la TAC Cone Beam

Ortho Professione
Ortho Tribune Italian Edition - Ottobre 2014
Qualità delle immagini diagnostiche e
rischi di esposizione: la TAC Cone Beam
3
Umberto
Garagiola
Umberto Garagiola
L’avanzamento tecnologico dell’imaging diagnostico in medicina e odontoiatria si è sviluppato rapidamente
negli ultimi decenni, fornendo un
enorme beneicio per i pazienti stessi.
L’utilizzo dei raggi X per la radiologia
odontoiatrica è parte integrante in
dagli inizi degli anni ’60, con la prima
esecuzione di radiograie endorali, e
dopo, con l’invenzione di apparecchiature dedicate per eseguire le ortopantomograie.
Tuttavia, queste metodiche permettono solamente la visualizzazione
bidimensionale delle strutture esaminate e hanno comunque delle
limitazioni per chi deve fare misurazioni: ingrandimento, distorsione,
sovrapposizioni delle strutture anatomiche esaminate e false immagini.
Errori d’identiicazione e una ridotta
precisione nelle misurazioni morfologiche o cefalometriche possono
portare a una diagnosi errata, soprattutto in ortognatodonzia.
La radiologia volumetrica è stata
utilizzata in medicina a metà degli
anni ’70 con le prime TAC (Tomograie Assiali Computerizzate). Da allora
molti progressi sono stati compiuti
in termini di qualità delle immagini,
facilità e velocità di esecuzione. Anche la metodica con CT convenzionale (spirale o multislice, MSCT) per lo
studio delle arcate dentarie non può
conigurarsi come “gold standard”
per ovvi motivi di dose al paziente,
molto più alta rispetto a tutte le altre
metodiche impiegate. L’evoluzione
delle TAC volumetriche nel settore
odontoiatrico è iniziata dall’adattamento delle TAC “total body”, cercando di risolvere alcuni problemi fondamentali: l’elevato costo, l’elevato
ingombro, il lungo tempo di scansione e soprattutto il rischio dell’elevata
esposizione ai raggi X.
La TAC Cone Beam (CBCT) rappresenta sicuramente un’importante
innovazione nel campo dei sistemi di
acquisizione tomograici e delle ricostruzioni volumetriche. Inizialmente
applicata in angiograia e in radioterapia, la tecnologia Cone Beam CT ha
trovato negli anni recenti un forte
sviluppo in ambito odontoiatrico.
Specialmente con la messa a punto
di software speciici per la ricostruzione 3D e hardware in grado di gestire la mole di dati da elaborare, ha
permesso una riduzione dei costi di
acquisto delle apparecchiature e una
conseguente maggiore diffusione.
La CBCT applicata al campo dentale
ha dato il via a dei sistemi dedicati,
avendo come risultato un’aumentata
qualità dell’imaging con una notevole riduzione della dose di radiazioni
data al paziente, tale da poterla usare anche nei bambini con particolari patologie. Infatti, la Cone Beam,
a confronto delle TC più moderne,
presenta dosi da 3 a 10 volte inferiori
a parità di volume irradiato. Il sistema CBCT permette la creazione di
immagini su tutti i piani nello spazio
(assiale, coronale, sagittale, obliquo)
nere la ricerca sulla radioprotezione
in medicina, sempre nell’ambito del
Trattato della Comunità europea
dell’energia atomica (EURATOM).
La revisione della letteratura condotta dal progetto SEDENTEXCT riportato da EURATOM – European
Commission, Radiation Protection
172, Cone Beam CT for Dental and Maxillofacial Radiology, Evidence Based
Guidelines, 2012 – include 13 studi
che hanno condotto misurazioni
della dose con CBCT. SEDENTEXCT è
un progetto di ricerca con l’obiettivo
di acquisire informazioni per sviluppare linee guida evidence based che
si occupano di criteri di giustiicazione, ottimizzazione e di riferimento
per gli utenti della CBCT dentale e
maxillofacciale tra cui: odontoiatri e
assistenti, radiologi, tecnici radiologi,
isici medici, produttori e fornitori di
apparecchiature radiologiche.
> pagina 4
o addirittura ricostruzioni seguendo
una linea curva attraverso un processo denominato “Multi Planar Reconstruction” (MPR). Gli apparecchi radiologici Cone Beam emettono fasci
di raggi X che hanno la forma conica,
anziché a ventaglio come gli apparecchi usati per la tomograia computerizzata convenzionale (CT o MSCT).
L’esposizione è a radiazioni pulsate
e permette di acquisire le immagini
base con un’unica rotazione per tutto il FOV ( ield of view) selezionato.
Successivamente, è possibile tramite software elaborare i dati acquisiti
trasformandoli in un unico volume
il cui elemento essenziale è il voxel
(pixel 3D). Più piccolo è il voxel più
è deinita l’immagine Cone Beam.
Da questo volume si possono ricalcolare tutte le immagini volute con
l’orientamento a scelta senza distorsioni; i voxel, infatti, sono isotropici
(di ugual misura nelle tre dimensioni
dello spazio).
L’acquisizione volumetrica, rispetto
a un’acquisizione radiologica convenzionale piana, permette di avere
un’ininita quantità d’informazioni,
in virtù del fatto che viene ottenuto il
volume virtuale della parte anatomica da esaminare. Grazie a questa possibilità, l’odontoiatra, l’ortodontista,
l’otorino-laringoiatra, il chirurgo orale, il chirurgo maxillo-facciale e ogni
altro specialista che lavora in ambito
cranio-facciale, ha la possibilità di
poter interagire in modo virtuale
con le parti anatomiche interessate
per poter trarre tutte le informazioni
necessarie per la diagnosi e la pianiicazione del trattamento. Gli sviluppi
nella diagnostica per immagini che
utilizzano radiazioni ionizzanti portano a implicazioni per la radioprotezione del medico, del personale e del
paziente. L’Unione europea affronta
queste problematiche realizzando alcuni interventi fondamentali come:
mantenere un quadro legislativo
continuamente aggiornato e soste-
Trattare il morso profondo
con iducia.
Innovazioni InvisalignG5 per morso profondo.
“Le innovazioni InvisalignG5 per il trattamento del morso profondo permetteranno ad
ogni medico certiicato di trattare con maggior sicurezza questo tipo di problematica
ortodontica presente in diversi tipi di malocclusioni. Sono previste nuove soluzioni che
consentiranno al clinico di optare per la miglior strategia.”
Dott. Francesco Garino, Ortodontista.
Le Innovazioni InvisalignG5 per morso profondo sono pensate per aiutare i
medici a ottenere migliori risultati clinici nel trattamento del morso profondo
con Invisalign. Le nuove funzioni SmartForce® sono studiate per livellare la
curva di Spee migliorando il controllo dell’intrusione anteriore e dell’estrusione
premolare, in modo da ottenere trattamenti del morso profondo più predicibili.
I Precision Bite Ramp sono pensati per disoccludere i denti posteriori per una
maggiore eficacia del trattamento del morso profondo con Invisalign.
Maggiori informazioni sono disponibili su: invisalign.it
4
Ortho Professione
< pagina 3
L’orientamento di base nella preparazione del documento è stato dato
da direttive pertinenti del Consiglio dell’Unione europea, come la
più aggiornata del 5 dicembre 2013
-2013/59/EURATOM, che stabilisce
norme fondamentali di sicurezza
relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle
radiazioni ionizzanti.
Viene stabilito un appropriato regime di controllo regolamentare
che, per tutte le situazioni di esposizione, riletta un sistema di radioprotezione basato sui principi della
giustiicazione, dell’ottimizzazione
e della limitazione delle dosi:
a) principio della giustiicazione: le
decisioni che introducono una
pratica devono essere giustiicate, nel senso che tali decisioni
devono essere adottate al ine di
garantire che il beneicio derivante dalla pratica per i singoli
individui o per la collettività sia
preponderante rispetto al detrimento sanitario che essa potrebbe causare. Le decisioni che
introducono o modiicano una
via di esposizione e le decisioni
per le situazioni di esposizione
esistenti e di emergenza devono essere giustiicate, nel senso
che devono apportare più beneici che svantaggi (International
Commission Radiation Protection - ICRP 2007);
b) principio dell’ottimizzazione o
ALARA (As Low As Reasonable
Achievable): la radioprotezione
d’individui soggetti a esposizione della popolazione o professionale è ottimizzata allo scopo di
mantenere l’ordine di grandezza
delle dosi individuali, la probabilità dell’esposizione e il numero
d’individui esposti al minimo
ragionevolmente possibile, tenendo conto dello stato attuale
delle conoscenze tecniche e di
fattori economici e sociali. L’ottimizzazione della protezione
d’individui soggetti a esposizione medica si applica all’ordine di
grandezza delle singole dosi ed
è compatibile con il ine medico
dell'esposizione. Questo principio si applica non solo in termini di dose effettiva, ma anche di
dosi equivalenti, come misura
precauzionale destinata a mantenere le incertezze relative al
detrimento sanitario al di sotto
della soglia per le reazioni sui
tessuti;
c) principio della limitazione della
dose: nelle situazioni di esposizione pianiicate, la somma delle
dosi cui è esposto un individuo
non supera i limiti di dose issati
per l’esposizione professionale
o per l’esposizione della popolazione. Le esposizioni mediche
non sono soggette a limitazioni
delle dosi. La dose effettiva deve
essere rapportata alle necessità
ed è grandemente ridotta nelle CBCT di ultima generazione.
Ortho Tribune Italian Edition - Ottobre 2014
La Cone Beam è addirittura da
preferirsi nel confronto con le
tecniche analogiche convenzionali che richiedano almeno due
radiograie, ma risulta superlua
rispetto alla singola radiograia
digitale quando questa sia suficiente a dirimere un quesito diagnostico.
Vantaggi e svantaggi
I vantaggi della CBCT in ambito diagnostico sono sicuramente molti:
valutazione 3D dell’osso alveolare e
strutture anatomiche adiacenti (nervi e vasi) per la pianiicazione del posizionamento degli impianti e miniviti; inclinazione e torque radicolare
reale; posizione tridimensionale degli elementi inclusi e sovrannume-
rari; riassorbimenti radicolari; relazioni dei tessuti molli; dimensione
e posizione della lingua; valutazione
3D delle vie aeree, dell’articolazione
temporo-mandibolare e dei pazienti
ortodontico-chirurgici, sindromici
o con schisi; studio cefalometrico
tridimensionale e delle vertebre cervicali per valutazioni axulogiche e
posturali.
Gli svantaggi, invece, della CBCT in
ambito diagnostico possono essere: una curva d’apprendimento dei
medici, odontoiatri e ortodontisti;
una dotazione informatica adeguata e aggiornata; la paura di un’esposizione del paziente a un dosaggio
di radiazioni eccessive; una troppo
rapida evoluzione tecnologica; il problema d’ingombro della macchina;
la radiazione dispersa. Risulta dificile poter deinire dei reali svantaggi nel confronto con le potenzialità
offerte da questa nuova tecnica di
imaging, tuttavia esistono degli
aspetti gestionali che attualmente
frenano la diffusione di tali apparecchiature. Se escludiamo la TAC
multislice, appare evidente che lo
status radiograico esponga a una
radiazione spropositata rispetto al
risultato diagnostico ottenuto (150
μSv), mentre i dosaggi delle varie
TAC volumetriche appaiono più che
accettabili, soprattutto nella considerazione che da un volume cranico completo è possibile estrarre
l’immagine laterolaterale, l’anteroposteriore, l’assiale e la panoramica. Considerando la sommatoria
di tale irraggiamento con tecnica
analogica, si passano sicuramente
i 60 μSv (CBCT 50-110 μSv, MSCT
2000-3300 μSv) . Si evince, quindi,
che la paura di esporre il paziente a
dosaggi eccessivi sembra non essere
supportata da evidenze scientiiche.
Allo stato attuale della tecnologia
per un paziente ortodontico senza
particolari sospetti malformativi, le
indagini radiologiche che seguono
il principio ALARA dovrebbero prevedere teleradiograia e panoramica
digitali ma, nel caso in cui necessiti
ulteriori o particolari informazioni,
la radiologia volumetrica di tutto il
cranio effettuata con apparecchi di
ultima generazione è senz’altro la
scelta più conveniente in rapporto
al dosaggio.
PREMIAZIONE 2014
“L’articolo scientifico più letto”
Premia l’articolo:
consulta gratuitamente la sezione
Clinical > articoli scientifici
Ogni mese verrà annunciato
l’articolo scientifico più cliccato sulla
piattaforma italiana Dental Tribune
del sito www.dental-tribune.com
Il vincitore di settembre 2014
Utilizzo del laser a diodo associato alla strumentazione
parodontale non chirurgica come trattamento alternativo
e nella gestione di infiammazioni recidive
Autore: M. Roncati
http://www.dental-tribune.com/articles/specialities/general_dentistry/
A fine anno la consegna dei premi
...seguici per scoprire i vincitori e partecipare all’evento