dicembre 2014 AGGIORNAMENTO PER I SOCI N° 72 Associazione Culturale Le Nuvole Per info: 3297968490 www.lenuvoledicivita.it 1 Sommario Metodo Montessori 0/3 anni p. 3 Per-corso Montessori 0/3 anni p. 6 Pedagogia, un’arte in divenire p. 7 Tavola Rotonda Nuova Pedagogia Firenze p. 8 Istituto di Formazione Educatori Olistici p. 9 Il Sole nel Cuore p. 10 La Presenza Mentale p. 11 Laboratorio di Mindfulness p. 12 B&B Le Nuvole p. 13 I Misteri della Tuscia p. 14 Corsi on line p. 15 Teatro evolutivo: primo report p. 16 Grafologia: Rita Levi Montalcini p. 17 Astrologia Avanzata p. 21 L.A.P. Milano p. 22 2 Ogni Rivoluzione che si rispetti non può prescindere da un’attenta Riforma Scolastica. La Rivoluzione del presente non è solo una rivoluzione di tipo politico ma è soprattutto una rivoluzione di tipo mentale poiché i pensieri di chi vive sul pianeta determinano la qualità di vita dello stesso e dei suoi abitanti e le conseguenze di un pensiero negativo è sotto gli occhi di tutti. Va anche detto che le strutture scolastiche in cui mandiamo i nostri figli non sono solo architettonicamente fatiscenti ma soprattutto i saperi ed i modi in cui questi saperi vengono insegnati sono decisamente obsoleti nella maggioranza dei casi. Qui e lì, insegnanti di buona volontà, come moderni don Chisciotte, cercano di apportare le giuste variazioni a programmi ministeriali a volte imbarazzanti quanto coloro che li hanno concepiti. Oggi più che mai si avverte che la Scuola non sta più al passo con il vento di rinnovamento che aleggia ovunque e il credo della Nuova Pedagogia si fa inesorabilmente largo nonostante gli evidenti ostacoli di coloro che vogliono impedire ai nostri figli di pensare con la propria testa esattamente come ci è stato insegnato negli ultimi cento anni. Un illustre portavoce di questa Nuova Pedagogia è sir Ken Robinson che con i suoi libri sul pensiero divergente ( non essere allineati con il pensiero di massa può contribuire a salvare il pianeta) e sulla creatività, sta finalmente dando voce alle esigenze pedagogiche e ai veri bisogni dei nuovi arrivati nella nostra società. Ma prima di lui altri pionieri hanno messo i semi di questo nuovo pensiero pedagogico di cui solo oggi riusciamo a raccogliere qualche acerbo frutto: fra i molti citiamo Vygotsky, Steiner, Krishnamurti, Tagore, Pestalozzi e Maria Montessori, una delle prime donne in Italia a laurearsi in medicina. Il pensiero e l’opera di Maria Montessori segnano una tappa fondamentale nella storia della pedagogia, sia per il suo contributo teorico, sia per il suo intenso impegno nel campo dell’educazione infantile. Come ogni pioniere che si rispetti il metodo montessoriano è più conosciuto all’estero che in Patria dove si moltiplicano le sue Case dei bambini e l’utilizzazione del suo materiale strutturato. Ciò che appare “rivoluzionario” rispetto al pensiero dei pedagogisti precedenti è la sua pressante rivendicazione dell’autonomia del bambino, da perseguire e realizzare innanzitutto attraverso il riconoscimento ed il potenziamento dell’intelligenza infantile sin dalle primissime fasi della vita. Ancora prima che i moderni strumenti le dessero ragione circa lo sviluppo cognitivo del bambino, la Montessori era riuscita, con la sola osservazione, a riconoscere in pedagogia la massima importanza all’intero “piano dell’infanzia” (0-6 anni). Le notevoli differenze da lei osservate nel lavoro di formazione compiuto dal bambino in questo periodo l’hanno indotta a suddividerlo in due sottopiani: 0-3 anni e 3-6 anni. Da zero a tre anni, dice la Montessori in La mente del bambino, il bambino ha in sé tutte le “potenzialità che determinano il suo sviluppo”. In lui esiste un potere globale, un’ ”essenza umana creativa” che lo spinge a formare l’uomo del suo tempo, della sua civilizzazione”. “Il neonato, dunque, deve intraprendere un lavoro formativo che, nel campo psichico, ricorda quello avvenuto per il corpo nel periodo embrionale. Questo periodo post-natale... è un periodo di vita embriologica costruttiva che rende il bambino un Embrione Spirituale. Così l’Umanità ha due periodi embrionali: uno è pre-natale, simile a quello degli animali – e uno è post-natale, esclusivo all’uomo”. Durante i primi tre anni di vita si creano le facoltà umane basiche: linguaggio, movimento, pensiero. Come già accaduto nel periodo pre-natale, in cui nell’embrione fisico gli organi si sono sviluppati uno per uno e ognuno separato dall’altro, “così in questo periodo nell’embrione psichico si sviluppano funzioni separate. Noi non possiamo 3 ricordare questo periodo, perché nella personalità non vi è ancora unità. L’unità potrà avvenire solo quando le parti siano completate”. Maria Montessori definisce il bambino da zero a tre anni il “creatore inconscio” proprio per la natura del suo lavoro di sviluppo e per le modalità in cui questo lavoro viene condotto. Questo “periodo dell’inconscio racchiude in se stesso tutte le energie dell’uomo” e queste energie creative guidano il neonato all’assorbimento attivo dell’ambiente e perciò a “creare” se stesso come essere umano completo. Ella sostiene infatti che, dal punto di vista psicologico, lo sviluppo del bambino registra le sue fasi essenziali proprio nei primissimi anni di vita, durante i quali la sua mente si struttura come mente assorbente, cioè pronta a recepire, con estrema facilità, linguaggi, comportamenti ed esperienze del proprio contesto di vita e della propria cultura. Nei successivi tre anni di vita (gli anni della scuola materna), alla mente assorbente si associa, fino a sostituirla, la mente matematica, che opera su sollecitazione di quelli che la Montessori chiama periodi sensitivi, cioè momenti nei quali il bambino mostra una particolare sensibilità all’acquisizione di specifiche competenze e comportamenti. Il problema dell’educazione è quindi per la Montessori presente sin dall’inizio: come aiutare tutte le energie creative del bambino ad emergere perché la mente assorbente possa svolgere al meglio il suo lavoro? La chiave, per il Montessori, sta nel movimento. “Il movimento – dice in La scoperta del bambino - è essenziale alla vita, e l’educazione non può concepirsi come moderatrice o, peggio, inibitrice del movimento, ma solo come un aiuto a ben spendere le energie, e a lasciarle sviluppare normalmente”. Sin dalle prime sperimentazioni, infatti, la Montessori aveva osservato che movimento e cognizione sono fortemente correlati: questa intuizione oggi supportata da tutte le recenti ricerche di psicologia dello sviluppo, è alla base di tutto il percorso educativo montessoriano e lo rende completamente diverso da quello tradizionale. Nei suoi libri definisce il bambino con un termine piuttosto inusuale come “embrione Spirituale”cercando di porre in risalto la vitalità autonoma e originaria del bambino nel formare se stesso. Quindi più che di educazione, parla di autoeducazione, cioè di far emergere in ogni bambino la propria irripetibile originalità. Perché ciò sia possibile bisogna innanzitutto “liberarlo” dalle catene coercitive del potere dell’adulto, che volutamente ha racchiuso il bambino in un’immagine stereotipata e non corrispondente ai suoi veri bisogni attraverso un processo definito di “normalizzazione”, che corrisponde a quella del bambino concentrato, attivamente occupato in attività “serie” e concrete, nelle quali si impegna senza bisogno di gratifiche o punizioni. Secondo una definizione ormai classica, al bambino ludico la Montessori oppone il bambino laborioso, impegnato cioè nel costruire autonomamente il proprio percorso di conoscenza. “Aiutami a fare da solo” potrebbe essere considerato il motto dell’intero modello educativo montessoriano, alla conquista del mondo con la sola forza della propria intelligenza. Perché ciò sia possibile è necessario tenere conto di tre fattori: 1. intervenire intenzionalmente sulla predisposizione e strutturazione dell’ambiente educativo, 2. sulla scelta e utilizzazione del materiale di sviluppo, 3. sulla ridefinizione del ruolo e della funzione dell’educatore. 4 Il nido Montessori non è solo quindi impegnato nell’“assistenza” e nella “cura” del bambino ma è un “ambiente preparato” per rispondere al suo bisogno di espandere le proprie forze ed energie vitali, cioè alle sue necessità di sviluppo senso-motorio, percettivo, affettivo e comunicativo, nel rispetto del suo metodo operativo e di pensiero. L’ambiente educativo, pur strutturandosi come una “casa” (simile cioè all’ambiente di vita naturale del bambino), se ne differenzia in quanto costruita, anche nelle dimensioni e nella disposizione degli arredi, per venire incontro al desiderio e al bisogno di movimento, di scoperta e di esplorazione autonoma dei bambini. Questi cioè debbono avere la possibilità di venire direttamente in possesso degli oggetti e dei materiali di cui, in quel particolare momento, sentono il bisogno, prelevandoli da tavoli, da armadi, da scaffali che siano “alla loro portata” e che non li costringano a ricorrere all’aiuto dell’educatore. Nell’ambiente scolastico costruito “a misura di bambino”, questi non incontra più ostacoli di ordine strutturale che possano in qualche modo inibire il suo naturale sviluppo senza essere vincolato alla disponibilità e ai voleri, spesso estemporanei e casuali, dell’insegnante. Poiché i programmi dei nidi Montessori si basano su esercizi finalizzati a stimolare movimenti diretti verso scopi costruttivi gli oggetti e i materiali che l’ambiente propone al bambino sono studiati per suscitare il suo interesse. Gli oggetti proposti ai piccolissimi stimolano in particolare l’afferrare (progressi nella cognizione sociale) e il gattonare (progressi in campo fisico e sociale, rappresentazione di sé e dello spazio, percezione della profondità, senso di sé come agente) fino all’acquisizione della posizione eretta ed alla deambulazione autonoma. Per i più grandicelli vengono proposti i materiali per gli esercizi di vita pratica, per prendersi cura di sé e dell’ambiente (spazzare, spolverare, lavare, stendere, spazzolare, apparecchiare, travasare, allacciare, tagliare, incollare, etc.) Questi esercizi, che i bambini svolgono sempre con grande impegno e gioia, sono ritenuti nelle scuole Montessori della massima importanza in quanto tutto il corpo viene messo al servizio della mente per ottenere un risultato significativo. Inoltre, servono ad imparare a compiere una serie di azioni in sequenza e a sviluppare l’abilità di concentrarsi sul compito da svolgere. All’educatore spetta un ruolo di mediazione tra il bambino e l’ambiente. educativo, aiutandolo, sostenendolo e consigliandolo, ma mai imponendosi e sostituendosi a lui. Se dunque il ruolo di protagonista, in questa rinnovata organizzazione scolastica, spetta al bambino, l’insegnante non è tuttavia una figura “assente”: pur rispettando l’autonomo itinerario di sviluppo evolutivo del bambino, il suo principale scopo è quello di seguire seriamente e scientificamente il dispiegarsi dello sviluppo infantile. Egli necessita perciò di una formazione seria e approfondita, che gli permetta di osservare, analizzare, comprendere e valutare le varie fasi, di eliminare gli eventuali ostacoli, di predisporre materiali, ambienti e occasioni capaci di valorizzare, e non già di inibire, lo sviluppo formativo di “tutti” i bambini. L’educatore è come un regista che dispone l’organizzazione scolastica in modo da consentire, concretamente, la liberazione dell’intelligenza del bambino. Uomini che pensano con la propria testa vengono formati in ambienti che stimolano il pensiero invece che uniformarlo. Infine il merito principale di questo metodo è quello di aver riconosciuto l’importanza dell’autonomia e della libertà del bambino, fino ad approdare ad una dimensione cosmica dell’esistenza: solo partendo dal riconoscimento e dal rispetto della libertà del bambino, si potrà giungere concretamente ad estendere il concetto di libertà all’umanità intera, creando le premesse per un’autentica diffusione di rapporti di solidarietà, di tolleranza, di pace e di cooperazione universali, oggi più che mai inesorabilmente in crisi.. Adele Caprio 5 EDUCAZIONE OLISTICA ASS. CULTURALE LE NUVOLE presenta EDUCAZIONE CONSAPEVOLE: 2° step/ PER-CORSO nel MONDO MONTESSORIANO Dieci incontri per conoscere il materiale montessoriano per la fascia 0-3 anni. Questo laboratorio propedeutico è rivolto a baby-sitter e ai genitori che hanno a cuore il benessere dei propri bambini. OGNI MARTEDÌ DALLE ORE 17.00 ALLE 19.00 presso Ass. Cult. Le Nuvole Via Don Minzoni, 34 Civita Castellana (Vt) per info:3887590052 6 Verso una Nuova Pedagogia: la voce dei protagonisti Il nostro report sulla Nuova Pedagogia in Italia e all'estero è in libreria dal mese di luglio e verrà presentato ovunque ci inviterete… se non lo trovate il libreria ve lo inviamo fino a casa con un solo euro in più sul prezzo di copertina… basta inviarci la richiesta alla mail [email protected] qualcosa sta cambiando anche nella SCUOLA! 7 Educazione Olistica 4° Tavola Rotonda di Nuova Pedagogia Il cambiamento epocale che stiamo vivendo in tutti i settori della nostra vita impone una rivisitazione del concetto di pedagogia. Mentre ci aspettiamo un cambiamento dall’alto, cioè dalle istituzioni, ci accorgiamo che esso è già in atto da tempo grazie al pionierismo di tante persone di buona volontà che hanno a cuore il destino dei propri figli e dell’umanità in genere. Incontriamoci fisicamente alle Tavole Rotonde che organizzeremo ovunque per darci l’un l’altro sostegno in questo straordinario momento di transizione per unire le forze e attuare una riforma scolastica basata su un vero lavoro di intelligenza collettiva. Giovedì 15 gennaio 2015 Scuola Steiner Waldorf Firenze Per info: cell 3887590052 8 EDUCAZIONE OLISTICA Erba Sacra e Le Nuvole presentano Istituto di Formazione per Educatori Olistici L’ Istituto di Formazione per Educatori Olistici punta alla formazione globale della persona secondo il paradigma della Nuova Pedagogia che fonda i suoi parametri sullo sviluppo della creatività e del pensiero divergente. Queste le materie del programma che si svolge in parte nelle nostre sedi un week end al mese, in parte on line per venire incontro alle esigenze dei lavoratori e dei fuori sede: - Principi e Metodi della Nuova Pedagogia ; Il mondo interiore del bambino; Pnl con bambini e adolescenti; Educazione Civica e Ambientale; Intercultura; Come aprire una scuola genitoriale; - Laboratori di teatro, musica, disegno e danza; Mindfulness e Risveglio; - Corsi on line: Psicologia dello Sviluppo e Olistica, Astrologia, Ecologia, Filosofia del Ben-Essere, Nuovi Educatori di Luce Questo CORSO PROFESSIONALE PER EDUCATORI OLISTICI è rivolto agli educatori professionisti ed aspiranti tali, ai genitori e agli operatori che ruotano attorno al mondo dell’infanzia, cioè a tutti coloro che hanno compreso la grande responsabilità di aiutare coloro che nascono in questa Era del Cambiamento ad esprimere il loro naturale potenziale. Si avvale della collaborazione di figure professionali altamente qualificate che da anni operano nella Nuova Pedagogia e che considerano la persona come un “tutto”. Gli educatori da noi formati porteranno un contributo innovativo nel loro ambiente lavorativo o potranno aprire una scuola genitoriale come previsto dall’articolo 34 della nostra Costituzione. Il diploma, conseguito dopo due anni, la tesi e un tirocinio presso strutture accreditate, dà l’accesso all’Albo dell’ASPIN (Associazione delle Scuole e dei Professionisti della Naturopatia e delle Discipline Olistiche) ed è riconosciuto dalla LUVIS (Libera Università del Volontariato e dell’Impresa Sociale) A partire da GENNAIO 2015 nelle Sedi di Roma e Milano Per maggiori info, consultate il link: http://www.lenuvoledicivita.it/scuolainfanzia.html tel. 3462179491 (Erba Sacra) – 3887590052 (Le Nuvole) 9 Educazione Olistica Nella scorsa Gazzetta vi avevamo anticipato di un progetto di Nuova Pedagogia che le Nuvole avevano deciso di sostenere all’estero… eccolo nei dettagli narrato direttamente dalla persona che ce l’ha proposto: “Durante un viaggio nella Repubblica Domenicana sono entrata in contatto con l’ Orfanato de Los Varones – Ninos de Cristo Buena Vista, che ospita 50 bambini ed è situato nella località La Romana. Parlando con la persona che si occupa della gestione dell’orfanatrofio e che mi era stata presentata da un’amica comune mi è venuto spontaneo chiedere di visitare i bambini e la struttura che li ospita. Una volta arrivata lì sono rimasta colpita, come madre di 3 figli ed operatrice di Nuova Pedagogia, da quelli più piccoli che non avevano mai conosciuto le braccia di una mamma che li potesse coccolare e consolare. Mi ci è voluto molto poco per sentirmi coinvolta nella vita di questi bambini e mi è sgorgato in modo spontaneo dal cuore il desiderio di aiutarli e di migliorare, dove possibile, le loro condizioni di vita fisica, emotiva e mentale. Per fare questo ho aperto un conto deposito bancario ed ho chiesto alle persone che conoscevo di fare una donazione per acquistare ciò che la struttura non passa loro. E’ stato così che al mio ritorno all’isola ho pensato di strutturare meglio il progetto per poter offrire ai bambini non solo cibi o giochi, ma soprattutto un supporto pedagogico e affettivo di cui sono particolarmente carenti. La nostra intenzione è portare lì, sul posto, persone sensibili che mettano a disposizione dei bambini i loro talenti, persone capaci di instaurare una relazione profonda con loro in modo da colmare quelle invitabili lacune che si sperimentano crescendo in strutture assistenziali come sono gli orfanatrofi. Il target dell’operatore volontario non deve essere necessariamente quello dello studente che fa tirocinio ma l’appello è rivolto a tutte le persone di buona volontà che vogliono fare qualcosa di concreto per il bene dell’Umanità. Se non potete venire personalmente all’Orfanatrofio ma volete comunque contribuire a migliorare la vita di questi bambini potete fare una donazione versando il vostro contributo all’Iban: IT68Q0305801604100570769226 intestato a Roberta Cassano con causale: Orfanato La Romana Le persone interessate al progetto possono contattarmi direttamente per un colloquio informativo dal vivo o via Skype al cell 0039 3336430781, grazie!” Roberta Ester Cassano 10 Un accenno storico L’antica tradizione buddista è divisa nelle due correnti di pensiero Theravada e Mahayana. La prima Via attraverso il suo testo base, Sattipatthana Sutta insegna la presenza mentale attraverso la contemplazione in particolare del respiro, la seconda Via insegna l’interdipendenza di tutti gli esseri e la compassione. Nella presenza mentale, nell’attenzione sollecita, nell’accettazione dell’esperienza del momento vi e’ il centro per una vita più vera e viva dove attraverso la meditazione si raggiungono pace e saggezza e si nutrono i valori della solidarietà e della cooperazione. Quindi per raggiungere l’obiettivo di una vita di pace, saggezza e compassione è necessario diventare buddisti? Certamente no. Da decenni ormai molti pionieri hanno portato alla conoscenza ed alla pratica di noi occidentali le pratiche buddiste e tante altre derivanti dalle molteplici e millenarie Scuole Spirituali orientali, insegnamenti e pratica dei diversi Yoga, meditazione Vipassana e tante altre. Molti occidentali praticano la meditazione e lo Yoga in modo laico, senza necessariamente essersi convertiti ad una particolare corrente religiosa. Ancora oggi, chi pratica meditazione e yoga può essere etichettato come “strano”, tuttavia a smentire certi pregiudizi vi sono le numerose ricerche scientifiche che hanno dimostrato empiricamente la bontà di queste pratiche. Verso la metà 1960, John Kabat Zinn, un biologo molecolare statunitense, attratto dalle discipline orientali, inizia a praticare yoga e meditazione come percorso personale, comprendendo che, unendo l’esperienza delle tecniche meditative con aspetti scientifici e psico-educazionali, attraverso le tecniche da lui apprese e praticate, avrebbe potuto aiutare le persone a ridurre il dolore e lo stress in ambito clinico. Fonda il Mindfulness Center ed in vent’anni medici ed altri professionisti gli inviano più di diecimila pazienti che si sottopongono al suo programma di riduzione dello stress. La terapia di Kabat-Zinn si basa soprattutto sulla consapevolezza del respiro. Egli afferma che la presenza mentale è un modo di vivere la propria vita senza perdere nulla della propria esperienza e che pratiche come yoga e meditazione, producono dei risultati benefici nel corpo che apportano salute e benessere. In Italia, Nitamo Montecucco, è l’Inventore dell'elettroencefalografo Brain Olotester e ricercatore sulla neurofisiologia della salute globale e della meditazione. Potete approfondire i risultati delle sue ricerche sul sito del Villaggio Globale: www.villaggioglobale.it. Montecucco è un medico esperto in psicosomatica e ricercatore in neuropsicologia degli stati di coscienza e direttore dell’Accademia Olistica, ha vissuto per tre anni in India e Nepal per approfondire le medicine sacre yogiche, tantriche e tibetane, e fare esperienza degli stati di meditazione profonda In un suo articolo, “Il respiro che guarisce”, del 5 settembre 2006, Nitamo Montecucco afferma che “Il respiro è la porta della vita come l’occhio è la porta della coscienza (…) Ogni alterazione della coscienza si riflette in una modificazione del respiro cosi come ogni pur lieve variazione dell’aria che entra ed esce altera la coscienza, come il vento che increspa la superficie di un lago (…).” La pratica meditativa, produce guarigione e trasformazione, l’energia prodotta durante la meditazione prende il nome di consapevolezza, mindfulness, che può essere paragonata ad un Luce che permette di raggiungere l’unità e di guardare dentro noi stessi. La mindfulness ci aiuta a creare un ponte tra noi e gli altri, tra noi e l’ambiente, permettendoci di osservare con maggiore chiarezza ciò che accade e perciò anche la realtà è compresa così com’è, ripulita da ansie e preoccupazioni che spesso ci coinvolgono e sovrastano inutilmente e per automatismi inconsapevoli. A questo punto, non mi resta che augurarvi una Gioiosa pratica e Buona Consapevolezza! Maria Luce Paola Fraschetti 11 dal mese di FEBBRAIO 2015 partirà il Laboratorio di MINDFULNESS con Maria Luce Paola Fraschetti Il laboratorio è uno spazio di trasformazione che attraverso il lavoro di consapevolezza sul piano corporeo, emotivo e cognitivo arriva ai piani fondamentali della Relazione e della Spiritualità. Si sperimenteranno diverse tecniche di respiro consapevole, il lavoro sul corpo, di consapevolezza interiore senza giudizio (Mindfulness) e di meditazione che arricchiranno la vostra vita. Un aspetto centrale del programma è l’apprendimento di un metodo gentile ed efficace che incoraggi a sviluppare un profondo livello di ricerca e sperimentazione personali. La consapevolezza autentica (Mindfulness), l’empatia e la comunicazione emotiva sono le chiavi delle buone relazioni umane. Per info: 3887590052 o [email protected] www.lenuvoledicivita.it 12 VACANZE SPIRITUALI B&B le Nuvole Via Don Minzoni 34 Civita Castellana (Vt) accanto Piazza Duomo Ogni stagione è adatta per trascorrere dei piacevoli momenti nella Tuscia viterbese, un luogo particolare, ricco di vibrazioni energetiche che portano benessere sia a livello fisico che spirituale. Il nostro Centro Yoga è situato nel borgo antico di Civita Castellana, immerso in una natura selvaggia, dov’è forte il legame fra il micro ed il macrocosmo. Durante i soggiorni nella nostra struttura proponiamo sedute di yoga, counseling psicologico, massaggi olistici, letture personalizzate della carta del Cielo, corsi di cucina vegan e una serie di gite nei dintorni: un tuffo nella cultura e nella ricchezza del nostro territorio - cure e bagni termali, passeggiate con riconoscimento delle erbe spontanee ai laghi o in montagna, visite a Roma e Viterbo - alla scoperta degli antichi sentieri che rendono questa zona unica e magica nel suo genere. La nostra struttura è stata certificata da AssoVegan/VeganOk. Every season is suitable for spending relaxing moments in our area, Tuscia in the Province of Viterbo, a particular zone rich with energetic vibrations that provide spiritual and physical benefit. Our Yoga Centre is placed in the very heart of Civita Castellana, a magical village situated where you can feel the strong connection between micro and macrocosm. Our centre has been certified by AssoVegan/VeganOk. During your stay we provide yoga sessions, counseling, massages, astrological charts interpretation, vegan breakfast and journeys to the surrounding area will enrich your holiday: thermal baths, excursions to the lakes shores and our local mountains searching for herbs, trips to Rome and Viterbo, to discover ancient paths that exemplify the beauty and history of the area. Per info: [email protected] tel. 0761515919 cell. 3297968490 www.lenuvoledicivita.it https://www.facebook.com/pages/BB-Le-Nuvole/612211882191748 13 I MISTERI DELLA TUSCIA Come sanno i nostri affezionati lettori e soci, da anni seguiamo un programma di Geografia Sacra in cui esploriamo le zone più energeticamente interessanti del nostro pianeta. La zona in cui è collocata la nostra sede, la Tuscia viterbese, è particolarmente ricca di tali luoghi per cui da questo mese vi proponiamo alcune gite condotte nel nostro territorio da un gruppo di appassionati ricercatori, il Gruppo Prisma… domenica 7 dicembre 2014 MONTI CIMINI Partenza da Viterbo alle ore 11 Durata dell’evento: circa 3 ore Difficoltà del percorso: bassa Lunghezza percorso a piedi: 1 km circa domenica 14 dicembre 2014 EREMO POGGIO CONTE Partenza da Viterbo alle ore 11 Durata dell’evento: circa 3 ore Difficoltà del percorso: media Lunghezza percorso a piedi: 3 km circa Per prenotarsi o per ulteriori informazioni [email protected] Oppure chiamare il 320.0789147 (Cristiano) www.sulletraccedelmistero.it 14 Corsi on Line Scarica gratis la prima lezione su www.erbasacra.com CORSO DI STORIA DELL’ESOTERISMO Questo corso fa parte del tentativo di assolvere ai compiti evolutivi dell’epoca in cui viviamo, il tanto annunciato passaggio nell’Era dell’Aquario, Era in cui all’Umanità è richiesto lo sviluppo della Mente e un approccio più scientifico alla vita e alla conoscenza, età in cui l’uomo potrà dare una spiegazione a quei fenomeni che innegabilmente esistono ma di cui la scienza nega la veridicità solo perché non è ancora in grado di spiegarli. Ecco perché dobbiamo attingere ad una forma di conoscenza più antica e profonda che alcuni studiosi hanno definito Scienza dello Spirito. L’obiettivo è dare allo studente la possibilità di acquisire, attraverso una conoscenza teorica, anche una metodologia pratica e il necessario ‘discernimento’ fra i tanti approcci che ci vengono proposti nell’epoca presente. Quindi, non un semplice corso di Storia ma un’analisi del proprio cammino spirituale attraverso lo strumento della storia, delle idee e delle esperienze che altri ‘ricercatori’ hanno fatto prima di noi. La docente resta sempre a disposizione per eventuali dubbi o richieste di maggiori delucidazioni durante tutto il periodo di studio. Indice: Corso A 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) Significato del termine ‘esoterismo’ Le origini Il Ciclo Ariano India Egitto Grecia Pitagora Gesù 9) Roma 10) Alto Medioevo 11) Basso Medioevo 12) Islam 13) Massoneria 14) Cabala 15) Giordano Bruno Il Corso B, che ha in programma un excursus dal Rinascimento fino ai giorni nostri, con una particolare attenzione al movimento Teosofico e alle filosofie orientali, è in via di elaborazione. PSICOSINTESI DELLA COSCIENZA Il corso è composto da 12 lezioni. Ogni lezione è composta da una parte teorica e da un certo numero di Esercizi, differenti da lezione a lezione. Ricevuta la lezione, l'allievo deve poi svolgere gli esercizi e inviare le eventuali relazioni, affinché il percorso possa essere monitorato in tutto il suo svolgimento, via mail alle tutor che possono chiarire i passaggi del processo. Una bibliografia consigliata aiuta gli eventuali approfondimenti. Docenti: Dott.ssa Adele Caprio , Dott.ssa Lina Malfiore Il corso on-line è caratterizzato da una serie di lezioni modulari che presentano peculiari vantaggi: flessibilità e personalizzazione dell'insegnamento; stile e linguaggio di facile ricezione; possibilità di interagire con un tutor on-line; suggerimenti e guide per l’approfondimento degli argomenti di maggiore interesse e per la verifica dell’autoapprendimento; rilascio di un attestato di frequenza. 15 TEATRO EVOLUTIVO Parlano i partecipanti… Aspettavo da sempre un esperienza così, solo che non lo sapevo... Me ne sono accorta solo quando ho iniziato a percepire un tumulto interno , una vera e propria rivoluzione! !! L’artefice di tutto ciò è stato il teatro che avvalendosi del "gruppo", fieri e coraggiosi compagni di avventura, ha forzato la cella dove, per convenzione (ma al mio ego piace pesare che sia stato per sopravvivenza) era rinchiusa una tipa strana che faticavo a ricordare...E l’ha liberata! ! Ora, come se fossi uno spettatore esterno, osservo il teatro che sta crescendo intorno alla mia vita e mi sta fondendo con lei regalandomi visioni totalmente nuove anche nei momenti più banali dell’esistenza! (In realtà ho capito che i momenti banali non esistono…) Paola G. In un certo periodo della mia vita ho cominciato a provare amore per il teatro, ho pensato: ‘Deve essere meraviglioso potere essere un personaggio che non si è nella vita reale’. È come poter controllare il tempo e avvicinarsi all’essenza della vita, poter uscire dal proprio corpo per entrare in un altro carattere. Il teatro evolutivo, questa esperienza, mi sta regalando i mezzi per poter aprire tutte le porte chiuse delle resistenze sociali, conoscere i mezzi attraverso i quali, dopo un meticoloso lavoro, raggiungere il sogno che ho avuto dal primo giorno che ho visto uno spettacolo teatrale. Sono un’esibizionista e sarebbe impossibile non amare il teatro, ma vivere quest’esperienza mi ha educato anche in una ‘piccola’ parte che stavo trascurando: ovvero la mia stessa vita. Ho capito che se si vuole interpretare ed essere una reale parte della rappresentazione, bisogna essere attenti e presenti in ogni istante della nostra esistenza, per poter cogliere ogni singola sfumatura che essa ci offre e per poterla poi interpretare. Nonostante la mia continua sbadataggine ho imparato ad essere molto più attento, riesco in questo modo a controllare la mia quotidianità, questo continuo incessante fluire del tempo che fa sembrare tutto così naturale e scontato che quasi non ci accorgiamo della meraviglia o dell’orrore che ci circonda, per vivere in un sonno eterno in attesa che il tempo svanisca. Pier Francesco C. Ho sempre pensato al teatro come a qualcosa di affascinante e formativo. Non credo di esserci andata molto lontana, ma neppure così vicina. Il teatro è una continua scoperta. Mai avrei potuto immaginare cosa si nascondesse realmente dietro le "quinte" di una compagnia. Dicono di me che sono un'artista e forse è per questo che mi sento attratta da qualsiasi forma d'arte: cantata, suonata, dipinta, recitata... Quello che faccio per passione e per lavoro è intimo, solitario. Sentivo da tempo il bisogno di esprimermi all'intero di un gruppo, di mettermi in gioco in prima persona e non solo col prodotto della mia mente e delle mie mani, ma con tutta me stessa. Così mi sono affacciata al teatro. Dapprima timidamente emozionandomi come spettatrice. Poi sono fortuitamente entrata a far parte di una compagnia amatoriale e ho conosciuto persone come me, passionali e creative. Ma sentivo che il lavoro che vi si svolgeva era solo un assaggio di uno scenario più vasto, non era abbastanza, ne volevo sempre di più. Per questo quando è nato il teatro evolutivo non ho avuto dubbi, mi sono proposta subito per farne parte. Ora sono una componente di una forte e bella compagnia, una famiglia di persone che amano esporsi, creare con il corpo e con la voce, trasformare non la forma e la materia, ma loro stessi. Attenti gli uni agli altri e pronti a sostenersi se ce n'è il bisogno. All'interno del teatro evolutivo si svolge uno studio affascinante ai fini del teatro si, ma soprattutto utile alla vita. Un lavoro per il singolo, noi stessi, per il gruppo e per il prossimo, gli spettatori. E' come il proseguo naturale e necessario di un lavoro che ho intrapreso su me stessa da qualche anno a questa parte. Mi ritrovo nelle idee e negli obiettivi del gruppo. Siamo diventati tutti dei personaggi all'interno di un quadro in continuo movimento, in relazione e in perfetta sintonia fra loro, incorniciati. E tutto questo è reso possibile da una persona magica, la pittrice, che sapientemen te gioca con i colori, interroga e interagisce con il dipinto, accompagnandolo nella sua evoluzione. Il teatro è diventato uno dei palloncini che tengono la mia testa fra le nuvole, che mi fanno sentire leggera, credo di non poterne più fare a meno. Ho solo voglia di proseguire in questo splendido e, ancora sotto molti aspetti, misterioso percorso. Giovanna M. per info 3887590052 [email protected] 16 RITA LEVI MONTALCINI La Grafologia è una disciplina essenzialmente simbolica che osserva ogni elemento della scrittura, anche il più piccolo ed apparentemente irrilevante, perché tutto, nell’atto di scrivere, si rivela con il suo linguaggio e il suo valore espressivo. Quando di una persona vogliamo conoscere, attraverso la scrittura, la manifestazione più immediata e diretta del suo modo di essere nel quotidiano, nella vita affettiva, nella percezione della sua immagine e del suo ruolo, dobbiamo osservare soprattutto la zona media, dove si snodano le lettere basse, ossia prive di allunghi sia superiori che inferiori. La zona media, espressione fondamentale e struttura basilare, che proprio per questo viene chiamata corpo della scrittura. Il corpo medio della scrittura è quindi la manifestazione dell’IO nella sua interezza, fisicità compresa, nella sua totalità e completezza, con le sue esigenze più immediate e vitali e, soprattutto, con il senso del suo essere qui e ora, con il suo valutarsi e stimarsi come persona, con il suo darsi una dimensione occupando uno spazio. Basandosi su questi presupposti, i manuali di Grafologia collegano la dimensione del corpo medio della scrittura alla misura del proprio Ego. E danno dei parametri “grafometrici” precisi per valutare la grandezza (o calibro) della scrittura : oscilla dai 2 mm ai 2 mm e mezzo l’ “aurea” scrittura media (sinonimo di equilibrio dell’IO), al di sotto si trovano i poveri insicuri e al di sopra gli egocentrici convinti. Quindi ne deriva un’equazione tanto diretta quanto ingannevole, che vuole la scrittura grande come sintomo di elevata autostima ( e quanto più aumenta il calibro tanto più ci si avvicina alla smania di protagonismo e all’atteggiamento narcisista ), mentre la scrittura piccola rappresenterebbe una percezione di sé modesta, limitata, se non evanescente, una fragilità personale più o meno consapevole, fino al dichiarato ed evidente complesso di inferiorità. Ma le cose non sono mai così semplici …. Innanzi tutto la dimensione della scrittura è uno degli elementi che maggiormente tendono a variare, e può essere legata a fattori contingenti, come la posizione in cui ci si trova a scrivere, la misura del foglio, il fatto di sentire caldo o freddo, di portare o meno gli occhiali, di essere più o meno affaticati …. e basarsi su di un solo saggio può essere fuorviante. Nelle persone particolarmente emotive la grandezza del corpo medio può ondeggiare dal grande al piccolo anche all’interno della stessa parola (scrittura detta “fluttuante”) , può schiacciarsi diventando quasi un filo quando si scrive molto in fretta e la mano è sempre “in ritardo” rispetto al pensiero (scrittura “filiforme”), può presentarsi piccolissima rispetto a maiuscole sproporzionatamente grandi creando 17 discordanza tra realtà dell’IO e immagine dell’IO (sovra-compensazione frequente nelle scritture di personaggi pubblici), e tutto questo rende molto difficoltosa la misurazione classica della dimensione. Inoltre la dimensione della scrittura non va mai considerata come elemento a se stante, ma sempre in relazione al contesto grafico e agli altri segni. Se la scrittura molto grande può essere, in effetti, il frutto di una reazione ad un senso di inferiorità, un “farsi grandi” di fronte al mondo, offrendo un’immagine di sicurezza e di forza, in compenso una scrittura molto piccola non necessariamente è sinonimo di autostima incerta e fragilità dell’IO, bensì di riservatezza, concentrazione, capacità introspettiva, bisogno di controllo e di distacco emotivo, tendenza all’introversione ….. non stiamo parlando di problemi esistenziali : stiamo semplicemente entrando nel regno di Saturno. Nella scrittura piccola, infatti, si esprime soprattutto il pianeta SATURNO, che concentra il tracciato tanto quanto GIOVE lo espande, e gli conferisce quel suo caratteristico aspetto vagamente scarno, essenziale, sobrio, contenuto. Quando a SATURNO si associa MERCURIO la grafia acquista velocità e diventa molto più vivace, dinamica e disuguale : è bello quando questi due archetipi così diversi, il Vecchio e l’Adolescente, si incontrano nella scrittura, ed effettivamente avviene con una certa frequenza che questi due pianeti “lavorino” insieme. Non sempre il risultato è leggibile, soprattutto se MERCURIO è molto presente : non vedremo quindi delle “calligrafie” regolari, estetiche ed armoniose, anzi aspettiamoci le cosiddette scritture “oscure”, quelle che spesso e volentieri vengono sbrigativamente classificate come “brutte scritture”. La presenza di VENERE può addolcire il tracciato saturnino e la forza di MARTE contribuire a renderlo tonico, la TERRA può dargli stabilità e il SOLE migliorarne l’aspetto estetico, GIOVE può offrirgli l’ampiezza e il respiro che gli mancano e la LUNA allentarne le forme in un fluire acquatico, dando vita ad un difficile quanto affascinante antagonismo grafico tra segni anali e orali …. gli archetipi planetari abitano letteralmente con la loro energia all’interno della nostra scrittura creando tensioni o sodalizi talvolta sorprendenti : il connubio del tracciato saturnino con i pianeti lenti (URANO, NETTUNO e PLUTONE) costruisce scritture particolarissime che rispondono, nel bene e nel male, a personalità eccezionali. Scritture piccole o anche piccolissime, dove altri segni, meno vistosi, valorizzano il senso dell’IO : e spesso si collegano a posizioni planetarie “difficili” nel tema, come se la scrittura offrisse la testimonianza di una rivalsa, o forse l’opportunità di vivere evolutivamente un aspetto disarmonico del proprio cielo natale. E ora vediamo un personaggio di grande fascino e di indiscusso successo, una di quelle “donne straordinarie” che hanno lasciato una traccia profonda nel ricordo di tutti noi rendendo un servizio all’umanità tutta: 18 TEMA DI NASCITA RITA LEVI MONTALCINI DOMIFIC. PLACIDO Nodo MEDIO Luna Nera MEDIA NASCITA 22/04/1909 23:00 (GMT+1.00) TORINO 45N04-007E40 JD=2418419,4166 MC 02°24' 08°42' rR LONGITUDINI PLANETARIE 02°06'51" 15°29' 08°46'05" 21°04' 03°12' 14°31' 00°35' 24°09' 08°42' 19°10' R 04°39' R 23°02' 05°41' 20°29' 9 X 8 26°31' 11 12 AS VII 14°40' rR DS 14°40' I 6 ASPETTI & ORBITE 01 02 03 03 00 05 04 01 26°31' 5 2 04 IV 06 00 01 01 3 20°29' 05°41' 07 00 01 04 01 AS MC 06 00 01 00 05 02 01 01 00 07 06 Explorer 5 04 IC 05 02°24' 08°42' 03/04/2014 alfa librae Il premio Nobel per la medicina Rita Levi Montalcini nasce a Torino il 22 aprile 1909 alle ore 23 : quindi TORO ascendente SAGITTARIO, con MERCURIO e VENERE congiunti al SOLE in quarta casa e GIOVE in VERGINE in nona casa. Sappiamo quanta influenza abbia avuto la famiglia d’origine sul destino di questa grande studiosa, che per scelta non ha voluto costruire una famiglia sua, ma cercare orizzonti più vasti per dedicarsi interamente al suo impegno di ricercatrice : “I risultati scientifici sono i miei figli” diceva. La sua vita è stata lunghissima (è mancata alla fine del 2012) e straordinariamente attiva, votata non soltanto al lavoro scientifico, ma anche all’impegno concreto, sociale e civile, per cui ha ricevuto numerosissimi e prestigiosi riconoscimenti. Presentata e celebrata nella sua immagine di eleganza sobria e perfetta anche in età molto avanzata, apparentemente fragile, ma in realtà tenace, forte, costante e ambiziosa, Rita Levi Montalcini aveva una grafia particolarissima, estremamente personalizzata, che si è conservata tonica e vitale fin oltre i 100 anni. Dal punto di vista della tipologia junghiana siamo di fronte ad una tipica scrittura-INTUIZIONE, ben supportata dal PENSIERO come funzione ausiliaria. Dal punto di vista della Grafologia Planetaria le presenze sono sfaccettate e diverse, ma sono soprattutto tre i pianeti che si esprimono con le caratteristiche dei loro segni : SATURNO, URANO e il SOLE. La dimensione piccola del corpo medio, la scansione regolare, un po’ irrigidita e vagamente meccanizzata, le forme spoglie e tendenzialmente angolose, con lettere iper-semplificate simili a bastoni appartengono a SATURNO; il SOLE è nel gesto affermato e sicuro, nella sobrietà quasi tipografica, nel dinamismo verticale che privilegia gli slanci verso l’alto, nel tratto nitido, nell’impaginazione curata e negli spazi bianchi equilibrati; ma l’energia della pressione, la continuità bruscamente interrotta e subito ripresa da collegamenti ingegnosi, il ritmo, la tensione, la rapidità e, soprattutto, l’originalità e l’assoluta personalizzazione della forma sono merito di URANO. 19 L’orgoglioso Urano la cui motivazione primaria è rappresentata da quello che Gaston Bachelard, il filosofo delle scienze e della poesia, aveva definito “il complesso di Prometeo”, descrivendolo come il compendio di “tutte quelle forze che ci spingono a conoscere quanto i nostri padri e più dei nostri padri, quanto i nostri maestri e più dei nostri maestri”. L’indipendente e creativo URANO con i bagliori improvvisi delle sue intuizioni, del cui valore questa grande studiosa era perfettamente consapevole quando diceva di avere ottimi rapporti con le sue giovani collaboratrici “perché sentono che io posso aggiungere qualcosa che manca alla loro formazione : l’intuito.” L’innovatore URANO che nel suo tema natale si trova in CAPRICORNO, in aspetto conflittuale a NETTUNO in CANCRO e a SATURNO in ARIETE. Ma di questa difficile configurazione Rita Levi Montalcini ha saputo vivere la parte più creativa, volgendola a suo favore, come sempre ha fatto nella sua vita di fronte alle difficoltà, trasformando gli impedimenti in sfide e opportunità di crescita, come ben sintetizza questa sua frase: “Le leggi razziali del 1938 si sono rivelate la mia fortuna, perché mi hanno obbligata a costruirmi un laboratorio in camera da letto, dove ho cominciato le ricerche che mi hanno in seguito portata alla scoperta dell’NGF.” Personalmente sono sempre più convinta, continuando da tempo a confrontare grafici e scritture, che il cielo di nascita offra una visione completa del potenziale del soggetto, e la scrittura ne sia la manifestazione nella realtà concreta e quotidiana. E, più frequentemente di quanto si immagini, succede che aspetti planetari disarmonici offrano un’occasione di eccezionale riuscita, di cui la scrittura registra fedelmente le tappe e il cammino, come se proprio la dissonanza diventasse l’elemento discriminante tra un’ esistenza semplicemente “trascorsa” più o meno passivamente e una vita “agita” all’insegna dell’evoluzione : ancora una volta l’Universo ci offre la possibilità di vivere attivamente il nostro tema natale. Per Rita Levi Montalcini le preziose “folgorazioni” uraniane hanno trovato il loro canale creativo e hanno preso forma attraverso il rigore, la costanza e l’autodisciplina saturnina. La presenza luminosa del SOLE ha aggiunto la consapevolezza e l’orgoglio della riuscita piena di una vita ben spesa. “Non credo all’anima, né allo spirito. Ma so che, grazie alle nostre opere, il nostro passare sulla terra non si esaurisce in un grande nulla.” Due saggi grafici di Rita Levi Montalcini ( quello a destra all’età di 95 anni). Marisa Paschero 20 CORSO DI ASTROLOGIA AVANZATA Oggigiorno l’astrologia va di gran moda e, come spesso accade, di questa “scienza” si abusa finendo spesso nelle mani di personaggi senza scrupoli che si approfittano del disagio esistenziale del malcapitato. Peccato davvero, se si pensa che invece, se l’analisi della Carte del Cielo è ben fatta, l’astrologia può essere uno strumento eccezionale per scendere in profondità dentro noi stessi, per giungere nelle pieghe più nascoste della nostra psiche, per spiegare i meccanismi di alcune nostre ossessioni o complessi, nostri e dei nostri cari. L’astrologia vera non è divinazione, non è mistero e soprattutto non è magia, ma è una fotografia di noi stessi come siamo “dentro”, del nostro carattere, dei nostri pregi, dei nostri difetti. Può fare molto per aiutarci a tirare fuori i nostri talenti nascosti e a diventare più tolleranti verso gli altri, da cui spesso ci attendiamo comportamenti non proprio in linea con la forma mentis che il proprio segno zodiacale in qualche modo rappresenta. Non è quindi per caso che alcune delle menti più illuminate della psicologia del Novecento abbiano fatto ricorso all’astrologia per spiegare alcuni problemi dei propri pazienti: citiamo fra gli altri Carl Gustav Jung e Roberto Assagioli. Ecco perché è nata l’idea di proporre un corso rivolto a tutti coloro che già conoscono i concetti basilari dell’astrologia con l’obiettivo di fornire agli studenti elementi d’approfondimento della materia. Il corso è stato strutturato in dodici lezioni, ognuna organizzata in una parte dedicata alla teoria ed una ad esercizi pratici che saranno condivisi con le tutor. Ogni lezione è a sua volta arricchita da esempi, che aiutano lo studente ad apprendere meglio i vari argomenti proposti. L’astrologia resta tutt’oggi eredità culturale millenaria assolutamente attuale a cui attingere a piene mani ed è a nostra disposizione se solo abbiamo un po’ di sana curiosità e di elasticità mentale. Le docenti restano a disposizione per qualsiasi chiarimento durante tutto il periodo di studio. Programma Lezione 1: Lezione 2: Lezione 3: Lezione 4: Lezione 5: Lezione 6: Lezione 7: Lezione 8: Lezione 9: Lezione 10: Lezione 11: Lezione 12: La Carta del Cielo Prime indicazioni Angoli Le Case astrologiche I Pianeti Croci e i quattro elementi Gli Aspetti planetari Interpretazione e Geometria I Transiti I Raggi Sinastria Counseling astrologico Docenti: Adele Caprio, Manuela Mattioli Scarica la prima lezione gratuita su www.erbasacra.com 21 L.A.P. Laboratorio di Astrologia Permanente V TAVOLA ROTONDA DI ASTROLOGIA EVOLUTIVA MILANO La nuova terra DOMENICA 17 MAGGIO 2015, ORE 16.00 Presso: Istituto di Ricerche Cosmòs Via Comandini 3, 20125 Milano Tel. 02-316136 fax 02 34533517 [email protected] http://www.istitutocosmos.it INGRESSO LIBERO – GRADITA PRENOTAZIONE 22
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