Clesse 5 B - Istituto Cavazzi Sorbelli

Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “G. A. CAVAZZI”
Liceo Scientifico e Scienze Umane "A. Sorbelli"
Istituto Tecnico e Professionale “G. A. Cavazzi”
Sede Via Matteotti 2/4 41026 Pavullo nel Frignano (MO) Tel . 0536/20366-20257 fax 21164
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cod. fisc. 83000140364
Anno scolastico 2013/2014
ESAME DI STATO
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Liceo Scientifico PNI
classe 5a sezione B
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI
(Legge 425/97 – D.P.R. 323/98 art. 5.2)
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Indice
A. SCHEDE GENERALI .................................................................................................................. 3
A.1. Composizione del Consiglio di classe........................................................................................ 4
A.2. Elenco dei candidati ................................................................................................................... 4
A.3. Presentazione della classe e valutazione complessiva dei risultati raggiunti ............................. 5
A.4. Obiettivi trasversali e comuni del Consiglio di classe ............................................................... 7
A.5. Attività para- ed extrascolastiche ............................................................................................... 9
A.6. Attività interdisciplinari ........................................................................................................... 10
B. SCHEDE ANALITICHE DELLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO ............ 11
Disegno e Storia dell’arte ................................................................................................................. 12
Educazione fisica ............................................................................................................................. 16
Filosofia ........................................................................................................................................... 18
Fisica ................................................................................................................................................ 29
Lingua e letteratura inglese .............................................................................................................. 36
Lingua e letteratura italiana.............................................................................................................. 39
Lingua e letteratura latina ................................................................................................................ 50
Matematica ....................................................................................................................................... 54
Religione .......................................................................................................................................... 64
Scienze ............................................................................................................................................. 65
Storia ................................................................................................................................................ 68
C. SCHEDE DELLA PREPARAZIONE SPECIFICA PER L’ESAME DI STATO ..................... 76
Simulazione di Prima prova scritta e griglia .................................................................................... 77
Simulazione di Seconda prova scritta e griglia ................................................................................ 78
Simulazione di Terza prova scritta................................................................................................... 79
Testi Simulazioni Terze Prove ......................................................................................................... 79
Griglia di valutazione Terza prova................................................................................................... 86
Griglia di valutazione per colloquio orale........................................................................................ 87
Firme ................................................................................................................................................ 88
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A. SCHEDE GENERALI
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A.1. Composizione del Consiglio di classe
Docente
Materia
Ore settimanali
Beneventi Giovanna
Educazione Fisica
2
Caselli Viviana
Lingua e letteratura inglese
3
Esposito Salvatore
Religione
1
Ferrarini Cinzia
Matematica
5
Galizia Giuseppina
Disegno e Storia dell’arte
2
Mazzacurati Lorenzo
Fisica
3
Minelli Marinella
Filosofia
3
Minelli Marinella
Storia
3
Tagliazucchi Tiziana
Lingua e letteratura italiana
4
Tagliazucchi Tiziana
Lingua e letteratura latina
3
Tamarozzi Marinella
Geografia Astronomica
3
Bellucci Maria Antonietta
Sostegno
A.2. Elenco dei candidati
Cognome e Nome
Cognome e Nome
1 Badiali Mattia
11 Monticelli Francesco
2 Bertoni Sara
12 Procopio Agnese
3 Biagioni Riccardo
13 Procopio Chiara
4 Boni Filippo
14 Rossi Chiara
5 Guiducci Sara
15 Sasso Filippo
6 Lorenzi Massimiliano
16 Sorbelli Sara
7 Managlia Maria Vittoria
17 Speranzoni Michela
8 Manni Matteo
18 Tognarini Matteo
9 Mazzini Martina
19 Toni Jacopo
10 Mecagni Francesca
20
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A.3. Presentazione della classe e valutazione complessiva dei risultati raggiunti
Storia della classe
Configurazione della classe nel corso del triennio
Classe
Terza
Quarta
Quinta
Iscritti
della
stessa classe
21
19
18
Provenienti da
Totale Iscritti
altre classi
1 (ex 3B)
1 (ex 4B)
1 (ex 5B)
22
20
19
Promossi
Non
Promossi
19
18
3
2
La classe 5B Liceo scientifico PNI è composta da 19 alunni, di cui 9 maschi e 10 femmine; il
gruppo è compatto e si conferma educato e disponibile al dialogo educativo-formativo.
Dal terzo anno il gruppo classe ha subito diverse variazioni. All’inizio della classe terza si è
aggiunta al gruppo classe una studentessa proveniente dalla ex 3B e alla fine dell’anno 3 ragazzi
sono stati bocciati; in quarta si è aggiunto un ripetente proveniente dalla ex 4B, che poi non ha
concluso l’anno; oltre al precedente anche una studentessa è stata respinta. All’inizio della classe 5
ai 18 alunni della ex 4B promossi si è unita una studentessa provenienti dalla ex 5B.
La frequenza scolastica è sempre stata regolare ed assidua per la maggior parte degli alunni, ad
eccezione di due studentesse le cui assenze erano dovute ad attività sportive, praticate a livello
agonistico.
Nel corso del triennio la maggioranza degli alunni ha lavorato con serietà, interesse e
motivazione. Gli alunni si sono distinti per l’estrema disponibilità e collaborazione sia nei confronti
degli insegnanti sia all’interno del gruppo classe. Si sono sempre contraddistinti per l’impegno, il
lavoro e la tenacia come si evince dai limitati debiti formativi negli anni passati.
Classe
Terza
Quarta
Studenti con Debito
2
1
Discipline
 Inglese + Matematica
 Latino
 Italiano
Esito
 Superato
 Superato
 Superato
Valutazione complessiva dei risultati raggiunti
All’inizio di questo ultimo anno scolastico, la classe si caratterizzava, in continuità con gli anni
precedenti, per motivazione, disponibilità al lavoro e collaborazione. L’impegno di studio si
confermava per una parte della classe strutturato e autonomo, ma per un altro gruppo ancora
mnemonico, talvolta viziato da superficialità, in alcuni casi non sempre in grado di compensare
fragilità d’ordine logico nonostante un’attività di studio intensa. Il Consiglio si era prefissato come
primo obiettivo fondamentale quello di far acquisire a tutti gli alunni completa autonomia espositiva
e rielaborativa, nonchè potenziare abilità e competenze a livello critico.
Le conoscenze pregresse erano globalmente discrete per una buona parte della classe, in alcuni
casi buone, mentre alcuni alunni mostravano ancora significative fragilità, soprattutto nelle
competenze. Al termine del primo quadrimestre la preparazione risultava ancora incerta in alcune
discipline, in particolare in Matematica, Inglese (scritto), Latino (scritto) e Fisica. Due studenti
hanno avuto il Debito in Matematica, poi superato.
Nel secondo quadrimestre gli studenti hanno confermato l’impegno, lo studio e la disponibilità,
anche nei periodi più impegnativi dal punto di vista del ritmo e della preparazione del lavoro
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scolastico. Tuttavia, per un gruppo di studenti, all’impegno profuso non sempre è corrisposto un
adeguato risultato, a causa di fragilità nel metodo e di incertezze nell’esposizione.
Attualmente la classe ha raggiunto la maggior parte degli obiettivi previsti.
Si evidenziano alcuni studenti che hanno conseguito risultati buoni, anche se non sempre
omogenei fra le diverse aree disciplinari. Tutti hanno comunque cercato di migliorare la
preparazione, grazie all’impegno costante e diligente.
Per quanto riguarda le competenze trasversali, permangono, in qualche caso, incertezze
nell’operare collegamenti a livello interdisciplinare, nella capacità di sintesi e nell’approccio non
sempre adeguatamente critico nei confronti dei contenuti disciplinari.
A livello comportamentale non sono mai emersi problemi, anzi si ribadiscono l’educazione, la
collaborazione, la serietà e la disponibilità sia nei rapporti interpersonali sia con i docenti.
Continuità didattica
Nel corso del triennio, come si evince dalla tabella, si è avuta discontinuità soprattutto in Fisica,
Matematica, Filosofia e Storia; la continuità didattica nella maggior parte delle discipline ha
permesso di lavorare efficacemente sia sul piano degli obiettivi educativo-formativi, sia sul piano
meramente didattico.
Classe Terza
Classe Quarta
Classe Quinta
Disegno e Storia dell’arte
Galizia
Galizia
Galizia
Educazione fisica
Beneventi
Beneventi
Beneventi
Filosofia
Balconati
Minelli
Minelli
Fisica
Casolari
Ferrarini
Mazzacurati
Lingua e letteratura inglese
Caselli
Caselli
Caselli
Lingua e letteratura italiana
Tagliazucchi
Tagliazucchi
Tagliazucchi
Lingua e letteratura latina
Tagliazucchi
Tagliazucchi
Tagliazucchi
Matematica
Casolari
Ferrarini
Ferrarini
Religione
Benedetti
Benedetti
Esposito
Scienze (Biologia/Chimica/Astronomia)
Tamarozzi
Tamarozzi
Tamarozzi
Storia
Balconati
Minelli
Minelli
Sostegno
Messina
Sirotti
Grispino
Galasso
Bellucci
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A.4. Obiettivi trasversali e comuni del Consiglio di classe
(approvati nella seduta del 20 novembre 2013)
Sono riportati gli obiettivi generali così come delineati nella Programmazione educativa e didattica
approvata all’inizio dell’anno scolastico, in relazione alla situazione di partenza della classe e in
rapporto alle mete perseguite e ai risultati attesi, a medio e lungo termine. Per maggiori dettagli si
rimanda documento integrale della Programmazione.
Si segnala che il Consiglio di classe aveva in particolare sottolineato la necessità di lavorare sul
potenziamento del metodo di studio, sulla crescita dell’autonomia personale e della flessibilità, sulla
partecipazione attiva e collaborativa e sull’acquisizione critica dei contenuti.
OBIETTIVI COMPORTAMENTALI

Approfondire la motivazione, sollecitare l’interesse e la partecipazione attiva al fine di un
lavoro proficuo in classe, in funzione di uno studio personale, di approfondimenti,
rielaborazioni, ricerche.

Approfondire l’atteggiamento di collaborazione nel lavoro in classe ai fini di una crescente
serietà nell’impegno e nell’assunzione di responsabilità personali.

Promuovere la formazione di personalità autonome, in grado di avere orientamenti personali
e di operare scelte consapevoli.

Promuovere la formazione di un pensiero critico e di una personalità aperta e flessibile,
disponibile al dialogo, anche in rapporto alla pluralità dei punti di vista.
OBIETTIVI COGNITIVI

Acquisire i saperi delle varie discipline secondo i programmi ministeriali e nelle loro
relazioni interdisciplinari; consolidare e approfondire la preparazione culturale anche in
vista dell’Esame di Stato.

Potenziare e approfondire il metodo di lavoro e l’abilità di organizzare uno studio
produttivo, approfondito, autonomo e critico.

Potenziare e approfondire le competenze linguistiche, espressive, argomentative e di
comprensione di testi.

Potenziare le competenze di analisi e sintesi e la capacità di rielaborare ed approfondire i
contenuti.

Potenziare e approfondire le capacità critiche di valutazione ed interpretazione.

Sviluppare un’adeguata metodologia della ricerca.
MODALITÀ E STRATEGIE DI RECUPERO, SOSTEGNO E APPROFONDIMENTO
Il Consiglio di classe ha sempre predisposto e coordinato interventi di recupero e sostegno ogni
volta che se ne è mostrata la necessità, sia a livello di classe sia a livello individualizzato, secondo
le seguenti modalità.
A) Gli interventi di recupero fondamentali, rivolti a tutta la classe, sono stati attuati da tutti i
docenti, e per tutto il corso del triennio, a livello curricolare, quindi negli specifici ambiti
disciplinari, quando le esigenze della classe lo richiedevano. Questi interventi, sia pure rivolti al
rafforzamento di competenze disciplinari, sono comunque sempre stati organizzati con finalità di
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recupero anche di competenze trasversali, in particolar modo del metodo di studio, secondo gli
orientamenti della Programmazione di classe.
B) In particolari momenti, gli interventi sono stati effettuati con specifici corsi di recupero tenuti
dagli insegnanti di classe e rivolti a gruppi di allievi più ristretti o a tutta la classe, a seconda delle
esigenze, con il preciso obiettivo di intervenire sul recupero di lacune o sul rafforzamento di
competenze. Gli alunni hanno potuto giovarsi di:
 Sportello Didattico di Matematica, su prenotazione del singolo studente, per tutto l’anno a
partire dal mese di novembre;
C) Infine, si segnala la modalità, ugualmente adottata, del recupero in itinere.
STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, VERIFICA E VALUTAZIONE
Strumenti per le verifiche formative
Sono stati utilizzati, a seconda delle esigenze disciplinari, strumenti di verifica formativa per
controllare con continuità l’andamento della programmazione didattica e il livello di apprendimento
della classe: test, questionari, domande flash, brevi esercitazioni (scritte o orali).
Strumenti per le verifiche sommative
 Produzione di testi, elaborati scritti, relazioni
 Questionari
 Prove strutturate: quesiti
 Interrogazioni orali; simulazioni del Colloquio d’Esame.
 Prove di verifica sul modello delle tipologie richieste all’Esame di Stato; in particolare:
- una simulazione di Prima prova (9 maggio; tempo assegnato: 6 ore)
- due simulazioni di Seconda prova (tempo assegnato: 6 ore)
- tre simulazioni di Terza prova (tempo assegnato: 3 ore). I testi delle simulazioni di
Terza prova sono allegati al presente documento.
INDICATORI FONDAMENTALI PER LA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE
Obiettivi educativi-formativi
Frequenza, partecipazione, disponibilità e collaborazione al dialogo educativo-culturale,
approfondimento della motivazione, continuità dell’impegno e rigore dell’applicazione, assunzione
di responsabilità e conduzione coerente degli impegni assunti.
Obiettivi didattici
 Conoscenze dei contenuti, acquisizione di abilità e competenze secondo gli obiettivi previsti
nelle programmazioni individuali in linea con i programmi ministeriali e con quanto previsto
dall’esame di stato
 Adeguato recupero e rafforzamento delle competenze disciplinari e interdisciplinari richieste
per sostenere le prove dell’Esame di Stato
 Autonomia e approfondimento personale e rielaborato della preparazione
 Capacità di operare collegamenti a livello disciplinare ed interdisciplinare
 Obiettivi generali e specifici della Programmazione, graduati e precisati sia in itinere sia a
livello disciplinare
Il Consiglio di Classe, in relazione agli obiettivi generali e ai loro livelli di raggiungimento, ha individuato la
seguente griglia di valutazione (riservandosi, comunque, la possibilità di utilizzarne altre alternative in base
alla tipologia di verifica adottata e dandone comunicazione agli alunni)
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Voti
Descrittori
1-3
Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione nulle o
scarse, lacunose o molto lacunose, saltuarie e inadeguate. Esposizione confusa ed
incoerente, da cui non emerge alcuna conoscenza significativa.
Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione frammentarie
ed errate, saltuarie e inadeguate
Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione limitate e
frammentarie o superficiali; esposizione non lineare e non sempre coerente
Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione essenziali,
semplici ma corrette, accettabili
Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione complete ma
non approfondite; conoscenze corrette ed abbastanza ampie. Uso adeguato degli
strumenti teorici. Espressione lineare, coerente e sorretta da capacità di collegamento
rilevabile.
Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione complete e
approfondite, corrette e coerenti, buone e costruttive. Uso appropriato degli strumenti
concettuali. Esposizione chiara, fluida ed organica. Elaborazione efficace.
Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione complete e
approfondite, articolate, originali, efficaci e produttive. Conoscenze complete ed
approfondite, che rivelano capacità di rielaborazione critica e
personale. Uso ed individuazione di metodi di risoluzione autonomi. Esposizione
rigorosa, sicura, efficace nella scelta lessicale e nell’argomentazione.
4
5
6
7
8
9-10
A.5. Attività para- ed extrascolastiche
Attività integrative a cui ha partecipato tutta la classe
 AltroNovecento (conferenza di inglese: “il grande Gatsby”; … Galizia)
 Progetto di educazione alla salute sulla prevenzione oncologica
 Attività di orientamento in funzione degli studi universitari: open day a Modena e a
Bologna.
 Viaggio di istruzione a Berlino (5 giorni)
 Conferenza di Astrofisica (relatori: prof. Malaguti e prof. Palumbo; 16 aprile)
 Serata di osservazione del cielo invernale (novembre 2013, con la collaborazione del
Gruppo Astrofili Modenese)
 Conferenza di Storia (relatore: prof. Feltri “Dalla propaganda allo sterminio”; 7 gennaio)
Attività integrative a partecipazione individuale
 Certificazioni Linguistiche
 Corso ECDL
 Corso di informatica “Elementi di programmazione”
 Apertura pomeridiana della biblioteca d’Istituto
 Laboratorio teatrale
 Progetto “Tutti insieme per la Protezione Civile”
 Progetto di educazione al volontariato “Giovani all’arrembaggio”
 Progetto sportivo d’Istituto
 Attività di recupero ed approfondimento
Durante la classe quarta quattro alunni hanno partecipato a un progetto particolarmente
significativo: “Un treno per Auschwitz”, comprendente la partecipazione a un corso di preparazione
storica e il viaggio (con visita ai campi e varie attività culturali).
Alla fine della classe quarta tre studenti hanno partecipato allo stage “Fare Fisica” organizzato
dall’Università degli studi di Modena e Reggio.
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A.6. Attività interdisciplinari
Per limiti di tempo e per le priorità di interventi didattici sulle competenze disciplinari non è stato
possibile svolgere moduli interdisciplinari programmatici e specifici, ma l’orientamento generale
del Consiglio di classe ha fornito sollecitazioni continue agli studenti affinché elaborassero anche in
modo autonomo le connessioni interdisciplinari e impostassero in tal senso il loro lavoro di ricerca
personale della tesina d’esame. A questo riguardo, gli alunni sono stati sollecitati a un lavoro
autonomo che permettesse loro di esprimere i loro peculiari interessi e le loro motivazioni culturali,
e ad applicare in modo personale le proprie capacità e competenze.
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B. SCHEDE ANALITICHE DELLE DISCIPLINE
DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO
Nelle pagine seguenti sono riportate le schede riassuntive delle metodologie didattiche utilizzate e
degli obiettivi raggiunti nelle singole discipline.
Le schede contengono inoltre l’elenco degli argomenti affrontati nel corso della classe quinta.
Ogni singola scheda disciplinare è stata redatta a cura del competente insegnante della disciplina e
approvata, in ogni sua parte, dall’intero Consiglio di classe. L’elenco degli argomenti svolti è anche
sottoscritto (in forma cumulativa al termine di ogni sezione) per conferma e presa visione da due
rappresentanti degli studenti.
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
docente
disciplina
Giuseppina Galizia
DISEGNO E STORIA DELL’ARTE
libri di testo
Itinerario nell’arte dall’Età dei lumi ai giorni nostri.
altri strumenti o sussidi
computer, internet, schede di approfondimento.
1.A. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
Contenuti
Tempi
Prove di verifica utilizzate
Ripasso di concetti inerenti l’evoluzione di tecniche e forme
espressive nella storia dell’arte.
Verifica sia del livello di acquisizione degli elementi fondamentali
del linguaggio visivo, sia dell’uso di un metodo di analisi critico e
flessibile per una lettura dell’opera d’arte.
Recupero argomento del quarto anno: il Manierismo, il Seicento e il
Settecento.
settembre
ottobre
Verifica d’ingresso
Caratteri generali e lettura di opere dal Neoclassicismo …
novembre
dicembre
gennaio
verifica scritta
febbraio
marzo
aprile
verifica scritta
simulazione di terza prova
simulazione di terza prova
Verifica scritta
… al Surrealismo
maggio
Dopo quest’ ultimo argomento,
si affronteranno altri movimenti artistici ma in modo più superficiale.
verifica scritta
verifica orale
1.B. LETTURA/ANALISI DELLE OPERE
NEOCLASSICISMO: caratteri generali
Architettura Neoclassica
Antonio Canova (1757-1822)
 Amore e Psiche (1787-1793) (analisi dell’opera)
 Teseo sul Minotauro (1781-1783)
 Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria (1798-1805) (analisi dell’opera)
Jacques-Louis David (1748-1825)
 Il giuramento degli Orazi (1784) (analisi dell’opera)
 La morte di Marat (1793) (analisi dell’opera)
Jean-Auguste Dominique Ingres (1780-1867)
ROMANTICISMO: caratteri generali
Theodore Géricault (1791-1824)
 La zattera della Medusa (1819) (analisi dell’opera)
Eugène Delacroix (1798-1863)
 La libertà che guida il popolo (1830) (analisi dell’opera)
Francisco Goya (1746-1828)
 Fucilazioni del tre maggio (1808) (analisi dell’opera)
Visione del film “L’ultimo inquisitore”
Francesco Hayez (1791-1882)
 Il bacio (1859) (analisi dell’opera)
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REALISMO: caratteri generali
Gustave Courbet (1819-1877)
 Lo spaccapietre (1849)
 L’atelier del pittore (1854-1855) (analisi dell’opera)
Macchiaioli
Giovanni Fattori (1825-1908)
 Soldati francesi del ‘59 (1859) (analisi dell’opera)
 La rotonda Palmieri (1866)
Architettura del ferro: caratteri generali
Joseph Paxton (1803-1865)
 Il Palazzo di cristallo (1850-1851)
Gustave-Alexandre Eiffel (1832-1923)
 La Torre Eiffel (1889) (analisi dell’opera)
IMPRESSIONISMO E FOTOGRAFIA: Caratteri generali
Edouard Manet (1832-1883)
 Colazione sull’erba (1863) (analisi dell’opera)
 Olympia (1863)
 Il bar delle Folies-Bergères (1881-1882)
Claude Monet (1840-1926)
 Impressione, sole nascente (1872) (analisi dell’opera)
 La Grenouillère (1869) – confronto con Renoir
Edgar Degas (1834-1917)
 L’assenzio (1875-1876) (analisi dell’opera)
Pierre-Auguste Renoir (1841-1919)
 Moulin de la Galette (1876) (analisi dell’opera)
POST-IMPRESSIONISMO: caratteri generali
Paul Cezanne (1839-1906)
 Mont Sainte-Victoire (1889) (analisi dell’opera)
Paul Gauguin (1848-1903)
 Da dove veniamo? chi siamo? dove andiamo? (1897-1898) (analisi dell’opera)
Vincent van Gogh (1853-1890)
 Campo di grano con volo di corvi (1890) (analisi dell’opera)
PUNTINISMO E DIVISIONISMO: caratteri generali
Georges Seurat (1859-1891)
 Una domenica pomeriggio all’Isola della Grande Jatte (1883-1885) (analisi dell’opera)
Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907)
 Il quarto stato (1896-1901) (analisi dell’opera)
ART NOUVEAU E STILE LIBERTY: caratteri generali
Gustave Klimt (1862-1918)
 Giuditta I (1901) (analisi dell’opera)
FAUVES : cartteri generali
Henri Matisse (1869-1954)
 La stanza rossa (1908) (analisi dell’opera)
ESPRESSIONISMO: caratteri generali
Ernst Ludwig Kirchener (1880-1938)
 5 donne per strada (1913)
Edvard Munch (1863-1944)
 Il grido (1893) (analisi dell’opera)
Oskar Kokoschka (1886-1980)
 La sposa del vento (1914) (analisi dell’opera)
Egon Schiele (1890-1918)
 Abbraccio (1917)
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AVANGUARDIE STORICHE
Cubismo: caratteri generali
Pablo Picasso (1881-1973)
 Les demoiselles d’Avignon (1907) (analisi dell’opera)
 Guernica (1937) (analisi dell’opera)
Georges Braque (1882-1963)
 Case all’estaque (1909)
Futurismo
Umberto Boccioni (1882-1916)
 La città che sale (1910-1911)
Dadaismo: caratteri generali
Marcel Duchamp (1887-1969)
 L.H.O.O.Q. (1919)
 Ruota di bicicletta (1964)
Man Ray (1890-1976)
 Cadeau (1921)
Surrealismo: caratteri generali
Max Ernst (1891-1976)
 La vestizione della sposa (1940) (analisi dell’opera)
Joan Mirò (1893-1983)
 Il carnevale di Arlecchino (1924)
Renè Magritte (1898-1967)
 L’uso della parola I (1928-1929)
 Le passeggiate di Euclide (1955) (analisi dell’opera)
Salvador Dalí (1904-1989)
 Costruzione molle con fave (o fagioli) bollite (1936) (analisi dell’opera)
Nel mese di maggio è prevista la trattazione dei seguenti argomenti:
FUTURISMO: caratteri generali
Umberto Boccioni (1882-1916)
 La città che sale (1910-1911) (analisi dell’opera)
 Forme Uniche della continuità nello spazio (1913)
AVANGUARDIE RUSSE: caratteri generali
ASTRATTISMO (DER BLAUE REITER) E NEOPLASTICISMO: caratteri generali
Vasilij Kandinskij (1866-1944)
 Senza titolo (1910)
Piet Mondrian (1872-1944)
 La serie degli alberi (1909-1913)
METAFISICA: caratteri generali
Giorgio De Chirico (1888-1978)
 Le Muse inquietanti (1917)
Se sarà possibile, movimenti successivi saranno trattati solo nei concetti fondamentali.
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2. METODOLOGIA
Scheda di lettura di un’opera d’arte
Per giungere alla comprensione del contenuto, ossia del livello più profondo del significato delle opere d’arte, è stato
utilizzato un metodo di lettura che tenga conto delle componenti fondamentali del linguaggio visivo.
Griglia utilizzata per la lettura di un’opera d’arte
 Autore; epoca o data; dimensioni; soggetto o tema; mezzo espressivo utilizzato dall’artista.
 Elementi pre-iconografici espressivi: le sfumature psicologiche che cogliamo immediatamente.
 Analisi degli elementi iconografici: le convenzioni, le iconografie, le consuetudini proprie di una determinata
cultura, che vengono immesse consapevolmente in un’immagine.
 Funzioni: narrativa, didascalica, pratica, simbolica, religiosa, storica, commemorativa, celebrativa, pubblica,
privata, estetica decorativa ecc.
 Individuazione della committenza.
 Analisi degli elementi iconologici (elementi formali dell’opera, che nelle loro sistematizzazioni costituiscono
uno stile, un linguaggio)
 Lo spazio; il movimento; la composizione; la linea; il colore; la campitura; la luce; il volume.
L’interpretazione di un’opera d’arte riflette la cultura di chi legge, pertanto attraverso questa griglia di lettura si è
cercato di aumentare negli allievi le capacità di analisi, di sintesi e rielaborazione critica, di comprensione del contesto
socio-culturale in cui nascono le opere d’arte.
3. MEZZI, STRUMENTI, SPAZI



Uso del computer con proiettore all’interno della classe
Uso della fotocopiatrice
Visita d’istruzione: Berlino
4. OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
La classe nella sua globalità ha ottenuto risultati positivi, ha partecipato con interesse alle lezioni, rielaborando in modo
personale i contenuti.
Le diversità e le abilità dei singoli alunni hanno portato a risultati differenti, per cui all’interno del gruppo classe si
possono evidenziare alunni (un ristretto gruppo) con ottime capacità, oltre ad un impegno serio e costante, che hanno
permesso loro di ottenere dei risultati molto buoni; permane un piccolissimo gruppo che, non ha ancora superato del
tutto le proprie difficoltà.
firmato: rappresentanti degli alunni
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
firmato: prof. Giuseppina Galizia
p. 15 di 88
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
docente
disciplina
Giovanna Beneventi
EDUCAZIONE FISICA
libro di testo
Fiorini-Coretti-Bocchi, Corpo libero (Marietti Scuola).
altri strumenti o sussidi
Fotocopie.
1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
Contenuti

Tempi
Prove di controllo qualità fisiche di base
Esercizi di motricità generale, test d'ingresso.
I-II
quadrimestre
Prove di verifica utilizzate
-











Esercizi a carico naturale e con carichi addizionali. Esercizi a
coppie atti a sviluppare le capacità condizionali (mobilità art.,
resistenza, forza velocità) .
Esercizi di tonificazione e di potenziamento dei vari distretti
muscolari. Esercizi di scioltezza articolare per le principali
articolazioni.
Esercizi a coppie di opposizione-resistenza.
Esercizi di corsa aerobica di intensità costante su tempi e
distanze variabili.
Esercizi di velocità e reazione a stimoli diversificati.
Educazione al ritmo, coordinazione , equilibrio. Andature di
facile coordinazione. Percorsi finalizzati.
Tecnica di base della ginnastica aerobica e Step.
Esercizi di orientamento spazio-temporale nei giochi di
squadra.
Esercizi di coordinazione dinamica-generale. Esercizi
padronanza palla, ball-handling.
Esercizi di coordinazione intersegmentaria e di coordinazione
complessa.
Giochi presportivi: headball, dodgeball,,madball.
I-II
quadrimestre
Fase di
riscaldamento e
fase tecnica
I-II
quadrimestre
Giochi presportivi e
sportivi
Salto in lungo da fermo,
alto sul posto,
test muscoli addominali .
Es. equilibrio dinamico
Percorsi.
Prove di resistenza e
velocità.
Lancio palla medica.
Circuiti specifici
-
Osservazione diretta
Prove pratiche al termine
di unità didattiche
-
Esercizi aerobica-step.
Coreografie di danza-jazz
e zumba, fitness.
Osservazione diretta
-


Pallavolo: tecnica dei fondamentali individuali di attacco e
difesa; fondamentali di squadra.
Regolamento tecnico. Schemi tattici.
Compiti di arbitraggio.

Calcetto: tecnica dei fondamentali e regole di gioco.
4 lezioni
(I-II quadrim.)
-
Osservazione diretta
Torneo interno

Pallamano: fondamentali individuali di attacco e difesa del
gioco (tecnica e didattica) ; gioco e spiegazione del
regolamento tecnico.
Pallacanestro: esercizi ballhandling, tecnica palleggio,
passaggio, tiro, arresto, terzo tempo; gioco e spiegazione
regolamento tecnico.
 4 lezioni
(I quadrim)
 4 lezioni
(II quadrim) -
Osservazione diretta
Questionario


LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
4 lezioni
(I quadrimestre)
Osservazione diretta
Torneo interno
p. 16 di 88

Hitball: spiegazione regole di gioco e gioco a squadre 5vs5
 I-II quadrim


Preacrobatica di base
Atletica leggera: esercizi di preatletica generale eseguiti dalle
varie stazioni. Esercizi specifici e prove di specialità.
Partecipazione individuale a gare d’Istituto.
Maggio
I-II quadr.

Parte teorica:
Educazione alla salute
Elementi di Pronto Soccorso:
I quadrimestre
 Il B.L.S. cos’è e perché è importante.
 Sequenza del B.L.S.: respirazione artificiale e massaggio
cardiaco.
 Traumatologia sportiva.
Salute dinamica: il movimento come prevenzione.
I-II quadr.
Attività sportiva
Il gioco e le regole fondamentali della Pallavolo, della Pallacanestro,
del Calcio, della Pallamano.
-
Osservazione diretta
Tempi e misure
Compiti di arbitraggio
-
Domande flash durante
l’attività pratica
2. METODOLOGIA
La metodologia usata ha previsto momenti di lavoro individuale ed altri di lavoro collettivo, a gruppi omogenei od
eterogenei per livello di capacità motorie o per sesso, entrambi tesi a consolidare le qualità di base acquisite e ad
apprendere schemi motori più complessi. In particolare si è proceduto all’approfondimento delle dinamiche tattiche dei
giochi sportivi oltre che al consolidamento delle abilità tecniche. E’ stato privilegiato il metodo globale, ricorrendo
all’analitico per la correzione degli errori. Si è usata una certa gradualità nella distribuzione dello sforzo e nella
difficoltà di esecuzione. E’ stato usato un linguaggio tecnico specifico. Sul piano teorico è stata data particolare
rilevanza all’approfondimento degli aspetti scientifici della materia attinenti all’ambito della sicurezza e salute.
3. MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Palestra, piccoli e grandi attrezzi, parete, campo di atletica, libro di testo.
4. OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
La classe è formata da 19 alunni, 10 femmine e 9 maschi, complessivamente dotati di un bagaglio psico-motorio
abbastanza omogeneo. Il lavoro in palestra è stato, quindi, molto soddisfacente e nel corso del triennio si è raggiunta
un'ottima autonomia operativa. Tutti gli alunni hanno consolidato capacità, migliorato la conoscenza di sé e
dell’ambiente circostante, evidenziando progressi sia nella preparazione psico-motoria che nel gioco organizzato,
dimostrandosi ben avviati nel percorso di formazione della propria personalità. L’atteggiamento maturo e collaborativo
della classe, ha contribuito a creare un clima di lavoro sereno, dove ognuno ha potuto esprimere al meglio le proprie
potenzialità e raggiungere in modo soddisfacente gli obiettivi educativi e didattici prefissati.
I risultati ottenuti sono generalmente buoni e ottimi per tutti gli studenti, che hanno sostenuto le doti individuali con un
buon livello di impegno e una partecipazione costante, attiva e collaborativa, raggiungendo gli standard di
apprendimento e i livelli di padronanza motoria richiesti al termine del triennio superiore.
5. CONSIDERAZIONI PARTICOLARI
Per quanto riguarda la valutazione si precisa che è stata attuata attraverso i seguenti parametri:
1. Osservazione diretta durante lo svolgimento delle unità didattiche, con particolare attenzione al
comportamento e all’atteggiamento nei confronti della vita scolastica, al ritmo di apprendimento, alle capacità
evidenziate, ai progressi ottenuti e alle difficoltà incontrate, prove in situazione.
2. Il rilevamento di dati oggettivi come tempi e misure.
3. Interventi individuali in merito ad unità didattiche svolte.
4. Conoscenza degli argomenti teorici svolti e capacità di rielaborare personalmente le tematiche trattate.
firmato: rappresentanti degli alunni
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
firmato: prof. Giovanna Beneventi
p. 17 di 88
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
docente
disciplina
Marinella Minelli
FILOSOFIA
libro di testo
Nicola Abbagnano - Giovanni Fornero, La filosofia.
Volumi 2 e 3 - Ed. Paravia.
altri strumenti o sussidi
Fotocopie, dispense, appunti, quadri sintetici orientativi a sostegno dell’attività didattica
(forniti dall’insegnante)
1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
Contenuti
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
Tempi
p. 18 di 88
MODULO 1
E. KANT : LA FILOSOFIA CRITICA .
L'ORIZZONTE DELLA "FILOSOFIA DEL LIMITE"
*TESTI "Che cosa è l’Illuminismo ". L'uscita dell'uomo dallo stato di minorità.
- L'istanza critica della filosofia Kantiana rispetto al dogmatismo e allo scetticismo gnoseologici.
- I1 problema Kantiano e l'impostazione della nuova filosofia critica "E’ possibile la metafisica
come scienza ?"
- I caratteri di necessità, universalità e fecondità della conoscenza scientifica: i giudizi sintetici a
priori.
- Come sono possibili i giudizi sintetici a priori?
- "L'invito alla ragione ad assumersi nuovamente il più grave dei suoi uffici , cioè la conoscenza
di sé e ad erigere il tribunale ..." di fronte a se stessa.
LA "CRITICA DELLA RAGIONE PURA"
- Il nuovo ruolo di centralità ed operatività del Soggetto conoscente nella costituzione della
oggettività scientifica
- Il trascendentale Kantiano .
- La Rivoluzione Copernicana in ambito gnoseologico.
L'ESTETICA TRASCENDENTALE
Studio delle forme a priori della sensibilità: le intuizioni pure di spazio- tempo
L'ANALITICA TRASCENDENTALE:
- Lo studio dei concetti puri dell'intelletto.
- L'intelletto è facoltà attiva e sintetizzatrice.
- Le categorie: le funzioni formali a priori dell'intelletto.
"I pensieri senza contenuto sono vuoti, le intuizioni senza concetti sono cieche”.
La categoria delle categorie: l'Io penso e la suprema funzione unificatrice dell’esperienza.
L’Io è il Legislatore della natura.
- Possibilità e limiti del Sapere scientifico in conformità alle strutture trascendentali a priori della
Ragion conoscitiva e alla "ricezione" dei dati: la fondamentale distinzione kantiana fra FENOMENO
E NOUMENO.
16 h
TESTO “ L’isola della conoscenza fenomenica “ ( “Critica della Ragion Pura”, Analitica
trascendentale, Lib II, Cap. III)
LA DIALETTICA TRASCENDENTALE:
- Lo studio degli "errori" della Ragione quando presume di oltrepassare l'ambito fenomenico.
- L'esigenza "metafisica" e il bisogno insopprimibile per l'uomo di aspirare all’ “oltre”,
all'Incondizionato, all'Assoluto.
- Le tre IDEE: della Ragione (alla ricerca dell'Incondizionato)
- Gli errori dialettici della Ragione quando presume di applicare le categorie intellettuali sul
"vuoto"
La conclusione del Criticismo kantiano: possibilità e limiti della conoscenza scientifica
nell'ambito dei fenomeni
LA “CRITICA DELLA RAGION PRATICA”
-
La Ragione Pratica: la Ragione che guida e illumina l'azione. Facoltà autonoma e fondante la
morale.
Caratteri e precondizioni a priori di una azione ineccepibilmente morale
L'interiorità e l'autonomia della LEGGE DEL DOVERE
L' IMPERATIVO CATEGORICO: tu devi perché devi!
Le formulazioni dell' Imperativo categorico "Agisci in modo tale …. - La persona come FINE
LA “CRITICA DEL GIUDIZIO” ( riferimenti di carattere orientativo e caratteri generali)
- L’autonomia della sfera estetica
- Il giudizio estetico : l’universalità del giudizio estetico.
- Il Bello “la bellezza .. è un dono che noi facciamo alla natura”. L’armonia fra le facoltà
- Il Sublime: l’avvertimento dell’ Infinito
- Il giudizio teleologico
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
p. 19 di 88
MODULO 2
IL ROMANTICISMO: LE PRINCIPALI COORDINATE CONCETTUALI:
I TRATTI DISTINTIVI DELLA NUOVA SENSIBILITA' ROMANTICA (aspetti essenziali )
-
Caratteri generali del movimento romantico
L’ “insofferenza” del limite e la ricerca di vie d’accesso all’INFINITO, all’ASSOLUTO.
L’esaltazione del sentimento.
Il Tema dell’INFINITO: la “cifra” fondamentale del movimento romantico.
La vita come inquietudine e desiderio, la “sehnsucht” romantica
La critica alla concezione meccanicistica e deterministica della natura.
L’IDEALISMO: la riflessione sul Criticismo oltre il Criticismo Kantiano
,
1 CARATTERI FONDAMENTALI del movimento filosofico dell'Idealismo
-
10 h
La concezione dell’Assoluto in FICHTE (caratteri generali inerenti alla prima fase della
filosofia di Fichte)
La concezione dell’IO. Principio ontologico e metafisico: lo “svolgimento” dell’IO
La concezione della natura (Non IO)
L’ Infinito come infinito processo di superamento del limite.
La concezione dell’Assoluto in SCHELLING (caratteri generali inerenti alla prima fase della
filosofia di Schelling)
La concezione dell’Assoluto: Identità di Natura e Spirito
La concezione romantica della natura
L’Idealismo estetico. La concezione dell’Arte come “organo della Filosofia”.
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
p. 20 di 88
MODULO 3
HEGEL e il “SAPERE DELL'ASSOLUTO”
“Comprendere ciò che è, è il compito della filosofia, poiché ciò che è, è la Ragione”
-
Le problematiche di partenza. “Le scissioni della modernità” e l’esigenza della conciliazione
Il ripensamento in termini nuovi dell'Assoluto: Ragione Assoluta Spiritualità, Totalità,
Dinamicità, Processualità…
Hegel e la critica alla concezione di Assoluto di Fichte e Schelling. Il confronto con Kant
I caratteri fondamentali della Filosofia: la scienza dell’Assoluto/la ricostruzione della storia
dell’Assoluto
Il rapporto finito-Infinito. La conciliazione. L’identità di Reale e Razionale. Il PANLOGISMO
Hegeliano.
LA DIALETTICA
- La logica del “concreto” e la legge del divenire spirituale razionale dell’Assoluto.
- Il ritmo triadico del divenire:
 Tesi-momento “astratto o intellettivo”
 Antitesi-momento “dialettico o negativamente razionale”
 Sintesi-momento “speculativo o positivamente razionale”
- La “forza del negativo” e della contraddizione. L’Assoluto come processo dialettico della
Totalità.
14 h
LA “FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO”
Cenni alle principali “figure” della Fenomenologia. Ci siamo soffermati (per gli aspetti essenziali)
sulle “figure” dell’Autocoscienza: la dialettica servo-padrone.
IL SISTEMA HEGELIANO
L’IDEA IN SE’ (non svolti aspetti specifici della Logica)
L’IDEA FUORI Dl SE’ (La filosofia della natura : cenni essenziali )
L’IDEA CHE RITORNA IN SE’: L’Idea in sé e per sé – LO SPIRITO
Analisi del momento dello SPIRITO OGGETTIVO: Diritto, Moralità, Eticità
ETICITA’: Famiglia-Società-Stato. La concezione dello STATO ETICO. Rapporto individuocomunità etica
LO SPIRITO ASSOLUTO: Arte – Religione – Filosofia
LA FILOSOFIA DELLA STORIA
- Il processo dialettico di realizzazione dell’Assoluto (“Il Vero è l’Intero”)
- Lo Storicismo hegeliano: la concezione razionale, dialettica, teleologica della Storia.
- Un’ interpretazione “giustificazionista” e sostanzialmente ottimista del divenire e della storia
- Il “Fine”- La “Fine” della storia, del processo di realizzazione dell’Assoluto (sophia)
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
p. 21 di 88
MODULO 5
SCHOPENHAUER E KIERKEGAARD
“Disagio e dolore di fronte all’Assoluto”. Il radicale “smascheramento” del sistema hegeliano
SCHOPENHAUER. LA VOLONTA' DI VIVERE.
-
La critica radicale ad Hegel e alla “filosofia delle Università”
L’esigenza profonda da cui muove la filosofia schopenhaueriana: l’ “originario stupore” rispetto
al dolore e al male “essenziali” ontologicamente connaturati ad ogni vivente.
La ripresa del radicale dualismo Fenomeno –Noumeno: da Kant oltre Kant .
“Il Mondo è mia Rappresentazione …”.
La “riduzione” del fenomeno a contenuto interno alla coscienza rappresentativa del Soggetto
conoscente.
Il Velo di Maya e l’illusione rappresentativa.
Lo squarcio nel Velo di Maya: l ‘esperienza del “corpo mio”.
LA VOLONTA' DI VIVERE: l’essenza “noumenica” della realtà che “squaterna” l’Universo.
I Caratteri fondamentali della Voluntas: forza cieca, eterna, indistruttibile, senza perché e scopo,
eterno presente di dolore.
IL PESSIMISMO: il dolore universale. “La vita è per essenza soffrire” /il piacere come
momentanea cessazione del dolore
“La vita oscilla come un pendolo fra dolore e noia”
Il “Pessimismo cosmico”. Il Pessimismo “sociale”. “Il nostro mondo è un inferno di egoismi”
Il radicale rifiuto dello storicismo progressivo e finalistico: eterno è il dramma di dolore.
14 h
LE VIE DELLA LIBERAZIONE DAL DOLORE: l’arte. L’etica della pietà. L’ascesi.
Dalla Voluntas alla Noluntas.
KIERKEGAARD: LA FILOSOFIA DELLA SINGOLARITA'
-
L’attacco radicale al “Sistema” (hegeliano) che annulla il Singolo. “Si tratta di trovare una verità
per me”
La “Categoria” della SINGOLARITA’: l’ “attualità” contemporanea del pensiero
Kierkegaardiano rispetto all'uomo "eterodiretto" della società di massa.
La Modalità di essere del Singolo: L’ESISTENZA: “progetto aperto”. Possibilità. Scelta. Aut
Aut.
L’Angoscia rivelativa della struttura dell’esistenza: l’apertura al possibile e la “vertigine” della
libertà”.
GLI STADI DELL'ESISTENZA: (cenni)
- Stadio estetico.
- Stadio etico.
- Stadio religioso: la fede come paradosso
MODULO 6
IL POSITIVISMO
LA “STAGIONE” DELLA RAGIONE SCIENTIFICA
(caratteri generali)
Il contesto storico e la connessione con lo sviluppo scientifico e tecnologico del Secondo Ottocento.
- Collegamenti interdisciplinari fra il movimento del Positivismo e la Seconda Rivoluzione
industriale.
- I Caratteri fondamentali del movimento positivista: il Primato della scienza.
- Il metodo scientifico sperimentale, unico metodo conoscitivo valido e certo.
- L’estensione del metodo e della visione scientifica a tutta la realtà di indagine.
- I “Fatti positivi” e lo studio delle relazioni fra i fenomeni. La filosofia come epistemologia.
- L’esaltazione del Progresso scientifico e tecnologico.
- Le possibili “cadute” nello Scientismo: l’“assolutizzazione della scienza”
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
6h
p. 22 di 88
MODULO 7
F. NIETZSCHE: IL PENSIERO COME RADICALITA'
“Io contraddico come mai è stato contraddetto ... se la verità entra in lotta con la menzogna di
millenni, avremo tali scuotimenti, tali convulsioni di terremoto che mai erano state neppure
sognate”
Personalità del filosofo e problematiche interpretative
L'avvio della filosofia nietzschiana: l’influenza schopenhaueriana “La nascita della Tragedia”
Apollineo: il dio della luce, della chiarezza, della forma, dell’ordine
Dionisiaco: il dio dell’ebbrezza, della notte, del caos, del divenire.
L’inizio della “Grande Decadenza” e il “prevalere dell'Apollineo”.
La critica alla scienza positivistica.
La critica allo Storicismo e alla mentalità storica: L'Ottocento è “malato di eccesso di senso storico”.
Storia monumentale, antiquaria, critica. La storia deve porsi al servizio della vita
Il nuovo atteggiamento critico: la filosofia del mattino. L’approfondirsi dello smascheramento di tutta
la cultura occidentale in nome della “fedeltà alla terra”
“Dire sì alla vita”
12 h
LA MORTE DI DIO E LA CRITICA RADICALE ALLA METAFISICA
L’ “incipit della tragedia”: Dio: “la nostra più lunga menzogna”, “emblema” di tutte le concezioni che
hanno posto un “mondo oltre il mondo” e “tavole di Valori” trascendenti.
L’ “Annuncio” della morte di Dio dell’ “uomo folle” della “GAIA SCIENZA”
Analisi del testo Fr. 125
Dall'annuncio della morte di Dio alle conseguenze del grande evento: “morti sono tutti gli dei, ora
vogliamo che il Superuomo viva!”
IL SUPERUOMO (alcuni fondamentali problemi interpretativi)
L’ “oltre uomo”: ZARATHUSTRA annuncia il Superuomo
Testi : brani dalla Prefazione di Zarathustra
-
L’adesione dionisiaca alla vita, la fedeltà alla terra. La Volontà di potenza
L’Oltre uomo e il “pensiero terribile” dell’eterno ritorno.
Il Nichilismo “la sfida dell’ “oltrepassamento”.
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
p. 23 di 88
MODULO 8 *
*Trattazione sintetica delle tematiche che saranno svolte nel periodo 10/05/14 e 27/05/14
PROSPETTIVE FILOSOFICHE SUL NOVECENTO
Riferimenti orientativi e di carattere generale
LA CRISI DEI FONDAMENTI
(nell’orizzonte della Soggettività)
H. BERGSON
Compito della filosofia: l’intuizione della dimensione della spiritualità e della interiorità.
“Ritorniamo alla Coscienza”
- La Coscienza come “fluire nel tempo”. La Questione cruciale: “Che cosa è il tempo?”
- Tempo della scienza - La critica al concetto di tempo spazializzato. Il Tempo dell’orologio
- Il tempo della coscienza: DURATA
S.FREUD: e la Rivoluzione psicoanalitica
- La scoperta dell’inconscio. La complessità e la destrutturazione della concezione tradizionale
del Soggetto.
- I processi di rimozione. Le radici inconsce della personalità. Le “radici” del dolore psichico
- Es Ego. Superego.
- La “ difficile vita” dell’Io e la crisi del “Soggetto”.
LA CRISI DEI FONDAMENTI (nell’orizzonte della epistemologia)
L’EPISTEMOLOGIA DI K. POPPER: “La scienza non posa su un solido strato di roccia”
- La mente non è “Tabula rasa”, ma un “faro” che getta luce sulla realtà.
- Il nuovo criterio di demarcazione delle teorie scientifiche: il CRITERIO DI
FALSIFICABILITA'.
- Le teorie scientifiche come IPOTESI E CONGETTURE che devono essere messe “alla prova” e
sottoposte ad un rigoroso e severo procedimento di controllo.
- I caratteri dell’autentico atteggiamento scientifico: critico, aperto, antidogmatico, ipotetico,
provvisorio, rivedibile...
2. TEMPI DI INSEGNAMENTO
La scansione temporale delle attività didattiche è stata segnalata nella scheda Programma.
In relazione alle insicurezze e/o difficoltà, sul piano metodologico e sul piano rielaborativo, evidenziate dagli studenti,
sarebbero stati necessari tempi più ampi per interventi di approfondimento, ma non è sempre stato possibile ritagliare
tempi integrativi, in relazione al quadro orario e alle attività complessive del Progetto didattico collegiale.
Inoltre, soprattutto, nel secondo quadrimestre, sono intervenuti momenti di interruzione della attività didattica in
connessione a vacanze, gita di istruzione…, partecipazione della classe a Progetti Pof. L’impossibilità di poter disporre
di tempi più adeguati, per un più ampio svolgimento del Programma e per l’approfondimento di Testi, ha costituito un
limite operativo di grande rilevanza.
3. PROVE DI VERIFICA
Le prove di verifica hanno mirato, secondo livelli via via più specifici e gradualmente più complessi, ad accertare le
conoscenze e le competenze disciplinari, fornendo comunque sempre sollecitazioni anche per un approccio rielaborato
delle acquisizioni concettuali e tematiche.
Le prove di verifica a cui sono stati sottoposti gli studenti sono state prevalentemente strutturate secondo le seguenti
tipologie:
Questionari scritti o prove a domande aperte (con o senza limiti di righe);
Interrogazioni orali condotte in modo dialogico, non frammentario- nozionistico;
Prove di verifica secondo le tipologie delle Prove dell' Esame di Stato.
I criteri di valutazione fondamentali (ovviamente con "peso" diverso a seconda della tipologia e finalità di
accertamento delle prove) sono stati relativi:
alla acquisizione precisa e puntuale del livello conoscitivo di base, di autori, tematiche, problematiche.
al consolidamento e potenziamento delle competenze disciplinari
al consolidamento e potenziamento delle competenze logiche, di analisi e di sintesi
al consolidamento–potenziamento delle competenze terminologiche–espositive, argomentative
al livello di impostazione metodologica, concettuale e critica.
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
p. 24 di 88
4. METODOLOGIA
La metodologia prevalentemente seguita ha mirato, in primo luogo, ad obiettivi di consolidamento delle conoscenze e
competenze disciplinari di base, soprattutto logico – argomentative, rielaborative e critiche. Si è anzitutto prestato
particolare attenzione alla strutturazione logico - concettuale delle tematiche, alle acquisizioni logico - semantiche, alla
sollecitazione e formazione di un approccio problematico e critico. Nella classe V°, è stato continuato il lavoro, già
impostato nei precedenti anni scolastici, di guida ed orientamento sistematico allo studio rigoroso e preciso, nonché
coerentemente organizzato e rielaborato sul piano personale.
(ulteriori indicazioni sulla metodologia sono da leggersi nelle Considerazioni particolari)
5 . MEZZI, STRUMENTI
Libro di Testo. Appunti. Dispense
Per alcuni autori, o per particolari tematiche, sono stati predisposti strumenti e sussidi didattici, appunti organici, a
supporto dell’organizzazione dello studio. Materiali di supporto sono stati elaborati tenendo conto delle insicurezze di
metodo e di organizzazione autonoma degli studenti, per focalizzare aspetti essenziali e prioritari sul piano concettuale
di autori e tematiche, oppure per fornire ulteriori spunti di riflessione.
6. CONSIDERAZIONI PARTICOLARI E VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEGLI OBIETTIVI E
RISULTATI RAGGIUNTI
Ho seguito la classe 5B solo a partire dal quarto anno e, pur non avendo potuto avviare nella classe terza l’approccio
iniziale alla disciplina filosofica, ho potuto avvalermi comunque di una buona ed immediata collaborazione da parte
degli studenti.
Tutto il percorso formativo della classe, considerato nel suo complesso, si è caratterizzato per un contesto relazionale
sempre sereno e costruttivo, animato dalla costante disponibilità degli studenti, da atteggiamenti di encomiabile
correttezza ed autodisciplina sul piano dei comportamenti educativi, da risposte di apertura e di lodevole buona volontà
rispetto alle richieste di impegno e alle sollecitazioni culturali e didattiche.
Il gruppo classe si è connotato per la diligenza, serietà e collaborazione al progetto educativo e didattico, pure
all’interno di un quadro variegato di caratteri e temperamenti e problematiche personali: molti alunni hanno evidenziato
personalità riservate, e in numerosi casi, anche una certa timidezza ed emotività di carattere. Pressoché tutti gli
studenti hanno risposto comunque sempre con buona volontà e diligenza alle sollecitazioni didattiche e hanno sempre
rispettato gli impegni assunti sia sul piano individuale, sia rispetto alle esigenze del lavoro di classe.
Poste queste significative e decisamente favorevoli precondizioni del contesto relazionale, la “storia” complessiva della
classe è stata però anche contrassegnata da problematiche e da qualche aspetto di criticità sul piano dello sviluppo e del
potenziamento delle competenze disciplinari e di impostazione metodologica, nonché da limiti “strutturali” a livello di
approfondimento autonomo e di rielaborazione critica.
Situazione pregressa
Fin dall’inizio del Quarto anno, quando sono subentrata come docente di classe, pressoché tutti gli studenti si sono
connotati per la buona volontà, e per un approccio alle discipline di studio (filosofiche e storiche) significativo, ma
decisamente non attivo e rielaborativo (caratteristica che poi è rimasta sostanzialmente “strutturale” alla fisionomia
della classe).
L’attenzione è sempre stata rigorosa e continua, per tutti gli studenti, e i livelli di concentrazione sono stati anche
progressivamente intensificati.
Il lavoro in classe è stato condotto con serietà e autodisciplina, però, nonostante le sollecitazioni, la partecipazione
attiva non è stata espressa ad adeguati livelli di interventi critici e rielaborativi, presumibilmente anche per la timidezza
e riservatezza dei caratteri, nonché per l’insicurezza emotiva di diversi allievi.
Complessivamente, quindi, la classe è apparsa , fin dal quarto anno, piuttosto passiva, evidenziando difficoltà, anche
abbastanza generalizzate, nell’approccio rielaborato e critico allo studio della disciplina filosofica. L’interesse e la
motivazione, pure in genere presenti, non emergevano ad elevati livelli di coinvolgimento e di costruttiva e autonoma
impostazione del dibattito filosofico- argomentativo (pur segnalandosi comunque qualche caso, sia pure molto limitato,
anche di buone/ ottime potenzialità).
Il livello di impegno, almeno per una buona parte della classe, è stato prestato con assiduità, buona volontà e anche
lodevole diligenza, pur non mancando anche qualche caso di applicazione meno rigorosa e continua, o qualche
momento di superficialità o/e difficoltà nell’organizzazione efficace e funzionale dello studio complessivamente
richiesto, anche a livello pluridisciplinare
Globalmente, comunque, la classe si è caratterizzata per le buone risposte fornite sul piano dell’applicazione, tuttavia,
l’autonomia della classe, anche per altre problematiche di ordine metodologico, ha sempre presentato difficoltà e/o
insicurezze
Nel corso del Quarto anno, si sono avviati alcuni processi di trasformazione e sono stati registrati progressi anche
abbastanza significativi nella partecipazione al dialogo educativo e culturale, pur persistendo le caratteristiche strutturali
di insicurezza nella rielaborazione approfondita e nella conduzione autonoma dello studio .
Sul pano didattico: buona parte della classe ha presentato numerose problematiche anzitutto di ordine metodologico e
nelle competenze di ordine logico-organizzativo: le competenze di analisi concettuale dovevano essere molto guidate ed
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orientate, rilevanti le difficoltà nelle competenze di sintesi, di focalizzazione e selezione dei contenuti di
apprendimento. Il Metodo di studio è apparso, complessivamente, caratterizzato da un apprendimento decisamente
scolastico e riproduttivo e, pertanto, sono emerse, per numerosi allievi, difficoltà / insicurezze nella organizzazione e
nella impostazione ragionata e rielaborata delle argomentazioni, dei confronti e collegamenti. Solo pochi allievi
presentavano un metodo di studio e competenze di analisi anche abbastanza adeguate, in qualche caso, buone. Nel corso
del Quarto anno sono intervenuti graduali miglioramenti, ma il metodo di studio ha continuato ad essere, per molti
allievi, piuttosto insicuro, scolastico o non adeguatamente rielaborato. Un’ulteriore problematica “strutturale” della
classe si riferisce alle difficoltà espositive ed argomentative , insicurezze che, in molti casi, hanno limitato l’ efficacia
delle prestazioni delle prove scritte ed orali.
Le problematiche sopra segnalate, sono state, in buona parte, compensate dalla buona volontà, dalla applicazione
continua e dall’impegno, comunque profuso con convinzione e serietà, dalla maggioranza degli studenti della
classe,tuttavia non adeguatamente risolte sul piano del rafforzamento delle competenze logico-metodologiche.
Andamento educativo-didattico nel Quinto anno.
Ad avvio del V° anno, il contesto di lavoro ha continuato a presentare le caratteristiche positive di collaborazione,
diligenza, disponibilità da parte degli studenti, che hanno approfondito le capacità relazionali e le dinamiche
collaborative del gruppo classe, dimostrate anche da atteggiamenti di significativa sensibilità e autentica solidarietà.
L’attenzione è stata costante, la concentrazione è stata intensificata ad un buon livello per quasi tutti gli studenti. La
motivazione è apparsa più significativamente strutturata per molti studenti, anche se non in tutti i casi approfondita
adeguatamente. La partecipazione, pur registrando qualche miglioramento, ha continuato a non emergere in modo
efficace e spontaneo e, globalmente, la classe ha continuato a manifestare un atteggiamento ricettivo e sostanzialmente
scolastico, anche di encomiabile diligenza, ma non efficacemente autonomo, progettuale e maggiormente operativo e
propositivo, come si poteva auspicare nella classe V.
Nel rapporto interattivo più individualizzato, tutti gli studenti, pur caratterizzati, come sopra segnalato, dalla timidezza o
riservatezza di carattere, hanno comunque sempre risposto con grande disponibilità e partecipato, con interesse
personale e serietà di riflessione, al dialogo culturale ed educativo. Qualche allievo, inoltre, è riuscito ad effettuare
anche significativi e rilevanti progressi, partecipando in modo attivo, maturo, e responsabile, alla vita di classe e della
Scuola. Mediamente, però, la fisionomia peculiare della classe è rimasta connotata da una certa passività e insicurezze
nell’autonomia.
L’assiduità dell’impegno e l’applicazione scolastica, sia pure profusi a diversificati livelli di approfondimento, hanno
continuato, anche nel V anno, a caratterizzare la maggior parte degli studenti, tuttavia non sempre lo studio in classe e a
casa, pur seriamente condotto, si è poi tradotto efficacemente in risultati adeguati nelle prove di verifica, per i problemi
di ordine metodologico, rielaborativo e critico Qualche allievo, infine, non ha sempre adeguatamente intensificato
l’impegno e applicato tutte le sue potenzialità, evidenziando anche qualche momento di superficialità o di discontinuità.
Qualche fase critica è intervenuta nei momenti di “sovraccarico”, in relazione ad improrogabili scadenze di tempo
nello svolgimento dei Programmi. In tali momenti, diversi allievi hanno denotato, sotto la “pressione” e l’urgenza degli
impegni complessivi, le loro insicurezze e/o difficoltà nella autonomia organizzativa e hanno accusato una certa
“stanchezza” per un lavoro, sicuramente condotto con molta buona volontà, ma non sempre strutturato in modo
efficace e funzionale. In questi momenti diversi allievi hanno evidenziato una certa “fragilità” strutturale , momenti di
èmpasse che è stato necessario seguire con attenzione e sostenere, orientando le sollecitazioni scolastiche e culturali
anche in funzione di un rafforzamento della strutturazione della personalità.
Da segnalare, infine, qualche caso individualizzato che, anche per problematiche di carattere personale, ha evidenziato
in modo più complesso insicurezze e momenti di difficoltà di non semplice risoluzione a livello esclusivamente
scolastico.
L’autonomia della classe (sul piano metodologico) ha continuato a presentare, anche nel V°anno, aspetti e momenti di
criticità e globalmente non è pervenuta, se non per pochi casi, ai livelli auspicati: solo pochi allievi infatti hanno
raggiunto un soddisfacente livello di autonomia metodologica; altri studenti, pur dimostrando tutta la loro diligenza e
anche il loro impegno, hanno evidenziato bisogno di guida e di orientamento, sia nella ristrutturazione organica dello
studio, sia negli approfondimenti e nelle rielaborazioni tematiche.
Complessivamente, sul piano degli obiettivi formativi, gli studenti della classe 5B, durante questo ultimo anno di Corso,
nonostante qualche momento di “fragilità”, insicurezze e difficoltà individualizzate, hanno comunque, in genere,
rafforzato e approfondito, in modo significativo e responsabile, gli atteggiamenti educativi e comportamentali, sempre
caratterizzati dalla correttezza, disponibilità, autodisciplina, coesione e solidarietà di gruppo, hanno espresso maggiore
interesse per le problematiche e per le riflessioni di carattere esistenziale e storico-sociale, hanno progressivamente
maturato una più significativa consapevolezza della valenza, oltre che scolastica, anche e soprattutto formativa e
personale dell’apprendimento della disciplina filosofica, pur non emergendo spiccate capacità ed originalità
rielaborative.
La serenità e la correttezza, oltre alla disponibilità individuale al dialogo culturale e interpersonale con l’insegnante e
con gli autori studiati, hanno sempre caratterizzato il nostro lavoro insieme, che , pur non raggiungendo elevati livelli di
approfondimento o di profondità critico-rielaborativa, è sempre stato animato dalla fiducia e reciproca disponibilità, pur
nei limiti di capacità, predisposizioni, competenze diversificate sul piano individuale, ma comunque applicate con
buona volontà e intenti di serietà pressoché per tutti gli studenti della classe.
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Sul piano degli obiettivi didattici, all’ inizio della classe V°, sono stati attuati interventi di recupero, sostegno e
consolidamento delle competenze disciplinari, poiché la classe, come già segnalato nel suo percorso pregresso,
denotava difficoltà/ insicurezze nelle competenze di analisi concettuale, di sintesi efficace ed organica,
nell’organizzazione rigorosa e/o ragionata del metodo di studio, nonché, con particolare rilevanza, problematiche a
livello di rielaborazione critica dei contenuti di apprendimento.
L’impostazione dell’attività didattica ha mirato pertanto, anzitutto, al rinforzo e all’applicazione rigorosa per tutti gli
allievi delle competenze di analisi concettuale: su questo piano, solo alcuni (ma non numerosi) allievi hanno rafforzato
e strutturato adeguatamente le loro personali capacità logiche e hanno potenziato, ad un livello soddisfacente /buono le
procedure di analisi, pur avendo talvolta bisogno di qualche indicazione orientativa; una buona parte della classe ha
invece continuato a presentare insicurezze nell’articolazione dei “nodi” concettuali più complessi e, stante il persistere
del metodo scolastico, le competenze di analisi approfondita non sempre sono state rafforzate ad elevati livelli. Si
segnalano, poi, alcuni casi di studenti, con difficoltà nell’autonoma applicazione delle procedure di analisi delle tesi o
problematiche argomentative complesse, per la difficoltà di organizzazione dei contenuti, nelle loro “reti” strutturali,
evidenziando, a volte, dispersione e disorganizzazioni, non sempre adeguatamente ben controllate.
Un obiettivo didattico prioritario si è incentrato sul recupero, sostegno, potenziamento delle competenze di sintesi,
rispetto alle quali pressoché tutta la classe ha evidenziato, per tutto il Corso di studi, insicurezze/difficoltà rilevanti, a
causa di un diverso ordine di problemi: in alcuni casi per la tendenza alla riproduzione scolastica dei contenuti, per altri
studenti a causa della disorganizzazione e dispersione metodologica , in altri casi per la volontà, l’esigenza (in parte
riconducibile anche alla tensione emotiva) di “dire tutto”, senza selezionare con pertinenza ed efficacia funzionale i dati
richiesti in riferimento alla consegna. Naturalmente sono sempre state apprezzate e valorizzate la buona volontà e
l’intensità dello studio di questi studenti , ma le prestazioni , nelle prove di verifica, potevano essere inferiori alle
aspettative, proprio per la mancanza di sintesi efficaci. In tali casi, un qualche orientamento sul “focus” della tematica e
rassicurazioni sulla “validità” della prova, anche se sintetica e “selettiva”, e, spesso, qualche “concessione” su alcune
righe aggiuntive” nelle Terze Prove d’Esame, o qualche momento temporale aggiuntivo per predisporre una preliminare
ed attenta pianificazione , nonché qualche indicazione individualizzata, hanno in genere permesso una più adeguata
applicazione della competenza, che resta comunque piuttosto insicura e non permette, in molti casi, il raggiungimento di
risultati di profitto elevati, o anche corrispondenti alla buona volontà o allo studio profuso.
Le esercitazioni sulle competenze sopra indicate sono state, naturalmente, integrate e finalizzate al recupero e
potenziamento di un più adeguato metodo di studio: problematica complessa , in relazione alla quale la classe ha dovuto
affrontare le maggiori problematiche e pur avendo attuato anche miglioramenti significativi, possono evidenziarsi
ancora insicurezze e fragilità nella preparazione complessiva.
Un primo (ma limitato) gruppo di allievi ha maturato e potenziato un soddisfacente metodo di studio, abbastanza
rigoroso; buona parte della classe ha dovuto ristrutturare, a volte con grande sforzo, un metodo di studio
prevalentemente o solo scolastico, nonché, in alcuni casi del tutto disorganizzato. Sono stati compiuti progressi da
diversi studenti, ma i livelli raggiunti su questo piano sono piuttosto differenziati e possono presentarsi ancora
insicurezze/difficoltà diversificate: dalla “ricaduta” nella riproduttività scolastica, alla disorganizzazione, alla mancanza
approfondimento ragionato, nonché nei collegamenti e confronti interdisciplinari.
Sul piano della rielaborazione personale e critica, l’altro grave problema “strutturale” della classe, non sono stati
raggiunti gli obiettivi auspicati, nonostante le sollecitazioni : a parte qualche limitato caso, molti allievi, che pure hanno
condotto uno studio diligente sul piano dei contenuti, non esprimono, spontaneamente, elevati livelli di rielaborazione
critica, pur evidenziando, se sollecitati ed orientati, riflessioni significative; altri studenti permangono su un piano di
acquisizioni prevalentemente scolastiche , altri possono denotare un livello superficiale delle acquisizioni.
Da segnalare infine le insicurezze espositive-espressive, dovute in larga parte anche alla emotività, timidezza di
carattere, riservatezza, “paure” di “esporsi” e commettere errori: preoccupazioni psicologiche che possono “bloccare”
diversi studenti e condizionare le loro prestazioni che potrebbero risultare inferiori alle loro effettive possibilità e alla
loro effettiva preparazione, o quanto meno non “rendere” con una esposizione brillante e sicura i contenuti di
apprendimento che gli allievi hanno comunque acquisito, anche con grande impegno e sforzo; tali studenti devono
essere in genere rassicurati e per qualche aspetto guidati.
Per altri casi, si pone il problema di un vocabolario lessicale e di una competenza semantica non sempre adeguati e
ampiamente e rigorosamente approfonditi. Anche questo aspetto può limitare l’efficacia delle prove e delle sintesi
espositive, scritte ed orali, a detrimento della preparazione contenutistica, comunque condotta in genere con diligenza.
Per altri casi, le difficoltà espositive si innestano anche sulle insicurezze di metodo o sulla superficialità delle
acquisizioni.
Sul piano dello svolgimento del Programma, all’ inizio del V° anno, è stato necessario svolgere e consolidare lo studio
della filosofia Kantiana, presupposto conoscitivo, concettuale e metodologico, imprescindibile per le successive
acquisizioni disciplinari. Lo studio successivo della filosofia romantica e dell' Idealismo hegeliano ha comportato tempi
piuttosto ampi di rinforzo e consolidamento delle competenze logico–concettuali, stante le difficoltà di metodo e di
rielaborazione della classe. Successivamente, il lavoro ha potuto procedere più agevolmente, e con un progressivo
emergere anche di un più approfondito interesse personale, ma limiti di tempo, sia “strutturali “ (attività extracurricolari
,partecipazione Progetti POF. visita di istruzione, interruzioni attività didattiche), sia contingenti, hanno condizionato e
limitato uno svolgimento più ampio del Programma, nonché la sistematica lettura e l’analisi diretta dei Testi degli
autori in classe.
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Non è stato conseguentemente possibile condurre uno studio approfondito sulla filosofia del Novecento, solo
prospettato nell’orizzonte fondamentale delle problematiche generali e per pochi autori, indicati per alcune tematiche
fondamentali.
Le difficoltà/insicurezze della classe hanno inoltre orientato l’attività didattica verso scelte mirate al recupero e
potenziamento delle competenze, alla strutturazione di un metodo ragionato e di una esposizione argomentata,
impostazione che ha implicato inevitabilmente una qualche riduzione degli aspetti di contenuto, ma che si poneva
come priorità necessaria per affrontare le problematiche della classe.
Conclusivamente, a livello della valutazione complessiva degli obiettivi didattici e risultati conseguiti, per quanto
attiene agli Obiettivi di contenuto-conoscenze programmatiche, pressoché tutti gli allievi hanno acquisito i contenuti
conoscitivi fondamentali, ma a livelli differenziati in corrispondenza al quadro eterogeneo di competenze, personalità,
motivazione, impegno.
Un primo gruppo (ma non numeroso) ha conseguito un profitto Buono/più che buono: tali studenti si sono
contraddistinti per la serietà, costanza, affidabilità, tenacia, maturità personale e, pur nella riservatezza del carattere,
per le doti di disponibilità e collaborazione al dialogo culturale, essi hanno progressivamente rafforzato competenze e
capacità e approfondito la preparazione.
Un secondo gruppo di allievi ha raggiunto una preparazione complessivamente abbastanza soddisfacente/discreta,
sostenuta da una applicazione diligente delle competenze disciplinari, da un lavoro di acquisizione dei contenuti
significativo, ma talvolta ancora scolastico. Tali studenti hanno denotato comunque significativi miglioramenti, hanno
affrontatole loro insicurezze emotive e denotato, via via maggiore organizzazione. Possono però presentare insicurezze
nella autonomia, nella rielaborazione approfondita e nell’efficacia espositiva-argomentativa, aspetti in genere comunque
compensati dalla buona volontà, ma potrebbero richiedere qualche intervento a livello orientativo .
Un altro gruppo di studenti ha acquisito una preparazione globalmente sufficiente, per alcuni casi in relazione
all’impegno profuso per migliorare le difficoltà nelle competenze e nel metodo e per i miglioramenti significativi
dimostrati; per altri casi, il livello pur sufficiente di acquisizioni contenutistiche, comunque raggiunto, evidenzia una
preparazione non sempre omogenea, soprattutto per la disorganizzazione di metodo, o per le difficoltà espressive.
In conclusione, il percorso formativo e didattico effettuato dagli studenti della classe 5B si è contraddistinto e distinto
per la serietà, correttezza e buona volontà prestate con grande disponibilità da quasi tutti gli studenti della classe. Il
contesto di lavoro è sempre stato sereno e costruttivo, caratterizzato da una lodevole diligenza. Tutti gli studenti , sia
pure in modo diversificato per le loro caratteristiche personali e di temperamento individuale, hanno risposto alle
sollecitazioni, non si sono mai sottratti alle richieste e agli impegni assunti o prestabiliti, evidenziando anche un
investimento “emotivo” ed esistenziale nella vita della classe e della Scuola, nella matura consapevolezza
dell’importanza di questa fase scolastica per la loro vita e per il loro futuro. Il loro itinerario formativo e culturale, pur
non avendo superato tutti gli aspetti di insicurezza, e pur non avendo raggiunto tutti i risultati di profitto auspicati e
significativamente corrispondenti all’impegno profuso, ha comunque evidenziato una lodevole capacità di assumere
impegni, di affrontare sacrifici e di affrontare con tenacia e con umiltà “socratica” le sfide, anche difficili, della crescita
personale e culturale: un percorso, quindi, di crescita complessivamente positivo nell’orizzonte delle interrogazioni
filosofiche–culturali, all’interno del quale ogni studente potrà “rintracciare” e approfondire il proprio futuro percorso
di scelte esistenziali e culturali.
firmato: rappresentanti degli alunni
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firmato: prof. Marinella Minelli
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
docente
disciplina
Lorenzo Mazzacurati
FISICA
libri di testo
J.D. Cutnell – K.W. Johnson, Fisica.
Vol. 3. Elettromagnetismo (Zanichelli).
1) LINEE PRINCIPALI DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE
A) Livelli di partenza
L’insegnamento della disciplina su questa classe è stato affidato al docente che scrive per la prima volta nel
presente anno scolastico; anche negli anni precedenti si è avuta discontinuità sia nel passaggio dal biennio al
triennio che dalla classe terza alla quarta.
Inoltre, contrariamente alla consuetudine di questo Istituto, per questioni di completamento di orario,
l’insegnamento della Fisica è stato disgiunto da quello della Matematica, materia affine e per molti versi
complementare.
Tali situazioni di fatto hanno determinato alcune problematiche dal punto di vista didattico che sono state
affrontate come sotto meglio dettagliato. In particolare la preparazione iniziale complessiva della classe nella
disciplina risultava frammentaria sul piano delle conoscenze, specialmente per quello che riguarda i concetti
principali di meccanica (programma della classe terza): i contenuti pregressi, per quanto presenti nella generalità
degli alunni, per lo meno per i nodi concettuali principali della disciplina, spesso si presentavano senza un
collegamento fra loro, ma come semplice collezione di fatti e/o formule; si suppone che ciò possa essere ricondotto
alla evidenziata discontinuità nel succedersi dei diversi insegnanti e corrispondenti stili didattici.
Tuttavia le competenze relative alle metodologie specifiche della disciplina, acquisite nel corso degli anni,
erano comunque nel loro complesso adeguate per poter affrontare lo studio della fisica nel quinto anno, incentrato
sull’elettromagnetismo, almeno per quello che riguarda gli aspetti teorici e descrittivi e perseguendo gli obiettivi
sotto esplicitati; più lacunose invece dal punto di vista di un approccio sperimentale (inteso non tanto come abilità
operativa di laboratorio, quanto di metodo di analisi dei fenomeni fisici naturali) dove evidentemente la classe ha
pagato qualche carenza proveniente dalle classi del biennio.
B) Linee principali della programmazione seguita nella classe quinta 1
Come detto l’argomento affrontato nel corso dell’anno in fisica è stato esclusivamente quello
dell’elettromagnetismo (nel seguito EM). Volendo puntare sugli aspetti ritenuti più formativi di questo tema, in
particolare in un contesto liceale, esso è stato trattato concentrandosi in modo particolare sugli aspetti più formali e
in special modo sul concetto di campo.
Grande attenzione è stata dedicata all’apparato matematico necessario per lo studio dell’EM, naturalmente
declinato al livello di comprensione di uno studente liceale, così pure alla chiara delineazione della linea logica con
cui si affronta tale argomento, cercando in special modo di far cogliere da un lato la potenza di sintesi nella
descrizione del mondo naturale fatto attraverso la fisica teorica, dall’altra la corrispondente capacità di predittività
della stessa.
In particolare, tutte le volte che la teoria lo ha richiesto, si è fatto grande uso degli strumenti dell’analisi, in
particolare della derivata e dell’integrale, compreso il caso di integrali di linea e di superficie; naturalmente i conti
espliciti sono stati effettuati solamente in quei casi in cui, principalmente attraverso l’utilizzo delle simmetrie del
problema o della scelta opportuna di sistemi di riferimento e/o di situazioni analizzate, essi divengono banali, o per
lo meno affrontabili con gli strumenti di calcolo parallelamente introdotti nel programma di matematica.
Ugualmente è stata utilizzata appieno la notazione vettoriale, e i concetti ed operazioni ad essa collegate.
L’uso di tali metodi matematici per lo studio della fisica teorica è stato uno degli obbiettivi principali a cui è
stato finalizzatolo studio della fisica nella classe quinta: in particolare si puntava alla comprensione da parte dello
studente delle capacità descrittiva della fisica teorica in un linguaggio che sia sintetico, preciso e predittivo; nello
1
Avvertenza Importante:
Tutte le scelte riportate in questa sezione sono motivate a priori da precise convinzioni di tipo didattico,
metodologico ed epistemologico disciplinare del docente titolare dell’insegnamento della disciplina sulla classe e/o da decisioni assunte dal
corrispondente gruppo disciplinare. Le motivazioni delle scelte fatte, di cui comunque il docente si assume la piena responsabilità, non vengono però
qui riportate, non sembrando questa la sede per discutere di didattica della disciplina.
Al commissario d’esame, oltre alle scuse per la lunghezza assunta dal presente documento dovuta alla precisa volontà di esplicitare
chiaramente le scelte fatte dal docente, va l’invito a tenerne comunque conto in sede d’esame, anche qualora egli non le condividesse, in quanto è in
base a tali scelte che è stata impostata la preparazione di questa classe nella disciplina.
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stesso tempo si è richiesto allo studente la capacità di saper analizzare quelli che sono i contenuti fisici descritti col
linguaggio formale della matematica, sapendo riconoscere la differenza tra quanto è una legge di natura e quanto
dipende (per convenzioni e segno per esempio) dall’utilizzo della matematica da parte della fisica per descrivere la
natura stessa.
Nella concretezza della prassi didattica ciò significa richiedere allo studente, anche in sede di verifica, la
capacità di associare ad ogni fenomeno fisico studiato le corrispondenti equazioni, scritte con tutta la loro
necessaria esattezza formale, ma anche viceversa saper leggere le singole equazioni mettendone in luce i
contenuti fisici distinti dagli aspetti di calcolo matematico.
Si tratta di un approccio consapevolmente e volutamente teorico ed astratto che necessità di un ritmo di
introduzione dei vari argomenti necessariamente lento in modo da lasciare agli studenti il tempo per assimilare i
concetti, spesso non banali, studiati. Puntando quindi più sulla qualità delle cose studiate che sul loro numero si
sono fatte scelte esplicite di cosa tralasciare, a partire dalla scelta di limitarsi esclusivamente all’EM. (in particolare
nessun cenno è stato fatto alla cosiddetta “fisica moderna”)
Più nel dettaglio, la trattazione dell’EM è stata fatta solamente nel vuoto (in assenza di mezzi); i riferimenti
agli aspetti inerenti la struttura della materia, per quanto continui, sono sempre restati su di un piano puramente
descrittivo e qualitativo, nessun cenno è stato fatto alla conduzione nei liquidi e nei gas.
Gli aspetti più tecnici o tecnologici dell’argomento sono stati semplicemente accennati quando non del tutto
affrontati; più frequenti i cenni fatti all’aspetto dello sviluppo storico della disciplina, come pure considerazioni più
generali di tipo epistemologico riguardanti il metodo della fisica, anche se condotte in modo non sistematico ma su
di un semplice piano culturale.
Và inoltre evidenziato come per precisa scelta didattica (fondamentalmente legata alla questione dei tempi
ristretti) non è mai stato richiesto agli studenti la soluzione dei cosiddetti “problemi di fisica” che
prevedessero l’applicazione di quanto appreso a livello teorico generale all’effettuazione di calcoli, magari anche
semplici, in casi specifici (un discorso a parte è invece quello delle unità di misura utilizzate che sono state invece
largamente evidenziate lungo tutto il corso del programma svolto); piuttosto in alcuni casi, per la verità non
numerosi, si è lavorato su domande a test del tipo di quelle presenti nelle olimpiadi di fisica in cui, più che alla
impostazione matematica del problema e alla risoluzione dello stesso mediante un opportuno set di equazioni, si
guardi alla reale comprensione del significato delle leggi fisiche studiate.
Vale infine la pena sottolineare in questa sede, non conoscendo le abitudini al riguardo del commissario
d’esame, che il docente ha sempre utilizzato, come previsto dalla norma, l’intera scala docimologica decimale con
voti dall’1 al 10; eventuali valutazioni negative, quali per esempio 4, sia pur testimoniando un livello di
insufficienza, anche grave, dello studente, certificano nel contempo anche un certo grado di apprendimento della
disciplina comunque avvenuto. Il medesimo discorso, mutatis mutandis, vale per valutazioni “alte” come 8 o 9.
Eventuali voti “10” non devono necessariamente essere intese come valutazioni eccezionali ma semplicemente
come riconoscimento del pieno raggiungimento degli obbiettivi massimi previsti nella disciplina. Di tali
considerazioni si tenga conto nell’analisi del quadro delle valutazioni espresse in sede di scrutinio finale.
C) Problematiche emerse in corso d’anno
Il fatto che l’insegnamento di fisica e di matematica siano stati disgiunti si configura più come problematica
relativa alla matematica che alla fisica: di fatto, quando le due materie sono affidate al medesimo insegnante, ai fini
di agevolare la preparazione delle classi allo svolgimento della seconda prova scritta, di provenienza ministeriale, è
consuetudine di “sfruttare” parte dell’insegnamento di fisica a favore della matematica.
Ciò viene fatto agendo su due livelli distinti: dal punto di vista dello svolgimento della programmazione si
dedica parte delle ore di fisica per una prima introduzione, o comunque per una applicazione allo studio di
determinate situazioni fisiche dei principali concetti di analisi (derivate, integrali, studio di funzione; tema questi
che negli ultimi anni sono anche risultati frequentemente presenti nei temi d’esame di matematica).
Dal punto di vista invece del carico di lavoro a cui sottoporre gli studenti nel corso dell’anno, inteso in termini
di ritmi e tempi di studio (e non in termini di richieste complessive di apprendimento), si tende a rendere meno
stringenti le richieste in fisica per privilegiare un più costante e intenso lavoro sulla matematica.
Al solo scopo di agevolare il più possibile la classe nella preparazione all’esame in generale e alla seconda
prova scritta in particolare, sfruttando la reciproca conoscenza sul piano personale e stima su quello professionale,
con un lavoro quotidiano di confronto e consultazione, i due docenti di matematica e fisica hanno cercato, nel
limite del possibile, di riproporre tali strategie didattiche di intersezione tra le due discipline pur in presenza di due
distinti insegnanti. Il tutto è stato fatto in modo aperto e trasparente comunicando intenzioni e modalità pratiche di
tale lavoro agli alunni e inserendolo nelle rispettive programmazioni.
Dal punto di vista specifico della fisica tale atteggiamento dal parte del docente relativamente “soft” dal punto
di vista dei ritmi di insegnamento è servito anche per ovviare alla seconda questione sopra evidenziata, vale a dire
la necessità di andare a recuperare, almeno per quelli che sono i nodi concettuali fondamentali, parte del
programma svolto negli anni precedenti. Ciò è stato fatto tuttavia esclusivamente per quelle conoscenze che erano
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necessarie allo svolgimento del programma previsto per questo anno e relativamente agli obiettivi che ci si è posti,
sopra specificati.
In particolare è stato dedicato un tempo considerevole ad inizio anno per introdurre ex-novo e/o per
richiamare e consolidare le conoscenze degli strumenti matematici (derivate e integrali intese nel loro significato
fisico) necessari per poter poi sviluppare il programma di fisica col taglio prevalentemente teorico sopra
evidenziato; un’operazione analoga non è stata invece neanche tentata per quelli che sono gli aspetti più
sperimentali ed applicativi della materia.
Naturalmente questo atteggiamento, coscientemente attuato e come sopra motivato, ha comportato un
rallentamento nello svolgimento del programma, situazione acuita anche da un non trascurabile numero di ore
perse a causa di assenze (per motivi legittimi) del docente e/o della classe.
A fronte quindi di un programma svolto che genera anche un qualche imbarazzo nel docente per la rilevanza
dei temi neanche accennati [in particolare dispiace aver dovuto tagliare completamente ogni riferimento ai
momenti di dipolo magnetico e alla dinamica di spire di corrente immerse nel campo magnetico, allo studio
dettagliato del moto di cariche nei campi, se non per un limitatissimo numero di casi, a tutto ciò che fa riferimento
ai fenomeni di induzione (a parte le leggi generali di base) e di autoinduzione, nonché allo sterminato argomento
delle correnti alternate], tuttavia , in assenza di prove il cui testo provenga dall’esterno della commissione, questo
non determinerà problema alcuno in sede d’esame.
In effetti ciò non ha comportato il venir meno degli obiettivi metodologici prefissati e sopra ricordati in
quanto la riduzione, per quanto considerevole, ha operato esclusivamente sulla quantità degli argomenti e non sul
piano della qualità con cui sono stati affrontati. Il programma svolto, per quanto limitato, gode comunque di una
sua coerenza interna alla luce di tali obbiettivi.
2) PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
Argomenti curriculari trattati 2
Elettrostatica:cariche e forze elettriche
* Definizione di situazioni elettrostatiche
* Carica elettrica; metodi di elettrizzazione
* Principio di conservazione della carica elettrica
* Conduttori ed isolanti
* Cariche elettriche elementari; quantizzazione della carica
* Forza di Coulomb
* Principio di sovrapposizione (in termini di forze)
* Densità di carica, volumetrica, superficiale e lineare
Elettrostatica:campo elettrico
* Definizione generale del concetto di campo come mediatore delle interazioni: aspetti fisici, matematici ed
epistemologici; equazioni di campo ed equazioni di forza
* Definizione (operativa) di campo elettrico: forza esercitata dal campo su di una carica
* Rappresentazione del campo elettrico: linee di flusso
* Campo elettrico generato da una carica puntiforme
* Principio di sovrapposizione (in termini di campi)
* Flusso del campo elettrico: flusso attraverso una superficie piana e definizione generale come integrale di
superficie
* Teorema di Gauss: dimostrazione (solo per cenni) a partire dalla legge di Coulomb
* Deduzione della forza di Coulomb a partire dal Teorema di Gauss
* Applicazione del teorema di Gauss: distribuzioni di carica a simmetria sferica (sfera piena omogenea, guscio
sferico omogeneo, sfera conduttrice; sia all’interno che all’esterno della sfera)
* Applicazione del teorema di Gauss: campo elettrico nei conduttori di forma qualsiasi (all’interno e sulla
superficie); “potere delle punte”; cenni alla induzione completa
* Applicazioni del teorema di Gauss: deduzione del campo generato da una distribuzione lineare (infinita ed
omogenea) di carica, una distribuzione piana (infinita ed omogenea) di carica, due piani uniformemente
carichi: campo uniforme
Elettrostatica: potenziale elettrico
* Circuitazione del campo elettrico: definizione generale in termini di integrale sul cammino
2
Avvertenza • L’elenco degli argomenti trattati sopra riportato non segue necessariamente quella che è stata la scansione temporale dei
medesimi così come sono stati svolti durante l’anno scolastico, bensì è stato scritto raggruppandoli per unità logico-didattiche (“moduli”).
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Conservatività del campo elettrico (statico)
Potenziale elettrico in un punto; differenza di potenziale tra due punti.
Superfici e volumi equipotenziali; relazione tra linee di campo e superfici equipotenziali
Potenziale elettrico generato da una carica puntiforme, da una distribuzione sferica di carica (sfera
omogenea,solo all’esterno, guscio e sfera conduttrice sia nei punti esterni che interni)
Potenziale e campo elettrico nei conduttori
Lavoro del campo elettrico su di una carica; legame tra lavoro e potenziale, tra energia potenziale elettrostatica
e potenziale
Cenni al moto di cariche in un campo elettrostatico: analisi in termini di potenziale elettrico e/o di energia
potenziale (solo qualitativi in base al segno della carica)
Relazione tra campo e potenziale elettrico: campo elettrico come derivata del potenziale (caso di campo
uniforme e cenni al caso generale)
Capacità e condensatori; energia elettrostatica
* Definizione di capacità di un conduttore
* Capacità di una sfera carica
* Condensatori e loro capacità
* Calcolo della capacità di un condensatore piano (vuoto)
* Condensatori in serie e in parallelo: definizione e calcolo della capacità equivalente
* Lavoro di carica di un condensatore: energia immagazzinata in un condensatore carico
* Densità volumetrica di energia del campo elettrostatico
Circuiti elettrici in corrente continua
* Definizione di corrente in un conduttore
* Cenni agli aspetti microscopici della corrente in un conduttore: velocità di deriva
* Leggi di Ohm e conduttori ohmici; resistenza e resistività
* Forza elettromotrice e differenza di potenziale (cenni)
* Circuiti elementari in corrente continua: nodi, maglie e principi di Kirkoff
* Significato fisico dei principi di Kirkoff: legame con la conservazione della carica e con la conservatività del
campo elettrico in situazioni stazionarie
* Resistenze in serie e in parallelo: definizione e calcolo della resistenza equivalente
* Conservazione dell’energia nei circuiti in corrente continua: effetto Joule
* Potenza elettrica
Magnetostatica: campo magnetico legato alle sue sorgenti
* Calamite, magneti e campo magnetico; bussole e cenni al campo magnetico terrestre
* Poli di un magnete; non esistenza del monopolo magnetico
* Definizione operativa di campo magnetico; linee di flusso del campo magnetico
* Flusso del campo magnetico; Teorema di Gauss per il magnetismo
* Circuitazione del campo magnetico: definizione
* Orientamento di una superficie: superfici aperte e chiuse; legame tra l’orientamento di una superficie (aperta) e
quello del suo bordo; superficie concatenata ad una linea chiusa e legame tra l’orientamento della linea chiusa
e della superficie concatenata (regola della mano destra)
* Corrente attraverso una superficie chiusa: equazione di continuità della corrente e conservazione (locale) della
carica
* Equazione di continuità in situazioni stazionarie: corrente concatenata ad una linea chiusa
* Teorema di Ampere
* Applicazioni del teorema di Ampere: campo magnetico generato da un filo rettilineo percorso da corrente
* Solenoidi; applicazione del teorema di Ampere alla deduzione del campo magnetico all’interno di un solenoide
(rettilineo e infinito); campo magnetico uniforme
* Cenno al campo magnetico generato (nel suo centro) da una spira circolare di corrente (solo aspetti qualitativi)
* Cenni all’analogia tra una spira/solenoide percorsi da corrente e una calamita: elettrocalamite
* Cenni alle correnti amperiane e all’origine microscopiche del magnetismo (nei soli ferromagneti)
Magnetostatica: interazioni correnti/cariche col campo magnetico
* Forza di Lorentz;: forza esercitata da un campo magnetico su di una carica in moto
* Forza di un campo magnetico su un filo rettilineo percorso da corrente
* Moto di una carica immersa in un campo magnetico (uniforme): raggio di ciclotrone
* Lavoro del campo magnetico su una carica in moto: conservatività del campo magnetico
* Interazione magnetica tra due correnti rettilinee e definizione di Ampère
Induzione ed elettromagnetismo
* Flusso (di un campo soleinoidale) concatenato ad una linea chiusa
* Induzione magnetica: legge di Faraday-Lenz
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Forza elettromotrice indotta, corrente indotta e campo magnetico indotto
Significato fisico della legge di Lenz (“meno di Lenz”):opposizione alla causa che genera la f.e.m. indotta;
induzione magnetica e conservazione dell’energia (analisi qualitativa)
* Applicazioni della legge di Faraday-Lenz: analisi quantitativa della spira rettangolare in moto (in uscita e/o
in entrata) in un campo magnetico uniforme; induzione elettromagnetica e trasformazioni energetiche
(conservazione dell’energia).
Legge di Faraday-Lenz in termini di campi: circuitazione del campo elettrico in situazioni non elettrostatiche
* Equazione di continuità (della corrente) in situazioni non stazionarie: corrente di spostamento.
* Legge di Ampere-Maxwell
* Equazioni di Maxwell in presenza di sorgenti e nel vuoto; Equazioni di Maxwell nel caso statico: confronto
tra elettrostatica, magnetostatica ed elettromagnetismo: legame tra campo elettrico e campo magnetico
* Cenni alle onde elettromagnetiche e alla propagazione nel vuoto dei campi
Unità di misura dell’elettromagnetismo
* Definizione di Ampère
* Unità di misura dell’elettromagnetismo derivate: per tutte le grandezze fisiche sopra indicate sono state
introdotte le corrispondenti unità di misura dandone indicazione del nome, del simbolo, dei principali multipli
e sottomultipli utilizzati in alcune situazioni concrete, della loro definizione in termini fisici e della loro
equivalenza nel SI
* Costante dielettrica del vuoto; costante di permeabilità magnetica del vuoto; legame tra le costanti
dell’elettromagnetismo e la velocità della luce
3) TEMPI






All’insegnamento della disciplina fino alla data attuale [5 maggio 2014] sono state dedicate circa 77 ore di
lezione contro le 87 teoriche previste in 29 settimane, con un calo di oltre il 10% dovuto ad assenze varie del
docente e/o della classe; a queste vanno sottratte 4 ore dedicate allo svolgimento delle prove scritte e 5 ore
occupate da assemblee di classe o di Istituto.
Delle 68 ore rimanenti, in modo approssimativo ma comunque rispondente al vero, si può affermare che circa
un quarto sia stato dedicato all’attività di recupero curricolare degli argomenti introdotti nel corso
dell’anno, secondo le modalità sotto esplicitate (e quindi comprendendo in esse anche il tempo dedicato alle
interrogazioni orali).
Rimangono così circa 50 ore che sono state interamente dedicate alla trattazione degli argomenti svolti in
precedenza elencati. All’interno del tempo dedicato alla introduzione di nuovi argomenti, questi sono stati
tutti trattati al medesimo livello di approfondimento, anche formale, fatto salvo quanto già esplicitato sulle
modalità didattiche utilizzate.
Il tempo dedicato ad ogni argomento singolarmente preso è dunque stato proporzionale alla quantità intrinseca
di informazioni da trasmettere in relazione ad esso; ovviamente a ciò fanno eccezione quegli argomenti che
sono indicati come trattati solamente per “cenni”.
In considerazioni delle specificità metodologiche adottate nella disciplina, come in precedenza specificato,
ogni più dettagliato tentativo di quantificare il tempo dedicato ad ogni “modulo” risulta attività difficile da
compiere e piuttosto sterile nei suoi risultati: la stessa suddivisione in moduli riportata in precedenza viene
fatta più per comodo degli studenti e facilità di lettura che per motivi intrinseci alla materia.
Per quello che riguarda la parte restante dell’anno scolastico (5 settimane), tolte le ore (presumibilmente 3 o
4) necessarie per trattare gli ultimi argomenti previsti (evidenziati con un asterisco nell’elenco precedente), si
prevede di effettuare esclusivamente attività di ripasso generale, revisione dei nodi concettuali principali della
disciplina, nonché di procedere ad ulteriori prove di verifica, sia scritta che orale, il tutto finalizzato alla
preparazione della classe all’esame.
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4) METODOLOGIA UTILIZZATA
Tipologia di lezione / Metodo di insegnamento
*
*
*
Lezione frontale tradizionale per quanto riguarda l’introduzione ex novo di argomenti.
Lezione frontale dialogata per le attività di recupero/ripasso.
Continuo utilizzo degli aspetti formali e simbolici del calcolo matematico utilizzato in fisica; applicazione
delle tecniche di analisi matematica allo studio o risoluzione di alcune situazioni fisiche (in particolare per
quello che riguarda il calcolo integrale e differenziale).
Strumenti di verifica e valutazione3
*
*
*
Interrogazioni orali.
Prove scritte semistrutturate con domande di teoria a risposta breve (tipicamente incentrate sulla conoscenza
delle formule nei termini in precedenza descritti).
Simulazione di terza prova d’esame (Tipologia A: “trattazione sintetica di un argomento” e tipologia B-Mista
“domande a risposta breve e a risposta chiusa”).
Attività di recupero
*
*
*
*
Frequenti “pause didattiche” in cui gli argomenti trattati in precedenza sono stati rianalizzati, riassunti e
ricapitolati operando una sistematica revisione e ripasso dei principali nodi concettuali affrontati nella materia.
Correzione dettagliata delle verifiche scritte svolte, con analisi e commento di quali fossero le risposte corrette
alle singole domande, anche in giustapposizione agli errori commessi da un rilevante numero di alunni della
classe.
Interrogazioni alla lavagna, in cui le diverse risposte dell’interrogando di turno venivano, ad uso della intera
classe, commentate sia sottolineandone gli aspetti corretti, sia correggendo i principali errori commessi,
soprattutto a livello di adeguatezza del linguaggio tecnico e dei simboli formali matematici utilizzati, sia
evidenziando eventuali autonomi approfondimenti dell’alunno e provvedendo ad un loro opportuno
inquadramento nel contesto del programma curriculare svolto per il resto della classe.
Puntuale risposta ad ogni richiesta, da parte di singoli studenti, di chiarimenti riguardanti concetti trattati
trasformata, laddove possibile, in revisione/ripasso della materia per l’intera classe.
5) MEZZI, STRUMENTI, SPAZI, ATTIVITÀ
*
*
Per quello che riguarda il libro di testo, è stato utilizzato quasi esclusivamente come sussidio per lo studio
della disciplina attraverso l’indicazione fornita agli studenti di quali fossero le parti (capitoli, paragrafi) in cui
avrebbero potuto ritrovare i contenuti man mano trattati a lezione. Solo in un numero limitato di casi
(riguardanti lo studio dei fenomeni relativi a circuiti in corrente continua) è stato assegnato agli studenti il
compito di studiare direttamente quanto al riguardo riportato sul libro; i concetti principali sono stati
comunque successivamente ripresi dal docente in aula.
Per precisa scelta didattica si è sempre evitato che la lezione in aula divenisse una mera ripetizione di
quanto riportato sul libro, avendo anzi particolare cura di presentare, laddove possibile, i vari argomenti da
diversi punti di vista, al fine che gli studenti avessero a loro disposizione una pluralità di approcci ai temi della
disciplina affrontati nel corso dell’anno, fra i quali scegliere quello maggiormente congeniale ad ognuno di
loro.
A causa dei ritardi nella programmazione, non è stato dato alcun spazio all’eventuale trattazione di argomenti
a carattere interdisciplinare (con l’eccezione dei cenni fatti all’utilizzo dell’analisi per lo studio della fisica
come da elenco degli argomenti svolti).
6) OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
La riconosciuta disponibilità al dialogo educativo e tenacia nello studio, che sono cifre caratteristiche di
questa classe nei suoi pregi e anche nei suoi limiti (si veda al proposito per una analisi più approfondita quanto
riportato nella parte generale del documento riguardo la presentazione della classe che qui comunque in toto si
sottoscrive), ha permesso di portare a compimento quanto ci si era inizialmente prefissato per la disciplina nei
termini degli obiettivi specifici sopra delineati.
3
Le diverse tipologia di prove di verifica riportate sono tutte state applicate all’accertamento dei livelli di apprendimento di tutti gli argomenti trattati
durante l’anno scolastico. A seconda di quanto indicato dalla situazione didattica e dal confronto con la classe nei diversi momenti dell’anno
scolastico, ogni singola prova ha potuto riguardare uno, o una pluralità di moduli didattici, o anche l’intero programma svolto fino al giorno della
prova (quest’ultima è stata la situazione tipicamente adottata a livello di interrogazioni orali).
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Allo stato attuale non si registrano situazioni di insufficienza nella disciplina, tranne singole eccezioni, che si
presume comunque possano essere risolte entro la fine dell’anno con un surplus di impegno nello studio della
materia, in cui, pur raggiungendo gli obbiettivi minimi previsti sul piano metodologico, si evidenziano alcune
carenze a livello di completezza nella preparazione.
Per il resto i livelli raggiunti dagli alunni della classe risultano omogeneamente distribuiti a partire dal pieno
raggiungimento degli obbiettivi minimi previsti (configurabili, nell’ottica della metodologia didattica sopra
delineata, nella pura riproduzione mnemonica di formule e leggi sulla completezza del programma svolto),
passando per livelli di buona preparazione nella disciplina (corrispondente ad un apprendimento consapevole degli
argomenti trattati in termini di formule e regole accompagnate dalla loro corretta interpretazione fisica e significato
formale matematico) fino ad arrivare al raggiungimento di risultati anche ottimi (corrispondenti, oltre a quanto
detto al punto precedente, all’acquisita capacità di cogliere l’unitarietà della descrizione dell’elettromagnetismo in
termini di grandezze fisiche e formalismi matematici utilizzati in modo preciso e puntuale).
firmato: rappresentanti degli alunni
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firmato: prof. Lorenzo Mazzacuratii
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
docente
disciplina
Viviana Caselli
LINGUA E LETTERATURA INGLESE
libro di testo
Spiazzi-Tavella
Only Connect … New Directions
(Zanichelli editore)
Vol.2 The nineteenth century - Vol. 3 The twentieth century
1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
Contenuti
Il Pre-Romanticismo :
 aspetti principali della nuova sensibilità pre-romantica.
 Cenni sui principali movimenti poetici : Nature poets, Ossianic
poetry, Graveyard poetry.
Il Romanticismo : parole chiave.
 Il Manifesto del movimento Romantico: Preface to the Lyrical
Ballads. Lettura testi Only Connect pag.D81/82 vol.2
 I poeti delle due generazioni.
 I principali temi : il ruolo della natura, dell’ infanzia,
l’ importanza dell’ individuo ; escapismo e ribellione.
Lettura ed analisi delle seguenti opere poetiche :
1. W.Blake : The Lamb e The Tyger
2. W.Wordsworth: My heart leaps up e The Daffodils
3. S.T.Coleridge : The Rime of the Ancient Mariner – Part one The
Killing of the Albatross ( Only Connect 2 pag. D98 ) / Part four
The Water snakes ( pag. D105) / Part seven ( solo la parte
conclusiva - D109)
4. J.Keats : Ode on a Grecian Urn
5. Le ballate : caratteristiche stilistiche e di contenuto
Ore di
lezione per
modulo
2
4
20
Cenni sulla vita ed opere principali dei poeti sopra menzionati.
Il romanzo
 Il Romanzo Gotico. The Novel of Manner (Only Connect 2:
D15, D66 )
 Le caratteristiche di un testo narrativo : plot and story, characters,
setting, theme, narrator, point of view, narrative mode, style
 Jane Austen : vita ed opere .principali. Lettura ed analisi di brani
da Pride and Prejudice : testi pag D149, D151, D155 vol.2
 Mary Shelley : lettura di brani dal testo Frankenstein , pagg.
D45, vol.2, Frankenstein's death ( fotocopie)
The Victorian Age contesto e culturale:
 La situazione politica, economica e sociale della prima parte del
1800; dal colonialismo all’ imperialismo
 i valori dell’ uomo Vittoriano: l’ età dell’ ottimismo e del
progresso , le riforme, il compromesso vittoriano. Il ruolo della
middle class etc.
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
Prove di verifica
utilizzate
-
Comprensione di testi
narrativi
-
Prove con domande
aperte con risposte di
circa 8 righe
-
Prove semi strutturate
relative ai contesti storici,
sociali e letterari
-
Tipologia A : trattazione
sintetica di argomenti
-
Tipologia mista B e C :
domande aperte e quiz
con 4 items
-
Verifiche orali
2
2
6
4
4
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Il Romanzo vittoriano
Charles Dickens : vita ed opere principali. Lettura ed analisi di brani da
 Hard Times E53 ( Nothing but Facts) , E54 ( Coketown) vol.2
 Oliver Twist E41, E 43 vol 2
Estetismo:
Tematiche , valori e principali esponenti; la figura del dandy
7
7
Oscar Wilde : vita ed opere principali. Lettura ed analisi di brani da
 The Picture of Dorian E115, E120 vol.2 e fotocopie dal
secondo capitolo (I would give my soul)
 The Importance of being Earnest pag. E125
Il novecento: contesto storico e culturale :
 Edwardian e Georgian Age. Le conseguenze della prima guerra
mondiale la fine dell’Impero
 Nuove correnti di pensiero: la psicologia, psicoanalisi,
antropologia, fisica etc. .
 Influenze sul pensiero moderno di Freud, Jung, Nietzche,
Bergson, James,Marx, Einstein, Frazer
 Caratteristiche della “Age of Anxieties”
Il Modernismo:
 Le nuove tecniche narrative ( stream of consciousness, mythical
method, free in direct speech, plot in medias res…..)
 James Joyce , vita ed opere.

Lettura ed analisi di Evelyne e della parte finale di The
Dead dai Dubliners.

Lettura ed analisi di brani da Ulysses : The breakfast
F25, The Funeral,F154, Molly Bloom’s monologue,
(parte finale). F155 vol.3



Virginia Woolf: cenni sulla vita e le opere.

Lettura ed analisi del brano Clarissa and Septimus da
Mrs Dalloway F161

Lettura ed analisi del brano” Five hundred a year” da
A Room of one's own
F.Scott Fitzgerald: cenni sulla vita e le opere.

Lettura ed analisi del romanzo The Great Gatsby

Il sogno americano, The Roaring twenties
*Samuel Beckett: il teatro dell’assurdo

Waiting for Godot : Lettura ed analisi dei testi a pag.
G104. G 107
4
8
6
6
4
* Gli argomenti contrassegnati dall’asterisco saranno trattati e/o completati
dopo la stesura del presente documento.
2. METODOLOGIA
Il metodo è stato continuamente adattato alle diverse esigenze degli studenti o all’ argomento trattato ed ha avuto
come obiettivi primari :
 lo sviluppo di un metodo di studio approfondito, rielaborato e non puramente mnemonico
 il miglioramento della competenza comunicativa scritta ed orale
 l’ abilità di comprensione di testi scritti e discorsi / relazioni orali
 l’ampliamento di conoscenze lessicali anche specifiche della letteratura
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
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 la capacità di organizzare discorsi orali logici e coerenti per riferire gli argomenti studiati
 la conoscenza dei movimenti letterari e dei principali autori inglesi degli ultimi due secoli, al fine di sviluppare l’
interesse per la letteratura straniera, e di coglierne le dinamiche e gli sviluppi storici.
 lo sviluppo delle capacità di analisi letteraria, al fine di un apprezzamento letterario in senso più generale ed ampio.
 Le lezioni sono state solo parzialmente frontali, infatti sono state effettuate attività a a gruppi, presentazioni con uso
di strumenti informatici (in genere Power Point), brainstorming, uso di mappe e schemi, attività di comprensione ed
analisi di testi letterari, dibattiti in classe.
E’ stata inoltre proposta la lettura integrale in lingua italiana del romanzo “The Great Gatsby” di Fitzgerald (letto
durante le scorse vacanze estive) con l’obiettivo del semplice apprezzamento del testo letterario.
Numerose ore di lezione sono state dedicate a dibattiti ed all’ analisi critica e valutativa dei testi letterari studiati.
Lo studio della letteratura è stato affrontato da un punto di vista diacronico. Partendo dalla fine del secolo
diciottesimo, gli studenti sono stati gradualmente condotti al secolo ventesimo. I movimenti letterari principali, sono
stati analizzati non solo nelle loro tematiche , ma anche rispetto al contesto storico e sociale. All’ interno di ogni
movimento sono stati selezionati i principali autori di riferimento. Lo studio e l’analisi dei testi poetici, teatrali e di
prosa, è stato privilegiato rispetto a quello della biografia degli autori. L’approccio, pertanto, è stato prevalentemente di
tipo testuale, volto a fornire agli alunni gli strumenti critici fondamentali per interpretare autonomamente i testi. Solo in
seguito alla analisi del testo sono state fornite informazioni sugli autori, con particolare attenzione a quelle più rilevanti
per la comprensione delle tematiche affrontate.
Lo svolgimento del programma è stato rallentato soprattutto nel primo quadrimestre, a causa di una mia assenza di
oltre un mese e mezzo per motivi di salute .
Le verifiche sono state effettuate sia allo scritto sia all' orale. Allo scritto sono state proposte le tipologie previste
dall'Esame di maturità, in particolare la tipologia A ed è sempre stato concesso l'uso del dizionario bilingue.
3. MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
I testi in adozione hanno costituito la base principale per l’acquisizione dei contenuti. Sono stati realizzati
approfondimenti ed integrazioni con appunti e con dibattiti in classe.
4. OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
La classe 5^B è composta da 19 ragazzi, miei alunni fin dalla classe prima.
Il percorso scolastico di questa classe è stato nel complesso positivo, grazie soprattutto alla notevole disponibilità
degli studenti al lavoro scolastico, alla loro educazione e correttezza. Tutti si sono sempre mostrati disponibili ad
instaurare corretti rapporti di collaborazione con docenti e compagni ed hanno lavorato con impegno e in modo
responsabile, anche nei momenti di maggiore sovraccarico.
In classe l'atteggiamento è sempre stato positivo, di disponibilità e gentilezza, tuttavia la partecipazione non sempre
è stata attiva e propositiva, a causa del carattere riservato e timido della maggior parte degli allievi, carattere che spesso
li ha indotti a seguire le lezioni in modo silenzioso anziché cercare di apportare un contributo personale.
Le competenze sono ovviamente diversificate ma, in generale, vi sono aree di incertezza e difficoltà soprattutto allo
scritto, dove numerosi alunni hanno difficoltà sia nella esposizione e, quindi, nella organizzazione di testi coesi
coerenti e corretti a livello grammaticale sintattico e lessicale, sia nelle competenze di analisi e sintesi. L'esposizione
orale è sicuramente migliore anche se non sempre fluida a causa della generale riservatezza. Alcuni alunni, grazie anche
allo studio più approfondito mirato al conseguimento della certificazione linguistica di livello B2, sono in grado di
esprimersi correttamente sia all' orale sia allo scritto e di commentare in modo chiaro anche testi letterari.
La motivazione allo studio della disciplina è sempre stata alta, tuttavia non in tutti i casi è stata accompagnata da un
metodo di studio proficuo ed approfondito: alcuni alunni infatti hanno evidenziato insicurezze nella rielaborazione dei
contenuti, soprattutto di tipo letterario e storico, e nel loro approfondimento .
In conclusione la maggior parte degli alunni è in grado di esporre i contenuti studiati in modo sufficientemente
chiaro e comprensibile con una pronuncia accettabile, di partecipare a conversazioni e comprendere le richieste del
docente. Allo scritto, invece, alcuni allievi evidenziano incertezze nella esposizione che spesso risente di errori di
grammatica e lessico e nella strutturazione delle frasi e dei periodi.
Le conoscenze specifiche dei contenuti letterari sono nel complesso soddisfacenti, anche se possono risentire di
insicurezze nel metodo soprattutto per quel che riguarda il livello di approfondimento e rielaborazione.
firmato: rappresentanti degli alunni
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firmato: prof. Viviana Caselli
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
docente
disciplina
Tiziana Tagliazucchi
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
libri di testo
E. Raimondi, Leggere, come io l’intendo, voll. 3, 4, 5 e 6
Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori 2009
altri strumenti o sussidi
Lavagna LIM; dispense fornite dall’insegnante;
G. Ferroni, Storia della letteratura italiana, voll.3 e 4, Einaudi 2001
1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
Contenuti
Modulo I: IL NEOCLASSICISMO E IL SUBLIME
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Tempi
19 ore
Il Settecento inquieto: l’impossibile confine tra classici e Romantici
Dalla tensione riformatrice dei Philosophes all’ideologia della trasformazione: la revisione critica del
sapere; autonomia e specificità dell’arte
La nascita dell’estetica: il kalòs è di per sé agathòs
Winckelmann, la Storia dell’arte antica e la teorizzazione del Neoclassicismo:
- Il Laoconte: nobile semplicità e quieta grandezza
Il rifiuto della sensualità tardo-barocca: l’arte regno della ragione e ricerca del bello ideale
La disperata tensione del Neoclassicismo: il bello fuori dalla storia e la nostalgia del passato
Un’estetica senza ideologia per un linguaggio artistico universale. L’esempio di Jaques Louis David:
- Il giuramento degli Orazi
- Napoleone al Gran San Bernardo
- Marte disarmato da Venere e le Grazie
- Il ritratto di M.me Seriziat
Il Sublime e il suo retroterra illuministico: Vico e l’esaltazione del primitivo e fanciullesco; Rousseau
e il sentimento
La definizione del Sublime secondo Kant
L’estetica del Sublime: Edmund Burke, “ Il sublime: cause ed effetti”; Friedrich Shiller, “ Dal bello
al sublime”
L’esemplificazione del sublime: Fussli:
- La follia di Kate: orrido sgomento, mistero e trionfo del brutto;
- Sgomento dell’artista di fronte alla grandezza delle rovine antiche: lo sconforto
dell’irragiungibilità dei Classici;
- L’incubo: l’interpretazione psicanalitica di Starobinski e i rapporti con la tradizione folclorica
celtica (Il Mazapegul spirito folletto)
Il mito di Ossian e la poesia popolare e primitiva:
Sturm und Drang: l’anticlassicismo; il poeta contro la società come genio e ribelle; il titanismo
Friedrich Shiller, “I Masnadieri”, Atto I, Scena II, “Moor eroe titanico”: l’archetipo del genio ribelle
Wolfang Goethe, “I dolori del giovane Werther”
- un romanzo epistolare
- un romanzo generazionale europeo: lo sradicamento del giovane artista dalla società
- il sistema dei personaggi
“Il primo incontro con Lotte”: la proiezione del desiderio di assoluto su una perbetta “massaia”
borghese; il fascino rassicurante della normalità
“Le ragioni del suicidio”: ragione vs sentimento; il suicidio titanico
“Werther e Lotte verso il suicidio”
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MODULO II: UGO FOSCOLO
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Una vita all’insegna dell’instabilità e della provvisorietà
Un sensista, materialista, ateo di fronte al crollo degli ideali giacobini
L’egotismo foscoliano: un’indole refrattaria a regole e istituzioni
L’amore come proiezione del desiderio di sublime eccezionalità
La confusione arte/ vita – Foscolo/Ortis
Ultime lettere di Jacopo Ortis:
- un romanzo epistolare
- un’opera aperta: la difficoltà del distacco e il rifiuto della forma definitiva
- la cronaca di una morte annunciata
- l’apologia letteraria e neoclassica del suicidio
- il sistema dei personaggi
- 11 ottobre 1797: il fallimento degli ideali
- 26 ottobre 1797: Teresa, la divina creatura
- 1 novembre 1797: Odoardo, buono, esatto paziente
- 17 marzo 1798: Napoleone e la vanità degli ideali
- 13 maggio 1798: la natura e il materialismo
- 14 maggio 1798: la nascita del repertorio romantico
- 15 maggio 1798: l’amore e le illusioni
- 4 dicembre 1798: l’incontro con Parini e l’inutilità delle passioni
- 20 marzo 1799: un atomo nel nulla
- 21 marzo 1799: addio alla vita
I Sonetti: condensazione formale in equilibrio tra tensione romantica e politezza neoclassica; funzione
salvifica della poesia come via di immortalità; il rapporto con gli antichi:
- Alla sera: due nichilisti a confronto, Foscolo vs Leopardi
- A se stesso: l’egotismo foscoliano
- A Zacinto: la creazione magico-mitica della patria ideale
- In morte del fratello Giovanni: intertestualità e gioco di specchi (Catullo, Carme CI; Giorgio
Caproni, Atque in perpetuum frater)
- Carme dei sepolcri, vv; 1-90; 280-295
MODULO III: IL ROMANTICISMO
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13 ore
7 ore
La formazione dell’etica borghese e il mito del self made man: la dialettica borghesia/aristocrazia;
borghesia/proletariato
La dialettica borghesia/artista: funzionalità e disfunzionalità
La perdita dell’aura e l’artista contro la società
La mercificazione dell’arte
I grandi temi del Romanticismo:
- il sentimento della natura
- il titanismo
- amore e morte
- il medioevo
- individuo, popolo e nazione
Il dibattito classico-romantico in Italia, fra tradizione e rinnovamento:
- M.me de Stael, “Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni”, “Per una buona letteratura”
- Giordani, Un “italiano” risponde al discorso della De Stael: “Ci vuole novità?”
- Berchet, dalla Lettera semiseria di grisostomo al suo figliolo: “Il nuovo pubblico della
letteratura”
- Leopardi, dal Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica, “gli antichi, la poesia,
l’infanzia. Il primitivismo classico in prospettiva roussoiana: una “romantica” difesa del
classicismo come fonte di spinta agonistica
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Modulo IV: GIACOMO LEOPARDI
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20 ore
L’ambiente recanatese e la famiglia
Lo studio matto e disperatissimo: la tensione agonistica verso la vita
Il desiderio di fuga come affermazione di sé ed emancipazione interiore dalla gabbia
Epistole:
- 8 aprile 1817: lettera a P. Giordani; lo studio, la noia, il ritratto di Recanati; l’alienazione e
l’opposizione titanica
- luglio 1819: la lettera al padre
- 19 novembre 1819: il solido nulla; la noia e la malinconia
L’infinito, una poesia infinita
L’infinito nello Zibaldone: L’infinito: “L’infinito materiale, il piacere, le illusioni” (12 luglio 1820);
Fenomenologia dell’infinito (13 luglio 1820); L’infinito e il nulla (2 maggio 1826)
La “conversione “ dal bello al vero: dalla poesia di immaginazione a quella sentimentale
Immaginazione degli antichi e sentimento dei moderni: Zibaldone 143-144
Il sistema della natura e delle illusioni: Zibaldone, 19 settembre 1821; Zibaldone, 51; Zibaldone 99
Immaginazione, poesia, rimembranza: Zibaldone, 4414 e 4426
Alla luna: un esempio di poesia sentimentale
La teoria del piacere: Zibaldone, 12 febbraio 1821
L'approdo al materialismo: Zibaldone, 3 settembre 1821.
La teoria del piacere: Zibaldone 346-348
L’esperienza romana e la concezione del dolore
Il pessimismo ontologico: tutto è male, Zibaldone, 22 aprile 1826
Il rifiuto del Cristianesimo: Zibaldone, 23 settembre 1823
La natura matrigna, indifferente dispensatrice di esistenza
La fermezza e la quieta disperazione del saggio, Zibaldone, 29 aprile 1824
Le Operette morali: la condivisione del dolore
Dialogo della Natura e di un Islandese: il linguaggio e gli scenari della privazione
Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere: il ruolo morale dell’ humanitas
La crisi poetica e il ritorno a Recanati
Gli Idilli recanatesi
La quiete dopo la tempesta
Il sabato del villaggio
Canto notturno di un pastore errante dell’Asia
L’addio a Recanati
A se stesso
L’humanitas: la solidarietà umana, una laica fratellanza nel dolore
La ginestra: vv. 1-155; 158-200; 297-317
La potenza del riso: Zibaldone, 23 settembre 1828; Pensieri, LXXVIII
La forza eversiva della risata (approfondimento tematico)
- ridere: un fatto antropologico e sociale
- la concezione aristotelica e l’homo risibilis
- ridere nel medio evo: gli studi di Jaques Le Goffes: “Cristo ha mai riso?”; il riso nelle regole
monastiche; San Francesco lo santo jullare
- valore sovversivo della risata: Leopardi e Pirandello
- L. Pirandello, “C’è qualcuno che ride”
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MODULO V: EUGENIO MONTALE
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10 ore
Leopardi in Montale: per un approccio intertestuale alla lettura/letteratura
Il paesaggio: la natura scarnificata di “Ossi di seppia” e delle “Operette morali”
La dialettica natura/città; illusioni/tedio
I luoghi magici-mitici dell’infanzia e le disillusioni dell’età adulta
Ossi di seppia:
- I limoni: la poetica del quotidiano; discorsività vs aulicità; la poesia liminare
- Forse un mattino andando in un’aria di vetro: il disvelamento del nulla
- Non chiederci la parola: la poetica del negativo e della sottrazione
- Meriggiare pallido e assorto: la poetica dell’ anti-infinito
- Spesso il male di vivere ho incontrato: l’oggettivazione del male e la souffrance
- Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale: l’accettazione dell’inutilità del male e la poetica
dell’indifferenza
Le occasioni:
- un canzoniere d’amore alla vigilia della guerra
- la funzione della donna come visiting angel: l’impossibile funzione salvifica
- il correlativo oggettivo e la chiusura ermetica del testo
- Non recidere forbice quel volto: l’impossibilità della ricordanza
Diario del ’71 e del ’72:
- Al mare (o quasi): la forza del riso sui mali del mondo; la poetica dell’ anti-meriggio e i rapporti
con d’Annunzio
- Sulla spiaggia: le presenze oracolari vs i riti grotteschi della contemporaneità
Autò da fè: “La solitudine dell’artista”
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
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MODULO VI: ALESSANDRO MANZONI
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12 ore
Manzoni nella lezione di Raimondi: le letture di Gadda e Sciascia
La famiglia: l’idealizzazione della figura materna e il rifiuto del padre
Le simpatie giacobine e la revisione dell’Illuminismo secondo le posizioni degli Idéologues
Carme in morte di Carlo Imboniti. Una dichiarazione di poetica: sentir e meditar
Il matrimonio, la vita familiare e l’approdo al cattolicesimo
L’inquieta religiosità: il bisogno di una giustizia al di sopra della storia; “l’inveramento supremo della
ragione illuministica”; la dialettica desanctisiana “essere/ dovere essere”
Lettre à C. Fauriel del 9 febbraio 1806: “Lingua parlata e lingua letteraria”
La dialettica peccato/redenzione e la concezione tragica dell’esistere
Un’arte pedagogica e popolare
La “Lettre à M. Chauvet”: “Poesia e storia”, il problema del realismo, il vero e il verosimile
La tragedia romantica e la sua funzionalità: un genere didascalico e popolare, specchi della
condizione tragica dell’uomo; la tragedia storica e il problema del realismo; il rifiuto delle regole di
unità; la funzione straniante del coro
Il conte di Carmagnola:
- il rifiuto cristiano della guerra
- Prefazione al Conte di Carmagnola: “Le funzioni del coro”, valore etico della tragedia e voce
giudicante dell’autore
Adelchi:
- la vicenda storica
- il verosimile e l’Historia Langobardorum
- una tragedia romantica: la dialettica tragica dei potenti e del volgo disperso che nome non ha
- una tragedia cristiana: la provida sventura
- Coro dell’Atto IV, Sparsa le trecce morbide: la vita come martirio di espiazione dalla rea
progenie
- Atto IV, Scena VIII (vv. 339-364): la morte di Adelchi; “non resta che fare il male o patirlo”
La scelta del romanzo come genere popolare
Lo studio di Scott
L’approdo al romanzo storico e l’innesto del verosimile
I promessi sposi:
- genesi e storia del romanzo
- il manoscritto di Fermo e Lucia: un laboratorio sperimentale; un romanzo fatto di romanzi: il
romanzo picaresco di formazione di Fermo e quello gotico di Lucia
- l’edizione ventisettana
- l’edizione quarantana; la revisione linguistica e la dialettica con Isaia Ascoli nella questione della
lingua
- il romanzo e la storia: perché una storia lombarda del XVII secolo scoperta e rifatta da
Alessandro Manzoni
il gioco prospettico del manoscritto ritrovato e la sua attitudine metanarrativa
una narrazione a due voci: anonimo secentesco vs narratore ottocentesco
il narratore polifonico nella lezione di Bachtin
ironia e onniscenza
le complesse strategie narrative: tempo individuale/ tempo storico; tempo della storia/ tempo della
narrazione
l’uso del flash back: un incastro di romanzi nel romanzo.
la struttura del romanzo: un “romanzo della competenza” funzionale alla visione organica del mondo
il lieto fine “senza idillio”: analisi testuale dal cap. XXXVIII
il sistema dei personaggi
un romanzo polifonico: polifonia orizzontale e verticale
don Abbondio e il travisamento comico del male: analisi testuali dai capp. I, II, VIII, XXIII
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MODULO VII: L’ETA’ DEL REALISMO
10 ore
Flaubert, M.me Bovary
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Il superamento interno del Romanticismo: il fallimento dell’eroe romantico; il ritratto della meschina
borghesia
I feuilletons e la lettura come fuga dalla realtà piccolo-borghese: il bovarismo
L’educazione letteraria di una ragazza di provincia (parte I, cap. VI)
Il desiderio dell’altrove: Parigi! (parte I, cap. IX)
La tecnica narrativa binaria oppositiva, Emma vs Charles: Il ritratto dei coniugi Bovary (parte I, cap.
IX); I sogni di Charles…e quelli di Emma (parte II, cap. XII)
Il realismo nella lezione di Auerbach: la rappresentazione oggettiva del disgusto di Emma; il
narratore onnisciente e invisibile
La degradazione dell’amore romantico: I comizi agricoli: il mercimonio dell’amore (parte II, cap.
VIII)
La degradazione del suicidio romantico: Debiti e veleno per topi (parte III, cap. VIII). Il suicidio di un
anti eroe romantico; ideale vs degradazione oggettiva
Il Naturalismo francese
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La scienza del romanzo
Il determinismo di Taine: l’uomo oggetto positivo di indagine
La nascita del termine: Taine e Balzac
F.lli De Goncourt, la Prefazione a Germinie Lacerteux: “L’analisi clinica dell’amore”, una
dichiarazione d’intenti e un manifesto del Naturalismo
Romanzo di denuncia vs romanzo d’intrattenimento
La polemica col pubblico: un nuovo tipo di lettore
Tragedia naturalista vs commedia borghese romantica
Lo scrittore medico della società malata: Zola e l’Introduzione allo studio della medicina
sperimentale di Bernard
Il Romanzo sperimentale: “Letteratura e scienza”, un romanzo oggettivo, sociale, contemporaneo
La focalizzazione esterna: discorso diretto; indiretto e indiretto libero
Le istanze socialiste e le accuse di immoralità
Da Gérminal: “Festa proletari”a (parte III, cap. 2) e l’analisi di Auerbach
L’Assommoir”Il declino di Gervaise” (cap. II)
Il Verismo italiano
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La questione meridionale e la scelta meridionalista
La debolezza della borghesia a narrare il mondo che le pre-esiste: il darwinismo fatalista negatore di
ogni logica di progresso
La religione del documento
La postulazione di un nuovo lettore: il vizio della lettura cessa d’essere impunito
Lessico tecnico e rinuncia all’onniscienza del narratore
L’animalizzazione dei personaggi
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
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MODULO VIII: GIOVANNI VERGA
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Un autore tardo-romantico e scapigliato
Conservatorismo ideologico e ontologico: la concezione tragica dell’esistere e la sicilianità
“Rosso Malpelo”, un vero racconto verista: “artificio della regressione” e “artificio dello
straniamento”; il discorso indiretto libero
“La lupa”: il topos della femme fatale in chiave rusticana e l’ineluttabile pulsione; animalizzazione e
demonizzazione del personaggio
“L’amante di Gramigna”, la prima stesura: un’altra “lupa”. La Prefazione: una dichiarazione di
poetica
“Fantasticheria”: il darwinismo dell’ideale dell’ostrica. Un’introduzione ai Malavoglia.
Il Ciclo dei Vinti: I vinti e la fiumana del progresso
I Malavoglia:
- un dramma tragico con imperfetta ricomposizione dell’equilibrio iniziale
- un sistema binario imperfetto
- il sistema oppositivo dei personaggi
- l’ideale dell’ostrica e la visione refrattaria a ogni logica di progresso: tempo circolare vs tempo
lineare
- cap. I: l’incipit della storia: “La casa del nespolo” Il narratore corale regredito; il mondo arcaico e
l’irruzione della storia
- cap IV: I Malavoglia vs la comunità di villaggio: Valori ideali e interesse economico
- cap II: “’Ntoni vuole partire”
- cap. XV: “L’ultimo addio di ‘Ntoni”: l’epilogo del romanzo e l’addio al mondo pre-moderno
Le “Novelle rusticane” e la “religione della roba”:
- “La roba”: il fallimento del self made man
“Mastro Don Gesualdo”:
- la tensione faustiana e il patto mefistofelico del self made man
- l’autoesclusione dalla vita
- la morale eroica dell’individualismo
- il conflitto valori vs economicità: la scomparsa della religione della famiglia
- le tecniche narrative e il monologo interiore: verso la dissoluzione del Verismo
- la condizione ossimorica di un personaggio scisso e vinto: né Mastro né Don
- “L’arrivo alla Canziria”,la giornata di Gesualdo (parte I, cap. IV)
- A un tratto s’irrigidì e si chetò del tutto: la morte di Gesualdo (parte IV, cap 5)
MODULO IX: CHARLES BAUDELAIRE, IL SIMBOLISMO E GLI SCAPIGLIATI
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5 ore
3 ore
I fiori del male: l’atto fondativo della poesia contemporanea
L’uomo maudit, dandy e flaneur: la trasgressione ostentatoria come rifiuto della mediocrità piccoloborghese
La tensione irrisolta ennui/ideal
Elevazione: l’espressione dell’ideal
Al lettore: la postulazione di un nuovo lettore; il poeta vs il pubblico: un rapporto conflittuale e
simbiotico di rottura e identificazione
L’albatros: la disfunzionalità del poeta nella società; la “perdita dell’aura”
Una carogna: il realismo sui generis in chiave anti-positivista e la dilatazione del poetabile
La femme fatale vampiresca e l’oggettivazione della dialettica abiezione/peccato:
- Il vampiro
- Sed non satiata
- Rimorso postumo
La postulazione di una nuova realtà: il simbolismo
Corrispondenze: la realtà come mistero sacro e insondabile; il poeta come medium; intuizione vs
comprensione razionale
La Scapigliatura:
- La bohème in Italia
- la ribellione senza rivoluzione artistica
- Emilio Praga, Preludio: una dichiarazione di poetica; i debiti vistosi con Baudelaire
- Arrigo Boito, Lezione di anatomia: l’ambiguo rapporto col Positivismo
- Emilio Praga, Vendetta postuma: tra plagio e ironia
- Igino Ugo Tarchetti, Fosca, la seduzione del brutto e la malattia
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MODULO X: IL DECADENTISMO *
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12 ore
Il problema della periodizzazione
Il dibattito critico:
Croce e la letteratura in crisi
Bobbio e la letteratura della crisi
Gramsci e le contraddizioni del Decadentismo
Simbolismo
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Paul Verlaine, Languore: la nascita del Decadentismo; una dichiarazione di poetica
Arthur Rimbaud, Vocali. La percezione simbolista della realtà: il mistero e le corrispondenze
Stefhane Mallarmè, Un colpo di dadi non abolirà mai il caso: l’abbandono della versificazione
tradizionale
La relazione biunivoca uomo/natura
Gli stati abnormi della coscienza: l’illuminazione, l’epifania e il poeta veggente
La rivoluzione del linguaggio poetico: parole senza fili e formule magiche
Le tecniche del Simbolismo: la musicalità del verso e l’uso di metafora, analogia e sinestesia
Estetismo
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La dialettica arte/ vita
La bellezza come artificio e il bello ideale greco
L’aristocratico disgusto del cattivo gusto borghese
La “bibbia” dell’Estetismo:
- Huysmans, A rebours:
La realtà sostititiva (cap. II); La vegetazione mostruosa e malata (cap. VIII)
- D’Annunzio, Il piacere: l’estetismo erotizzante; il doppio; la dialettica Maria/Elena,
angelo/demonio; l’attesa di Elena (libro I, cap. I); Il ritratto di Andrea Sperelli (libro I, cap. 2)
- Wilde, Il ritratto di Dorian Gray: “Un decalogo dell’Estetismo”
1) GABRIELE D’ANNUNZIO
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Il vivere inimitabile
Il ritratto di Benda: l’uomo in palcoscenico e l’uomo dell’intimità
Il mascheramento del nichilismo: estetismo, sensualismo e vitalismo
L’aristocratico di massa: bovarismo e midcult
Il Trionfo della morte: l’inettitudine alla vita; il nichilismo vitalistico; l’opera distruttiva della femme
fatale; la donna nemica
Le vergini delle rocce: la scoperta di Nietzsche e il romanzo del superuomo; il programma politico del
superuomo
La divinizzazione dell’io nell’estasi panica:
- La sera fiesolana
- La pioggia nel pineto
- Meriggio
La prosa del Notturno e del Libro segreto: la destrutturazione delle forme narrative
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
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2) GIOVANNI PASCOLI
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La dolorosa esperienza della morte e il trauma dell’abbandono
La ricerca di uno spazio nascosto e la rimozione dell’eros
Il rapporto con D’Annunzio
Myricae:
- la democrazia linguistica
- il fonosimbolismo
- il lessico tecnico evocatore del mistero
- Lavandare
- Il lampo
- Il tuono
- Temporale
- Scalpitio
- X agosto
- L’assiuolo
Canti di Castelvecchio:
- Il gelsomino notturno
- Nebbia
Una dichiarazione di poetica: Il fanciullino
MODULO XI: IL ROMANZO DEL NOVECENTO E IL NUOVO TEATRO *
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La crisi del Novecento
La destrutturazione del personaggio
La narrazione omodiegetica
La scrittura come alternativa alla vita
La quadridimensionalità della scrittura: il tempo della memoria
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Luigi Pirandello
- la tragedia di vivere con le maschere
- vivere e guardarsi vivere
- Enrico IV e il dramma della follia come sola salute
- Sei personaggi in cerca d’autore: il metateatro e il teatro dell’assurdo
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Italo Svevo
- il male di vivere: l’inettitudine
- Una vita: la sconfitta antitragica di un uomo qualunque
- Senilità: l’inettitudine velleitaria
- La coscienza di Zeno: un romanzo psicanalitico; la consapevole mistigicazione del personaggio;
la scrittura guarigione
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
10 ore
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MODULO XII: DANTE, PARADISO
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12 ore
Nove cieli attorno alla terra: una gerarchia di luce e beatitudine
Una “sacra rappresentazione” per un solo spettatore
Beatrice: guida e motore del viaggio
L’esperienza ineffabile del divino: memoria e parola
Il linguaggio dell’ineffabile: stile aulico; neologismi; semantica della visione
CANTO I: l’energia universale e il viaggio mistico; memoria storica e memoria mistica; la rinuncia
alla rappresentazione sensibile: la visione dell’incorporeo.
CANTO II (vv. 1-18): un proemio intellettuale per il narratario; la metafore della navigazione e i suoi
antecedenti (le Argonautiche – l’ Odissea – la tradizione gaelica degli Imram e la Navigatio Sancti
Brandani); il viaggio dell’actor e del narratario dall’errore alla salvezza.
CANTO III: anime come perle; il Cielo della Luna e Piccarda Donati
CANTO XI: Francesco, l’eroe epico della povertà; la vera sapienza è nelle opere
CANTO XIV (vv. 103-108): crux gemmata e visione di Cristo; il modello iconografico di
S.Apollinare in Classe.
CANTO XXX: l’Empireo, la metamorfosi della beatitudine.
CANTO XXXIII: il libro dell’universo e i tre colori della Trinità
* Gli argomenti contrassegnati dall’asterisco saranno trattati e/o completati dopo il 15 maggio.
2. METODOLOGIA E CONSIDERAZIONI
Presentazione della classe
La classe, di cui sono l’insegnante di Italiano ininterrottamente dalla classe terza, ha confermato l’atteggiamento
accogliente e ben disposto all’attività didattica, rafforzando il clima relazionale sereno e propositivo già attivato con la
docente nei passati anni scolastici. Parimenti, nel corso dell’intero triennio la classe si è distinta per un atteggiamento di
estrema serietà e consapevolezza nei confronti dello studio, vissuto con notevole senso di responsabilità, con buona
capacità di organizzazione e con adeguata autonomia.
La partecipazione all’attività didattica, sempre nel corso dell’intero triennio, è risultata caratterizzata da una situazione
di ambivalenza. Una parte della classe è risultata estremamente attiva, partecipe al dialogo formativo. Un’altra, è
apparsa decisamente più passiva: anche se estremamente attenta e presente, è risultata disponibile al dialogo solo
quando direttamente coinvolta dall’insegnante. Si segnala, tuttavia, come alcuni allievi di questa seconda parte,
soprattutto nel corso del presente anno scolastico, abbiano fatto sforzi significativi per tentare di inserirsi più
attivamente nell’attività d’aula con risultati apprezzabili e, in qualche caso, anche significativi. Invece, per altri la
situazione è perseverata, sostanzialmente immutata, anche per tutto questo anno scolastico fino a diventare la cifra
caratterizzante di questo secondo sotto gruppo.
Tale ripartizione del gruppo classe in due gruppi si è riflessa anche sui livelli di apprendimento.
Il primo gruppo ha manifestato buone capacità intuitive, riuscendo con facilità a raccordare il nuovo al noto e
manifestando buone capacità di analisi di problemi anche articolati e complessi. Ciò, unito all’attività di studio seria e
rigorosa di cui s’è già detto, ha prodotto generalmente risultati molto buoni sul piano delle conoscenze e generalmente
buoni sul piano delle abilità e delle competenze, anche se, talvolta, si sono registrate insicurezze e fragilità imputabili
spesso ad ansia da prestazione, o alla difficoltà a sostenete l’intenso carico di lavoro generale.
Il secondo gruppo ha conseguito esiti pienamente soddisfacenti nella comprensione e conoscenza dei contenuti, mentre
più fragili sono risultate le abilità di analisi e sintesi degli stessi, così come la capacità di produrre confronti e di
raccordare il nuovo al noto. Tuttavia, l’impegno serio e costante profuso nell’attività di studio ha permesso comunque
il conseguimento di risultati apprezzabili.
Prove di verifica
Nel coso dell’anno l’attività di verifica è stata così articolata:
-
brevi domande flash durante ogni lezione sia per verificare immediatamente la comprensione dei contenuti in corso
di spiegazione, sia per raccordare il nuovo al noto;
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
p. 48 di 88
-
interrogazioni articolate e su tutta la classe al termine di ogni modulo;
verifiche scritte della conoscenza dei contenuti, delle abilità di analisi e sintesi sotto forma di questionari con
domande a risposta aperta su tutta la programmazione svolta;
verifiche scritte impostate secondo il modello dell’Esame di Stato, con particolare riferimento al saggio breve di
ambito artistico-letterario e all’analisi del testo;
produzione domestica di testi, anche creativi, di elaborazione personale dei contenuti studiati.
Modalità didattiche
Nel corso dell’intero anno si è rivolta particolare attenzione a favorire negli allievi l’acquisizione e il consolidamento di
autonomia di metodo e di giudizio. Per questo lo studio dei contenuti dei manuali è stato considerato un imprescindibile
punto d’avvio e non di arrivo del lavoro svolto. La didattica d’aula, che si è valsa di lezioni frontali e interattive, ha
avuto il suo fulcro nel presentare l’insegnante come risorsa per la classe. In quest’ottica, e soprattutto nel corso del
secondo quadrimestre, sono stati numerosi gli approcci ai contenuti attraverso saggi monografici, in una prospettiva di
studio critico e rigoroso, condotto con metodo scientifico e già anticipatore di modalità universitarie nell’approccio alla
disciplina.
firmato: rappresentanti degli alunni
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
firmato: prof. Tiziana Tagliazucchi
p. 49 di 88
SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
docente
disciplina
Tiziana Tagliazucchi
LINGUA E LETTERATURA LATINA
libri di testo
A. Diotti, Libera lectio. Letteratura, antologia, autori latini, vol. 3, SEI 2008
altri strumenti o sussidi
Lavagna LIM; dispense fornite dall’insegnante
.1.
PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
Contenuti
Modulo I: L’ETA’ IMPERIALE
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Tempi
10 ore
La figura del princeps: il dissolvimento dell’oligarchia senatoria attuato dall’interno della res
publica
Continuità “repubblicana” e rivoluzione “monarchica”
Orientalizzazione e divinizzazione della figura imperiale da Augusto a Costantino
Le basi del consenso imperiale: provinciali; militari; proletariato urbano
Economia ed espansione territoriale: dalla frontiera al limes
Assistenzialismo, populismo e organizzazione del consenso
Il rapporto politica-cultura nell’età giulio-claudia: la fine del mecenatismo e la gravitazione degli
intellettuali a corte
GLI STORICI E L’ETA’ GIULIO-CLAUDIA
 Gli ultimi anni del principato di Augusto nel giudizio di Seneca: De brevitate vitae, 4, 1-6.
 Tacito e gli Annales: la crisi del potere imperiale
 Tiberio: buon governo e accuse di doppiezza: Tacito, Annales I, 11-12
 Caligola e la sfrenatezza del tiranno: Svetonio, Vita di Caligola, 32, 3; 34,2
 Nerone e la fine della dinastia Giulio-Claudia: le trame di Agrippina; in “quinquennio del
buon governo”; la collaborazione di Seneca e Afranio Burro; la repressione politica e il culto
della personalità
 “Il piano è ordito”, Annales XIV, 3-4
 “Fallisce il primo tentativo”, Annales XIV, 5-6
 “Il matricidio”, Annales, 7-10
 “Roma in fiamme”, Annales XV, 38, 1-3
 “Il panico della folla”, Annales, XV, 38, 4-7
 “La reazione di Nerone”, Annales, XV, 39
 “La ripresa dell’incendio e la Domus Aurea”, Annales, XV, 40; 42
 “Le accuse ai Cristiani”, Annales, XV, 44, 1-3
 “Atroci condanne”, Annales XV, 44, 4-5
 I meccanismi narratologici degli Annales
 Lo stile di Tacito
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Modulo II: SENECA
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25 ore
Nerone e Seneca
Una vita connivente col potere
Un testimone silente o un complice di una catena di abusi?
La contraddizione filosofia/potere
L’etica del suicidio e la coerenza del saggio di fronte alla morte: il riscatto di una vita di
opportunismi all’ombra del potere
Il racconto del suicidio di Seneca in Tacito, Annales XV, 62-64
Il modello archetipo letterario del suicidio di Seneca: Platone, Fedone, La morte di Socrate
Un progetto filosofico al servizio dell’uomo
Una duplice linea d’azione: indurre il princeps a clementia e beneficium, rifondare il ruolo del
sapiens
La dialettica impegno/distacco dalla vita pubblica
Fallimento politico/successo etico
L’individualismo sociale: la cura di sé
La conversio e il possesso di sé
Iuvare mortalem: spinta verticale vs espansione orizzontale
L’umanesimo senecano e la tendenza attualizzante dell’individuo
Il lessico di Seneca:
- sapiens
- virtus
- fortuna
- tempus
- animus
- ira
- beneficium
 A.Traina, “Lo stile drammatico del filosofo Seneca”:
- lo stile dell’interiorità
- lo stile della predicazione
- la dialettica interno/esterno; cella/pulpito
 Ad Lucilium aepistulae morales:
- “Vindica te tibi”, Ep. I
- “Servi sunt. Immo homines”, Ep. XLVII, 1-6; 10-13; 16-21
- Gli schiavi: un problema etico
De brevitate vitae:
- “Una protesta sbagliata”, De br., I, 1-4
- “Il tempo sprecato”, De br., II, 1-5
- “Perché ingannare se stessi?”De br., XI, 1-2
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Modulo III: IL ROMANZO E LE FORME DEL NARRARE
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20 ore
Il romanzo e la novella. Definizione e ricerca di un genere
Il piacere affabulatorio: dalla spontanea oralità alla codifica scritta
Lo sdegnoso silenzio della cultura ufficiale
Una comparsa tardiva: la nascita del pubblico letterario; letteratura come intrattenimento
I temi della narrazione: amore e avventura
Il romanzo greco: modello narrativo e attanziale
Il processo formativo del romanzo: la fabula milesia e il narratore omodiegetico
Un esempio di milesia: Apuleio, Metamorfosi, XI, 4-4; 5-7
Milesia vs romanzo: realismo e idealizzazione; amore puro e sesso scanzonato; beffa e tono
serioso
Fabula vs romanzo:
La narrazione e la novella in ambito latino: le digressioni interne
La cornice e l’inserto di milesie
PETRONIO
 La querelle petroniana
 Il ritratto di Tacito: un dandy ante litteram e la parodia del suicidio
 Dall’ironia autoironica della vita recitata al crudo realismo della finzione romanzesca
 Il modello del Satyricon
 Encolpio: il capovolgimento parodico della figura di Ulisse
 Il tema oidoporetico e l’antitesi luoghi aperti/luoghi chiusi
 La vendetta di Priapo e l’impotenza: capovolgimento parodico del giovane innamorato
 Il sistema dei personaggi
 Le strutture del romanzo di Bachtin e del realismo di Auerbach applicate al Satyricon
 La dialettica labirinto/trappola
 Un romanzo dell’incompetenza
 Il plot del Satyricon: la struttura a intreccio
 La Matrona di Efeso
 Cena Trimalchionis:
- l’inizio della cena
- l’apparizione di Trimalcione
- Fortunata e l’analisi di Auerbach
 La polifonia linguistica del romanzo
APULEIO *
 Un filosofo mago
 L’attività oratoria
 Le Metamorfosi
 Il racconto omodiegetico di Lucius: un’allegoria destinata a svelarsi
 La fabula di Amore e Psiche: la prima fiaba di matrice popolare e l’applicazione delle funzioni
di Propp
 La metamorfosi di Lucio in asino. Analisi intertestuale della metamorfosi di Pinocchio di
Collodi
 L’inizio della favola di Amore e Psiche
 Psiche alla vista di Cupido
 Un asino che si comporta come un uomo
 Psiche contempla Amore addormentato
* L’argomento contrassegnato da asterisco sarà trattato dopo il 15 maggio
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2. METODOLOGIA E OBIETTIVI RAGGIUNTI
Presentazione della classe
La classe, di cui sono l’insegnante di Latini ininterrottamente dalla classe terza, ha confermato l’atteggiamento
accogliente e ben disposto all’attività didattica, rafforzando il clima relazionale sereno e propositivo già attivato con la
docente nei passati anni scolastici. Parimenti, nel corso dell’intero triennio la classe si è distinta per un atteggiamento di
estrema serietà e consapevolezza nei confronti dello studio, sia nei contenuti di morfosintassi – e nella conseguente loro
applicazione in sede di traduzione dal latino – sia nei contenuti di letteratura, vissuto con notevole senso di
responsabilità, con buona capacità di organizzazione e con adeguata autonomia. In particolare, la classe si è segnalata
per il rigore col quale ha affrontato l’attività di traduzione, tanto di testi nuovi quanto di quelli elaborati in classe con la
guida dell’insegnante, arrivando a conseguire e a mantenere un livello generalmente buono e comunque soddisfacente
(pur con qualche isolata fragilità) nelle abilità di traduzione.
La partecipazione all’attività didattica, sempre nel corso dell’intero triennio, è risultata, come in italiano, caratterizzata
da una situazione di ambivalenza. Una parte della classe è risultata estremamente attiva, partecipe al dialogo formativo.
Un’altra, è apparsa decisamente più passiva: anche se estremamente attenta e presente, è risultata disponibile solo
quando direttamente coinvolta dall’insegnante. Si segnala, tuttavia, come alcuni allievi di questa seconda parte,
soprattutto nel corso del presente anno scolastico, abbiano fatto sforzi significativi per tentare di inserirsi più
attivamente nell’attività d’aula con risultati apprezzabili e, in qualche caso, anche significativi. Invece, per altri la
situazione è perseverata, sostanzialmente immutata, anche per tutto questo anno scolastico fino a diventare la cifra
caratterizzante di questo secondo sotto gruppo.
Tale ripartizione del gruppo classe in due gruppi si è riflessa anche sui livelli di apprendimento.
Il primo gruppo ha manifestato buone capacità intuitive, riuscendo con facilità a raccordare il nuovo al noto e
manifestando buone capacità di analisi di problemi anche articolati e complessi. Ciò, unito all’attività di studio seria e
rigorosa di cui s’è già detto, ha prodotto generalmente risultati molto buoni sul piano delle conoscenze e generalmente
buoni sul piano delle abilità e delle competenze, anche se, talvolta, si sono registrate insicurezze e fragilità imputabili
spesso ad ansia da prestazione, o alla difficoltà a sostenete l’intenso carico di lavoro generale.
Il secondo gruppo ha conseguito esiti pienamente soddisfacenti nella comprensione e conoscenza dei contenuti, mentre
più fragili sono risultate le abilità di analisi e sintesi degli stessi, così come la capacità di produrre confronti e di
raccordare il nuovo al noto. Tuttavia, l’impegno serio e costante profuso nell’attività di studio ha permesso comunque
il conseguimento di risultati apprezzabili.
Prove di verifica
Nel coso dell’anno l’attività di verifica è stata così articolata:
-
brevi domande flash durante ogni lezione sia per verificare immediatamente la comprensione dei contenuti in corso
di spiegazione, sia per raccordare il nuovo al noto;
interrogazioni articolate e su tutta la classe al termine di ogni modulo;
verifiche scritte della conoscenza dei contenuti, delle abilità di analisi e sintesi sotto forma di questionari con
domande a risposta aperta su tutta la programmazione svolta;
verifiche scritte impostate secondo il modello dell’Esame di Stato, con particolare riferimento alla terza prova di
Tipologia A e B
traduzione analisi di testi in lingua noti
traduzione di testi nuovi (Seneca)
Modalità didattiche
Nel corso dell’intero anno si è rivolta particolare attenzione a favorire negli allievi l’acquisizione e il consolidamento di
autonomia di metodo e di giudizio. Per questo lo studio dei contenuti dei manuali è stato considerato un imprescindibile
punto d’avvio e non di arrivo del lavoro svolto. La didattica d’aula, che si è valsa di lezioni frontali e interattive, ha
avuto il suo fulcro nel presentare l’insegnante come risorsa per la classe. In quest’ottica, e soprattutto nel corso del
secondo quadrimestre, sono stati numerosi gli approcci ai contenuti attraverso saggi monografici, in una prospettiva di
studio critico e rigoroso, condotto con metodo scientifico e già anticipatore di modalità universitarie nell’approccio alla
disciplina.
firmato: rappresentanti degli alunni
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firmato: prof. Tiziana Tagliazucchi
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
docente
disciplina
libri di testo
Cinzia Ferrarini
MATEMATICA
N. Dodero – P. Baroncini – R. Manfredi
“Moduli di Lineamenti di Matematica” Moduli A- B – C – D – G (Ghisetti & Corvi)
Bergamini – Trifone - Barozzi
“La seconda Prova di Matematica” (Zanichelli).
altri strumenti o sussidi
Fotocopie, appunti, schemi riassuntivi sintetici a sostegno dell’attività didattica
(forniti dall’insegnante).
1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
Contenuti
Ripasso dei principali concetti di analisi
Funzioni: Definizione e terminologia. Classificazione delle funzioni.
Dominio, segno, intersezione con gli assi. Codominio.
Funzioni pari e dispari. Funzioni iniettive, suriettive, biunivoche.
Grafico di una funzione.
Funzioni inverse. Funzioni composte. Funzioni periodiche.
Funzioni crescenti e decrescenti.
Valore assoluto.
Funzioni definite a tratti.
Zeri di una funzione.
Modulo 1: Premesse all’analisi infinitesimale.
Insiemi numerici
- Insiemi numerici e insiemi di punti. Intervalli.
- Topologia dell’asse reale: intorni, aperti e chiusi, intervalli limitati ed illimitati; estremo
inferiore e superiore di un insieme, max (massimo) e min (minimo) di un insieme. Punti
interni, esterni, di frontiera, isolati, di accumulazione per un insieme.
- Funzioni limitate.
- Applicazione di tali concetti in particolare al dominio e al codominio di una funzione.
Successioni*
- Principio di induzione e suo utilizzo per dimostrare proprietà relative a successioni.
- Definizione di successione: analitica e ricorsiva. Successioni limitate. Successioni
monotone.
- Progressioni aritmetiche. Progressioni geometriche.
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Prove di verifica
utilizzate
Tutte quelle riportate
nel paragrafo
successivo;
in particolare:
* Interrogazioni
orali sia nella
forma tradizionale
con domande a
risposta aperta e
argomentativa sia,
soprattutto, nella
forma di
“domande flash”
riguardanti i
metodi e/o formule
da applicare per la
specifica
risoluzione di
esercizi svolti in
classe.
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Modulo 2: Analisi Matematica – Limiti
Limiti e continuità delle funzioni
 Definizione generale topologica di limite; significato geometrico – intuitivo del
limite.
 Limite finito di una funzione per x che tende a un valore finito: definizione analitica.
 Limite finito di una funzione per x che tende all’infinito: definizione analitica.
Asintoti orizzontali.
 Limite infinito di una funzione per x che tende a un valore finito: definizione
analitica. Asintoti verticali.
 Limite infinito di una funzione per x che tende all’infinito: definizione analitica.
 Applicazione delle definizioni analitiche di limite alla verifica diretta del limite per
semplici funzioni.
 Limite destro e sinistro. Limite per eccesso e per difetto.
 Casi di non esistenza del limite: funzioni oscillanti
 Limiti per funzioni elementari [dai corrispondenti grafici cartesiani, senza
dimostrazione].
 Teorema di unicità del limite (con dimostrazione).
 Teorema della permanenza del segno (solo enunciato e significato intuitivo-grafico)
 Teoremi del confronto (Teorema dei carabinieri (primo teorema) con dimostrazione,
altri solo enunciato).
 Teoremi sui limiti con funzioni oscillanti ma limitate [applicazione del teorema del
confronto].
 Applicazioni di tali teoremi.
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
* Prove scritte
semistrutturate, di
applicazione di
regole di calcolo
e/o risoluzione di
problemi,
circostanziate per
singoli argomenti.
* Questionari scritti
sotto forma di test
e domande aperte.
* Prove scritte non
strutturate
richiedenti la
soluzione di
esercizi e problemi
riguardanti il
programma
complessivamente
svolto di
matematica.
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Teoremi sul calcolo dei limiti: algebra dei limiti e calcolo dei limiti [solo enunciati
ed applicazioni].
Teorema sul limite del modulo di una funzione.
Limiti per le funzioni monotone
Definizione di funzione continua. Continuità destra e sinistra.
Funzioni continue e calcolo dei limiti. Continuità delle funzioni elementari.
Limite della somma. Somma e differenza di funzioni continue.
Limite del prodotto. Prodotto di funzioni continue.
Il limite come operatore lineare.
Continuità delle funzioni razionali intere e delle funzioni sinx e cosx .
Limite del reciproco di una funzione.
Limite del quoziente di due funzioni. Quoziente di funzioni continue.
Continuità delle funzioni tg x e cotg x.
Continuità del valore assoluto.
Limiti e continuità della radice di una funzione. Limiti delle funzioni irrazionali.
Limiti notevoli.
 Limite di sinx/x (con dimostrazione) e sue applicazioni.
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Limite
, di
,
, e ad esso riconducibile
Forme indeterminate
 classificazione e metodi di risoluzione;
 forme indeterminate per funzioni esponenziali a base variabile.
Calcolo di limiti.
 Infinitesimi e loro confronto. Infiniti e loro confronto. Classificazione dell’ordine di
infinito/infinitesimo (per cenni).
 Scrittura fuori dal segno di limite.
 Asintoti: verticali, orizzontali e obliqui, loro ricerca ed equazione. Rappresentazione
grafica.
 Determinazione e classificazione dei punti di discontinuità di una funzione:
discontinuità del salto (prima specie), dell’infinito (seconda specie) e discontinuità
eliminabile (terza specie).
Teoremi sule funzioni continue
 Teorema di esistenza degli zeri. (solo enunciato e applicazioni)
 Teorema di Weierstrass. (solo enunciato e applicazioni)
 Teorema di Darboux. (solo enunciato e applicazioni)
 Ricerca degli zeri di una funzione.
 Grafico probabile di una funzione.

Limiti di successioni. Definizione di limite per le successioni.
 Successioni convergenti, divergenti e indeterminate.
 Teoremi sulle successioni monotone.
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Modulo 3: Analisi Matematica – Calcolo differenziale
Derivata di una funzione
 Definizione e nozioni fondamentali sulle derivate: rapporto incrementale. Significato
geometrico della derivata. Definizione di derivata in un punto. Derivata destra e
sinistra
 Funzione derivata prima; derivate successive.
 Derivate fondamentali. Regole di derivazione delle funzioni elementari.
 Derivata di una somma, di una funzione moltiplicata per una costante, di un prodotto,
derivata del quoziente, delle funzioni composte (solo enunciati ed applicazione al
calcolo delle derivate).
 Derivata come operatore lineare.
 Derivata della funzione inversa (solo enunciato ed applicazioni). Derivazione delle
funzioni goniometriche inverse
 Significato geometrico della derivata in un punto: ricerca della retta tangente al
grafico di una funzione; tangenti inflessionali.
 Cenni al significato fisico della derivata: legame tra velocità e posizione, tra
accelerazione e velocità, tra intensità di corrente e carica.
 Punti stazionari
 Punti di non derivabilità (punti angolosi, cuspidi e flessi a tangente verticale).
Interpretazione geometrica di alcuni casi di non derivabilità.
 Legame tra continuità e derivabilità [con dimostrazione e controesempi].
 Condizione sufficiente (criterio) di derivabilità in un punto.
Teoremi sulle funzioni derivabili
 Teorema di Rolle (con dimostrazione) Significato geometrico del teorema di Rolle;
applicazioni, esempi e controesempi.
 Teorema di Lagrange (con dimostrazione). Significato geometrico. Applicazioni e
conseguenze del teorema di Lagrange.
 Funzioni derivabili crescenti e decrescenti. (enunciati, significato geometrico,
controesempi ed applicazioni)
 Teorema di Cauchy (solo enunciato).
 Teorema di De L’Hopital (solo enunciato) e sue applicazioni nel calcolo delle forme
indeterminate dei limiti.
Massimi, minimi e flessi
 Definizioni di massimo e di minimo relativi. Definizione di punto di flesso.
 Teoremi sui massimi e minimi relativi.
 Ricerca degli estremi relativi e assoluti.
 Concavità di una curva e ricerca dei punti di flesso con il metodo dello studio della
derivata seconda.
 Segno della derivata di una funzione e suo andamento: crescenza decrescenza,
massimi e minimi relativi, flessi a tangente orizzontale.
 Segno della derivata seconda di una funzione: concavità, convessità e flessi a
tangente obliqua.
 Ricerca dei massimi, minimi e flessi a tangente orizzontale con il metodo delle
derivate successive.
 Ricerca dei punti di flesso con il metodo delle derivate successive.
 La funzione derivata prima e seconda; dal grafico della funzione a quello della sua
derivata e viceversa.
 Problemi di massimo e di minimo.
Studio di Funzioni Algebriche, Logaritmiche, Esponenziali, Trigonometriche, con Valori
Assoluti e loro composizione, funzioni continue a tratti; applicazioni.
 Grafico di una funzione per punti; intersezione con gli assi.
 Determinazione del dominio e del segno di una funzione.
 Grafici delle funzioni elementari (esponenziali, logaritmiche, trigonometriche dirette
ed inverse, potenze) e loro proprietà: domini e codomini, andamenti, asintoti.
 Applicazione dei Teoremi sulle funzioni continue allo studio di funzione.
 Determinazione e classificazione dei punti di discontinuità.
 Punti di non derivabilità, loro determinazione e rappresentazione.
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Ricerca dei punti estremali di una funzione: massimi e minimi relativi ed assoluti;
funzioni limitate ed illimitate.
Applicazione della ricerca degli estremali di una funzione ai problemi di minimo e
massimo: applicazione a problemi di matematica, geometria piana e solida.
Funzioni definite a tratti: determinazione del grafico (con particolare riferimento allo
studio dei punti di discontinuità e di non derivabilità e degli estremali).
Funzioni algebriche riconducibili a (tratti di) coniche e loro proprietà.
Determinazione del grafico di funzioni attraverso lo studio analitico (algebriche
intere, razionali ed irrazionali; goniometriche; esponenziali e logaritmiche; con valori
assoluti; funzioni composte, funzioni definite a tratti).
Modulo 4: Teoria dell’Integrazione e Calcolo integrale
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Integrale indefinito
Definizione di primitiva di una funzione; legame tra le primitive di una funzione
[corollario del teorema di Lagrange].
Problema della ricerca di una primitiva di una funzione: definizione di integrale
indefinito.
Proprietà dell’integrale indefinito [solo enunciati]; linearità dell’integrale indefinito.
Integrazione delle funzioni elementari: integrali immediati (potenze, polinomi,
esponenziali, trigonometriche, particolari funzioni algebriche fratte).
Integrazione per sostituzione.
Integrazione per parti; applicazione all’integrazione del logaritmo e delle funzioni
goniometriche inverse.
Integrazione delle funzioni razionali fratte; scomposizione in termini elementari e
loro integrazione; divisione tra polinomi.
Integrazione di particolari funzioni contenenti radici di binomi di primo grado o di
secondo grado (per sostituzione).
Integrale definito
Integrale definito: definizione [sia attraverso il suo significato geometrico con
plurirettangolo inferiore e superiore che con l’uso delle somme integrali superiori e
inferiori e corrispondenti limiti].
Proprietà dell’integrale definito [solo enunciati ed applicazioni].
Teorema della media e definizione di valor medio integrale di una funzione [con
dimostrazione ed interpretazione grafica].
Definizione di ee sua derivata: teorema fondamentale del calcolo integrale [con
dimostrazione mediante l’uso del teorema del valor medio].
Calcolo degli integrali definiti: formula fondamentale del calcolo integrale.
Integrale definito per sostituzione [con cambio di varabile applicato anche agli
estremi di integrazione].
Significato geometrico dell’integrale definito: integrale e calcolo di aree.
Integrali definito di funzioni pari e dispari su intervalli simmetrici intorno all’origine.
Calcolo di aree e volumi
Area della parte di piano delimitata dal grafico di due funzioni.
Aree di un cerchio; area di segmenti parabolici; area dell’ellisse [applicazioni del
calcolo integrale].
Significato intuitivo di integrale come somma di infiniti termini infinitesimi e sue
applicazioni alla geometria e alla fisica. Relativa applicazione per il calcolo del
volume di solidi “per sezioni”.
Applicazione dell’integrale definito al calcolo di lunghezze di tratti di grafici di
funzione; lunghezza di una curva (cenni alla dimostrazione della formula), lunghezza
della circonferenza.
Applicazione dell’integrale definito al calcolo di volumi e superficie di solidi di
rotazione.
Integrali di funzioni discontinue e integrali su intervalli illimitati; integrali impropri
o generalizzati.
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Modulo 5: Calcolo combinatorio ed elementi di calcolo della probabilità
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Definizione di fattoriale e proprietà.
Coefficienti binomiali: proprietà ed applicazione al calcolo della potenza di un
binomio (sviluppo del binomio di Newton - triangolo di Tartaglia).
Calcolo combinatorio. Permutazioni di n elementi (semplici e con elementi ripetuti)
disposizioni e combinazioni semplici e con ripetizione di n elementi a gruppi di k.
Definizione di probabilità [definizione classica] e sua applicazione intuitiva alla
risoluzione dei problemi [mediante l’uso del calcolo combinatorio per il conteggio
del n. di casi favorevoli e possibili].
Cenno al legame tra probabilità e frequenza [Legge dei grandi numeri; “il caso non
ha memoria”].
Definizione di evento, evento contrario, evento unione ed intersezione, eventi
incompatibili e indipendenti.
Calcolo delle probabilità: enunciato ed applicazione intuitiva dei teoremi della
probabilità totale, contraria, condizionata e composta.
Problema delle prove ripetute: formula di Bernoulli.
Teorema di Bayes [solo enunciato e significato intuitivo] e sue applicazioni alla
ricerca della “probabilità delle cause”.
N.B. La trattazione degli argomenti di tale modulo è prevista per il periodo tra il 6 e il 15
maggio per quello che riguarda i nuovi concetti.
Modulo 6: Analisi numerica – Metodi matematici approssimati
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Risoluzione approssimata di equazioni (ricerca degli zeri di una funzione): condizioni
di esistenza e unicità (solo enunciati ed interpretazione grafica).
Metodo di bisezione [solo enunciazione dell’algoritmo e procedura di calcolo].
Metodi approssimati di calcolo di aree e di integrali: metodo dei rettangoli e dei
trapezi [solo enunciazione dell’algoritmo e procedura di calcolo]
Modulo 7: Trasformazioni geometriche nel piano cartesiano
* Richiami degli argomenti relativi alle trasformazioni geometriche svolti nel corso
della classe quarta e loro eventuale generalizzazione dalle sole isometrie ad una
trasformazione geometrica lineare qualunque:
 Definizione di trasformazione geometrica; equazioni cartesiane di una
trasformazione geometrica lineare.
 Trasformazione inversa; ricerca delle equazioni della trasformazione inversa.
 Composizione di due trasformazioni: proprietà della trasformazione composta
[cenni].
 Applicazione delle trasformazioni: trasformazione di un punto, di una figura, di
un luogo geometrico; ricerca dell’equazione della curva trasformata.
 Definizione geometrica euclidea, proprietà ed equazioni delle principali
isometrie: identità, simmetria rispetto gli assi coordinati, l’origine, le bisettrici
dei quadranti, rette orizzontali e verticali, un punto; metodo per la ricerca
dell’equazione di una simmetria rispetto una retta qualsiasi; traslazioni di dato
vettore e rotazioni rispetto l’origine.
 Definizione di curve simmetriche rispetto una retta, un punto; curve pari e
dispari; ricerca dell’equazione della curva simmetrica; ricerca del punto/asse di
simmetria di una curva (con particolare riferimento alle coniche).
* Matrice associata ad una trasformazione; determinante di una trasformazione;
trasformazioni dirette ed contrarie.
* Ricerca di punti e rette unite di una trasformazione.
* Classificazione delle trasformazioni lineari: affinità, similitudini, isometrie:
definizioni ed equazioni canoniche.
* Rapporti di affinità e di similitudine: definizione e significato geometrico.
* Cenno all’utilizzo delle trasformazioni geometriche per il disegno del grafico di
funzioni a partire dal grafico di funzioni elementari.
* Applicazioni delle isometrie allo studio del grafico di y=|f(x)| e di y=f(|x|) a partire da
quello di y=f(x).
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Modulo 8: Attività di recupero curricolari
Preparazione specifica alla seconda prova scritta dell’esame di stato
Revisione generalizzata di tutto il programma svolto nell’intero corso di studi liceale
in matematica effettuato a partire dalla sistematica risoluzione dei temi d’esame
proposti negli ultimi anni, analizzando, commentando e ripassando, per ogni singolo
quesito, le regole fondamentali matematiche, le formule principali e i metodi di
calcolo necessari alla sua risoluzione. Là dove necessario, in base alle risposte della
classe, ripresa dei principali nodi concettuali affrontati in questo e nei precedenti anni
scolastici che necessitino di un consolidamento nelle conoscenze degli alunni.
Recupero curriculare di argomenti trattati in questo anno scolastico
- Revisione di argomenti trattati nelle lezioni precedenti, anche mediante lo
svolgimento commentato di definite tipologie di esercizi, con particolare riguardo
alla metodologia necessaria alla loro risoluzione. (Pause didattiche-Ripasso).
- Esercizi specifici di preparazione alle verifiche; esercizi di revisione generale degli
argomenti svolti.
- Correzione delle verifiche svolte con analisi delle risposte corrette e degli errori
dovuti a mancata comprensione degli argomenti trattati.
- Interrogazioni con commento, per il resto della classe, delle risposte date
dall’interrogando.
Avvertenze
L’elenco degli argomenti trattati sopra riportato, aggiornato al 05/05/14, non segue quella che è stata la scansione
temporale dei medesimi così come sono stati svolti durante l’anno scolastico, bensì è stato scritto raggruppandoli per
unità logico-didattiche (“moduli”).
* la trattazione degli argomenti indicati con un asterisco non è stata ancora svolta al momento della stesura di
questo documento: essa sarà affrontata nelle prossime settimane (e comunque entro il 31 maggio) durante lo
svolgimento in classe delle prove d’esame assegnate negli anni scorsi e, conseguentemente, non in maniera sistematica
ma solamente per quella parte occorrente alla risoluzione delle stesse.
Nella precedente tabella non sono state riportate le ore dedicate ai singoli argomenti, in quanto ogni argomento, una
volta introdotto, è stato continuamente richiamato/utilizzato durante tutto l’anno scolastico in quanto prerequisito
indispensabile per gli argomenti successivi.
2. METODOLOGIA
Linee principali della programmazione
La programmazione didattica in matematica è stata principalmente finalizzata alla preparazione della classe per
affrontare la seconda prova scritta d’esame con l’obiettivo di mettere tutti gli studenti, ognuno al suo livello, nelle
migliori condizioni possibili per esprimersi al meglio delle proprie possibilità in tale sede. Di conseguenza, la gran parte
dell’anno scolastico è stata dedicata allo studio dell’analisi infinitesimale, dalla teoria del limite al calcolo integrale,
applicato in particolare allo studio delle funzioni reali, in quanto tema portante e costantemente presente nei testi
d’esame che sono usciti negli ultimi anni. Quello dello studio di funzione è stato in effetti l’obiettivo minimo al cui
raggiungimento si è puntato nell’intero anno scolastico, in considerazione di come esso sia sempre stato presente in
almeno uno dei problemi posti all’esame, sia in forma diretta che come applicazione alla discussione di un problema
geometrico.
Nel corso di questo anno si è provveduto ad una trattazione sistematica, formale e completa, di tali argomenti di
analisi, nel contempo illustrando agli studenti, con esempi svolti già in corso d’anno, le applicazioni delle principali
nozioni teoriche studiate alla risoluzione concreta di quesiti d’esame.
Poco è stato invece lo spazio dedicato all’analisi numerica e ai metodi approssimati, con l’introduzione di un
limitato numero di metodi (sotto forma di puro algoritmo), finalizzati alla mera risoluzione dei problemi.
Per quello che riguarda il calcolo combinatorio e gli elementi di calcolo delle probabilità, si è scelto di tralasciare
ogni rigore di una trattazione formale ed organicamente svolta, puntando esclusivamente sulle competenze minime,
anche semplicemente intuitive, necessarie alla risoluzione concreta delle varie tipologie di esercizi.
Non si è riusciti a riprendere in maniera formale e puntuale gli argomenti riguardanti le trasformazioni
geometriche e la loro applicazione in maniera rigorosa: sono state consegnate agli alunni dispense riprese nelle linee
essenziali in classe, facendo affidamento sul fatto che la classe aveva già affrontato lo studio delle trasformazioni lo
scorso anno.
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Vale la pena di esplicitare come la classe non abbia, né in questo né nei precedenti anni scolastici, mai affrontato
lo studio sistematico della geometria solida e nello spazio, per la quale ci si è limitati a richiamare i formulari che
normalmente vengono affrontati anche a livello di scuola media.
Tipologia di lezione / Metodo di insegnamento
* Lezione frontale tradizionale per quanto riguarda l’introduzione ex novo di argomenti.
* L’introduzione dei nuovi argomenti in generale è stata fatta per “passaggi successivi”, partendo da un
inquadramento intuitivo della problematica in questione, per poi passare prima alle tecniche pratiche di
risoluzione e alla loro interpretazione intuitiva o, più spesso, grafico-geometrica e, successivamente, agli
aspetti più formali. In pochi casi si è partiti da una trattazione teorica, per definizioni e teoremi, da cui derivare
poi applicazioni ed esercizi.
* Lezione frontale dialogata per le esercitazioni in classe e per le attività di recupero/ripasso.
* Esecuzione dettagliata e commentata di esercizi in classe; esercitazioni guidate.
Strumenti di verifica e valutazione
Le diverse tipologia di prove di verifica riportate sono tutte state applicate all’accertamento dei livelli di apprendimento
di tutti gli argomenti trattati durante l’anno scolastico, ad eccezione di quelle parti indicate come di autonomo
approfondimento da parte dello studente.
A seconda di quanto indicato dalla situazione didattica e dal confronto con la classe nei diversi momenti dell’anno
scolastico, ogni singola prova ha potuto riguardare uno, o una pluralità di moduli didattici, o anche l’intero programma
svolto fino al giorno della prova (quest’ultima è stata la situazione tipicamente adottata a livello di interrogazioni orali).
* Interrogazioni orali riguardanti gli aspetti teorici della disciplina (formule, teoremi, dimostrazioni, etc.) e i
metodi da applicare nelle diverse tipologie di problemi; le interrogazioni sono state svolte sia nella forma
tradizionale “alla lavagna” con domande a risposta aperta e argomentativa sia, soprattutto, nella forma di
“domande flash” riguardanti i metodi e/o formule da applicare per la specifica risoluzione di esercizi svolti in
classe.
* Prove scritte semistrutturate, eventualmente divise per obiettivi minimi e massimi, di applicazione di regole di
calcolo e/o risoluzione di problemi, circostanziate per singoli argomenti
* Questionari scritti sotto forma di test e domande aperte, miranti, secondo livelli via via più specifici e
gradualmente più complessi, ad accertare le conoscenze e le competenze disciplinari, nonché la capacità
argomentativa e dimostrativa e il possesso di un linguaggio specifico della matematica e del relativo
simbolismo (valutazione valida per l’orale).
* Prove scritte non strutturate richiedenti la soluzione di esercizi e problemi riguardanti il programma
complessivamente svolto di matematica. In particolare ricadono in tale contesto le Simulazione della prova
d’esame (due simulazioni di durata 6 ore, una già svolta e una il cui svolgimento è previsto per la seconda
metà del mese di maggio) che, oltre al valore di preparazione all’esame, sono state anche considerate come
momento di valutazione dell’apprendimento complessivo della materia da parte degli studenti.
* Infine sono in via di svolgimento interrogazioni che hanno lo scopo di simulare il colloquio d’esame e che
sono da considerare a tutti gli effetti come momento di valutazione
Attività di recupero
Visto il quadro complessivamente sufficiente non è stato necessario attivare un corso di recupero alla fine del
primo quadrimestre; i due studenti con debito formativo hanno lavorato singolarmente e hanno superato il debito.
Nel corso del secondo quadrimestre si sono evidenziate diverse lacune e fragilità in alcuni studenti e per questo si
sono intensificate le normali strategie di recupero in itinere. Tra le principali quelle di seguito riportate.
* Attivazione di un corso di recupero, nella forma dello “sportello a richiesta 4”. La frequenza a tale tipo di
attività di recupero da parte degli studenti della classe quinta B è stata pressochè nulla.
* Frequenti “pause didattiche” in cui gli argomenti trattati in precedenza sono stati rianalizzati, riassunti e
ricapitolati operando una sistematica revisione e ripasso dei principali nodi concettuali affrontati nella materia.
* Esercizi specifici di preparazione alle verifiche; esercizi di revisione generale degli argomenti svolti.
* Correzione dettagliata delle verifiche scritte svolte, con analisi e commento di quali fossero le risposte corrette
alle singole domande, anche in giustapposizione agli errori commessi da un rilevante numero di alunni della
classe.
* Interrogazioni, in cui le diverse risposte dell’interrogando di turno venivano, ad uso della intera classe,
commentate sia sottolineandone gli aspetti corretti, sia correggendo i principali errori commessi, soprattutto a
livello di adeguatezza del linguaggio tecnico e dei simboli formali matematici utilizzati, sia evidenziando
4
Nello “sportello a richiesta” gli studenti, singolarmente o a piccoli gruppi, possono autonomamente prenotarsi in appositi appuntamenti pomeridiani
predisposti dal docente per richiedere sia la ripetizione di spiegazioni teoriche che lo svolgimento di esercizi riguardanti gli argomenti in cui essi
presentino difficoltà. Tale modalità di recupero è quella prevista dal gruppo disciplinare dei docenti di matematica per l’intero triennio del Liceo
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*
*
*
eventuali autonomi approfondimenti dell’alunno e provvedendo ad un loro opportuno inquadramento nel
contesto del programma curriculare svolto per il resto della classe.
Correzione degli esercizi lasciati per casa e di ogni problema richiesto dagli studenti.
Puntuale risposta ad ogni richiesta, da parte di singoli studenti, di chiarimenti riguardanti concetti/esercizi
trattati, trasformata, laddove possibile, in revisione/ripasso della materia per l’intera classe.
In particolare nell’ultimo mese e mezzo dell’attività didattica, in prospettiva della preparazione all’esame,
risoluzione sistematica dei temi d’esame proposti nei precedenti anni scolastici.
3. MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
* Il libro di testo è stato utilizzato in particolare, oltre che per l’assegnazione degli esercizi da svolgere, per lo studio
degli esempi svolti delle diverse tipologie di problema.
* Per aiutare i ragazzi nella preparazione alle verifiche scritte sono state fornite schede, redatte dal docente,
contenenti esercizi di varia difficoltà e di diverse tipologie.
* Per quello che riguarda invece la trattazione degli aspetti più teorici della disciplina, il libro di testo è stato usato
come strumento complementare alle lezioni svolte dal docente in aula, e a conseguenti appunti presi dagli
studenti. La frequenza, attenta ed attiva, almeno dal punto di vista della presa degli appunti, alle lezioni è dunque
stato il mezzo principale da utilizzare per l’apprendimento della parte teorica e formale della disciplina. Il docente
ha comunque provveduto, al termine di ogni modulo e/o unità didattica, a dare puntuali indicazioni agli studenti
sulle parti del testo nei quali potessero essere ritrovate le trattazioni dei medesimi argomenti, mettendo anche in
luce eventuali differenze, anche solo terminologiche, e/o discrepanze con il proprio modo di affrontare tali
argomenti; in tali situazioni è stato lasciato come compito agli studenti il confronto fra i due diversi modi di
affrontare la materia.
* E’ stata data anche precisa indicazione di quali fossero le parti del libro di testo da tralasciare in quanto i
corrispondenti argomenti non sono stati inseriti in programmazione, lasciando come approfondimento autonomo,
ma solamente ai fini del raggiungimento degli obiettivi massimi, lo studio, anche solo in parte, di tali argomenti
(in particolare ciò riguarda quelle dimostrazioni di teoremi che non sono state affrontate in classe).
* Per alcuni ben specifici argomenti (calcolo combinatorio, elementi di calcolo della probabilità; trasformazioni
geometriche) sono state fornite alla classe copie di appunti riassuntivi, redatti dal docente, che hanno di fatto
sostituito in toto l’uso del libro di testo.
* Per la preparazione specifica alla prova d’esame, e in particolare per le due simulazioni di seconda prova, sono
stati utilizzati i testi dei temi d’esame usciti negli anni precedenti che gli studenti potevano liberamente procurarsi
o scaricandoli direttamente da alcuni siti ad essi indicati, o tramite l’acquisto di uno dei libri appositamente scritti
e reperibili in commercio.
* Contrariamente a quanto inizialmente preventivato, a causa dei ritardi accumulati nello svolgimento delle parti
essenziali del programma nel corso dell’anno, non è stato dato alcun spazio all’eventuale trattazione di argomenti
a carattere interdisciplinare (con l’eccezione dei cenni fatti all’utilizzo dell’analisi per lo studio della fisica).
4. OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI E CONSIDERAZIONI
PARTICOLARI
Ho conosciuto i ragazzi dell’attuale 5B solamente lo scorso anno scolastico, ma ciò non ha impedito di instaurare
con loro un ottimo rapporto. Da subito gli alunni si sono mostrati educati, disponibili ed estremamente collaborativi.
Tutti hanno sempre lavorato con interesse e motivazione, nessuno si è mai sottratto a qualunque tipo di proposta
didattico-formativa, bensì gli studenti hanno sempre accolto con serietà ed entusiasmo ciò che veniva loro proposto, con
il desiderio sincero di voler costantemente migliorare. Anche i rapporti interpersonali che hanno instaurato tra loro e
con gli insegnanti sono buoni; dal loro modo di approcciarsi alle persone si evincono maturità e responsabilità.
Da queste premesse si capisce perchè affermo che in classe entravo sempre volentieri; il clima sereno e
l’atteggiamento costruttivo hanno permesso di lavorare con serietà ed entusiasmo.
In accordo con il Consiglio di classe, in questo ultimo anno scolastico, il lavoro educativo e didattico è stato
impostato in funzione di una buona preparazione culturale e disciplinare, ma anche sul rafforzamento e/o potenziamento
di competenze di analisi, sintesi, metodologia di studio, rielaborazione critica e autonoma dell’appreso, competenze
espressive ed argomentative.
Adeguate in generale, in alcuni casi buone, le conoscenze di base. Per quanto concerne le competenze e i risultati
raggiunti emergono sostanzialmente due livelli diversi.
Un primo gruppo è costituito da ragazzi che hanno dimostrato di aver capito e di possedere la disciplina, tanto che
le competenze da loro acquisite si attestano su un livello discreto, a volte buono, in qualche caso oserei dire quasi
eccellenti! Conoscono i contenuti e li espongono con rigore matematico, utilizzando un linguaggio specifico; applicano
con padronanza le regole e i teoremi. Alcuni sono in grado di analizzare un problema, ricercando, a volte, strade diverse
per la risoluzione del medesimo; con adeguati strumenti riescono a intuire eventuali generalizzazioni e/o estensioni di
proprietà.
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Un altro gruppo ha studiato costantemente, partecipando con estrema attenzione alla lezione e chiedendo continue
conferme all’insegnante sul modo di operare; sono studenti che conoscono i concetti fondamentali, li espongono
utilizzando un linguaggio e un simbolismo che si è fatto nel corso dell’anno più specifico, ma non sempre colgono
profondamente il significato di quanto illustrato e, a volte, applicano in maniera meccanica le regole studiate. A tale
impegno corrispondono risultati sufficienti o più che sufficienti nell’applicazione. Ciò è imputabile a un metodo di
studio puramente ripetitivo e manualistico, ma anche e soprattutto a lacune pregresse e a qualche fragilità di ordine
logico-matematico. In alcuni casi, va sottolineato che la tenacia nello studio, nell’applicazione, nell’esercitazione ha
permesso di ottenere, in talune verifiche, risultati più che discreti.
A questi si aggiungono pochi studenti che, nel corso dell’anno, hanno incontrato qualche difficoltà sia per lacune
pregresse, sia per un metodo di studio poco organizzato, che non è riuscito a far fronte al carico di lavoro e non sempre
è stato in grado di gestire bene tempi/risorse personali; questi raggiungono a fatica la sufficienza e presentano una
preparazione superficiale e non estesa a tutte gli argomenti affrontati nel corso dell’anno.
Ciò premesso, per quello che riguarda i livelli di rendimento raggiunti nella disciplina all’interno della classe,
conviene innanzitutto specificare che al momento della scrittura del presente documento mancano ancora, ad andare a
fine anno, almeno due valutazioni sommative, per cui ancora molto resta da decidere almeno dal punto di vista
strettamente numerico. Rimandando quindi per maggiori e più conclusivi dettagli al quadro finale delle valutazioni che
saranno assegnate in sede di scrutinio finale, si possono comunque già trarre conclusioni sufficientemente dettagliate
relativamente al raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Al momento attuale circa cinque studenti presentano allo
scritto una situazione di insufficienza (solo in uno/due casi grave). Da un lato queste insufficienze sono dovute a
carenze disciplinari e fragilità logico-intuitive, che, a volte, sono colmate da uno studio serio e continuo e da una
applicazione costante, altre volte, invece, emergono, soprattutto quando l’applicazione richiesta va al di là della pura
traduzione della regola studiata.
Dall’altro lato abbiamo quelle situazioni di insufficienza createsi a causa di uno studio superficiale e di
esercitazioni personali saltuarie. È doveroso, però, sottolineare che in questi ultimi casi, la colpa non è da imputarsi
esclusivamente alla volontà del singolo studente, quanto a situazioni particolari/personali vissute dallo stesso e, a volte,
al carico di lavoro eccessivo, non sempre facilmente gestibile. In alcuni casi, viste le discrete doti intuitive degli alunni
in oggetto e le discrete capacità logiche si può sperare che, anche dietro un continuo lavoro sulla materia in quest’ultimo
scorcio di anno scolastico, esse possano risolversi.
Un buon gruppo di studenti, per quanto non sia a volte particolarmente attento al dettaglio formale tipico di una
materia come l’analisi, possiede gli strumenti e le conoscenze basilari tali da poter per esso affermare che gli obiettivi
disciplinari sono stati raggiunti ad un livello sufficiente-discreto, tanto da essere in grado di poter affrontare, almeno ad
un livello sufficiente, una prova d’esame che resti nel solco della tradizione.
Un altro gruppo di alunni risulta nel complesso adeguatamente preparato, dotato di conoscenze e competenze
disciplinari ben consolidate, e presenta livelli di rendimento specifici che variano dal discreto al buono; tra questi alcuni
hanno conseguito ottimi risultati.
A conclusione dell’anno ritengo che il percorso didattico-formativo della classe sia veramente soddisfacente.
firmato: rappresentanti degli alunni
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firmato: prof. Cinzia Ferrarini
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
docente
disciplina
Salvatore Esposito
RELIGIONE
libri di testo
Bibiani-Cocchi, Per il mondo che vogliamo (SEI).
altri strumenti o sussidi
Bibbia, testi di canzoni, poesie, racconti, immagini, testi forniti dall’insegnante.
1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
Contenuti
Tempi
ETICA, VALORI, MORALE
I quadrimestre
I DIECI COMANDAMENTI
- Non nominare il nome di Dio
- Ricordati di santificare le feste
- Onora il padre e la madre
- ti hanno dato la vita
- senza figli non c’è futuro
- Non uccidere
- non crescete, non moltiplicatevi
- La vita dell’uomo è sacra
- L’adulterio del cuore
- Non rubare
- Sono avidi di campi e case
- Razzismo
- Non vengo a imporre la fede
-
I diritti umani
La giustizia sociale
Pace come non guerra
La mappa mondiale dei punti caldi
Un mondo globale
La fame nel mondo
II quadrimestre
2. METODOLOGIA
Viene utilizzata la lezione frontale seguita dalla discussione all’interno del gruppo classe
3. MEZZI, STRUMENTI, SPAZI
Oltre al libro di testo, che è sempre stato uno strumento di lavoro valido, sono stati utilizzati brani biblici, encicliche,
documenti del Magistero, racconti, poesie, articoli di giornale, testi di canzoni e immagini significative.
4. OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
Sono stati raggiunti tutti gli obiettivi previsti nella programmazione iniziale, in quanto la classe, soprattutto alcuni
studenti, ha risposto in modo positivo e soddisfacente. la classe ha, quindi, raggiunto risultati buoni.
firmato: rappresentanti degli alunni
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
firmato: prof. Salvatore Esposito
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
docente
disciplina
Marinella Tamarozzi
SCIENZE E GEOGRAFIA ASTRONOMICA
Libro di testo
Corso di Scienze del cielo e della Terra:
Vol.A “Il cielo sopra di noi” , Tano Cavattoni
Vol. B “La terra dinamica”, Alfonso Borsellini - Editore Italo Bovolenta
1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
Contenuti
Ore
Prove di verifica
utilizzate
ASTRONOMIA


Fonti di informazione sui corpi celesti
Strumenti e fonti di informazione.
I diversi settori dell’astronomia. Il potere risolutivo dei telescopi. I telescopi ottici e
i radiotelescopi. I rivelatori (cenni).
La radiazione elettromagnetica.
Natura ondulatoria e corpuscolare della luce. Teoria ondulatoria elettromagnetica
di Maxwell.
Ipotesi di Planck e Einstein (cenni). La produzione di onde elettromagnetiche
(spettri continui, in emissione, di assorbimento). Studio della radiazione
elettromagnetica: analisi spettrale.
Luminosità e magnitudine. Effetto Doppler.
Le distanze in astronomia e la loro determinazione: U.A. PARSEC A.L. La sfera
celeste e i punti di riferimento sulla stessa. Le coordinate celesti: altazimutali ed
equatoriali. Moti apparenti degli astri sulla sfera celeste.
L’universo " lontano"
La “Galassia”. Le stelle.
Cenni di chimica nucleare: modello di materia nei primi anni ’30, le quattro
interazioni fondamentali, anti materia e nuove particelle, la banda di stabilità, tipi
di decadimento radioattivo ( , +, - cattura elettronica, emissione gamma), le
reazioni di fissione e fusione nucleare.
Il diagramma di Hertzsprung – Russel.
La sorgente di energia delle stelle. Catena protone- protone, ciclo di Bethe, sintesi
degli elementi chimici (nucleosintesi).
Le nebulose. Le stelle binarie e le stelle variabili.
Le " novae " e le " supernovae " .
Le pulsar. Le sorgenti di raggi X. I buchi neri.
L’evoluzione delle stelle: nascita, vita, fine. Le galassie: classificazione di Hubble.
La materia oscura: composizione e prove della sua esistenza (curve di rotazione
delle galassie). Il paradosso di Olbers. La legge di Hubble (recessione) e la teoria
dell’universo in espansione.
Il red shift cosmologico. Il valore di H0. I quasars.
Origine dell’universo: teoria del Big – Bang caldo. L’universo inflazionario e
l’universo attuale. La radiazione cosmica di fondo.
Il futuro dell’universo. Il parametro di densità () e le tre possibili evoluzioni:
universo aperto, chiuso, piatto.
Big crunch, big rip, big freeze (cenni)
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Verifica scritta
Verifica scritta
I
quadr
Verifica scritta
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
Il Sole e il sistema solare
Elementi di meccanica celeste, il modello tolemaico, copernicano e tychonico.
Le leggi di Keplero. La legge di Newton. La struttura della superficie solare e i
fenomeni in essa rilevabili. Origine dell’energia solare.
L’interno del Sole: nucleo, strato radiativo, strato convettivo. Le reazioni
termonucleari nel Sole: catena protone- protone.
Il sistema solare. I suoi componenti. Origine ed evoluzione del sistema solare.
Caratteristiche fisiche generali dei pianeti.
I corpi minori del sistema solare: asteroidi, meteore, comete.
Interrogazioni
IL SISTEMA TERRA-LUNA


I movimenti della Terra
I
Caratteristiche del moto di rotazione. Prove della rotazione terrestre ( forza
quad
centrifuga, forza di Coriolis, eperienza di Guglielmini e di Foucault ). Conseguenze
del moto di rotazione. Caratteristiche del moto di rivoluzione. Prove del moto di
rivoluzione (rivoluzione apparente annua della sfera celeste, aberrazione stellare).
Verifica scritta
Conseguenze del moto di rivoluzione: variazioni della durata del giorno (giorno
solare e sidereo), alternarsi delle stagioni.
L’irradianza e la costante solare.
Le zone astronomiche.
I moti millenari della Terra: precessione luni – solare, variazioni dell’eccentricità
dell’orbita, mutamento dell’inclinazione dell’asse terrestre. Conseguenze dei moti
II
millenari: variazioni climatiche e glaciazioni. (teoria di M .Milankovic).
quad
La Luna
Caratteristiche geomorfologiche (terre alte, crateri, mari) e parametri fisici (densità,
temperatura superficiale, massa, volume, g).
I movimenti della Luna: rotazione, rivoluzione e traslazione (verso e durata).
Il mese sidereo e sinodico.
Le conseguenze dei moti lunari. Le fasi lunari. Le eclissi.
Le principali teorie sull’origine della Luna: fissione, cattura, accrescimento,
impatto.
GEOLOGIA E GEOFISICA




La Terra
Il “sistema” Terra. La Terra e la sua evoluzione primordiale: la catastrofe del ferro
e la successiva differenziazione. Formazione di idrosfera, atmosfera e crosta
primitive.
La Terra come “macchina termica” ( struttura interna e tettonica delle placche).
La litosfera. Composizione ed elementi più abbondanti.
Definizione di minerale e di roccia. Tipi di minerali, caratteristiche chimico fisiche
degli stessi, i silicati (cenni)
La litogenesi: processo magmatico, sedimentario e metamorfico.
Le rocce magmatiche intrusive ed effusive, le rocce sedimentarie clastiche,
organogene e chimiche, tipi di metamorfismo: di contatto, regionale, (aspetti
generali).
La dinamica della litosfera
II
L’interno della Terra, composizione e struttura: le superfici di discontinuità
quad
sismica. Crosta, mantello e nucleo. Litosfera, astenosfera e mesosfera.
Il campo gravitazionale terrestre: isostasia e rilevamento gravitazionale. Anomalie
gravitazionali. Il flusso termico: origine del calore terrestre, gradiente geotermico.
Il campo magnetico terrestre: declinazione e inclinazione magnetica, origine
(geodinamo).
Il paleomagnetismo, le inversioni di polarità e le prove dell’espansione dei fondali
oceanici.
Dalla deriva dei continenti all’espansione dei fondali oceanici
Pangea. Prove a sostegno di Pangea. Le dorsali medio oceaniche. L’ipotesi
dell’espansione del fondo oceanico. La struttura della crosta oceanica e delle
dorsali. Il meccanismo dell’espansione. Le anomalie magnetiche dei fondi
oceanici. Il flusso di calore.
Tettonica delle placche e orogenesi
I margini delle placche. I tre tipi di margine. Margini continentali passivi,
trasformi, attivi. I punti caldi. Tettonica delle placche e orogenesi.
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
Verifica scritta
Interrogazioni
Interrogazioni
Interrogazioni
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2. METODOLOGIA
 Lezione frontali e partecipate (quando l’argomento o il contesto lo ha permesso)
 Discussioni guidate
 Esercizi di verifica e applicazione delle conoscenze e di preparazione alle tipologie delle terze prove di esame
Per quello che riguarda il recupero, si è lavorato soprattutto nelle ore curricolari, riesaminando di volta in volta i
contenuti più difficili o impostando metodo e abilità di studio, in vista della preparazione autonoma all’esame di stato;
si sono anche utilizzati schemi e mappe concettuali.
3. MEZZI, STRUMENTI, SPAZI:
Libro di testo
Articoli tratti da riviste scientifiche, in particolare " Le Scienze ".
Mezzi audiovisivi (filmati divulgativi per l’approfondimento della parte relativa all’astronomia).
 Uso di schemi , mappe concettuali, per favorire i collegamenti inter/intra disciplinari.
VERIFICHE
 Verifiche orali ( intese come punto di partenza e non finalizzate unicamente alla valutazione, momento
fondamentale per chiarire, approfondire, elaborare in chiave critica e personale i contenuti; per favorire
interpretazioni e spunti di approfondimento)
 Interrogazioni brevi e lunghe. Domande flash.
 Verifiche scritte: trattazione breve di argomenti
 Questionari a risposta breve
 Test a scelta multipla
 Simulazioni di terze prove d’esame: tipologia A e B



4. OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI
Nella classe 5^B, la continuità didattica dal triennio, ha permesso l’impostazione del lavoro scolastico in funzione del
raggiungimento di obiettivi, sia di carattere formativo, che didattico, a lunga scadenza. In particolare, in questo ultimo
anno di corso, il lavoro educativo e didattico è stato impostato in funzione di una buona preparazione culturale e
disciplinare, sul rafforzamento e/o potenziamento di competenze di analisi, sintesi, metodologia di studio,
rielaborazione critica e autonoma dell’appreso, competenze espressive ed argomentative.
La classe, nel corso del triennio, in generale si è sempre distinta per l’interesse, la motivazione, la reale volontà di
apprendere e migliorare il profitto.
Tuttavia, nell’anno scolastico in corso, si sono evidenziati, per alcuni alunni, una serie di nodi irrisolti sia in termini di
conoscenze, in generale non ben consolidate, sia di competenze, a causa soprattutto di difficoltà a livello di metodo di
studio, organizzazione logica, autonomia di rielaborazione; le sollecitazioni continue da parte dell’insegnante, hanno
prodotto una crescente consapevolezza e motivazione, con parallela crescita dell’interesse per lo studio e maturazione
personale, tutto ciò ha loro permesso un consolidamento delle competenze disciplinari e una più autonoma
organizzazione del lavoro scolastico.
Nel secondo quadrimestre, si sono evidenziati in particolare alcuni studenti che, sostenuti da uno studio continuativo,
organizzato e critico e discrete/buone capacità personali hanno raggiunto una preparazione culturale approfondita e
sicura.
Nel corso di questo ultimo anno, al ritmo di lavoro sostenuto, pur alternato a momenti di rafforzamento e
consolidamento delle conoscenze e competenze, richiesto dal necessario approfondimento dei contenuti e dal
potenziamento delle abilità in vista dell’esame di stato, gli alunni hanno risposto in modo assai diversificato e
individualmente, anche se in linea di massima si sono mostrati collaborativi.
Gli obiettivi conoscitivi disciplinari e le competenze, anche trasversali, sono stati raggiunti dalla maggior parte degli
studenti in modo sufficiente o più che sufficiente, da alcuni in modo apprezzabile e, solo in uno/due casi, sono stati
raggiunti in modo a malapena sufficiente, in quanto permangono lacune tali da determinare una preparazione
superficiale e non estesa a tutte le problematiche affrontate nel corso dell’anno.
I risultati sul piano del profitto, sono diversificati in relazione anche alle doti e alle attitudini personali; si sono distinti
diversi studenti che hanno dimostrato di possedere capacità di formalizzazione di problemi, di astrazione, di
ragionamento deduttivo, esposizione analitica e chiara e che hanno quindi conseguito ottimi risultati. Il percorso
formativo/ didattico della classe si può ritenere, in ultima analisi, più che soddisfacente.
firmato: rappresentanti degli alunni
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firmato: prof. Marinella Tamarozzi
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SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE
docente
disciplina
Marinella Minelli
STORIA
Libro di testo
Desideri, Themelly, “Storia e Storiografia”,
Tomo Primo e Tomo Secondo-Terzo
1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE
Contenuti
Ore
MODULO 1
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Dalla “depressione” degli anni Settanta al nuovo take off capitalistico-industriale
Le caratteristiche specifiche della seconda Rivoluzione Industriale.
Le nuove fonti di energia e l'impiego di nuovi materiali .La svolta tecnologica
La “concentrazione” del capitale. Il capitale monopolistico.
Le conseguenze della concentrazione capitalistica sulla produzione, sul sistema fabbrica, sulla
società: l'avviarsi della società di massa.
La saldatura fra interessi economici e politici: il Protezionismo.
Il contesto culturale di riferimento: II Positivismo.(interdisciplinare-Filosofia)
L'ETA' DELL'IMPERIALISMO
Industrializzazione ed Imperialismo
I fattori economici, politici, sociali, ideologici dell'Imperialismo-Colonialismo di fine Ottocento
Linee essenziali del dibattito storiografico sulle fondamentali cause (economiche, politiche …) dell’
Imperialismo.
 Hobson, “ La vera radice dell’ Imperialismo è quella economica”
 Lenin, “L’Imperialismo, fase suprema del Capitalismo”
 Fieldhouse, “La revisione storiografica dell’ Imperialismo “
10 h
L'Età dei Nazionalismi
L’ideologia nazionalistica
Fattori economici, politici, sociali, “culturali” alla base dell'ideologia Nazionalistica.
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MODULO 2
IL PRIMO NOVECENTO FRA INNOVAZIONI E CONTRADDIZIONI
 Il Primo Novecento Italiano: L’età Giolittiana
- L’avviarsi del decollo industriale al Nord Italia ai primi del Novecento
- La politica di Giolitti: la nuova concezione dello Stato: la neutralità dello Stato di fronte ai
conflitti sociali
- Legislazione sociale e riforme
- La politica giolittiana dei “pesi e contrappesi” : Giolitti e i rapporti con le forze politiche di
Liberali, Socialisti
- La Campagna di Libia e la legge elettorale del suffragio universale maschile
- L’ingresso dei Cattolici nella vita politica e la crisi del “sistema” giolittiano
- Valutazioni complessive dell’operato politico di Giolitti fra modernizzazioni e contraddizioni
- Le contraddizioni del Primo Novecento: i fermenti nazionalistici.
8h
MODULO 3
LA GRANDE GUERRA
 Il quadro dei rapporti internazionali e delle conflittualità europee nel Primo Novecento
 Le cause economiche, imperialistiche, ideologiche - nazionalistiche della Grande Guerra
 Le aree di tensione e di conflittualità fra le nazioni europee nel Primo Novecento
da “ Il Manifesto del Futurismo. La guerra sola igiene del mondo”
Corradini, “Le guerre rispondono mirabilmente allo spirito della nostra età”
Papini
“ Un caldo bagno di sangue “
 LA PRIMA GUERRA MONDIALE
-
Caratteristiche generali del Primo conflitto mondiale del Novecento: la guerra tecnologica, la
guerra di massa, la guerra totale
Dall’attentato di Sarajevo allo scoppio del conflitto.
Dalla crisi locale, all’intreccio delle cause politiche, economiche, imperialistiche, ideologiche,
radicate nei precedenti decenni
Gli schieramenti in Europa, i Blocchi contrapposti /Il sistema delle Alleanze
L’avvio delle prime operazioni di guerra: 1914: il fronte occidentale. Il fronte orientale
Dal progetto di guerra lampo alla guerra di posizione.
La problematica dell' intervento italiano. Il dibattito interventisti–neutralisti. Il patto di Londra
L’apertura del fronte italiano e le operazioni belliche fra 1915-1916 sui diversi fronti
La durissima condizione dei soldati al fronte: la vita e la morte .. in trincea
1917: gli eventi fondamentali della svolta.
Il ritiro della Russia L'intervento U.S.A. La rotta di Caporetto
1918 . Le ultime operazioni belliche e la conclusione del conflitto.
I Trattati di pace. ( Le problematiche )
La Società delle Nazioni
L’avviarsi della grave crisi del Primo Dopoguerra
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
10 h
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MODULO 4
LA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE
LA COSTRUZIONE DELL’UNIONE SOVIETICA E REGIME STALINIANO



-
La situazione economica, politica e sociale della Russia nel Primo Novecento
L’aggravarsi delle problematiche interne in connessione alla partecipazione alla Prima Guerra
Mondiale
La Rivoluzione di Febbraio
Lenin e le Tesi d’Aprile. L’organizzazione del partito Bolscevico e dei Soviet
Lenin, “ Le tesi d’ Aprile “
Lenin, “Democrazia, dittatura del proletariato, comunismo
Lenin, “Disciplina di Partito e dittatura del proletariato “
La Rivoluzione d’Ottobre e lo scioglimento della Assemblea costituente
La Dittatura del Proletariato e la costituzione dell’URSS
La guerra civile, il Comunismo di guerra. La NEP.
L’avvento di Stalin al potere : il progetto politico: “La Rivoluzione in un solo paese e il
progetto di industrializzazione”
La politica industriale di Stalin: i Piani quinquennali
La politica di collettivizzazione forzata nelle campagne
L’Unione Sovietica negli anni Trenta
La repressione di ogni forma di dissenso e il controllo totalitario della società
L’ “universo concentrazionario” il Sistema “Gulag”
12 h
* Collegamenti interdisciplinari con lo studio del Marxismo in Filosofia
MODULO 5
LA CRISI DEL PRIMO DOPOGUERRA
-
La prima guerra Mondiale come “cesura” nella storia.
La “CRISI” del primo dopoguerra in Europa . Quadro generale: la crisi economica , sociale, la
crisi politica delle istituzioni liberali, in riferimento alla situazione del Primo dopoguerra in
Italia e Germania
La ripresa dell’economia europea fra 1924-1928
Gli U.S.A. dopo la Prima Guerra mondiale. La CRISI del ‘29
Gli Stati Uniti dopo la Prima Guerra mondiale
Il Take off industriale: i fattori dello sviluppo. La ristrutturazione del sistema capitalistico
industriale.
- La produzione di massa e l’avviarsi della società dei consumi di massa
- Gli elementi di contraddizione e di “debolezza” del sistema capitalistico e finanziario
statunitense negli anni Venti
- I “Ruggenti Anni venti”: fra innovazioni e contraddizioni
- I primi segnali della recessione economica dal settore agricolo
- Il tracollo finanziario e il grande “crash” della Borsa di Wall Street
- La crisi globale del sistema capitalistico statunitense dopo il ’29. La grave situazione di
disoccupazione nei primi anni Trenta
- La revisione delle teorie economiche del Liberismo classico. Il pensiero economico di Keynes
- La presidenza Roosevelt e la nuova politica economica: il ruolo dello Stato nell’economia e
l’intervento dello Stato per introdurre “correttivi” al sistema capitalistico liberale
- Misure e provvedimenti del New Deal. La lenta ripresa economica. Valutazioni complessive.
- Le conseguenze della crisi del 1929 sull’economia mondiale.
-
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
8h
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MODULO 6
IL FASCISMO IN ITALIA.
LA GRAVE SITUAZIONE ECONOMICA E SOCIALE DELL'ITALIA NEL PRIMO DOPOGUERRA
-
-
L'emergere dei partiti di massa. La Fondazione del movimento dei Fasci di combattimento.
La debolezza dei governi liberali. Dal governo Nitti al Governo Giolitti
Il Biennio Rosso: le gravi tensioni sociali e le occupazioni. Le strategie politiche del Governo di
Giolitti
Il clima di grave tensione sociale e l’acuirsi delle violenze nel paese.
L’emergere del fenomeno dello squadrismo fascista.
L’organizzazione della Marcia su Roma. Le dimissioni del Governo Facta
Il primo governo Mussolini. Le riforme e i primi provvedimenti per lo smantellamento dello
Stato liberale
Le elezioni del '24
La denuncia delle illegalità fasciste e il delitto Matteotti . la secessione dell’ Aventino
 Mussolini, “Il discorso del bivacco”.

G. Matteotti, “La denuncia delle violenze fasciste nelle elezioni del ‘24”
 R. De Felice , “ Il mezzo colpo di Stato del 3 gennaio “
L'avviarsi dello stato totalitario fascista e la costruzione del Regime.
12 h
La costruzione del REGIME TOTALITARIO FASCISTA
- L’accentramento del potere nelle mani del Capo del Governo.
- L’ “occupazione” dello Stato, Il Partito Unico e il controllo sulle amministrazioni statali e a
livello locale
- Le Leggi “fascistissime” e le restrizioni delle libertà civili. Il Tribunale speciale per i reati
politici
- Il controllo totalitario sulla società L'organizzazione del consenso.
- Le organizzazioni Fasciste e la politica sociale. La politica culturale e il controllo sulla
formazione dei giovani
- I Patti Lateranensi
- La politica economica: la prima fase liberista. La seconda fase: la Quota Novanta. La Terza
fase: verso l’Autarchia
- La politica estera: dalla prima fase di mediazione alla Campagna coloniale di Etiopia. Verso la
guerra.
- Le Leggi razziali del 1938
- * Gentile. “Manifesto degli intellettuali fascisti”, “Il Fascismo si autogiustifica”
- * Croce . “ Manifesto degli intellettuali antifascisti”. “Non ci sentiamo di abbandonare la
nostra vecchia fede”
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MODULO 7
IL TOTALITARISMO NAZISTA

-
La gravissima crisi della Germania nel primo dopoguerra
La crisi economica e sociale “psicologica” dopo il Trattato di Versailles. La Repubblica di
Weimar: la riorganizzazione dello stato e della società. Le gravi tensioni interne e i conflitti
sociali e ideologici.
Il grave problema del pagamento delle riparazioni. Il pagamento della prima rata delle
riparazione e l’innescarsi del “ mondo demenziale dell’inflazione” (Craig).
I segnali della ripresa dopo il 1923 e la stabilizzazione sul finire degli anni Venti.
La Crisi del '29 e le gravissime conseguenze sulla situazione politica ed economica della
Germania nei primi anni Trenta
* La fondazione del Partito Nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi e l'elaborazione della
Ideologia Nazionalsocialista.
* Letture. Hitler, da "Mein Leben, Mein Kampf".
* Lettura, "La Razza ariana e le razze inferiori".
* Lettura, "La missione tedesca sulla terra ".
* Lettura, "Lo spazio vitale e l'espansione ad Est".
10 h
* Le principali fasi di ascesa di Hitler al potere fra 1930 - 1933.
- La grave crisi economica e l’inadeguatezza degli interventi degli ultimi governi della
Repubblica di Weimar
- L’ascesa di Hitler e il consenso elettorale al Partito Nazional Socialista dei Lavoratori tedeschi
nelle consultazioni elettorali fra 1930-33
- La presa di potere di Hitler
* La costruzione dello Stato totalitario nazista
- L'accentramento dei poteri. Marzo 1933 : La Legge dei pieni poteri
- La sistematica soppressione di tutte le opposizioni.
- La nazificazione della cultura e l' organizzazione del consenso di massa.
- La politica eugenetica
- La politica razziale contro gli Ebrei. Le Leggi di Norimberga. Dalla definizione-discriminazione
alla “soluzione finale”
- La politica economica e sociale
- L'avvio della politica di riarmo: si prepara la sfida aperta all'Europa.
- La politica estera di Hitler fra 1936_1939
- L’anteprima del Secondo conflitto mondiale : la guerra civile spagnola
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MODULO 8
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
Premesse del conflitto
Hitler: la politica di riarmo e di aperta destabilizzazione del fragile equilibrio europeo.
La seconda Guerra Mondiale
Caratteri generali del più drammatico conflitto di tutta la storia dell’Umanità: guerra globale,
ideologica, tecnologica.
1939-40
- “La liquidazione del fronte polacco”
- L’attacco alla Francia e il crollo dell’esercito francese.
- L’entrata in guerra dell’Italia.
- La battaglia d’Inghilterra. L’apertura di nuovi fronti.
1941
- L’attacco tedesco alla Iugoslavia e l’avvio della Operazione Barbarossa.
- La Campagna di Russia
- L’intervento in guerra degli Stati Uniti
1942
- Prima metà: la massima espansione del dominio nazista in Europa. L’ “Ordine Nuovo”
- Il sistema concentrazionario nazista.
- Seconda metà: l’avvio della controffensiva alleata. / Stalingrado
1943
- Lo sbarco anglo-americano in Sicilia.
- La caduta del Fascismo in Italia
- L’avviarsi della controffensiva degli Alleati contro il sistema nazista
1944-45
- L’operazione Overlord. Lo sbarco alleato in Normandia.
- La conclusione del conflitto in Europa.
- La bomba atomica su Hiroshima
12 h
MODULO 9*
*Tematiche che saranno svolte nel periodo dal 15/05/2014 al 27-30/05/2014
L’ITALIA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE
- L’impreparazione militare italiana e l’ambiziosa politica di Mussolini
- La guerra “parallela”. La caduta del fascismo.
- Lo sbandamento dell’Esercito italiano dopo l’8 settembre
- La RESISTENZA e la Lotta Partigiana. Caratteri generali, motivazioni ideali, problematiche
del 1944-45. Dalla Linea Gotica alla liberazione.
- Alle origini dell’Italia Repubblicana e Democratica
L’EUROPA E IL MONDO DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE (cenni solo
orientativi)
-
Problematiche generali e alcune linee orientative su un “mondo squilibrato e diviso”
La “Guerra Fredda”: fra nuove conflittualità e nuove prospettive di ricostruzione.
2. TEMPI DI INSEGNAMENTO
La scansione temporale delle attività didattiche è stata indicata nella scheda Programma
3. PROVE DI VERIFICA
Le prove di verifica hanno mirato all' accertamento delle acquisizioni conoscitive e delle competenze disciplinari di
base.
Progressivamente è stato richiesto anche un livello di riflessione storiografica. Le prove di verifica, a cui sono stati
sottoposti gli studenti , sono state prevalentemente strutturate secondo le seguenti tipologie:
- Questionari scritti a domande aperte
- Prove di verifica secondo le tipologie richieste dalle Prove dell' Esame di Stato
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
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4. METODI DI INSEGNAMENTO
E' stata utilizzata prevalentemente la lezione frontale, in relazione alla necessità di fornire quadri orientativi ed
organici, in senso diacronico e sincronico, a supporto della impostazione metodologica dello studio. Le lezioni
hanno comunque mirato il più possibile a coinvolgere gli studenti, sollecitando la loro motivazione e riflessione
sugli eventi, tenendo sempre presente la finalità formativa della disciplina e la maturazione negli allievi di un
atteggiamento di problematizzazione e di responsabile senso critico. Per ulteriori indicazioni di carattere
metodologico si rimanda alle Considerazioni particolari.
5. MEZZI, STRUMENTI
Sono stati prevalentemente utilizzati i libri di testo, appunti, con integrazione di qualche riferimento a fonti e letture
di carattere storiografico, compatibilmente coi limiti di tempo.
6. CONSIDERAZIONI PARTICOLARI E VALUTAZIONE OBIETTIVI E RISULTATI
RAGGIUNTI
In relazione alla presentazione della “storia” della classe e al profilo complessivo, rimando alle
considerazioni particolari espresse per la disciplina di Filosofia.
Il percorso formativo della classe 5B, come già segnalato e sottolineato, nella relazione di Filosofia, è stato
caratterizzato dalla buona volontà, diligenza e costante disponibilità e collaborazione da parte degli studenti.
Il contesto di lavoro in classe, nell’apprendimento della Storia, è sempre stato, globalmente, caratterizzato dalla
significativa attenzione e dalla diligente applicazione. L’interesse e la motivazione per lo studio e la riflessione sugli
eventi e sulle problematiche storiche sono state gradualmente approfonditi, in corrispondenza anche al percorso di
maturazione personale, e al “senso di responsabilità”, progressivamente emerso, rispetto alla consapevolezza di
essere e “dover essere” protagonisti attivi e cittadini consapevoli e partecipi ai problemi del proprio tempo.
In un quadro complessivo di disponibilità ed apertura alle sollecitazioni culturali e didattiche, non sono comunque
mancati momenti di insicurezza e problematiche conseguenti ad alcune difficoltà “strutturali” della classe, non
sempre e non per tutti i casi, adeguatamente superate.
Come già sottolineato nelle Considerazioni particolari espresse per la disciplina di Filosofia, gli allievi di questa
classe hanno evidenziato insicurezza nella partecipazione attiva e difficoltà nella autonoma rielaborazione critica,
nonché problematiche, anche abbastanza generalizzate, di ordine metodologico.
Sul piano didattico, è stato necessario affrontare, in via prioritaria, insicurezze/difficoltà inerenti alle competenze
metodologiche che si evidenziavano nella situazione di partenza per una buona parte della classe. Per affrontare tali
insicurezze sono stati necessari, soprattutto nel 4° anno, quando sono subentrata come insegnante della classe,
interventi di recupero di contenuti disciplinari del programma precedente e interventi di sostegno sul piano delle
competenze disciplinari, per superare il prevalente approccio scolastico e ripetitivo, nonché, in certi casi,
superficiale o dispersivo, e per strutturare un metodo di studio più rigoroso e analitico, focalizzato sulla
interrelazione dei fattori concomitanti e relative implicazioni degli eventi nella linea sincronica e diacronica.
La necessità di inquadrare, con precisione ed organicità, i contesti e le problematiche storiche ha richiesto tempi
anche abbastanza ampi del lavoro di classe, che è sempre stato strutturato con l’obiettivo prioritario di guidare e
consolidare un metodo di studio organizzato e rigoroso, anzitutto sul piano delle acquisizioni conoscitive, ma con
costanti richiami alla riflessione critica, alla rielaborazione e ripensamento personale, ovvero alla valenza formativa
e critica dello studio della Storia
Nel V° anno, si è approfondito l’interesse per le problematiche storiche, avvertite più consapevolmente dagli
studenti come chiavi imprescindibili per capire il proprio tempo e porsi responsabilmente come protagonisti della
“propria storia” e della propria società.
Hanno continuato, però, a persistere, per diversi allievi, insicurezze di organizzazione autonoma, rielaborazione e
ristrutturazione efficace e sintetica dei contenuti e focalizzazione pertinente e precisa delle problematiche. E’ stato
pertanto necessario continuare, anche nel V° anno, una impostazione didattica che potesse sistematicamente
orientare e sostenere lo studio, e predisporre strategie strutturate e guidate di analisi, con inevitabile ripercussione
nello svolgimento di più ampi contenuti programmatici.
La classe ha risposto alle sollecitazioni didattiche evidenziando miglioramenti, pur non superando del tutto la sua
particolare e “strutturale” connotazione di insicurezza nell’applicazione autonoma delle competenze di più elevato
livello di complessità organizzativa e/o rielaborativa
Inoltre, anche nelle prove di verifica di Storia difficoltà espositive, insicurezze nell’impostazione argomentativa e
nella precisione del lessico specifico, hanno potuto costituire ulteriori elementi di criticità.
Globalmente comunque, a sostegno e spesso a compensazione delle difficoltà, non sono mai mancati la buona
volontà, la tenacia nello studio, un buon livello di impegno e un interesse via via più motivato e maturo in
riferimento agli eventi storici fondamentali e ai passaggi “cruciali” della storia del Novecento. Gli allievi, sia pure
in modo diversificato, anche rispetto ai singoli percorsi di maturità personale e di rafforzamento di capacità e
competenze individuali, sono apparsi significativamente più consapevoli della necessità di strutturare una "memoria
storica" consapevolmente assunta, anche rispetto ad una lettura storico-critica dei problemi della propria società.
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
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Sul piano dello svolgimento del Programma, all’inizio dell’anno scolastico, è stato ripreso e approfondito il Modulo
inerente alla Seconda Rivoluzione Industriale, Età dell' Imperialismo e formazione della Società di massa, "chiavi di
accesso fondamentali "per la comprensione delle peculiarità e conflittualità del Novecento.
Lo studio del Novecento è stato strutturato per Quadri/ Moduli, relativi ad eventi e problematiche fondamentali che
hanno "segnato" il corso della storia del XX secolo, considerato soprattutto nella sua prima parte. L’ultimo Modulo,
relativo alle fasi finali della Seconda guerra Mondiale e alle problematiche generali del Secondo dopoguerra è stato
possibile impostare solo ed esclusivamente per coordinate essenziali e generali, per i gravi limiti di tempo e per le
decurtazioni di ore di lezione intervenuti nella seconda parte dell’anno, come già segnalato nella relazione di
Filosofia.
Sul piano metodologico, si è cercato anzitutto di delineare con precisione i contesti degli avvenimenti e di
approfondire la comprensione sulle cause degli eventi, nella interrelazione complessa dei diversi fattori. Anche in
stretta connessione con riflessioni e concezioni di filosofia della storia, l’impostazione dell’attività didatticoformativa, oltre agli imprescindibili obiettivi di conoscenza e competenza, ha mirato esplicitamente alla
individuazione e riflessione sulle responsabilità e sulle scelte, rispetto a cui gli uomini di ogni tempo, e in relazione
al loro operato, sono chiamati a rispondere, con il preciso obiettivo formativo di sollecitare negli studenti la
consapevolezza di "essere nella storia" ed esserne, nel proprio tempo, responsabili e attivi protagonisti.
L’impostazione dell’apprendimento e le prove di verifica hanno sempre mirato ad obiettivi di comprensione della
complessità degli eventi, non sono state pertanto richieste prestazioni o ripetizioni di dati puramente frammentari o
nozionistici, ma sempre la ricostruzione e la contestualizzazione degli eventi, ovviamente nei loro fattori o aspetti
principali: scelta didattica e metodologica particolarmente importante per una classe che ha evidenziato nel suo
percorso una prevalente e persistente impostazione scolastica, insicurezze nell’approfondimento e rielaborazione
dello studio e qualche tendenza alla disorganizzazione del metodo e superficialità nelle analisi.
Ulteriori problematiche, evidenziate anche nello studio della Storia, si riferiscono alle difficoltà, abbastanza
generalizzate, nelle competenze espositive–argomentative, nonché alle “operazioni” di sintesi e di focalizzazione
efficace dei “nodi” tematici o concettuali di argomenti particolarmente ampi o complessi. Nonostante le
sollecitazioni e le esercitazioni in tal senso, diversi studenti potrebbero avere ancora bisogno di qualche indicazione
ed orientamento per la strutturazione compositiva di sintesi efficaci, oppure di qualche “concessione” sugli “spazi”
di trattazione predefiniti nelle Terze Prove.
Per quanto attiene agli obiettivi raggiunti, come rilevato, e più ampiamente segnalato nella relazione di Filosofia, il
contesto complessivo della classe ha denotato buona volontà e, in genere, diligente applicazione, ma ha raggiunto
risultati diversificati, in relazione alle differenziate capacità, e ai diversi percorsi di rafforzamento delle
competenze, e miglioramenti, più o meno incisivi, intervenuti sul piano del metodo .
I livelli di profitto si articolano, sostanzialmente , secondo le indicazioni già fornite per Filosofia:
-un primo gruppo di allievi, pur conseguendo risultati globalmente sufficienti, può presentare una preparazione
ancora sostanzialmente scolastica o non sempre adeguatamente precisa, rigorosa e ben organizzata sul piano
metodologico.
-una restante parte della classe ha raggiunto risultati mediamente più che sufficienti /discreti, per la buona volontà,
applicazione diligente, denotando miglioramenti progressivi nella organizzazione metodologica, pur potendo ancora
presentare insicurezze nell’esposizione, nel rigore del metodo e nella elaborazione critica approfondita
-un gruppo di studenti ha conseguito esiti più che soddisfacenti o quasi buoni per l’ impegno nello studio e
l’approfondimento della riflessione, pur potendo ancora evidenziare qualche insicurezza nell’autonoma ed efficace
competenza organizzativa e argomentativa
-Altri allievi, infine, hanno conseguito risultati di profitto buoni, per la continuità dell’impegno, l’approfondimento
più accurato e per il rigore metodologico.
In una conclusiva valutazione complessiva, nonostante i momenti di insicurezza e nonostante i limiti di un
percorso di apprendimento contrassegnato anche da qualche difficoltà nelle competenze e nel metodo , è doveroso
da parte mia ribadire e sottolineare, come insegnante che ha seguito gli studenti di questa classe , per gli ultimi due
anni del Triennio, la lodevole collaborazione sempre dimostrata dagli allievi, l’ apprezzabile e significativo
atteggiamento di serietà ed impegno nel loro lavoro quotidiano, l’attenzione sempre costante e diligente in classe,
l’investimento anche “emotivo, nella vita della scuola, la sensibilità dimostrata nei rapporti interpersonali, la serenità
che ha contrassegnato il contesto educativo e l’aperta disponibilità al dialogo.
firmato: rappresentanti degli alunni
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
firmato: prof. Marinella Minelli
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C. SCHEDE DELLA PREPARAZIONE SPECIFICA
PER L’ESAME DI STATO
Nelle pagine seguenti sono riportati tutti i materiali utilizzati dal Consiglio di classe per le varie
attività di preparazione specifica all’Esame di Stato conclusivo del ciclo di studi svolte nella classe
durante il corso dell’anno.
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
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Simulazione di Prima prova scritta: Italiano
È stata effettuata una prove nel corso dell’anno scolastico insieme alla classe 5A; per la correzione
si è utilizzata la griglia di valutazione di seguito riportata.
Griglia di valutazione della Prima prova scritta (Italiano)
indicatori
1) Realizzazione linguistica
correttezza: ortografica, morfosintattica e
sintattica
coesione testuale
uso adeguato della punteggiatura
adeguatezza e proprietà lessicale
uso di registri e, dove richiesto, di linguaggi
settoriali adeguati alla tipologia e alla forma
testuale
2) Correttezza e adeguatezza alla forma
testuale e alla consegna
capacità di pianificazione
struttura complessiva e articolazione del testo
in parti
coerente e lineare organizzazione
dell’esposizione
complessiva aderenza all’insieme delle
consegne date
3) Controllo dei contenuti
Ampiezza, padronanza, ricchezza, uso
adeguato dei contenuti, in funzione anche
delle diverse tipologie di prove e dell’impiego
dei materiali forniti
Tipologia A: comprensione e possesso di
strumenti critici; interpretazione del testo
proposto
Tipologia B: comprensione dei materiali
forniti e loro utilizzo coerente ed efficace
Tipologia C e D: coerente esposizione delle
conoscenze in proprio possesso in rapporto al
tema dato, complessiva capacità di collocare il
tema nei relativi contesti culturali
4) Valutazione globale
Efficacia complessiva del testo (rapporto fra
ampiezza e qualità informativa, originalità,
creatività, capacità critiche e personali)
punteggio
massimo
attribuibile
all’indicatore
4 punti
livelli di valore / valutazione
Gravemente insufficiente
0-1
Insufficiente
1-2
Sufficiente
Discreto/Buono
Ottimo
4 punti
4
Insufficiente
1-2
Ottimo
3
3-4
4
Gravemente insufficiente
0-1
Insufficiente
1-2
Sufficiente
Discreto/Buono
2 punti
3-4
0-1
Sufficiente
3
4-5
Ottimo
5
Gravemente insufficiente
0
Insufficiente
0
Sufficiente
1
Discreto/Buono
Ottimo
punteggio
conseguito
3
Gravemente insufficiente
Discreto/Buono
5 punti
punteggio
corrispondente ai
diversi livelli
1-2
2
Punteggio complessivo conseguito (in quindicesimi)
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
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Simulazione di Seconda prova scritta
Sono state effettuate due prove nel corso dell’anno scolastico (2 maggio e 29 maggio), insieme alla
classe 5A; per la correzione si è utilizzata la griglia di valutazione di seguito riportata.
Griglia di valutazione della Seconda prova scritta (MATEMATICA)
COGNOME E NOME DEL CANDIDATO:_________________________________________________ CLASSE: _____________
Nullo/Ine
sistente
Grav.
Insuff.
Insuff.
Suff.
Discreto
Buono /
Molto
Buono
Ottimo
Possesso di contenuti e concetti specifici
Applicazione dei corretti procedimenti
matematici
1
2-3
4
5
5-6
5-6
6
Utilizzo dei simboli e delle tecniche di
calcolo adeguate
Correttezza nei conti
0
1-2
2-3
4
4-5
5-6
6
0
0
0
1
1
2
3
Indicatori:
/
Livelli:
Conoscenze


Punti
assegnati
Competenze


Completezza
 Piena rispondenza dell’elaborato
a quanto richiesto a livello di
estensione
 Livello di approfondimento,
anche formale, delle risposte
Punteggio Complessivo Assegnato:
Corrispondenza punteggio – Giudizio analitico e sintetico:
Punteggio
1-6
Giudizio sintetico
Gravemente
Insufficiente
7-9
Insufficiente
10
Sufficiente
11-12
Discreto
13-14
Buono /
Molto Buono
15
Ottimo



















Giudizio Analitico
Non conosce i contenuti.
Applica i procedimenti in modo non corretto né coerente.
Commette errori di calcolo gravi.
Non risolve completamente alcun esercizio.
Applica i procedimenti in modo non corretto.
Commette errori di calcolo non gravi.
Risolve parzialmente i temi proposti.
Conosce e applica i procedimenti, anche se con qualche incertezza.
Commette errori di distrazione e/o lievi errori di calcolo.
Risolve parzialmente i temi proposti.
Conosce e applica i procedimenti in modo sostanzialmente corretto/coerente.
Commette errori di distrazione lievi/marginali.
Risolve completamente una parte dei temi proposti.
Conosce e applica in modo complessivamente esatto e coerente i procedimenti e le tecniche di
calcolo.
Usa adeguatamente i simboli.
Risolve completamente, o quasi, la prova proposta.
Conosce e applica in modo esatto e coerente i procedimenti e le tecniche di calcolo.
Usa i simboli in modo preciso.
Risolve completamente la prova e/o propone comunque soluzioni personali con spunti di
originalità
I COMMISSARI
__________________________
Data:________________
__________________________
PRESIDENTE
LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI
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Simulazione di Terza prova scritta
Sono state complessivamente effettuate tre prove di simulazione, di cui due secondo la tipologia A
(trattazione sintetica di un argomento, max 20 righe) e una secondo la tipologia mista (quattro
domande a scelta multipla con 4 items e due domande aperte con risposta breve, max 8 righe).
Di seguito vengono riportati i testi integrali delle simulazioni effettuate, completi in ogni loro parte
(con l’ovvia eccezione che non si riportano gli spazi predisposti per le risposte degli studenti);
segue poi la griglia di valutazione della prova, elaborata dal Consiglio di classe.
Simulazione n. 1 del 11 dicembre 2013
tipologia: trattazione sintetica di un argomento (max. 20 righe)
discipline: Inglese, Filosofia, Fisica, Latino
tempo massimo a disposizione: 3 ore
materiali utilizzabili: dizionario di inglese bilingue
Inglese
• Read the following extracts and answer the questions.
1. My heart leaps up when I behold
A rainbow in the sky
………….
2. And I could wish my days to be
Bound each to each by natural piety
3. ………………..
For oft when on my couch I lie
In vacant or in pensive mood
They flash upon that inward eye
Which is the bliss of solitude
And then my heart with pleasure fills
And dances with the daffodils.
4 ......................................
And now there came both mist and snow,
And it grew wondrous cold:
And ice, mast-high, came floating by,
As green as emerald
Which Romantic poems were the extracts above taken? Who wrote them? What conception of nature do they express?
What was the role of nature according to the Romantic vision?
Write a short text of about 20 lines
You can use a bilingual dictionary
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Filosofia
TEMATICA: LO “SLANCIO” DEL FINITO VERSO L’INFINITO
DALL’ORIZZONTE DEL LIMITE DELLA FILOSOFIA KANTIANA ALL’ACCESSO ALL’ASSOLUTO
NELLA FILOSOFIA DELL’IDEALISMO
Essere uno col Tutto, questa è la vita degli dei , questo è il cielo dell’ uomo” . (Holderlin)
Dopo aver brevemente richiamato i presupposti filosofici dell’ “ermeneutica della finitudine” con la quale Kant
preclude, sul piano gnoseologico, la possibilità di accesso al Noumeno, pur riconoscendo l’aspirazione della
Ragione “metafisica” verso l’Infinito, e possibili aperture sul piano della Ragion Pratica e sul piano del
sentimento estetico, nell’avvertimento della sublimità del nostro stesso essere, il candidato ARGOMENTI il
“passaggio” all’Idealismo romantico e focalizzi i caratteri dell’ Assoluto e le possibili “vie di accesso” al Principio
ontologico e metafisico di ogni realtà e “infinità” di tutti i momenti finiti. Si conduca la trattazione scegliendo un
filosofo di riferimento (Fichte, Schelling, Hegel ) dell’idealismo romantico, a vostro giudizio, particolarmente
significativo ed emblematico della nuova “sfida” della filosofia… tesa alla comprensione del Tutto e della Verità..
Oltre ogni orizzonte “limite”… nel “cielo dell’uomo”.
TESTI DI RIFERIMENTO
“Noi abbiamo fin qui non solo percorso il territorio dell’intelletto puro esaminandone con cura ogni parte, ma l’abbiamo anche
misurato e abbiamo in esso assegnato a ciascuna cosa il suo posto: Ma questa terra è un’isola chiusa dalla natura stessa entro
confini immutabili” (Kant, “Critica della Ragion Pura “ , Analitica trascendentale, Lib.II, Cap. III)
“Il Tutto assoluto di tutti i fenomeni non è se non un’Idea, poiché infatti non possiamo mai adombrarne un’immagine (né una
esperienza possibile), esso rimane un problema senza soluzione”
(Kant, “Critica della Ragion Pura “ , Dialettica trascendentale, Lib.I, Sez.II)
“La natura non è dunque chiamata sublime se non perché eleva l’immaginazione a rappresentare quei casi in cui l’animo può
sentire la sublimità della propria destinazione, anche al di sopra della natura” (Kant, “Critica del giudizio” )
“ .. Ogni contrario, in quanto contrario, è assolutamente in virtù di un atto dell’ Io…L’essere opposto in generale è assolutamente
posto dall’ Io ….Ora il Non Io è posto nell’ Io , poiché si oppone ad esso; ma ogni opporre presuppone l’identità dell’ Io nel quale
esso è posto ed è opposto a ciò che è posto “ (Fichte)
“ Che cos’è dunque quel legame segreto che unisce il nostro spirito con la natura, o quell’organo nascosto mediante il quale la
natura parla al nostro spirito o il nostro spirito alla natura ? … La Natura deve essere lo Spirito visibile, lo Spirito la Natura
invisibile. Qui dunque , nell’ Assoluta Identità dello spirito in noi e della natura fuori di noi si deve risolvere il problema…(ed è )
l’intuizione estetica che…. apre per così dire il santuario , dove in eterna e originaria unione, arde come in una sola fiamma ciò che
nella natura e nella storia appare separato… “ (Schelling )
“La proposizione che il finito è ideale, cioè non ha realtà in sé (non ha realtà separata e staccata dall’ Infinito) costituisce
l’IDEALISMO…una filosofia che attribuisca all’esistere finito, come tale, un vero essere, un essere definitivo, assoluto, non
meriterebbe il nome di filosofia … “ (Hegel)
“La vera figura nella quale la verità esiste può essere soltanto il sistema scientifico di essa. Collaborare a che la filosofia si avvicini
alla forma della “scienza”, alla meta raggiunta la quale sia in grado di deporre il nome di “ amore del sapere” per poter essere
“vero sapere”, ecco ciò che io mi sono proposto .. “
Il Vero è l’intero : ma l’intero è soltanto l’essenza che si completa mediante il suo sviluppo. Dell’Assoluto bisogna dire che esso è
essenzialmente risultato, che solo alla fine è ciò che esso è in verità.. “
(Hegel , “Fenomenologia dello Spirito “)
Fisica
 Si discuta brevemente, motivando la risposta, la seguente questione: “E’ più corretto parlare di Teorema di Gauss o
di Principio (o legge) di Gauss?”
Latino
 Con gli Annales la storiografia di Tacito si configura come storia del potere, finalizzata a indagare le origini e la
natura del principato. Per questo motivo assumono un ruolo fondamentale le personalità dei singoli imperatori, quasi
si fosse all’interno di un genere biografico. In particolare con la figura di Nerone, presentato come il campione di
ogni dissolutezza e crudeltà, le tecniche narrative toccano il vertice di tragicità drammatica e grottesca deformazione
caricaturale. In non più di venti righe si analizzi il fenomeno.
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Simulazione n. 2 del 12 marzo 2014
tipologia: tipologia mista (4 domande a scelta multipla con 4 items e 2 aperte di circa 8 righe)
discipline: Filosofia, Inglese, Storia dell’Arte, Scienze.
tempo massimo a disposizione: 3 ore
materiali utilizzabili: dizionario di inglese monolingue
Filosofia
1) Nella “Critica della Ragion Pura”, Kant, sul piano epistemologico, si pone l’obiettivo di:
A) Fondare criticamente la concezione meccanicistica e deterministica della natura , la legittimità della scienza moderna
e della fisica galileiana - newtoniana, dimostrando la necessità ontologica dell’ordine, costanza, uniformità e regolarità
delle leggi della natura.
B) Fondare filosoficamente e criticamente la validità e legittimità della conoscenza scientifica, rigorosamente condotta
nei limiti dell’ambito trascendentale, attenendosi e individuando la sostanzialità della legge di causa-effetto, come
fondamentale Legge che regola la realtà dei fenomeni.
C) Fondare criticamente la validità e legittimità dell’indagine razionale e scientifica moderna, riportando le leggi della
natura al funzionamento delle strutture trascendentali dell’intelletto , quali condizioni formali dell’ordine causale,
costante e uniforme , deterministico e meccanicistico, dei fenomeni oggettivamente conoscibili .
D) Fondare criticamente le condizioni di possibilità , la validità e legittimità della conoscenza scientifica moderna ,e
stabilirne i limiti rigorosamente contrassegnanti dall’ambito del finito, non potendo , la ragione , pensare
strutturalmente all’ Infinito .
2) “Secondo il mio modo di vedere, che dovrà giustificarsi soltanto mercè l’esposizione del sistema stesso, tutto
dipende dall’intendere il VERO non come sostanza, ma altrettanto decisamente come SOGGETTO..” (Hegel)
Con questa affermazione Hegel intende dire che:
A) Il Vero (l’Assoluto) deve essere inteso come attività, dinamicità, processualità, divenire di se stesso attraverso la
riflessione dell’essere altro da sé, “ricostituentesi uguaglianza”, Totalità del proprio processo storico dialettico.
B) Il Vero deve essere inteso come Totalità spirituale compiuta a cui filosofo accede tramite l’esposizione del Sistema
che, ricollocando ogni momento o manifestazione finita nell’ordine razionale, sconfigge la precarietà e l’imperfezione
del divenire, affermando la perennità, immobilità e perfezione dell’ Essere.
C) Il Vero deve essere inteso come Soggettività spirituale che si manifesta progressivamente nel mondo , determinando
la razionalità della storia, esattamente come, posta la figura del triangolo, si deducono le sue proprietà geometriche, tale
per cui il panlogismo hegeliano può considerarsi il grande “teorema di Dio”
D) Il Vero deve essere inteso come la totalità del processo storico-dialettico che , inserendo ogni momento finito , nel
“sistema”della visione filosofica, permette all’Assoluto/Infinito di raccogliere in Unità e annullare le differenze delle
singole determinazioni finite.
3)” Per Hegel il processo del pensiero, che egli sottoforma di Idea, trasforma in Soggetto indipendente, è il demiurgo
del reale, mentre il reale non è che il fenomeno esterno al pensiero …Per il suo fondamento il mio metodo dialettico
non è solo differente da quello hegeliano, ma né è anche direttamente l’opposto ..“ (Marx)
Il fondamento del metodo dialettico in Marx si differenzia da quello di Hegel perché :
A) Il reale è da intendersi in senso dialettico in quanto la storia procede per opposizioni determinate dalle conflittualità
ideali-reali che, all’interno del processo teleologico, , intrensicamente razionale , trasformano i rapporti di produzione ,
così come ogni tappa del percorso storico
B) Il reale è da intendersi in senso dialettico, poiché le contrapposizioni fra i diversi processi delle elaborazioni di
pensiero rendono evidente la tensione ideale-reale che, superata dalla lotta rivoluzionaria, potrà ricomporre le
opposizioni reali-materiali
C) Il reale è da intendersi in senso dialettico in quanto le contraddizioni determinate dallo sviluppo delle condizioni
materiali-reali portano a maturazione i meccanismi di alienazione, determinati dalla privazione - separazione fra mezzi
di produzione e lavoro, generando le condizioni rivoluzionarie
D) Il reale è da intendersi in senso dialettico poiché l’alienazione avvertita come razionale privazione di sé, nella
privazione dei mezzi di produzione, farà sorgere le condizioni rivoluzionarie dell’Autocoscienza come libertà.
4)“Quello che tutto conosce e da nessuno è conosciuto è il Soggetto: E’ esso che porta in sé il mondo, presupposta
condizione(come Kant ha indicato ) di ogni fenomeno, di ogni oggetto: poiché ciò che esiste non esiste che per il
Soggetto (Shopenhauer ) Con tale affermazione , Schopenhauer intende dire che :
A) Che il Soggetto conoscente in quanto determina e costituisce l’oggettività reca in sé l’ idea del mondo, connettendo
le singole rappresentazioni fenomeniche, secondo la trama concettuale della causalità, principio ontologico del “reale
rappresentato “
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B) Che, come per Kant, il Soggetto conoscente determina gli oggetti conosciuti, ovvero i fenomeni , applicando sui dati
sensibili la categoria a priori dell’esistenza, rendendo con ciò reali le rappresentazioni fenomeniche per il Soggetto
rappresentante
C) Che, a differenza di Kant, il fenomeno, in quanto esiste per e solo nella rappresentazione del Soggetto , non può
sussistere in sé e pertanto è precluso al Soggetto, in quanto costituisce i fenomeni, la via di accesso al noumeno
D) Che il Soggetto conoscente è condizione a priori dell’oggetto conosciuto e che, in quanto tale, sussiste solo nelle
relazioni di spazio-tempo-causalità, ovvero nella trama rappresentativa del Soggetto rappresentante il “mondo”.
1) La possibilità di un accesso al noumeno “apre”, nella filosofia di Kant, ad una dimensione di libertà e
“ragionevoli speranze” …, nella filosofia di Schopenhauer l’accesso al noumeno “apre” un “abisso”
ineludibile ed incolmabile di dolore . Perché?
2) “Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che
determina la loro coscienza (Marx , “Per la Critica dell’ Economia politica “ )
Dall’IDEA (nella concezione di Hegel) all’IDEOLOGIA (nella concezione di Marx) Si argomenti il
rovesciamento operato da Marx rispetto alla concezione di Hegel nel rapporto fra Idea e Realtà.
Infine, dal punto di vista marxiano, il Panlogismo hegeliano è da considerarsi “racconto ideologico” della
realtà. Perché?
Inglese
Answer the following questions in no more than eight lines
1. How does Jane Austen deal with the theme of love in her novels?
2.
Explain how the two texts from Hard Times by Dickens that you have read criticize the principles of
Utilitarianism
3.
Concerning Jane Austen's narrative technique we can say that :
a) she used a third person obtrusive omniscient narrator
b) she used a third person unobtrusive omniscient narrator
c) she used a third person obtrusive non omniscient narrator
d) none of the above because the narrator was third person but adopted different points of view
4.
Jane Austen's novels are remarkable for :
a) the detailed descriptions of setting both in the country and in cities
b) the great variety of themes dealt ranging from love, social and economic situation, characteristics of
social classes
c) her round characters that show the author's fine psychological insight and interest in people from all
strata of society
d) the unromantic quality of her works, her ability in using a gentle and subtle irony and in letting her
characters talk
5.
Dicken's social novels aim at criticizing the most negative aspects of his time through :
a) a very personal style based on irony and dark humour
b) a journalistic style, based on the objective observation of events
c) a very accurate style based on detailed descriptions, long and complex sentences
d) well-built plots, a refined style, exaggerated and comic characters
6.
Dickens used the images of the savage, the serpent and the elephant to describe Coketown. Why?:
a) He wants to make the description amusing and unforgettable by using exotic elements that he knew so
well
b) He wants to point out that a town which should represent the idea of progress is, in fact, uncivilized
c) He uses elements of nature in contrast with the civilization of urban environment
d) He chooses exotic elements because of the interest in the period in the wildlife and people of distant
countries
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Storia dell’arte
1) Quale delle affermazioni proposte è corretta?
a) La rivoluzione pittorica impressionista corrisponde a un’analoga presa di coscienza politica dei forti
contrasti di classe esistenti a Parigi al tempo della belle époque.
b) Le pennellate degli Impressionisti sono di solito date per macchiettature, picchiettature, tocchi virgolati e
veloci.
c) Per gli Impressionisti la visione della realtà è filtrata attraverso la fantasia e la memoria.
d) Tutti gli Impressionisti dipingono sempre en plein air, ripudiando del tutto lo studio e l’atelier.
2) La modernità degli impressionisti consiste
a) nella riproduzione meticolosa e dettagliata della realtà, in direzione di un realismo fotografico.
b) nell’abbandono del realismo tradizionale in favore di una ricerca orientata all’astratto.
c) nel tentativo di riprodurre sulla tela la percezione umana della realtà come totalità e continuità.
d) nella resa pittorica per frammenti isolati, definiti e immobili.
3) Quale delle affermazioni proposte non è corretta?
a) Gli Impressionisti ostentano una totale indifferenza al tema trattato.
b) Il movimento impressionista dimostrò fin dall’inizio una sensibilità straordinaria verso il progresso
tecnico e scientifico.
c) L’Impressionismo è sostanzialmente un modo di interpretare la realtà attraverso l’applicazione delle
nuove tecniche fotografiche e del colore.
d) L’Impressionismo si sviluppò esclusivamente a Parigi durante i primi anni del ‘900
4) Quale delle affermazioni proposte non è corretta? Caratteristiche fondamentali della vita artistica di E. Degas sono:
a) il disegno come mezzo per fermare le idee sulla carta.
b) il suo interesse verso la rappresentazione delle figure in movimento.
c) l’ impostazione tradizionale del taglio e della resa spaziale.
d) la denuncia del disagio sociale di cui la sua arte si fa portavoce negli anni 70.
1.
Analizzando brevemente la seguente opera: L’Assenzio di Edgar Degas 1875 – 76, olio su tela, (92 x 68 cm).
Parigi, Musèe d’ Orsay; se ne traggono gli elementi per tracciare un profilo artistico.
2.
Analizzando brevemente le seguenti opere, Fig. A e Fig. B, se ne traggono gli elementi per tracciare un
confronto artistico degli autori. Titolo: La Grenouillère, 1869
Fig. A Claude Monet,
La Grenouillère, 1869, olio su tela New York, Metropolitan Museum
Fig. B
Pierre-Auguste Renoir,
La Grenouillère, 1869, olio su tela, Stoccolma, Nationalmuseum
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Scienze
1. Quali sono, in termini di moti millenari, le condizioni astronomiche per avere nel nostro emisfero le estati più
fredde? Perchè le glaciazioni sono sempre partite dall'emisfero boreale?
2.
La figura rappresenta l'illuminazione della Terra in una posizione della sua
orbita.
Dopo aver assegnato un titolo, dai una descrizione delle condizioni di
illuminazione della Terra in questa posizione e delle sue conseguenze.
Spiega poi brevemente perchè le stagioni astronomiche non coincidono con
quelle meteorologiche.
1) Utilizzando la terza legge di Keplero si ricava che un oggetto che si
trovi a 2 UA dal Sole percorre la sua orbita in circa:
a) 2 anni
b) 2,8 anni
c) 4 anni
d) 6 anni
2) Al momento della culminazione del Sole nel giorno dell'equinozio d'autunno, in una località che si trova
alla latitudine di 30° sud, quale angolo formano i raggi solari rispetto al piano dell'orizzonte e in che
direzione si forma l'ombra?
a) 50°, ombra verso N
b) 20° , ombra verso N
c) 60°, ombra verso S
d) 23° 27', ombra verso S
3) La durata del dì e della notte è influenzata, se pure minimamente, anche dalla presenza dell'atmosfera?
a) No, dipende solo da fattori astronomici
b) Sì, l'atmosfera rifrange i raggi solari e quindi apparentemente il sole sorge qualche istante prima e
tramonta qualche istante dopo, rispetto alla reale posizione.
c) Sì, l'atmosfera diffonde la luce solare e modifica la durata del dì.
d) No, l'involucro atmosferico è troppo sottile per interferire con la luce.
4) Cosa potrebbe frenare l'espansione dell'Universo e rendere possibile un riavvicinamento delle galassie?
a) Il continuo consumo di materia per produrre l'energia presente nei diversi oggetti celesti, con
conseguente riduzione della densità della materia dell'Universo
b) L'azione della forza magnetica negli intensissimi campi magnetici delle galassie, in particolare delle
galassie attive.
c) L'azione dell'attrazione gravitazionale, che diventerà predominante quando sarà esaurito l'effetto della
spinta iniziale del Big- Bang che ha prodotto l'allontanamento reciproco delle galassie.
d) Il consumo dell'energia che attualmente fa allontanare le galassie, energia che viene impiegata per la
formazione di nuove stelle al loro interno.
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Simulazione n. 3 del 23 aprile 2014
tipologia: A
discipline: Storia, Storia dell’Arte, Inglese, Scienze.
tempo massimo a disposizione: 3 ore
materiali utilizzabili: dizionario di inglese bilingue
Storia

L’IDEOLOGIA TOTALITARIA NAZISTA NEL “ SECOLO DELLE TENEBRE” (Todorov)
“ Ciò che noi vediamo oggi, in materia di cultura o di arte o di scienza o di tecnica, è quasi esclusivamente il prodotto
geniale dell’ariano. E ciò ci conduce alla conclusione ovvia che egli solo è stato il fondatore dei valori umani più alti e
rappresenta quindi il prototipo di ciò che noi designiamo con la parola uomo. Egli è il Prometeo dell’ Umanità(…) Il Reich
tedesco deve, come Stato, comprendere tutti i Tedeschi, con il compito non solo di raccogliere e conservare di questo popolo
i più preziosi fra gli elementi originari della razza, ma sollevarli con lentezza ma in modo sicuro ad una posizione di
predominio … “ (Hitler, da “Mein Kampf”)
Il candidato, dopo aver sinteticamente indicato i fattori e le cause fondamentali dell’ascesa di Hitler al potere in
Germania, con particolare attenzione alle fasi cruciali, intervenute fra 1930 e 1933, rifletta sulla categoria
storiografica di “Totalitarismo”, con specifico riferimento al regime nazista e all’ideologia razziale esposta nel
“Mein Kampf
Disegno e Storia dell’Arte

Il candidato, dopo aver analizzato la riproduzione del dipinto “Guernica” di Pablo Picasso, descriva il
linguaggio utilizzato dall’artista.
Inglese
 In the first decades of the 20th century there was a total break with the past and with the values of the Victorian
Age, In no more than twenty lines explain why this period was called “the age of anxiety” and which historical
events and cultural movements deeply affected this period.
Scienze
 Descrivi le prime fasi del processo di formazione della Terra, spiega in che modo le onde sismiche possono
fornire informazioni relativamente alla struttura interna della Terra e che informazioni si possono trarre dal
rilevamento gravitazionale.
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Griglia di valutazione della simulazione di Terza prova scritta
Indicatore
Descrizione
CONOSCENZE
Individuare e circoscrivere i problemi
e gli argomenti richiesti fornendo le
informazioni e i dati necessari
COMPETENZE
E CAPACITA’
Sapere sviluppare in modo rielaborato
e critico i nodi concettuali essenziali
nelle varie discipline coinvolte
Sapere applicare le competenze, le
procedure formali e/o metodologiche
richieste
Livello
 in modo lacunoso
 in modo non sempre






PROPRIETA’
FORMALE
E
CORRETTEZZA
LESSICALE
Capacità di esporre i contenuti richiesti
in modo chiaro e corretto, con
proprietà e ricchezza lessicale ed
usando il linguaggio specifico della
disciplina


completo
in modo completo ed
esauriente
in modo inadeguato
in modo non sempre
adeguato
in modo completo e
pertinente
in modo approfondito
e rielaborato
esposizione
disarticolata
e
scorretta
esposizione coesa e
corretta, ma non
sempre appropriata
nella terminologia
esposizione
coesa,
corretta, appropriata e
specifica
Punti
Punteggio
Assegnato
Max 6
Max 6
Max 3
Punteggio Totale Proposto (in quindicesimi)
Modalità di utilizzo della griglia di valutazione
Per la correzione delle prove, in tutte le discipline si è utilizzata l’apposita griglia sopra riportata e
quindi ogni disciplina ha riportato il voto in quindicesimi.
Per quello che riguarda la valutazione complessiva della prova si è quindi fatta una media delle
valutazioni delle singole discipline.
Per quel che riguarda la valutazione della prova a tipologia mista per ogni quesito a risposta chiusa
sono stati assegnati 1,5 punti (totale 6 punti); il restante punteggio (totale 9 punti) è stato ripartito
fra i due quesiti a risposta aperta.
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Griglia di valutazione del colloquio orale
Il Consiglio di classe ritiene utile e opportuno inserire una proposta di griglia per la valutazione del colloquio orale
elaborata dai suoi componenti e che rispecchi, nei suoi indicatori e nella suddivisione dei punteggi per i vari livelli, gli
obiettivi didattici e cognitivi inseriti a inizio anno nella Programmazione didattica ed educativa della classe.
indicatori
conoscenze
competenze e
capacità
descrizione
livelli
Acquisizione, possesso,
padronanza dei contenuti
disciplinari ed
interdisciplinari
In modo lacunoso, incompleto e frammentario
1-3
In modo parziale, impreciso, superficiale per
alcuni aspetti, più accettabile e soddisfacente per
altri
4-7
In modo corretto e sostanzialmente completo per
tutti gli aspetti essenziali
8-10
In modo corretto, preciso, completo e
approfondito
11-12
Conoscenza di
informazioni, dati, concetti
fondamentali ed esaurienti
per la trattazione e
svolgimento
dell’argomento, tema,
problematica richiesti
Competenze di analisi del
testo, problema, tematica,
problematica, documento
Non sa analizzare concetti, testi, problemi,
argomenti ed attuare adeguate operazioni di
analisi e di focalizzazione dei nuclei concettuali
portanti. Lacune nelle competenze disciplinari.
Mancanza di rielaborazione
0-3
Competenze di sintesi:
individuazione e
focalizzazione pertinente,
efficace e logica dei nuclei
concettuali e tematici
fondamentali
Analizza i concetti, testi fondamentali; opera,
guidato, sintesi abbastanza significative. Presenta
qualche aspetto di disorganicità o di insicurezza
nelle competenze disciplinari. Scarsa
rielaborazione personale
4-7
Analizza in modo concettualmente corretto,
sintetizza gli aspetti e nuclei concettuali
fondamentali, operando anche confronti
abbastanza organici. Competenze disciplinari
accettabili o buone. Rielaborazione significativa
8-10
Competenze
specificatamente
disciplinari
Competenze di metodo:
organizzazione, confronto e
collegamenti
Competenze e capacità di
esposizione
Procede in modo autonomo nelle analisi e sintesi
richieste. Evidenzia la padronanza di un metodo
di studio organico, ragionato ed efficace nei
confronti e collegamenti. Buone o eccellenti
competenze disciplinari. Rielabora e
approfondisce in modo critico e personale
Scarsa o insufficiente proprietà terminologica,
scarsa o insufficiente coerenza e coesione
discorsiva, scarsa o insufficiente chiarezza e
organicità espressiva
Competenze lessicali,
semantiche, terminologiche
disciplinari
Sufficiente chiarezza espositiva, ma aspetti di
imprecisione terminologica e qualche
disorganicità discorsiva
Capacità discorsiva e
argomentativa
Ricchezza terminologica, proprietà, adeguatezza,
coesione e coerenza discorsive. Capacità di
argomentare
Capacità di rielaborazione
critica e di
approfondimento personale
competenze
linguistiche
• espressive
• espositive
• argomentative
punti /30
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11-12
0-3
4-5
6
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Il presente documento è stato compilato e approvato all’unanimità dal Consiglio di classe
nella seduta del 5 maggio 2014.
Firma dei Docenti
Beneventi Giovanna __________________________________________________
Caselli Viviana ______________________________________________________
Esposito Salvatore ___________________________________________________
Ferrarini Cinzia ______________________________________________________
Giuseppina Galizia ___________________________________________________
Mazzacurati Lorenzo _________________________________________________
Minelli Marinella ____________________________________________________
Tagliazucchi Tiziana __________________________________________________
Tamarozzi Marinella __________________________________________________
Bellucci Maria Antonietta ______________________________________________
I Rappresentanti degli studenti hanno preso visione del Documento del Consiglio di classe in tutte le sue parti e in
particolare nelle sezioni concernenti i programmi delle singole discipline:
Badiali Mattia___________________________________
Mazzini Martina _______________________________
Pavullo nel Frignano, 5 maggio 2014.
Il Dirigente scolastico
_________________________________
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