140427 Krizna Jama Sneznik Grad

ASSOCIAZIONE XXX OTTOBRE
SEZIONE DEL C.A.I. – TRIESTE
GRUPPO ESCURSIONISMO
Domenica 27 Aprile 2014
POSTI SUGGESTIVI DELLA SLOVENIA:
KRIZNA JAMA
e
SNEZNIK GRAD
Il Gruppo Escursionismo dell' Associazione XXX Ottobre organizza per domenica un' escursione
adatta per tutte le età nella Notranjska, una regione della Slovenia ricca di foreste, acque e
fenomeni naturali in superficie e sotterranei. Fiumi, laghi e grotte si collegano ed intrecciano
con percorsi non del tutto noti. La primavera che sboccia darà un tocco in più alla meravigliosa
Natura di questi luoghi.
La Krizna Jama (Grotta della Croce) è una grotta carsica di interesse mondiale per il numero
di laghi sotterranei, ventuno, collegati da gallerie lunghe 8 km. La grotta riceve un corso
d'acqua proveniente dalla piana di Bloke e lo convoglia alla regione orientale del polje di
Cerknica. La parte visitabile è la prima caverna con il fiume sotterraneo di limpidissima acqua
cristallina collegato al primo lago. Esiste la possibilità, per chi si appassionasse al luogo, di
ritornare per una visita speleologica più in profondità, limitata a quattro persone al giorno, per
raggiungere il tredicesimo lago nella sala del Calvario ove la grotta si dirama in due bracci
quello del Fango e quello delle Scritture. La visita del ramo delle Scritture fino al ventunesimo
lago, nella sala dei Cristalli, è limitato a 200 persone l'anno per non compromettere l' ambiente
speleologico.
Nei periodi di grande piovosità come quello attuale la grotta può riempirsi per alcuni giorni fino
alla parte normalmente asciutta dell'ingresso.
La grotta è stata per centinaia di migliaia di anni la tana per l' Ursus spelaeus e l' orso bruno
come dimostrato dal vasto ritrovamento di ossa, uno spessore di venti metri, in una caverna
laterale che ha rifornito di scheletri completi di Ursus spelaeus buona parte dei musei di storia
naturale d' Europa. Un cranio è esposto nella grotta. Al momento della scoperta della grotta si
è rilevato che molte pietre apparivano levigate e ciò è stato attribuito non allo scorrere delle
acque ma all’andirivieni degli orsi nei millenni. Come tana per il letargo la grotta non ha le
condizioni ottimali, temperatura è 8 C° e umidità 100%. Molti orsi morivano, per questo il
grande ritrovamento di ossa. Ci sono 44 specie di speleo fauna tra cui 7 specie di pipistrelli ma
non v'è presenza del proteo come in altre cavità della zona. La grotta era usata anche dalla
popolazione preistorica come rifugio come indicano le tracce dei fuochi .
Dall' entrata si scende per una ampia scalinata e la visita si svolge lungo il ramo principale
della grotta, contraddistinto da grandi spazi e poche formazioni calcitiche (stalattiti e
stalagmiti) perchè la grotta è attiva. La luce del giorno penetra solo per un centinaio di metri
poi l' oscurità richiede l' uso di lampade portatili per proseguire. Il percorso continua lungo la
galleria dove scorre il fiume dove si notano le pareti rocciose modellate a sbalzo dallo scorrere
turbolento dell' acqua. Si raggiunge il primo lago ove è previsto il giro in barca. Ridiscesi
dall'imbarcazione, la visita si conclude dopo aver percorso lo stesso tragitto dell'andata,
impiegando circa un'ora.
Per la visita è necessario essere muniti di abbigliamento pesante e di un paio di calzettoni.
Gli stivali e luce portatile sono forniti dal gestore della grotta.
Lo Sneznik Grad è il più romantico e pittoresco Castello della Slovenia, nel cuore della
Notranjska, alle pendici del monte da cui prende il nome, perfettamente conservato e
restaurato, ma situato fuori dalle principali strade e per questo poco noto. Ovviamente nel
nome, perfettamente conservato e restaurato, ma situato fuori dalle principali strade e per
questo poco noto. Ovviamente nel corso degli anni ha subito numerose modifiche e la
costruzione che appare oggi, è completamente diversa dalle sue origini medievali. L’aspetto
odierno risale prevalentemente al XIX secolo, quando fu acquisito dalla famiglia tedesca
Schönburg-Waldenburg che lo adibì a residenza di caccia
Il castello, circondato da un fossato e da un bellissimo laghetto, si inserisce in modo armonioso
nella natura circostante. Un maniero da queste parti, in fondo alla valle di Lož, esisteva già in
epoca romana. La località era un punto strategico posto lungo l’antica via che dall’Istria
portava verso Emona, l’antica Ljubljana. Il castello di Snežnik è la struttura/castello meglio
conservata della regione della Notranjska. Nei documenti scritti viene menzionato per la prima
volta nel 1268. Dapprima fu proprietà dei patriarchi di Aquileia, altre notizie documentate
risalgono al 1337, quando apparteneva alla famiglia Schneeberg. Numerose sono state le
casate che si sono susseguite all’interno di questo castello: Lamberg, Scheyer, Raumschissl,
Eggenberg, Auersperg e Lichtenberg. Nel 1402 passò nelle mani dei signori di Lamberg, che lo
tennero fino al sedicesimo secolo. Successivamente fu dei conti di Lichtember che unirono la
proprietà di Sneznik con quella di Loz per farne un solo complesso. Poi il castello passò nelle
mani del signore Parovic che lo trascurò molto. Il castello assunse l' aspetto attuale con le sue
mura e le sue torri da quando nel 1853 venne venduto all’asta assieme ai boschi circostanti per
800.000 fiorini ad Anton Viktor principe di Schonburg-Waldenburg, una famiglia di baroni
sassoni. Anton Viktor non venne mai a vedere la sua proprietà ma quando morì, il figlio Georg
venne a visitarlo e si innamorò del posto e fu la rinascita del castello. Nel 1867 il principe
Georg patrocinò la prima scuola slovena per boscaioli della regione della Carniola e fondò la
segheria a vapore dando inizio alla industria del legno nella valle, ancora oggi attiva .
Seguirono i principi Herman e Ulrich con la figlia Anna negli anni 30. Questa famiglia conservò
degnamente il castello fino al 1945.
Durante la seconda guerra mondiale grazie alle abili manovre dell’ultimo amministratore Leon
Schauta, al castello fu evitata la devastazione a differenza di altri palazzi feudali in terra
slovena che furono devastati o derubati. I nazisti volevano requisire gli arredi ma Leon fece
loro notare l'inutilità dell' operazione in quanto a guerra vinta avrebbero avuto il castello
intatto per i loro scopi. L'ufficiale non poteva davanti ai sottoposti dubitare della vittoria e
lasciò il castello in custodia a Leon; stessa tattica e scena con i partigiani. Così ora si può
ammirare all'interno del castello, oltre ai vari trofei di caccia (orsi, cinghiali impagliati, corna di
cervi, caprioli ecc.), mobili di antica data, collezioni ed armi. Singolare una staffa turca trovata
nei boschi, risalente a secoli fa, all' epoca delle invasioni turche. Il castello non fu mai
interessato da eventi bellici. Meritevoli di attenzione le varie sale dell’edificio, in special modo
quella nella quale sono esposti gli acquarelli raffiguranti tredici castelli d’Austria e Germania.
Nell' atrio inferiore si possono vedere murate pietre sepolcrali romane mentre sulle pareti è
affissa una incisione in rame che rappresenta la mappa della regione carniola risalente al 1744.
L’arredo del castello è originale della seconda metà dell' Ottocento. Le sale, le camere da letto
e le stanze per gli ospiti hanno arredi, poltrone e divani con la tappezzeria dell' epoca, stufe
ornamentali, un pianoforte ed un biliardo. Tra i locali residenziali meritano menzione la sala da
pranzo e una sala grande che oggi è adibita alla celebrazione dei matrimoni. I vari proprietari
del castello sistemarono una piccola biblioteca e una improvvisata sala teatrale. Il carattere
venatorio del posto viene confermato anche da numerosi trofei e da animali impagliati
sistemati in tutti i corridoi e androni. Notevole è la sala realizzata in stile egiziano, la più
singolare del castello. Un amico egiziano, ospitato dalla famiglia Waldenburg, ritornato in
patria, per sdebitarsi, inviò via mare per il porto di Trieste mobilio egiziano in quantità tale da
arredare una intera stanza.
Il castello posto su una roccia è un edificio abitativo cubo a tre piani, cinto da mura
rinascimentali davanti all'entrata e con un ponte più recente che porta alle mura. Le torrette
esterne e il ponte di pietra a due archi risalgono al sec. XIX.
La bellezza del Grad Snežnik si ammira soprattutto da fuori, dalla sua posizione, ai bordi del
bosco, in mezzo ad un laghetto formato da ben due sorgenti, quelle dei torrenti Obrh e Brezno,
che creano quell’atmosfera romantica tipica dei castelli mitteleuropei. Il parco è formato dal
viale d’accesso a quattro file e da una serie di viali di tiglio e ippocastano a due file; intercalati
da gruppi arborei che portano alle terrazze panoramiche, alla panchina nascosta oppure alla
scultura di Diana. Nel pittoresco ambiente il parco ha sentieri per passeggiate ed
equitazione.Vicino al Grad Snežnik, all’interno del bellissimo parco, troviamo un museo
alquanto particolare e probabilmente unico al mondo: il museo del ghiro. In realtà il tema del
museo non è tanto il povero simpatico animaletto dalla folta coda, quanto più la sua caccia per
farne pregiate pellicce per confezionare mantelli, berretti od altri abiti.
Itinerario
Dalla Krizna Jama (625m) per ampia carrareccia a fondo naturale si raggiunge il minuscolo
abitato (5 case) di Sveta Ana (700m) e proseguendo per sentiero con segnavia si perviene a
Klance (690m) ore 1,00. Da Klance per strade forestali e sentieri pianeggianti si arriva al
Castello Sneznik (581m) in ore 2,30. Totale 11 km ore 4 con le soste.
Tabella dei tempi
08:00 Partenza da Piazza Oberdan
09:00 Sosta a Gostilna Rigler
09:30 Arrivo a Krizna Jama e visita
11:15 Partenza a piedi verso Sneznik Grad
14:00 Pranzo dal sacco
14:30 Ripresa del cammino in direzione Sneznik Grad
15:15 Arrivo a Sneznik Grad visita al parco e facoltativo al Museo del Ghiro
16:00 Visita al Castello
17:45 Partenza da Sneznik Grad
19:30 Arrivo a Trieste
Percorso E. Turistico, su sentieri e mulattiere, terreno facile, lunghezza 11 Km, dislivello circa
150 metri, percorrenza ore 4 ore con le soste
Capogita: Sergio Stibelli
Cellulare di Gruppo: 3473264700
La quota comprende il viaggio in corriera , l' entrata nella grotta ed al castello.
: Pagamento entro la domenica precedente l’escursione (in corriera) € 24,50
: Pagamento in sede: soci € 25,00
: Non soci, entro Giovedì maggiorate di € 8 assicurazione “Soccorso alpino ed Infortuni”
- solo per soci CAI con tessera in regola da esibirsi a richiesta,
: Iscrizione alla partenza con posti disponibili : € 25,50
Per favore denaro contato!!!!
ll programma sarà strettamente osservato, salvo cause di forza maggiore, attuato secondo
il regolamento delle Escursioni (vedi Libretto PROGRAMMA 2014) e condotto ad insindaca­
bile giudizio del Capogita.
Prossime iniziative
4
maggio XIII Tappa conclusiva del cammino celeste, da VALBRUNA al MONTE LUSSARI
Camporosso (810m) Strada dei Pellegrini sent. 631 Malga Lussari (1573 m) Monte Santo di Lussari (1766 m) strada
militare Prati Oitzinger (890m)
Capogita: Massimo Gobessi
10 -11 maggio LUNGO LA TRANSVERSALA SLOVENA N.1, III° Tappa, NOTTURNA E DIURNA AL NANOS
12° EDIZIONE, DALLE ŠKOCJANSKE JAME a MARKOVŠČINA A PODKRAJ
Capigita: AE Maurizio Toscano e l’ “OMO DEL TE’ ”
18
maggio MARE E MONTE, ESCURSIONE ALL’ ISOLA DI VEGLIA
Baška(lm), Sella di Bag (185m), Promontorio Skulica e ritorno
Capogita: Doretta Potthast
25
maggio GIORNATA NAZIONALE DEL SENTIERO AL RIFUGIO NORDIO
Referente: ONC Umberto Pellarini Cosoli della Commissione Giulio Carnica Sentieri
25
maggio COLLE SANTA MARIA E SANTA LUCIA, MOST NA SOČI, NAVIGAZIONE SULL'ISONZO,
MONTE RE CASTELLO.
Polijance (253m), Santa Maria (452m), Polijance (253m), Santa Lucia (590m), Most na Soči (153m), due h di
navigazione sull'Isonzo con pranzo a bordo, Tolmino (201m), Monte Re Castello (426m).
Capogita Sergio Stibelli