38 SPETTACOLI MERCOLEDÌ 13 AGOSTO 2014 GIORNALE DI BRESCIA Locarno Roman Polanski non ci sarà LOCARNO RomanPolanski (foto)rinuncia al Festival del film di Locarno. Il regista ha annullato la sua partecipazione con un messaggio in cui dice di aver rinunciato «dopo aver constatato che la mia apparizione avrebbe potuto provocare tensioni e controversie da parte di persone contrarie alla mia presenza, ma di cui rispetto le opinioni». A Polanski il festival voleva consegnare un riconoscimento speciale; il 15 agosto avrebbe dovuto tenere una lezione di cinema e la sera precedente, con la moglie Emmanuelle Seigner, era atteso in piazza Grande per introdurre la proiezione di «Venere in pelliccia». A scatenare le polemiche di alcuni politici elvetici per la partecipazione al festival dell’ottantenne regista, l’accusa di stupro di una tredicenne, per un fatto avvenuto a Hollywood nel 1977. Il direttore del festival, Carlo Chatrian, ha commentato: «Ritengo che alcune posizioni abbiano passato il limite, e sono diventate un inaccettabile attacco alla dignità della persona». A Bovegno «E se morissi davanti a un fiore» con Garlanda Prosa Latella e la Dante Paiato, Rubini, Guerritore nella stagione dell’Odeon Anticipazioni sul cartellone di prosa 2014-15 L’assessore: «Le donne filo rosso della rassegna» LUMEZZANE Maria Paiato, SergioRubini, Monica Guerritore, Lucilla Giagnoni, Teresa Mannino e Rocco Papaleo; spettacoli di Emma Dante, Antonio Latella, Giorgio Diritti, André Ruth Shammah: grandi nomi nella prossima Stagione del Teatro comunale Odeon di Lumezzane. In attesa di conoscere a settembre il cartellone completo e le modalità di abbonamento, godiamoci qualche anticipazione. Tra novembre e dicembre sono attesi a Lumezzane: Lucilla Giagnoni con «Big Bang», dedicato a Shakespeare e a Galileo nel 450° della nascita. Maria Paiato onora anche quest’anno il suo ruolo di madrina dell’Odeon con «Amuleto» di Roberto Bolaño, regia Riccardo Massai (produzione Archètipo con Teatro Metastasio Stabile della Toscana): sarà Auxilio Lacouture, imprigionata nella toilette per donne della facoltà di Lettere di Città del Messico, unica rimasta dopo l’irruzione dell’esercito nel campus, il 18 settembre 1968. La Shammah rilegge con eleganza e divertimento «Gli innamorati» (produzione Teatro Parenti) di Goldoni. Tra gennaio e febbraio 2015 sono attesi: Sergio Rubini nella lettura «Oltre la gloria» (dal testo di Giulio Douhet), nel centenario della I Guerra Mondiale (già proposto nel 2010 a «Passi nella neve»). Uno spazio "leggero" con il cabaret al femminile di Teresa Mannino e con un esperimento di teatro-canzone, «Piccola impresa meridionale», con Rocco Papaleo e band. L’attesa è tutta per «A.H.», re- gia di Antonio Latella che compie un percorso alle radicidel male, fino allafigura emblematica di Adolf Hitler. Grande prova dell’attore Francesco Manetti. La stagione proseguirà fra marzo e aprile con Monica Guerritore e Carolina Crescentini in «Qualcosa rimane»» di Donald Margulies (Premio Pulitzer 2000), regia di Giorgio Diritti («Il vento fa il suo giro»): un confronto serrato tra una scrittrice e la sua allieva. Viene da Broadway, questa commedia inedita in Italia. Novità di Emma Dante è «Operetta Burlesca», storia di Pietro, infelice ragazzo "nato femmina" ai piedi del Vesuvio, che a voltesi chiude nella sua camera, si traveste e balla. «Aggiungeremoancora un paio di date - spiega il direttore artistico Vittorio Pedrali -; rin- grazio intanto il nuovo sindaco Matteo Zani e il nuovo assessore, che ci hanno confermato la fiducia». RossanaBossini, neo-assessore a Cultura, Pari Opportunità, Pubblica Istruzione e Sport, commenta: «La vera novità è legata alla rassegna I Giardini di Marzo, che prevede vari appuntamenti legati alla Festa della donna e che quest’anno sarà anche il "filo rosso" all’interno del cartellone dell’Odeon. Inoltre, "Bimbi all’Odeon" passerà da 2 a 4 spettacoli. Confermate le altre rassegne (Schegge di cinema, Odeon Classic), con "Vers e Us" che arriverà a 15 spettacoli. Abbiamo scelto la continuità: l’Odeon è un faro che attira pubblico anche da fuori Lumezzane. Anzi, come ho spiegato amplieremo un po’ l’offerta di spettacoli». Filippo Garlanda Protagonisti ■ In alto: Francesco Manetti in «A.H.», regia di Antonio Latella (foto Brunella Giolivo, dal sito web del regista). A sinistra: Emma Dante, regista di «Operetta Burlesca» IL COMMENTO Contrordine: il teatro di regia è ancora vivo ■ Se a volte pare che l’era del teatro di regia sia inesorabilmente tramontata, la nuova stagione del Teatro Odeon di Lumezzane un po’ ci fa ricredere: eccoli lì, i registi. Pronti a tenere in pugno lo spettacolo, a evitare i deragliamenti degli attori. Emma Dante arriva a Lumezzane con il suo nuovo spettacolo (dopo «La sorelle Macaluso») «Operetta Burlesca», ritratto di un "femminiello" napoletano, simbolo di un’umanità emarginata e in ombra. Antonio Latella proporrà il suo rodato «A. H.», che girando intorno alla figura di Adolf Hitler affonda lo scandaglio alle radici del male. Ci sarà la sorpresa del cinemato- Monica Guerritore sarà diretta da Giorgio Diritti grafico Giorgio Diritti, e la conferma di Andrée Ruth Shammah. Nel laboratorio dell’Odeon il pubblico vedrà al lavoro una manciata di registi, tesi a portare aria nuova, nuove idee, nuove tematiche, nuovi testi. Non mancheranno i grandi attori: Monica Guerritore con Carolina Crescentini; la grande Maria Paiato (anche lei ormai un’abbonata dal Teatro Odeon, ma al posto in palcoscenico), che troverà ispirazione da un testo (edito da Adelphi) di Roberto Bolaño; la sempre apprezzata Lucilla Giagnoni; e Sergio Rubini, che tornerà sui suoi... passi nella neve, con «Oltre la gloria». A far sorridere ci penseranno Teresa Mannino (con i suoi monologhi al femminile tra ironia e questioni di cuore) e il popolare Rocco Papaleo, in un esperimento di teatro canzone, con band. Una stagione varia, che pur contenendo spettacoli molto eterogenei mantiene un suo rigore, quello che negli anni ha fatto crescere a Lumezzane un pubblico teatralmente adulto. E vaccinato anche a spettacoli di punta della ricerca contemporanea, setacciati con saggezza da una direzione artistica che negli anni ha mantenuto con coerenza la sua linea e il suo stile. Paola Carmignani BOVEGNO Sono trascorsi settant’anni dall’Eccidio di Bovegno, strage nazifascista che tra il 15 e il 16 agosto 1944 fece quindici vittime, uno degli episodi più sanguinosi della guerra civile nel bresciano. Domani (giovedì) alle 21, nella Piazzetta a Castello, nel vicolo di via Roma a Bovegno, storie e atmosfere di quei giorni terribili saranno rievocati dallo spettacolo «E se morissi davanti a un fiore», di e con Filippo Garlanda, Matteo Bertuetti e Pietro Mazzoldi. L’appuntamento si inserisce nel «Festival 0», promosso dal comune triumplino con l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, sezione dell’Alta Valle. Nello spettacolo, tre voci cantano e raccontano, attingendo a testimonianze e reinterpretando pagine di letteratura, storie di pace, di guerra e di montagna. Un cammino nella memoria e un doveroso omaggio a chi mise in gioco la propria vita per lottare per la libertà di tutti. L’appuntamento è ad ingresso libero; in caso di pioggia, l’iniziativa si svolgerà nell’auditorium «Paolo VI». Lo spettacolo sarà replicato a Bovegno venerdì 15 agosto alle 12, in forma ridotta, in occasione della commemorazione in piazza Martiri della Libertà e lo stesso giorno, integralmente, a Pisogne, alle 21, nell’ambito della diciassettesima Mostra Mercato. Andrea Faini Classica Mozart e Beethoven secondo Thiollier Il grande pianista franco-americano in concerto sabato sera a Ponte di Legno Il pianista Francois-Joel Thiollier ■ Francois-Joel Thiollier sarà il protagonista del Ferragosto musicale a Ponte di Legno. Il grande pianista di origini franco-americane, considerato uno dei più completi musicisti della nostra epoca, terrà un concerto la sera del 16 agosto, nella Sala Paradiso del Centro Congressi dell’Hotel Mirella. L’appuntamento è per le 21.15 (biglietto unico 15 euro). Il programma della serata, organizzata dall’Associazione Pontedilegno-MirellaCultura, è suddiviso in due parti. La prima, dal ti- tolo «L’ultimo Mozart e il primo Beethoven», prevede appunto brani di Mozart (Sei variazioni su di un tema del Quintetto con Clarinetto K.V. 581) e di Beethoven (la Kurfurstsonate in Fa minore; la Leichte Sonate; il Rondo in si bemolle maggiore).Nella seconda parte, dal titolo «Variazioni ludiche», Thiollier eseguirà musiche di Rameau (Gavotta variata - nella ricorrenza della sua morte), Czerny (Variazioni su un Valzer Viennese), Herz (Primo capricciobrillante) eChopin (Va- riazioni su «Là ci darem la mano» dal Don Giovanni di Mozart). Un programma di elevato profilocome il musicista che lopropone. Francois-Joel Thiollier vanta un curriculum di tutto rispetto. Nato a Parigi nel 1943, ha dato il suo primo concerto a New York all’età di 5 anni. Ha proseguito gli studi musicali in Francia sotto la guida di Robert Casadesus e poi si è perfezionato negli Stati Uniti con Sascha Gorodnitzi alla Juilliard School of Music, laure- andosi con il massimo dei voti in tutte le materie sia accademiche che musicali all’età di 18 anni. Ha vinto otto «Grand Prix» in concorsi internazionali, fra cui il «Reine Elisabeth» in Belgio e il «Tchaikowski»di Mosca. Il vastissimo repertorio, la eccezionale cultura musicale e la padronanza della tastiera sono le chiavi del suo successo internazionale. Thiollier suona oggi in più di 40 Paesi con le più prestigiose orchestre enelle sale più importanti.
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