32 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 22 GIUGNO 2014 Provincia Averara, il passo San Marco percorribile da venerdì È stato riaperto venerdì, ultimo dei 18 presenti su Prealpi e Alpi lombarde, il passo San Marco, in territorio di Averara. Il passo mette in comunicazione la Valle Brembana e la Valtellina. [email protected] www.ecodibergamo.it/cronaca/section/ Il Cai vara la stagione. Solo il Longo ritarda Pioggia di richieste per il nuovo «Al Curò» Sentiero delle Orobie off limits sopra i duemila EMANUELE FALCHETTI Tutti aperti. Sette giorni su sette. A parte il Longo, per il quale bisognerà pazientare ancora una settimana accontentandosi di visitarlo nel weekend, i rifugi del Cai di Bergamo hanno dato il via alla grande stagione estiva. Quella dell’apertura continuativa e del piacere di salire sulle Orobie anche in un giorno infrasettimanale e di ritrovarsi lassù come se fosse domenica. Una festa. Che ci auguriamo valga anche per i rifugisti, veri e propri custodi delle terre alte. Che stagione li attende? «Ci auguriamo buona – spiega il presidente del Cai di Bergamo Piermario Marcolin –, da parte nostra abbiamo fatto tutto il possibile perché le strutture si presentino sempre più accoglienti e al passo coi tempi proseguendo in quel programma di manutenzione straordinaria che anche quest’anno ha visto numerosi interventi. All’Alpe Corte ad esempio sono stati avviati i lavori per la realizzazione della stanza che eliminerà anche le ultimissime barriere al primo rifugio in Europa a misura di disabili, al Mario Merelli al Coca riprenderà invece l’intervento per il potenziamento della turbina, mentre al Curò è in corso il completamento del locale invernale e dell’impianto di smaltimento delle acque reflue». + «A proposito di Curò – aggiunge Marcolin –, l’estate 2014 sarà anche la prima in cui il nuovo ostello sarà effettivamente utilizzabile; sono in corso gli ultimissimi interventi e dai primi di luglio la struttura sarà a disposizione di chiunque voglia utilizzarla. Abbiamo già registrato parecchie richieste». Sul resto difficile fare previsioni: troppe le variabili, prima fra tutte il meteo. Il 70-80 «Le nostre strutture tutte raggiungibili, ma sopra i 2.000 c’è ancora neve» Marcolin: dall’Alpe Corte al Merelli apportate migliorie per essere accoglienti per cento della frequentazione in quota dipende da questo. Al momento c’è un dato però che non può essere trascurato. Le abbondantissime precipitazioni dello scorso inverno, oltre a provocare frane e smottamenti, rendono tuttora impraticabile, se non con attrezzatura alpinistica, parte dei Tutto quello che serve per gli amanti del barbeque. Presto la guida dei sentieri Bisognerà attendere l’estate piena. Nel frattempo, godiamoci i rifugi. Per farlo a breve sarà disponibile anche una nuova guida («I sentieri e i rifugi porte aperte sulle belle Orobie») realizzata proprio dall’Unione bergamasca Cai con la Fondazione della Comunità bergamasca e il contributo operativo della Commissione sentieri del Cai di Bergamo. Una sessantina di pagine in tutto con descrizione degli itinerari e degli edifici che si incontrano lungo gli stessi percorsi. Uno strumento prezioso che verrà distribuito gratuitamente nelle sezioni e nelle sottosezioni, oltre alla possibilità di scaricarlo dal sito del Club alpino. 1 ©RIPRODUZIONE RISERVATA € 14,70 o + il quotidian foto – Nevio Oberti foto – Paolo Valoti RIFUGIO ANTONIO CURÒ RIFUGIO ALPE CORTE Telefono +39.0346.35.090 Telefono +39.0346.44.076 e-mail e-mail [email protected] [email protected] Gestore Vanni Seletti +39.339.53.16.553 Vi ncenzo Lolli +39.335.52.37.891 web-site www.antoniocuro.it foto – Paolo Valoti RIFUGIO BARONI AL BRUNONE Telefono +39.0346.41.235 RIFUGIO FRATELLI CALVI foto – Paolo Valoti RIFUGIO GHERARDI foto – Claudio Locatelli Telefono +39.0345.77.047 RIFUGIO FRATELLI LONGO Telefono +39.0345.77.070 e-mail Telefono +39.0345.47.302 e-mail [email protected] [email protected] Apertura Nei fine settimana dal 01/05 al 25/05 e dal 29/09 al 02/11 continuativa dal 31/05 al 28/09 Una casa per la montagna Gestore Fabio Arizzi +39.333.10.13.878 Ghilardini Angelo +39.328.32.65.100 Apertura Nei fine settimana dal 25/04 al 01/06 e dal 01/10 al 02/11 continuativa dal 2/06 al 28/09 e-mail e-mail [email protected] Gestore Marco Brignoli +39.345.46.08.973 Apertura Nei fine settimana dal 01/06 al 15/06 e dal 20/09 al 12/10 continuativa dal 21/06 al 14/09 Gestore Claudio Bagini +39.0345.81.184 [email protected] Gestore Associazione Alpi Ande Due +39.035.81.47.49 +39.339.81.28.123 Gestore Enzo Migliorini Apertura +39.338.31.92.051, Apertura Nei fine settimana +39.339.56.02.941 dal 01/05 al 14/06 -Società Alpina SCAIS Nei fine settimana dal 02/02 al 14/06 e dal 20/09 al 02/11 Bergamo e dal 20/09 al 22/12 continuativa continuativa dal 14/06 al 14/09 Apertura Nei fine settimana dal 15/06 al 14/09 e dal 26/12 dal 01/05 al 22/06 al 06/01/201 5 e dal 20/09 al 02/11 continuativa dal 28/06 al 14/09 Club Alpino Italiano - Sezione di Bergamo “Antonio Locatelli” Via Pizzo della Presolana 15, 24125 Bergamo - Tel. 035.41.75.475 - Fax 035.41.75.480 e-mail: [email protected] web: www.caibergamo.it Apertura: lunedì, martedì, mercoledì e sabato: 9.00-13.00 e 14.30-18.30 giovedì e venerdì 14.30-20.30 «Serve una legge sui sentieri» GROMO Se sali in cima a una vetta lo sguardo può spaziare. Dal basso le montagne potrebbero sembrare un ostacolo, magari da aggirare con una strada che scorre veloce nel fondovalle. In realtà è solo una questione di prospettive figlie dei nostri tempi: nella storia le montagne, le nostre Alpi, hanno più unito che diviso. «Sono una cerniera tra nord e sud e tra est e ovest del nostro continente» ha ricordato ieri l’antropologo Annibale Salsa, responsabile scientifico del Festival delle Alpi, manifestazione tornata, per la sua quarta edizione, in Valle Seriana scegliendo Gromo come meta itinerante. E come era già successo per la prima edizione, che si è tenuta tra Clusone e Castione della Presolana, ecco arrivare nel paese dell’alta valle esperti e appassionati di montagna, richiamati non solo da un importante convegno organizzato ieri in sala Filisetti, ma anche da una serie di iniziati- Il piccolo Ernesto torna al Brunone Un’estate speciale, in versione aiutante Valbondione TUO A = tracciati. «I rifugi del Cai – conferma Paolo Valoti, presidente dell’Unione bergamasca Cai – sono tutti aperti e raggiungibili. Sopra i duemila metri però il sentiero delle Orobie non è percorribile presentandosi ancora in condizioni invernali. Molto dipende evidentemente dall’esposizione: soprattutto i tracciati settentrionali che restano in ombra per buona parte della giornata presentano residui di neve considerevoli, sopra i duemila metri, dove l’accumulo, mediamente, è ancora di un metro». RIFUGI CAI BERGAMO APERTURA ANNO 2014 Vacanza in rifugio? Ora si può: aperti sette giorni su sette e debutta l’ostello Il Rifugio Baroni al Brunone, secondo il sito internet del Cai Bergamo, è «sicuramente il rifugio più faticoso da raggiungere». Da Valbondione per chi vuole correre ci vogliono più di due ore, per un buon camminatore possono servirne quattro e se si è carichi o meno allenati si può anche arrivare a sei. Nel 2007 raccogliere la sfida di gestire questo «nido d’aquila» fra le maggiori cime delle Orobie è stata una vera e propria scommessa per Marco Brignoli, 43 anni, che ha inaugurato la nuova stagione confermando un «aiutante» del tutto particolare: il figlio Ernesto, di appena un anno e mezzo. «È rimasto al Brunone già a luglio del 2013 – conferma Marco – quando aveva pochi mesi. È una vacanza salutare». A condividere la «scommessa» c’è (e c’era anche sette anni fa) anche Antonella Giolo, 36 anni, compagna di Marco e mamma di Ernesto. La famiglia d’alta quota (lui originario della Tribulina di Scanzo) vive a Nembro durante l’inverno, quando Alessandra insegna musica nelle scuole. Marco viene invece da un’esperienza come artigiano frigorista, poi abbandonata per un vero e proprio richiamo della natura. «Tutti gli appassionati di montagna della Bergamasca – sottolinea Marco – hanno un racconto epico che ricorda loro il Brunone. La salita è davvero impegnativa, anche per noi gestori che durante la stagione scendiamo solo una volta a settimana per la spesa, in coincidenza con il mercato settimanale a Valbondione. Qui si comprende davvero cos’è la montagna, è un’esperienza che mette alla prova». La neve ai 2.297 metri del ri- 33 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 22 GIUGNO 2014 e il meteo è il fattore principe per pianificare un’escursione e, magari, una vacanza di qualche giorno di rifugio in rifugio, oggi potrebbe essere la giornata giusta. Pressioni medio-alte interesseranno la Lombardia rinnovando tempo stabile. La previsione di 3bmeteo parla però S Il sole gioca a nascondino Ma fra tre giorni esplode di spifferi umidi orientali che determinano annuvolamenti piuttosto estesi al mattino e poi ancor la notte a ridosso di Prealpi. Nel pomeriggio maggiori spazi soleggiati anche se con cumuli in formazione sui rilievi, ma generalmente non associati a fenomeni di rilievo, se non sporadici sulle Prealpi orientali. Le temperatu- re saranno in lieve aumento, con massime intorno ai 28-29 gradi. Nuovo cambio di scena probabilmente per l’ultima settimana di giugno, quando fin da domani potrebbero tornare in azione temporali. Ma da metà settimana l’alta pressione interesserà gran parte della nostra regione, favorendo condizioni di bel tempo. «Troppa leggerezza» E i traumi impennano Valoti (118): sono il 30% dei soccorsi in elicottero «Colpa di scarpe e attrezzatura non adatte» foto – Maurizio Panseri foto – Maurizio Panseri foto – Luca Merisio RIFUGIO LAGHI GEMELLI RIFUGIO ALBANI Telefono +39 0346.51.105 RIFUGIO MARIO MERELLI AL COCA foto – Luca Merisio Telefono +39.0346.44.035 e-mail [email protected] e-mail Telefono +39 0345.71.212 [email protected] e-mail web-site www.rifugioalbani.it [email protected] web-site www.rifugiolaghigemelli.it Gestore Maurizio Nava e Stefano Brignoli +39.347.04.11.638 Apertura Nei fine settimana dal 01/05 al 14/06 e dal 14/09 al 02/11 continuativa dal 15/06 al 14/09 Gestore Cristian Maj +39.340.23.61.279 Apertura Nei fine settimana dal 01/05 al 25/05 e dal 29/09 al 02/10 continuativa dal 14/06 al 14/09 RIFUGIO TAGLIAFERRI web-site www.rifugiococa.it Gestore Silvana Rodigari +39.348.73.16.427 Fabrizio Rodigari +39.347.08.67.062 Apertura Nei fine settimana dal 09/05 al 06/06 e dal 19/09 al 05/10 continuativa dal 13/06 al 14/09 Telefono +39.0346.55.355 Gestore Francesco Tagliaferri +39.0346.51.219 Apertura Nei fine settimana dal 01/06 al 14/06 e dal 20/09 al 19/10 continuativa dal 14/06 al 14/09 N.B. Nel periodo autunnale è preferibile contattare il Rifugista ve che proseguono anche oggi. Tema dei lavori del convegno, «I sentieri delle Alpi (vanno) verso il futuro». «La loro valorizzazione può essere la strada per raggiungere uno dei nostri obiettivi più importanti: riportare la gente in montagna» ha detto il presidente nazionale del Cai Umberto Martini. «Abbiamo la necessità di dotarci di una legge strutturata dedicata a questa materia – ha aggiunto il sottosegretario di Regione Lombardia alla Montagna Ugo Parolo –. Abbiamo avviato un gruppo di lavoro e a breve vi aggiorneremo sui risultati, ma pensiamo che un testo normativo in materia non sia lontano. Ma un modo per regolarizzare tutti gli aspetti del vivere in montagna (tra cui anche i sentieri), superando i confini nazionali, è l’istituzione della macroregione alpina, progetto sul quale continuiamo a impegnarci insieme agli altri nostri partner europei». 1 Andrea Filisetti Chissàcosaavrebbedetto Vitale Bramani. Lui che, dopo aver provato sulla propria pelle i rischidellamontagna,avevaspeso una vita intera a mettere a punto una suola destinata a rivoluzionare le calzature alpinistiche, il famoso carrarmato Vibram, resterebbe quantomeno deluso nel sapere che, a distanza di quasi ottant’anni da quei primi e fondamentali test, una delle ragioni più ricorrenti degli incidenti in montagna è proprio la mancanza di una scarpa come si deve. Una specie di «sindrome da infradito» con decine di escursionisti che, nonostante le raccomandazioni, si ostinano ad avventurarsi con leggerezza su sentieri senza le indispensabili pedule. Magari non proprio in ciabatte, ma in scarpe da ginnastica sì. E i risultati purtroppo si vedono. Si vedono soprattutto qui all’elibase del 118 nell’ospedale Giovanni XXIII, dove sull’intera struttura di Emergenza-urgenza si alternano 14 medici e 27 infermieri. «D’estate – conferma Oliviero Valoti responsabile del 118 di Bergamo – il leit motif dei nostri interventi in montagna è proprio questo. Calzature prive di un grip adeguato oppure eccessivamente consumato e, più in generale, la mancanza dell’attrezzatura corretta che in questa stagione dovrebbecomunquetenereinconsiderazione l’abbigliamento, i bastoncini telescopici e, in caso di residui accumuli di neve, anche dei ramponi». Uno su quattro Tanto per intenderci, sui circa 700-800 soccorsi in elicottero effettuati ogni anno, circa il 25-30 per cento riguarda interventi in quota e di questi la maggior parte sono traumi. Poi ci sono i malori (pochi) e, in qualche caso, anche corso, alla quota, al tipo di infortunio, senza amplificare le proprie condizioni magari cercando più o meno inconsciamente di orientare verso un certo tipo di intervento». «Attrezzatura a parte – aggiunge il responsabile del 118 – l’altro grande capitolo della sicurezza riguarda la preparazione fisica che deve sempre essere commisurata alla meta prefissata, tenendo ben presente anche eventuali patologie croniche che possono avere pesanti riflessi sulla performance in quota». Scialpinisti «tardivi» Soccorso alpino e servizio 118, alleati per la sicurezza in montagna Il numero 112 È il numero telefonico unico per le emergenze che attiva la sala operativa e, di conseguenza, i soccorsi da mettere in atto. Questo numero vale anche per chiedere aiuto se si è in difficoltà in montagna o in zone impervie. Una volta ricevuta la chiamata, infatti, gli operatori del 112 individuano chi ne fa richiesta e poi attivano le centrali operative di secondo livello competenti. Quindi, nel caso di incidenti o richieste di aiuto in montagna, il Corpo nazionale del Soccorso alpino e speleologico ed eventualmente il soccorso sanitario del 118. lo sfinimento. È capitato pochi giorni fa al Brunone. Un escursionista un po’ troppo ottimista si è lasciato prendere la mano e al rifugio è arrivato in preda ai crampi. Invece di fermarsi lì e pernottare ha (sbagliando) allertato il soccorso sanitario costretto, essendo la situazione poco chiara, a intervenire con l’elicottero. Al di là dei costi, significa non avere consapevolezza dell’importanza di questo mezzo – in tutta la Lombardia sono cinque i velivoli destinati al soccorso – e di come utilizzandolo a sproposito si rischi di lasciare scoperti casi dove invece servirebbe sul serio. «La regola – spiega Valoti – è quella di affidarsi all’operatore con cui si è in contatto fornendo tutte le informazioni richieste, dalla descrizione del per- Come sta andando il 2014? Dall’inizio dell’anno l’elibase ha registrato 97 soccorsi in montagna (91 traumi e 6 malori), ma l’estate entrerà nel vivo solo nelle prossime settimane. «Finora – sottolinea ancora Valoti – la stagione è stata abbastanza singolare e influenzata dalle abbondanti precipitazioni dello scorso inverno: accanto agli escursionisti ci sono ancora parecchi scialpinisti». «Questo impone ancora più attenzione – aggiunge Gianni Gamba, vice della VI delegazione orobica del Corpo nazionale del Soccorso alpino del Cai che in genere interviene con le sue squadre laddove non è possibile farlo in elicottero –. Soprattutto nelle prime ore del mattino sopra i duemila metri la neve è ancora ghiacciata e può servire una dotazione invernale. Per il resto valgono le raccomandazioni di sempre: la preparazione dell’escursione, la valutazione delle condizioni meteo sia prima che sul posto, l’attrezzatura più idonea. Da non trascurare alcuni accorgimenti tecnologici di cui oggi ci si può avvalere. Oltre all’sms locator, sistema implementato dal Soccorso alpino grazie al quale può bastare la risposta a un sms per individuare le coordinate della persona in difficoltà, c’è un’app che si chiama Georesq e che è stata promossa da Soccorso alpino e Cai come sistema di geolocalizzazione e trasmissione di allarme attraverso gli smart phone». «Sono strumenti in più – conclude Gamba –: la regola fondamentale resta il buon senso, unito alla capacità di rinunciare quando si avverte che si sta andando oltre i propri limiti. Senza questo anche il software più aggiornato serve a poco». 1 E. Fa. L’iniziativa Marco Brignoli con Alessandra Giolo e il piccolo Ernesto, al «Brunone» fugio se n’è ormai andata, «ma il 1° giugno per liberare la turbina di alimentazione ho scavato per circa 4 metri e a metà sentiero c’è una slavina con un fronte di cinquanta metri e un’altezza di cinque che deve essere monitorata». Prima di Brignoli a condurre il rifugio Brunone è stato, per ben 28 anni, Antonio Moraschini, morto nel 2006 per un tragico incidente domestico. All’interno del rifugio c’è una sua foto in bella vista. «È l’esempio – spiega Marco – di ciò che un tempo erano i rifugisti: persone magari un poco rudi e schiette, ma forti della propria esperienza e di assoluto carisma. Potevano anche dirti di far ritorno a casa se ti vedevano inesperto o incerto. Oggi noi non ce lo possiamo permettere». Il rifugio ha aperto in via continuativa il 12 giugno e lo sarà fino al 7 settembre. A luglio tornerà anche Ernesto. «Non è un’attività redditizia – sottolinea Marco –, ma le soddisfazioni e la serenità sono impagabili. Si scopre il valore della meditazione, si apprezzano la lettura, il dialogo o il giocare a carte in compagnia». Qui arriva solo gente di passaggio, che utilizza il rifugio come tappa per affrontare il Sentiero delle Orobie verso il Coca, oppure le cime del Redorta o del Pizzo Scais. Da Fiumenero a qui non si incontrano costruzioni, al rifugio funziona solo un telefono fisso. «È un mondo diverso: per me, Antonella e soprattutto Ernesto, sicuramente migliore». 1 Giambattista Gherardi Centraline A Gromo una mostra Le centraline idroelettriche: risorsa economica o danno per il territorio? Il proliferare di licenze e di nuovi impianti allarmadatempo gli ambientalisti. Su questo tema se ne potrà saperedi piùvisitando lamostrafotografica e illustrativa sulle problematiche del fiume Serio allestita oggi dalle 10 alle 18 nella sala della Croce Blu di Gromo. L’iniziativa rientra nell’ambito delle iniziative del Festival delle Alpi 2014 ed è proposta dai circoli Legam- biente di Bergamo e Cologno al Serio, in collaborazione con il Centro Etica Ambientale, il Centro per la salvaguardia del Creato e SerianAmbiente. Alle 11 i rappresentanti di alcuni comitati lombardi presenteranno la situazione attuale e illustreranno il documento con le richieste del Comitato acque delle Alpi italiane, formato da decine di comitati locali di tutte le regione alpine, nato recentemente per coordinare le iniziative e richiedere di fermare la proliferazione «incontrollata e pericolosa», sostengono gli amibientalisti, di nuove (medie e piccole) centrali idroelettriche nell’arco alpino. «Una situazione segnalata da anni,checoinvolgepesantementeanche il territorio bergamasco» aggiunge la «Carovana sul Serio».
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