ROSARIA CINZIA CARDILLO *, CONCETTA DE PASQUALE** ASPETTI CLINICI E PSICOSOCIALI DELLE TOSSICODIPENDENZE UNA INDAGINE EMPIRICA SUI SOGGETTI ADOLESCENTI RIASSUNTO Questo lavoro nasce dall’interesse verso il mondo delle droghe e alla loro evoluzione storica, la quale è stata incessante sotto più profili fino a tutt’oggi. Le autrici hanno organizzato il contenuto in una serie di considerazioni riferite ad argomenti che, intimamente legati tra di loro, molto spesso vengono trattati in modo disgiunto, e raramente affrontati insieme. Infatti, non vi è dubbio che gli aspetti clinici e psicosociali delle sostanze psicoattive, i giovani, le famiglie e le risposte sociali debbano essere trattati insieme, in modo da capire le differenze e le trasformazioni raggiunte fino ai nostri giorni nei vari ambiti. Inoltre, viene proposta una ricerca sul campo in tre provincie siciliane, la quale ha indagato, attraverso la somministrazione di un questionario, sul grado di conoscenza che gli adolescenti (tra i quattordici ed i diciannove anni, in tre Istituti di Scuola Secondaria Superiore) hanno sulle droghe, le Malattie Sessualmente Trasmissibili (MST) e la donazione di sangue. SUMMARY This work was born from the interest towards the world of drugs and their historical evolution, which has been continuing under multiple profiles up to date. The authors have organized the content into a series of considerations related to topics that, intimately linked to each other, are treated very often in a disjointed way and rarely linked together. In fact, there is no doubt that clinical and psychosocial aspects of psychoactive substances, young people, families and social responses should be treated together in order to understand the differences and changes achieved up to the present days in several fields. In addition, it is proposed a field research in three Sicilian Laureata in Scienze dell’Educazione, Università di Catania. Docente di Psichiatria e Ricercatore Universitario, Università di Catania. * ** 67 Formazione Psichiatrica n.1 Gennaio-Giugno 2014 provinces, which investigated, through the submitting of a questionnaire, about the level of knowledge that teenagers (between fourteen and nineteen years, belonging to three institutes of Upper School) have about drugs, sexually transmitted diseases (STDs) and blood donation. Introduzione Si è ritenuto opportuno, dato a tutt’oggi il complesso problema delle droghe, esaminare gli aspetti clinici e psicosociali delle sostanze d’abuso, soprattutto negli adolescenti. (Oedt, 2011). Queste sostanze, provocano disturbi psichici e alterazioni fisiche nell’uomo, al variare delle tipologie assunte, legali o illegali, con le relative conseguenze sui rapporti sociali tra gli esseri umani, da ciò la diffusione di dati e creazione di servizi specializzati. (Bricolo, 2012). Quando si affronta tale tema, bisogna fare inevitabilmente riferimento alla nuova edizione del DMS-V; in questo recente manuale, la categoria che ora viene chiamata “Disturbi da dipendenza e correlati all'uso di sostanze” ha avuto cambiamenti sostanziali, infatti, sono state fuse le categorie di abuso e dipendenza da sostanze del vecchio DSM-IV-TR in un unico disturbo da uso di sostanze, misurato su un continuum da lieve a grave, i cui criteri per la diagnosi quasi identici ai precedenti criteri, sono stati uniti in un unico elenco di 11 sintomi. Alla lista dei sintomi è stato aggiunto il craving (forte desiderio di utilizzare la droga), mentre è stato eliminato il criterio riguardante i problemi legali ricorrenti, a causa della difficile applicazione a livello internazionale. Nel complesso, è stata aumentata la soglia del numero di criteri da soddisfare per porre diagnosi di disturbo da uso di sostanze: mentre nella versione precedente era richiesto un solo sintomo per la diagnosi di abuso, nel DSM-V per un disturbo da uso di sostanze lieve è richiesta la presenza, per un periodo di 12 mesi, di almeno due sintomi. Nel manuale sono stati inoltre aggiunti il disturbo da uso di tabacco ed i criteri per l’astinenza da cannabis e da caffeina. (Staff Dronet, 13 novembre 2013). Come sopracitato, per fronteggiare il problema, bisogna proporre dei servizi mirati nei confronti della popolazione, come delle proficue campagne di prevenzione, in particolare nel mondo giovanile, sul consumo e l’abuso di droghe, partendo dalla famiglia, la scuola e i luoghi di aggregazione giovanile, cioè ambienti in cui si ritiene possibile sensibilizzare i giovani, sugli effetti dannosi di tali sostanze d’abuso, incluso alcol e tabacco. (Dipartimento delle 68 Cardillo R.C., De Pasquale C. Aspetti clinici e psicosociali delle tossicodipendenze. Dipendenze Azienda ULSS Verona 20, 2008). A tal fine occorre proporre comportamenti e stili di vita corretti, dato che le droghe sono anche fortemente legate alle Malattie Sessualmente Trasmissibili (MST) e alla non idoneità alla donazione di sangue, poiché il loro utilizzo abbassa l’autocontrollo dell’uomo, inducendolo a comportamenti sessuali a rischio di contrarre malattie infettive (HIV, epatiti, etc.), da ciò il blocco alla donazione di sangue. (Ministero della Salute – Decreto 3 marzo 2005). In Italia, questo grave problema, viene già da anni affrontato dalle istituzioni mediante leggi e piani di azione nazionale: - la legge “Fini-Giovanardi” n. 49 del 2006 porta modifiche al Testo Unico 309/’90, anche per quanto riguarda il consumo e il possesso di sostanze psicoattive illegali per uso personali (Bricolo, 2012), ma da poco tempo bocciata dalla Corte Costituzionale, che ha contestato il fatto che le suddette norme in materia di droga, erano state inserite con un emendamento, in fase di conversione, nel decreto legge sulle Olimpiadi invernali di Torino del 2006, violando così l’art. 77 della Costituzione che prevede il principio di coerenza di contenuti nei decreti votati dal Parlamento. La Legge “Fini-Giovanardi” equiparava le droghe leggere a quelle pesanti livellando verso l’alto reati e pene. Il risultato è che cannabis e hashish tornano ad essere considerate “leggere”, la distinzione tra i diversi tipi di stupefacenti riprende corpo e con essa il sistema delle pene previsto prima della “Fini-Giovanardi”: il massimo scende da 20 a 6 anni di carcere; (La Stampa, 12 febbraio 2014). - Il Piano di Azione Nazionale (PAN) sulle Droghe 2010-2013 (che trae origine ed è ispirato al Piano di Azione dell'UE in materia di lotta contro la droga 2009-2012) con il quale si ci è riferiti soprattutto a quanto emerso e riportato nella ‘Sintesi degli orientamenti espressi dagli operatori nella V Conferenza Nazionale sulle Politiche Antidroga’, tenutasi a Trieste dal 12 al 14 marzo 2009. Tale documento fornisce una importante base di partenza da prendere in considerazione per delineare un nuovo piano rispondente ai bisogni emergenti e identificati in tale contesto assembleare e istituzionale, così come previsto dal D.P.R. 309/90 e s.m.i. nel settore della tossicodipendenza; (Dipartimento Politiche Antidroga – Piano di Azione Nazionale Antidroga 2010-2013). - La prevenzione da ogni forma di devianza, in particolare dalle sostanze d’abuso e patologie correlate, deve essere operata dagli educatori della 69 Formazione Psichiatrica n.1 Gennaio-Giugno 2014 scuola attraverso “l’educazione alla salute” che deriva dall’informazione sanitaria. Infatti, per il raggiungimento di tali obiettivi, il Ministro predispone programmi annuali, con ore aggiuntive di iniziative differenziate per tipologia e metodologia, sulla base di proposte formulate da un Comitato tecnico-scientifico composto da esperti nel settore e rappresentanti di associazioni giovanili e dei genitori con compiti di indirizzo, programmazione ed orientamento di tutte le strutture periferiche delle scuole. Tale comitato rientra nella previsione del Testo Unico (T.U.) sugli stupefacenti (D.P.R. 9-10-1990, n. 309) ma è richiamato dal T.U. delle leggi sull’istruzione (D. Lgs. 297/94) all’art. 326. Oltre a ciò, le amministrazioni scolastiche insieme con i servizi pubblici per l’assistenza socio-sanitaria ai tossicodipendenti (SERT), possono creare centri di informazione e consulenza rivolti agli studenti all’interno delle scuole secondarie superiori. (R. Sangiuliano, 2011). Ricerca A tal proposito, si è considerato utile effettuare una indagine empirica, con l’obiettivo di fornire un quadro complessivo delle tre maggiori aree di comportamenti a rischio negli adolescenti, le prime due si riferiscono al grado di conoscenza sulle droghe e ai comportamenti sessuali a rischio di contagio, per esempio, l’HIV/AIDS (MST), in ragione dell’espansione continua di tale fenomeno; la terza si riferisce al livello di conoscenza sulla donazione di sangue. Lo scopo del lavoro è stato quello capire in modo dettagliato, il grado di conoscenza che gli adolescenti hanno, con età compresa tra i quattordici ed i diciannove anni, sulle droghe e un eventuale interconnessione tra l’uso di sostanze ed il comportamento sessuale a rischio, dato che la loro assunzione potrebbe abbassare il livello di autocontrollo, concorrendo ad aumentare il rischio di contagio, causando di conseguenza la non idoneità alla donazione di sangue e di emocomponenti, così come già detto sopra. Un campione di 929 soggetti (501 maschi; 428 femmine) è stato raccolto in 3 Istituti di Scuola Secondaria Superiore (Giarre, CT) 3 sezioni (3 bienni e 3 trienni), di Pachino (SR) 6 sezioni (3 bienni e 3 trienni) e di Taormina (ME) 3 sezioni (3 bienni e 3 trienni)), al fine di indagare se esiste una interconnessione tra l’abuso di droghe, le MST e la donazione di sangue. 70 Cardillo R.C., De Pasquale C. Aspetti clinici e psicosociali delle tossicodipendenze. La ricerca si articola in più fasi: 1. Costruzione dello strumento d’indagine (Appendice 1) composto da un test di 16 domande, suddivise in 3 argomenti: consapevolezza sull’uso delle droghe (le prime 5 domande), grado di conoscenza delle MST (3 domande, dalla 6 alla 8), livello di conoscenza sulla donazione di sangue e l’interconnessione tra le droghe e le MST (8 domande, dalla 9 alla 16); 2. Costruzione del campione; 3. Somministrazione e ritiro del questionario anonimo; 4. Riflessioni, inserimento ed elaborazione statistica dei dati degli Istituti suddetti. Risultati Dai dati ottenuti dalla somministrazione dei questionati nei 3 Istituti di Scuola Secondaria Superiore, facendo differenza tra i maschi e le femmine, si evince che tutti gli adolescenti hanno una buona conoscenza degli argomenti trattati (Tabella 1- 2); in media i valori ottenuti per i maschi sono pressoché identici anche nelle femmine, a meno di un punto percentuale, per cui il 79% di risposte giuste per i maschi e il 21% di risposte sbagliate, mentre il 78% risposte giuste per le femmine e 22% di risposte sbagliate. Inoltre, facendo attenzione ai risultati delle domande 1, 8 e 16 (Tabella 1), si evidenzia come gli studenti (maschi e femmine) abbiano risposto con percentuale negativa più alta (con valori che variano tra il 40% e il 50%) rispetto alle altre risposte negative. Da ben puntualizzare che attraverso queste tre domande, si è inteso sintetizzare tre maggiori aree di comportamenti a rischio negli adolescenti, infatti, la prima domanda tende a comprendere, se sostanze come l’alcol e il tabacco vengono intese come droghe. Con l’ottava domanda, si vuole indagare sul fatto che l’assunzione di droga interferisce con il normale giudizio nel determinare i rischi che si possono presentare e, pertanto, i consumatori tendono a non prendere precauzioni quando hanno relazioni sessuali o a condividere aghi per iniettarsi sostanze. Invece, per quanto riguarda la sedicesima domanda, si intende sondare il grado di conoscenza sull’interconnessione tra l’abuso di droghe, le MST e la donazione di sangue. Proprio per questo motivo, si ritiene sia necessario sensibilizzare i giovani, sul fatto che l’uso di droghe non solo abbassa l’autocontrollo dell’individuo ma lo induce a comportamenti sessuali a rischio di contrarre MST, con la conseguente 71 Formazione Psichiatrica n.1 Gennaio-Giugno 2014 non idoneità alla donazione di sangue per i soggetti esposti a contagio di malattie infettive e ai tossicodipendenti, etc. Conclusioni Sarebbe utile rendere più accessibile e comprensibile il discorso delle droghe e dei consumi, dato che ben facilmente si comprende quanto queste sostanze possano essere legate alla trasformazione della società e far parte delle illusioni del sé, dando l’impressione di rendere più facile la partecipazione a fatti o eventi della vita. Ma tutto ciò, si può ottenere senza l’uso di sostanze, per cui i genitori, gli educatori (la scuola), i volontari e le istituzioni, hanno un ruolo fondamentale nell’educazione e prevenzione delle sostanze d’abuso in modo da scongiurarne l’utilizzo o cercare di placarne la dipendenza. Attraverso la ricerca condotta nei tre Istituti di Scuola Secondaria Superiore, si è riuscito a rilevare il grado di conoscenza che gli adolescenti hanno sulle droghe, le MST e la donazione di sangue, concentrandosi anche sulla loro interconnessione. Pertanto, si crede utile creare un progetto educativo sulla ‘salute e uno stile di vita corretto’ all’interno degli Istituti di Scuola Secondaria Superiore ed in luoghi di aggregazione giovanile, in modo da sensibilizzare sempre di più le fasce giovanili, relativamente alle droghe (sotto varie sfaccettature), le MST e attività sessuale sicura, ed il loro stretto rapporto con la donazione di sangue, per i motivi lungamente citati sopra. Il progetto dovrebbe provvedere all’educare ad una maggiore coscienza trasfusionale e sulla donazione di sangue, attraverso una mirata sensibilizzazione non solo dei punti sopra detti, ma anche attraverso una buona campagna alimentare, sportiva (visto che molte persone adulte, sono ritenute non idonee alla donazione perché sofferenti di ipertensione ed altre patologie cardiache, diabete, e molto altro ancora) e di educazione stradale (dato che l’uso di sostanze d’abuso a tutt’oggi causa un tasso molto elevato di mortalità per incidente stradale). Inoltre, molto importante sarebbe, introdurre un'ampia analisi dei conflitti quotidiani interpersonali: xenofobia, razzismo, pregiudizio, discriminazione sono i fenomeni da combattere, tramite precise attività di sensibilizzazione, poiché molte donazioni di sangue non avvengono per pregiudizi errati, i quali portano contemporaneamente ogni anno la diminuzione di sacche di sangue e il mancato controllo sulla salute fisica di tantissimi individui. 72 Cardillo R.C., De Pasquale C. Aspetti clinici e psicosociali delle tossicodipendenze. Bisogna ben precisare, che l’atto della donazione consiste in un momento di grande altruismo verso l’umanità e attraverso il quale il donatore periodico tiene continuamente sotto controllo la sua salute fisica, essendo sottoposto ad anamnesi, analisi del sangue e visita medica. In conclusione, dato il ‘target’ dell’attività, è evidente come un’attenzione specifica e particolare vada riservata all’aspetto comunicativo/relazionale, in modo che i giovani non vedano l’educatore come una autorità, ma come un loro pari, che li renda consapevoli dell’importanza della donazione di sangue e della stretta interconnessione con le droghe e le MST, in modo da portarli ad intraprendere uno stile di vita corretto, fin dalla loro giovane età. BIBLIOGRAFIA American Psychiatric Association. (2013). Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders. FIFTH Edition DSM -5. Washington, DOC, London, England. Bricolo R. (2012). Le nuove droghe ragioni e prevenzione. Giunti, Firenze. Escohotado A. (2008). Piccola storia delle droghe. Donzelle, Roma. Gazzetta Ufficiale n. 85 del 13 Aprile 2005. MINISTERO DELLA SALUTE, DECRETO 3 marzo 2005 Protocolli per l’accertamento della idoneità del donatore di sangue e di emocomponenti. Le Iene, 2013, DROGA – Perché ci sono strade in cui ti puoi perdere, Fivestore – RTI S.p.a., Milano. Leonzio U. (1971). Il volo magico. Mondadori, Milano. Rossi F., Cuomo V., Riccardi C. (2005). Farmacologia, principi di base e applicazioni terapeutiche. Minerva, Torino. Sangiuliano R. (2011). Compendio di Legislazione Scolastica. Simone, Napoli. Szasz T.S. (1977). Il mito della droga. Feltrinelli, Milano. SITOGRAFIA Bocciata la legge Fini-Giovanardi. La Consulta: norma incostituzionale. http://www.lastampa.it Dipartimento Politiche Antidroga, “Piano di Azione Nazionale Antidroga anno 2010– 2013”. Brunello G.P., Candio D., Filippini D., Zermiani M. (2008). “Alcol-Informazioni dalla Ricerca”. Dipartimento delle Dipendenze Azienda ALSS 20, Verona. 73 Formazione Psichiatrica n.1 Gennaio-Giugno 2014 Madera P., Bosco O., Mazzi R., Minelli F. (2008). “Tabacco–Informazioni dalla Ricerca”, NIDA – USA, Dipartimento delle Dipendenze Azienda ALSS 20, Verona. Staff Dronet, 13 novembre 2013, “Manuale diagnostico, ridefinizione della dipendenza e inclusione del gambling nel nuovo DSM-V”. http://www.dronet.org Rapporto annuale sul fenomeno delle droghe 2011-Oedt. http://www.retecedro.net APPENDICE 1 Questionario 1 a cura di Rosaria Cinzia Cardillo Età ……………. Classe ………………. Sez. ………… Sesso : □ M VERO 01 Le droghe (o sostanze d’abuso) comprendono anche l’alcool e il tabacco 02 L’uso della marijuana non provoca disturbi della personalità nell’uomo 03 Il consumo di droghe altera il normale funzionamento del cervello 04 05 Le droghe creano vulnerabilità nell’uomo (o abbassano l’autocontrollo dell’individuo) Sotto l’effetto di droghe si è più portati ad avere rapporti sessuali a rischio 06 Le malattie sessualmente trasmissibili (MST) sono malattie infettive 07 Le MST si possono prevenire mediante l’uso del preservativo 08 Le MST si possono contrarre più facilmente nei tossicodipendenti 09 Se fai abitualmente uso di droghe sei dichiarato idoneo alla donazione di sangue 10 Se conduci una vita sessuale ad alto rischio di contagio di malattie sessualmente trasmissibili sei dichiarato idoneo alla donazione di sangue Se hai una relazione stabile e fedele che dura da tanto tempo puoi donare il sangue anche se con il/la tuo/a partner non fai uso del preservativo Pensi che donando il sangue corri il rischio di contrarre malattie infettive 11 12 13 14 15 16 74 Se dovessi notare un ingrossamento delle ghiandole linfatiche (si trovano nel collo, nelle ascelle e all’ inguine) puoi donare il sangue Se 2 giorni fa hai fatto un tatuaggio oggi puoi donare il sangue Diventando un donatore di sangue periodico pensi di poter tenere sotto controllo la tua salute Secondo te esiste un interconnessione (o relazione) tra l’abuso di droghe, le MST e la donazione di sangue □F FALSO Cardillo R.C., De Pasquale C. Aspetti clinici e psicosociali delle tossicodipendenze. Risposte Maschio corrette Risposte Maschio errate Risposte Femmine corrette Risposte Femmine errate 1 60% 40% 54% 46% 2 85% 15% 82% 18% 3 95% 5% 92% 8% 4 91% 9% 90% 10% 5 79% 21% 83% 17% 6 78% 22% 88% 12% 7 81% 19% 87% 13% 8 52% 48% 50% 50% 9 90% 10% 87% 13% 10 88% 12% 87% 13% 11 77% 23% 75% 25% 12 83% 17% 79% 21% 13 75% 25% 75% 25% 14 79% 21% 78% 22% 15 81% 19% 84% 16% 16 61% 39% 59% 41% Tabella 1 Differenza di genere e percentuale delle risposte corrette e non corrette 75
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