Outline della parte 2 Microeconomia Anno Accademico 2014-2015 • Preferenze, utilità, utilità marginale. Vincolo di bilancio. Scelta del consumatore (PR, Cap. 3; no parr. 3.4 e 3.6) 2. Produttori, consumatori e mercati concorrenziali • Una breve parentesi … 2013 Index of Economic Freedom (appunti di lezione + aggiornamento preso da: http://www.heritage.org/index/) • Domanda individuale e di mercato. Variazioni del prezzo e del reddito. Curve di Engel. Effetto reddito ed effetto sostituzione. Rendita del consumatore (PR, Cap. 4; no par. 4.6) 1 2 Introduzione La teoria del comportamento del consumatore serve a spiegare come il consumatore utilizza il proprio reddito per l’acquisto di beni e servizi In che maniera le preferenze dei consumatori contribuiscono a determinare la domanda? In che maniera i consumatori allocano il reddito nell'acquisto di beni diversi? In che maniera consumatori con reddito limitato decidono cosa acquistare ed in quale quantità? Prevede un’analisi in tre fasi: 3 1. Preferenze del consumatore - cosa si preferisce e perché 2. Vincolo di bilancio - ruolo di prezzi e reddito limitato 3. Scelta del consumatore - date preferenze e risorse limitate, quali beni e servizi (ed in che ammontare) i consumatori comprano? 4 Le preferenze del consumatore Le preferenze del consumatore: assiomi di base Le preferenze sono complete Come può un consumatore paragonare diversi gruppi di beni disponibili al consumo? I consumatori sono in grado di confrontare ed ordinare tutti i possibili panieri di mercato Un paniere di mercato è un elenco di specifiche quantità di beni e servizi. Le preferenze sono transitive Se A è preferito a B, e B a C, allora A è preferito a C Gli individui possono scegliere tra diversi panieri di mercato. Per i consumatori di più è preferito a di meno per ogni bene Una maggiore quantità è sempre meglio! 5 6 Curve di indifferenza: un esempio Le preferenze del consumatore Le preferenze del consumatore possono essere rappresentate con curve di indifferenza Le curve di indifferenza rappresentano le combinazioni di panieri tra i quali il consumatore è indifferente V Il consumatore è indifferente tra A, B e D G è preferito ai panieri su U1 I panieri su U1 sono G preferiti a H ed E 50 B 40 H 30 A 20 Il consumatore ricava lo stesso livello di soddisfazione da ognuno di quei panieri 10 D E 10 7 U1 20 30 40 C 8 Mappe di indifferenza Curve di indifferenza Le curve di indifferenza hanno pendenza negativa Al contrario, violerebbero l'assioma che “di più e meglio che di meno” Panieri con “più di entrambi” sarebbero indifferenti a panieri con “meno di entrambi” Per descrivere le preferenze tra tutti i panieri di beni si utilizzano insiemi di curve di indifferenza – una mappa di indifferenza Il paniere A è preferito al paniere B che a sua volta è preferito a D V D B A U3 U2 U1 Ognuna delle curve sulla mappa mostra i panieri tra i quali il consumatore è indifferente C 9 Mappe di indifferenza Curve di indifferenza Le curve di indifferenza non si possono intersecare V U U1 • B è preferito a D • A è indifferente a B e D • B deve essere indifferente a D ma questo non può accadere se B è preferito a D! 2 A 10 Il concetto di sostituzione La forma delle curve di indifferenza indica quanto il consumatore è disposto a rinunciare di un bene per avere l'altro Più abbiamo di un bene, più siamo disposti a rinunciarvi per avere una quantità maggiore dell’altro bene B U2 D U1 C 11 12 Curve di indifferenza L'ammontare di V a cui si rinuncia per 1 unità aggiuntiva di cibo cala da 6 a 1 A V 16 14 12 -6 10 La misura di quanto un consumatore è disposto a rinunciare di un bene per un'unità aggiuntiva di un altro bene è data dal saggio marginale di sostituzione (SMS) E' misurato dall'inclinazione della curva di indifferenza B 1 8 Curve di indifferenza -4 D 6 1 -2 4 E 1 -1 2 1 2 3 G 1 4 C 5 13 Saggio marginale di sostituzione V A 16 14 12 SMS = − SMS = 6 Saggio marginale di sostituzione Le curve di indifferenza sono convesse ∆V ∆C Al crescere della quantità di un bene, il consumatore preferisce rinunciare a meno unità del secondo bene per ottenere unità aggiuntive del primo I consumatori preferiscono panieri bilanciati -6 10 B 1 8 SMS = 2 -4 D 6 1 -2 4 E 1 -1 2 1 1 2 14 3 4 5 Il SMS decresce scendendo lungo la curva di indifferenza. G Nell'esempio il SMS scende da 6 a 4 a 1 C 15 16 Multiple Choice d’esame Saggio marginale di sostituzione A quale delle seguenti ipotesi sulle preferenze corrisponde il concetto di saggio marginale di sostituzione decrescente? a) Completezza. b) Convessità. c) Transitività. d) Più è meglio di meno. Curve di indifferenza con forme diverse implicano una diversa propensione a sostituire beni tra loro Possono essere individuati due casi estremi sostituti perfetti complementi perfetti 17 Preferenze del consumatore 18 Preferenze del consumatore Sostituti perfetti Due beni sono sostituti perfetti se il loro SMS è costante: le curve di indifferenza sono lineari. Esempio: due titoli che danno lo stesso rendimento atteso. Sostituti perfetti Panini 4 3 2 Complementi perfetti Due beni sono complementi perfetti se il loro SMS è pari a zero: le curve di indifferenza disegnano un angolo retto Esempio: un paio di scarpe. 1 Piadine 0 19 1 2 3 4 20 Preferenze del consumatore Preferenze del consumatore Complementi perfetti Scarpe sinistre Fino ad ora abbiamo assunto che tutti i prodotti siano “beni” Ci sono prodotti di cui meno si consuma meglio è (“mali”), ad es. l’inquinamento Come tenere conto dei “mali” nell'analisi delle preferenze? 4 3 2 Attraverso la ri-definizione del prodotto Aria pulita Riduzione dell'inquinamento 1 0 1 2 3 4 Scarpe destre 21 22 Preferenze del consumatore: un'applicazione Preferenze del consumatore: un'applicazione Consumatori di questo tipo valutano più l’accelerazione dell’abitabilità Nella progettazione di nuove automobili … … l'analisi delle preferenze del consumatore può suggerire in quale caratteristica investire maggiori risorse. Spazio Spazio Consumatori di questo tipo valutano più l’abitabilità dell’accelerazione Accelerazione o abitabilità? (Audi: TT o A4 SW?) Accelerazione 23 Accelerazione 24 Preferenze del consumatore Preferenze del consumatore La teoria del consumatore non ha bisogno di attribuire un valore numerico alla soddisfazione derivata dal consumo Utilità E' un valore numerico che rappresenta la soddisfazione che un consumatore trae dal consumare un paniere di mercato Spesso è sufficiente ordinare i panieri di mercato, però … è possibile attribuire un valore numerico alla soddisfazione? E’ un’operazione utile? Funzione di utilità E' una formula che assegna un livello di utilità a ciascun paniere di mercato Esempio: Fate attenzione a questo tipo di utilità! U(C,V) = C + 2V 25 Utilità - Esempio Paniere Cibo di mercato A 8 26 Utilità – Un altro esempio Vestiario Utilità 3 8 + 2(3) = 14 B 6 4 6 + 2(4) = 14 C 4 4 4 + 2(4) = 12 Vestiario Fate attenzione a questo altro tipo di utilità! Paniere C A B 15 U = CV 25 = 2.5(10) 25 = 5(5) 25 = 10(2.5) C 10 U3 = 100 A 5 B Il consumatore è indifferente tra A e B ma li preferisce entrambi a C U2 = 50 U1 = 25 Cibo 0 27 5 10 15 28 Utilità Vincolo di bilancio Le preferenze non sono sufficienti da sole a spiegare il comportamento del consumatore Il vincolo di bilancio limita le scelte di consumo di un individuo combinando i prezzi dei beni ed il reddito I valori assegnati alle curva di indifferenza sono attribuiti PER SOLA CONVENIENZA Esistono due tipi di funzione di utilità Utilità ordinale Utilità cardinale La funzione di utilità ordinale è sufficiente a spiegare come gli individui prendono le loro decisioni! La retta di bilancio Indica le combinazioni di beni che il consumatore è in grado di acquistare dati i prezzi dei beni ed il suo reddito Si esclude la possibilità di risparmio 29 La retta di bilancio 30 Vincolo di bilancio Esempio: Si assuma un reddito La retta di bilancio può essere scritta come R=€80/settimana, PC = €1 and PV = €2 PC C + PV V = R Tutto il reddito è allocato nel consumo di cibo e vestiario Ci sono diverse combinazioni di cibo e vestiario che esauriscono il reddito del consumatore Queste scelte sono rappresentate dalla retta di bilancio 31 Reddito speso Paniere di mercato Cibo PC = €1 Vestiario PV = €2 A 0 40 €80 B 20 30 €80 D 40 20 €80 E 60 10 €80 G 80 0 €80 R= PCC+ PFF 32 La retta di bilancio Vincolo di bilancio PC C + PV V = R → V = ( R / PV ) − ( PC / PV ) C V (R/PV) = 40 C + 2V = 80 → V = 40 − A Nella retta di bilancio L'intercetta verticale R/PV indica il massimo ammontare di V che può essere acquistato, dati reddito e prezzo del vestiario. L'intercetta orizzontale R/PC indica il massimo ammontare di C che può essere acquistato, dati reddito e prezzo del cibo. 1 C 2 B 30 Inclinazione: 10 20 D 20 E 1 PC ∆V = =∆C 2 PV Prezzi e reddito possono variare nel tempo … Come cambia il vincolo di bilancio? 10 G 0 20 40 60 C 80 = (R/PC) 33 Vincolo di bilancio - Variazioni V (unità a settimana) 34 Vincolo di bilancio - Variazioni Un aumento del reddito trasla la retta di bilancio a destra Un aumento del prezzo del cibo fa ruotare il vincolo a sinistra attorno all'intercetta sull'asse del vestiario. V (unità a settimana) 80 Una diminuzione del reddito trasla la retta di bilancio a sinistra 60 Una diminuzione del prezzo del cibo fa ruotare il vincolo a destra attorno all'intercetta sull'asse del vestiario 40 40 20 (R = €40) 0 L3 L3 40 L2 L1 (R = €160) (R = €80) 80 120 160 L2 L1 (PC = 1/2) (PC = 1) C (unità a settimana) 35 (PC = 2) 40 80 120 160 C (unità a settimana) 36 Vincolo di bilancio - Variazioni La scelta del consumatore Effetti di variazioni del prezzo Se i beni aumentano di prezzo ma il rapporto tra i loro prezzi non cambia, l'inclinazione del vincolo non varia Il vincolo di bilancio si sposta però parallelamente verso sinistra Se i beni diminuiscono di prezzo ma il rapporto tra i loro prezzi non cambia, l'inclinazione del vincolo non varia Il vincolo di bilancio si sposta però parallelamente verso destra Il paniere “ottimale”, che massimizza la soddisfazione deve situarsi sul vincolo di bilancio Il consumatore spende tutto il suo reddito … … e cerca la combinazione preferita di beni e servizi. Si considerino le curve di indifferenza di un consumatore (con U3 > U2 > U1) Il consumatore vuole raggiungere l’utilità più alta possibile, compatibile però con il vincolo di bilancio! 37 La scelta del consumatore 40 A 30 La scelta del consumatore •A, B, C sono sul vincolo di bilancio •D fornisce un'utilità più alta di A,B e C ma è fuori bilancio •C offre l'utilità più alta … il consumatore sceglie C V (unità a settimana) D C 20 U3 20 40 80 Il consumatore sceglie un punto sulla più alta curva di indifferenza tangente al vincolo di bilancio (punto C) L'inclinazione della retta di bilancio uguaglia quella della curva di indifferenza in quel punto Quindi in corrispondenza del paniere di scelta ottimale del consumatore si ha che: SMS = U1 B 0 38 C (unità a settimana) 39 PC PV 40 La scelta del consumatore La scelta del consumatore La soddisfazione è massimizzata quando il SMS è uguale al rapporto tra i prezzi? SI, ma NON basta … il consumatore deve scegliere un paniere SULLA retta di bilancio Il paniere in B non massimizza la soddisfazione perché il SMS = 1 è maggiore del rapporto tra i prezzi = 1/2 V (unità a settimana) 40 30 B -10V Cosa succede se SMS > PC/PV ? 20 Aumentare il consumo di cibo e diminuire quello di vestiario finché SMS = PC/PV E se SMS < PC/PV ? +10C 0 20 40 U1 80 C (unità a settimana) 41 42 Scelta del consumatore: ancora le automobili … Scelta del consumatore: ancora le automobili … Si considerino due gruppi di consumatori, ogni consumatore è disposto a spendere fino a 10000€ Spazio €10000 Accelerazione o abitabilità? Identificando il punto di tangenza tra le preferenze ed il vincolo di bilancio i produttori di automobili possono valutare quanto i consumatori valutano le caratteristiche Per questi consumatori l’abitabilità vale 3000€ e le prestazioni 7000€ €3000 €7000 43 €10000 Accelerazione 44 Scelta del consumatore: ancora le automobili … L'utilità marginale misura l'aumento di utilità ottenuta dal consumo di un'unità aggiuntiva di un bene. I consumatori con preferenze di questo tipo valutano l’abitabilità 7000€ e le prestazioni 3000€ Spazio €10000 €7000 €3000 €10000 Utilità marginale e scelta del consumatore Il principio di utilità marginale decrescente afferma che all'aumentare del consumo di un bene l'utilità addizionale per il consumatore si riduce, sebbene l'utilità totale cresca. Si supponga che l'utilità marginale dall'aumentare il consumo di un bene da 0 ad 1 unità sia pari 9 … da 1 a 2 sia pari a 7 … da 2 a 3 sia pari a 5 … in questo caso si dice che l'utilità marginale è decrescente! Accelerazione 45 Utilità marginale e curve di indifferenza 46 Utilità marginale e scelta del consumatore Muovendosi lungo una curva di indifferenza … l'utilità addizionale che si riceve dal consumo di un'unità in più di C deve compensare la perdita di utilità derivante dalla diminuzione nel consumo di V: Riordinando i termini: − (∆ V / ∆ C ) = U 'C / U 'V Ovvero … SMS = U ' C/U ' V Ma abbiamo visto anche che: 0 = U ' C (∆ C) + U ' V(∆ V) Muovendosi lungo la curva l'utilità non cambia. La compensazione tra i beni lascia i consumatori indifferenti 47 Questo implica: SMS = PC /PV U 'C /U 'V = PC /PV 48 Utilità marginale e scelta del consumatore Un esercizio “tipico” Riordinando i termini Data la seguente funzione di utilità: U 'C / PC = U 'V / PV U ( x1 , x2 ) = x1 ⋅ x2 Calcolate la scelta ottimale dei due beni, sapendo che “Principio dell’uguaglianza marginale” l’utilità marginale per euro di spesa è uguale per tutti i beni R = 10.000, p1 = 40, p2 = 80 49 1) Sostituzione 2) Il Lagrangiano Bisogna costruire una funzione ausiliaria, chiamata Lagrangiano: Bisogna impostare un sistema a due equazione e due incognite: p SMS = 1 p2 x2 1 = x1 2 p1 x1 + p2 x2 = R 40x1 + 80x2 = 10000 1 x2 = x1 2 80x1 = 10000 50 l = u( x1, x2 ) + λ ( R − p1x1 − p2 x2 ) e risolvere il sistema: x = 125, x = 62.5 * 1 * 2 51 (i ) ∂l =0 ∂x1 (ii ) ∂l =0 ∂x 2 (iii ) ∂l =0 ∂λ 52 2) Il Lagrangiano 2) Il Lagrangiano Utilizzando i dati del nostro esercizio: Riassumendo: l = x1 ⋅ x2 + λ (10000− 40x1 − 80x2 ) (i ) ∂l = 0 ⇒ x2 − 40λ = 0 ∂x1 (ii ) ∂l = 0 ⇒ x1 − 80λ = 0 ∂x 2 (iii ) ∂l = 0 ⇒ 10000 − 40 x1 − 80 x2 = 0 ∂λ x2 40 x λ= 1 80 λ= (i) + (ii) ⇒ x2 1 = x1 2 (iii) ⇒ 40x1 + 80x2 = 10000 x2 x1 = 40 80 e quindi, proprio come prima: x1* = 125, x2* = 62.5 10000 = 40x1 + 80x2 53 Una breve parentesi … Una breve parentesi … La “libertà economica” del nostro paese nel 2008 secondo la Heritage Foundation: l’Italia al 64° posto Libertà imprenditoriale Libertà di scambio Libertà fiscale Libertà dallo Stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro 54 Nel 2009 l’Italia era scesa al 76° posto 76.8% 81.0% 54.3% 29.4% 80.6% 70.0% 60.0% 50.0% 49.0% 73.5% Libertà imprenditoriale Libertà di scambio Libertà fiscale Libertà dallo Stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro Fonte: Heritage Foundation, 2008 Index of Economic Freedom 78.7% 80.8% 55.8% 24.7% 80.8% 70.0% 60.0% 50.0% 52.0% 61.3% Fonte: Heritage Foundation, 2009 Index of Economic Freedom 55 http://www.heritage.org 56 Una breve parentesi … Una breve parentesi … Nel 2010 siamo “risaliti” al 74° posto Nel 2011 siamo scesi al 87° posto Libertà imprenditoriale Libertà nello scambio Libertà fiscale Libertà dallo stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro 77.9% 87.5% 55.2% 31.2% 79.0% 75.0% 60.0% 55.0% 48.0% 58.2% Libertà imprenditoriale Libertà nello scambio Libertà fiscale Libertà dallo stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro Fonte: Heritage Foundation, 2010 Index of Economic Freedom http://www.heritage.org Fonte: Heritage Foundation, 2011 Index of Economic Freedom 57 Una breve parentesi … 58 .. per poi risalire al 83° posto nel 2013. 77.4% 87.1% 55.0% 19.4% 82.0% 75.0% 60.0% 50.0% 39.0% 43.0% Libertà imprenditoriale Libertà nello scambio Libertà fiscale Libertà dallo stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro Fonte: Heritage Foundation, 2012 Index of Economic Freedom http://www.heritage.org http://www.heritage.org Una breve parentesi … Nel 2012 siamo scesi fino al 92° posto ... Libertà imprenditoriale Libertà nello scambio Libertà fiscale Libertà dallo stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro 77.3% 87.6% 55.4% 28.6% 82.1% 75.0% 60.0% 50.0% 43.0% 44.4% 76.9% 86.8% 55.5% 25.3% 80.2% 80.0% 60.0% 50.0% 39.0% 52.0% Fonte: Heritage Foundation, 2013 Index of Economic Freedom 59 http://www.heritage.org 60 Una breve parentesi … Una breve parentesi … Ora siamo in 86a posizione. Libertà imprenditoriale Libertà nello scambio Libertà fiscale Libertà dallo stato Libertà monetaria Libertà d'investimento Libertà finanziaria Diritti di proprietà Libertà dalla corruzione Libertà del lavoro Secondo l’ultimo degli annuali rapporti sulla libertà economica e nel mondo (2014 Index of Economic Freedom), a cura della Heritage Foundation e del Wall Street Journal, l’Italia è giudicata come un paese “moderatamente libero” dal punto di vista della libertà economica 75.5% 87.8% 55.5% 25.6% 78.9% 85.0% 60.0% 50.0% 38.5% 52.5% Occupa l’ottantaseiesimo posto (su 177 paesi esaminati), lontanissima non solo dai primi posti (occupati da Hong Kong, Singapore, Australia, Nuova Zelanda, Svizzera) ma anche dalla maggior parte degli altri principali paesi europei Fonte: Heritage Foundation, 2013 Index of Economic Freedom http://www.heritage.org 61 Una breve parentesi … 62 Domanda individuale Le ragioni? Il primo passo di questa sezione è la rappresentazione della curva di domanda individuale Tassazione molto elevata Alta spesa pubblica Corruzione Forti monopoli pubblici in settori strategici come l’energia ed i servizi Eccesso di norme e vincoli all’azione economica Tutto ciò frena senza dubbio la ripresa della nostra economia 63 Cambiamenti di prezzo Per ogni cambiamento di prezzo, si può determinare la quantità del bene acquistata dal consumatore, date retta di bilancio e curve di indifferenza 64 Effetti di una variazione di prezzo Effetti di una variazione di prezzo Ipotesi: • R= €20 • PV = €2 • PC = €2; €1; €0,50 Vestiario 10 A 6 U1 5 D B 4 U3 La curva prezzo consumo individua il paniere che massimizza l'utilità al variare del prezzo di un bene Vestiario 10 Ogni prezzo conduce a diversi livelli di cibo acquistato A 6 U1 5 D B 4 U3 U2 U2 Cibo 12 4 Cibo 20 4 12 20 65 Curva di domanda - proprietà Effetti di una variazione di prezzo Prezzo del cibo Il livello di utilità varia muovendosi lungo la curva In ogni punto della curva di domanda il consumatore sta massimizzando la propria utilità uguagliando il rapporto tra i prezzi al SMS ed utilizzando tutto il proprio reddito per gli acquisti La domanda individuale mette in relazione la quantità che un consumatore desidera acquistare al prezzo del bene E €2,00 Bene ordinario G €1,00 Curva di domanda €0,50 66 H 4 12 20 Quantità (unità al mese) 67 68 Effetto di un cambiamento di prezzo Prezzo del cibo Ipotesi: PC = €1, PV = €2 R = €10, €20, €30 Vestiario (unità al mese) Quando il prezzo cala PC /PV & SMS calano E €2,00 Effetti di un cambiamento di reddito Un aumento del reddito, a prezzi fissi, induce i consumatori a variare il paniere scelto • E: PC /PV = 2/2 = 1 = SMS • G: PC /PV = 1/2 = 0,5 = SMS • H: PC /PV = 0,5/2 = 0,25 = SMS G 7 €1,00 D 5 €0,5 4 12 U1 A Cibo (unità al mese) 20 U2 B 3 H Curva di domanda U3 4 10 Cibo (unità al mese) 16 69 Effetti di variazioni del reddito Effetti di variazioni di reddito La curva reddito - consumo descrive il paniere che massimizza l'utilità per ogni livello di reddito Vestiario (unità al mese) D 5 Un aumento di reddito da 10€ a 20€ a 30€, a prezzi fissi, trasla la curva di domanda individuale a destra Prezzo del cibo Curva redditoconsumo 7 70 E €1,00 G H U3 U2 D3 B 3 D2 U1 A 4 10 D1 16 Cibo (unità al mese) 4 71 10 16 Cibo (unità al mese) 72 Domanda individuale Un bene inferiore Curva reddito-consumo Cambiamenti di reddito Sia la fiorentina sia gli hamburger si comportano come beni normali tra A e B (basso reddito)... Fiorentina (unità al mese) Quando la curva reddito-consumo ha inclinazione positiva: La quantità domandata cresce con il reddito L'elasticità al reddito della domanda è positiva Il bene è un bene normale Quando la curva reddito-consumo ha inclinazione negativa: C 10 U3 B 5 La quantità domandata diminuisce con il reddito L'elasticità al reddito della domanda è negativa Il bene è un bene inferiore …ma gli hamburger diventano un bene inferiore quando il reddito oltrepassa una determinata soglia U2 A U1 5 10 20 30 Hamburger (unità al mese) 73 Domanda individuale 74 Curve di Engel Reddito 30 (€ al mese) Curve di Engel Le curve di Engel mettono in relazione la quantità domandata al reddito 20 Bene normale: curva di Engel con inclinazione positiva Se il bene è normale la curva di Engel ha inclinazione positiva Se il bene è inferiore la curva di Engel ha inclinazione negativa 10 4 75 8 12 16 Cibo (unità al mese) 76 Sostituti e complementi Curve di Engel Bene normale per bassi livelli di reddito, inferiore per Inferiore alti livelli di reddito 30 Reddito (€ al mese) 20 Normale 10 4 8 12 16 Beni sostituti: un aumento (diminuzione) del prezzo di un bene provoca un aumento (diminuzione) nella quantità domandata dell'altro. Beni complementi: un aumento (diminuzione) del prezzo di un bene conduce ad una diminuzione (aumento) nella quantità domandata dell'altro Beni indipendenti: una variazione nel prezzo di uno non ha effetto sulla domanda dell'altro Cibo (unità al mese) 77 Sostituti e complementi 78 Sostituti e complementi Se la curva prezzo-consumo ha pendenza negativa, i due beni sono sostituti Se la curva prezzo-consumo ha pendenza positiva, i due beni sono complementi Due beni possono essere complementi o sostituti in momenti differenti! Abbigliamento sostituti complementi 10 A 6 U1 5 D B 4 U3 U2 4 79 12 20 Cibo 80 Effetto reddito ed effetto sostituzione Effetto reddito ed effetto sostituzione La variazione del prezzo di un bene sulla sua domanda può essere scomposta in due effetti: Effetto sostituzione Il prezzo relativo dei beni cambia al variare del prezzo di uno dei due I consumatori tendono ad acquistare una maggiore quantità del bene che è diventato relativamente più economico, e viceversa. Effetto reddito I consumatori sono sottoposti ad una variazione del loro potere di acquisto reale a seguito della variazione del prezzo di un bene. Effetto sostituzione L'effetto sostituzione si identifica misurando la variazione della domanda del bene di cui cambia il prezzo, mantenendo costante il livello di utilità Quando diminuisce il prezzo di un bene l'effetto sostituzione conduce sempre ad un aumento della domanda di quel bene 81 Effetto reddito ed effetto sostituzione 82 Effetto reddito e sostituzione: beni normali Vestiario (unità al mese) L'effetto reddito L'effetto reddito è il cambiamento nel consumo di un bene indotto dall'aumento di reddito mantenendo il prezzo del bene costante Quando il prezzo del cibo si riduce, il consumo aumenta di C1C2 in quanto la scelta si sposta da A a B. R V1 A Quando il reddito aumenta, la quantità acquistata di un bene può crescere (bene normale) o diminuire (bene inferiore) Tuttavia, anche se consideriamo un bene inferiore, l'effetto reddito raramente compensa (o addirittura supera!) l'effetto sostituzione 83 L'effetto sostituzione, C1E, (movimento da A a D), valuta l'effetto del cambiamento dei prezzi relativi mantenendo l'utilità costante tramite una compensazione di reddito. D V2 B L'effetto reddito, EC2, (da D a B) mantiene i prezzi relativi costanti e valuta l'effetto della variazione del potere d'acquisto. U2 Effetto sostituzione U1 Cibo O C1 Effetto totale E S C2 T (unità al mese) Effetto reddito 84 Effetto reddito ed effetto sostituzione: beni inferiori Fiorentina (unità al mese) Se gli hamburger sono un bene inferiore, l'effetto reddito è negativo. In ogni caso, l'effetto sostituzione sopravanza l'effetto reddito. R A B U2 D Effetto reddito e sostituzione Un caso speciale: i beni di Giffen L'effetto reddito può essere così forte da fare in modo che la curva di domanda sia inclinata positivamente Questa evenienza si presenta raramente ed è di limitato interesse pratico Effetto sostituzione U1 O H1 Effetto totale E S H2 Effetto reddito Hamburger T (unità al mese) 85 Domanda di mercato 86 Il procedimento di somma orizzontale Curva di domanda di mercato Prezzo E' una funzione che lega la quantità di bene domandata dai consumatori nella loro totalità al prezzo Si ottiene dalla somma di tutte le domande individuali sul mercato La curva di domanda di mercato è ottenuta per somma orizzontale delle domande individuali 5 4 3 Domanda di mercato 2 1 0 87 DA 5 DB 10 DC 15 20 25 30 Quantità 88 Domanda di mercato Domanda di mercato Da questa analisi emergono due punti importanti Riprendiamo il concetto di elasticità della domanda al prezzo La domanda di mercato si sposta a destra con l'entrata di nuovi consumatori I fattori che influenzano la domanda individuale influenzano la domanda di mercato Misura la variazione percentuale della quantità domandata al variare dell'uno per cento del prezzo %∆Q ∆Q/Q ∆Q P EP = = = %∆P ∆P/P ∆P Q 89 Elasticità al prezzo della domanda 90 Elasticità al prezzo della domanda Domanda inelastica (rigida) Domanda elastica Ep è minore di 1 in valore assoluto La quantità domandata è relativamente poco sensibile a variazioni del prezzo |%∆Q| < |%∆P| Ep è maggiore di 1 in valore assoluto La quantità domandata è relativamente sensibile a variazioni di prezzo |%∆Q| > |%∆P| La spesa totale (PxQ) aumenta quando il prezzo aumenta La spese totale (PxQ) diminuisce all'aumentare del prezzo 91 92 Elasticità al prezzo della domanda Elasticità della domanda al prezzo e spesa del consumatore Domanda isoelastica Si ha quando l'elasticità è costante lungo tutta la curva E’ un tipo di curva di domanda convessa verso gli assi Un caso particolare è la curva di domanda ad elasticità unitaria Domanda Inelastica Elasticità unitaria Elastica All'aumento del prezzo, la spesa Aumenta Rimane invariata Diminuisce Alla diminuzione del Prezzo, la spesa Diminuisce Rimane invariata Aumenta 93 94 Il surplus del consumatore – un esempio Il surplus del consumatore Uno studente vuole acquistare biglietti per concerti La curva di domanda dice quanto è disposto a pagare per ogni biglietto Il surplus del consumatore misura di quanto aumenta il benessere dell’individuo con l’acquisto di un bene E' la differenza tra il massimo ammontare che un consumatore è disposto a pagare per un bene e quanto effettivamente paga Può essere calcolato partendo dalla curva di domanda La disponibilità per il 1° biglietto è 20€ ed il prezzo è 14€, quindi il surplus è 6€ Si può misurare questo per ogni biglietto Il surplus totale è la somma del surplus per ogni biglietto 95 96 Il surplus del consumatore Il surplus del consumatore – un esempio Il surplus del consumatore che acquista 6 biglietti è la somma dei surplus che derivano dal consumo di ciascun biglietto. Prezzo (€ per biglietto) 20 19 18 17 16 Surplus del consumatore 156 + 5 + 4 + 3 + 2 + 1 = 21 14 Prezzo di mercato Il consumatore non acquisterà più di 6 perché l'aumento di surplus sarebbe negativo 13 0 1 2 3 4 5 6 La curva di domanda “a gradini” può essere convertita in una curva continua riducendo la scala su cui si misura la quantità Il surplus del consumatore è l'area sotto la curva di domanda ma sopra il prezzo di mercato Biglietti per concerti 97 Surplus del consumatore Applicazione del surplus del consumatore Combinando il surplus del consumatore con i profitti dei produttori si possono valutare: Prezzo (€ al biglietto) 20 19 18 1. 17 16 15 98 Surplus del Consumatore 2. Prezzo di mercato 14 13 I costi ed i benefici delle strutture di mercato Politiche pubbliche che modificano il comportamento di imprese e consumatori Spesa 0 1 2 3 4 5 6 Biglietti per concerti 99 100 Il valore dell'aria pulita Applicazioni del surplus del consumatore Il valore dell'aria pulita L'aria è gratis: non si paga per respirare Il “Clean Air Act” è stato introdotto nel 1970 Domanda: I benefici derivanti dalla pulizia dell'aria hanno giustificato i costi? Valore L’area ombreggiata rappresenta il beneficio quando l'inquinamento atmosferico da ossido d'azoto è ridotto di 5 parti per 100 milioni ad un costo di 1000$ per parte 2000 A 1000 I dati empirici fornirono stime per la domanda di aria pulita Non esistono veri e propri mercati per l'aria pulita, ma si possono trovare persone disponibili a pagare per avere aria pulita Riduzione di 0 5 10 ossido d'azoto (pphm) 101 Il valore dell'aria pulita 102 Esternalità di rete Un'analisi costi-benefici completa includerebbe tutti i benefici derivanti dalla riduzione dell'inquinamento I benefici totali dovrebbero quindi essere comparati ai costi totali per verificare la convenienza del progetto 103 Fino a questo punto si sono considerate le domande individuali indipendenti tra loro Per alcuni beni, la domanda di un individuo dipende anche dalle domande degli altri individui Se questo è il caso, allora esiste una esternalità di rete Le esternalità di rete possono essere positive o negative 104 Esternalità di rete positive: l'effetto traino Esternalità di rete Un'esternalità di rete positiva (negativa) esiste se la quantità di bene domandata da un consumatore aumenta (diminuisce) in risposta all'aumento del consumo da parte di altri consumatori Prezzo D 20 (€ per unità) D40 D60 D80 D100 Se i consumatori ritengono che molti compreranno il bene, la curva di domanda si sposta verso destra L'effetto “traino” Rappresenta il desiderio di seguire una moda, di possedere un bene solo in quanto tutti lo possiedono Generare questo effetto è uno degli obiettivi maggiori di chi si dedica al marketing Quantità 20 40 60 80 100 (migliaia al mese) 105 Esternalità di rete positive: l'effetto traino Prezzo D 20 (€ per unità) D40 D60 D80 D100 106 Esternalità di rete positive: l'effetto traino La domanda di mercato si trova unendo i punti sulla curva di domanda individuale. E' relativamente più elastica. Prezzo D 20 (€ per unità) D40 D60 D80 D100 €30 Con l'aumentare dei consumatori diventa di moda consumare il bene e quindi la domanda cresce ulteriormente €20 Effetto traino Puro effetto di prezzo Domanda Domanda 48 20 40 60 80 100 Quantità (migliaia al mese) 107 Quantità 20 40 60 80 100 (migliaia per mese) 108 Esternalità di rete Esternalità di rete: effetto snob Prezzo L'effetto snob (€ per unità) Se l'esternalità di rete è negativa si parla di effetto snob Inizialmente la domanda è D2, i consumatori credono che 2000 individui abbiano acquistato il bene. Domanda €30,000 L'effetto snob si riferisce al desiderio di possedere beni unici o esclusivi La domanda di un bene snob è più bassa maggiore il numero di persone che possiedono quel bene Se però i consumatori credono che 4000 individui abbiano acquistato il bene, la domanda si sposta da D2 a D6 . €15,000 D2 Puro effetto di prezzo D4 D8 2 109 Esternalità di rete: effetto snob Prezzo (€ per unità) La domanda è meno elastica in quanto il valore di un bene snob si riduce all'aumentare del numero di persone che lo acquistano. Domanda €30,000 Effetto netto Effetto snob €15,000 D2 Puro effetto di prezzo D4 D8 2 4 6 8 D6 Quantità 14 (migliaia al mese) 111 4 6 8 D6 Quantità 14 (migliaia al mese) 110
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