Vai alla newsletter.

Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
Osservatorio Innovazione e Sostenibilità
Innovazione e Sostenibilità Newsletter n. 26/2014
a cura di Giuliana Giovannelli e Alessandra Graziani
Sommario:
News dai territori:
Regione Lombardia:
News nazionali:
Ambiente:
Edilizia scolastica:
Rinnovabili:
Materiali e tecnologie
innovative:
Rapporti e studi:
Eventi:
Estero:
Edifici pubblici e scuola: In prima fila per messa in sicurezza
Il semestre italiano UE sarà all’insegna dei temi ambientali
350 milioni di euro per l’efficienza energetica di scuole e Università. Nel Decreto Legge
91/2014 procedure più rapide contro il rischio idrogeologico e per le bonifiche
Impianti fotovoltaici, confermate le norme Spalma-Incentivi. Due le opzioni per gli impianti
oltre i 200 kW: allungamento da 20 a 24 anni del periodo di erogazione o taglio dell’8%
dell’incentivo;
Impianti fotovoltaici, confermate le norme Spalma-Incentivi. Due le opzioni per gli impianti
oltre i 200 kW: allungamento da 20 a 24 anni del periodo di erogazione o taglio dell’8%
dell’incentivo;
Per il Wall Street Journal lo spalma incentivi mette a rischio gli investimenti esteri;
In arrivo un modello unico per i piccoli impianti;
Relazione Aeegsi: rischi alla sicurezza da crescita rinnovabili;
Piccoli impianti FER, dal 1° ottobre modello autorizzativo unico sostituirà i modelli dei
Comuni
L’Italia protagonista nella rivoluzione del grafene;
Case in calcestruzzo gonfiabile
Politecnico e CNR presentano la cella fotovoltaica del futuro;
Come mantenere la promessa di "edificio efficiente"?;
Pellet, il punto sul settore e la nuova certificazione ENplus A1;
Spazi verdi urbani e periurbani, pubblicata la Prassi di Riferimento UNI;
CNR: stimato il valore dell'energia elettrica di origine fotovoltaica sul mercato elettrico in
Italia;
Solar Decathlon Europe 2014, inizia la costruzione di RhOME;
Energia. Al via oggi la settimana europea dell'energia sostenibile;
Modulo edilizio sostenibile energeticamente autosufficiente;
Cina, purificare l'aria con i Green Air Hotel
News dai territori:
Regione Lombardia: Edilizia scolastica: Edifici pubblici e scuola: In prima fila per messa in sicurezza
23/06/2015. Ripristino edifici municipali dopo il sisma 2012 e tutela edilizia scolastica: due temi al centro
dell'attenzione nel territorio lombardo
Ripristino edifici municipali post-sisma 2012 ed edilizia scolastica: due temi di rilevo che intrecciano il loro percorso
sotto molteplici aspetti.
Nel caso di specie presentato dall'attualità, l'unione dei due temi trova incarnazione nella Regione Lombardia tramite
l'ordinanza che sblocca 15 milioni di euro da destinare in prima istanza alla messa in sicurezza e ripristino degli edifici
municipali che hanno subito danni in seguito alle scosse di terremoto del 2012 (che ha coinvolto oltre alla Lombardia
anche Emilia e Veneto).
L’assessore alla Casa, Housing Sociale e Pari Opportunità Paola Bulbarelli ha in proposito affermato che "ora è
necessario intervenire al più presto sui complessi scolastici del territorio ancora non sistemati". L'esternazione è giunta
dopo la richiesta, vergata di pugno proprio dall’assessore ed inviata al ministro dell'Istruzione Stefania Giannini,
relativa allo sblocco dell'erogazione di circa 7 milioni di euro che "consentiranno di concludere i lavori per la
ristrutturazione e la messa in sicurezza di numerose scuole del Mantovano".
L'assessore ha proseguito facendo un breve bilancio consuntivo delle attività di tutela degli edifici scolastici nell'ultimo
biennio nel territorio: "Negli ultimi due anni Regione Lombardia ha fatto tantissimo per gli studenti, che non hanno
perso neanche un'ora di lezione. Siamo intervenuti con quasi 11 milioni di euro, garantendo il regolare inizio dell'anno
scolastico 2012/2013. Spero davvero che, prima dell'inizio del prossimo scolastico, si possano avere notizie certe sia
sull'arrivo dei fondi promessi sia su quando potranno iniziare i lavori programmati".
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
Il discorso si inserisce chiaramente dentro i binari del tema del ricoperto dal Piano nazionale di edilizia scolastica: una
priorità assoluta nel nostro paese. Sono infatti tante le scuole che, in tutte le regioni d'Italia, necessitano di una
urgente messa in sicurezza: la Lombardia si inserisce certamente all’interno del filone virtuoso delle regioni che sono
già all'opera per il miglioramento
Fonte: sito internet edilizia e urbanistica
News nazionali:
Ambiente: Il semestre italiano UE sarà all’insegna dei temi ambientali
20/06/2014 - “Il semestre di Presidenza italiana della Ue può essere una grande occasione per raccogliere la sfida dei
cambiamenti climatici. Si tratta infatti di un’emergenza ambientale da cui partire per rinnovare l’impegno sulla green
economy, e in particolare sulle politiche energetiche, contro il dissesto idrogeologico e il consumo di suolo, il rilancio
dell’agricoltura, la mobilità sostenibile”.
Così Massimo Caleo, senatore PD e membro della Commissione Ambiente, sintetizza gli esiti del seminario organizzato
da deputati e senatori PD dal titolo ‘L’Ambiente al Centro: affrontare i Cambiamenti Climatici’, al quale hanno
partecipato i maggiori esperti del settore.
È necessaria - ha dichiarato il senatore PD Stefano Vaccari - “una strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti
climatici e per la prevenzione del dissesto idrogeologico, un set di azioni ed indirizzi in grado di far fronte agli impatti e
di ridurre al minimo i rischi per i cittadini e le imprese, a partire dalle zone più vulnerabili del nostro Paese”.
“La sfida ai cambiamenti climatici - ha detto il senatore PD Salvatore Tomaselli - si può vincere con politiche che
coinvolgano pienamente sia i cittadini, che i decisori politici, che gli stakeholder più vari, a cominciare dalla comunità
scientifica. I costi dell’inazione potrebbero rivelarsi drammaticamente elevati di fronte agli impatti già in essere
sull’ecosistema e che ancor più potrebbero scaricarsi sulle prossime generazioni”.
È proprio di questi giorni la petizione online sul sito DissestoItalia, promossa da Ance, Architetti, Geologi e
Legambiente per chiedere al Governo Renzi di sbloccare le risorse disponibili per la manutenzione del territorio e la
prevenzione del rischio idrogeologico. Risorse che potrebbero essere spese più velocemente anche grazie al decreto
AmbienteProtetto del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che accelera le procedure per gli interventi di
mitigazione del rischio idrogeologico e per le bonifiche.
“I campi di intervento, pure già individuati, devono essere immediatamente ‘aggrediti’ con strategie di sostenibilità che
possano rivelarsi più efficaci di quanto fatto finora: dall’energia ai trasporti, dal patrimonio edilizio pubblico e privato ai
consumi green, dall’agricoltura a politiche industriali innovative, dall’utilizzo della leva fiscale ad una più diffusa cultura
della tutela dell’ambiente e della salute dell’uomo e del pianeta” - ha concluso Tomaselli.
“Parlando di consumo di suolo - ha spiegato la senatrice PD Valeria Cardinali - è emersa la convinzione, ormai
condivisa da tutti, che la parola d’ordine sia ‘rigenerazione’, intesa proprio come riportare alla vita e ridare nuove
funzioni alle volumetrie esistenti oggi inutilizzate o non mantenute da anni. È una grande opportunità per aumentare la
qualità urbana e far ripartire l’economia nel breve periodo”.
Lo chiedono, ormai da anni, gli Architetti che, nel corso della Festa dell’Architetto, tenutasi la scorsa settimana a
Lampedusa, hanno ribadito la necessità di attuare al più presto “politiche di limitazione di uso del suolo e per la
Rigenerazione Urbana Sostenibile, attraverso azioni capaci di affrontare non solo il rinnovo urbano, ma soprattutto la
trasformazione delle funzioni, della socialità, della qualità dell’abitare e delle nostre città”.
“Con la stessa condivisione - ha proseguito la senatrice - sono emerse le difficoltà e anche qui una parola d’ordine:
‘burocrazia’ che con l’assenza di una legge urbanistica (l’ultima risale al 1942!), la frammentazione di norme regionali
e regolamenti comunali rende difficile l’intervento sia pubblico che privato”.
Su questo punto va ricordato il disegno di legge nazionale per il governo del territorio e le trasformazioni urbane,
messo a punto dal Ministero delle Infrastrutture, che punta a disciplinare la pianificazione territoriale, la perequazione
urbanistica, il rinnovo urbano, l’edilizia sociale.
“Nel nostro Paese sono in atto molte esperienze, tante buone pratiche che faticano ad andare avanti. Occorrono
incentivi per rendere appetibili gli interventi di recupero e semplificazione delle norme e tempi certi per i privati
interessati. Il Governo si sta muovendo proprio in questa direzione e non solo col DDL sul consumo di suolo, ma è
necessario un nuovo patto tra i diversi soggetti coinvolti, pubblici e privati, tra politica e tecnica, facendo anche
attenzione a stimolare formazione e competenze necessarie per utilizzare in maniera innovativa gli strumenti esistenti”
- ha concluso Valeria Cardinali.
Le altre recenti azioni dell’Esecutivo, ricordiamo, sono le semplificazioni di alcune procedure amministrative ed edilizie
e la predisposizione di modelli unici per SCIA e permesso di costruire.
Fonte: Rossella Calabrese, sito internet edilportale
Edilizia scolastica: 350 milioni di euro per l’efficienza energetica di scuole e Università. Nel Decreto Legge 91/2014
procedure più rapide contro il rischio idrogeologico e per le bonifiche
26/06/2014 - La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 91/2014 conferma i finanziamenti agevolati per
350 milioni di euro per l’efficienza energetica di scuole e Università e lo snellimento delle procedure per gli interventi di
mitigazione del rischio idrogeologico e per le bonifiche.
350 milioni di euro per l’efficienza energetica delle scuole
Per incrementare l’efficienza energetica degli edifici scolastici e universitari, saranno concessi finanziamenti a tasso
agevolato per un importo complessivo di 350 milioni di euro, attraverso il fondo rotativo “Kyoto”. Ai finanziamenti si
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
applica un tasso di interesse dello 0,25%, dimezzando così il tasso previsto dalla legge per i finanziamenti del fondo
Kyoto, che è dello 0,50%.
Per ottenere i finanziamenti a tasso agevolato sarà necessario eseguire la diagnosi energetica dell'immobile e redigere
la certificazione energetica. Gli interventi devono portare risultati concreti nel miglioramento del parametro di
efficienza energetica dell’immobile di almeno due classi energetiche in tre anni. Se questo obiettivo non viene
raggiunto e certificato, il finanziamento viene revocato. I criteri e le modalità di erogazione dei finanziamenti
arriveranno entro 90 giorni dall'entrata in vigore del decreto. Un’ulteriore norma inserita nel decreto affida più poteri
per utilizzare in tempo utile i fondi previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno (QCS) 2007-2013 per l’efficientamento
energetico e la messa in sicurezza degli edifici pubblici.La misura per le scuole si affianca al Dpcm, atteso a breve, che
per il 2014 e il 2015 escluderà dal Patto di Stabilità le spese per la realizzazione degli interventi di riqualificazione e
messa in sicurezza degli edifici scolastici, e al piano da 7mila interventi di manutenzione straordinaria e ripristino degli
impianti nelle scuole, che partiranno a luglio.
Procedure più veloci contro il dissesto idrogeologico e per le bonifiche
“Requisizione in uso” per gli impianti di gestione dei rifiuti
Il decreto risolve alcune problematiche interpretative sull’applicazione dell’articolo 191 del Codice dell’Ambiente (Dlgs
152/2006) in merito ai poteri degli enti locali nella gestione di situazioni di crisi in tema di rifiuti. Gli strumenti
eccezionali da utilizzare per porre rimedio alle situazioni di crisi vengono integrati con uno specifico potere di
“requisizione in uso” degli impianti destinati alla gestione dei rifiuti. La norma di tutela viene estesa anche al caso di
“grave e concreto” pericolo ancora allo stato potenziale.
Viene precisato, inoltre, che la combustione di materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture in
loco nel caso di combustione è consentita solo in piccoli cumuli e in quantità giornaliere non superiori a tre metri cubi
per ettaro nelle aree, periodi e orari individuati da relativa ordinanza del sindaco. La combustione dei residui è sempre
vietata nei periodi di massimo rischio-incendi, dichiarati dalle Regioni.
Nuova composizione per la Commissione tecnica VIA
La Commissione tecnica per la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) passa da 50 a 40 commissari, tra cui il
presidente e il segretario, scelti tra i soggetti con laurea, non triennale, con esperienza professionale specifica di
almeno cinque anni. Viene così garantita l’alta qualificazione dei commissari, risparmiando circa 1 milione di euro tra
compensi e costi di gestione.
Fonte: Rossella Calabrese, sito internet edilportale
Rinnovabili: Impianti fotovoltaici, confermate le norme Spalma-Incentivi. Due le opzioni per gli impianti oltre i 200
kW: allungamento da 20 a 24 anni del periodo di erogazione o taglio dell’8% dell’incentivo
26/06/2014 - Rimodulazione e allungamento da 20 a 24 anni del periodo di erogazione oppure riduzione dell’8% degli
incentivi agli impianti fotovoltaici. Tra queste due opzioni potrà scegliere chi ha installato un impianto fotovoltaico di
potenza superiore a 200 kW. La novità è contenuta nel Decreto Legge 91/2014 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del
24 giugno 2014 ed entrato in vigore il giorno dopo.
Opzione 1
A decorrere dal 1° gennaio 2015 - si legge all’articolo 26 - la tariffa incentivante per l’energia prodotta dagli impianti
oltre i 200 kW è rimodulata secondo la percentuale di riduzione indicata nell’allegato 2 al DL 91/2014 ed è erogata in
24 anni, decorrenti dall’entrata in esercizio degli impianti.
L’allegato 2 riporta una tabella che indica:
- 12 anni residui > riduzione incentivo pari al 25%
- 13 anni residui > riduzione incentivo pari al 24%
- 14 anni residui > riduzione incentivo pari al 22%
- 15 anni residui > riduzione incentivo pari al 21%
- 16 anni residui > riduzione incentivo pari al 20%
- 17 anni residui > riduzione incentivo pari al 19%
- 18 anni residui > riduzione incentivo pari al 18%
- oltre 19 anni residui > riduzione incentivo pari al 17%
Per le tariffe onnicomprensive erogate ai sensi del quinto Conto Energia (DM 5 luglio 2012), le suddette riduzioni si
applicano alla sola componente incentivante (calcolata secondo l’art. 5, comma 2, del DM 5 luglio 2012).
Opzione 2
In alternativa allo scenario appena descritto, i titolari degli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW
potranno optare per una riduzione dell’8% dell’incentivo riconosciuto al 25 giugno 2014 (data di entrata in vigore del
DL 91/2014), per la durata residua del periodo di incentivazione.
Chi sceglie questa alternativa dovrà comunicarlo al GSE entro il 30 novembre 2014 e la riduzione dell’incentivo
decorrerà dal 1° gennaio 2015.
L’obiettivo della misura, dichiarato nel comma 1 dell’articolo 26, è quello di “ottimizzare le gestione dei tempi di
raccolta ed erogazione degli incentivi e favorire una migliore sostenibilità nella politica di supporto alle energie
rinnovabili”.
Anche se il Ministero dello Sviluppo economico ha stimato che la misura riguarda circa 8.600 imprese, su un totale di
200.000, che percepiscono il 60% degli incentivi per il fotovoltaico, le associazioni imprenditoriali del settore
fotovoltaico hanno duramente protestato contro il Decreto.
Assorinnovabili, associazione di produttori di energia da fonti rinnovabili che conta più di 500 iscritti, già la scorsa
settimana ha denunciato che il provvedimento potrebbe portare al fallimento di un grande numero di imprese che
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
hanno investito nelle rinnovabili, con un danno in termini di minori entrate per l’erario quantificabile tra 500 e 700
milioni di euro e il rischio di perdere oltre 10 mila posti di lavoro.
Ma il suo appello al presidente della Repubblica a non firmare il decreto, supportato dal parere di incostituzionalità del
presidente emerito della Corte Costituzionale, Valerio Onida, è rimasto inascoltato.
Moduli unici per i piccoli impianti da fonti rinnovabili
Sempre in tema di impianti da fonti rinnovabili, il DL 91/2014 introduce un modello unico, valido su tutto il territorio
nazionale, per i piccoli impianti, cioè quelli con una potenza fino a 1 Mw elettrico.
Dal 1° ottobre 2014, la comunicazione per la realizzazione, la connessione e l’esercizio degli impianti di produzione di
energia elettrica da fonti rinnovabili per cui è prevista la procedura abilitativa semplificata (PAS) sarà effettuata
utilizzando un modello unico.
Il nuovo modello sarà predisposto dal Ministro dello sviluppo economico, sentita l'Autorità per l'energia elettrica e il
gas ed il sistema idrico, e sostituirà quelli predisposti dai Comuni, dai gestori di rete e dal GSE.
Inoltre, diventa libera l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici sui tetti di edifici non vincolati, con la stessa
inclinazione e orientamento di falda, realizzata per l’incremento dell’efficienza energetica e per la quale il Dlgs
115/2008 non richiede la DIA. In questi casi sarà quindi sufficiente il nuovo modello unico.
Fonte: sito internet edilportale
Rinnovabili: Per il Wall Street Journal lo spalma incentivi mette a rischio gli investimenti esteri
24/06/2014. Anche la stampa straniera si schiera contro lo spalma incentivi retroattivo pensato dal Governo, a scapito
delle rinnovabili, con l’obiettivo di ridurre nel 2015 la spesa elettrica delle piccole e medie imprese del 10%.
A quanto scrive il Wall Street Journal, il decreto rischia di allontanare gli investitori esteri facendo perdere credibilità
all’Italia in qual-siasi settore. Inoltre sul piano giuridico il giornale prevede che ci saranno molti ricorsi rispetto ad
accordi già stipulati e cambiati in corsa ed evidenzia che il governo italiano non tocca i servizi costosi e inefficienti dei
grandi produttori nazionali. L’editoriale Michel Bonte-Friedhmein, ceo di NextEnergy Capital Group, conclude "buona
fortuna a Mr Renzi nell'attrarre investitori esteri in futuro: non bussate alla nostra porta".
Fonte:sito internet infobuild energia
Rinnovabili: In arrivo un modello unico per i piccoli impianti
23/06/2014 - Dopo l’edilizia, il modello unico arriva anche nel settore delle rinnovabili e potrebbe essere usato dal
primo ottobre 2014 per la realizzazione dei piccoli impianti.
È una delle novità contenute nella bozza di disegno di legge sulla Semplificazione, di cui si attende la pubblicazione in
Gazzetta Ufficiale.
Sulla scia di quanto intrapreso per lo snellimento delle procedure, il ddl prevede che Ministero dell’Ambiente adotti un
modello unico valido su tutto il territorio nazionale, che sostituirà quelli predisposti dai Comuni o dai gestori di rete.
Il modello unico dovrebbe diventare operativo dal 1° ottobre 2014 per la realizzazione, la connessione e la messa in
esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per cui è prevista la procedura abilitativa
semplificata (PAS). Si tratta dei piccoli impianti, con una potenza fino a 1 Mw elettrico.
Nel modello unico devono comparire i dati anagrafici del proprietario dell’immobile su cui si vuole realizzare l’impianto,
l’indirizzo dell’immobile, la descrizione dell’intervento e la dichiarazione di essere in possesso della documentazione del
progettista sulla conformità del lavoro alle norme del settore.
Nel caso in cui siano necessari altri atti di assenso, il ddl stabilisce che l’interessato possa allegarli al modello unico o
chiedere allo Sportello unico per l’edilizia di acquisirli d’ufficio.
La bozza specifica inoltre che per l’installazione di impianti solari fotovoltaici e termici, effettuati sui tetti di edifici non
vincolati per l’incremento dell’efficienza energetica, con la stessa inclinazione e orientamento di falda, per i quali il
D.lgs. 115/2008 non richiede la Dia, non necessitano di ulteriori atti di assenso. Per la realizzazione di questi impianti
sarà quindi sufficiente il modello unico predisposto dal Ministero.
Ricordiamo che questa iniziativa rientra nello stesso pacchetto di misure con cui il Governo ha adottato i modelli unici
per la presentazione della Segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e la richiesta del permesso di costruire. I
modelli saranno validi in tutta Italia, cancellando le differenze tra Comuni, e semplificheranno l’attività di professionisti
e imprese.
Fonte: Paola Mammarella,sito internet edilportale
Rinnovabili: Relazione Aeegsi: rischi alla sicurezza da crescita rinnovabili
20/06/2014. Il presidente dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico (AEEGSI), Guido Bortoni, nel
corso della presentazione al Parlamento della Relazione Annuale, ha sottolineato che la crescita delle rinnovabili può
creare un rischio per la sicurezza stessa del sistema elettrico a causa della non programmabilità delle fonti e della
dispersione del territorio.
"L’ultimo triennio è stato un periodo di intenso lavoro, - si legge nella Relazione - volto ad assicurare un tempestivo
adeguamento del quadro delle regole nazionali, principalmente per tener conto dell’aumento tumultuoso delle fonti
rinnovabili. Il nostro parco di generazione ha cambiato radicalmente struttura, con una quota di fonti rinnovabili che, in
termini di potenza installata, al termine del 2013 ha superato il 37% del totale. La rivoluzione del mix produttivo è ora
tale che una quota di circa il 30% della produzione nazionale – quella rinnovabile con costo variabile nullo - offre a
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
zero la vendita della propria energia (incentivi in disparte), pareggiando di fatto la produzione nazionale a gas quanto
a volumi prodotti”.
L’Autorità prende dunque posizione contro il settore e per quanto riguarda il costo in bolletta degli incentivi alle fonti
rinnovabili la Relazione sottolinea: ''Nel 2013 i costi dell'incentivazione delle fonti rinnovabili sono stati di circa 10,7
miliardi di euro, di cui circa 10 coperti tramite la componente A3 della bolletta. Per il 2014, le stime sono di 12,5
miliardi di euro, di cui circa 12 coperti dall'A3''.
Nel 2013 i consumi elettrici si sono ulteriormente ridotti del 3,4% rispetto a quelli già depressi del 2012, scendendo
sotto la soglia dei 300 TWh. Il mix produttivo italiano ha registrato un calo generalizzato delle fonti fossili e, in
particolare, del carbone (-12,2%), del gas (-6,5%) e del petrolio (-5,2%). La produzione elettrica da fonte rinnovabile
(110 TWh circa, il 60% da idroelettrico) è cresciuta del 17%, grazie dalla crescita della generazione eolica (15 TWh
+12%), fotovoltaica (22,4 TWh, +19%), da biomassa e rifiuti (14 TWh, +12%), e idroelettrica (52,2 TWh +21%).
Ma proprio la Relazione evidenzia che negli ultimi anni l’Italia, anche grazie alle rinnovabili, ha ridotto ulteriormente la
sua dipendenza energetica dall'estero del 5%, dall'80% del 2012 all'attuale 76%. Le importazioni nette sono scese del
2,2% a 42 TWh e il saldo estero ha coperto il 13,3% del fabbisogno interno.
Fonte: sito internet infobuild energia
Rinnovabili: Piccoli impianti FER, dal 1° ottobre modello autorizzativo unico sostituirà i modelli dei Comuni
19/06/2014. Un modello unico utilizzabile a partire dal 1° ottobre 2014 per la realizzazione, connessione ed esercizio
dei piccoli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
È quanto prevede il decreto sulla semplificazione e la crescita approvato il 13 giugno scorso dal Consiglio dei ministri.
L'articolo 12 del provvedimento introduce semplificazioni delle procedure di autorizzazione per i mini impianti FER.
Modello predisposto dal Mise
In particolare, il modello unico sarà predisposto dal Ministero dello Sviluppo economico in sostituzione dei modelli
eventualmente adottati dai Comuni. Il modulo relativo alle comunicazioni di competenza comunale, conterrà solamente
i dati anagrafici del proprietario o di chi ha titolo a presentare la comunicazione, l'indirizzo dell'immobile, la sommaria
descrizione dell'intervento e la dichiarazione, da parte del proprietario, del possesso della documentazione rilasciata
dal progettista sulla conformità dell'intervento alla regola d'arte e alle norme di settore.
Fonte: sito internet casa e clima
Materiali e tecnologie innovative: L’Italia protagonista nella rivoluzione del grafene
24/06/2014. La ricerca italiana in prima fila a parlare di grafene, il nuovo materiale che promette di portare novità di
grande portata nel campo dei materiali in molti settori. Italcementi è stata infatti selezionata per entrare a far parte
del Consorzio Graphene – Graphene Flagship Project -, una delle più importanti iniziative di ricerca mai avviate in
Europa sullo sviluppo di nuove tecnologie legate ai materiali: un progetto di innovazione senza precedenti, che
prevede dieci anni di ricerca e un finanziamento complessivo di un miliardo di euro. L’obiettivo è quello di sviluppare
appieno le potenzialità del grafene e di altri materiali bidimensionali di recente scoperta, favorendo la crescita di nuove
tecnologie in grado di rivoluzionare molteplici settori industriali e generare sviluppo economico con la creazione di
nuovi posti di lavoro in Europa.
La scelta dell’UE dopo un’accurata selezione
L’ammissione al Consorzio è il frutto di un’accurata selezione delle proposte pervenute e valutate da esperti di fama
mondiale, per la maggior parte accademici. L’Italia, con 16 nuovi partners, acquisisce una presenza nel Consorzio
uguale a quella della Germania (ora entrambe a 23 partner), seguita da Spagna (18), Regno Unito (17) e Francia (13),
a conferma dell’interesse elevato per questo nuovo materiale.
In particolare, Italcementi sarà capofila e coordinatore del progetto Cemphene, che mira a sviluppare ulteriormente i
cementi fotocatalitici mangiasmog di cui detiene il brevetto, commercialmente noti con il brand “i.active”. Con il
grafene si punta ad aumentare l’efficacia del principio fotocatalitico e a estenderne la sensibilità in condizioni di scarsa
illuminazione.
«A pochi giorni dalla nomination agli European Inventor Award, l’Oscar dell’innovazione promosso dall’European Patent
Office che ha visto Italcementi salire sul podio a Berlino, arriva questo nuovo importante riconoscimento, a conferma
della qualità della ricerca italiana in un segmento come quello dei materiali da costruzioni. Il cemento che si dimostra
sempre più un materiale in grado di offire nuove performance, anche dal punto di vista ambientale», afferma Enrico
Borgarello, direttore Ricerca e Innovazione di Italcementi.
A Italcementi il coordinamento di un progetto internazionale
Coordinate in i.lab, il centro ricerca e innovazione di Italcementi a Bergamo a cui fa capo il progetto, le attività di
ricerca sul materiale saranno condotte nel laboratorio Italcementi di Brindisi e vedranno impegnati il Dipartimento di
Chimica “G.Ciamician’ dell’Università di Bologna, centro di eccellenza chimica in Europa con oltre 200 pubblicazioni
scientifiche ogni anno sulle più prestigiose riviste del settore; il Technion – Israel Institute of Technology (TRDF),
Dipartimento di Scienza dei materiali e Ingegneria, riconosciuto tra le Università tecnologiche all’avanguardia e dotato
di un centro di microscopia elettronica di valore mondiale; l’Eindhoven University of Technology (TU/e), Laboratorio
materiali e delle Interfacce Chimiche, eccellenza nello studio di materiali ibridi e nanocompositi con indagini 2D e 3D
di assoluto valore.
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
Il grafene, materiale dalle proprietà uniche
Si devono ad Andre Geim e Konstantin Novoselov, premi Nobel per la fisica nel 2010, le scoperte che hanno permesso
di arrivare al grafene, il materiale che vanta proprietà uniche nel condurre energia e calore, che è leggerissimo e ha
eccezionale resistenza meccanica superiore a quella dell’acciaio.
Gli utilizzi possibili sono molteplici e non a caso i temi di sviluppo della ricerca europea coprono 11 aree
scientifico/tecnologiche che spaziano dall’elettronica all’energia, dai materiali ai nanocompositi, dalla sensoristica
all’optoelettronica ai materiali per le costruzioni, come il cemento.
Fonte: sito internet infobuild
Materiali e tecnologie innovative: Case in calcestruzzo gonfiabile
24/06/2014. Non è la prima volta che si sperimenta l'utilizza di quello che potrebbe essere definito 'calcestruzzo
gonfiabile'. Risale a più di un anno fa il lancio, da parte della società inglese PSFK, di tende- adatte sia per rifugi di
emergenza che militari- in Concrete Canvas, un tessuto a base di cemento composito che – al semplice contatto con
l'acqua e l'aria– si indurisce trasformandosi in solido calcestruzzo a prova di intemperia.
Ma ora lo scenario si allarga e il cemento usato in chiave innovativa potrebbe servire per la realizzazione non solo di
rifugi temporanei ma per la realizzazione di abitazioni permanenti. La novità arriva da Vienna, dove un gruppo di
ricercatori della University of Technology sta testando una nuova metodologia costruttiva che potrebbe consentire la
messa a punto di strutture in cemento armato in poco più di due ore e senza la necessità di strutture aggiuntive di
supporto.
Il procedimento è semplice e prevede la realizzazione di un'intelaiatura a spicchi di cuscinetti d'aria sui quali gettare
colate di cemento armato. Una volta che il calcestruzzo si è indurito, i cuscinetti vengono gonfiati e la struttura,
flettendosi, si innalza andando a formare una cupola. Quando inizia la fase di 'gonfiaggio', cavi di acciaio vanno a
stringersi attorno ai segmenti di cemento, sollevandoli da terra e spingendoli verso l'esterno. Sono le travi metalliche
ad assicurare che i singoli elementi della struttura si muovano con sincronia.
Piccole crepe che non compromettono la stabilità della struttura
"Il segreto- spiega il professor Johann Kollegger, responsabile del progetto- sta nella precisione della forma geometrica
dell'intelaiatura. Se la struttura di base è realizzata con accuratezza, gli 'spicchi' di calcestruzzo si incontrano e si
incastrano alla perfezione."
E il tempo di realizzazione è davvero esiguo: per innalzare la cupola ad un'altezza di quasi tre metri ci sono volute due
ore.
Certo, il movimento verso l'alto crea delle piccole crepe in superficie, ma- garantiscono i ricercatori- che non
compromettono per nulla la stabilità e la sicurezza della struttura.
Varie forme e altezze
La forma a volta non è l'unica attuabile. "La nostra metodologia- continua Kolleger- consente la realizzazione di un
numero svariato di forme estetiche. L'importante è rispettare con assoluta precisione misure e proporzioni dei raggi di
curvatura." Anche l'altezza non dovrebbe rappresentare un limite e i ricercatori assicurano che si può arrivare a
strutture con più di 50 metri di diametro, senza rischi per la tenuta.
Tempi e costi di realizzazione dimezzati
I reali vantaggi del progetto? Tempi e sopratutto costi di realizzazione dimezzati. La struttura può essere realizzata sul
posto, riducendo molto i costi di trasporto e quelli legati alle impalcature, e senza l'impiego di materiali di rinforzo
aggiuntivi.
Fonte: sito internet casa e clima
Rapporti e studi: Politecnico e CNR presentano la cella fotovoltaica del futuro
26/06/2014. I ricercatori del Dipartimento di Fisica del Politecnico di Milano, in collaborazione con l’Istituto di Fotonica
e Nanotecnologie del CNR, hanno sviluppato la cella fotovoltaica di spin, un “rivoluzionario dispositivo optoelettronico –
si legge nel comunicato del Politecnico - che non manipola la carica elettrica degli elettroni, come avviene nei
tradizionali circuiti elettronici, ma una ulteriore proprietà fondamentale ad essi conferita dalla fisica quantistica: lo
spin”.
Questa caratteristica prevede che un elettrone si comporti come un minuscolo ago magnetico, che può avere due
diverse configurazioni: quella in cui il 'polo Nord' punta verso l'alto è chiamata 'spin-up', mentre nel caso contrario è
detta 'spin-down'.
Grazie a questa generazione di spin sarà possibile alimentare nuovi dispositivi nei quali verranno sfruttate sia le
proprietà elettroniche sia le proprietà magnetiche delle singole cariche e che saranno quindi capaci di svolgere molte
più funzioni degli odierni transistor.
A differenza di una comune cella fotovoltaica, che utilizza la luce per separare le cariche positive e negative all’interno
di materiali semiconduttori quali il silicio e il germanio e produrre correnti elettriche, la cella fotovoltaica di spin è in
grado di separare le cariche unicamente in base alla configurazione del loro spin (“up” o “down”).
Lo studio “Spin voltage generation through optical excitation of complementary spin populations” è stato pubblicato su
Nature Materials.
Fonte: sito internet infobuild energia
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
Rapporti e studi: Come mantenere la promessa di "edificio efficiente"?
26/06/2014. Gli edifici ad alta efficienza sembrerebbero non riuscire a mantenere la loro promessa, ossia quella di
offrire prestazioni energetiche superiori rispetto ad altri edifici che di efficiente non hanno proprio nulla. Le ragioni del
deficit delle prestazioni possono essere attribuibili a diversi problemi, tra cui i più comuni sono: l'utilizzo di sistemi di
costruzione errati, la posa inadeguata di un determinato involucro, la mancata integrazione delle tecnologie presenti e
la complessità dei sistemi di controllo che dovrebbero accertare le prestazioni dell'edificio.
Qualunque sia la causa, il problema è serio.
FLEXLAB. Ecco che, per risolverlo, il Lawrence Berkeley National Laboratory (Berkeley Lab) ha messo a punto FLEXLab
(The Facility for Low Energy Experiments), "edificio prova" che può essere utilizzato per sperimentare tecnologie e
materiali per riuscire a calcolarne in anticipo l’effettiva impronta di carbonio. Ovviamente i banchi di prova possono
essere modificati per simulare diversi scenari e testare le diverse tecnologie, tra cui sistemi HVAC, illuminazione,
finestre, involucro e sistemi di controllo.
Siamo in un momento in cui è imperativo chiedere ai nostri edifici di intensificare il loro potenziale per ridurre il
consumo di energia e rallentare i cambiamenti climatici. Ora che esistono gli strumenti e i processi non ci sono più
scuse: bisogna consegnare edifici a basso consumo energetico che rispettino le previsioni di progetto.
Fonte: sito internet casa e clima
Rapporti e studi: Spazi verdi urbani e periurbani, pubblicata la Prassi di Riferimento UNI
24/06/2014. Fornire le linee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi, urbani e peri-urbani, quali i parchi e
giardini pubblici e privati, i parchi e giardini storici, le alberate stradali, il verde a corredo delle infrastrutture, i
parcheggi alberati, i percorsi ciclo-pedonali, parchi e percorsi fluviali ed aree spondali in ambito urbano, parchi
divertimento, verde di pertinenza delle strutture turistico/ricettive, ecc.
Questo l'obiettivo della Prassi di Riferimento UNI/PdR 8:2014 “Linee guida per lo sviluppo sostenibile degli spazi verdi
– Pianificazione, progettazione, realizzazione e manutenzione”, frutto della collaborazione tra UNI e le Associazioni
Landeres e BAI – Borghi autentici d'Italia.
Supporto all'applicazione della Legge n. 10/2013
Il documento può essere utilizzato anche a supporto dell'applicazione della Legge n. 10/2013 "Norme per lo sviluppo
degli spazi verdi urbani", pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.27 dell'1 febbraio 2013 e in vigore dal 16 febbraio 2013.
Fonte: sito internet casa e clima
Rapporti e studi: Pellet, il punto sul settore e la nuova certificazione ENplus A1
23/06/2014. Per assicurare lo sviluppo del settore del pellet, servono prodotti di qualità e, quindi, controllati e
certificati nell'intero processo produttivo e distributivo. Per raggiungere questo obiettivo è stata sviluppata la
certificazione ENplus A1, l'unica certificazione europea del pellet, presentata in occasione del convegno "Wood pellet
l'energia del domani", organizzato da intergroup e German Pellets,col supporto di Aiel, Enama, lo European Pellet
Council e MyFire e svoltosi a Gaeta lo scorso 6 giugno.
Un'occasione anche per fare il punto su un settore che sta registrando negli ultimi anni una forte crescita. Nel giro di
12 anni la produzione, stando ai dati diffusi, è più che decuplicata, passando da 1,8 milioni di tonnellate del 2000 agli
oltre 22 milioni del 2012 (di cui poco più della metà prodotti nell’Unione Europea), con dati che indicano una crescita
anche nel 2013 e nel 2014. Per quanto riguarda i consumi, il vecchio Continente fa la parte del leone, con circa il 70%
del totale generale.
10,6 mln di impianti a biomasse, di cui il 20% a pellet
“Il consumo di prodotti rinnovabili sta aumentando notevolmente- ha confermato nel suo intervento Marino Berton,
presidente Aiel (l’Associazione Italiana Energie Agroforestali) e referente per le politiche energetiche nei rapporti con le
Istituzioni- soprattutto per quanto riguarda i pellet. E di conseguenza aumentano anche le caldaie in grado di bruciare
questo materiale. In Italia sono installati oltre 10,6 Milioni di sistemi di riscaldamento domestico a biomasse, il 20%
sono alimentati a pellet”.
“In Italia Il consumo di pellet nelle stufe è il principale segmento di utilizzazione” ha aggiunto Berton. “Oltre l’80% del
pellet usato in Italia è confezionato in piccoli sacchi ed è sempre più un bene di largo consumo. Certo, la catena di
distribuzione è ancora troppo frammentata con evidenti svantaggi per il consumatore anche se una quota consistente
di pellet è acquistata presso la grande distribuzione”.
Come funziona la certificazione
Ecco che la necessità da un lato di combattere le contraffazioni e dall'altro di garantire prodotti e processi rispettosi
delle normative vigenti, si è fatta ancor più pressante. Ma come funziona la certificazione EN Plus? “E’ l’unica
certificazione europea del pellet” ha spiegato Roberto Limongelli, responsabile dell’organismo di certificazione Enama e
intervenuto al convegno “Nata nel 2010, è gestita da EPC, l’organismo centrale europeo che garantisce funzionamento
e caratteristiche identiche in tutti i paesi del vecchio Continente. E’ a garanzia dell’intero processo produttivo e
distributivo dal ricevimento della materia prima al conferimento al consumatore finale. I vantaggi per il consumatore?
Il controllo dell’intero processo effettuato da un ente terzo e indipendente quale Enama dà maggiori garanzie di
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
disporre di un prodotto la cui qualità viene verificata nel tempo grazie ad una continua azione di sorveglianza
periodica, prevista dallo schema Enplus e che caratterizza l’attività di certificazione."
intergroup inaugura i nuovi impianti di packaging
L'incontro è stato anche l'occasione, per le aziende partecipanti, di portare la loro testimonianza. Fra tutte quella della
società tedesca German Pellets e di My Fire, start-up con sede a Gaeta attiva nel mercato dal 2012, operanti entrambi
con il partner logistico intergroup che ha approfittato dell'evento per presentare i nuovi impianti di packaging
acquistati di recente. Tra le peculiarità tecniche delle nuove linee- ha spiegato intergroup - c’è quello di avere un
layout notevolmente compatto in modo da ottimizzare gli spazi, di essere particolarmente veloci grazie a una
informatizzazione di ultima generazione del sistema basata su robot multi presa, su insaccatrici “pendolari” , bilance
con motorizzazioni brushless e di avere un sistema innovativo di cappuccio “stretch hood” con plastica retrattile, che
rende il prodotto ermeticamente fasciato e immune da contaminazione esterne come acqua o umidità.
Fonte: sito internet casa e clima
Rapporti e studi: CNR: stimato il valore dell'energia elettrica di origine fotovoltaica sul mercato elettrico in Italia
19/06/2014. Un modello che simula e predice i prezzi medi mensili dell'elettricità nelle ore di punta, e che predice
quale sarebbe lo scenario del mercato elettrico in Italia senza i 18 gigawatt di potenza fotovoltaica installata.
La novità è stata pubblicata su Energy Science & Engineering dal team di Francesco Meneguzzo a Firenze e Mario
Pagliaro a Palermo, ricercatori del CNR.
Lo studio rileva una strettissima relazione fra il valore economico dell'energia fotovoltaica sul mercato elettrico italiano
(Ipex) e la domanda complessiva di elettricità: se con la crisi dei consumi elettrici almeno il 30% dei sussidi al
fotovoltaico sono stati riassorbiti dalla diminuzione indotta sul prezzo di tutta l'elettricità, in caso di consumi costanti il
peso dei sussidi si sarebbe dimezzato.
“L'effetto della generazione di energia solare si traduce in una riduzione del prezzo di circa 2,9 euro per ogni
megawattora generato per ogni 1000 megawattora addizionali di produzione elettrica solare. Se la domanda fosse
rimasta ai valori del 2007, quando iniziò il boom del fotovoltaico, il risparmio sarebbe stato di 4,5 euro per
megawattora”, spiegano Meneguzzo e Pagliaro.
“Adottare su vasta scala l'elettricità tanto nel riscaldamento degli edifici che per l'autotrazione - osservano i ricercatori
del Cnr - non solo darà un ulteriore contributo al risanamento ambientale all'autonomia energetica dell'Italia; ma è
conveniente innanzitutto dal punto sistema economico: perché farà risalire i consumi aumentando radicalmente il
valore dell'energia elettrica pulita prodotta”.
Fonte: sito internet casa e clima
Eventi: Solar Decathlon Europe 2014, inizia la costruzione di RhOME
18/06/2014. Ci vorranno oltre 10 giorni di lavoro per montare RhOME for denCity, la casa solare italiana di 67 mq che
prenderà parte dal 28 giugno al 14 luglio a Solar Decathlon Europe 2014 a Versailles (Francia). Assieme alla
progettazione innovativa, per realizzare il prototipo si è messo in moto un pezzo della ‘meglio’ green economy italiana.
Sono sette infatti le aziende che hanno contribuito con tecnologie avanzate e processi innovativi alla realizzazione del
prototipo ideato e costruito da un team di 40 studenti e 15 docenti del Dipartimento di Architettura di Roma Tre.
Il prototipo RhOMe for denCity, che contenderà ad altri 19 Paesi il palmarès della bioarchitettura avrà in dotazione un
sistema Smart Energy Management per il monitoraggio digitale dei consumi energetici; una pompa di calore
multistagionale che si aggiunge al sistema di ‘difesa passiva’ della casa riducendo nella costruzione e nella gestione di
oltre due terzi il potenziale di riscaldamento globale; una struttura in legno totalmente sostenibile; una cucina a basso
impatto ambientale nella costruzione, gestione, recupero; rubinetti che riducono dell’80% il consumo di acqua.
Assieme a strutture altamente innovative di produzione dell’energia, come tende fotovoltaiche che
contemporaneamente ombreggiano le logge esterne e parapetti termodinamici che possono sia generare
raffrescamento che produrre acqua calda.
SISTEMA DI MONITORAGGIO. Punta al ‘total green’ Almaviva, il Gruppo italiano dell’ICT che ha realizzato il sistema di
monitoraggio dell’energia e dei parametri di comfort di RhOME e che trova la maggiore espansione di mercato nelle
smart city e negli smart village.
POMPA DI CALORE DAIKIN. Daikin Italy porta in dote alla migliore green economy una pompa di calore che utilizza un
gas refrigerante con un potenziale di riscaldamento globale inferiore del 67% rispetto a quelli tradizionali e un 2,5%
del fatturato globale investito nella ricerca. Al centro di questo impegno il principio “3R+R” (Reduce, Reuse, Recycle +
Repaire) con la recente introduzione di un refrigerante monocomponente che può essere smaltito in modo semplice
esaurito il suo ciclo di vita.
MISCELATORI ECOFRIENDLY. Ideal Standard ha pensato alla stanza da bagno, nella quale è stata installata una serie
di miscelatori ecofriendly che grazie alle loro caratteristiche tecnologiche riducono dell'80% l'acqua nel presente nel
rubinetto, conservando appieno la potenza di getto. In questo modo si minimizza il volume del liquido da riscaldare
quando necessario; inoltre l’acqua non entra mai in contatto con i metalli pesanti, transitando unicamente in condotti
di tecnopolimeri ad alte prestazioni e risultando quindi completamente nickel e piombo free. Una scelta che anticipa
quella delle direttive europee sull’acqua potabile.
LEGNO RUBNER. Rubner segue l'intera filiera del legno che utilizza per la costruzione delle proprie abitazioni
sostenibili. Il reparto ricerca e sviluppo è impegnato nello studio di soluzioni abitative meno impattanti a livello di
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
emissioni di gas climalteranti in atmosfera e che riescano a mantenere in equilibrio la temperatura interna, in modo da
risparmiare sulle spese energetiche.
SISTEMA MECCANICA. Tutti i prodotti del sistema Meccanica di demode engineered by Valcucine presenti in RhOME,
sono stati concepiti seguendo i principi dell’ecocompatibilità e cioè dematerializzazione, riciclabilità, riduzione delle
emissioni tossiche, lunga durata tecnica ed estetica. Alcuni sistemi, come le basi da cucina di alcuni modelli, sono
addirittura disegnati e prodotti per essere recuperati e riutilizzati totalmente alla fine del ciclo di vita.
FINESTRE. Sono infine di Velux le finestre del tetto della casa. L’azienda nata in Danimarca negli anni ’60 lavora da
sempre all’obiettivo di minimizzare la dispersione termica attraverso le finestre, aumentando l’efficienza energetica
degli edifici e la difesa passiva da caldo e freddo. Impianti certificati con gli standard ISO 9001 e 14001, utilizzo di
legname certificato e da foreste eco-sostenibili, uso efficiente delle risorse e ottimizzazione della gestione dei rifiuti
sono l’altra cifra ‘verde’ dell’azienda che ha sede anche in Italia.
Fonte: sito internet casa e clima
Eventi: Energia. Al via oggi la settimana europea dell'energia sostenibile
23/06/2014. Dai quartieri alimentati da energia rinnovabile alla ricarica wireless per i bus elettrici, da birrerie a
emissioni zero ai caseifici che producono energia.
Sono alcuni dei progetti selezionati e che ambiscono al premio Sustainable Energy Europe (SEE) and ManagEnergy
Awards, nell'ambito dell'ottava edizione della settimana europea dell'energia sostenibile che parte oggi 23 giugno.
Il focus è sulle energie rinnovabili e l'efficienza energetica, sulle soluzioni per risparmiare sia a livello pubblico che
privato, nel più grande evento europeo che è diventato un punto di riferimento imperdibile per enti pubblici, agenzie
per l'energia, aziende, organizzazioni non governative e associazioni di settore, tutti impegnati a raggiungere gli
obiettivi energetici e climatici indicati dall'Unione europea.
In tutto il vecchio Continente sono 556 gli eventi organizzati non solo per la settimana dal 23 al 27 giugno ma per
tutto il mese di giugno: svetta la Spagna che ha previsto quasi 200 eventi, e si piazza bene l'Italia con 78 iniziative.
Ma è a Bruxelles (119 eventi) il cuore della manifestazione, lanciata nel 2006 dalla Commissione Europea. Che prevede
anche il Sustainable Energy Europe (See) and ManagEnergy Awards, per progetti innovativi e green per trasporti, fonti
rinnovabili ed efficienza energetica. Nel resto del mondo solo Stati Uniti, Cambogia e Filippine hanno organizzato
qualche manifestazione.
Quest'anno sono stati presentati 342 progetti provenienti da 31 paesi ma solo 30 sono stati selezionati per la finale da
nove esperti del Comitato Tecnico Consultivo sotto la supervisione deel'agenzia europea per le Pmi (Easme). Il
concorso è aperto a soggetti pubblici e privati, aziende, associazioni di categoria, istituzioni accademiche e Ong.
Cinque le categorie: comunicazione (campagne informative e pubblicitarie e programmi tv), consumo (orientamento
del risparmio energetico), apprendimento (per diffondere le conoscenze dalle scuole alle università) edilizia (con
soluzioni di risparmio energetico) e trasporti (soprattutto elettrici). La ManagEnergy Award è dedicato a enti pubblici
locali che hanno un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi europei su clima, energia e riduzione
dell'inquinamento. Quindi il premio andrà a chi ha mostrato di aver raggiunto i migliori risultati (dagli impianti
fotovoltaici ai trasporti elettrici agli acquisti verdi). Il progetto Buy Smart+ Acquisti verdi per prodotti eco-efficienti tra i più importanti di quelli co-finanziati dall'Unione Europea e per l'Italia coordinato da Enea e Consip - è stato
inserito in una delle sessioni aperte al pubblico della "High Level Policy Conference" fra gli eventi a Bruxelles. Durante
la conferenza verranno illustrati i diversi approcci per selezionare e acquistare prodotti e servizi che permettono di
risparmiare energia, ottimizzare i costi e rispettare l'ambiente.
I sei vincitori saranno selezionati da una giuria che comprende rappresentanti delle istituzioni europee, governi locali,
agenzie per l'energia, media specializzati e associazioni di settore. Cerimonia di premiazione, il 24 giugno, ospitata dal
Commissario Ue per l'energia, Guenther Oettinger.
Costruire sostenibile - Green Habitat.
Ampio spazio alle soluzioni per chi progetta e costruisce in linea con i criteri di sostenibilità ponendosi l'obiettivo di
ridurre le emissioni di CO2. E' questo il focus di Costruire sostenibile, uno dei cluster di SAIE2014 prodotti, materiali,
sistemi e tecnologie ecocompatibili e a basso impatto ambientale.
Fonte: sito internet edilio
Eventi: Modulo edilizio sostenibile energeticamente autosufficiente
24/06/2014. All'interno dei Giardini di Palazzo Stampa ad Abbiategrasso verrà installato il modulo edilizio STONE 2.0
(Sustainable ONE) che 40 studenti del Laboratorio di Costruzione di Architettura I del Politecnico di Milano, 3 docenti, 6
architetti e l’artista Loris Ribolzi stanno realizzando in questa settimana.
Il modulo edilizio di circa 20 m2 in pianta, risultato di una tesi di laurea diretta dal prof. Alessandro Rogora, verrà
utilizzato come deposito e punto informativo per le attività di Palazzo Stampa.
Il funzionamento del modulo, che verrà realizzato utilizzando, in parte, elementi di recupero, verrà monitorato per
circa 24 mesi per verificare le prestazioni in opera delle soluzioni edilizie proposte. In particolare verranno sviluppate
delle tesi di laurea per definire il funzionamento energetico dell'edificio, il costo ambientale complessivo delle soluzioni
utilizzate e le soluzioni edilizie ed impiantistiche necessarie per la completa autosufficienza energetica del modulo.
Centro studi
Innovazione e Sostenibilità
La struttura primaria sarà realizzata con travi e pilastri di recupero in fibra di vetro e l’edificio verrà isolato con
soluzioni in parte convenzionali e in parte con innovative soluzioni di isolamento sottile all’infrarosso. La parete Sud
ospiterà il sistema di captazione solare che contribuirà alla climatizzazione passiva dell’edificio. Verrano utilizzati degli
infissi di recupero e verrà realizzato un muro solare ad acqua costruito con bottiglie in plastica di recupero riempite di
acqua per l’accumulo dell’energia termica.
In ottobre verrà presentato un breve documentario sul progetto, la costruzione e il funzionamento del modulo e una
tavola rotonda con i docenti del Politecnico e i tecnici dell’UTC affronterà il tema della sostenibilità nell'ambiente
costruito.
Nel caso dal Modulo di Abbiategrasso l’Amministrazione comunale e la società AMAGA srl (azienda municipalizzata
abbiatense per il trattamento rifiuti che ha sponsorizzato l’iniziativa), hanno voluto garantire l’ospitalità dei partecipanti
per tutta la durata del workshop all’interno dell’ex Convento dell’Annunciata e fornire la necessaria assistenza logistica
ai lavori.
L’esperienza ad Abbiategrasso indica nuovi esempi di collaborazione tra soggetti differenti: l’Amministrazione
comunale, Aziende e Università e permette di immaginare nuovi e interessanti scenari di servizio “civile” da parte
dell’Università.
Questa attività si inserisce nel progetto di partecipazione al Solar Decathlon Europe 2016, una competizione
internazionale tra 20 scuole di architettura a cui il Politecnico di Milano presenterà la propria candidatura come capofila
di 7 atenei Italiani.
Fonte: sito internet infobuild energia
Estero: Cina, purificare l'aria con i Green Air Hotel
19/06/2014. Da quando la Cina ha di recente annunciato di voler imporre severe multe contro chi inquina, nel Paese
qualcosa si è mosso. Per incoraggiare la lotta contro l'inquinamento Lip Chiong e Studio Twist hanno ideato il progetto
"Green Air Hotel", iniziativa che consiste nel rinnovare obsoleti alberghi cinesi per trasformarli in lussureggianti edifici
capaci anche di purificare l'aria.
Secondo gli ideatori, in Cina esistono quasi 200.000 aziende alberghiere indipendenti situate in edifici obsoleti che
necessitano di una riqualificazione, che andrebbe anche a installare impianti di depurazione dell'aria per creare
ambienti più salubri. In questo modo non solo si andrebbe a migliorare la qualità dell'aria, ma i clienti avrebbero anche
un beneficio estetico.
IN COSA CONSISTE IL PROGETTO? In pratica, i progettisti hanno pensato di sovrastare l'involucro dell'albergo con
delle piante in modo tale da formare un muro completamente "verde". Ovviamente, anche sul tetto è prevista della
vegetazione, così come sui balconi di ogni camera. Infine, Lip Chiong e Studio Twist hanno anche pensato di realizzare
un grande atrio verde, posizionato sotto un lucernario, chiamato "polmone verde coperto". L'atrio verrà poi integrato
con sistemi HVAC in modo che l'aria fresca filtrata attraverso le piante possa circolare per tutta la struttura.
Fonte: sito internet casa e clima