gazzetta12-14 - Le Nuvole di Civita

dicembre 2014
AGGIORNAMENTO PER I SOCI N° 72
Associazione Culturale
Le Nuvole
Per info: 3297968490
www.lenuvoledicivita.it
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Sommario
Metodo Montessori 0/3 anni
p. 3
Per-corso Montessori 0/3 anni
p. 6
Pedagogia, un’arte in divenire
p. 7
Tavola Rotonda Nuova Pedagogia Firenze
p. 8
Istituto di Formazione Educatori Olistici
p. 9
Il Sole nel Cuore
p. 10
La Presenza Mentale
p. 11
Laboratorio di Mindfulness
p. 12
B&B Le Nuvole
p. 13
I Misteri della Tuscia
p. 14
Corsi on line
p. 15
Teatro evolutivo: primo report
p. 16
Grafologia: Rita Levi Montalcini
p. 17
Astrologia Avanzata
p. 21
L.A.P. Milano
p. 22
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Ogni Rivoluzione che si rispetti non può prescindere da un’attenta Riforma Scolastica. La Rivoluzione del presente
non è solo una rivoluzione di tipo politico ma è soprattutto una rivoluzione di tipo mentale poiché i pensieri di chi
vive sul pianeta determinano la qualità di
vita dello stesso e dei suoi abitanti e le
conseguenze di un pensiero negativo è
sotto gli occhi di tutti. Va anche detto che
le strutture scolastiche in cui mandiamo i
nostri figli non sono solo
architettonicamente fatiscenti ma
soprattutto i saperi ed i modi in cui questi
saperi vengono insegnati sono
decisamente obsoleti nella maggioranza
dei casi. Qui e lì, insegnanti di buona
volontà, come moderni don Chisciotte,
cercano di apportare le giuste variazioni a
programmi ministeriali a volte
imbarazzanti quanto coloro che li hanno
concepiti. Oggi più che mai si avverte che
la Scuola non sta più al passo con il vento di
rinnovamento che aleggia ovunque e il credo
della Nuova Pedagogia si fa inesorabilmente largo nonostante gli evidenti ostacoli di coloro che vogliono impedire ai
nostri figli di pensare con la propria testa esattamente come ci è stato insegnato negli ultimi cento anni. Un illustre
portavoce di questa Nuova Pedagogia è sir Ken Robinson che con i suoi libri sul pensiero divergente ( non essere
allineati con il pensiero di massa può contribuire a salvare il pianeta) e sulla creatività, sta finalmente dando voce alle
esigenze pedagogiche e ai veri bisogni dei nuovi arrivati nella nostra società. Ma prima di lui altri pionieri hanno
messo i semi di questo nuovo pensiero pedagogico di cui solo oggi riusciamo a raccogliere qualche acerbo frutto: fra
i molti citiamo Vygotsky, Steiner, Krishnamurti, Tagore, Pestalozzi e Maria Montessori, una delle prime donne in
Italia a laurearsi in medicina.
Il pensiero e l’opera di Maria Montessori segnano una tappa fondamentale nella storia della pedagogia, sia per il suo
contributo teorico, sia per il suo intenso impegno nel campo dell’educazione infantile. Come ogni pioniere che si
rispetti il metodo montessoriano è più conosciuto all’estero che in Patria dove si moltiplicano le sue Case dei
bambini e l’utilizzazione del suo materiale strutturato.
Ciò che appare “rivoluzionario” rispetto al pensiero dei pedagogisti precedenti è la sua pressante rivendicazione
dell’autonomia del bambino, da perseguire e realizzare innanzitutto attraverso il riconoscimento ed il
potenziamento dell’intelligenza infantile sin dalle primissime fasi della vita. Ancora prima che i moderni strumenti le
dessero ragione circa lo sviluppo cognitivo del bambino, la Montessori era riuscita, con la sola osservazione, a
riconoscere in pedagogia la massima importanza all’intero “piano dell’infanzia” (0-6 anni). Le notevoli differenze da
lei osservate nel lavoro di formazione compiuto dal bambino in questo periodo l’hanno indotta a suddividerlo in due
sottopiani: 0-3 anni e 3-6 anni.
Da zero a tre anni, dice la Montessori in La mente del bambino, il bambino ha in sé tutte le “potenzialità che
determinano il suo sviluppo”. In lui esiste un potere globale, un’ ”essenza umana creativa” che lo spinge a formare
l’uomo del suo tempo, della sua civilizzazione”. “Il neonato, dunque, deve intraprendere un lavoro formativo che, nel
campo psichico, ricorda quello avvenuto per il corpo nel periodo embrionale. Questo periodo post-natale... è un
periodo di vita embriologica costruttiva che rende il bambino un Embrione Spirituale. Così l’Umanità ha due periodi
embrionali: uno è pre-natale, simile a quello degli animali – e uno è post-natale, esclusivo all’uomo”.
Durante i primi tre anni di vita si creano le facoltà umane basiche: linguaggio, movimento, pensiero. Come già
accaduto nel periodo pre-natale, in cui nell’embrione fisico gli organi si sono sviluppati uno per uno e ognuno
separato dall’altro, “così in questo periodo nell’embrione psichico si sviluppano funzioni separate. Noi non possiamo
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ricordare questo periodo, perché nella personalità non vi è ancora unità. L’unità potrà avvenire solo quando le parti
siano completate”.
Maria Montessori definisce il bambino da zero a tre anni il “creatore inconscio” proprio per la natura del suo lavoro
di sviluppo e per le modalità in cui questo lavoro viene condotto. Questo “periodo dell’inconscio racchiude in se
stesso tutte le energie dell’uomo” e queste energie creative guidano il neonato all’assorbimento attivo dell’ambiente
e perciò a “creare” se stesso come essere umano completo.
Ella sostiene infatti che, dal punto di
vista psicologico, lo sviluppo del
bambino registra le sue fasi
essenziali proprio nei
primissimi anni di vita, durante
i quali la sua mente si
struttura come mente
assorbente, cioè pronta a
recepire, con estrema facilità,
linguaggi, comportamenti ed
esperienze del proprio contesto
di vita e della propria
cultura. Nei successivi tre anni
di vita (gli anni della scuola
materna), alla mente
assorbente si associa, fino a
sostituirla, la mente
matematica, che opera su
sollecitazione di quelli che la
Montessori chiama periodi
sensitivi, cioè momenti nei quali il bambino mostra una particolare sensibilità all’acquisizione di specifiche
competenze e comportamenti.
Il problema dell’educazione è quindi per la Montessori presente sin dall’inizio: come aiutare tutte le energie creative
del bambino ad emergere perché la mente assorbente possa svolgere al meglio il suo lavoro? La chiave, per il
Montessori, sta nel movimento.
“Il movimento – dice in La scoperta del bambino - è essenziale alla vita, e l’educazione non può concepirsi come
moderatrice o, peggio, inibitrice del movimento, ma solo come un aiuto a ben spendere le energie, e a lasciarle
sviluppare normalmente”. Sin dalle prime sperimentazioni, infatti, la Montessori aveva osservato che movimento e
cognizione sono fortemente correlati: questa intuizione oggi supportata da tutte le recenti ricerche di psicologia
dello sviluppo, è alla base di tutto il percorso educativo montessoriano e lo rende completamente diverso da quello
tradizionale.
Nei suoi libri definisce il bambino con un termine piuttosto inusuale come “embrione Spirituale”cercando di porre in
risalto la vitalità autonoma e originaria del bambino nel formare se stesso. Quindi più che di educazione, parla di
autoeducazione, cioè di far emergere in ogni bambino la propria irripetibile originalità.
Perché ciò sia possibile bisogna innanzitutto “liberarlo” dalle catene coercitive del potere dell’adulto, che
volutamente ha racchiuso il bambino in un’immagine stereotipata e non corrispondente ai suoi veri bisogni
attraverso un processo definito di “normalizzazione”, che corrisponde a quella del bambino concentrato,
attivamente occupato in attività “serie” e concrete, nelle quali si impegna senza bisogno di gratifiche o punizioni.
Secondo una definizione ormai classica, al bambino ludico la Montessori oppone il bambino laborioso, impegnato
cioè nel costruire autonomamente il proprio percorso di conoscenza. “Aiutami a fare da solo” potrebbe essere
considerato il motto dell’intero modello educativo montessoriano, alla conquista del mondo con la sola forza della
propria intelligenza. Perché ciò sia possibile è necessario tenere conto di tre fattori:
1. intervenire intenzionalmente sulla predisposizione e strutturazione dell’ambiente educativo,
2. sulla scelta e utilizzazione del materiale di sviluppo,
3. sulla ridefinizione del ruolo e della funzione dell’educatore.
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Il nido Montessori non è solo quindi impegnato nell’“assistenza” e nella “cura” del bambino ma è un “ambiente
preparato” per rispondere al suo bisogno di espandere le proprie forze ed energie vitali, cioè alle sue necessità di
sviluppo senso-motorio, percettivo, affettivo e comunicativo, nel rispetto del suo metodo operativo e di pensiero.
L’ambiente educativo, pur strutturandosi come una “casa” (simile cioè all’ambiente di vita naturale del bambino), se
ne differenzia in quanto costruita, anche nelle dimensioni e nella disposizione degli arredi, per venire incontro al
desiderio e al bisogno di movimento, di
scoperta e di esplorazione autonoma dei
bambini. Questi cioè debbono avere la
possibilità di venire direttamente in possesso
degli oggetti e dei materiali di cui, in quel
particolare momento, sentono il bisogno,
prelevandoli da tavoli, da armadi, da scaffali
che siano “alla loro portata” e che non li
costringano a ricorrere all’aiuto
dell’educatore. Nell’ambiente scolastico
costruito “a misura di bambino”, questi non
incontra più ostacoli di ordine strutturale che
possano in qualche modo inibire il suo
naturale sviluppo senza essere vincolato alla
disponibilità e ai voleri, spesso estemporanei e
casuali, dell’insegnante.
Poiché i programmi dei nidi Montessori si
basano su esercizi finalizzati a stimolare
movimenti diretti verso scopi costruttivi gli oggetti
e i materiali che l’ambiente propone al bambino sono studiati per suscitare il suo interesse.
Gli oggetti proposti ai piccolissimi stimolano in particolare l’afferrare (progressi nella cognizione sociale) e
il gattonare (progressi in campo fisico e sociale, rappresentazione di sé e dello spazio, percezione della profondità,
senso di sé come agente) fino all’acquisizione della posizione eretta ed alla deambulazione autonoma. Per i più
grandicelli vengono proposti i materiali per gli esercizi di vita pratica, per prendersi cura di sé e dell’ambiente
(spazzare, spolverare, lavare, stendere, spazzolare, apparecchiare, travasare, allacciare, tagliare, incollare, etc.)
Questi esercizi, che i bambini svolgono sempre con grande impegno e gioia, sono ritenuti nelle scuole Montessori
della massima importanza in quanto tutto il corpo viene messo al servizio della mente per ottenere un
risultato significativo. Inoltre, servono ad imparare a compiere una serie di azioni in sequenza e a sviluppare l’abilità
di concentrarsi sul compito da svolgere.
All’educatore spetta un ruolo di mediazione tra il bambino e l’ambiente. educativo, aiutandolo, sostenendolo e
consigliandolo, ma mai imponendosi e sostituendosi a lui.
Se dunque il ruolo di protagonista, in questa rinnovata organizzazione scolastica, spetta al bambino, l’insegnante non
è tuttavia una figura “assente”: pur rispettando l’autonomo itinerario di sviluppo evolutivo del bambino, il suo
principale scopo è quello di seguire seriamente e scientificamente il dispiegarsi dello sviluppo infantile. Egli necessita
perciò di una formazione seria e approfondita, che gli permetta di osservare, analizzare, comprendere e valutare le
varie fasi, di eliminare gli eventuali ostacoli, di predisporre materiali, ambienti e occasioni capaci di valorizzare, e non
già di inibire, lo sviluppo formativo di “tutti” i bambini. L’educatore è come un regista che dispone l’organizzazione
scolastica in modo da consentire, concretamente, la liberazione dell’intelligenza del bambino. Uomini che pensano
con la propria testa vengono formati in ambienti che stimolano il pensiero invece che uniformarlo.
Infine il merito principale di questo metodo è quello di aver riconosciuto l’importanza dell’autonomia e della libertà
del bambino, fino ad approdare ad una dimensione cosmica dell’esistenza: solo partendo dal riconoscimento e dal
rispetto della libertà del bambino, si potrà giungere concretamente ad estendere il concetto di libertà all’umanità
intera, creando le premesse per un’autentica diffusione di rapporti di solidarietà, di tolleranza, di pace e di
cooperazione universali, oggi più che mai inesorabilmente in crisi..
Adele Caprio
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EDUCAZIONE OLISTICA
ASS. CULTURALE LE NUVOLE
presenta
EDUCAZIONE CONSAPEVOLE:
2° step/ PER-CORSO nel MONDO MONTESSORIANO
Dieci incontri per conoscere il materiale montessoriano
per la fascia 0-3 anni.
Questo laboratorio propedeutico è rivolto a baby-sitter e ai
genitori che hanno a cuore il benessere dei propri bambini.
OGNI MARTEDÌ DALLE ORE 17.00 ALLE 19.00
presso
Ass. Cult. Le Nuvole
Via Don Minzoni, 34
Civita Castellana (Vt)
per info:3887590052
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Verso una Nuova Pedagogia: la voce dei protagonisti
Il nostro report sulla Nuova Pedagogia in Italia e all'estero
è in libreria dal mese di luglio e verrà presentato ovunque ci inviterete…
se non lo trovate il libreria ve lo inviamo fino a casa con un solo euro in più
sul prezzo di copertina… basta inviarci la richiesta alla mail
[email protected]
qualcosa sta cambiando anche nella SCUOLA!
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Educazione Olistica
4° Tavola Rotonda di Nuova Pedagogia
Il cambiamento epocale che stiamo vivendo in tutti i settori della nostra vita impone
una rivisitazione del concetto di pedagogia. Mentre ci aspettiamo un cambiamento dall’alto, cioè dalle
istituzioni, ci accorgiamo che esso è già in atto da tempo grazie al pionierismo di tante persone di buona
volontà che hanno a cuore il destino dei propri figli e dell’umanità in genere.
Incontriamoci fisicamente alle Tavole Rotonde che organizzeremo ovunque per darci
l’un l’altro sostegno in questo straordinario momento di transizione per unire le forze e attuare una
riforma scolastica basata su un vero lavoro di intelligenza collettiva.
Giovedì 15 gennaio 2015
Scuola Steiner Waldorf
Firenze
Per info: cell 3887590052
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EDUCAZIONE OLISTICA
Erba Sacra e Le Nuvole
presentano
Istituto di Formazione per
Educatori Olistici
L’ Istituto di Formazione per Educatori Olistici punta alla formazione globale della persona secondo il
paradigma della Nuova Pedagogia che fonda i suoi parametri sullo sviluppo della creatività e del pensiero
divergente. Queste le materie del programma che si svolge in parte nelle nostre sedi un week end al mese,
in parte on line per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e dei fuori sede:
- Principi e Metodi della Nuova Pedagogia ; Il mondo interiore del bambino; Pnl con bambini e adolescenti;
Educazione Civica e Ambientale; Intercultura; Come aprire una scuola genitoriale;
- Laboratori di teatro, musica, disegno e danza; Mindfulness e Risveglio;
- Corsi on line: Psicologia dello Sviluppo e Olistica, Astrologia, Ecologia, Filosofia del Ben-Essere, Nuovi
Educatori di Luce
Questo CORSO PROFESSIONALE PER EDUCATORI OLISTICI è rivolto agli educatori professionisti ed aspiranti
tali, ai genitori e agli operatori che ruotano attorno al mondo dell’infanzia, cioè a tutti coloro che hanno
compreso la grande responsabilità di aiutare coloro che nascono in questa Era del Cambiamento ad esprimere
il loro naturale potenziale. Si avvale della collaborazione di figure professionali altamente qualificate che da
anni operano nella Nuova Pedagogia e che considerano la persona come un “tutto”. Gli educatori da noi
formati porteranno un contributo innovativo nel loro ambiente lavorativo o potranno aprire una scuola
genitoriale come previsto dall’articolo 34 della nostra Costituzione. Il diploma, conseguito dopo due anni, la
tesi e un tirocinio presso strutture accreditate, dà l’accesso all’Albo dell’ASPIN (Associazione delle Scuole e
dei Professionisti della Naturopatia e delle Discipline Olistiche) ed è riconosciuto dalla LUVIS
(Libera Università del Volontariato e dell’Impresa Sociale)
A partire da
GENNAIO 2015 nelle Sedi di Roma e Milano
Per maggiori info, consultate il link:
http://www.lenuvoledicivita.it/scuolainfanzia.html
tel. 3462179491 (Erba Sacra) – 3887590052 (Le Nuvole)
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Educazione Olistica
Nella scorsa Gazzetta vi avevamo anticipato di un progetto di Nuova Pedagogia
che le Nuvole avevano deciso di sostenere all’estero… eccolo nei dettagli narrato
direttamente dalla persona che ce l’ha proposto:
“Durante un viaggio nella Repubblica Domenicana sono entrata in contatto con l’ Orfanato de Los
Varones – Ninos de Cristo Buena Vista, che ospita 50 bambini ed è situato nella località La
Romana. Parlando con la persona che si occupa della gestione dell’orfanatrofio e che mi era stata
presentata da un’amica comune mi è venuto spontaneo chiedere di visitare i bambini e la
struttura che li ospita. Una volta arrivata lì sono rimasta colpita, come madre di 3 figli ed
operatrice di Nuova Pedagogia, da quelli più piccoli che non avevano mai conosciuto le braccia di
una mamma che li potesse coccolare e consolare. Mi ci è voluto molto poco per sentirmi coinvolta
nella vita di questi bambini e mi è sgorgato in modo spontaneo dal cuore il desiderio di aiutarli e
di migliorare, dove possibile, le loro condizioni di vita fisica, emotiva e mentale. Per fare questo
ho aperto un conto deposito bancario ed ho chiesto alle persone che conoscevo di fare una
donazione per acquistare ciò che la struttura non passa loro. E’ stato così che al mio ritorno
all’isola ho pensato di strutturare meglio il progetto per poter offrire ai bambini non solo cibi o
giochi, ma soprattutto un supporto pedagogico e affettivo di cui sono particolarmente carenti. La
nostra intenzione è portare lì, sul posto, persone sensibili che mettano a disposizione dei bambini i loro talenti, persone
capaci di instaurare una relazione profonda con loro in modo da colmare quelle invitabili lacune che si sperimentano
crescendo in strutture assistenziali come sono gli orfanatrofi. Il target dell’operatore volontario non deve essere
necessariamente quello dello studente che fa tirocinio ma l’appello è rivolto a tutte le persone di buona volontà che
vogliono fare qualcosa di concreto per il bene dell’Umanità.
Se non potete venire personalmente all’Orfanatrofio ma volete comunque contribuire a migliorare la vita di questi bambini
potete fare una donazione versando il vostro contributo all’Iban:
IT68Q0305801604100570769226
intestato a Roberta Cassano con causale: Orfanato La Romana
Le persone interessate al progetto possono contattarmi direttamente per un colloquio informativo dal vivo
o via Skype al cell 0039 3336430781, grazie!”
Roberta Ester Cassano
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Un accenno storico
L’antica tradizione buddista è divisa nelle due correnti di pensiero Theravada e Mahayana. La prima Via
attraverso il suo testo base, Sattipatthana Sutta insegna la presenza mentale attraverso la contemplazione
in particolare del respiro, la seconda Via insegna l’interdipendenza di tutti gli esseri e la compassione.
Nella presenza mentale, nell’attenzione sollecita, nell’accettazione dell’esperienza del momento vi e’ il
centro per una vita più vera e viva dove attraverso la meditazione si raggiungono pace e saggezza e si
nutrono i valori della solidarietà e della cooperazione.
Quindi per raggiungere l’obiettivo di una vita di pace, saggezza e compassione è necessario diventare
buddisti? Certamente no.
Da decenni ormai molti pionieri hanno portato alla conoscenza ed alla pratica di noi occidentali le pratiche
buddiste e tante altre derivanti dalle molteplici e millenarie Scuole Spirituali orientali, insegnamenti e
pratica dei diversi Yoga, meditazione Vipassana e tante altre.
Molti occidentali praticano la meditazione e lo Yoga in modo laico, senza necessariamente essersi
convertiti ad una particolare corrente religiosa. Ancora oggi, chi pratica meditazione e yoga può essere
etichettato come “strano”, tuttavia a smentire certi pregiudizi vi sono le numerose ricerche scientifiche che
hanno dimostrato empiricamente la bontà di queste pratiche. Verso la metà 1960, John Kabat Zinn, un
biologo molecolare statunitense, attratto dalle discipline orientali, inizia a praticare yoga e meditazione
come percorso personale, comprendendo che, unendo l’esperienza delle tecniche meditative con aspetti
scientifici e psico-educazionali, attraverso le tecniche da lui apprese e praticate, avrebbe potuto aiutare le
persone a ridurre il dolore e lo stress in ambito clinico. Fonda il Mindfulness Center ed in vent’anni medici
ed altri professionisti gli inviano più di diecimila pazienti che si sottopongono al suo programma di
riduzione dello stress. La terapia di Kabat-Zinn si basa soprattutto sulla consapevolezza del respiro.
Egli afferma che la presenza mentale è un modo di vivere la propria vita senza perdere nulla della propria
esperienza e che pratiche come yoga e meditazione, producono dei risultati benefici nel corpo che
apportano salute e benessere.
In Italia, Nitamo Montecucco, è l’Inventore dell'elettroencefalografo Brain Olotester e ricercatore sulla
neurofisiologia della salute globale e della meditazione.
Potete approfondire i risultati delle sue ricerche sul sito del Villaggio Globale: www.villaggioglobale.it.
Montecucco è un medico esperto in psicosomatica e ricercatore in neuropsicologia degli stati di coscienza
e direttore dell’Accademia Olistica, ha vissuto per tre anni in India e Nepal per approfondire le medicine
sacre yogiche, tantriche e tibetane, e fare esperienza degli stati di meditazione profonda
In un suo articolo, “Il respiro che guarisce”, del 5 settembre 2006, Nitamo Montecucco afferma che “Il
respiro è la porta della vita come l’occhio è la porta della coscienza (…) Ogni alterazione della coscienza si
riflette in una modificazione del respiro cosi come ogni pur lieve variazione dell’aria che entra ed esce
altera la coscienza, come il vento che increspa la superficie di un lago (…).”
La pratica meditativa, produce guarigione e trasformazione, l’energia prodotta durante la meditazione
prende il nome di consapevolezza, mindfulness, che può essere paragonata ad un Luce che permette di
raggiungere l’unità e di guardare dentro noi stessi.
La mindfulness ci aiuta a creare un ponte tra noi e gli altri, tra noi e l’ambiente, permettendoci di osservare
con maggiore chiarezza ciò che accade e perciò anche la realtà è compresa così com’è, ripulita da ansie e
preoccupazioni che spesso ci coinvolgono e sovrastano inutilmente e per automatismi inconsapevoli.
A questo punto, non mi resta che augurarvi una Gioiosa pratica e Buona Consapevolezza!
Maria Luce Paola Fraschetti
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dal mese di
FEBBRAIO
2015
partirà il
Laboratorio di MINDFULNESS
con Maria Luce Paola Fraschetti
Il laboratorio è uno spazio di trasformazione che attraverso il lavoro di consapevolezza sul piano
corporeo, emotivo e cognitivo arriva ai piani fondamentali della Relazione e della Spiritualità.
Si sperimenteranno diverse tecniche di respiro consapevole, il lavoro sul corpo, di consapevolezza
interiore senza giudizio (Mindfulness) e di meditazione che arricchiranno la vostra vita.
Un aspetto centrale del programma è l’apprendimento di un metodo gentile ed efficace che
incoraggi a sviluppare un profondo livello di ricerca e sperimentazione personali.
La consapevolezza autentica (Mindfulness), l’empatia e la comunicazione emotiva sono le chiavi
delle buone relazioni umane.
Per info: 3887590052 o [email protected]
www.lenuvoledicivita.it
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VACANZE SPIRITUALI
B&B le Nuvole
Via Don Minzoni 34 Civita Castellana (Vt)
accanto Piazza Duomo
Ogni stagione è adatta per trascorrere dei piacevoli momenti nella Tuscia viterbese, un luogo
particolare, ricco di vibrazioni energetiche che portano benessere sia a livello fisico che spirituale.
Il nostro Centro Yoga è situato nel borgo antico di Civita Castellana, immerso in una natura
selvaggia, dov’è forte il legame fra il micro ed il macrocosmo. Durante i soggiorni nella nostra
struttura proponiamo sedute di yoga, counseling psicologico, massaggi olistici, letture
personalizzate della carta del Cielo, corsi di cucina vegan e una serie di gite nei dintorni: un tuffo
nella cultura e nella ricchezza del nostro territorio - cure e bagni termali, passeggiate con
riconoscimento delle erbe spontanee ai laghi o in montagna, visite a Roma e Viterbo - alla
scoperta degli antichi sentieri che rendono questa zona unica e magica nel suo genere.
La nostra struttura è stata certificata da AssoVegan/VeganOk.
Every season is suitable for spending relaxing moments in our area, Tuscia in the Province of Viterbo, a
particular zone rich with energetic vibrations that provide spiritual and physical benefit.
Our Yoga Centre is placed in the very heart of Civita Castellana, a magical village situated where you can feel
the strong connection between micro and macrocosm. Our centre has been certified by AssoVegan/VeganOk.
During your stay we provide yoga sessions, counseling, massages, astrological charts interpretation, vegan
breakfast and journeys to the surrounding area will enrich your holiday: thermal baths, excursions to the lakes
shores and our local mountains searching for herbs, trips to Rome and Viterbo, to discover ancient paths that
exemplify the beauty and history of the area.
Per info: [email protected]
tel. 0761515919 cell. 3297968490
www.lenuvoledicivita.it
https://www.facebook.com/pages/BB-Le-Nuvole/612211882191748
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I MISTERI DELLA TUSCIA
Come sanno i nostri affezionati lettori e soci, da anni seguiamo un programma di Geografia
Sacra in cui esploriamo le zone più energeticamente interessanti del nostro pianeta.
La zona in cui è collocata la nostra sede, la Tuscia viterbese, è particolarmente ricca di tali
luoghi per cui da questo mese vi proponiamo alcune gite condotte nel nostro territorio da
un gruppo di appassionati ricercatori, il Gruppo Prisma…
domenica 7 dicembre 2014
MONTI CIMINI
Partenza da Viterbo alle ore 11
Durata dell’evento: circa 3 ore
Difficoltà del percorso: bassa
Lunghezza percorso a piedi: 1 km circa
domenica 14 dicembre 2014
EREMO POGGIO CONTE
Partenza da Viterbo alle ore 11
Durata dell’evento: circa 3 ore
Difficoltà del percorso: media
Lunghezza percorso a piedi: 3 km circa
Per prenotarsi o per ulteriori informazioni [email protected]
Oppure chiamare il 320.0789147 (Cristiano)
www.sulletraccedelmistero.it
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Corsi on Line
Scarica gratis la prima lezione su www.erbasacra.com
CORSO DI STORIA DELL’ESOTERISMO
Questo corso fa parte del tentativo di assolvere ai compiti evolutivi dell’epoca in cui viviamo, il tanto
annunciato passaggio nell’Era dell’Aquario, Era in cui all’Umanità è richiesto lo sviluppo della Mente e un
approccio più scientifico alla vita e alla conoscenza, età in cui l’uomo potrà dare una spiegazione a quei
fenomeni che innegabilmente esistono ma di cui la scienza nega la veridicità solo perché non è ancora in
grado di spiegarli. Ecco perché dobbiamo attingere ad una forma di conoscenza più antica e profonda che
alcuni studiosi hanno definito Scienza dello Spirito. L’obiettivo è dare allo studente la possibilità di
acquisire, attraverso una conoscenza teorica, anche una metodologia pratica e il necessario ‘discernimento’
fra i tanti approcci che ci vengono proposti nell’epoca presente. Quindi, non un semplice corso di Storia ma
un’analisi del proprio cammino spirituale attraverso lo strumento della storia, delle idee e delle esperienze
che altri ‘ricercatori’ hanno fatto prima di noi. La docente resta sempre a disposizione per eventuali dubbi o
richieste di maggiori delucidazioni durante tutto il periodo di studio.
Indice:
Corso A
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
Significato del termine ‘esoterismo’
Le origini
Il Ciclo Ariano
India
Egitto
Grecia
Pitagora
Gesù
9) Roma
10) Alto Medioevo
11) Basso Medioevo
12) Islam
13) Massoneria
14) Cabala
15) Giordano Bruno
Il Corso B, che ha in programma un excursus dal Rinascimento fino ai giorni nostri, con una particolare
attenzione al movimento Teosofico e alle filosofie orientali, è in via di elaborazione.
PSICOSINTESI DELLA COSCIENZA
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Il corso è composto da 12 lezioni. Ogni lezione è composta da una parte teorica e da un certo numero
di Esercizi, differenti da lezione a lezione. Ricevuta la lezione, l'allievo deve poi
svolgere gli esercizi e inviare le eventuali relazioni, affinché il percorso possa
essere monitorato in tutto il suo svolgimento, via mail alle tutor che possono
chiarire i passaggi del processo. Una bibliografia consigliata aiuta gli eventuali
approfondimenti.
Docenti: Dott.ssa Adele Caprio , Dott.ssa Lina Malfiore
Il corso on-line è caratterizzato da una serie di lezioni modulari che presentano
peculiari vantaggi:
flessibilità e personalizzazione dell'insegnamento;
stile e linguaggio di facile ricezione;
possibilità di interagire con un tutor on-line;
suggerimenti e guide per l’approfondimento degli argomenti di maggiore interesse e per la
verifica dell’autoapprendimento;
rilascio di un attestato di frequenza.
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TEATRO EVOLUTIVO
Parlano i partecipanti…
Aspettavo da sempre un esperienza così, solo che non lo sapevo... Me ne sono accorta solo quando ho iniziato a percepire un tumulto interno ,
una vera e propria rivoluzione! !! L’artefice di tutto ciò è stato il teatro che avvalendosi del "gruppo", fieri e coraggiosi compagni di avventura,
ha forzato la cella dove, per convenzione (ma al mio ego piace pesare che sia stato per sopravvivenza) era rinchiusa una tipa strana che faticavo
a ricordare...E l’ha liberata! ! Ora, come se fossi uno spettatore esterno, osservo il teatro che sta crescendo intorno alla mia vita e mi sta
fondendo con lei regalandomi visioni totalmente nuove anche nei momenti più banali dell’esistenza!
(In realtà ho capito che i momenti banali non esistono…)
Paola G.
In un certo periodo della mia vita ho cominciato a provare amore per il teatro, ho pensato: ‘Deve essere meraviglioso potere essere un
personaggio che non si è nella vita reale’. È come poter controllare il tempo e avvicinarsi all’essenza della vita, poter uscire dal proprio corpo
per entrare in un altro carattere. Il teatro evolutivo, questa esperienza, mi sta regalando i mezzi per poter aprire tutte le porte chiuse delle
resistenze sociali, conoscere i mezzi attraverso i quali, dopo un meticoloso lavoro, raggiungere il sogno che ho avuto dal primo giorno che ho
visto uno spettacolo teatrale. Sono un’esibizionista e sarebbe impossibile non amare il teatro, ma vivere quest’esperienza mi ha educato anche
in una ‘piccola’ parte che stavo trascurando: ovvero la mia stessa vita. Ho capito che se si vuole interpretare ed essere una reale parte della
rappresentazione, bisogna essere attenti e presenti in ogni istante della nostra esistenza, per poter cogliere ogni singola sfumatura che essa ci
offre e per poterla poi interpretare. Nonostante la mia continua sbadataggine ho imparato ad essere molto più attento, riesco in questo modo a
controllare la mia quotidianità, questo continuo incessante fluire del tempo che fa sembrare tutto così naturale e scontato che quasi non ci
accorgiamo della meraviglia o dell’orrore che ci circonda, per vivere in un sonno eterno in attesa che il tempo svanisca.
Pier Francesco C.
Ho sempre pensato al teatro come a qualcosa di affascinante e formativo. Non credo di esserci andata molto lontana, ma neppure così vicina. Il
teatro è una continua scoperta. Mai avrei potuto immaginare cosa si nascondesse realmente dietro le "quinte" di una compagnia. Dicono di me
che sono un'artista e forse è per questo che mi sento attratta da qualsiasi forma d'arte: cantata, suonata, dipinta, recitata... Quello che faccio per
passione e per lavoro è intimo, solitario. Sentivo da tempo il bisogno di esprimermi all'intero di un gruppo, di mettermi in gioco in prima
persona e non solo col prodotto della mia mente e delle mie mani, ma con tutta me stessa. Così mi sono affacciata al teatro. Dapprima
timidamente emozionandomi come spettatrice. Poi sono fortuitamente entrata a far parte di una compagnia amatoriale e ho conosciuto persone
come me, passionali e creative. Ma sentivo che il lavoro che vi si svolgeva era solo un assaggio di uno scenario più vasto, non era abbastanza,
ne volevo sempre di più. Per questo quando è nato il teatro evolutivo non ho avuto dubbi, mi sono proposta subito per farne parte. Ora sono
una componente di una forte e bella compagnia, una famiglia di persone che amano esporsi, creare con il corpo e con la voce, trasformare non la
forma e la materia, ma loro stessi. Attenti gli uni agli altri e pronti a sostenersi se ce n'è il bisogno. All'interno del teatro evolutivo si svolge
uno studio affascinante ai fini del teatro si, ma soprattutto utile alla vita. Un lavoro per il singolo, noi stessi, per il gruppo e per il prossimo, gli
spettatori. E' come il proseguo naturale e necessario di un lavoro che ho intrapreso su me stessa da qualche anno a questa parte. Mi ritrovo
nelle idee e negli obiettivi del gruppo. Siamo diventati tutti dei personaggi all'interno di un quadro in continuo movimento, in relazione e in
perfetta sintonia fra loro, incorniciati. E tutto questo è reso possibile da una persona magica, la pittrice, che sapientemen te gioca con i colori,
interroga e interagisce con il dipinto, accompagnandolo nella sua evoluzione. Il teatro è diventato uno dei palloncini che tengono la mia testa
fra le nuvole, che mi fanno sentire leggera, credo di non poterne più fare a meno. Ho solo voglia di proseguire in questo splendido e, ancora
sotto molti aspetti, misterioso percorso.
Giovanna M.
per info 3887590052
[email protected]
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RITA LEVI MONTALCINI
La Grafologia è una disciplina essenzialmente simbolica che osserva ogni elemento della scrittura, anche il
più piccolo ed apparentemente irrilevante, perché tutto, nell’atto di scrivere, si rivela con il suo linguaggio e
il suo valore espressivo. Quando di una persona vogliamo conoscere, attraverso la scrittura, la
manifestazione più immediata e diretta del suo modo di essere nel quotidiano, nella vita affettiva, nella
percezione della sua immagine e del suo ruolo, dobbiamo
osservare soprattutto la zona media, dove si snodano le
lettere basse, ossia prive di allunghi sia superiori che
inferiori.
La zona media, espressione fondamentale e
struttura basilare, che proprio per questo viene
chiamata corpo della scrittura.
Il corpo medio della scrittura è quindi la
manifestazione dell’IO nella sua interezza,
fisicità compresa, nella sua totalità e completezza,
con le sue esigenze più immediate e vitali e,
soprattutto, con il senso del suo essere qui e ora,
con il suo valutarsi e stimarsi come persona, con il
suo darsi una dimensione occupando uno spazio.
Basandosi su questi presupposti, i manuali di Grafologia collegano la dimensione del corpo medio della
scrittura alla misura del proprio Ego.
E danno dei parametri “grafometrici” precisi per valutare la grandezza (o calibro) della scrittura : oscilla
dai 2 mm ai 2 mm e mezzo l’ “aurea” scrittura media (sinonimo di equilibrio dell’IO), al di sotto si trovano
i poveri insicuri e al di sopra gli egocentrici convinti.
Quindi ne deriva un’equazione tanto diretta quanto ingannevole, che vuole la scrittura grande come
sintomo di elevata autostima ( e quanto più aumenta il calibro tanto più ci si avvicina alla smania di
protagonismo e all’atteggiamento narcisista ), mentre la scrittura piccola rappresenterebbe una percezione
di sé modesta, limitata, se non evanescente, una fragilità personale più o meno consapevole, fino al
dichiarato ed evidente complesso di inferiorità.
Ma le cose non sono mai così semplici ….
Innanzi tutto la dimensione della scrittura è uno degli elementi che maggiormente tendono a variare, e può
essere legata a fattori contingenti, come la posizione in cui ci si trova a scrivere, la misura del foglio, il fatto
di sentire caldo o freddo, di portare o meno gli occhiali, di essere più o meno affaticati …. e basarsi su di un
solo saggio può essere fuorviante.
Nelle persone particolarmente emotive la grandezza del corpo medio può ondeggiare dal grande al piccolo
anche all’interno della stessa parola (scrittura detta “fluttuante”) , può schiacciarsi diventando quasi un
filo quando si scrive molto in fretta e la mano è sempre “in ritardo” rispetto al pensiero (scrittura
“filiforme”), può presentarsi piccolissima rispetto a maiuscole sproporzionatamente grandi creando
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discordanza tra realtà dell’IO e immagine dell’IO (sovra-compensazione frequente nelle scritture di
personaggi pubblici), e tutto questo rende molto difficoltosa la misurazione classica della dimensione.
Inoltre la dimensione della scrittura non va mai considerata come elemento a se stante, ma sempre in
relazione al contesto grafico e agli altri segni.
Se la scrittura molto grande può essere, in effetti, il frutto di una reazione ad un senso di inferiorità, un
“farsi grandi” di fronte al mondo, offrendo un’immagine di sicurezza e di forza, in compenso una scrittura
molto piccola non necessariamente è sinonimo di autostima incerta e fragilità dell’IO, bensì di riservatezza,
concentrazione, capacità introspettiva, bisogno di controllo e di distacco emotivo, tendenza all’introversione
….. non stiamo parlando di problemi esistenziali : stiamo semplicemente entrando nel regno di Saturno.
Nella scrittura piccola, infatti, si esprime soprattutto il pianeta SATURNO, che concentra il tracciato
tanto quanto GIOVE lo espande, e gli conferisce quel suo caratteristico aspetto vagamente scarno,
essenziale, sobrio, contenuto.
Quando a SATURNO si associa MERCURIO la grafia acquista velocità e diventa molto più vivace,
dinamica e disuguale : è bello quando questi due archetipi così diversi, il Vecchio e l’Adolescente, si
incontrano nella scrittura, ed effettivamente avviene con una certa frequenza che questi due pianeti
“lavorino” insieme.
Non sempre il risultato è leggibile, soprattutto se MERCURIO è molto presente : non vedremo quindi delle
“calligrafie” regolari, estetiche ed armoniose, anzi aspettiamoci le cosiddette scritture “oscure”, quelle che
spesso e volentieri vengono sbrigativamente classificate come “brutte scritture”.
La presenza di VENERE può addolcire il tracciato saturnino e la forza di MARTE contribuire a renderlo
tonico, la TERRA può dargli stabilità e il SOLE migliorarne l’aspetto estetico, GIOVE può offrirgli
l’ampiezza e il respiro che gli mancano e la LUNA allentarne le forme in un fluire acquatico, dando vita ad
un difficile quanto affascinante antagonismo grafico tra segni anali e orali …. gli archetipi planetari abitano
letteralmente con la loro energia all’interno della nostra scrittura creando tensioni o sodalizi talvolta
sorprendenti : il connubio del tracciato saturnino con i pianeti lenti (URANO, NETTUNO e PLUTONE)
costruisce scritture particolarissime che rispondono, nel bene e nel male, a personalità eccezionali.
Scritture piccole o anche piccolissime, dove altri segni, meno vistosi, valorizzano il senso dell’IO : e spesso si
collegano a posizioni planetarie “difficili” nel tema, come se la scrittura offrisse la testimonianza di una
rivalsa, o forse l’opportunità di vivere evolutivamente un aspetto disarmonico del proprio cielo natale.
E ora vediamo un personaggio di grande fascino e di indiscusso successo, una di quelle “donne
straordinarie” che hanno lasciato una traccia profonda nel ricordo di tutti noi rendendo un servizio
all’umanità tutta:
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TEMA DI NASCITA
RITA LEVI MONTALCINI
DOMIFIC. PLACIDO
Nodo MEDIO
Luna Nera MEDIA
NASCITA 22/04/1909 23:00 (GMT+1.00)
TORINO 45N04-007E40
JD=2418419,4166
MC
02°24'
08°42'
rR
LONGITUDINI PLANETARIE
02°06'51"
15°29'
08°46'05"
21°04'
03°12'
14°31'
00°35'
24°09'
08°42'
19°10' R
04°39' R
23°02'
05°41'
20°29'
9
X
8
26°31'
11
12
AS
VII
14°40'
rR
DS
14°40'
I
6
ASPETTI & ORBITE
01
02
03
03
00
05
04
01
26°31'
5
2
04
IV
06
00
01
01
3
20°29'
05°41'
07
00
01
04
01
AS
MC
06
00
01
00
05
02
01
01
00
07
06
Explorer 5
04
IC
05
02°24'
08°42'
03/04/2014
alfa librae
Il premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini nasce a Torino il 22 aprile 1909 alle ore 23 : quindi
TORO ascendente SAGITTARIO, con MERCURIO e VENERE congiunti al SOLE in quarta casa e
GIOVE in VERGINE in nona casa.
Sappiamo quanta influenza abbia avuto la famiglia d’origine sul destino di questa grande studiosa, che per
scelta non ha voluto costruire una famiglia sua, ma cercare orizzonti più vasti per dedicarsi interamente al
suo impegno di ricercatrice :
“I risultati scientifici sono i miei figli” diceva.
La sua vita è stata lunghissima (è mancata alla fine del 2012) e straordinariamente attiva, votata non
soltanto al lavoro scientifico, ma anche all’impegno concreto, sociale e civile, per cui ha ricevuto
numerosissimi e prestigiosi riconoscimenti.
Presentata e celebrata nella sua immagine di eleganza sobria e perfetta anche in età molto avanzata,
apparentemente fragile, ma in realtà tenace, forte, costante e ambiziosa, Rita Levi Montalcini aveva una
grafia particolarissima, estremamente personalizzata, che si è conservata tonica e vitale fin oltre i 100 anni.
Dal punto di vista della tipologia junghiana siamo di fronte ad una tipica scrittura-INTUIZIONE, ben
supportata dal PENSIERO come funzione ausiliaria.
Dal punto di vista della Grafologia Planetaria le presenze sono sfaccettate e diverse, ma sono soprattutto
tre i pianeti che si esprimono con le caratteristiche dei loro segni : SATURNO, URANO e il SOLE.
La dimensione piccola del corpo medio, la scansione regolare, un po’ irrigidita e vagamente
meccanizzata, le forme spoglie e tendenzialmente angolose, con lettere iper-semplificate simili a
bastoni appartengono a SATURNO; il SOLE è nel gesto affermato e sicuro, nella sobrietà quasi
tipografica, nel dinamismo verticale che privilegia gli slanci verso l’alto, nel tratto nitido,
nell’impaginazione curata e negli spazi bianchi equilibrati; ma l’energia della pressione, la
continuità bruscamente interrotta e subito ripresa da collegamenti ingegnosi, il ritmo, la tensione,
la rapidità e, soprattutto, l’originalità e l’assoluta personalizzazione della forma sono merito di
URANO.
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L’orgoglioso Urano la cui motivazione primaria è rappresentata da quello che Gaston Bachelard, il filosofo
delle scienze e della poesia, aveva definito “il complesso di Prometeo”, descrivendolo come il compendio di
“tutte quelle forze che ci spingono a conoscere quanto i nostri padri e più dei nostri padri, quanto i
nostri maestri e più dei nostri maestri”.
L’indipendente e creativo URANO con i bagliori improvvisi delle sue intuizioni, del cui valore questa
grande studiosa era perfettamente consapevole quando diceva di avere ottimi rapporti con le sue giovani
collaboratrici “perché sentono che io posso aggiungere qualcosa che manca alla loro formazione :
l’intuito.”
L’innovatore URANO che nel suo tema natale si trova in CAPRICORNO, in aspetto conflittuale a
NETTUNO in CANCRO e a SATURNO in ARIETE.
Ma di questa difficile configurazione Rita Levi Montalcini ha saputo vivere la parte più creativa, volgendola
a suo favore, come sempre ha fatto nella sua vita di fronte alle difficoltà, trasformando gli impedimenti in
sfide e opportunità di crescita, come ben sintetizza questa sua frase: “Le leggi razziali del 1938 si sono
rivelate la mia fortuna, perché mi hanno obbligata a costruirmi un laboratorio in camera da
letto, dove ho cominciato le ricerche che mi hanno in seguito portata alla scoperta dell’NGF.”
Personalmente sono sempre più convinta, continuando da tempo a confrontare grafici e scritture, che il cielo
di nascita offra una visione completa del potenziale del soggetto, e la scrittura ne sia la manifestazione nella
realtà concreta e quotidiana.
E, più frequentemente di quanto si immagini, succede che aspetti planetari disarmonici offrano un’occasione
di eccezionale riuscita, di cui la scrittura registra fedelmente le tappe e il cammino, come se proprio la
dissonanza diventasse l’elemento discriminante tra un’ esistenza semplicemente “trascorsa” più o meno
passivamente e una vita “agita” all’insegna dell’evoluzione : ancora una volta l’Universo ci offre la
possibilità di vivere attivamente il nostro tema natale.
Per Rita Levi Montalcini le preziose “folgorazioni” uraniane hanno trovato il loro canale creativo e hanno
preso forma attraverso il rigore, la costanza e l’autodisciplina saturnina. La presenza luminosa del SOLE ha
aggiunto la consapevolezza e l’orgoglio della riuscita piena di una vita ben spesa.
“Non credo all’anima, né allo spirito. Ma so che, grazie alle nostre opere, il nostro passare sulla
terra non si esaurisce in un grande nulla.”
Due saggi grafici di Rita Levi Montalcini ( quello a destra all’età di 95 anni).
Marisa Paschero
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CORSO DI ASTROLOGIA AVANZATA
Oggigiorno l’astrologia va di gran moda e, come spesso accade, di questa “scienza” si abusa finendo spesso
nelle mani di personaggi senza scrupoli che si approfittano del disagio esistenziale del malcapitato. Peccato
davvero, se si pensa che invece, se l’analisi della Carte del Cielo è ben fatta, l’astrologia può essere uno
strumento eccezionale per scendere in profondità dentro noi stessi, per giungere nelle pieghe più nascoste
della nostra psiche, per spiegare i meccanismi di alcune nostre ossessioni o complessi, nostri e dei nostri
cari. L’astrologia vera non è divinazione, non è mistero e soprattutto non è magia, ma è una fotografia di
noi stessi come siamo “dentro”, del nostro carattere, dei nostri pregi, dei nostri difetti. Può fare molto per
aiutarci a tirare fuori i nostri talenti nascosti e a diventare più tolleranti verso gli altri, da cui spesso ci
attendiamo comportamenti non proprio in linea con la forma mentis che il proprio segno zodiacale in
qualche modo rappresenta. Non è quindi per caso che alcune delle menti più illuminate della psicologia del
Novecento abbiano fatto ricorso all’astrologia per spiegare alcuni problemi dei propri pazienti: citiamo fra
gli altri Carl Gustav Jung e Roberto Assagioli. Ecco perché è nata l’idea di proporre un corso rivolto a tutti
coloro che già conoscono i concetti basilari dell’astrologia con l’obiettivo di fornire agli studenti elementi
d’approfondimento della materia.
Il corso è stato strutturato in dodici lezioni, ognuna organizzata in una parte dedicata alla teoria ed una ad
esercizi pratici che saranno condivisi con le tutor.
Ogni lezione è a sua volta arricchita da esempi, che aiutano lo studente ad apprendere meglio i vari
argomenti proposti. L’astrologia resta tutt’oggi eredità culturale millenaria assolutamente attuale a cui
attingere a piene mani ed è a nostra disposizione se solo abbiamo un po’ di sana curiosità e di elasticità
mentale. Le docenti restano a disposizione per qualsiasi chiarimento durante tutto il periodo di studio.
Programma
Lezione 1:
Lezione 2:
Lezione 3:
Lezione 4:
Lezione 5:
Lezione 6:
Lezione 7:
Lezione 8:
Lezione 9:
Lezione 10:
Lezione 11:
Lezione 12:
La Carta del Cielo
Prime indicazioni
Angoli
Le Case astrologiche
I Pianeti
Croci e i quattro elementi
Gli Aspetti planetari
Interpretazione e Geometria
I Transiti
I Raggi
Sinastria
Counseling astrologico
Docenti: Adele Caprio, Manuela Mattioli
Scarica la prima lezione gratuita su www.erbasacra.com
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L.A.P.
Laboratorio di Astrologia Permanente
V TAVOLA ROTONDA DI ASTROLOGIA EVOLUTIVA
MILANO
La nuova terra
DOMENICA 17 MAGGIO 2015, ORE 16.00
Presso: Istituto di Ricerche Cosmòs
Via Comandini 3, 20125 Milano
Tel. 02-316136 fax 02 34533517
[email protected]
http://www.istitutocosmos.it
INGRESSO LIBERO
– GRADITA PRENOTAZIONE
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