Venerdì 26 settembre 2014 i Il Mattino I numeri La lettera Primo piano Napoli 37 d ibattiti del Mattino La replica I MEDICI DI FAMIGLIA Noi, medici di base non siamo fannulloni Sono 4.800 in servizio in Campania, di cui un migliaio al lavoro a Napoli. Una peculiarità del servizio è la diffusione capillare di studi su tutto il territorio GLI AMBULATORI Aperti almeno per 3 ore, tre volte la mattina e due il pomeriggio. Il medico di famiglia che ha il numero massimo di assistiti, 1500, è chiamato a fare studio per 15 ore a settimana oltre a provvedere alle visite domiciliari Orari congrui, sempre reperibili a telefono Saverio Annunziata* Giuseppe Tortora* Inqualitàdidirigentinazionalidel sindacato medico Sumai Medicina generale, sentiamo il dovere di rappresentarle tutto il nostro disappunto, che è quello di tutta la categoria dei Medici di famiglia, nei confronti delle dichiarazioni rese sul giornale «Il Mattino» dal dr. Galdo. Rispettiamo tutte le opinioni, ma a noi sembra che queste dichiarazioni siano dettate da una non approfondita conoscenza del nostro lavoro. Ogni giorno nei nostri studi transitanomediamenteperognimedicodifamiglia 30pazienti cherichiedonounavisita,produciamodalle100alle 150 ricette al giorno con prescrizioni di esami, farmaci e indagini strumentali, oltre che in alcuni casi, di ricoveri. Altro che abdicazione! Riteniamo che il ruolo del Medico di famiglia non sia quello di entrare a farparte dellaretedell'emergenza,anche solo fungendo da filtro, ma debba rimanere quello di consulente sanitario di fiducia dei propri pazienti, di un professionistacheintercettaladomanda di salute, acuta e cronica, dei propri assistitielaincanalainuncorrettopercorso diagnostico terapeutico, di gestore dell'assistenza aipazienticonpatologiecronicodegeneraSpese tive. Se si vogliono inPaghiamo vece ricercare le vere tutto criticità nella rete di tasca emergenziale, allora nostra, pure l'anello debole è rapdai triage, i parcheggi presentato che molto spesso per le visite non funzionano, e domiciliari dalla mancanza diun coordinamento tra le strutture, pubbliche e private, secondo un modello Hub e spoke. Per completare il quadro delle inesattezze espresse dal dr. Galdo, teniamo a precisare quanto segue: il nostrocontrattodilavoroprevedel’apertura giornaliera dell’ambulatorio per un numero congruo di ore, che regolarmenterispettiamopervenireincontro ai nostri pazienti; i nostri assistiti addirittura hanno anche il nostro numero di cellulare personale per potercirintracciare echiedere visiteadomicilio o pareri anche in orari fuori dalla norma, cosa che regolarmente facciamo. D’altronde è risaputo che per il servizio sanitario nazionale i medici di famiglia hanno il primo posto nella graduatoria di efficienza. Per quanto riguarda i «favolosi guadagni» teniamo aprecisarechelecifreindicatedalgiornalista rappresentano il lordo della retribuzione per un massimalista, in quanto da questi soldi bisogna togliere: spese per il personale di studio, fitto dello studio/Imu, Tasi eccetera, le utenze (acqua, luce, gas, pulizie, rifiuti speciali, contratti di assistenza per la rete informatica, materiale di consumo...). L’auto personale per le visite domiciliari, con i costi oggi di un’auto, incluso il parcheggio. Il modello unico (in quanto non abbiamo un rapporto didipendenza,masiamoliberiprofessionisti) per il pagamento degli oneri sociali del personale e proprio. Come dice un vecchio adagio napoletano : «Spoglia a Gesù e vesti a Maria». Quindi invitiamo il dr. Galdo a venire per esempio un lunedì nel nostri ambulatori, ricordandogli che l’attesa sarà commisurataalnotevoleafflussodipazienti. I CENTRI DI CURE PRIMARIE Il governatore Stefano Caldoro vuole rimodulare i servizi: punta a istituire in 250-300 centri di cure primarie in Campania, aperti di giorno e di notte, creando una continuità nell’assistenza tra medici di famiglia e guardia medica *dirigenti sindacali Sumai medicina generale © RIPRODUZIONE RISERVATA No, difesa corporativa che colpisce i malati Si proclamano da soli consulenti sanitari Antonio Galdo La lettera dei dirigenti del Sumai dimostra dove porta lo spirito corporativo, protetto dalla convivenza politica, di una categoria professionale. Con disinvolta naturalezza si afferma, ed è proprio quello che abbiamo denunciato, che il medico di famiglia non ha alcuna intenzione di avere un ruolo nella rete dell’emergenza familiari. Anzi, stando alla lettera scopriamo che i medici di famiglia si autoproclamano «consulenti sanita- La visita Lorenzin a Farmacia per la presentazione del nuovo corso di studi Il ministro della salute, Beatrice Lorenzin, sarà lunedì a Napoli e alle 10 parteciperà alla presentazione dell’offerta didattica del dipartimento di Farmacia dell’università Federico II, diretto da Ettore Novellino. Interverranno il rettore dell’Ateneo, Massimo Marrelli, il pro-rettore vicario, Gaetano Manfredi, il vice presidente della giunta regionale campana, Guido Trombetti, e chiaramente il direttore del dipartimento di Farmacia, Parallelamente al mercato tradizionale della cura delle patologie, esiste oggi un mercato della salute e del benessere nel quale è necessario portare una corretta informazione dal punto di vista scientifico e non solo commerciale. Abbiamo ritenuto che fosse questa l’area specifica nella quale una figura professionale nuova potesse trovare spazio e giusta dimensione occupazionale». Novellino. In particolare, sarà illustrato il nuovo corso di laurea triennale in Scienze nutraceutiche, unico in Italia, finalizzato a formare esperti con un ruolo attivo nella promozione e gestione della Medicina d’iniziativa, soprattutto per quanto riguarda l’armonizzazione di corretti stili di vita. «Questo progetto formativo - ha spiegato Ettore Novellino - è nato per dare una risposta operativa ai cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo del farmaco. ri». Bene: abbiamo battezzato una nuova categoria di professionisti. Bisognerà comunicarlo alle migliaia di medici impegnati, ogni giorno, in prima linea in quei pronto soccorso intasati di pazienti che non hanno ricevuto una prima visita da parte dei medici di famiglia. Bisognerà dirlo, per esempio, ai medici del pronto soccorso del Cardarelli che, come oggi racconta «Il Mattino», lavorano in condizioni disperate, mentre i «consulenti sanitari» fanno i conti, per misurare la loro professionalità e la loro fatica, con il numero di ricette che dispensano. Dalle 100 alle 150 al giorno, apprendiamo dai dirigenti del Sumai: accidenti, possiamo solo immaginare la fatica. Quanto agli orari di apertura, non sapevamo dell’esistenza di un contratto che prevede un numero «congruo» (?) di ore. A proposito: chi stabilisce la «congruità»? Gli stessi medici di famiglia, in assoluta autonomia, dobbiamo immaginare. Anche qui, chissà che cosa ne pensano i colleghi ospedalieri che spesso fanno turni massacranti, nel fuoco di un pronto soccorso, fino a 12-14 ore al giorno. I medici di famiglia, poverini, hanno spese di studio, devono pagare la bolletta dell’acqua e Boomerang della luce e perfino Disagi le tasse, al netto di costi che possono pesanti scaricare (compreso per i pazienti il parcheggio dell’au- costretti to: complimenti). ad andare Non è il caso di fare i conti in tasca a un’in- al pronto tera categoria, ma soccorso queste retribuzioni, che nelle strutture pubbliche i medici si sognano, rappresentano un motivo in più per chiedere ai medici di famiglia una partecipazione attiva alla rete dell’emergenza, per evitare, innanzitutto, che nel pronto soccorso di un ospedale arrivi chi ha un semplice mal di pancia. È troppo? È il necessario, l’indispensabile, come ha tentato inutilmente di affermare con una legge poi naufragata, grazie al potere di veto della corporazione, l’ex ministro Balduzzi, ed è inutile lanciare la palla in tribuna con l’aiuto della lingua inglese, come fanno i due dirigenti del Sumai, invocando astratti modelli Hub e spoke. Basta l’italiano: bisogna attrezzare la rete, e ciascuno deve fare la sua parte. Adesso la Regione Campania ci riprova, puntando ad aprire gli ambulatori dei medici di famiglia sul territorio, magari accorpandoli, 24 ore su 24 e tutti i giorni. Vedremo in concreto quale sarà la reazione dei diretti interessati, se ci sarà collaborazione o una nuova ondata di proteste da ribellismo corporativo. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA • In provincia POZZUOLI - SOLFATARA - ARCO FELICE • In città VOMERO - ARENELLA ALFANI Via F. Cilea, 122 Tel. 0815604582 CANNONE Via Scarlatti, 79/85 (P.zza Vanvitelli) Tel. 0815781302 - 0815567261 SEMPRE APERTI 24 ORE TUTTO L’ANNO DE TOMMASIS 24 ORE TUTTO L’ANNO TUTTI I GIORNI DELL’ANNO COMPRESO I FESTIVI P.zza Muzi, 24 - Tel. 0815783571 www.detommasis.it dott.ssa Paola Via Solfatara, 117 Pozzuoli Tel./Fax 081.5269023 Pomeridiano permanente P.zza S. Pietro 12 Tel. 081.8857446 APERTA TUTTI I GIORNI ANCHE LA DOMENICA 8.30-13.30 / 16.00-21.00 SAN GIORGIO A CREMANO VICARIA - PORTO MERCATO - PENDINO FUORIGROTTA - BAGNOLI PIANURA COTRONEO PETRONE POZZUOLI - ARCO FELICE MONTERUSCELLO MELILLO P.zza M. Colonna, 21 Via S. Donato, 18/20 MONTERUSCELLO Angolo Piazza Nazionale Via Lepanto - Tel. 0812391641 Tel. 0817261366 Calata Ponte di Casanova, 30 - Tel. 081260385 APERTA DI GIORNO E DI NOTTE CON ORARIO CONTINUO CHIAIA - RIVIERA AGNANO Via Monteruscello, 65 uscita tang. Monteruscello Tel. 081.5246070 - Fax 081.5244833 LORETO DEL PIANO CASORIA Dott.ssa Alessandra Via Astroni Agnano, 208/210 Tel. 0815701506 / 0815709797 24H TUTTO L’ANNO MANDANICI PRINCIPE UMBERTO dott. Cirillo Via Firenze 84 Tel. 081.5635426 Aperta tutti i giorni anche la domenica dalle ore 7.30 alle 20.30 SAN CARLO C.so Garibaldi, 218 (P.zza Carlo III) Tel. 081449306 - 081458711 Dott.ssa Teresa GALLO Via M. Schipa, 25/33 (ad. Osp. 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