Azione Settimanale della Cooperativa Migros Ticino¶10 giugno 2014¶N. 24 3 Società e Territorio La Casa dell’Uomo L’opera di Le Corbusier allo Zürichhorn è ora di proprietà della città di Zurigo Una scrivania per due Jobsharing: vantaggi e svantaggi di un modello lavorativo ancora poco conosciuto in Ticino e in Svizzera La logica dell’inganno Gli studi del biologo e antropologo americano Robert Trivers pagina 6 pagina 5 Foto CdT - Maffi pagina 4 Un nuovo svincolo per Mendrisio Traffico Il cantiere da 100 milioni di franchi che ridisegnerà la mappa viaria del distretto è entrato nella sua fase operativa, la fine dei lavori è prevista nel 2016 Roberto Porta Dio solo sa – ma forse nemmeno lui – quanti milioni di ore d’attesa in colonna si sono accumulati in questi ultimi anni attorno allo svincolo autostradale di Mendrisio. Per rendere più fluido il traffico, l’Ufficio federale delle strade ha aperto ad inizio maggio la tappa principale di un enorme cantiere lungo l’autostrada. Un intervento al cuore e anche alle coronarie del sistema viario del Mendrisiotto che con la realizzazione di diversi by-pass dovrebbe ridisegnare la mappa viaria del distretto. Il costo di questo investimento è decisamente da capogiro, perché tra catrame, cemento, ripari fonici, ponti e rotonde verranno spesi 100 milioni di franchi, totalmente a carico della Confederazione. Non ci si limiterà alla strada in senso stretto, ci saranno interventi anche per il trattamento delle acque stradali e per una parziale rinaturalizzazione del fiume Laveggio, nel tratto in cui il corso d’acqua subisce maggiormente la convivenza forzata con l’autostrada. E già che stiamo parlando di cifre alte poniamo subito la domanda centrale di tutto questo progetto, una domanda anch’essa da 100 milioni: ma il nuovo svincolo servirà davvero? Sparirà il collasso viario, oggi così frequente? Una prima risposta è affidata a Mauro Carobbio, presidente della commissione regionale dei trasporti per il Mendrisiotto e Basso Ceresio (CRTM). «Se ci riferiamo al traffico in provenienza da Stabio, ad esempio, non ci saranno più le colonne che si vedono oggi allo svincolo di Mendrisio, per entrare in autostrada o per continuare verso il borgo. Questo è quanto ci dicono i dati tecnici elaborati dall’Ufficio federale delle strade». Il riferimento è all’intervento tecnico più importante: la realizzazione di una nuova entrata autostradale a sud di Mendrisio che, se diretto a Nord, permetterà al traffico in provenienza da Stabio e dalla zona di confine di accedere direttamente all’autostrada, senza passare come succede oggi dalla rotonde e dallo svincolo in zona Fox Town, con l’inevitabile formazione di strozzature e ingorghi. Per gli esperti della Confederazione il nuovo svincolo sarà in grado di sopportare il carico di traffico previsto fino al 2030, quando in tutta la Svizzera si registrerà un aumento dei transiti lungo le autostrade pari al 19% rispetto ai dati del 2010, ciò significa su per giù un incremento dell’1% all’anno. Ma a riprova che attorno allo svincolo non c’è mai pace, di tutt’altro parere è la granconsigliera ecologista di Mendrisio Claudia Crivelli Barella: «Le esperienze in campo stradale dicono che con l’apertura di una nuova strada o di un nuovo svincolo la situazione migliora per qualche tempo, ma poi tutto torna come prima, e magari le colonne andranno a formarsi laddove i calcoli di oggi lo escludono. A Lugano, in questo senso, il piano di viabilità del polo (PVP) dovrebbe insegnarci qualcosa». Il futuro ci dirà quali tra le due previsioni avrà avuto la meglio, i lavori termineranno nel 2016. Nell’attesa il presente è dato soprattutto dal cantiere, che è entrato nella sua fase operativa lo scorso 5 maggio, sotto la responsabilità dell’Ufficio federale delle strade, chiamato anche con l’acronimo di Astra. «La sensibilità maggiore nell’ambito della realizzazione del nuovo svincolo di Mendrisio è quella della conduzione del traffico durante i lavori, per provocare il minor disagio possibile all’utenza – ci fa sapere Eugenio Sapia, portavoce dell’Astra – A ciò si aggiunge il cosiddetto Piano Emergenza Cantiere, allestito in collaborazione con gli enti di primo soccorso per poter intervenire nel modo più veloce ed efficace possibile in caso di incidenti. Da questo punto di vista quello dello svincolo di Mendrisio è senza dubbio uno dei cantieri più complessi da gestire in Ticino». Cantiere che Mauro Carobbio, della CRTM, inserisce in una serie di altri interventi nell’ambito dei trasporti: «Stiamo realizzando quelle che potremmo chiamare le due spine dorsali della mobilità nel Mendrisiotto. La prima è la nuova ferrovia MendrisioStabio, con la speranza di poter arrivare presto fino a Varese. La seconda è appunto quella dello svincolo». Trasporto pubblico e mobilità privata a braccetto per un Mendrisiotto più vivibile, questo l’obiettivo. All’investimento dello svincolo vanno aggiunti anche i 74 milioni di franchi varati dal Gran Consiglio nel 2009 per migliorare nel distretto le diverse infrastrutture della mobilità pubblica e privata, incluse le giuste vie d’accesso all’autostrada, nel tentativo di incentivare il trasporto collettivo, quello ciclabile. E con l’obiettivo di spostare il traffico il più lontano possibile dalle zone abitate. «In questo senso – fa notare ancora Carobbio – lo svincolo e l’autostrada vanno intesi come una sorta di circonvallazione distrettuale, pensata per decongestionare i centri abitati». Si sta affrontando a spada tratta anche il tema della mobilità aziendale, in particolare quella transfrontaliera, cercando di capire come si muoveranno in futuro i centri commerciali della zona. Il Fox Town, in particolare, che ha in prospettiva la realizzazione di un nuovo autosilo da oltre 600 parcheggi, di cui 150 saranno assegnati al Park&Ride della nuova stazione ferroviaria di San Martino. Il progetto è contestato da un paio di ricorsi e solleva dubbi in vista di un futuro e effettivo riordino della zona. «Ricordo che i parcheggi del Fox Town sono totalmente illegali – fa notare la Verde Claudia Crivelli Barella – dovrebbero essere a pagamento ma non lo sono, e i loro proventi dovrebbero essere destinati alla mobilità sostenibile e all’ambiente, ma non è così». E così il destino dello svincolo rimane innegabilmente legato anche ai centri commerciali e industriali in zona San Martino. E Dio solo sa – ma forse nemmeno lui – se un giorno verrà fatto ordine anche in questo quartiere di Mendrisio, scomodo vicino di casa del vecchio e del nuovo svincolo.
© Copyright 2024 Paperzz