazione dei beni della Prima Guerra Mondiale Franco Nicolis Ufficio Beni archeologici - Provincia autonoma di Trento Archeologia della Grande Guerra in ambiente glaciale tra ricerca scientifica e memoria collettiva. Il caso di Punta Linke Contatti [email protected] - [email protected] - 06 5733 8574 * * * ARCHIVIO DI STATO DI PESCARA Argentina, anni Trenta L'Archivio di Stato di Pescara, in collaborazione con Italia Nostra - Onlus L. Gorgoni - Pescara, presenta la mostra Argentina, anni Trenta. Viaggio fotografico dell'ing. Aldo d'Ormea tra Vecchio e Nuovo Mondo. A cura del nipote Aldo d'Ormea. Inaugurazione della Mostra lunedì 19 maggio 2014, ore 11,30. La mostra resterà aperta al pubblico fino al 19 settembre dal lunedì al giovedì dalle 8,30 alle 16,30 e venerdì dalle 8,30 alle 13,30. Redattore: ANGELA MARIA APPIGNANI Informazioni Evento: 19 settembre 2014 Pescara, Archivio di Stato, via De Titta, 1 Orario: dal lunedì al giovedì: 8,30 / 13,30; venerdì: 8,30 / 13,30 Telefono: 085 4549724 - Fax: 0854549724 E-mail: [email protected] Sito web: http://archiviodistatopescara.beniculturali.it * Presentazione e inaugurazione conclusione progetto di restauro dell'opera di Julian Opie. In collaborazione con AURUM e con l'Istituto Bellisario Misticoni, l'Archivio di Stato di Pescara presenta al pubblico il restauro dell'opera murale di Julian Opie alle ore 11,30. L'inaugurazione sarà preceduta da un incontro che avrà luogo presso la sala F.P. Tosti Redattore: ANGELA MARIA APPIGNANI Informazioni Evento: 19 maggio 2014 DATA NEWS on line 21 - Maggio 2014 Pescara, AURUM e Archivio di Stato, via de Titta, 1 Orario: 11.00 Telefono: 085 4549724 - Fax: 085 4549724 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archiviodistatopescara.beniculturali.it * * * BIBLIOTECA PROVINCIALE “M. DELFICO” - TERAMO Ammalò di testa. Storie del manicomio di Teramo (1880-1931) creato da Ufficio di Staff al Segretario Generale - Direzione Generale B6 - Mediateca Martedì 13 maggio, alle ore 17,00, presso la Corte Interna della Biblioteca "Dèlfico" verrà presentato il libro di Annacarla Valeriano, Ammalò di testa. Storie del manicomio di Teramo (1880.1931), (Roma, Donzelli, 2014). sonali e collettive. Basato su fonti inedite, dagli scritti censurati dei ricoverati alle cartelle cliniche e ai carteggi della direzione medica con soggetti istituzionali, questo studio conferisce spessore e profondità alle vicende di una struttura che è entrata a far parte dell’identità culturale del territorio, restituendo dignità a uomini e donne dimenticati dalla storia. Annacarla Valeriano è assegnista di ricerca di Storia contemporanea all’Università degli Studi di Teramo. Le sue attività di ricerca si concentrano sulla storia sociale, sulla storia della psichiatria e sull’impiego delle fonti audiovisive nella storia. Nel 2004 ha contribuito a fondare l’Archivio audiovisivo della memoria abruzzese dell’Università di Teramo. * * * ARCHIVIO DI STATO DI AVELLINO Presentazione del libro di Marisa Bellucci “Maria de Cardona, contessa di Avellino: una nobildonna italo spagnola nella Napoli del Cinquecento”. Ne discuteranno Guido Crainz, Università di Teramo Filippo Maria Ferro, Università di Chieti Francesco Saverio Moschetta, Medico-Psichiatra Introdurrà Luigi Ponziani, Direttore della Biblioteca "M. Dèlfico" Presiederà Luciano D'Amico, Magnifico Rettore dell'Università di Teramo Sarà presente l' Autrice Dalla quarta di copertina: Sul finire dell’Ottocento, in un contesto scandito dalla povertà, dal vagabondaggio e dalle trasgressioni dei costumi, fu aperto a Teramo il manicomio Sant’Antonio Abate, destinato a diventare uno dei più importanti dell’Italia unita. In uno studio affascinante e documentato, Annacarla Valeriano ripercorre le vicende di questo caso esemplare, analizzando gli scambi reciproci fra l’istituzione medica e la società e mostrando come il processo di medicalizzazione abbia portato alla fondazione di uno «spazio» preposto al controllo, alla gestione e al «recupero» delle fasce marginali. Ma il manicomio rappresentò anche, per l’Abruzzo, una straordinaria opportunità economica, trasformandosi nella più importante azienda del territorio. La «poliedricità» della struttura teramana emerge soprattutto quando ci si sofferma su ciò che si staglia alle spalle degli internamenti: i traumi e i cambiamenti tumultuosi che hanno percorso la società si traducono spesso in forme di alienazione mentale che il manicomio ha finito per amplificare. Centrale è il ruolo svolto dall’istituzione nella costruzione storica del «malato»: in questo processo, la scienza psichiatrica e le tradizioni popolari contribuiscono alla definizione del malato di mente come categoria sociale a sé. In questo libro, le storie di vita sono il punto d i partenza di un racconto che investe l’intera storia nazionale: l’emigrazione, il consolidamento dello Stato unitario e la leva obbligatoria hanno inciso profondamente sugli immaginari collettivi e individuali, così come l’esperienza della guerra. Il conflitto mondiale compare filtrato dalle menti stravolte e sconvolte dei soldati, accolti nel manicomio insieme ai civili e ai profughi, rivestendo un ruolo cruciale nella definizione delle identità per- Venerdì 9 maggio 2014 alle ore 17.30, presso la sede dell'Archivio di Stato di Avellino - in via Verdi, n. 17 - dell'ex carcere Borbonico di Avellino, Carlo Guardascione, Francesco Barra, Generoso Picone presenteranno il volume di Marisa Bellucci , funzionario archivista, “Maria de Cardona, contessa di Avellino ”, una nobildonna rinascimentale vissuta nella Napoli del Cinquecento, edito da Il Terebinto edizioni. Il lavoro, frutto di attenta ricerca archivistica e bibliografica ed eseguito con scrupolosa cura, ricostruisce la vicenda biografica (1509/1563) di una “donna al potere”, Maria de Cardona, contessa di Avellino, discendente da una nobilissima famiglia catalana, sposa di Francesco d’Este nonché donna di vasta cultura e profonda fede, celebrata da scrittori ed intellettuali dell’epoca e paragonata alle più famose figure femminili quali Vittoria Colonna e Giulia Gonzaga. Lo studio approfondisce non solo la storia personale e familiare, non sempre felice, della de Cardona ma anche il suo operato nella gestione dei feudi. La contessa dimostrò un’ attenzione costante al bene comune ed alla crescita spirituale ed economica dei suoi “poveri vassalli”, non da padrona o despota, ma come una intelligente e colta signora, avviando, durante i 50 anni circa del suo governo, trasformazioni urbanistico - economiche, che avrebbero conosciuto compimento sotto il lungo principato dei Caracciolo. La documentazione archivistica e libraria, relativa al secolo XVI sarà presente in mostra e verterà sull’argomento oggetto dell’incontro. Redattore: AMALIA DELLA SALA Informazioni Evento: 09 maggio 2014 Avellino, Archivio di Stato, via Verdi, 15/17 Orario: 17.30 Telefono: 0825779111 - Fax: 0825779516 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.asavellino.beniculturali.it * “BOCCACCIO incontra CHAUCER”. Talk sull’eco delle manifestazioni per il settecento boccacciano. 22 DATA NEWS L'Archivio di Stato di Avellino partecipa all’evento rievocativo del settimo centenario della nascita di Giovanni Boccaccio con un’iniziativa che si terrà venerdì 6 giugno dalle ore 17,30 alle ore 19.00, presso la sede dell'Archivio di Stato di Avellino - in via Verdi, n. 17 - dell'ex carcere Borbonico di Avellino, proposta dall’Associazione Culturale Italo - Britannica di Avellino. La manifestazione dal titolo “BOCCACCIO incontra CHAUCER”. Talk sull’eco delle manifestazioni per il settecento boccacciano sarà dedicata alle relazioni tra Giovanni Boccaccio e Geoffrey Chaucer. on line - Maggio 2014 tane all’Esposizione di Parigi 1900 coordinamento scientifico Francesco Di Vaio, coordinamento organizzativo Marina Azzinnari. La Mostra del Patrimonio Culturale Storico-Artistico delle Scuole resterà aperta dal 2 aprile all’8 maggio 2014 nel chiostro del Platano; la mostra su Le scuole napoletane all’Esposizione di Parigi resterà aperta dal 2 aprile al 30 maggio 2014 nella Sala dei Catasti. Scuole e gruppi possono visitare le mostre su prenotazione. Redattore: GIULIANA RICCIARDI Informazioni Evento: Dal 02 aprile 2014 all’ 08 maggio 2014 Archivio di Stato, Piazzetta Grande Archivio, 5 Orario: lunedì, mercoledì e giovedì ore 9.30 e 11.30 con prenotazione obbligatoria per scuole e associazioni Telefono: 0815638301; 0815638330 E-mail: [email protected] * Programma dell’incontro Relatori: • prof. Stefano MANFERLOTTI ( Università di Napoli Federico II) • prof. Paolo SAGGESE ( Centro di Documentazione sulla Poesia del Sud) Interventi: • dott.ssa Michelina SESSA (Archivio di Stato) • prof.ssa Lina NIGRO (ACIB). Redattore: AMALIA DELLA SALA Informazioni Evento: 06 giugno 2014 Avellino, Archivio di Stato Orario: 17,30 - 19,00 Telefono: 0825779111 - Fax: 08257799516 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.asavellino.beniculturali.it * * * ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI Mostra del Patrimonio Culturale StoricoArtistico delle Scuole e Le scuole napoletane all’Esposizione di Parigi 1900 * * * ARCHIVIO DI STATO DI SALERNO Mostra I giornali locali 1914 - 1915 Mercoledì 2 aprile 2014 l’Archivio di Stato di Napoli e l’Associazione delle Scuole Storiche Napoletane inaugurano le esposizioni Mostra del Patrimonio Culturale Storico-Artistico delle Scuole e Le scuole napole- Sabato 10 maggio 2014, alle ore 10, si inaugura, nel salone Bilotti dell'Archivio di Stato di Salerno (piazza Abate Conforti, 7), la mostra Lo scoppio della guerra e la neutralità nel dibattito pubblico e nella stampa salernitana. I giornali locali luglio 1914 - maggio 1915, che resterà aperta fino a tutto il maggio 2015. Interviene il prof. Luigi Rossi dell'Università degli Studi di Salerno. Allo scoppio della prima guerra mondiale, il 23 luglio 2014, seguì per l'Italia quasi un intero anno di "neutralità", in cui l'intero paese restò sospeso e diviso fra pacifismo ed interventismo, fra timore e desiderio di scendere in campo; addirittura, all'inizio, incerto sull'alleato da scegliere. I nove mesi servirono all'Italia per chiarire la propria posizione rispetto alle logiche del conflitto e ai rapporti con gli altri Stati in guerra. Attraverso questa esposizione di giornali locali si vuole mostrare il dibattito pubblico sviluppatosi a Salerno e provincia intorno al grande tema dell'intervento armato. DATA NEWS on line 23 - Maggio 2014 ARCHIVIO DI STATO DI BARI Le donne tra analfabetismo ed emancipazione. Dalle carte di Tommaso Fiore. ARCHIVIO DI STATO DI BENEVENTO La mostra è curata da Archivio di Stato di Salerno, Archivio Storico Comunale, Biblioteca Provinciale di Salerno e si inserisce nelle iniziative A Cento anni dalla Grande Guerra, 1914 - 2014, che vede impegnati l'Archivio Storico del Comune di Salerno, l'Archivio di Stato di Salerno, l'Università di Salerno, la Società di Storia Patria, la Provincia di Salerno Settore Musei e Biblioteche, l'Istituto Tecnico Industriale "B. Focaccia", Il Liceo Scientifico "L. da Vinci" e la Scuola Media "T. Tasso". Archivio di Stato di Salerno tel. 089 225044; 089 225147 [email protected] * * * La Mostra itinerante è stata presentata il 3 dicembre 2013 presso la Biblioteca Centrale “Guglielmo Marconi” del CNR di Roma. Dal 3 al 9 marzo 2014 presso SALA MURAT (Piazza del Ferrarese) - Bari e dal 13 marzo-al 4 maggio 2014 all’ABMC di Altamura. La Mostra sarà inaugurata il 12 maggio alle ore 10,00 Redattore: FRANCESCA ANNA RITA ESPOSITO Informazioni Evento: Dal 12 maggio 2014 al 23 settembre 2014 Prenotazione: Facoltativa Luogo: Bari, ARCHIVIO DI STATO Orario: LUN.-VEN.: ORE 9,00-17,00-SABATO: SU PRENOTAZIONE Telefono: 0802173446;0802173111;0802172450 - Fax: 0802173444 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.bibliotecanazionalebari.beniculturali.it * * * DATA NEWS on line - Maggio 2014 ARCHIVIO DI STATO DI BENEVENTO 24 ARCHIVIO DI STATO DI COSENZA Il Santo della carità nella devozione popolare chiostro del complesso monumentale dell’ex Convento dei Minimi. I documenti esposti si riferiscono a momenti del culto e della devozione popolare verso il Santo della Calabria, nonché alla storia architettonica del complesso, dal secolo XVI al XX. La mostra resterà aperta da venerdì 30 maggio a domenica 1 giugno 2014, con i seguenti orari: 9.00-13.00/16.30-20.00. E’ prevista inoltre l’apertura straordinaria della Sala Studio dell’Istituto per venerdì 30 maggio dalle ore 16. 30 alle ore 19.30. * * * ARCHIVIO DI STATO DI REGGIO CALABRIA Sezione di Archivio di Stato di Locri Si svolgerà la cerimonia di intitolazione della Sala di Studio alla memoria di Padre Stefano De Fiores In occasione degli annuali festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola, Patrono della Calabria e della gente di mare d’Italia, organizzati dai Padri Minimi di Cosenza, l’Istituto propone la mostra documentaria dal titolo “Il Santo della carità nella devozione popolare”, allestita nel Il giorno 8 maggio 2014 alle ore 11.00 presso la Sezione di Archivio di Stato di Locri, si svolgerà la cerimonia di intitolazione della Sala di Studio alla memoria di Padre Stefano De Fiores mariologo di fama internazionale, spentosi da circa due anni. Padre De Fiores ha profuso in passato tutto il suo impegno per far trasferire a Locri il Fondo archivistico relativo a Monsignor del Tufo, pro- DATA NEWS on line 25 - Maggio 2014 veniente dall’Archivio di Stato di Ascoli Piceno dove Monsignor del Tufo era stato trasferito nel 1749, dopo una breve permanenza a Roma. Nel corso dell’evento, che si aprirà con i saluti della dott.ssa Mirella Marra, direttore dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria, interverranno il professore Enzo D’Agostino, deputato di Storia Patria per la Calabria, che ricorderà Padre Stefano nella sua veste di archivista e il professor Fortunato Nocera, Presidente del Centro Studi “ P. Stefano De Fiores” di San Luca paese natale dell’illustre mariologo. Un bellissimo quadro con l’immagine di Padre Stefano, generosamente donato alla Sezione di Locri dal fratello Tito, andrà ad abbellire la Sala di Studio che prenderà il suo nome. Redattore: ANNA LAURENDI Informazioni Evento: 08 maggio 2014 Locri, Sezione Archivio di Stato Orario: 11,00 Telefono: 096422163 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archiviodistatoreggiocalabria.beniculturali.it L'evento è stato organizzato in collaborazione con la Società Agrigentina di Storia Patria nell'ambito dell'attività di promozione e valorizzazione del patrimonio culturale del Territorio. ARCHIVIO DI STATO DI CAGLIARI Oltre la pietra. Dalle fortificazioni ai rifugi antiaerei L’Archivio di Stato di Cagliari, in occasione della Manifestazione Monumenti Aperti 2014 (domenica 11 maggio dalle ore 9,00 alle ore 19,30), ha organizzato una mostra documentaria dal titolo “Oltre la pietra. Dalle fortificazioni ai rifugi antiaerei”, articolata in tre settori: 1 - Forme architettoniche in Sardegna (secc. XIV- XIX). 2 - Fascismo, educazione fisica e sport. 3 - Evoluzione di una tragedia. Dagli anni Trenta del Novecento al dopoguerra. * * * ARCHIVIO DI STATO DI AGRIGENTO I Montes tipografi editori Storia di una famiglia dal 1866 al 1932. Giovedì 8 maggio 2014, presso la Sala di Studio dell'Archivio di Stato di Agrigento ha avuto luogo la Mostra-Convegno I Montes tipografi editori Storia di una famiglia dal 1866 al 1932. Il convegno, arricchito dall'esposizione di preziose pubblicazioni provenienti da collezioni private e di documenti dell’Archivio, ha trattato la storia della famiglia Montes e le sue relazioni con la società agrigentina del tempo, evidenziando come i Montes, attraverso il percorso di vita - prima tipografi, poi editori - abbiano contraddistinto e segnato intensamente la vicenda editoriale dell'epoca, apportandovi un notevole contributo culturale. Le relazioni presentate, infatti, hanno messo in luce l'una gli aspetti sociali ed economici della famiglia nel contesto della Girgenti di fine otto- cento, l'altra i temi propri dell'editoria con le sue specifiche tecniche e prerogative fino alle stampe del primo novecento. * * * Nel 1° settore, attraverso i documenti d’archivio, si offrono alcuni esempi di moduli costruttivi presenti nell’isola: dai castelli medievali, ai fortilizi diffusi nel territorio; dalla costruzione delle sedi rappresentative del potere (palazzo di città), alle trasformazioni urbanistiche che hanno interessato Cagliari nell’Ottocento. Nel 2° settore vengono proposti otto pannelli, frutto di un laboratorio didattico effettuato dagli studenti del Liceo Michelangelo, che illustrano attraverso fotografie, ritagli di giornali e documenti, le attività sportive e il ruolo educativo da esse rivestito nella società del periodo fascista. Nel 3° settore la mostra ripercorre, attraverso le testimonianze documentarie, i difficili momenti che hanno preceduto lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e i tragici bombardamenti che infierirono sulla Sardegna e su Cagliari in particolare. Parte importante della mostra è dedicata alla ricostruzione della città e alle problematiche legate agli approvvigionamenti alimentari e al successivo riassestamento politico e economico. La mostra rimarrà aperta fino al 31 luglio 2014 e potrà essere visitata durante gli orari di apertura della Sala di Studio. Redattore: ALDO PILLITU Informazioni Evento: Dall’11 maggio 2014 al 31 luglio 2014 Cagliari, Archivio di Stato, Via Gallura, 2 Orario: domenica 11/05/2014: ore 9,00- 19,30 Dal 12/05/2014 al 31/07/2014: lunedì, mercoledì,venerdì: ore 8,30- 13,45; martedì e giovedì: ore 8,30- 18,30; sabato: ore 8,30- 13,30. Telefono: 070669450 - Fax: 070653401 E-mail: [email protected] Sito web: http://www.archiviostatocagliari.it * * * 26 DATA NEWS on line - Maggio 2014 Notizie dal... Centro Documentazione Fortificazioni Presidente: Conte Pietro Teofilatto Direttore: Arch. Mauro Ceci Sede sociale: Castello Teofilatto - 03010 TORRE CAJETANI (FR) Sede legale: Via Ettore Arena, 19 - 00128 ROMA e-mail [email protected] Arechi II e il ducato di Benevento Convegno Internazionale di Studi 8 maggio 2014 Benevento, Museo del Sannio, 15-17 maggio 2014 PROGRAMMA Giovedì 15 maggio 2014, ore 9,00 Saluto delle Autorità POTERE E ISTITUZIONI – Presiede Francesco Sabatini Ore 10,00 - I Longobardi meridionali: conquista e integrazione – Vera von Falkenhausen, Università di Roma Tor Vergata ore 10,30 - Arechi II e il ducato: politica, istituzioni, legislazione – Claudio Azzara, Università di Salerno Coffee break ore 11,20 - Il ducato longobardo di Benevento e le sue circoscrizioni amministrative – Bruno Figliuolo, Università di Udine ore 11,50 - Eredità longobarde nella legislazione normanno-sveva - Ortensio Zecchino, Presidente del Centro Europeo di Studi Normanni Comunicazioni ore 12,20 - La legislazione beneventana: problemi di ricerca – Gustavo Adolfo Nobile Mattei, Università di Roma Tre ore 12,30 - Il territorio del Seprio tra Longobardi e Carolingi: un modello per lo studio dell’organizzazione del potere - Marina De Marchi, Soprintendenza Archeologica della Lombardia ore 12,40 Discussione Giovedì 15 maggio 2014, ore 15,00 ARECHI II E BENEVENTO: SOCIETÀ, ECONOMIA, TERRITORIO – Presiede Ortensio Zecchino ore 15,00 - Arechi II e Benevento nell’opera di Paolo Diacono – Daniele Solvi, Seconda Università di Napoli ore 15,30 - Adelperga Pia: ritratto di una duchessa di Benevento – Michele Rinaldi, Università di Napoli Federico II ore 16,00 - La caccia al volo nella Langobardia minor – Errico Cuozzo, Università Suor Orsola Benincasa Ore 16,30 - Arechi II e Benevento - Marcello Rotili, Seconda Università di Napoli Coffee break Comunicazioni ore 17,20 - Mezzogiorno longobardo 750-790: la connessione beneventana – Alessandro Di Muro, Università della Calabria ore 17,30 - Organizzazione dello spazio in un settore di frontiera: la Campania settentrionale in età arechiana - Nicola Busino, Seconda Università di Napoli ore 17,40 - Dinamiche insediative e tracce materiali di età longobarda a Quintodecimo – Sandra Lo Pilato, Università di Salerno ore 17,50 - L’età di Arechi II: forme di produzione artigianale nel ducato di Benevento dopo il 774 – Rosa Fiorillo, Università di Salerno ore 18,00 - Benevento, scavi nell’area dell’arco del Sacramento: la ceramica comune e da cucina di VIII-IX secolo - Silvana Rapuano, Seconda Università di Napoli ore 18,10 Discussione Venerdì 16 maggio 2014, ore 9,00 CITTÀ, ORGANIZZAZIONE ECCLESIASTICA, PRATICHE RELIGIOSE E FUNERARIE - Presiede Giovanni Vitolo ore 9,00 - Arechi II e Salerno - Paolo Peduto, Università di Salerno ore 9,30 - Insediamenti, città e luoghi di culto lungo il limes longobardo nel Bruzio – Giuseppe Roma, Università della Calabria ore 10,00 - Istituzioni ecclesiastiche e aspetti della vita religiosa – Mario Iadanza, Università Suor Orsola Benincasa ore 10,30 - L’organizzazione diocesana nel ducato di Benevento – Giovanni Araldi, Benevento Coffee break ore 11,20 - Narrazioni agiografiche, culti e poteri nell’età di Arechi II – Amalia Galdi, Università di Salerno ore 11,50 - Testimonianze archeologiche della traslazione di reliquie prima e dopo Arechi II: esempi di area longobarda e bizantina - Carlo Ebanista, Università del Molise ore 12,20 - Companions in life and death: the role of horses and horsemen in the Langobard cemeteries of Campochiaro - Paolo de Vingo, Università di Torino Comunicazioni ore 12,50 - Ritualità funeraria nell’area meridionale della “Langobardia minor” – Adele Coscarella, Università della Calabria ore 13,00 Discussione Venerdì 16 maggio 2014, ore 15,00 IL DUCATO NELLE RELAZIONI INTERNAZIONALI - Presiede Mario Ascheri ore 15,00 - Carlo Magno e Benevento - Ghislayne Noyé, École des Chartes, Paris ore 15,30 - La Langobardia minor e Bisanzio – Ewald Kislinger, Universität Wien ore 16,00 - I rapporti tra Arechi II e il Papato – Tommaso Indelli, Università di Salerno Coffee break LA MONETAZIONE ore 17,20 - Arechi II: verso la monetazione nazionale beneventana – Ermanno A. Arslan, Accademia dei Lincei ore 17,50 Discussione ore 18,45 Visita di Santa Sofia Sabato 17 maggio 2014, ore 9,00 LINGUA, FONTI SCRITTE, TESTIMONIANZE ARTISTICHE - Presiede Alfio Cortonesi ore 9,00 - La lingua dei Longobardi di Benevento - Elda Morlicchio, Università di Napoli L’Orientale ore 9,30 - Tradizione documentaria, archivi, edizione di fonti: il Chronicon di Santa Sofia – Jean-Marie Martin, CNRS, Paris ore 10,00 - Beneventan Script, cent’anni dopo – Marco Palma, Università di Cassino ore 10,30 - Arechi II, Paolo Diacono e la ‘fondazione’ longobarda di Salerno. Il contributo dell’epigrafia – Chiara Lambert, Università di Salerno Coffee break Ore 11,20 - La scultura nella Langobardia minor tra ‘maniera beneventana’ e ‘maniera greca’ – Francesco Abbate, Università del Salento Ore 11,50 - Pittura e miniatura a Benevento al tempo di Arechi II: problemi critici e stato degli studi – Alessandra Perriccioli Saggese, Seconda Università di Napoli Ore 12,20 - Testimonianze di pittura monumentale a Benevento tra VIII e IX secolo: riflessioni sulla ‘pittura beneventana’ - Andrea Improta, Seconda Università di Napoli Ore 12,30 - Conclusioni - Gabriele Archetti, Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano * * * Va giù la Masseria delle Cetrangole, citata nei documenti di Vanvitelli La decisione dei proprietari, nessuno interviene a salvarla CASERTA – Né la campagna di stampa avviata un paio d'anni fa, né il vincolo della soprintendenza sull'annessa cappella seicentesca, sono bastati a salvare la Masseria delle Cetrangole: da qualche giorno, i proprietari ne hanno avviato la demolizione. A lanciare l'allarme, l'architetto Ettore Ventrella autore con la figlia Roberta del pregevolissimo DATA NEWS on line 27 - Maggio 2014 studio sull'architettura rurale borbonica, “Reali delizie” – che da anni si batte per la riscoperta e la salvaguardia del Tronco di San Benedetto (l'acquedotto progettato da Luigi e Carlo Vanvitelli tra il 1772 e il 1774, per riportare a Napoli l'acqua della cascata della Reggia), ridotto ormai ad una vera e propria cloaca. L'importanza storica della Masseria delle Cetrangole, ubicata lungo la via Appia, tra Maddaloni e San Nicola la Strada, è testimoniata da documenti d'archivio che l'associano al nome di Luigi Vanvitelli: «Il partitario (del Tronco di San Benedetto, ndr), in cambio di un regalo di 500 ducati, si impegna a far porzione dell'acquedotto dai molini di San Benedetto per insino al luogo detto la Massaria delle Cetrangole, per tutto il dì 30 di giugno di questo corrente anno». Qualche anno fa è stata sventrata nella sua parte centrale, verosimilmente al fine di aprire un varco per il passaggio dei grossi automezzi impiegati nella realizzazione di una nuova struttura all'interno. Quando scoprì lo sfregio, Ventrella inviò una nota alla Soprintendenza, per invocarne l'intervento a tutela dell'edificio. Ma il direttore regionale ai beni culturali Gregorio Angelini negò il vincolo con questa motivazione: «Lo stato di notevole abbandono e degrado del complesso non invita a decretarne l'interesse culturale, considerato che un eventuale ricorso in giudizio da parte della proprietà vedrebbe l'amministrazione presumibilmente soccombente». Salvo poi apporlo qualche mese dopo sulla sola cappella di Santa Maria delle Grazie. Per Angelini, «l'eventuale recupero dell'immobile» avrebbe dovuto «essere contemplato negli strumenti urbanistici locali, attraverso un progetto di rifunzionalizzazione che ne arresti quel degrado che un eventuale decreto di tutela potrebbe non riuscire ad arginare». Ma oggi il recupero è sfumato e la masseria viene demolita. corrieredelmezzogiorno.corriere.it 19 maggio 2014 Notizie dal... * * * Centro Studi Cistercensi Istituito il 12 luglio 1994 Presidente: Dom Federico Farina Direttore: Arch. Mauro Ceci se d e: Abba zi a d i Ca s a ma ri (F R) - Tel / fax 0 7 7 5 - 2 8 3 4 3 0 em a i l : cen t ro s t u d i ci s t ercen s i @ g ma i l . co m L’Aula Gotica del Monastero Agostiniano Santi Quattro Coronati è aperta al pubblico: finalmente accessibile ai visitatori esterni l’eccezionale ciclo di affreschi duecenteschi Visite su prenotazione a partire dal mese di giugno: Finalmente accessibile ai visitatori esterni l’eccezionale ciclo di affreschi duecenteschi. Martedì 20 maggio 2014, alle ore 10.30, presso la Basilica dei Santi Quattro Coronati a Roma è stato presentato alla stampa un importantissimo recente intervento, finanziato dalla Società Arcus, che ha riguardato il complesso dei Quattro Santi Coronati, monumento che rappresenta a Roma un unicum per la straordinaria conservazione delle fasi medievali, tutte di rilevante interesse storico, e delle eccezionali pitture murali duecentesche scoperte nel 1996 nella cosiddetta Aula Gotica ma che trovandosi all’interno di un monastero di clausura non sono state finora accessibili ai visitatori esterni. Grazie all’ultimo finanziamento di Arcus (per l’importo di 150.000 euro) finalizzato al restauro delle parti più degradate del chiostro cosmatesco e alla realizzazione di tutte le opere necessarie per rendere visitabile l'Aula Gotica e le sue mirabili pitture murali, a partire dal mese di giugno sarà per la prima volta possibile ai visitatori esterni accedere a questo luogo straordinario per ammirare gli eccezionali affreschi duecenteschi e i colori dei marmi appena restaurati del Chiostro del XIII secolo. Dato che l’Aula Gotica contenente gli affreschi si trova all’interno di un monastero di clausura, per non alterare le regole della vita monastica le visite avverranno su prenotazione e saranno cadenzate secondo il calendario pubblicato sul sito www.aulagoticasantiquattrocoronati.it. Prime date utili: 17 e 18 giugno, 15 e 16 luglio. Alla conferenza stampa sono intervenuti: l’Amministratore Unico di Arcus Ludovico Ortona, il Segretario Generale MiBACT Antonia Pasqua Recchia, il prof. Giovanni Carbonara della Sapienza Università di Roma e Andreina Draghi del Polo Museale di Roma - MiBACT. 28 DATA NEWS Dopo la conferenza stampa sono state organizzate una guidata al Chiostro del XIII secolo con la prof.ssa Lia Barelli e una visita all’Aula Gotica del Monastero con l’arch Giuseppina Filippi. “Con il finanziamento di questo progetto – ha dichiarato l’amministratore unico di Arcus Ludovico Ortona - Arcus ha voluto dare una concreta risposta alle necessità di tutela e valorizzazione di un luogo sacro di fondamentale importanza per la storia dell'arte e dell'architettura italiana, affiancando non solo l'Ente proprietario, ma anche le Soprintendenze competenti, nell'arduo compito di portare avanti l'analisi, lo studio e la conservazione del monumento. In questo modo si rende visibile a studiosi, turisti e a semplici visitatori, uno straordinario ciclo di affreschi della metà del ‘200, importante per la storia della pittura italiana delle origini prima di Giotto". Credits foto Aula Gotica: Laboratorio fotografico della Soprintendenza Speciale per il patrimonio storico artistico etnoantropologico e per il Polo museale della città di Roma Redattore: RENZO DE SIMONE * * * Angri - Certosa di San Giacomo, un bene storico da salvaguardare Ha destato scalpore l’abbattimento di un palazzo storico ad Agrigento, “u Casamentu” ovvero palazzo Montagna, costruito nel 1856, ma lasciato in stato di abbandono e in una situazione di degrado pericolosa. Ma la sicurezza per i cittadini non va messa in secondo piano ed è per questo che per i mancati interventi di restauro possono condannare a morte molte opere d’arti. Ad Angri esiste un importantissimo bene storico, si tratta della "Certosa di San Giacomo", monumento sconosciuto a molti. Questa Certosa è stata costruita tra il1375-1381 da Giacomo Arcuccio, signore di Capri e gran Camerario del Regno Angioino. Arcuccio alla nascita del suo primo figlio, per ringraziamento, fece erigere tra gli anni 1371-1381, la certosa di "San Giacomo Apostolo" in una zona allora chiamata Pizzauto, ove si svolse nell'ottobre 553 la Battaglia dei Monti Lattari, l'ultimo scontro sul suolo italico tra il popolo dei goti guidati da Teia e quello dei bizantini comandati da Narsete, oggi chiamata via Pozzo dei Goti in prossimità dei confini tra Angri e Sant’Antonio Abate. Tutto il feudo fu poi, donato ai monaci Certosini di Capri e fu trasformata in una Grangia, ovvero una fattoria, gestita dai monaci stessi, per lo sfruttamento dei terreni. Con l'avvento napoleonico, 1806, fu promulgata una legge che aboliva alcune istituzioni cattoliche, tra cui, l'ordine dei certosini. La Certosa di "San Giacomo Apostolo" in Angri fu venduta prima al Cavaliere Andrea Dini, che la utilizzò come magazzino, poi venduta ai principi di Cerenzia Giannuzzi Savelli, i quali, da ultimo, lottizzarono i beni intorno agli anni 1950 e la stessa Certosa, cedendoli ai contadini del luogo. Con il sisma degli anni '80, la sovrintendenza ai beni culturali di Salerno decise di porre il vincolo storico sulla Certosa, ma nulla è stato fatto da allora. La Certosa di "San Giacomo Apostolo" in Angri versa in un totale stato di abbandono. Nessun ente, statale, comunale o religioso, si è impegnato alla salvaguardia della Certosa di "San Giacomo". Oggi la Grangia si presenta in una veste complessivamente settecentesca presentando pesanti deturpazioni dovute all'incuria, alle guerre, al sisma del 1980, all’assalto dei cercatori di cimeli artistici che hanno ultimamente smontato una scala di pietra di piperno posta all’esterno del fabbricato. Completamente fatiscente, rappresenta un vero e proprio pericolo soprattutto nella parte posteriore, dove transitano molte persone, oltre a bambini, il pericolo di un crollo non è da trascurare in quanto, privata del tetto è soggetta ad infiltrazioni di acqua piovana. Un’opera quella della Certosa che non va assolutamente dimenticata, ma restaurata e restituita alla storia della città, perché se Angri si fregia del titolo di città d’Arte ha il diritto e dovere di farsi sentire a qualsiasi livello per preservare la sua storia e le sue opere e la certosa in partico- on line - Maggio 2014 lare per la sua Chiesa con i suoi pregiati affreschi o il suo cortile con i suoi eleganti stucchi, per le sue sale arricchite da fregi architettonici, per il suo portale di ingresso senza comunque sminuire tutti gli altri ambienti pure ricchi di storia. Vincenzo Vaccaro, aprile 27, 2014 * QUANDO L’INFORMAZIONE SI DIMOSTRA DELETERIA PER LA CONSERVAZIONE DI UN BENE CULTURALE: dopo tre giorni dall’uscita del soprastante articolo, dove giustamente veniva denunciato l’abbandono della Certosa, “qualcuno” ha ritenuto opportuno rubare una scala in piperno nella più assoluta indifferenza e senza “disturbo alcuno”!!! (n.d.r.) * Angri - Certosa, rubata la scala in piperno. Fondi per il restyling dirottati su scuole e amianto Rubata la scala di pietra di piperno della certosa di San Giacomo Apostolo in via dei Goti. L'ennesimo colpo messo a segno ai danni di un bene storico del 1300. Attualmente l'abbazia versa in stato di abbandono, tra incuria e infiltrazioni di acqua, che rischiano di mettere a repentaglio la pubblica incolumità. Fallito il progetto di restyling, partito dopo il sisma degli anni '80, per il quale sono stati stanziati 3milioni di vecchie lire, utilizzando i fondi della legge 219. Risorse da ripartire tra i proprietari della certosa e il Comune. I tecnici decisero che gli interventi sarebbero cominciati dal tetto; la copertura superiore è stata rimossa perché per gli addetti il vecchio sistema di impermeabilizzazione sarebbe resistito alle intemperie. Ma così non è stato. Nel 2006 il sindaco Gianpaolo Mazzola ha proposto il recupero della certosa, con l'intento di trasformarla in un polo culturale, attraverso il project financing. Idea naufragata con la caduta dell'amministrazione. Poi tre mesi fa si è tenuto un incontro alla casa del Cittadino in piazza Doria, per fare il punto della situazione. Al summit hanno preso parte i proprietari, i tecnici dell'ente e il sindaco Mauri. Proprio in quella sede l'ente avrebbe appurato l'esistenza di 1,5 milioni di euro. Fondi residui della legge post-terremoto, finora dimenticati, che saranno dirottati per la messa in sicurezza degli impianti scolastici, la ristrutturazione e il ripristino degli infissi, dopo che la Regione ha bocciato il piano per l'efficientamento energetico, e la bonifica dei fondi dall'amianto. DATA NEWS on line 29 - Maggio 2014 Cenni storici. La certosa è stata realizzata tra il 1375 e il 1381 da Giacomo Arcuccio, signore di Capri e gran camerario del regno angioino. Arcuccio alla nascita del primogenito ha fatto costruire la certosa di San Giacomo in Capri, donandola ai monaci certosini. Proprietario di un feudo molto vasto, denominato di Cancelleria e di Paludicella, che si estendeva tra Angri, Sant'Antonio Abate, Santa Maria la Carità e Scafati, ha fatto erigere una nuova certosa dedicata all'apostolo Giacomo, chiamata Pizzauto. La fattoria è stata donata e gestita dai monaci fino al 1806 quando con l'avvento napoleonico è stata promulgata una legge, che aboliva alcune istituzioni cattoliche, tra le quali proprio l'ordine dei certosini. L'abbazia è stata quindi venduta al cavaliere Andrea Dini, che l'ha utilizzata come magazzino, e poi ai principi di Cerenzia, GiannuzziSavelli, che hanno lottizzato i beni e il monastero, trasferendoli ai contadini della zona. Dopo il terremoto, la Soprintendenza ai beni culturali di Salerno ha deciso di porre il vincolo storico sulla certosa, ma da allora la riqualificazione è ko. E non ce n'è traccia nemmeno nel piano triennale delle opere pubbliche. Roberta Salzano | 30/04/14 * * * Incêndio na Basílica da Natividade, em Belém, nesta madrugada Foi registrado nesta madrugada um incêndio na Gruta da Natividade, segundo informou o site árabe Noursat. A polícia está neste momento na basílica de Belém para investigar. O arcebispo local, Theofaketos, informou que não houve danos graves. Ainda não se sabem as causas do incidente O incêndio aconteceu poucas horas depois de outro incêndio, na abadia da Dormição, adjacente ao Cenáculo, pouco depois da Missa celebrada ontem pelo Papa Francisco. Este segundo incêndio foi provocado por um indivíduo contrário à visita do Papa. 27.05.2014 R E S T A U R I Istituto Veneto per i Beni Culturali La didattica del restauro Gli interventi a Venezia venerdì 6 giugno 2014 Scuola Grande San Giovanni Evangelista San Polo 2454, Venezia ore 15.00-18.00 La didattica del restauro. Gli interventi a Venezia è il primo volume di una piccola collana che intende documentare le opere di restauro realizzate attraverso i cantieri didattici, allestiti dall’Istituto Veneto per i beni Culturali, in collaborazione con le Soprintendenze competenti e col sostegno della Regione Veneto. Durante il convegno saranno illustrati alcuni dei più interessanti lavori eseguiti. L’Istituto Veneto per i Beni Culturali si occupa dal 1996 di formazione di tecnici del restauro e opera nel settore della salvaguardia dei beni storici e artistici, a livello sia nazionale sia internazionale. INTRODUCONO Renzo Ravagnan, direttore Istituto Veneto per i Beni Culturali Elena Donazzan, assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro della Regione Veneto Giovanna Damiani, soprintendente per il Pa- trimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Venezia e comuni della Gronda lagunare Emanuela Zucchetta, funzionaria della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna Gabriella Belli, direttore Fondazione Musei Civici di Venezia Camillo Tonini, responsabile di Palazzo Ducale, Fondazione Musei Civici di Venezia RELAZIONI TECNICHE Il restauro della Cappella e Anticappella di Palazzo Ducale a Venezia Daniela Andreozzi, architetto, responsabile del servizio tecnico e manutenzione della Fondazione Musei Civici di Venezia Arianna Abbate, architetto e conservatore servizio tecnico e manutenzione della Fondazione Musei Civici di Venezia Edvige Ancilotto, restauratrice e docente presso l’Istituto Veneto per i Beni Culturali Manutenzione e documentazione dei dipinti su tela conservati presso il depositorio di Palazzo Ducale a Venezia Ornella Salvadori, direttore del laboratorio scientifico della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il Polo museale di Venezia e della Gronda lagunare 30 Roberta Gasperini, biologa e docente dell’Istituto Veneto per i Beni Culturali Sara Grinzato, storica dell’arte e collaboratrice dell’Istituto Veneto per i Beni Culturali Il restauro della Cappella di Loreto nella Chiesa di San Pantalon a Venezia Donatella Amalia Basso, funzionaria della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Venezia e Laguna Giovanna Pellizzari, restauratrice e docente presso l’Istituto Veneto per i Beni Culturali Europa restauro: percorsi di mobilità transnazionale e interregionale finanziati dalla Regione Veneto Simonetta Mantovani, responsabile Programmazione FSE ed Europrogettazione della Sezione Lavoro della Regione Veneto Cristina Muradore, coordinatrice del progetto “Europa Restauro”, Istituto Veneto per i Beni Culturali Giorgia Bonesso, conservatore per i Beni Culturali, partecipante al progetto “Europa restauro” COORDINA Fabio Menin, responsabile Programmazione FSE, Sezione Formazione della Regione Veneto INFO San Polo 2454/A - 30135 Venezia Tel. 041 - 714.603 [email protected] www.ivbc.it * * * Villa del Principe, l’antico palazzoreggia dei Doria e poi dei Doria Pamphilj a Genova DATA NEWS nel 1995, alla riapertura di buona parte della Villa ed in particolare del Salone dei Giganti e delle sale contigue. Poi nel 1997 era stata la volta della riapertura della Galleria; due anni dopo erano conclusi gli interventi maggiori sul Giardino, ricondotto alle sue linee rinascimentali dalla sterpaglia spontanea che era diventato. Altri anni di lavoro e nel 2003 venivamo restaurati gli affreschi di Perin del Vaga nella Loggia degli Eroi. Ancora tre anni di lavoro e anche gli affreschi dello stesso maestro nella Sala di Aracne erano messi in sicurezza. Intanto un laboratorio specializzato si prendeva cura dei preziosi arazzi fiamminghi con le storie di Alessandro Magno. Più recentemente, nel 2010, venivano riallestite le Sale con preziosi velluti: il loro recupero consentiva il rientro da Roma delle preziose tappezzerie e suppellettili che le ornavano in origine. Poi è stata la volta della Sala di Amore e Psiche, anch’essa affrescata da Perin del Vaga. Infine l’intervento di recupero e ripristino degli Appartamenti Settecenteschi ovvero dell’aggiunta alla Villa voluta da Giovanni Andrea Doria. Gli Appartamenti Settecenteschi rappresentano una perfetta, armonica sintesi del livello dell’arte e delle arti applicate in ambito genovese nei decenni che intercorrono tra la fine del Seicento e i primi tre decennio del secolo successivo. Qui hanno operato i migliori stuccatori, pittori, ebanisti, creando ambienti perfettamente armonici, di grande eleganza, appartamenti tutt’ora utilizzati dalla Famiglia in occasione delle visite alla Villa ma, di norma, aperti alla visita del pubblico. on line - Maggio 2014 poi ampliata dal successore di Andrea, Giovanni Andrea I Doria, con il quale raggiunse il suo massimo splendore. Oggi Villa del Principe è un luogo monumentale pieno di tesori nascosti, cui venti anni di cure hanno ridato la perduta dignità. Per rivivere i suoi fasti oggi basta percorrerne le stanze, ammirare gli splendidi affreschi ed arazzi o passeggiare tra le fontane del meraviglioso giardino cinquecentesco. Per condividere con la città la realizzazione di questo progetto di recupero, la Villa verrà aperta gratuitamente in occasione dell’inaugurazione venerdì 30 maggio alle ore 19.00 . Informazioni e prenotazioni: [email protected] tel. 010.255509 www.dopart.it * * * E CCE ZI O N A LE S CO P E R TA N E L SUBURBIO ROMANO 2 2 M A U S O LE I A B B R A CCI A N O L A P R E N E S T I N A A N T I CA Diventerà un parco archeologico grazie ad un accordo Soprintendenza/gruppo Cremonini I profondi solchi provocati dal passaggio dei carri romani sono le uniche rughe della Prenestina antica emersa all’altezza di via di Tor Tre Teste. La sede stradale basolata, in ottimo stato di conservazione, è lunga 50 metri, larga 4, fiancheggiata -su ciascun lato- da marciapiedi ampi 2 metri. Intensi traffici dovevano svolgersi su questa via di comunicazione tra la fine del II secolo avanti Cristo e la fine del II dopo Cristo, fase alla quale fanno riferimento le strutture rinvenute. Corre vicino e parallelo alla moderna via Pre- La rinascita di Villa del Principe, l’antico palazzo-reggia dei Doria e poi dei Doria Pamphilj a Genova, è finalmente completa. Almeno per quanto attiene a tutti gli spazi e arredi all’interno della antica dimora e al meraviglioso giardino all’italiana. Resta ora da mettere mano alla cinta esterna, per altro di minore interesse architettonico. Per completare un’opera così ciclopica sono stati necessari più di 20 anni di continui, rilevanti interventi che, sezione dopo sezione, hanno perfettamente ridato vita a decine di Gallerie, Saloni, Stanze, a centinaia di metri quadri di affreschi (tra essi primeggiano quelli di Perin del Vaga), a stucchi, preziosissimi parati, marmi e legni di pregio, oltre che a tutta la parte tecnologica e impiantistica. Nelle sale restaurate sono tornati, anch’essi dopo restauro, gli arredi originali che in parte erano stati messi al sicuro nel Palazzo romano della famiglia. Quadri, specchiere, mobili, parati ma anche ceramiche, vetri, complementi sono tornati al loro posto dopo essere stati, a loro volta, restaurati. L’investimento richiesto da questa complessa e non facile impresa viene definito dai Principi come “evidentemente notevole”, anche se è loro scelta non indicare cifra alcuna. La prima grande campagna di restauro e risanamento di tetti, muri e ambienti aveva portato, Per festeggiare la conclusione di un lavoro ventennale i Principi hanno voluto dar vita a due interventi ad alto valore simbolico. Da un lato arricchire le collezioni d’arte di Villa del Principe con due capolavori delle raccolte romane di Famiglia. si tratta di due preziosissime sculture: il Busto di Papa Innocenzo X di Alessandro Algardi e il Busto di Papa Gregorio XV di Gian Lorenzo Bernini. Provengono dai palazzi romani dei Doria Pamphilj e sono ora sono destinate, stabilmente, alla loro dimora genovese. Il secondo dei “gesti” è l’allestimento temporaneo (sino al 29 giugno) nel Giardini di Villa del Principe di una mostra installazione di opere di Ria Lussi in vetro. Si tratta di una serie di 12 Imperatori commissionata all’artista come segno di continuità del gusto e dell’attenzione per il collezionismo, anche nel settore dell’arte contemporanea. Dopo l’esposizione a Genova, gli ‘Imperatori di luce’ saranno trasferiti in Palazzo Doria Pamphilj a Roma dove saranno collocati nel giardino. Era il 1521 quando Andrea Doria, valente ammiraglio e uomo d’armi leggendario, diede il via ai lavori che avrebbero portato alla costruzione della meravigliosa villa affacciata sul mare di Genova, che oggi si torna ad ammirare. Questo sarebbe divenuto il luogo di pace al rientro dai suoi innumerevoli viaggi e la dimora prescelta per i suoi successori: la famiglia Doria Pamphilj. In questa villa Andrea Doria diede vita ad una grande corte rinascimentale, di cui fecero parte artisti come il magnifico Perin del Vaga, che si occupò della decorazione e degli arredi di gran parte delle sale. La Villa venne nestina l’antico tracciato stradale, a circa 2,5 metri di profondità dal moderno piano di calpestio. E’venuto alla luce nel corso di indagini archeologiche, svolte dalla Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma, propedeutiche alla realizzazione di alcuni edifici a carattere commerciale della Road House Grill Italia srl, gruppo Cremonini spa, proprietaria dell’area. "Su entrambe i lati, paralleli alla strada basolata, si presentano 22 mausolei monumentali, 11 su ciascun lato" - ha rivelato Stefano Musco, archeologo responsabile dello scavo condotto con Michele Vitale e Andrea Fanfoni. "I mausolei, fatta eccezione per uno di forma circolare, presentano una pianta quadrangolare ed il loro scavo ha evidenziato tracce di parziali profanazioni avvenute già in antico". Non sono state ritrovate pavimentazioni mentre l’architettura degli elevati è caratterizzata sia da mura in opera reticolata, sia – nel caso del mausoleo circolare - da grandi blocchi di tufo verdino e di peperino. Fanno parte della grande necropoli anche 105 tombe a fossa (rappresentative del rito dell’inumazione) e diverse olle con resti di incinerazioni. Alcune di queste presentano anche il puntale d’anfora utilizzato come segnacolo. DATA NEWS on line 31 - Maggio 2014 All’interno di uno di questi mausolei si è rinvenuto anche il bustum, ovvero la fossa appositamente destinata alla combustione del cadavere. In altri due mausolei si sono rinvenuti circa 800 frammenti di osso e avorio riferibili a due letti funerari di differenti dimensioni, ritualmente bruciati e deposti unitamente alle ceneri dei defunti. Tra i frammenti, ancora in corso di restauro e studio, alcuni (almeno cinque) presentano decorazioni con volti umani in alcuni casi ornati da ghirlande composte da foglie di vite e grappoli d’uva. Sempre in connessione ai mausolei sono state rinvenute 4 epigrafi. Le scoperte di eccezionale valore coprono un’area di 5.000 metri quadrati e hanno destato grande interesse nell’opinione pubblica locale, come testimoniato da un continuo pellegrinaggio di curiosi, che tutt’ora continuano ad esprimere il desiderio che tale area venga monumentalizzata. Stesso auspicio viene formulato da numerosi istituti scolastici e varie associazioni che operano sul territorio, quali, Comitato cittadini Quarticciolo e dintorni, Forum Terzo Settore, Assalto al Cielo, Ecomuseo Casilino, Associazione per la Via Franchigena del Sud, Sentiero per la pace. Tutti soggetti fortemente motivati che vedono nell’area archeologica un arricchimento per il quartiere. A tal riguardo la Road House Grill Italia srl, proprietaria dell’area, si è dichiarata disponibile a sostenere economicamente il progetto di conservazione e valorizzazione del complesso dei reperti venuti alla luce. “Il rapporto tra archeologia e imprenditoria – secondo Mariarosaria Barbera, Soprintendente archeologo di Roma – può concretamente contribuire a riqualificare le periferie della Capitale. I cittadini dei non-luoghi nati dal sodalizio fra speculazione e abusivismo cercano un’identità che può emergere solo dal recupero del passato, della storia di ogni territorio. Una speranza per tutte le periferie, visto che la Roma Imperiale era assai più estesa di quella attuale. A patto che altri vogliano imitare il gruppo Cremonini, del quale voglio sottolineare la capacità di trasformare l’archeologia in opportunità di crescita. Una lezione per coloro che si ostinano a vedere nelle Soprintendenze un ostacolo per lo sviluppo”. Roma 23 maggio 2014 Fonte: Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma * * * Notizie dal Territorio Il restauro della decorazione della cupola di S. Andrea al Quirinale Presentazione alla stampa Roma, 29 maggio 2014 ore 11.00 Saranno presenti: Il Soprintendente Daniela Porro L'Amministratore Unico di Arcus Ambasciatore Ludovico Ortona Il Direttore dei Lavori di restauro Paolo Castellani il Vice Direttore Centrale del Fondo Edifici di Culto Ugo Righini Il Responsabile Unico del Procedimento Adriana Capriotti Il Rettore della chiesa padre Giovanni La Manna Giovedì 29 maggio, alle ore 11.00, a un anno esatto dall'inizio dei lavori, ultimati per il Natale 2013, la Cupola di S. Andrea al Quirinale tornerà a rifulgere in tutto il suo splendore di ori e stucchi. La Chiesa, di proprietà del Fondo Edifici di Culto, è uno dei capolavori di Gian Lorenzo Bernini, che affidò la realizzazione delle decorazioni della cupola ad Antonio Raggi, il suo allievo più prossimo, il quale realizzò i gruppi scultorei tra 1662 e 1665, mentre la parte relativa ai lacunari venne affidata a Pietro Sassi e le dorature a Vincenzo Corallo. Sono ritornate alla luce le dorature originali delle decorazioni berniniane che si erano sorprendentemente conservate nel corso dei secoli in maniera più che soddisfacente. Ciò è stato possibile grazie all'intervento di restauro finanziato da Arcus e curato dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, diretta da Daniela Porro. Il restauro è stato progettato e diretto da Paolo Castellani, funzionario storico dell'arte della Soprintendenza, mentre Adriana Capriotti ha svolto le funzioni di Responsabile Unico del procedimento; l'intervento è stato realizzato da “Picalarga s.r.l.” con la supervisione dell'architetto Marco Picalarga e la direzione tecnica della restauratrice Laura Basile. Il restauro è il risultato di uno stretto e continuo lavoro di équipe, cui hanno partecipato anche gli arch. Alessandra Petretto e Marco Setti. Gli interventi di consolidamento e di pulitura hanno restituito luminosità alla decorazione delle partiture architettoniche, dei lacunari e dei gruppi scultorei raffiguranti pescatori e gruppi di angeli che scandiscono la cupola. Le superfici presentavano lesioni e piccoli distacchi sia di parti decorative che di alcuni elementi dei gruppi scultorei (foglie, frammenti di cornice, dita delle figure), oltre a crepe che attraversavano longitudinalmente buona parte della superficie di tutti gli “spicchi” che costituiscono la calotta. E' stata eseguita una pulitura integrale di tutta la superficie, oltre al reintegro delle parti lacunose dei gruppi scultorei e della doratura. Ciò ha confermato quanto dichiarato da più fonti, relativamente alle “correzioni” che Bernini stesso operava sugli stucchi, rimodellando di sua mano, con ulteriori strati, i particolari plastici dei gruppi scultorei, come ad esempio muscolature o drappeggi. Nell'intervento di pulitura, inoltre, è stata rimossa la patina grigiastra sovramessa in occasione di un precedente intervento sulle superfici dei gruppi scultorei (che presentavano un ulteriore strato di scialbo non originale sottostante), non sottoposti preventivamente a nessun intervento manutentivo. E' tornata alla luce, difatti, una spettacolare finitura superficiale degli stucchi, realizzata a calce e polvere di marmo, usata allo scopo di rendere più efficace l'assimilazione degli stucchi al travertino. I risultati possono, quindi, essere considerati di grande rilievo, anche considerando che l'ultimo intervento di restauro così complesso risaliva nientemeno che al sec XIX. L'edificio, la cui costruzione come chiesa annessa al Noviziato dei Gesuiti venne approvata da papa Alessandro VII nel 1658, era sostanzialmente compiuto per la parte strutturale e per la copertura nel novembre del 1659, mentre ulteriori lavori realizzati all'inizio del decennio successivo riguardarono il lanternino e le cappelle laterali. La decorazione interna della cupola venne realizzata tra 1662 e 1665. All'interno della chiesa sono conservate opere pregevolissime di Giovan Battista Gaulli (tele della cappella di S. Francesco Saverio (primo decennio sec. XVIII), Giacinto Brandi (tele della cappella della Passione, terzo quarto sec. XVII) e all'altare maggiore la grande pala con il Martirio di S. Andrea, opera del pittore borgognone di formazione cortonesca Guillaume Courtois (detto in Italia Guglielmo Cortese), suo capolavoro realizzato tra il 1668 e il 1671. Info: Ufficio Stampa della Soprintendenza SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma Anna Loreta Valerio responsabile Davide Latella tel .06 69994218 – 249 [email protected] * * * La ricollocazione della Resurrezione Presentazione alla stampa Roma, 5 giugno 2014 ore 11.00 Saranno presenti Il Soprintendente Daniela Porro Il Responsabile per l'Arte Sacra e i Beni Culturali Ecclesiastici del Vicariato di Roma Mons. Liberio Andreatta Il Direttore dei Lavori Adriana Capriot Il Parroco Don Giuseppe Trappolini Con estrema soddisfazione, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed 32 Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma, diretta da Daniela Porro, presenta al pubblico la ricollocazione della Resurrezione di Pomarancio nella sua cappella d'origine all'interno della Chiesa di San Giacomo in Augusta. Il dipinto, che costituisce una delle più ragguardevoli manifestazioni di Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio dalla natìa località toscana di Pomarance, torna sul proprio altare dopo poco più di un secolo, essendo stato precedentemente spostato in un ambiente minore e spesso non accesssibile della chiesa. Il progetto, frutto della collaborazione tra Soprintendenza Speciale per il Polo Museale della città di Roma, Vicariato di Roma e Parrocchia di San Giacomo in Augusta, rappresenta un'operazione di ripristino particolarmente necessaria, non soltanto dal punto di vista storico, ma anche conservativo, poiché l'opera aveva di fatto perduto la sua natura di pala d'altare, essendo stata inserita in una nicchia e avendo, perciò, assunto un andamento concavo. L'iniziativa, curata da Adriana Capriotti ha, di conseguenza, restituito non soltanto le opportune condizioni sanitarie all'opera, ma ha di fatto ripristinato la situazione dell'altare così come descritto in tutte le più importanti guide secentesche, nelle quali la Resurrezione dipinta da Pomarancio intorno al 1601 era citata come uno dei capolavori della chiesa affacciata su Via del Corso. Particolare attenzione è stata prestata alla fattibilità dell'operazione dal punto di vista concettuale, essendo stata la cappella nel frattempo dedicata al culto del Crocifisso e delle Anime del Purgatorio; di conseguenza, unicamente dislocando un crocifisso in gesso bronzato di inizio Novecento in una delle cappelle adiacenti, si è potuto far convivere in modo coerente la clamorosa pala d'altare del Roncalli con le decorazioni parietali dedicate agli angeli e alle anime purganti, riservando un'attenzione manutentiva anche alla decorazione della cappella stessa, che precedentemente versava in condizioni assai problematiche. La restituzione oggi presentata ha l'intento di proseguire, nella chiesa di San Giacomo in Augusta, un progetto di riqualificazione e riordino portato avanti e da tempo dalla Soprintendenza Speciale e dalla Parrocchia, con il concorso di varie professionalità della conservazione e del restauro di beni culturali. Funzionario Storico dell'Arte Adriana Capriotti Parroco Don Giuseppe Trappolini Responsabilità dell'intervento manutentivo e della ricollocazione Daniela Caporali Viggiani con Maria Lia Carola; collaboratore Angela Varanelli Operazioni conservative sulle superfici decorate novecentesche della Cappella sono state rese possibili dalla collaborazione fornita dalla Scuola Arti Ornamentali di Roma Capitale, corso di restauro del dipinto - livello avanzato e perfezionamento diretto da Gabriella Gaggi fotografie Giuseppe Moncada Info: Ufficio Stampa della Soprintendenza SSPSAE e per il Polo Museale della città di Roma Anna Loreta Valerio responsabile Davide Latella tel .06 69994218 – 294 [email protected] * * * La Chiesa di S. Maria di Farfa riapre al pubblico dopo cinque anni grazie al sostegno dei Cavalieri del Lavoro L’AQUILA, 10 maggio 2014 – La Chiesa di Santa Maria di Farfa, un gioiello dell’architettura duecentesca nel centro storico dell’Aquila, sarà riaperta domani alle ore 11.00 con una cerimonia di inaugurazione alla presenza di autorità ecclesiastiche, istituzioni locali e Cavalieri del Lavoro. La chiesa, a seguito dei danni subiti dal sisma dell’aprile 2009, è stata interessata da un progetto di restauro reso possibile grazie all’impegno della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. DATA NEWS Nei giorni immediatamente successivi al terremoto, infatti, la Federazione ha costituito un fondo per raccogliere, tra i propri associati, i contributi da destinarsi ad un intervento di ricostruzione che riguardasse un bene architettonico nel centro storico della città dell’Aquila. “Il 6 aprile del 2009, giorno in cui nel territorio della provincia dell’Aquila si è verificato un evento sismico di portata eccezionale, è una data che è rimasta nel cuore di tutti noi italiani – ricorda il Past President della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Benito Benedini che ha promosso il fondo tra i Cavalieri del Lavoro – Il dolore e la distruzione che abbiamo visto, le giovani vite spezzate, il terrore negli occhi degli scampati al disastro, le macerie che sembravano infinite, tutto questo ci ha spinto a metterci in gioco in prima persona, trovando tra i nostri Cavalieri del Lavoro le risorse economiche per dare un fattivo contributo alla rinascita della città dell’Aquila”. Il progetto di restauro della Chiesa di Santa Maria di Farfa, individuato dalla Federazione tra una rosa di progetti relativi a monumenti di rilievo storico ed architettonico, ha avuto inizio nel giugno 2012 dopo la sottoscrizione di una convenzione con la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo che ha curato la realizzazione dell’intervento edilizio. “La sinergica condivisione d’intenti tra la nostra Amministrazione ed i Cavalieri del Lavoro ha reso possibile, in tempi brevi, il restauro della Chiesa di Santa Maria di Farfa, monumento su cui è stata convogliata la generosa donazione della Federazione – dichiara Fabrizio Magani, Direttore Regionale per i Beni culturali e paesaggistici dell’Abruzzo – E la scelta di questo bene monumentale non è stata casuale, perché così si è restituito ai cittadini un luogo simbolico e d’incontro in uno dei quartieri del centro storico che per primo si sta ripopolando e si sta riappropriando della propria quotidianità”. I lavori di restauro sono stati realizzati dalla Di Vincenzo Dino & C. S.p.A. sulla base di un progetto realizzato dall’Arch. Gianlorenzo Conti redatto nel rispetto degli elementi storico-artistici ed architettonici e della normativa antisismica. I Cavalieri del Lavoro - con questo intervento di restauro - hanno partecipato alla rinascita della città dell’Aquila con un impegno finanziario pari a 160.000 euro, a cui si aggiungono le donazioni di singoli Cavalieri del Lavoro a favore di iniziative altrettanto meritorie promosse da altre istituzioni e associazioni. Cerimonia di inaugurazione Chiesa di Santa Maria di Farfa L’Aquila, 10 maggio 2014 Ore 11.00 Ore 11,00 Saluti di apertura S. Ecc. Rev.ma Monsignore Giuseppe Molinari Arcivescovo emerito della Città dell’Aquila Ore 11,10 Saluti Benito Benedini Presidente de Il Sole 24 Ore on line - Maggio 2014 Past President Federazione Nazionale Cavalieri del Lavoro Massimo Cialente Sindaco dell’Aquila Antonio Del Corvo Presidente della Provincia dell’Aquila Fabrizio Magani Direttore Regionale Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo Dott. Gianni Letta Ore 11,35 Rito di benedizione S. Em.za Rev.ma Cardinale Angelo Sodano * Ricostruzione, la Chiesa di San Vito torna a brillare Completata la prima fase di restauro della Chiesa di San Vito alla Rivera dell'Aquila. Con l'intervento sulla parte strutturale e sull'esterno dell'edificio compresa la facciata, ieri è terminato lo smontaggio dei ponteggi, torna visibile uno dei gioielli della città medievale che, insieme alla Fontana delle 99 Cannelle, caratterizza uno dei luoghi più belli e significativi per la storia della città. Gli interventi di consolidamento e restauro appena portati a termine sotto la supervisione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell'Abruzzo, con il supporto dei tecnici della Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici dell'Abruzzo, oltre a restituire funzionalità all'edificio, hanno consentito un miglioramento sismico delle strutture della chiesa ed hanno riguardato principalmente il consolidamento delle murature portanti, la risarcitura delle lesioni, la ricostruzione della porzione sommitale di facciata e della vela campanaria, il ripristino della copertura e la posa di presidi antisismici aggiuntivi. Il sisma del 2009 ha procurato importanti danni alla Chiesa di San Vito comportandone l'inagibilità. Il più evidente è stato il crollo della porzione sommitale della facciata che aveva subito anche una evidente deformazione plastica nel piano, con distacco tra massa muraria e paramento lapideo esterno mentre la vela campanaria presentava evidenti segni di dissesto e di instabilità. Anche le pareti laterali presentavano danni importanti con lesioni su tutta la superficie. Il completamento dei lavori strutturali e dell'involucro esterno alla Chiesa di San Vito alla Rivera consente finalmente di restituire alla città il nucleo più suggestivo di Borgo Rivera, un'area tra le più visitate dai turisti per la presenza dell'antistante Fontana delle 99 Cannelle, il luogo da cui ha avuto origine la fondazione dell'Aquila. * * * Inaugurazione della Cattedrale di Pozzuoli dedicata a S. Procolo Martire Finalmente dopo cinquant’anni, venerdì 9 maggio alle ore 11.00 riapre a Pozzuoli la Cattedrale di San Procolo Martire restaurata su progetto del prof. Marco Dezzi Bardeschi finan- DATA NEWS on line 33 - Maggio 2014 ziato dall’art. n. 4 della Legge 18.04.1984 n. 80 e dai fondi P.O.R. Campania 2000/06. Le attività di restauro, seguite all’incendio divampato tra il 16 e il 17 maggio del 1964 che distrusse l’edificio barocco, concepito tra il 1632 ed il 1649, su impulso del vescovo Martín de León y Cárdenas, sulle rovine dell’antico tempio romano preesistente, iniziarono nel 1968. Nel corso dei lavori gli scavi archeologici hanno determinato un mutamento delle condizioni previste nel progetto originario facendo riemergere alla luce un preesistente insediamento di epoca romana che si estendeva su uno o due livelli sotto la superficie stradale. Il fenomeno del bradisismo che colpì Pozzuoli nel 1970 e nel 1983, nonché il conseguente abbandono dell’intera rocca del Rione Terra, contribuì notevolmente a peggiorare la situazione seguita alla devastazione dell’incendio del 1964 e alla incertezza dei lavori di restauro. Finalmente la monumentale cattedrale episcopale, sfigurata dai vandali del ventesimo secolo, segno indelebile della continuità cristiana della città, ha potuto essere ricostruita. Un intervento che, seguendo il principio delle carte internazionali sul restauro del “minimo intervento”, ha consentito la salvaguardia del mo- numento, assicurandone al contempo un corretto processo di conservazione che ha restituito alla chiesa la sua originaria funzione di luogo di culto e ne ha consentito la precisa comprensione nel tempo sia delle diverse fasi storiche che delle loro stratificazioni. Al momento mancano, per carenze di fondi, la sistemazione della torre campanara il cui progetto, nel corso degli anni, è stato più volte modificato, e il museo delle opere del duomo, un lapidario, previsto al livello inferiore della cattedrale nonché della casa canonica. Tuttavia l’intervento è risultato parte integrante del percorso archeologico realizzato nella sottostante città d’epoca romana. L’apertura del duomo e del percorso archeologico rappresentano solo una parte dell’acropoli puteolana, intervento realizzato grazie ai fondi dello Stato e dell’Unione europea. Se c’è l’intenzione di intervenire con un progetto organico sull’intera rocca, occorre nello stesso tempo valutare l’ipotesi di successivi interventi con finanziamenti privati, sempre sotto il rigoroso controllo pubblico. Il progetto è stato realizzato ottenendo nel corso degli anni le necessarie autorizzazioni da parte della Direzione Regionale dei Beni Culturali della Campania e delle due Soprintendenze competenti per la tutela dei beni archeologici e storico-architettonici. Quest’ultima, inoltre, si è assunto l’onere di provvedere al re- stauro delle tele con fondi Ministero dei Beni culturali del 2009. A breve l’uscita di un volume curato dalle due Soprintendenze per meglio chiarire i motivi per i quali solo oggi la cattedrale è ritornata ai suoi antichi splendori e consegnata ai puteolani, avvalendosi dei documenti conservati presso l’Archivio Storico della Diocesi di Pozzuoli e della Soprintendenza BAPSAE di Napoli e Provincia. Saranno presenti all’inaugurazione: il Vescovo di Pozzuoli Gennaro Pascarella, il Presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, il Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, il Soprintendente BAPSAE di Napoli e provincia Giorgio Cozzolino, la Soprintendente per i Beni Archeologici di Napoli e provincia, Teresa E. Cinquantaquattro, il professor Marco Dezzi Bardeschi. Redattore: ROSA ROMANO Informazioni Evento: 9 maggio 2014 Pozzuoli, Cattedrale di San Procolo Martire Orario: 11.00 Telefono: 0815808328 E-mail: [email protected] M O S T R E M U SEI & CON V EGN I COSMOGONIA | PHOTOFESTIVAL 2014, Milano Canossa (RE), località Ciano d’Enza. Inaugurazione dell’area archeologica di Luceria Stefania Di Filippo sarà lieta di presentare le sue opere inedite in occasione dell'apertura della sua mostra nella giornata di martedì 27 Maggio 2014 alle ore 18, presso la Sala Esposizioni di Palazzo Giureconsulti, sito in Piazza Mercanti 2, a Milano. 'COSMOGONIA' fa parte del circuito dei 'Palazzi della Fotografia' nell'ambito del Photofestival, kermesse internazionale dedicata alla fotografia d'autore, e sarà visitabile fino al 12 di Giugno. L'accesso alla mostra è gratuito. Sabato 31 maggio apre finalmente al pubblico il sito archeologico di Luceria. In programma un convegno di studi, attività didattiche e visite guidate per fare il punto sulla grande storia di un piccolo abitato romano. 'Cosmogonia, termine di origine greca strettamente legato alla nascita dell’Universo, è il punto di partenza dell’opera di Stefania Di Filippo: mondi, bolle, sfere di colore racchiudono l’afflato vitale dell’atto creativo e suggeriscono una visione totalizzante dell’origine del mondo...’ Per la prima volta, il sabato 31 maggio 2014 l'area archeologica di Luceria sarà aperta al grande pubblico. Il piccolo abitato (vicus) noto anche con il nome di Nuceria è uno dei siti di maggiore interesse nella provincia di Reggio Emilia ed è rimasto in vita, senza soluzione di continuità, per più di mezzo millennio, dal II-I sec. a.C. fino al V sec. d.C. circa. L’importanza del sito di Luceria deriva sia dalla posizione occupata (corrispondente al punto in cui il fiume Enza raggiunge l'alta pianura, lungo un asse di percorrenza strategico fin dall'età protostorica), sia dai risultati delle indagini archeologiche, che hanno restituito informazioni importanti soprattutto sulle dinamiche insediative del territorio. Info: Stefania Di Filippo Fotografia Fine Art www.stefaniadifilippo.com +39 340 411 33 01 * * * 34 Scoperto in circostanze casuali alla fine del XVIII secolo, quando i Farnese recuperarono i primi reperti (oggi esposti nel Museo Archeologico Nazionale di Parma), l'abitato fu poi indagato fra il 1860 e il 1866 da Don Gaetano Chierici che riportò in luce tombe di età tardorepubblicana con corredi “ibridi”, che rivelavano chiare persistenze culturali di ambito ligure. Gli scavi più recenti hanno messo in luce i resti di un'ampia area pubblica (m.30x90) e di un'abitazione privata. È riemerso anche un lungo tratto di strada, selciato e in parte porticato, identificato come l'asse principale che attraversava la città in senso nord-sud, correndo parallelamente alla val d'Enza, e che collegava la Via Emilia con le colonie romane di Lucca e Luni. Queste indagini archeologiche sono state condotte tra il 1983 e il 2008 dalla ditta AR/S Archeosistemi sotto la direzione scientifica degli archeologi Luigi Malnati, Enzo Lippolis e Renata Curina della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, in collaborazione con il Comune di Canossa, l'Associazione Amici di Luceria e con il supporto della Fondazione Manodori. L'inaugurazione dell'area archeologica di Luceria rappresenta un'importante occasione per fare il punto sulle ricerche passate e recenti, mettendole in relazione con le più recenti scoperte effettuate nel territorio e collocandole in una cornice di più ampio respiro scientifico. Ma è anche la sede più adatta per illustrare i passi compiuti e i criteri seguiti nel fondamentale passaggio “dallo scavo alla valorizzazione” del sito di Luceria, nonché un'opportunità per interrogarsi sulle scelte da compiere, oggi e domani, per la gestione e promozione turistica dell'area archeologica. Per questo, l'inaugurazione è preceduta dal convegno di studi “Luceria: il sito archeologico dallo scavo alla valorizzazione” che si terrà presso il Teatro Comunale di Ciano d'Enza dalle 9 alle 13, cui parteciperanno illustri studiosi e gli archeologi che hanno condotto le operazioni di scavo. Il convegno è introdotto dal Sindaco di Canossa, Enzo Musi, dal Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Marco Edoardo Minoja e dal Presidente della Fondazione Manodori, Gianni Borghi. Alle ore 16, si terrà l'inaugurazione vera e propria dell'area archeologica dell'antica Luceria (Via Luceria a Ciano d’Enza, possibilità di parcheggio presso il centro commerciale in Via del Conchello), con visita guidata a cura di Renata Curina, funzionario archeologo della Soprintendenza, che ha diretto il progetto di restauro e valorizzazione realizzato dalla ditta AR/S Arcehosistemi di Reggio Emilia. Per tutto il pomeriggio, ogni 30 minuti, saranno effettuate altre visite guidate gratuite per bambini e ragazzi a cura degli archeologi del Gruppo Archeologico VEA. Inoltre, a partire dalle 15, i rievocatori storici della Legio I Italica animeranno il sito con suggestive attività didattiche per grandi e piccoli DATA NEWS (in caso di maltempo le attività si terranno nel Teatro Comunale di Ciano d'Enza). Grazie alla fondamentale collaborazione dei gruppi di volontariato “Amici di Luceria” e “Vea” l'area archeologica rimarrà aperta per alcune ore durante i fine settimana del periodo primaverile, estivo e autunnale. www.archeobologna.beniculturali.it Sabato 31 maggio, ore 9-13 convegno "Luceria: il sito archeologico dallo scavo alla valorizzazione" Teatro Comunale di Ciano d'Enza, Piazza Matilde di Canossa 2 Programma Ore 9.30 Apertura dei lavori Marco Edoardo Minoja, Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna Enzo Musi, Sindaco di Canossa Gianni Borghi, Presidente Fondazione Manodori di Reggio Emilia Parte I – Antica Nuceria: archeologia in Val d'Enza Roberto Macellari, Musei Civici di Reggio Emilia Il progetto di scavi a Ciano di Gaetano Chierici. Alle origini del Museo di Reggio Emilia Daniela Locatelli, Archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna Liguri ed Etruschi lungo la via dell'Enza Luigi Malnati, Direttore Generale per le Antichità del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo Luceria tra Liguri e Romani alla luce degli scavi degli anni Ottanta Enzo Lippolis, Università La Sapienza di Roma) I Romani nella pianura padana e a Luceria: occupazioni, integrazioni e ibridismi culturali Parte II – Tutela e valorizzazione a Luceria: nuove prospettive e possibili modelli di promozione culturale in ambito archeologico Renata Curina, Archeologa della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna, Anna Losi, Archeologa Archeosistemi Il progetto di sistemazione dell'area archeologica di Luceria Francesco Garbasi, Filippo Fontana, Giacomo Galli Progetti di didattica, ricerca e valorizzazione nei Comuni di Canossa e San Polo d'Enza Sara Cura, Archeologa del Museo d'Arte Preistorica di Mação Prehistoric Art Museum of Mação (Central Portugal): an example of socio-economic development trough culture, education and science Comunicato a cura di Carla Conti (OdG 83183) Rapporti con i Media della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia-Romagna Via Belle Arti n. 52 - 40126 Bologna (Italy) tel.051.223773 - 051.220675 - 051.224402 (interno 123) - fax 051.227170 website http://www.archeobologna.beniculturali.it/ * * * Anche quest'anno la Galleria Nazionale dell'Umbria e Castello Bufalini aderiscono alla manifestazione internazionale SABATO 17 MAGGIO con l'apertura straordinaria serale dalle ore 20 alle ore 24 al costo simbolico di 1€. In Galleria Nazionale dell’Umbria, per questa edizione, il tema scelto è quello dell'Eros e delle sue rappresentazioni nell'arte moderna, dalla musica alla pittura, della poesia alla scultura. Alle ore 21 il concerto a cura del Conservatorio di Perugia che vedrà esibirsi nella sala Podiani I Cantori Moderni di Cinzia Alessandroni con un programma jazz da Gershwin a Ellington on line - Maggio 2014 con la partecipazione straordinaria di Fulvio Falleri al sax, Matteo Parretta alla chitarra, Pietro Cavallucci al contrabasso e Lorenzo Bisogno alla batteria. MODULARIO Beni A.A.A.S. - 3 MOD. 2 Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Umbria Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici e Etnoantropologici dell’Umbria - Perugia & RPXQLFDWRVWDPSD Anche quest'anno la Galleria Nazionale dell'Umbria e Castello Bufalini aderiscono alla manifestazione internazionale: SABATO 17 MAGGIO con l'apertura straordinaria serale dalle ore 20 alle ore 24 al costo simbolico di 1€ In Galleria Nazionale dell’Umbria, per questa edizione, il tema scelto è quello dell'Eros e delle sue rappresentazioni nell'arte moderna, dalla musica alla pittura, della poesia alla scultura. Alle ore 21 il concerto a cura del Conservatorio di Perugia che vedrà esibirsi nella sala Podiani I Cantori Moderni di Cinzia Alessandroni con un programma jazz da Gershwin a Ellington con la partecipazione straordinaria di Fulvio Falleri al sax, Matteo Parretta alla chitarra, Pietro Cavallucci al contrabasso e Lorenzo Bisogno alla batteria. Alle ore 22 una conferenza di Federica Zalabra, responsabile delle collezioni della Galleria Nazionale dell'Umbria, dal tema A Om mnniiaa.. La rappresentazione dell'eros nell'arte Am moorr vviinncciitt O dal Cinquecento all'Ottocento. Dai licenziosi Amori degli Dei di Giulio Romano, alla sensualità dei Cantori di Caravaggio per arrivare alla passione dei marmi di Gian Lorenzo Bernini e alla civettuola aria da boudoir che si respira nelle opere di Boucher, prima che venga spazzata via dalla vita moderna di Courbet e Manet. A Castello Bufalini “La notte dei Musei” sempre con apertura dalle 20.00 alle 24.00 (con ultimo ingresso ore 23.00) prevedrà: La Visita del Monumento con intrattenimento di danza a cura di “Studio Danza” di Rita e Roberta Giubilei. Lungo il percorso saranno esibiti alcuni abiti da sera realizzati dal Liceo Artistico “Giovagnoli” di Sansepolcro con l’impiego di tessuti tinti con gli originari metodi tradizionali utilizzando l’antica tintura del guado (ysatis sativa). Per un sabato diverso a spasso con la cultura e in orari in cui gli spazi di un museo creano attorno all’arte un’atmosfera da sogno Alle ore 22 una conferenza di Federica Zalabra, responsabile delle collezioni della Galleria Nazionale dell'Umbria, dal tema Amor vincit Omnia. La rappresentazione dell'eros nell'arte dal Cinquecento all'Ottocento. Dai licenziosi Amori degli Dei di Giulio Romano, alla sensualità dei Cantori di Caravaggio per arrivare alla passione dei marmi di Gian Lorenzo Bernini e alla civettuola aria da boudoir che si respira nelle opere di Boucher, prima che venga spazzata via dalla vita moderna di Courbet e Manet. A Castello Bufalini “La notte dei Musei” sempre con apertura dalle 20.00 alle 24.00 (con ultimo ingresso ore 23.00) prevedrà: La Visita del Monumento con intrattenimento di danza a cura di “Studio Danza” di Rita e Roberta Giubilei. Lungo il percorso saranno esibiti alcuni abiti da sera realizzati dal Liceo Artistico “Giovagnoli” di Sansepolcro con l’impiego di tessuti tinti con gli originari metodi tradizionali utilizzando l’antica tintura del guado (ysatis sativa). * * * Il Libro d'Arte "Viernes" del maestro Igor Borozan alla Sala Conferenze della Galleria Nazionale dell'Umbria 21 maggio 2014 ore 11.30 “Viernes” è l'enorme contenitore dove confluiscono i fermenti creativi di Borozan del 2013. Un anno frenetico, denso di eventi e cambiamenti, non soltanto a livello personale, che hanno segnato in maniera esponenziale il suo "fare arte". Un libro d’arte nel libro stesso, si chiama “Viernes”, tra sacro e profano, raccoglie e racconta gli ultimi percorsi del maestro Igor Borozan, un intenso viaggio umano ed artistico. Ne è un esempio l’opera senza alcun dubbio più’ grandiosa catalogata all’interno del libro, "Jan MMXIII", l’installazione del maestro per celebrare le Giornate Europee del Patrimonio 2013 promosse dal MiBAC. Un saio gigante, il più grande mai realizzato al mondo, per la cui realizzazione sono stati utilizzati ben 550 metri di stoffa grezza color avorio, ispirato ala figura mistica di San Francesco, esposto prima al Ponte delle Torri di Spoleto, successivamente ad Assisi come un benvenuto per la visita di Papa Francesco in Umbria. Tanti gli schizzi e i disegni inediti per questo mastodontico progetto selezionati ed inseriti in Viernes. Dal DATA NEWS on line 35 - Maggio 2014 sacro al profano appunto, con la camicia che si tinge di nero ispirata a Gavrilo Princip, che nel 1914 ha dato inizio alla Prima Guerra Mondiale, di cui il prossimo 2014 ne sara’ la triste ricorrenza. Un'installazione ed un dipinto esposti a Palazzo Primavera di Terni per il Festival Popoli e Religioni. Un omaggio particolarmente sentito alla città di Sarajevo, teatro dell'evento che ha segnato la storia contemporanea. è stato presentato a gennaio presso la libreria Feltrinelli di Terni, seconda tappa in febbraio presso il Taller del Prado di Madrid, terza tappa la Fortezza Spagnola di Porto S.Stefano nell'Argentario. La prossima "stazione", una location di tutto prestigio, la Galleria Nazionale dell'Umbria a Perugia in Corso Vannucci, 19. Con l'Autore saranno presenti: Arch. Francesco Scoppola - Direttore Regionale per i beni culturali e paesaggistici dell'Umbria Dott. Fabio De Chirico - Soprintendente per i beni storici, artistici ed etnoantropologici dell'Umbria Dott. Giovanni Luca Delogu - Funzionario Storico dell'arte della Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici dell'Umbria INFO: Galleria Nazionale dell'Umbria Corso Pietro Vannucci,19 Perugia Tf. 075 58668410 www.gallerianazionaleumbria.it * * * da uno studio attento delle radici del cristianesimo, attraverso la ricerca delle fonti storiche, dei materiali e delle testimonianze. La seconda sezione, I GIUBILEI, vuole illustrare il forte interesse dei papi per l’evento del Giubileo, e della particolare attenzione rivolta al pellegrino. Saranno presi in considerazione quattro giubilei: 1575, 1600, 1625 e 1650. Ad esempio, per l’appuntamento del 1575, Gregorio XIII profuse il massimo impegno per trasformare Roma in una città santa ed esaltare la Chiesa Trionfante. Innumerevoli furono gli interventi urbanistici, le committenze artistiche, le celebrazioni, le processioni, le pubblicazioni, finalizzate al suo principale obiettivo. Si diffondono l’immagine allegorica della Chiesa che vince l’Eresia (di cui abbiamo due esempi emblematici nelle due statue che adornano la facciata della chiesa del Gesù), il culto della figura di Cristo e il profondo sentimento del fedele per il potere salvifico del Figlio di Dio, la venerazione dei martiri. Sculture, incisioni, volumi e monete documenteranno i quattro avvenimenti, ponendo l’accento sull’aspetto più significativo di ogni Giubileo. I PAPI DELLA SPERANZA - ARTE E RELIGIOSITÀ NELLA ROMA DEL ‘600 Il 2013 è sicuramente stato un anno di soddisfazioni, Borozan è infatti l'unico esponente italiano selezionato per la Settimana dell'Educazione Artistica dell'Unesco svoltasi nel mese di maggio per il progetto Enredadas 2013. Un evento di ampio respiro culturale organizzato dall'Università Autonoma di Madrid sotto il coordinamento della dott.ssa Angeles Saura, esperienza preziosa che ha permesso un confronto critico-operativo tra 9 Paesi e ben 24 Università sul livello mondiale. Il progetto ha coinvolto docenti artisti di Belle Arti in una grande mostra virtuale, un programma internazionale che cerca la conoscenza da percorsi formativi diversi, da artisti provenienti da tutto il mondo. E proprio in questo contesto, per lo Stato del Chile, è stato selezionato il suo primo libro d'arte "A Bebe - il Duende" realizzato su una particolare carta riciclata giapponese, che Borozan ha illustrato metaforicamente con le tecniche del pastello e del disegno colorato. Alcune delle immagini di questo suo primo Libro d'Arte sono inserite in "Viernes", da qui il concetto di Libro nel Libro. "Viernes" contiene anche l'opera creata per la ricorrenza dei duecento anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, un grande quadro di forte impatto visivo in chiave espressionista surreale. Per la ricorrenza del primo bombardamento subito dalla citta’ di Terni, partecipa poi, con ben dodici delle sue camicie giganti, sospese sul palco, alla scenografia per lo spettacolo “Ascolta il nemico non tace” dando un valore universale alla condanna verso ogni tipo di conflitto. Grazie al suo "Abbozzo pittorico per Caravaggio", edito in occasione della Settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attivita’ Culturali, Borozan è invitato, come ospite d'onore, per Bentornato Caravaggio, convention internazionale organizzata dall'associazione Decima Musa Caravaggio, una kermesse di eventi culturali per rendere omaggio al grande pittore Michelangelo Merisi. In Abbozzo Pittorico infatti Borozan cataloga i sui schizzi, i suoi abbozzi che rievocano il modus operandi del grande pittore. Il nome di Borozan viene così inserito nell'Archivio storico del comune di Caravaggio. Il viaggio continua e, contaminato dall'artista performativa madrilena Pilar Perez Camarero, crea una serie di dipinti molto particolari ed intriganti ispirati a Cappuccetto Rosso, con un messaggio esplicito riferito alla denuncia verso la violenza sulle donne. Il Libro Dal 16 maggio al 16 novembre 2014, a Roma, a Castel Sant’Angelo sarà visitabile la trentatreesima edizione della Mostra Europea del Turismo e delle Tradizioni Culturali, organizzata quest’anno per onorare il I° anniversario dell’elezione di Papa Francesco quale segno di devoto omaggio e gratitudine per il nuovo Pontefice. La mostra, intitolata “I PAPI DELLA SPERANZA – Arte e religiosità nella Roma del '600” realizzata sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è organizzata dal Centro Europeo per il Turismo presieduto da Giuseppe Lepore in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico-Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma, diretta da Daniela Porro, con la partecipazione dei Musei Vaticani, la Biblioteca Apostolica Vaticana, l’Archivio Segreto Vaticano e la Reverenda Fabbrica di San Pietro L’esposizione, che si avvale di un comitato scientifico di grande prestigio, presieduto dall’Arcivescovo Agostino Marchetto Segretario Emerito del Pontificio Consiglio per i Migranti e gli Itineranti, è curata da Maria Grazia Bernardini e Mario Lolli Ghetti. La mostra, ospitata nelle Sale di Clemente VII, di Clemente VIII, di Apollo e della Giustizia, sarà organizzata in tre sezioni tematiche: La terza sezione, ARTE e DEVOZIONE si soffermerà sull’arte devozionale che tanta parte ebbe nel corso del Seicento a Roma, ed è suddivisa in cinque sottosezioni dedicate al culto delle reliquie, alla canonizzazione dei santi, a San Filippo Neri e gli oratoriani, alle grandi figure dei Santi e agli apparati e cerimonie. Sui vari aspetti dell’arte finalizzata alle diverse manifestazioni della devozione, saranno esposti dipinti, ritratti di santi, pale d’altare, sculture, bozzetti, incisioni, oreficerie che offrono una sintetica panoramica delle complesse varietà delle forme artistiche a servizio delle religione. Nell’ambito della Mostra, come tradizione, sono state invitate a partecipare per la sezione recuperi di Opere d’Arte le Forze dell’Ordine. Catalogo Gangemi Editore Redattore: RENZO DE SIMONE Informazioni Evento: Dal 16 maggio 2014 al 15 novembre 2014 Roma, Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo Orario: ore 9.00 - 19.00; chiuso lunedì Telefono: 066819111 E-mail: [email protected] Sito web: http://castelsantangelo.beniculturali.it * * * La prima sezione, ROMA SANCTA: RECUPERO DEL CRISTIANESIMO DELLE ORIGINI costituisce l’introduzione alla mostra e, attraverso dipinti, incisioni, testi e reperti archeologici, illustra il nuovo clima culturale e spirituale, caratterizzato dal fervore religioso e LA VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI IL CASO DEL FORO DI AUGUSTO Venerdì 9 maggio 2014 appuntamento alla Casa dell'architettura organizzato dal nuovo Dipartimento dei Beni culturali dell'Ordine degli Architetti di Roma e provincia. Il Dipartimento 36 DATA NEWS on line - Maggio 2014 ospiterà la Sovrintendenza capitolina in una conferenza divisa in due parti. La prima parte sarà dedicata ai metodi ed ai progetti di valorizzazione della Sovrintendenza sul territorio romano, con particolare attenzione alle aree archeologiche. La seconda parte prevede la presentazione dell'importante progetto multimediale e di anastilosi virtuale "Foro di Augusto. 2000 anni dopo", a cura di Zetema Progetto Cultura . Gli autori del progetto esporranno l'iter percorso. Montorio in Valle, grotta di S. Michele Il programma prevede dalle ore 10,00, gli interventi di: Livio Sacchi, presidente dell'Ordine degli Architetti di Roma e provincia Biancaneve Codacci Pisanelli Gabinetto del Ministro dei beni e attività culturali e del turismo Flavia Barca, Assessore alle politiche culturali di Roma Capitale Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente ai beni culturali di Roma Capitale Maurizio Anastasi, Direttore tecnico territoriale Lucreazia Ungaro Responsabile del servizio valorizzazione del patrimonio dei musei archeologici Roberto Meneghini, Responsabile Ufficio Fori Imperiali di Roma Capitale Alle ore 12,00 verrà illustrato il Progetto "Foro di Augusto 2000 anni dopo" con gli interventi di: Virginia Rossini, presidente del Dipartimento dei beni culturale dell'Ordine degli architetti di Roma e provincia Renata Sansone, responsabile area mostre di Zètema Progetto Cultura Paco Lanciano, fisico e divulgatore scientifico Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa Ordine degli Architetti, Cecilia Mastrantonio, tel. 335 5654853 Roma 7 maggio 2014 * * * Lazio e Sabina. 11° incontro di studi Dal 4 al 6 giugno prossimo si svolgerà l’11° Incontro di studi “Lazio e Sabina”, organizzato dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e dedicato all’attività di ricerca, tutela e valorizzazione svolta nel territorio di competenza. I contributi, presentati da archeologi e architetti della Soprintendenza, da collaboratori, da studiosi di università ed enti di ricerca, si articoleranno in tre giornate con una diversa distribuzione rispetto alle precedenti edizioni: 4 giugno – Istituto Olandese - Scavi in concessione e presentazione della sessione poster 5 giugno – Complesso del Vittoriano - Ricerche sulle ville del Latium 6 giugno – British School at Rome - Ricerche e progetti sul territorio Alle ore 17.30 del 4 giugno saranno presentati gli Atti 2013 del 10° Incontro di Studi “Lazio e la Sabina”. La conferenza è la seconda per il 2014 del ciclo di incontri ideato da Anna Imponente, per riscoprire la regione con la promozione e la valorizzazione del territorio. Occasione di crescita culturale per il pubblico, che segue da quattro anni e apprezza i capolavori svelati del Lazio, la serie di conferenze approfondisce varie tematiche sottese al recupero dei beni tutelati e propone i recenti restauri condotti dall’Istituto. Sette i nuovi appuntamenti del lunedì nella prestigiosa Sala della Crociera, in via del Collegio Romano 27, gentilmente concessa da Maria Concetta Petrollo Pagliarani direttrice della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte. Il 5 giugno verrà presentato un filmato sulla grotta di Tiberio a Sperlonga, mentre lungo il corso dell’intera giornata sarà possibile visitare la mostra “Sulle tracce di Caligola. Storie di grandi recuperi della Guardia di Finanza”. Redattore: ANNAMARIA STEFANI * * * Soprintendenza per i beni storici, artistici ed etnoantropologici del Lazio OLTRE ROMA NEL LAZIO I luoghi del sacro Arte e ritualità nel Lazio segreto 12 maggio ore 17 Sofia Boesch Gajano presenta il libro Acque, pietre, fuochi, alberi. Rituali di guarigione nei santuari e nei luoghi di culto del Lazio a cura di Elisabetta Silvestrini, Roma, Soprintendenza BSAE del Lazio, Di Virgilio Editore Intervento di Anna Imponente e Luigi Maria Lombardi Satriani Saranno presenti gli autori Il volume raccoglie i risultati di una ricerca sui rituali di guarigione o di protezione, praticati nei luoghi di culto del territorio del Lazio attraverso elementi naturali - l’acqua, il fuoco, la pietra, gli alberi -, o materie lavorate, come la pietra scolpita, ed i metalli. Così fonti di acque di guarigione o galattofore, fuochi destinati a propiziare la salute, pietre taumaturgiche o “fecondatrici”, alberi dal potere risanatore, metalli dal valore protettivo rappresentano siti ove si sono addensate le richieste di benessere dei devoti e dei pellegrini, luoghi da conoscere e da tutelare, tracce e testimoni di riti antichi e di antiche devozioni. Antonella D'Ambrosio Responsabile Ufficio Stampa, Cerimoniale e sito Web Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Lazio Piazza San Marco, 49 00186 Roma tel. +39 06 69674232 - fax. +39 06 69674210 cell. +39 334 6897410 email: [email protected] [email protected] http://www.soprintendenzabsaelazio.it/ * * * L'opera grafica 1957-2014 Roma, Palazzo Poli, via Poli 54 (Fontana di Trevi) 28 maggio - 13 luglio 2014 L'Istituto nazionale per la grafica presenta all'attenzione del pubblico e della critica l'ampia produzione di Pasquale Santoro che dalla fine degli anni Cinquanta si è dedicato costantemente alla ricerca artistica, attraverso il linguaggio dell'incisione e della scultura. Grande sperimentatore nel campo della grafica, Santoro è considerato l'interprete italiano più vicino a Stanley William Hayter e all'esperienza di Atelier 17, laboratorio frequentato a Parigi alla fine degli anni Cinquanta. Maestro del colore e del metodo di stampa con una sola matrice, incisa ad acquaforte a più livelli di profondità, Santoro realizza anche incisioni in bianco e nero caratterizzate da una densa stratificazione di segni o da dinamiche linee che richiamano le forme minimaliste delle sue sculture, eleganti e sobrie allo stesso tempo. La mostra propone una selezione di circa 50 opere grafiche e tre sculture che illustrano il DATA NEWS on line 37 - Maggio 2014 percorso artistico di Santoro: dai primi lavori realizzati a Parigi nell'Atelier 17, alle xilografie a colori stampate da profilati industriali nella Stamperia di Renzo Romero negli anni Sessanta, al noto ciclo Cieli del Piranesi del 197778, un'audace reinterpretazione dei temi dell'artista veneziano, realizzata presso la storica Stamperia della Calcografia in occasione delle celebrazioni piranesiane indette da Carlo Bertelli per il bicentenario della morte. E ancora i fogli dedicati a Čajkovskij ed Eliot fino agli ultimi lavori xilografici, stampati nel 2014, nuovamente nella Stamperia dell'Istituto e dedicati alle cattedrali ferite dal terremoto dell'Abruzzo nel 2009. zio Calvesi, e Palma Bucarelli che inoltre gli commissiona nel 1967 la scultura La foresta pietrificata per la Galleria nazionale d'arte moderna. Nel 2011 riceve da Giorgio Napolitano il Premio nazionale “Presidente della Repubblica” per le arti. Nel 2013 diviene Accademico di San Luca. Catalogo: www.exormaedizioni.com dal 29 maggio al 13 luglio 2014 Roma, Palazzo Poli, via Poli, 54 (Fontana di Trevi) Orari di visita: dalle 10,00 alle 19,00 tutti i giorni escluso il lunedì INGRESSO LIBERO INFO: Ufficio Stampa Istituto Nazionale per la Grafica - Responsabile: Angelina Travaglini con la collaborazione di Roberta Ricci 334 6842173 [email protected] [email protected] www.grafica.beniculturali.it * * * I viaggi dell'Imperatore dom Pedro II. Una cronaca visiva INCONTRO DI STUDIO Giovedì 29 Maggio 2014, ore 17,00 Roma, Palazzo Poli, via Poli 54 (Fontana di Trevi) La mostra e il catalogo, a cura di Ginevra Mariani e Antonella Renzitti, presentano le matrici e le stampe che Santoro ha voluto donare all'Istituto nazionale per la grafica. Nel catalogo inoltre è ricostruita per la prima volta l'intera produzione grafica dell'artista a partire dal 1957. L’iniziativa è realizzata con il sostegno della Direzione generale per il paesaggio, l'arte e l'architettura contemporanee - Servizio V. In catalogo testi di: Maria Antonella Fusco, Carlo Bertelli, Stefano Gallo, Antonella Renzitti, Giuseppe Appella, Ginevra Mariani. Pasquale Ninì Santoro è nato a Ferrandina nel 1933; scultore, pittore, incisore e ceramista, è uno dei protagonisti dell'astrattismo italiano. Vive e lavora a Roma dagli anni '50 dove si trasferisce per studiare medicina, studi poi abbandonati per seguire il suo percorso di artista. Vicino a Giulio Carlo Argan e a Giuseppe Ungaretti, alla fine degli anni '50 si trasferisce a Parigi dove frequenta l'Atelier 17 di Stanley William Hayter (Londra 1901 – Parigi 1988). Esperienza che, in quegli anni e in quel laboratorio internazionale, ha lasciato un segno “incisivo” nella vita e nella carriera dell'artista. Tornato a Roma, nel 1962 è fondatore, con Biggi, Carrino, Frascà, Pace e Uncini, del Gruppo Uno, che propone il superamento delle correnti informali con ricerche aperte e sistematiche sulle componenti linguistiche del fare arte. Sono anni di lavoro intenso che lo vedono impegnato in una ricerca formale sempre supportata da istanze sociali e politiche. Gli anni Settanta lo vedono a lavoro, a fianco di Carlo Bertelli, presso l'Istituto nazionale per la grafica istituito nel 1975. La sua ricerca evolve poi negli ultimi decenni del Novecento verso un'analisi che si arricchisce di note introspettive che riguardano le sue radici lucane e la sua vita personale. Nell'ambito della sua lunga carriera partecipa a numerose mostre internazionali: tra queste la Biennale di Venezia del '62, la VII Biennale d'Arte moderna di San Paolo del Brasile nel '63, l'International biennial exhibition of prints di Tokyo nel '64, e nel 1967 alla V Biennale di Parigi. In Italia prende parte a numerose esposizioni, tra queste sono significative quelle curate da Nello Ponente, Mauri- Interverranno: Maria Antonella Fusco, dirigente dell'Istituto nazionale per la grafca Maurício Vicente Ferreira Júnior, direttore del Museu Imperial de Petrópolis Aniello Angelo Avella, docente, Università di Roma Tor Vergata / Universidade do Estado do Rio de Janeiro Luigi Tomassini, docente, Università di Bologna / presidente della SISF-Società Italiana per lo Studio della Fotografa Maria Francesca Bonetti, responsabile delle Collezioni fotografche dell'Istituto nazionale per la grafca Ospite dell'Istituto nazionale per la grafca, Maurício Vicente Ferreira Júnior, direttore del Museu Imperial de Petrópolis, presenterà il frutto delle più recenti ricerche sull'importante archivio di manoscritti, fotografe, litografe, disegni e dipinti collezionati dall'Imperatore del Brasile dom Pedro II (1825-1891) e dalla moglie Teresa Cristina Maria di Borbone (18221889), sorella del re delle Due Sicilie Ferdinando II. All'interno dell'archivio particolare rilievo assume la cronaca visiva – testimoniata soprattutto dalla straordinaria ed esclusiva raccolta fotografca – dei viaggi dell'Imperatore e di sua moglie. Tale raccolta, custodita in parte presso la Bibliotheca Nacional do Rio de Janeiro e in parte nello stesso Museu Imperial de Petrópolis – il più frequentato museo pubblico brasiliano, collocato in quella che fu la residenza estiva degli imperatori, nella città sorta per volere dello L'Imperatore del Brasile dom Pedro II stesso dom Pedro II in un'amena località di montagna nei pressi di Rio de Janeiro – è attualmente iscritta (2013), per la sua squisita natura archivistica, nel Registro Internazionale del Programma UNESCO “Memoria del Mondo”, creato nel 1992 per la tutela e la promozione del patrimonio documentario mondiale. Per l'occasione, Maria Francesca Bonetti illustrerà l'album fotografco di Luigi Montabone, Ricordi del Viaggio in Persia della Missione Italiana, 1862, conservato nella stessa collezione imperiale, che costituisce uno dei rari esemplari della celebre serie realizzata dal fotografo piemontese nel corso della prima missione del Regno d'Italia, guidata dal ministro plenipotenziario Marcello Cerruti, che era stato incaricato d'afari e console generale del Regno di Sardegna in Brasile e in altri paesi dell'America Latina dal 1852 al 1860. Ospiti dell'Istituto nazionale per la grafca saranno inoltre Aniello Angelo Avella, autore della prima biografa di Teresa Cristina di Borbone (Una napoletana imperatrice ai tropici, Exòrma, Roma 2012), che afancherà Maurício Vicente Ferreira Júnior nella presentazione dei viaggi dell'Imperatore, e Luigi Tomassini che, con la sua autorevolezza di storico della fotografa, concluderà l'incontro. Ufficio Stampa Istituto Nazionale per la Grafica Responsabile: Angelina Travaglini con la collaborazione di Roberta Ricci 334 6842173 [email protected] [email protected] www.grafca.beniculturali.it * * * A Lanciano l’edizione 2014 di Ecotur. di Luisa Chiumenti Lanciano è stata la cornice prestigiosa (in particolare nel suggestivo scenario dell'auditorium Diocleziano del centro storico di Lanciano), in cui si è svolta la XXIV edizione dell'incontro annuale di Ecotur, Borsa internazionale del Turismo Natura, che ha richiamato nella bella cittadina, un numeroso gruppo di Tour Operator da molte nazioni europee (con un Wine Workshop con i 38 buyers da Usa, Giappone e Germania), e numerosi giornalisti del settore. Uno dei punti principali dell'incontro è stato quello relativo alla presentazione dell'XI Rapporto redatto cogiuntamente da: Istat, Enit e Università dell'Aquila. Da tale Rapporto si è potuto subito evincere come il turismo natura in Italia abbia “sfondato” 101 milioni di presenze e in particolare come il “biking” sia in gardo di trainare il settore per il secondo anno consecutivo, anche perchè, per l'anno in corso, il 58% degli intervistati prevede un ulteriore rialzo.E precisamente, questi sono stati i numeri: PRESENZE NATURA + 1,48%, FATTURATO +4,1%. In particolare secondo l'XI Rapporto Ecotur le cifre del 2013 indicano un incremento dell'1,48% delle presenze rispetto al 2012, e del 4,1% del fatturato, rispetto ad un turismo tradizionale che invece ha visto le voci scendere rispettivamente del 3,5% e del 9,5%. Le presenze generate dal turismo natura in Italia hanno infatti sfondato quota 101 milioni, producendo un fatturato di 11,378 miliardi di euro. DATA NEWS nieri ha raggiunto il 40,2% del totale nel turismo natura (era il 38% l'anno precedente), e questo genera un incremento del giro d'affari, in quanto un turista straniero spende mediamente 100 euro al giorno a fronte dei 65 di un turista italiano». Il Rapporto, presentato dal presidente di Ecotur Enzo Giammarino e dalla dirigente dell'Istat Laura Leoni, ha anche analizzato la top ten dei parchi più richiesti dai tour operator. Per il mercato italiano il parco più richiesto è il Parco nazionale d'Abruzzo (21%), seguito da Gran Paradiso (17%), Dolomiti Bellunesi (11%), Cinque Terre (9%), Stelvio e Pollino (entrambi al 7%), Circeo e Foreste Casentinesi (entrambi al 5%), Arcipelago Toscano (4%) e Gran Sasso (3%). Per il mercato europeo invece la top ten è guidata dal Parco nazionale delle Cinque Terre (25%), seguito da Dolomiti Bellunesi (20%), Appennino ToscoEmiliano (9%), Arcipelago Toscano (7%), Vesuvio (7%), Gran Paradiso (6%), Cilento e Valle di Diano (5%), Abruzzo, Lazio e Molise (4%), Monti Sibillini (3%) e Stelvio (3%). A spingere un numero maggiore di turisti verso la natura sono prevalentemente la voglia di fare attività sportive (47%) e il relax (20%), ma anche l'enogastronomia (15%) e la riscoperta delle tradizioni (10%), ma la vera regina del turismo natura si conferma per il secondo anno consecutivo la bicicletta: il biking è infatti l'attività sportiva prediletta dai turisti natura con il 30% delle preferenze, seguita da escursionismo (21%) e trekking (18%). “Il dato che ci rende particolarmente ottimisti”, ha concluso Enzo Giammarino, presidente di Ecotur, “è la previsione dei tour operator per il 2014: il 58% prevede che il settore crescerà nel corso di quest'anno, mentre solo il 6% prevede una diminuzione e il resto ritiene che il mercato resterà stabile”. Il Rapporto ha analizzato anche il turismo nei Borghi più belli d'Italia, censendo un fatturato giunto a 1 miliardo 152 milioni di euro. Proprio nell'ottica della sinergia con gli altri prodotti di eccellenza, dopo il successo del workshop dedicato al turismo, con 60 tour operator provenienti dai principali mercati europei, Ecotur ha ospitato il Wine Workshop, con i buyer in arrivo da Usa, Giappone e Germania che hanno incontrato le cantine di Abruzzo, Marche, Campania, Basilicata e Calabria. Particolarmente interessante la presentazione dell'interessante “Manuale”, prima opera pubblicata su un tema di così elevato interesse per tutti coloro che desiderano dare vita ad una struttura nuova o comunque avere una assistenza specifica nel condurre una struttura già operante. * * * Mostra L’unità dei contrari Cosenza - Palazzo Arnone Sabato 31 maggio 2014 – ore 17.30 Inaugurazione “A migliorare la performance economica del settore”, ha spiegato il coordinatore scientifico del Rapporto, il docente universitario Tommaso Paolini, “è stato l'incremento dell'internazionalizzazione di questo segmento di mercato. Per la prima volta nel 2013 l'incidenza di turisti stra- Sabato 31 maggio 2014, alle ore 17.30, a Cosenza, Palazzo Arnone, sarà inaugurata L’unità dei contrari di Mimmo Legato. La mostra rivisitando in chiave artistica quel principio dell’unità dei contrari, individua gli elementi diversi sia strutturali che emozionali, sia materici che luminosi, tendendo con i primi termini ad evidenziare la sostanza profonda delle cose e con i secondi ad analizzare gli stimoli dei moti interiori. La mostra è curata da Rosanna Caputo, direttore della Galleria Nazionale di Cosenza e da Luigi Tallarico, storico e critico d’arte. Interverranno alla cerimonia di inaugurazione, i curatori, l’artista, Casimiro Giannuzzi, presidente Rotary Club Rende e Gregorio Viglialoro, scrittore e critico d’arte. Modererà Valter Leone, giornalista. La mostra L’unità dei contrari rimarrà aperta al pubblico fino al 12 giugno 2014 secondo i seguenti orari 10.00/18.00 (da martedì a domenica) on line - Maggio 2014 Mostra L’unità dei contrari Cosenza - Palazzo Arnone Inaugurazione Sabato 31 maggio 2014 – ore 17.30 Curatori: Rosanna Caputo e Luigi Tallarico Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Calabria Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria: Francesco Prosperetti Ufficio stampa: Silvio Rubens Vivone – Patrizia Carravetta Tel.: 0984 795639 fax 0984 71246 [email protected] * * * Dal cunto orale alla narrazione letteraria L’universo della narrazione è un reticolo complesso e sconfinato, che avvolge l’uomo e la sua storia. Se è vero che viviamo sospesi tra passato e futuro, in un presente inafferrabile, che sfugge sempre di mano rendendoci continuamente “superati”,allora la storia, le innumerevoli storie che sedimentano alle nostre spalle, diventano importantissime, la ragione stessa del nostro vivere, perché in esse cerchiamo le tracce di una sapienza antica che possa guidarci nella costruzione di un futuro, destinato a diventare anch’esso storia. Narratori e contastorie sono stati e sono tuttora i veicoli di quella cultura orale, che è il motore della necessità di raccontare insita nell’uomo. Basta ascoltare un narratore che scandisce un frammento di cronaca, un racconto basato sul ritmo dell’emissione vocale, per essere risucchiati nella sfera delle emozioni ataviche. La narrazione ci spinge a ricercare i sentieri che continuamente si biforcano lungo il tortuoso cammino che dal presente riconduce alle radici più antiche, e rilancia le interrogazioni sulle nostre origini. Cambiano le forme ma il principio e l’impulso on line 39 - Maggio 2014 che animano gli artisti del racconto rimangono gli stessi. Informazioni Evento: Dal 27 maggio 2014 al 1 giugno 2014 Costo del biglietto: Per informazioni 091 323400 Prenotazione: Obbligatoria; Telefono prenotazioni: 091 323400; Url prenotazioni: www.figlidartecuticchio.com Palermo, Ex Chiesa di San Mattia Orario: 11,00 – 23,00 Telefono: 091 323400 - Fax: 091 335922 E-mail: [email protected] MODICA - Palazzo S. Anna DATA NEWS * * * La questione europea, oggi La rassegna, pensata per lo spazio dell’ex Chiesa di San Mattia, vuole essere un contributo alla narrazione, a partire dal nucleo fondante del cunto, ma allargando la visione anche al racconto scritto e alle storie narrate con altri linguaggi: dal teatro di figura alla musica, dalle arti visive ai nuovi media. Il racconto sarà declinato, dunque, in tutte le sue forme, e sarà il fulcro di una rassegna che racchiude anche incontri con autori per i quali la scrittura è spesso testimonianza di un viaggio, simbolico, immaginario o reale. Il desiderio di affrontare questo tema è dettato dal fatto che, negli ultimi anni, molti giovani attori, ma anche molti scrittori, hanno indirizzato il loro lavoro proprio sulla narrazione. L'esperienza dell'Associazione "Figli d'arte Cutichio" in giro per il mondo ci conferma che si può ancora pensare al teatro di parola, sia in Oriente sia in Occidente, purché si tratti di teatro di narrazione. In un’epoca nella quale i video, i computer, i social network condizionano pesantemente il quotidiano, le scelte di vita e le relazioni interpersonali, il racconto può ancora stimolare la fantasia e sviluppare l’immaginario. Mimmo Cuticchio, Marco Baliani, Gaspare Balsamo, Alessio Di Modica, Jusif Latif Jaralla, Valentina Vecchio, Paola Pace, Luì Angelini, Mario Barzaghi, Elena Guerrini Scrittori/Narratori: Giorgio Vasta, Franco La Cecla, Beatrice Monroy, Giosuè Calaciura, Tiziana Lo Porto. Redattore: MARIA ANNA ROMANO In previsione delle Consultazioni elettorali europee, si avverte l’opportunità di una riflessione di carattere culturale-informativo circa La questione europea, oggi Pertanto, presso l’Aula Magna di questa Fondazione Culturale, Palazzo S. Anna, avrà luogo CORSO PLURIENNALE di STORIA dell’ARTE della SICILIA SUD ORIENTALE Sabato 7 Giugno, Fuori programma: ore 16:00 - Modica, Lezione di Archeologia in sito (Prof. V. G. Rizzone) - Lezione di Storia dell’Arte: visita alla Villa -Torre Napolino in c.da Scrofani (Prof. P. Nifosì). Domenica 15 Giugno, ore 16:00: Scicli, Chiesa e Convento della S. Croce - Statuaria in S. Maria La Nova. Prof. Giorgio Colombo (Presidente) * Il programma di primo anno proseguirà con le lezioni della sessione autunnale. * Gli orari indicati per le lezioni si riferiscono all’incontro dei Partecipanti per la partenza ai vari siti. * Poiché trattasi di un corso organico di studio (e non di ‘visite guidate’), si richiede l’iscrizione. Per informazioni e per le iscrizioni: Segreteria dell’Ente, Tel. 0932/941740 (tutti i giorni, dalle ore 10:30 alle ore 12:30, escluso il Lunedì e il Sabato). * A Luglio e Agosto si svolgerà, come negli anni passati, il Corso estivo di Studi cinematografici. Relatore: Prof. Paolo Nifosì, storico dell’Arte Anno 2014 Fra Tardo-gotico e Rinascimento Sessione primaverile Domenica 25 Maggio, ore 16:30: Modica, Lezione nell’Aula Magna di Palazzo S. Anna. Domenica 1 Giugno, ore 16:00: Modica, Chiesa e Convento dell’Annunziata o del Carmine - Santuario di S. Giacomo fuori le mura. Info: ENTE MORALE AUTONOMO ‘LICEO CONVITTO’ - Fondazione Culturale (1872/75) (Decreti regi 1872 e 1875; Decr. Ass. P.I. Reg. Sicilia, 2003) Palazzo S. Anna, Via Liceo Convitto, 33 - 97015 MODICA tel. e FAX 0932/941740 – E mail [email protected] – Sito: www.enteliceoconvitto.it * * * Venerdì 23 Maggio 2014, alle ore 18:00 un confronto fra gli Studiosi: Prof. Francesco Raniolo, Ordinario di Scienze politiche presso l’Università di Calabria Avv. Giorgio Nobile, Dirigente Regionale Movimento Federalista Europeo – Membro del Burò Internazionale M. F. E. Prof. Salvatore Licitra, Dirigente A.E.D.E.A. Internazionale Insegnanti Europei Successivamente è in programma l’apertura del continua da pag. 2 News...dal MiBACT in premessa potrebbe arrivare dall’imminente programmazione del PON Cultura 2014-2020; - Se il ministro interrogato valuti, nell’ambito della programmazione del PON Cultura 2014-2020, l’opportunità di riconoscere agli Archivi la dignità di Attrattori culturali e come tali indicarli tra i beneficiari dei Fondi UE e destinare così a questo settore, riconosciuto come patrimonio culturale pubblico, risorse adeguate. possibilità sono disponibili già 3,5 milioni di euro di cui la prima tranche riguarda il primo trimestre 2014, tale risorse sono ridistribuite con l’assegnazione ad ogni museo o sito relativamente a quanto incassato da gennaio a marzo. * * * AI MUSEI GLI INCASSI CHE PRODUCONO Le entrate dei musei e dei siti archeologici saranno riassegnate integralmente alle strutture che le hanno prodotte. Così si è espresso il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, in una garbata lettera inviata a tutti i direttori degli istituti dipendenti del MiBACT. Con questa nuova Ciò è quello che contempla la legge Valore Cultura (112/2013), voluta dall’ex mi- nistro Massimo Bray e ultimata dall’attuale Ministro Franceschini. A differenza di quanto avveniva prima che l’incasso dei biglietti d’ingresso e delle royalties pagate dai gestori privati dei servizi aggiuntivi finivano in un fondo unico dell’Economia, che ne assegnava una parte al Mibact, la quale, infine, veniva ridistribuita a tutti i musei, secondo criteri piuttosto complessi. Pertanto, le somme saranno trasferite ogni tre mesi e dovranno essere impiegate per la valorizzazione, la conservazione e la sicurezza dei siti culturali, si tratta infatti di riconoscere il valore economico direttamente generato dall'offerta culturale dei siti museali, delle aree archeologiche, degli archivi e delle biblioteche mediante una gestione di tipo manageriale che sia in grado di poter consentire una maggiore disponibilità economica per gli Istituti dipendenti e dare migliori servizi ai cittadini. * * * 40 DATA NEWS on line - Maggio 2014 ARTBONUS (Misure urgenti per favorire il mecenatismo culturale) Il Consiglio dei Ministri ha approvato un decreto legge per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo. Il decreto è composto dalle seguenti norme: Misure per favorire il mecenatismo culturale (ArtBonus) Le erogazioni liberali per gli interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura pubblici o per la realizzazione di nuove strutture o il restauro e il potenziamento delle fondazioni lirico-sinfoniche e dei teatri pubblici possono beneficiare di un credito di imposta al 65% per gli anni 2014 e 2015 e al 50% per il 2016. Il credito d’imposta è ripartito in tre quote annuali di pari importo. Il credito d’imposta è riconosciuto alle persone fisiche e agli enti senza scopo di lucro nei limiti del 15 per cento del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa nei limiti del 5 per mille dei ricavi annui. Per questi ultimi, il credito d’imposta è utilizzabile anche in compensazione e non rileva ai fini delle imposte su i redditi e sull’Irap. Inoltre si prevedono interventi in materia di: • Trasparenza sulle donazioni: obbligo di comunicare, anche sui siti web, l’ammontare ricevuto e il suo utilizzo. • Crowdfunding e Fundraising: organizzazione in capo al Mibact (a costo zero) di nuove apposite strutture per incentivare donazioni. Semplificazioni delle procedure per il Grande Progetto Pompei Il Direttore Generale per il Grande Progetto Pompei (GPP) può avvalersi dei poteri commissariali previsti per la velocizzazione delle procedure esecutive degli investimenti. La soglia per il ricorso alla procedura negoziata è elevata a 3,5 milioni di euro. Il direttore generale può revocare in qualunque momento il responsabile unico del procedimento al fine di garantire l’accelerazione degli interventi e superare difficoltà operative. Il responsabile del procedimento può sempre svolgere, per più interventi, nei limiti delle proprie competenze professionali, anche le funzioni di progettista o di direttore dei lavori; la verifica dei progetti è sostituita da un’attestazione del responsabile unico del procedimento. Semplificazione delle procedure di governance delle strutture del GPP e delle procedure di approvazione del piano strategico. Nuove assunzioni per accelerare la progettazione. Tutela e la valorizzazione del complesso della Reggia di Caserta Per restituire il complesso della Reggia di Caserta (comprendente la Reggia, il Parco Reale, il giardino ‘all’inglese’, l’Oasi di San Silvestro e l’Acquedotto Carolino) alla sua destinazione culturale, educativa e museale, è avviato il progetto di riassegnazione degli spazi dell’intero complesso, da eseguire entro il 31 dicembre 2014. Per assicurarne la realizzazione, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del decreto, verrà nominato un commissario che sarà consegnatario unico dell’intero complesso. Organizzazione e funzionamento delle fondazioni lirico-sinfoniche Il fondo di rotazione per la concessione di finanziamenti trentennali alle fondazioni che hanno presentato il piano di risanamento è incrementato di 50 milioni di euro per l’anno 2014. Eventuale personale in esubero delle fondazioni lirico-sinfoniche che, in deroga alla riforma Fornero, rientri nel quinquennio antecedente alla maturazione dell’anzianità massima contributiva di 40 anni potrà essere esonerato dal servizio con retribuzione pari al 50% di quella complessivamente goduta, elevabile al 70% se durante tale periodo si svolge servizio esclusivo e continuativo di volontariato documentabile. Il personale che risulti ancora eccedente è assunto dalla società Ales SpA. Le fondazioni lirico-sinfoniche dovranno conformare, pena commissariamento, i propri statuti a quanto previsto dal dl Valore Cultura entro il 31 dicembre 2014. Entro il 31 ottobre 2014 il Ministro deve individuare, in base a criteri da emanare di concerto con il MEF entro il 31 luglio 2014, le fondazioni lirico sinfoniche che si dotano di forme organizzative speciali. Tali fondazioni percepiscono a decorrere dal 2015 un contributo del FUS determinato con una percentuale con valenza triennale. E’ fissato un tetto al trattamento economico onnicomprensivo di amministratori, dipendenti e consulenti delle fondazioni lirico-sinfoniche ai sensi della spending review. Per valorizzare e sostenere le attività operistiche nella Capitale, la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma assume il nome di Teatro dell’Opera di Roma Capitale. Tax Credit per il Cinema Al fine di attrarre investimenti esteri in Ita- lia nel settore della produzione cinematografica, il limite massimo del credito d’imposta per le imprese di produzione esecutiva e le industrie tecniche che realizzano in Italia, utilizzando mano d’opera italiana, film o parti di film stranieri è innalzato da 5 a 10 milioni di euro. Lo stanziamento per le agevolazioni fiscali al cinema e agli audiovisivi è aumentato di 5 milioni di euro e passa da 110 a 115 milioni. Piano strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” e misure per il finanziamento Entro il 31 dicembre di ogni anno verrà adottato un piano strategico per i grandi progetti sui beni culturali, che individua beni o siti di eccezionale interesse per i quali sono necessari interventi di restauro e valorizzazione. Inoltre sono previste le seguenti misure: • Eliminazione del limite dei 100 milioni per investimenti in favore dei beni culturali e ripristino del 3% delle risorse aggiuntive previste per opere infrastrutturali. • di questo 3%, 3 milioni di euro annui sono destinati, nel quadriennio 2013, 2014, 2015 e 2016, a finanziare progetti di attività culturali promossi dagli Enti Locali nelle periferie urbane. • Rifinanziamento con 1,5 milioni di euro per il 2015 e 1,5 milioni di euro per il 2016 del fondo per promuovere l’occupazione giovanile in ambito culturale. Credito d’imposta per la digitalizzazione e ammodernamento degli esercizi ricettivi Per sostenere la competitività del sistema turistico italiano, le imprese ricettive potranno beneficiare di crediti d’imposta del 30% per la ristrutturazione edilizia e l’ammodernamento delle strutture e del 30% per investimenti volti a favorire la digitalizzazione. Nasce il Piano Mobilità Turistica Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, d’intesa con il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e sentita la Conferenza Stato-Regioni, adotta, entro sei mesi il piano straordinario della mobilità turistica, che favorisce la raggiungibilità e fruibilità del patrimonio storico e ambientale con particolare attenzione ai centri minori ed al sud Italia. Per promuovere circuiti turistici di eccellenza il Mibact semplifica e snellisce le proprie procedure burocratiche. Requisiti per le guide turistiche Previa intesa con le Regioni e le province autonome, entro il 31 ottobre 2014 verranno individuati i requisiti necessari per ottenere le abilitazioni specifiche per le guide turistiche nei siti di particolare interesse storico, artistico o archeologico e il procedimento di rilascio. Riproduzione fotografica dei beni culturali Si introduce una parziale liberalizzazione del regime di autorizzazione della DATA NEWS on line 41 - Maggio 2014 riproduzione e della divulgazione delle immagini di beni culturali per finalità senza scopi di lucro quali studio, ricerca, libera manifestazione del pensiero, espressione creativa e promozione della conoscenza del patrimonio culturale. Per accedere alla consultazione on line vai al seguente link www.valorizzazione.beniculturali.it * * * Consultazioni degli archivi Facilità di accesso ai documenti e alla loro consultazione presso gli archivi di Stato: consultazione dei documenti degli organi giudiziari e amministrativi dopo trent’anni invece che dei precedenti quaranta. Semplificazioni per l’avvio di strutture turistiche Per favorire la nascita di nuove iniziative turistiche vengono semplificate le procedure amministrative di apertura delle attività ricettive. Manager museale Si da l’avvio alla possibilità di creare soprintendenze autonome, senza maggiori oneri per la finanza pubblica, per i beni e i siti culturali di eccezionale valore. In questi ultimi e nei poli museali è prevista la figura dell’amministratore unico, da affiancare al soprintendente, con specifiche competenze gestionali e amministrative in materia di valorizzazione del patrimonio culturale. Task force calamità naturali A seguito di calamità naturali, il Mibact può, in via temporanea per un periodo non superiore ai 5 anni, adattare le proprie strutture per far fronte adeguatamente alle situazioni di emergenza e assicurare l’unitarietà e la migliore gestione degli interventi necessari per la tutela del patrimonio culturale ferito. Trasformazione di Enit e liquidazione di Promuovi Italia Per rilanciare la promozione nazionale del turismo e l’immagine dell’Italia e favorire risparmi di spesa è stata prevista la trasformazione di ENIT da ente pubblico a ente pubblico economico e la liquidazione della società Promuovi Italia S.p.A. Fonte: beniculturali.it * * * CULTURASENZAOSTACOLI PROGETTO "CULTURA SENZA OSTACOLI" Consultazione pubblica on line La Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale dà l'avvio, dal 6 al 20 giugno 2014, alla nuova consultazione pubblica on line del progetto "Cultura senza ostacoli". L'iniziativa, ideata e condotta dalla Direzione Generale, intende finanziare un luogo della cultura del patrimonio statale individuato tra le eccellenze italiane, per la realizzazione di un percorso di accessibilità fisica e/o sensoriale, al fine di consentirne la piena fruizione da parte di tutti i visitatori. Il luogo che riceverà il maggior numero di preferenze vedrà l'attuazione di un intervento volto ad ottenere l' accessibilità ampliata del sito a spese della Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale. Per gli altri luoghi verranno individuate dalla Direzione Generale ulteriori forme di finanziamento, al fine di provvedere alla realizzazione del maggior numero possibile di percorsi di accessibilità multi-strutturata tra i siti inseriti nel progetto "Cultura senza ostacoli". Con questa consultazione on line la Direzione Generale per la valorizzazione del patrimonio culturale intende proseguire nella sua missione istituzionale, attraverso un processo democratico volto all'ascolto diretto dei cittadini, per migliorare l'offerta dei servizi rivolti al pubblico. A cosa varrà il tuo voto Attraverso la rete, gli utenti potranno conoscere questi luoghi e scegliere quello che ritengono di loro preferenza. Per il sito che avrà ricevuto il maggior numero di voti la Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale finanzierà la realizzazione di un progetto di accessibilità fisica e/o sensoriale, al fine di renderlo un prototipo di accoglienza per tutti ed un esempio italiano di qualità. Ulteriori progetti nei rimanenti luoghi della cultura verranno promossi dalla Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale attraverso altre forme di finanziamento. Con questa consultazione pubblica la Direzione Generale intende promuovere un processo di coinvolgimento attivo dei fruitori del patrimonio culturale italiano al fine dell’assunzione di una decisione condivisa e democratica, nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità decisionali. Come si partecipa La consultazione si svolge esclusivamente in modalità telematica. Per partecipare è necessario, nell’ordine: 1. cliccare sul banner “accedi alla consultazione” ; 2. scegliere il museo; 3. inserire tutte le informazioni richieste tra cui il proprio indirizzo di posta elettronica; 4. sottoscrivere la normativa in materia di privacy selezionando l’apposita casella; 5. cliccare sul tasto “invia”. ACCEDI ALLA CONSULTAZIONE Una firma per la cultura Con il tuo 5x1000 proteggi il passato, arricchisci il futuro. DIREZIONE GENERALE PER LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO CULTURALE Dall’anno finanziario 2012, una disposizione normativa, consente ai contribuenti di destinare una quota pari al 5 X 1000 dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, al finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (art. 23, comma 46 del decreto legge n. 98 del 06/07/2011, convertito con modificazioni, dalla legge n. 111 del 15/07/2011). Il patrimonio culturale italiano rappresenta un capitale unico al mondo; la sua valorizzazione e promozione possono costituire un volano strategico per la ripresa economica del Paese e per creare nuove occasioni di sviluppo e lavoro. Nel modulo per la dichiarazione dei redditi del 2013, relativo ai redditi 2012, è stato inserito un apposito riquadro che consente di destinare la quota del 5 X 1000 ai beni culturali, mediante una semplice firma, senza la necessità di ulteriori specificazioni e senza nessun aggravio economico. Aiuta l’arte, la cultura e il paesaggio, dona il 5 X 1000: proteggi il passato e arricchisci il futuro. 5 X 1000: ONLINE MODALITA’ PER ACCEDERE AL RIPARTO Con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 maggio 2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 129 del 5 giugno 2012, sono stabilite le modalità di richiesta d’inserimento nelle liste (apposito elenco tenuto dal Ministero) dei soggetti ammessi al riparto della quota del 5 X 1000 dell’Irpef. I soggetti abilitati a richiedere l’inserimento nell’elenco devono essere: 1. Enti senza scopo di lucro, legalmente riconosciuti; 2. che realizzino, conformemente alle proprie finalità principali definite per legge o per statuto, attività di tutela, di promozione o di valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici; 3. che dimostrino di operare in tale campo da almeno 5 anni e che abbiano realizzato, nel suddetto periodo, attività di tutela, di promozione e valorizzazione dei beni culturali o paesaggistici appartenenti a soggetti pubblici, ovvero aperti alla pubblica fruizione, di valore complessivamente almeno pari a 150.000,00 euro. Ai fini del riparto della quota del 5XMILLE, i programmi delle attività e degli interventi che si intendono realizzare sono suddivisi in tre fasce, in base al relativo valore finanziario. Ai programmi di valore da euro 30.000 fino a euro 100.000 è assegnato il 30% delle risorse disponibili; ai programmi di valore maggiore di euro 100.000 e fino a euro 300.000 è assegnato il 30% delle risorse disponibili; ai programmi di valore maggiore di euro 300.000 è assegnato il 40% delle risorse disponibili. Il riparto delle somme tra i soggetti ammessi avviene a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, con decreto del Direttore Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale, entro il 15 aprile dell’anno finanziario successivo a quello cui si riferisce la procedura. Le domande dovranno essere compilate ed inviate per via telematica entro il 31 maggio 2014, accedendo ai link: http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/Ministero/UfficioStampa/News/visualizza_asset.html_390094180.html http://www.valorizzazione.beniculturali.it/index.php?option=com_content&view=article&id=545:5permille&catid=34:notizie&Itemid=53&lang=it
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