Adempimenti attuali e futuri per l’impiego dei prodotti fitosanitari Antonio Mingardo Regione del Veneto Unità Periferica Servizi Fitosanitari [email protected] Zero Branco 18 febbraio 2014 1 Regione del Veneto – Servizi Fitosanitari PRINCIPALI ATTIVITA’ Applicazione delle normative fitosanitarie - controllo vivai - emissione certificati fitosanitari - controllo di nuovi parassiti Laboratorio analisi Difesa delle colture (difesa integrata) SEDI Sede centrale: Altre sedi: Buttapietra (VR) Rovigo Legnaro (PD) Mestre (VE) Treviso Sito internet: www.regione.veneto.it 2 agricoltura servizi fitosanitari Prodotti fitosanitari Dal 14 giugno 2011 è in vigore REGOLAMENTO (CE) N. 1107 del 21 OTTOBRE 2009 Relativo all’immissione sul mercato dei prodotti fitosanitari 3 Prodotti fitosanitari Punti fondamentali • La Ce riconosce che uno dei sistemi principali per proteggere i vegetali, i prodotti vegetali e la produzione agricola dagli organismi nocivi, è l’impiego dei prodotti fitosanitari (P.F) • L’uso dei P.F può comportare rischi e pericoli per gli esseri umani gli animali e l’ambiente, soprattutto se non sono autorizzati e utilizzati in modo scorretto 4 Prodotti fitosanitari Punti fondamentali • Scopo del regolamento, evitare il più possibile i rischi connessi al loro impiego, salvaguardando nel contempo il reddito dell’agricoltura e la competitività • Per essere autorizzati devono dimostrare: – Essere utile per la produzione vegetale (efficacia) – Non avere alcun effetto nocivo sulla salute umana o degli animali – Non avere alcune effetto nocivo sui gruppi vulnerabili (donne incinte, neonati e bambini) – Alcun effetto inaccettabile sull’ambiente 5 Prodotti Fitosanitari Regolamento CE 1107/2009 - DPR n. 290 del 2001 Il termine Prodotto Fitosanitario (PF) identifica le sostanze attive ed i prodotti (o formulazioni) nella forma in cui sono forniti all’utilizzatore usati per proteggere i vegetali o i prodotti vegetali dagli organismi dannosi (fungicidi, insetticidi) eliminare le piante indesiderate (diserbanti) regolare il metabolismo dei vegetali (fitoregolatori) conservare i prodotti vegetali 6 Prodotti fitosanitari Campo d’impiego dei Prodotti Fitosanitari I PF possono essere impiegati: • in agricoltura (pieno campo, serra*); • in aree extra-agricole non soggette a coltivazione, quali aree di interesse civile (es. ferrovie, scali merce, parchi, cimiteri, bordi stradali, ecc.) oppure fossi e scoline non pertinenti ad aree agricole; • in orti e giardini familiari da parte di soggetti non professionisti (es. hobbisti) • in ambiti domestici per le piante da balcone, da appartamento e da giardino (PPO – prodotti in vendita supermercati, garden…. La ditta non necessità di autorizzazione specifica). I PF devono essere impiegati esclusivamente per la cura delle piante e comunque solo per gli usi riportati in etichetta; non possono in alcun modo essere utilizzati per altri scopi, ad esempio: - trattare colture agrarie non indicate - o parassiti degli animali domestici. N.B. 1 - I PF possono essere impiegati in aree extra-agricole solo se tale impiego è previsto in etichetta. 7 Prodotti fitosanitari *Definizione di serra – art 3 punto 27 Reg. CE1107/2009 • Serra: ambiente chiuso, statico e accessibile, adibito alla produzione di colture, recante un rivestimento esterno solitamente translucido, che consente uno scambio controllato di materia ed energia con l’ambiente circostante e impedisce il rilascio di prodotti fitosanitari nell’ambiente 8 Prodotti fitosanitari Autorizzazione • Il Ministero della salute autorizza: – Il prodotto fitosanitario (etichetta) dopo verifica dei requisiti previsti dalla legge • 15 anni per sostanze a basso rischio • 10 anni per sostanze standard • 7 anni per sostanze candidate di sostituzione – Autorizzazioni temporanea di 120 giorni – Importazione parallela – Estensione per uso minori – Stabilimenti di produzioni – Trattamenti aerei (parere ministero, autorizzazione regioni) – N.B. E’ vietato usare prodotti non autorizzati dal Ministero della Salute Italiano 9 Prodotti fitosanitari Responsabilità civile e penale (articolo 73) – produttore : persona che fabbrica per conto proprio oppure appalta ad un terzo la fabbricazione di prodotti fitosanitari, sostanza attive … – distributore: persona fisica o giuridica compresi i rivenditori all’ingrosso e al dettaglio i venditori e i fornitori, che rende disponibile sul mercato a scopo di vendita o per qualsiasi altra forma di cessione, anche a titolo gratuito, prodotti fitosanitari autorizzati – utilizzatore : persona che utilizza i pesticidi nel corso di un’attività professionale, compresi gli operatori, i tecnici, gli imprenditori e i lavoratori autonomi, sia nel settore agricolo sia in altri settori (direttiva 128, art 3) 10 Prodotti fitosanitari Anche i prodotti per l’agricoltura biologica, sono autorizzati dal Ministero della Salute AAA TUREX® POLVERE BAGNABILE Insetticida biologico a base di Bacillus thuringiensis attivo contro le larve di lepidotteri Composizione 100 grammi di prodotto contengono Bacillus thuringiensis Berliner (varietà kurstaki ed aizawai) g 50 (3,8% di delta-endotossina, 46,2% di spore e brodo di coltura) potenza: 25.000 U.I./mg di formulato Coformulanti q.b. a g 100 Registrazione del Ministero della Sanità N. 11.044 del 23/10/2001 11 Prodotti fitosanitari Prodotto di Importazione Parallela – I.P. Prodotto originale 12 Prodotti fitosanitari Ci sono concimi e simili, proposti e utilizzati per la protezione delle piante Tra questi si possono citare: Fosfiti di Potassio Chelati di rame Attivanti di diserbanti (conc. Azotati) Altri con estratti vegetali, ecc. Criterio differenziale: Se il formulato rientra nei prodotti Fitosanitari (o nei coadiuvanti) riporta il numero ed la data di registrazione L’impiego va riportato nel Registro dei trattamenti 13 Prodotti fitosanitari Intervallo di sicurezza (tempo di carenza) • • • • numero di giorni che deve intercorrere tra l’ultimo trattamento e la raccolta o per le derrate alimentari, tra l’ultimo trattamento ed il consumo. il suo rispetto consente di rientrare entro i Residui Massimi Ammessi (RMA). misurato in giorni e per alcuni prodotti/coltura può variare tra il p. c. e coltura protetta In caso di miscela di P.F va sempre rispettato l’intervallo di sicurezza più lungo EPIK Sospendere i trattamenti prima della raccolta: 3 giorni (coltura protetta) e 7 giorni (pieno campo) per: Peperone, Cucurbitacee con buccia commestibile, Lattughe e simili (Lattughe, Dolcetta, Rucola, Foglie 14 Prodotti fitosanitari Etichetta: “pericoli” -intervallo tra i trattamenti- Etichetta: “pericoli” Operare in assenza di vento. 15 Prodotti fitosanitari Etichetta: “pericoli” -impieghi su coltura- SIGNUM® Fungicida Granuli idrodispersibili (WG) COMPOSIZIONE 100 g di prodotto contengono: BOSCALID puro ........................... g 26,7 PIRACLOSTROBIN puro.............. g 6,7 Coformulanti...................q. b. a ... g 100 16 17 18 Etichetta: “pericoli” -Parassiti con nome scientifico- Etichetta: “pericoli” -dosaggi acquaS WIT C H I dosaggi per ettaro sono calcolati sulla base di volumi di applicazione pari a 10 hl/ha (15 hl/ha sui fruttiferi). Per trattamenti con volumi maggiori non superare la dose massima per ettaro. Composizione 100 g di prodotto contengono: ciprodinil puro fludioxonil puro Etichetta: “pericoli” Prescrizioni di etichetta • • • Il carbonio organico costituisce circa il 60% della sostanza organica presente nei suoli si concentra, in genere, nei primi decimetri del suolo (l’indicatore considera i primi 30 cm di suolo). favorisce l’aggregazione e la stabilità delle particelle del terreno con l’effetto di ridurre – l’erosione, – il compattamento, – il crepacciamento – la formazione di croste superficiali; 22 23 Prodotti fitosanitari Tempo di rientro • Tempo che deve intercorrere dal momento dell’effettuazione di un intervento fitoiatrico, al momento in cui l’operatore può rientrare con sicurezza nell’area trattata senza tuta o equipaggiamento protettivo, allo scopo di effettuare un’attività lavorativa (potatura, diradamento • Quando non specificato in etichetta o non vi siano particolari motivi, come minimo 48 ore 24 Prodotti fitosanitari Simboli di rischio chimico codificati dall‘European Chemicals Bureau (annesso II della direttiva 67/548) T+ MOLTO TOSSICO Xn NOCIVO T Xi TOSSICO IRRITANTE PERICOLOSO PER L'AMBIENTE INFIAMMABILE CORROSIVO ESPLOSIVO 25 Prodotti fitosanitari Regolamento CE 1272/2008 (Nuova classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostanze e delle miscele), SISTEMA GHS Globally Harmonized System of classification and labelling of chemicals GHS07 Contrassegnerà i prodotti (o meglio le “miscele”) che manifesteranno i livelli più blandi di tossicità o irritazione orale, dermale o inalatoria Simbolo che andrà a sostituire: GHS08 Questo simbolo contrassegnerà i prodotti accreditati di un significativo pericolo per la salute, quali i cancerogeni , i mutageni, i tossici per la riproduzione, quelli con tossicità specifica per organi bersaglio (es. fegato o sistema nervoso) sia per esposizioni singole che ripetute , oppure prodotti con gravi effetti sui polmoni, anche mortali, se penetrano attraverso le vie respiratorie (anche a seguito di vomito) , infine prodotti che possono provocare allergie respiratorie (es. Asma). Simboli che andrà a sostituire GHS06 Il simbolo contraddistinguerà i prodotti con elevata tossicità (categoria 1, 2 e 3) per via orale, inalatoria o dermale. Contrariamente a quanto si verificava precedentemente non verrà utilizzato per contraddistinguere mutageni o cancerogeni con moderata tossicità acuta. Poichè le soglia di tossicità sono cambiate, i prodotti che prima erano considerati nocivi ma con una DL50 orale compresa tra 200 e 300 mg/kg, adesso riporteranno il teschio e le tibie! Simboli che andrà a sostituire GHS09 Pericolo per l'ambiente: nessuna novità particolare, tranne che per gli erbicidi: nel calcolo della classificazione verrà presa anche la tossicità nei confronti delle piante acquatiche, mentre precedentemente era considerata solamente quella per le alghe, oltre a pesci e Daphnia. Simbolo che andrà a sostituire Fonte: 'Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) Dal 29 luglio 2014 si possono commercializzare i PF con le nuove etichette 31 Maggio 2017 termine ultimo per smaltimento scorte 26 Prodotti fitosanitari Ambiente acquatico – disposizioni già in vigore Le Frasi di Rischio e classificazione dei PF La maggior parte dei PF sono stati classificati pericolosi l’ambiente acquatico, dal 1 febbraio 2007, per l’applicazione del D.Lgs. 14.03.2003, n. 65 “Attuazione delle direttive … relative alla classificazione …” Frasi di Rischio per l’Ambiente acquatico R50 Altamente tossico per gli organismi acquatici R51 Tossico per gli organismi acquatici. R53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. Totale sostanze attive * di cui: classificate “N” non classificate la classificazione “N” dipende dal F.C. N PERICOLOSO PER L’AMBIENTE 250 191 42 17 * Dati 2011, DISERBANTI, FUNGICIDI, INSETTICIDI non compresi feromoni, microrganismi, molluschicidi, 27 rodenticidi, post-raccolta Prodotti fitosanitari Ambiente acquatico – disposizioni già in vigore Le Spe “Frasi Standard di precauzione” Esse includono la creazione di aree di rispetto di dimensioni appropriate per la tutela degli organismi acquatici non bersaglio …. La frase più frequente riguarda la tutela delle acque di superficie: “Per proteggere gli organismi acquatici non trattare in una fascia di rispetto di x metri dai corpi idrici superficiali” Per proteggere gli organismi acquatici rispettare una fascia di sicurezza non trattata da corpi idrici superficiali di 5 m per colture di altezza <50 cm, piccola frutta (altezza <50 cm), di 10 m per la piccola frutta e altre con altezza >50 cm di 15 m per ornamentali, nuovi impianti fruttiferi e vite con altezza >50 cm), di 30 m per pesco, ciliegio, susino, albicocco, pomacee, altre da frutto Buffer zone Spinosad 28 Prodotti fitosanitari Ambiente acquatico 29 Prodotti fitosanitari Come si misura la fascia di rispetto 30 31 Ridurre la fascia a 5 m in associazione all’utilizzo di dispositivi meccanici che riducano la deriva del 75%. Accorgimenti per ridurre la deriva arboree Atomizzatore a tunnell: 90% Ugelli antideriva AI: 60% Atomizzatore torretta e ugelli AI: 75% Ventola max 400 giri/min.: 60% Presenza di siepi: 35 – 75% Trattare ultima fila verso l’interno: 35% Reti antigrandine: 25% Attenzione al vento – intensità e direzione 32 FASCE DI RISPETTO (Buffer zona) PRODOTTI FITOSANITARI AUTORIZZATI SU ASPARAGO E RADICCHIO – alcuni esempi PRODOTTO E SOSTANZE ATTIVE ASPARAGO Ortiva Top (Syngenta) Difenoconazolo + azoxystrobin Dal corpo idrico, 10 metri Buggy (Sipcam) Glifosate Per l’applicazione del prodotto in prossimità di corpi idrici superficiali utilizzare ugelli anti deriva. Per proteggere le piante non bersaglio al di fuori dell’area d’intervento, non trattare in una fascia di 5 metri da vegetazione naturale da tutelare o in alternativa utilizzare macchine irroratrici dotate di ugelli che riducono la deriva del 60% Lentagran 45 WP (Belchim) Piridate Per proteggere le piante non bersaglio non trattare in una fascia di rispetto di 5 metri da vegetazione naturale o in alternativa utilizzare macchine irroratrici dotate di ugelli che riducano la deriva tra il 50% ed il 75% Stomp 330 Pendimethalin Non trattare in una fascia di rispetto di 10 m. dai corpi idrici superficiali. Per proteggere le piante non bersaglio non trattare in una fascia di rispetto di 5 m da vegetazione naturale. Switch (Syngenta) Ciprodinil +fludioxinil Actara 240 SC (Syngenta) Thiamethoxan RADICCHIO ALTRI VINCOLI Per proteggere le acque sotterranee non applicare su suoli alcalini Utilizzare il prodotto ad almeno 20 metri di distanza da qualsiasi corpo idrico Per proteggere le acque sotterranee non applicare su suoli contenenti una percentuale di sabbia superiore al 50% FASCE DI RISPETTO (Buffer zona) PRODOTTO E SOSTANZE ATTIVE ASPARAGO RADICCHIO Epik (Sipcam ) Acetamiprid Utilizzare ad una distanza dai corsi d’acqua non inferiore ai 10 m per le colture orticole Bayteroidi ew (Bayer) Ciflutrin Distanza tra l’area trattata e i corpi d’acqua di 5 metri nel caso di impiego alla dose minima e 10 m nel caso della dose massima Decis Energy O-Teq (Bayer) Organismi acquatici: è necessaria una fascia di rispetto di 5 m. Karate-Zeon (Syngenta) Lambda-cialotrina Fascia di rispetto di 5 metri quando si trattano colture estensive ed orticole Movento 48 Sc Bayer Spirotetramat Per proteggere le piante nonbersaglio rispettare una fascia di sicurezza non trattata di 1 metro dalla zona non coltivata per la coltura in pieno campo Scatter (Sipcam) Etofenprox Adoperare ad una distanza non inferiore ai 40 metri dai corpi idrici ALTRI VINCOLI Per proteggere gli artropodi utili presenti nelle aree poste in prossimità di quelle coltivate, adottare una fascia di rispetto non trattata di10 m nelle applicazioni su frumento, orzo e patate e di 15 m in tutte le altre colture. Ridurre la fascia a 5 m in associazione all’utilizzo di dispositivi meccanici che riducano la deriva del 75%. Prodotti fitosanitari Direttiva 2000/60/CE Direttiva quadro sulle acque • controllo di tutte le sostanze pericolose ……. •metalli, cianuri, composti di arsenico, • pesticidi e biocidi • nitrati e fosfati • nel 2000, nessuna sostanza elencata (Allegato X era vuoto) • nel 2002 la direttiva individua 33 sostanze prioritarie da controllare, ad esempio mercurio, piombo, nichel e pesticidi come alachlor *, * atrazina, clorfenvinfos *, clorpirifos, diuron, endosulfan *, isoproturon, lindano *, ** e simazina trifluralin * • nel 2013 ulteriori 45 sostanze prioritarie e tra i fitofarmaci Aclonifen, bifenox, (cybutryn *,) cipermetrina, dichlorvos *, dicofol *, quinoxyfen e terbutrina * * Ritirato nella UE; ** nessuna autorizzazione a livello nazionale in luogo 35 Acqua potabile – disposizioni in vigore Le zone vulnerabili ai PF D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale” Art. 93 Zone vulnerabili da prodotti fitosanitari 1. Con le modalità previste dall'articolo 92, e sulla base delle indicazioni contenute nell'Allegato 7/B alla parte terza del presente decreto, le regioni identificano le aree vulnerabili da prodotti fitosanitari … allo scopo di proteggere le risorse idriche o altri comparti ambientali dall'inquinamento derivante dall'uso di prodotti fitosanitari. Quale prima individuazione, si assume che le zone vulnerabili da prodotti fitosanitari coincidano con quelle vulnerabili da nitrati, dei comuni delle risorgive o alta pianura. Deliberazione del Consiglio Regionale n. 107 del 5 Novembre 2009 Internet: Piano Tutela Acque Veneto 36 Ad oggi In quasi tutte le etichette è stata tolta la frase “ non applicare nelle aree vulnerabili ai sensi dell’articolo 93 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n 152.” Impiego limitato in Zone Vulnerabili Terbutilazina, diserbante mais e sorgo (dal 2008) Impiego vietato in Zone Vulnerabili Flufenacet, comprese miscele - diserbante mais (26 dic 2009) Chlorantraniliprolo – insetticida lepidotteri (10 giu 2010) Fluopicolide – antiperonosporico (7 dic. 2010) S-Metolaclor – diserbante mais (7 dic. 2010) Acetoclor – diserbante mais (feb. 2011 37 e altri … Prodotti fitosanitari Buffer zone e fasce tampone - chiarimenti Va precisata la differenza tra Buffer zone, o zone di rispetto, riportate nelle etichette dei PF, come da SPe3. Prevedono un obbligo di mantenere una fascia non trattata dal corpo idrico, di ampiezza variabile in funzione del PF e della coltura Fasce tampone, previste dal regime di condizionalità, a tutela principalmente delle acque dai nitrati. Dal 2012 c’è l’obbligo di mantenere una fascia stabilmente inerbita, di 3 o 5 metri, lungo i corsi d’acqua monitorati ai fini della qualità delle acque superficiali Fasce tampone, inerbite e/o con siepi, di ampiezza variabile, che vanno oltre il regime di condizionalità, e vengono sovvenzionate con le misure dei PSR Fascia tampone = Fascia vegetata non trattata Corpi idrici superficiali soggetti allo Standard 5.2 di condizionalità, come classificati nella DDR della Direzione Agroambiente. Vedi 38 portale PIAVE, Regione del Veneto. Prodotti fitosanitari REGISTRO DEI TRATTAMENTI CON PRODOTTI FITOSANITARI Articolo 67 Reg/Ce 1107/2009 Da conservare per almeno tre anni Registrare: nome commerciale del prodotto, data impiego, dose applicazione, superficie e coltura 39 Prodotti fitosanitari Sanzioni Articolo 72 • gli stati membri stabiliscono le norme in materia di sanzioni in caso di violazione del presente regolamento e prendono i provvedimenti necessari per la loro applicazione Bozza sanzioni febbraio 2014 Art. 3 (Violazione degli obblighi contenuti nell’autorizzazione dei prodotti fitosanitari, derivanti dall’articolo 31, dall’articolo 36, paragrafi 2 e 3, dall’articolo 44, dagli articoli 51, 52, 55 e 65 e dall’articolo 1 del regolamento (CE) n. 547/2011) Salvo che il fatto costituisca reato, chiunque non rispetta le prescrizioni e indicazioni contenute nell’autorizzazione o nel permesso al commercio parallelo, nonché le prescrizioni e le indicazioni riportate in etichetta, è soggetto alla sanzione amministrativa da 35.000 euro a 100.000 euro. Nell'ipotesi di cui al comma 3 del presente articolo, qualora la violazione sia di particolare tenuità, è comminata la sanzione da 2.000 euro a 20.000 euro. 40 • Tenuità del fatto (d. proc. pen.) • È una particolare forma di improcedibilità dell'azione penale che può essere dichiarata nel procedimento innanzi al giudice di pace, allorché emerga che il fatto commesso è scarsamente offensivo, il danno o il pericolo cagionato è lieve, la condotta tenuta è del tutto occasionale, che l'ulteriore corso del processo determinerebbe uno sproporzionato pregiudizio alle sue esigenze di lavoro, di studio, familiari etc. 41 Banca dati Fitofarmaci Ministero agricoltura www.sian.it/fitovis/ Ministero della salute ww.salute.gov.it/fitosanitariwsWeb_new/FitosanitariServlet 42 DIRETTIVA 2009/128 DEL PARLAMENTO EUROPEO del 21 ottobre 2009 Che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi Antonio Mingardo Regione del Veneto Unità Periferica Servizi Fitosanitari [email protected] Zero Branco 18 febbraio 2014 Direttiva 2009/128/CE Origine ---Decisione n. 1600/2002/CE - Adottata dal Consiglio e Parlamento europeo il Sesto programma di azione per l’ambiente (2002-2012) - Individua gli obiettivi ambientali fino al 2012 con 4 tematiche prioritarie 1) Cambiamento climatico 2) Natura e biodiversità 3) Ambiente e salute 4) Gestione sostenibile delle risorse naturali e dei rifiuti 44 Direttiva 2009/128/CE AMBIENTE E SALUTE • Obiettivo: ottenere una qualità dell’ambiente dove i rischi per la salute umana non siano significativi • Le sostanze chimiche (30.000 autorizzate) interferiscono sull’ambiente e sulla salute in quanto contaminano falde acquifere, suolo, alimenti e atmosfera e tra queste sostanze sono comprese i Prodotti fitosanitari Azioni programmate Ridurne la dipendenza e farne un uso responsabile predisponendo una strategia comunitaria per un uso sostenibile dei pesticidi 45 Direttiva 2009/128/CE 21 ottobre 2009 • Direttiva 2009/128/CE del Parlamento Europeo, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi (GuUE serie L 309 del 24/11/2009) • Da recepire da parte degli stati membri entro il 14 dicembre 2011 46 Direttiva 2009/128/CE Recepimento 14 agosto 2012 • Decreto legislativo n. 150 (26 articoli+ 3 allegati) - Attuazione della direttiva 2009/128/CE che istituisce un quadro per l’azione comunitaria ai fini dell’utilizzo sostenibile dei pesticidi. (GU n 202 del 30-08-2012 suppl. ordinario n 177) – - Obiettivi generali ridurre i rischi e gli impatti sulla salute umana, sull’ambiente e sulla biodiversità promuovere l’applicazione della difesa integrata e di approcci alternativi a metodi non chimici. Entrata in vigore 14 settembre 2012 47 Direttiva 2009/128/CE Decreto Legislativo 14 agosto 2012, n. 150 ) • Il Consiglio tecnico-scientifico (art. 5) predispone il PAN – Piano d’azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Definisce: obiettivi, misure, modalità e tempi per la riduzione dei rischi e degli impatti sulla salute da parte dei PF • Il PAN doveva essere adottato con Decreto entro il 26 novembre 2012 e trasmesso alla Commissione europea • Ogni 5 anni il Piano dovrà essere riesaminato • Le regioni elaboreranno le loro misure (valutate dal Comitato ?) e presenteranno entro il 31 dicembre 2016 relazione sui risultati conseguiti. 48 Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (art 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n 150) Approvato in conferenza Stato Regioni il 19 dicembre 2013. Decreto ministeriale del 22 gennaio 2014 (G.U n°35 del 12/02/2014) • Obiettivi: - guidare – garantire – monitorare i cambiamenti delle pratiche di utilizzo dei P.F verso forme di maggiore compatibilità e sostenibilità ambientale. - migliorare l’impatto dei P.F in aree extra agricole pubbliche (scuole, strade, ferrovie.. ) 49 Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (art 6 del decreto legislativo 14 agosto 2012, n 150) GESTORI • Ministero agricoltura • Ministero ambiente • Ministero salute 50 Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Utilizzatore professionale Persona che utilizza i prodotti fitosanitari nel corso di una attività professionale, compresi gli operatori e i tecnici, gli imprenditori e i lavoratori autonomi , sia nel settore agricolo e sia in altri settori. 51 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 FORMAZIONE (art 7,8,9 e 10 D.L 150/12) • PAN Istituzione da parte della Regione di corsi di formazione, per il rilascio di abilitazioni/certificati inerenti i prodotti fitosanitari per: – Utilizzatore professionale (chi acquista e utilizza per lavoro) – Distributore (chi vende al dettaglio e all’ingrosso P.F) – Consulente (chi presta consulenza sul’uso sostenibile dei P.F) • • • • • • • Tutte le persone che necessitano di questi certificati devono fare i corsi di base e di rinnovo con esame finale scritto o orale Frequenza ai corsi per almeno il 75% del monte ore complessivo o in alternativa partecipazione a corsi aggiornamento con attestato Abilitazioni /certificati valido 5 anni Certificati personale con dati anagrafici, foto, data rilascio e scadenza Certificati validi su tutto il territorio nazionale Corsi ed esami si possono fare in qualsiasi Regione Tutte le abilitazioni/certificazioni possono essere sospese o revocate Le nuove regole entrano in vigore dal 26 novembre 2015 52 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 Certificato acquisto e utilizzo PF (art 9 D.L 150/12) • • • • • • • • • • PAN In vigore dal 26 novembre 2015 Fino al 26 novembre 2014 tutto rimane invariato con la vecchia normativa Certificato rilasciato a coloro che hanno compiuto i 18 anni Corso base 20 ore e di 12 ore per rinnovo Rinnovo: corso 12 ore alla scadenza o partecipazione iniziative di aggiornamento o corsi con crediti formativi, documentati, nel corso dei 5 anni Esonerati dal corso di base: diplomati e laureati nelle discipline agrarie, forestali, biologiche, naturali, ambientali, chimiche, farmaceutiche, mediche, veterinarie. Devono comunque superare esame finale. Per il rinnovo corsi con crediti formativi Contoterzista: considerato utilizzatore professionale deve informare l’azienda del prodotto impiegato,e dei rischi e registrarlo sul quaderno trattamenti. Può acquistare direttamente il PF riportando in fattura nome, quantità, costo. Sospensione del certificato: utilizzo PF non autorizzati sulla coltura, mancato rispetto delle prescrizioni ambientali, deriva al momento del trattamento e non corretta conservazione o manipolazione dei PF con rischio per la salute e ambiente Revoca del certificato: utilizzo PF non autorizzato sulla coltura con superamento LMR. Ripetizione di prodotti non autorizzati sulla coltura. Utilizzo di PF illegali o revocati. Ripetizione trattamento con deriva responsabile di inquinamento corsi idrici o abitazione. Conservazione o manipolazione prodotti con gravi danni alla salute e ambiente Problemi: vuoto legislativo dal 26 novembre 2014 al 26 nov 2015. “Ci” paga ???” 53 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 Certificato abilitazione vendita PF (art 8 D.L 150/12) e prescrizioni di vendita (art. 10) PAN • • • • • • • In vigore dal 26 novembre 2015 Fino al 26 novembre 2014 tutto rimane invariato con la vecchia normativa Le vecchie autorizzazione alla scadenza vengono automaticamente rinnovate Certificato rilasciato a coloro che hanno compiuto i 18 anni Corso base 25 ore e di 12 ore per rinnovo Chi è abilitato alla vendita è automaticamente abilitato all’acquisto e utilizzo Dal 26 novembre 2015 le nuove abilitazioni verranno rilasciate solo alle persone con diploma o laurea in agraria, forestale, biologiche, ambientali, chimiche, mediche e veterinarie. Obbligatorio corso ed esame • Dal 26 novembre 2015 il venditore ha l’obbligo di registrare le quantità acquistate e le vendute riportando codice o abilitazione acquirente. Entro il 26 novembre 2014 (13) il Ministro Salute individua i PF destinati agli utilizzatori NON professionali Prevista la vendita on-line Sospensione:occasionale vendita PF a persone non autorizzate, insufficienti informazioni sul corretto uso dei PF Revoca: continua vendita di PF a persone non autorizzate e ripetuta mancata informazione sui PF. Consiglio prodotti non autorizzati, illegali o revocati. • • • • 54 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 Certificato abilitazione consulenza PF (art 8 D.L 150/12) • • • • • • PAN In vigore dal 26 novembre 2015 Rilasciato a persone in possesso di diploma o lauree in disciplina agraria o forestale, previa partecipazione a corsi con valutazione finale L’attività di consulente è incompatibile per coloro che hanno rapporti di dipendenza a titolo oneroso con ditte titolari di autorizzazioni di PF Chi è in possesso del certificato di abilitazione alla vendita non può svolgere attività di consulenza Esonerati dal corso: ispettori fitosanitari, docenti universitari, soggetti che al 26 nov. 2015 hanno una documentata esperienza lavorativa di 2 anni nel settore dell’assistenza tecnica Durata corso 25 ore e 12 ore per rinnovo 55 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 Informazione e sensibilizzazione (art 11 D.L 150/12) 1. 2. 1. 2. 3. PAN Decreto definire programmi di informazione sui rischi e i potenziali effetti acuti e cronici per la salute definire in quali casi UP siano tenuti a informare o comunque segnalare l’effettuazione del trattamento o quando possono accedere alle arre trattate PAN Entro 12 mesi dal PAN (gennaio 2015) predisposizione del piano e sito web per informare Utilizzatori Professionali e non professionali , popolazione e consumatori Obbligo segnalare ai bordi zone trattate il trattamento da parte UP in aree potenzialmente frequentate da persone (piste ciclabili, sentieri..) e in ambiti extra agricoli (parchi pubblici , strade..) Informazione tra aziende: per tutelare le proprie produzioni, le aziende confinanti possono richiedere di essere informate su interventi e principi attivi impiegati 56 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 PAN Controlli attrezzature per l’applicazione dei prodotti fitosanitari (art 12 D.L 150/12) Le attrezzature impiegate per uso professionale sono sottoposte a controllo entro il 26 novembre 2016 presso centri autorizzati dalla Regione • Due tipologie di controllo – Funzionale, obbligatoria presso il Centro abilitato con controllo • • • • • • • – – – – – Stato degli elementi di trasmissione (cardano, parti elettriche..) Pompa principale (portata, pulsazioni, perdite,valvola..) Serbatoio (indicatore di livello, agitatore, dispositivo pulizia..) Sistemi di misura, comando e regolazione (manometro, funzionalità , perdite di carico..) Condotte e tubazioni Sistemi di filtrazione (filtri) Barra distribuzione e ugelli Regolazione o taratura (obbligatoria in azienda o volontaria presso il Centro Prova ) la verifica di eventuali lesioni o perdite di componenti della macchina; la funzionalità del circuito idraulico e del manometro; la funzionalità degli ugelli e dei dispositivi anti-goccia; la pulizia dei filtri e degli ugelli; la verifica dell’integrità delle protezioni della macchina, ad esempio del giunto cardanico e . della griglia di protezione del ventilatore (quando presenti 57 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 PAN Controlli attrezzature per l’applicazione dei prodotti fitosanitari (art 12 D.L 150/12) • • • • • • Ad esito positivo il Centro Prova rilascia un attestato cartaceo e un adesivo da esporre sul mezzo dove si riporta il cantiere e anno del controllo Le regolazioni funzionali hanno validità 5 anni fino al 31/12/2020 e poi ogni tre anni Considerati validi i controlli effettuati dopo il 26 novembre 2011 se eseguiti presso centri già abilitati dalla Regione Controllo dopo 5 anni per le macchine nuove acquistate dopo il 26 novembre 2011 Contoterzista: controllo macchine entro il 26 novembre 2014 e a seguire ogni due anni. Per le nuove entro due anni dall’acquisto I dati taratura devono essere registrati su quaderno di campagna specificando attrezzature impiegate, regolazione e volumi utilizzati per le diverse colture Esonerate dai controlli funzionali – – irroratrici portatili e spalleggiate, azionate dall’operatore, con serbatoio in pressione o dotate di pompante a leva manuale; irroratrici spalleggiate a motore prive di ventilatore, quando non utilizzate per trattamenti su colture protette. 58 Questioni aperte Questioni aperte 1 - Come far partire i controlli L’ITALIA è il Paese UE con il maggior numero di irroratrici, 500.000 – 600.000 (Francia 350.000, Spagna 210.000, Germania 180.000) Attualmente i controlli sono volontari, basati su incentivi o legati a certificazioni private (es. GlobalGap) o all’OCM. In Veneto vengono effettuati circa 500 controlli all’anno, mentre occorrerebbe controllare circa 12.000 attrezzature all’anno, da qui al 2016, per rispettare il termine stabilito dalla direttiva. 59 CENTRI PROVA AUTORIZZATI IN VENETO (Autorizzati dal Servizio Fitosanitario Regionale) Nominativo Centro Prova Codice Indirizzo Referente Via XXV Aprile, 13 – 36055 NOVE (VI) Marco Chemello Tel. 0424400953 Cell. 3206654886 [email protected] GENESINI MACCHINE AGRICOLE snc Viale del Lavoro, 10 – 37050 Belfiore (VR) Genesini Moreno tel.: 045 7640055; fax: 045 7640055 [email protected] VE03CP CENTRO SERVIZI SVILUPPO AGRICOLO srl Viale del Lavoro, 52 – 37135 Verona (VR) Graziano Scandola tel.: 045 8678210 tel. 0458001561 [email protected] VE04CP AGRICOLTORI srl Piazza Duomo, 2 – 45100 Rovigo (RO) Gianpietro Lupato tel.: 0425 204411; [email protected] VE05CP PROGETTO NATURA STUDIO ASSOCIATO Via Dante, 8 – 31025 S. Lucia di Piave (TV) Patrizio Gasparinetti tel.: 0438 701673 [email protected] VE06CP VIGNOLI DI VIGNOLI NICOLA Via Cavo Bantivoglio, 5389 – 45030 Castelnovo Bariano - San Pietro Polesine (RO) Nicola Vignoli Tel. 0425850015 – cell. 3348934976 [email protected] VE07CP CAFFINI SPA G. Marconi, 2 – 37050 Palù (VR) Gerardo Caffini tel.: 0459581100 [email protected] VE08CP IMPRESA VERDE ROVIGO srl Via Alberto Mario, 19 – 45100 Rovigo (RO) Silvano Pavarin tel.: 0425 2018 [email protected] VE09CP CLAUT S.N.C. DI CLAUT FRANCESCO & C. Via Prati Guori, 37 30026 Portogruaro (VE) Francesco Claut tel. e fax: 0421 72771 cell. 3397329218 [email protected] 60 VE01CP AGRIDINAMICA S.r.l VE02CP Nominativo Centro Prova Indirizzo Referente Codice AGRI.SA.MAR. SAS. Via del Lavoro, 9 37020 Marano di Valpolicella (VR) Salzani Nicola Tel. 0457701340 Cell. 3394831200 [email protected] VE11CP CO.S.V.A. Porto Tolle Via Pradon, 46 45018 Porto Tolle (RO) Battaglia Raffaele 0426 390800 [email protected] VE12CP RICOSMA SNC Via L. B. Powell, 3 36045 Lonigo (VI) Gaspari Giuseppe 0444 834106 [email protected] VE13CP PERONI SNC DI PERONI VALTER Via Borgolecco, 49 36053 Gambellara (VI) Peroni Valter 0444 444121 [email protected] VE14CP CONSORZIO AGRARIO DI TREVISO E BELLUNO Via Feltrina, 56 31038 Castagnole di Paese (TV) Prete Massimiliano 0422 4561 [email protected] VE15CP AGRISTOP SAS di Gaiani Annalisa & C. Via Antoniana, 41 35011 Campodarsego (PD) Gaiani Annalisa 049 5565282 [email protected] VE16CP CONSORZIO MAISCOLTORI CEREALICOLTORI POLESANI Via XXV Aprile, 4 45010 Villadose (RO) Antonioli Massimo 0425 405290 [email protected] VE17CP MOSCHIN MACCHINE AGRICOLE snc Via Roma, 374 35030 Montemerlo di C.S.C. (PD) Moschin Antonio 049 9900217 [email protected] VE18CP CONSORZIO AGRARIO LOMBARDO VENETO S.C. a R.L. Via Francia, 2 37135 VERONA Stefano Gorini 045 8270555 [email protected] VE19CP POSSAMAI SEBASTIANO Via M.A. Govone, 11/21 31020 Vidor (TV) Possamai Sebastiano 0423 987260 [email protected] VE20CP FG S.A.S.di FIORENTIN GIUSEPPE & C. Via della Meccanica, 68 36042 Breganze (VI) Fiorentin Giuseppe 0445 874462 [email protected] 61 VE10CP Centri prova di altre regioni riconosciuti in Veneto Paolo Peressin D. L. 14 agosto 2012, n. 150 PAN Irrorazione aerea (art 13 D.L 150/12) • Irrorazione aerea è vietata • In deroga, può essere autorizzata ….. 62 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 PAN Misure specifiche per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile (art 14 D.L 150/12) • • • • • Il Decreto prevede: Il PAN individua misure appropriate per la tutela delle acque dai PF, tra le quali - preferenza all’uso di prodotti non classificati pericolosi (R50…R53) per l’ambiente acquatico - preferenza all’impiego di macchine che riducono la deriva -ricorso a misure di mitigazione dei rischi di inquinamento - aree di rispetto non trattate - riduzione o eliminazione PF dalle strade o linee ferroviarie Il PAN prevede I 3 ministeri, entro 18 mesi dall’approvazione del PAN, predispongono misure per la tutela ambiente acquatico e acqua potabile Entro 2 anni dall’approvazione del PAN, le Regioni individuano prescrizioni limitative da attuare per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile Entro 18 mesi dall’approvazione del PAN , predisposizione documento per le misure di mitigazione dei rischi –ugelli antideriva, siepi -(applicazione volontaria) Raccomandata fascia vegetale non trattata lungo i corpi idrici 63 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 PAN Riduzione dell’uso dei PF o dei rischi in aree protette (art 15 D.L 150/12) • • • Decreto Il Pan definisce misure specifiche per la tutela di alcune aree, quali - parchi, giardini, campi sportivi, aree scolastiche.. - aree protette - aree trattate e frequentate dai lavoratori PAN Vietato l’uso dei PF nelle aree di balneazione individuati con DL 116/2008 -limitazione PF con frasi SPe!..SPe4 e T,T+ lungo ferrovie, strade -vietato trattare in fioritura alberature stradali -obbligo di segnalare i trattamenti sui luoghi pubblici con rispetto tempo di rientro (max 48, min. 24 ore) -segnalare le aree dove è vietato il diserbo -divieto impiego diserbi con frasi di rischi R20..R40 -applicazioni misure ai siti Rete natura 2000 e aree protette Entro due o tre anni dall’approvazione del PAN -nuove regole per le aree di balneazione -nuove regole sui trattamenti per capitolati lavori pubblici ferrovie e strade -predisposizione Piano gestione siti naturali con riduzione PF -divieto uso PF nelle Zone Ramsar 64 Riduzione dell’uso dei PF in aree specifiche Cosa riguarda: aree utilizzate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili le aree protette (*) di cui al D.Lgs 152/2006 e le aree designate ai fini di conservazione per la protezione degli habitat e delle specie (*) le aree protette in Italia Rete Natura 2000 Convenzione di Ramsar (Zone umide ad elevata protezione) Parchi Regionali e Nazionali La Rete Natura 2000 include praticamente sia le aree Ramsar sia, in parte, I parchi. In totale Rete Natura 2000 comprende 6,3 milioni di ettari, dei quali circa 2 milioni è SAU e circa 1 milione sono coltivazioni “convenzionali” sulle quali si fa normalmente uso di PF. All’interno di Rete Natura 2000 ricadono circa 218.000 aziende 65 Le aree protette in Veneto In Veneto Rete Natura 2000 è costituita da 100 SIC (Siti di Importanza Comunitaria), e da 67 ZPS (Zone di Protezione Speciale). La superficie complessiva è di 414.675 ettari, il 23% del territorio. Di questi, la SAU comprende 40.686 ettari, di cui: - seminativi e fruttiferi 25.907 ha - foraggere, prati, 14.779 ha Per ciascuna ZPS sono state definite le “Misure di Conservazione”. Per 39 di queste ZPS è prevista l’adozione di Piani di Gestione (DGR n. 2371 del 27.07.2006). Osservazioni 1 - Al momento attuale non risultano approvati Piani di Gestione 2 - Non risulta inoltre che esistano attualmente specifiche limitazioni relative all’impiego di PF per la SAU “convenzionale” che ricade nelle suddette aree 3 - Finora, per favorire forme di agricoltura più compatibili con gli obiettivi di tutela ambientale, sono stati utilizzati strumenti incentivanti (vedi norme di attuazione dei piani del Parco Regionale del Fiume Sile e dei Colli Euganei) 66 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 Dati di produzione, vendita e utilizzazione PAN (art 16 D.L 150/12) • Distributore: registrazione e trasmissione dati vendita • Utilizzatore: registrazione di tutti i trattamenti sul “registro dei trattamenti” (invariato rispetto attuale) • Esentati: coloro che utilizzano i prodotti fitosanitari esclusivamente in orti e giardini familiari il cui raccolto è destinato al consumo proprio. 67 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 PAN Manipolazione e stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze (art 16 allegato 6 D.L 150/12) • • • Dal 1 gennaio 2015 Deposito obbligatorio a norma per tutti gli utilizzatori professionali Trasporto PF nei loro contenitori originali con le etichette integre e schede di sicurezza per tutti i prodotti fitosanitari (??) Residuo prodotto fitosanitario: -conferita come rifiuto- o riutilizzo miscela residua (rispetto etichetta) • Pulizia esterna irroratrice: – non in prossimità di un corpo idrico e sempre nella medesima area – in area attrezzata per la raccolta delle acque contaminate o se autorizzate i “biobed” • • • Per il lavaggio interno rispettare le stesse regole Impiego dei dispositivi di protezione individuali (DPI) Smaltimento rifiuti secondo la legge attuale. Il rivenditore è tenuto al momento ad informare l’acquirente sul periodo massimo entro il quale il PF può essere utilizzato. 68 Che cosa è un biobed? (da linee guida Syngenta) Il biobed originale svedese è una costruzione semplice ed economica. Queste strutture sono in uso in Svezia dal 1993, quando i primi prototipi sono stati costruiti e studiati. In una buca di 60 cm di profondità vengono posti tre strati costituiti da: •A. argilla sul fondo (10 cm); •B. miscela di substrato attivo (su cui sono presenti i microorganismi responsabili della degradazione) costituito da paglia, torba e suolo (50:25:25 % volume) nei restanti 50 cm di profondità; •C. erba che copre la superficie. È inoltre dotato di una rampa per consentire all’irroratrice di essere posta al di sopra senza sprofondare. 69 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari PAN (art 18,19,20,21 D.L 150/12) • Difesa integrata (definizione): – attenta considerazione di tutti i metodo di protezione fitosanitaria disponibili e conseguente integrazione di misure appropriate intese a scoraggiare lo sviluppo di popolazioni di organismi nocivi, – che mantengono l’uso dei prodotti fitosanitari e altre forme d’intervento a livelli che siano giustificati in termini economici ed ecologici – che riducono o minimizzano i rischi per la salute umana e per l’ambiente. – L’obiettivo prioritario della difesa integrata è la produzione di colture sane con metodi che perturbino il meno possibile gli ecosistemi agricoli e che promuovono i meccanismi naturali di confronto fitosanitario 70 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari PAN (art 18,19,20,21 D.L 150/12 Dal 1 gennaio 2014 per gli utilizzatori professionali, entra in vigore La difesa integrata obbligatoria • • • • prevede: a) l’applicazione di tecniche di prevenzione e monitoraggio delle infestazioni, delle infezioni e delle infestanti; b) l’utilizzo dei mezzi biologici di controllo dei parassiti; c) il ricorso a pratiche di coltivazione appropriate; d) l’uso di prodotti fitosanitari che presentino il minor rischio per la salute umana e l’ambiente tra quelli disponibili per lo stesso scopo (Allegato III del decreto legislativo n. 150/2012). 71 Allegato III Principi generali di difesa integrata 1. La prevenzione e la soppressione di organismi nocivi dovrebbero essere perseguite o favorite in particolare da: - rotazione colturale - utilizzo di tecniche colturali adeguate (densità di semina, lavorazioni..) - utilizzo di «cultivar» resistenti/tolleranti e di sementi e materiale di moltiplicazione standard/ certificati, - utilizzo di pratiche equilibrate di fertilizzazione e di irrigazione/drenaggio, - utilizzo di infrastrutture ecologiche all'interno e all'esterno dei siti di produzione - monitoraggio organismi nocivi con metodi e strumenti adeguati (osservazioni sul campo nonche' sistemi di allerta, previsione e diagnosi precoce scientificamente validi, l'utilizzo di pareri di consulenti qualificati professionalmente nonche' bollettini di assistenza tecnica. - in base ai risultati del monitoraggio, individuazione valori soglia delle avversità - ai metodi chimici preferiti, (se consentono un adeguato controllo degli organismi nocivi) metodi biologici, mezzi fisici e altri metodi non chimici - utilizzo di prodotti fitosanitari quanto piu' possibile selettivi rispetto agli organismi da combattere che hanno minimi effetti sulla salute umana, gli organismi non bersaglio e l'ambiente. - se possibile ridurre la frequenza dei trattamenti o ricorrendo a trattamenti localizzati - utilizzo di diversi prodotti fitosanitari con diversi modi di azione ove esista il rischio di resistenza 72 La difesa integrata obbligatoria Obblighi per le aziende Monitoraggio aziendale o comprensoriale delle principali avversità, in particolare insetti Rispetto di soglie di intervento Dimostrazione di conoscere tecniche di difesa integrata le linee Applicazione delle strategie antiresistenza Registro dei trattamenti, con l’indicazione dell’avversità: giustificazione dell’intervento Altro … ? Concetto chiave 73 Allegato II Reg 1310-2013 regolamento transitorio 74 75 ORIENTAMENTI PRELIMINARI PER LA DEFINIZIONE DELLA BASELINE DELLE MISURE AGROAMBIENTALI E CLIMATICHE PERIODO DI PROGRAMMAZIONE 2014-2020 GENNAIO 2014 REQUISITO MINIMO FERTILIZZANTI: uso di effluenti zootecnici in aziende site in Zone Ordinarie (Z.O.) FITOFARMACI NORMATIVA DESCRIZIONE SINTETICA D.M. 19/04/99 D.I. 07/04/06 Zona di salvaguardia a norma del D.P.R. 236/88 ss.mm.ii. A.obblighi amministrativi (in funzione della produzione di azoto al campo, calcolato in kg/anno in funzione del tipo di allevamento e della presenza media di capi in stabulazione); B.obblighi relativi allo stoccaggio degli effluenti; C.obblighi relativi al rispetto dei massimali previsti; D.divieti relativi all’utilizzazione degli effluenti (spaziali e temporali). D.lgs. 152/2006 art. 93 obbligo di verifica funzionale dell’attrezzatura per l’irrorazione con cadenza almeno quinquennale; disposizioni sull’uso di pesticidi nelle vicinanze di corpi idrici o altri luoghi sensibili conformemente alla legislazione nazionale A questi tuttavia occorre aggiungere un nuovo, importante elemento relativo all’utilizzo dei prodotti fitosanitari, di cui si è accennato in precedenza in relazione alla condizionalità. Esso è rappresentato dall’applicazione, a partire dal 1° gennaio 2014, dei principi generali di difesa integrata di cui all’articolo 14 e all’allegato III della direttiva 2009/128/CE, recepita in Italia con D.lgs 150/2012. L’entrata in vigore di questo requisito è prevista dal regolamento (CE) n. 1107/2009, ed in particolare dall’articolo 55, terza frase e comporterà, come comunicato dalla Commissione europea[1], la modifica della baseline per le misure operative nell’ambito dei PSR 2007-2013, oltre che ovviamente per quelle di prossima approvazione nei PSR 2014-2020. 76 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari PAN (art 18,19,20,21 D.L 150/12 Difesa integrata volontaria Prevede -il rispetto dei disciplinari regionali di produzione integrata, comprendenti pratiche agronomiche e fitosanitarie, limitazioni nella scelta dei prodotti fitosanitari e nel numero dei trattamenti. (legge n. 4 del 3 febbraio 2011) Le aziende devono • • rispettare le norme contenute nei disciplinari di produzione integrata volontaria definiti dalle Regioni effettuare la regolazione o taratura delle attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari presso i Centri Prova autorizzati 77 UNITA' PERIFERICA SERVIZI FITOSANITARI LINEE TECNICHE DI DIFESA INTEGRATA Anno 2014 Approvate dal Gruppo Difesa Integrata in data 13 nov. 2013 Approvate con Decreto Dirigente U.P. Servizi Fitosanitari n. 01 del 24 gen. 2014 78 UNITA’ PERIFERICA PER I SERVIZI FITOSANITARI DISCIPLINARI DI PRODUZIONE INTEGRATA (Tecniche agronomiche) Anno 2014 Approvate da Gruppo Tecniche Agronomiche in data 2 dicembre 2013 Approvate con Decreto del Dirigente SFR n. 02 del 24 Gennaio 2014 79 Sistema di qualità “Qualità Verificata” Legge regionale n. 12 del 2001 Regione del Veneto Sezione Competitività Sistemi Agroalimentari 17 febbraio 2014 80 80 Legge regionale n. 12 del 2001 – Sintesi (1) Tutela e valorizzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari di qualità Requisiti di qualità superiore dei prodotti Disciplinari di produzione Certificazione (organismi di controllo terzi) Marchio regionale Contributi (costi per controlli) - con Programma di sviluppo rurale 81 81 Legge regionale n. 12 del 2001 – Sintesi (2) Tutela e valorizzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari di qualità Sistema di qualità alimentare riconosciuto (art. 22, paragrafo 2 del Regolamento (CE) n. 1974/2006) - requisiti di qualità superiore dei prodotti disciplinari vincolanti e controllati da organismi indipendenti aperto a tutti i produttori comunitari trasparenza e tracciabilità sbocchi di mercato Produzione integrata (settore vegetale) Disciplinari proposti dalle organizzazioni di produttori 82 82 Legge regionale n. 12 del 2001 – Disciplinari 44 Disciplinari di produzione integrata (settore vegetale) Conformi alle Linee guida nazionali del Sistema di qualità nazionale di produzione integrata – SQNPI (Legge n. 4 del 3 febbraio 2011) - Norme tecniche agronomiche - Difesa integrata e controllo infestanti 4 Disciplinari di produzione (settore zootecnico) Conformi alle Linee guida nazionali del Sistema di qualità nazionale zootecnia – SQN (Decreto MIPAAF 4 marzo 2011) 83 83 Legge regionale n. 12 del 2001 – Marchio Verde: Rosso: Blu: Azzurro: prodotti vegetali carni prodotti acquacoltura prodotti lattiero-caseari 84 84 Legge regionale n. 12 del 2001 – Adesione L’operatore: Sceglie l’organismo di controllo (autorizzato dalla Regione) Chiede all’ODC di essere inserito nel sistema di controllo Presenta la domanda di concessione del marchio QV alla Regione Riceve le ispezioni di controllo dell’ODC Riceve il Certificato di conformità da parte dell’ODC Usa il marchio QV dopo il parere positivo dell’ODC sulle bozze del marchio 85 85 Sistema Produzione Integrata coordinato nazionale + regionale) SQN-PI SISTEMA QUALITA’ NAZIONALE L.4/11 SQN-Z Produzione Integrata -vegetali Filiere Animali Linee guida nazionali disciplinari di produzione integrata difesa - DM 4/03/11 Linee guida nazionali per i disciplinari di qualità superiore zootecnica te ??? s o p o r ieste/p h c i r e Nuov SQN- TR Trasformati/o tradizionali?? Linee guida nazionali per i disciplinari dei processi di trasformazione tecniche agronomiche Materie prime certificate da SQN PI e/o SQN Z (1°o 2°SQN) Disciplinari regionali difesa tecniche agronomiche es: il Veneto ha 44 disciplinari vegetali approvati prima da MIPAAF e dopo da Giunta: Disciplinari Regione Veneto • Vitellone ai cereali • Vitello latte e cereali • Coniglio al fieno • Latte crudo e alimentare Ortofrutta e funghi Piante ornamentali e vivaismo Cereali, colture industriali, erbai MERCATO LOCALE E REGIONALE MARCHIO REGIONALE (LR 12/2001) Gruppo castanico ltori delle …. MERCATO NAZIONALE E ESTERO MARCHIO Nazionale (notificato alla Commissione) Disciplinari nazionali • Vitellone ai cereali • Vitello latte e cereali • Suino pesante ? • Suino leggero ? • Carne di bufala mediterranea ? • Carne di Fassona Piemontese ? Disciplinari nazionali per la trasformazione In discussione: Olio Extra vergine Oliva?? Altre proposte … •Birra •Pasta/farine •Conserve pomodoro •Marmellate, ecc… MERCATO LOCALE, MERCATO NAZIONALE MERCATO NAZIONALE MERCATO LOCALE REGIONALE E NAZIONALE E ESTERO E ESTERO E REGIONALE MARCHIO SQN (1) (in via di definizione) MARCHIO SQN (1) Eventuali MARCHI REGIONALI conformi al SQN TR 86 Contatti Regione del Veneto Sezione Competitività Sistemi Agroalimentari Via Torino, 110 – 30172 Mestre-Venezia (VE) Tel. 041-2795547 Fax 041-2795575 e-mail: [email protected] web: http://www.regione.veneto.it 87 87 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 Difesa fitosanitaria a basso apporto di prodotti fitosanitari PAN (art 18,19,20,21 D.L 150/12) Agricoltura biologica • Difesa fitosanitaria delle colture attraverso – – – – un alto livello di biodiversità creazione e il mantenimento di infrastrutture ecologiche salvaguardia degli organismi utili per il controllo delle specie nocive. impiego di sostanze attive non chimiche elencate nell’Allegato II del Regolamento CE n. 889/2008, e solo in caso di un dimostrato grave rischio per la coltura. Le aziende devono Rispettare quanto previsto dal Regolamento ed eventuali indicazioni regionali 88 D. L. 14 agosto 2012, n. 150 PAN Sanzioni e allegati (art 24 D.L 150/12) • Sanzioni da 500 euro (mancato controllo funzionale irroratrice) a 100.000 euro (trattamento aereo non autorizzato). • Allegati al PAN -I: parte A obiettivi formativi parte B modalità di elaborazione dati parte C criteri di sospensione e revoca abilitazioni -II: componenti delle attrezzature per distribuzione dei PF…. -III: requisiti dei Centri prova -IV:contenuti corso formazione per i tecnici macchine irroratrici -V: specie ed habitat di interesse comunitario legate agli ambienti acquatici -VI: stoccaggio prodotti fitosanitari -VII: Indicatori di rischio 89 Decreto n. 150: scadenze operative Date Documenti 26 novembre 2012 (feb. 2013!) •Recepimento del PAN con decreto •Limitazione PF lungo strade e ferrovie •Divieto trattamenti alberature stradali in fioritura •Obbligo di segnalazione trattamento luoghi pubblici 30 aprile 2013 26 novembre 2013 •Presentazione programmi regionali di Difesa integrata al Ministero •Attivazione da parte della regione del sistema di formazione •Pubblicazione PF per uso non professionale •Attivazione Piano Regionale per le Azioni di informazione e vendita on line Dicembre 2013 (12 mesi Pan) 1 gennaio 2014 30 giugno 2014 26 novembre 2014 •Obbligatoria la difesa integrata per utilizzatori professionali •Attivazione piani ministeriali per la tutela acque •Pubblicazione documento per le misure di mitigazione •Scadenza controllo irroratrici contoterzisti 26 novembre 2015 •Abilitazione del certificato di consulente •Abilitazione del certificato di vendita •Abilitazione del certificato di acquisto e utilizzo dei PF •Obbligo registrazione di tutti PF venduti ad utilizzatori professionali 26 novembre 2016 1 gennaio 2016 31 dicembre 2016 •Scadenza controllo irroratrici •Attivazione piani regionali per tutela acqua •Presentazione da parte della Regione sui risultati conseguiti 90 • Disciplinari produzione integrata – Asparago – radicchio Disciplinari di difesa e tecnica agronomica per la produzione integrata. Sintesi per coltura dei vincoli applicativi – anno 2014 RADICCHIO Cichorium intybus. fam. Compositae DISPOSIZIONI OBBLIGATORIE VINCOLI Vincoli generali •Non è ammesso l’impiego di organismi geneticamente modificati (OGM) •Rispetto della Direttiva nitrati nelle zone soggette (regione.veneto.it/agricoltura-foreste/agricoltura/direttiva nitrati) •Analisi del terreno al primo anno di attività, da ripetere ogni 5 anni, per area omogenea (esonerate superfici inferiori ai 1000 mq); •Predisposizione piano di concimazione per ciclo colturale, rispettando i quantitativi massimi di elementi fertilizzanti (organici + inorganici) individuati dal programma AGRELANWEB o dalla scheda di concimazione standard (All 1, 2) o dal bilancio colturale ∆. Gli apporti di macroelementi, con qualsiasi sistema (fertirrigazione, concimazione fogliare, ecc.) e di qualsiasi natura (organica ed inorganica), vanno sommati tra loro, sulla base dei valori analitici o quanto riportato nella parte generale ∆ e rientrano nel tetto massimo indicato dal piano di concimazione. •Rotazione: in aziende dove l’orticoltura costituisce l’attività o il reddito prevalente è ammesso un ristoppio e a seguire almeno un anno con colture non appartenenti alla famiglia delle composite. Nelle aziende dove l’orticoltura è secondaria come reddito o attività è vietato il ristoppio. •Redazione di un piano di irrigazione ∆ o gestione delle irrigazioni secondo il programma informatizzato “Irriframe”, oppure registrare su apposite “schede irrigue” date e volumi di irrigazione ∆ e piogge. •Vietato l’impiego dei fanghi di depurazione ad eccezione di quelli di esclusiva provenienza agroalimentare •Piano di concimazione integrativo nel caso di spianamento o scasso ∆ •Adozione del registro dei trattamenti, registrazione delle concimazioni ed irrigazioni effettuate •Nelle difesa (Tab 1) è ammesso l’uso delle sole sostanze attive indicate nella colonna “Sostanze attive e ausiliari” delle “Linee tecniche di difesa integrata” e obbligatorio il rispetto di quanto indicato nelle “Limitazioni d’uso”.∆, •Nel diserbo (Tab. 2) rispetto di quanto indicato nelle colonne “Epoca impiego, sostanze attive e dosi” delle LTDI •Obbligo di dare la preferenza alle formulazioni Xi o Nc quando della stessa sostanza attiva esistano formulazioni T o T+ o formulazioni con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull’uomo (R40, R63, R68). •Ammessi solo i fitoregolatori elencati nelle Linee tecniche difesa integrata •Manutenzione aziendale, annuale, delle macchine distributrici di prodotti fitosanitari con registrazione delle verifiche e delle eventuali parti sostituite o riparate •Revisione periodica, almeno ogni 5 anni delle macchine distributrici di PF presso Centri Prova Autorizzati dalle92 autorità competenti. Vincoli nella fase di impianto /trapianti/semina Vincoli fase di coltivazione Vincoli fase di raccolta e post raccolta •Le piantine da vivaio per i trapianti, devono essere accompagnate dal passaporto e dal documento di commercializzazione che riporta l’indicazione “Qualità CE” •Obbligatoria la concia del seme di produzione aziendale •Apporto massimo di 30 kg di azoto per i concimi organo-minerali o organici in pre semina/pre trapianto. Per gli ammendanti organici non superare il tetto massimo azotato previsto per cicli/coltura. •Rispetto della densità massima: Chioggia e variegato di Lusia, 10 piante/mq (12 p/mq limitatamente alla produzione primaverile), rosso di Verona, 15 p/mq, rosso Treviso e variegato Castelfranco, 8 p/mq. •Non sono ammessi fitoregolatori dopo la semina o trapianto •Frazionare in almeno due interventi la quota azotata se superiore a 100 kg/ha;. i concimi a lenta cessione possono essere distribuiti senza vincoli di frazionamento; •Per il fosforo e il potassio la dose definita può essere superata nel caso di impiego di fertilizzanti organici, purché nel rispetto del limite dell’azoto •Vanno rispettati i seguenti volumi massimi per intervento irriguo e per ettaro: terreno sciolto 350 mc/ha(35 mm); terreno medio impasto 450 mc/ha (45 mm); terreno argilloso 550 mc/ha (55mm). •Identificazione del prodotto (lotto) in tutte le fasi, dalla raccolta alla commercializzazione, per permetterne la rintracciabilità •Dopo la raccolta è vietato qualsiasi intervento di difesa con prodotti chimici 93 All. 1: scheda concimazione standard tipologia Chioggia e variegato di Lusia Riduzione rispetto alla dose standard, in kg/ha (barrare le opzioni adottate) Azoto N Fosfor o P2O5 Potass io K2O 20 kg per produzioni inferiori a 18 t/ha 20 kg in caso di elevata dotazione di sostanza organica 20 kg in caso di letamazione coltura precedente Apporto per una produzione normale di 18-22 t/ha Dose standard 120 kg/ha Aumento rispetto alla dose standard, in Kg/ha (barrare le opzioni adottate) 20 kg/ha per produzioni superiori a 22 t/ha 20 kg in caso di scarsa dotazione di sostanza organica 20 kg in caso di precipitazioni superiori a 300 mm nel periodo ottobre-febbraio. Incremento max 30 kg/ha 20 kg per produzioni inferiori a 18 t/ha Dose standard normale dotazione 80 kg/ha Dose standard scarsa dotazione 120 kg/ha Dose standard elevata dotazione 50 kg/ha 20 kg per produzioni superiori a 18 t/ha □ 30 kg per produzioni inferiori a 18 t/ha Dose standard normale dotazione 150 kg/ha Dose standard scarsa dotazione 200 kg/ha Dose standard elevata dotazione 100 kg/ha 30 kg per produzioni superiori a 22 t/ha Dall’analisi del terreno e dai valori di dotazione di riferimento ∆ per sostanza organica, potassio e fosforo si individua la “classe” di dotazione All. 2: scheda concimazione standard tipologia Treviso (precoce e tardivo), Castelfranco, Verona Riduzione rispetto alla dose standard, in kg/ha (barrare le opzioni adottate) Apporto per una produzione normale di 7-10 t/ha Aumento rispetto alla dose standard, in Kg/ha (barrare le opzioni adottate) Azoto N 30 kg per produzioni inferiori a 7 t/ha 20 kg in caso di elevata dotazione di sostanza organica 20 kg se segue patata Fosfor o P2O5 15 kg per produzioni inferiori a 7 t/ha 30 kg con elevata dotazione del terreno Dose standard normale dotazione 80 kg/ha Dose standard scarsa dotazione 110 kg/ha Dose standard elevata dotazione 50 kg/ha 15 kg per produzioni superiori a 10 t/ha 30 kg per produzioni inferiori a 7 t/ha Dose standard normale dotazione 140 kg/ha Dose standard scarsa dotazione 180 kg/ha Dose standard elevata dotazione 10 kg/ha 30 kg per produzioni superiori a 10 t/ha Potassi o K2O Dose standard 100 kg/ha 30 kg/ha per produzioni superiori a 10 t/ha 20 kg in caso di scarsa dotazione di sostanza organica 20 kg in caso di precipitazioni superiori a 300 mm durante il periodo di coltivazione. Incremento max 40 kg/ha Dall’analisi del terreno e dai valori di dotazione di riferimento ∆ per sostanza organica, potassio e fosforo si individua la “classe” di dotazione RADICCHIO - Cichorium intybus Radicchio rosso di Chioggia, R. variegato di Lusia, R. variegato di Castelfranco, R. rosso di Verona, R. rosso di Treviso DIFESA INTEGRATA SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI AVVERSITA' CRITERI D’INTERVENTO CAR ENZ A GIOR NI LIMITAZIONI D'USO CRITTOGAME Alternaria Alternaria porrii f.sp. cichorii Difesa chimica: - obbligatoria la concia delle sementi nel caso di utilizzo di seme aziendale, con prodotti autorizzati. Prodotti rameici 3/20 Cercosporiosi Cercospora longissima Difesa chimica: - alla comparsa dei primi sintomi Prodotti rameici 3/20 Oidio Erysiphe cichoracearum Difesa chimica: - comparsa primi sintomi Zolfo Azoxystrobin (1) 5 7 (1) Tra Azoxystrobin e Pyraclostrobin max 2 interventi all’anno indip. dall’avversità. Non ammesso in serra Botrite Botrytis cinerea Difesa chimica: - intervenire durante le prime fasi vegetative alla base delle piante (1) 21 3 (1) Pyraclostrobin, max 1 inter. anno (2) Max 2 interventi all’anno, indip. dall’avversità Boscalid + Piraclostrobin Fenexamid (2) 95 RADICCHIO - Cichorium intybus Radicchio rosso di Chioggia, R. variegato di Lusia, R. variegato di Castelfranco, R. rosso di Verona, R. rosso di Treviso DIFESA INTEGRATA (---- inserimenti x 2014) Sclerotinia Sclerotinia minor Interventi agronomici: - aerare serre e tunnel; limitare le irrigazioni ed evitare ristagni idrici; eliminare le piante ammalate; Difesa chimica: - intervenire durante le prime fasi vegetative alla base delle piante Coniothyrium minitans (1) Trichoderma harzianum Trichoderma spp Bacillus subtilis Bacillus amyloliquefaciens Tolclofos metil (2) Boscalid + Pyraclostrobin (3) Fenexamid (4) Cyprodinil + Fludioxonil (5) nr nr nr 3 3 30 21 3 14 Contro questa avversità, max 2 interventi per ciclo, 3 per cicli lunghi con prodotti chimici (1) Impiego sul terreno in assenza di coltura. (2) Max. 1 intervento per ciclo (3) Pyraclostrobin, max 1 inter. anno (4) Fenexamid, vedi nota sopra (5) Max 3 interventi all’anno * indipendentemente dall’avversità Tracheopitiosi Pythium tracheiphilium, Interventi agronomici: - ampie rotazioni - irrigazioni equilibrate Trichoderma asperellum Propamocarb + Fosetil Al (1) Propamocarb (1) nr 20 20 (1) Ammesso in semenzaio e contenitori alveolari BATTERIOSI Erwinia carotovora Pseudomonas cichorii Interventi agronomici - ampie rotazioni (4 anni) - concimazione azotate equilibrate - non utilizzare acque “ferme” o contenenti residui organici Prodotti rameici 3/20 96 DIFESA INTEGRATA DEL RADICCHIO AVVERSITA' CRITERI D’INTERVENTO SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI CARENZA GIORNI LIMITAZIONI D'USO FITOFAGI Afidi Myzus persicae, Uroleucon sonchi, Acyrthosiphon lactucae Difesa chimica: - intervenire solo in caso di necessità, con 4-6 individui per foglia Beauveria bassiana Piretrine pure Imidacloprid (1) (2) Thiametoxan (1) (3) Acetamiprid (1) (5) Imidacloprid + Ciflutrin (4) Ciflutrin (4) ????? Deltametrina (4) Lambda-cialotrina (4) Zeta-cipermetrina (4) Spirotetramat (6) nr 2 7 7 3/7 7 3 3/7 14 14 7 (1) Con neonicotinoidi max 1 intervento per ciclo, max 3 all’anno, indip. dall’avversità (2) Da solo max 1 intervento all’anno * (3) Max 3 interventi all’anno * (4) Con piretroidi massimo 2 interventi per ciclo *. Con Deltametrina max 3 interventi all’anno (5) Tempo di carenza: 3 gg coltura protetta; 7 gg pieno campo. Max 2 interventi all’anno. (6) Max 2 interventi all’anno. Tripidi Thrips tabaci Frankliniella occidentalis Difesa chimica: - intervenire con presenza accertata Spinosad (1) Acrinatrina (2) (4) Lambdacialotrina (2) Abamectina (3) 3 14 14 14 (1) Max 3 interventi all’anno * (2) Piretroidi, vedi nota sopra (3) Max 2 interventi per ciclo colturale * (4) No in coltura protetta * indipendentemente dall’avversità Ragno rosso Tetranycus urticae Difesa chimica Soglia: 4 individui per foglia fino alla VIIIa foglia. Beauveria bassiana Acrinatrina (1) nr 14 (1) No in coltura protetta Miridi Lygus rugulipennis Difesa chimica Soglia: presenza Etofenprox (1) 7 (1) Max 1 intervento per ciclo colturale, indip. dall’avversità 97 DIFESA INTEGRATA DEL RADICCHIO Nottue Agrotis segetum, Autographa gamma, Heliothis armigera Spodoptera spp Piralide Udea ferrugalis Interventi agronomici -monitorare le popolazioni con trappole a feromoni Difesa chimica: - intervenire nelle prime fasi di infestazione Soglia: 5% di piante colpite Piralide Ostrinia nubilalis Bacillus thuringiensis Piretrine naturali Deltametrina (1) Lambdacialotrina (1) Zetacipermetrina (1) Etofenprox (2) Spinosad (3) Indoxacarb (4) Emamectina (5) Clorantraniliprole (6) 3 2 3 14 14 7 3 3 3 3 (1) Piretroidi, vedi nota sopra (2) Max 1 intervento per ciclo * (3) Max. 3 interventi all’anno * (4) Max 3 interventi all’anno * (5) Max 2 interventi all’anno * (6) Max 2 interventi all’anno * indipendentemente dall’avversità Emamectina (1) 3 (1) Max 2 interventi all’anno indip. dall’avversità Liriomyza Liriomyza huidobrensis, Liriomyza trifolii Interventi agronomici - utilizzare trappole cromotropiche in serra Azadiractina Spinosad (1) Abamectina (2) 3 3 14 Lumache e limacce Helix spp., Limax spp. Difesa chimica: - solo in caso generalizzata Metaldeide esca Fosfato Ferrico 20 nr Lambdacialotrina (1) nr (1) Localizzato; non rientra nel limite dei piretroidi. No in serra Thiametoxam (1) 7 (1) Da effettuarsi prima del trapianto. Non entra nel cumulo dei neonicotinoidi di infestazione Elateridi Agriotes spp Afidi Elateridi Difesa chimica: - immersione delle piantine prima del trapianto Al massimo 1 intervento all'anno contro questa avversità (1) Max 3 interventi all’anno * (2) Max 2 interventi per ciclo * * indipendentemente dall’avversità 98 DISERBO DEL RADICCHIO IN PIENO CAMPO INFESTANTI SOSTANZE ATTIVE (% su f.c.) DOSE Kg o l/ha CARENZ A GIORNI Graminacee e Dicotiledoni Glifosate (30,4) 1,5 - 3 nr solo preparazione letti di semina o di trapianto. Pre semina Pre trapianto Graminacee e Dicotiledoni Benfluralin (19,2) Propizamide (80) (1) Pendimethalin (38,72) 6,5 1,25 – 1,75 1 – 1,5 nr nr nr (1) Anche post semina. Per indicazioni più precise relative alle epoche di impiego, vedi etichetta. Pre o post trapianto Graminacee e Dicotiledoni Clorprofam (40,8) 2 nr il terreno al momento dell'applicazione deve essere umido oppure è indispensabile praticare un'abbondante irrigazione entro 2-3 giorni Ciclossidim (10,9) Quizalofop P etile (5,0) Quizalofop etile isomero D (4,93) Propaquizafop (9,7) 2-3 1 - 1,5 1 – 1,5 0,8 – 1,2 30 15/60 60 15 per migliorare l'azione miscelare con bagnante. EPOCA D'IMPIEGO Pre semina Pre trapianto Post emergenza Graminacee NOTE 99 Disciplinari di difesa e tecnica agronomica per la produzione integrata. Sintesi per coltura dei vincoli applicativi – anno 201 ASPARAGO Asparagus officinalis. fam. Liliaceae DISPOSIZIONI OBBLIGATORIE VINCOLI Vincoli generali •Non è ammesso l’impiego di organismi geneticamente modificati (OGM) •Rispetto della Direttiva nitrati nelle zone soggette (regione.veneto.it/agricoltura-foreste/agricoltura/direttiva nitrati) •Analisi del terreno al primo anno di attività, da ripetere ogni 5 anni, per area omogenea (esonerate superfici inferiori ai 1000 mq); •Predisposizione piano di concimazione per ciclo colturale, rispettando i quantitativi massimi di elementi fertilizzanti (organici + inorganici) individuati dal programma AGRELANWEB o dalla scheda di concimazione standard (All 1). Gli apporti di macroelementi, con qualsiasi sistema (fertirrigazione, concimazione fogliare, ecc.) e di qualsiasi natura (organica ed inorganica), vanno sommati tra loro, sulla base dei valori analitici o quanto riportato nella parte generale ∆ e rientrano nel tetto massimo indicato dal piano di concimazione. •Rotazione: la coltura non deve succedere a se stessa o altre liliacee non prima di tre anni; vietato l’impianto dopo patata, erba medica, carota e barbabietola da zucchero per evitare infezioni da Rhizoctonia violacea •Redazione di un piano di irrigazione ∆ o gestione delle irrigazioni secondo il programma informatizzato “Irriframe”, oppure registrare su apposite “schede irrigue” date e volumi di irrigazione ∆ e piogge. •Vietato l’impiego dei fanghi di depurazione ad eccezione di quelli di esclusiva provenienza agroalimentare. •Piano di concimazione integrativo nel caso di spianamento o scasso ∆ •Adozione del registro dei trattamenti, registrazione delle concimazioni ed irrigazioni effettuate •Nelle difesa (Tab 1) è ammesso l’uso delle sole sostanze attive indicate nella colonna “Sostanze attive e ausiliari” delle “Linee tecniche di difesa integrata” e obbligatorio il rispetto di quanto indicato nelle “Limitazioni d’uso”.∆, •Nel diserbo (Tab. 2) rispetto di quanto indicato nelle colonne “Epoca impiego, sostanze attive e dosi” delle LTDI •Obbligo di dare la preferenza alle formulazioni Xi o Nc quando della stessa sostanza attiva esistano formulazioni T o T+ o formulazioni con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull’uomo (R40, R63, R68). •Ammessi solo i fitoregolatori elencati nelle Linee tecniche difesa integrata •Manutenzione aziendale, annuale, delle macchine distributrici di prodotti fitosanitari con registrazione delle verifiche e delle eventuali parti sostituite o riparate •Revisione periodica, almeno ogni 5 anni delle macchine distributrici di PF presso Centri Prova Autorizzati dalle autorità competenti. Vincoli nella fase di impianto /trapianti/semina Vincoli fase di coltivazione Vincoli fase di raccolta e post raccolta •Impiego di piantine/zampe certificate secondo la legislazione vigente. Obbligatoria concia delle sementi o delle zampe di produzione aziendale, prima dell’impianto •In pre impianto, apporto massimo di 30 kg di azoto per i concimi organo-minerali o organici mentre per gli ammendanti organici non superare il tetto massimo azotato di 200 kg/ha •Nuovi impianti: non superare la densità di 20.000 piante/ha per asparago bianco e 26.000 piante/ha per asparago verde •Frazionare in almeno due interventi la quota azotata se superiore a 100 kg/ha;. i concimi a lenta cessione possono essere distribuiti senza vincoli di frazionamento; •Per il fosforo e il potassio la dose definita può essere superata nel caso di impiego di fertilizzanti organici, purché nel rispetto del limite dell’azoto •Vanno rispettati i seguenti volumi massimi per intervento irriguo e per ettaro: terreno sciolto 350 mc/ha(35 mm); terreno medio impasto 450 mc/ha (45 mm); terreno argilloso 550 mc/ha (55mm). •Identificazione del prodotto (lotto) in tutte le fasi, dalla raccolta alla commercializzazione, per permetterne la rintracciabilità All. 1. scheda concimazione standard Asparago Riduzioni rispetto alla dose standard, in kg/ha (barrare le opzioni adottate) Azoto N Fosfor o P2O5 Potass io K2O 25 kg per produzioni inferiori a 7 t/ha 20 kg in caso di elevata dotazione di sostanza organica 20 kg in caso di letamazione coltura precedente Apporto per una produzione normale di 7-9 t/ha Dose standard 180 kg/ha Aumenti rispetto alla dose standard, in Kg/ha (barrare le opzioni adottate) 25 kg/ha per produzioni superiori a 9 t/ha 20 kg in caso di scarsa dotazione di sostanza organica 20 kg in caso di precipitazioni superiori a 300 mm nel periodo ottobre-febbraio. Incremento max 40 kg/ha 15 kg per produzioni inferiori a 7 t/ha Dose standard normale dotazione 60 kg/ha Dose standard scarsa dotazione 100 kg/ha Dose standard elevata dotazione 30 kg/ha 15 kg per produzioni superiori a 9 t/ha 30 kg per produzioni inferiori a 7 t/ha Dose standard normale dotazione 160 kg/ha Dose standard scarsa dotazione 200 kg/ha Dose standard elevata dotazione 120 kg/ha 30 kg per produzioni superiori a 9 t/ha Dall’analisi del terreno e dai valori di dotazione di riferimento ∆ per sostanza organica, potassio e fosforo si individua la “classe” di dotazione ASPARAGO – Asparagus officinalis DIFESA INTEGRATA CRITERI D’INTERVENTO AVVERSITA' SOSTANZE ATTIVE E AUSILIARI CARENZ A GIORNI LIMITAZIONI D'USO CRITTOGAME Ruggine Puccinia asparagi Difesa chimica: -trattamenti solo dopo la raccolta Prodotti rameici Difenoconazolo (1) Tebuconazolo (1) (2) Ciproconazolo (1) (2) Azoxystrobin (3) Boscalid + Pyraclostrobin (3) 3/20 7 nr nr nr 120 (1) Con IBE max 3 interventi all’anno * (2) Solo formulati non Xn (3) Con strobilurine max. 2 interventi all’anno * Stemfiliosi Stemphylium vesicarium Interventi agronomici: in autunno asportazione o bruciatura delle stoppie e lavorazione del suolo, al fine di abbassare il potenziale d'innocuo Difesa chimica: - trattamenti solo dopo la raccolta Difenoconazolo (1) Tebuconazolo (1) (3) Azoxystrobin (2) Boscalid + Pyraclostrobin (2) 7 nr nr 120 (1) Con IBE max 3 interventi all’anno * (2) Con strobilurine max. 2 interventi all’anno * (3) solo formulati non Xn Fusariosi Fusarium spp Difesa chimica: per i nuovi impianti, concia delle zampe o sementi con prodotti registrati Mal vinato Rhizoctonia violacea Interventi agronomici: in presenza di focolai di malattia raccogliere e distruggere tempestivamente le piante malate VIROSI - AV1, AV2 Non sono previsti interventi FITOFAGI Mosca grigia Delia platura Difesa chimica: - intervenire a 15 giorni dalla presumibile epoca di inizio dell'emergenza dei turioni, nelle zone colpite precedentemente Teflutrin (1) Deltametrina (2) Criocere Crioceris asparagi, C. duodecimpunctata Danni generalmente limitati. Spinosad (1) Ipopta Hypopta caestrum Interventi agronomici: attacchi su aree limitate; raccogliere e distruggere i bozzoli delle crisalidi che fuoriescono dal terreno da giugno a metà di luglio Afide Brachycorynella asparagi Difesa chimica: ammessa solo su impianti in allevamento * indipendentemente dall’avversità EPOCA D'IMPIEGO INFESTANTI Pre Trapianto, Pre emergenza dei turioni e/o Post Raccolta Dicotiledoni, Graminacee Annuali e Perenni Pre emergenza dei turioni Graminacee e Dicotiledoni Graminacee nr 3 7 Piretrine pure (1) Max 1 intervento anno, localizzato lungo la fila in pre-emergenza. No in serra. (2) Verificare la specifica registrazione del formulato commerciale (1) Massimo 3 interventi all’anno 2 DISERBO DELL'ASPARAGO SOSTANZE ATTIVE (% su f.c.) DOSE Kg o l/ha CARENZA GIORNI Glifosate (30,4) 1,5 - 3 nr Metribuzin (35) Oxadiazon (34,86) (1) 0,4 - 0,7 1,5 60 nr Propaquizafop (9,7) Cicloxydim (10,9) 0,8 – 1,2 1,5 – 2,5 30 20 Oxadiazon (34,1) (1) 1,5 nr Piridate (45) 0,5 - 2 Metribuzin (35) Dicamba (21,2) (1) Pendimetalin (38,72) (2) Oxadiazon (34,86) 0,4 - 0,7 0,2 - 0,5 2,5 1,5 NOTE (1)dal 3° anno di impianto dopo aver effettuato la rincalzatura Post raccolta Dicotiledoni e Graminacee Post raccolta Pre ricaccio Dosaggio in funzione dello stadio di sviluppo delle infestanti Dicotiledoni Dicotiledoni (1) dal 3 anno di impianto 60 20 60 nr E' opportuno alternare i prodotti nella fase di pre ricaccio per evitare che si selezionino specifiche malerbe (1) specifico per villucchio (2) da utilizzare solo dopo la rottura dell'asparagiaia Prodotti fitosanitari Nuove registrazioni Estensioni Revoche NEONICOTINOIDI – Regolamento n. 485/2013 Regolamento UE n. 485/2013 – colture attrattive per le api Colture attrattive per le api Colture non attrattive Arboree Melo, Pero Pesco, susino, ciliegio, albicocco, mandorlo Olivo, Vite, Kaki Arancio, cementino, mandarino, limone Orticole Solanacee Pomodoro, Melanzana, Peperone ? Peperoncino (capsicuum annuum) Patata Cucurbitacee Cetriolo, Cocomero, Zucchino, Zucca Melone ? Leguminose (tutte) Fagioli, Piselli Piccoli frutti More, Mirtilli, Ribes, Uva spina, Lampone, Fragola Estensive Mais, soia, girasole, colza, erba medica Barbabietola, Tabacco Altre colture non attrattive: Carciofo, Cavoli, Colture raccolte prima della fioritura: lattughe e simili 105 NEONICOTINOIDI - Imidacloprid DECRETO 30 settembre 2013 – nuove etichette Imidacloprid – CONFIDOR SL, Bayer Colture NELL’INTESTAZIONE Vecchia etichetta Non trattare né in fioritura né 10 giorni prima Nuova etichetta Trattare esclusivamente in postfioritura Pomodoro, Melanzana, Peperone Melone, Cocomero, Cetriolo, Zucchino Lattughe e simili Fagiolo e fagiolino Cavolfiore e Broccolo Patata Carciofo Fragola Tabacco Erba medica Serra e pieno campo INVARIATO Serra e pieno campo Solo coltivazioni in serra. Serra e pieno campo Serra e pieno campo Serra e pieno campo Trattare subito dopo lo sfalcio INVARIATO Escluse INVARIATO ? INVARIATO ? INVARIATO ? Solo coltivazioni in serra INVARIATO ? Trattare subito dopo l’ultimo sfalcio Floricole ed ornamentali Pieno campo Serra Pieno campo: ornamentali non da fiore Serra INVARIATO ? Fruttiferi, Vite (vivaio) Serra e pieno campo Stessa impostazione per CONFIDOR 200 O-TEQ. Inoltre escluse erbe fresche e piselli. 106 Prodotti fitosanitari: nuove registrazioni, estensioni, revoche : aggiornamento al 15 dicembre 2013 Fungicidi Sostanza attiva e prodotto fitosanitario e data autorizzazione Caratteristiche Colture orticole autorizzate Carenza Classe Limitazioni Fosetil alluminio + cimoxanil + rame (Vitene triplo R – Sipcam) -30 aprile 2013- Fungicida indicato per il controllo delle peronosporacee con attività citotropica, sistemica e di contatto Pomodoro, patata, lattughe, indivia, scarola 15 g. lattughe e spinacio 20 g pomod patata XI / N Tempo di rientro Non miscelare a concimi azotati Fluopyram + Tebuconazolo Luna experience – Bayer 11 novem. 2013 Fungicida in sospen. concentrata per il controllo di ruggini, oidio, monilia , ticchiolatura Vite, melo pero, pesco, nettarino, albicocco, ciliegio e ASPARAGO Su asparago non previsto XN / N Su asparago trattare dopo la raccolta turioni Evitare che le donne in età fertile utilizzano il formulato Num. Max 2 trat/anno Bicarbonato di potassio Karma 85 Certis 13 dicembre 2012 Fungicida in polvere solubile che agisce per contatto . autorizzato in agricoltura biologica Controlla oidio su fragola, zucchino, cetriolo, cetriolino ….ribes, uva spina, lampone 1 giorno --- Non miscelare con rame, concimi solubili Boscalid + Piraclostrobi Signum Basf 6 novembre 2013 Fungicida in granuli idrodispersibili Modifica etichetta con limitazioni per la scarola (cicoria a foglia rossa, radicchio,indivia riccia, pan di zucchero, solo 1 trattamento anno in pieno campo . Controllo botrite e sclerotinia 21 giorni N Solo 1 trattamento anno 107 Fungicidi Sostanza attiva e prodotto fitosanitario e data autorizzazione Caratteristiche Colture orticole autorizzate Carenza Classe Limitazioni Pyraclostrobin + dimetomorf Cabrio Duo Basf 4 ottobre 2013 Fungicida in concen. emulsionabile Estensione per oidio su cetriolo e cetriolino e zucchino (in serra) e melanzana in pieno campo e serra 3 giorni XN / N Fascia di rispetto di 5 metri per tutte le colture in pieno campo. Azoxystrobin + difenoconazolo Ortiva Top Syngenta Fungicida in sospensione concentrata Estensione su pomodoro contro peronospora, alternaria, cladosporiosi e oidio sia in pieno campo e serra, su lattughe in pieno campo contro bremia e oidio 7 giorni XN / N Non applicare su suoli alcalini Fascia dai corpi idrici di 5 metri su lattughe e pomodoro. 10 su altre orticole Max 3 trattamenti a 7-10 giorni Fluopicolide + propamocarb Volare Bayer 3 settembre 2013 Fungicida in sospen. concentrata x il controllo della bremia e peronospora Estensione su melone cocomero e zucca per il controllo di peronospora e lattughe e altre insalate( con esclusione della cicoria pan di zucchero e assimilabili per il controllo della bremia. 3 giorni su melone , cocomero e zuccca 7 su lattughe N Vietato impiego su suoli con + di 80% di sabbia 108 Fungicidi Sostanza attiva e prodotto fitosanitario e data autorizzazione Caratteristiche Colture orticole autorizzate Carenza Classe Limitazioni Penthiopyrad Fontelis Du Pont 11 luglio 2013 Fungicida per il controllo di botrite e sclerotinia Registrato su : pomodoro, melanzana, cetriolo e zucchino in coltura protetta e piano campo 3 giorni N Max 1 trattamento anno Fascia di rispetto di 1,5 metri Non applicare su suoli con sabbia > all’80% Quinoxyfen + miclobutanil Arius system plus Dow 22 marzo 2013 Fungicida ad azione preventiva ed endoterapica per il controllo dell’oidio Estensione su melone, anguria e zucca 7 giorni XI / N Max 3 trattamenti e non più di 2 consegutivi Tempo di rientro 24 ore Tiofanate metil Enovit Metil FLO Sipcam 8 gennaio 2013 Fungicida sistemico per il controllo del fusarium Estensione impiego su pomodoro, melanzana, melone, cocomero x utilizzo in fertirrigazione e su pisello e fagiolo 3 giorni XN 10 metri dai corpi idrici per ortaggi a frutto Mancozeb Vari formulati fungicida Revocato su alcune colture , limitato il numero di trattamento anno e previsto fasci di rispetto 3 metri di fascia per le orticole registrate 109 Insetticidi Sostanza attiva e prodotto fitosanitario Caratteristiche Colture orticole autorizzate Carenza Classe Chlorantraniliprole Altacor -Du Pont 10/05/2013 Granuli idrodispersibili Agisce per ingestione Trattare fase di ovo deposizione o primissime erosioni Estensione su lattughe e altre insalate –comprese brassicacespinaci e simili, erbe fresche, pieno campo e protetta contro spodoptera, autografa, armigera. Estensione su carota e ravanello in pieno campo per spodoptera, gamma, psila rosea 3 g lattughe 21 carota e ravanello N No fioritura. Fascia corpi idrici: 10 m lattuga, 5 m pomodoro, 10-12 carote Acqua tra i 5 e 10 hl Chlorantraniliprole Coragen -Du Pont 20/maggio 2013 Sospe.concentrata Agisce per ingestione Intervento durante l’ovideposizione prima della schiusa uova Estensione su patata per il controllo della tignola della patata. 14 giorni N No fioritura max 2 anno Zeta-cipermetrina Crodix GEO Bayer 23 ottobre 2013 Insetticida granulare che agisce per contatto e ingestione Localizzato alla semina o trapianto su numerose orticole ed estensive. Controlla elateridi, nottue, diabrotica Da 3 g. per cetriolo a 60 nel mais N Lambda –cialotrina Ercole – Sipcam 1 ottobre 2013 Insetticida granulare che agisce per contatto e ingestione Come sopra N Limitazioni Fascia dai corpi idrici di 10 metri per lattughe e simili, cavoli a testa e cavoli infiorescenza 110 Insetticidi Sostanza attiva e prodotto fitosanitario e data autorizzazione Caratteristiche Colture orticole autorizzate Carenza Classe Limitazioni Metaflumizone Alvede Basf 19 aprile 2013 Insetticida in sospen. Concentrata non sistemico agisce per ingestione Estensione su peperone in pieno campo e serra contro nottua , tignola e piralide e su lattughe e simili (escluso scarola) in pieno campo e serra 3 giorni per peperone XI / N Max 2 interventi anno Spirotetramat Movento Bayer 48 SC 25 ottobre 2013 Insetticida sistemico Estensione su pomodoro , melanzana in pieno campo e lattughe e altre insalate in pieno campo e in serra contro gli afidi 7 giorni su lattughe e 3 giorni su pomodoro XI Fascia dai corpi idrici 1 metro per le orticole Max 2 applicazioni anno Bacillus firmus Flocter bayer 30 luglio 2013 Nematocida in polvere per il controllo meloidogine e heterodera Registrato su carota in pieno campo, pomodoro, melanzana, peperone, cetriolo, cetriolino, zucchino, melone, cocomero, zucca in pieno campo e in serra e tabacco Impiego con irrorazione del terreno e irrigazione a goccia Non necessario XI Paecilomyces fumosoroseus Futureco Nofly WP Sumitomo 3 set 2013 Insetticida per il controllo della mosca Bianca in serra Registrato su pomodoro, peperone, melone e zucchino Non miscelare con altri fungicidi 111 Insetticidi Sostanza attiva e prodotto fitosanitario e data autorizzazione Caratteristiche Colture orticole autorizzate Carenza Classe Metossifenozide Intrepid Dow 5 giugno 2013 Insetticida larvicida in sospens. concentrata Estensione su pomodoro, peperone, peperone piccante, melanzana, pepino, in pieno campo e serra contro le nottue Lattughe ed erbe fresche in pieno campo contro nottue Spinaci, spinaci della Nuova Zelanda contro nottue 3 giorni M.C.P Spiromesifen Oberon Bayer 5 febbraio 2013 Insetticida acaricida per il controllo di acari e aleurodidi in serra Estensione su melone, cocomero, zucca. 3 giorni XI / N Iprodione Devguard 500 sc ????? 31 gennaio 2013 Prodotto ad attività nematostatica Registrato per controllo meloidogyne su pomodoro, peperone, melone, cetriolo e cetriolino 3 giorni XN / N Oxyfluorfen Tutti i formulati erbicida Revocato su aglio, cavoli (tutti), cipolla Limitazioni Max 2 trat. In serra Max i tratt. In campo Applicazioni per fertirrigazione Max 6 applicazioni per ciclo 112
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