Studio di Ingegneria Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo Dott. Ing. GIANNI Claudio Gino Arezzo, Via Montefalco, 26 - 52100 Impatto Acustico e Vibrazionale - Bonifiche Insonorizzazioni - Certificazioni 81/08 - Sicurezza Aziendale Provincia di Arezzo Comune di Bibbiena Parco delle Foreste Casentinesi Commitente UNIMEX S.r.l. Via Francesco Ferrucci 195/N ‐ Prato (Po) ‐ 59100 Pratica: Procedura di Verifica di Assoggettabilita' a Valutazione di Impatto Ambientale L.R.T. 10 del 10/02/2010 e s.m.i. - D.Lgs. 152 del 03/04/2006 e s.m.i.- Rinnovo di Concessione di Derivazione per la centralina Idroelettrica denominata “La Fabbrichina” in Località PARTINA in Comune di Bibbiena RELAZIONE TECNICA Verifica di assoggettabilità alle procedure di VIA - VAS Il tecnico: Dott. Ing. Claudio Gino GIANNI Collaboratori: Dott. Ing. Lorenzo GIABBANELLI Dott. Ing. Giorgio DE SANCTIS Per. Ind. Gabriele GIANNI Elaborazione Revisioni 13/03/2014 Codice di archiviazione: IDR 13.04 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo VERIFICA DI ASSOGGETTABILITÀ ALLE PROCEDURE DI V.I.A.-V.A.S. RELAZIONE TECNICA La presente Relazione è costituita dai Capitoli e Paragrafi riassunti di seguito: Sommario Verifica di assoggettabilità ..................................................................................................3 Premesse .................................................................................................................................... 3 Riferimenti storici ....................................................................................................................... 4 Inquadramento Generale ........................................................................................................... 5 Progetto Definitivo Eseguito................................................................................................ 6 Sintesi non tecnica del Progetto Definitivo Eseguito ..........................................................8 Analisi Ambientale del Progetto Definitivo ...................................................................... 10 Analisi preliminare di carattere Ambientale ...................................................................... 10 Valutazione di Incidenza; .................................................................................................. 12 Caratteristiche del progetto. .................................................................................................... 14 Dimensioni e/o ambito di riferimento ...................................................................................... 14 Complementarità con altri progetti .......................................................................................... 19 Uso delle risorse naturali .......................................................................................................... 19 Produzione di rifiuti .................................................................................................................. 20 Inquinamento e disturbi ambientali ......................................................................................... 21 Rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e le tecnologie utilizzate ........................ 21 Area vasta di influenza dei progetti. Interferenze con il sistema ambientale. ......................... 21 Descrizione dell’ambiente naturale .......................................................................................... 21 Interferenze sulle componenti abiotiche ................................................................................. 21 Interferenze sulle componenti biotiche ................................................................................... 21 Connessioni ecologiche ............................................................................................................ 22 Descrizione delle misure compensative che si intendono adottare ........................................ 22 VALUTAZIONE DI INCIDENZA ................................................................................... 22 CONCLUSIONI ................................................................................................................23 e ne fanno parte integrante i seguenti allegati: 1) 2) 3) 4) 5) Relazione sull’impatto nella Dinamica Fluviale e sulla Fauna Ittica Valutazione di Incidenza - Allegato G – DPR 357/97 (art. 5, comma 4) Relazione Paesaggistica Integrazione Documentazione fotografica Proposta di modifiche / Integrazioni al disciplinare Pagina 2 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo RELAZIONE TECNICA Verificadiassoggettabilità Premesse La Legge Regionale n. 10 del 12-02-2010 Regione Toscana nello stabilire le norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza, stabilisce che prima di eseguire le dette procedure, l’Amministrazione può richiedere di procedere alla verifica di assoggettabilità, che consente di valutare se un progetto, un piano o programma o una sua modifica possa avere effetti significativi sull’ambiente e quindi debba essere assoggettato alla valutazione ambientale. Inoltre, all’Articolo 43 Comma 6 stabilisce che: “Le domande di rinnovo di autorizzazione o concessione relative all’esercizio di attività per le quali all’epoca del rilascio non sia stata effettuata alcuna valutazione di impatto ambientale e che attualmente rientrino nel campo di applicazione delle norme vigenti in materia di VIA, sono soggette alla procedura di VIA, secondo quanto previsto dalla presente legge. Per le parti di opere o attività non interessate da modifiche, la procedura è finalizzata all’individuazione di eventuali misure idonee ad ottenere la migliore mitigazione possibile degli impatti, tenuto conto anche della sostenibilità economicofinanziaria delle medesime in relazione all’attività esistente. Tali disposizioni non si applicano alle attività soggette ad autorizzazione integrata ambientale (AIA).” Entro il 01 Gennaio 2016 dovrà essere richiesto il rinnovo della concessione idraulica di competenza dell’Amministrazione Provinciale, la norma consente di presentare l’istanza a partire da 24 mesi antecedenti la scadenza stessa, pertanto la domanda può essere inoltrata a partire dal 01 Gennaio 2014. In considerazione delle norme di legge vigenti si accludono alla domanda i documenti necessari alla Valutazione di Assoggettabilità alla Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale per la domanda stessa. Il progetto che occorre esaminare è solo quello relativo al rinnovo della concessione di derivazione idraulica. Gli elementi che costituiscono l’intera centrale di produzione di energia da fonte rinnovabile idroelettrica sono stati approvati ed autorizzati con provvedimento della Giunta Provinciale n° 721 del 30/12/2009, successivamente il progetto è stato oggetto di una Variante Non Sostanziale in corso d’opera per la modifica funzionale delle scalette di risalita, i lavori autorizzati devono ultimarsi entro Settembre 2014. L’intero progetto autorizzato è accluso al provvedimento, tutti i documenti di progetto, comprese le integrazioni richieste in sede di Conferenza di Servizi, sono stati consegnati ai diversi enti coinvolti nel procedimento pertanto tali documenti sono nel seguito richiamati semplicemente ed indifferentemente con “A.U.” o “Autorizzazione Unica”. Pagina 3 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo Nel corso dell’intero procedimento alcuni documenti specialistici individuavano i principali elementi critici nei confronti della sostenibilità ambientale ed all’interno di ciascuno si sono individuate le mitigazioni che consentivano la piena compatibilità. Tali mitigazioni sono state in gran parte eseguite e solo alcune sono in corso di completamento. Di seguito ci limiteremo alla analisi della sola concessione della derivazione. Riferimentistorici La denominazione <Fabbrichina> è stata assegnata con richiesta di concessione con progetto del 1881, il rilascio avvenne con decreto della Regia Prefettura di Arezzo il 5 Luglio 1882 con decorrenza a partire dal 01 Gennaio 1882, regolata dal disciplinare del 2 maggio 1882. La concessione in oggetto decorreva a partire dal l gennaio 1882 per la durata di 30 anni. Rinnovata.con Drec. Prefettizio in data 06/02/1914, a seguito di ristrutturazioni subite dopo la seconda guerra mondiale e domanda del 05/03/1946 di variazioni sostanziali, il completamento delle opere avviene alla fine del 1955. Il rinnovo della concessione viene accordato per 30 anni dal 01 /01/1956 e a partire dal 01/01/1986 per ulteriori 30 anni portando la scadenza della concessione al 01 /01 /2016. Attualmente la concessione è regolata dal disciplinare del 23/02/1998 approvato dall'ufficio del Genio Civile di Arezzo e registrato all'Ufficio del Registro di Arezzo al n° 5381 vol. 54 del 09/07/1998. Con la presentazione del progetto di Rifacimento particolarmente oneroso ai sensi del DM 18 Dicembre 2008, si sono richiesti, autorizzati ed eseguiti interventi di rinnovo integrale dell’intero impianto di produzione (sostituzione della turbina e rifacimento degli ambienti), ma anche di consistenti interventi sulla condotta di derivazione (rifacimento di ampi tratti di canalizzazione e migliormaneto del funzionamento generale dell’intera derivazione). Nell’immagine a fianco estratta dalla cartografia Regionale denominata “277020 Archiano”, la freccia verde evidenzia la posizione del fabbricato che contiene l’impianto idroelettrico di produzione. L’impianto è quindi di rilevante importanza storica, con presenza e funzionamento nel territorio da oltre un secolo. A tale rilevanza si associa il fatto di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile Nel corso della realizzazione dei lavori previsti nella Autorizzazione Unica si è verificato che il sistema passivo di regolazione della portata (Canale scolmatore) denunciava forti limiti di funzionalità, poiché assicurava la derivazione di un quantitativo di acqua inferiore a quello Pagina 4 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo concesso; dopo vari tentativi si è individuato il profilo del canale scolmatore che assicura la conservazione della portata concessa. Q100 prevista per la barriera esistente = 1.082 lt/s Portata derivabile concessa oggi = 1.000 lt/s Portata derivabile richiesta = 1.000 lt/s Q300 prevista per la barriera esistente = 173 lt/s DMV considerato per l’impianto = 173 lt/s L’analisi in dettaglio della quantità e della compatibilità della portata derivabile è sviluppata all’interno della relazione specialistica idraulica idrologica, acclusa in allegato. InquadramentoGenerale Una analisi della L.R. 10 e dei relativi allegati non chiariscono in maniera esaustiva le competenze ed i limiti per la verifica di assoggettabilità. Nel testo si rilevano le seguenti fattispecie: ALLEGATO 6 - Allegato B1 Progetti sottoposti alla procedura di verifica di assoggettabilità di competenza della Regione ….. Industria energetica ed estrattiva ….. b) Impianti industriali non termici di potenza superiore a 1 MW per la produzione di energia, vapore ed acqua calda. ALLEGATO 7 - Allegato B2 Progetti sottoposti alla procedura di verifica di assoggettabilità di competenza della Provincia …… Industria energetica ed estrattiva c) Impianti per la produzione di energia idroelettrica con potenza installata superiore a 100 kW. ....... Progetti di infrastrutture ….. as) Derivazione di acque superficiali ed opere connesse che prevedano derivazioni superiori a 200 litri al secondo o di acque sotterranee che prevedano derivazioni superiori a 50 litri al secondo, nonché le trivellazioni finalizzate alla ricerca per derivazioni di acque sotterranee superiori a 50 litri al secondo. ALLEGATO 10 - Allegato D - Elementi di verifica per la decisione dell'autorità competente sulla possibile esclusione di un progetto dalla fase di valutazione ….. 3. Localizzazione del progetto Deve essere considerata la sensibilità ambientale delle zone geografiche che possono risentire dell’impatto del progetto, tenendo conto in particolare dei seguenti elementi: …… - la capacità di carico dell’ambiente naturale, con particolare attenzione alle seguenti zone: …… d) riserve e parchi naturali, ivi comprese le relative aree contigue; …….. l) zone classificate o protette dalle norme vigenti; zone protette speciali designate in base alle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE; …….. Pagina 5 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo Nello specifico trattandosi di derivazione superiore a 200 l/s, ancorché a servizio di impianto per la produzione di energia idroelettrica con potenza installata inferiore a 200 kW, si rende necessaria la verifica di assoggettabilità di competenza della Provincia di Arezzo. Per inciso preme ricordare che il Disciplinare che regola attualmente la concessione prevede solo un sistema passivo per la regolazione della quantità derivata (Canale scolmatore). Con l’esecuzione dei lavori di Rifacimento Particolarmente oneroso autorizzati si sono introdotti sistemi elettronici innovativi di comando e controllo che: - Intercettano il prelievo dell’acqua in caso di guasto nella Centrale di produzione (turbina e/o apparecchiature); Intercettano il prelievo dell’acqua in caso nel caso di ondata di piena in modo da limitare l’ingresso di componenti solide all’interno della condotta; Impediscono il prelievo nei periodi di magra assicurando in automatico la conservazione continuativa del Deflusso Minimo Vitale. L’impianto presenta una derivazione sul Torrente Archiano, connessa ed immediatamente successiva a quella concessa per l’impianto denominato “Idroelettrica” della medesima proprietà, le dotazioni di protezione attive e passive sopraindicate sono presenti in entrambe le derivazioni. La materia e le norme di riferimento applicabili sono numerose ed interlacciate, per cui la trattazione potrà incorrere in ripetizioni o trattazioni analoghe, ma non semplicemente sovrapponibili, per tale motivo si stabilisce di sviluppare i diversi approfondimenti singolarmente. Ci scusiamo quindi per le ripetizioni nelle diverse trattazioni. Nella sostanza l’intero progetto NON prevede la realizzazione di nessuna opera, ma semplicemente il rinnovo della concessione di derivazione idraulica, per cui gli argomenti che potranno necessitare di sviluppi specialistici e specifici saranno solo alcuni, ma nella presente relazione saranno riportati tutti gli argomenti previsti dalla normativa e dalle istruzioni tecniche. Solo nei casi di interesse saranno riferite le conclusioni estratte dagli approfondimenti sviluppati negli elaborati specialistici e specifici acclusi in allegato. ProgettoDefinitivoEseguito Il progetto non prevede nessun intervento da realizzare, se non la conservazione / ripristino dei sistemi passivi temporanei già installati (in accordo con gli uffici del Demanio Idrico della Provincia di Arezzo) per la verifica in campo della effettiva portata derivata. È pur vero che non si è seguito il procedimento di VIA, ma più semplicemente quello di A.U., ma all’interno della documentazione a corredo della Autorizzazione Unica sono già sviluppati i documenti necessari allo “Screening” per individuare se e quali siano gli impatti provvisori o permanenti generati dall’impianto. Tutti gli elaborati di progetto che descrivono in maniera completa l’intera opera eseguita sono presenti all’interno del procedimento di Autorizzazione Unica, tutta la documentazione è disponibile e, se necessario, potrà essere riprodotta; qui si ritengono acquisiti e conosciuti. Pagina 6 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo Per il progetto in argomento NON sono previsti lavori per cui non si hanno documenti che illustrino il progetto, se non quelli collegati alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale corrente. Di seguito si riporta comunque l’analisi dei contenuti minimi previsti dalla normativa per l’istanza di Autorizzazione Unica (capitolo 13 del D.M. 10 Settembre 2010 e Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili), la ripetizione dell’intera articolazione assicura la completezza della trattazione, gli argomenti sono elencati in corpo 8 e in caso di effettivo sviluppo sono evidenziati in grassetto e corpo 12: a) il progetto definitivo deve essere comprensivo delle opere per la connessione alla rete e delle misure di reinserimento e recupero ambientale. b) la relazione tecnica indica, in particolare: i. i dati generali del proponente comprendenti, nel caso di impresa, copia di certificato camerale; ii. la descrizione delle caratteristiche della fonte utilizzata, con l'analisi della producibilità attesa; iii. la descrizione dell'intervento, delle fasi, dei tempi e delle modalità di esecuzione dei complessivi lavori previsti, delle misure di reinserimento e recupero ambientale proposte; iv. una stima dei costi delle misure di reinserimento e recupero ambientale proposte; v. (l’analisi prevista è omessa poiché l’impianto ha potenza inferiore a 100 kW). c) non pertinente, (si tratta di impianto idroelettrico); d) é allegata alla relazione la documentazione della disponibilità delle aree interessate dalla realizzazione dell'impianto e delle opere connesse (trattandosi di accordi ancora da perfezionare resta da stabilire se mantenere necessaria la richiesta di dichiarazione di pubblica utilità dei lavori e delle opere e di apposizione del vincolo preordinato all'esproprio) per cui in sede di prima seduta si provvederà alla presentazione della documentazione riportante l'estensione, i confini ed i dati catastali delle aree interessate ed il piano particellare se occorrente (come previsto dalla norma in caso di aggiornamento durante la fase istruttoria); e) è allegata la concessione di derivazione d'acqua per uso idroelettrico già acquisita e disponibile per accordi tra le parti (la concessione non copre il fabbisogno domandato); f) è allegato il preventivo per la connessione redatto dal gestore della rete elettrica nazionale esplicitamente accettato dal proponente; al preventivo sono allegati gli elaborati necessari al rilascio dell'autorizzazione degli impianti di rete per la connessione, predisposti dal gestore di rete competente, nonché gli elaborati relativi agli eventuali impianti di utenza per la connessione, predisposti dal proponente. Entrambi i predetti elaborati sono comprensivi di tutti gli schemi utili alla definizione della connessione; g) certificato di destinazione urbanistica ed estratto dei mappali e delle norme d'uso del piano paesaggistico regionale in riferimento alle aree interessate dall'intervento (è allegata la relazione paesaggistica); h) è allegata la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale e la valutazione di incidenza); i) ricevuta di pagamento degli oneri istruttori, ove previsti; j) pur trattandosi di impianto idroelettrico il proponente si impegna alla corresponsione all'atto di avvio dei lavori di una cauzione a garanzia della esecuzione degli interventi; k) non pertinente; 1) copia della comunicazione effettuata alla Soprintendenza ai sensi del punto 13.3. L'istanza é corredata della specifica documentazione richiesta dalle normative di settore per l'ottenimento dell’autorizzazione in sede di procedimento unico. Il progetto è conforme alle indicazioni del regolamento di attuazione del D. Lgs. 12 aprile 2006, n. 163, di seguito s ne riporta l’indice della Sezione III - Progetto definitivo Art. 24 - Documenti componenti il progetto definitivo Art. 25 - Relazione generale del progetto definitivo Art. 26 - Relazioni tecniche e specialistiche del progetto definitivo Art. 27 - Studio di impatto ambientale e studio di fattibilità ambientale Art. 28 - Elaborati grafici del progetto definitivo Art. 29 - Calcoli delle strutture e degli impianti Art. 30 - Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici del progetto definitivo Art. 31 - Piano particellare di esproprio Art. 32 - Elenco dei prezzi unitari, computo metrico estimativo e quadro economico del progetto definitivo Il progetto è integrato degli elaborati (dei capitoli speciali interni ad altri documenti più generali) prescritti dalla Normativa Regionale. La L.R. 10 stabilisce i contenuti occorrenti per la verifica di assoggettabilità: a) una specifica relazione che dia conto della conformità del progetto preliminare con le norme ambientali e paesaggistiche, nonché con i vigenti piani e programmi aventi valenza ambientale; b) uno specifico studio sugli effetti ambientali prevedibili in relazione alla realizzazione del progetto, e sulle misure necessarie per l’inserimento territoriale ed ambientale del progetto stesso; c) lo studio prescritto all’articolo 5, comma 3, del D.P.R. 357/1997, redatto secondo gli indirizzi espressi nell’allegato G al medesimo decreto, nel caso in cui il progetto possa avere effetti su uno o più dei siti individuati ai sensi della dir. 92/43/CEE e delle norme statali e regionali di attuazione della medesima; d) una relazione che evidenzi motivazioni, finalità, nonché alternative di localizzazione e di intervento ipotizzabili; e) ogni altro documento utile ai fini dell’applicazione degli elementi di verifica di cui all’allegato D alla presente legge. Pagina 7 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo Le analisi di rilievo associate a quanto previsto dalla LR 10, sono sviluppate nei seguenti documenti acclusi in allegato: 1. Relazione sull’impatto nella Dinamica Fluviale e sulla Fauna Ittica 2. Valutazione di Incidenza - Allegato G – DPR 357/97 (art. 5, comma 4) 3. Relazione Paesaggistica Integrazione Il primo è stato sviluppato per analizzare la possibile incidenza propria della derivazione idraulica, mentre i restanti due sono rielaborazioni dei corrispondenti documenti già presenti all’interno del progetto di cui alla Autorizzazione Unica. In ogni caso si riportano gli elaborati grafici autorizzati, dove sono coerentemente sviluppati i particolari costruttivi delle parti d’opera che consentono di comprendere la consistenza e la natura dell’intero impianto. SintesinontecnicadelProgettoDefinitivoEseguito Dalla documentazione associata alla Autorizzazione Unica possono essere estratti vari documenti che descrivono l’intero impianto in tutte le sue componenti, gli unici documenti di interesse per la domanda di rinnovo della concessione di derivazione idraulica sono acclusi in allegato. In particolare la valutazione di incidenza è sviluppata negli allegati 1 e 2, mentre all’interno dell’allegato 3 si trovano alcune indicazioni utili alla verifica di assoggettabilità; di seguito si estrae da quest’ultimo documento il riepilogo non tecnico delle caratteristiche dell’intero impianto. Per riepilogare lo stato odierno dell’intera opera si percorre il corso della condotta partendo dalla opera di presa sul Torrente Archiano troviamo: 1. Barriera di derivazione, il profilo superiore della barriera è stato oiggetto di intervento di consolidamento e nuova riprofilatura anche per l’inserimento della bocca tarata necessaria per garantire il Deflusso Minimo Vitale, in corrispondenza di questa sono posizionate le scalette di rimonta, realizzate in C.A. rivestito con pietrame a faccia vista. Per proteggere fisicamente le scalette si è reso strutturalmente stabile il pennello presente leggermente a monte della barriera, mediante mutuo inghisaggio di massi ciclopici già presenti in alveo e saturazione in conglomerato cementizio dei vuoti. La bocca di derivazione è corredata di serranda motorizzata, il cui comando remoto sarà collegato e attivato nel breve futuro. Il sistema elettronico di controllo intercetterà automaticamente il flusso derivato in caso di presenza di ondata di piena e regolerà la quantità di acqua derivata in modo da assicurare in continuo il rispetto del DMV; 2. Camera di calma, sostanzialmente invariata (semplice stuccatura dei paramenti murari esistenti e rifacimento parziale della copertina apicale. La camera è dotata di scarico di fondo per la immediata restituzione previsto dalle norme di regolazione della concessione provinciale anche in questo caso la nuova serranda di immediata restituzione è motorizzata con possibilità di consentire l’eventuale comando remoto; Pagina 8 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo 3. Vasca dissabbiatrice, la vasca è stata oggetto di interventi di manutenzione conservativa mediante stuccatura delle parti in muratura e successiva rasatura con trattamento superficiale a ridotta rugosità. La vasca conserva le funzioni di intercettazione delle parti solide, così come il profilo scolmatore conserva le caratteristiche fisiche previste nel disciplinare che attualmente regola la concessione di derivazione. Tutta la muratura lato monte (franata da oltre 10 anni al momento della Autorizzazione Unica) è stata oggetto di rifacimento e rinforzo strutturale, con realizzazione di nervature di consolidamento della pendice di scarpata. La vasca è suddivisa in due sezioni per la presenza di un cordolo sul fondo della stessa che costituisce una barriera fisica di separazione, entrambe le sezioni sono corredate di scarico di fondo per le operazioni di manutenzione ordinaria, entrambe sono corredate di serranda motorizzata con possibilità di comando elettronico; 4. Canale ad acqua fluente, la condotta è in Cemento Armato ed è stata conservata mediante stuccatura superficiale e trattamento con prodotti a pennello per la velocizzazione dello scorrimento. Generalmente il cordolo di protezione lato monte è stato demolito e ricostruito per conservarne le funzioni di protezione fisica. L’intervento previsto di copertura leggera del canale è stato sostituito dal completo rifacimento delle recinzioni esterne (in paletti di castagno e rete plastificata a maglia sciolta), mentre il rinforzo strutturale del sottopassaggio della strada campestre e del fosso è stato completato dalla nuova recinzione. Gli interventi sul canale sono completati dal rifacimento in carpenteria metallica dei passaggi ponte trasversali di collegamento. 5. Vasca di Carico, l’intervento di stuccatura e velocizzazione è quello più rilevante, oltre alla sostituzione dell’impianto sgrigliatore, il rifacimento del profilo superiore di troppo pieno con immissione della condotta di restituzione. Il rifacimento dello sgrigliatore e dei reltaivi sistemi di regolazione, comando e controllo hanno determinato la necessità della protezione delle aree di lavoro con parapetto anticaduta e piccola copertura della zona di lavoro. La bocca di scarico di fondo collegata al canale di restituzione è corredata di serranda motorizzata collegata al sistema automatico di comando e regolazione collegato alla centralina generale; 6. Condotta forzata interrata, in ghisa flangiata, è rimasta non modificata. Gli interventi eseguiti sono di trattamento superficiale delle pareti interne per la riduzione della rugosità, regolarizzazione superficiale dei terreni sovrastanti e rifacimento delle recinzioni esterne. In passato (si presume nella prima metà degli anni ’80) è stata eseguita l’intercettazione della diramazione a servizio della seconda turbina; 7. Officina di produzione idroelettrica, integralmente rinnovata, adeguata alle norme tecniche e ottimizzata. Sostituzione del sistema di produzione di energia con nuova turbina “Cross Flow” tipo “Banky” completa di sistema automatico di parzializzazione che assicura un rendimento superiore all’80% anche con flusso inferiore al 20% di quello di progetto. Realizzazione con separazione REI 60 della zona di officina elettrica e realizzazione del bagno di servizio (anche questo con pareti e porta REI 60); 8. Condotta di restituzione, Sistemazione superficiale della condotta di restituzione mediante stuccatura e consolidamento saltuario delle pareti laterali. Pagina 9 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo AnalisiAmbientaledelProgettoDefinitivo L’analisi ambientale dell’intera opera è sviluppata nei documenti allegati alla Autorizzazione Unica, per il progetto in esame si è provveduto ad eseguire un approfondimento sulla Dinamica Fluviale e sulla Fauna Ittica, ed un aggiornamento della Valutazione di Incidenza ai sensi dell’Allegato G al DPR 357/97 (art. 5, comma 4), già presente tra gli allegati della Autorizzazione Unica, oltre all’approfondimento di carattere generale che segue. AnalisipreliminaredicarattereAmbientale Una analisi del “Piano d’Azione Regionale 2012-2020 per la conservazione della biodiversità in Toscana (parte terrestre)” consente di individuare quali siano le “Pressioni” che comportano rischi specifici per la conservazione della biodiversità e della naturalità ambientale in Toscana. All’interno del testo sono individuati i Target, le principali Pressioni, gli Obiettivi e le Azioni di Conservazione che occorre pianificare ed attuare per il raggiungimento degli obiettivi minimi. Sempre all’interno del testo, sulla base inoltre delle informazioni contenute in varie fonti, quali ad es. “Segnali ambientali in Toscana” (Regione Toscana, 2008), “Relazione stato ambiente in Toscana” (Regione Toscana, ARPAT, 2008; 2009), progetto “Re.Na.To.” (2008), è stato stimato il trend delle diverse pressioni, riepilogato nella tabella che segue: Specie aliene Cambiamenti climatici Riduzione del pascolo e dei sistemi agricoli ad alto valore naturalistico Consumo di suolo, frammentazione per urbanizzazione e infrastrutture Attività turistiche Inadeguata gestione forestale Danni da ungulati Attività estrattive e minerarie Erosione delle coste Inquinamento delle acque e inadeguata gestione idraulica Invasione di una specie Caccia e pesca Incendi Aumento Aumento Aumento Aumento Aumento Aumento Aumento Aumento Stabile Stabile Stabile Riduzione Riduzione L’analisi individua numerosi target di approfondimento e per ciascun target determina gli obiettivi di miglioramento da conseguire nel periodo, quali indicatori debbano essere presi a riferimento per il monitoraggio e quali azioni pianificare ed attuare per assicurare gli obiettivi posti. In ogni caso l’obiettivo minimo è il miglioramento della condizione “Attuale”. Abbiamo eseguito una accurata ricognizione ed abbiamo estratto gli elementi specifici che potrebbero avere connessioni con il progetto in esame, in modo da valutarne l’incidenza per misurane la compatibilità e la sostenibilità. TARGET 3 - AREE UMIDE OBIETTIVI PER IL TARGET AL 2020 Obiettivi 1. Aumentare/conservare la superficie degli habitat umidi 2. Tutelare le stazioni di rare specie animali e vegetali Indicatori Azioni Pagina 10 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo Piano d’azione per le zone umide minori Regolamentazione della gestione dei livelli idrici nelle aree umide di - Estensione/qualità origine artificiale Obiettivo 2 habitat igrofili Riduzione delle captazioni idriche in aree contermini zone umide Entro il 2020 la - Presenza di specie Linee guida regionali per la gestione della vegetazione igrofila gestione idraulica animali e vegetali del Interventi di riqualificazione delle aree umide del Parco di Migliarino, e il controllo dei target processi di - Status delle popolazioni San Rossore e Massaciuccoli interrimento toscane di Himantopus Interventi di riqualificazione delle aree umide al Padule di Fucecchio e di Sibolla miglioreranno himantopus e Interventi di ricostituzione aree umide dulcacquicole e controllo / Ixobrychus minutus riduzione ingressione acque salmastre nel Padule di Diaccia Botrona Interventi di riqualificazione dell’area umida di Suese e Biscottino TARGET 4 – AMBIENTI FLUVIALI E TORRENTIZI OBIETTIVI PER IL TARGET AL 2020 Obiettivi 1.Aumentare la qualità ecosistemica complessiva degli ambienti fluviali Indicatori Azioni Linee guida/norme regionali per la gestione di vegetazione ripariale. Estensione/qualità Buone pratiche per la gestione idraulica sostenibile del reticolo habitat ripariali. - Qualità ecosistemica idrografico complessiva (IFF). Corsi periodici di formazione per gli enti competenti alla gestione - Livelli di continuità idraulica. ecologica degli Piano/interventi per la mitigazione degli elementi di ecosistemi fluviali. interruzione del continuum fluviale. - Qualità chimico-fisica. Completamento delle opere per la depurazione degli scarichi nel - Qualità biologica (IBE). bacino del Fiume Arno entro il 2020. Riduzione delle captazioni idriche in aree critiche entro il 2020. - SECA. Completamento bonifica siti inquinati e aree minerarie dismesse. - Stato Ecologico. Obiettivo 2 - Copertura depurativa. Piano per la riduzione dell’inquinamento diffuso di origine agricola mediante Fasce Tampone Boscate e/o inerbite Entro il 2020 la - MDV qualità delle acque - Carichi potenziali di Studio su rapporti tra cave di pietre ornamentali e qualità delle acque. migliorerà azoto (kg/ha) Attività periodiche di promozione dell’ecoefficienza nell’uso delle - Carichi percentuali di risorse idriche. fosforo Riduzione emissioni gas serra. - Superficie zone Incentivi alla conversione al biologico, o all’agricoltura integrata, delle vulnerabili ai nitrati (%) attività agricole presenti nelle aree limitrofe - Numerosità di specie aliene (n. specie aliene Piano regionale per prevenire e mitigare gli per tratto di corso d’acqua, rapporto specie impatti delle delle specie aliene. Obiettivo 3 aliene/specie autoctone per i diversi taxa) Campagne di informazione e sensibilizzazione Entro il 2020 la - Distribuzione di Robinia pseudacacia negli sulle specie aliene. presenza di specie habitat ripariali. Piano d’azione per il controllo/riduzione dei aliene e di specie Andamento nel tempo del numero di specie robinieti negli habitat ripariali. invasive sarà ridotta e aliene segnalate nel bacino. posta sotto controllo - Estensione di cenosi vegetali con presenza Azioni di contenimento di alcune specie animali invasive ampiamente diffuse. dominante/ rilevante di specie aliene. Acquisizione quadro conoscitivo su uso del Obiettivo 4 suolo in aree di pertinenza ed individuazione aree Entro il 2020 i di tutela fluviale processi di - Grado di artificialità/frammentazione Riqualificazione e ricostituzione di habitat frammentazione e delle aree di pertinenza fluviale. ripariali. artificializzazione - Grado di continuità e qualità degli degli alvei, delle Individuazione e tutela di boschi ripariali di habitat ripariali. sponde e delle aree di elevato valore come“Boschi in situazioni speciali pertinenza fluviale Piani per la rinaturalizzazione dei canali di rallenteranno bonifica. Obiettivo 5 Linee guida per le immissioni ittiche. Entro il 2015 gli - Attivazione delle linee guida. impatti diretti e - Stato di conservazione delle popolazioni di Aumento dei controlli e sensibilizzazione sulla indiretti dell’attività Potamon fluviatile e Austropotamobius pesca illegale di gambero e granchio di fiume. piscatoria si pallipes fulcisianus. ridurranno Piano stralcio “ambiente” nell’ambito del - Attivazione Piano stralcio “Ambiente” piano di bacino Fiume Arno. Autorità bacino Fiume Arno. Azioni multiobiettivo - Completamento Aree protette e SIC fluviali.Approfondimento di indagini ed eventuale - Attivazione del programma di redazione piano d’azione per Leuciscus monitoraggio. lucumonis, Obiettivo 1 Entro il 2020 la compatibilità ambientale della gestione idraulica migliorerà Pagina 11 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo - Realizzazione pubblicazione scientifica. - Distribuzione e consistenza popolazioni di Leuciscus lucumonis, Padogobius nigricans, Lampetra fluviatilis e Alosa fallax. Padogobius nigricans, Lampetra fluviatilis e Alosa fallax Programma di monitoraggio habitat e specie animali e vegetali degli ecosistemi fluviali. Completamento e miglioramento del monitoraggio della qualità delle acque e della qualità ecosistemica complessiva degli ecosistemi fluviali. Almeno 3 esperienze di contratti di fiume per gli ecosistemi fluviali di medio e basso corso. Verifica coerenza del sistema di Aree protette e Siti Natura 2000 fluviali. Gli altri target descritti nel Piano d’Azione Regionale non hanno connessioni (se non esclusivamente marginali e trascurabili) con il progetto in esame. In ogni caso tra gli elementi di interesse riepilogati per estratto nelle tabelle che precedono si sono evidenziati quelli che hanno attinenza rispetto al progetto in esame, l’analisi della eventuale incidenza potrà essere completata con l’utilizzo anche della documentazione allegata alla già detta Autorizzazione Unica. Appare immediatamente evidente che il semplice rinnovo della concessione di derivazione, avendo attuato le misure di mitigazione individuate all’interno del procedimento di Autorizzazione Unica (realizzazione delle scalette di rimonta idonee sia ai Salmonidi che ai Ciprinidi e mantenimento assicurato dai vari livelli di controllo e gestione del Deflusso Minimo Vitale, compresa la sospensione della derivazione nel periodo di magra – Dal 15 Giugno al 15 Ottobre), NON determina nessuna incidenza negativa su nessun elemento di interesse, anzi rispetto alla situazione preesistente si sono eseguiti interventi che migliorano decisamente l’Impatto Ambientale dell’intero impianto idroelettrico. La medesima conclusione si ha analizzando l’intero REpertorio NAturalistico della Toscana – RE.NA.TO., dove sono evidenziate tutte le Specie (Flora, Molluschi, Crostacei, Insetti, Ciclopstomi, Pesci, Anfibi, Rettili, Uccelli, Mammiferi), gli Habitat, la Fitocenosi riepilogati in esaustive Liste di Attenzione, ma l’intera area interessata dal progetto in esame NON rileva alcuna criticità specifica da osservare e analizzare per poter valutare l’incidenza dell’intero impianto idroelettrico. ValutazionediIncidenza; La valutazione di incidenza dell’intera opera è sviluppata nei documenti allegati alla Autorizzazione Unica, per il progetto in esame si è provveduto ad eseguire un approfondimento sulla Dinamica Fluviale e sulla Fauna Ittica, ed un aggiornamento della Valutazione di Incidenza ai sensi dell’Allegato G al DPR 357/97 (art. 5, comma 4), già presente tra gli allegati della Autorizzazione Unica. La revisione della Valutazione di incidenza NON introduce nessuna criticità specifica, pertanto conferma la assenza di incidenza su nessuno degli Habitat, così come l’analisi di screening effettuata conferma l’assenza di incidenza su tutte le specie vegetali o animali di rilievo presenti all’interno del Parco. Di seguito si riepilogano comunque tutte le indicazioni fornite dalla Normativa Regionale (in corpo 8). Pagina 12 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo 1. Legge regionale 12 febbraio 2010, n.10 “Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza”. 2. Legge regionale 12 febbraio 2010, n.11 “Modifiche alla legge regionale 12 febbraio 2010 n. 10 (Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS) ), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza”. Testo coordinato della legge regionale 10/2010 53 3. Direttiva 2001/42/CE concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente 4. Direttiva 85/337/CEE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati 5. Direttiva 97/11/CE che modifica la direttiva 85/337/CEE concernente la valutazione dell’impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati 6. Direttiva 2003/35/CE che prevede la partecipazione del pubblico nell’elaborazione di taluni piani e programmi in materia ambientale e modifica le direttive 85/337/CEE e 96/61/CE relativamente alla partecipazione del pubblico e all’accesso alla giustizia 7. Decreto legislativo 16 gennaio 2008, n.4 “Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, recante norme in materia ambientale” 8. Testo coordinato della legge regionale 6 aprile 2000 n.56 199 “Norme per la conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatiche – Modifiche alla legge regionale 23 gennaio 1998, n.7 – Modifiche alla legge regionale 11 aprile 1995, n.49” 9. Testo coordinato della legge regionale 27 dicembre 2007 n.69 “Norme sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali” 10. Testo coordinato della legge regionale 23 luglio 2009 n.40 “Legge di semplificazione e riordino normativo 2009” Il medesimo schema descritto dall’Allegato “G” previsto dall’articolo 5, comma 3, del D.P.R. 357/1997 per lo sviluppo della Valutazione di Incidenza costituisce l’articolazione della Relazione Tecnica sulla Valutazione di Incidenza sviluppata. Caratteristiche dei progetti. I progetti che contengono solo previsioni di interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia di cui all’art. 30, lett. a), b), c), d), e) della L.R. 27 aprile 1995, n. 70 sono esclusi dalla presentazione della relazione contenente lo studio d’incidenza. 1. Tipologia delle azioni e/o opere: illustrazione dell’intervento, con descrizione delle caratteristiche del progetto, delle attività necessarie alla realizzazione dell’opera, dei tempi necessari e degli obiettivi che si perseguono. 2. Dimensioni e/o àmbito di riferimento: superficie territoriale interessata dall’intervento e quella interessata temporaneamente per la realizzazione dell’intervento stesso, con percentuale della superficie interessata rispetto alla superficie totale del pSIC o della ZPS, localizzazione su elaborati cartografici in scala minima 1:25.000 dell’area interessata dal SIC o dalla ZPS, che rechi in evidenza la sovrapposizione dell’intervento e l’eventuale presenza di aree protette (parchi nazionali, regionali o riserve naturali). 3. Complementarità con altri progetti, eventuali attuazioni di norme legislative. 4. Uso delle risorse naturali: vanno indicate sia quelle utilizzate successivamente alla realizzazione dell’intervento, a regime, sia quelle che saranno utilizzate soltanto nel corso della realizzazione dell’intervento stesso. 5. Produzione di rifiuti: va indicata la quantità e la natura dei rifiuti prodotti sia nel corso della realizzazione dell’intervento che successivamente alla sua realizzazione, quando opererà a regime. Va indicata anche la destinazione dei rifiuti. 6. Inquinamento e disturbi ambientali: vanno indicate le eventuali emissioni di sostanze inquinanti in atmosfera, di rumori e ogni altra causa di disturbo sia in corso d’opera che a regime. 7. Rischio di incidenti per quanto riguarda le sostanze e le tecnologie utilizzate: devono essere previsti i rischi infortunistici e le misure di precauzione adottate. Area vasta di influenza dei progetti. Interferenze con il sistema ambientale. 8. Descrizione dell’ambiente naturale direttamente interessato ed eventuale interferenza con SIC o ZPS limitrofe. 9. Interferenze sulle componenti abiotiche: eventuali impatti sulla stabilità e sulla natura dei suoli, con riferimento all’eventuale presenza di corpi idrici e sul possibile inquinamento, anche temporaneo, delle falde idriche. 10. Interferenze sulle componenti biotiche: descrizione dell’interferenza sugli habitat e sulle componenti floristiche e faunistiche indicate nella relativa scheda (o schede) SIC e/o ZPS. Vanno descritti gli habitat e le specie floristiche e faunistiche e va indicata in cartografia (scala 1: 1.000) la zona interessata dalla loro presenza. Va descritta l’influenza che l’intervento, in corso d’opera o a regime, avrà sulla loro condizione ecologica. 11. Connessioni ecologiche: vanno considerate le eventuali frammentazioni di habitat che potrebbero interferire con la contiguità fra le unità ambientali considerate. Le interferenze debbono tener conto della qualità, della capacità di rigenerazione delle risorse naturali della zona e della capacità di carico dell'ambiente naturale, con riferimento minimo alla cartografia del progetto CORINE LAND COVER. Pagina 13 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo 12. Descrizione delle misure compensative che si intendono adottare per ridurre o eliminare le eventuali interferenze sulle componenti ambientali allo scopo di garantire la coerenza globale della rete “Natura 2000”. Tali misure devono essere simultanee al danno provocato, tranne nel caso in cui sia dimostrato che la simultaneità non è necessaria per garantire la coerenza della rete. Caratteristichedelprogetto. Il progetto NON prevede nessuna nuova opera, è evidente che potranno essere necessari interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria che saranno eseguiti nel pieno rispetto delle normative e dei vincoli presenti. La completa descrizione degli interventi previsti nella precedente Autorizzazione Unica sono già disponibili presso le diverse Amministrazioni interessate, in sede di A.U. le singole opere sono state analizzate e si sono già eseguiti quegli interventi di mitigazione dell’impatto che discendono da un corretto approccio alla realizzazione di opere. La descrizione sommaria delle opere eseguite si è già riportata nel precedente paragrafo “Sintesi non tecnica …”; di seguito si indicano le azioni del miglioramento dell’inserimento ambientale eseguite in accordo con l’Autorizzazione Unica. Opera di presa. Mitigazione dell’impatto nei confronti della fauna ittica sia per i salmonidi che per i ciprinidi con la realizzazione delle vasche di rimonta e del sistema passivo per la garanzia del DMV (integrato con le vasche di rimonta). Mitigazione dell’impatto visivo mediante rivestimento delle parti a vista con paramenti murari in pietra locale a faccia vista. Vasca dissabbiatrice. Mitigazione dell’impatto visivo delle opere di risanamento strutturale e conservativo mediante rivestimento delle parti a vista con paramenti murari in pietra locale a faccia vista. Recupero e risanamento Accelerazione della naturalizzazione delle parti in C.A. a vista del canale esistente nelle mediante finitura superficiale sbruffata che favorisce porzioni occorrenti. l’attecchimento di muschi e licheni. Mitigazione dell’impatto visivo delle recinzioni per utilizzo di pali sbucciati di castagno locale e rete plastificata a maglia sciolta. Vasca di carico. Mitigazione dell’impatto visivo delle opere di protezione dei luoghi di lavoro mediante riduzione della visibilità per utilizzo di elementi filiformi nei parapetti ed inserimento ambientale mediante trattamento delle parti metalliche con colore verde bosco. Condotta forzata. Nessun intervento di rilievo. Centrale di produzione. Nessun intervento di rilievo. Canale di restituzione. Nessun intervento di rilievo. Dimensionie/oambitodiriferimento Il progetto non prevede la realizzazione di nessuna opera. La descrizione delle aree interessate dall’impianto è offerta nei diversi elaborati allegati. Nessuna SIC, ZPS, SIR o ANPIL è interessata dai lavori, le aree protette maggiormente vicine sono riportate nella seguente tabella. Pagina 14 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo SITO DI IMPORTANZA REGIONALE (SIR) - 70 Foreste alto bacino dell’Arno (IT5180002) - Tipo sito anche SIC CARATTERISTICHE DEL SITO - Estensione 10.395,51 ha Presenza di area protetta - Sito in gran parte compreso nel Parco Nazionale “Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna” e nella Riserva Statale “Scodella”. SITO DI IMPORTANZA REGIONALE (SIR) - 72 Camaldoli, Scodella, Campigna, Badia Prataglia (IT5180004) - Tipo sito anche ZPS CARATTERISTICHE DEL SITO - Estensione 2.156,65 ha Presenza di aree protette - Sito interamente compreso nel Parco Nazionale “Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna”. Parte del sito è compreso nelle Riserve Statali “Camaldoli” e “Badia Prataglia” SITO DI IMPORTANZA REGIONALE (SIR) - B15 La Verna - M. Penna (IT5180101) - Tipo sito SIR non incluso nella rete ecologica europea Natura 2000. CARATTERISTICHE DEL SITO - Estensione 302,08 ha Presenza di area protetta - Sito compreso nel Parco Nazionale “Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna”. SITO DI IMPORTANZA REGIONALE (SIR) - 73 Alta Vallesanta (IT5180005) - Tipo sito anche pSIC CARATTERISTICHE DEL SITO - Estensione 5.037,58 ha Presenza di area protetta - Sito in parte compreso nel Parco Nazionale “Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna”. Poiché , tutte le aree SIC, ZPS, SIR o ANPIL sono poste a distanza, come è evidente nell’estratto della Cartografia Regionale “Cartografia SIR 2010” riprodotta a fianco, nella quale l’area di intervento è evidenziata dalla freccia VERDE. In considerazione della rilevante distanza di ciascuna area protetta dall’area di intervento la presente analisi potrebbe essere omessa, ma per maggiore conoscenza nella Valutazione di Incidenza si sono inserite anche tutte le specie segnalate puntualmente all’interno del Repertorio Naturalistico della Toscana (RE.NA.TO.). Pagina 15 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo Nella cartografia riportata a fianco si ha un estratto della Cartografia Regionale specifica per l’area più prossima all’intervento con riportati i codici e le tipologie delle segnalazioni puntuali per le sensibilità ambientali, anche in questo caso l’area di intervento, non comprende nessuno degli elementi sensibili, per maggior tutela si esegue comunque lo screening sulle specie maggiormente sensibili con la Valutazione di Incidenza, allegata. CodiceSIR 001 010 100 101 102 103 104 105 106 107 108 109 011 110 111 112 113 114 115 116 117 118 119 012 120 121 122 123 124 125 126 127 128 129 013 130 131 132 133 134 135 136 137 138 139 Tipologia SIC SIC SIC SIC SIC SIC ZPS SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC - ZPS SIC - ZPS SIC - ZPS SIC - ZPS SIC - ZPS SIC - ZPS SIC SIC - ZPS SIC - ZPS ZPS SIC SIC - ZPS SIC - ZPS SIC - ZPS SIC SIC - ZPS SIC - ZPS SIC ZPS SIC SIC SIC - ZPS SIC SIC ZPS ZPS ZPS ZPS SIC SIC SIC Denominazione Valle del torrente Gordana M. Castellino - Le Forbici Ripa d'Orcia Cornate e Fosini Poggi di Prata Val di Farma Poggio Tre Cancelli Lago dell'Accesa Padule di Scarlino Punta Ala e Isolotto dello Sparviero Monte d'Alma Monte Leoni Parco dell'Orecchiella - Pania di Corfino - Lamarossa Poggio Moscona Padule di Diaccia Botrona Tombolo da Castiglion della Pescaia a Marina di Grosseto Padule della Trappola , Bocca d'Ombrone Pineta Granducale dell'Uccellina Dune costiere del Parco dell'Uccellina Monti dell'Uccellina Cono vulcanico del Monte Amiata Monte Labbro e alta valle dell'Albegna Alto corso del Fiume Fiora Pania di Corfino Monte Penna Bosco della Fonte e M.te Civitella Medio corso del Fiume Albegna Formiche di Grosseto Isola del Giglio Isola di Giannutri Monte Argentario, Isolotto di Porto Ercole e Argentarola Laguna di Orbetello Alta Valle del torrente Pescia di Pescia Duna Feniglia Boschi delle colline di Capalbio M. Romecchio - M. Rondinaio - Poggione Lago Acquato Lago San Floriano Lago di Burano Duna del Lago di Burano Lago di Burano Isolotti grossetani dell'Arcipelago Toscano Lago di Porta Pianure del Parco della Maremma Padule di Verciano, Prati alle Fontane, Padule delle Monache Tre Limentre - Reno Appennino pratese Pagina 16 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo 014 140 141 015 016 017 018 019 002 020 021 022 023 024 025 026 027 028 029 003 030 031 032 033 034 035 036 037 038 039 004 040 041 042 043 044 045 046 047 048 049 005 050 051 052 053 054 055 056 057 058 059 SIC SIC SIC SIC - ZPS SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC ZPS SIC - ZPS SIC - ZPS SIC SIC SIC ZPS SIC ZPS ZPS SIC SIC SIC - ZPS SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC - ZPS SIC - ZPS SIC SIC - ZPS SIC ZPS SIC SIC - ZPS SIC SIC ZPS SIC SIC SIC - ZPS SIC - ZPS SIC - ZPS SIC M. Prato Fiorito - M. Coronato - Valle dello Scesta Lago di Santa Luce Boschi di Germagnana e Montalto Orrido di Botri Valli glaciali di Orto di Donna e Solco di Equi M. Sumbra Valle del Serra - Monte Altissimo Valle del Giardino Monte Orsaro M. Croce - M. Matanna M. Tambura - M. Sella M. Corchia - Le Panie Praterie primarie e secondarie delle Apuane (proposta di ZPS) Macchia lucchese Lago e Padule di Massacciuccoli Lago di Sibolla Monte Pisano Alta valle del Sestaione Campolino M. Matto - M. Malpasso Abetone Pian degli Ontani Libro Aperto - Cima Tauffi M. Spigolino - M. Gennaio Padule di Fucecchio Passo della Raticosa, Sassi di San Zanobi e della Mantesca Sasso di Castro e Monte Beni Conca di Firenzuola Giogo - Colla di Casaglia Muraglione - Acqua Cheta M. Acuto - Groppi di Camporaghera La Calvana Monte Ferrato e M. Iavello Monte Morello Poggio Ripaghera - Santa Brigida Bosco di Chiusi e Paduletta di Ramone Stagni della Piana Fiorentina e Pratese Vallombrosa e Bosco di S. Antonio Padule di Suese e Biscottino Isola di Gorgona Tombolo di Cecina M. La Nuda - M. Tondo Padule di Bolgheri Boschi di Bolgheri, Bibbona e Castiglioncello Isola di Capraia Isola di Capraia - Area terrestre e marina Monte Calvi di Campiglia Promontorio di Piombino e Monte Massoncello Padule Orti-Bottagone Isole di Cerboli e Palmaiola Monte Capanne e promontorio dell'Enfola Isola di Pianosa Pagina 17 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo 006 060 061 062 063 064 065 066 067 068 069 007 070 071 072 073 074 075 076 077 078 079 008 080 081 082 083 084 085 086 087 088 089 009 090 091 092 093 094 095 096 097 098 099 A048 A059 A060 A124 B001 B003 B004 B005 SIC SIC SIC - ZPS SIC - ZPS SIC ZPS SIC SIC - ZPS SIC - ZPS SIC - ZPS SIC SIC SIC SIC ZPS SIC SIC SIC SIC SIC SIC SIC - ZPS SIC SIC - ZPS SIC SIC - ZPS SIC SIC - ZPS SIC - ZPS SIC SIC SIC SIC SIC SIC - ZPS SIC - ZPS SIC SIC SIC - ZPS SIC - ZPS SIC - ZPS SIC - ZPS SIC SIC ZPS ZPS ZPS ZPS SIR SIC SIC SIR Monte Sagro Isola di Montecristo Dune litoranee di Torre del Lago Selva Pisana Cerbaie Montefalcone Montenero Macchia di Tatti - Berignone Fiume Cecina da Berignone a Ponteginori Complesso di Monterufoli Crinale M. Falterona - M. Falco - M. Gabrendo Monte Castagnolo Foreste alto bacino dell'Arno Giogo Seccheta Camaldoli Scodella Campigna Badia Prataglia Alta Vallesanta Alta Valle del Tevere Monte Calvano Sasso di Simone e Simoncello Monti Rognosi Alpe della Luna Pascoli montani e cespuglieti del Pratomagno Monte Borla - Rocca di Tenerano Valle dell'Inferno e Bandella Ponte a Buriano e Penna Brughiere dell'Alpe di Poti Bosco di Sargiano Monte Dogana Monte Ginezzo Foreste di Camaldoli e Badia Prataglia Castelvecchio Monti del Chianti Montagnola Senese M. Sillano - P.so Romecchio Crete di Camposodo e Crete di Leonina Monte Oliveto Maggiore e Crete di Asciano Alta Val di Merse Basso Merse Lago di Montepulciano Lago di Chiusi Lucciolabella Crete dell'Orcia e del Formone Monte Cetona Foreste del Siele e Pigelleto di Piancastagnaio Isola di Gorgona - Area terrestre e marina Isola di Pianosa - Area terrestre e marina Isola di Montecristo e Formica di Montecristo Isola di Giannutri - Area terrestre e marina Lago Verde di Passo del Brattello Ex alveo del Lago di Bientina Zone calcaree della Val di Lima e del Balzo Nero Rupi basaltiche di Piazza al Serchio e Poggio Pagina 18 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo B006 B007 B008 B009 B010 B011 B012 B013 B014 B015 B016 B017 B018 B019 B020 B021 B022 SIR SIR ZPS SIR SIR SIR SIR SIR SIR SIR SIR SIR SIR SIR SIR SIR SIR Monte Palodina Zone umide del Golfo di Mola e di Schiopparello Elba Orientale Calafuria Monte Pelato Valle del Pavone e Rocca Sillana Campi di alterazione geotermica di M.Rotondo e Sasso Pisano Caselli Balze di Volterra e crete circostanti La Verna - Monte Penna Serpentine di Pieve S. Stefano Boschi di Montalto Podere Moro - Fosso Pagliola Basso corso del Fiume Orcia Campo Regio Bandite di Follonica Torrente Trasubbie Complementaritàconaltriprogetti Non essendo previsti altri interventi all’interno dell’area interessata dall’impianto, si può ritenere che non vi sia né incompatibilità né complementarità. Usodellerisorsenaturali La risorsa idrica è evidentemente fondamentale, ma l’uso idroelettrico non si configura come sottrazione della risorsa. A monte della derivazione, coordinata e consecutiva si ha la derivazione della “Idroelettrica”. A valle sono presenti altre derivazioni (“La Bartolea”, Mulino di Gracco), alcune in corso di Valutazione di Assoggettabilità. La tutela della risorsa idrica è assicurata da sistemi passivi ed attivi di regolazione della portata (questi ultimi innovativi se non sperimentali). Lo sbarramento è dotato di scalette per la rimonta della fauna ittica (sia a salmonidi che a ciprinidi), è corredato da un sistema passivo per assicurare il Deflusso Minimo Vitale (bocca tarata). È dotato di un sistema elettronico di comando e controllo che regola l’apertura della serranda della “Bocca di derivazione” sia per proteggere la condotta e l’intero impianto dalle parti solide presenti nell’ondata di piena sia per ridurre la portata derivata in presenza di minor quantitativo generale così da conservare il DMV, come prescritto all’interno della Autorizzazione Unica.. Per Deflusso Minimo Vitale o DMV si intende quel quantitativo di acqua rilasciata da una qualsiasi opera di captazione sull'asta di un lago, fiume, torrente, o qualsiasi corso d'acqua, in grado di garantirne la naturale integrità ecologica, con particolare riferimento alla tutela della vita acquatica. Quindi il DMV deve essere considerato come la portata residua, in grado di permettere la salvaguardia della normale struttura naturale dell’alveo e, di conseguenza, la presenza di una biocenosi che corrisponda alle condizioni naturali. Pagina 19 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo Poiché il progetto salvaguarda il DMV, con la massima affidabilità tecnicamente possibile, e con aggiunte di sistemi elettronici di controllo e gestione innovativi rispetto a quelli richiesti in sede di Autorizzazione Unica, si può affermare che la tutela ambientale è più che assicurata. Di seguito si descrivono i singoli elementi tecnici di salvaguardia del DMV.: - Sistema Passivo – le vasche di rimonta sono alimentate con una bocca tarata che consente il passaggio del DMV e solo dopo il livello delle acque è tale da alimentare la bocca di derivazione; - Sistema Elettronico Attivo – l’apertura della serranda di regolazione della Bocca di Derivazione è comandata e controllata dal sistema elettronico di comando e controllo che determina automaticamente la chiusura della serranda motorizzata in caso di mancato funzionamento di una qualunque macchina od apparecchiatura all’interno della centrale di produzione elettrica; inoltre il sistema controlla e comanda la chiusura della serranda in caso di ondata di piena in arrivo (determinata automaticamente in funzione del gradiente di crescita del livello delle acque). Il sistema controlla e comanda la regolazione dell’apertura della serranda in caso di livello critico della portata (in modo da assicurare comunque il mantenimento del DMV, se questi scende al di sotto del limite di taratura il sistema chiude progressivamente la serranda, in modo da prelevare un quantitativo inferiore fino a che non si giunge ad assicurare il DMV. Il sistema passivo deve essere controllato manualmente e, normalmente accade che il controllo non giunge “Just in time”). Infine in caso di malfunzionamento della turbina / del sistema di controllo oltre al sistema passivo alla vasca di carico, si è posto in automatico la chiusura elettronica della serranda di derivazione; (questo comando consente di assicurare la minima dispersione nel territorio in caso di rottura del canale o della condotta lungo il suo percorso, dovuta semplicemente al ritardo intercorrente tra l’eventuale evento ed il suo riconoscimento ai controlli in centrale); - Sistema Ordinario, in caso di malfunzionamento resta operativo il sistema di controllo affidato al “Custode” dell’impianto, evidentemente soggetto ai margini di errore ed ai tempi di attuazione e controllo connessi a qualunque attività umana. In ogni caso si può ragionevolmente considerare di massima protezione rispetto all’uso delle risorse naturali l’insieme dei livelli di protezione e controllo attivati nel progetto. Produzionedirifiuti Non vi è produzione di rifiuti, anzi la produzione di energia da fonte rinnovabile determina una corrispondente riduzione della produzione del rifiuto aeriforme “CO2” (oltre 6 kg. di CO2 ridotta per ogni KWh prodotto), nel caso in esame si ha una riduzione di oltre 2.000,00 Tonnellate di CO2 per ogni anno. Pagina 20 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo Inquinamentoedisturbiambientali All’interno del progetto accluso alla Autorizzazione Unica sono analizzati i diversi inquinanti fisici possibilmente connessi alla centrale elettrica (Rumore e EMC), il disturbo è assente. Rischiodiincidentiperquantoriguardalesostanzeeletecnologieutilizzate Eventuali malfunzionamenti all’interno della centrale di produzione sono adeguatamente protetti, in forma passiva e cioè qualsiasi interruzione nel funzionamento riconduce l’acqua derivata in alveo attraverso canali scolmatori e di troppo pieno, senza necessitare di nessun intervento. In aggiunta abbiamo eseguito un sistema elettronico di comando e controllo che determina la chiusura della serranda della Bocca di Derivazione in caso di guasto o malfunzionamento per cui si protegge il territorio anche nel caso di interruzione fisica della condotta idraulica. Areavastadiinfluenzadeiprogetti.Interferenzeconilsistemaambientale. Descrizionedell’ambientenaturale L’intero impianto è posto lontano dalle aree SIR, SIC o ZPS più vicine, per ciò non si ha nessuna interferenza diretta, l’analisi dell’incidenza generale (sulle aree boscate e sull’ambiente in generale) è sviluppata sia all’interno dei documenti acclusi alla Autorizzazione Unica, ma è nuovamente sviluppata nei documenti allegati, così pure l’analisi dell’incidenza sulla Dinamica Fluviale e sulla Fauna Ittica. Interferenzesullecomponentiabiotiche Il progetto non produce rifiuti per cui non si può avere inquinamento, neppure temporaneo, per quanto riguarda la sostenibilità generale si fa riferimento alla documentazione allegata. Interferenzesullecomponentibiotiche Sia l’analisi generale che quella specifica sull’habitat fluviale sono sviluppate nei documenti allegati. Preme sottolineare l’azione positiva svolta con il “Rifacimento particolarmente oneroso” (definizione richiesta dalla normativa sulle rinnovabili), recentemente eseguito con la costruzione dei percorsi di rimonta, eseguendo così una drastica riduzione dell’impatto ecologico che la briglia ha causato per oltre un secolo ripristinando la comunicazione tra le sottopopolazioni ittiche di monte e di valle. Pagina 21 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo D’altro canto sia l’Indice della Funzionalità Fluviale (IFF) come pure l’Indice di Qualità Biologica (IBE) del Torrente Archiano sono risultati elevati (rispettivamente Livello II Buono e Livello I Buono), come riferito all’interno della relazione sulla Dinamica Fluviale. Ancora migliore sarà la situazione nel breve periodo poiché si attueranno gli effetti positivi correlati alla realizzazione delle scalette di rimonta. Connessioniecologiche Come appena detto la realizzazione dei percorsi di rimonta ha eliminato la frammentazione di habitat tra monte e valle. L’approfondimento eseguito con i documenti allegati evidenzia la sostanziale assenza di disturbi alla naturalità esistente. Descrizionedellemisurecompensativechesiintendonoadottare Sulla base delle analisi sviluppate NON sono necessarie misure compensative in quanto non vi sono interferenze sulle componenti ambientali, pertanto resta inalterata la coerenza globale della rete “Natura 2000”. Preme sottolineare che la produzione di energia da fonte rinnovabile idraulica è di per sé una mitigazione poiché assieme alla produzione di energia superiore ad 1MWh all’anno, realizza una consistente riduzione della produzione di gas clima-alteranti (CO2) per almeno 6.000,00 Tonnellate/anno. In concreto ciò significa autonomia energetica civile per l’intero anno e per almeno 500 famiglie. VALUTAZIONEDIINCIDENZA La valutazione dell’incidenza del progetto relativo al rinnovo della concessione di derivazione, sia per l’assenza di opere da eseguire, sia per aver eseguito gli interventi di mitigazione richiesti in sede di Autorizzazione Unica non solo è sostanzialmente assente, ma se ci riferissimo allo stato precedente l’A.U. dovremmo dire che l’incidenza risulta positiva e non negativa. La valutazione dell’incidenza generale sulla flora e sulla fauna che quella specifica sulla Dinamica Fluviale e sulla Fauna Ittica sono sviluppate nei documenti acclusi in allegato, le risultanze consentono di considerare assente una qualunque forma di incidenza negativa connessa al progetto in esame. Pagina 22 di 23 Studio di Ingegneria C. G. GIANNI Unimex Srl Acustica Ambientale di Banchini Massimo CONCLUSIONI Il progetto relativo al rinnovo della concessione di derivazione, viene specificatamente valutato nei documenti allegati (per l’incidenza generale sulla flora e sulla fauna e per quella sulla Dinamica Fluviale e sulla Fauna Ittica), le risultanze consentono di considerare assente una qualunque forma di incidenza negativa connessa al progetto in esame. Per tutte le restanti analisi si può confermare che la Valutazione di Assoggettabilità a VIA, anzi la Valutazione di Impatto Ambientale è stata indirettamente sviluppata all’interno del procedimento di Autorizzazione Unica già citato con il quale si è reso evidente che: l’impatto sulla continuità biologica del Torrente Archiano poteva essere adeguatamente mitigato (se non eliminato) con la realizzazione delle scalette di rimonta (che sono state eseguite con ottimo risultato sia di funzione che di inserimento ambientale); le diverse parti d’opera che potevano determinare un Impatto Paesaggistico sono state adeguatamente mitigate con l’esecuzione di paramenti in muratura di pietrame ad “Opus Incertum”, con la finitura superficiale delle superfici in cls a rapido attecchimento di muschi e licheni, con la posa di cortine vegetali di mascheramento, con la coloritura in pasta dei rivestimenti in Cemento Armato, con l’utilizzo della ingegneria naturalistica per recinzioni e paramenti di protezione, con la scelta del Colore RAL 6014 per le parti metalliche; l’indagine sulla eventuale presenza di inquinanti ambientali o inquinanti fisici ha indicato la completa assenza di qualsiasi forma di inquinamento generato dall’impianto, se non quelli collegati alla realizzazione dei diversi interventi che possono aver determinato forme di impatto ambientale temporaneo che è stato mitigato con l’utilizzo di sistemi per l’accelerazione della rinaturalizzazione, con l’attecchimento di piante pioniere, con la posa di sistemi di protezione e sicurezza. Per tutto quanto sopra analizzato si può confermare che l’Impatto Ambientale generato dall’impianto in generale e dal rinnovo in particolare è ASSENTE, per cui è evidente che il procedimento per il rinnovo della concessione di derivazione idraulica non dovrà essere assoggettato a VIA.. Arezzo lì _________________ Il Progettista ____________________ Pagina 23 di 23
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