Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore “G. A. CAVAZZI” Liceo Scientifico e Scienze Umane "A. Sorbelli" Istituto Tecnico e Professionale “G. A. Cavazzi” Sede Via Matteotti 2/4 41026 Pavullo nel Frignano (MO) Tel . 0536/20366-20257 fax 21164 Sede Associata “A. Barbieri” Via Tamburù 53 41027 Pievepelago (MO) Tel . 0536/790084 ___________________________________________________________________ e-mail: [email protected] www.cavazzisorbelli.it [email protected] cod. fisc. 83000140364 Anno scolastico 2013/2014 ESAME DI STATO DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Liceo Scientifico PNI classe 5a sezione B ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL CORSO DI STUDI (Legge 425/97 – D.P.R. 323/98 art. 5.2) LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 1 di 88 Indice A. SCHEDE GENERALI .................................................................................................................. 3 A.1. Composizione del Consiglio di classe........................................................................................ 4 A.2. Elenco dei candidati ................................................................................................................... 4 A.3. Presentazione della classe e valutazione complessiva dei risultati raggiunti ............................. 5 A.4. Obiettivi trasversali e comuni del Consiglio di classe ............................................................... 7 A.5. Attività para- ed extrascolastiche ............................................................................................... 9 A.6. Attività interdisciplinari ........................................................................................................... 10 B. SCHEDE ANALITICHE DELLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO ............ 11 Disegno e Storia dell’arte ................................................................................................................. 12 Educazione fisica ............................................................................................................................. 16 Filosofia ........................................................................................................................................... 18 Fisica ................................................................................................................................................ 29 Lingua e letteratura inglese .............................................................................................................. 36 Lingua e letteratura italiana.............................................................................................................. 39 Lingua e letteratura latina ................................................................................................................ 50 Matematica ....................................................................................................................................... 54 Religione .......................................................................................................................................... 64 Scienze ............................................................................................................................................. 65 Storia ................................................................................................................................................ 68 C. SCHEDE DELLA PREPARAZIONE SPECIFICA PER L’ESAME DI STATO ..................... 76 Simulazione di Prima prova scritta e griglia .................................................................................... 77 Simulazione di Seconda prova scritta e griglia ................................................................................ 78 Simulazione di Terza prova scritta................................................................................................... 79 Testi Simulazioni Terze Prove ......................................................................................................... 79 Griglia di valutazione Terza prova................................................................................................... 86 Griglia di valutazione per colloquio orale........................................................................................ 87 Firme ................................................................................................................................................ 88 LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 2 di 88 A. SCHEDE GENERALI LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 3 di 88 A.1. Composizione del Consiglio di classe Docente Materia Ore settimanali Beneventi Giovanna Educazione Fisica 2 Caselli Viviana Lingua e letteratura inglese 3 Esposito Salvatore Religione 1 Ferrarini Cinzia Matematica 5 Galizia Giuseppina Disegno e Storia dell’arte 2 Mazzacurati Lorenzo Fisica 3 Minelli Marinella Filosofia 3 Minelli Marinella Storia 3 Tagliazucchi Tiziana Lingua e letteratura italiana 4 Tagliazucchi Tiziana Lingua e letteratura latina 3 Tamarozzi Marinella Geografia Astronomica 3 Bellucci Maria Antonietta Sostegno A.2. Elenco dei candidati Cognome e Nome Cognome e Nome 1 Badiali Mattia 11 Monticelli Francesco 2 Bertoni Sara 12 Procopio Agnese 3 Biagioni Riccardo 13 Procopio Chiara 4 Boni Filippo 14 Rossi Chiara 5 Guiducci Sara 15 Sasso Filippo 6 Lorenzi Massimiliano 16 Sorbelli Sara 7 Managlia Maria Vittoria 17 Speranzoni Michela 8 Manni Matteo 18 Tognarini Matteo 9 Mazzini Martina 19 Toni Jacopo 10 Mecagni Francesca 20 LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 4 di 88 A.3. Presentazione della classe e valutazione complessiva dei risultati raggiunti Storia della classe Configurazione della classe nel corso del triennio Classe Terza Quarta Quinta Iscritti della stessa classe 21 19 18 Provenienti da Totale Iscritti altre classi 1 (ex 3B) 1 (ex 4B) 1 (ex 5B) 22 20 19 Promossi Non Promossi 19 18 3 2 La classe 5B Liceo scientifico PNI è composta da 19 alunni, di cui 9 maschi e 10 femmine; il gruppo è compatto e si conferma educato e disponibile al dialogo educativo-formativo. Dal terzo anno il gruppo classe ha subito diverse variazioni. All’inizio della classe terza si è aggiunta al gruppo classe una studentessa proveniente dalla ex 3B e alla fine dell’anno 3 ragazzi sono stati bocciati; in quarta si è aggiunto un ripetente proveniente dalla ex 4B, che poi non ha concluso l’anno; oltre al precedente anche una studentessa è stata respinta. All’inizio della classe 5 ai 18 alunni della ex 4B promossi si è unita una studentessa provenienti dalla ex 5B. La frequenza scolastica è sempre stata regolare ed assidua per la maggior parte degli alunni, ad eccezione di due studentesse le cui assenze erano dovute ad attività sportive, praticate a livello agonistico. Nel corso del triennio la maggioranza degli alunni ha lavorato con serietà, interesse e motivazione. Gli alunni si sono distinti per l’estrema disponibilità e collaborazione sia nei confronti degli insegnanti sia all’interno del gruppo classe. Si sono sempre contraddistinti per l’impegno, il lavoro e la tenacia come si evince dai limitati debiti formativi negli anni passati. Classe Terza Quarta Studenti con Debito 2 1 Discipline Inglese + Matematica Latino Italiano Esito Superato Superato Superato Valutazione complessiva dei risultati raggiunti All’inizio di questo ultimo anno scolastico, la classe si caratterizzava, in continuità con gli anni precedenti, per motivazione, disponibilità al lavoro e collaborazione. L’impegno di studio si confermava per una parte della classe strutturato e autonomo, ma per un altro gruppo ancora mnemonico, talvolta viziato da superficialità, in alcuni casi non sempre in grado di compensare fragilità d’ordine logico nonostante un’attività di studio intensa. Il Consiglio si era prefissato come primo obiettivo fondamentale quello di far acquisire a tutti gli alunni completa autonomia espositiva e rielaborativa, nonchè potenziare abilità e competenze a livello critico. Le conoscenze pregresse erano globalmente discrete per una buona parte della classe, in alcuni casi buone, mentre alcuni alunni mostravano ancora significative fragilità, soprattutto nelle competenze. Al termine del primo quadrimestre la preparazione risultava ancora incerta in alcune discipline, in particolare in Matematica, Inglese (scritto), Latino (scritto) e Fisica. Due studenti hanno avuto il Debito in Matematica, poi superato. Nel secondo quadrimestre gli studenti hanno confermato l’impegno, lo studio e la disponibilità, anche nei periodi più impegnativi dal punto di vista del ritmo e della preparazione del lavoro LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 5 di 88 scolastico. Tuttavia, per un gruppo di studenti, all’impegno profuso non sempre è corrisposto un adeguato risultato, a causa di fragilità nel metodo e di incertezze nell’esposizione. Attualmente la classe ha raggiunto la maggior parte degli obiettivi previsti. Si evidenziano alcuni studenti che hanno conseguito risultati buoni, anche se non sempre omogenei fra le diverse aree disciplinari. Tutti hanno comunque cercato di migliorare la preparazione, grazie all’impegno costante e diligente. Per quanto riguarda le competenze trasversali, permangono, in qualche caso, incertezze nell’operare collegamenti a livello interdisciplinare, nella capacità di sintesi e nell’approccio non sempre adeguatamente critico nei confronti dei contenuti disciplinari. A livello comportamentale non sono mai emersi problemi, anzi si ribadiscono l’educazione, la collaborazione, la serietà e la disponibilità sia nei rapporti interpersonali sia con i docenti. Continuità didattica Nel corso del triennio, come si evince dalla tabella, si è avuta discontinuità soprattutto in Fisica, Matematica, Filosofia e Storia; la continuità didattica nella maggior parte delle discipline ha permesso di lavorare efficacemente sia sul piano degli obiettivi educativo-formativi, sia sul piano meramente didattico. Classe Terza Classe Quarta Classe Quinta Disegno e Storia dell’arte Galizia Galizia Galizia Educazione fisica Beneventi Beneventi Beneventi Filosofia Balconati Minelli Minelli Fisica Casolari Ferrarini Mazzacurati Lingua e letteratura inglese Caselli Caselli Caselli Lingua e letteratura italiana Tagliazucchi Tagliazucchi Tagliazucchi Lingua e letteratura latina Tagliazucchi Tagliazucchi Tagliazucchi Matematica Casolari Ferrarini Ferrarini Religione Benedetti Benedetti Esposito Scienze (Biologia/Chimica/Astronomia) Tamarozzi Tamarozzi Tamarozzi Storia Balconati Minelli Minelli Sostegno Messina Sirotti Grispino Galasso Bellucci LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 6 di 88 A.4. Obiettivi trasversali e comuni del Consiglio di classe (approvati nella seduta del 20 novembre 2013) Sono riportati gli obiettivi generali così come delineati nella Programmazione educativa e didattica approvata all’inizio dell’anno scolastico, in relazione alla situazione di partenza della classe e in rapporto alle mete perseguite e ai risultati attesi, a medio e lungo termine. Per maggiori dettagli si rimanda documento integrale della Programmazione. Si segnala che il Consiglio di classe aveva in particolare sottolineato la necessità di lavorare sul potenziamento del metodo di studio, sulla crescita dell’autonomia personale e della flessibilità, sulla partecipazione attiva e collaborativa e sull’acquisizione critica dei contenuti. OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Approfondire la motivazione, sollecitare l’interesse e la partecipazione attiva al fine di un lavoro proficuo in classe, in funzione di uno studio personale, di approfondimenti, rielaborazioni, ricerche. Approfondire l’atteggiamento di collaborazione nel lavoro in classe ai fini di una crescente serietà nell’impegno e nell’assunzione di responsabilità personali. Promuovere la formazione di personalità autonome, in grado di avere orientamenti personali e di operare scelte consapevoli. Promuovere la formazione di un pensiero critico e di una personalità aperta e flessibile, disponibile al dialogo, anche in rapporto alla pluralità dei punti di vista. OBIETTIVI COGNITIVI Acquisire i saperi delle varie discipline secondo i programmi ministeriali e nelle loro relazioni interdisciplinari; consolidare e approfondire la preparazione culturale anche in vista dell’Esame di Stato. Potenziare e approfondire il metodo di lavoro e l’abilità di organizzare uno studio produttivo, approfondito, autonomo e critico. Potenziare e approfondire le competenze linguistiche, espressive, argomentative e di comprensione di testi. Potenziare le competenze di analisi e sintesi e la capacità di rielaborare ed approfondire i contenuti. Potenziare e approfondire le capacità critiche di valutazione ed interpretazione. Sviluppare un’adeguata metodologia della ricerca. MODALITÀ E STRATEGIE DI RECUPERO, SOSTEGNO E APPROFONDIMENTO Il Consiglio di classe ha sempre predisposto e coordinato interventi di recupero e sostegno ogni volta che se ne è mostrata la necessità, sia a livello di classe sia a livello individualizzato, secondo le seguenti modalità. A) Gli interventi di recupero fondamentali, rivolti a tutta la classe, sono stati attuati da tutti i docenti, e per tutto il corso del triennio, a livello curricolare, quindi negli specifici ambiti disciplinari, quando le esigenze della classe lo richiedevano. Questi interventi, sia pure rivolti al rafforzamento di competenze disciplinari, sono comunque sempre stati organizzati con finalità di LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 7 di 88 recupero anche di competenze trasversali, in particolar modo del metodo di studio, secondo gli orientamenti della Programmazione di classe. B) In particolari momenti, gli interventi sono stati effettuati con specifici corsi di recupero tenuti dagli insegnanti di classe e rivolti a gruppi di allievi più ristretti o a tutta la classe, a seconda delle esigenze, con il preciso obiettivo di intervenire sul recupero di lacune o sul rafforzamento di competenze. Gli alunni hanno potuto giovarsi di: Sportello Didattico di Matematica, su prenotazione del singolo studente, per tutto l’anno a partire dal mese di novembre; C) Infine, si segnala la modalità, ugualmente adottata, del recupero in itinere. STRUMENTI DI OSSERVAZIONE, VERIFICA E VALUTAZIONE Strumenti per le verifiche formative Sono stati utilizzati, a seconda delle esigenze disciplinari, strumenti di verifica formativa per controllare con continuità l’andamento della programmazione didattica e il livello di apprendimento della classe: test, questionari, domande flash, brevi esercitazioni (scritte o orali). Strumenti per le verifiche sommative Produzione di testi, elaborati scritti, relazioni Questionari Prove strutturate: quesiti Interrogazioni orali; simulazioni del Colloquio d’Esame. Prove di verifica sul modello delle tipologie richieste all’Esame di Stato; in particolare: - una simulazione di Prima prova (9 maggio; tempo assegnato: 6 ore) - due simulazioni di Seconda prova (tempo assegnato: 6 ore) - tre simulazioni di Terza prova (tempo assegnato: 3 ore). I testi delle simulazioni di Terza prova sono allegati al presente documento. INDICATORI FONDAMENTALI PER LA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE Obiettivi educativi-formativi Frequenza, partecipazione, disponibilità e collaborazione al dialogo educativo-culturale, approfondimento della motivazione, continuità dell’impegno e rigore dell’applicazione, assunzione di responsabilità e conduzione coerente degli impegni assunti. Obiettivi didattici Conoscenze dei contenuti, acquisizione di abilità e competenze secondo gli obiettivi previsti nelle programmazioni individuali in linea con i programmi ministeriali e con quanto previsto dall’esame di stato Adeguato recupero e rafforzamento delle competenze disciplinari e interdisciplinari richieste per sostenere le prove dell’Esame di Stato Autonomia e approfondimento personale e rielaborato della preparazione Capacità di operare collegamenti a livello disciplinare ed interdisciplinare Obiettivi generali e specifici della Programmazione, graduati e precisati sia in itinere sia a livello disciplinare Il Consiglio di Classe, in relazione agli obiettivi generali e ai loro livelli di raggiungimento, ha individuato la seguente griglia di valutazione (riservandosi, comunque, la possibilità di utilizzarne altre alternative in base alla tipologia di verifica adottata e dandone comunicazione agli alunni) LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 8 di 88 Voti Descrittori 1-3 Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione nulle o scarse, lacunose o molto lacunose, saltuarie e inadeguate. Esposizione confusa ed incoerente, da cui non emerge alcuna conoscenza significativa. Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione frammentarie ed errate, saltuarie e inadeguate Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione limitate e frammentarie o superficiali; esposizione non lineare e non sempre coerente Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione essenziali, semplici ma corrette, accettabili Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione complete ma non approfondite; conoscenze corrette ed abbastanza ampie. Uso adeguato degli strumenti teorici. Espressione lineare, coerente e sorretta da capacità di collegamento rilevabile. Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione complete e approfondite, corrette e coerenti, buone e costruttive. Uso appropriato degli strumenti concettuali. Esposizione chiara, fluida ed organica. Elaborazione efficace. Conoscenze, competenze, applicazione, partecipazione e organizzazione complete e approfondite, articolate, originali, efficaci e produttive. Conoscenze complete ed approfondite, che rivelano capacità di rielaborazione critica e personale. Uso ed individuazione di metodi di risoluzione autonomi. Esposizione rigorosa, sicura, efficace nella scelta lessicale e nell’argomentazione. 4 5 6 7 8 9-10 A.5. Attività para- ed extrascolastiche Attività integrative a cui ha partecipato tutta la classe AltroNovecento (conferenza di inglese: “il grande Gatsby”; … Galizia) Progetto di educazione alla salute sulla prevenzione oncologica Attività di orientamento in funzione degli studi universitari: open day a Modena e a Bologna. Viaggio di istruzione a Berlino (5 giorni) Conferenza di Astrofisica (relatori: prof. Malaguti e prof. Palumbo; 16 aprile) Serata di osservazione del cielo invernale (novembre 2013, con la collaborazione del Gruppo Astrofili Modenese) Conferenza di Storia (relatore: prof. Feltri “Dalla propaganda allo sterminio”; 7 gennaio) Attività integrative a partecipazione individuale Certificazioni Linguistiche Corso ECDL Corso di informatica “Elementi di programmazione” Apertura pomeridiana della biblioteca d’Istituto Laboratorio teatrale Progetto “Tutti insieme per la Protezione Civile” Progetto di educazione al volontariato “Giovani all’arrembaggio” Progetto sportivo d’Istituto Attività di recupero ed approfondimento Durante la classe quarta quattro alunni hanno partecipato a un progetto particolarmente significativo: “Un treno per Auschwitz”, comprendente la partecipazione a un corso di preparazione storica e il viaggio (con visita ai campi e varie attività culturali). Alla fine della classe quarta tre studenti hanno partecipato allo stage “Fare Fisica” organizzato dall’Università degli studi di Modena e Reggio. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 9 di 88 A.6. Attività interdisciplinari Per limiti di tempo e per le priorità di interventi didattici sulle competenze disciplinari non è stato possibile svolgere moduli interdisciplinari programmatici e specifici, ma l’orientamento generale del Consiglio di classe ha fornito sollecitazioni continue agli studenti affinché elaborassero anche in modo autonomo le connessioni interdisciplinari e impostassero in tal senso il loro lavoro di ricerca personale della tesina d’esame. A questo riguardo, gli alunni sono stati sollecitati a un lavoro autonomo che permettesse loro di esprimere i loro peculiari interessi e le loro motivazioni culturali, e ad applicare in modo personale le proprie capacità e competenze. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 10 di 88 B. SCHEDE ANALITICHE DELLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO Nelle pagine seguenti sono riportate le schede riassuntive delle metodologie didattiche utilizzate e degli obiettivi raggiunti nelle singole discipline. Le schede contengono inoltre l’elenco degli argomenti affrontati nel corso della classe quinta. Ogni singola scheda disciplinare è stata redatta a cura del competente insegnante della disciplina e approvata, in ogni sua parte, dall’intero Consiglio di classe. L’elenco degli argomenti svolti è anche sottoscritto (in forma cumulativa al termine di ogni sezione) per conferma e presa visione da due rappresentanti degli studenti. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 11 di 88 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE docente disciplina Giuseppina Galizia DISEGNO E STORIA DELL’ARTE libri di testo Itinerario nell’arte dall’Età dei lumi ai giorni nostri. altri strumenti o sussidi computer, internet, schede di approfondimento. 1.A. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE Contenuti Tempi Prove di verifica utilizzate Ripasso di concetti inerenti l’evoluzione di tecniche e forme espressive nella storia dell’arte. Verifica sia del livello di acquisizione degli elementi fondamentali del linguaggio visivo, sia dell’uso di un metodo di analisi critico e flessibile per una lettura dell’opera d’arte. Recupero argomento del quarto anno: il Manierismo, il Seicento e il Settecento. settembre ottobre Verifica d’ingresso Caratteri generali e lettura di opere dal Neoclassicismo … novembre dicembre gennaio verifica scritta febbraio marzo aprile verifica scritta simulazione di terza prova simulazione di terza prova Verifica scritta … al Surrealismo maggio Dopo quest’ ultimo argomento, si affronteranno altri movimenti artistici ma in modo più superficiale. verifica scritta verifica orale 1.B. LETTURA/ANALISI DELLE OPERE NEOCLASSICISMO: caratteri generali Architettura Neoclassica Antonio Canova (1757-1822) Amore e Psiche (1787-1793) (analisi dell’opera) Teseo sul Minotauro (1781-1783) Monumento funebre a Maria Cristina d’Austria (1798-1805) (analisi dell’opera) Jacques-Louis David (1748-1825) Il giuramento degli Orazi (1784) (analisi dell’opera) La morte di Marat (1793) (analisi dell’opera) Jean-Auguste Dominique Ingres (1780-1867) ROMANTICISMO: caratteri generali Theodore Géricault (1791-1824) La zattera della Medusa (1819) (analisi dell’opera) Eugène Delacroix (1798-1863) La libertà che guida il popolo (1830) (analisi dell’opera) Francisco Goya (1746-1828) Fucilazioni del tre maggio (1808) (analisi dell’opera) Visione del film “L’ultimo inquisitore” Francesco Hayez (1791-1882) Il bacio (1859) (analisi dell’opera) LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 12 di 88 REALISMO: caratteri generali Gustave Courbet (1819-1877) Lo spaccapietre (1849) L’atelier del pittore (1854-1855) (analisi dell’opera) Macchiaioli Giovanni Fattori (1825-1908) Soldati francesi del ‘59 (1859) (analisi dell’opera) La rotonda Palmieri (1866) Architettura del ferro: caratteri generali Joseph Paxton (1803-1865) Il Palazzo di cristallo (1850-1851) Gustave-Alexandre Eiffel (1832-1923) La Torre Eiffel (1889) (analisi dell’opera) IMPRESSIONISMO E FOTOGRAFIA: Caratteri generali Edouard Manet (1832-1883) Colazione sull’erba (1863) (analisi dell’opera) Olympia (1863) Il bar delle Folies-Bergères (1881-1882) Claude Monet (1840-1926) Impressione, sole nascente (1872) (analisi dell’opera) La Grenouillère (1869) – confronto con Renoir Edgar Degas (1834-1917) L’assenzio (1875-1876) (analisi dell’opera) Pierre-Auguste Renoir (1841-1919) Moulin de la Galette (1876) (analisi dell’opera) POST-IMPRESSIONISMO: caratteri generali Paul Cezanne (1839-1906) Mont Sainte-Victoire (1889) (analisi dell’opera) Paul Gauguin (1848-1903) Da dove veniamo? chi siamo? dove andiamo? (1897-1898) (analisi dell’opera) Vincent van Gogh (1853-1890) Campo di grano con volo di corvi (1890) (analisi dell’opera) PUNTINISMO E DIVISIONISMO: caratteri generali Georges Seurat (1859-1891) Una domenica pomeriggio all’Isola della Grande Jatte (1883-1885) (analisi dell’opera) Giuseppe Pellizza da Volpedo (1868-1907) Il quarto stato (1896-1901) (analisi dell’opera) ART NOUVEAU E STILE LIBERTY: caratteri generali Gustave Klimt (1862-1918) Giuditta I (1901) (analisi dell’opera) FAUVES : cartteri generali Henri Matisse (1869-1954) La stanza rossa (1908) (analisi dell’opera) ESPRESSIONISMO: caratteri generali Ernst Ludwig Kirchener (1880-1938) 5 donne per strada (1913) Edvard Munch (1863-1944) Il grido (1893) (analisi dell’opera) Oskar Kokoschka (1886-1980) La sposa del vento (1914) (analisi dell’opera) Egon Schiele (1890-1918) Abbraccio (1917) LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 13 di 88 AVANGUARDIE STORICHE Cubismo: caratteri generali Pablo Picasso (1881-1973) Les demoiselles d’Avignon (1907) (analisi dell’opera) Guernica (1937) (analisi dell’opera) Georges Braque (1882-1963) Case all’estaque (1909) Futurismo Umberto Boccioni (1882-1916) La città che sale (1910-1911) Dadaismo: caratteri generali Marcel Duchamp (1887-1969) L.H.O.O.Q. (1919) Ruota di bicicletta (1964) Man Ray (1890-1976) Cadeau (1921) Surrealismo: caratteri generali Max Ernst (1891-1976) La vestizione della sposa (1940) (analisi dell’opera) Joan Mirò (1893-1983) Il carnevale di Arlecchino (1924) Renè Magritte (1898-1967) L’uso della parola I (1928-1929) Le passeggiate di Euclide (1955) (analisi dell’opera) Salvador Dalí (1904-1989) Costruzione molle con fave (o fagioli) bollite (1936) (analisi dell’opera) Nel mese di maggio è prevista la trattazione dei seguenti argomenti: FUTURISMO: caratteri generali Umberto Boccioni (1882-1916) La città che sale (1910-1911) (analisi dell’opera) Forme Uniche della continuità nello spazio (1913) AVANGUARDIE RUSSE: caratteri generali ASTRATTISMO (DER BLAUE REITER) E NEOPLASTICISMO: caratteri generali Vasilij Kandinskij (1866-1944) Senza titolo (1910) Piet Mondrian (1872-1944) La serie degli alberi (1909-1913) METAFISICA: caratteri generali Giorgio De Chirico (1888-1978) Le Muse inquietanti (1917) Se sarà possibile, movimenti successivi saranno trattati solo nei concetti fondamentali. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 14 di 88 2. METODOLOGIA Scheda di lettura di un’opera d’arte Per giungere alla comprensione del contenuto, ossia del livello più profondo del significato delle opere d’arte, è stato utilizzato un metodo di lettura che tenga conto delle componenti fondamentali del linguaggio visivo. Griglia utilizzata per la lettura di un’opera d’arte Autore; epoca o data; dimensioni; soggetto o tema; mezzo espressivo utilizzato dall’artista. Elementi pre-iconografici espressivi: le sfumature psicologiche che cogliamo immediatamente. Analisi degli elementi iconografici: le convenzioni, le iconografie, le consuetudini proprie di una determinata cultura, che vengono immesse consapevolmente in un’immagine. Funzioni: narrativa, didascalica, pratica, simbolica, religiosa, storica, commemorativa, celebrativa, pubblica, privata, estetica decorativa ecc. Individuazione della committenza. Analisi degli elementi iconologici (elementi formali dell’opera, che nelle loro sistematizzazioni costituiscono uno stile, un linguaggio) Lo spazio; il movimento; la composizione; la linea; il colore; la campitura; la luce; il volume. L’interpretazione di un’opera d’arte riflette la cultura di chi legge, pertanto attraverso questa griglia di lettura si è cercato di aumentare negli allievi le capacità di analisi, di sintesi e rielaborazione critica, di comprensione del contesto socio-culturale in cui nascono le opere d’arte. 3. MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Uso del computer con proiettore all’interno della classe Uso della fotocopiatrice Visita d’istruzione: Berlino 4. OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI La classe nella sua globalità ha ottenuto risultati positivi, ha partecipato con interesse alle lezioni, rielaborando in modo personale i contenuti. Le diversità e le abilità dei singoli alunni hanno portato a risultati differenti, per cui all’interno del gruppo classe si possono evidenziare alunni (un ristretto gruppo) con ottime capacità, oltre ad un impegno serio e costante, che hanno permesso loro di ottenere dei risultati molto buoni; permane un piccolissimo gruppo che, non ha ancora superato del tutto le proprie difficoltà. firmato: rappresentanti degli alunni LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI firmato: prof. Giuseppina Galizia p. 15 di 88 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE docente disciplina Giovanna Beneventi EDUCAZIONE FISICA libro di testo Fiorini-Coretti-Bocchi, Corpo libero (Marietti Scuola). altri strumenti o sussidi Fotocopie. 1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE Contenuti Tempi Prove di controllo qualità fisiche di base Esercizi di motricità generale, test d'ingresso. I-II quadrimestre Prove di verifica utilizzate - Esercizi a carico naturale e con carichi addizionali. Esercizi a coppie atti a sviluppare le capacità condizionali (mobilità art., resistenza, forza velocità) . Esercizi di tonificazione e di potenziamento dei vari distretti muscolari. Esercizi di scioltezza articolare per le principali articolazioni. Esercizi a coppie di opposizione-resistenza. Esercizi di corsa aerobica di intensità costante su tempi e distanze variabili. Esercizi di velocità e reazione a stimoli diversificati. Educazione al ritmo, coordinazione , equilibrio. Andature di facile coordinazione. Percorsi finalizzati. Tecnica di base della ginnastica aerobica e Step. Esercizi di orientamento spazio-temporale nei giochi di squadra. Esercizi di coordinazione dinamica-generale. Esercizi padronanza palla, ball-handling. Esercizi di coordinazione intersegmentaria e di coordinazione complessa. Giochi presportivi: headball, dodgeball,,madball. I-II quadrimestre Fase di riscaldamento e fase tecnica I-II quadrimestre Giochi presportivi e sportivi Salto in lungo da fermo, alto sul posto, test muscoli addominali . Es. equilibrio dinamico Percorsi. Prove di resistenza e velocità. Lancio palla medica. Circuiti specifici - Osservazione diretta Prove pratiche al termine di unità didattiche - Esercizi aerobica-step. Coreografie di danza-jazz e zumba, fitness. Osservazione diretta - Pallavolo: tecnica dei fondamentali individuali di attacco e difesa; fondamentali di squadra. Regolamento tecnico. Schemi tattici. Compiti di arbitraggio. Calcetto: tecnica dei fondamentali e regole di gioco. 4 lezioni (I-II quadrim.) - Osservazione diretta Torneo interno Pallamano: fondamentali individuali di attacco e difesa del gioco (tecnica e didattica) ; gioco e spiegazione del regolamento tecnico. Pallacanestro: esercizi ballhandling, tecnica palleggio, passaggio, tiro, arresto, terzo tempo; gioco e spiegazione regolamento tecnico. 4 lezioni (I quadrim) 4 lezioni (II quadrim) - Osservazione diretta Questionario LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI 4 lezioni (I quadrimestre) Osservazione diretta Torneo interno p. 16 di 88 Hitball: spiegazione regole di gioco e gioco a squadre 5vs5 I-II quadrim Preacrobatica di base Atletica leggera: esercizi di preatletica generale eseguiti dalle varie stazioni. Esercizi specifici e prove di specialità. Partecipazione individuale a gare d’Istituto. Maggio I-II quadr. Parte teorica: Educazione alla salute Elementi di Pronto Soccorso: I quadrimestre Il B.L.S. cos’è e perché è importante. Sequenza del B.L.S.: respirazione artificiale e massaggio cardiaco. Traumatologia sportiva. Salute dinamica: il movimento come prevenzione. I-II quadr. Attività sportiva Il gioco e le regole fondamentali della Pallavolo, della Pallacanestro, del Calcio, della Pallamano. - Osservazione diretta Tempi e misure Compiti di arbitraggio - Domande flash durante l’attività pratica 2. METODOLOGIA La metodologia usata ha previsto momenti di lavoro individuale ed altri di lavoro collettivo, a gruppi omogenei od eterogenei per livello di capacità motorie o per sesso, entrambi tesi a consolidare le qualità di base acquisite e ad apprendere schemi motori più complessi. In particolare si è proceduto all’approfondimento delle dinamiche tattiche dei giochi sportivi oltre che al consolidamento delle abilità tecniche. E’ stato privilegiato il metodo globale, ricorrendo all’analitico per la correzione degli errori. Si è usata una certa gradualità nella distribuzione dello sforzo e nella difficoltà di esecuzione. E’ stato usato un linguaggio tecnico specifico. Sul piano teorico è stata data particolare rilevanza all’approfondimento degli aspetti scientifici della materia attinenti all’ambito della sicurezza e salute. 3. MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Palestra, piccoli e grandi attrezzi, parete, campo di atletica, libro di testo. 4. OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI La classe è formata da 19 alunni, 10 femmine e 9 maschi, complessivamente dotati di un bagaglio psico-motorio abbastanza omogeneo. Il lavoro in palestra è stato, quindi, molto soddisfacente e nel corso del triennio si è raggiunta un'ottima autonomia operativa. Tutti gli alunni hanno consolidato capacità, migliorato la conoscenza di sé e dell’ambiente circostante, evidenziando progressi sia nella preparazione psico-motoria che nel gioco organizzato, dimostrandosi ben avviati nel percorso di formazione della propria personalità. L’atteggiamento maturo e collaborativo della classe, ha contribuito a creare un clima di lavoro sereno, dove ognuno ha potuto esprimere al meglio le proprie potenzialità e raggiungere in modo soddisfacente gli obiettivi educativi e didattici prefissati. I risultati ottenuti sono generalmente buoni e ottimi per tutti gli studenti, che hanno sostenuto le doti individuali con un buon livello di impegno e una partecipazione costante, attiva e collaborativa, raggiungendo gli standard di apprendimento e i livelli di padronanza motoria richiesti al termine del triennio superiore. 5. CONSIDERAZIONI PARTICOLARI Per quanto riguarda la valutazione si precisa che è stata attuata attraverso i seguenti parametri: 1. Osservazione diretta durante lo svolgimento delle unità didattiche, con particolare attenzione al comportamento e all’atteggiamento nei confronti della vita scolastica, al ritmo di apprendimento, alle capacità evidenziate, ai progressi ottenuti e alle difficoltà incontrate, prove in situazione. 2. Il rilevamento di dati oggettivi come tempi e misure. 3. Interventi individuali in merito ad unità didattiche svolte. 4. Conoscenza degli argomenti teorici svolti e capacità di rielaborare personalmente le tematiche trattate. firmato: rappresentanti degli alunni LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI firmato: prof. Giovanna Beneventi p. 17 di 88 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE docente disciplina Marinella Minelli FILOSOFIA libro di testo Nicola Abbagnano - Giovanni Fornero, La filosofia. Volumi 2 e 3 - Ed. Paravia. altri strumenti o sussidi Fotocopie, dispense, appunti, quadri sintetici orientativi a sostegno dell’attività didattica (forniti dall’insegnante) 1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE Contenuti LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI Tempi p. 18 di 88 MODULO 1 E. KANT : LA FILOSOFIA CRITICA . L'ORIZZONTE DELLA "FILOSOFIA DEL LIMITE" *TESTI "Che cosa è l’Illuminismo ". L'uscita dell'uomo dallo stato di minorità. - L'istanza critica della filosofia Kantiana rispetto al dogmatismo e allo scetticismo gnoseologici. - I1 problema Kantiano e l'impostazione della nuova filosofia critica "E’ possibile la metafisica come scienza ?" - I caratteri di necessità, universalità e fecondità della conoscenza scientifica: i giudizi sintetici a priori. - Come sono possibili i giudizi sintetici a priori? - "L'invito alla ragione ad assumersi nuovamente il più grave dei suoi uffici , cioè la conoscenza di sé e ad erigere il tribunale ..." di fronte a se stessa. LA "CRITICA DELLA RAGIONE PURA" - Il nuovo ruolo di centralità ed operatività del Soggetto conoscente nella costituzione della oggettività scientifica - Il trascendentale Kantiano . - La Rivoluzione Copernicana in ambito gnoseologico. L'ESTETICA TRASCENDENTALE Studio delle forme a priori della sensibilità: le intuizioni pure di spazio- tempo L'ANALITICA TRASCENDENTALE: - Lo studio dei concetti puri dell'intelletto. - L'intelletto è facoltà attiva e sintetizzatrice. - Le categorie: le funzioni formali a priori dell'intelletto. "I pensieri senza contenuto sono vuoti, le intuizioni senza concetti sono cieche”. La categoria delle categorie: l'Io penso e la suprema funzione unificatrice dell’esperienza. L’Io è il Legislatore della natura. - Possibilità e limiti del Sapere scientifico in conformità alle strutture trascendentali a priori della Ragion conoscitiva e alla "ricezione" dei dati: la fondamentale distinzione kantiana fra FENOMENO E NOUMENO. 16 h TESTO “ L’isola della conoscenza fenomenica “ ( “Critica della Ragion Pura”, Analitica trascendentale, Lib II, Cap. III) LA DIALETTICA TRASCENDENTALE: - Lo studio degli "errori" della Ragione quando presume di oltrepassare l'ambito fenomenico. - L'esigenza "metafisica" e il bisogno insopprimibile per l'uomo di aspirare all’ “oltre”, all'Incondizionato, all'Assoluto. - Le tre IDEE: della Ragione (alla ricerca dell'Incondizionato) - Gli errori dialettici della Ragione quando presume di applicare le categorie intellettuali sul "vuoto" La conclusione del Criticismo kantiano: possibilità e limiti della conoscenza scientifica nell'ambito dei fenomeni LA “CRITICA DELLA RAGION PRATICA” - La Ragione Pratica: la Ragione che guida e illumina l'azione. Facoltà autonoma e fondante la morale. Caratteri e precondizioni a priori di una azione ineccepibilmente morale L'interiorità e l'autonomia della LEGGE DEL DOVERE L' IMPERATIVO CATEGORICO: tu devi perché devi! Le formulazioni dell' Imperativo categorico "Agisci in modo tale …. - La persona come FINE LA “CRITICA DEL GIUDIZIO” ( riferimenti di carattere orientativo e caratteri generali) - L’autonomia della sfera estetica - Il giudizio estetico : l’universalità del giudizio estetico. - Il Bello “la bellezza .. è un dono che noi facciamo alla natura”. L’armonia fra le facoltà - Il Sublime: l’avvertimento dell’ Infinito - Il giudizio teleologico LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 19 di 88 MODULO 2 IL ROMANTICISMO: LE PRINCIPALI COORDINATE CONCETTUALI: I TRATTI DISTINTIVI DELLA NUOVA SENSIBILITA' ROMANTICA (aspetti essenziali ) - Caratteri generali del movimento romantico L’ “insofferenza” del limite e la ricerca di vie d’accesso all’INFINITO, all’ASSOLUTO. L’esaltazione del sentimento. Il Tema dell’INFINITO: la “cifra” fondamentale del movimento romantico. La vita come inquietudine e desiderio, la “sehnsucht” romantica La critica alla concezione meccanicistica e deterministica della natura. L’IDEALISMO: la riflessione sul Criticismo oltre il Criticismo Kantiano , 1 CARATTERI FONDAMENTALI del movimento filosofico dell'Idealismo - 10 h La concezione dell’Assoluto in FICHTE (caratteri generali inerenti alla prima fase della filosofia di Fichte) La concezione dell’IO. Principio ontologico e metafisico: lo “svolgimento” dell’IO La concezione della natura (Non IO) L’ Infinito come infinito processo di superamento del limite. La concezione dell’Assoluto in SCHELLING (caratteri generali inerenti alla prima fase della filosofia di Schelling) La concezione dell’Assoluto: Identità di Natura e Spirito La concezione romantica della natura L’Idealismo estetico. La concezione dell’Arte come “organo della Filosofia”. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 20 di 88 MODULO 3 HEGEL e il “SAPERE DELL'ASSOLUTO” “Comprendere ciò che è, è il compito della filosofia, poiché ciò che è, è la Ragione” - Le problematiche di partenza. “Le scissioni della modernità” e l’esigenza della conciliazione Il ripensamento in termini nuovi dell'Assoluto: Ragione Assoluta Spiritualità, Totalità, Dinamicità, Processualità… Hegel e la critica alla concezione di Assoluto di Fichte e Schelling. Il confronto con Kant I caratteri fondamentali della Filosofia: la scienza dell’Assoluto/la ricostruzione della storia dell’Assoluto Il rapporto finito-Infinito. La conciliazione. L’identità di Reale e Razionale. Il PANLOGISMO Hegeliano. LA DIALETTICA - La logica del “concreto” e la legge del divenire spirituale razionale dell’Assoluto. - Il ritmo triadico del divenire: Tesi-momento “astratto o intellettivo” Antitesi-momento “dialettico o negativamente razionale” Sintesi-momento “speculativo o positivamente razionale” - La “forza del negativo” e della contraddizione. L’Assoluto come processo dialettico della Totalità. 14 h LA “FENOMENOLOGIA DELLO SPIRITO” Cenni alle principali “figure” della Fenomenologia. Ci siamo soffermati (per gli aspetti essenziali) sulle “figure” dell’Autocoscienza: la dialettica servo-padrone. IL SISTEMA HEGELIANO L’IDEA IN SE’ (non svolti aspetti specifici della Logica) L’IDEA FUORI Dl SE’ (La filosofia della natura : cenni essenziali ) L’IDEA CHE RITORNA IN SE’: L’Idea in sé e per sé – LO SPIRITO Analisi del momento dello SPIRITO OGGETTIVO: Diritto, Moralità, Eticità ETICITA’: Famiglia-Società-Stato. La concezione dello STATO ETICO. Rapporto individuocomunità etica LO SPIRITO ASSOLUTO: Arte – Religione – Filosofia LA FILOSOFIA DELLA STORIA - Il processo dialettico di realizzazione dell’Assoluto (“Il Vero è l’Intero”) - Lo Storicismo hegeliano: la concezione razionale, dialettica, teleologica della Storia. - Un’ interpretazione “giustificazionista” e sostanzialmente ottimista del divenire e della storia - Il “Fine”- La “Fine” della storia, del processo di realizzazione dell’Assoluto (sophia) LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 21 di 88 MODULO 5 SCHOPENHAUER E KIERKEGAARD “Disagio e dolore di fronte all’Assoluto”. Il radicale “smascheramento” del sistema hegeliano SCHOPENHAUER. LA VOLONTA' DI VIVERE. - La critica radicale ad Hegel e alla “filosofia delle Università” L’esigenza profonda da cui muove la filosofia schopenhaueriana: l’ “originario stupore” rispetto al dolore e al male “essenziali” ontologicamente connaturati ad ogni vivente. La ripresa del radicale dualismo Fenomeno –Noumeno: da Kant oltre Kant . “Il Mondo è mia Rappresentazione …”. La “riduzione” del fenomeno a contenuto interno alla coscienza rappresentativa del Soggetto conoscente. Il Velo di Maya e l’illusione rappresentativa. Lo squarcio nel Velo di Maya: l ‘esperienza del “corpo mio”. LA VOLONTA' DI VIVERE: l’essenza “noumenica” della realtà che “squaterna” l’Universo. I Caratteri fondamentali della Voluntas: forza cieca, eterna, indistruttibile, senza perché e scopo, eterno presente di dolore. IL PESSIMISMO: il dolore universale. “La vita è per essenza soffrire” /il piacere come momentanea cessazione del dolore “La vita oscilla come un pendolo fra dolore e noia” Il “Pessimismo cosmico”. Il Pessimismo “sociale”. “Il nostro mondo è un inferno di egoismi” Il radicale rifiuto dello storicismo progressivo e finalistico: eterno è il dramma di dolore. 14 h LE VIE DELLA LIBERAZIONE DAL DOLORE: l’arte. L’etica della pietà. L’ascesi. Dalla Voluntas alla Noluntas. KIERKEGAARD: LA FILOSOFIA DELLA SINGOLARITA' - L’attacco radicale al “Sistema” (hegeliano) che annulla il Singolo. “Si tratta di trovare una verità per me” La “Categoria” della SINGOLARITA’: l’ “attualità” contemporanea del pensiero Kierkegaardiano rispetto all'uomo "eterodiretto" della società di massa. La Modalità di essere del Singolo: L’ESISTENZA: “progetto aperto”. Possibilità. Scelta. Aut Aut. L’Angoscia rivelativa della struttura dell’esistenza: l’apertura al possibile e la “vertigine” della libertà”. GLI STADI DELL'ESISTENZA: (cenni) - Stadio estetico. - Stadio etico. - Stadio religioso: la fede come paradosso MODULO 6 IL POSITIVISMO LA “STAGIONE” DELLA RAGIONE SCIENTIFICA (caratteri generali) Il contesto storico e la connessione con lo sviluppo scientifico e tecnologico del Secondo Ottocento. - Collegamenti interdisciplinari fra il movimento del Positivismo e la Seconda Rivoluzione industriale. - I Caratteri fondamentali del movimento positivista: il Primato della scienza. - Il metodo scientifico sperimentale, unico metodo conoscitivo valido e certo. - L’estensione del metodo e della visione scientifica a tutta la realtà di indagine. - I “Fatti positivi” e lo studio delle relazioni fra i fenomeni. La filosofia come epistemologia. - L’esaltazione del Progresso scientifico e tecnologico. - Le possibili “cadute” nello Scientismo: l’“assolutizzazione della scienza” LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI 6h p. 22 di 88 MODULO 7 F. NIETZSCHE: IL PENSIERO COME RADICALITA' “Io contraddico come mai è stato contraddetto ... se la verità entra in lotta con la menzogna di millenni, avremo tali scuotimenti, tali convulsioni di terremoto che mai erano state neppure sognate” Personalità del filosofo e problematiche interpretative L'avvio della filosofia nietzschiana: l’influenza schopenhaueriana “La nascita della Tragedia” Apollineo: il dio della luce, della chiarezza, della forma, dell’ordine Dionisiaco: il dio dell’ebbrezza, della notte, del caos, del divenire. L’inizio della “Grande Decadenza” e il “prevalere dell'Apollineo”. La critica alla scienza positivistica. La critica allo Storicismo e alla mentalità storica: L'Ottocento è “malato di eccesso di senso storico”. Storia monumentale, antiquaria, critica. La storia deve porsi al servizio della vita Il nuovo atteggiamento critico: la filosofia del mattino. L’approfondirsi dello smascheramento di tutta la cultura occidentale in nome della “fedeltà alla terra” “Dire sì alla vita” 12 h LA MORTE DI DIO E LA CRITICA RADICALE ALLA METAFISICA L’ “incipit della tragedia”: Dio: “la nostra più lunga menzogna”, “emblema” di tutte le concezioni che hanno posto un “mondo oltre il mondo” e “tavole di Valori” trascendenti. L’ “Annuncio” della morte di Dio dell’ “uomo folle” della “GAIA SCIENZA” Analisi del testo Fr. 125 Dall'annuncio della morte di Dio alle conseguenze del grande evento: “morti sono tutti gli dei, ora vogliamo che il Superuomo viva!” IL SUPERUOMO (alcuni fondamentali problemi interpretativi) L’ “oltre uomo”: ZARATHUSTRA annuncia il Superuomo Testi : brani dalla Prefazione di Zarathustra - L’adesione dionisiaca alla vita, la fedeltà alla terra. La Volontà di potenza L’Oltre uomo e il “pensiero terribile” dell’eterno ritorno. Il Nichilismo “la sfida dell’ “oltrepassamento”. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 23 di 88 MODULO 8 * *Trattazione sintetica delle tematiche che saranno svolte nel periodo 10/05/14 e 27/05/14 PROSPETTIVE FILOSOFICHE SUL NOVECENTO Riferimenti orientativi e di carattere generale LA CRISI DEI FONDAMENTI (nell’orizzonte della Soggettività) H. BERGSON Compito della filosofia: l’intuizione della dimensione della spiritualità e della interiorità. “Ritorniamo alla Coscienza” - La Coscienza come “fluire nel tempo”. La Questione cruciale: “Che cosa è il tempo?” - Tempo della scienza - La critica al concetto di tempo spazializzato. Il Tempo dell’orologio - Il tempo della coscienza: DURATA S.FREUD: e la Rivoluzione psicoanalitica - La scoperta dell’inconscio. La complessità e la destrutturazione della concezione tradizionale del Soggetto. - I processi di rimozione. Le radici inconsce della personalità. Le “radici” del dolore psichico - Es Ego. Superego. - La “ difficile vita” dell’Io e la crisi del “Soggetto”. LA CRISI DEI FONDAMENTI (nell’orizzonte della epistemologia) L’EPISTEMOLOGIA DI K. POPPER: “La scienza non posa su un solido strato di roccia” - La mente non è “Tabula rasa”, ma un “faro” che getta luce sulla realtà. - Il nuovo criterio di demarcazione delle teorie scientifiche: il CRITERIO DI FALSIFICABILITA'. - Le teorie scientifiche come IPOTESI E CONGETTURE che devono essere messe “alla prova” e sottoposte ad un rigoroso e severo procedimento di controllo. - I caratteri dell’autentico atteggiamento scientifico: critico, aperto, antidogmatico, ipotetico, provvisorio, rivedibile... 2. TEMPI DI INSEGNAMENTO La scansione temporale delle attività didattiche è stata segnalata nella scheda Programma. In relazione alle insicurezze e/o difficoltà, sul piano metodologico e sul piano rielaborativo, evidenziate dagli studenti, sarebbero stati necessari tempi più ampi per interventi di approfondimento, ma non è sempre stato possibile ritagliare tempi integrativi, in relazione al quadro orario e alle attività complessive del Progetto didattico collegiale. Inoltre, soprattutto, nel secondo quadrimestre, sono intervenuti momenti di interruzione della attività didattica in connessione a vacanze, gita di istruzione…, partecipazione della classe a Progetti Pof. L’impossibilità di poter disporre di tempi più adeguati, per un più ampio svolgimento del Programma e per l’approfondimento di Testi, ha costituito un limite operativo di grande rilevanza. 3. PROVE DI VERIFICA Le prove di verifica hanno mirato, secondo livelli via via più specifici e gradualmente più complessi, ad accertare le conoscenze e le competenze disciplinari, fornendo comunque sempre sollecitazioni anche per un approccio rielaborato delle acquisizioni concettuali e tematiche. Le prove di verifica a cui sono stati sottoposti gli studenti sono state prevalentemente strutturate secondo le seguenti tipologie: Questionari scritti o prove a domande aperte (con o senza limiti di righe); Interrogazioni orali condotte in modo dialogico, non frammentario- nozionistico; Prove di verifica secondo le tipologie delle Prove dell' Esame di Stato. I criteri di valutazione fondamentali (ovviamente con "peso" diverso a seconda della tipologia e finalità di accertamento delle prove) sono stati relativi: alla acquisizione precisa e puntuale del livello conoscitivo di base, di autori, tematiche, problematiche. al consolidamento e potenziamento delle competenze disciplinari al consolidamento e potenziamento delle competenze logiche, di analisi e di sintesi al consolidamento–potenziamento delle competenze terminologiche–espositive, argomentative al livello di impostazione metodologica, concettuale e critica. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 24 di 88 4. METODOLOGIA La metodologia prevalentemente seguita ha mirato, in primo luogo, ad obiettivi di consolidamento delle conoscenze e competenze disciplinari di base, soprattutto logico – argomentative, rielaborative e critiche. Si è anzitutto prestato particolare attenzione alla strutturazione logico - concettuale delle tematiche, alle acquisizioni logico - semantiche, alla sollecitazione e formazione di un approccio problematico e critico. Nella classe V°, è stato continuato il lavoro, già impostato nei precedenti anni scolastici, di guida ed orientamento sistematico allo studio rigoroso e preciso, nonché coerentemente organizzato e rielaborato sul piano personale. (ulteriori indicazioni sulla metodologia sono da leggersi nelle Considerazioni particolari) 5 . MEZZI, STRUMENTI Libro di Testo. Appunti. Dispense Per alcuni autori, o per particolari tematiche, sono stati predisposti strumenti e sussidi didattici, appunti organici, a supporto dell’organizzazione dello studio. Materiali di supporto sono stati elaborati tenendo conto delle insicurezze di metodo e di organizzazione autonoma degli studenti, per focalizzare aspetti essenziali e prioritari sul piano concettuale di autori e tematiche, oppure per fornire ulteriori spunti di riflessione. 6. CONSIDERAZIONI PARTICOLARI E VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEGLI OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI Ho seguito la classe 5B solo a partire dal quarto anno e, pur non avendo potuto avviare nella classe terza l’approccio iniziale alla disciplina filosofica, ho potuto avvalermi comunque di una buona ed immediata collaborazione da parte degli studenti. Tutto il percorso formativo della classe, considerato nel suo complesso, si è caratterizzato per un contesto relazionale sempre sereno e costruttivo, animato dalla costante disponibilità degli studenti, da atteggiamenti di encomiabile correttezza ed autodisciplina sul piano dei comportamenti educativi, da risposte di apertura e di lodevole buona volontà rispetto alle richieste di impegno e alle sollecitazioni culturali e didattiche. Il gruppo classe si è connotato per la diligenza, serietà e collaborazione al progetto educativo e didattico, pure all’interno di un quadro variegato di caratteri e temperamenti e problematiche personali: molti alunni hanno evidenziato personalità riservate, e in numerosi casi, anche una certa timidezza ed emotività di carattere. Pressoché tutti gli studenti hanno risposto comunque sempre con buona volontà e diligenza alle sollecitazioni didattiche e hanno sempre rispettato gli impegni assunti sia sul piano individuale, sia rispetto alle esigenze del lavoro di classe. Poste queste significative e decisamente favorevoli precondizioni del contesto relazionale, la “storia” complessiva della classe è stata però anche contrassegnata da problematiche e da qualche aspetto di criticità sul piano dello sviluppo e del potenziamento delle competenze disciplinari e di impostazione metodologica, nonché da limiti “strutturali” a livello di approfondimento autonomo e di rielaborazione critica. Situazione pregressa Fin dall’inizio del Quarto anno, quando sono subentrata come docente di classe, pressoché tutti gli studenti si sono connotati per la buona volontà, e per un approccio alle discipline di studio (filosofiche e storiche) significativo, ma decisamente non attivo e rielaborativo (caratteristica che poi è rimasta sostanzialmente “strutturale” alla fisionomia della classe). L’attenzione è sempre stata rigorosa e continua, per tutti gli studenti, e i livelli di concentrazione sono stati anche progressivamente intensificati. Il lavoro in classe è stato condotto con serietà e autodisciplina, però, nonostante le sollecitazioni, la partecipazione attiva non è stata espressa ad adeguati livelli di interventi critici e rielaborativi, presumibilmente anche per la timidezza e riservatezza dei caratteri, nonché per l’insicurezza emotiva di diversi allievi. Complessivamente, quindi, la classe è apparsa , fin dal quarto anno, piuttosto passiva, evidenziando difficoltà, anche abbastanza generalizzate, nell’approccio rielaborato e critico allo studio della disciplina filosofica. L’interesse e la motivazione, pure in genere presenti, non emergevano ad elevati livelli di coinvolgimento e di costruttiva e autonoma impostazione del dibattito filosofico- argomentativo (pur segnalandosi comunque qualche caso, sia pure molto limitato, anche di buone/ ottime potenzialità). Il livello di impegno, almeno per una buona parte della classe, è stato prestato con assiduità, buona volontà e anche lodevole diligenza, pur non mancando anche qualche caso di applicazione meno rigorosa e continua, o qualche momento di superficialità o/e difficoltà nell’organizzazione efficace e funzionale dello studio complessivamente richiesto, anche a livello pluridisciplinare Globalmente, comunque, la classe si è caratterizzata per le buone risposte fornite sul piano dell’applicazione, tuttavia, l’autonomia della classe, anche per altre problematiche di ordine metodologico, ha sempre presentato difficoltà e/o insicurezze Nel corso del Quarto anno, si sono avviati alcuni processi di trasformazione e sono stati registrati progressi anche abbastanza significativi nella partecipazione al dialogo educativo e culturale, pur persistendo le caratteristiche strutturali di insicurezza nella rielaborazione approfondita e nella conduzione autonoma dello studio . Sul pano didattico: buona parte della classe ha presentato numerose problematiche anzitutto di ordine metodologico e nelle competenze di ordine logico-organizzativo: le competenze di analisi concettuale dovevano essere molto guidate ed LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 25 di 88 orientate, rilevanti le difficoltà nelle competenze di sintesi, di focalizzazione e selezione dei contenuti di apprendimento. Il Metodo di studio è apparso, complessivamente, caratterizzato da un apprendimento decisamente scolastico e riproduttivo e, pertanto, sono emerse, per numerosi allievi, difficoltà / insicurezze nella organizzazione e nella impostazione ragionata e rielaborata delle argomentazioni, dei confronti e collegamenti. Solo pochi allievi presentavano un metodo di studio e competenze di analisi anche abbastanza adeguate, in qualche caso, buone. Nel corso del Quarto anno sono intervenuti graduali miglioramenti, ma il metodo di studio ha continuato ad essere, per molti allievi, piuttosto insicuro, scolastico o non adeguatamente rielaborato. Un’ulteriore problematica “strutturale” della classe si riferisce alle difficoltà espositive ed argomentative , insicurezze che, in molti casi, hanno limitato l’ efficacia delle prestazioni delle prove scritte ed orali. Le problematiche sopra segnalate, sono state, in buona parte, compensate dalla buona volontà, dalla applicazione continua e dall’impegno, comunque profuso con convinzione e serietà, dalla maggioranza degli studenti della classe,tuttavia non adeguatamente risolte sul piano del rafforzamento delle competenze logico-metodologiche. Andamento educativo-didattico nel Quinto anno. Ad avvio del V° anno, il contesto di lavoro ha continuato a presentare le caratteristiche positive di collaborazione, diligenza, disponibilità da parte degli studenti, che hanno approfondito le capacità relazionali e le dinamiche collaborative del gruppo classe, dimostrate anche da atteggiamenti di significativa sensibilità e autentica solidarietà. L’attenzione è stata costante, la concentrazione è stata intensificata ad un buon livello per quasi tutti gli studenti. La motivazione è apparsa più significativamente strutturata per molti studenti, anche se non in tutti i casi approfondita adeguatamente. La partecipazione, pur registrando qualche miglioramento, ha continuato a non emergere in modo efficace e spontaneo e, globalmente, la classe ha continuato a manifestare un atteggiamento ricettivo e sostanzialmente scolastico, anche di encomiabile diligenza, ma non efficacemente autonomo, progettuale e maggiormente operativo e propositivo, come si poteva auspicare nella classe V. Nel rapporto interattivo più individualizzato, tutti gli studenti, pur caratterizzati, come sopra segnalato, dalla timidezza o riservatezza di carattere, hanno comunque sempre risposto con grande disponibilità e partecipato, con interesse personale e serietà di riflessione, al dialogo culturale ed educativo. Qualche allievo, inoltre, è riuscito ad effettuare anche significativi e rilevanti progressi, partecipando in modo attivo, maturo, e responsabile, alla vita di classe e della Scuola. Mediamente, però, la fisionomia peculiare della classe è rimasta connotata da una certa passività e insicurezze nell’autonomia. L’assiduità dell’impegno e l’applicazione scolastica, sia pure profusi a diversificati livelli di approfondimento, hanno continuato, anche nel V anno, a caratterizzare la maggior parte degli studenti, tuttavia non sempre lo studio in classe e a casa, pur seriamente condotto, si è poi tradotto efficacemente in risultati adeguati nelle prove di verifica, per i problemi di ordine metodologico, rielaborativo e critico Qualche allievo, infine, non ha sempre adeguatamente intensificato l’impegno e applicato tutte le sue potenzialità, evidenziando anche qualche momento di superficialità o di discontinuità. Qualche fase critica è intervenuta nei momenti di “sovraccarico”, in relazione ad improrogabili scadenze di tempo nello svolgimento dei Programmi. In tali momenti, diversi allievi hanno denotato, sotto la “pressione” e l’urgenza degli impegni complessivi, le loro insicurezze e/o difficoltà nella autonomia organizzativa e hanno accusato una certa “stanchezza” per un lavoro, sicuramente condotto con molta buona volontà, ma non sempre strutturato in modo efficace e funzionale. In questi momenti diversi allievi hanno evidenziato una certa “fragilità” strutturale , momenti di èmpasse che è stato necessario seguire con attenzione e sostenere, orientando le sollecitazioni scolastiche e culturali anche in funzione di un rafforzamento della strutturazione della personalità. Da segnalare, infine, qualche caso individualizzato che, anche per problematiche di carattere personale, ha evidenziato in modo più complesso insicurezze e momenti di difficoltà di non semplice risoluzione a livello esclusivamente scolastico. L’autonomia della classe (sul piano metodologico) ha continuato a presentare, anche nel V°anno, aspetti e momenti di criticità e globalmente non è pervenuta, se non per pochi casi, ai livelli auspicati: solo pochi allievi infatti hanno raggiunto un soddisfacente livello di autonomia metodologica; altri studenti, pur dimostrando tutta la loro diligenza e anche il loro impegno, hanno evidenziato bisogno di guida e di orientamento, sia nella ristrutturazione organica dello studio, sia negli approfondimenti e nelle rielaborazioni tematiche. Complessivamente, sul piano degli obiettivi formativi, gli studenti della classe 5B, durante questo ultimo anno di Corso, nonostante qualche momento di “fragilità”, insicurezze e difficoltà individualizzate, hanno comunque, in genere, rafforzato e approfondito, in modo significativo e responsabile, gli atteggiamenti educativi e comportamentali, sempre caratterizzati dalla correttezza, disponibilità, autodisciplina, coesione e solidarietà di gruppo, hanno espresso maggiore interesse per le problematiche e per le riflessioni di carattere esistenziale e storico-sociale, hanno progressivamente maturato una più significativa consapevolezza della valenza, oltre che scolastica, anche e soprattutto formativa e personale dell’apprendimento della disciplina filosofica, pur non emergendo spiccate capacità ed originalità rielaborative. La serenità e la correttezza, oltre alla disponibilità individuale al dialogo culturale e interpersonale con l’insegnante e con gli autori studiati, hanno sempre caratterizzato il nostro lavoro insieme, che , pur non raggiungendo elevati livelli di approfondimento o di profondità critico-rielaborativa, è sempre stato animato dalla fiducia e reciproca disponibilità, pur nei limiti di capacità, predisposizioni, competenze diversificate sul piano individuale, ma comunque applicate con buona volontà e intenti di serietà pressoché per tutti gli studenti della classe. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 26 di 88 Sul piano degli obiettivi didattici, all’ inizio della classe V°, sono stati attuati interventi di recupero, sostegno e consolidamento delle competenze disciplinari, poiché la classe, come già segnalato nel suo percorso pregresso, denotava difficoltà/ insicurezze nelle competenze di analisi concettuale, di sintesi efficace ed organica, nell’organizzazione rigorosa e/o ragionata del metodo di studio, nonché, con particolare rilevanza, problematiche a livello di rielaborazione critica dei contenuti di apprendimento. L’impostazione dell’attività didattica ha mirato pertanto, anzitutto, al rinforzo e all’applicazione rigorosa per tutti gli allievi delle competenze di analisi concettuale: su questo piano, solo alcuni (ma non numerosi) allievi hanno rafforzato e strutturato adeguatamente le loro personali capacità logiche e hanno potenziato, ad un livello soddisfacente /buono le procedure di analisi, pur avendo talvolta bisogno di qualche indicazione orientativa; una buona parte della classe ha invece continuato a presentare insicurezze nell’articolazione dei “nodi” concettuali più complessi e, stante il persistere del metodo scolastico, le competenze di analisi approfondita non sempre sono state rafforzate ad elevati livelli. Si segnalano, poi, alcuni casi di studenti, con difficoltà nell’autonoma applicazione delle procedure di analisi delle tesi o problematiche argomentative complesse, per la difficoltà di organizzazione dei contenuti, nelle loro “reti” strutturali, evidenziando, a volte, dispersione e disorganizzazioni, non sempre adeguatamente ben controllate. Un obiettivo didattico prioritario si è incentrato sul recupero, sostegno, potenziamento delle competenze di sintesi, rispetto alle quali pressoché tutta la classe ha evidenziato, per tutto il Corso di studi, insicurezze/difficoltà rilevanti, a causa di un diverso ordine di problemi: in alcuni casi per la tendenza alla riproduzione scolastica dei contenuti, per altri studenti a causa della disorganizzazione e dispersione metodologica , in altri casi per la volontà, l’esigenza (in parte riconducibile anche alla tensione emotiva) di “dire tutto”, senza selezionare con pertinenza ed efficacia funzionale i dati richiesti in riferimento alla consegna. Naturalmente sono sempre state apprezzate e valorizzate la buona volontà e l’intensità dello studio di questi studenti , ma le prestazioni , nelle prove di verifica, potevano essere inferiori alle aspettative, proprio per la mancanza di sintesi efficaci. In tali casi, un qualche orientamento sul “focus” della tematica e rassicurazioni sulla “validità” della prova, anche se sintetica e “selettiva”, e, spesso, qualche “concessione” su alcune righe aggiuntive” nelle Terze Prove d’Esame, o qualche momento temporale aggiuntivo per predisporre una preliminare ed attenta pianificazione , nonché qualche indicazione individualizzata, hanno in genere permesso una più adeguata applicazione della competenza, che resta comunque piuttosto insicura e non permette, in molti casi, il raggiungimento di risultati di profitto elevati, o anche corrispondenti alla buona volontà o allo studio profuso. Le esercitazioni sulle competenze sopra indicate sono state, naturalmente, integrate e finalizzate al recupero e potenziamento di un più adeguato metodo di studio: problematica complessa , in relazione alla quale la classe ha dovuto affrontare le maggiori problematiche e pur avendo attuato anche miglioramenti significativi, possono evidenziarsi ancora insicurezze e fragilità nella preparazione complessiva. Un primo (ma limitato) gruppo di allievi ha maturato e potenziato un soddisfacente metodo di studio, abbastanza rigoroso; buona parte della classe ha dovuto ristrutturare, a volte con grande sforzo, un metodo di studio prevalentemente o solo scolastico, nonché, in alcuni casi del tutto disorganizzato. Sono stati compiuti progressi da diversi studenti, ma i livelli raggiunti su questo piano sono piuttosto differenziati e possono presentarsi ancora insicurezze/difficoltà diversificate: dalla “ricaduta” nella riproduttività scolastica, alla disorganizzazione, alla mancanza approfondimento ragionato, nonché nei collegamenti e confronti interdisciplinari. Sul piano della rielaborazione personale e critica, l’altro grave problema “strutturale” della classe, non sono stati raggiunti gli obiettivi auspicati, nonostante le sollecitazioni : a parte qualche limitato caso, molti allievi, che pure hanno condotto uno studio diligente sul piano dei contenuti, non esprimono, spontaneamente, elevati livelli di rielaborazione critica, pur evidenziando, se sollecitati ed orientati, riflessioni significative; altri studenti permangono su un piano di acquisizioni prevalentemente scolastiche , altri possono denotare un livello superficiale delle acquisizioni. Da segnalare infine le insicurezze espositive-espressive, dovute in larga parte anche alla emotività, timidezza di carattere, riservatezza, “paure” di “esporsi” e commettere errori: preoccupazioni psicologiche che possono “bloccare” diversi studenti e condizionare le loro prestazioni che potrebbero risultare inferiori alle loro effettive possibilità e alla loro effettiva preparazione, o quanto meno non “rendere” con una esposizione brillante e sicura i contenuti di apprendimento che gli allievi hanno comunque acquisito, anche con grande impegno e sforzo; tali studenti devono essere in genere rassicurati e per qualche aspetto guidati. Per altri casi, si pone il problema di un vocabolario lessicale e di una competenza semantica non sempre adeguati e ampiamente e rigorosamente approfonditi. Anche questo aspetto può limitare l’efficacia delle prove e delle sintesi espositive, scritte ed orali, a detrimento della preparazione contenutistica, comunque condotta in genere con diligenza. Per altri casi, le difficoltà espositive si innestano anche sulle insicurezze di metodo o sulla superficialità delle acquisizioni. Sul piano dello svolgimento del Programma, all’ inizio del V° anno, è stato necessario svolgere e consolidare lo studio della filosofia Kantiana, presupposto conoscitivo, concettuale e metodologico, imprescindibile per le successive acquisizioni disciplinari. Lo studio successivo della filosofia romantica e dell' Idealismo hegeliano ha comportato tempi piuttosto ampi di rinforzo e consolidamento delle competenze logico–concettuali, stante le difficoltà di metodo e di rielaborazione della classe. Successivamente, il lavoro ha potuto procedere più agevolmente, e con un progressivo emergere anche di un più approfondito interesse personale, ma limiti di tempo, sia “strutturali “ (attività extracurricolari ,partecipazione Progetti POF. visita di istruzione, interruzioni attività didattiche), sia contingenti, hanno condizionato e limitato uno svolgimento più ampio del Programma, nonché la sistematica lettura e l’analisi diretta dei Testi degli autori in classe. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 27 di 88 Non è stato conseguentemente possibile condurre uno studio approfondito sulla filosofia del Novecento, solo prospettato nell’orizzonte fondamentale delle problematiche generali e per pochi autori, indicati per alcune tematiche fondamentali. Le difficoltà/insicurezze della classe hanno inoltre orientato l’attività didattica verso scelte mirate al recupero e potenziamento delle competenze, alla strutturazione di un metodo ragionato e di una esposizione argomentata, impostazione che ha implicato inevitabilmente una qualche riduzione degli aspetti di contenuto, ma che si poneva come priorità necessaria per affrontare le problematiche della classe. Conclusivamente, a livello della valutazione complessiva degli obiettivi didattici e risultati conseguiti, per quanto attiene agli Obiettivi di contenuto-conoscenze programmatiche, pressoché tutti gli allievi hanno acquisito i contenuti conoscitivi fondamentali, ma a livelli differenziati in corrispondenza al quadro eterogeneo di competenze, personalità, motivazione, impegno. Un primo gruppo (ma non numeroso) ha conseguito un profitto Buono/più che buono: tali studenti si sono contraddistinti per la serietà, costanza, affidabilità, tenacia, maturità personale e, pur nella riservatezza del carattere, per le doti di disponibilità e collaborazione al dialogo culturale, essi hanno progressivamente rafforzato competenze e capacità e approfondito la preparazione. Un secondo gruppo di allievi ha raggiunto una preparazione complessivamente abbastanza soddisfacente/discreta, sostenuta da una applicazione diligente delle competenze disciplinari, da un lavoro di acquisizione dei contenuti significativo, ma talvolta ancora scolastico. Tali studenti hanno denotato comunque significativi miglioramenti, hanno affrontatole loro insicurezze emotive e denotato, via via maggiore organizzazione. Possono però presentare insicurezze nella autonomia, nella rielaborazione approfondita e nell’efficacia espositiva-argomentativa, aspetti in genere comunque compensati dalla buona volontà, ma potrebbero richiedere qualche intervento a livello orientativo . Un altro gruppo di studenti ha acquisito una preparazione globalmente sufficiente, per alcuni casi in relazione all’impegno profuso per migliorare le difficoltà nelle competenze e nel metodo e per i miglioramenti significativi dimostrati; per altri casi, il livello pur sufficiente di acquisizioni contenutistiche, comunque raggiunto, evidenzia una preparazione non sempre omogenea, soprattutto per la disorganizzazione di metodo, o per le difficoltà espressive. In conclusione, il percorso formativo e didattico effettuato dagli studenti della classe 5B si è contraddistinto e distinto per la serietà, correttezza e buona volontà prestate con grande disponibilità da quasi tutti gli studenti della classe. Il contesto di lavoro è sempre stato sereno e costruttivo, caratterizzato da una lodevole diligenza. Tutti gli studenti , sia pure in modo diversificato per le loro caratteristiche personali e di temperamento individuale, hanno risposto alle sollecitazioni, non si sono mai sottratti alle richieste e agli impegni assunti o prestabiliti, evidenziando anche un investimento “emotivo” ed esistenziale nella vita della classe e della Scuola, nella matura consapevolezza dell’importanza di questa fase scolastica per la loro vita e per il loro futuro. Il loro itinerario formativo e culturale, pur non avendo superato tutti gli aspetti di insicurezza, e pur non avendo raggiunto tutti i risultati di profitto auspicati e significativamente corrispondenti all’impegno profuso, ha comunque evidenziato una lodevole capacità di assumere impegni, di affrontare sacrifici e di affrontare con tenacia e con umiltà “socratica” le sfide, anche difficili, della crescita personale e culturale: un percorso, quindi, di crescita complessivamente positivo nell’orizzonte delle interrogazioni filosofiche–culturali, all’interno del quale ogni studente potrà “rintracciare” e approfondire il proprio futuro percorso di scelte esistenziali e culturali. firmato: rappresentanti degli alunni LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI firmato: prof. Marinella Minelli p. 28 di 88 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE docente disciplina Lorenzo Mazzacurati FISICA libri di testo J.D. Cutnell – K.W. Johnson, Fisica. Vol. 3. Elettromagnetismo (Zanichelli). 1) LINEE PRINCIPALI DELLA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DISCIPLINARE A) Livelli di partenza L’insegnamento della disciplina su questa classe è stato affidato al docente che scrive per la prima volta nel presente anno scolastico; anche negli anni precedenti si è avuta discontinuità sia nel passaggio dal biennio al triennio che dalla classe terza alla quarta. Inoltre, contrariamente alla consuetudine di questo Istituto, per questioni di completamento di orario, l’insegnamento della Fisica è stato disgiunto da quello della Matematica, materia affine e per molti versi complementare. Tali situazioni di fatto hanno determinato alcune problematiche dal punto di vista didattico che sono state affrontate come sotto meglio dettagliato. In particolare la preparazione iniziale complessiva della classe nella disciplina risultava frammentaria sul piano delle conoscenze, specialmente per quello che riguarda i concetti principali di meccanica (programma della classe terza): i contenuti pregressi, per quanto presenti nella generalità degli alunni, per lo meno per i nodi concettuali principali della disciplina, spesso si presentavano senza un collegamento fra loro, ma come semplice collezione di fatti e/o formule; si suppone che ciò possa essere ricondotto alla evidenziata discontinuità nel succedersi dei diversi insegnanti e corrispondenti stili didattici. Tuttavia le competenze relative alle metodologie specifiche della disciplina, acquisite nel corso degli anni, erano comunque nel loro complesso adeguate per poter affrontare lo studio della fisica nel quinto anno, incentrato sull’elettromagnetismo, almeno per quello che riguarda gli aspetti teorici e descrittivi e perseguendo gli obiettivi sotto esplicitati; più lacunose invece dal punto di vista di un approccio sperimentale (inteso non tanto come abilità operativa di laboratorio, quanto di metodo di analisi dei fenomeni fisici naturali) dove evidentemente la classe ha pagato qualche carenza proveniente dalle classi del biennio. B) Linee principali della programmazione seguita nella classe quinta 1 Come detto l’argomento affrontato nel corso dell’anno in fisica è stato esclusivamente quello dell’elettromagnetismo (nel seguito EM). Volendo puntare sugli aspetti ritenuti più formativi di questo tema, in particolare in un contesto liceale, esso è stato trattato concentrandosi in modo particolare sugli aspetti più formali e in special modo sul concetto di campo. Grande attenzione è stata dedicata all’apparato matematico necessario per lo studio dell’EM, naturalmente declinato al livello di comprensione di uno studente liceale, così pure alla chiara delineazione della linea logica con cui si affronta tale argomento, cercando in special modo di far cogliere da un lato la potenza di sintesi nella descrizione del mondo naturale fatto attraverso la fisica teorica, dall’altra la corrispondente capacità di predittività della stessa. In particolare, tutte le volte che la teoria lo ha richiesto, si è fatto grande uso degli strumenti dell’analisi, in particolare della derivata e dell’integrale, compreso il caso di integrali di linea e di superficie; naturalmente i conti espliciti sono stati effettuati solamente in quei casi in cui, principalmente attraverso l’utilizzo delle simmetrie del problema o della scelta opportuna di sistemi di riferimento e/o di situazioni analizzate, essi divengono banali, o per lo meno affrontabili con gli strumenti di calcolo parallelamente introdotti nel programma di matematica. Ugualmente è stata utilizzata appieno la notazione vettoriale, e i concetti ed operazioni ad essa collegate. L’uso di tali metodi matematici per lo studio della fisica teorica è stato uno degli obbiettivi principali a cui è stato finalizzatolo studio della fisica nella classe quinta: in particolare si puntava alla comprensione da parte dello studente delle capacità descrittiva della fisica teorica in un linguaggio che sia sintetico, preciso e predittivo; nello 1 Avvertenza Importante: Tutte le scelte riportate in questa sezione sono motivate a priori da precise convinzioni di tipo didattico, metodologico ed epistemologico disciplinare del docente titolare dell’insegnamento della disciplina sulla classe e/o da decisioni assunte dal corrispondente gruppo disciplinare. Le motivazioni delle scelte fatte, di cui comunque il docente si assume la piena responsabilità, non vengono però qui riportate, non sembrando questa la sede per discutere di didattica della disciplina. Al commissario d’esame, oltre alle scuse per la lunghezza assunta dal presente documento dovuta alla precisa volontà di esplicitare chiaramente le scelte fatte dal docente, va l’invito a tenerne comunque conto in sede d’esame, anche qualora egli non le condividesse, in quanto è in base a tali scelte che è stata impostata la preparazione di questa classe nella disciplina. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 29 di 88 stesso tempo si è richiesto allo studente la capacità di saper analizzare quelli che sono i contenuti fisici descritti col linguaggio formale della matematica, sapendo riconoscere la differenza tra quanto è una legge di natura e quanto dipende (per convenzioni e segno per esempio) dall’utilizzo della matematica da parte della fisica per descrivere la natura stessa. Nella concretezza della prassi didattica ciò significa richiedere allo studente, anche in sede di verifica, la capacità di associare ad ogni fenomeno fisico studiato le corrispondenti equazioni, scritte con tutta la loro necessaria esattezza formale, ma anche viceversa saper leggere le singole equazioni mettendone in luce i contenuti fisici distinti dagli aspetti di calcolo matematico. Si tratta di un approccio consapevolmente e volutamente teorico ed astratto che necessità di un ritmo di introduzione dei vari argomenti necessariamente lento in modo da lasciare agli studenti il tempo per assimilare i concetti, spesso non banali, studiati. Puntando quindi più sulla qualità delle cose studiate che sul loro numero si sono fatte scelte esplicite di cosa tralasciare, a partire dalla scelta di limitarsi esclusivamente all’EM. (in particolare nessun cenno è stato fatto alla cosiddetta “fisica moderna”) Più nel dettaglio, la trattazione dell’EM è stata fatta solamente nel vuoto (in assenza di mezzi); i riferimenti agli aspetti inerenti la struttura della materia, per quanto continui, sono sempre restati su di un piano puramente descrittivo e qualitativo, nessun cenno è stato fatto alla conduzione nei liquidi e nei gas. Gli aspetti più tecnici o tecnologici dell’argomento sono stati semplicemente accennati quando non del tutto affrontati; più frequenti i cenni fatti all’aspetto dello sviluppo storico della disciplina, come pure considerazioni più generali di tipo epistemologico riguardanti il metodo della fisica, anche se condotte in modo non sistematico ma su di un semplice piano culturale. Và inoltre evidenziato come per precisa scelta didattica (fondamentalmente legata alla questione dei tempi ristretti) non è mai stato richiesto agli studenti la soluzione dei cosiddetti “problemi di fisica” che prevedessero l’applicazione di quanto appreso a livello teorico generale all’effettuazione di calcoli, magari anche semplici, in casi specifici (un discorso a parte è invece quello delle unità di misura utilizzate che sono state invece largamente evidenziate lungo tutto il corso del programma svolto); piuttosto in alcuni casi, per la verità non numerosi, si è lavorato su domande a test del tipo di quelle presenti nelle olimpiadi di fisica in cui, più che alla impostazione matematica del problema e alla risoluzione dello stesso mediante un opportuno set di equazioni, si guardi alla reale comprensione del significato delle leggi fisiche studiate. Vale infine la pena sottolineare in questa sede, non conoscendo le abitudini al riguardo del commissario d’esame, che il docente ha sempre utilizzato, come previsto dalla norma, l’intera scala docimologica decimale con voti dall’1 al 10; eventuali valutazioni negative, quali per esempio 4, sia pur testimoniando un livello di insufficienza, anche grave, dello studente, certificano nel contempo anche un certo grado di apprendimento della disciplina comunque avvenuto. Il medesimo discorso, mutatis mutandis, vale per valutazioni “alte” come 8 o 9. Eventuali voti “10” non devono necessariamente essere intese come valutazioni eccezionali ma semplicemente come riconoscimento del pieno raggiungimento degli obbiettivi massimi previsti nella disciplina. Di tali considerazioni si tenga conto nell’analisi del quadro delle valutazioni espresse in sede di scrutinio finale. C) Problematiche emerse in corso d’anno Il fatto che l’insegnamento di fisica e di matematica siano stati disgiunti si configura più come problematica relativa alla matematica che alla fisica: di fatto, quando le due materie sono affidate al medesimo insegnante, ai fini di agevolare la preparazione delle classi allo svolgimento della seconda prova scritta, di provenienza ministeriale, è consuetudine di “sfruttare” parte dell’insegnamento di fisica a favore della matematica. Ciò viene fatto agendo su due livelli distinti: dal punto di vista dello svolgimento della programmazione si dedica parte delle ore di fisica per una prima introduzione, o comunque per una applicazione allo studio di determinate situazioni fisiche dei principali concetti di analisi (derivate, integrali, studio di funzione; tema questi che negli ultimi anni sono anche risultati frequentemente presenti nei temi d’esame di matematica). Dal punto di vista invece del carico di lavoro a cui sottoporre gli studenti nel corso dell’anno, inteso in termini di ritmi e tempi di studio (e non in termini di richieste complessive di apprendimento), si tende a rendere meno stringenti le richieste in fisica per privilegiare un più costante e intenso lavoro sulla matematica. Al solo scopo di agevolare il più possibile la classe nella preparazione all’esame in generale e alla seconda prova scritta in particolare, sfruttando la reciproca conoscenza sul piano personale e stima su quello professionale, con un lavoro quotidiano di confronto e consultazione, i due docenti di matematica e fisica hanno cercato, nel limite del possibile, di riproporre tali strategie didattiche di intersezione tra le due discipline pur in presenza di due distinti insegnanti. Il tutto è stato fatto in modo aperto e trasparente comunicando intenzioni e modalità pratiche di tale lavoro agli alunni e inserendolo nelle rispettive programmazioni. Dal punto di vista specifico della fisica tale atteggiamento dal parte del docente relativamente “soft” dal punto di vista dei ritmi di insegnamento è servito anche per ovviare alla seconda questione sopra evidenziata, vale a dire la necessità di andare a recuperare, almeno per quelli che sono i nodi concettuali fondamentali, parte del programma svolto negli anni precedenti. Ciò è stato fatto tuttavia esclusivamente per quelle conoscenze che erano LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 30 di 88 necessarie allo svolgimento del programma previsto per questo anno e relativamente agli obiettivi che ci si è posti, sopra specificati. In particolare è stato dedicato un tempo considerevole ad inizio anno per introdurre ex-novo e/o per richiamare e consolidare le conoscenze degli strumenti matematici (derivate e integrali intese nel loro significato fisico) necessari per poter poi sviluppare il programma di fisica col taglio prevalentemente teorico sopra evidenziato; un’operazione analoga non è stata invece neanche tentata per quelli che sono gli aspetti più sperimentali ed applicativi della materia. Naturalmente questo atteggiamento, coscientemente attuato e come sopra motivato, ha comportato un rallentamento nello svolgimento del programma, situazione acuita anche da un non trascurabile numero di ore perse a causa di assenze (per motivi legittimi) del docente e/o della classe. A fronte quindi di un programma svolto che genera anche un qualche imbarazzo nel docente per la rilevanza dei temi neanche accennati [in particolare dispiace aver dovuto tagliare completamente ogni riferimento ai momenti di dipolo magnetico e alla dinamica di spire di corrente immerse nel campo magnetico, allo studio dettagliato del moto di cariche nei campi, se non per un limitatissimo numero di casi, a tutto ciò che fa riferimento ai fenomeni di induzione (a parte le leggi generali di base) e di autoinduzione, nonché allo sterminato argomento delle correnti alternate], tuttavia , in assenza di prove il cui testo provenga dall’esterno della commissione, questo non determinerà problema alcuno in sede d’esame. In effetti ciò non ha comportato il venir meno degli obiettivi metodologici prefissati e sopra ricordati in quanto la riduzione, per quanto considerevole, ha operato esclusivamente sulla quantità degli argomenti e non sul piano della qualità con cui sono stati affrontati. Il programma svolto, per quanto limitato, gode comunque di una sua coerenza interna alla luce di tali obbiettivi. 2) PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE Argomenti curriculari trattati 2 Elettrostatica:cariche e forze elettriche * Definizione di situazioni elettrostatiche * Carica elettrica; metodi di elettrizzazione * Principio di conservazione della carica elettrica * Conduttori ed isolanti * Cariche elettriche elementari; quantizzazione della carica * Forza di Coulomb * Principio di sovrapposizione (in termini di forze) * Densità di carica, volumetrica, superficiale e lineare Elettrostatica:campo elettrico * Definizione generale del concetto di campo come mediatore delle interazioni: aspetti fisici, matematici ed epistemologici; equazioni di campo ed equazioni di forza * Definizione (operativa) di campo elettrico: forza esercitata dal campo su di una carica * Rappresentazione del campo elettrico: linee di flusso * Campo elettrico generato da una carica puntiforme * Principio di sovrapposizione (in termini di campi) * Flusso del campo elettrico: flusso attraverso una superficie piana e definizione generale come integrale di superficie * Teorema di Gauss: dimostrazione (solo per cenni) a partire dalla legge di Coulomb * Deduzione della forza di Coulomb a partire dal Teorema di Gauss * Applicazione del teorema di Gauss: distribuzioni di carica a simmetria sferica (sfera piena omogenea, guscio sferico omogeneo, sfera conduttrice; sia all’interno che all’esterno della sfera) * Applicazione del teorema di Gauss: campo elettrico nei conduttori di forma qualsiasi (all’interno e sulla superficie); “potere delle punte”; cenni alla induzione completa * Applicazioni del teorema di Gauss: deduzione del campo generato da una distribuzione lineare (infinita ed omogenea) di carica, una distribuzione piana (infinita ed omogenea) di carica, due piani uniformemente carichi: campo uniforme Elettrostatica: potenziale elettrico * Circuitazione del campo elettrico: definizione generale in termini di integrale sul cammino 2 Avvertenza • L’elenco degli argomenti trattati sopra riportato non segue necessariamente quella che è stata la scansione temporale dei medesimi così come sono stati svolti durante l’anno scolastico, bensì è stato scritto raggruppandoli per unità logico-didattiche (“moduli”). LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 31 di 88 * * * * * * * * Conservatività del campo elettrico (statico) Potenziale elettrico in un punto; differenza di potenziale tra due punti. Superfici e volumi equipotenziali; relazione tra linee di campo e superfici equipotenziali Potenziale elettrico generato da una carica puntiforme, da una distribuzione sferica di carica (sfera omogenea,solo all’esterno, guscio e sfera conduttrice sia nei punti esterni che interni) Potenziale e campo elettrico nei conduttori Lavoro del campo elettrico su di una carica; legame tra lavoro e potenziale, tra energia potenziale elettrostatica e potenziale Cenni al moto di cariche in un campo elettrostatico: analisi in termini di potenziale elettrico e/o di energia potenziale (solo qualitativi in base al segno della carica) Relazione tra campo e potenziale elettrico: campo elettrico come derivata del potenziale (caso di campo uniforme e cenni al caso generale) Capacità e condensatori; energia elettrostatica * Definizione di capacità di un conduttore * Capacità di una sfera carica * Condensatori e loro capacità * Calcolo della capacità di un condensatore piano (vuoto) * Condensatori in serie e in parallelo: definizione e calcolo della capacità equivalente * Lavoro di carica di un condensatore: energia immagazzinata in un condensatore carico * Densità volumetrica di energia del campo elettrostatico Circuiti elettrici in corrente continua * Definizione di corrente in un conduttore * Cenni agli aspetti microscopici della corrente in un conduttore: velocità di deriva * Leggi di Ohm e conduttori ohmici; resistenza e resistività * Forza elettromotrice e differenza di potenziale (cenni) * Circuiti elementari in corrente continua: nodi, maglie e principi di Kirkoff * Significato fisico dei principi di Kirkoff: legame con la conservazione della carica e con la conservatività del campo elettrico in situazioni stazionarie * Resistenze in serie e in parallelo: definizione e calcolo della resistenza equivalente * Conservazione dell’energia nei circuiti in corrente continua: effetto Joule * Potenza elettrica Magnetostatica: campo magnetico legato alle sue sorgenti * Calamite, magneti e campo magnetico; bussole e cenni al campo magnetico terrestre * Poli di un magnete; non esistenza del monopolo magnetico * Definizione operativa di campo magnetico; linee di flusso del campo magnetico * Flusso del campo magnetico; Teorema di Gauss per il magnetismo * Circuitazione del campo magnetico: definizione * Orientamento di una superficie: superfici aperte e chiuse; legame tra l’orientamento di una superficie (aperta) e quello del suo bordo; superficie concatenata ad una linea chiusa e legame tra l’orientamento della linea chiusa e della superficie concatenata (regola della mano destra) * Corrente attraverso una superficie chiusa: equazione di continuità della corrente e conservazione (locale) della carica * Equazione di continuità in situazioni stazionarie: corrente concatenata ad una linea chiusa * Teorema di Ampere * Applicazioni del teorema di Ampere: campo magnetico generato da un filo rettilineo percorso da corrente * Solenoidi; applicazione del teorema di Ampere alla deduzione del campo magnetico all’interno di un solenoide (rettilineo e infinito); campo magnetico uniforme * Cenno al campo magnetico generato (nel suo centro) da una spira circolare di corrente (solo aspetti qualitativi) * Cenni all’analogia tra una spira/solenoide percorsi da corrente e una calamita: elettrocalamite * Cenni alle correnti amperiane e all’origine microscopiche del magnetismo (nei soli ferromagneti) Magnetostatica: interazioni correnti/cariche col campo magnetico * Forza di Lorentz;: forza esercitata da un campo magnetico su di una carica in moto * Forza di un campo magnetico su un filo rettilineo percorso da corrente * Moto di una carica immersa in un campo magnetico (uniforme): raggio di ciclotrone * Lavoro del campo magnetico su una carica in moto: conservatività del campo magnetico * Interazione magnetica tra due correnti rettilinee e definizione di Ampère Induzione ed elettromagnetismo * Flusso (di un campo soleinoidale) concatenato ad una linea chiusa * Induzione magnetica: legge di Faraday-Lenz LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 32 di 88 * * * * * * * * Forza elettromotrice indotta, corrente indotta e campo magnetico indotto Significato fisico della legge di Lenz (“meno di Lenz”):opposizione alla causa che genera la f.e.m. indotta; induzione magnetica e conservazione dell’energia (analisi qualitativa) * Applicazioni della legge di Faraday-Lenz: analisi quantitativa della spira rettangolare in moto (in uscita e/o in entrata) in un campo magnetico uniforme; induzione elettromagnetica e trasformazioni energetiche (conservazione dell’energia). Legge di Faraday-Lenz in termini di campi: circuitazione del campo elettrico in situazioni non elettrostatiche * Equazione di continuità (della corrente) in situazioni non stazionarie: corrente di spostamento. * Legge di Ampere-Maxwell * Equazioni di Maxwell in presenza di sorgenti e nel vuoto; Equazioni di Maxwell nel caso statico: confronto tra elettrostatica, magnetostatica ed elettromagnetismo: legame tra campo elettrico e campo magnetico * Cenni alle onde elettromagnetiche e alla propagazione nel vuoto dei campi Unità di misura dell’elettromagnetismo * Definizione di Ampère * Unità di misura dell’elettromagnetismo derivate: per tutte le grandezze fisiche sopra indicate sono state introdotte le corrispondenti unità di misura dandone indicazione del nome, del simbolo, dei principali multipli e sottomultipli utilizzati in alcune situazioni concrete, della loro definizione in termini fisici e della loro equivalenza nel SI * Costante dielettrica del vuoto; costante di permeabilità magnetica del vuoto; legame tra le costanti dell’elettromagnetismo e la velocità della luce 3) TEMPI All’insegnamento della disciplina fino alla data attuale [5 maggio 2014] sono state dedicate circa 77 ore di lezione contro le 87 teoriche previste in 29 settimane, con un calo di oltre il 10% dovuto ad assenze varie del docente e/o della classe; a queste vanno sottratte 4 ore dedicate allo svolgimento delle prove scritte e 5 ore occupate da assemblee di classe o di Istituto. Delle 68 ore rimanenti, in modo approssimativo ma comunque rispondente al vero, si può affermare che circa un quarto sia stato dedicato all’attività di recupero curricolare degli argomenti introdotti nel corso dell’anno, secondo le modalità sotto esplicitate (e quindi comprendendo in esse anche il tempo dedicato alle interrogazioni orali). Rimangono così circa 50 ore che sono state interamente dedicate alla trattazione degli argomenti svolti in precedenza elencati. All’interno del tempo dedicato alla introduzione di nuovi argomenti, questi sono stati tutti trattati al medesimo livello di approfondimento, anche formale, fatto salvo quanto già esplicitato sulle modalità didattiche utilizzate. Il tempo dedicato ad ogni argomento singolarmente preso è dunque stato proporzionale alla quantità intrinseca di informazioni da trasmettere in relazione ad esso; ovviamente a ciò fanno eccezione quegli argomenti che sono indicati come trattati solamente per “cenni”. In considerazioni delle specificità metodologiche adottate nella disciplina, come in precedenza specificato, ogni più dettagliato tentativo di quantificare il tempo dedicato ad ogni “modulo” risulta attività difficile da compiere e piuttosto sterile nei suoi risultati: la stessa suddivisione in moduli riportata in precedenza viene fatta più per comodo degli studenti e facilità di lettura che per motivi intrinseci alla materia. Per quello che riguarda la parte restante dell’anno scolastico (5 settimane), tolte le ore (presumibilmente 3 o 4) necessarie per trattare gli ultimi argomenti previsti (evidenziati con un asterisco nell’elenco precedente), si prevede di effettuare esclusivamente attività di ripasso generale, revisione dei nodi concettuali principali della disciplina, nonché di procedere ad ulteriori prove di verifica, sia scritta che orale, il tutto finalizzato alla preparazione della classe all’esame. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 33 di 88 4) METODOLOGIA UTILIZZATA Tipologia di lezione / Metodo di insegnamento * * * Lezione frontale tradizionale per quanto riguarda l’introduzione ex novo di argomenti. Lezione frontale dialogata per le attività di recupero/ripasso. Continuo utilizzo degli aspetti formali e simbolici del calcolo matematico utilizzato in fisica; applicazione delle tecniche di analisi matematica allo studio o risoluzione di alcune situazioni fisiche (in particolare per quello che riguarda il calcolo integrale e differenziale). Strumenti di verifica e valutazione3 * * * Interrogazioni orali. Prove scritte semistrutturate con domande di teoria a risposta breve (tipicamente incentrate sulla conoscenza delle formule nei termini in precedenza descritti). Simulazione di terza prova d’esame (Tipologia A: “trattazione sintetica di un argomento” e tipologia B-Mista “domande a risposta breve e a risposta chiusa”). Attività di recupero * * * * Frequenti “pause didattiche” in cui gli argomenti trattati in precedenza sono stati rianalizzati, riassunti e ricapitolati operando una sistematica revisione e ripasso dei principali nodi concettuali affrontati nella materia. Correzione dettagliata delle verifiche scritte svolte, con analisi e commento di quali fossero le risposte corrette alle singole domande, anche in giustapposizione agli errori commessi da un rilevante numero di alunni della classe. Interrogazioni alla lavagna, in cui le diverse risposte dell’interrogando di turno venivano, ad uso della intera classe, commentate sia sottolineandone gli aspetti corretti, sia correggendo i principali errori commessi, soprattutto a livello di adeguatezza del linguaggio tecnico e dei simboli formali matematici utilizzati, sia evidenziando eventuali autonomi approfondimenti dell’alunno e provvedendo ad un loro opportuno inquadramento nel contesto del programma curriculare svolto per il resto della classe. Puntuale risposta ad ogni richiesta, da parte di singoli studenti, di chiarimenti riguardanti concetti trattati trasformata, laddove possibile, in revisione/ripasso della materia per l’intera classe. 5) MEZZI, STRUMENTI, SPAZI, ATTIVITÀ * * Per quello che riguarda il libro di testo, è stato utilizzato quasi esclusivamente come sussidio per lo studio della disciplina attraverso l’indicazione fornita agli studenti di quali fossero le parti (capitoli, paragrafi) in cui avrebbero potuto ritrovare i contenuti man mano trattati a lezione. Solo in un numero limitato di casi (riguardanti lo studio dei fenomeni relativi a circuiti in corrente continua) è stato assegnato agli studenti il compito di studiare direttamente quanto al riguardo riportato sul libro; i concetti principali sono stati comunque successivamente ripresi dal docente in aula. Per precisa scelta didattica si è sempre evitato che la lezione in aula divenisse una mera ripetizione di quanto riportato sul libro, avendo anzi particolare cura di presentare, laddove possibile, i vari argomenti da diversi punti di vista, al fine che gli studenti avessero a loro disposizione una pluralità di approcci ai temi della disciplina affrontati nel corso dell’anno, fra i quali scegliere quello maggiormente congeniale ad ognuno di loro. A causa dei ritardi nella programmazione, non è stato dato alcun spazio all’eventuale trattazione di argomenti a carattere interdisciplinare (con l’eccezione dei cenni fatti all’utilizzo dell’analisi per lo studio della fisica come da elenco degli argomenti svolti). 6) OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI La riconosciuta disponibilità al dialogo educativo e tenacia nello studio, che sono cifre caratteristiche di questa classe nei suoi pregi e anche nei suoi limiti (si veda al proposito per una analisi più approfondita quanto riportato nella parte generale del documento riguardo la presentazione della classe che qui comunque in toto si sottoscrive), ha permesso di portare a compimento quanto ci si era inizialmente prefissato per la disciplina nei termini degli obiettivi specifici sopra delineati. 3 Le diverse tipologia di prove di verifica riportate sono tutte state applicate all’accertamento dei livelli di apprendimento di tutti gli argomenti trattati durante l’anno scolastico. A seconda di quanto indicato dalla situazione didattica e dal confronto con la classe nei diversi momenti dell’anno scolastico, ogni singola prova ha potuto riguardare uno, o una pluralità di moduli didattici, o anche l’intero programma svolto fino al giorno della prova (quest’ultima è stata la situazione tipicamente adottata a livello di interrogazioni orali). LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 34 di 88 Allo stato attuale non si registrano situazioni di insufficienza nella disciplina, tranne singole eccezioni, che si presume comunque possano essere risolte entro la fine dell’anno con un surplus di impegno nello studio della materia, in cui, pur raggiungendo gli obbiettivi minimi previsti sul piano metodologico, si evidenziano alcune carenze a livello di completezza nella preparazione. Per il resto i livelli raggiunti dagli alunni della classe risultano omogeneamente distribuiti a partire dal pieno raggiungimento degli obbiettivi minimi previsti (configurabili, nell’ottica della metodologia didattica sopra delineata, nella pura riproduzione mnemonica di formule e leggi sulla completezza del programma svolto), passando per livelli di buona preparazione nella disciplina (corrispondente ad un apprendimento consapevole degli argomenti trattati in termini di formule e regole accompagnate dalla loro corretta interpretazione fisica e significato formale matematico) fino ad arrivare al raggiungimento di risultati anche ottimi (corrispondenti, oltre a quanto detto al punto precedente, all’acquisita capacità di cogliere l’unitarietà della descrizione dell’elettromagnetismo in termini di grandezze fisiche e formalismi matematici utilizzati in modo preciso e puntuale). firmato: rappresentanti degli alunni LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI firmato: prof. Lorenzo Mazzacuratii p. 35 di 88 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE docente disciplina Viviana Caselli LINGUA E LETTERATURA INGLESE libro di testo Spiazzi-Tavella Only Connect … New Directions (Zanichelli editore) Vol.2 The nineteenth century - Vol. 3 The twentieth century 1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE Contenuti Il Pre-Romanticismo : aspetti principali della nuova sensibilità pre-romantica. Cenni sui principali movimenti poetici : Nature poets, Ossianic poetry, Graveyard poetry. Il Romanticismo : parole chiave. Il Manifesto del movimento Romantico: Preface to the Lyrical Ballads. Lettura testi Only Connect pag.D81/82 vol.2 I poeti delle due generazioni. I principali temi : il ruolo della natura, dell’ infanzia, l’ importanza dell’ individuo ; escapismo e ribellione. Lettura ed analisi delle seguenti opere poetiche : 1. W.Blake : The Lamb e The Tyger 2. W.Wordsworth: My heart leaps up e The Daffodils 3. S.T.Coleridge : The Rime of the Ancient Mariner – Part one The Killing of the Albatross ( Only Connect 2 pag. D98 ) / Part four The Water snakes ( pag. D105) / Part seven ( solo la parte conclusiva - D109) 4. J.Keats : Ode on a Grecian Urn 5. Le ballate : caratteristiche stilistiche e di contenuto Ore di lezione per modulo 2 4 20 Cenni sulla vita ed opere principali dei poeti sopra menzionati. Il romanzo Il Romanzo Gotico. The Novel of Manner (Only Connect 2: D15, D66 ) Le caratteristiche di un testo narrativo : plot and story, characters, setting, theme, narrator, point of view, narrative mode, style Jane Austen : vita ed opere .principali. Lettura ed analisi di brani da Pride and Prejudice : testi pag D149, D151, D155 vol.2 Mary Shelley : lettura di brani dal testo Frankenstein , pagg. D45, vol.2, Frankenstein's death ( fotocopie) The Victorian Age contesto e culturale: La situazione politica, economica e sociale della prima parte del 1800; dal colonialismo all’ imperialismo i valori dell’ uomo Vittoriano: l’ età dell’ ottimismo e del progresso , le riforme, il compromesso vittoriano. Il ruolo della middle class etc. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI Prove di verifica utilizzate - Comprensione di testi narrativi - Prove con domande aperte con risposte di circa 8 righe - Prove semi strutturate relative ai contesti storici, sociali e letterari - Tipologia A : trattazione sintetica di argomenti - Tipologia mista B e C : domande aperte e quiz con 4 items - Verifiche orali 2 2 6 4 4 p. 36 di 88 Il Romanzo vittoriano Charles Dickens : vita ed opere principali. Lettura ed analisi di brani da Hard Times E53 ( Nothing but Facts) , E54 ( Coketown) vol.2 Oliver Twist E41, E 43 vol 2 Estetismo: Tematiche , valori e principali esponenti; la figura del dandy 7 7 Oscar Wilde : vita ed opere principali. Lettura ed analisi di brani da The Picture of Dorian E115, E120 vol.2 e fotocopie dal secondo capitolo (I would give my soul) The Importance of being Earnest pag. E125 Il novecento: contesto storico e culturale : Edwardian e Georgian Age. Le conseguenze della prima guerra mondiale la fine dell’Impero Nuove correnti di pensiero: la psicologia, psicoanalisi, antropologia, fisica etc. . Influenze sul pensiero moderno di Freud, Jung, Nietzche, Bergson, James,Marx, Einstein, Frazer Caratteristiche della “Age of Anxieties” Il Modernismo: Le nuove tecniche narrative ( stream of consciousness, mythical method, free in direct speech, plot in medias res…..) James Joyce , vita ed opere. Lettura ed analisi di Evelyne e della parte finale di The Dead dai Dubliners. Lettura ed analisi di brani da Ulysses : The breakfast F25, The Funeral,F154, Molly Bloom’s monologue, (parte finale). F155 vol.3 Virginia Woolf: cenni sulla vita e le opere. Lettura ed analisi del brano Clarissa and Septimus da Mrs Dalloway F161 Lettura ed analisi del brano” Five hundred a year” da A Room of one's own F.Scott Fitzgerald: cenni sulla vita e le opere. Lettura ed analisi del romanzo The Great Gatsby Il sogno americano, The Roaring twenties *Samuel Beckett: il teatro dell’assurdo Waiting for Godot : Lettura ed analisi dei testi a pag. G104. G 107 4 8 6 6 4 * Gli argomenti contrassegnati dall’asterisco saranno trattati e/o completati dopo la stesura del presente documento. 2. METODOLOGIA Il metodo è stato continuamente adattato alle diverse esigenze degli studenti o all’ argomento trattato ed ha avuto come obiettivi primari : lo sviluppo di un metodo di studio approfondito, rielaborato e non puramente mnemonico il miglioramento della competenza comunicativa scritta ed orale l’ abilità di comprensione di testi scritti e discorsi / relazioni orali l’ampliamento di conoscenze lessicali anche specifiche della letteratura LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 37 di 88 la capacità di organizzare discorsi orali logici e coerenti per riferire gli argomenti studiati la conoscenza dei movimenti letterari e dei principali autori inglesi degli ultimi due secoli, al fine di sviluppare l’ interesse per la letteratura straniera, e di coglierne le dinamiche e gli sviluppi storici. lo sviluppo delle capacità di analisi letteraria, al fine di un apprezzamento letterario in senso più generale ed ampio. Le lezioni sono state solo parzialmente frontali, infatti sono state effettuate attività a a gruppi, presentazioni con uso di strumenti informatici (in genere Power Point), brainstorming, uso di mappe e schemi, attività di comprensione ed analisi di testi letterari, dibattiti in classe. E’ stata inoltre proposta la lettura integrale in lingua italiana del romanzo “The Great Gatsby” di Fitzgerald (letto durante le scorse vacanze estive) con l’obiettivo del semplice apprezzamento del testo letterario. Numerose ore di lezione sono state dedicate a dibattiti ed all’ analisi critica e valutativa dei testi letterari studiati. Lo studio della letteratura è stato affrontato da un punto di vista diacronico. Partendo dalla fine del secolo diciottesimo, gli studenti sono stati gradualmente condotti al secolo ventesimo. I movimenti letterari principali, sono stati analizzati non solo nelle loro tematiche , ma anche rispetto al contesto storico e sociale. All’ interno di ogni movimento sono stati selezionati i principali autori di riferimento. Lo studio e l’analisi dei testi poetici, teatrali e di prosa, è stato privilegiato rispetto a quello della biografia degli autori. L’approccio, pertanto, è stato prevalentemente di tipo testuale, volto a fornire agli alunni gli strumenti critici fondamentali per interpretare autonomamente i testi. Solo in seguito alla analisi del testo sono state fornite informazioni sugli autori, con particolare attenzione a quelle più rilevanti per la comprensione delle tematiche affrontate. Lo svolgimento del programma è stato rallentato soprattutto nel primo quadrimestre, a causa di una mia assenza di oltre un mese e mezzo per motivi di salute . Le verifiche sono state effettuate sia allo scritto sia all' orale. Allo scritto sono state proposte le tipologie previste dall'Esame di maturità, in particolare la tipologia A ed è sempre stato concesso l'uso del dizionario bilingue. 3. MEZZI, STRUMENTI, SPAZI I testi in adozione hanno costituito la base principale per l’acquisizione dei contenuti. Sono stati realizzati approfondimenti ed integrazioni con appunti e con dibattiti in classe. 4. OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI La classe 5^B è composta da 19 ragazzi, miei alunni fin dalla classe prima. Il percorso scolastico di questa classe è stato nel complesso positivo, grazie soprattutto alla notevole disponibilità degli studenti al lavoro scolastico, alla loro educazione e correttezza. Tutti si sono sempre mostrati disponibili ad instaurare corretti rapporti di collaborazione con docenti e compagni ed hanno lavorato con impegno e in modo responsabile, anche nei momenti di maggiore sovraccarico. In classe l'atteggiamento è sempre stato positivo, di disponibilità e gentilezza, tuttavia la partecipazione non sempre è stata attiva e propositiva, a causa del carattere riservato e timido della maggior parte degli allievi, carattere che spesso li ha indotti a seguire le lezioni in modo silenzioso anziché cercare di apportare un contributo personale. Le competenze sono ovviamente diversificate ma, in generale, vi sono aree di incertezza e difficoltà soprattutto allo scritto, dove numerosi alunni hanno difficoltà sia nella esposizione e, quindi, nella organizzazione di testi coesi coerenti e corretti a livello grammaticale sintattico e lessicale, sia nelle competenze di analisi e sintesi. L'esposizione orale è sicuramente migliore anche se non sempre fluida a causa della generale riservatezza. Alcuni alunni, grazie anche allo studio più approfondito mirato al conseguimento della certificazione linguistica di livello B2, sono in grado di esprimersi correttamente sia all' orale sia allo scritto e di commentare in modo chiaro anche testi letterari. La motivazione allo studio della disciplina è sempre stata alta, tuttavia non in tutti i casi è stata accompagnata da un metodo di studio proficuo ed approfondito: alcuni alunni infatti hanno evidenziato insicurezze nella rielaborazione dei contenuti, soprattutto di tipo letterario e storico, e nel loro approfondimento . In conclusione la maggior parte degli alunni è in grado di esporre i contenuti studiati in modo sufficientemente chiaro e comprensibile con una pronuncia accettabile, di partecipare a conversazioni e comprendere le richieste del docente. Allo scritto, invece, alcuni allievi evidenziano incertezze nella esposizione che spesso risente di errori di grammatica e lessico e nella strutturazione delle frasi e dei periodi. Le conoscenze specifiche dei contenuti letterari sono nel complesso soddisfacenti, anche se possono risentire di insicurezze nel metodo soprattutto per quel che riguarda il livello di approfondimento e rielaborazione. firmato: rappresentanti degli alunni LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI firmato: prof. Viviana Caselli p. 38 di 88 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE docente disciplina Tiziana Tagliazucchi LINGUA E LETTERATURA ITALIANA libri di testo E. Raimondi, Leggere, come io l’intendo, voll. 3, 4, 5 e 6 Edizioni Scolastiche Bruno Mondadori 2009 altri strumenti o sussidi Lavagna LIM; dispense fornite dall’insegnante; G. Ferroni, Storia della letteratura italiana, voll.3 e 4, Einaudi 2001 1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE Contenuti Modulo I: IL NEOCLASSICISMO E IL SUBLIME Tempi 19 ore Il Settecento inquieto: l’impossibile confine tra classici e Romantici Dalla tensione riformatrice dei Philosophes all’ideologia della trasformazione: la revisione critica del sapere; autonomia e specificità dell’arte La nascita dell’estetica: il kalòs è di per sé agathòs Winckelmann, la Storia dell’arte antica e la teorizzazione del Neoclassicismo: - Il Laoconte: nobile semplicità e quieta grandezza Il rifiuto della sensualità tardo-barocca: l’arte regno della ragione e ricerca del bello ideale La disperata tensione del Neoclassicismo: il bello fuori dalla storia e la nostalgia del passato Un’estetica senza ideologia per un linguaggio artistico universale. L’esempio di Jaques Louis David: - Il giuramento degli Orazi - Napoleone al Gran San Bernardo - Marte disarmato da Venere e le Grazie - Il ritratto di M.me Seriziat Il Sublime e il suo retroterra illuministico: Vico e l’esaltazione del primitivo e fanciullesco; Rousseau e il sentimento La definizione del Sublime secondo Kant L’estetica del Sublime: Edmund Burke, “ Il sublime: cause ed effetti”; Friedrich Shiller, “ Dal bello al sublime” L’esemplificazione del sublime: Fussli: - La follia di Kate: orrido sgomento, mistero e trionfo del brutto; - Sgomento dell’artista di fronte alla grandezza delle rovine antiche: lo sconforto dell’irragiungibilità dei Classici; - L’incubo: l’interpretazione psicanalitica di Starobinski e i rapporti con la tradizione folclorica celtica (Il Mazapegul spirito folletto) Il mito di Ossian e la poesia popolare e primitiva: Sturm und Drang: l’anticlassicismo; il poeta contro la società come genio e ribelle; il titanismo Friedrich Shiller, “I Masnadieri”, Atto I, Scena II, “Moor eroe titanico”: l’archetipo del genio ribelle Wolfang Goethe, “I dolori del giovane Werther” - un romanzo epistolare - un romanzo generazionale europeo: lo sradicamento del giovane artista dalla società - il sistema dei personaggi “Il primo incontro con Lotte”: la proiezione del desiderio di assoluto su una perbetta “massaia” borghese; il fascino rassicurante della normalità “Le ragioni del suicidio”: ragione vs sentimento; il suicidio titanico “Werther e Lotte verso il suicidio” LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 39 di 88 MODULO II: UGO FOSCOLO Una vita all’insegna dell’instabilità e della provvisorietà Un sensista, materialista, ateo di fronte al crollo degli ideali giacobini L’egotismo foscoliano: un’indole refrattaria a regole e istituzioni L’amore come proiezione del desiderio di sublime eccezionalità La confusione arte/ vita – Foscolo/Ortis Ultime lettere di Jacopo Ortis: - un romanzo epistolare - un’opera aperta: la difficoltà del distacco e il rifiuto della forma definitiva - la cronaca di una morte annunciata - l’apologia letteraria e neoclassica del suicidio - il sistema dei personaggi - 11 ottobre 1797: il fallimento degli ideali - 26 ottobre 1797: Teresa, la divina creatura - 1 novembre 1797: Odoardo, buono, esatto paziente - 17 marzo 1798: Napoleone e la vanità degli ideali - 13 maggio 1798: la natura e il materialismo - 14 maggio 1798: la nascita del repertorio romantico - 15 maggio 1798: l’amore e le illusioni - 4 dicembre 1798: l’incontro con Parini e l’inutilità delle passioni - 20 marzo 1799: un atomo nel nulla - 21 marzo 1799: addio alla vita I Sonetti: condensazione formale in equilibrio tra tensione romantica e politezza neoclassica; funzione salvifica della poesia come via di immortalità; il rapporto con gli antichi: - Alla sera: due nichilisti a confronto, Foscolo vs Leopardi - A se stesso: l’egotismo foscoliano - A Zacinto: la creazione magico-mitica della patria ideale - In morte del fratello Giovanni: intertestualità e gioco di specchi (Catullo, Carme CI; Giorgio Caproni, Atque in perpetuum frater) - Carme dei sepolcri, vv; 1-90; 280-295 MODULO III: IL ROMANTICISMO 13 ore 7 ore La formazione dell’etica borghese e il mito del self made man: la dialettica borghesia/aristocrazia; borghesia/proletariato La dialettica borghesia/artista: funzionalità e disfunzionalità La perdita dell’aura e l’artista contro la società La mercificazione dell’arte I grandi temi del Romanticismo: - il sentimento della natura - il titanismo - amore e morte - il medioevo - individuo, popolo e nazione Il dibattito classico-romantico in Italia, fra tradizione e rinnovamento: - M.me de Stael, “Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni”, “Per una buona letteratura” - Giordani, Un “italiano” risponde al discorso della De Stael: “Ci vuole novità?” - Berchet, dalla Lettera semiseria di grisostomo al suo figliolo: “Il nuovo pubblico della letteratura” - Leopardi, dal Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica, “gli antichi, la poesia, l’infanzia. Il primitivismo classico in prospettiva roussoiana: una “romantica” difesa del classicismo come fonte di spinta agonistica LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 40 di 88 Modulo IV: GIACOMO LEOPARDI 20 ore L’ambiente recanatese e la famiglia Lo studio matto e disperatissimo: la tensione agonistica verso la vita Il desiderio di fuga come affermazione di sé ed emancipazione interiore dalla gabbia Epistole: - 8 aprile 1817: lettera a P. Giordani; lo studio, la noia, il ritratto di Recanati; l’alienazione e l’opposizione titanica - luglio 1819: la lettera al padre - 19 novembre 1819: il solido nulla; la noia e la malinconia L’infinito, una poesia infinita L’infinito nello Zibaldone: L’infinito: “L’infinito materiale, il piacere, le illusioni” (12 luglio 1820); Fenomenologia dell’infinito (13 luglio 1820); L’infinito e il nulla (2 maggio 1826) La “conversione “ dal bello al vero: dalla poesia di immaginazione a quella sentimentale Immaginazione degli antichi e sentimento dei moderni: Zibaldone 143-144 Il sistema della natura e delle illusioni: Zibaldone, 19 settembre 1821; Zibaldone, 51; Zibaldone 99 Immaginazione, poesia, rimembranza: Zibaldone, 4414 e 4426 Alla luna: un esempio di poesia sentimentale La teoria del piacere: Zibaldone, 12 febbraio 1821 L'approdo al materialismo: Zibaldone, 3 settembre 1821. La teoria del piacere: Zibaldone 346-348 L’esperienza romana e la concezione del dolore Il pessimismo ontologico: tutto è male, Zibaldone, 22 aprile 1826 Il rifiuto del Cristianesimo: Zibaldone, 23 settembre 1823 La natura matrigna, indifferente dispensatrice di esistenza La fermezza e la quieta disperazione del saggio, Zibaldone, 29 aprile 1824 Le Operette morali: la condivisione del dolore Dialogo della Natura e di un Islandese: il linguaggio e gli scenari della privazione Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere: il ruolo morale dell’ humanitas La crisi poetica e il ritorno a Recanati Gli Idilli recanatesi La quiete dopo la tempesta Il sabato del villaggio Canto notturno di un pastore errante dell’Asia L’addio a Recanati A se stesso L’humanitas: la solidarietà umana, una laica fratellanza nel dolore La ginestra: vv. 1-155; 158-200; 297-317 La potenza del riso: Zibaldone, 23 settembre 1828; Pensieri, LXXVIII La forza eversiva della risata (approfondimento tematico) - ridere: un fatto antropologico e sociale - la concezione aristotelica e l’homo risibilis - ridere nel medio evo: gli studi di Jaques Le Goffes: “Cristo ha mai riso?”; il riso nelle regole monastiche; San Francesco lo santo jullare - valore sovversivo della risata: Leopardi e Pirandello - L. Pirandello, “C’è qualcuno che ride” LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 41 di 88 MODULO V: EUGENIO MONTALE 10 ore Leopardi in Montale: per un approccio intertestuale alla lettura/letteratura Il paesaggio: la natura scarnificata di “Ossi di seppia” e delle “Operette morali” La dialettica natura/città; illusioni/tedio I luoghi magici-mitici dell’infanzia e le disillusioni dell’età adulta Ossi di seppia: - I limoni: la poetica del quotidiano; discorsività vs aulicità; la poesia liminare - Forse un mattino andando in un’aria di vetro: il disvelamento del nulla - Non chiederci la parola: la poetica del negativo e della sottrazione - Meriggiare pallido e assorto: la poetica dell’ anti-infinito - Spesso il male di vivere ho incontrato: l’oggettivazione del male e la souffrance - Avrei voluto sentirmi scabro ed essenziale: l’accettazione dell’inutilità del male e la poetica dell’indifferenza Le occasioni: - un canzoniere d’amore alla vigilia della guerra - la funzione della donna come visiting angel: l’impossibile funzione salvifica - il correlativo oggettivo e la chiusura ermetica del testo - Non recidere forbice quel volto: l’impossibilità della ricordanza Diario del ’71 e del ’72: - Al mare (o quasi): la forza del riso sui mali del mondo; la poetica dell’ anti-meriggio e i rapporti con d’Annunzio - Sulla spiaggia: le presenze oracolari vs i riti grotteschi della contemporaneità Autò da fè: “La solitudine dell’artista” LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 42 di 88 MODULO VI: ALESSANDRO MANZONI - 12 ore Manzoni nella lezione di Raimondi: le letture di Gadda e Sciascia La famiglia: l’idealizzazione della figura materna e il rifiuto del padre Le simpatie giacobine e la revisione dell’Illuminismo secondo le posizioni degli Idéologues Carme in morte di Carlo Imboniti. Una dichiarazione di poetica: sentir e meditar Il matrimonio, la vita familiare e l’approdo al cattolicesimo L’inquieta religiosità: il bisogno di una giustizia al di sopra della storia; “l’inveramento supremo della ragione illuministica”; la dialettica desanctisiana “essere/ dovere essere” Lettre à C. Fauriel del 9 febbraio 1806: “Lingua parlata e lingua letteraria” La dialettica peccato/redenzione e la concezione tragica dell’esistere Un’arte pedagogica e popolare La “Lettre à M. Chauvet”: “Poesia e storia”, il problema del realismo, il vero e il verosimile La tragedia romantica e la sua funzionalità: un genere didascalico e popolare, specchi della condizione tragica dell’uomo; la tragedia storica e il problema del realismo; il rifiuto delle regole di unità; la funzione straniante del coro Il conte di Carmagnola: - il rifiuto cristiano della guerra - Prefazione al Conte di Carmagnola: “Le funzioni del coro”, valore etico della tragedia e voce giudicante dell’autore Adelchi: - la vicenda storica - il verosimile e l’Historia Langobardorum - una tragedia romantica: la dialettica tragica dei potenti e del volgo disperso che nome non ha - una tragedia cristiana: la provida sventura - Coro dell’Atto IV, Sparsa le trecce morbide: la vita come martirio di espiazione dalla rea progenie - Atto IV, Scena VIII (vv. 339-364): la morte di Adelchi; “non resta che fare il male o patirlo” La scelta del romanzo come genere popolare Lo studio di Scott L’approdo al romanzo storico e l’innesto del verosimile I promessi sposi: - genesi e storia del romanzo - il manoscritto di Fermo e Lucia: un laboratorio sperimentale; un romanzo fatto di romanzi: il romanzo picaresco di formazione di Fermo e quello gotico di Lucia - l’edizione ventisettana - l’edizione quarantana; la revisione linguistica e la dialettica con Isaia Ascoli nella questione della lingua - il romanzo e la storia: perché una storia lombarda del XVII secolo scoperta e rifatta da Alessandro Manzoni il gioco prospettico del manoscritto ritrovato e la sua attitudine metanarrativa una narrazione a due voci: anonimo secentesco vs narratore ottocentesco il narratore polifonico nella lezione di Bachtin ironia e onniscenza le complesse strategie narrative: tempo individuale/ tempo storico; tempo della storia/ tempo della narrazione l’uso del flash back: un incastro di romanzi nel romanzo. la struttura del romanzo: un “romanzo della competenza” funzionale alla visione organica del mondo il lieto fine “senza idillio”: analisi testuale dal cap. XXXVIII il sistema dei personaggi un romanzo polifonico: polifonia orizzontale e verticale don Abbondio e il travisamento comico del male: analisi testuali dai capp. I, II, VIII, XXIII LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 43 di 88 MODULO VII: L’ETA’ DEL REALISMO 10 ore Flaubert, M.me Bovary Il superamento interno del Romanticismo: il fallimento dell’eroe romantico; il ritratto della meschina borghesia I feuilletons e la lettura come fuga dalla realtà piccolo-borghese: il bovarismo L’educazione letteraria di una ragazza di provincia (parte I, cap. VI) Il desiderio dell’altrove: Parigi! (parte I, cap. IX) La tecnica narrativa binaria oppositiva, Emma vs Charles: Il ritratto dei coniugi Bovary (parte I, cap. IX); I sogni di Charles…e quelli di Emma (parte II, cap. XII) Il realismo nella lezione di Auerbach: la rappresentazione oggettiva del disgusto di Emma; il narratore onnisciente e invisibile La degradazione dell’amore romantico: I comizi agricoli: il mercimonio dell’amore (parte II, cap. VIII) La degradazione del suicidio romantico: Debiti e veleno per topi (parte III, cap. VIII). Il suicidio di un anti eroe romantico; ideale vs degradazione oggettiva Il Naturalismo francese La scienza del romanzo Il determinismo di Taine: l’uomo oggetto positivo di indagine La nascita del termine: Taine e Balzac F.lli De Goncourt, la Prefazione a Germinie Lacerteux: “L’analisi clinica dell’amore”, una dichiarazione d’intenti e un manifesto del Naturalismo Romanzo di denuncia vs romanzo d’intrattenimento La polemica col pubblico: un nuovo tipo di lettore Tragedia naturalista vs commedia borghese romantica Lo scrittore medico della società malata: Zola e l’Introduzione allo studio della medicina sperimentale di Bernard Il Romanzo sperimentale: “Letteratura e scienza”, un romanzo oggettivo, sociale, contemporaneo La focalizzazione esterna: discorso diretto; indiretto e indiretto libero Le istanze socialiste e le accuse di immoralità Da Gérminal: “Festa proletari”a (parte III, cap. 2) e l’analisi di Auerbach L’Assommoir”Il declino di Gervaise” (cap. II) Il Verismo italiano La questione meridionale e la scelta meridionalista La debolezza della borghesia a narrare il mondo che le pre-esiste: il darwinismo fatalista negatore di ogni logica di progresso La religione del documento La postulazione di un nuovo lettore: il vizio della lettura cessa d’essere impunito Lessico tecnico e rinuncia all’onniscienza del narratore L’animalizzazione dei personaggi LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 44 di 88 MODULO VIII: GIOVANNI VERGA Un autore tardo-romantico e scapigliato Conservatorismo ideologico e ontologico: la concezione tragica dell’esistere e la sicilianità “Rosso Malpelo”, un vero racconto verista: “artificio della regressione” e “artificio dello straniamento”; il discorso indiretto libero “La lupa”: il topos della femme fatale in chiave rusticana e l’ineluttabile pulsione; animalizzazione e demonizzazione del personaggio “L’amante di Gramigna”, la prima stesura: un’altra “lupa”. La Prefazione: una dichiarazione di poetica “Fantasticheria”: il darwinismo dell’ideale dell’ostrica. Un’introduzione ai Malavoglia. Il Ciclo dei Vinti: I vinti e la fiumana del progresso I Malavoglia: - un dramma tragico con imperfetta ricomposizione dell’equilibrio iniziale - un sistema binario imperfetto - il sistema oppositivo dei personaggi - l’ideale dell’ostrica e la visione refrattaria a ogni logica di progresso: tempo circolare vs tempo lineare - cap. I: l’incipit della storia: “La casa del nespolo” Il narratore corale regredito; il mondo arcaico e l’irruzione della storia - cap IV: I Malavoglia vs la comunità di villaggio: Valori ideali e interesse economico - cap II: “’Ntoni vuole partire” - cap. XV: “L’ultimo addio di ‘Ntoni”: l’epilogo del romanzo e l’addio al mondo pre-moderno Le “Novelle rusticane” e la “religione della roba”: - “La roba”: il fallimento del self made man “Mastro Don Gesualdo”: - la tensione faustiana e il patto mefistofelico del self made man - l’autoesclusione dalla vita - la morale eroica dell’individualismo - il conflitto valori vs economicità: la scomparsa della religione della famiglia - le tecniche narrative e il monologo interiore: verso la dissoluzione del Verismo - la condizione ossimorica di un personaggio scisso e vinto: né Mastro né Don - “L’arrivo alla Canziria”,la giornata di Gesualdo (parte I, cap. IV) - A un tratto s’irrigidì e si chetò del tutto: la morte di Gesualdo (parte IV, cap 5) MODULO IX: CHARLES BAUDELAIRE, IL SIMBOLISMO E GLI SCAPIGLIATI 5 ore 3 ore I fiori del male: l’atto fondativo della poesia contemporanea L’uomo maudit, dandy e flaneur: la trasgressione ostentatoria come rifiuto della mediocrità piccoloborghese La tensione irrisolta ennui/ideal Elevazione: l’espressione dell’ideal Al lettore: la postulazione di un nuovo lettore; il poeta vs il pubblico: un rapporto conflittuale e simbiotico di rottura e identificazione L’albatros: la disfunzionalità del poeta nella società; la “perdita dell’aura” Una carogna: il realismo sui generis in chiave anti-positivista e la dilatazione del poetabile La femme fatale vampiresca e l’oggettivazione della dialettica abiezione/peccato: - Il vampiro - Sed non satiata - Rimorso postumo La postulazione di una nuova realtà: il simbolismo Corrispondenze: la realtà come mistero sacro e insondabile; il poeta come medium; intuizione vs comprensione razionale La Scapigliatura: - La bohème in Italia - la ribellione senza rivoluzione artistica - Emilio Praga, Preludio: una dichiarazione di poetica; i debiti vistosi con Baudelaire - Arrigo Boito, Lezione di anatomia: l’ambiguo rapporto col Positivismo - Emilio Praga, Vendetta postuma: tra plagio e ironia - Igino Ugo Tarchetti, Fosca, la seduzione del brutto e la malattia LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 45 di 88 MODULO X: IL DECADENTISMO * - 12 ore Il problema della periodizzazione Il dibattito critico: Croce e la letteratura in crisi Bobbio e la letteratura della crisi Gramsci e le contraddizioni del Decadentismo Simbolismo Paul Verlaine, Languore: la nascita del Decadentismo; una dichiarazione di poetica Arthur Rimbaud, Vocali. La percezione simbolista della realtà: il mistero e le corrispondenze Stefhane Mallarmè, Un colpo di dadi non abolirà mai il caso: l’abbandono della versificazione tradizionale La relazione biunivoca uomo/natura Gli stati abnormi della coscienza: l’illuminazione, l’epifania e il poeta veggente La rivoluzione del linguaggio poetico: parole senza fili e formule magiche Le tecniche del Simbolismo: la musicalità del verso e l’uso di metafora, analogia e sinestesia Estetismo La dialettica arte/ vita La bellezza come artificio e il bello ideale greco L’aristocratico disgusto del cattivo gusto borghese La “bibbia” dell’Estetismo: - Huysmans, A rebours: La realtà sostititiva (cap. II); La vegetazione mostruosa e malata (cap. VIII) - D’Annunzio, Il piacere: l’estetismo erotizzante; il doppio; la dialettica Maria/Elena, angelo/demonio; l’attesa di Elena (libro I, cap. I); Il ritratto di Andrea Sperelli (libro I, cap. 2) - Wilde, Il ritratto di Dorian Gray: “Un decalogo dell’Estetismo” 1) GABRIELE D’ANNUNZIO Il vivere inimitabile Il ritratto di Benda: l’uomo in palcoscenico e l’uomo dell’intimità Il mascheramento del nichilismo: estetismo, sensualismo e vitalismo L’aristocratico di massa: bovarismo e midcult Il Trionfo della morte: l’inettitudine alla vita; il nichilismo vitalistico; l’opera distruttiva della femme fatale; la donna nemica Le vergini delle rocce: la scoperta di Nietzsche e il romanzo del superuomo; il programma politico del superuomo La divinizzazione dell’io nell’estasi panica: - La sera fiesolana - La pioggia nel pineto - Meriggio La prosa del Notturno e del Libro segreto: la destrutturazione delle forme narrative LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 46 di 88 2) GIOVANNI PASCOLI La dolorosa esperienza della morte e il trauma dell’abbandono La ricerca di uno spazio nascosto e la rimozione dell’eros Il rapporto con D’Annunzio Myricae: - la democrazia linguistica - il fonosimbolismo - il lessico tecnico evocatore del mistero - Lavandare - Il lampo - Il tuono - Temporale - Scalpitio - X agosto - L’assiuolo Canti di Castelvecchio: - Il gelsomino notturno - Nebbia Una dichiarazione di poetica: Il fanciullino MODULO XI: IL ROMANZO DEL NOVECENTO E IL NUOVO TEATRO * La crisi del Novecento La destrutturazione del personaggio La narrazione omodiegetica La scrittura come alternativa alla vita La quadridimensionalità della scrittura: il tempo della memoria Luigi Pirandello - la tragedia di vivere con le maschere - vivere e guardarsi vivere - Enrico IV e il dramma della follia come sola salute - Sei personaggi in cerca d’autore: il metateatro e il teatro dell’assurdo Italo Svevo - il male di vivere: l’inettitudine - Una vita: la sconfitta antitragica di un uomo qualunque - Senilità: l’inettitudine velleitaria - La coscienza di Zeno: un romanzo psicanalitico; la consapevole mistigicazione del personaggio; la scrittura guarigione LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI 10 ore p. 47 di 88 MODULO XII: DANTE, PARADISO 12 ore Nove cieli attorno alla terra: una gerarchia di luce e beatitudine Una “sacra rappresentazione” per un solo spettatore Beatrice: guida e motore del viaggio L’esperienza ineffabile del divino: memoria e parola Il linguaggio dell’ineffabile: stile aulico; neologismi; semantica della visione CANTO I: l’energia universale e il viaggio mistico; memoria storica e memoria mistica; la rinuncia alla rappresentazione sensibile: la visione dell’incorporeo. CANTO II (vv. 1-18): un proemio intellettuale per il narratario; la metafore della navigazione e i suoi antecedenti (le Argonautiche – l’ Odissea – la tradizione gaelica degli Imram e la Navigatio Sancti Brandani); il viaggio dell’actor e del narratario dall’errore alla salvezza. CANTO III: anime come perle; il Cielo della Luna e Piccarda Donati CANTO XI: Francesco, l’eroe epico della povertà; la vera sapienza è nelle opere CANTO XIV (vv. 103-108): crux gemmata e visione di Cristo; il modello iconografico di S.Apollinare in Classe. CANTO XXX: l’Empireo, la metamorfosi della beatitudine. CANTO XXXIII: il libro dell’universo e i tre colori della Trinità * Gli argomenti contrassegnati dall’asterisco saranno trattati e/o completati dopo il 15 maggio. 2. METODOLOGIA E CONSIDERAZIONI Presentazione della classe La classe, di cui sono l’insegnante di Italiano ininterrottamente dalla classe terza, ha confermato l’atteggiamento accogliente e ben disposto all’attività didattica, rafforzando il clima relazionale sereno e propositivo già attivato con la docente nei passati anni scolastici. Parimenti, nel corso dell’intero triennio la classe si è distinta per un atteggiamento di estrema serietà e consapevolezza nei confronti dello studio, vissuto con notevole senso di responsabilità, con buona capacità di organizzazione e con adeguata autonomia. La partecipazione all’attività didattica, sempre nel corso dell’intero triennio, è risultata caratterizzata da una situazione di ambivalenza. Una parte della classe è risultata estremamente attiva, partecipe al dialogo formativo. Un’altra, è apparsa decisamente più passiva: anche se estremamente attenta e presente, è risultata disponibile al dialogo solo quando direttamente coinvolta dall’insegnante. Si segnala, tuttavia, come alcuni allievi di questa seconda parte, soprattutto nel corso del presente anno scolastico, abbiano fatto sforzi significativi per tentare di inserirsi più attivamente nell’attività d’aula con risultati apprezzabili e, in qualche caso, anche significativi. Invece, per altri la situazione è perseverata, sostanzialmente immutata, anche per tutto questo anno scolastico fino a diventare la cifra caratterizzante di questo secondo sotto gruppo. Tale ripartizione del gruppo classe in due gruppi si è riflessa anche sui livelli di apprendimento. Il primo gruppo ha manifestato buone capacità intuitive, riuscendo con facilità a raccordare il nuovo al noto e manifestando buone capacità di analisi di problemi anche articolati e complessi. Ciò, unito all’attività di studio seria e rigorosa di cui s’è già detto, ha prodotto generalmente risultati molto buoni sul piano delle conoscenze e generalmente buoni sul piano delle abilità e delle competenze, anche se, talvolta, si sono registrate insicurezze e fragilità imputabili spesso ad ansia da prestazione, o alla difficoltà a sostenete l’intenso carico di lavoro generale. Il secondo gruppo ha conseguito esiti pienamente soddisfacenti nella comprensione e conoscenza dei contenuti, mentre più fragili sono risultate le abilità di analisi e sintesi degli stessi, così come la capacità di produrre confronti e di raccordare il nuovo al noto. Tuttavia, l’impegno serio e costante profuso nell’attività di studio ha permesso comunque il conseguimento di risultati apprezzabili. Prove di verifica Nel coso dell’anno l’attività di verifica è stata così articolata: - brevi domande flash durante ogni lezione sia per verificare immediatamente la comprensione dei contenuti in corso di spiegazione, sia per raccordare il nuovo al noto; LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 48 di 88 - interrogazioni articolate e su tutta la classe al termine di ogni modulo; verifiche scritte della conoscenza dei contenuti, delle abilità di analisi e sintesi sotto forma di questionari con domande a risposta aperta su tutta la programmazione svolta; verifiche scritte impostate secondo il modello dell’Esame di Stato, con particolare riferimento al saggio breve di ambito artistico-letterario e all’analisi del testo; produzione domestica di testi, anche creativi, di elaborazione personale dei contenuti studiati. Modalità didattiche Nel corso dell’intero anno si è rivolta particolare attenzione a favorire negli allievi l’acquisizione e il consolidamento di autonomia di metodo e di giudizio. Per questo lo studio dei contenuti dei manuali è stato considerato un imprescindibile punto d’avvio e non di arrivo del lavoro svolto. La didattica d’aula, che si è valsa di lezioni frontali e interattive, ha avuto il suo fulcro nel presentare l’insegnante come risorsa per la classe. In quest’ottica, e soprattutto nel corso del secondo quadrimestre, sono stati numerosi gli approcci ai contenuti attraverso saggi monografici, in una prospettiva di studio critico e rigoroso, condotto con metodo scientifico e già anticipatore di modalità universitarie nell’approccio alla disciplina. firmato: rappresentanti degli alunni LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI firmato: prof. Tiziana Tagliazucchi p. 49 di 88 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE docente disciplina Tiziana Tagliazucchi LINGUA E LETTERATURA LATINA libri di testo A. Diotti, Libera lectio. Letteratura, antologia, autori latini, vol. 3, SEI 2008 altri strumenti o sussidi Lavagna LIM; dispense fornite dall’insegnante .1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE Contenuti Modulo I: L’ETA’ IMPERIALE Tempi 10 ore La figura del princeps: il dissolvimento dell’oligarchia senatoria attuato dall’interno della res publica Continuità “repubblicana” e rivoluzione “monarchica” Orientalizzazione e divinizzazione della figura imperiale da Augusto a Costantino Le basi del consenso imperiale: provinciali; militari; proletariato urbano Economia ed espansione territoriale: dalla frontiera al limes Assistenzialismo, populismo e organizzazione del consenso Il rapporto politica-cultura nell’età giulio-claudia: la fine del mecenatismo e la gravitazione degli intellettuali a corte GLI STORICI E L’ETA’ GIULIO-CLAUDIA Gli ultimi anni del principato di Augusto nel giudizio di Seneca: De brevitate vitae, 4, 1-6. Tacito e gli Annales: la crisi del potere imperiale Tiberio: buon governo e accuse di doppiezza: Tacito, Annales I, 11-12 Caligola e la sfrenatezza del tiranno: Svetonio, Vita di Caligola, 32, 3; 34,2 Nerone e la fine della dinastia Giulio-Claudia: le trame di Agrippina; in “quinquennio del buon governo”; la collaborazione di Seneca e Afranio Burro; la repressione politica e il culto della personalità “Il piano è ordito”, Annales XIV, 3-4 “Fallisce il primo tentativo”, Annales XIV, 5-6 “Il matricidio”, Annales, 7-10 “Roma in fiamme”, Annales XV, 38, 1-3 “Il panico della folla”, Annales, XV, 38, 4-7 “La reazione di Nerone”, Annales, XV, 39 “La ripresa dell’incendio e la Domus Aurea”, Annales, XV, 40; 42 “Le accuse ai Cristiani”, Annales, XV, 44, 1-3 “Atroci condanne”, Annales XV, 44, 4-5 I meccanismi narratologici degli Annales Lo stile di Tacito LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 50 di 88 Modulo II: SENECA 25 ore Nerone e Seneca Una vita connivente col potere Un testimone silente o un complice di una catena di abusi? La contraddizione filosofia/potere L’etica del suicidio e la coerenza del saggio di fronte alla morte: il riscatto di una vita di opportunismi all’ombra del potere Il racconto del suicidio di Seneca in Tacito, Annales XV, 62-64 Il modello archetipo letterario del suicidio di Seneca: Platone, Fedone, La morte di Socrate Un progetto filosofico al servizio dell’uomo Una duplice linea d’azione: indurre il princeps a clementia e beneficium, rifondare il ruolo del sapiens La dialettica impegno/distacco dalla vita pubblica Fallimento politico/successo etico L’individualismo sociale: la cura di sé La conversio e il possesso di sé Iuvare mortalem: spinta verticale vs espansione orizzontale L’umanesimo senecano e la tendenza attualizzante dell’individuo Il lessico di Seneca: - sapiens - virtus - fortuna - tempus - animus - ira - beneficium A.Traina, “Lo stile drammatico del filosofo Seneca”: - lo stile dell’interiorità - lo stile della predicazione - la dialettica interno/esterno; cella/pulpito Ad Lucilium aepistulae morales: - “Vindica te tibi”, Ep. I - “Servi sunt. Immo homines”, Ep. XLVII, 1-6; 10-13; 16-21 - Gli schiavi: un problema etico De brevitate vitae: - “Una protesta sbagliata”, De br., I, 1-4 - “Il tempo sprecato”, De br., II, 1-5 - “Perché ingannare se stessi?”De br., XI, 1-2 LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 51 di 88 Modulo III: IL ROMANZO E LE FORME DEL NARRARE 20 ore Il romanzo e la novella. Definizione e ricerca di un genere Il piacere affabulatorio: dalla spontanea oralità alla codifica scritta Lo sdegnoso silenzio della cultura ufficiale Una comparsa tardiva: la nascita del pubblico letterario; letteratura come intrattenimento I temi della narrazione: amore e avventura Il romanzo greco: modello narrativo e attanziale Il processo formativo del romanzo: la fabula milesia e il narratore omodiegetico Un esempio di milesia: Apuleio, Metamorfosi, XI, 4-4; 5-7 Milesia vs romanzo: realismo e idealizzazione; amore puro e sesso scanzonato; beffa e tono serioso Fabula vs romanzo: La narrazione e la novella in ambito latino: le digressioni interne La cornice e l’inserto di milesie PETRONIO La querelle petroniana Il ritratto di Tacito: un dandy ante litteram e la parodia del suicidio Dall’ironia autoironica della vita recitata al crudo realismo della finzione romanzesca Il modello del Satyricon Encolpio: il capovolgimento parodico della figura di Ulisse Il tema oidoporetico e l’antitesi luoghi aperti/luoghi chiusi La vendetta di Priapo e l’impotenza: capovolgimento parodico del giovane innamorato Il sistema dei personaggi Le strutture del romanzo di Bachtin e del realismo di Auerbach applicate al Satyricon La dialettica labirinto/trappola Un romanzo dell’incompetenza Il plot del Satyricon: la struttura a intreccio La Matrona di Efeso Cena Trimalchionis: - l’inizio della cena - l’apparizione di Trimalcione - Fortunata e l’analisi di Auerbach La polifonia linguistica del romanzo APULEIO * Un filosofo mago L’attività oratoria Le Metamorfosi Il racconto omodiegetico di Lucius: un’allegoria destinata a svelarsi La fabula di Amore e Psiche: la prima fiaba di matrice popolare e l’applicazione delle funzioni di Propp La metamorfosi di Lucio in asino. Analisi intertestuale della metamorfosi di Pinocchio di Collodi L’inizio della favola di Amore e Psiche Psiche alla vista di Cupido Un asino che si comporta come un uomo Psiche contempla Amore addormentato * L’argomento contrassegnato da asterisco sarà trattato dopo il 15 maggio LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 52 di 88 2. METODOLOGIA E OBIETTIVI RAGGIUNTI Presentazione della classe La classe, di cui sono l’insegnante di Latini ininterrottamente dalla classe terza, ha confermato l’atteggiamento accogliente e ben disposto all’attività didattica, rafforzando il clima relazionale sereno e propositivo già attivato con la docente nei passati anni scolastici. Parimenti, nel corso dell’intero triennio la classe si è distinta per un atteggiamento di estrema serietà e consapevolezza nei confronti dello studio, sia nei contenuti di morfosintassi – e nella conseguente loro applicazione in sede di traduzione dal latino – sia nei contenuti di letteratura, vissuto con notevole senso di responsabilità, con buona capacità di organizzazione e con adeguata autonomia. In particolare, la classe si è segnalata per il rigore col quale ha affrontato l’attività di traduzione, tanto di testi nuovi quanto di quelli elaborati in classe con la guida dell’insegnante, arrivando a conseguire e a mantenere un livello generalmente buono e comunque soddisfacente (pur con qualche isolata fragilità) nelle abilità di traduzione. La partecipazione all’attività didattica, sempre nel corso dell’intero triennio, è risultata, come in italiano, caratterizzata da una situazione di ambivalenza. Una parte della classe è risultata estremamente attiva, partecipe al dialogo formativo. Un’altra, è apparsa decisamente più passiva: anche se estremamente attenta e presente, è risultata disponibile solo quando direttamente coinvolta dall’insegnante. Si segnala, tuttavia, come alcuni allievi di questa seconda parte, soprattutto nel corso del presente anno scolastico, abbiano fatto sforzi significativi per tentare di inserirsi più attivamente nell’attività d’aula con risultati apprezzabili e, in qualche caso, anche significativi. Invece, per altri la situazione è perseverata, sostanzialmente immutata, anche per tutto questo anno scolastico fino a diventare la cifra caratterizzante di questo secondo sotto gruppo. Tale ripartizione del gruppo classe in due gruppi si è riflessa anche sui livelli di apprendimento. Il primo gruppo ha manifestato buone capacità intuitive, riuscendo con facilità a raccordare il nuovo al noto e manifestando buone capacità di analisi di problemi anche articolati e complessi. Ciò, unito all’attività di studio seria e rigorosa di cui s’è già detto, ha prodotto generalmente risultati molto buoni sul piano delle conoscenze e generalmente buoni sul piano delle abilità e delle competenze, anche se, talvolta, si sono registrate insicurezze e fragilità imputabili spesso ad ansia da prestazione, o alla difficoltà a sostenete l’intenso carico di lavoro generale. Il secondo gruppo ha conseguito esiti pienamente soddisfacenti nella comprensione e conoscenza dei contenuti, mentre più fragili sono risultate le abilità di analisi e sintesi degli stessi, così come la capacità di produrre confronti e di raccordare il nuovo al noto. Tuttavia, l’impegno serio e costante profuso nell’attività di studio ha permesso comunque il conseguimento di risultati apprezzabili. Prove di verifica Nel coso dell’anno l’attività di verifica è stata così articolata: - brevi domande flash durante ogni lezione sia per verificare immediatamente la comprensione dei contenuti in corso di spiegazione, sia per raccordare il nuovo al noto; interrogazioni articolate e su tutta la classe al termine di ogni modulo; verifiche scritte della conoscenza dei contenuti, delle abilità di analisi e sintesi sotto forma di questionari con domande a risposta aperta su tutta la programmazione svolta; verifiche scritte impostate secondo il modello dell’Esame di Stato, con particolare riferimento alla terza prova di Tipologia A e B traduzione analisi di testi in lingua noti traduzione di testi nuovi (Seneca) Modalità didattiche Nel corso dell’intero anno si è rivolta particolare attenzione a favorire negli allievi l’acquisizione e il consolidamento di autonomia di metodo e di giudizio. Per questo lo studio dei contenuti dei manuali è stato considerato un imprescindibile punto d’avvio e non di arrivo del lavoro svolto. La didattica d’aula, che si è valsa di lezioni frontali e interattive, ha avuto il suo fulcro nel presentare l’insegnante come risorsa per la classe. In quest’ottica, e soprattutto nel corso del secondo quadrimestre, sono stati numerosi gli approcci ai contenuti attraverso saggi monografici, in una prospettiva di studio critico e rigoroso, condotto con metodo scientifico e già anticipatore di modalità universitarie nell’approccio alla disciplina. firmato: rappresentanti degli alunni LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI firmato: prof. Tiziana Tagliazucchi p. 53 di 88 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE docente disciplina libri di testo Cinzia Ferrarini MATEMATICA N. Dodero – P. Baroncini – R. Manfredi “Moduli di Lineamenti di Matematica” Moduli A- B – C – D – G (Ghisetti & Corvi) Bergamini – Trifone - Barozzi “La seconda Prova di Matematica” (Zanichelli). altri strumenti o sussidi Fotocopie, appunti, schemi riassuntivi sintetici a sostegno dell’attività didattica (forniti dall’insegnante). 1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE Contenuti Ripasso dei principali concetti di analisi Funzioni: Definizione e terminologia. Classificazione delle funzioni. Dominio, segno, intersezione con gli assi. Codominio. Funzioni pari e dispari. Funzioni iniettive, suriettive, biunivoche. Grafico di una funzione. Funzioni inverse. Funzioni composte. Funzioni periodiche. Funzioni crescenti e decrescenti. Valore assoluto. Funzioni definite a tratti. Zeri di una funzione. Modulo 1: Premesse all’analisi infinitesimale. Insiemi numerici - Insiemi numerici e insiemi di punti. Intervalli. - Topologia dell’asse reale: intorni, aperti e chiusi, intervalli limitati ed illimitati; estremo inferiore e superiore di un insieme, max (massimo) e min (minimo) di un insieme. Punti interni, esterni, di frontiera, isolati, di accumulazione per un insieme. - Funzioni limitate. - Applicazione di tali concetti in particolare al dominio e al codominio di una funzione. Successioni* - Principio di induzione e suo utilizzo per dimostrare proprietà relative a successioni. - Definizione di successione: analitica e ricorsiva. Successioni limitate. Successioni monotone. - Progressioni aritmetiche. Progressioni geometriche. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI Prove di verifica utilizzate Tutte quelle riportate nel paragrafo successivo; in particolare: * Interrogazioni orali sia nella forma tradizionale con domande a risposta aperta e argomentativa sia, soprattutto, nella forma di “domande flash” riguardanti i metodi e/o formule da applicare per la specifica risoluzione di esercizi svolti in classe. p. 54 di 88 Modulo 2: Analisi Matematica – Limiti Limiti e continuità delle funzioni Definizione generale topologica di limite; significato geometrico – intuitivo del limite. Limite finito di una funzione per x che tende a un valore finito: definizione analitica. Limite finito di una funzione per x che tende all’infinito: definizione analitica. Asintoti orizzontali. Limite infinito di una funzione per x che tende a un valore finito: definizione analitica. Asintoti verticali. Limite infinito di una funzione per x che tende all’infinito: definizione analitica. Applicazione delle definizioni analitiche di limite alla verifica diretta del limite per semplici funzioni. Limite destro e sinistro. Limite per eccesso e per difetto. Casi di non esistenza del limite: funzioni oscillanti Limiti per funzioni elementari [dai corrispondenti grafici cartesiani, senza dimostrazione]. Teorema di unicità del limite (con dimostrazione). Teorema della permanenza del segno (solo enunciato e significato intuitivo-grafico) Teoremi del confronto (Teorema dei carabinieri (primo teorema) con dimostrazione, altri solo enunciato). Teoremi sui limiti con funzioni oscillanti ma limitate [applicazione del teorema del confronto]. Applicazioni di tali teoremi. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI * Prove scritte semistrutturate, di applicazione di regole di calcolo e/o risoluzione di problemi, circostanziate per singoli argomenti. * Questionari scritti sotto forma di test e domande aperte. * Prove scritte non strutturate richiedenti la soluzione di esercizi e problemi riguardanti il programma complessivamente svolto di matematica. p. 55 di 88 Teoremi sul calcolo dei limiti: algebra dei limiti e calcolo dei limiti [solo enunciati ed applicazioni]. Teorema sul limite del modulo di una funzione. Limiti per le funzioni monotone Definizione di funzione continua. Continuità destra e sinistra. Funzioni continue e calcolo dei limiti. Continuità delle funzioni elementari. Limite della somma. Somma e differenza di funzioni continue. Limite del prodotto. Prodotto di funzioni continue. Il limite come operatore lineare. Continuità delle funzioni razionali intere e delle funzioni sinx e cosx . Limite del reciproco di una funzione. Limite del quoziente di due funzioni. Quoziente di funzioni continue. Continuità delle funzioni tg x e cotg x. Continuità del valore assoluto. Limiti e continuità della radice di una funzione. Limiti delle funzioni irrazionali. Limiti notevoli. Limite di sinx/x (con dimostrazione) e sue applicazioni. Limite , di , , e ad esso riconducibile Forme indeterminate classificazione e metodi di risoluzione; forme indeterminate per funzioni esponenziali a base variabile. Calcolo di limiti. Infinitesimi e loro confronto. Infiniti e loro confronto. Classificazione dell’ordine di infinito/infinitesimo (per cenni). Scrittura fuori dal segno di limite. Asintoti: verticali, orizzontali e obliqui, loro ricerca ed equazione. Rappresentazione grafica. Determinazione e classificazione dei punti di discontinuità di una funzione: discontinuità del salto (prima specie), dell’infinito (seconda specie) e discontinuità eliminabile (terza specie). Teoremi sule funzioni continue Teorema di esistenza degli zeri. (solo enunciato e applicazioni) Teorema di Weierstrass. (solo enunciato e applicazioni) Teorema di Darboux. (solo enunciato e applicazioni) Ricerca degli zeri di una funzione. Grafico probabile di una funzione. Limiti di successioni. Definizione di limite per le successioni. Successioni convergenti, divergenti e indeterminate. Teoremi sulle successioni monotone. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 56 di 88 Modulo 3: Analisi Matematica – Calcolo differenziale Derivata di una funzione Definizione e nozioni fondamentali sulle derivate: rapporto incrementale. Significato geometrico della derivata. Definizione di derivata in un punto. Derivata destra e sinistra Funzione derivata prima; derivate successive. Derivate fondamentali. Regole di derivazione delle funzioni elementari. Derivata di una somma, di una funzione moltiplicata per una costante, di un prodotto, derivata del quoziente, delle funzioni composte (solo enunciati ed applicazione al calcolo delle derivate). Derivata come operatore lineare. Derivata della funzione inversa (solo enunciato ed applicazioni). Derivazione delle funzioni goniometriche inverse Significato geometrico della derivata in un punto: ricerca della retta tangente al grafico di una funzione; tangenti inflessionali. Cenni al significato fisico della derivata: legame tra velocità e posizione, tra accelerazione e velocità, tra intensità di corrente e carica. Punti stazionari Punti di non derivabilità (punti angolosi, cuspidi e flessi a tangente verticale). Interpretazione geometrica di alcuni casi di non derivabilità. Legame tra continuità e derivabilità [con dimostrazione e controesempi]. Condizione sufficiente (criterio) di derivabilità in un punto. Teoremi sulle funzioni derivabili Teorema di Rolle (con dimostrazione) Significato geometrico del teorema di Rolle; applicazioni, esempi e controesempi. Teorema di Lagrange (con dimostrazione). Significato geometrico. Applicazioni e conseguenze del teorema di Lagrange. Funzioni derivabili crescenti e decrescenti. (enunciati, significato geometrico, controesempi ed applicazioni) Teorema di Cauchy (solo enunciato). Teorema di De L’Hopital (solo enunciato) e sue applicazioni nel calcolo delle forme indeterminate dei limiti. Massimi, minimi e flessi Definizioni di massimo e di minimo relativi. Definizione di punto di flesso. Teoremi sui massimi e minimi relativi. Ricerca degli estremi relativi e assoluti. Concavità di una curva e ricerca dei punti di flesso con il metodo dello studio della derivata seconda. Segno della derivata di una funzione e suo andamento: crescenza decrescenza, massimi e minimi relativi, flessi a tangente orizzontale. Segno della derivata seconda di una funzione: concavità, convessità e flessi a tangente obliqua. Ricerca dei massimi, minimi e flessi a tangente orizzontale con il metodo delle derivate successive. Ricerca dei punti di flesso con il metodo delle derivate successive. La funzione derivata prima e seconda; dal grafico della funzione a quello della sua derivata e viceversa. Problemi di massimo e di minimo. Studio di Funzioni Algebriche, Logaritmiche, Esponenziali, Trigonometriche, con Valori Assoluti e loro composizione, funzioni continue a tratti; applicazioni. Grafico di una funzione per punti; intersezione con gli assi. Determinazione del dominio e del segno di una funzione. Grafici delle funzioni elementari (esponenziali, logaritmiche, trigonometriche dirette ed inverse, potenze) e loro proprietà: domini e codomini, andamenti, asintoti. Applicazione dei Teoremi sulle funzioni continue allo studio di funzione. Determinazione e classificazione dei punti di discontinuità. Punti di non derivabilità, loro determinazione e rappresentazione. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 57 di 88 Ricerca dei punti estremali di una funzione: massimi e minimi relativi ed assoluti; funzioni limitate ed illimitate. Applicazione della ricerca degli estremali di una funzione ai problemi di minimo e massimo: applicazione a problemi di matematica, geometria piana e solida. Funzioni definite a tratti: determinazione del grafico (con particolare riferimento allo studio dei punti di discontinuità e di non derivabilità e degli estremali). Funzioni algebriche riconducibili a (tratti di) coniche e loro proprietà. Determinazione del grafico di funzioni attraverso lo studio analitico (algebriche intere, razionali ed irrazionali; goniometriche; esponenziali e logaritmiche; con valori assoluti; funzioni composte, funzioni definite a tratti). Modulo 4: Teoria dell’Integrazione e Calcolo integrale Integrale indefinito Definizione di primitiva di una funzione; legame tra le primitive di una funzione [corollario del teorema di Lagrange]. Problema della ricerca di una primitiva di una funzione: definizione di integrale indefinito. Proprietà dell’integrale indefinito [solo enunciati]; linearità dell’integrale indefinito. Integrazione delle funzioni elementari: integrali immediati (potenze, polinomi, esponenziali, trigonometriche, particolari funzioni algebriche fratte). Integrazione per sostituzione. Integrazione per parti; applicazione all’integrazione del logaritmo e delle funzioni goniometriche inverse. Integrazione delle funzioni razionali fratte; scomposizione in termini elementari e loro integrazione; divisione tra polinomi. Integrazione di particolari funzioni contenenti radici di binomi di primo grado o di secondo grado (per sostituzione). Integrale definito Integrale definito: definizione [sia attraverso il suo significato geometrico con plurirettangolo inferiore e superiore che con l’uso delle somme integrali superiori e inferiori e corrispondenti limiti]. Proprietà dell’integrale definito [solo enunciati ed applicazioni]. Teorema della media e definizione di valor medio integrale di una funzione [con dimostrazione ed interpretazione grafica]. Definizione di ee sua derivata: teorema fondamentale del calcolo integrale [con dimostrazione mediante l’uso del teorema del valor medio]. Calcolo degli integrali definiti: formula fondamentale del calcolo integrale. Integrale definito per sostituzione [con cambio di varabile applicato anche agli estremi di integrazione]. Significato geometrico dell’integrale definito: integrale e calcolo di aree. Integrali definito di funzioni pari e dispari su intervalli simmetrici intorno all’origine. Calcolo di aree e volumi Area della parte di piano delimitata dal grafico di due funzioni. Aree di un cerchio; area di segmenti parabolici; area dell’ellisse [applicazioni del calcolo integrale]. Significato intuitivo di integrale come somma di infiniti termini infinitesimi e sue applicazioni alla geometria e alla fisica. Relativa applicazione per il calcolo del volume di solidi “per sezioni”. Applicazione dell’integrale definito al calcolo di lunghezze di tratti di grafici di funzione; lunghezza di una curva (cenni alla dimostrazione della formula), lunghezza della circonferenza. Applicazione dell’integrale definito al calcolo di volumi e superficie di solidi di rotazione. Integrali di funzioni discontinue e integrali su intervalli illimitati; integrali impropri o generalizzati. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 58 di 88 Modulo 5: Calcolo combinatorio ed elementi di calcolo della probabilità Definizione di fattoriale e proprietà. Coefficienti binomiali: proprietà ed applicazione al calcolo della potenza di un binomio (sviluppo del binomio di Newton - triangolo di Tartaglia). Calcolo combinatorio. Permutazioni di n elementi (semplici e con elementi ripetuti) disposizioni e combinazioni semplici e con ripetizione di n elementi a gruppi di k. Definizione di probabilità [definizione classica] e sua applicazione intuitiva alla risoluzione dei problemi [mediante l’uso del calcolo combinatorio per il conteggio del n. di casi favorevoli e possibili]. Cenno al legame tra probabilità e frequenza [Legge dei grandi numeri; “il caso non ha memoria”]. Definizione di evento, evento contrario, evento unione ed intersezione, eventi incompatibili e indipendenti. Calcolo delle probabilità: enunciato ed applicazione intuitiva dei teoremi della probabilità totale, contraria, condizionata e composta. Problema delle prove ripetute: formula di Bernoulli. Teorema di Bayes [solo enunciato e significato intuitivo] e sue applicazioni alla ricerca della “probabilità delle cause”. N.B. La trattazione degli argomenti di tale modulo è prevista per il periodo tra il 6 e il 15 maggio per quello che riguarda i nuovi concetti. Modulo 6: Analisi numerica – Metodi matematici approssimati Risoluzione approssimata di equazioni (ricerca degli zeri di una funzione): condizioni di esistenza e unicità (solo enunciati ed interpretazione grafica). Metodo di bisezione [solo enunciazione dell’algoritmo e procedura di calcolo]. Metodi approssimati di calcolo di aree e di integrali: metodo dei rettangoli e dei trapezi [solo enunciazione dell’algoritmo e procedura di calcolo] Modulo 7: Trasformazioni geometriche nel piano cartesiano * Richiami degli argomenti relativi alle trasformazioni geometriche svolti nel corso della classe quarta e loro eventuale generalizzazione dalle sole isometrie ad una trasformazione geometrica lineare qualunque: Definizione di trasformazione geometrica; equazioni cartesiane di una trasformazione geometrica lineare. Trasformazione inversa; ricerca delle equazioni della trasformazione inversa. Composizione di due trasformazioni: proprietà della trasformazione composta [cenni]. Applicazione delle trasformazioni: trasformazione di un punto, di una figura, di un luogo geometrico; ricerca dell’equazione della curva trasformata. Definizione geometrica euclidea, proprietà ed equazioni delle principali isometrie: identità, simmetria rispetto gli assi coordinati, l’origine, le bisettrici dei quadranti, rette orizzontali e verticali, un punto; metodo per la ricerca dell’equazione di una simmetria rispetto una retta qualsiasi; traslazioni di dato vettore e rotazioni rispetto l’origine. Definizione di curve simmetriche rispetto una retta, un punto; curve pari e dispari; ricerca dell’equazione della curva simmetrica; ricerca del punto/asse di simmetria di una curva (con particolare riferimento alle coniche). * Matrice associata ad una trasformazione; determinante di una trasformazione; trasformazioni dirette ed contrarie. * Ricerca di punti e rette unite di una trasformazione. * Classificazione delle trasformazioni lineari: affinità, similitudini, isometrie: definizioni ed equazioni canoniche. * Rapporti di affinità e di similitudine: definizione e significato geometrico. * Cenno all’utilizzo delle trasformazioni geometriche per il disegno del grafico di funzioni a partire dal grafico di funzioni elementari. * Applicazioni delle isometrie allo studio del grafico di y=|f(x)| e di y=f(|x|) a partire da quello di y=f(x). LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 59 di 88 Modulo 8: Attività di recupero curricolari Preparazione specifica alla seconda prova scritta dell’esame di stato Revisione generalizzata di tutto il programma svolto nell’intero corso di studi liceale in matematica effettuato a partire dalla sistematica risoluzione dei temi d’esame proposti negli ultimi anni, analizzando, commentando e ripassando, per ogni singolo quesito, le regole fondamentali matematiche, le formule principali e i metodi di calcolo necessari alla sua risoluzione. Là dove necessario, in base alle risposte della classe, ripresa dei principali nodi concettuali affrontati in questo e nei precedenti anni scolastici che necessitino di un consolidamento nelle conoscenze degli alunni. Recupero curriculare di argomenti trattati in questo anno scolastico - Revisione di argomenti trattati nelle lezioni precedenti, anche mediante lo svolgimento commentato di definite tipologie di esercizi, con particolare riguardo alla metodologia necessaria alla loro risoluzione. (Pause didattiche-Ripasso). - Esercizi specifici di preparazione alle verifiche; esercizi di revisione generale degli argomenti svolti. - Correzione delle verifiche svolte con analisi delle risposte corrette e degli errori dovuti a mancata comprensione degli argomenti trattati. - Interrogazioni con commento, per il resto della classe, delle risposte date dall’interrogando. Avvertenze L’elenco degli argomenti trattati sopra riportato, aggiornato al 05/05/14, non segue quella che è stata la scansione temporale dei medesimi così come sono stati svolti durante l’anno scolastico, bensì è stato scritto raggruppandoli per unità logico-didattiche (“moduli”). * la trattazione degli argomenti indicati con un asterisco non è stata ancora svolta al momento della stesura di questo documento: essa sarà affrontata nelle prossime settimane (e comunque entro il 31 maggio) durante lo svolgimento in classe delle prove d’esame assegnate negli anni scorsi e, conseguentemente, non in maniera sistematica ma solamente per quella parte occorrente alla risoluzione delle stesse. Nella precedente tabella non sono state riportate le ore dedicate ai singoli argomenti, in quanto ogni argomento, una volta introdotto, è stato continuamente richiamato/utilizzato durante tutto l’anno scolastico in quanto prerequisito indispensabile per gli argomenti successivi. 2. METODOLOGIA Linee principali della programmazione La programmazione didattica in matematica è stata principalmente finalizzata alla preparazione della classe per affrontare la seconda prova scritta d’esame con l’obiettivo di mettere tutti gli studenti, ognuno al suo livello, nelle migliori condizioni possibili per esprimersi al meglio delle proprie possibilità in tale sede. Di conseguenza, la gran parte dell’anno scolastico è stata dedicata allo studio dell’analisi infinitesimale, dalla teoria del limite al calcolo integrale, applicato in particolare allo studio delle funzioni reali, in quanto tema portante e costantemente presente nei testi d’esame che sono usciti negli ultimi anni. Quello dello studio di funzione è stato in effetti l’obiettivo minimo al cui raggiungimento si è puntato nell’intero anno scolastico, in considerazione di come esso sia sempre stato presente in almeno uno dei problemi posti all’esame, sia in forma diretta che come applicazione alla discussione di un problema geometrico. Nel corso di questo anno si è provveduto ad una trattazione sistematica, formale e completa, di tali argomenti di analisi, nel contempo illustrando agli studenti, con esempi svolti già in corso d’anno, le applicazioni delle principali nozioni teoriche studiate alla risoluzione concreta di quesiti d’esame. Poco è stato invece lo spazio dedicato all’analisi numerica e ai metodi approssimati, con l’introduzione di un limitato numero di metodi (sotto forma di puro algoritmo), finalizzati alla mera risoluzione dei problemi. Per quello che riguarda il calcolo combinatorio e gli elementi di calcolo delle probabilità, si è scelto di tralasciare ogni rigore di una trattazione formale ed organicamente svolta, puntando esclusivamente sulle competenze minime, anche semplicemente intuitive, necessarie alla risoluzione concreta delle varie tipologie di esercizi. Non si è riusciti a riprendere in maniera formale e puntuale gli argomenti riguardanti le trasformazioni geometriche e la loro applicazione in maniera rigorosa: sono state consegnate agli alunni dispense riprese nelle linee essenziali in classe, facendo affidamento sul fatto che la classe aveva già affrontato lo studio delle trasformazioni lo scorso anno. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 60 di 88 Vale la pena di esplicitare come la classe non abbia, né in questo né nei precedenti anni scolastici, mai affrontato lo studio sistematico della geometria solida e nello spazio, per la quale ci si è limitati a richiamare i formulari che normalmente vengono affrontati anche a livello di scuola media. Tipologia di lezione / Metodo di insegnamento * Lezione frontale tradizionale per quanto riguarda l’introduzione ex novo di argomenti. * L’introduzione dei nuovi argomenti in generale è stata fatta per “passaggi successivi”, partendo da un inquadramento intuitivo della problematica in questione, per poi passare prima alle tecniche pratiche di risoluzione e alla loro interpretazione intuitiva o, più spesso, grafico-geometrica e, successivamente, agli aspetti più formali. In pochi casi si è partiti da una trattazione teorica, per definizioni e teoremi, da cui derivare poi applicazioni ed esercizi. * Lezione frontale dialogata per le esercitazioni in classe e per le attività di recupero/ripasso. * Esecuzione dettagliata e commentata di esercizi in classe; esercitazioni guidate. Strumenti di verifica e valutazione Le diverse tipologia di prove di verifica riportate sono tutte state applicate all’accertamento dei livelli di apprendimento di tutti gli argomenti trattati durante l’anno scolastico, ad eccezione di quelle parti indicate come di autonomo approfondimento da parte dello studente. A seconda di quanto indicato dalla situazione didattica e dal confronto con la classe nei diversi momenti dell’anno scolastico, ogni singola prova ha potuto riguardare uno, o una pluralità di moduli didattici, o anche l’intero programma svolto fino al giorno della prova (quest’ultima è stata la situazione tipicamente adottata a livello di interrogazioni orali). * Interrogazioni orali riguardanti gli aspetti teorici della disciplina (formule, teoremi, dimostrazioni, etc.) e i metodi da applicare nelle diverse tipologie di problemi; le interrogazioni sono state svolte sia nella forma tradizionale “alla lavagna” con domande a risposta aperta e argomentativa sia, soprattutto, nella forma di “domande flash” riguardanti i metodi e/o formule da applicare per la specifica risoluzione di esercizi svolti in classe. * Prove scritte semistrutturate, eventualmente divise per obiettivi minimi e massimi, di applicazione di regole di calcolo e/o risoluzione di problemi, circostanziate per singoli argomenti * Questionari scritti sotto forma di test e domande aperte, miranti, secondo livelli via via più specifici e gradualmente più complessi, ad accertare le conoscenze e le competenze disciplinari, nonché la capacità argomentativa e dimostrativa e il possesso di un linguaggio specifico della matematica e del relativo simbolismo (valutazione valida per l’orale). * Prove scritte non strutturate richiedenti la soluzione di esercizi e problemi riguardanti il programma complessivamente svolto di matematica. In particolare ricadono in tale contesto le Simulazione della prova d’esame (due simulazioni di durata 6 ore, una già svolta e una il cui svolgimento è previsto per la seconda metà del mese di maggio) che, oltre al valore di preparazione all’esame, sono state anche considerate come momento di valutazione dell’apprendimento complessivo della materia da parte degli studenti. * Infine sono in via di svolgimento interrogazioni che hanno lo scopo di simulare il colloquio d’esame e che sono da considerare a tutti gli effetti come momento di valutazione Attività di recupero Visto il quadro complessivamente sufficiente non è stato necessario attivare un corso di recupero alla fine del primo quadrimestre; i due studenti con debito formativo hanno lavorato singolarmente e hanno superato il debito. Nel corso del secondo quadrimestre si sono evidenziate diverse lacune e fragilità in alcuni studenti e per questo si sono intensificate le normali strategie di recupero in itinere. Tra le principali quelle di seguito riportate. * Attivazione di un corso di recupero, nella forma dello “sportello a richiesta 4”. La frequenza a tale tipo di attività di recupero da parte degli studenti della classe quinta B è stata pressochè nulla. * Frequenti “pause didattiche” in cui gli argomenti trattati in precedenza sono stati rianalizzati, riassunti e ricapitolati operando una sistematica revisione e ripasso dei principali nodi concettuali affrontati nella materia. * Esercizi specifici di preparazione alle verifiche; esercizi di revisione generale degli argomenti svolti. * Correzione dettagliata delle verifiche scritte svolte, con analisi e commento di quali fossero le risposte corrette alle singole domande, anche in giustapposizione agli errori commessi da un rilevante numero di alunni della classe. * Interrogazioni, in cui le diverse risposte dell’interrogando di turno venivano, ad uso della intera classe, commentate sia sottolineandone gli aspetti corretti, sia correggendo i principali errori commessi, soprattutto a livello di adeguatezza del linguaggio tecnico e dei simboli formali matematici utilizzati, sia evidenziando 4 Nello “sportello a richiesta” gli studenti, singolarmente o a piccoli gruppi, possono autonomamente prenotarsi in appositi appuntamenti pomeridiani predisposti dal docente per richiedere sia la ripetizione di spiegazioni teoriche che lo svolgimento di esercizi riguardanti gli argomenti in cui essi presentino difficoltà. Tale modalità di recupero è quella prevista dal gruppo disciplinare dei docenti di matematica per l’intero triennio del Liceo LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 61 di 88 * * * eventuali autonomi approfondimenti dell’alunno e provvedendo ad un loro opportuno inquadramento nel contesto del programma curriculare svolto per il resto della classe. Correzione degli esercizi lasciati per casa e di ogni problema richiesto dagli studenti. Puntuale risposta ad ogni richiesta, da parte di singoli studenti, di chiarimenti riguardanti concetti/esercizi trattati, trasformata, laddove possibile, in revisione/ripasso della materia per l’intera classe. In particolare nell’ultimo mese e mezzo dell’attività didattica, in prospettiva della preparazione all’esame, risoluzione sistematica dei temi d’esame proposti nei precedenti anni scolastici. 3. MEZZI, STRUMENTI, SPAZI * Il libro di testo è stato utilizzato in particolare, oltre che per l’assegnazione degli esercizi da svolgere, per lo studio degli esempi svolti delle diverse tipologie di problema. * Per aiutare i ragazzi nella preparazione alle verifiche scritte sono state fornite schede, redatte dal docente, contenenti esercizi di varia difficoltà e di diverse tipologie. * Per quello che riguarda invece la trattazione degli aspetti più teorici della disciplina, il libro di testo è stato usato come strumento complementare alle lezioni svolte dal docente in aula, e a conseguenti appunti presi dagli studenti. La frequenza, attenta ed attiva, almeno dal punto di vista della presa degli appunti, alle lezioni è dunque stato il mezzo principale da utilizzare per l’apprendimento della parte teorica e formale della disciplina. Il docente ha comunque provveduto, al termine di ogni modulo e/o unità didattica, a dare puntuali indicazioni agli studenti sulle parti del testo nei quali potessero essere ritrovate le trattazioni dei medesimi argomenti, mettendo anche in luce eventuali differenze, anche solo terminologiche, e/o discrepanze con il proprio modo di affrontare tali argomenti; in tali situazioni è stato lasciato come compito agli studenti il confronto fra i due diversi modi di affrontare la materia. * E’ stata data anche precisa indicazione di quali fossero le parti del libro di testo da tralasciare in quanto i corrispondenti argomenti non sono stati inseriti in programmazione, lasciando come approfondimento autonomo, ma solamente ai fini del raggiungimento degli obiettivi massimi, lo studio, anche solo in parte, di tali argomenti (in particolare ciò riguarda quelle dimostrazioni di teoremi che non sono state affrontate in classe). * Per alcuni ben specifici argomenti (calcolo combinatorio, elementi di calcolo della probabilità; trasformazioni geometriche) sono state fornite alla classe copie di appunti riassuntivi, redatti dal docente, che hanno di fatto sostituito in toto l’uso del libro di testo. * Per la preparazione specifica alla prova d’esame, e in particolare per le due simulazioni di seconda prova, sono stati utilizzati i testi dei temi d’esame usciti negli anni precedenti che gli studenti potevano liberamente procurarsi o scaricandoli direttamente da alcuni siti ad essi indicati, o tramite l’acquisto di uno dei libri appositamente scritti e reperibili in commercio. * Contrariamente a quanto inizialmente preventivato, a causa dei ritardi accumulati nello svolgimento delle parti essenziali del programma nel corso dell’anno, non è stato dato alcun spazio all’eventuale trattazione di argomenti a carattere interdisciplinare (con l’eccezione dei cenni fatti all’utilizzo dell’analisi per lo studio della fisica). 4. OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI E CONSIDERAZIONI PARTICOLARI Ho conosciuto i ragazzi dell’attuale 5B solamente lo scorso anno scolastico, ma ciò non ha impedito di instaurare con loro un ottimo rapporto. Da subito gli alunni si sono mostrati educati, disponibili ed estremamente collaborativi. Tutti hanno sempre lavorato con interesse e motivazione, nessuno si è mai sottratto a qualunque tipo di proposta didattico-formativa, bensì gli studenti hanno sempre accolto con serietà ed entusiasmo ciò che veniva loro proposto, con il desiderio sincero di voler costantemente migliorare. Anche i rapporti interpersonali che hanno instaurato tra loro e con gli insegnanti sono buoni; dal loro modo di approcciarsi alle persone si evincono maturità e responsabilità. Da queste premesse si capisce perchè affermo che in classe entravo sempre volentieri; il clima sereno e l’atteggiamento costruttivo hanno permesso di lavorare con serietà ed entusiasmo. In accordo con il Consiglio di classe, in questo ultimo anno scolastico, il lavoro educativo e didattico è stato impostato in funzione di una buona preparazione culturale e disciplinare, ma anche sul rafforzamento e/o potenziamento di competenze di analisi, sintesi, metodologia di studio, rielaborazione critica e autonoma dell’appreso, competenze espressive ed argomentative. Adeguate in generale, in alcuni casi buone, le conoscenze di base. Per quanto concerne le competenze e i risultati raggiunti emergono sostanzialmente due livelli diversi. Un primo gruppo è costituito da ragazzi che hanno dimostrato di aver capito e di possedere la disciplina, tanto che le competenze da loro acquisite si attestano su un livello discreto, a volte buono, in qualche caso oserei dire quasi eccellenti! Conoscono i contenuti e li espongono con rigore matematico, utilizzando un linguaggio specifico; applicano con padronanza le regole e i teoremi. Alcuni sono in grado di analizzare un problema, ricercando, a volte, strade diverse per la risoluzione del medesimo; con adeguati strumenti riescono a intuire eventuali generalizzazioni e/o estensioni di proprietà. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 62 di 88 Un altro gruppo ha studiato costantemente, partecipando con estrema attenzione alla lezione e chiedendo continue conferme all’insegnante sul modo di operare; sono studenti che conoscono i concetti fondamentali, li espongono utilizzando un linguaggio e un simbolismo che si è fatto nel corso dell’anno più specifico, ma non sempre colgono profondamente il significato di quanto illustrato e, a volte, applicano in maniera meccanica le regole studiate. A tale impegno corrispondono risultati sufficienti o più che sufficienti nell’applicazione. Ciò è imputabile a un metodo di studio puramente ripetitivo e manualistico, ma anche e soprattutto a lacune pregresse e a qualche fragilità di ordine logico-matematico. In alcuni casi, va sottolineato che la tenacia nello studio, nell’applicazione, nell’esercitazione ha permesso di ottenere, in talune verifiche, risultati più che discreti. A questi si aggiungono pochi studenti che, nel corso dell’anno, hanno incontrato qualche difficoltà sia per lacune pregresse, sia per un metodo di studio poco organizzato, che non è riuscito a far fronte al carico di lavoro e non sempre è stato in grado di gestire bene tempi/risorse personali; questi raggiungono a fatica la sufficienza e presentano una preparazione superficiale e non estesa a tutte gli argomenti affrontati nel corso dell’anno. Ciò premesso, per quello che riguarda i livelli di rendimento raggiunti nella disciplina all’interno della classe, conviene innanzitutto specificare che al momento della scrittura del presente documento mancano ancora, ad andare a fine anno, almeno due valutazioni sommative, per cui ancora molto resta da decidere almeno dal punto di vista strettamente numerico. Rimandando quindi per maggiori e più conclusivi dettagli al quadro finale delle valutazioni che saranno assegnate in sede di scrutinio finale, si possono comunque già trarre conclusioni sufficientemente dettagliate relativamente al raggiungimento degli obiettivi disciplinari. Al momento attuale circa cinque studenti presentano allo scritto una situazione di insufficienza (solo in uno/due casi grave). Da un lato queste insufficienze sono dovute a carenze disciplinari e fragilità logico-intuitive, che, a volte, sono colmate da uno studio serio e continuo e da una applicazione costante, altre volte, invece, emergono, soprattutto quando l’applicazione richiesta va al di là della pura traduzione della regola studiata. Dall’altro lato abbiamo quelle situazioni di insufficienza createsi a causa di uno studio superficiale e di esercitazioni personali saltuarie. È doveroso, però, sottolineare che in questi ultimi casi, la colpa non è da imputarsi esclusivamente alla volontà del singolo studente, quanto a situazioni particolari/personali vissute dallo stesso e, a volte, al carico di lavoro eccessivo, non sempre facilmente gestibile. In alcuni casi, viste le discrete doti intuitive degli alunni in oggetto e le discrete capacità logiche si può sperare che, anche dietro un continuo lavoro sulla materia in quest’ultimo scorcio di anno scolastico, esse possano risolversi. Un buon gruppo di studenti, per quanto non sia a volte particolarmente attento al dettaglio formale tipico di una materia come l’analisi, possiede gli strumenti e le conoscenze basilari tali da poter per esso affermare che gli obiettivi disciplinari sono stati raggiunti ad un livello sufficiente-discreto, tanto da essere in grado di poter affrontare, almeno ad un livello sufficiente, una prova d’esame che resti nel solco della tradizione. Un altro gruppo di alunni risulta nel complesso adeguatamente preparato, dotato di conoscenze e competenze disciplinari ben consolidate, e presenta livelli di rendimento specifici che variano dal discreto al buono; tra questi alcuni hanno conseguito ottimi risultati. A conclusione dell’anno ritengo che il percorso didattico-formativo della classe sia veramente soddisfacente. firmato: rappresentanti degli alunni LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI firmato: prof. Cinzia Ferrarini p. 63 di 88 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE docente disciplina Salvatore Esposito RELIGIONE libri di testo Bibiani-Cocchi, Per il mondo che vogliamo (SEI). altri strumenti o sussidi Bibbia, testi di canzoni, poesie, racconti, immagini, testi forniti dall’insegnante. 1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE Contenuti Tempi ETICA, VALORI, MORALE I quadrimestre I DIECI COMANDAMENTI - Non nominare il nome di Dio - Ricordati di santificare le feste - Onora il padre e la madre - ti hanno dato la vita - senza figli non c’è futuro - Non uccidere - non crescete, non moltiplicatevi - La vita dell’uomo è sacra - L’adulterio del cuore - Non rubare - Sono avidi di campi e case - Razzismo - Non vengo a imporre la fede - I diritti umani La giustizia sociale Pace come non guerra La mappa mondiale dei punti caldi Un mondo globale La fame nel mondo II quadrimestre 2. METODOLOGIA Viene utilizzata la lezione frontale seguita dalla discussione all’interno del gruppo classe 3. MEZZI, STRUMENTI, SPAZI Oltre al libro di testo, che è sempre stato uno strumento di lavoro valido, sono stati utilizzati brani biblici, encicliche, documenti del Magistero, racconti, poesie, articoli di giornale, testi di canzoni e immagini significative. 4. OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI Sono stati raggiunti tutti gli obiettivi previsti nella programmazione iniziale, in quanto la classe, soprattutto alcuni studenti, ha risposto in modo positivo e soddisfacente. la classe ha, quindi, raggiunto risultati buoni. firmato: rappresentanti degli alunni LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI firmato: prof. Salvatore Esposito p. 64 di 88 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE docente disciplina Marinella Tamarozzi SCIENZE E GEOGRAFIA ASTRONOMICA Libro di testo Corso di Scienze del cielo e della Terra: Vol.A “Il cielo sopra di noi” , Tano Cavattoni Vol. B “La terra dinamica”, Alfonso Borsellini - Editore Italo Bovolenta 1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE Contenuti Ore Prove di verifica utilizzate ASTRONOMIA Fonti di informazione sui corpi celesti Strumenti e fonti di informazione. I diversi settori dell’astronomia. Il potere risolutivo dei telescopi. I telescopi ottici e i radiotelescopi. I rivelatori (cenni). La radiazione elettromagnetica. Natura ondulatoria e corpuscolare della luce. Teoria ondulatoria elettromagnetica di Maxwell. Ipotesi di Planck e Einstein (cenni). La produzione di onde elettromagnetiche (spettri continui, in emissione, di assorbimento). Studio della radiazione elettromagnetica: analisi spettrale. Luminosità e magnitudine. Effetto Doppler. Le distanze in astronomia e la loro determinazione: U.A. PARSEC A.L. La sfera celeste e i punti di riferimento sulla stessa. Le coordinate celesti: altazimutali ed equatoriali. Moti apparenti degli astri sulla sfera celeste. L’universo " lontano" La “Galassia”. Le stelle. Cenni di chimica nucleare: modello di materia nei primi anni ’30, le quattro interazioni fondamentali, anti materia e nuove particelle, la banda di stabilità, tipi di decadimento radioattivo ( , +, - cattura elettronica, emissione gamma), le reazioni di fissione e fusione nucleare. Il diagramma di Hertzsprung – Russel. La sorgente di energia delle stelle. Catena protone- protone, ciclo di Bethe, sintesi degli elementi chimici (nucleosintesi). Le nebulose. Le stelle binarie e le stelle variabili. Le " novae " e le " supernovae " . Le pulsar. Le sorgenti di raggi X. I buchi neri. L’evoluzione delle stelle: nascita, vita, fine. Le galassie: classificazione di Hubble. La materia oscura: composizione e prove della sua esistenza (curve di rotazione delle galassie). Il paradosso di Olbers. La legge di Hubble (recessione) e la teoria dell’universo in espansione. Il red shift cosmologico. Il valore di H0. I quasars. Origine dell’universo: teoria del Big – Bang caldo. L’universo inflazionario e l’universo attuale. La radiazione cosmica di fondo. Il futuro dell’universo. Il parametro di densità () e le tre possibili evoluzioni: universo aperto, chiuso, piatto. Big crunch, big rip, big freeze (cenni) LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI Verifica scritta Verifica scritta I quadr Verifica scritta p. 65 di 88 Il Sole e il sistema solare Elementi di meccanica celeste, il modello tolemaico, copernicano e tychonico. Le leggi di Keplero. La legge di Newton. La struttura della superficie solare e i fenomeni in essa rilevabili. Origine dell’energia solare. L’interno del Sole: nucleo, strato radiativo, strato convettivo. Le reazioni termonucleari nel Sole: catena protone- protone. Il sistema solare. I suoi componenti. Origine ed evoluzione del sistema solare. Caratteristiche fisiche generali dei pianeti. I corpi minori del sistema solare: asteroidi, meteore, comete. Interrogazioni IL SISTEMA TERRA-LUNA I movimenti della Terra I Caratteristiche del moto di rotazione. Prove della rotazione terrestre ( forza quad centrifuga, forza di Coriolis, eperienza di Guglielmini e di Foucault ). Conseguenze del moto di rotazione. Caratteristiche del moto di rivoluzione. Prove del moto di rivoluzione (rivoluzione apparente annua della sfera celeste, aberrazione stellare). Verifica scritta Conseguenze del moto di rivoluzione: variazioni della durata del giorno (giorno solare e sidereo), alternarsi delle stagioni. L’irradianza e la costante solare. Le zone astronomiche. I moti millenari della Terra: precessione luni – solare, variazioni dell’eccentricità dell’orbita, mutamento dell’inclinazione dell’asse terrestre. Conseguenze dei moti II millenari: variazioni climatiche e glaciazioni. (teoria di M .Milankovic). quad La Luna Caratteristiche geomorfologiche (terre alte, crateri, mari) e parametri fisici (densità, temperatura superficiale, massa, volume, g). I movimenti della Luna: rotazione, rivoluzione e traslazione (verso e durata). Il mese sidereo e sinodico. Le conseguenze dei moti lunari. Le fasi lunari. Le eclissi. Le principali teorie sull’origine della Luna: fissione, cattura, accrescimento, impatto. GEOLOGIA E GEOFISICA La Terra Il “sistema” Terra. La Terra e la sua evoluzione primordiale: la catastrofe del ferro e la successiva differenziazione. Formazione di idrosfera, atmosfera e crosta primitive. La Terra come “macchina termica” ( struttura interna e tettonica delle placche). La litosfera. Composizione ed elementi più abbondanti. Definizione di minerale e di roccia. Tipi di minerali, caratteristiche chimico fisiche degli stessi, i silicati (cenni) La litogenesi: processo magmatico, sedimentario e metamorfico. Le rocce magmatiche intrusive ed effusive, le rocce sedimentarie clastiche, organogene e chimiche, tipi di metamorfismo: di contatto, regionale, (aspetti generali). La dinamica della litosfera II L’interno della Terra, composizione e struttura: le superfici di discontinuità quad sismica. Crosta, mantello e nucleo. Litosfera, astenosfera e mesosfera. Il campo gravitazionale terrestre: isostasia e rilevamento gravitazionale. Anomalie gravitazionali. Il flusso termico: origine del calore terrestre, gradiente geotermico. Il campo magnetico terrestre: declinazione e inclinazione magnetica, origine (geodinamo). Il paleomagnetismo, le inversioni di polarità e le prove dell’espansione dei fondali oceanici. Dalla deriva dei continenti all’espansione dei fondali oceanici Pangea. Prove a sostegno di Pangea. Le dorsali medio oceaniche. L’ipotesi dell’espansione del fondo oceanico. La struttura della crosta oceanica e delle dorsali. Il meccanismo dell’espansione. Le anomalie magnetiche dei fondi oceanici. Il flusso di calore. Tettonica delle placche e orogenesi I margini delle placche. I tre tipi di margine. Margini continentali passivi, trasformi, attivi. I punti caldi. Tettonica delle placche e orogenesi. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI Verifica scritta Interrogazioni Interrogazioni Interrogazioni p. 66 di 88 2. METODOLOGIA Lezione frontali e partecipate (quando l’argomento o il contesto lo ha permesso) Discussioni guidate Esercizi di verifica e applicazione delle conoscenze e di preparazione alle tipologie delle terze prove di esame Per quello che riguarda il recupero, si è lavorato soprattutto nelle ore curricolari, riesaminando di volta in volta i contenuti più difficili o impostando metodo e abilità di studio, in vista della preparazione autonoma all’esame di stato; si sono anche utilizzati schemi e mappe concettuali. 3. MEZZI, STRUMENTI, SPAZI: Libro di testo Articoli tratti da riviste scientifiche, in particolare " Le Scienze ". Mezzi audiovisivi (filmati divulgativi per l’approfondimento della parte relativa all’astronomia). Uso di schemi , mappe concettuali, per favorire i collegamenti inter/intra disciplinari. VERIFICHE Verifiche orali ( intese come punto di partenza e non finalizzate unicamente alla valutazione, momento fondamentale per chiarire, approfondire, elaborare in chiave critica e personale i contenuti; per favorire interpretazioni e spunti di approfondimento) Interrogazioni brevi e lunghe. Domande flash. Verifiche scritte: trattazione breve di argomenti Questionari a risposta breve Test a scelta multipla Simulazioni di terze prove d’esame: tipologia A e B 4. OBIETTIVI RAGGIUNTI E RISULTATI OTTENUTI Nella classe 5^B, la continuità didattica dal triennio, ha permesso l’impostazione del lavoro scolastico in funzione del raggiungimento di obiettivi, sia di carattere formativo, che didattico, a lunga scadenza. In particolare, in questo ultimo anno di corso, il lavoro educativo e didattico è stato impostato in funzione di una buona preparazione culturale e disciplinare, sul rafforzamento e/o potenziamento di competenze di analisi, sintesi, metodologia di studio, rielaborazione critica e autonoma dell’appreso, competenze espressive ed argomentative. La classe, nel corso del triennio, in generale si è sempre distinta per l’interesse, la motivazione, la reale volontà di apprendere e migliorare il profitto. Tuttavia, nell’anno scolastico in corso, si sono evidenziati, per alcuni alunni, una serie di nodi irrisolti sia in termini di conoscenze, in generale non ben consolidate, sia di competenze, a causa soprattutto di difficoltà a livello di metodo di studio, organizzazione logica, autonomia di rielaborazione; le sollecitazioni continue da parte dell’insegnante, hanno prodotto una crescente consapevolezza e motivazione, con parallela crescita dell’interesse per lo studio e maturazione personale, tutto ciò ha loro permesso un consolidamento delle competenze disciplinari e una più autonoma organizzazione del lavoro scolastico. Nel secondo quadrimestre, si sono evidenziati in particolare alcuni studenti che, sostenuti da uno studio continuativo, organizzato e critico e discrete/buone capacità personali hanno raggiunto una preparazione culturale approfondita e sicura. Nel corso di questo ultimo anno, al ritmo di lavoro sostenuto, pur alternato a momenti di rafforzamento e consolidamento delle conoscenze e competenze, richiesto dal necessario approfondimento dei contenuti e dal potenziamento delle abilità in vista dell’esame di stato, gli alunni hanno risposto in modo assai diversificato e individualmente, anche se in linea di massima si sono mostrati collaborativi. Gli obiettivi conoscitivi disciplinari e le competenze, anche trasversali, sono stati raggiunti dalla maggior parte degli studenti in modo sufficiente o più che sufficiente, da alcuni in modo apprezzabile e, solo in uno/due casi, sono stati raggiunti in modo a malapena sufficiente, in quanto permangono lacune tali da determinare una preparazione superficiale e non estesa a tutte le problematiche affrontate nel corso dell’anno. I risultati sul piano del profitto, sono diversificati in relazione anche alle doti e alle attitudini personali; si sono distinti diversi studenti che hanno dimostrato di possedere capacità di formalizzazione di problemi, di astrazione, di ragionamento deduttivo, esposizione analitica e chiara e che hanno quindi conseguito ottimi risultati. Il percorso formativo/ didattico della classe si può ritenere, in ultima analisi, più che soddisfacente. firmato: rappresentanti degli alunni LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI firmato: prof. Marinella Tamarozzi p. 67 di 88 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINARE docente disciplina Marinella Minelli STORIA Libro di testo Desideri, Themelly, “Storia e Storiografia”, Tomo Primo e Tomo Secondo-Terzo 1. PROSPETTO RIASSUNTIVO DISCIPLINARE Contenuti Ore MODULO 1 LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E L’ETA’ DELL’IMPERIALISMO LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE Dalla “depressione” degli anni Settanta al nuovo take off capitalistico-industriale Le caratteristiche specifiche della seconda Rivoluzione Industriale. Le nuove fonti di energia e l'impiego di nuovi materiali .La svolta tecnologica La “concentrazione” del capitale. Il capitale monopolistico. Le conseguenze della concentrazione capitalistica sulla produzione, sul sistema fabbrica, sulla società: l'avviarsi della società di massa. La saldatura fra interessi economici e politici: il Protezionismo. Il contesto culturale di riferimento: II Positivismo.(interdisciplinare-Filosofia) L'ETA' DELL'IMPERIALISMO Industrializzazione ed Imperialismo I fattori economici, politici, sociali, ideologici dell'Imperialismo-Colonialismo di fine Ottocento Linee essenziali del dibattito storiografico sulle fondamentali cause (economiche, politiche …) dell’ Imperialismo. Hobson, “ La vera radice dell’ Imperialismo è quella economica” Lenin, “L’Imperialismo, fase suprema del Capitalismo” Fieldhouse, “La revisione storiografica dell’ Imperialismo “ 10 h L'Età dei Nazionalismi L’ideologia nazionalistica Fattori economici, politici, sociali, “culturali” alla base dell'ideologia Nazionalistica. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 68 di 88 MODULO 2 IL PRIMO NOVECENTO FRA INNOVAZIONI E CONTRADDIZIONI Il Primo Novecento Italiano: L’età Giolittiana - L’avviarsi del decollo industriale al Nord Italia ai primi del Novecento - La politica di Giolitti: la nuova concezione dello Stato: la neutralità dello Stato di fronte ai conflitti sociali - Legislazione sociale e riforme - La politica giolittiana dei “pesi e contrappesi” : Giolitti e i rapporti con le forze politiche di Liberali, Socialisti - La Campagna di Libia e la legge elettorale del suffragio universale maschile - L’ingresso dei Cattolici nella vita politica e la crisi del “sistema” giolittiano - Valutazioni complessive dell’operato politico di Giolitti fra modernizzazioni e contraddizioni - Le contraddizioni del Primo Novecento: i fermenti nazionalistici. 8h MODULO 3 LA GRANDE GUERRA Il quadro dei rapporti internazionali e delle conflittualità europee nel Primo Novecento Le cause economiche, imperialistiche, ideologiche - nazionalistiche della Grande Guerra Le aree di tensione e di conflittualità fra le nazioni europee nel Primo Novecento da “ Il Manifesto del Futurismo. La guerra sola igiene del mondo” Corradini, “Le guerre rispondono mirabilmente allo spirito della nostra età” Papini “ Un caldo bagno di sangue “ LA PRIMA GUERRA MONDIALE - Caratteristiche generali del Primo conflitto mondiale del Novecento: la guerra tecnologica, la guerra di massa, la guerra totale Dall’attentato di Sarajevo allo scoppio del conflitto. Dalla crisi locale, all’intreccio delle cause politiche, economiche, imperialistiche, ideologiche, radicate nei precedenti decenni Gli schieramenti in Europa, i Blocchi contrapposti /Il sistema delle Alleanze L’avvio delle prime operazioni di guerra: 1914: il fronte occidentale. Il fronte orientale Dal progetto di guerra lampo alla guerra di posizione. La problematica dell' intervento italiano. Il dibattito interventisti–neutralisti. Il patto di Londra L’apertura del fronte italiano e le operazioni belliche fra 1915-1916 sui diversi fronti La durissima condizione dei soldati al fronte: la vita e la morte .. in trincea 1917: gli eventi fondamentali della svolta. Il ritiro della Russia L'intervento U.S.A. La rotta di Caporetto 1918 . Le ultime operazioni belliche e la conclusione del conflitto. I Trattati di pace. ( Le problematiche ) La Società delle Nazioni L’avviarsi della grave crisi del Primo Dopoguerra LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI 10 h p. 69 di 88 MODULO 4 LA RIVOLUZIONE D’OTTOBRE LA COSTRUZIONE DELL’UNIONE SOVIETICA E REGIME STALINIANO - La situazione economica, politica e sociale della Russia nel Primo Novecento L’aggravarsi delle problematiche interne in connessione alla partecipazione alla Prima Guerra Mondiale La Rivoluzione di Febbraio Lenin e le Tesi d’Aprile. L’organizzazione del partito Bolscevico e dei Soviet Lenin, “ Le tesi d’ Aprile “ Lenin, “Democrazia, dittatura del proletariato, comunismo Lenin, “Disciplina di Partito e dittatura del proletariato “ La Rivoluzione d’Ottobre e lo scioglimento della Assemblea costituente La Dittatura del Proletariato e la costituzione dell’URSS La guerra civile, il Comunismo di guerra. La NEP. L’avvento di Stalin al potere : il progetto politico: “La Rivoluzione in un solo paese e il progetto di industrializzazione” La politica industriale di Stalin: i Piani quinquennali La politica di collettivizzazione forzata nelle campagne L’Unione Sovietica negli anni Trenta La repressione di ogni forma di dissenso e il controllo totalitario della società L’ “universo concentrazionario” il Sistema “Gulag” 12 h * Collegamenti interdisciplinari con lo studio del Marxismo in Filosofia MODULO 5 LA CRISI DEL PRIMO DOPOGUERRA - La prima guerra Mondiale come “cesura” nella storia. La “CRISI” del primo dopoguerra in Europa . Quadro generale: la crisi economica , sociale, la crisi politica delle istituzioni liberali, in riferimento alla situazione del Primo dopoguerra in Italia e Germania La ripresa dell’economia europea fra 1924-1928 Gli U.S.A. dopo la Prima Guerra mondiale. La CRISI del ‘29 Gli Stati Uniti dopo la Prima Guerra mondiale Il Take off industriale: i fattori dello sviluppo. La ristrutturazione del sistema capitalistico industriale. - La produzione di massa e l’avviarsi della società dei consumi di massa - Gli elementi di contraddizione e di “debolezza” del sistema capitalistico e finanziario statunitense negli anni Venti - I “Ruggenti Anni venti”: fra innovazioni e contraddizioni - I primi segnali della recessione economica dal settore agricolo - Il tracollo finanziario e il grande “crash” della Borsa di Wall Street - La crisi globale del sistema capitalistico statunitense dopo il ’29. La grave situazione di disoccupazione nei primi anni Trenta - La revisione delle teorie economiche del Liberismo classico. Il pensiero economico di Keynes - La presidenza Roosevelt e la nuova politica economica: il ruolo dello Stato nell’economia e l’intervento dello Stato per introdurre “correttivi” al sistema capitalistico liberale - Misure e provvedimenti del New Deal. La lenta ripresa economica. Valutazioni complessive. - Le conseguenze della crisi del 1929 sull’economia mondiale. - LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI 8h p. 70 di 88 MODULO 6 IL FASCISMO IN ITALIA. LA GRAVE SITUAZIONE ECONOMICA E SOCIALE DELL'ITALIA NEL PRIMO DOPOGUERRA - - L'emergere dei partiti di massa. La Fondazione del movimento dei Fasci di combattimento. La debolezza dei governi liberali. Dal governo Nitti al Governo Giolitti Il Biennio Rosso: le gravi tensioni sociali e le occupazioni. Le strategie politiche del Governo di Giolitti Il clima di grave tensione sociale e l’acuirsi delle violenze nel paese. L’emergere del fenomeno dello squadrismo fascista. L’organizzazione della Marcia su Roma. Le dimissioni del Governo Facta Il primo governo Mussolini. Le riforme e i primi provvedimenti per lo smantellamento dello Stato liberale Le elezioni del '24 La denuncia delle illegalità fasciste e il delitto Matteotti . la secessione dell’ Aventino Mussolini, “Il discorso del bivacco”. G. Matteotti, “La denuncia delle violenze fasciste nelle elezioni del ‘24” R. De Felice , “ Il mezzo colpo di Stato del 3 gennaio “ L'avviarsi dello stato totalitario fascista e la costruzione del Regime. 12 h La costruzione del REGIME TOTALITARIO FASCISTA - L’accentramento del potere nelle mani del Capo del Governo. - L’ “occupazione” dello Stato, Il Partito Unico e il controllo sulle amministrazioni statali e a livello locale - Le Leggi “fascistissime” e le restrizioni delle libertà civili. Il Tribunale speciale per i reati politici - Il controllo totalitario sulla società L'organizzazione del consenso. - Le organizzazioni Fasciste e la politica sociale. La politica culturale e il controllo sulla formazione dei giovani - I Patti Lateranensi - La politica economica: la prima fase liberista. La seconda fase: la Quota Novanta. La Terza fase: verso l’Autarchia - La politica estera: dalla prima fase di mediazione alla Campagna coloniale di Etiopia. Verso la guerra. - Le Leggi razziali del 1938 - * Gentile. “Manifesto degli intellettuali fascisti”, “Il Fascismo si autogiustifica” - * Croce . “ Manifesto degli intellettuali antifascisti”. “Non ci sentiamo di abbandonare la nostra vecchia fede” LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 71 di 88 MODULO 7 IL TOTALITARISMO NAZISTA - La gravissima crisi della Germania nel primo dopoguerra La crisi economica e sociale “psicologica” dopo il Trattato di Versailles. La Repubblica di Weimar: la riorganizzazione dello stato e della società. Le gravi tensioni interne e i conflitti sociali e ideologici. Il grave problema del pagamento delle riparazioni. Il pagamento della prima rata delle riparazione e l’innescarsi del “ mondo demenziale dell’inflazione” (Craig). I segnali della ripresa dopo il 1923 e la stabilizzazione sul finire degli anni Venti. La Crisi del '29 e le gravissime conseguenze sulla situazione politica ed economica della Germania nei primi anni Trenta * La fondazione del Partito Nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi e l'elaborazione della Ideologia Nazionalsocialista. * Letture. Hitler, da "Mein Leben, Mein Kampf". * Lettura, "La Razza ariana e le razze inferiori". * Lettura, "La missione tedesca sulla terra ". * Lettura, "Lo spazio vitale e l'espansione ad Est". 10 h * Le principali fasi di ascesa di Hitler al potere fra 1930 - 1933. - La grave crisi economica e l’inadeguatezza degli interventi degli ultimi governi della Repubblica di Weimar - L’ascesa di Hitler e il consenso elettorale al Partito Nazional Socialista dei Lavoratori tedeschi nelle consultazioni elettorali fra 1930-33 - La presa di potere di Hitler * La costruzione dello Stato totalitario nazista - L'accentramento dei poteri. Marzo 1933 : La Legge dei pieni poteri - La sistematica soppressione di tutte le opposizioni. - La nazificazione della cultura e l' organizzazione del consenso di massa. - La politica eugenetica - La politica razziale contro gli Ebrei. Le Leggi di Norimberga. Dalla definizione-discriminazione alla “soluzione finale” - La politica economica e sociale - L'avvio della politica di riarmo: si prepara la sfida aperta all'Europa. - La politica estera di Hitler fra 1936_1939 - L’anteprima del Secondo conflitto mondiale : la guerra civile spagnola LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 72 di 88 MODULO 8 LA SECONDA GUERRA MONDIALE Premesse del conflitto Hitler: la politica di riarmo e di aperta destabilizzazione del fragile equilibrio europeo. La seconda Guerra Mondiale Caratteri generali del più drammatico conflitto di tutta la storia dell’Umanità: guerra globale, ideologica, tecnologica. 1939-40 - “La liquidazione del fronte polacco” - L’attacco alla Francia e il crollo dell’esercito francese. - L’entrata in guerra dell’Italia. - La battaglia d’Inghilterra. L’apertura di nuovi fronti. 1941 - L’attacco tedesco alla Iugoslavia e l’avvio della Operazione Barbarossa. - La Campagna di Russia - L’intervento in guerra degli Stati Uniti 1942 - Prima metà: la massima espansione del dominio nazista in Europa. L’ “Ordine Nuovo” - Il sistema concentrazionario nazista. - Seconda metà: l’avvio della controffensiva alleata. / Stalingrado 1943 - Lo sbarco anglo-americano in Sicilia. - La caduta del Fascismo in Italia - L’avviarsi della controffensiva degli Alleati contro il sistema nazista 1944-45 - L’operazione Overlord. Lo sbarco alleato in Normandia. - La conclusione del conflitto in Europa. - La bomba atomica su Hiroshima 12 h MODULO 9* *Tematiche che saranno svolte nel periodo dal 15/05/2014 al 27-30/05/2014 L’ITALIA NELLA SECONDA GUERRA MONDIALE - L’impreparazione militare italiana e l’ambiziosa politica di Mussolini - La guerra “parallela”. La caduta del fascismo. - Lo sbandamento dell’Esercito italiano dopo l’8 settembre - La RESISTENZA e la Lotta Partigiana. Caratteri generali, motivazioni ideali, problematiche del 1944-45. Dalla Linea Gotica alla liberazione. - Alle origini dell’Italia Repubblicana e Democratica L’EUROPA E IL MONDO DOPO LA SECONDA GUERRA MONDIALE (cenni solo orientativi) - Problematiche generali e alcune linee orientative su un “mondo squilibrato e diviso” La “Guerra Fredda”: fra nuove conflittualità e nuove prospettive di ricostruzione. 2. TEMPI DI INSEGNAMENTO La scansione temporale delle attività didattiche è stata indicata nella scheda Programma 3. PROVE DI VERIFICA Le prove di verifica hanno mirato all' accertamento delle acquisizioni conoscitive e delle competenze disciplinari di base. Progressivamente è stato richiesto anche un livello di riflessione storiografica. Le prove di verifica, a cui sono stati sottoposti gli studenti , sono state prevalentemente strutturate secondo le seguenti tipologie: - Questionari scritti a domande aperte - Prove di verifica secondo le tipologie richieste dalle Prove dell' Esame di Stato LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 73 di 88 4. METODI DI INSEGNAMENTO E' stata utilizzata prevalentemente la lezione frontale, in relazione alla necessità di fornire quadri orientativi ed organici, in senso diacronico e sincronico, a supporto della impostazione metodologica dello studio. Le lezioni hanno comunque mirato il più possibile a coinvolgere gli studenti, sollecitando la loro motivazione e riflessione sugli eventi, tenendo sempre presente la finalità formativa della disciplina e la maturazione negli allievi di un atteggiamento di problematizzazione e di responsabile senso critico. Per ulteriori indicazioni di carattere metodologico si rimanda alle Considerazioni particolari. 5. MEZZI, STRUMENTI Sono stati prevalentemente utilizzati i libri di testo, appunti, con integrazione di qualche riferimento a fonti e letture di carattere storiografico, compatibilmente coi limiti di tempo. 6. CONSIDERAZIONI PARTICOLARI E VALUTAZIONE OBIETTIVI E RISULTATI RAGGIUNTI In relazione alla presentazione della “storia” della classe e al profilo complessivo, rimando alle considerazioni particolari espresse per la disciplina di Filosofia. Il percorso formativo della classe 5B, come già segnalato e sottolineato, nella relazione di Filosofia, è stato caratterizzato dalla buona volontà, diligenza e costante disponibilità e collaborazione da parte degli studenti. Il contesto di lavoro in classe, nell’apprendimento della Storia, è sempre stato, globalmente, caratterizzato dalla significativa attenzione e dalla diligente applicazione. L’interesse e la motivazione per lo studio e la riflessione sugli eventi e sulle problematiche storiche sono state gradualmente approfonditi, in corrispondenza anche al percorso di maturazione personale, e al “senso di responsabilità”, progressivamente emerso, rispetto alla consapevolezza di essere e “dover essere” protagonisti attivi e cittadini consapevoli e partecipi ai problemi del proprio tempo. In un quadro complessivo di disponibilità ed apertura alle sollecitazioni culturali e didattiche, non sono comunque mancati momenti di insicurezza e problematiche conseguenti ad alcune difficoltà “strutturali” della classe, non sempre e non per tutti i casi, adeguatamente superate. Come già sottolineato nelle Considerazioni particolari espresse per la disciplina di Filosofia, gli allievi di questa classe hanno evidenziato insicurezza nella partecipazione attiva e difficoltà nella autonoma rielaborazione critica, nonché problematiche, anche abbastanza generalizzate, di ordine metodologico. Sul piano didattico, è stato necessario affrontare, in via prioritaria, insicurezze/difficoltà inerenti alle competenze metodologiche che si evidenziavano nella situazione di partenza per una buona parte della classe. Per affrontare tali insicurezze sono stati necessari, soprattutto nel 4° anno, quando sono subentrata come insegnante della classe, interventi di recupero di contenuti disciplinari del programma precedente e interventi di sostegno sul piano delle competenze disciplinari, per superare il prevalente approccio scolastico e ripetitivo, nonché, in certi casi, superficiale o dispersivo, e per strutturare un metodo di studio più rigoroso e analitico, focalizzato sulla interrelazione dei fattori concomitanti e relative implicazioni degli eventi nella linea sincronica e diacronica. La necessità di inquadrare, con precisione ed organicità, i contesti e le problematiche storiche ha richiesto tempi anche abbastanza ampi del lavoro di classe, che è sempre stato strutturato con l’obiettivo prioritario di guidare e consolidare un metodo di studio organizzato e rigoroso, anzitutto sul piano delle acquisizioni conoscitive, ma con costanti richiami alla riflessione critica, alla rielaborazione e ripensamento personale, ovvero alla valenza formativa e critica dello studio della Storia Nel V° anno, si è approfondito l’interesse per le problematiche storiche, avvertite più consapevolmente dagli studenti come chiavi imprescindibili per capire il proprio tempo e porsi responsabilmente come protagonisti della “propria storia” e della propria società. Hanno continuato, però, a persistere, per diversi allievi, insicurezze di organizzazione autonoma, rielaborazione e ristrutturazione efficace e sintetica dei contenuti e focalizzazione pertinente e precisa delle problematiche. E’ stato pertanto necessario continuare, anche nel V° anno, una impostazione didattica che potesse sistematicamente orientare e sostenere lo studio, e predisporre strategie strutturate e guidate di analisi, con inevitabile ripercussione nello svolgimento di più ampi contenuti programmatici. La classe ha risposto alle sollecitazioni didattiche evidenziando miglioramenti, pur non superando del tutto la sua particolare e “strutturale” connotazione di insicurezza nell’applicazione autonoma delle competenze di più elevato livello di complessità organizzativa e/o rielaborativa Inoltre, anche nelle prove di verifica di Storia difficoltà espositive, insicurezze nell’impostazione argomentativa e nella precisione del lessico specifico, hanno potuto costituire ulteriori elementi di criticità. Globalmente comunque, a sostegno e spesso a compensazione delle difficoltà, non sono mai mancati la buona volontà, la tenacia nello studio, un buon livello di impegno e un interesse via via più motivato e maturo in riferimento agli eventi storici fondamentali e ai passaggi “cruciali” della storia del Novecento. Gli allievi, sia pure in modo diversificato, anche rispetto ai singoli percorsi di maturità personale e di rafforzamento di capacità e competenze individuali, sono apparsi significativamente più consapevoli della necessità di strutturare una "memoria storica" consapevolmente assunta, anche rispetto ad una lettura storico-critica dei problemi della propria società. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 74 di 88 Sul piano dello svolgimento del Programma, all’inizio dell’anno scolastico, è stato ripreso e approfondito il Modulo inerente alla Seconda Rivoluzione Industriale, Età dell' Imperialismo e formazione della Società di massa, "chiavi di accesso fondamentali "per la comprensione delle peculiarità e conflittualità del Novecento. Lo studio del Novecento è stato strutturato per Quadri/ Moduli, relativi ad eventi e problematiche fondamentali che hanno "segnato" il corso della storia del XX secolo, considerato soprattutto nella sua prima parte. L’ultimo Modulo, relativo alle fasi finali della Seconda guerra Mondiale e alle problematiche generali del Secondo dopoguerra è stato possibile impostare solo ed esclusivamente per coordinate essenziali e generali, per i gravi limiti di tempo e per le decurtazioni di ore di lezione intervenuti nella seconda parte dell’anno, come già segnalato nella relazione di Filosofia. Sul piano metodologico, si è cercato anzitutto di delineare con precisione i contesti degli avvenimenti e di approfondire la comprensione sulle cause degli eventi, nella interrelazione complessa dei diversi fattori. Anche in stretta connessione con riflessioni e concezioni di filosofia della storia, l’impostazione dell’attività didatticoformativa, oltre agli imprescindibili obiettivi di conoscenza e competenza, ha mirato esplicitamente alla individuazione e riflessione sulle responsabilità e sulle scelte, rispetto a cui gli uomini di ogni tempo, e in relazione al loro operato, sono chiamati a rispondere, con il preciso obiettivo formativo di sollecitare negli studenti la consapevolezza di "essere nella storia" ed esserne, nel proprio tempo, responsabili e attivi protagonisti. L’impostazione dell’apprendimento e le prove di verifica hanno sempre mirato ad obiettivi di comprensione della complessità degli eventi, non sono state pertanto richieste prestazioni o ripetizioni di dati puramente frammentari o nozionistici, ma sempre la ricostruzione e la contestualizzazione degli eventi, ovviamente nei loro fattori o aspetti principali: scelta didattica e metodologica particolarmente importante per una classe che ha evidenziato nel suo percorso una prevalente e persistente impostazione scolastica, insicurezze nell’approfondimento e rielaborazione dello studio e qualche tendenza alla disorganizzazione del metodo e superficialità nelle analisi. Ulteriori problematiche, evidenziate anche nello studio della Storia, si riferiscono alle difficoltà, abbastanza generalizzate, nelle competenze espositive–argomentative, nonché alle “operazioni” di sintesi e di focalizzazione efficace dei “nodi” tematici o concettuali di argomenti particolarmente ampi o complessi. Nonostante le sollecitazioni e le esercitazioni in tal senso, diversi studenti potrebbero avere ancora bisogno di qualche indicazione ed orientamento per la strutturazione compositiva di sintesi efficaci, oppure di qualche “concessione” sugli “spazi” di trattazione predefiniti nelle Terze Prove. Per quanto attiene agli obiettivi raggiunti, come rilevato, e più ampiamente segnalato nella relazione di Filosofia, il contesto complessivo della classe ha denotato buona volontà e, in genere, diligente applicazione, ma ha raggiunto risultati diversificati, in relazione alle differenziate capacità, e ai diversi percorsi di rafforzamento delle competenze, e miglioramenti, più o meno incisivi, intervenuti sul piano del metodo . I livelli di profitto si articolano, sostanzialmente , secondo le indicazioni già fornite per Filosofia: -un primo gruppo di allievi, pur conseguendo risultati globalmente sufficienti, può presentare una preparazione ancora sostanzialmente scolastica o non sempre adeguatamente precisa, rigorosa e ben organizzata sul piano metodologico. -una restante parte della classe ha raggiunto risultati mediamente più che sufficienti /discreti, per la buona volontà, applicazione diligente, denotando miglioramenti progressivi nella organizzazione metodologica, pur potendo ancora presentare insicurezze nell’esposizione, nel rigore del metodo e nella elaborazione critica approfondita -un gruppo di studenti ha conseguito esiti più che soddisfacenti o quasi buoni per l’ impegno nello studio e l’approfondimento della riflessione, pur potendo ancora evidenziare qualche insicurezza nell’autonoma ed efficace competenza organizzativa e argomentativa -Altri allievi, infine, hanno conseguito risultati di profitto buoni, per la continuità dell’impegno, l’approfondimento più accurato e per il rigore metodologico. In una conclusiva valutazione complessiva, nonostante i momenti di insicurezza e nonostante i limiti di un percorso di apprendimento contrassegnato anche da qualche difficoltà nelle competenze e nel metodo , è doveroso da parte mia ribadire e sottolineare, come insegnante che ha seguito gli studenti di questa classe , per gli ultimi due anni del Triennio, la lodevole collaborazione sempre dimostrata dagli allievi, l’ apprezzabile e significativo atteggiamento di serietà ed impegno nel loro lavoro quotidiano, l’attenzione sempre costante e diligente in classe, l’investimento anche “emotivo, nella vita della scuola, la sensibilità dimostrata nei rapporti interpersonali, la serenità che ha contrassegnato il contesto educativo e l’aperta disponibilità al dialogo. firmato: rappresentanti degli alunni LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI firmato: prof. Marinella Minelli p. 75 di 88 C. SCHEDE DELLA PREPARAZIONE SPECIFICA PER L’ESAME DI STATO Nelle pagine seguenti sono riportati tutti i materiali utilizzati dal Consiglio di classe per le varie attività di preparazione specifica all’Esame di Stato conclusivo del ciclo di studi svolte nella classe durante il corso dell’anno. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 76 di 88 Simulazione di Prima prova scritta: Italiano È stata effettuata una prove nel corso dell’anno scolastico insieme alla classe 5A; per la correzione si è utilizzata la griglia di valutazione di seguito riportata. Griglia di valutazione della Prima prova scritta (Italiano) indicatori 1) Realizzazione linguistica correttezza: ortografica, morfosintattica e sintattica coesione testuale uso adeguato della punteggiatura adeguatezza e proprietà lessicale uso di registri e, dove richiesto, di linguaggi settoriali adeguati alla tipologia e alla forma testuale 2) Correttezza e adeguatezza alla forma testuale e alla consegna capacità di pianificazione struttura complessiva e articolazione del testo in parti coerente e lineare organizzazione dell’esposizione complessiva aderenza all’insieme delle consegne date 3) Controllo dei contenuti Ampiezza, padronanza, ricchezza, uso adeguato dei contenuti, in funzione anche delle diverse tipologie di prove e dell’impiego dei materiali forniti Tipologia A: comprensione e possesso di strumenti critici; interpretazione del testo proposto Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso in rapporto al tema dato, complessiva capacità di collocare il tema nei relativi contesti culturali 4) Valutazione globale Efficacia complessiva del testo (rapporto fra ampiezza e qualità informativa, originalità, creatività, capacità critiche e personali) punteggio massimo attribuibile all’indicatore 4 punti livelli di valore / valutazione Gravemente insufficiente 0-1 Insufficiente 1-2 Sufficiente Discreto/Buono Ottimo 4 punti 4 Insufficiente 1-2 Ottimo 3 3-4 4 Gravemente insufficiente 0-1 Insufficiente 1-2 Sufficiente Discreto/Buono 2 punti 3-4 0-1 Sufficiente 3 4-5 Ottimo 5 Gravemente insufficiente 0 Insufficiente 0 Sufficiente 1 Discreto/Buono Ottimo punteggio conseguito 3 Gravemente insufficiente Discreto/Buono 5 punti punteggio corrispondente ai diversi livelli 1-2 2 Punteggio complessivo conseguito (in quindicesimi) LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 77 di 88 Simulazione di Seconda prova scritta Sono state effettuate due prove nel corso dell’anno scolastico (2 maggio e 29 maggio), insieme alla classe 5A; per la correzione si è utilizzata la griglia di valutazione di seguito riportata. Griglia di valutazione della Seconda prova scritta (MATEMATICA) COGNOME E NOME DEL CANDIDATO:_________________________________________________ CLASSE: _____________ Nullo/Ine sistente Grav. Insuff. Insuff. Suff. Discreto Buono / Molto Buono Ottimo Possesso di contenuti e concetti specifici Applicazione dei corretti procedimenti matematici 1 2-3 4 5 5-6 5-6 6 Utilizzo dei simboli e delle tecniche di calcolo adeguate Correttezza nei conti 0 1-2 2-3 4 4-5 5-6 6 0 0 0 1 1 2 3 Indicatori: / Livelli: Conoscenze Punti assegnati Competenze Completezza Piena rispondenza dell’elaborato a quanto richiesto a livello di estensione Livello di approfondimento, anche formale, delle risposte Punteggio Complessivo Assegnato: Corrispondenza punteggio – Giudizio analitico e sintetico: Punteggio 1-6 Giudizio sintetico Gravemente Insufficiente 7-9 Insufficiente 10 Sufficiente 11-12 Discreto 13-14 Buono / Molto Buono 15 Ottimo Giudizio Analitico Non conosce i contenuti. Applica i procedimenti in modo non corretto né coerente. Commette errori di calcolo gravi. Non risolve completamente alcun esercizio. Applica i procedimenti in modo non corretto. Commette errori di calcolo non gravi. Risolve parzialmente i temi proposti. Conosce e applica i procedimenti, anche se con qualche incertezza. Commette errori di distrazione e/o lievi errori di calcolo. Risolve parzialmente i temi proposti. Conosce e applica i procedimenti in modo sostanzialmente corretto/coerente. Commette errori di distrazione lievi/marginali. Risolve completamente una parte dei temi proposti. Conosce e applica in modo complessivamente esatto e coerente i procedimenti e le tecniche di calcolo. Usa adeguatamente i simboli. Risolve completamente, o quasi, la prova proposta. Conosce e applica in modo esatto e coerente i procedimenti e le tecniche di calcolo. Usa i simboli in modo preciso. Risolve completamente la prova e/o propone comunque soluzioni personali con spunti di originalità I COMMISSARI __________________________ Data:________________ __________________________ PRESIDENTE LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 78 di 88 Simulazione di Terza prova scritta Sono state complessivamente effettuate tre prove di simulazione, di cui due secondo la tipologia A (trattazione sintetica di un argomento, max 20 righe) e una secondo la tipologia mista (quattro domande a scelta multipla con 4 items e due domande aperte con risposta breve, max 8 righe). Di seguito vengono riportati i testi integrali delle simulazioni effettuate, completi in ogni loro parte (con l’ovvia eccezione che non si riportano gli spazi predisposti per le risposte degli studenti); segue poi la griglia di valutazione della prova, elaborata dal Consiglio di classe. Simulazione n. 1 del 11 dicembre 2013 tipologia: trattazione sintetica di un argomento (max. 20 righe) discipline: Inglese, Filosofia, Fisica, Latino tempo massimo a disposizione: 3 ore materiali utilizzabili: dizionario di inglese bilingue Inglese • Read the following extracts and answer the questions. 1. My heart leaps up when I behold A rainbow in the sky …………. 2. And I could wish my days to be Bound each to each by natural piety 3. ……………….. For oft when on my couch I lie In vacant or in pensive mood They flash upon that inward eye Which is the bliss of solitude And then my heart with pleasure fills And dances with the daffodils. 4 ...................................... And now there came both mist and snow, And it grew wondrous cold: And ice, mast-high, came floating by, As green as emerald Which Romantic poems were the extracts above taken? Who wrote them? What conception of nature do they express? What was the role of nature according to the Romantic vision? Write a short text of about 20 lines You can use a bilingual dictionary LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 79 di 88 Filosofia TEMATICA: LO “SLANCIO” DEL FINITO VERSO L’INFINITO DALL’ORIZZONTE DEL LIMITE DELLA FILOSOFIA KANTIANA ALL’ACCESSO ALL’ASSOLUTO NELLA FILOSOFIA DELL’IDEALISMO Essere uno col Tutto, questa è la vita degli dei , questo è il cielo dell’ uomo” . (Holderlin) Dopo aver brevemente richiamato i presupposti filosofici dell’ “ermeneutica della finitudine” con la quale Kant preclude, sul piano gnoseologico, la possibilità di accesso al Noumeno, pur riconoscendo l’aspirazione della Ragione “metafisica” verso l’Infinito, e possibili aperture sul piano della Ragion Pratica e sul piano del sentimento estetico, nell’avvertimento della sublimità del nostro stesso essere, il candidato ARGOMENTI il “passaggio” all’Idealismo romantico e focalizzi i caratteri dell’ Assoluto e le possibili “vie di accesso” al Principio ontologico e metafisico di ogni realtà e “infinità” di tutti i momenti finiti. Si conduca la trattazione scegliendo un filosofo di riferimento (Fichte, Schelling, Hegel ) dell’idealismo romantico, a vostro giudizio, particolarmente significativo ed emblematico della nuova “sfida” della filosofia… tesa alla comprensione del Tutto e della Verità.. Oltre ogni orizzonte “limite”… nel “cielo dell’uomo”. TESTI DI RIFERIMENTO “Noi abbiamo fin qui non solo percorso il territorio dell’intelletto puro esaminandone con cura ogni parte, ma l’abbiamo anche misurato e abbiamo in esso assegnato a ciascuna cosa il suo posto: Ma questa terra è un’isola chiusa dalla natura stessa entro confini immutabili” (Kant, “Critica della Ragion Pura “ , Analitica trascendentale, Lib.II, Cap. III) “Il Tutto assoluto di tutti i fenomeni non è se non un’Idea, poiché infatti non possiamo mai adombrarne un’immagine (né una esperienza possibile), esso rimane un problema senza soluzione” (Kant, “Critica della Ragion Pura “ , Dialettica trascendentale, Lib.I, Sez.II) “La natura non è dunque chiamata sublime se non perché eleva l’immaginazione a rappresentare quei casi in cui l’animo può sentire la sublimità della propria destinazione, anche al di sopra della natura” (Kant, “Critica del giudizio” ) “ .. Ogni contrario, in quanto contrario, è assolutamente in virtù di un atto dell’ Io…L’essere opposto in generale è assolutamente posto dall’ Io ….Ora il Non Io è posto nell’ Io , poiché si oppone ad esso; ma ogni opporre presuppone l’identità dell’ Io nel quale esso è posto ed è opposto a ciò che è posto “ (Fichte) “ Che cos’è dunque quel legame segreto che unisce il nostro spirito con la natura, o quell’organo nascosto mediante il quale la natura parla al nostro spirito o il nostro spirito alla natura ? … La Natura deve essere lo Spirito visibile, lo Spirito la Natura invisibile. Qui dunque , nell’ Assoluta Identità dello spirito in noi e della natura fuori di noi si deve risolvere il problema…(ed è ) l’intuizione estetica che…. apre per così dire il santuario , dove in eterna e originaria unione, arde come in una sola fiamma ciò che nella natura e nella storia appare separato… “ (Schelling ) “La proposizione che il finito è ideale, cioè non ha realtà in sé (non ha realtà separata e staccata dall’ Infinito) costituisce l’IDEALISMO…una filosofia che attribuisca all’esistere finito, come tale, un vero essere, un essere definitivo, assoluto, non meriterebbe il nome di filosofia … “ (Hegel) “La vera figura nella quale la verità esiste può essere soltanto il sistema scientifico di essa. Collaborare a che la filosofia si avvicini alla forma della “scienza”, alla meta raggiunta la quale sia in grado di deporre il nome di “ amore del sapere” per poter essere “vero sapere”, ecco ciò che io mi sono proposto .. “ Il Vero è l’intero : ma l’intero è soltanto l’essenza che si completa mediante il suo sviluppo. Dell’Assoluto bisogna dire che esso è essenzialmente risultato, che solo alla fine è ciò che esso è in verità.. “ (Hegel , “Fenomenologia dello Spirito “) Fisica Si discuta brevemente, motivando la risposta, la seguente questione: “E’ più corretto parlare di Teorema di Gauss o di Principio (o legge) di Gauss?” Latino Con gli Annales la storiografia di Tacito si configura come storia del potere, finalizzata a indagare le origini e la natura del principato. Per questo motivo assumono un ruolo fondamentale le personalità dei singoli imperatori, quasi si fosse all’interno di un genere biografico. In particolare con la figura di Nerone, presentato come il campione di ogni dissolutezza e crudeltà, le tecniche narrative toccano il vertice di tragicità drammatica e grottesca deformazione caricaturale. In non più di venti righe si analizzi il fenomeno. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 80 di 88 Simulazione n. 2 del 12 marzo 2014 tipologia: tipologia mista (4 domande a scelta multipla con 4 items e 2 aperte di circa 8 righe) discipline: Filosofia, Inglese, Storia dell’Arte, Scienze. tempo massimo a disposizione: 3 ore materiali utilizzabili: dizionario di inglese monolingue Filosofia 1) Nella “Critica della Ragion Pura”, Kant, sul piano epistemologico, si pone l’obiettivo di: A) Fondare criticamente la concezione meccanicistica e deterministica della natura , la legittimità della scienza moderna e della fisica galileiana - newtoniana, dimostrando la necessità ontologica dell’ordine, costanza, uniformità e regolarità delle leggi della natura. B) Fondare filosoficamente e criticamente la validità e legittimità della conoscenza scientifica, rigorosamente condotta nei limiti dell’ambito trascendentale, attenendosi e individuando la sostanzialità della legge di causa-effetto, come fondamentale Legge che regola la realtà dei fenomeni. C) Fondare criticamente la validità e legittimità dell’indagine razionale e scientifica moderna, riportando le leggi della natura al funzionamento delle strutture trascendentali dell’intelletto , quali condizioni formali dell’ordine causale, costante e uniforme , deterministico e meccanicistico, dei fenomeni oggettivamente conoscibili . D) Fondare criticamente le condizioni di possibilità , la validità e legittimità della conoscenza scientifica moderna ,e stabilirne i limiti rigorosamente contrassegnanti dall’ambito del finito, non potendo , la ragione , pensare strutturalmente all’ Infinito . 2) “Secondo il mio modo di vedere, che dovrà giustificarsi soltanto mercè l’esposizione del sistema stesso, tutto dipende dall’intendere il VERO non come sostanza, ma altrettanto decisamente come SOGGETTO..” (Hegel) Con questa affermazione Hegel intende dire che: A) Il Vero (l’Assoluto) deve essere inteso come attività, dinamicità, processualità, divenire di se stesso attraverso la riflessione dell’essere altro da sé, “ricostituentesi uguaglianza”, Totalità del proprio processo storico dialettico. B) Il Vero deve essere inteso come Totalità spirituale compiuta a cui filosofo accede tramite l’esposizione del Sistema che, ricollocando ogni momento o manifestazione finita nell’ordine razionale, sconfigge la precarietà e l’imperfezione del divenire, affermando la perennità, immobilità e perfezione dell’ Essere. C) Il Vero deve essere inteso come Soggettività spirituale che si manifesta progressivamente nel mondo , determinando la razionalità della storia, esattamente come, posta la figura del triangolo, si deducono le sue proprietà geometriche, tale per cui il panlogismo hegeliano può considerarsi il grande “teorema di Dio” D) Il Vero deve essere inteso come la totalità del processo storico-dialettico che , inserendo ogni momento finito , nel “sistema”della visione filosofica, permette all’Assoluto/Infinito di raccogliere in Unità e annullare le differenze delle singole determinazioni finite. 3)” Per Hegel il processo del pensiero, che egli sottoforma di Idea, trasforma in Soggetto indipendente, è il demiurgo del reale, mentre il reale non è che il fenomeno esterno al pensiero …Per il suo fondamento il mio metodo dialettico non è solo differente da quello hegeliano, ma né è anche direttamente l’opposto ..“ (Marx) Il fondamento del metodo dialettico in Marx si differenzia da quello di Hegel perché : A) Il reale è da intendersi in senso dialettico in quanto la storia procede per opposizioni determinate dalle conflittualità ideali-reali che, all’interno del processo teleologico, , intrensicamente razionale , trasformano i rapporti di produzione , così come ogni tappa del percorso storico B) Il reale è da intendersi in senso dialettico, poiché le contrapposizioni fra i diversi processi delle elaborazioni di pensiero rendono evidente la tensione ideale-reale che, superata dalla lotta rivoluzionaria, potrà ricomporre le opposizioni reali-materiali C) Il reale è da intendersi in senso dialettico in quanto le contraddizioni determinate dallo sviluppo delle condizioni materiali-reali portano a maturazione i meccanismi di alienazione, determinati dalla privazione - separazione fra mezzi di produzione e lavoro, generando le condizioni rivoluzionarie D) Il reale è da intendersi in senso dialettico poiché l’alienazione avvertita come razionale privazione di sé, nella privazione dei mezzi di produzione, farà sorgere le condizioni rivoluzionarie dell’Autocoscienza come libertà. 4)“Quello che tutto conosce e da nessuno è conosciuto è il Soggetto: E’ esso che porta in sé il mondo, presupposta condizione(come Kant ha indicato ) di ogni fenomeno, di ogni oggetto: poiché ciò che esiste non esiste che per il Soggetto (Shopenhauer ) Con tale affermazione , Schopenhauer intende dire che : A) Che il Soggetto conoscente in quanto determina e costituisce l’oggettività reca in sé l’ idea del mondo, connettendo le singole rappresentazioni fenomeniche, secondo la trama concettuale della causalità, principio ontologico del “reale rappresentato “ LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 81 di 88 B) Che, come per Kant, il Soggetto conoscente determina gli oggetti conosciuti, ovvero i fenomeni , applicando sui dati sensibili la categoria a priori dell’esistenza, rendendo con ciò reali le rappresentazioni fenomeniche per il Soggetto rappresentante C) Che, a differenza di Kant, il fenomeno, in quanto esiste per e solo nella rappresentazione del Soggetto , non può sussistere in sé e pertanto è precluso al Soggetto, in quanto costituisce i fenomeni, la via di accesso al noumeno D) Che il Soggetto conoscente è condizione a priori dell’oggetto conosciuto e che, in quanto tale, sussiste solo nelle relazioni di spazio-tempo-causalità, ovvero nella trama rappresentativa del Soggetto rappresentante il “mondo”. 1) La possibilità di un accesso al noumeno “apre”, nella filosofia di Kant, ad una dimensione di libertà e “ragionevoli speranze” …, nella filosofia di Schopenhauer l’accesso al noumeno “apre” un “abisso” ineludibile ed incolmabile di dolore . Perché? 2) “Non è la coscienza degli uomini che determina il loro essere, ma è, al contrario, il loro essere sociale che determina la loro coscienza (Marx , “Per la Critica dell’ Economia politica “ ) Dall’IDEA (nella concezione di Hegel) all’IDEOLOGIA (nella concezione di Marx) Si argomenti il rovesciamento operato da Marx rispetto alla concezione di Hegel nel rapporto fra Idea e Realtà. Infine, dal punto di vista marxiano, il Panlogismo hegeliano è da considerarsi “racconto ideologico” della realtà. Perché? Inglese Answer the following questions in no more than eight lines 1. How does Jane Austen deal with the theme of love in her novels? 2. Explain how the two texts from Hard Times by Dickens that you have read criticize the principles of Utilitarianism 3. Concerning Jane Austen's narrative technique we can say that : a) she used a third person obtrusive omniscient narrator b) she used a third person unobtrusive omniscient narrator c) she used a third person obtrusive non omniscient narrator d) none of the above because the narrator was third person but adopted different points of view 4. Jane Austen's novels are remarkable for : a) the detailed descriptions of setting both in the country and in cities b) the great variety of themes dealt ranging from love, social and economic situation, characteristics of social classes c) her round characters that show the author's fine psychological insight and interest in people from all strata of society d) the unromantic quality of her works, her ability in using a gentle and subtle irony and in letting her characters talk 5. Dicken's social novels aim at criticizing the most negative aspects of his time through : a) a very personal style based on irony and dark humour b) a journalistic style, based on the objective observation of events c) a very accurate style based on detailed descriptions, long and complex sentences d) well-built plots, a refined style, exaggerated and comic characters 6. Dickens used the images of the savage, the serpent and the elephant to describe Coketown. Why?: a) He wants to make the description amusing and unforgettable by using exotic elements that he knew so well b) He wants to point out that a town which should represent the idea of progress is, in fact, uncivilized c) He uses elements of nature in contrast with the civilization of urban environment d) He chooses exotic elements because of the interest in the period in the wildlife and people of distant countries LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 82 di 88 Storia dell’arte 1) Quale delle affermazioni proposte è corretta? a) La rivoluzione pittorica impressionista corrisponde a un’analoga presa di coscienza politica dei forti contrasti di classe esistenti a Parigi al tempo della belle époque. b) Le pennellate degli Impressionisti sono di solito date per macchiettature, picchiettature, tocchi virgolati e veloci. c) Per gli Impressionisti la visione della realtà è filtrata attraverso la fantasia e la memoria. d) Tutti gli Impressionisti dipingono sempre en plein air, ripudiando del tutto lo studio e l’atelier. 2) La modernità degli impressionisti consiste a) nella riproduzione meticolosa e dettagliata della realtà, in direzione di un realismo fotografico. b) nell’abbandono del realismo tradizionale in favore di una ricerca orientata all’astratto. c) nel tentativo di riprodurre sulla tela la percezione umana della realtà come totalità e continuità. d) nella resa pittorica per frammenti isolati, definiti e immobili. 3) Quale delle affermazioni proposte non è corretta? a) Gli Impressionisti ostentano una totale indifferenza al tema trattato. b) Il movimento impressionista dimostrò fin dall’inizio una sensibilità straordinaria verso il progresso tecnico e scientifico. c) L’Impressionismo è sostanzialmente un modo di interpretare la realtà attraverso l’applicazione delle nuove tecniche fotografiche e del colore. d) L’Impressionismo si sviluppò esclusivamente a Parigi durante i primi anni del ‘900 4) Quale delle affermazioni proposte non è corretta? Caratteristiche fondamentali della vita artistica di E. Degas sono: a) il disegno come mezzo per fermare le idee sulla carta. b) il suo interesse verso la rappresentazione delle figure in movimento. c) l’ impostazione tradizionale del taglio e della resa spaziale. d) la denuncia del disagio sociale di cui la sua arte si fa portavoce negli anni 70. 1. Analizzando brevemente la seguente opera: L’Assenzio di Edgar Degas 1875 – 76, olio su tela, (92 x 68 cm). Parigi, Musèe d’ Orsay; se ne traggono gli elementi per tracciare un profilo artistico. 2. Analizzando brevemente le seguenti opere, Fig. A e Fig. B, se ne traggono gli elementi per tracciare un confronto artistico degli autori. Titolo: La Grenouillère, 1869 Fig. A Claude Monet, La Grenouillère, 1869, olio su tela New York, Metropolitan Museum Fig. B Pierre-Auguste Renoir, La Grenouillère, 1869, olio su tela, Stoccolma, Nationalmuseum LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 83 di 88 Scienze 1. Quali sono, in termini di moti millenari, le condizioni astronomiche per avere nel nostro emisfero le estati più fredde? Perchè le glaciazioni sono sempre partite dall'emisfero boreale? 2. La figura rappresenta l'illuminazione della Terra in una posizione della sua orbita. Dopo aver assegnato un titolo, dai una descrizione delle condizioni di illuminazione della Terra in questa posizione e delle sue conseguenze. Spiega poi brevemente perchè le stagioni astronomiche non coincidono con quelle meteorologiche. 1) Utilizzando la terza legge di Keplero si ricava che un oggetto che si trovi a 2 UA dal Sole percorre la sua orbita in circa: a) 2 anni b) 2,8 anni c) 4 anni d) 6 anni 2) Al momento della culminazione del Sole nel giorno dell'equinozio d'autunno, in una località che si trova alla latitudine di 30° sud, quale angolo formano i raggi solari rispetto al piano dell'orizzonte e in che direzione si forma l'ombra? a) 50°, ombra verso N b) 20° , ombra verso N c) 60°, ombra verso S d) 23° 27', ombra verso S 3) La durata del dì e della notte è influenzata, se pure minimamente, anche dalla presenza dell'atmosfera? a) No, dipende solo da fattori astronomici b) Sì, l'atmosfera rifrange i raggi solari e quindi apparentemente il sole sorge qualche istante prima e tramonta qualche istante dopo, rispetto alla reale posizione. c) Sì, l'atmosfera diffonde la luce solare e modifica la durata del dì. d) No, l'involucro atmosferico è troppo sottile per interferire con la luce. 4) Cosa potrebbe frenare l'espansione dell'Universo e rendere possibile un riavvicinamento delle galassie? a) Il continuo consumo di materia per produrre l'energia presente nei diversi oggetti celesti, con conseguente riduzione della densità della materia dell'Universo b) L'azione della forza magnetica negli intensissimi campi magnetici delle galassie, in particolare delle galassie attive. c) L'azione dell'attrazione gravitazionale, che diventerà predominante quando sarà esaurito l'effetto della spinta iniziale del Big- Bang che ha prodotto l'allontanamento reciproco delle galassie. d) Il consumo dell'energia che attualmente fa allontanare le galassie, energia che viene impiegata per la formazione di nuove stelle al loro interno. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 84 di 88 Simulazione n. 3 del 23 aprile 2014 tipologia: A discipline: Storia, Storia dell’Arte, Inglese, Scienze. tempo massimo a disposizione: 3 ore materiali utilizzabili: dizionario di inglese bilingue Storia L’IDEOLOGIA TOTALITARIA NAZISTA NEL “ SECOLO DELLE TENEBRE” (Todorov) “ Ciò che noi vediamo oggi, in materia di cultura o di arte o di scienza o di tecnica, è quasi esclusivamente il prodotto geniale dell’ariano. E ciò ci conduce alla conclusione ovvia che egli solo è stato il fondatore dei valori umani più alti e rappresenta quindi il prototipo di ciò che noi designiamo con la parola uomo. Egli è il Prometeo dell’ Umanità(…) Il Reich tedesco deve, come Stato, comprendere tutti i Tedeschi, con il compito non solo di raccogliere e conservare di questo popolo i più preziosi fra gli elementi originari della razza, ma sollevarli con lentezza ma in modo sicuro ad una posizione di predominio … “ (Hitler, da “Mein Kampf”) Il candidato, dopo aver sinteticamente indicato i fattori e le cause fondamentali dell’ascesa di Hitler al potere in Germania, con particolare attenzione alle fasi cruciali, intervenute fra 1930 e 1933, rifletta sulla categoria storiografica di “Totalitarismo”, con specifico riferimento al regime nazista e all’ideologia razziale esposta nel “Mein Kampf Disegno e Storia dell’Arte Il candidato, dopo aver analizzato la riproduzione del dipinto “Guernica” di Pablo Picasso, descriva il linguaggio utilizzato dall’artista. Inglese In the first decades of the 20th century there was a total break with the past and with the values of the Victorian Age, In no more than twenty lines explain why this period was called “the age of anxiety” and which historical events and cultural movements deeply affected this period. Scienze Descrivi le prime fasi del processo di formazione della Terra, spiega in che modo le onde sismiche possono fornire informazioni relativamente alla struttura interna della Terra e che informazioni si possono trarre dal rilevamento gravitazionale. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 85 di 88 Griglia di valutazione della simulazione di Terza prova scritta Indicatore Descrizione CONOSCENZE Individuare e circoscrivere i problemi e gli argomenti richiesti fornendo le informazioni e i dati necessari COMPETENZE E CAPACITA’ Sapere sviluppare in modo rielaborato e critico i nodi concettuali essenziali nelle varie discipline coinvolte Sapere applicare le competenze, le procedure formali e/o metodologiche richieste Livello in modo lacunoso in modo non sempre PROPRIETA’ FORMALE E CORRETTEZZA LESSICALE Capacità di esporre i contenuti richiesti in modo chiaro e corretto, con proprietà e ricchezza lessicale ed usando il linguaggio specifico della disciplina completo in modo completo ed esauriente in modo inadeguato in modo non sempre adeguato in modo completo e pertinente in modo approfondito e rielaborato esposizione disarticolata e scorretta esposizione coesa e corretta, ma non sempre appropriata nella terminologia esposizione coesa, corretta, appropriata e specifica Punti Punteggio Assegnato Max 6 Max 6 Max 3 Punteggio Totale Proposto (in quindicesimi) Modalità di utilizzo della griglia di valutazione Per la correzione delle prove, in tutte le discipline si è utilizzata l’apposita griglia sopra riportata e quindi ogni disciplina ha riportato il voto in quindicesimi. Per quello che riguarda la valutazione complessiva della prova si è quindi fatta una media delle valutazioni delle singole discipline. Per quel che riguarda la valutazione della prova a tipologia mista per ogni quesito a risposta chiusa sono stati assegnati 1,5 punti (totale 6 punti); il restante punteggio (totale 9 punti) è stato ripartito fra i due quesiti a risposta aperta. LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 86 di 88 Griglia di valutazione del colloquio orale Il Consiglio di classe ritiene utile e opportuno inserire una proposta di griglia per la valutazione del colloquio orale elaborata dai suoi componenti e che rispecchi, nei suoi indicatori e nella suddivisione dei punteggi per i vari livelli, gli obiettivi didattici e cognitivi inseriti a inizio anno nella Programmazione didattica ed educativa della classe. indicatori conoscenze competenze e capacità descrizione livelli Acquisizione, possesso, padronanza dei contenuti disciplinari ed interdisciplinari In modo lacunoso, incompleto e frammentario 1-3 In modo parziale, impreciso, superficiale per alcuni aspetti, più accettabile e soddisfacente per altri 4-7 In modo corretto e sostanzialmente completo per tutti gli aspetti essenziali 8-10 In modo corretto, preciso, completo e approfondito 11-12 Conoscenza di informazioni, dati, concetti fondamentali ed esaurienti per la trattazione e svolgimento dell’argomento, tema, problematica richiesti Competenze di analisi del testo, problema, tematica, problematica, documento Non sa analizzare concetti, testi, problemi, argomenti ed attuare adeguate operazioni di analisi e di focalizzazione dei nuclei concettuali portanti. Lacune nelle competenze disciplinari. Mancanza di rielaborazione 0-3 Competenze di sintesi: individuazione e focalizzazione pertinente, efficace e logica dei nuclei concettuali e tematici fondamentali Analizza i concetti, testi fondamentali; opera, guidato, sintesi abbastanza significative. Presenta qualche aspetto di disorganicità o di insicurezza nelle competenze disciplinari. Scarsa rielaborazione personale 4-7 Analizza in modo concettualmente corretto, sintetizza gli aspetti e nuclei concettuali fondamentali, operando anche confronti abbastanza organici. Competenze disciplinari accettabili o buone. Rielaborazione significativa 8-10 Competenze specificatamente disciplinari Competenze di metodo: organizzazione, confronto e collegamenti Competenze e capacità di esposizione Procede in modo autonomo nelle analisi e sintesi richieste. Evidenzia la padronanza di un metodo di studio organico, ragionato ed efficace nei confronti e collegamenti. Buone o eccellenti competenze disciplinari. Rielabora e approfondisce in modo critico e personale Scarsa o insufficiente proprietà terminologica, scarsa o insufficiente coerenza e coesione discorsiva, scarsa o insufficiente chiarezza e organicità espressiva Competenze lessicali, semantiche, terminologiche disciplinari Sufficiente chiarezza espositiva, ma aspetti di imprecisione terminologica e qualche disorganicità discorsiva Capacità discorsiva e argomentativa Ricchezza terminologica, proprietà, adeguatezza, coesione e coerenza discorsive. Capacità di argomentare Capacità di rielaborazione critica e di approfondimento personale competenze linguistiche • espressive • espositive • argomentative punti /30 LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI 11-12 0-3 4-5 6 p. 87 di 88 Il presente documento è stato compilato e approvato all’unanimità dal Consiglio di classe nella seduta del 5 maggio 2014. Firma dei Docenti Beneventi Giovanna __________________________________________________ Caselli Viviana ______________________________________________________ Esposito Salvatore ___________________________________________________ Ferrarini Cinzia ______________________________________________________ Giuseppina Galizia ___________________________________________________ Mazzacurati Lorenzo _________________________________________________ Minelli Marinella ____________________________________________________ Tagliazucchi Tiziana __________________________________________________ Tamarozzi Marinella __________________________________________________ Bellucci Maria Antonietta ______________________________________________ I Rappresentanti degli studenti hanno preso visione del Documento del Consiglio di classe in tutte le sue parti e in particolare nelle sezioni concernenti i programmi delle singole discipline: Badiali Mattia___________________________________ Mazzini Martina _______________________________ Pavullo nel Frignano, 5 maggio 2014. Il Dirigente scolastico _________________________________ LS Sorbelli 2013/14 • Documento del 15 maggio • classe 5a sez. B ind. Scientifico PNI p. 88 di 88
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