Studenti in visita a Lautertal

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langhe e pianura
L’UNIONE MONREGALESE - MONDOVÌ, 26 NOVEMBRE 2014 - N. 45
dogliani e farigliano Viaggio in Germania per uno scambio culturale e scolastico
parrocchia Daniele Claudio moderatore
Studenti in visita a Lautertal
Dogliani ha un nuovo
Consiglio pastorale
DOGLIANI
La lingua “universale” inglese sfruttata come intermediario tra italiano e tedesco,
unendo due Paesi all’insegna
della tradizione del gemellaggio. Una nuova frontiera che
vuole essere percorsa al fine di
scrivere nuove pagine di storia,
dopo quindici anni di relazione con i “cugini” di Jarnac. Il
Comitato Gemellaggi di Dogliani, infatti, è onorato di poter annunciare la prima trasferta tedesca efettuata dagli
alunni dell’Istituto comprensivo “Luigi Einaudi”. Nel mese
di ottobre, una delegazione di
quaranta studenti di Dogliani
e Farigliano ha trascorso una
piacevole settimana a Lautertal, Comune situato a sud-est
di Francoforte, nello Stato federale della Assia, che unisce
dodici villaggi per un totale di
7.000 abitanti. Dal ricevimento uiciale in Comune sino alle
visite guidate a Francoforte ed
Heidelberg, con interessanti
laboratori didattici nel plesso
scolastico culminati in un’esibizione teatrale.
«Siamo davvero onorati
– dichiara il direttivo del Comitato – di poter annunciare
il buon esito di questa nuova iniziativa. In otto anni di
contatti possiamo dire di aver
trovato in Lautertal un interlocutore attento ed interessato alla nostra cultura ed alle
nostre tradizioni. I rimandi
positivi degli alunni non fanno altro che convincerci che la
nostra attività sia a volte “invisibile”, ma utile per la for-
mazione di cittadini europei
sempre più consapevoli. Uno
scambio non solo linguistico,
ma culturale ed economico.
Uniti dalla comune lingua
inglese, nel segno europeista
del presidente Einaudi, le nostre due comunità stanno ponendo solide basi per future
relazioni».
Il Comitato desidera ringraziare la dirigente, prof.ssa
Silvana Botto, le docenti Alida Pirrone, Antonella Ratto,
belvedere langhe Terminati i lavori di restauro
Manuela Seghesio, Tiziana
Viglione e Claudia Zucchi,
per il costante impegno nell’organizzazione e nel mantenimento dei rapporti con i
Comuni interessati dalle attività di gemellaggio. Un particolare ringraziamento alla
“Bottega del Vino” di Dogliani per i prodotti oferti ai “cugini” tedeschi ed alla Società
pallonistica Virtus Langhe,
che ha donato alcuni palloni,
nell’ottica di esportare la di-
sciplina del “balòn” oltre confine. «Il 2015 sarà un anno
molto importante. In programma numerose iniziative,
tra cui spiccano i festeggiamenti per i quindici anni di
gemellaggio con Jarnac ed altri appuntamenti che annunceremo nei prossimi mesi»,
concludono dal Comitato.
«I rapporti amichevoli
– dichiara l’Amministrazione comunale –, instaurati in
passato con la città gemellata di Jarnac e le visite reciproche avvenute nell’ultimo
anno con la città di
Lautertal, ci fanno sperare in un futuro che faccia incontrare sempre di più le tre
comunità, accorciando così le
distanze geografiche, linguistiche e di pensiero, e creando sempre di
più nuove amicizie e nuove occasioni di arricchimento
culturale. Desideriamo ancora ringraziare coloro che, con
grande impegno e passione,
da ormai parecchi anni, si
fanno promotori di importanti incontri fra giovani studenti di nazionalità diverse,
dando la possibilità a questi
ragazzi e alle loro
famiglie di scoprire ed apprezzare nuove realtà e contribuire così a maturare nella
comunità doglianese una forte coscienza europea».
Nei giorni 8 e 9 novembre oltre 500 doglianesi hanno
rinnovato il Consiglio pastorale secondo il regolamento che
era stato concordato nell’ultima riunione (che prevedeva
il paese diviso in cinque zone – ogni elettore aveva così la
possibilità di indicare sei membri rappresentanti tutto Dogliani, due per ogni zona oltre ai rappresentanti dei giovani,
delle famiglie e dei vari gruppi e associazioni). Martedì 18
novembre gli eletti sono stati convocati dal parroco e hanno
proposto alla unanimità il prof. Claudio Daniele (185 voti)
moderatore e il geom. Michele Bassignana (124 voti) segretario. Il nuovo Consiglio sarà così composto: Ezio Smeriglio
(136 voti), Pia Perno Di Caldera (106 voti), Stefano Scarzello (102 voti), Marco Boschis (94 voti) rappresentanti di tutta la comunità doglianese. Rappresentano invece le zone:
numero 1 (Dogliani Borgo, al di qua di Rea) Rosalba Giachello e Margherita Andriano; numero 2 (Dogliani Borgo
- oltre Rea) Maria Oberto e Gianfranco Durando; numero 3 (Piandeltroglio, Piacerretto, Pieve, Santa Lucia e San
Luigi) Marco Devalle di Piandeltroglio e Marco Devalle di
San Luigi; numero 4 (Valdibà, Monera, Pianezzo, Martina) Mariano Sardo e Fabrizio Mozzone; numero 5 (Castello
centro e frazioni) Carlo Gabetti e Claudio Romana. Rappresentano i giovani: Matteo Agosto e Francesca Viglione;
i catechisti: Rosanna Cogno; i genitori: Mara Raviola, Annalisa Cillario, Anna Rainelli. I ministri straordinari della
Comunione: Simona Taricco. Renata Abbona è espressione
dell’Azione Cattolica, mentre Margherita Manera del Rinnovamento dello Spirito. Ezio Boldrino e il prof. Bruno Gabetti sono a nome dell’attività oratoriale e Chiappera e per
l’anagrafe e l’archivio parrocchiale.
dogliani
Appuntamenti culturali
sull’arte e la storia doglianese
La parrocchia e gli “Amici del Museo” di Dogliani propongono due iniziative per scoprire il patrimonio storico, artistico
e culturale del Doglianese. Il primo appuntamento è previsto
per domenica 30 novembre, alle ore 15, presso la Confraternita
dei Battuti: il prof. Claudio Daniele illustrerà la storia sia della pregevole chiesa barocca, monumento nazionale (con le numerose opere d’arte in essa contenute), sia la storia delle compagnie religiose dei Battuti Bianchi e Battuti Neri. A seguire,
visita guidata del Museo degli Ex-voto, con attenzione particolare agli ex-voto della Confraternita stessa. Il secondo appuntamento è in calendario per domenica 7 dicembre (sempre
alle ore 15), presso il Museo storico-archeologico “G. Gabetti”:
il prof. Giuseppe Martino guiderà i visitatori alla scoperta del
Museo e della mostra attualmente ospitata (“Editoria e giornalismo a Dogliani dal 1600 ad oggi”). In entrambi gli appuntamenti, dopo la visita guidata, vi sarà un’ulteriore tappa presso
i suggestivi locali medioevali della Bottega del “Dogliani”, con
possibilità di degustazioni. La partecipazione è gratuita e l’invito è rivolto a tutti (doglianesi e non) gli amanti dell’arte e della storia del nostro territorio.
dogliani Presso l’Oratorio, confronto su un disagio che tocca tanti
La parrocchiale torna Malattia psichica: basta pregiudizi.
all’antico splendore Quello “stigma” va superato!
DOGLIANI
BELVEDERE LANGHE
Sono terminati i lavori di restauro relativi a
facciata, torre campanaria, porticato e canonica della parrocchiale di San Nicola a Belvedere Langhe. Iniziati a giugno, gli interventi stati
realizzati dalla ditta Cabrini Paolo di Dogliani, mentre il progetto e la direzione dei cantieri sono stati aidati all’arch. Andrea Botto
di Belvedere Langhe. Il progetto prevedeva
la rimozione della vegetazione e delle mufe
che avevano intaccato il fabbricato, il ripristino dell’intonaco distaccato e la rasatura delle
parti di muratura soggette a dilavamento. In
base a saggi stratigrafici a cura della restauratrice doglianese Francesca Bruno e ad un suc-
cessivo sopralluogo della Soprintendenza, si è
risaliti alla colorazione originale della chiesa e
alla successiva tinteggiatura. In fine, per garantirne una maggiore durata nel tempo, sono
strati posizionati alcuni faldalini a protezione
dei lavori appena eseguiti. L’opera è stata finanziata dal Comune di Belvedere Langhe,
dalla Pro-Loco (2006-2012), dall’ ing. Alberto Merlati, dalle Cappelle belvederesi e da altri
benefattori. L’inaugurazione, alla presenza del
vescovo di Mondovì, mons. Luciano Pacomio,
si terrà domenica 7 dicembre, alle 15,30, durante la funzione del ringraziamento. Seguirà
un piccolo rinfresco.
Nelle foto, a sinistra la chiesa prima del restauro; a destra al termine dei lavori.
Partecipato e coinvolgente l’incontro, all’Oratorio di
Dogliani, per fermare l’attenzione sulla soferenza mentale, su iniziativa della Laboratorio diocesano di Pastorale
della salute. Sono intervenuti Ivan Raimondi (delegato
regionale Caritas e Pastorale
della salute) e la dott.sa Maria Elena Morsucci (dirigente del Dipartimento di salute
mentale Asl Cn1 S. C. Mondovì). “Molti gli aspetti problematici ed interpellanti di
questa malattia che è ancora
vista da molti come ‘un male
oscuro’, diicile da capire e
da curare”, ha spiegato Maria
Grazia Randazzo del Laboratorio diocesano. Significativo
il momento di preghiera proposto dagli amici della Comunità psichiatrica di Ceva,
guidati da don Meo Prato. Da
parte sua Ivan Raimondi ha
sottolineato come il peso della “crisi” incida notevolmente
sulla malattia mentale: infatti precarietà e disagio psichico si collegano in un circolo
vizioso che in questi tempi di
recessione si autoalimenta.
“Chiunque può sofrire di un
malanno mentale, ma i poveri hanno maggiori probabilità di ammalarsi e minori
possibilità di curarsi”. Un al-
tro aspetto urgente e delicato riguarda – secondo Ivan
Raimondi – l’accoglienza da
riservare al malato mentale,
accostandolo senza paura e
senza pregiudizi, assumendo l’atteggiamento giusto del
buon samaritano che si china
sulle ferite dell’umanità. Da
abbattere quindi “lo stigma”
che viene ancora appiccicato
ai malati mentali ed alle loro
famiglie. E’ la persona da cercare ed avvicinare “in primis”
non la malattia. E non ci si
deve sentire sempre immuni:
la malattia mentale sta aumentando. Nel 2020, a livello mondiale, sarà al secondo
posto tra le patologie, dopo
quelle cardiovascolari. “E’ necessario confrontarsi sempre
di più, sensibilizzandosi su
queste piaghe che sono tra-
sversali più di quanto si immagini”, ha aggiunto Maria
Grazia Randazzo del Laboratorio diocesano.
Sotto un profilo più tecnico, la dott.sa Morsucci si è
sofermata sulla soferenza
psichica “naturale” e su quella “patologica”, classificando
i diversi disturbi, partendo
dalle nevrosi e dalle ansie,
dalle depressioni, arrivando
poi ad elencare malattie più
gravi, le psicosi, i disturbi della personalità e del comportamento alimentare (anoressia, bulimia e grande obesità,
che stanno aumentando in
particolare nelle fasce giovanili). Una “epidemia dilagante” è definita questa piaga
tra gli adolescenti sul piano
delle disfunzioni alimentari.
Ed anche la dott.sa Morsuc-
ci ha evidenziato lo “stigma”
che socialmente emargina il
malato mentale. Anzi questo
riconoscimento sociale rovesciato del “matto” costituisce
purtroppo un ostacolo alla
presa in carico del soggetto
soferente.
La testimonianza di una
direttrice di comunità psichiatrica ha messo in luce
l’importanza dell’accoglienza
di queste persone per un percorso di riabilitazione nella
comunità e per farle tornare
poi stabilmente nella società
da cui erano escluse. I farmaci aiutano ma non risolvono
le situazioni. Occorre anche
un percorso di psicoterapia, per uscire dalla solitudine della malattia. Ha rivolto
quindi un appello a superare
pregiudizi e diidenze, perché i malati mentali hanno
bisogno indispensabile di accettazione e di accoglienza.
“Non vorrei mai più leggere
‘No ai malati psichici’ – ha
detto –. Restano nostri fratelli sempre, anche e soprattutto
nel disagio. Potrebbero essere
nostri figli e nostri genitori”.
Infine un’altra testimonianza toccante di una ragazza vittima di attacchi di
panico. Complessivamente
un’occasione proficua per incentivare una consapevolezza
sempre più urgente
.